numero di dicembre della nostra rivista

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Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. C/RM/30/2012 ORO Fiamme d’ Rivista ufficiale dell‘Associazione Nazionale della Polizia di Stato Ottobre-Dicembre 2015 - Anno XLII n. 4 FRATELLI DELL’ANPS ASSOCIAZIONE Le regioni ANPS: le Marche ATTUALITÀ L’Anno Santo della Misericordia REPARTI I poliziotti della neve

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Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. C/RM/30/2012

OROFiammed’Rivista ufficiale dell‘Associazione Nazionale della Polizia di Stato

Ottobre-Dicembre 2015 - Anno XLII n. 4

FRATELLIDELL’ANPS

ASSOCIAZIONELe regioni ANPS:le Marche

ATTUALITÀL’Anno Santodella Misericordia

REPARTII poliziottidella neve

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EDITORIALE

3ANPS n. 4/2015

Un bilanciopositivo

del Presidente Nazionale Claudio Savarese

Cari Associati,alla fine dell’anno, come consuetudine, sento la necessitàdi guardare ciò che si è fatto e cosa si deve ancora fare.Certo, l'Associazione non è una fabbrica o un’attivitàcommerciale, dove ogni mese si realizza un prodottoma, piuttosto, una fucina di idee, di proposte e iniziativeche vanno analizzate, discusse, ponderate e, infine,con il consenso della maggioranza, approvate e portatea conoscenza di tutti per l'applicazione.Non è per nulla facile, perché ci sono molte opinioniche devono essere ascoltate e spesso sono discordantitra loro, ma che attraverso ragionate discussioni si tra-ducono in una soluzione finale mediata e concordata.L'unico filo conduttore per arrivare al risultato finale,è che ognuno deve esporre il proprio pensiero con ilsolo intento di migliorare il Sodalizio, per la serietàdegli interventi e l'esaltazione dell'intera immagine as-sociativa all'esterno. Non ci possono essere, e non cene sono, logiche o intenzioni diverse da quelle del beneassoluto per l'ANPS. Questo impegno a cercare di fareil meglio, purtroppo, necessita di tempi che, a volte,sembrano colpevolmente lunghi, ma posso assicurareche gli intendimenti di tutti sono solo quelli di rag-giungere il risultato più confacente e praticabile.Abbiamo definito, in modo abbastanza completo, tuttala tematica relativa al nuovo "Marchio-Logo". Pur-troppo, riscontriamo nei suoi confronti continue vio-lazioni di ogni genere da parte di terzi; ciò comportail dover ricorrere alla legge per la sua tutela, sia coninterventi diretti dell'Ufficio di Presidenza, sia con l'as-sistenza di uno Studio legale specializzato.È stato, altresì, completato lo Statuto dei Gruppi diVolontariato, grazie anche alla collaborazione e ai sug-gerimenti dei loro Responsabili, così da consentire laloro l’iscrizione agli albi previsti, permettendogli di es-sere pienamente operativi. Si deve ancora redigere un

Regolamento di attuazione ed emanare le direttive chelo rendano omogeneo e compatibile con lo Statuto del-l’Associzione, ma siamo in dirittura d’arrivo. Inoltre, si procederà alla costituzione di un Organismocentrale per il controllo delle attività di tali Gruppi.Va ricordato che i Gruppi, di qualsiasi natura, sonouna emanazione del Consiglio di Sezione, che può cre-arli con una propria delibera soggetta a ratifica delConsiglio Nazionale. In ogni manifestazione della Polizia dovrà essere pre-sente una rappresentanza dell'ANPS; la rappresentanzadell’Associazione Nazionale è prerogativa esclusivadella Sezione e del suo Presidente. Concetto, questo,espresso molto chiaramente anche dal Capo della Polizianella circolare da lui emanata per la ricorrenza dellaFesta della Polizia di quest'anno, che è stata inviata atutti i Questori d'Italia. E come ho già illustrato inprecedenti editoriali, questo è un grande riconoscimentoper il nostro Sodalizio, che è stato conquistato con illavoro e la serietà di tutti, e che dobbiamo continuarea mantenere con lo stesso spirito.In diverse occasioni, come l’intitolazione della SedeANPS di Cagliari e la ricorrenza di S. Michele Arcangeloa Catania, il Capo della Polizia ha voluto incontrarele rappresentanze dell’Associazione e i loro Presidentiper congratularsi ed esprimere sentimenti di apprez-zamento per l’opera complessiva svolta dal Sodalizio.Questo ci gratifica ulteriormente, ma ci obbliga a uncostante impegno, anche sul piano comportamentale,con la correttezza che ci contraddistingue sempre.Infine, a nome di tutto l’Ufficio di Presidenza, voglioinviare a Voi e alle Vostre Famiglie l’augurio di potertrascorrere un sereno Natale, con la speranza che ilNuovo Anno porti in dono solo benessere e pace.

Un abbraccio a tutti.

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4 OROFiammed’

PRESIDENTE NAZIONALEClaudio [email protected]

VICE PRESIDENTE VICARIO NAZIONALEGiuseppe [email protected]

VICE PRESIDENTI NAZIONALI Giuseppe [email protected]

Antonio [email protected]

Giovanni [email protected]

SEGRETARIO GENERALE Michele [email protected]

SEGRETARIO ECONOMOEmilio [email protected]

CONSIGLIERI NAZIONALIPasquale [email protected]

Guido [email protected]

Marcello [email protected]

Camillo [email protected]

Dante [email protected]

Marcello DI [email protected]

Donato [email protected]

Sergio [email protected]

Isabella [email protected]

Pierpaolo [email protected]

Vincenzo [email protected]

Mauro [email protected]

PRESIDENTE COLLEGIO DEI SINDACINunzio BOMBARA [email protected]

SINDACI NAZIONALISergio [email protected]

Mario [email protected]

PRESIDENTE COLLEGIO DEI PROBIVIRIDoriano [email protected]

PROBIVIRI NAZIONALIVincenzo [email protected]

Carlo [email protected]

Francesco [email protected]

Felice [email protected]

PRESIDENTE NAZIONALEDott. Claudio SAVARESETel. 06 70496450 [email protected]

SEGRETARIO GENERALEIsp. Capo Michele PATERNOSTERTel. 06 [email protected]

SISTEMA INFORMATIVO ASSOCIATI Flavio FINILIRoberto STAITITel. 06 [email protected]

ARCHIVIO GENERALE E UFFICIO POSTAGiuseppe DE LUCATel. 06 77278613

COMUNICAZIONE CON LE SEZIONIBarbara ALESSANDROAngelo BRUSCOTel. 06 77278214

SEGRETERIA E AMMINISTRAZIONECostantino MURRUTel. 06 77278619 [email protected]

RAPPRESENTANTE PRESSO ASSOARMAFrancesco Paolo BRUNITel. 335 1537888

RIVISTA FIAMME D’OROE SITO WEBAlessandro MELE06 70496450 - 328 3192966 [email protected] utilizzare solo per le comunicazioni, le notizie e gli articoli riguardanti la rivista e il sito.

SITO ANPSwww.assopolizia.it

Fax 06 77278204Orario di ufficio 9,00/12,00 - 15,00/18,00 dal lunedì al venerdì

CONTRIBUTI

Tutti coloro che volessero versare somme di denaro per sostenere le attività sociali e assistenziali dell’Associazione, possono farlo tramite i seguenti canali:

Bonifico bancario IBAN IT61F0100503371000000001305 intestato a: Associazione Nazionale della Polizia di Stato

Bollettino postale sul ccp. n. 70860788 intestato a: Associazione Nazionale della Polizia di Stato

UFFICI DI PRESIDENZA

ORGANI SOCIALI

ANPS

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23 | UFFICIO STORICOL’occhio dell’aquila

27 | I CAMPIONI DELLE FIAMME OROParide Milianti

31 | REPARTII poliziotti della neve

39 | Le regioni ANPSLe Marche

43 | Vita delle sezioni

60 | Come eravamo

64 | Libri

66 | Vignetta

5ANPS n. 4/2015

ORGANO D’INFORMAZIONETRIMESTRALE DELL’ANPS

ANNO XLII n. 4 - 2015

Direttore ResponsabileClaudio Savarese

RedazioneAlessandro MelePasquale Carrillo

Guido ChessaMarcello ChirulliDonato Fersini

Segreteria di redazioneMichele Paternoster

Direzione, Amministrazione e Redazione

Via Statilia, 30 - 00185 Roma Tel. 06 70496450 Fax 06 77278204

[email protected]

Registrazione del Trib. di Roma n. 15906 del 19/5/1975

Iscrizione al ROC n. 10436

Progetto grafico e impaginazione Editoriale Idea Srl

Via A. Gandiglio, 81 00151 Roma

Tel. 06 65797535 Fax 06 65741338

www.editorialeidea.it [email protected]

StampaD’Auria Printing S.p.A.

Zona Industriale Destra Tronto64016 Sant’Egidio alla Vibrata (Te)

[email protected]

Stampata nel mesedi dicembre 2015

Foto e articoli anche se non pubblicati non si restituiscono.

Ogni collaborazione è volontaria e gratuita.

OROFiammed’10 | L’Anno Santo

della Misericordia

14 | Catania accoglie la Polizia per la Festadi San Michele Arcangelo

16 | Omicidio stradale, la strada è quellagiusta

18 | IARC si cambia: le carni rosse salgono sul banco degli imputati

20 | HENRI CARTIER-BRESSON E GLI ALTRI Il tempo si ferma sulle meraviglie d’Italia

SOMMARIO

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RICHIEDI IL NUOVO CALENDARIO STORICODELL’ANPS 2016

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8 OROFiammed’

A tutti gli

Associati e ai loro cari,

dalla Presidenza nazionale ANPS e dalla

Redazione di Fiamme d'Oro, giunga un felice augurio di Buone Feste

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na storia fatta di immagini: le vostre.Il prossimo calendario storico sarà dedicato

alla Squadra Mobile e alle sue Sezioni. Se sei in possesso di immagini significative che possanoaiutarci a raccontare la storia della Mobile, inviale con una breve didascalia alla nostra Redazione.

Calendario storico ANPS 2017

La Squadra Mobile

U LE MIGLIORI IMMAGINISARANNO PUBBLICATE

SUL NOSTRO CALENDARIO!

Redazione Fiamme d’OroVia Statilia 3000185 Roma

[email protected] 964 50328.319 29 66

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ATTUALITÀ»

Inizia il Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco. Attesi a Roma oltre 30 milioni di pellegrini

“Cari fratelli e sorelle, hopensato spesso a comela Chiesa possa rendere

più evidente la sua missione di es-sere testimone della Misericordia.È un cammino che inizia con unaconversione spirituale, e dobbiamoandare in questo cammino. Perquesto ho deciso di indire un Giu-bileo straordinario che abbia al suocentro la Misericordia di Dio. Saràun Anno Santo della Misericordia”.Con queste parole Papa Francescoha annunciato lo scorso 13 marzoil Giubileo straordinario della Mi-sericordia. L'11 aprile il Santo Pa-dre ha consegnato la Bolla di in-

dizione del Giubileo Straordinarioagli Arcipreti delle Basiliche papali,ai rappresentanti della Chiesa spar-sa nel mondo e ai ProtonotariApostolici. Sarà un Giubileo moltodiverso dal Grande Giubileo del-l’Anno 2000, perchè vissuto a Ro-ma così come nelle Chiese locali. Nella conferenza stampa del 5maggio, Monsignor Rino Fisichella,Presidente del Pontificio Consiglioper la Promozione della NuovaEvangelizzazione e delegato dalPapa all'organizzazione del Giu-bileo, ha annunciato che, per vo-lere di Francesco, “per la primavolta nella storia dei Giubilei, viene

L’Anno Santo della Misericordia

offerta la possibilità di aprire laPorta Santa – Porta della Miseri-cordia – anche nelle singole dio-cesi, in particolare nella Cattedraleo in una chiesa particolarmente si-gnificativa o in un Santuario diparticolare importanza per i pel-legrini”.

LE DATELe due date indicative sono l’8 di-cembre, solennità dell’ImmacolataConcezione che segna l’aperturadella Porta Santa nella Basilica diSan Pietro, e il 20 Novembre 2016,Solennità di Gesù Cristo Signoredell’Universo, che costituisce la

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11ANPS n. 4/2015

conclusione dell’Anno Santo. Inrealtà, il Giubileo della Misericordiainizierà in Africa con una settima-na di anticipo sull’apertura ufficialefissata per l’8 dicembre. Durantel’Angelus del 1° novembre, PapaFrancesco ha espresso il desideriodi aprire la Porta Santa della cat-tedrale di Bangui il 29 novembre.All’interno di queste date si svi-luppa un calendario di celebrazionicon differenti eventi. Un Giubileostraordinario dicevamo; già il ri-chiamo alla misericordia rompe glischemi tradizionali. La storia deiGiubilei si caratterizza per la sca-denza dei 50 e dei 25 anni. I dueGiubilei straordinari hanno rispet-tato la scadenza dell’anniversariodella redenzione compiuta da Cri-sto (1933, 1983). Questo è inveceun Giubileo tematico; si fa fortedel contenuto centrale della fedee intende richiamare la Chiesa allasua missione prioritaria di esseresegno e testimonianza della mise-ricordia in tutti gli aspetti della suavita pastorale.

