Omnibus

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Supplemento al n° 48 del 12 Dicembre 2008 de "Il Piccolo Giornale" Belen Rodriguez

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supplemento a Il Piccolo Giornale di Cremona

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Belen Rodriguez

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in questo numero...Belen Rodriguez, tental'assalto al successodopo l'Isola dei Famosi

Victoria Beckham,la regina del gossip continua a fare i capricci

Christian De Sica,l'attore si mette a nudoin un'autobiografia

Una donna superJosefa Idem vince anche come mamma e moglie

Correva l'anno... 1985a gennaio la neveha sommerso il Nord

Il genio di eBayche ha inventatol'asta on line planetaria

James Bond lancia al cinemala nuova Ford Ka

Il piacere delle termescoperto anche dai più giovani

Per essere in formasi deve bere tanta acquae non solo d'estate

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Progetto Grafico: Gianluca Galli

Testi a cura della Redazione

Supplemento al n° 48 del 12 Dicembre 2008 de:

PICCOLOil

Direttore responsabile: Sergio Cuti

Direzione, redazione e prestampa

Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona

Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14Fax 0372 59.78.74

PubblicitàTel. 0372 45.54.74 Fax 0372 59.78.60

www.immaginapubblicita.it

Società editrice:Promedia Soc. Coop.

Via del Sale, 19 - Cremona

Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda

26100 Cremona

Sommario3

Dicembre 2008

10Laura

Pausinipropone

un nuovo album di

inediti dopo quattro

anni.Il titolo:

"E' sempreprimavera"

Musica

16Paola

Cortellesisfida

i realitycon le sueimitazionisatiriche.

Ma è duraimporsi

al grandepubblico

la Tivù

12Mentre il blu irrompenei capi invernali,i fiorila farannoda padroninellacollezioneprimaverile

la Moda

22Marsa Alam è la nuova perla del Mar Rosso e semprepiù turistila scelgonoper soggiornibrevi

i Viaggi

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opo il fidanza-mento con un calciatore, con tanto gossip annesso, arri-va il classico

calendario sexy e poi la partecipazione all’Isola dei Famosi. Se non sfonda in televisione, Belen Rodri-guez potrebbe andare in depressione.

Insomma, la modella ar-gentina le ha provate tutte per dare un senso alla pro-pria carriera nel mondo del-lo spettacolo, a costo di accettare maldicenze gra-tuite sul suo conto.

Certamente ora Belen è sulla bocca di tutti, soprat-tutto per le sue forme mo-strate con generosità, ma esaurito l’effetto mediatico grazie all’Isola, la bella su-damericana dovrà ora mo-strare qualità artistiche per restare a galla in tv. I prece-denti mostrano come non sia scontata e soprattutto garantita la presenza da-vanti alle telecamere dopo il successo nel reality.

Curriculum Eppure la Ro-driguez non è proprio un’esordiente. Arrivata in Italia non senza qualche difficoltà, ha partecipato alla trasmissione comica “La tintoria” su Raitre.Poi eccola nel cast de “Il Circo di Parigi”, al “Circo Massimo Show” e nello spot della Tim con De Sica e la Canalis.

Nulla di clamoroso ed

ecco quindi la decisione di partecipare al reality della Ventura, con la consapevo-lezza del rischio di un buco

nell’acqua malgrado l’im-mediata popolarità: «Se vado all`Isola – ha rivelato prima di partire - è perché

dentro ho qualcosa. Il re-ality non ba-sta, se non hai qualcosa den-tro duri sei mesi e poi sparisci».

Parole sa-crosante, ma forse un po’ scontate.

Ora vedre-mo cosa saprà fare, perché il tempo dei litigi e del pettego-lezzo sull’isola dell’Honduras sono finiti.

Belen durante

l'Isola dei Famosi

Belen Rodriguez ha 24 anni ed è nata in Argentina

il PersonaggioDicembre 2008

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Dla Curiosità

Belen Rodriguez è nata a Buenos Aires nel 1984 e da qualche hanno è fidanzata con il calciatore Marco Borriello, ora al Milan, Lo scorso anno l’attaccante ha segnato a valanga nel Genoa, mentre in rossonero va in gol con il contagocce. Colpa dei pettegolezzi su Belen al reality?

BELEN RODRIGUEZ: l’Isola per sfondare

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apricciosa come una regina, senza avere la corona, o forse più semplicemente come una bambina. E’ così da anni Vic-toria Adams (più famosa con il cognome del marito David

Beckham), cioè da quando ha lasciato le Spice Girls. Tutto le deve essere concesso e se trova sempre persone pronte ad ac-contentarla, come darle torto.

I capricci A tutto c’è un limite, però. Ad esempio la campionessa di patti-naggio Carolina Kostner ha giusta-mente rifiutato l’offerta (pare mille eu-ro a lezione) per insegnare la propria arte sportiva ai figli dei Beckham.

Perfettamente in stile con la sua megalomania, Victoria pretendeva una delle atlete migliori al mondo co-me insegnante.

Speriamo che i figli non amino il ten-nis, altrimenti l’ex cantante inglese vorrà scomodare Nadal o Federer per le lezioni sul campo.

Ma non è tutto. In vista del breve trasferimento al Milan del marito Da-vid, pare che l’ex “Posh Spice” abbia richiesto per il suo soggiorno milane-se la possibilità di avere una piscina di 100 metri quadrati con zona termale e idromassaggio, un fitness center con beauty saloon realizzato apposita-mente per lei e l’hair stylist personale a disposizione sette giorni su sette.

E, giusto per evitare le code in tan-genziale, un elicottero personale sempre pronto a portare il ma-rito in orario agli allena-menti.

La musica Dopo l’esperienza con le “Spice Girls”, Victoria Adams ha debuttato nel 2000 come solista, collaborando con Dane Bowers e i “Truestep-pers” al singolo “Out of Your Mind”. Nel set-tembre 2001 è uscito il suo album di debutto solista, intitolato sem-plicemente “Victoria Beckham”, che è risul-tato un flop. Licenziata dalla casa discografi-ca, Victoria è diventata comunque un perso-

naggio di primo piano dello show-business, grazie alla sua movimentata vita privata e al matrimonio con David Beckham, un altro personaggio sem-pre al centro dell’attenzione non solo per le sue prestazioni calcistiche.

la Storia5

Dicembre 2008

Victoria Adams con il marito David Beckham

C

VICTORIA BECKHAM Capricci senza fine

la CuriositàNel 1994 Victoria Adams è en-trata a far parte delle Spice Girls. Era conosciuta anche co-me la “Posh Spice”, sopranno-me datole da “Top of the Pops Magazine”, rivista della Bbc. Posh in inglese significa snob, chic e l’appellativo pare quanto mai pertinente.

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certamente uno degli attori di ca-sa nostra più amati dal grande pubblico, anche se fa un certo ef-

fetto non vederlo più al fian-co dell’ex amico Boldi nei film di Natale. Pellicole che spesso hanno sbancato il botteghino, soprattutto gra-zie alla coppia più esilarante del cinema italiano.

Tutti avranno capito che stiamo parlando di Christian De Sica (57 anni), oberato da molteplici impegni, ma capa-ce di trovare il tempo per re-alizzare l’autobiografia dal titolo “Figlio di papà”.

Il libro (edito da Mondado-ri) come si deduce dal titolo, racconta del suo rapporto con il padre Vittorio De Sica, ma anche del litigio con Mas-simo Boldi.

Il “divorzio” «Voglio ricorda-re - rivela nel libro De Sica - quanto ci siamo divertiti quando abbiamo fatto i no-stri film, perché lui era molto generoso e rideva moltissi-mo di quello che facevo io. Poi ha cominciato a ragiona-re in modo un po' ossessivo, prima pensando che io, vi-vendo a Roma, fossi pappa e ciccia con gli sceneggiatori, con i registi e anche con il nostro produttore. E che tra-massi contro di lui a mio van-taggio. Cosa mai accaduta. Non mi piacciono gli intrighi, sono leale, nella vita e nel la-voro». Dopo il divorzio, i due comi-

ci hanno continuato a realiz-zare film di Natale, ottenendo buoni successi, non certo paragonabili ai trionfi di quando recitavano in coppia. Quest’anno per De Sica la sfida è con “Natale a Rio”. Vedremo se il pubblico non si è stufato di questo cliché ci-nematografico.

il Film“Natale a Rio” è l’ultimo film di Christian De Sica per la regia di Neri Pa-renti. L’uscita è prevista per il 19 dicembre e nel cast troviamo anche Fabio De Luigi, Michelle Hunziker, Massimo Ghi-ni e Paolo Conticini. La trama prevede i soliti intrighi amorosi, conditi da numerosi equivoci, con l’affascinante Bra-sile come scenario.

