Nutrizione Clinica 4 Nutrizione Clinica.pdf · 1 Nutrizione Clinica Dr. Augusto Innocenti, PhD...
Transcript of Nutrizione Clinica 4 Nutrizione Clinica.pdf · 1 Nutrizione Clinica Dr. Augusto Innocenti, PhD...
1
Nutrizione Clinica
Dr. Augusto Innocenti, PhDBiologo Nutrizionista
Prof. a contratto – Università di ParmaPerfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare
Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia
Nutrienti Essenziali
Si definiscono come essenziali quei nutrienti che un organismo è incapace di sintetizzare da altre molecole che non siano i precursori del nutriente stesso e che, essendo fondamentali per lo svolgimento dei processi di crescita e mantenimento dell'organismo, devono essere assunti quotidianamente con gli alimenti.
L’essenzialità di un nutriente varia da organismo a organismo ed è perciò definita come “specie specifica”.
Nell’uomo sono stati individuati circa 50 nutrienti essenziali.
2
Dal punto di vista nutrizionale una sostanza per essere definita nutriente essenziale deve sottostare ai seguenti criteri:
E’ richiesta per la crescita, la salute e la sopravvivenza. La sua assenza nell’alimentazione da origine a sintomi di malattia imputabile a deficienza. I sintomi da deficienza sono prevenuti solo dalla molecola in questione o dai suoi precursori. La sostanza non può essere sintetizzata nel corpo umano in quantità adeguata. E’ richiesta per importanti funzioni fisiologiche, biochimiche, di regolazione o di crescita.
Nutrienti Essenziali
*Secondo alcuni autori i carboidrati non rientrano tra i nutrienti essenziali perché, pur essendo un'importante fonte di energia per l'organismo, possono essere sostituiti in questo ruolo dalle proteine. In realtà una completa deplezione glucidica per periodi prolungati comporta un’alterazione metabolica tale da poter definire i glucidi come nutrienti essenziali.
Tiamina (B1), Riboflavina (B2), Niacina (B3 o PP), Acido pantotenico (B5), Piridossina (B6), Cobalamina (B12), Biotina, Acido folico, Acido ascorbico (C)
Vitamine idrosolubili
Retinolo (A), Calciferolo (D), Tocoferolo (E), Fillochinone (K)
Vitamine liposolubiliSodio, Potassio, CloroElettroliti
Cromo, Fluoro, Iodio, Manganese, Molibdeno, Rame, Selenio, Zinco
Minerali in tracceCalcio, Ferro, Fosforo, Magnesio, MineraliAcido linoleico e -linolenicoAcidi grassi
Fenilalanina, Istidina, Isoleucina, Leucina, Lisina, Metionina, Treonina, Triptofano, Valina,
AminoacidiGlucidi*Acqua
Nutrienti essenziali nell’uomo
3
Dal punto di vista nutrizionale una sostanza per essere definita nutriente essenziale deve sottostare ai seguenti criteri:
E’ richiesta per la crescita, la salute e la sopravvivenza. La sua assenza nell’alimentazione da origine a sintomi di malattia imputabile a deficienza. I sintomi da deficienza sono prevenuti solo dalla molecola in questione o dai suoi precursori. La sostanza non può essere sintetizzata nel corpo umano in quantità adeguata. E’ richiesta per importanti funzioni fisiologiche, biochimiche, di regolazione o di crescita.
Nutrienti Essenziali
RDA/LARNLivelli di Assunzione Raccomandata
indirizzate prevalentemente agli operatori del settore, in particolare dietologi, medici e biologi nutrizionisti
Scopostabilire indicazioni sulle quantità di nutrienti necessari a coprire i bisogni individuali di tutta la popolazione sana, in modo da prevenire o almeno ridurre al minimo il rischio o la comparsa di malattie e disturbi legati all’alimentazione.
4
RDA/LARN
Queste tabelle devono essere interpretate come indicazioni sulla quantità di un dato nutriente necessaria per non incorrere in malnutrizione per difetto.
RDA/LARN
Malnutrizione per difetto
uno stato di alterazione funzionale, strutturale e/o di sviluppo di un organismo, in cui un deficit o uno squilibrio di energia o nutrienti portano a effetti indesiderati, misurabili sulla composizione corporea e sulla funzionalità di organi e tessuti.
5
RDA/LARN
Le tabelle di assunzione raccomandata sono espresse relativamente a individui e sono applicate al singolo su base probabilistica, tenendo conto di una distribuzione normale delle necessità nutrizionali degli individui sani all’interno di una data popolazione.