IL LOGO DEL GIUBILEO Il logo, opera di Padre Marko IvanRupnik, rappresenta una summateologica della misericordia e dalmotto che lo accompagna. L’im-magine, molto cara alla Chiesa an-tica, perché indica l’amore di Cristoche porta a compimento il misterodella sua incarnazione con la re-denzione, propone il Figlio che sicarica sulle spalle l’uomo smarrito.Il disegno è realizzato in modo taleda far emergere che il Buon Pa-store tocca in profondità la carnedell’uomo e lo fa con amore taleda cambiargli la vita. Un partico-lare, inoltre, non può sfuggire. IlBuon Pastore con estrema miseri-cordia si carica l’umanità, ma i suoiocchi si confondono con quelli del-l’uomo. Cristo vede con l’occhio

di Adamo e questi con l’occhio diCristo. Ogni uomo, quindi, scoprein Cristo la propria umanità e ilfuturo che lo attende. La scena sicolloca all’interno della mandorla,anch’essa figura cara all’iconogra-fia antica e medioevale che richia-ma la compresenza delle due na-ture, divina e umana, in Cristo. I tre ovali concentrici, di coloreprogressivamente più chiaro versol’esterno, suggeriscono il movi-mento di Cristo che porta l’uomofuori dalla notte del peccato e del-la morte.

GLI APPUNTAMENTICome dichiarato da Monsignor Fi-sichella nel corso della presenta-

zione del Giubileo, il calendariodelle celebrazioni è da leggere inuna triplice prospettiva. Da unaparte, vi sono eventi organizzatiche prevedono una grande affluen-za di popolo; il primo avvenimentosarà dedicato a tutti coloro cheoperano nel pellegrinaggio, dal 19al 21 gennaio. L’Anno Santo è un vero pellegri-naggio e come tale va vissuto; perquesto sarà chiesto ai pellegrini dicompiere un tratto a piedi, per pre-pararsi a oltrepassare la Porta San-ta con spirito di fede e di devozio-ne. “Abbiamo pensato – ha dettoMonsignor Fisichella – che era im-portante raccogliere i credenti chein modo particolare vivono l’espe-rienza della misericordia. È per questo che vi sarà il 3 aprileuna celebrazione per tutto il va-riegato mondo che si ritrova nellaspiritualità della misericordia (mo-vimenti, associazioni, istituti reli-giosi)”. Tutto il mondo del volon-tariato caritativo, a sua volta, saràchiamato a raccolta il 4 settembre.Il volontariato è il segno concretodi chi vive le opere di misericordianelle sue diverse espressioni e me-rita una celebrazione riservata.

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ATTUALITÀ»

Alla stessa stregua, si è pensato almondo della spiritualità marianache avrà la sua giornata il 9 otto-bre per celebrare la Madre dellaMisericordia. Non mancherannoeventi dedicati in particolare airagazzi che dopo la cresima sonochiamati a professare la fede (24aprile).Un altro evento sarà per i diaconi;per loro vi sarà il Giubileo il 29maggio. Nel 160° anniversario del-la Festa del Sacro Cuore di Gesùil 3 giugno, invece, si celebrerà ilGiubileo dei Sacerdoti. Il 25 set-tembre sarà il Giubileo dei cate-chisti e delle catechiste che con illoro impegno di trasmettere la fedesostengono la vita delle comunitàcristiane. Il 12 giugno sarà la gior-nata degli ammalati, delle personedisabili e di quanti si prendono cu-ra di loro con amore e dedizione.Il 6 novembre si celebrerà il Giu-bileo dei carcerati.

Una seconda prospettiva sarà rea-lizzata con alcuni segni che PapaFrancesco compirà in modo sim-bolico raggiungendo alcune “pe-riferie” esistenziali per dare di per-sona testimonianza della vicinanzae dell’attenzione ai poveri, ai sof-ferenti, gli emarginati e a quantihanno bisogno di un segno di te-nerezza. Una terza prospettiva èdedicata ai tanti pellegrini chegiungeranno a Roma singolarmen-te e senza un’organizzazione allespalle. Per loro saranno individuatealcune chiese del centro storicodove potranno trovare accoglienza,vivere momenti di preghiera e dipreparazione per attraversare laPorta Santa con la preparazionepiù coerente con l’evento spiritualeche si celebra. Tutti i pellegrini che giungerannoa Roma, comunque, avranno unpercorso privilegiato per attraver-sare la Porta Santa.

IL SITO Il sito internet ufficiale del Giubileoè www.iubilaeummisericordiae.va,accessibile anche dall’indirizzowww.im.va. Qui si potranno tro-vare le informazioni ufficiali sulcalendario dei principali eventipubblici, le indicazioni per la par-tecipazione agli eventi con il SantoPadre e ogni altra comunicazioneufficiale relativa al Giubileo. Le Diocesi, attraverso questo stru-mento, potranno ricevere infor-mazioni e suggerimenti pastorali,iscriversi per far conoscere il loropellegrinaggio e comunicare le ini-ziative diocesane.

ATTESI TRENTA MILIONI DI VISITATORIIl Censis stima in 33 milioni i tu-risti e i pellegrini che arriverannoa Roma nel corso dell'Anno Santo(erano stati 25 milioni per il Gran-de Giubileo del 2000). La spesacomplessiva prevista è di 8 miliar-di di euro, per circa il 70% da par-te di visitatori provenienti dal-l'estero. Si tratta di uno straordi-nario flusso turistico atteso, chesi innesterà sull'onda lunga dellacrescente attrattività di Roma, cheè fatta anche di una proliferazionedi visitatori che restano un sologiorno senza pernottare.

SIGNIFICATO DEL GIUBILEOIl Giubileo è un periodo specialededicato alla remissione dei peccati,alla conversione, alla riconcilia-zione e alla penitenza sacramentale.L'anno giubilare, detto “Anno San-to" perché contraddistinto da so-lenni riti sacri e destinato a pro-muovere la santità di vita, è so-prattutto l'anno di Cristo. Il Giubileo ordinario viene celebratoogni 25 anni, mentre quello stra-ordinario viene indetto per avve-nimenti di particolare importanza.

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Un impegno a tutto campo per garantire la sicurezzaIl Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica detta le direttive per l’Anno Giubilare

(fonte Ministero dell’Interno)

Si è riunito il 3 novembre scorso il Comitato nazio-nale per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicato

all’Anno Giubilare. Oltre Roma, l’evento interesseràaltre 59 province italiane. Al comitato hanno partecipatoil Ministro dell’Interno Angelino Alfano, il ViceministroFilippo Bubbico, il Sottosegretario di Stato – Autoritàdelegata per la Sicurezza della Repubblica Marco Min-niti, il Capo di Gabinetto Luciana Lamorgese, i verticinazionali e locali delle forze dell’ordine, i responsabilidei Servizi di Intelligence, il Prefetto di Roma FrancoGabrielli e il Commissario prefettizio Francesco PaoloTronca.

Potenziamento dei dispositivi di sicurezzaTra i provvedimenti più importanti presi dal Comitatoc’è il programma di potenziamento delle Forze di Po-lizia. In particolare sono previste: • l’assunzione straordinaria di 2.500 unità delle Forze

di Polizia (1.050 Polizia di Stato, 1.050 Carabinieri e400 Guardia di Finanza);

• l’assegnazione, già da novembre, di oltre 1.100 unitàdelle Forze di Polizia agli uffici operanti nell’area dellaCapitale (640 Polizia di Stato, 388 Carabinieri e 169Guardia di Finanza);

• l’assegnazione di ulteriori unità della Polizia di Statoalle Questure di Ancona, Foggia, Padova e Perugiadove sono ubicati importanti luoghi di culto.

Settori di intervento sulla sicurezza“A seguito di un’attenta ricognizione e di una puntualeanalisi – ha sottolineato il Ministro Alfano – abbiamoindividuato diversi settori di intervento intorno ai qualisarà approntato un piano di sicurezza anche in vistadell’elevato afflusso di fedeli. Questo consentirà dirafforzare il livello di sicurezza dei luoghi interessatialle iniziative giubilari, aumentando anche il livello dipercezione della sicurezza da parte dei cittadini”.I settori di intervento presso il dipartimento della Pub-

blica Sicurezza sono i seguenti:• costituzione di due “Gruppi di Lavoro Interdirezionali”

con il compito di seguire le problematiche relativealle misure tecniche, organizzative e strutturali del-l’evento giubilare;

• costituzione di un “Gruppo di Pianificazione per ilGoverno e la Gestione dei Grandi Eventi” finalizzatoad assicurare il migliore svolgimento del Giubileostraordinario e delle iniziative collegate;

• pianificazione dei servizi di ordine e sicurezza pub-blica e gestione integrata delle emergenze, che pre-vede interventi sui seguenti profili;

• attività preventiva e di controllo del territorio;• controllo dello spazio aereo;• servizi di vigilanza e misure a protezione delle per-

sonalità italiane o straniere;• pianificazione di emergenza e antiterrorismo;• concorso delle Forze Armate nella vigilanza ai siti e

obiettivi sensibili.

Otto gruppi di lavoroIl Prefetto di Roma Franco Gabrielli curerà il raccordooperativo tra le amministrazioni dello Stato interessatee gli enti territoriali. Per questo, vengono istituiti ottoGruppi di lavoro sulle seguenti tematiche:• Strutture operative – Safety;• Sanità;• Trasporti e mobilità;• Telecomunicazioni;• Servizi essenziali e servizi tecnici di urgenza;• Volontariato di protezione civile;• Comunicazione;• Raccordo con Stato Città del Vaticano.

Numero Unico di EmergenzaDal 17 novembre è attivo per la provincia di Roma il Numero unico di emergenza 112 (relativamente ai numeri 115 e 118, 112 e 113).

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Due giorni di festeggiamenti, tra sport, conferenze e cerimonie in onore del Santo Patrono

testi e foto a cura dell’Ufficio Relazioni Esterne della Polizia di Stato

La Polizia di Stato ha festeg-giato il suo Santo Patrono equest'anno lo ha fatto a Ca-

tania, dove il 29 settembre si èsvolta la cerimonia religiosa de-dicata a San Michele Arcangelo,difensore della giustizia e guar-diano contro le forze del male. I festeggiamenti sono iniziati inPiazza Duomo il 28 settembre; nu-merosi cittadini hanno potuto am-mirare le esibizioni di alcune unitàspecialistiche e l’esposizione diveicoli della Polizia, tra i quali lapotente Lamborghini Uracan dellaStradale.

TRIANGOLARE DELLA LEGALITÀ CON MARINO BARTOLETTINella stessa giornata, presso loStadio comunale “Tupparello" diAcireale, si è svolto il “Triangolaredella legalità… per uno sport piùresponsabile", organizzato dallaQuestura di Catania insieme al-l'Osservatorio nazionale sulle ma-nifestazioni sportive. L'evento cal-cistico, dedicato al ricordo del-l'ispettore Filippo Raciti, morto

Catania accoglie la Polizia per la Festa di San Michele Arcangelo

nel 2007 durante gli incidenti ve-rificatisi al termine del derby Ca-tania-Palermo, è stato anche unmomento di sensibilizzazione ri-volto ai più giovani sui temi dellasicurezza, della legalità e della re-sponsabilità. Nel triangolare si so-no confrontate le rappresentativedella Polizia di Stato, quella deigiornalisti Rai e il team del ClubItalia Master A.C., squadra di gio-catori ex professionisti che hannofatto parte della nazionale italiana,

Il Sindaco EnzoBianco accoglie il Ministro Alfanoe il Capo dellaPolizia Pansa.

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RICORRENZE»014-015-fOro4_FiammeOro 04/12/15 10:37 Pagina 14

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tra i quali anche i campioni delmondo Claudio Gentile e Giancar-lo Antognoni. Per la cronaca gliex professionisti hanno vinto ilconfronto, davanti alla rappresen-tativa della Polizia. La manifesta-zione è stata commentata dal gior-nalista sportivo Marino Bartoletti.

IL CONVEGNO DELL’OSSERVATORIO NAZIONALE SULLE MANIFESTAZIONI SPORTIVENella mattinata di martedì 29 set-tembre, presso l'aula magna delRettorato dell'Università degli stu-di di Catania, c'è stata la confe-renza dal titolo “Sicurezza: tifareper uno sport più responsabile".L'incontro, organizzato dall'Os-servatorio nazionale sulle mani-festazioni sportive in collabora-zione con l'Università etnea, è sta-to aperto dagli interventi del Vicecapo vicario della Polizia Alessan-dro Marangoni e del Rettore del-l'Università Giacomo Pignataro.

Al convegno hanno partecipatoanche il capo della Segreteria delDipartimento della pubblica Sicu-rezza Vincenzo Panico, il Questoredi Catania Marcello Cardona, ilPresidente dell'Osservatorio na-zionale sulle manifestazioni Spor-tive Alberto Intini e la vedova del-l'ispettore Raciti, Marisa Grasso.

CERIMONIA NELLA CATTEDRALE E CONCERTO DELLA BANDAIl 29 settembre, nella CattedraleSant'Agata Vergine e Martire, l’Ar-civescovo di Catania SalvatoreGristina, ha celebrato la funzionereligiosa. Alla celebrazione eranopresenti il Ministro dell'Interno

Angelino Alfano e il Capo dellaPolizia Alessandro Pansa. La mes-sa è stata accompagnata da unquintetto di fiati della Banda mu-sicale della Polizia di Stato con lapresenza dei tenori Paolo Restiottoe Antonio Costa, entrambi assi-stenti capo della Polizia di Statoin servizio. In serata, presso il Tea-tro Massimo “V. Bellini”, Paola Pe-rego e Salvo Sottile hanno pre-sentato il concerto della Bandamusicale della Polizia. Insieme aimusicisti in divisa si sono esibitianche il cantante Mario Biondi, ilsoprano Giulia De Blasis, il primoflauto dell'orchestra del teatro Sal-vatore Vella e il coro del TeatroMassimo “V. Bellini”.

Da sinistra in sensoorario: il Vice capodella Polizia Marangoniconsegna un attestatoa Marisa Grasso; le rappresentative della Polizia e del teamClub Italia Master; il maestro Billi dirige la Banda della Poliziadurante l'esibizione diGiulia De Blasis; Mario Biondi insiemeai presentatori PaolaPerego e Salvo Sottilesul palco del TeatroBellini.

