o Cartografia e Orientamento · Cartografia e Orientamento Relatore: Massimo Prisciandaro AE - EAI...
Transcript of o Cartografia e Orientamento · Cartografia e Orientamento Relatore: Massimo Prisciandaro AE - EAI...
CA
I A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
R
eg
ion
ale
di
Es
cu
rsio
nis
mo
Corso formazione ASE
Popoli 4-5 Luglio 2015
Cartografia e Orientamento
Relatore: Massimo Prisciandaro AE - EAI
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 2 06/08/2015
Argomenti della lezione
1. Cenni di Geodesia e Topografia;
3. Lettura ed interpretazione delle carte;
2. Cartografia;
4. Orientamento;
5. Sistemi di posizionamento satellitare;
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 3 06/08/2015
Cartorafia e orientamento
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 4 06/08/2015
Forma e dimensione della terra
Fino dall’antichità l’uomo si è posto il problema di come fosse la
terra in termini di FORMA e DIMENSIONI
GEODESIA E’ il termine con il quale si indica la scienza che studia
la forma e le dimensioni della terra (dal greco ge= terra e daio=
divido)
La terra inizialmente si pensava che fosse piatta. Fu il pensiero
filosofico a suppore per primo che il nostro pianeta non fosse
piatto.
Probabilmente già gli egizi ipotizzarono che la terra fosse di forma
sferica e tale ipotesi era già consolidata al tempo di Pitagora nella
cultura greca.
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 5 06/08/2015
Forma e dimensione della terra
Il primo tentativo scientifico di misura delle dimensioni della Terra lo
si deve al geografo ERATOSTENE di Cirene (276-196 a.C.)
Elementi noti:
• Nel giorno del Solstizio d’estate a Siene (oggi Assuan) i corpi
non danno ombra.
• Distanza tra Siene ed Alessandria (5000 stadi 1 stadio=157
mt).
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 6 06/08/2015
Forma e dimensione della terra
• Misura dell’inclinazione dei raggi del sole ad Alessandria misurati
lo stesso giorno per mezzo di “gnomone”.
CIRCONFERENZA : Eratostene 39.569 Km mis. Satellitare 40.075
Km.
Differenza rispetto alle odierne misurazioni di soli 440 Km
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 7 06/08/2015
Forma e dimensione della terra
Questo sapere ebbe nuovo impulso nella civiltà europea alla fine del
medioevo con la pubblicazione dei testi antichi come la GEOGRAFIA
di Tolomeo.
Tra il 1500 e 1800 l’invenzione di nuovi strumenti, tecniche di misura
e metodi di calcolo portarono grandi progressi alla GEODESIA.
In quei secoli furono eseguite numerose misure per definire forma e
dimensione della terra
Furono compiute diverse spedizioni scientifiche ai poli ed
all’equatore per verificare la correttezza delle ipotesi
Durante queste spedizioni furono eseguite delle verifiche per la
cosiddetta «misura del grado di latitudine»
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 8 06/08/2015
Forma e dimensione della terra
«Misura del grado di latitudine misurazione sulla superficie della
terra di un arco di meridiano avente 1 ° di ampiezza
Le misurazioni evidenziarono che al
polo l’arco è più lungo rispetto a quello
dell’equatore
Misura al polo
Misura all’ equatore
Questo dimostrò che la forma della terra è schiacciata ai poli quindi
più simile ad un’ellisse (ellissoide) che a una circonferenza (sfera)
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 9 06/08/2015
Forma e dimensione della terra
La geodesia ha anche lo scopo di definire una posizione ben precisa
sulla superficie terrestre.
La necessità di rappresentare zone più o meno ampie di questa
superficie su un piano, come può essere una carta ha dato origine
alla TOPOGRAFIA e CATOGRAFIA.
Il geodeta, il topografo ed il cartografo agiscono come un «sarto»
che «prende le misure» ed in qualche modo sviluppa queste misure
sulla carta per creare il modello del vestito
GEODESIA e TOPOGRAFIA come «prendere le misure»
CARTOGRAFIA come riportare le misure su carta
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 10 06/08/2015
Forma e dimensione della terra
Una superficie di riferimento deve essere facilmente individuabile
per poter essere misurata.
La superficie della terra non è una buona superficie di riferimento
perché è irregolare in quanto composta ci sono mari, terre emerse,
abissi e montagne.