Meryl sul set de "Il diavolo veste Prada"

È

simo Boldi.

Meryl sul set de "Il diavolo veste Prada"

la Scheda Figlio di Vittorio De Sica e di Maria Mercader, Christian ha ottenuto la

maturità classica, poi è partito per il Venezuela a lavorare in un albergo ed è proprio lì che ha mosso i primi passi come artista. Si è iscritto all’università La Sapienza di Roma, senza però terminare la facoltà di lettere. Inizialmente attratto dalla musica, nel 1973 ha partecipato al Festival di Sanremo, ma i risultati non proprio soddisfacenti lo hanno convinto a seguire le orme paterne e a dedicarsi al cinema.

Grazie anche all’aiuto del padre, è riuscito a muovere i primi passi nel mondo del cinema con maestri quali Roberto Rossellini (in “Blaise Pa-scal” del 1971), lo stesso Vittorio De Sica (in “Una breve vacanza” del 1973) e Pupi Avati (“Bordella”, 1976).

Sposato con Silvia Verdone, sorella di Carlo, dalla quale ha avuto i due figli Brando e Mariarosa, è diretto dal celebre cognato in “Borotalco” del 1982 e “Compagni di scuola” del 1988. Suo fratello, Manuel, è un apprezzato musicista.

Quindi Christian De Sica diventa uno dei più famosi interpreti del “cinema-panettone” in coppia con Boldi.

Vincitore di due David di Donatello (uno per “Giovannino” nel 1976 ed uno speciale insieme a Boldi nel 2000), dal 1990 Christian De Sica è anche regista: il suo esordio avviene con Faccione, da lui scritto e diret-to “su misura” per Nadia Rinaldi.

Christian De Sicae Massimo Boldi

ai tempi della lorounione professionale

il CinemaDicembre 2008

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CHRISTIAN DE SICAL’attore diventa scrittore

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na donna con la D maiuscola. Non solo per i grandi successi sportivi o per la longevità agoni-

stica, ma per quel modo garbato di non abbandona-re una femminilità sponta-nea, che le ha permesso di essere moglie e due volte mamma.

Tutto questo è Josefa Idem, tedesca di nascita, ma da anni romagnola a tutti gli effetti.

La scorsa estate ci ha emozionato sfiorando l’oro olimpico nella canoa K1 500 metri, sfumato per po-chi millesimi, ma ci ha col-pito per la tranquillità con la quale ha accettato il verdet-to del campo.

A 43 anni compiuti ha preferito pensare di aver vinto un argento e non di aver perso un oro. Compli-menti davvero.

La carriera Il suo palmarés è impressionante: nella sua lunghissima carriera ha, in-fatti, vinto 35 medaglie tra Olimpiadi, Mondiali ed Eu-ropei, eppure ha la mode-stia di una debuttante.

Ha iniziato a praticare ca-noa ad undici anni e a 20 ha ottenuto il suo primo risul-tato importante a livello in-ternazionale: la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles 1984 nel K2 500 con la nazionale tedesca (allora dell’ovest). Dopo la

delusione alle Olimpiadi di Seul del 1988, si è trasferita in Italia e si è affidata ad un nuovo allenatore, Gugliel-mo Guerrini. Il sodalizio Idem-Guerrini è andato ol-tre l’impegno sportivo, visto che i due si sono sposati nel 1990. Con il matrimonio Josefa ha potuto così ga-reggiare per la nazionale azzurra, con la quale ha ot-tenuto i risultati migliori.

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lo SportDicembre 2008

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Una Donna vincente JOSEFA IDEM

Josefa (a destra) premiata in Germania nella categoria Ragazze

Josefa e il marito sulla Muraglia cinese la scorsa estate a Pechino

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Sarkozy e Carla in vesti ufficialilòkòlklò

I trionfi Il 30 aprile 1995 è nato il suo primo figlio Ja-nek e l’anno successivo alle Olimpiadi di Atlanta ha conquistato il bronzo nel K1 500.

Da quel podio la Idem non si è più fermata: dal 1997 al 2002 ha incamera-to 3 titoli mondiali, 5 titoli europei e la tanto agognata medaglia d’oro nel K1 500 alle Olimpiadi di Sydney del 2000.

Dopo i tanti successi sportivi, a 38 anni ha inter-rotto l’attività agonistica per la seconda maternità.

A maggio del 2003 è na-

to Jonas. Molti hanno cre-duto che Sefi volesse smettere, ma si sbagliava-no. Con la solita forza di volontà è riuscita a tornare ai massimi livelli e quasi 40enne alla sesta Olimpia-de consecutiva, ha vinto la medaglia d’argento ai Gio-chi di Atene del 2004.

Ma non è finita. A Pechi-no ha ancora stupito il mondo sfiorando l’oro per soli 4 millesimi. Con 7 par-tecipazioni, è la terza italia-na di ogni tempo per nu-mero di olimpiadi disputa-te. Ma Londra 2012 con è così lontana…

L’impegno sociale Oltre all’attività agonistica e alla famiglia, Josefa Idem ha trovato anche il tempo per impegnarsi nel sociale.

E’ stata testimonial di campagne di sensibilizza-zione sulla sclerosi multi-pla, sulla donazione di or-gani e a favore di Emergen-cy. Dal 2001 al 2007 è stata nominata assessore allo sport del Comune di Ravenna nelle liste de L’Ulivo.

le Frasi CelebriLa grandezza di Josefa Idem emerge da queste due frasi celebri. «Nello sport il gioco deve essere una costante. Quando questa componente viene a mancare è ora di smettere». E ancora. «Motivazione: è cercare e riuscire ad ab-battere le barriere mentali, indagare ed abbattere i propri limiti, lavorare per raggiungere la capacità di esprimersi al meglio».

lo Sport9

Dicembre 2008

Sopra Josefa in gara a Pechino e sotto con la famiglia

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e è passato di tempo dal successo san-remese con “La solitudine” (1993). In que-

sti quindici anni Laura Pau-sini è diventata una delle cantanti italiane più cele-brate nel mondo.

A quattro anni di distanza dall’ultimo album di canzo-ni inedite (“Resta in Ascol-to”, che gli valse la vittoria di un Grammy Awards), ec-co “Primavera in anticipo”, pubblicato su etichetta At-lantic (Warner Music).

Due anni fa, infatti, la Pausini aveva realizzato l’album “Io Canto”, nel qua-le ha interpretato alcuni grandi successi di compo-sitori italiani.

Il nuovo album è stato anticipato dal singolo “In-vece, no”, una canzone dolce e struggente scritta con Paolo Carta e Niccolò Agliardi.

I sentimenti «Tra tutte quelle che ho composto e cantato nella mia carriera - ha rivelato la cantante faen-tina - questa è la canzone che mi fa più paura. Ma è anche quella che mi rende più serena. Il brano è stato ispirato dalla scomparsa di mia nonna, una figura fon-damentale nella mia vita. Ho pensato al dolore che molte persone hanno pro-vato perché non erano riu-scite a dirle tutto quello che

volevano. E’ una riflessione cui tengo molto».

L'album, registrato in un anno di lavoro tra Los An-geles, Londra e l’Italia, è

stato realizzato con la col-laborazione di Steve Lyon, produttore e ingegnere del suono già con gruppi del calibro di “Tears For Fears”,

“Depeche Mode”, “The Cu-re” e “Amplifier”), e com-prende quattordici brani per una durata all’incirca di 50 minuti.

Paulo Coelho è uno degli scrittori più cono-sciuti al mondo.

I numeri parlano chia-ro: fino ad ora ha vendu-to oltre 100 milioni di co-pie con i suoi libri. Ora si presenta in libreria con un romanzo (“Brida”) scritto tanti anni fa, ma mai pubblicato.