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ATTUALITÀ»

Cambia il reato, da omicidio colposo si passa a omicidio stradale. Il testo varato alla Camera torna al Senato per l’ultima rilettura

La Camera ha votato “si” al-l'introduzione del reato diomicidio stradale. Il testo ap-

provato a Montecitorio torna al Se-nato per la definitiva rilettura, dopole modifiche introdotte. L'omicidiostradale diventa un reato a sé, di-stinto su tre varianti. Resta la penagià prevista da 2 a 7 anni, quandola morte sia stata causata violandoil codice della strada.La sanzione penale sale negli altricasi; in particolare, chi provoca lamorte di una persona guidando instato di ebbrezza grave (tasso al-

colemico oltre 1,5 grammi per li-tro) o sotto effetto di sostanze stu-pefacenti, rischierà una pena da8 a 12 anni di carcere. Nel caso in cui il tasso alcolemicosuperi 0,8 g/l, oppure il guidatoreabbia causato l'incidente per con-dotte di particolare pericolosità(eccesso di velocità, guida contro-mano, infrazioni ai semafori, sor-passi e inversioni a rischio), la re-clusione va da 5 a 10 anni. La pena può però aumentare dellametà se a morire è più di una per-sona: in quel caso il colpevole ri-

Omicidio stradale,la strada è quella giusta

OROFiammed’

schia fino a 18 anni di carcere. Il testo approvato a Montecitorioprevede anche altre novità; eccolenel dettaglio.

LESIONI STRADALIAumentano le pene se chi guidaè sotto l’effetto di alcool o sostan-ze stupefacenti: da 3 a 5 anni perlesioni gravi e da 4 a 7 per quellegravissime. Nel caso in cui il col-pevole abbia un tasso alcolemicofino a 0,8 g/l, o se l'incidente ècausato da manovre pericolose, lareclusione sarà da un anno e 6

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mesi a 3 anni per lesioni gravi eda 2 a 4 anni per le gravissime.

CONDUCENTI MEZZI PESANTIL'ipotesi più grave di omicidiostradale (e di lesioni) si applica aicamionisti e agli autisti di autobusanche in presenza di un tasso al-colemico sopra gli 0,8 g/l.

FUGA DEL CONDUCENTESe il conducente fugge dopo l'in-cidente, la pena viene aumentatada un terzo a due terzi, e la penanon potrà comunque essere infe-riore a 5 anni per l'omicidio e a 3anni per le lesioni. Altre aggra-vanti sono previste se vi è la morteo lesioni di più persone oppure sesi è alla guida senza patente o sen-za assicurazione. La pena è invecediminuita fino alla metà quandol'incidente è avvenuto anche percolpa della vittima.

REVOCA DELLA PATENTEArriva finalmente la sospensionedella patente, anche se in manieramolto diversa da quanto chiesto agran voce da numerose associazio-ne e fondazioni promotrici di unaproposta di legge in materia (erainfatti richiesto l’ergastolo dellapatente quando il conducente diuna vettura compie l’omicidio sottol’effetto di alcool o droga).

In caso di condanna o patteggia-mento (anche con la condizionale)per omicidio o lesioni stradali vieneautomaticamente revocata la pa-tente. La nuova patente sarà con-seguibile dopo 15 anni (omicidio)o 5 anni (lesioni). Il termine è aumentato nelle ipotesipiù gravi: se il conducente è fuggitodopo l'omicidio stradale, dovrannotrascorrere almeno 30 anni dallarevoca.

RADDOPPIO DELLA PRESCRIZIONEI termini di prescrizione vengonoraddoppiati: viene introdotto an-

che l'arresto obbligatorio in fla-granza nel caso più grave (bevuta‘pesante' e droga). Negli altri casil'arresto è facoltativo. Inoltre, il pubblico ministero potràchiedere per una sola volta di pro-rogare le indagini preliminari.

PERIZIE COATTIVEIl giudice può ordinare, anche d'uf-ficio, il prelievo coattivo di cam-pioni biologici per determinare ilDNA. Nei casi urgenti e se un ri-tardo può pregiudicare le indagini,il prelievo coattivo può essere di-sposto anche direttamente dal pub-blico ministero.

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SALUTE»

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IARC si cambia: le carni rosse salgono sul banco degli imputatiLa nuova analisi dell’Agenzia per la ricerca sul cancro aggiorna la lista delle sostanze cancerogenedi Alessandro Mele

Ha suscitato molto scalpore laconclusione dello studiocondotto dall'International

Agency for Research on Cancer(IARC), l’agenzia dell’OrganizzazioneMondiale della Sanità che si occupadi ricerche sul cancro. I dati analiz-zati confermano che le carni lavo-rate, come ad esempio i wurstel, “so-no cancerogene", e vanno inseritenel gruppo 1 delle sostanze che cau-sano il cancro a pericolosità più altacome il fumo e il benzene. Meno arischio, ma comunque pericolose,le carni rosse non lavorate, da in-serire fra le “probabilmente cance-rogene". Per capire meglio di cosasi tratta, abbiamo rivolto una seriedi domande al Dottor Carmine Pin-to, Direttore dell'Unità operativa diOncologia Medica del PoliclinicoS.Orsola - Malpighi di Bologna ePresidente dell'Associazione Italianadi Oncologia Medica (AIOM).

Lo IARC ha aggiornato le liste de-gli agenti “cancerogeni” (Cate-goria 1) e di quelli “probabilmen-te cancerogeni”: le carni lavorate

e quelle rosse siedono ora sulbanco degli imputati insieme afumo, alcool e steroidi. Cosa si-gnifica tutto questo?Si tratta di una meta-analisi di cir-ca 800 studi, dalla quale risultaun rischio cancerogeno per le car-ni processate (insaccati, affumicati,etc.). Va detto però che sono statianalizzati studi epidemiologici chein parte si riferiscono a condizionimolto diverse da quelle attuali ita-liane per lavorazioni equalità/quantità di additivi impie-gati che sono alla base del rischio.Per le carni rosse posizionate inClasse II si parla di probabilità, equindi come per l’alcool si consi-glia un’assunzione equilibrata.

Qualche titolo di giornale ha sicu-ramente creato confusione. Cosadeve sapere esattamente il lettore?Non deve esserci allarmismo. Nel-l’attuale situazione italiana non sus-sistono queste condizioni di rischiocancerogeno. L’industria alimentaree le normative nel nostro Paese so-no tra le più avanzate.

La correlazione tra tumore al colone consumo eccessivo di carne eranota da tempo; nel 2002, l’Orga-nizzazione Mondiale della Sanitàaveva consigliato di limitare il con-sumo di carni lavorate. Cosa cambiacon questo nuovo rapporto del-l’IARC?Niente di nuovo. È però importanteche si confermino con un’adeguatametodologia i dati che ci venivanoda singoli studi. A questo propositosottolineo che i due tumori incrimi-nati, quello dello stomaco in parti-colare ma anche del colon-retto, ten-dono a diminuire in incidenza in Ita-lia, e questo a conferma di quantogià detto.

Quali saranno le indicazioni chel’Organizzazione Mondiale dellaSanità dovrà dare ai governi na-zionali?L’OMS non darà indicazioni parti-colari, se non l’invito a un’atten-zione maggiore per i sistemi di con-servazione delle carni processate ea una dieta equilibrata per le carnirosse.

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Le liste compilate dallo IARC, l’Agenzia internazionale per la ricercasul cancro, raggruppano le sostanze sulla base del livello di cance-rogenità dimostrato in studi scientifici. L’ingresso nella lista richiedeche siano disponibili i risultati di studi di laboratorio e, se disponibili,anche di studi epidemiologici sull'uomo. Tali studi vengono eseguitiad altissimi dosaggi o con durate d'esposizione molto lunghe, diffi-cilmente replicabili nella vita reale. È importante anche sapere chemolte sostanze cancerogene sulle quali non esistono studi cosìprecisi non vengono inserite nelle liste IARC. Prima di preoccuparsi,è importante sapere non solo in che lista si trova una certa sostanzama quali sono i dosaggi e le durate d'esposizione oltre le quali ilrischio diventa reale e non solo teorico.• Alcol, benzene, la naftalina usata come antitarme negli armadi ma

anche farmaci come la ciclosporina, impiegata per impedire ilrigetto nei tumori: tutte queste sostanze hanno in comune l'appar-tenenza alla classe 1 dell'International Agency for Research on Can-cer, lo IARC di Lione, che stila la classifica di ciò che può provocareil cancro in base a una precisa scala di rischio.

• Il gruppo 1 contiene i carcinogeni umani certi e comprende 113agenti (dati aggiornati al 2014); il gruppo 2A comprende carcinogeniprobabili per l’uomo e contiene 66 agenti; il gruppo 2B riunisce icarcinogeni possibili, per un totale di 285 sostanze; il gruppo 3comprende le sostanze non classificabili come carcinogene (nel2014 erano 505); il gruppo 4, infine, raggruppa sostanze probabil-mente non carcinogene per l’uomo (in questa categoria c'è unasola sostanza, il caprolactam, un precursore del nylon).

Salta subito all'occhio un dato: è evidente che non esiste un'unicasostanza innocua nel mondo, ma per fortuna ne esistono molte altre.Le liste dello IARC, compilate a partire dal 1971 sulla base degli studidisponibili nella letteratura scientifica, includono gli agenti studiatiperché nei loro confronti c'era un sospetto: nel caso del caprolactam,quando il nylon si è diffuso nell'abbigliamento, qualcuno ha avutoun dubbio sulla sua innocuità. Così è stato valutato in laboratorio perpoi scoprire che non interagisce con le sostanze biologiche contenutenell'organismo umano e che quindi non dà alcun problema.

Le liste IARC

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Il tipo di cottura della carne puòaumentare o diminuire i rischi?Si, la combustione diretta dellecarni, come avviene con alcunemodalità di cottura (barbecue ocottura alla griglia, ndr), può pro-durre prodotti cancerogeni noticome idrocarburi policiclici.

I vegani e i vegetariani avrannoora una lancia in più dalla loroparte. Senza creare inutili allar-mismi, cosa deve sapere un ge-nitore prima di modificare l’ali-mentazione del proprio figlio?I genitori non devono modificaresulla base della pubblicazioneIARC l’alimentazione dei proprifigli. Le carni sono indispensabiliper la crescita, per garantire unadeguato apporto proteico e anchevitaminico; il consumo di carni,infatti, sia bianche che rosse, è ne-cessario per un adeguato apportoalimentare. Ugualmente è impor-tante non eccedere nel consumo.

Dopo l’emergenza sanitaria e ilcrollo dei consumi causato daAviaria, Suina e Mucca pazza, lacarne torna ad essere sotto at-tacco. Questa volta, però, non siparla di un’emergenza, ma di ri-

schi connessi a un comportamen-to alimentare. È così?È un ulteriore episodio che evi-denzia la necessità di sviluppo diuna cultura dell’alimentazione nonconsumistica e mediatica. La pubblicazione dello IARC e l’at-tenzione mediatica che ha gene-rato, è un’occasione da non per-dere per riaccendere i riflettori suuna cultura dell’alimentazioneispirata alla nostra dieta mediter-ranea, una dieta in cui c’è un equi-librio di tutti componenti, comeverdure, frutta, legumi, olio di oli-va, pesce e carni.

Evoluzione dei consumi apparenti di carne bovina,suina e avicola in Italia(fonte: FAOSTAT, 2014, Food Supply Quantity)

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MOSTRE»

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HENRI CARTIER-BRESSON E GLI ALTRIIl tempo si ferma sulle meraviglie d’ItaliaIn 200 immagini il racconto affascinante dei più celebri fotografi del mondoFonte: cartella stampa Palazzo della Ragione Fotografia

I l primo è Henri Cartier-Bresson.A lui, indiscusso maestro, e alsuo viaggio in Italia, durato ol-

tre trent’anni, è affidato il compitodi introdurre l’itinerario fotograficoche, assieme a quelli di altri 35 au-tori, contribuirà a restituirci l’im-magine del nostro Paese visto con

l’obiettivo dei più grandi fotografiinternazionali. Fino al 7 febbraio2016, a Milano, Palazzo della Ra-gione Fotografia ospita “Henri Car-tier-Bresson e gli altri – I Grandifotografi e l’Italia”, la seconda tappadi un evento espositivo iniziato conItalia Inside Out. Per raccontare co-

me i grandi fotografi internazionalihanno visto l’Italia in un arco ditempo di quasi ottant’anni, la mo-stra è divisa in sette ampie aree te-matiche, all’interno delle quali sisviluppa una storia indiretta dellafotografia e dell’evoluzione dei suoilinguaggi. Promossa e prodotta dalComune di Milano Cultura, Palazzodella Ragione, con Civita, Contrastoe GAmm Giunti e curata da Gio-vanna Calvenzi, la rassegna chiudeil percorso dedicato all’Italia volutonell’anno di Expo 2015 e iniziato

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lo scorso marzo, con la mostra de-dicata ai fotografi italiani. Lo spazioespositivo del Palazzo della Ragio-ne, interamente dedicato alla foto-grafia, inaugurato a giugno 2014nel cuore di Milano, arricchisce ilsuo palinsesto con una selezione diimperdibili immagini.

