Occupazione e disoccupazione nel CPI di Padova · orientamento crescente verso i contratti...

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Occupazione e disoccupazione Occupazione e disoccupazione nel CPI di Padova nel CPI di Padova Tendenze gennaio Tendenze gennaio - - settembre 2014 settembre 2014 23 dicembre 2014 23 dicembre 2014 a cura di Anna Basalisco a cura di Anna Basalisco 1 Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Provincia di Padova

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Occupazione e disoccupazioneOccupazione e disoccupazione

nel CPI di Padovanel CPI di Padova

Tendenze gennaioTendenze gennaio--settembre 2014settembre 2014

23 dicembre 201423 dicembre 2014

a cura di Anna Basaliscoa cura di Anna Basalisco

1

Osservatorio sul Mercato del Lavoro

della Provincia di Padova

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Fonti

• - CO Veneto

• - SILL Veneto

www.venetolavoro.it, sezione Osservatorio e Ricerche

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Primi nove mesi 2014: il rimbalzoPrimi nove mesi 2014: il rimbalzo

• Nell’arco dei primi nove mesi del 2014 in tutte le province venete si assiste ad un pur leggero risollevamento dei saldi occupazionali rispetto ai dati dei primi tre quarti del 2013. La stessa tendenza si riscontra nelle diverse aree della provincia padovana, con l’importante eccezione di quella centrale del capoluogo. Il Camposampierese, assieme all’area di Montagnana, è l’unico contesto con risultati poco più che stabili, mentre recuperi consistenti si verificano perCittadellese, Piovese, Conselvano e Monselicense.

• I settori protagonisti della ripresa in ambito provinciale sono l’agro-alimentare e la metallurgia-componentistica, con commercio all’ingrosso e logistica, crescenti anche i saldi della sanità e delle agenzie immobiliari. Un contributo positivo viene anche dallo stop dell’emorragia occupazionale nell’edilizia padovana. In calo invece la domanda di nuova occupazione da parte del terziario non commerciale, in particolare nei servizi professionali e operativi rivolti alle imprese e nell’istruzione.

• Le aziende operanti nel territorio provinciale hanno complessivamente dimostrato un orientamento crescente verso i contratti tipicamente legati all’ingresso nel mondo del lavoro, con tendenza crescenti in primis per stage e LSU, ma poi, più fondamentalmente, per il lavoro somministrato, per l’apprendistato e per il tempo determinato. Stabile il ricorso al tempo indeterminato e alle collaborazioni, in diminuzione vistosa l’avviamento di rapporti a chiamata e di lavoro domestico.

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Dati ISTAT sul VenetoSaldi occupazionali gennaio-settembre per

provincia del Veneto

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Dati ISTAT sul VenetoSaldi occupazionali gennaio-settembre per CPI in

provincia di Padova

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Saldi occupazionali gennaio-settembre per settori

primario e secondario in provincia di Padova

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Saldi occupazionali gennaio-settembre per settore

terziario in provincia di Padova

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Attivazioni di contratti nel periodo

gennaio-settembre in provincia di Padova

Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine

Tempo indeterminato 13.470 7.160 6.305 13.610 7.705 5.905 1% 8% -6%

Apprendistato 3.475 1.875 1.600 3.865 2.225 1.640 11% 19% 3%

Tempo determinato 38.485 17.205 21.280 41.050 19.165 21.885 7% 11% 3%

Lavoro in somministrazione 11.620 7.480 4.140 13.665 8.915 4.750 18% 19% 15%

Collaborazioni 8.280 4.430 3.850 8.105 4.385 3.720 -2% -1% -3%

Lavoro a chiamata 5.090 1.975 3.110 3.650 1.660 1.990 -28% -16% -36%

Lavoro domestico 4.845 845 4.000 4.195 570 3.625 -13% -33% -9%

Stage e tirocini 4.205 2.165 2.035 5.365 2.765 2.600 28% 28% 28%

Lavoro socialmente utile 910 590 320 1.160 690 465 27% 17% 45%

TOTALE 90.380 43.725 46.640 94.665 48.080 46.580 5% 10% 0%

gen-set 2013 gen-set 2014 Var 2013/2014

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In particolare nell’ Alta OccidentaleIn particolare nell’ Alta Occidentale

• Nel complesso dei primi tre quarti del 2014 nel Cittadellese si è verificato il ritorno in terreno positivo per l’occupazione, pur di sole 150 nuove posizioni lavorative, a sanare parzialmente la debacle solitaria verificatasi nello stesso periodo del 2013 (-390), e comunque al di sotto delle performance relative a tutte le altre zone del padovano. Non di meno, si tratta comunque del trend più vivace di tutto il territorio provinciale.