La storia “Brida” è un ro-manzo sulla ricerca di sé, sull’iniziazione ai misteri della vita, sull’amore e sul sesso, sulla fedeltà e sul-la comprensione, e su una ragazza straordina-ria. La storia si svolge in Irlanda e prende avvio dall’incontro di una gio-vane di ventun’anni di no-me Brida con il Mago di Folk, Maestro nella Tradi-zione del Sole, che vive in solitudine nella foresta, sulle montagne non lon-tano da Dublino. A lui si rivolge Brida nella sua ri-cerca spirituale, affinché le insegni la magia. Il ma-go le spiega che ciascun essere umano deve sco-

prire da solo il proprio cammino e che esistono due modi: la Tradizione del Sole, che insegna i se-greti attraverso lo spazio e le cose che ci circonda-no e la Tradizione della Luna, che insegna i se-greti attraverso il Tempo e le cose che sono impri-gionate nella memoria.

il Libro: BridaDi Paulo Coelho • Bompiani • 18 Euro

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Laura Pausini. A lato la copertina di "Primavera in anticipo"

Lo scrittore Paulo

Coelho

le CuriositàLaura Pausini è l’arti-sta femminile italiana che ha venduto di più con solo 12 album pubblicati, con 45 milioni di dischi ven-duti in quindici anni di carriera. Inoltre, nel febbraio 2006 le è stato assegnato il prestigioso Grammy Award, riconosci-mento musicale in-ternazionale consi-derato equivalente ai premi Oscar cinema-tografici.

LAURA PAUSINI E’ sempre PRIMAVERA

Musica & LibriDicembre 2008

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na pennellata di blu nel guardaroba invernale. E’ il nuovo nero, solo meno lugubre e pessimista. Nelle varie tonalità, inter-rompe lo strapotere del

viola, colore leader dell’autunno.

Perfetto di giorno sui tailleur e sui cappotti, come di sera sugli abiti lun-ghi o da cocktail.

Ricercato quando si osa abbinarlo al nero (donne raffinate come Inès de la Fressange e Gwyneth Paltrow sono maestre in questo accostamento) con sghiribizzo snob, calibrando al milli-metro la sfumatura giusta che non de-ve essere troppo intensa.

Stilisti & commenti La tinta marziale ricompare nel guardaroba proposto da Armani, Lanvin, Burberry, Pringle, Ver-sace, Alberta Ferretti.

Quest’ultima ha rivelato: «E’ il colore della memoria, un misto di naturalezza e d’eleganza sofisticata che rifugge le facili esibizioni».

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Un modello di Alberta Ferretti

Sopra e a lato due abiti

di Armani

Kate Hudson con un abito

blu cobalto

Il BlU Irrompe nel guardarobainvernale

la ModaDicembre 2008

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Sarkozy e Carla in vesti ufficiali

«La moda è una cartina tornasole capace di assorbire più velocemente di altri settori i cambiamenti in diveni-re. Se il nero regge nel comparto del lusso e addirittura approda nella co-

smetica, il blu monta e lo sostituisce pres-so una gran fetta di consumatori perché fa meno paura. En-trambe le tinte han-no la caratteristica di fare da sfondo, di esaltare le altre to-nalità, solo che il blu è più avvicinabile. E’ la tinta della speran-za. Non a caso scel-ta da Obama per la sua campagna elet-torale. Rappresenta un’apertura al rinno-vamento», ha spie-gato la ricercatrice Valentina Ventrelli, responsabile moda del “Future Concept Lab” di Francesco Morace, istituto mi-lanese che da 20 an-ni decodifica le ten-denze a 360 gradi.

In sintesi, il nero non scompare, né

passa di moda, ma il blu in questi me-si lo sorpassa alla grande. «Una tinta - scrive Michel Pastoreau in “Bleu, hi-stoire d’un couleur” - è un fatto socia-le. E’ infatti la società a dargli una de-finizione precisa».

La storia del blu è ricca di fascino, ma anche piuttosto recente. Pur esi-stendo in natura da sempre, viene ri-prodotto dall’uomo solo nel Trecento. Impersona i buoni: il principe azzurro, la fata Turchina, gli arcangeli celesti.

Halle Berry indossa un abito blu elettrico Mischa Barton veste Alberta Ferretti

Sopra un modello di Versace. A lato l'attrice Maggie Gyllenhaal

alla prima dell'ultimo film di Batman

Christina Applegate agli American Music Awards

la Moda13

Dicembre 2008

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la ModaDicembre 2008

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inverno è solo alle porte, ma la moda pensa già alla bella stagione. Qua-li sono state le

novità proposte a “Moda Donna”, l’evento milanese più atteso nel mondo del

pret-à-porter e delle colle-zioni presentate per la pri-mavera-estate 2009?

Ebbene, la stagione cal-da sarà contrassegnata da ciò che più la rappresenta: fiori, tantissimi fiori, che de-coreranno gonne, abiti e camice.

Le griffe La li-sta degli stilisti che hanno scel-to i motivi flore-ali per le nuove collezioni è lun-ga: si va da Ar-mani, a Mariella Burani, passan-do per Moschi-no, Chip&Chic ed Enrico Co-veri.

Altro motivo p re t t a m e n t e primaverile, ri-proposto in svariate versio-ne, le farfalle, sia su stampe che come ri-chiamo nei tagli degli abiti. Le donne di Gior-gio Armani so-no farfalle dalle

ampie gonne e tessuti leg-geri, quelle di Seduzioni Diamonds by Valeria Marini le portano paillettate su

abiti e fermacapelli, mentre i jeans di Anglo Marani si arricchiscono di brillanti farfalline sulle gambe.

l'

Un modello di Agatha Ruiz de la Prada

Primavera-estate 2009all’insegna dei FIORI

Anche Versace punta sul floreale

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Sarkozy e Carla in vesti ufficiali

la Moda15

Dicembre 2008

Geometria e volume so-no le parole d’ordine di Ga-etano Navarra, New Upco-ming Designers, Iceberg. Vera e propria architettura quella che sta dietro le ec-

centriche creazioni di Agata Ruiz De La Prada. E ancora, primavera a tinte forti per Frankie Morello, multicolor per Coveri, stampe anima-lier per Just Cavalli. Donne gitane per Angelo Marani e Mariella Burani, tormentate e dark quelle di Antonio Marras. Basta minigonne Ma una su tutte, la grande novità della prossima stagione sa-rà la quasi totale assenza della minigonna. Poche, in-fatti, le collezioni che hanno puntato sulla mitica mini, tantissimi invece i pantaloni ma soprattutto gli short per i mesi più caldi. Poche scol-

lature, spalle coperte per Kristina Ti per esempio, che ha voluto tenere lontano dalle sue creazioni gli ec-cessi tipicamente estivi.

Per quanto riguarda le

calzature, continuano ad essere protagoniste delle passerelle le zeppe e i tac-chi vertiginosi, piene di co-lore e sempre in primo pia-no. Queste le linee generali della moda 2009, a voi le interpretazioni personali, in attesa che il caldo ritorni.

A sinistra un modello di Cristina Effe, a destra un abito di Christian Lacroix

La linea griffataMariella Burani

Sopra e a sinistra due capi di Kenzo disegnati da Antonio Marras

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Sarkozy e Carla in vesti ufficiali

difficile la vita degli imitato-ri satirici. La concorrenza dei reality è sempre più spietata e fare audience di-venta impresa non facile. Ne sa qualcosa Paola Cor-

tellesi che, malgrado la presentazione di nuovi personaggi molto bel imitati, stenta d imporre il suo programma “Non perdiamoci di vista” il giovedì se-ra su Raitre.

Durante le varie puntate la Cortellesi ha impersonato l’ex onorevole Santan-chè più vera di quella vera, la moglie del neo presidente Obama e il ministro del-la pubblica istruzione Maria Stella Gel-mini.

Al suo fianco nella conduzione è sta-to scelto il giovane vj di Mtv Francesco Mandelli e malgrado un parterre ricco di ospiti fra cantanti e attori, gli ascolti non sono proprio da record.