IL VIAGGIOIl lungo viaggio in Italia inizia conun autoritratto di Henri Cartier-Bresson del 1933: il suo sognoumanista di fermare il tempo, dicogliere il momento decisivo nelflusso in divenire della realtà in-fluenzerà a lungo la fotografia ditutto il mondo e sarà adottato dagenerazioni di fotografi. Dopo Car-tier-Bresson, e il suo viaggio duratocirca trent’anni, il reportage di Ro-bert Capa al seguito delle truppeamericane durante la Campagnad’Italia del 1943; segue l’eleganterilettura del mondo della fede af-

frontato da David Seymour e il fa-scino che un’Italia minore esercitasu Cuchi White, ancora studentessadi fotografia. Poi la visione uma-nista si stempera nelle luci classichedel racconto di Herbert List o nelladestabilizzazione della visione diWilliam Klein che entra da prota-gonista nel provocatorio raccontodi Roma del 1956. Infine, SebastiãoSalgado che, con la consueta ma-gistrale capacità di rileggere la re-altà degli uomini, racconta l’epopeadegli ultimi pescatori di tonni inSicilia. Si passa poi alla fascinazioneper la fotografia in bianco e nero

nella quale la narrazione si allon-tana dal reportage ma conserva in-tatta la poesia della visione classica:è il viaggio di Claude Nori che ri-percorre le strade dei ricordi sul li-torale adriatico alla ricerca di radicifamiliari ma è anche la visione dellacapitale di Helmut Newton che in“72 ore a Roma” ricrea una passeg-giata notturna nel centro monu-mentale della città.

I LINGUAGGI E LE CITTÀLe nostre città d’arte e cultura di-ventano poi terreno di interpreta-zione e di sperimentazione dei moltilinguaggi che la tecnologia con-temporanea offre oggi alla fotogra-fia. Alexey Titarenko racconta unaVenezia magica, Abelardo Morell,ad esempio, utilizzando le tecnichedel “foro stenopeico”, crea visioninelle quali interni ed esterni si som-mano, Gregory Crewdson riscoprela fotografia in bianco e nero per

A sinistra, Henri Cartier-Bresson,Firenze, 1933 © Henri Cartier-Bresson /Magnum Photos. Sopra, Sebastião Salgado, Gli equipaggi,condotti dal rais, si radunano all’albaper dare inizio alla mattanza. Trapani, 1991© Sebastião Salgado / Amazonas Images

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MOSTRE»

interpretare Cinecittà, Irene Kunginvece ricrea un’atmosfera oniricaper ritrarre i monumenti del passatoe del presente di Milano. A intro-durre il quarto itinerario, affidatoad autori che utilizzano quello cheper consuetudine viene definito“linguaggio documentario”, è PaulStrand, che con Cesare Zavattini harealizzato una delle più straordinarieopere dedicate alla realtà contadina:Un Paese del 1953. Strand, attra-verso ritratti, still life e paesaggiconserva la storia di un piccolo cen-tro emiliano, Luzzara. A cinquant’anni di distanza, macon lo stesso intento, Thomas Struthritrae il centro storico di Milano eJoan Fontcuberta si dedica ai ga-binetti delle curiosità dei Museiscientifici di Bologna e di ReggioEmilia. Il Grand Tour continua toc-cando anche una fotografia più di-sturbante, quella dei disagi esisten-ziali e degli scempi architettonici:Art Kane, che progetta immagini-sandwich che raccontano la scom-parsa di Venezia e di Michael Ac-kerman che racconta invece in unalunga sequenza un doloroso incon-tro napoletano. Fanno da contraltare a queste im-magini numerosi autori che rileg-

gono il nostro Paese con sguardopositivo: Joel Meyerowitz raccontale luci magiche della Toscana e ar-ricchisce le sue immagini con il con-tributo poetico di Maggie Barret,Steve McCurry, a Venezia, è affa-scinato dall’alchimia estetica che sicrea tra le persone e l’ambiente eMartin Parr invece, sulla costiera

Amalfitana, gioca con l’immaginedei turisti che si dedicano a ritrarrese stessi sullo sfondo di straordinaripaesaggi. Chiude idealmente il per-corso espositivo la narrazione au-tobiografica: Nobuyoshi Araki, an-che lui affascinato da Venezia, sifotografa con le maschere del car-nevale e racconta in chiave sogget-tiva i suoi incontri. Sophie Zénonripercorre la storia della sua fami-glia, costretta a emigrare, affian-cando i ritratti dei suoi nonni ai loroluoghi di provenienza e infine ElinaBrotherus e i suoi autoritratti nelpaesaggio che si ricollegano all’ini-zio del nostro itinerario allo stupe-facente e modernissimo autoritrattodi Henri Cartier-Bresson che ha datoil via a questo lungo viaggio.

INFOHENRI CARTIER BRESSON E GLI ALTRI. I grandi fotografi e l’ItaliaFino al 7 febbraio 2016Palazzo della Ragione FotografiaMilano, Piazza Mercanti www.palazzodellaragionefotografia.it

Sopra, SteveMcCurry, Gondolein un canale.Venezia, 2011. © Steve McCurry

Sopra, Irene Kung, Duomo. Milano, 2012 © Irene Kung -Courtesy Contrasto Galleria Milan. Sotto, Abelardo Morell, San Marco. Venezia, 2007 © AbelardoMorell - Courtesy of Edwynn Houk Gallery, New York

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Crescono le città e nascono le arterieautostradali. Cenni storici sull’impiegodell’elicottero nel Servizio aereo della Polizia A cura dell’Ufficio Storico della Polizia di Stato

UFFICIO STORICO»

I l costante sviluppo dell’avia-zione leggera in ambito mili-tare e civile, particolarmente

intenso nel periodo successivo alsecondo conflitto mondiale, ha of-ferto un importante mezzo tecnicoagli operatori di polizia del Corpodelle Guardie di pubblica sicurez-za: l’elicottero. Un velivolo estre-mamente versatile adatto a diversiimpieghi, dall’osservazione dellesempre più articolate reti di co-municazione stradali e ferroviarie

al controllo dei confini territorialiterrestri, aerei e marittimi; dal mo-nitoraggio degli eventi di massaa carattere sportivo o politico alsoccorso alle collettività vittimedi calamità naturali, passando perla tutela dei beni paesaggisti e am-bientali, pubblici e privati.

CRESCONO LE CITTÀ, CAMBIANO I CITTADINIL’Italia uscita dalla guerra avevaun grande bisogno di coesione so-

ciale e crescita economica. Le in-genti aperture di credito interna-zionale, in particolare quelle con-cesse dal Piano Marshall, hannofavorito le enormi energie umanepresenti nel Paese. La Carta Costi-tuzione nella quale erano sanciti iprincipi fondamentali di uguaglian-za, libertà e lavoro, in funzioneprogrammatica per la realizzazionedi ogni progetto umano, ha datoimpulso a una complessa consa-pevolezza sociale e conseguenteantropizzazione di un territorioorograficamente poco favorevole.Tutto questo ha portato a due cam-biamenti molto importanti: la mas-siccia implementazione dei centriurbani, con conseguente derura-lizzazione delle campagne; la crea-zione di arterie autostradali inti-mamente connesse alla rete viariastatale, provinciale e comunale, chehanno trasformato il Paese e conesso i suoi cittadini. L’impegnocreativo dei singoli è diventato fat-tore dinamico che ha innescato ilcosiddetto “boom economico”, conriflessi sulla stabilizzazione del la-voro e il conseguente benessere permolte famiglie. L’importante rilan-cio della realizzazione e dell’ade-guamento delle reti viarie ha per-messo una maggiore celerità negliinterventi a sostegno delle popo-lazioni afflitte da calamità naturaliin un Paese altamente sismico ericco di reti fluviali, laghi, specchid’acqua interni, e sempre più pia-gato dal diffuso abusivismo edilizioanche in zone a rischio idrologicoe vulcanico.

L’EVOLUZIONE DELLA POLIZIALa Polizia, oltre a intervenire nelsoccorso pubblico, è posta a difesae garanzia di tutte le libertà co-stituzionalmente orientate e su-blimate nel proprio motto: Sub le-

L’occhio dell’aquila

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UFFICIO STORICO»ge libertas. Da ciò è nata la ne-cessità di evolvere per essere alpasso con i radicali mutamenti so-ciali e per anticipare e gestire,nell’alveo della legalità, le singoleistanze e le aspirazioni – tutte de-gne e tutte democraticamenteuguali – di ogni cittadino. Insieme a questa incredibile ventatadi novità, è da segnalare anche l’au-mento e l’inasprimento della con-flittualità sociale, capace di esaspe-rare il confronto tra spinte eguali-tarie e forze conservatrici. Le riven-dicazioni salariali, il diritto alla casae le pari opportunità hanno portatocentinaia di migliaia di persone amanifestare nelle piazze del Paese.La gestione dell’ordine pubblico insenso democratico ha assunto unvalore prioritario per il Corpo delleGuardie di pubblica sicurezza; sisono adeguate alle nuove esigenzesia le tecniche di intervento, sia imezzi a disposizione. I veicoli blin-dati come gli Staghound, gli Hum-ber, dotati di mitragliatrici, le mo-toscudate armate con fucili auto-matici, come la Breda, i gipponi america-ni Dodge e i torpe-doni, hanno lasciato spazioa mezzi più moderni e con allesti-menti diversi. La priorità diventa ilconfronto; il contenimento delleforze violente, cospiratrici o sov-versive, lascia spazio alla garanziae alla tutela, al confronto e alla cri-tica. In questa cornice, l’introdu-zione del velivolo completavaquell’ammodernamento delle do-tazioni della polizia, in generale, edei mezzi a motore in particolare.

GLI ELICOTTERI PER IL CONTRASTO AL CONTRABBANDOIl dibattito sull’impiego degli eli-cotteri per esigenze di polizia, giàampiamente utilizzati negli Stati

Uniti e nel Regno Unito, ha riguar-dato tutte le polizie occidentali, ein particolare Francia e Germania,dove la criminalità, per l’attività dicontrabbando, faceva da tempo usodi aerei privati per paracadutaremerci o di mini sommergibili uti-lizzati nel lago di Como per il tra-sporto illegale di valuta in Svizzera.Proprio la necessità di contrastareil contrabbando e le manifestazionidi reato a esso connesso, ha portatoil Corpo della Guardia di Finanzae il Corpo dei Vigili del Fuoco a do-tarsi dei primi esemplari di elicotteroper impieghi di polizia e per il co-ordinamento e l’intervento in soc-corso alla popolazione. I costi diacquisto e di gestione degli elicotterierano molto alti e quindi gli strut-turali limiti di bilancio hanno apertoall’interno delle diverse forze di po-lizia l’interrogativo sull’opportunitàd’impiego degli elicotteri al postodegli aeroplani, partendo dal paci-fico assunto dell’utilità dell’osser-

vazione dall’alto per un più efficacecontrollo del territorio e delle fron-tiere marittime aeree e terrestri. Perdimostrare la reale utilità del nuovomezzo, vengono programmate di-verse esercitazioni pratiche che ap-profondiscono le indicazioni stra-tegiche e politiche già espresse nellaXVI Conferenza sul traffico e la cir-colazione tenuta a Stresa nel 1959.L’utilizzo massificato delle auto-vetture e dei mezzi di trasporto, aduso privato, stava ormai generandoprofonde trasformazioni nel terri-torio e nelle linee infrastrutturali,facendo diventare la viabilità fun-zionale a rango strategico per losviluppo del Paese.

AUMENTANO I CRIMINI, LA POLIZIA CORRE VELOCEAnche la volontà politica di favo-rire, per il trasporto delle merci, i

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mezzi gommati su strada e gli snodiferroviari rispetto alle “autostradedel mare”, ha portato a un crescenteampliamento di tutti gli aspetti lo-gistici o comunque connessi allarete viaria. In particolare, il cre-scente e rapido sviluppo delle pe-riferie urbane delle più importanticittà d’Italia (Roma in particolare),ha comportato non solo un incre-mento del volume del traffico, maanche l’intensificarsi di forme direato particolarmente allarmantiquali l’omicidio, la rapina, il bor-seggio, l’estorsione. Realtà criminaliche portano la Squadra Mobile diRoma a dotarsi di automezzi par-ticolarmente veloci in grado di oc-cupare tutto il settore urbano dicompetenza in tempi brevissimi.

Autovetture come la Ferrari 250G.T. (resa celebre dall’indimentica-bile figura del Maresciallo di pub-blica sicurezza Armando Spatafora),la Ford Zephyr 6, la Fiat 2300/S,l’Alfa Romeo Giulia T.I., l’Alfa Ro-meo 2600 Sprint, presidiavano lacittà 24 ore al giorno 7 giorni su 7,stando costantemente sul territorioin via preventiva e repressiva. Ognimovimento degli automezzi era resosinergico e funzionale dal coordi-namento della sala operativa dellaQuestura, che poteva monitorare leposizioni delle autovettura in stabilecontatto radio.

VIGILANZA SULLE CITTÀLa possibilità per la sala operativadell’osservazione dall’alto della cit-tà consentiva di abbattere le bar-riere strutturali, permettendo a tuttigli equipaggi della polizia presentisul territorio di intervenire tempe-stivamente e con successo sullascena del crimine. Così, nel set-tembre del 1963 vengono selezio-nati i candidati per costituire, invia sperimentale, le prime due “Se-

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UFFICIO STORICO»zioni Elicotteri di Pubblica Sicu-rezza (S.E.P.S.)”, destinate a Romae Milano e composte ciascuna dadue ufficiali, due sottufficiali spe-cialisti e tre guardie dipendenti,per le necessità organico-ammi-nistrative, dai locali Compartimentidi Polizia Stradale, e per l’organiz-zazione tecnico logistica all’Ae-reonautica Militare la quale fornivamezzi e piloti. Le Sezioni inizianoa operare il 10 novembre 1963. Il 14 luglio del 1967 viene attivataanche la Sezione di Bari. La finalitàprincipale delle due Sezioni spe-rimentali era quella tipica di pub-blica sicurezza: servizi di poliziastradale, osservazione della circo-lazione, concorso e coordinamentodei servizi di ordine pubblico, in-tervento in operazioni di poliziagiudiziaria, soccorso pubblico.