• Il miglioramento dei saldi occupazionali si riversa su quasi tutte le specializzazioni dell’economia cittadellese, e mentre nell’industria spiccano per il contributo dinamico agroalimentare, metallurgia-componentistica e meccanica, nel terziario sono protagonisti i servizi culturali-editoriali e di sicurezza, il commercio al dettaglio e turismo-ristorazione. Accanto ad altri settori con bilanci più moderatamente in miglioramento, si osserva un peggioramento delle performance dell’elettronica, come altrove, ed anche nel commercio all’ingrosso e nella logistica.

• Relativamente ai profili professionali la domanda si è dimostrata crescente per tutte le qualifiche medio-alte, in particolare per tecnici della produzione, tecnici dell’amministrazione e per professioni qualificate nel turismo-ristorazione. Tra le professioni medio basse, forte recupero per operai specializzati metalmeccanici, per i autisti-conduttori e per operai semi qualificati nella lavorazione in serie. Stabile l’input di specialisti della formazione-istruzione, di tecnici della salute, di impiegati dedicati allo sportello e di qualificati nei servizi socio-culturali o nella sicurezza, così come non si è ridotto il calo degli operai specializzati nel made in Italy. In difficoltà infine la domanda dei profili meno competenti, i non qualificati nelterziario in generale.

• Le scelte contrattuali delle imprese locali si sono dirette in maniera crescente verso le forme dell’ingresso nel mondo del lavoro, in particolare delle esperienze di stage (+24%), più lievi ma significativi gli aumenti di avviamenti nelle forme dell’apprendistato (+8%), del tempo determinato (+9%) e delle collaborazioni (+8%). Come nel resto della provincia, diminuisce il ricorso al lavoro intermittente (-17%) e al lavoro domestico (-13%). Leggera decrescita anche per le assunzioni stabili (-6%), che sono però aumentate nel settore della ristorazione-turismo (+11%), ma sono diminuite nella metalmeccanica in generale, ad indicare la perdita di vivacità della ricerca di personale esperto in questi comparti. Premiatidalla ricerca di rapporti duraturi gli specialisti dell’istruzione, calo vistoso invece per impiegati di ufficio (-36%), e operai del made in Italy (-35%).

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Saldi occupazionali gennaio-settembre per settore

primario e secondario nel CPI di Cittadella

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Saldi occupazionali gennaio-settembre per settore

terziario nel CPI di Cittadella

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Saldi occupazionali gennaio-settembre per qualifica

medio-alta nel CPI di Cittadella

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Saldi occupazionali gennaio-settembre per qualifica

medio-bassa nel CPI di Cittadella

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Avviamento di nuovi rapporti gennaio-settembre

per contratto nel CPI di Cittadella

Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine

Tempo indeterminato 1.525 880 645 1.430 870 560 -6% -1% -13%

Apprendistato 505 315 185 545 345 200 8% 10% 8%

Tempo determinato 4.645 2.205 2.440 5.045 2.585 2.460 9% 17% 1%

Lavoro in somministrazione 1.685 1.175 510 1.785 1.345 440 6% 14% -14%

Collaborazioni 445 250 195 480 260 220 8% 4% 13%

Lavoro a chiamata 435 240 200 360 215 145 -17% -10% -28%

Lavoro domestico 440 90 355 385 75 310 -13% -13%

Stage e tirocini 480 280 200 595 325 265 24% 16% 33%

Lavoro socialmente utile 240 110 130 265 130 135 10% 18% 4%

TOTALE 10.400 5.545 4.860 10.890 6.150 4.735 5% 11% -3%

gen-set 2013 gen-set 2014 Var 2013/2014

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Occupazione per età in Alta OccidentaleOccupazione per età in Alta Occidentale

• Nei primi nove mesi del 2014 lo slancio della domanda di nuova occupazione dipendente e parasubordinata nel Cittadellese si è riversato su tutte le età sotto i 50 anni, con particolare forza per la fascia centrale dei 25-39enni, in particolare maschi. Beneficiata in particolare la fascia giovanile dei 15-24 anni (da +215 nel periodo gennaio-settembre 2013 a +365), attutito il calo relativo a quella successiva dei 25-29enni (da -240 a -65), e ancor più quello che si era prodotto per la fascia dei trentenni (da -260 a -30). Migliora anche il saldo relativo alla fascia dei lavoratori quarantenni, per i quali il saldo volge dal -100 ad un positivo +40. Per contro, si allarga il calo occupazionale per le classi finali di età: da -265 a -310 per i 50-64enni, e da quasi zero a -50 per i lavoratori dai 65 anni.

