Nuovo Atlante Biblico
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a Bibbia descrive eventi che hanno avuto luogo in paesi, regioni e città con caratteristiche geografiche del tutto particolari. Queste peculiarità sono parte integrante della storia biblica e del suo messaggio. Il Nuovo Atlante Biblico fa luce su queste caratteristiche e rivela l’importanza di questi elementi, fondamentali rispetto alla narrazione biblica. Cartine geografiche multicolori, fotografie e disegni, unitamente ad una spiegazione commentata dei maggiori avvenimenti biblici mettono in evidenza il contesto ambientale, politico e storico nel quale i fatti si sono svolti. Vicende come il viaggio di Abraamo da Ur dei Caldei, l’esodo dall’Egitto, lo stanziamento di Israele in Canaan, i luoghi raggiunti da Gesù durante il Suo ministerio terreno, i viaggi dell’apostolo Paolo ed altri significativi episodi biblici sono vividamente descritti e illustrati attraverso utili informazioni di sfondo.
Il Nuovo Atlante Biblico rappresenta una significativa revisione di un precedente Atlante Biblico, sempre pubblicato dalla Moody Publishers, il settore editoriale del prestigioso Moody Bible Institute. La riedizione del precedente Atlante è stata curata dal suo autore originario, il Prof. Barry Beitzel. Ogni cartina è stata digitalizzata e aggiornata per assicurare una maggiore accuratezza di informazioni. Inoltre, sono state aggiunte ventitré nuove mappe e quarantotto pagine tra tabelle grafiche e testi di approfondimento, per arricchire l’opera originale. Pastori, monitori e studiosi della Bibbia scopriranno in questo Atlante uno strumento indispensabile per la preparazione di studi biblici, lezioni di Scuola Domenicale e per l’approfondimento della conoscenza biblica personale.
LVenite, cantiamo con gioia al SIGNORE, acclamiamo alla ròcca della nostra salvezza!Presentiamoci a lui con lodi, celebriamolo con salmi!Poiché il SIGNORE è un Dio grande, un gran Re sopra tutti gli dèi.Nelle sue mani sono le profondità della terra, e le altezze dei monti sono sue.Suo è il mare, perch’egli l’ha fatto, e le sue mani hanno plasmato la terra asciutta.Venite, adoriamo e inchiniamoci, inginocchiamoci davanti al SIGNORE, che ci ha fatti.Poich’egli è il nostro Dio, e noi siamo il popolo di cui ha cura, e il gregge che la sua mano conduce.Salmo 95:1-7
ALTRE IMPORTANTI CARATTERISTICHE DELL’OPERA:
• Una panoramica facilmente comprensibile della collocazione geografica dei luoghi biblici e degli eventi occorsi – dal Giardino di Eden all’espansione del messaggio cristiano nell’Impero Romano.
• Un pratico indice delle voci che appaiono sulle mappe, per trovare la stessa località su cartine geografiche diverse.
• Un sostanzioso indice dei riferimenti biblici.
• Centinaia di note, alla fine dell’Atlante, provvedono ulteriori informazioni e riferimenti a documenti di diversa natura: storica, geografica, biblica, etc.
• Un indice generale utile per trovare i nomi esatti e soggetti di grande interesse.
• Una selezione di letture più generali sull’argomento, per uno studio ulteriore sui vari temi trattati.
“La Bibbia descrive Dio che agisce nella storia, nello spazio e nel tempo. Il Nuovo Atlante Biblico è la migliore risorsa che io conosca per mettere gli studiosi della Bibbia nella condizione di capire lo “spazio” in cui il Signore ha operato nel passato. L’opera di Beitzel è interessante e chiara, le mappe e le varie illustrazioni sono davvero esaustive”. — Tremper Longman III, PhD, Professore di Studi Biblici al Westmont College
“Questo Atlante è una risorsa meravigliosamente ricca di informazioni per chi vuole studiare la Bibbia seriamente. I documenti sono chiari, accurati e le cartine di facile consultazione. Il lettore non ha a disposizione soltanto dati di carattere geografico estremamente dettagliati, ma uno splendido schema della storia biblica”. — Douglas J. Moo, PhD, Professore di Nuovo Testamento al Wheaton College
“L’opera di revisione e ampliamento fatto da Barry Beitzel sul suo precedente lavoro è davvero encomiabile, soprattutto perché offre degli aggiornamenti proprio rilevanti, che forniscono al lettore una mole di informazioni utili, per comprendere al meglio il contesto degli eventi biblici”. — John N. Oswalt, PhD, Professore di Antico Testamento al Wesley Biblical Seminary
è professore di Antico Testamento e Lingue Semitiche al Trinity Evangelical Divinity School di Deerfield, Illinois (U.S.A.). Già professore di Antico Testamento al California School of Theology, al Faith Theological Seminary, e alla Bob Jones University. Le sue competenze in materia sono rilevanti, non soltanto per il suo dottorato in filosofia, con specializzazione in Studi del Vicino Oriente, per il baccellierato in Studio della Bibbia e per la sua specializzazione in lingue semitiche al Fuller Theological Seminary, ma anche perché ha applicato i suoi studi nella quotidianità del servizio reso al Signore in due comunità evangeliche della California. Oltre a ciò, B.J. Beitzel ha sviluppato le sue esperienze in cartografia, geografia e archeologia. Attualmente è anche membro della Scuola Americana di Ricerche Orientali, della Società di Letteratura Biblica, della Società Archeologica del Vicino Oriente e dell’Associazione Americana di Cartografia.