Si assume che la terra abbia una forma
approssimata chiamata «GEOIDE» che
è rappresentata da una superficie
equipotenziale dove i punti sono tutti
alla stessa quota (convenzionalmente
fissata a 0). Su questa superficie la
forza di gravità agisce su tutti i punti in
modo perpendicolare
Anche con questa approssimazione la forma del geoide risulta
comunque irregolare
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 11 06/08/2015
Forma e dimensione della terra
Semplificando l’equazione del geoide si ottiene quella di un solido di
rotazione, generato dalla rotazione di 180° attorno all’asse minore
Ellissoide di rotazione
Sulla superficie ellissoidica sono
definiti i metodi di identificazione degli
oggetti (coordinate) e le
rappresentazioni cartografiche
(proiezioni cartografiche)
Si assume che:
L’ellissoide ed il geoide sono approssimativamente simili
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 12 06/08/2015
Forma e dimensione della terra
Per ridurre al minimo l’approssimazione per una determinata area si
ruota l’ellissoide in modo che sia tangente al geoide in quell’area
In questo modo si sono
creati 150 ellissoidi diversi
(ellissoidi locali)
Gli ellissoidi utilizzati per la cartografia italiana sono:
• Roma 40 (Datum Roma 1940)
• ED50 (European Datum 1950)
• Wgs84 (World Geodetic System 1984)
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 13 06/08/2015
Le coordinate terrestri
COORDINATE LOCALI O RELATIVE la posizione di un oggetto è
riferita in maniera locale relativamente ad un altro oggetto
100 passi a destra poi 20 passi a
sinistra
120 passi verso nord
Necessario svincolarsi dai riferimenti locali
Sono stati pertanto determinati dei riferimenti assoluti che
chiameremo COORDINATE ASSOLUTE che determinano in modo
univoco senza ambiguità una posizione sulla terra
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 14 06/08/2015
Meridiani e paralleli
In prima approssimazione
supponiamo che la terra
abbia una forma sferica
Supponiamo che ci siano tanti piani passanti per l’asse di rotazione
della terra
Le linee di intersezione di questi piani con la terra sono tutte
circonferenze aventi la stessa lunghezza chiamate MERIDIANI
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 15 06/08/2015
Meridiani e paralleli
In modo analogo a quanto fatto in precedenza possiamo immaginare
di avere tanti piani perpendicolari all’ asse di rotazione . Le linee di
intersezione sono circonferenze decrescenti verso i poli note con il
nome di PARALLELI. La circonferenza massima è nota con il nome di
EQUATORE
Meridiani e paralleli costituiscono il RETICOLO GEOGRAFICO. Ogni
punto P sulla superficie terrestre può essere determinato indicando il
parallelo e meridiano passante per esso. Ogni meridiano e parallele è
identificato Attraverso un sistema di COORDIANTE ASSOLUTE
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 16 06/08/2015
Coordinate sferiche
La posizione del punto P è indicata dal meridiano e parallelo
passante per esso.
Tutti i punti situati sull’equatore hanno latitudine uguale a 0°
Il parallelo passante per P è espresso dall’angolo (fi). Tale angolo
prende il nome di LATITUDINE
Tutti i punti situati sullo stesso parallelo hanno stessa latitudine
Il POLO NORD ha latitudine uguale a 90°N, mentre il POLO SUD ha
latitudine uguale a 90 ° S
Vista frontale della terra
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 17 06/08/2015
Coordinate sferiche
Definendo convenzionalmente un meridiano di origine, il meridiano
passante per P è determinato dall’angolo (lambda). Tale angolo
prende il nome di LONGITUDINE.
Il meridiano di origine è il meridiano di GREENWICH
Tutti i punti situati sullo stesso meridiano hanno stessa longitudine
I punti posti sul meridiano di riferimento hanno chiaramente
longitudine uguale a zero.
Vista dall’alto della terra
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 18 06/08/2015
Coordinate ellissoidiche
Questo fatto determina che la forma dei meridiano diventi ellittica,
mentre la forma dei paralleli resti circolare
Vediamo come variano le
coordinate quando
assumiamo che la terra al
posto della forma sferica
abbia la forma di un
ellissoide di rotazione
generato dalla rotazione di
180° di un’ellisse attorno al
suo asse minore
Applicando la definizione di latitudine vista prima ci accorgiamo che
la perpendicolare non passa più per il centro eccetto ai Poli e
all’Equatore. L’angolo (fi) prende il nome LATITUDINE GEODETICA
Per le longitudine non cambia nulla sono sempre riferite ad un
meridiano di origine (GREENWICH). Per comodità ogni nazione
definisce dei meridiani di origine (Meridiano di Monte Mario)
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 19 06/08/2015
Proiezioni geografiche
Le proiezioni geografiche sono un insieme di teorie geometriche
analitiche per risolvere il problema della rappresentazione di una
superficie sferica su u piano.