• Con riferimento anche al genere, si nota che l’andamento della domanda di nuova occupazione è collegato solamente all’età, e si declina per ogni fascia con un risultato più modesto per le donne.

• Le tendenze della domanda hanno corrispondenza inversa sull’andamento della disponibilità solo per la fascia giovanile. I flussi crescenti di disponibili presso il CPI di Cittadella (4.630 ingressi in disponibilità fino al 30 settembre 2014, +14,2%) sono aumentati più intensamente per gli uomini (+22%) che per le donne (+7,8%), che rappresentano il 51% esatto dei nuovi utenti. Gli aumenti riguardano tutte le classi di età, con esclusione di quella giovanile, per la quale i flussi rimangono stazionari, giungendo al +85,2% per i 55-59enni. In generale il dato dell’offerta, concordemente con quanto avviene per la domanda, è crescente soprattutto in campo maschile.

• Mettendo a confronto la distribuzione di offerta e domanda per fascia di età, emerge rispetto al 2013 un miglioramentodell’occupabilità dei giovanissimi 15-24enni, in particolare per i maschi, e una crescita delle opportunità per i quarantenni di entrambi i sessi, in particolare per le donne.

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Saldi occupazionali gennaio-settembre (escluso lavoro

domestico) per fascia di età nel CPI di Cittadella

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Saldi occupazionali gennaio-settembre per fascia di

età e genere nel CPI di Cittadella

Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne

15-24 anni215 155 80 365 255 120

25-29 anni-240 -120 -120 -65 -5 -65

30-39 anni-260 -180 -85 -30 20 -45

40-49 anni-100 -40 -55 40 50 0

50-64 anni-265 -200 -55 -310 -200 -115

oltre 64 anni 5 10 0 -50 -35 -15

TOTALE ETA' -415 -245 -165 145 185 -40

gen-set 2014gen-set 2013

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Ingressi in disponibilità ex D. lgs 181/2000 nel CPI di

Cittadella, per fascia di età , gennaio-settembre

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Gennaio-settembre 2013 Gennaio-settembre 2014

Distribuzione % nuove disponibilità e assunzioni per

fascia di età nel CPI di Cittadella - Uomini

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Distribuzione % nuove disponibilità e assunzioni per

fascia di età nel CPI di Cittadella - Donne

Gennaio-settembre 2013 Gennaio-settembre 2014

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I giovani nell’ Alta OccidentaleI giovani nell’ Alta Occidentale

• I dati nazionali ISTAT riguardo la disoccupazione vedono con ottobre 2014 la rottura del tetto del 13% per il tasso di disoccupazione totale (13,2%), record della serie storica, ma indicano anche una progressiva caduta del tasso di disoccupazione giovanile, che nel III trimestre 2014 scende al 39,3% (38,1% il dato maschile, 41,1% quello femminile).

• Il tasso di disoccupazione totale stimato per il Veneto si conferma in ulteriore calo: dall’8,4% del I trimestre al 7,3% del II trimestre, fino al 6,7% del III trimestre 2014. Per il tasso di disoccupazione giovanile occorre fare riferimento al dato della ripartizione Nord Est (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Emilia-Romagna), che scende anch’esso al 26,5% nel III trimestre 2014 (22,5% il dato maschile, 32,1% il dato femminile).

• In assenza di stime ufficiali per i contesti subprovinciali, è possibile prendere in considerazione a titolo esplorativo i dati della disoccupazione amministrativa legata alla dichiarazione di disponibilità ex D.lgs 181/2000 (Fonte SILL Veneto, elaborazione Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Provincia di Padova). Nel Cittadellese per quel che riguarda la fascia dei 15-24 anni si contavano 2.464 occupati al 31.12.2013 e 3.152 al 22.11.2014, contro rispettivamente 1.344 e 1.664 disponibili. Il rapporto tra occupati e totale attivi 15-24enni (somma di occupati e disoccupati) è rimasto stabile dal 37,3% al 36,8% per le femmine, ed è leggermente diminuito dal 33,8% al 32,8% per i maschi. In aumento invece il dato per le donne 25-29enni, dal 24,9% al 26,7%, un segmento che in effetti ha beneficiato della maggiore espansione della domanda. Stabile invece il dato maschile al 20,5%.