LA SCUOLA DI AERONAVIGAZIONETra i primi ufficiali a formarsi allaScuola di Aeronavigazione unamenzione partecipata meritano lefigure del Tenente Colonnello Fran-co Basso e del Capitano LorenzoGiacobbe, entrambi osservatori delCorpo delle guardie di P.S., e delMaresciallo Dario De Rossi pilota

di elicottero dell’Aeronautica Mi-litare, accomunati da un tragicodestino segnato da un incidente inelicottero avvenuto il 9 luglio del1965 al termine di un importanteservizio di ricognizione diretto acompletare il piano per la circola-zione stradale lungo l’intera retedella zona del Monte Bianco. Stessasorte hanno avuto il 1° pilota Te-nente Leoni Leo dell’AeronauticaMilitare e il 2° pilota Capitano Mar-cello Abbate, deceduti mentre svol-gevano esercitazioni di sorveglian-za aerea lungo i tratti stradali diconnessione alla Capitale. Nono-stante questi lutti dolorosissimi peril Corpo delle Guardie di PubblicaSicurezza e per l’Aeronautica mi-litare, restavano evidenti le enormipossibilità che l’elicottero avrebbepotuto dare agli operatori di polizianel contrasto all’illegalità in genere.I rischi connessi a un mezzo mec-canico così complesso che restavasospeso in aria scatenavano rea-zioni di fascino miste a timore, ein alcuni casi autentico sgomento.Si narra di alcune anziane donnedel frusinate (Ferentino) che allavista di un elicottero alleato, rapiteda un turbamento visionario, si in-ginocchiano a terra.

IL TENENTE COLONNELLOANGELO SEPENonostante l’originaria pericolositàintrinseca del mezzo, il progetto ver-so la costituzione di un autonomoservizio aereo ha continuato il suocorso. Lo studio di fattibilità più ar-ticolato e complesso realizzato è ri-feribile al Tenente Colonnello AngeloSepe del Compartimento PoliziaStradale – Sezione Elicotteri di p.s.di Roma e titolato: “Schema di or-ganizzazione di un servizio aereodella P.S.”. Figura centrale nella rea-lizzazione del Servizio Aereo e nelsostenere quello che di li a poco (31ottobre 1971) è diventato la base del“Regolamento sul servizio aereo dellapubblica sicurezza”, a firma del Capodella Polizia Vicari. Il Tenente Co-lonnello Sepe aveva una particolarepassione per il volo e aveva già avu-to modo di distinguersi come para-cadutista presso la Scuola militaredi Tarquinia e come appartenente alX Reggimento Arditi paracadutisti. Dal Regolamento sul servizio aereosono nati velocemente i diversiGruppi volo, prima quello di Praticadi Mare (Roma), poi Milano, Bolo-gna, Palermo, Reggio Calabria, Na-poli, Abbasanta (Oristano), Firenze,Bari, Venezia e Pescara.

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PARIDE MILIANTI

Da scalpellino a campione italiano

di slalom speciale

I CAMPIONI DELLE FIAMME ORO»di Fausto Consani, socio sezione ANPS di Pisa

L’autore rivolge un sentitoringraziamento all’UfficioAffari Generali della ScuolaAlpina della Polizia di Statodi Moena, per il preziosocontributo fotografico messo a disposizione.

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I CAMPIONI DELLE FIAMME ORO»Abetone, estate 2015. È una

bellissima giornata di ago-sto, il cielo terso e il verde

dei monti che mi circondano in-vogliano a fare qualche percorsomontano. Qui vicino, proprio nelcentro del paese, ci sono negozidi articoli sportivi, e quindi decidodi entrare per fare acquisti. Varcatala soglia di un negozio, scorgo unagigantografia in bianco e nero diuno sciatore; accanto, un palmaresin un quadro ne ripercorre la storiain ordine cronologico, segnandoi successi di un campione di sci.Siamo all’Abetone, paese che hadato i natali a campioni illustri disci alpino, quali Zeno Colò, CelinaSeghi, Vittorio Chierroni, GaetanoCoppi, Paride Milianti e tanti altri.Penso che forse il proprietario èun appassionato di sport, magaripotrebbe essere proprio lui lo scia-tore della gigantografia. Un signo-re con in capelli grigi mi viene in-contro, mi saluta e mi chiede: “Incosa posso esserle utile”? Rispondoche sono lì per acquistare alcunecose, ma prima gli chiedo, vistala somiglianza, se è lui il campionedella foto. La risposta è afferma-tiva; con stupore e meraviglia, daacquirente mi trasformo in ammi-ratore di Paride Milianti, ex atletaFiamme Oro, tre olimpiadi da atle-ta e una da allenatore.

DALL’ABETONE ALLA SCUOLA ALPINA DI MOENALa giornata abetonese non potevacominciare meglio. Il campioneinizia a raccontare la sua storia,la conversazione diventa piace-vole, il tono amichevole. Paride Milianti, nato in una piccolafrazione di Lizzano in Belvedere,in provincia di Bologna, nel 1934,vince la prima gara a tredici anni,poi viene convocato all’Aprica peri Campionati italiani. L’esordio con

Milianti ai Campionati italianidi sci alpino del 1965.

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gli sci avviene a cinque anni, conil primo paio regalato dal nonno.“Un giorno caddi e mi ruppi unagamba – racconta Paride – il non-no ci rimase male e spezzo gli sci”.Dopo avere conseguito il piazza-mento tra i primi quindici ai Cam-pionati del Mondo di sci in Sveziadel 1954, nel 1956 decide di la-sciare i monti dell’Appennino To-scano per andare a Moena allaScuola Alpina della Polizia di Sta-to, sede del Gruppo Sportivo Fiam-me Oro. Vi resta fino al 1976, annodel suo congedo dalla Polizia e dal-l’agonismo.

LE OLIMPIADI INVERNALI E LA VITTORIA ALLA 3-TREIl percorso di Milianti è ricco disuccessi; basti pensare alla parte-cipazione a ben tre Olimpiadi in-vernali: quella di Cortina nel 1956,poi quella di Squaw Valley con un12° posto in Discesa libera e un 8°posto nel Gigante e nello Slalomspeciale (al termine della primaprova aveva fatto registrare il 2°miglior tempo). L’Olimpiade cheParide ricorda più volentieri è lasua terza, quella di Innsbruck del

1964; in quel team azzurro non eratra i titolari, ma in virtù di tre ec-cezionali vittorie conseguite in am-bito nazionale a Madonna di Cam-piglio, ottiene la partecipazione co-me titolare, piazzandosi nei primiquindici nello Slalom Speciale. Incampo nazionale i risultati sononotevoli: nel 1962 è Campione ita-liano assoluto di Slalom gigante e2° nello Slalom dei Campionati Ita-liani Assoluti di sci alpino. Nellostesso anno, dopo avere conseguitobuoni piazzamenti nei Campionatidel Mondo a Chamonix, divieneprotagonista a Madonna di Cam-piglio, dove trionfa vincitore nellagara di importanza nazionale de-nominata 3-Tre, aggiudicandosi laCombinata e lo Slalom speciale.

LA CARRIERA DA ALLENATORENel 1974, dopo una vita agonisticada protagonista, decide di appen-dere gli sci al chiodo. In virtù dellasua esperienza, la Federazione ita-liana sport invernali (Fisi) lo an-novera tra gli allenatori impegnatia seguire i grandi campioni azzurridella cosiddetta “Valanga azzurra”(Piero Gros, Gustavo Thoeni, Er-win Stricker, Helmuth Schmalzl,Tino Pietrogiovanna). Insieme aloro, Milianti ha allenato ancheHerbert Plank, Paolo De Chiesa eFausto Radici. Nel 2001, all’età di 67 anni ha par-tecipato alla spedizione celebrativaal Polo Nord, organizzata da Ame-deo di Savoia, insieme ad Hans

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PALMARÈS1954 Piazzamento tra iprimi 15 nei Campionatidel Mondo di Aare(Svezia).1956 Partecipazionealle Olimpiadi diCortina.1957 Campione italianoassoluto di Slalom e 3°nello Slalom Gigantedei Campionati ItalianiAssoluti di sci alpino.1958 Piazzamento tra iprimi 15 nei Campionatidel Mondo a BadGastein (Austria).Secondo posto nelloSlalom e terzo nelloSlalom Gigante deiCampionati ItalianiAssoluti di sci alpino.1959 Terzo posto nelloSlalom Gigante deiCampionati ItalianiAssoluti di sci alpino.

1960 Partecipazionealle Olimpiadi di SquawValley con un 12° postoin Discesa libera e un8° posto nel Gigante enello Slalom speciale. 1962 Campione italianoassoluto di SlalomGigante e secondoposto nello Slalom deiCampionati ItalianiAssoluti di sci alpino.Piazzamento tra i primi15 nei Campionati delMondo a Chamonix(Francia). A Madonnadi Campiglio vince lagara denominata 3-Tre,aggiudicandosi laCombinata e lo SlalomSpeciale.1964 Olimpiade diInnsbruck; fa partedella squadra azzurrama non come titolare,in virtù di tre vittorieimportanti conseguite

in ambito nazionale a Madonna diCampiglio, ottiene lapartecipazione diretta esi piazza nei primi 15dello Slalom Speciale.1965 Campione italianodi Slalom Speciale aMadesimo e terzoposto nello SlalomGigante.1966 Allenatore dellaSquadra Nazionale.1968-1970 Allenatoredegli italianiall’Olimpiade diGrenoble e deiCampionati del mondoin Val Gardena (1970).1974 Fine attivitàagonistica e congedodal Gruppo SportivoFiamme Oro. Ha inoltre partecipato a tre Campionatimilitari mondialivincendone uno.

I CAMPIONI DELLE FIAMME ORO»Kammerlander e a Mike Bongior-no, dimostrando così straordinariedoti di resistenza fisica e amoreper lo sport che vede la neve comeprotagonista.Il riassunto della vita di Paride,uomo semplice e puro come gliuomini della montagna, si con-clude in un bar davanti a una fu-mante tazzina di caffè; cerco difarmi dire qual è il suo ricordo piùbello del passato, ma lui mi ri-sponde in maniera semplice: “Nonpenso quasi mai al mio passato,perché la mia mente è sempre pro-iettata al futuro”.

Sotto, il poliziotto campione ParideMilianti al termine di una gara.A destra, la squadra di discesisti delle Fiamme Oro, anni ’60.

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I poliziottidella neve

Operatori altamente specializzati pronti a intervenire per assistenzasulle piste da sci o in casodi soccorso alpino

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Testi: poliziadistato.it. Per le foto si ringrazianol’Ufficio Relazioni Esternedella Polizia di Stato e ilCentro addestramentoalpino di Moena

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Agarantire la sicurezza disciatori, snowboarder eamanti della neve c'è il

personale della Polizia di Stato,con la sua specialità: la Poliziadella montagna. Sono 218 gliagenti presenti in circa 50 dellepiù importanti stazioni sciistichealpine e appenniniche del territorionazionale. Gli operatori sono im-pegnati ad assicurare il rispettodelle regole in pista e intervengo-no in caso di incidenti, calamitànaturali e per ogni necessità disoccorso.

LA SICUREZZA IN MONTAGNA Il maggiore fattore di rischio sullepiste è l'eccessiva velocità non

commisurata alle proprie capacitàtecniche e fisiche. In pista bisognasempre tenere conto della visibi-lità, delle condizioni del mantonevoso e dell'affollamento. È poinecessario conoscere e rispettarela segnaletica perché la montagnanon è più una vacanza per pochi.Nel 2003, è stato riordinato il si-stema delle norme di comporta-mento nella pratica degli sport in-vernali, con una legge nota come“legge sul casco" (previsto perbambini e ragazzi fino a 14 anni).La pista va infatti considerata co-me un insieme variabile di ele-menti: un ambiente le cui condi-zioni possono cambiare improv-visamente e che richiede un ap-proccio di maggiore rispetto nei

confronti degli altri sciatori e dellamontagna stessa.IL CENTRO DI MOENALa formazione degli operatori dellaPolizia della montagna è affidataal Centro di Moena, che forma ilpersonale della Polizia di Stato sutre livelli: - giuridico-operativo, per permet-

tere agli agenti di poter ricostrui-re esattamente qualsiasi eventolegato a infortuni ad alta quota;

- sanitario, perché ogni agente siain grado di aiutare una persona

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Durante un'esercitazione, gli operatori sistemano un ferito su una speciale barella per esseretrasportato a valle.

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in difficoltà, dal primo soccorsoai possibili attacchi di panico;

- tecnico-teorico, per fornire ai po-liziotti della neve gli strumenti peraffrontare con professionalità ogni

esigenza di soccorso anche in con-dizione atmosferiche estreme.

Il personale quindi è preparato perprestare il primo soccorso in casodi sciatori con contusioni e frat-ture, ma anche di fronte ad altre

emergenze sanitariegravi come l'in-

farto perchéè addestrato

e abilitato all'uso del defibrillatore,strumento insostituibile per salvarevite umane in caso di arresto car-diaco. Il Centro addestramento al-pino di Moena, oltre ad essere pre-sente in molteplici ambiti e attivitàmontane, assicura anche una col-laborazione nelle operazioni disoccorso alpino, sia in roccia chein valanga, grazie a un'intesa conil Corpo nazionale soccorso alpinoe speleologico. Il personale è in possesso di unaelevata specializzazione profes-sionale che consente di affrontarenel migliore dei modi le situazionidi emergenza che si presentano inmontagna. Molti operatori del cen-tro di Moena hanno contempora-neamente più qualifiche profes-sionali e, trattandosi di Istituto diistruzione, vi sono anche moltioperatori con qualifiche profes-sionali tipiche dei centri di forma-zione quali: istruttore di tiro, tec-niche operative, guida, polizia giu-diziaria, difesa personale e altre.

Esercitazione di soccorsoalpino, ricerca di persone

sepolte da una valanga.