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Nuovo Atlante Biblico
Barry J. Beitzel
Cartografo: Nick Rowland F. R. G. S.
iii
SommArio
Prefazione dell’Autore VIII
Presentazione dell’Editore XI
cAPITOLO 1: GEOGRAFIA FISIcA DEI LuOGHI BIBLIcI 13
Il Ruolo della Geografia nel Comprendere la Storia 14
Il Ruolo della Geografia nel Comprendere la Bibbia 16
Introduzione Geografica al Mondo della Palestina 18 Parte Integrante della Mezzaluna Fertile 18 una Terra Preparata da dio 24 Terminologia Storica 29 distretti Geopolitici 32
descrizione Geografica del Territorio Ricevuto in Eredità dall’Israele Biblico 40
Topografia Fisica del Paese 40 Geologia del Paese 56 Idrologia del Paese 58 Clima del Paese 64 Flora del Paese 66 Le Città del Mondo Biblico 67 L’Identificazione delle Città Antiche 72 Strade e Trasporti nel Mondo Biblico 76 difficoltà dei Viaggi nell’Antichità 81 Posizione delle Principali Vie
di Comunicazione 84 Viaggi Via Mare 86
cAPITOLO 2: GEOGRAFIA STORIcA DEI LuOGHI BIBLIcI 87
Il Giardino di Eden 88
La Tavola delle Nazioni 91 I Quattordici discendenti di Iafet 91 I Trenta discendenti di Cam 92 I Ventisei discendenti di Sem 96
La Migrazione dei Patriarchi 98 Gli Spostamenti dei Patriarchi 100
Abraamo in Palestina 101
I Patriarchi in Palestina 104
Il Tragitto dell’Esodo 106 Lo Sfondo Storico 106 L’Ambiente Geografico 106 Gli Israeliti di Fronte al Mare 108
La Ricerca del Monte Sinai nell’Arabia Saudita/Giordania Meridionale 109
La Ricerca del Monte Sinai Nella Penisola del Sinai Settentrionale 110
La Ricerca del Monte Sinai Nella Penisola del Sinai Meridionale 112
Seguito del Viaggio Israelita 113
Insediamento di Israele oltre il Giordano 115
Le Battaglie di Gerico ed Ai/Betel 116
La Battaglia di Gabaon 118
La Battaglia di Asor 120
La Spartizione del Paese tra le Tribù di Israele 122
Le Città Levitiche e le Città di Rifugio 124
Analisi dell’Insediamento di Israele in Palestina 126 Scoperte Recenti 126
Le Campagne Militari Egiziane in Canaan 131 Tutmosi III 131 Amenhotep II 131 Seti I 132 Mernepta 132 Sisac 132
L’Epoca dei Giudici 134
otniel, Eud e Sansone Giudici 137 otniel 137 Eud 138 Sansone 138
debora e Barac Giudici 139
Gedeone e Iefte Giudici 141
Gli Spostamenti dell’Arca 143
Le Guerre del Re Saul 145
Il Regno di Saul 148
davide e Goliat 150
davide Fuggiasco 151
La Battaglia del Monte Ghilboa 153
Le Imprese del Re davide 155
Il Commercio Internazionale di Salomone 159 Tarsis: un Luogo Reale 159 Le Navi di Tarsis 162 Prove del Commercio Fenicio del X Secolo a.C.
nel Mediterraneo 164
iv
L’Amministrazione Interna di Salomone 166
La divisione del Regno 168
Le Città Fortificate di Roboamo 171
Giuda e Gerusalemme Assediate 173
La Battaglia di Qarqar 177
Le Imprese di Ieu Contro la Casa di Acab 179
I Profeti di Israele 181
L’Impero Assiro 183
Le Campagne Militari Assire in Israele e nel Regno di Giuda 185
La Battaglia di Carchemis 189
Gerusalemme Conquistata dall’Impero Babilonese 191
L’Esilio dei Giudei e il Loro Ritorno 194
Il Regno Babilonese 196
Geremia Condotto in Egitto 198
Il Regno di Giuda dopo l’Esilio 201
L’Impero Persiano 203 Ciro II (Ciro il Grande) 203 Cambise II 203 dario I Istaspe 203 Serse I 206 dario II Nothus 206
La Campagna di Alessandro Magno in Persia 207
La Battaglia di Isso 212
Città Ellenistiche in Palestina 214
La Rivolta dei Maccabei 216
Gerusalemme nel Corso dei Secoli 220 Il Nome 220 La Topografia 222
Esplorazioni e Scavi 223 La Storia 224
L’Impero Romano 232
L’Ascesa di Erode il Grande 234
I Primi Anni di Gesù 238
Gesù si Stabilisce a Capernaum 241
I Viaggi di Gesù a Gerusalemme 246
Le Apparizioni di Gesù dopo la Risurrezione 248
La diaspora dei Giudei alla Pentecoste 250
Il Ministerio di Pietro e Filippo 251 Filippo 251 Pietro 251
I Viaggi Straordinari dell’Apostolo Paolo 253
I Viaggi Missionari di Paolo 254 Il Primo Viaggio Missionario di Paolo 254 Il Secondo Viaggio Missionario di Paolo 257 Il Terzo Viaggio Missionario di Paolo 261 Il Viaggio di Paolo a Roma 263
Le Sette Chiese dell’Asia 266
La Prima Insurrezione Giudaica 268
La diffusione del Cristianesimo nel Mondo Romano 271
Note Capitolo 1 277
Note Capitolo 2 280
Indice dei Nomi nelle Mappe 292
Indice delle Citazioni Bibliche 297
Indice Generale 302
Bibliografia 304
v
eleNco delle ABBreViAZioNi
1QapGen Apocrifo della Genesi dalla grotta 1 di Qumran1QM Guerra tra i Figli della Luce e i Figli delle
Tenebre dalla grotta 1 di Qumran3Q15 Rotolo di rame dalla grotta 3 di Qumran4QEnd Frammento di Enoc dalla grotta 4 di Qumran4QSam Samuele dalla grotta 4 di Qumrana.C. avanti CristoAcc. AccadicoA.d. Anno dominiAr. AraboAram. AramaicoARMT Archivi reali di Mari: trascrizioni e traduzionica. circacap(p). capitolo(i)cfr. confrontad.C. dopo CristoE EstEA Sigla che indica le tavolette di Tell el-AmarnaEbr. EbraicoEg. EgizianoELS. d. Baldi (a cura di), Enchiridion Locorum
Sanctorum. Documenta S. Evangelii Loca Respicientia. Gerusalemme: Franciscan Printing Press, 1982.