Quantità di nutriente assunta
Num
ero
di in
divi
dui a
risc
hio
di in
suffi
cien
za
Num
ero
di in
divi
dui a
risc
hio
di e
cces
so
Intervallo di sicurezza
Quantità di nutriente necessaria a coprire il bisogno
Num
ero
di in
divi
dui
Media (M)
ES
RDA=M+2xES
RDA/LARN
6
Mantenere il peso forma, ovvero l’indice di massa corporea anche detto BMI dall’inglese Body Mass Index (calcolabile dividendo il peso in Kg per il quadrato dell’altezza in cm) non deve superare i 25. La dieta complessiva, idonea come quantità a mantenere il peso giusto, deve essere equilibrata nella sua composizione di principi nutritivi. I grassi devono rappresentare dal 20 al 30 per cento delle calorie complessive. Di questi non più del 10 per cento possono essere grassi saturi, mentre quelli polinsaturi dovranno raggiungere il 6-10 per cento, tra essi è raccomandata una prevalenza di omega-3 e omega-6.
Linee guida proposte dall’OMS
Ridurre l’apporto proteico al 10-15% dell’energia totale, al di sotto del livello minimo non è garantita una introduzione adeguata per il turnover proteico, mentre quantità superiori sono, non solo inutili, ma anche dannose. I carboidrati devono fornire la gran parte dell’apporto energetico, andando a coprire dal 55 al 75 per cento delle calorie complessive. Di questi lo zucchero aggiunto deve restare al di sotto del 10 per cento delle calorie. Bisogna consumare almeno 25g di fibra alimentare al giorno, introdotta con gli alimenti che ne sono naturalmente ricchi: legumi, cereali, verdura e frutta. Consumare almeno 400g di verdura e frutta al giorno. Svolgere ogni giorno una regolare attività fisica che aiuta a raggiungere il bilancio energetico e a mantenere ossa, muscoli e articolazioni in buona forma.
Linee guida proposte dall’OMS
7
Le linee guida per una sana alimentazione italiana, Istituto Nazionale di Ricerca Alimentazione e Nutrizione (INRAN), versione 2003.
Controlla il peso e mantieniti sempre attivo Più cereali, legumi, ortaggi e frutta Grassi: scegli la qualità e limita la quantità Zuccheri, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti Bevi ogni giorno acqua in abbondanza Il sale? Meglio se poco Bevande alcoliche: se sì, solo in quantità controllata Varia spesso le tue scelte a tavola Situazioni particolari
Gravidanza Allattamento Bambini e ragazzi in età scolare Adolescenti Menopausa Anziani
Come comportarsi in generale
In un corretto regime alimentare si dovrebbe mangiare in modo vario rispettando i rapporti tra i vari cibi come mostrato dallapiramide alimentare mediterranea
La distribuzione dei macro nutrienti dovrebbe essere cosìorganizzata:
55-60% Carboidrati
25-30% Lipidi
15-20% Proteine
Almeno 30gr di fibre
8
La parola dieta deriva dal termine greco "diaita" che significa letteralmente "stile di vita" e, piùestesamente, nell’antica medicina greca definiva il complesso delle norme di vita (alimentazione, attivitàfisica, riposo etc.) atte a mantenere lo stato di salute.
Dieta
Dieta quindi non significa restrizione, privazione e distinzione tra cibi vietati e cibi consentiti, ma
informazioneeducazione
riabilitazione
ad un corretto comportamento alimentare e ad un corretto stile di vita.
Dieta
9
Contributo calorico
Distribuzione dei Nutrienti
Gusti individuali
Patologie
Aspetto Socio Culturale
Calcolo del consumo basale
Misura diretta del BMRCalorimetria
Stima del BMRImpedenziometria
Equazioni
10
Calcolo del consumo Giornaliero
Livelli di attività FisicaLAF
Stima dei consumi con gli Equivalenti Metabolici
MET
2422Attività Molto
Intensa
2167Attività Intensa
1988Attività Moderata
1785Attività Leggera
1530Sedentario
1338Inattivo
Stima del consumo energetico giornaliero TDEE, in funzione dell'attività giornaliera calcolata in baseai Livelli di Attività (LAF)
Kcal1275Stima del consumo energetico basale giornaliero BEE
Stima Consumi
11
Inattivo: Completa inattività giornaliera (es alcuni stati patologici).Sedentario: lavoro non fisico (un lavoro da scrivania o al computer) e non effettuare nessun tipo di attività fisica durante la giornata.Attività leggera: lavoro non fisico (un lavoro da scrivania o al computer) ma eseguire qualche tipo di attività fisica durante il giorno (ad esempio spostarsi a piedi o in bicicletta in modo sostanzioso), ma nessun allenamento.Attività moderata: lavoro non fisico (un lavoro da scrivania o al computer) con sedute di allenamento leggero-moderato quotidiane. Oppure lavori con impegno fisico moderato (casalinghe, collaboratori domestici, collaboratori di vendita, Lavori nel terziario ecc).Attività intensa: Lavori con impegno fisico intenso (agricoltori, allevatori, pescatori, manovali, ecc), oppure lavoro con impegno fisico moderato con sedute di allenamento leggero-moderato quotidiane, o ancora lavoro non fisico con sessioni di allenamento intense.Attività molto intensa: Lavori con impegno fisico intenso (agricoltori, allevatori, pescatori, manovali, ecc) con sedute di allenamento leggero-moderato quotidiane, oppure lavoro con impegno fisico moderato con sessioni di allenamento intense.