In ogni caso la Cortellesi non pare perdersi d’animo, consapevole che una buona parte del pubblico sfiancato dai reality apprezza le sue performance sa-tiriche.

la TivùDicembre 2008

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È

Alcune immaginidi Paolo Cortellesie sopra il vjFrancesco Mandellial suo fianconella conduzionedel programma

PAOLA CORTELLESI La satira sfida I REALITY

la SchedaPaola Cortellesi, 35enne ro-mana, ha raggiunto il succes-so grazie ai personaggi inter-pretati nelle trasmissioni della Gialappa’s Band come “Mai dire Gol”, “Mai dire Grande Fratello” e “Mai dire Domeni-ca”. Raggiunto il successo, ha rac-colto il testimone della tra-smissione “Libero” ideata da Teo Mammucari e nel 2002 è stata accanto a Gianni Moran-di e Lorella Cuccarini nella conduzione del programma di punta del sabato sera Rai “Uno di noi”. In teatro ha calcato le scene nella metà degli anni ’90 par-tecipando a diversi spettacoli, spesso diretta da Furio Andre-otti, suo grande amico, men-tre il debutto sul grande scher-mo è datato 1999 con piccoli ruoli in “Bell’amico” di Luca D’Ascanio e “Amarsi può dar-si” di Alberto Taraglio.

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na nevicata da record. Città completamen-te bianche co-me un rifugio a 3000 metri. Ec-

co cosa accadde nel genna-io del 1985. Una paralisi quasi totale, almeno in Lom-bardia, tanto era difficile solo uscire di casa.

L’inverno tra il dicembre

’84 ed il gennaio ’85 fu, infat-ti, particolarmente rigido e caratterizzato da temperatu-re sempre più basse, a cau-sa di un’anomalia termica della stratosfera che provo-cò il congiungimento dell’an-ticiclone delle Azzorre con quello polare, permettendo la discesa d'aria artica ma-rittima sull’Europa.

A partire dal 5 gennaio,

una massiccia ondata di ge-lo proveniente dall’artico russo (più precisamente dal mare di Kara) raggiunse il mar Mediterraneo, avanzan-do con estrema velocità. Non si trattò quindi di aria polare continentale di origi-ne siberiana, come ancora pensano molti.

La notte del 15 gennaio L’ondata di freddo polare in un primo momento provocò estese nevicate in Toscana, Umbria, Marche, Lazio (Ro-ma compresa), Campania e anche, in misura minore, in Pianura Padana. A causa dell’inversione termica e dell’effetto albedo, le tem-perature minime in Toscana ed Emilia-Romagna rag-giunsero e addirittura supe-rarono i -20 °C.

Correva l'Anno...Dicembre 2008

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GENNAIO 1985 La neve paralizzò la Lombardia

Alcune immagini della nevicata dell'85 in Lombardia e a Cremona

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Correva l'Anno...19

Dicembre 2008

Successivamente, tra il 14 ed il 17 gennaio 1985, una depressione centrata sul mar della Corsica provocò quella che (assieme alle altre che seguirono nei giorni im-mediatamente successivi) ancora oggi è ricordata a Mi-lano e in Lombardia come la nevicata del secolo o la ne-vicata dell’85.

Conseguenze L’ecceziona-lità del fenomeno provocò caos e problemi in tutto il Nord Italia, impreparato ad una simile situazione.

Milano restò bloccata per tre giorni, con le strade inva-se da bambini in slittino o con gli sci. Alcune strade fu-rono nuovamente rese agibi-li al traffico dopo l’intervento dei carri armati della caser-ma Perucchetti e di 650 mi-litari di leva. Per il carico ec-cessivo della neve, crollò il tetto del velodromo Vigorelli e il nuovo palazzo dello sport, costruito nella zona di San Siro, venne completa-mente distrutto e mai più ri-costruito. I tetti di molti altri

edifici pubblici e privati crol-larono a causa del peso del-la neve accumulata, mentre lungo le strade abbondava-no i rami degli alberi che avevano ceduto per l’accu-mulo nevoso. Le università restarono chiuse per una settimana.

La stessa cosa accade in gran parte della Pianura Pa-dana, dove gli studenti di-sertarono la scuola per alcu-ni giorni.

L’evento, a distanza di 24 anni, resta un ricordo indele-bile nella mente di tutti colo-ro che vissero quei giorni, soprattutto perché negli an-ni successivi non si ebbero nevicate per lungo tempo.

i DatiIn una sola nevicata, che durò oltre 72 ore, caddero tra i 70 ed i 90 centimetri di neve. Il totale di neve caduta raggiunse livelli re-cord: 20 centimetri a Genova, 50 a Udine e Vicenza, 60 a Biella, 80 a Bologna, 110 a Co-mo, da 130 a 150 a Trento. A Milano, Cre-mona e in buona parte della Pianura Padana, dopo 4 giorni e 3 notti di nevicata, il manto nevoso variava fra 70 e 100 centimetri di al-tezza.

Altre immagini della nevicata record

Milano nel caos in quei giorni di gennaio del 1985

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Sarkozy e Carla in vesti ufficiali

hi è Pierre Omi-dyar? In pochi lo conoscono, ma tutti sanno cosa ha inventato: eBay, ovvero il

grande negozio multime-diale, che vende di tutto all’asta.

Nato a Parigi nel 1967 da una famiglia franco-irania-na, poi immigrata negli Sta-ti Uniti, alla Tufts University vicino Boston si innamorò d’informatica e di program-mazione tanto da diventare sue autentiche ossessioni.

La storia Nel 1991 fondò con un collega l’Ink Deve-lopment Corporation, pro-ducendo software per pen based computer. Questa fu la tecnologia che, egli pen-sava, avrebbe sostituito la tastiera con la stilo. Ma non

fu così. Tuttavia, la società sviluppò alcuni software per il commercio online. Cam-biarono quindi direzione e si rilanciarono come un nego-zio elettronico (eShop) suc-cessivamente acquistato da Microsoft. Omidyar divenne così milionario prima dei 30 anni.

Successivamente gli ven-ne in mente l’idea di un’asta su internet come interes-sante strumento di mercato. Durante un weekend creò un sito web d’aste. Il sito non era molto accattivante: creò solo alcune categorie come antiquariato, libri, pro-dotti informatici, elettronica e lo chiamò AuctionWeb.

All’inizio il sito fu libero e cominciò ad attrarre visita-tori, tanto che nell’autunno del 1995 le offerte erano già oltre 10mila. Nel 1996, Pier-

re Omidyar decise d’iniziare a tassare i venditori, calco-lando una percentuale sul prezzo finale di vendita. Non sapeva se questo sarebbe stato accettato, ma presto il denaro arrivò. AuctionWeb fu uno dei pochi siti a fare profitti già dall’inizio.

I numeri Nel 1998 eBay, come ora è chiamato, fu lanciato in Borsa e a testi-monianza del suo succes-so planetario, ora vanta più di 1000 categorie e le offerte sono oltre 600 al minuto.

Circa 250mila oggetti vengono inseriti giornal-mente e sono stati venduti oltre 45 milioni di oggetti dal 1995 ad oggi.

Il sito annovera circa 50 milioni di utenti registrati ed occupa uno staff di ol-tre 2500 impiegati. Curio-sità: uno dei più costosi oggetti in vendita è un Gul-fstream II jet quotato a 4.9 milioni di dollari.

InternetDicembre 2008

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C

la CuriositàPare che Pierre Omid-yar volesse inizialmen-te chiamarlo Echo Bay, ma questo nome era già stato registrato da un’azienda mineraria canadese specializzata in estrazione d’oro nel Nevada, così scelse eBay.

L’asta on Line dal successo planetario

Pierre Omidyar,fondatore di eBay

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Sarkozy e Carla in vesti ufficiali

una delle mete più gettonate per viaggi di una settimana. Non troppo lontana dall’Ita-

lia e dai costi contenuti, Marsa Alam propone sog-giorni rilassanti e un mare da favola e da qualche tem-po fa grande concorrenza alla più rinomata Sharm el Sheikh.

Situata sulle sponde egi-ziane del Mar Rosso, vicino al confine con il Sudan, è un ex villaggio di pescatori af-facciato su un tratto di co-sta che può vantare spiag-ge bianchissime e circa 100 km di barriere coralline in-contaminate; un paradiso multicolore per gli appas-sionati di snorkeling e per chi ama le immersioni con autorespiratore, sia un su-bacqueo esperto o alle pri-me armi.

E’ anche la base ideale per fare avvincenti escur-sioni nel deserto egiziano. Alcune sono impegnative e richiedono tutto il giorno (per esempio quella a Luxor), altre invece durano dalle 2 alle 5 ore.