Gr. GrecoJ. Jebel [montagna in arabo]Kh. Khirbet [rovine in arabo]L. LagoLat. LatinoLXX A. Rahlfs (a cura di), Septuaginta. Stoccarda:
Wurttembergische Biblelanstalt, 1962.LXXA Codice Alessandrino
LXXB Codice VaticanoLXXC Codice SinaiticoM./M.ti Monte/MontiN NordN./n. Nahr [fiume o corso d’acqua in ebraico]Nd Nome di una divinitàNE Nome d’etniaNP Nome proprio [uomo o donna; antico, classico
medievale o moderno]NR Nome di un reNRn Nome di un re [di Israele, del regno del nord]NRn Nome di un re [di Giuda, del regno del sud]o ovestPS Pentateuco SamaritanoS Sudss sovrascritta [intestazione che si trova all’inizio
di molti Salmi]Sum. SumericoT. Tel/Tell [parola araba\ebraica che indica una
montagnola di terra creatasi dall’accumulo di materiali depositati dall’insediamento umano nel corso del tempo]
TM Testo Masoretico [versione ebraica dell’Antico Testamento]
ug. ugariticov. versettoVulg. Vulgatavv. versettiW./w. Wadi [parola araba che significa valle o letto
di un fiume in cui scorre o scorreva un corso d’acqua a carattere non permanente]
Gen. GenesiEs. EsodoLev. LeviticoNum. Numerideut. deuteronomioGios. GiosuèGiud. GiudiciRut RutI Sam. I SamueleII Sam. II SamueleI Re I ReII Re II ReI Cron. I CronacheII Cron. II CronacheEsd. EsdraNeem. NeemiaEst. EsterGiob. GiobbeSal. SalmoProv. ProverbiEccl. EcclesiasteCant. Cantico dei Cantici
Is. IsaiaGer. GeremiaLam. LamentazioniEz. Ezechieledan. danieleosea oseaGioele GioeleAmos AmosAbd. AbdiaGiona GionaMich. MicheaNaum NaumAb. AbacucSof. SofoniaAgg. AggeoZac. ZaccariaMal. MalachiaMt. MatteoMc. MarcoLc. LucaGv. Giovanni At. Atti
Rom. RomaniI Cor. I CorinziII Cor. II CorinziGal. GalatiEf. EfesiniFilip. FilippesiCol. ColossesiI Tes. I TessalonicesiII Tes. II TessalonicesiI Tim. I TimoteoII Tim. II TimoteoTito TitoFilem. FilemoneEb. EbreiGiac. GiacomoI Pt. I PietroII Pt. II PietroI Gv. I GiovanniII Gv. II GiovanniIII Gv. III GiovanniGiuda GiudaAp. Apocalisse
vARIE
LIBRI DELLA BIBBIA
vi
eleNco delle mAPPe
I Confini Geografici del Mondo Antico 20
La Mesopotamia 22
Il Levante 25
I Confini Teologici della Terra Promessa 27
Regioni nell’Antico Testamento 33
Regioni nel Nuovo Testamento 37
Posizione Strategica della Palestina 41
Le Regioni Geografiche della Palestina 43
Altimetria della Palestina 45
La Valle di Izreel 46
La Samaria 47
La Regione della Sefela 49
La Faglia Afro-Araba 50
Il Mar di Galilea 53
Il Mar Morto 55
Geologia della Palestina 57
Le Tipologie di Terreno in Palestina 59
Le Montagne e i Fiumi della Palestina 61
Precipitazioni in Palestina 63
L’Atmosfera del Medio-oriente in Estate 64
L’Atmosfera del Medio-oriente in Inverno 65
Le Principali Città della Palestina 68
Principali Siti Archeologici del Mondo Biblico 74
Principali Siti Archeologici della Palestina 77
Vie di Trasporto del Mondo Biblico 78
Rotte Marine del Mondo Greco-Romano 82
Le Strade della Palestina 85
Il Giardino di Eden 89
La Tavola delle Nazioni 93
Migrazioni e Spostamenti dei Patriarchi 99
Abraamo in Palestina 102
I Patriarchi in Palestina 105
Gli Israeliti Escono dall’Egitto 107
Itinerario dell’Esodo 110
Il Viaggio degli Esploratori 114
Insediamento di Israele oltre il Giordano 115
Le Battaglie di Gerico ed Ai/Betel 117
La Battaglia di Gabaon 119
La Battaglia di Asor 121
La Spartizione del Paese tra le Tribù di Israele 123
Le Città Levitiche e le Città di Rifugio 125
Analisi dell’Insediamento di Israele in Palestina: A 128
Analisi dell’Insediamento di Israele in Palestina: B 129
Le Campagne Militari Egiziane in Canaan 133
L’Epoca dei Giudici 135
Gli Israeliti Attaccano Ghibea 136
otniel, Eud e Sansone Giudici 137
Eud Giudice 138
Sansone Giudice 138
debora e Barac Giudici 140
Gedeone Giudice 141
Iefte Giudice 142
Gli Spostamenti dell’Arca 143
Le Guerre del Re Saul 146
La Battaglia di Micmas 147
Il Regno di Saul 149
davide e Goliat 150
davide Fuggiasco 152
La Battaglia del Monte Ghilboa 154
La Battaglia della Valle di Refaim 155
Le Imprese di davide 157
I Regni di Saul, davide e Salomone 158
Il Commercio Internazionale di Salomone 160
Attività Interne di Salomone 165
Amministrazione Interna di Salomone 167
La divisione del Regno 169
Le Città Fortificate di Roboamo 171
Giuda e Gerusalemme Assediate 174
Vulnerabilità di Gerusalemme e di Giuda 175
La Battaglia di Qarqar 177
Le Imprese di Ieu Contro la Casa di Acab 179
I Ministeri di Elia ed Eliseo 180
I Profeti di Israele 181
Rinascita durante la divisione del Regno 182
vii
L’Impero Assiro 184
Prime Invasioni dell’Assiria Contro Israele 185
Successive Invasioni dell’Assiria Contro Israele 186
La Palestina dopo la Caduta del Regno del Nord 187
La Battaglia di Carchemis 189
Gerusalemme Conquistata dall’Impero Babilonese 193
deportazione e Ritorno degli Ebrei 195
Il Regno Babilonese 197
Geremia Condotto in Egitto 198
La Visione del Paese Avuta da Ezechiele 200
La Giudea dopo l’Esilio 202
L’Impero Persiano 204
L’Impero Greco 208
Alessandro Marcia Attraverso la Palestina 211
La Battaglia di Isso 213
Le Città Ellenistiche in Palestina 215
La Rivolta dei Maccabei 217
Il Regno dei Maccabei 218
Gerusalemme al Tempo dell’Antico Testamento 221
Gerusalemme al Tempo del Nuovo Testamento 225
Gesù e Gerusalemme 227
La distruzione di Gerusalemme Compiuta dai Romani 229
Gerusalemme ai Nostri Giorni 231
L’Impero Romano 232
L’Ascesa di Erode il Grande 235
Il Regno di Erode il Grande 237
I Primi Anni di Gesù 239
Il Ministerio di Gesù in Galilea 243
Il Ministerio di Gesù in Palestina 244
I Viaggi di Gesù a Gerusalemme 247
Apparizioni di Gesù dopo la Risurrezione 249
La diaspora dei Giudei alla Pentecoste 250
Il Ministerio di Pietro e Filippo 252
I Primi Viaggi dell’Apostolo Paolo 255
La Posizione Strategica di Antiochia 256
Il Primo Viaggio Missionario di Paolo 257
Il Secondo Viaggio Missionario di Paolo 259
Il Terzo Viaggio Missionario di Paolo 261
Il Viaggio di Paolo a Roma 265
Le Sette Chiese dell’Asia 267
La Prima Insurrezione Giudaica 269
La diffusione del Cristianesimo nel Mondo Romano 272
Le Prime Comunità Cristiane in Palestina 275
I Confini Moderni di Israele 276
xiThe Physical Geography of the Land
PreSeNTAZioNe dell’ediTore
La pubblicazione di questo Nuovo Atlante Biblico risponde all’esigenza sempre più pressante di cul-tura storico-religiosa, validamente supportata dalle più recenti scoperte archeologiche. La letteratura cristiana si arricchisce di un pregevole strumento per lo studio delle Sacre Scritture.