MET
Equivalente Metabolico: Consumo di Ossigeno a riposo per unità
di tempo e di peso MET = 0,0175 Kcal/Kg/min
ovvero:1,05 Kcal/Kg/h
12
MET
All’aumentare dell’intensità di un esercizio fisico i METs aumentano in
modo proporzionale.
Si può calcolare il consumo di una determinata attività in METe attraverso
misurazione diretta (calorimetria) o servendosi di scale di valutazione es
Scala di Borg
Consumo nella corsa y = 0,955x + 0,16R2 = 0,9987
6,0
8,0
10,0
12,0
14,0
16,0
6 8 10 12 14 16 18
Velocità
Con
sum
i (M
ET)
Consumi nella marciay = 1,0443e0,2406x
R2 = 0,9596
0,01,02,03,04,05,06,07,08,0
0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0
Velocità Km/h
Con
sum
i (M
ETs)
y = 1,0443e0,2406x
R2 = 0,95960,02,04,06,08,0
10,012,014,016,018,0
0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 18,0
Velocità in Km/h
ME
Ts
MarciaCorsaEspo. (Marcia)Lineare (Corsa)
13
Consumi nel Ciclismoy = 2,4199e0,0542x
R2 = 0,9884
y = 3,7815e0,0318x
R2 = 0,9876
0,02,04,06,08,0
10,012,014,016,018,0
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50Velocità Km/h
MET
s
AmatoriProfessionistiEspo. (Amatori)Espo. (Professionisti)
Distribuzione dei Nutrienti
Controllo dell’appetitoControllo glicemico
Controllo svuotamento gastrico
Apporto corretto di nutrienti
Equilibrio tissutale FAT/FFM
14
FFM
0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
M F
Inizio
10 Sett20 Sett
FAT
0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
M F
Inizio10 Sett
20 Sett
Perdita di Peso
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
F M
Inizio10 Sett20 Sett
15
Gusti Individuali
Aspetto Edonistico del Cibo
Cibo = Piacere
Mantenere la funzione gratificante del cibo ma spostare la valenza da Quantità
a Qualità
Aspetto Socio culturale
Cibo come mezzo di socializzazione
Preferenze e tabù alimentari legati alla cultura di appartenenza
16
Patologie
Patologie endocrinologiche e genetiche
Patologie metaboliche legate al metabolismo dei nutrienti
Intolleranze ed allergie alimentari
Patologie correlate a malnutrizione
Psicopatologie
Patologie endocrinologiche e genetiche
Ipotiroidismo e Ipertiroidismo
Patologie genetiche deficienza di leptina
Patologie legate al cromosoma x (Turner e Klineferter)
Alterazioni ormonali
con impatto sul consumo giornaliero
17
Patologie metaboliche legate al metabolismo dei nutrienti
Dislipidemie
Insulino resistenza e Diabete
Dieta e colesterolo
Colesterolo
0,00
50,00
100,00
150,00
200,00
250,00
300,00
inizio 10 Sett 20 Sett150
160
170
180
190
200
210
220
230
240
250
260
270
280
290
300
310
320
330
340
350
Inizio 10 Sett 20 Sett
18
Dieta e Glicemia
Intolleranze ed allergie alimentari
Celiachia
Intolleranza al lattosio
Allergie Alimentari
19
e prodotti derivatiUovae prodotti derivatiSoiae prodotti derivatiSemi di sesamoe prodotti derivatiSedanoe prodotti derivatiPescee prodotti derivatiMostardae prodotti derivati, incluso lattosioLatte
mandorla, nocciola, noce, anacardio, noce pecan, noce brasiliana, pistacchio, noce, macadamia e prodotti derivati
Frutta secca in guscioe prodotti derivatiCrostacei
grano, segale, orzo, avena, farro, kamut o le loro varietà ibridate e prodotti derivati
Cereali contenenti glutine
a concentrazioni superiori a 10 mg/Kg o 10 mg/litro, espressi come SO2
Biossido di zolfo e solfitie prodotti derivatiArachidi
Lista delle sostanze allergeniche (D.L. 2003/89/CE)
Patologie correlate a malnutrizione
Ipertensione
Coronaropatie e Cardiopatie
Sindrome Metabolica
Insufficienza Renale
Patologie Gastriche e Intestinali
Tumori
20
Psicopatologie
Anoressia incidenza 0,5-0,8%
Per aumentare di peso necessario un apporto calorico almeno del 130% rispetto ai consumi
nei casi gravi può essere necessaria la nutrizione parentale
Psicopatologie
Anoressia