La baia Marsa Alam offre una splendida baia ripara-ta, ideale per i viaggi di re-lax e per gli sport acquatici, con sdraio e ombrelloni molto distanziati: si ha ac-cesso alla barriera corallina direttamente dalla spiag-gia, su entrambi i lati della

baia (quello destro è più profondo e con concrezioni coralline gigantesche, mentre il reef a sinistra, raggiungibile con poche bracciate, offre comunque una grande varietà di pesci, colori, forme, anemoni e coralli).

i ViaggiDicembre 2008

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MARSA ALAM Nuova perla del Mar Rosso

Tre suggestive immagini di Marsa Alam

è

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Il cibo Diverse sono le spe-cialità culinarie che posso-no essere gustate nei nu-merosi villaggi di Marsa Alam o nei ristoranti egizia-ni situati al di fuori delle strutture. In particolare se-

gnaliamo i “mezzeh”, ovve-ro una serie di salse parti-colari da mangiare con an-tipasti a base di carne, verdure, legumi e pesce. Verdure cotte e crude e so-prattutto riso accompagna-

no sempre i piatti principali dove viene fatto un grande uso di carne e di pollo, spesso alla griglia; carne di agnello o montone sono le più consumate e una vera specialità è il piccione (alla

brace, arrosto, ripieno di riso o in umido con verdu-re); tipiche sono anche le “wara’ hanub”, foglie di vite bollite e arrotolate con gran pazienza ripiene di riso o carne con verdure.

i Viaggi23

Dicembre 2008

il ConsiglioI periodi più adatti per fare dei viaggi a Marsa Alam sono la primavera e l’autunno, soprattutto da metà aprile a metà maggio, quando il clima è caldo ma secco, le spiagge non sono molto affol-late e il sole di mezzogiorno non è quello rovente della piena estate. L’estate è comunque il periodo in cui la costa è più affollata e la vita notturna è più vivace.

Un mare da favola

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con un semplice tocco dello schermo è pos-sibile effettuare qualsiasi attività, dalla gestione

delle chiamate alle funzioni multimediali. Ecco l’iPhone 3G di Apple, innovativo ter-minale che stravolge il con-cetto di smartphone.

Caratteristiche Per la composizione di numeri te-lefonici basta digitare il nu-mero desiderato sulla ta-stiera che compare a video, che all’occorrenza si tra-sforma in una tastiera qwerty completa. Molto curata è la parte mul-timediale che permette l’ottima riproduzione di file video e audio. In più, un

particolare sensore per-mette all’iPhone di capire in quale posizione si trova, verticale o orizzontale, e di conseguenza imposta il proprio schermo. La nuova versione, distribuita anche in Italia, è dotata di trasmis-sione dati di tipo 3G, da qui il nuovo nome dello smart-phone.

Per quanto riguarda la connettività, è dotato an-che delle tecnologie WiFi 802 e del Bluetooth 2.0; inoltre, è dotato di ricevito-re Gps, grande assente

nella versione già commer-cializzata nel resto del mondo.

La fotocamera ha una definizione da 2 megapixel, che permette di realizzare buone fotografie e video di discreta qualità.

L’Apple iPhone 3G è commercializzato da Tim e Vodafone in due versioni, da 8 e 16 Gb, e nelle colo-razioni bianco e nero. L’Ita-lia ha aspettato un po’ di più, ma ha ottenuto un ter-minale nettamente migliore dal punto di vista della do-tazione tecnologica.

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MultimediaDicembre 2008

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iPhone 3G, con un tocco il telefoninosi trasforma

iPhone 3G a Cremona è in vendita da Discoby

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a 34 anni ma non li dimostra e continua a ri-scuotere suc-cesso, soprat-tutto tra i giova-

ni. E’ la Volkswagen Golf, che si presenta con la nuo-va versione VI e ha l’obietti-vo di rispondere al periodo di crisi proponendo prezzi concorrenziali. Ecco alcuni esempi: si parte dai 16.775 euro della 1.6 102 cv Tren-

dline e, nel caso della 1.4 Tsi 122 CV Comfortline, si spendono 500 euro in meno rispetto alla Golf 5 con 19.450 euro.

In altri casi si registrano aumenti di prezzo che re-stano però assolutamente contenuti, considerando il valore decisamente supe-riore della nuova Golf.

Sicurezza Dall’allestimento base in su sono compresi doppio airbag frontale, ai-rbag laterali anteriori, airbag per la testa anteriori e po-steriori e airbag per le gi-nocchia del guidatore, in totale ben 7.

Non è da meno la disponi-bilità di sistemi elettronici per la sicurezza attiva con Esp dotato di assistente al-la controsterzata, Abs, Asr e differenziale a bloccaggio elettronico Edl.

Obiettivi Dopo una parten-za difficile, le vendite della quinta generazione sono andate piuttosto bene, gra-zie all’affidabilità raggiunta dagli ultimi esemplari e al

forte appeal della Volkswa-gen.

Ciò non toglie che il ciclo vitale della Golf V sia ormai concluso.

Il nuovo modello nasce però con una grande re-sponsabilità: confermare ancora una volta il seg-mento medio di casa Volk-swagen sul trono di auto più venduta d’Europa, in un contesto reso sempre più insidioso da rivali ag-guerrite.

Caratteristiche La nuova Golf appare decisamente classica, senza particolari slanci fantasiosi. Il frontale è massiccio, armonioso e pro-porzionato: quello che ci si aspetta da una vettura tede-sca destinata a fare grandi numeri. La fiancata è alleg-gerita da una nervatura po-sta poco sopra le minigonne, mentre il posteriore è domi-nato dalle grandi luci rettan-golari molto simili a quelle di Scirocco e Touareg.

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i MotoriNovembre 2008

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VolksWagen GOLF VI rilancia la sfida

Alcune immagini della nuova Volkswagen Golf VI

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a piccola di casa Ford si è rifatta il lo-ok. La nuova Ka è, infatti, il risultato dello

sviluppo congiunto tra Ford e Fiat.

Mentre condivide alcu-ne componenti con la Fiat 500, anch’essa costruita nello stabilimento di Ty-chy, le due vetture differi-scono completamente nel look e restano fedeli alle proprie identità.

Diversi elementi richia-mano alla Ka originale, ma il suo frontale caratteristi-co e le sue linee dinamiche

rendono il nuovo modello unico e con una forte per-sonalità.

I numeri La produzione annuale prevista è di 120mila unità. Sono state introdotte vernici ad ac-qua e con livelli di solven-te realmente bassi, all’avanguardia ed ecolo-gici. Durante i suoi dodici anni di vita Ka è stata stra-ordinariamente popolare tra gli acquirenti di city car, e molti clienti sono sempre rimasti fedeli a questo modello. In totale la produzione di Ka è sta-ta superiore a 1.4 milioni

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i Motori27

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Lanciata da James Bond:NUOVA KA

Olga Kurylenko con la nuova Ford Ka sul set di "007: Quantum of Solace"

di unità. Con l’introduzione della nuova Ka, Ford Europa ha cambiato in tempi record quasi tutta la sua gamma di veicoli. Solo nel 2008, il grup-po ha introdotto sul mercato più di 20 nuovi ed aggiornati modelli. I prezzi vanno dai 9.151 euro della 1300 ai 13.301 euro della 1600.

Curiosità La nuova Ford Ka è protagonista dell’ultima av-ventura del mitico James Bond dal titolo “007: Quan-tum of Solace”.

La vettura si vede sul gran-de schermo guidata da Ca-mille, la protagonista inter-pretata dall’attrice Olga Kury-lenko.

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e terme che passione. Da qualche anno a questa parte il trattamento con le acque terma-

li è stato riscoperto dalle nuove generazioni (anche in Lombardia), che non di-sdegnano affatto di fre-quentarle, magari in com-pagnia.

Nel Nord Italia sono nu-merosi i centri termali di grandi tradizioni, tra i quali menzioniamo Boario, Ta-biano e Salsomaggiore.

L’acqua è da sempre

considerata un elemento di vitale importanza sia per la sussistenza dell’uomo, che per lo sviluppo della civiltà. Già nel V secolo a.C. erano conosciute le proprietà be-nefiche delle sorgenti sulfu-ree che avevano la capacità di attenuare i dolori musco-lari ed articolari e di curare le malattie della pelle.

A testimonianza dell’im-portanza attribuita alle pro-prietà terapeutiche delle acque, durante l’impero ro-mano furono costruiti gran-diosi edifici termali che rap-presentarono per l’epoca,

un'istituzione sociale a tutti gli effetti. Tra l’800 ed i primi del ’900 l'utilizzo delle ter-me sembra riservato alla classe sociale privilegiata e solo successivamente que-sto fenomeno si estenderà alla classe meno abbiente.