Geografia, archeologia e storia si intrecciano ed interagiscono armoniosamente, presentando carat-teristiche del tutto nuove e sconosciute ad un co-mune atlante.
La geografia non si limita semplicemente a de-scrivere, ma fotografa i luoghi nel loro divenire sto-rico. Lo stato dei luoghi pone il problema dell’at-tualità ambientale: agenti atmosferici e mutazioni climatiche producono metamorfosi quasi naturali, ma chi rovina l’ecosistema è l’intervento sconside-rato dell’uomo.
L’archeologia, riportando alla luce porzioni di costruzioni e reperti tipici del tempo, ci induce a riflettere e a confrontarci con il passato.
Nella storia delle migrazioni dei popoli è chia-ramente espresso l’insegnamento a non costruire rigide barriere, ma ad interagire con nuove culture, costumi e tradizioni.
In questo contesto, dove luoghi e popoli parla-no un proprio linguaggio, si inserisce la storia della
creazione che irradia una luce che illumina e schia-risce l’intelligenza dell’uomo, fornendogli risposte esaustive ai suoi “perché”.
L’opera ripercorre, grazie al contributo storico - geografico - archeologico, la storia biblicamente intesa dei patriarchi, del popolo eletto, sostenuto però dalla certezza della fede nel Signore dio di Israele.
La nascita della Chiesa, il suo sviluppo e il cano-ne biblico non sono ritenuti mistica astrusità, ben-sì realtà che incide e cambia il corso della storia. L’identità di Israele e della Chiesa, pur nella loro di-versità, emerge prepotentemente.
Indubbiamente la consultazione di questo atlan-te non può essere fatta come un comune dizionario, in cui si trova la risposta ad ogni incertezza etimo-logica: qui i luoghi ci parlano, la storia dei popoli in continua migrazione ci insegna, offrendoci una chiara ricostruzione visiva del mondo biblico.
Alla base dell’opera c’è un serio e scrupoloso la-voro di ricerca che costituisce un prezioso arric-chimento per il lettore, il quale può inquadrare il racconto biblico nel contesto storico-geografico in cui ha avuto origine.
Felice Antonio Loria
Presentazione Dell’Editore
CAPITOLO 1
Geografia Fisica dei Luoghi Biblici
16 Nuovo Atlante Biblico
IL RUOLO DELLA GEOGRAFIANEL COMPRENDERE LA BIBBIA9
Gli argomenti “tempo e spazio” rimangono tra le difficoltà che assillano lo studioso della Bibbia del XXI secolo. Le Scritture si sono formate in uno scenario caratteristico, mentre noi viviamo in un altro millennio ed abbiamo una visione del mondo sicuramente diversa. La maggior par-te di noi vive anche in un continente diverso. Chi deside-ra interpretare e applicare correttamente la Bibbia, deve avere basi ben documentate sull’ambiente biblico; sin dal principio, deve considerare la geografia (lo spazio) non come qualcosa di superfluo, di cui può fare a meno per comprendere il messaggio biblico. Il ritratto sia di Israele, sia della Chiesa è dipinto su vari livelli, incluso quello ter-ritoriale.10
Le narrazioni bibliche sono spesso influenzate dalla no-zione di “spazio”. Un episodio può accadere su una certa collina, in una valle particolare, su una pianura disabitata, in una città distinta. Talvolta, lo stesso nome del luogo diventa una parte importante della rivelazione, e può includere un gioco di parole che rafforza l’individuazione dell’evento nel-la coscienza pubblica. Inoltre, può accadere che un aspetto geografico diventi un asse teologico sul quale ruota un in-tero libro della Bibbia; oppure, ampie porzioni di un libro sono particolarmente ricche di metafore geografiche: per esempio, la fertilità ed il libro del Deuteronomio, la flora ed il libro d’Isaia, l’idrologia ed il libro dei Salmi, l’agricoltura ed il libro di Gioele. Spesso è un riferimento geografico che permette agli studiosi di collocare l’origine di un libro in un luogo (per es. Amos nel regno di Israele del nord, o Giaco-mo nel bacino orientale del Mediterraneo).
Nell’Antico Testamento, l’intera fede giudaica era legata allo spazio in modo indissolubile; e “la terra” era il prisma di questa fede. La terra/spazio era l’arena in cui Dio agi-va con potenza in favore del Suo popolo (consideriamo la chiamata di Abraamo ed il patto con lui ed i suoi discen-denti, il tema ricorrente Esodo/Sinai, la conquista/inse-diamento nel paese, la deportazione dal paese, il ritorno nel paese, l’Israele futuro). Molte promesse di Dio faceva-no riferimento al possesso (o successivo riacquisto) di una proprietà particolare. Non è esagerato affermare che negli anni di storia biblica registrata, il radicamento di Israele in questa “terra” ha costituito la sua fondamentale identità, sicurezza e persino prosperità.