Il problema non è banale supponete di prendere una palla di gomma e
provate a stenderla su un piano.
Ci accorgeremo immediatamente che è necessario tagliare la palla e
più i pezzi sono piccoli e più è facile stenderli sul piano.
Abbiamo un problema del tutto analogo in cartografia.
Dilemma affrontato nel corso dei secoli attraverso:
• La geometria euclidea
• La geometri descrittiva
• Studi del matematico Gauss
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 20 06/08/2015
Proiezioni geografiche
Abbiamo sostanzialmente due tipi di proiezioni:
1. Proiezioni pure basate su concetti geometrici
2. Proiezioni convenzionali basate solo su concetti matematici
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 21 06/08/2015
Proiezioni geografiche
Proiezioni pure
Qualsiasi tipo di
proiezione trasforma
la realtà e ne da una
rappresentazione
deformata e quindi
approssimata.
Queste deformazioni
sono trascurabili su
piccole distanze
tipiche delle attività
alpinistiche
escursionistiche
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 22 06/08/2015
Proiezioni geografiche
Proiezioni convenzionali
Non sono basate su concetti geometrici e proiettivi ma sulla potenza
del calcolo e dei modelli matematici.
Dalla superficie obiettiva superficie subiettiva che è quella della carta
Come esempi abbiamo:
1. MERCATORE
2. GAUSS
3. LAMBERT
Paesi anglossassoni la proiezione di GAUSS è impiegata per la
proiezione UTM (Universal Transverse Mercator)
In italia la proiezione è una adattamento locale della proiezione di
GAUSS e prende il nome di GAUSS- BOGA
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 23 06/08/2015
Proiezioni geografiche
La figura illustra il reticolato grafico della proiezione di Gauss
E’ evidente come le deformazioni crescano allontanandosi dal
meridiano di tangenza fino a diventare inaccettabili. La scelta di
questo meridiano è effettuata in base alla zona da riprodurre
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 24 06/08/2015
Proiezioni geografiche
Nella rappresentazione
UTM la terra è stata
divisa in 60 spicchi detti
fusi di ampiezza di 6°
identificati da un numero
arabo e in 22 fasce
identificate da una lettera
dell’ alfabeto
La porzione di territorio individuata dall’intersezione tra un FUSO ed
una FASCIA individua una ZONA
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 25 06/08/2015
Proiezioni geografiche
I fusi che interessano l’Italia nella proiezione UTM sono il numero 32,
33 e parzialmente il 34, mentre le fasce sono la S e la T
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 26 06/08/2015
Coordinate piane
Nella rappresentazione di Gauss,
in ogni fuso è definito un
sistema di assi in cui l’equatore
costituisce l’ascissa ed il
meridiano centrale l’ordinata
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 27 06/08/2015
Carte topografiche
La CARTA
TOPOGRAFICA D’ITALIA
dell’IGM si compone di 278
fogli, alla scala di
1:100.000, individuati da
un numero d’ordine e dal
nome dell’elemento più
importante che vi è
rappresentato.
Rappresenta un territorio
di
30’ in longitudine e 20’ in
latitudine e delle
dimensioni di circa 40 km
per 40 km..
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 28 06/08/2015
Carte topografiche
Ogni foglio è a sua volta
suddiviso in quattro QUADRANTI,
individuati dal numero del foglio di
cui fanno parte, e da un numero
romano (procedendo in senso
orario dal quadrante in alto a
destra).
La scala è di 1:50.000 e vi è
rappresentato un territorio di 15’ x
10’ e di 20 km x 20 km.
Il quadrante è intitolato anch’esso
al particolare più importante
rappresentatovi.
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 29 06/08/2015
Carte topografiche
Ogni quadrante è a sua
volta
suddiviso in quattro
TAVOLETTE alla scala
1:25.000, individuate dal
numero del foglio, del
quadrante e dalla
posizione rispetto al
centro del quadrante (NE,
SE, SO, NO).