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La Scuola alpina del Corpo delle guardie di pubblicasicurezza, istituita nel 1948 a San Candido (Bolzano)e successivamente trasferita a Moena (Trento) nel1952, venne rinominata nel 1975, Centro addestra-mento alpino del Corpo delle guardie di pubblicasicurezza presso la Caserma Giuseppe Moschitz. La struttura, intitolata all'atleta del gruppo sportivoFiamme Oro drammaticamente scomparso duranteuna gara di discesa, è stata inaugurata il 17 luglio 1967.Grazie a una continua evoluzione professionale, colpassare degli anni il Centro ha sviluppato una parti-colare attitudine alle attività di sicurezza in montagna.

L'Istituto, infatti, è impegnato tanto in servizi operativi,quanto in compiti di formazione, di addestramentoe di specializzazione del personale. Un impegno pre-miato nel 1976 con il conferimento della Medagliad'oro al valor civile per l'intensa opera di soccorso inmontagna prestata dal personale del Corpo delleguardie di pubblica sicurezza.Il Centro addestramento è sede del gruppo sportivoFiamme Oro per gli sport invernali, che vanta unagloriosa tradizione e compete in diverse disciplineinvernali, conseguendo brillanti risultati portandocosì particolare prestigio alla Polizia di Stato.

La storia del Centro di Moena

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Queste le diverse qualifiche degli uomini del Cen-tro addestramento alpino di Moena:

Istruttore di alpinismo: realizza le attività didattichee operative dell'indirizzo alpinistico per tutti i corsi,dove sia previsto l'impiego di materiali e tecnichealpinistiche, operando prevalentemente in ambienteimpervio, su grandi pareti e ghiacciai. Aiuto istruttore di alpinismo: si occupa delle at-tività didattiche e operative dei corsi base per lequalifiche di esperto in manovre di corda, alpinistae sci alpinista. Opera anche in ausilio agli istruttoridi alpinismo quando è previsto l'impiego di materialie tecniche alpinistiche. Istruttore di sci alpino: si occupa delle attività di-dattiche e operative dell'indirizzo sciistico per tutti icorsi e indirizzi dove sia previsto l'impiego di materialie tecniche sciistiche, operando prevalentemente supiste da sci e occasionalmente anche fuori pista. Aiuto istruttore di sci alpino: si occupa delle attivitàdidattiche e operative del corso base per la qualificadi sciatore, nonché delle attività didattiche e operativedegli altri indirizzi dove sia previsto l'impiego di ma-teriali e tecniche sciistiche, operando prevalentemente

su piste da sci e occasionalmente anche fuori pista. Istruttore sci di fondo: provvede a realizzare le at-tività didattiche e operative dell'indirizzo sciisticodel settore fondo per tutti i corsi, compresi quelliper la formazione di nuovi aiuto istruttori e istruttoridi sci di fondo. Si occupa anche delle attività didat-tiche degli altri indirizzi dove sia previsto l'impiegodi materiali e tecniche sciistiche, operando preva-lentemente su piste da sci e occasionalmente anchefuori pista (sci-orientamento). Aiuto istruttore sci di fondo: realizza le attività di-dattiche e operative del corso base per la qualificadi fondista e degli altri indirizzi dove sia previstol'impiego di materiali e tecniche sciistiche, operandoprevalentemente su piste da sci e occasionalmenteanche fuori pista (sci-orientamento). Esperto in manovre di corda: opera in ambientemontano e urbano, in operazioni di Polizia, dove sianecessario l'utilizzo della tecnica delle manovre dicorda abbinata al corretto impiego di attrezzaturae materiale alpinistico. Alpinista: opera in ambiente montano, in operazionidi Polizia o di soccorso alpino, dove sia necessariol'utilizzo della tecnica alpinistica e delle manovre di

Formazione e qualifiche dei poliziotti della neve

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corda, abbinate al corretto impiego di attrezzaturae materiale alpinistico. Sci alpinista: opera in ambiente montano innevato,prevalentemente in fuori pista, in operazioni di Poliziao di soccorso alpino, dove sia necessario l'utilizzodella tecnica sci-alpinistica e delle manovre di cordaabbinate al corretto impiego di attrezzatura e ma-teriale sci-alpinistico. Sciatore: opera in ambiente montano innevato, inservizi di Istituto, dove sia necessario l'utilizzo dellatecnica sciistica abbinata al corretto impiego di at-trezzatura e materiale sciistico. Prevalentemente supiste da sci e occasionalmente anche fuori pista. Fondista: opera in ambiente montano innevato, inservizi di Istituto, dove sia necessario l'utilizzo dellatecnica dello sci di fondo abbinata al corretto im-piego di attrezzatura e materiale per lo sci di fondo.Svolge la sua attività su piste da sci di fondo ed oc-casionalmente anche fuori pista.

LA FORMAZIONELa sezione attività alpinistiche del Centro addestra-mento alpino di Moena è impegnata in numerosicorsi di formazione e addestramento, rivolti a tuttoil personale della Polizia di Stato, per permettere aipoliziotti di operare al meglio in un ambiente difficilee a volte ostile come la montagna. Questi i corsi nel dettaglio: Corsi di addestrameno e perfezionamento estiviSono rivolti a Nocs, Artificieri, Polizia di frontiera,Reparto prevenzione crimine, Reparti mobili - soc-corso pubblico, personale che svolge il servizio disicurezza e soccorso in montagna:

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- Esperto manovratore di corda - Alpinista - Aiuto istruttore di alpinismo - Istruttore di alpinismo Corsi di addestramento e perfezionamento invernaliSono rivolti solo a Nocs, Servizio scorte, personaleche svolge il Servizio di sicurezza e soccorso inmontagna: - Sciatore - Aiuto istruttore di sci alpino - Istruttore di sci alpino - Fondista - Aiuto istruttore di sci di fondo - Istruttore di sci di fondo - Sci alpinista Corso propedeutico per l'alpinismoCorso di base, aperto a tutti gli operatori di poliziache necessitano di addestramento all'uso di mate-riale alpinistico per particolari esigenze di servizioo specifiche tipologie d'impiego.Corso di sci alpinismoCorso di formazione finalizzato ad abilitare gli ope-ratori di polizia ad intervenire in ambiente innevatodi alta montagna.

ALTRE ATTIVITÀIl Centro addestramento alpino della Polizia di Statodi Moena ha svolto, nel corso degli anni, vari servizidi collaborazione e assistenza tecnica in occasionedi competizioni e gare di rilievo nazionale e inter-nazionale nelle diverse discipline degli sport inver-nali. Gli agenti hanno collaborato inoltre allo svol-gimento di gare di sci alpinismo quali il trofeo Cemin

di Predazzo, la Pizolada di Moena e Lagorai Cimad'Asta di Castello Tesino. Il personale del Centroinoltre è spesso impiegato in occasione di gare diCoppa del Mondo di sci alpino in varie località (Cor-tina d'Ampezzo, Bormio, Val Gardena, Val Badia, Se-striere, Bardonecchia e Tarvisio).

ACCOMPAGNAMENTO PERSONE NON VEDENTIDa parecchi anni il centro di Moena collabora conalcune associazioni di volontariato che si occupanodi persone non vedenti e disabili, mettendo a di-sposizione alcuni istruttori per organizzare lezionidi sci. Sono 15 gli istruttori impiegati in varie localitàsciistiche per accompagnare i non vedenti sullepiste da sci. Un tipo di "servizio" che esula dai nor-mali compiti istituzionali della Polizia di Stato mache proprio per il suo valore umano e sociale è statoreso possibile grazie alla sensibilità del Dipartimentodella pubblica sicurezza. La fiducia e l'entusiasmo dei partecipanti e degliistruttori consente alla Polizia di essere vicina e utilea chi ha bisogno, rispettando in pieno il concettodi prossimità e vicinanza ai cittadini, anche quellipiù deboli.

STAND ESPOSITIVINel periodo estivo il Centro addestramento alpinoè presente con un proprio stand espositivo nellepiù importanti manifestazione fieristiche nazionali.In alcuni casi sono state approntate piccole palestreartificiali di arrampicata per far conoscere i primirudimenti del free climbing ai piccoli visitatori.

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STORIELE REGIONI ANPS

La storia delle Marche è segnata da momenti uni-ficanti e da altre fasi in cui essa risulta dalla som-ma delle storie delle singole città che, spesso,

hanno avuto vicende parallele, ma ricche di specificità.Le Marche sono, infatti, una regione fortemente ca-ratterizzata da una vocazione alla pluralità, come giàindica il nome, che è l’unico al plurale tra le regioniitaliane. Non deve ingannare la varietà culturale e lin-guistica, perché i fattori unificanti sono molti: il pae-saggio, il carattere degli abitanti, la dimensione urbanadi ogni piccolo centro abitato, una singolare ricchezzadi poeti, musicisti e pittori, un modello economico-imprenditoriale esemplare; paradossalmente la voca-zione all’autonomia di ogni città è il fattore maggior-mente unificante. La stessa Ancona ne è il capoluogo

non per ambizioni di dominio del territorio, ma inquanto ne è stata sempre il centro maggiore e puntodi riferimento ideale; per otto secoli, infatti, la regioneè stata chiamata Marca d’Ancona. Tra la metà del Cinquecento e i primi decenni del Seicento,le città marchigiane entrano nello Stato della Chiesa.Nel 1631 anche il Ducato di Urbino entra a far partedello Stato Pontificio; da quel momento la Chiesa ha ilcontrollo diretto su tutta la Regione, che manterrà, conalterne vicende seguenti l’invasione napoleonica, finoalla battaglia di Castelfidardo del 1860 e la successivaannessione al Regno d’Italia nello stesso anno, a seguitodella quale la denominazione della Regione assume ilnome plurale di “Marche”, in modo definitivo. Le Marchesi ricordano anche per aver dato i natali a molti perso-naggi illustri e noti a livello internazionale che hannolasciato un’importante eredità in campo letterario, artistico,scientifico e musicale. Sono marchigiani Leopardi, Raf-faello Sanzio, Bramante, Crivelli, Gentile da Fabriano,Maria Montessori, Franco Corelli, Renata Tebaldi e EnricoMattei. E poi due Papi illustri, Pio IX e Sisto V.

Le MarcheSei sezioni sempre attente alle esigenzedi una regione in costante crescitadel Presidente nazionale Claudio Savarese

Trentesimo anniversario della fondazione della Sezionedi Ancona. Accanto al labaro, in divisa, il Dirigente delCompartimento della Polizia Stradale delle Marche Emilio Guerrinie la Dirigente del Compartimento Polfer Marche Cinzia Grucci.

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STORIELE REGIONI ANPS

Queste, sommariamente, le Marche e i marchigianiche, pur nelle loro individualità, hanno saputo coglierei momenti di aggregazione legati a situazioni o eventiparticolari. Uno di questi, senza dubbio, è l’istituzionedell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, cheha chiamato a raccolta quanti avevano servito lo Stato,in pace e in guerra, per farli continuare a vivere insiemeanche dopo gli anni di servizio, in uno spirito di ap-partenenza e cameratismo, accomunati dagli stessiideali, e custodi degli stessi valori e tradizioni. Tale sentimento ha portato alla nascita di sei Sezioniin tutta la Regione, con la presenza di circa milleSoci, impegnati quotidianamente in tutte le formedi solidarietà verso i cittadini, ora come allora. Unamenzione particolare va alla Sezione di Pesaro, primanelle Marche a essere costituita il 14 giugno 1971,tre anni dopo la nascita della stessa AssociazioneNazionale Guardie di Pubblica Sicurezza (ANGPS),a voler significare che i colleghi pesaresi vollero, dasubito, creare un’unità dell’Associazione che per-

mettesse loro di proseguire il rapporto di fratellanzache li aveva uniti durante il servizio attivo.

ANCONALa Sezione è stata fondata il 28 aprile 1983; il primoPresidente è stato il Questore a riposo Gabriele Giglio.Gli attuali 203 soci sono guidati dalla Presidente Giu-liana Bernardini. La sezione offre assistenza ai propriiscritti, organizza numerosi eventi aggregativi, comegite e pranzi sociali, e partecipa a tutte le manifesta-zioni istituzionali del territorio. È inoltre depositariadella cura della chiesetta di Acervia, importante luogodi culto intitolato a S. Michele Arcangelo.

ASCOLI PICENO Istituita nel 1990, la Sezione è intitolata al TenenteGenerale Domenico Barbieri, Comandante del RepartoMobile di Senigallia negli anni '50 e '60, Direttoredel Centro Psicotecnico di Roma, Direttore della ScuolaTecnica di Castro Pretorio (Roma) e infine Ispettoredella Zona Lazio-Umbria fino al 1973. La Sezioneguidata da Dario Romoli conta oltre 300 soci, par-tecipa a tutte le cerimonie istituzionali e contribuiscea diffondere fra la gente la figura del poliziotto, tutoredell'ordine, della sicurezza e della legalità, e quindi

Udienza generale in piazza San Pietro. Una rappresentanza della Sezione di Macerata consegna il gagliardetto ANPS a Papa Francesco.

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punto di riferimento per la collettività. La Sezionesvolge numerose attività; ogni tre mesi partecipa allecerimonie di giuramento dei soldati in ferma brevepresso la caserma del 235° Reggimento Piceno. Nel 2015, inoltre, ha collaborato, con lo stesso Reggi-mento alla realizzazione della mostra “La Grande Guer-ra” presso il Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.

CIVITANOVA MARCHECostituita il 10 maggio 1986 dal Commissario stra-ordinario Michelangelo Mainelli, attualmente è gui-data dal Presidente Tommaso Galeone. La Sezionesvolge come sua attività istituzionale, attraverso illavoro volontario degli iscritti, la rappresentanza delpersonale della Polizia di Stato nelle celebrazioniufficiali. È quindi presente nelle pubbliche ricorrenze,celebrazioni di memorie civili e religiose. Ha svoltoe svolge numerose attività di volontariato e raccolta

fondi in collaborazione con altre associazioni e isti-tuzioni, per attività a favore della ricerca sulle ma-lattie e assistenza alle persone bisognose.