Gli Israeliti lontani dalla loro terra sono spesso descritti con termini che riflettono la loro condizione precaria di diseredati, erranti e alienati:l “Soggiornare” (Gen. 12:10; 15:13; 47:4; Es. 6:4; Deut.
10:19b; 26:5b; cfr. Eb. 11:13) – Il termine soggiornare
indicava un residente/straniero che non era membro della comunità, e non godeva dei diritti garantiti al cit-tadino.
l “Vagare” (Num. 32:13; Osea 9:17; Deut. 26:5b) – Chi vaga si sposta in modo irregolare; è qualcuno privo di una meta o una destinazione precisa.
l “Andare in esilio” (II Re 18:11; Is. 5:13; 49:21; Ez. 39:23; Esd. 1:11) – L’esule era sradicato a forza dalla propria terra d’origine e obbligato a vivere in un altro “luogo”.
Sia deportati in Egitto, in Babilonia o altrove, la mancan-za della terra equivaleva alla disperazione. La fede degli Israeliti si basava molto su eventi accaduti in certi luoghi di questo mondo. Avevano la consapevolezza acuta di una madrepatria, di una proprietà geografica circoscritta, in cui persino il terreno era divinamente consacrato, al pun-to da poterlo chiamare “terra santa”.11 Si può affermare che l’essenza della fede di Israele era il “qui e ora” – e che in essa il principio ascetico di I Giovanni 2:15-17 era quasi assente.
In modo simile, gran parte dell’insegnamento di Gesù si può collegare ai luoghi in cui fu trasmesso. Gesù parla di “acqua viva”, mentre si trova al pozzo di Giacobbe (cfr. Gv. 4:10); afferma di essere “il pane della vita” nei pressi di Capernaum, dove c’erano dei mulini per i cereali fatti con pietra basaltica (cfr. Gv. 6:48). Dichiara di essere la “pie-tra” contro di cui “le porte dell’Ades” non avrebbero vinto, mentre si trova a Cesarea di Filippo, un luogo conosciuto nel mondo antico per gli oracoli Eleusini e la figlia di De-metra sottratta a Ade, dio degli inferi (cfr. Mt. 16:18). Parla della fede che può spostare i monti, mentre è sulla strada per Betfage, dalla quale i discepoli potevano facilmente vedere, in direzione sud, i resti di un monte che era stato fisicamente “spostato” da Erode il Grande per costruire il palazzo/fortezza di Erodium (cfr. Mt. 21:21, 22).
In certe occasioni Gesù sembra deviare dal Suo percor-so per insegnare una lezione in un certo luogo. Per esem-pio, insegna la parabola di un uomo nobile partito verso una nazione lontana per ricevere l’investitura di un regno. Il conferimento del potere regale, però, era stato contrasta-to da una delegazione di abitanti dello stesso regno, i quali rifiutavano la sua sovranità. Ritornato con i nuovi poteri, quel nobile aveva colpito duramente chi si era mostrato sleale e gli aveva fatto opposizione (cfr. Lc. 19:11-27). Que-sta “parabola” ricorda stranamente gli eventi accaduti al figlio maggiore di Erode il Grande – Archelao. Dopo la morte di Erode, avvenuta nel 4 a.C., Archelao si era messo
17Geografia Fisica dei Luoghi Biblici
in viaggio verso Roma per ricevere un’“etnarchia” – un’au-torizzazione ufficiale a governare una provincia. Lo stori-co ebreo Giuseppe Flavio riferisce che Archelao ricevette il titolo nonostante la protesta di 8.000 giudei residenti a Roma, incluso una delegazione venuta dalla Giudea.12 Ri-tornato in patria, con la nuova autorità ricevuta, Archelao non perse tempo a vendicarsi dei suoi detrattori. Giuseppe Flavio scrive anche che Archelao dedicò molto tempo e attenzione alla città di Gerico e i suoi dintorni: diede al palazzo erodiano un aspetto magnifico, costruì una città nei pressi di Gerico che chiamò con il proprio nome, deviò le acque d’irrigazione verso le sue piantagioni di palma da datteri situate a 3 km da Gerico.13
Gesù racconta la parabola sulla via per Gerusalem-me, mentre si allontana da Gerico; ciò significa che i Suoi ascoltatori erano sulla strada romana che passava vicino al palazzo erodiano e costeggiava i canali d’irrigazione che trasportavano l’acqua dalle colline della Giudea a Geri-co e dintorni. Molti insegnamenti di Gesù sono collegati all’ambiente geografico in cui visse. Egli parlò di vari tipi di terreno, del vento orientale, dei fiori dei campi e dei tralci nella vite. Inoltre, si può osservare una correlazione geografica tra la forma centrifuga del Grande Mandato di Gesù in Atti 1:8 (“[da] Gerusalemme, e [poi] in tutta la Giudea e Samaria, e [infine] fino all’estremità della terra”) e lo sviluppo del movimento apostolico delle origini pre-sentato in quel libro.
Anche per la fede cristiana – non soltanto quella giu-daica – gli aspetti importanti della storia biblica sono av-venuti in luoghi ben precisi – non in posti vaghi né in cielo (per es. la nascita di Cristo, la Sua crocifissione, risurre-zione e ascensione; i primi viaggi missionari, etc.). Sarebbe inutile sforzarsi di conoscere la dimensione spaziale della Bibbia, se l’Evangelo riguardasse semplicemente l’aldilà o fosse soltanto un trattato di valori spirituali e morali; in tal caso, gli scrittori bi-blici non avrebbero collo-cato geograficamente gli eventi cruciali del Nuovo Testamento. Le cose non stanno così, però! L’argo-mento centrale della predi-cazione del Nuovo Testa-mento è la verità che Dio si è fatto uomo in un mo-mento preciso del tempo e in un punto definito dello spazio. Ignorare o tra scu-rare il DNA geografico del la Bibbia, quindi, im-pedirebbe una piena com-
prensione dei temi biblici o dissolverebbe la realtà nel sen-timentalismo.