Necessità di andare per gradi:
Non spaventare ma assicurare una nutrizione sufficiente per interrompere i meccanismi
fisiologici innescati dalla denutrizione
21
Psicopatologie
Anoressia
Fare riscoprire gradualmente il lato edonistico:cibi graditi e piacevoli
Seguire i gusti che riaffiorano
Aumentare gradualmente l’apporto calorico
Psicopatologie
Bulimia incidenza 1-1,5%
Importante la gestione della composizione della dieta
Controllare la fame Fisiologica per aiutare nel controllo della fame edonistica
Forti squilibri nella composizione corporea
22
Psicopatologie
Bulimia
Mangiare bene non fa necessariamente ingrassare ma migliora il rapporto
FAT/FFM
Miglior rapporto FAT/FFM Miglior Percezione del proprio corpo
PsicopatologieAlimentazione Incontrollata
incidenza 2-2,5%
Importantissimo lavorare sul controllo fisiologico della fame
Meno fame più facile gestire crisi
Mantenere la funzione gratificante del cibo ma spostare la valenza da Quantità a
Qualità
23
Comportamenti Alimentari Alterati ma non rientranti nelle psicopatologie dei DCA
possono portare a situazioni di grave alterazione fisiologica sfociando in patologie metaboliche e sindromi
NWONormal Weight Obesity
o sindrome di De Lorenzo
ObesitàSolo il 15-20% degli obesi sono catalogabili
come Pazienti affetti da Binge Eating
SovrappesoVari gradi di pre-obesità con alterazioni
fisiopatologiche crescenti
24
NWO
BMI normale ma %FAT molto elevata, paragonabile a condizioni di obesità.
Alla lunga le stesse problematiche soprattutto Sindrome metabolica
Spesso associata a bulimia?Comunque sempre comportamenti alimentari alterati e generalmente
discontinui
SovrappesoIl sovrappeso non è solo un problema estetico, ma è una condizione che favorisce varie alterazioni in tutti gli organi eapparati:
Provoca o aggrava alcune deformazioni ossee quali il piattismo, il valgismo e la scoliosi
Modifica la regolazione neuroendocrina della funzione gonadica.
Promuove l'inizio della degenerazione e dell'usura delle cartilagini articolari e predispone pertanto all'instaurarsi dell'artrosi.
Promuove l’ipercolesterolemia e l’iperglicemia (diabete) nei soggetti predisposti
Aumenta il rischio di patologie cardiovascolari
25
Obesità
WHO Pandemia in espanzione
Costi sociali, etici e sanitari elevatissimi
circa 500 milioni di obesi nel mondocontrapposti a 750 milioni di denutriti
26
3000
3200
3400
3600
3800
4000
1960 1970 1980 1990 2000
Con
sum
o pr
o ca
pite
in K
iloca
lori
e
10
15
20
25
30
35
Prev
alen
za d
ell'O
besi
tà in
%
Energia pro capite % Obesità
27
Fig. 3 Prevalenza Obesità per Nazione (Dati WHO 2009)
0
5
10
15
20
25
30
35
India
Cina
Giappo
ne
Olanda
Roman
ia
Svizze
ra
BrasileBelg
ioIta
lia
Norveg
ia
Danim
arca
Russia
Islan
daCipro
Austria
SveziaGrec
ia
Bulgari
a
Slovacc
hiaSerb
ia
Portog
allo
Finlan
dia
Turchia
Polonia
Spagn
a
Francia
German
ia
Unghe
ria
Israe
le
Croazia
Malta
Gran Bret
agna
Canad
a
Rep C
eca
Messic
o
Nuova
Zeland
a
Austra
liaIrla
nda
Panam
aUSA
Nazione
Prev
alen
za O
besit
à
28
Confronto della prevalenza dell’obesità in Italia nel 1994 e nel 2007
(Fonte: Dati ISTAT 2008)
05
101520253035404550
1983 1990 1994 1997 2002 2003 2005 2007 2010
ObesitàSovrappeso
Ob+sovr
29
Distribuzione dei soggetti secondo classi di Indice di Massa Corporea e classe d’età. Italia - 2005-2010
Prevalenza di adulti in sovrappeso per regione Anno 2006
30
Percentuale di sovrappeso e obesità per Regione, bambini 8-9 anni delle classi terze della scuola primaria (Italia, 2008)
31
Fig.2 Relazione tra la prevalenza dell'obesità e le ore giornaliere passate davanti alla televisione nei bambini
18%
22%24%
26%
30%
36%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
0-1 1-2 2-3 3-4 4-5 5-6
Ore di TV giornaliere
Prev
alen
za d
ell'O
besi
tà