Ai nostri giorni le terme sono il luogo più idoneo per il raggiungimento delle con-dizioni di completo benes-sere della persona e dove è possibile curarsi con innu-merevoli terapie

Cosa cura In questo 2008 il ministero della Salute ha prorogato fino alla fine dell’anno l’elenco delle ma-lattie che possono essere curate “gratuitamente” alle terme, ma non è esclusa una nuova proroga per il 2009.

Ecco l’elenco di alcuni di-sturbi curabili alle terme: reumatismi osteoarticolari, bronchiti croniche, sindro-me rinosinusitiche, psoriasi, eczema e dermatiti atopica,

osteoartrosi, dermatite se-borroica ricorrente, sclerosi dolorosa del connettivo pelvico, leucorrea persi-stente da vaginiti croniche, rinopatia vasomotoria, fa-ringolaringiti croniche, sinu-siti croniche, stenosi tubari-che, otiti catarrali croniche e otiti croniche purulente, calcolosi urinarie, postumi di flebopatie di tipo cronico, dispepsia gastroenterica e biliare, sindrome dell'inte-stino irritabile nella varietà con stipsi.

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CURE TERMALI Piacevoli ed efficaci

la CuriositàNel periodo rinasci-mentale la scoperta della stampa favorì la divulgazione delle informazioni e ciò portò ad un più am-pio utilizzo delle cu-re idrologiche, an-che se le conoscen-ze ed i metodi di utilizzo non progre-dirono rispetto al Medio Evo.

Le terme di Darfo Boario

Benessere29

Dicembre 2008

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algrado i consigli dei medici, an-cora molte persone non sanno quan-

to faccia bene bere l’acqua. Il raggiungimento di un equilibrio ottimale dei liquidi introdotti può essere, infatti, un fattore determinante per il benessere e per l’attività di una persona, influendo sulle capacità fisiche e in-tellettuali tanto di un atleta giovane che si cimenta a li-vello agonistico, quanto di un ragazzo che studia.

Il nostro corpo è costitui-to in gran parte da acqua; un uomo per il 60-70%, una donna per il 55-65% (a cau-sa di un maggior contenuto di grasso) e sorprendente-mente un neonato per il 75%.

Il livello delle prestazioni di uno studente diminuisce se l’apporto di liquidi non è sufficiente: già un abbassa-mento del 2% del peso cor-poreo, dovuto a carenza di liquidi, provoca difficoltà di concentrazione, disturbi dell’attenzione e minore ca-pacità di memoria.

Il fabbisogno All’organismo è necessaria l’introduzione di almeno due litri di liquidi al giorno, poiché è questa la quantità che viene eliminata quotidianamente attraverso pelle, polmoni, vescica e in-testino. Poiché l’acqua è il costituente corpo-reo più importante, l’organismo non può farne a meno per più di tre giorni.

La carenza d’ac-qua provoca effetti collaterali: il plasma e il volume totale del sangue diminui-scono provocando-ne un minor afflusso al cuore e di conse-guenza scarsa ossi-genazione dell’or-ganismo.

Se privati d’ac-qua, cervello, san-gue, muscoli e altri organi non possono svolgere corretta-mente le loro fun-zioni. Gli effetti che si manifestano so-no: affaticamento e, nel lungo periodo, stipsi e problemi circolatori.

Quindi bere è importan-tissimo, tenendo anche conto di raggiungere un rapporto equilibrato tra as-sunzione d’acqua e assun-zione di sali, i cosiddetti elettroliti, tra i quali ad esempio il potassio.

Sport e condizioni atmo-sferiche La perdita di liqui-di aumenta significativa-mente quando si pratica molta attività fisica e quan-do fa caldo. Un apporto troppo basso di liquidi si traduce in una mi-

nore traspirazione e, se contemporaneo ad un sur-riscaldamento, può provo-care danni all’organismo.

Anche coloro che vivono ad elevate altitudini e in cli-mi freddi hanno bisogno di molti liquidi. Solo chi beve abbastanza, è veramente in forma.

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la SaluteDicembre 2008

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BERE ACQUA carburante del corpo

la CuriositàLa percezione della sete stranamente non aumen-ta se la carenza di liquidi arriva al 2% del peso cor-poreo. Spesso i bambini non bevono a sufficienza, in quanto il loro senso della sete non è abbastanza sviluppato. I bambini sotto i 12 anni regolano meno efficacemente la loro temperatura corporea rispet-to a quelli più grandi e agli adulti, infatti hanno un più alto fabbisogno di liquidi, in particolare se fa caldo (palestra, aule) e se sono attivi.

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l risotto alla milane-se continua ad es-sere un vanto della cucina del nord Ita-lia. Questo piatto molto semplice af-

fascina soprattutto per il colore dorato conferitogli dallo zafferano, ingrediente principale della ricetta. Non tutti sanno, però, che un ri-sotto alla milanese come tradizione vuole contiene il midollo di bue, ingrediente fondamentale per arricchir-ne il gusto.

La storia Il progenitore del risotto alla milanese è de-scritto da Bartolomeo Scappi nella metà del ’500. La “Vivanda di riso alla Lombarda” (come veniva definito) era composta da riso bollito e condito a stra-ti con cacio, uova, zucche-ro, cannella, cervellata (tipi-co salume milanese colora-to di giallo dallo zafferano) e petti di cappone.

Ma è necessario atten-dere la fine del 1700 perché il riso alla milanese, così co-me oggi è conosciuto, prenda forma. L’anonimo autore della “Oniatologia” (scienza del cibo) titola una sua ricetta “Per far zuppa di riso alla Milanese”, dove il riso, lessato in acqua sala-ta, alla quale si aggiunge un buon pezzo di burro quan-do bolle, è condito con cannella, parmigiano grat-

tato e sei tuorli d'uova, per fargli acquisire un bel colo-re giallo.

La ricetta definitiva nasce all’inizio dell’800 nel libro “Cuoco Moderno”, stam-pato a Milano nel 1809, di un misterioso L.O.G.

La sua ricetta è “Riso giallo in padella”: cuocere il riso, saltato precedente-mente in un soffritto di bur-ro, cervellato, midolla, ci-polla, aggiungendo pro-gressivamente brodo caldo

nel quale sia stato stempe-rato dello zafferano.

Ai primi del ’900 compare anche il vino: l’Artusi forni-sce due ricette del risotto alla milanese, la prima sen-za vino e senza midollo e grasso di bue, la seconda

con vino bianco, che serve con la sua acidità a sgras-sare il palato dall’untuosità del midollo e del grasso di bue.

La variante Ai giorni nostri Gualtiero Marchesi, mae-stro della cucina creativa, perfeziona la ricetta, consi-gliando di tostare il riso in poco burro, iniziare la cot-tura col brodo, poi aggiun-gere lo zafferano; frattanto fare sudare a parte la cipol-

la in pochissimo burro e vi-no bianco, aggiungere bur-ro fresco ben freddo per ottenere una crema omo-genea.

Poi, mantecare il risotto, con questo burro, a fine cottura.

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la RicettaDicembre 2008

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Risotto alla Milanese Vanto della cucina del Nord

la RicettaINGREDIENTI PER 4 PORZIONI400 grammi di riso semifino vialone nano, 1 litro di brodo di carne, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, 40 gr di burro, 40 gr di midollo di bue, 60 gr di grana padano stagionato 24 mesi, 30 gr di cipolla, 0,5 gr di zafferano in pistilli.

PREPARAZIONE Soffriggere la cipolla in 20 grammi di burro insieme al midollo sminuzzato, aggiungere il riso e cuocerlo a fuoco medio-alto per 2-3 minuti, girando delicata-mente ma spesso, poi aggiungere il vino bianco e farlo evaporare. Aggiungere quindi 3 mestoli di brodo bollente, me-scolare dolcemente e non toccare fino alla successi-va aggiunta di brodo. A metà cottura aggiungere i pistilli di zafferano sciol-ti in un mestolo di brodo bollente. Spegnere la fiam-ma quando il riso è ancora al dente e la consistenza ancora piuttosto liquida (“all’onda”), aggiungere 20 grammi di burro e il parmigiano e mescolare energi-camente (mantecare) per 20-30 secondi, quindi far riposare il risotto per 1 minuto e solo allora servire.