Armati di una conoscen za geografica del mondo bi blico, possiamo compren de re espressioni come “la pioggia della prima e del l’ul tima stagione”, “un forte vento orientale”, o “un pae se dove scorre il latte ed il miele”. Possiamo capire meglio la forza cocente del sole in Israele, le implicazioni della “siccità” e l’importanza della rugiada per la sopravvi-venza dei raccolti, la diffusione del culto della fertilità (Baal), la natura delle deità egiziane, cananee e mesopotamiche. Le migrazioni di abraamo, Mosè e Neemia; il territorio che le forze di Giosuè riuscirono a conquistare perché i filistei non vi poterono impiegare i loro carri, i sorprendenti suc-cessi di Davide nel sottrarsi alla caccia all’uomo scatenata da Saul, l’impatto sociale del ministerio di Giovanni il batti-sta, il motivo del saggio spostamento di Gesù da Nazaret a Capernaum, le notevoli distanze coperte dall’apostolo Pao-lo. Sono più comprensibili gli annunci profetici di un tem-po in cui le valli sarebbero state innalzate e i monti abbassa-ti, il terreno accidentato e impervio sarebbe stato livellato, e le acque del Mar Morto sarebbero diventate cristalline, permettendo un’abbondante vita marina.
La consapevolezza spaziale è necessaria e preziosa per uno studio serio delle Scritture. Come la Bibbia, anche la fede si sviluppa attraverso un contesto spaziale e tempo-rale. La conoscenza geografica, quindi, dovrebbe diventa-re l’oggetto e il veicolo di uno studio biblico illuminante e rimunerativo; essa merita certamente una ricerca appro-fondita.
La Gerico dell’Antico Testamento si trova nei pressi della fonte d’acqua più abbondante ad oriente di Canaan (parte alta della foto). Sul tell sono evidenti i solchi degli scavi archeologici.
18 Nuovo Atlante Biblico
INTRODUZIONE GEOGRAFICA AL MONDO DELLA PALESTINAPARTE INTEGRANTE DELLA MEZZALUNA FERTILE14
Avvolta come in un mantello dal Mediterraneo, dal Mar Nero e il Mar Caspio, esiste una vasta formazione geo-logica di montagne alte e frastagliate, nota come catena alpino-himalayana [cfr. mappa 1]. Questo territorio roc-cioso e contorto si estende verso est dai Monti Pirenei della Spagna settentrionale, lungo una linea ininterrotta di circa 11.000 km, fino alla torreggiante catena himalayana dell’India e del Nepal e la linea di rilievi Qin Ling della Cina interna. Pressoché al centro di questo caotico solle-vamento alpino si trovano i maestosi Monti del Tauro, del Ponto, d’Ararat e del Kurdistan turco (che in alcuni punti s’innalzano fino a 5.000 m, con cime ricoperte di neve tut-to l’anno) e le catene dei Monti Zagros e dei Monti Elburz iraniani (alcune vette superano i 5.500 m, le più alte di tut-to il Medio Oriente). La civilizzazione operata dagli Acca-di, dagli Egizi, gli Assiri, i Babilonesi, i Fenici, i Persiani o i Greci, non fu mai pienamente capace di penetrare questo territorio impervio per scopi imperialistici. In effetti, pri-ma del periodo di Giulio Cesare, questa barriera nordica frenò tutti gli imperi del Medioriente. Inoltre, questi re-cessi sperduti e montagnosi nascondevano popolazioni feroci, che minacciavano periodicamente il predominio semitico sulla frontiera del nord. Più a sud, dalle coste at-lantiche dell’Africa settentrionale verso oriente, si estende una superficie smisurata di terra quasi priva d’acqua. Que-sto ambiente spoglio e desolato, conosciuto come Deserto del Sahara, si estende oltre il Mar Rosso e abbraccia l’in-tera penisola arabica e il Deserto Arabico. La zona arida attraversa le montagne dell’Iran dal lato nord e continua attraverso il Deserto di Sale (Dasht-i Kavir), il bacino del Tarim, fino a giungere al Deserto di Gobi nella Mongolia meridionale. È una fascia di sabbia ostile e selvaggia che si apre in certi punti oltre 1.500 km in larghezza e si allun-ga per quasi 8.000 km attraverso due continenti; anch’essa costituì una barriera insormontabile per la civilizzazione e l’imperialismo antichi. Cinta da questi due sbarramenti naturali di montagne e deserti, si trova una sottile striscia di terra semicircolare, relativamente coltivabile, che s’inar-ca verso nord dall’angolo sud-orientale del Mar Mediter-raneo, nei pressi di Gaza (cfr. At. 8:26) [mappa 2], attra-verso Israele, il Libano e la Siria occidentale. Dall’angolo nord-orientale del Mediterraneo, questa striscia piega ad est e poi si curva in direzione sudest, seguendo essenzial-mente le pianure alluvionali delle valli del Tigri e dell’Eu-frate, e giunge fino all’apice del Golfo Persico. Dai tempi
dell’egittologo James Breasted,15 questa striscia di terra è conosciuta come “mezzaluna fertile”. Qui il genere umano ha inventato l’aratro, la ruota, la leva, la vite e l’arco. Ha imparato a addomesticare gli animali, a coltivare il grano e produrre il cibo, a concentrare edifici e costruire città, a lavorare i metalli e a scrivere (prima pittograficamente, poi alfabeticamente). In questa mezzaluna di civilizzazio-ne l’umanità ha sviluppato l’arte, la musica, la letteratura, la legge, la matematica, la filosofia, la medicina, l’astrono-mia, la cartografia, la chimica ed il calendario.
Volendo semplificare, si potrebbe dividere la mezzalu-na fertile in due aree topografiche, note rispettivamente come “Mesopotamia” e “Levante”. La parola “Mesopota-mia” (un termine greco che significa “[terra] tra i fiumi”), fu applicata al lato orientale già dal tempo degli scritti di Polibio, Strabone e Giuseppe Flavio (dal 200 a.C. al 100 d.C.).16 Prima ancora, i traduttori della Versione dei Set-tanta (LXX) impiegarono il termine per designare la regio-ne da cui era emigrato il patriarca Abraamo (Gen. 24:10), resa dagli scribi ebrei come Aram-naharaim (“Aram dei due fiumi”). Questa espressione ebraica si applica proba-bilmente soltanto alla terra compresa tra i fiumi Eufrate e Balikh, conosciuta anche come Paddan-Aram (“il campo di Aram” [per es. Gen. 28:2f; 33:18; 35:9]), e non all’intero territorio tra il Tigri e l’Eufrate [cfr. mappe 2 e 30]. Oggi, con il termine “Mesopotamia” si indica convenzionalmen-te l’“isola” di terra delimitata ad ovest e sud dall’Eufrate, ad est dal Tigri, e a nord dai Monti del Tauro e del Kurdistan. A nord, la pianura della Mesopotamia ha un’altitudine di circa 500 m, poi declina gradualmente verso il Golfo Per-sico [cfr. mappa 2].