MACERATALa Sezione è stata istituita il 3 aprile 1979, per ini-ziativa di una manciata di poliziotti che, con passione,convinzione e generosità, hanno superato non pochiostacoli. L'atto costitutivo è stato redatto dal Presi-dente incaricato dalla Presidenza Nazionale, il Ma-resciallo di prima classe scelto in congedo ArchimedeGasperoni e sottoscritto da 27 soci. La Sezione haavuto un continuo e costante sviluppo attraversol'opera appassionata e intelligente di alcuni iscritti

Sopra, Ascoli, cerimonia presso il 235° Reggimento "Piceno".A destra, il Presidente Lido Scalpelli consegna al PresidenteLuigi Lilliu dell’Associazione dei Sardi residenti a Pesaro“Eleonora d’Arborea” il ricavato dell’iniziativa di solidarietà a favore degli alluvionati della Sardegna.

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che, con grande solerzia, si sono adoperati negli anniper imprimere una solidale spinta alla nuova inizia-tiva. La Sezione è intitolata all’Appuntato della Pub-blica Sicurezza Michele Idone, vittima del dovere,Medaglia d’oro al valor civile, deceduto il 7 agosto1968 durante l'espletamento di un servizio. La Se-zione attuale conta 140 soci. Nell'ultimo periodo, il Consiglio direttivo guidatodal Presidente Valter Angelici, Ispettore superiore inservizio, ha dato massimo impulso all'attività sociale,attraverso la partecipazione a tutte le manifestazionicivili e religiose sul territorio e l’organizzazione didiversi momenti aggregativi, rinsaldando anche irapporti con le altre associazioni d’arma e combat-tentistiche. La Sezione è stata promotrice dell'esten-sione della convenzione che il Dipartimento dellaPubblica Sicurezza ha sottoscritto con l’Associazioneinternazionale “Un Punto Macrobiotico” guidata dalProfessor Mario Pianesi.

PESARO E URBINOLa Sezione, nata il 14 giugno 1971, tre anni dopo lanascita della stessa Associazione Nazionale Guardiedi Pubblica Sicurezza, a opera del Maresciallo Salva-

torelli Benedetto, è attualmente guidata dal PresidenteLido Scalpelli. La sede è collocata all’interno dellaQuestura e ciò facilita il contatto con il personale inservizio, garantendo un vivo spirito di appartenenzae il coinvolgimento nelle varie iniziative di interessecomune. La Sezione è sempre attenta a rinnovare ilricordo dei colleghi scomparsi; nel 2012, grazie all’aiutodi alcuni sponsor locali, sono stati realizzati alcunilavori nella Scuola d'infanzia Muzio Oddi a Urbino.L’azione di volontariato è stata dedicata alla memoriadel Sovrintendente Romolo Spezzi, come dimostra latarga marmorea sulla parete dell'Istituto scolastico,davanti alla quale ogni anno viene organizzata unacerimonia di commemorazione. Ogni anno, inoltre,in collaborazione con il gruppo sportivo della Questura,viene organizzato un torneo di “calcio a cinque” consquadre formate da tutti i poliziotti della provincia,per ricordare i colleghi Romolo Spezzi e Ivan Gen-narelli, entrambi deceduti prematuramenete in servizio. Numerose sono le azioni di volontariato e benefi-cenza, in particolare raccolte fondi da devolvere aenti e istituzioni impegnate nella ricerca medica. Inoltre, la Sezione organizza, autonomamente e incollaborazione con altre associazioni, convegni e di-battiti per i propri iscritti e tutta la cittadinanza.

SENIGALLIALa Sezione guidata da Vito Minunno organizza di-verse attività culturali e ricreative per i propri iscritti.Partecipa con una rappresentanza a tutte le mani-festazioni istituzionali, insieme alle altre associazionid’arma e combattentistiche.

STORIELE REGIONI ANPS

A destra, la rappresentanzasenigalliese al Raduno nazionaleANPS 2014. Sotto, gemellaggiocon l’Associazionenazionale Carabinieridi Macerata“Giovanni Burocchi”.

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L’ASSOCIAZIONE

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Con la riunione dell’Ufficio di Presidenza ANPSdel novembre scorso, è stata ufficialmente ap-provata la bozza di Statuto per i gruppi di vo-

lontariato e di protezione civile. In attesa del documento ufficiale e dell’invio a tuttele sezioni ANPS sul territorio nazionale, vediamocosa prevede.

I GRUPPI DI VOLONTARIATO E L’UFFICIO DI COORDINAMENTOIl Gruppo di Volontariato e Protezione Civile del-l’Associazione Nazionale della Polizia di Stato (GVPCANPS), che è emanazione della Sezione, si configuraquale enteautonomo senza scopo di lucro, neppureindiretto, e con fini di solidarietà, e in particolarequale organizzazione di volontariato che agisce neilimiti della Legge 11 agosto 1991, n. 266, della le-gislazione regionale in materia di volontariato, non-ché dei principi generali dell’ordinamento giuridicoe dello Statuto ANPS. Gli aderenti al Gruppo sono iscritti alla locale sezioneANPS e operano nel territorio della stessa. L’attivitàdel Gruppo sarà monitorata dall’Ufficio di Coordi-namento dei Servizi di Volontariato dell’AssociazioneNazionale della Polizia di Stato, al fine esclusivo divalutare se la stessa si ispira ai principi contenutinello Statuto nazionale ANPS dell’Associazione Na-zionale della Polizia di Stato. Il Gruppo è un’orga-nizzazione apartitica e gli aderenti svolgono attivitàdi volontariato in modo personale, spontaneo e gra-tuito, senza fine di lucro anche indiretto ed esclusi-vamente per fini di solidarietà.

GLI SCOPI DEL GRUPPOIl GVPC in particolare si prefigge le seguenti finalità:• il superamento dell'emarginazione e la tutela dei

diritti della persona attraverso la prevenzione e la

rimozione di situazioni di bisogno;• la promozione dei diritti della persona; • la protezione e la valorizzazione dell'ambiente, del

paesaggio e della natura;• la tutela e la valorizzazione della cultura e del pa-

trimonio storico e artistico, nonché la promozionee lo sviluppo delle attività connesse;

• l’informazione e la sensibilizzazione del pubblicosui temi attinenti la sicurezza pubblica e le finalitàdell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato;

• la protezione civile secondo tutte le forme e le ca-ratteristiche previste dalla normativa vigente.

Il GVPC si avvale di ogni strumento utile al raggiun-gimento degli scopi sociali e in particolare della col-laborazione con gli enti pubblici e locali, anche at-traverso la stipula di apposite convenzioni, ovverocon altri enti aventi scopi analoghi o connessi coni propri. Tali convenzioni devono essere obbligato-riamente comunicate all’Ufficio di Coordinamentonazionale e al Presidente di sezione ANPS.

GLI ASSOCIATIAl Gruppo possono aderire tutte le persone che sianomosse da spirito di solidarietà; possono farne partecoloro che hanno partecipato alla costituzione e co-loro che verranno ammessi dal Consiglio direttivodi sezione e verseranno la quota di iscrizione stabilita.Tutti gli associati hanno uguali diritti e uguali ob-blighi nei confronti del Gruppo. Coloro che prestano

Gruppi di volontariato, ecco lo Statuto Via libera del Consiglio nazionalealla bozza di Statuto che dovrannoadottare i Gruppi di volontariato su tutto il territorio nazionale

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L’ASSOCIAZIONE

attività di volontariato devono essere assicurati controgli infortuni e le malattie connessi allo svolgimentodell’attività stessa, nonché per la responsabilità civileverso i terzi, in conformità a quanto previsto dallalegislazione vigente. Gli aderenti che prestano attivitàdi volontariato di protezione civile saranno sottoposti,nell’ambito degli scenari di rischio di protezionecivile individuati dalle autorità competenti, e sullabase dei compiti da loro svolti, ai controlli sanitariprevisti. Nel caso in cui il Volontario compie atti inviolazione allo statuto ANPS, va incontro a prov-vedimento di esclusione.Al volontario aderente potranno essere soltanto rim-borsate le spese effettivamente sostenute per l’attivitàprestata entro i limiti preventivamente stabiliti dalConsiglio direttivo. La qualità di volontario è in-compatibile con qualsiasi forma di lavoro subordinatoo autonomo e con ogni altro rapporto di contenutopatrimoniale con il Gruppo di Volontariato. I Volontari operano in maniera specifica con pre-stazioni non occasionali di volontariato attivo; illoro scopo è quelli di elaborare, promuovere e rea-lizzare progetti di solidarietà sociale.

RAPPORTI CON L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELLA POLIZIA DI STATOIl Gruppo di Volontariato e Protezione Civile man-tiene i rapporti con l’Associazione Nazionale dellaPolizia di Stato attraverso l’Ufficio di Coordinamento.

L’Ufficio è istituito all’interno della Presidenza Na-zionale ANPS. L’Ufficio, per il controllo delle attivitàe della gestione del Gruppo, si può avvalere dei Pre-sidenti di Sezione e nominare dei rappresentanti re-gionali o locali.

Gli organi del GruppoQuesti sono gli organi e le cariche previste all’internodei Gruppi di volontariato:a) l’Assemblea degli Associati;b) il Consiglio Direttivo;c) il Responsabile del GVPC;d) il Collegio dei Revisori dei Conti.Tutte le cariche associative sono elettive e sono svoltea titolo gratuito; è ammesso il solo rimborso dellespese effettivamente sostenute e dichiarate.

Il Responsabile del GruppoIl Responsabile è il rappresentante legale del GVPCdi fronte ai terzi, anche in giudizio. Convoca e pre-siede l’Assemblea e il Consiglio Direttivo, viene elettodal Consiglio al suo interno, dura in carica tre annied è rieleggibile. Compito del Responsabile è quello di provvedere al-l’esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea e delConsiglio Direttivo; è delegato a compiere tutti gliatti di ordinaria amministrazione del GVPC e in par-ticolare aprire conti correnti bancari e postali ope-rando sugli stessi; compiere ordinarie operazioni fi-nanziarie e bancarie; eseguire incassi di qualsiasinatura da Enti, persone fisiche e giuridiche, rila-sciando quietanze; effettuare pagamenti di qualsiasinatura, inclusi i pagamenti di salari e stipendi dieventuali dipendenti. Al Responsabile compete la tenuta dei rapporti congli enti e le istituzioni presenti nel territorio.

Risorse economicheLe entrate del Gruppo sono costituite da:a) contributi degli aderenti;b) contributi dei privati;c) contributi dello Stato, di enti o di istituzioni pub-

bliche finalizzati esclusivamente al sostegno dispecifiche e documentate attività o progetti;

d) contributi di organismi internazionali;e) rimborsi derivanti da convenzioni;f) entrate derivanti da attività commerciali e pro-

duttive marginali;g) donazioni e lasciti testamentari.

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45ANPS N. 4/2015

Si è svolta sabato 21 novembre a Roma, in ViaRivisondoli 9, la cerimonia di consegna delprimo piano del plesso scolastico Istituto Com-

prensivo “Giovanni Palombini”. Destinatari del particolare dono sono stati gli ap-partenenti al Gruppo di Volontariato ANPS Roma1

della Sezione di Roma dell’Associazione Nazionaledella Polizia di Stato.È un rapporto di collaborazione ormai consolidatoquello tra gli operatori ANPS del Gruppo Roma 1 ela scuola “Giovanni Palombini”; da diversi mesi, in-fatti, i Volontari sono impegnati in attività di ma-

L’ANPS e la scuola insieme per il volontariatoL’Istituto comprensivo “GiovanniPalombini” consegna un interopiano al Gruppo di VolontariatoANPS Roma1

ROMA

VITA DELLE SEZIONI

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VITA DELLE SEZIONI

nutenzione delle strutture scolastiche, recupero diaree verdi in stato di abbandono, pulizia di ambientiesterni e altre attività. Per questo, la Preside SilviaRomagnoli e l’intero corpo docenti hanno deciso diconcedere ad uso gratuito il primo piano dell’istitutoscolastico ai Volontari ANPS, quale loro sede ope-rativa per tutte le attività svolte in città. La cerimonia è iniziata alle ore 11,00 con il tagliodel nastro e la benedizione del locali da parte diPadre Carlo Rossi, Rettore del Santuario di NostraSignora di Fatima di San Vittorino, alla presenza delPresidente del IV Municipio Emiliano Sciascia, dellaDirigente scolastica Silvia Romagnoli e del Presidentedella sezione di Roma Michele Paternoster. Subito dopo, durante l’incontro con i genitori deglialunni e tutti i volontari del Gruppo Roma1, la Di-

rigente scolastica Romagnoli ha ringraziato tutti gliappartenenti al Gruppo ANPS Roma 1, ricordandoche “grazie all’impegno dei volontari ANPS è pos-sibile garantire alcuni servizi essenziali agli alunni,migliorando la fruizione di luoghi e ambienti che,purtroppo, erano in totale stato di abbandono”.Il Presidente del Municipio Sciascia ha espresso vivoapprezzamento per la lodevole iniziativa, “perchésolo attraverso la collaborazione delle istituzioni sipuò creare un modello vincente, valido non soltantoper i nostri ragazzi, ma per l’intera società civile”.Iniziative di questo tipo, ha aggiunto Sciascia, la-sciano importanti segni sul territorio, capaci di pro-durre effetti positivi per lungo tempo.Sulla positiva collaborazione tra le istituzioni si èsoffermato anche il Presidente Paternoster, che havoluto rimarcare anche l’importante ruolo svoltodall’Associazione Nazionale della Polizia di Stato:“Seguendo lo spirito espresso da uno degli slogandella Polizia, Vicini alla gente, compito dell’ANPSè quello di avvicinare le persone alla Polizia, graziea importanti iniziative di volontariato come questa”.Paternoster ha ringraziato tutti i volontari del GruppoRoma 1, il Vice presidente Angelo Brusco per tuttele attività di coordinamento e in particolare il Re-sponsabile del Gruppo Carmine De Santis, che conimpegno e professionalità guida i volontari in nu-merose iniziative su tutto il territorio capitolino.Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il Dirigentedel Commissariato San Basilio Massimiliano Masete il Comandante della locale stazione dei CarabinieriEgidio D’Aloia.