Il Risotto alla Milanese, a lato uno degli ingredienti indispensabili: il midollo di bue

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ARIETE dal 21/3 al 20/4 E’ un periodo positivo da vivere con ottimi-smo. In amore, infatti, i pianeti indicano la pos-sibilità di migliorare i rapporti esistenti se ave-te un partner. Per i single potrebbe nascere

qualcosa d'importante. In molti casi si tratterà di un'amicizia che diventerà amore. Eccellente momento per la salute e per la forma fisica. Fare del movimento darà risultati immediati, così potete rinfrescare la vostra immagine.

TORO dal 21/4 al 20/5 Nelle prossime settimane parlare in famiglia dei vostri problemi vi aiuterà ad avere le idee più chiare e ad indirizzare da subito le vostre risorse in modo costruttivo. In amore sarete

molto affettuosi ed è grazie a questa qualità che i rapporti esi-stenti riprenderanno quota. Buone notizie per la salute, ma do-vreste incominciare a controllare l'alimentazione, puntando in particolare su cibi ricchi di vitamine.

GEMELLI dal 21/5 al 21/6Nel lavoro e nei rapporti, evitate di prendere decisioni impulsive. Anche in amore, vale la stessa regola: seguire strade nuove potrebbe dire incappare in situazioni imbrogliate, in

grandi passioni che si rivelano un fuoco di paglia. E’ sicuramente un buon periodo, ma per realizzare al meglio i vostri progetti ser-ve intelligenza. Per la salute ci vuole un po’ di prudenza.

CANCRO dal 22/6 al 22/7Nel lavoro avete la possibilità di portare avan-ti positivamente i progetti in fase d’attuazione e di dare il via a qualche iniziativa. In amore recupererete tenerezza e affettività; se cerche-

rete di non colpevolizzare troppo il partner, sarà tutto ancora più bello. Migliora rapidamente la salute, spariranno gli acciacchi, ma incominciate a pensare ad una dieta bilanciata.

LEONE dal 23/7 al 23/8 Nel lavoro dovreste mantenere grande con-centrazione sui risultati che maggiormente v'interessano per cercare di arrivare al dunque ora che spira ancora buon vento. Fatevi nuovi

amici che potranno sempre tornare utili. In amore la situazione è difficile: i rapporti esistenti vi appariranno noiosi e di nuovi rap-porti non se ne parla. Per la salute evitate cibi troppo piccanti, salati o eccessivamente conditi.

VERGINE dal 21/3 al 20/4 Periodo poco proficuo nel lavoro, dopo le Fe-ste tenderete ad essere distratti e vi lascerete condizionare dalle parole altrui. Per non do-vervi pentire più, osservate un comportamen-

to razionale, con poche chiacchiere fatte o ascoltate. In amore eventuali malintesi sono superabili, l'importante è che non vi la-sciate condizionare dalle sensazioni momentanee. Salute: è con-sigliabile muoversi con attenzione per evitare gli acciacchi.

BILANCIA dal 23/9 al 22/10 È un periodo importante. Nel lavoro potrete sia raccogliere qualche risultato, anche come entrate, sia seminare. Fate una scelta dei pro-getti che intendete portare avanti nel futuro

immediato. In amore le cose miglioreranno di giorno in giorno. La passionalità vi aiuterà a superare eventuali musi. Per la salute, spariranno piccoli e grandi disturbi, la forma fisica è a portata di mano. Basta un po' di moto.

SCORPIONE dal 23/10 al 22/11 Sia nel lavoro che in amore, dovrete evitare di fare affidamento sul fato favorevole, usando la razionalità e il buon senso in ogni momento. Se si presenta qualche novità, anche nel cam-

po finanziario, prendete tutto con distacco. In amore non siate troppo critici con il partner e figlioli. La sa-lute non è al meglio. Seguite le più elementari regole igieniche, evitando i Paesi, se andate in vacanza, dove l'igiene è un optio-nal.

SAGITTARIO dal 23/12 al 22/12 Nel lavoro dovreste evitare ogni tipo d’improv-visazione. In questo periodo le amicizie, vec-chie e nuove, possono essere fonte di guai. Comportatevi in modo chiaro e trasparente. In

amore, state alla larga da ogni tipo di novità. Più vi sentite attrat-ti e più dovreste rallentare, controllando la vostra inclinazione per il rischio e l’azzardo. Salute discreta, ma dovrete mettercela tutta per non affaticare il fegato.

CAPRICORNO dal 23/12 al 20/1 Avete la possibilità di prendere in mano le si-tuazioni e, con qualche leggero tocco, rimet-tere in carreggiata quello che non va. E’ un treno che non dovreste perdere. In particolare

nel lavoro, Venere indica la possibilità di agire al meglio delle vostre capacità traendone anche discreti risultati materiali. La salute va migliorando di giorno in giorno e potete trovare soluzio-ne a vecchi disturbi.

ACQUARIO dal 21/1 al 19/2 Sia nel lavoro che in amore dovreste regolarvi in modo pacato, razionalizzando le piccolissi-me contrarietà poiché non c’è niente che non possiate superare con un minimo di attenzio-

ne e spirito pratico. In amore dovreste essere più comprensivi con partner. La salute è discreta, ma dovreste evitare tutto ciò che può causare passeggeri, ma non per questo meno fastidiosi di-sturbi digestivi e intestinali.

PESCI dal 20/2 al 20/3 Nel lavoro le novità vanno giudicate con il mas-simo del distacco, in particolare se si tratta di offerte o consigli che vi vengono da amici e conoscenti. In questo periodo, nei rapporti in-

terpersonali c’è il pericolo di colpi bassi. In amore migliorano i rapporti esistenti, purché non siate troppo nervosi e inquieti. Sa-lute: non eccedete con gli strapazzi, soprattutto per le Feste e a San Silvestro.

la StarANNIE LENNOX

Aberdeen, 25 dicembre 1954

La cantante scozzese, nata il giorno di Natale, ha raggiunto la fama ne-gli Anni 80 come vocalist degli Eurythmics, poi si è imposta anche come so-lista.

l' Oroscopo33

Dicembre 2008

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Sotto l'Albero35

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avvicinarsi del Natale rende ancora più fre-netica la corsa ai regali. E’ questo il perio-

do in cui tutti s’affaccenda-no, arrivando spesso all’ul-timo con ancora una lunga lista di persone a cui pensa-re e pochissime idee in te-sta. Un po’ per il non volersi rassegnare a fare un dono qualsiasi, un po’ perché non è mai facile trovare un rega-lo che sia allo stesso tempo originale e alla portata delle proprie tasche.

Insomma, crisi o non cri-si, nessuno vuole rinunciare a render felici i propri cari con un dono fatto con il cuore. E questo rende la ri-cerca ancora più difficolto-sa, perché si prevede anche un contenimento dei costi.

Analizzando le ricerche svolte dagli internauti, che spesso navigano in cerca di buone idee, è stato osser-vato un aumento delle ricer-che per regali con fascia di prezzo più bassa (entro i 30 euro) a discapito delle fasce alte (dai 60 euro in su), ri-spetto ad un analogo cam-pione raccolto nel 2007.

Lo studio ha fornito risul-tati anche riguardo altri fat-tori, quali l’età dei destinata-ri dei regali, il sesso, gli hob-by, l’occupazione.

Vengono cercati regali per individui compresi tra i 16 e i 40 anni, con un picco tra i 21-30 anni.

Circa un quarto dei regali sono per gli studenti (25.5%), che costituiscono sicuramente la grossa fetta degli utenti web. Lo sport si conferma importante per gli italiani, che cercano spesso regali sportivi (14.8%), ma anche viaggi, articoli tecno-logici e musica (circa 8-9% ognuno). Interessante nota-re come risulti abbastanza netta la differenza tra la spe-sa per regali femminili e re-

gali maschili: i regali fatti agli uomini (soprattutto nella fa-scia 16-20 anni) godono spesso di un preventivo di spesa superiore rispetto a quelli femminili: il picco (28%) dei regali femminili è tra 10-30 euro, mentre il pic-co (27%) di quelli maschili tra 30-60 euro.

Regali per lui e per lei A questo proposito, il regalo per lui deve essere diverso dal regalo per lei: questo lo si sa da sempre. Uomo e donna sono diffe-renti anche nel modo in cui intendono il dono.