Il variare delle precipitazioni differenzia la Mesopota-mia in due zone di steppa, una umida e l’altra arida. La steppa umida riceve ogni anno oltre 30 cm di pioggia, è ca-ratterizzata da sedimenti rosso-bruni, piante sempreverdi, erba e arbusti, specialmente spostandosi verso est. Questa zona tra i fiumi Eufrate e Balikh riguarda più da vicino i patriarchi biblici ed è costituita da colline basse e pietrose prive di vegetazione, eccetto durante le piogge di prima-vera. Tra i fiumi Balikh e Kabur, la steppa è meno arida e persino relativamente fertile nella stagione primaverile ed estiva. L’area è adatta alla pastorizia, anche se la sopravvi-venza dipendeva dai numerosi pozzi sparsi in tutto il ter-ritorio (cfr. Gen. 24:11; 29:2). Sembra che nell’antichità la regione non fosse occupata o coltivata estesamente.
Il tratto superiore del fiume Kabur richiama sulla map-pa la forma di un triangolo capovolto; qui il suolo si allar-
19Geografia Fisica dei Luoghi Biblici
ga in modo considerevole. Sin da tempi remoti, le piogge consistenti e la buona terra hanno permesso lo sviluppo dell’agricoltura, e la produzione del miglior grano di tutta la Mesopotamia. Lungo entrambi i lati della parte meri-dionale di questo triangolo, affioramenti montagnosi trat-tengono la terra trasportata da nord per azione dell’acqua. Di conseguenza, questa regione tende a restare ricca d’er-ba persino nei mesi estivi ed autunnali, e procura terre da pascolo verdeggianti ai pastori mesopotamici, i quali mi-grano durante la primavera e l’estate dalle loro zone a sud dell’Eufrate. Sulle montagne si trova la maggior parte del legname reperibile in Mesopotamia – alberi di pino, quer-cia, terebinto e pistacchio. In tempi moderni sono stati piantati alberi di pioppo un po’ ovunque in Mesopotamia, sia come frangivento, sia per uso architettonico.
Gran parte della steppa arida, per contrasto, è caratte-rizzata da terreni desertici di gesso grigio, erbe stagionali dalle radici poco profonde, arbusti sparsi e, dove la terra è abbastanza profonda, da modeste coltivazioni inver-nali adatte ai climi aridi. Sotto la linea di precipitazione dei trenta centimetri, si pratica un’agricoltura irrigatoria su scala ridotta. La pianura alluvionale del medio Eufra-te, particolarmente nei pressi di Deir ez-Zor e nella zona meridionale, è profonda circa 90 m e larga fino a 13 km. Il terreno ricco di humus depositato dall’Eufrate e dal Ka-bur è ideale per l’agricoltura; è noto che questa regione ha ospitato una rete d’insediamenti umani durante tutto
il periodo biblico. Su scala minore, le stesse condizioni si sono verificate lungo un breve tratto del Tigri, nell’area in-torno a Samarra, dove i depositi del Tigri e dello Zab infe-riore hanno creato un letto di ricchi sedimenti alluvionali. Il suolo della Mesopotamia meridionale è compatto e qua-si impenetrabile. Il paesaggio mostra formazioni rocciose battute dal vento e dune, risultato della sabbia trasportata dal Deserto Arabico sotto l’azione del vento. Allo stesso tempo, la Mesopotamia meridionale ha dovuto sempre af-frontare il problema di un alto livello d’acqua nel sottosuo-lo, a causa dell’intensa irrigazione, il che ha prodotto nel terreno un continuo aumento della salinità. Alcuni studio-si ritengono che il declino della civilizzazione sumerica in quell’area, ed il conseguente spostamento verso nord dei centri culturali, può essere attribuito a questo progressivo aumento della percentuale di sale nel terreno.17 Non è un dato confermato, però sappiamo che l’economia sumerica dipendeva molto dalla produzione locale di grano coltiva-to, più di quanto fu prodotto in seguito nel mondo antico o in altri periodi storici.18
La regione compresa tra la confluenza del Tigri e del-l’Eufrate ed il Golfo Persico, è nota come la via d’acqua del-lo Shatt al-Arab. Due volte il giorno, in quei luoghi, il livello
La città di Diyarbakir (all’orizzonte) e le greggi locali (sulla riva destra del fiume) traggono il loro sostentamento dalle acque del tratto superiore del fiume Tigri.
20 Nuovo Atlante Biblico
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I Confini Geografici del Mondo Antico mappa 1
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I Confini Geografici del Mondo Antico mappa 1
22 Nuovo Atlante Biblico
d’acqua s’innalza e si abbassa per circa 2 m, e questo causa dispute periodi-che tra Iraq ed Iran in merito ai con-fini. Dal punto di vista geografico, tale fluttuazione permette all’acqua sa lata del golfo di penetrare nel territorio, creando aree paludose che limitano notevolmente gli insediamen ti umani.
La panoramica generale appena fat ta, mostra che l’espressione “mez-zaluna fertile” può generare dei ma-lintesi. Più precisamente, la maggior
parte del la Mesopotamia si può definire “ferti le” soltanto in confronto alle zone con finanti aride e desertiche, e sol-tanto lun go le strisce contorte di vegetazione nelle pianure alluvionali del Tigri e dell’Eufrate, dei loro tributari e del sistema di canali collegati.
L’area occidentale della mezzaluna fertile è detta Levante, una parola francese che significa “sorgere” con riferimento al levar del sole o anche ai monti che spuntano all’orizzonte,
quando si naviga sul Mediterraneo verso quella direzione. Quest’area geografica si compone di un doppio allineamen-to di montagne che circondano e includono la parte set-tentrionale della faglia afro-araba [cfr. mappe 1 e 13]. Tale doppia fila di montagne è divisa in segmenti da tre “depres-sioni” longitudinali, che la scompongono in quattro gruppi di fasce montagnose parallele [cfr. mappa 3]:1. Partendo da nord, vicino ad Antiochia e la piana di
Amuq, s’incontra ad occidente il primo gruppo costi-tuito dalla catena montuosa di Nusariya, che include il monte Casio [cfr. mappa 109], mentre ad oriente si eleva la catena Zawiya, con i suoi massicci settentrio-nali. Queste due fasce montuose si estendono verso sud fino alla cosiddetta depressione Tripoli-Homs-Palmira – una valle attraverso cui scorre il fiume el-Kebir (Eleu-tero), che demarca il confine odierno tra Siria e Libano.