N.B. Il dato non è in alcun modo assimilabile al tasso di disoccupazione ISTAT.

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Rapporto disponibili / attivi under 30 per genere

nel CPI di Cittadella

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Spot sul III trimestre: un passo indietroSpot sul III trimestre: un passo indietro

• Dopo la progressiva espansione di domanda, seppure di lieve entità, dei primi due trimestri dell’anno, il terzo trimestre 2014 esprime un calo significativo delle prestazioni occupazionali relative alla provincia di Padova (il saldo scende al -155 dal +360 del III trimestre 2013). I settori principalmente coinvolti nell’esito negativo nel padovano sono il tessile-abbigliamento, la metallurgia-componentistica, sin qui al capo della ripresa, la meccanica e l’elettronica, l’istruzione e i servizi operativi alle imprese. In avanzamento relativo altre parti del terziario: tutto il commercio, turismo-ristorazione, logistica, editoria-cultura, attività professionali, sanità-servizi sociali. L’andamento peggiorativo ha riguardato tutto il Veneto, con l’esclusione del bellunese.

• Il risultato negativo dell’occupazione provinciale concorda con i dati camerali, che indicano al 30 settembre 2014 uno stallo delle imprese (-0,2%) rispetto a dodici mesi prima, e per il terzo trimestre 2014 un calo della produzione industriale pari al -1,6% (-1,8%), e del fatturato del commercio pari al -3%(-1,6% nel 2013), assieme a una battuta d’arresto per l’export provinciale (-0,3% dopo il +3,9% nel 2013), fin qui elemento trainante dell’economia provinciale.

• Non di meno si mostrano alcuni segnali positivi, come il risveglio del ricorso alle assunzioni a tempo indeterminato (+10%) nelle imprese operative in provincia, assieme alle forme dedicate principalmente all’inserimento dei giovani, con la stabilizzazione di collaborazioni e assunzioni a tempo determinato. La fase di crescente orientamento verso rapporti duraturi vede in primo piano calzaturiero (+90%), edilizia (+30%), commercio all’ingrosso (+16%), logistica (+90%), istruzione (+56%) e sanità-servizi sociali (+73%),

• Sul territorio, in difficoltà o stallo tutte le aree sub-provinciali, ad esclusione del Piovese, dove il saldo èin risalita. Le prove più severe toccano l’area del capoluogo (da -620 a -850) e del Camposampierese (da+155 a -160). Nel Cittadellese, il saldo estivo rimane congelato attorno allo zero: da -15 si passa a -10.

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Saldi occupazionali per provincia veneta,

III trimestre

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Saldi occupazionali per settori primario e secondari

in provincia di Padova, III trimestre

Saldi occupazionali per settori primario e secondari

in provincia di Padova, III trimestre

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Saldi occupazionali per settori terziari

in provincia di Padova, III trimestre

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Avviamenti di nuovi rapporti per tipo di contratto

in provincia di Padova, III trimestre

Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine

Tempo indeterminato 3.855 1.965 1.890 4.245 2.175 2.070 10% 11% 10%

Apprendistato 1.060 585 475 1.230 725 505 16% 24% 6%

Tempo determinato 13.150 6.240 6.910 12.725 5.955 6.775 -3% -5% -2%

Lavoro in somministrazione 4.060 2.740 1.325 4.575 2.860 1.715 13% 4% 29%

Collaborazioni 2.360 1.225 1.140 2.315 1.235 1.080 -2% 1% -5%

Lavoro a chiamata 1.295 580 715 1.090 485 605 -16% -16% -15%

Lavoro domestico 1.495 285 1.215 1.180 155 1.020 -21% -46% -16%

Stage e tirocini 1.255 665 590 1.535 805 725 22% 21% 23%

Lavoro socialmente utile 425 270 155 495 300 195 16% 11% 26%

TOTALE 28.955 14.555 14.415 29.390 14.695 14.690 2% 1% 2%

III trim 2013 III trim 2014 Var 2013/2014

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Saldi occupazionali per CPI

in provincia di Padova, III trimestre