Basta pensare al fatto che quando un uomo scarta un pacco regalo pensa innanzi-tutto alla sua utilità per se stesso.

Per azzeccare quindi un’idea regalo maschile sa-rà importante interrogarsi sulla sua utilità, o su quanto l’oggetto è qualcosa che ri-sponde agli interessi della persona.

Non è così difficile capire quali passioni ha un uomo, che solitamente ne parla, spesso e volentieri.

Verso il Natale:guida ai regaliL'

Molto in voga gli articoli sportivi

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Sotto l'AlberoDicembre 2008

36Se il dono non cattura la

sua attenzione, sarà altret-tanto facile scoprirlo: rin-grazierà distrattamente e poggerà il pacchetto con tanto di carta decorata e bigliettino preparato a ma-no sulla prima superficie d’appoggio a portata di braccio.

Nei regali per lei, invece,

tutto ha importanza: la car-ta, il biglietto, il pacchetto, la frase d’auguri, il luogo in cui viene consegnato, le condizioni metereologiche e, naturalmente, il regalo

stesso. Tutto sarà conser-vato nella sua memoria im-placabile e la carta e il bi-glietto finiranno in qualche cassetto, se sono belli. Questo non significa che non conti l’idea o l’utilità: solo che, per lei, la doman-da da porsi non è tanto “quanto le serve questo do-no?”, ma piuttosto “come

la farà sentire?”. La risposta dovrebbe essere: la farà sentire più bella, più legge-ra, più pratica, più intelli-gente, più “qualche cosa”, insomma.

Una scelta difficile Secon-do alcune statistiche, lo scorso anno ogni italiano ha ricevuto (e presumibil-mente donato) 5 regali, in media.

Il problema resta il solito: cosa scegliere? Siamo an-dati in giro per cercar di ca-pire quali sono i regali più gettonati per il Natale.

Cellulari. Tra le marche più desiderate tra gli italiani sicuramente Nokia e Sam-

sung. Per Nokia i modelli più in voga sono Nokia 6110 Navigator, Nokia N73 e Nokia N95. Per Samsung invece la novità assoluta è l’SGH-U700 oltre che il più economico SGH-M300. I prezzi possono variare, da-gli 80 euro in su, a seconda del modello e delle sue fun-zioni. Oggetti molto deside-rati soprattutto dal pubblico giovanile sembrano essere i lettori MP3 ed MP4.

Per una donna il capo di abbigliamento è sempre un regalo gradito

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Sotto l'AlberoDicembre 2008

37Le dimensioni delle me-

morie interne sono state no-tevolmente implementare e consentono di contenere migliaia di Album oltre che in molti casi foto e video. I prezzi di alcuni lettori parto-no addirittura da 20 euro. Altri regali che sembrereb-bero essere ben graditi so-no i navigatori satellitari. Ideali per chi viaggia molto e non dispone di un’auto con l’accessorio incorpora-to. Sempre nell’ambito della tecnologia altro regalo gra-dito potrebbe essere un te-levisore che, pur se costo-so, può essere acquistato a rate, e senza dubbio ha un’utilità duratura nel tem-po.

Non dimentichiamoci poi di chi ama lo sport, e per cui un dono nell’ambito sporti-vo è sempre ben gradito: dagli ultimi modelli di sci, agli snowboard alle tute per chi ama la montagna, per arrivare a biciclette, rac-chette da tennis, da golf e tantissimi altri oggetti. Sicu-

ramente è più facile pensare ad un dono per una donna. Tra le idee al femminile va forte l’intimo. Con la moda e l’abbigliamento, se il desti-natario è una fanciulla, non si sbaglia mai: abiti ma an-che scarpe, accessori e profumi. Ci si può sbizzarri-re e trovare di tutto, a patto che si conoscano almeno in parte i gusti del destinatario.

Un altro regalo assoluta-mente gradito potrebbe es-sere un viaggio, magari da sfruttare nel periodo natali-zio o per il capodanno, an-che se in questo caso i costi potrebbero diventare troppo elevati.

Le destinazioni più getto-nate, oltre alle settimane bianche, sono le grandi ca-pitali europee (Parigi, Lon-

dra, Madrid, con Berlino e Barcellona in testa). Se si dispone di un budget più elevato allora anche Santo Domingo e i Caraibi. Insom-ma la scelta è vasta e per tutte le tasche.

Ma vediamo qualche idea anche per chi non vuole spendere una fortuna. Per i bimbi non possono manca-re giocattoli a volontà, so-prattutto quelli intelligenti che aiutino a sviluppare le capacità intellettive dei più piccoli.

Per gli amici stretti un li-bro fa sempre la sua figura e basta entrare in una libreria per accorgersi che ce n’è davvero per ogni gusto e per ogni interesse. Per le persone più care (genitori, mariti, mogli, fidanzati) ma-gari si è già cercato di ri-sparmiare qualcosa nei me-si precedenti e allora ci si può concedere proprio quel oggetto tanto desiderato. Restano i conoscenti, quelli a cui non si può far mancare un “presente”.

Per un regalo speciale, la scelta può indirizzarsi verso un viaggio

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La stella di Natale Tra i doni più gettonati tradizio-nale e ben gradita la stella di natale. Già ai primi di dicembre fa la sua com-parsa nelle abitazioni, ne-gli uffici, nei negozi. La stella di Natale è una pian-ta che, con i suoi colori sgargianti, ben si addice agli addobbi e alle luci pro-

pri del periodo natalizio. La stella è un piccolo arbusto originario del Messico. Da-ta la sua provenienza, pos-siamo essere stupiti del suo abbinamento con il

nostro Natale, ma ciò è do-vuto alla cultura statuni-tense, che l’ha eletta pian-ta simbolo delle festività. La stella di Natale ha il no-me scientifico di Euphor-bia pulcherrima, ma è co-nosciuta e classificata an-che come Poinsettia pul-cherrima. Appartiene alla famiglia delle Euphorbia-

ceae, famiglia compren-dente numerosi generi di piante, anche molto diver-si tra loro, tra cui ad esem-pio piante annuali, bienna-li e poliannuali, erbacee e

legnose, con foglie deci-due o sempreverdi, ed ad-dirittura piante simili ai cactus, tutte accomunate però da particolari caratte-ristiche. Nella grande mag-gioranza dei casi le piante appartenenti a questa fa-miglia provengono da climi tropicali o temperati e cal-di; nel caso di incisioni sul fusto o di rottura di qual-che ramo, si osserva sem-

pre la fuoriuscita di un lat-tice bianco e appiccicoso, irritante per gli occhi e la bocca; infine, tutte le pian-te di questa famiglia sono caratterizzate da una infio-rescenza detta “ciato” o “ciazio”.

Le infiorescenze a ciazio consistono in una estrema semplificazione dei fiori, i quali sono racchiusi da brattee colorate.

Sotto l'AlberoDicembre 2008

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La Stella di Natale resta tra i pensieri più gettonati

Ma quanto si spende?Sicuramente quest’anno una maggiore oculatezza ter-

rà impegnato il consumatore medio alla ricerca di regali. Eppure più di metà degli italiani spenderà per i regali la stessa cifra dell’anno scorso: la media si attesta intorno ai 380 euro e uno su tre impegnerà una cifra superiore ai 400 euro. Tagliare sui pacchi natalizi? Ci pensa solo il 20%, ma anche per loro è impensabile lasciare un paren-te o un amico a mani vuote il 25 dicembre. Il regalo di Natale non solo è una tradizione, ma è diventato un gesto quasi dovuto. Per non parlare dei più piccini, ai quali non si vuol far rinunciare alla magia della sorpresa sotto l’al-bero. Del resto le vie dei centri storici delle più grandi città brulicanti di gente e i centri commerciali presi d’as-salto non fanno di certo pensare a qualcuno che si tiri indietro. L’importante è cercare il regalo low cost.

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BATTERIADA CUCINA8 PEZZIantiaderente

€ 39,90

PANETTONEO PANDOROGRAN TRADIZIONEMAINAincartato,1 kg

€ 6,50

CONFEZIONE DOLCE NATALEpanettone o pandoro melegatti 750 g,spumante RiccadonnaGran Dessert 750 ml,Le perle Caffarel 130 g,tavoletta Lindor 100 g,Torroncini Pernigotti 91 g

€ 14,90

DA CUCINABATTERIA

Dal 22 novembre al 24 dicembre 2008

Grandi regali a prezzi piccoli piccoli

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