2. A sud di questo varco trasversale si erge sul lato ovest la poderosa catena del Libano. Dalla parte opposta, ad oriente, c’è la catena dell’Antilibano, che raggiunge l’al-tezza maggiore nell’estremità meridionale con il monte
La Mesopotamia mappa 2M
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THE NEW MOODY ATLAS OF THE BIBLE© 2011 BARRY J. BEITZEL
ThE MoodY BIBLE INSTITuTE oF ChICAGo820 N. La Salle Boulevard
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a Bibbia descrive eventi che hanno avuto luogo in paesi, regioni e città con caratteristiche geografiche del tutto particolari. Queste peculiarità sono parte integrante della storia biblica e del suo messaggio. Il Nuovo Atlante Biblico fa luce su queste caratteristiche e rivela l’importanza di questi elementi, fondamentali rispetto alla narrazione biblica. Cartine geografiche multicolori, fotografie e disegni, unitamente ad una spiegazione commentata dei maggiori avvenimenti biblici mettono in evidenza il contesto ambientale, politico e storico nel quale i fatti si sono svolti. Vicende come il viaggio di Abraamo da Ur dei Caldei, l’esodo dall’Egitto, lo stanziamento di Israele in Canaan, i luoghi raggiunti da Gesù durante il Suo ministerio terreno, i viaggi dell’apostolo Paolo ed altri significativi episodi biblici sono vividamente descritti e illustrati attraverso utili informazioni di sfondo.
Il Nuovo Atlante Biblico rappresenta una significativa revisione di un precedente Atlante Biblico, sempre pubblicato dalla Moody Publishers, il settore editoriale del prestigioso Moody Bible Institute. La riedizione del precedente Atlante è stata curata dal suo autore originario, il Prof. Barry Beitzel. Ogni cartina è stata digitalizzata e aggiornata per assicurare una maggiore accuratezza di informazioni. Inoltre, sono state aggiunte ventitré nuove mappe e quarantotto pagine tra tabelle grafiche e testi di approfondimento, per arricchire l’opera originale. Pastori, monitori e studiosi della Bibbia scopriranno in questo Atlante uno strumento indispensabile per la preparazione di studi biblici, lezioni di Scuola Domenicale e per l’approfondimento della conoscenza biblica personale.
LVenite, cantiamo con gioia al SIGNORE, acclamiamo alla ròcca della nostra salvezza!Presentiamoci a lui con lodi, celebriamolo con salmi!Poiché il SIGNORE è un Dio grande, un gran Re sopra tutti gli dèi.Nelle sue mani sono le profondità della terra, e le altezze dei monti sono sue.Suo è il mare, perch’egli l’ha fatto, e le sue mani hanno plasmato la terra asciutta.Venite, adoriamo e inchiniamoci, inginocchiamoci davanti al SIGNORE, che ci ha fatti.Poich’egli è il nostro Dio, e noi siamo il popolo di cui ha cura, e il gregge che la sua mano conduce.Salmo 95:1-7
ALTRE IMPORTANTI CARATTERISTICHE DELL’OPERA:
• Una panoramica facilmente comprensibile della collocazione geografica dei luoghi biblici e degli eventi occorsi – dal Giardino di Eden all’espansione del messaggio cristiano nell’Impero Romano.
• Un pratico indice delle voci che appaiono sulle mappe, per trovare la stessa località su cartine geografiche diverse.
• Un sostanzioso indice dei riferimenti biblici.
• Centinaia di note, alla fine dell’Atlante, provvedono ulteriori informazioni e riferimenti a documenti di diversa natura: storica, geografica, biblica, etc.
• Un indice generale utile per trovare i nomi esatti e soggetti di grande interesse.
• Una selezione di letture più generali sull’argomento, per uno studio ulteriore sui vari temi trattati.
“La Bibbia descrive Dio che agisce nella storia, nello spazio e nel tempo. Il Nuovo Atlante Biblico è la migliore risorsa che io conosca per mettere gli studiosi della Bibbia nella condizione di capire lo “spazio” in cui il Signore ha operato nel passato. L’opera di Beitzel è interessante e chiara, le mappe e le varie illustrazioni sono davvero esaustive”. — Tremper Longman III, PhD, Professore di Studi Biblici al Westmont College
“Questo Atlante è una risorsa meravigliosamente ricca di informazioni per chi vuole studiare la Bibbia seriamente. I documenti sono chiari, accurati e le cartine di facile consultazione. Il lettore non ha a disposizione soltanto dati di carattere geografico estremamente dettagliati, ma uno splendido schema della storia biblica”. — Douglas J. Moo, PhD, Professore di Nuovo Testamento al Wheaton College
“L’opera di revisione e ampliamento fatto da Barry Beitzel sul suo precedente lavoro è davvero encomiabile, soprattutto perché offre degli aggiornamenti proprio rilevanti, che forniscono al lettore una mole di informazioni utili, per comprendere al meglio il contesto degli eventi biblici”. — John N. Oswalt, PhD, Professore di Antico Testamento al Wesley Biblical Seminary
è professore di Antico Testamento e Lingue Semitiche al Trinity Evangelical Divinity School di Deerfield, Illinois (U.S.A.). Già professore di Antico Testamento al California School of Theology, al Faith Theological Seminary, e alla Bob Jones University. Le sue competenze in materia sono rilevanti, non soltanto per il suo dottorato in filosofia, con specializzazione in Studi del Vicino Oriente, per il baccellierato in Studio della Bibbia e per la sua specializzazione in lingue semitiche al Fuller Theological Seminary, ma anche perché ha applicato i suoi studi nella quotidianità del servizio reso al Signore in due comunità evangeliche della California. Oltre a ciò, B.J. Beitzel ha sviluppato le sue esperienze in cartografia, geografia e archeologia. Attualmente è anche membro della Scuola Americana di Ricerche Orientali, della Società di Letteratura Biblica, della Società Archeologica del Vicino Oriente e dell’Associazione Americana di Cartografia.
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