Ogni tavoletta riproduce
un territorio
dell’estensione di circa 10
km x 10 km e di 7’ 30” x 5’ 00”.
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 30 06/08/2015
Scala di proporzione
La scala ci indica quante volte è più grande nella realtà una distanza misurata sulla carta.
Scala 1:25.000 vuole quindi dire che il nostro foglio rappresenta una
realtà che è 25.000 volte più grande; per cui a 1 centimetro
corrispondono 25.000 centimetri, cioè 250 metri.
Poiché la scala numerica è espressa sotto forma di frazione (1:25.000,
1:50.000, 1:100.000), più grande è il denominatore più piccola è la scala.
Pertanto la scala di 1:50.000 è più piccola di 1:25.000 e più grande di
1:100.000.
REGOLA PRATICA:
1:25.000 1 cm = 250 mt
1:50.000 1 cm = 500 mt
1:100.000 1 cm = 1000 mt (1 km)
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
31
Esempio di carta 1:25.000
Rel. Massimo Prisciandaro AE 06/08/2015
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 32 06/08/2015
Distanza planimetrica
La distanza che si misura sulla carta è la distanza planimetrica,
vale a dire la proiezione della distanza reale sul piano orizzontale.
Distanza planimetrica e distanza reale coincidono solo quando il terreno
è orizzontale e si differenziano tanto più, quanto più questo è in
pendenza.
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 33 06/08/2015
Scala grafica
Consiste in un segmento suddiviso in tratti, corrispondenti
generalmente ad un chilometro.
Il primo tratto a sinistra è a sua volta suddiviso ulteriormente scala
1:25.000, in tratti di 100 e 50 m).
La si usa riportandovi la lunghezza da misurare, facendone coincidere
l’estremo destro con una delle suddivisioni intere, scelta in maniera che
l’estremo sinistro vada a cadere nella suddivisione di sinistra, finemente
graduata.
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 34 06/08/2015
Altimetria
Le ISOIPSE (isos = curve , ipsos = altezza)
sono linee curve che congiungono i punti di eguale altitudine.
Le curve più fitte rappresentano zone con maggiore pendenza
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 35 06/08/2015
Curve di livello
Le isoipse arricchiscono
la carta di un numero
davvero impressionante di
informazioni.
Sono delle linee chiuse,
tanto più tortuose quanto
più irregolare è il rilievo,
che uniscono tutti i punti
di uguale quota. Possono
immaginarsi come
l’intersezione della
superficie topografica con
dei piani orizzontali.
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 36 06/08/2015
Curve di livello
La differenza di quota fra una curva di livello e la successiva dicesi EQUIDISTANZA.
Nelle tavolette IGM l’equidistanza è pari ad un millesimo della scala della
carta, pertanto nella carta in scala 1:25.000 corrisponde a 25 m.
L’equidistanza viene scelta in maniera che il terreno fra due isoipse possa
considerarsi a pendenza costante. Ove ciò non si verifichi, si ricorre ad altre curve, chiamate AUSILIARIE e disegnate a tratti, la cui equidistanza è generalmente 1/5 di quella delle normali isoipse (per la carta al 25.000 è quindi di 5 m).
Sulle carte al 25.000 dell’IGM, ogni 4 isoipse, ce n’è una disegnata con
tratto più grosso e scuro che prende il nome di DIRETTRICE.
Ogni direttrice ha un valore altimetrico che è un multiplo intero di 100, ed il
dislivello con la successiva è di 100 m.
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 37 06/08/2015
Curve di livello
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 38 06/08/2015
Curve di livello
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 39 06/08/2015
Curve di livello
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 40 06/08/2015
Curve di livello
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 41 06/08/2015
Le coordinate geografiche e chilometriche
L’ascissa e l’ordinata prendono il nome di longitudine e latitudine e
rappresentano rispettivamente, la distanza in gradi dal meridiano
fondamentale (nelle carte dell’IGM è quello di Roma M. Mario, che dista da
Greenwich 12° 27’ 08”,40) e la distanza in gradi dall’equatore.
A fianco di ognuno dei quattro vertici della carta sono indicate le rispettive
coordinate geografiche.
In alternativa alle coordinate geografiche sulle carte si usano spesso le
coordinate chilometriche
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 42 06/08/2015
Coordinate chilometriche
Le tavolette dell’IGM sono fornite nel tipo con un reticolato di linee verticali
ed orizzontali, intersecantesi ad angolo retto e distanziate di 4 centimetri
(1:25.000), corrispondenti ad un chilometro sul terreno.
Ai due estremi di ognuna di tali linee, sul bordo della carta, ne è indicato il
valore che rappresenta, in chilometri, la distanza dall’equatore e da un
particolare meridiano.
Per rendere più facile e veloce la lettura delle coordinate, esistono degli
appositi strumenti, i COORDINATOMETRI.
Questi sono essenzialmente costituiti da due scalimetri, posti
perpendicolarmente l’uno rispetto all’altro.
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 43 06/08/2015
Coordinatometro
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 44 06/08/2015
Coordinatometro, scalimetro
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 45 06/08/2015
Esempio utilizzo coordinatometro
1
375 376 377
4705
4704
4706
UTM Est: 33T 0375 82
UTM Nord: 33T 4704 74
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 46 06/08/2015
La bussola
Le origini della bussola magnetica sono ancora oscure, tant’è che
molti popoli, attraverso storie e leggende, ne rivendicano
l’invenzione.
Il nome appare nel XV secolo
Bossolo = cassa in legno che contiene
l’ago magnetico
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 47 06/08/2015
La bussola
Probabilmente un navigatore Amalfitano (… ma Flavio Gioia sembra
non essere mai esistito), intorno al 1300, ebbe la geniale idea di
sovrapporre un ornamento rappresentante la direzione dei Venti,
segnando la differenza sostanziale tra le comuni bussole terrestri da
quelle nautiche.
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 48 06/08/2015
Orientamento
• L'orientamento è sempre stato una necessità dell'uomo, fin da
epoche molto remote.
• Come sport nasce nei paesi nordici nel 1900, con una connotazione
di tipo militare.
•
• I primi passi in Italia risalgono agli anni '50, grazie ad un ufficiale
dell'esercito italiano, Francesco Vida.
Ma è soltanto con Vladimir
Pacl (esule cecoslovacco
stabilitosi in Valle di Non nel
1972) che si ha un vero
impulso e la nascita di quello
che sarà l'embrione
dell'attuale F.I.S.O.
Federazione Italiana Sport
Orientamento.
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 49 06/08/2015
La bussola
La bussola è lo strumento che
insieme alla carta, consente di
orientarsi e dovrebbe far parte
integrante dell’equipaggiamento di
un Escursionista.
L’utilizzo della bussola senza la carta
potrebbe risultare addirittura
pericoloso, per cui è indispensabile
che le direzioni e gli orientamenti
vengano valutati e verificati,
utilizzando insieme carta e bussola.
Ne esistono svariati tipi ma quella
che compendia praticità d’uso,
leggerezza ed adeguata precisione è
denominata : perfezionata a Base
piatta trasparente
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 50 06/08/2015
La bussola
All’interno di un abitacolo circolare in
plastica trasparente, contenente un
liquido che non gela a bassa
temperatura, è libero di ruotare un AGO
MAGNETICO le cui vibrazioni sono
rallentate dal liquido ed il cui
movimento è facilitato da un perno
solitamente di pietra dura.
Un elemento da considerare prima
dell’acquisto è la velocità di
posizionamento dell’ago sul Nord
(più è veloce e non traballa più la
bussola è di qualità).
Le migliori marche sono :
SILVA – SUUNTO – RECTA –
MOSCOW.
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 51 06/08/2015
Collimazione
Per collimazione si intende: mirare ad un
punto o ad un oggetto in maniera che il
raggio visivo risulti il prolungamento della
FRECCIA DIREZIONALE incisa sulla base
trasparente
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 52 06/08/2015
Azimut
AZIMUT = Angolo tra il Nord e la Collimazione
Collimazione
Nord
C
AI A
BR
UZ
ZO
– C
om
mis
sio
ne
Re
gio
na
le d
i E
sc
urs
ion
ism
o
CORSO BASE ESCURSIONISMO – Cartografia ed orientamento
Rel. Massimo Prisciandaro AE 53 06/08/2015
Azimut
Per memorizzare l’AZIMUT ottenuto (senza annotare numeri), si utilizza
l’abitacolo girevole, ruotandolo sino a far coincidere la freccia incisa
sotto di esso con l’AGO MAGNETICO.
Abitacolo girevole Freccia incisa sotto l’abitacolo