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Inaugurate le scuoledella solidarietàL'ANPS torna a Crevalcore perl'apertura dell'anno scolastico

BOLOGNA

Atre anni dal terribile terremoto che ha colpitoduramente tanti comuni dell’Emilia, venerdì11, sabato 12 e domenica 13 settembre sono

state inaugurate ben 4 scuole del territorio bolognese:tre a Crevalcore e una a Persiceto. Dopo la fatica,l’impegno e il lavoro per rimarginare le ferite infertedal sisma, finalmente sono arrivate le nuove scuole,ora più belle e sicure, che accoglieranno centinaiadi studenti. Il Comune di Crevalcore ha iniziato i fe-steggiamenti venerdì 11 settembre con l’inaugura-zione della Scuola primaria G. Lodi. Il giorno dopo, si è svolta l’inaugurazione della nuovaScuola dell’infanzia e primaria Paltrinieri - Pizzoli diPalata Pepoli, mentre domenica 13 settembre è statoinaugurato l’Istituto professionale “Malpighi”. Allecerimonie, oltre al sindaco e senatore Claudio Brogliae al presidente della Regione Emilia Romagna StefanoBonaccini, erano presenti i rappresentanti delle isti-tuzioni nazionali, regionali, metropolitane e locali,tanti ospiti e soprattutto tanti amici che hanno so-

stenuto la ricostruzione post terremoto. Tra loro ancheil Presidente del Collegio dei sindaci revisore nazionaleNunzio Bombara, il Consigliere nazionale VincenzoSardella e una rappresentanza della sezione di Bolognainsieme al Presidente Rolando Paolo Aragona. L’As-sociazione, infatti, su iniziativa della Presidenza na-zionale, ha devoluto la somma di 23.000 euro perl’arredo delle nuove aule.“Parafrasando Ligabue – ha dichiarato il Sindaco esenatore Broglia nel corso delle inaugurazioni – sipotrebbe dire che siamo arrivati al giorno dei giornianche se i giorni saranno tre. Tre giorni, tre scuolea tre anni dal terremoto. Tre scuole che si aggiungonoalle medie inaugurate un anno fa e alle materne diCrevalcore e di Caselle ristrutturare in tempi recordentro settembre 2012. Dietro a tutto questo c'è il la-voro, la professionalità, la caparbietà e la solidarietàdi tantissime persone. Giorni così spazzano via inun sol colpo le fatiche, le polemiche, gli ostacoli chenon sono mancati in questi tre anni. C'è un momentoper ogni cosa, e questo è il momento della festa, delvestito buono, dei canti e dei balli di paese. Ce li sia-mo meritati ed è giusto viverli così, in modo pieno”.Il Comune di San Giovanni in Persiceto ha festeggiatol’apertura della scuola primaria Quaquarelli sabato12 settembre, alla presenza del Sindaco Renato Maz-zuca, del Presidente della Giunta regionale StefanoBonaccini, del Direttore Generale dell’Ufficio scola-stico regionale Stefano Versari e del Dirigente dellaDirezione didattica Giuseppa Rondelli. “Con l’inaugurazione della scuola primaria Quaqua-

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VITA DELLE SEZIONI

relli – ha dichiarato il Sindaco Mazzuca – si concludeun percorso lungo tre anni. Al terrore del sisma èseguita da subito, per quanto mi riguarda, la decisionedi mettere al primo posto la sicurezza degli alunniospitati nell’edificio storico, costruito nei primi annidel Novecento, di piazza Carducci. Abbiamo inoltremesso al centro dei nostri pensieri coloro che avreb-bero abitato le Quaquarelli, le nostre bimbe e i nostribimbi, e il loro diritto a un’istruzione in una scuolasismicamente sicura e al passo con i più avanzatimodelli educativi”.

Nota del Sindaco

Gentilissimo Presidente nazionale Claudio Savarese,a nome di tutta la Comunità di Crevalcore desideroringraziare Lei e l’Associazione che rappresenta peril bellissimo gesto di solidarietà che avete voluto ri-servare nei confronti di questo territorio così dura-mente colpito dagli eventi sismici dell’anno 2012.Desidero altresì riportarVi la gioia e il ringrazia-mento da parte di tutti gli studenti, genitori e inse-gnanti della Scuola primaria G. Lodi, della Scuolaprimaria U. Pizzoli e della Scuola secondaria di pri-mo grado Marco Polo per la bellissima mattinatatrascorsa insieme.

Il Sindaco di Crevalcore Claudio Broglia

Il 17 ottobre ricorreva il 18° anniversario della morte dell’Ispet-tore della Polizia di Stato Samuele Donatoni, Medaglia d’oroal valor civile, rodigino di nascita. Com’è noto, nel corso diun’operazione di polizia tesa alla cattura dei componenti diuna pericolosa organizzazione criminale, responsabile del se-questro dell’industriale bresciano Giuseppe Soffiantini, l’Ispet-tore Donatoni venne ferito mortalmente in località Riofreddo(AQ). In occasione della cerimonia commemorativa è statadeposta una corona d’alloro alla lapide, nell’atrio della Que-stura, alla presenza delle massime autorità provinciali. Successivamente, le stesse autorità hanno partecipato allatoccante cerimonia religiosa, celebrata nella Chiesa delle Suoredi Maria Riparatrice. Alla cerimonia era presente una rappre-sentanza ANPS guidata dal Presidente Luciano Marcato.

ROVIGO

IL RICORDO DELL’ISPETTORE DONATONI

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Èstato inaugurato il 28 settembre, in occasionedella festa per il santo patrono della Poliziadi Stato, il nuovo Gruppo ANPS di Acireale.

La sede, collocata presso il Commissariato di PubblicaSicurezza, è intitolata all’Ispettore Filippo Raciti, de-ceduto a Catania il 2 febbraio 2007, durante gli scon-tri al termine del derby calcistico Catania-Palermo.Alla manifestazione erano presenti Marisa Grasso,vedova dell’Ispettore Raciti, il Vicario del QuestoreClaudio Sanfilippo, il Dirigente della Digos AntonellaPaglialunga, il Dirigente del X Reparto Mobile Mar-

Nasce ad Acireale il Gruppo intitolato a Filippo RacitiL’inaugurazione in occasione della Festa di San Michele Arcangelo

CATANIA

Sopra, il Vice presidente ANPS Chiapparino e il Segretario Paternoster presentano il Gruppo.Sotto, il coro della sezione ANPS di Catania.

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VITA DELLE SEZIONI

cello Guglielmino, il vicario della Diocesi di AcirealeMonsignor Guglielmo Giobanco, e l'Assessore co-munale Alessandro Oliva. Il delegato del gruppo èCarmelo Florio, sovrintendente capo in quiescenza. La cerimonia ha visto la consegna della bandiera daparte del Vice presidente Chiapparino e del SegretarioPaternoster, mentre il coro della sezione ANPS diCatania ha intonato l'inno nazionale. A seguire, èstata scoperta la targa con la benedizione data dalCappellano della Polizia di Stato Don Salvatore In-terlandi. Infine, il giovane trombettiere Antonio Fio-renza di dieci anni, figlio del socio Alfio, ha suonatoil silenzio. Un ringraziamento doveroso e specialeva al Questore Marcello Cardona e Dirigente SalvatoreFazzino del Commissariato di Acireale, per aver per-messo e sostenuto l’apertura del nuovo gruppo ANPS.

Sopra, il Segretario Paternoster sistema il nastro del gruppo sul tricolore.Sotto, foto di gruppo davanti al Commissariato.

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Sopra, il corteo ANPS all'internodel Parco della Biodiversità.Sotto, l'inaugurazione della mostra storica.

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In centinaia sono arrivati da tutta la Ca-labria e dalla Basilicata al Parco dellaBiodiversità di Catanzaro per prendere

parte alla XVII Festa del Socio ANPS, or-ganizzata nella ricorrenza del centenariodella Prima guerra mondiale. Il raduno dellesezioni ANPS della Calabria e Basilicata,che contano complessivamente oltre 2.500aderenti, ha preso il via con l’omaggio aicaduti della Grande guerra e ai caduti dellaPolizia di Stato, con la deposizione di unacorona al monumento dedicato ai caduti diNassirya. Alla cerimonia commemorativa hanno pre-so parte, tra gli altri, il Prefetto di Catanzaro LuisaLatella, il Presidente della Provincia Enzo Bruno eil Vicario della Questura di Catanzaro Luigi Peluso.

La giornata è proseguita presso il Museo Storico Mi-litare, dove il Presidente ANPS di Catanzaro EmilioVerrengia, organizzatore dell’evento in veste di De-legato regionale per la Calabria e la Basilicata, ha

consegnato il diploma di So-cio onorario al Prefetto LuisaLatella. Altri riconoscimentisono stati consegnati al Pre-sidente della Provincia di Ca-tanzaro Enzo Bruno, al Vi-cario della Questura di Ca-tanzaro Luigi Peluso, al Co-mandante della Compagniadei Carabinieri di CatanzaroAntonino Piccioni e al Com-missario dell’Azienda Ospe-daliera “Pugliese-Ciaccio” di

Raduno delle sezioni ANPS della Calabria e Basilicata al Parco della BiodiversitàPiù di 2.000 soci hannoricordato i caduti della Prima guerra mondialee della Polizia

CATANZARO

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Il Presidente Verrengia durante la presentazione della mostrastorica.Sotto, consegna dell'attestato al Capitano Antonino Piccioni.

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VITA DELLE SEZIONI

Catanzaro, Giuseppe Panella. Al termine della ceri-monia, è stata inaugurata, nelle sale e nel piazzaledel Musmi, la mostra di divise storiche e auto d’epocadella Polizia, a cura dell’Ufficio Storico e del MuseoStorico della Polizia di Stato. “L’iniziativa – ha spie-gato Emilio Verrengia – è nata per ricordare le vittimedella Prima guerra mondiale e i caduti della Poliziadi Stato, esempi di spirito di sacrificio, di dedizione,sprezzo del pericolo, che indicano soprattutto ai piùgiovani la via della legalità, del rispetto dell’altro edell’impegno civile. Abbiamovoluto rinnovare questo ricor-do in onore di Salvatore Aver-sa e Pietro Caligiuri, Medaglied’oro al valore civile, i cui no-mi sono riportati nel labarodella nostra Associazione”. È sul dovere della memoriache si fonda uno degli scopidell’ANPS. “Ricordare la sto-ria della Polizia – ha aggiuntoVerrengia – serve a proiettarcinel futuro, per affermare i no-stri valori, in particolare lafratellanza, la solidarietà, ilsenso di appartenenza, l’amo-re per la Patria e per una di-visa che racchiude come unsimbolo lo spirito che lega laPolizia agli Italiani, non solo

nelle operazioni repressive,ma soprattutto nella preven-zione e nell’impegno per ladifesa della legalità e per lasicurezza della cittadinanza”. Proprio per questo la mostrastorica ha ricordato anchel’intervento di protezione ci-vile durante il sisma che nel1908 ha colpito Reggio Ca-labria e Messina. La manife-

stazione, allietata dalle musiche dell’Orchestra “Cla-rinetti all’Opera” diretta dal maestro Tommaso Rotella,si è conclusa con l’esibizione del gruppo sportivoANPS di Catanzaro. Per l’ANPS erano presenti, in-sieme alla sezione di Catanzaro con i gruppi di La-mezia Terme e Crotone, le sezioni di Cosenza, di ViboValentia, Reggio Calabria, Potenza e Matera. Nelcorso della cerimonia, sono stati premiati anche ilsocio più anziano, la Dottoressa Rosaria Nicastri, eil socio più giovane in servizio Alessandro Colotti.

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I n un'ala del Palazzo che fu di Liborio Romano,già Capo della Polizia e Ministro dell'Interno nel-l'immediata Unità d'Italia, è stato inaugurato il

nuovo gruppo ANPS di Patù. Alla cerimonia eranopresenti, accolti dal Presidente della sezione di LecceAntonio Parlangeli, le autorità civili, militari e reli-giose, il Vice presidente nazionale ANPS GiuseppeChiapparino, il Segretario generale Michele Paterno-ster, il Consigliere nazionale Marcello Chirulli, le se-zioni ANPS di Lecce, Taranto, Brindisi, Galatina e iGruppi di Copertino e Nardò, le rappresentanze delle

Inaugurato il nuovo Gruppo di PatùLa sede collocata in unostorico palazzo. Numeroseautorità e cittadini presentialla cerimonia

LECCE

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VITA DELLE SEZIONI

Si rinnova l’appuntamento tra le “sezioni delGarda” – Brescia, Mantova, Verona e Trento –con il secondo raduno interprovinciale.

Dopo la prima edizione di due anni fa a Brescia, loscorso 13 settembre l’appuntamento con i numerosisoci è stato in provincia di Mantova, presso la ScuolaAllievi Agenti di Peschiera del Garda, grazie alla col-laborazione del Primo dirigente Gian Paolo Trevisi.Un lungo corteo ha attraversato le vie del centroprima di raggiungere il Monumento ai caduti per ladeposizione di una corona. Dopo il discorso del Vicepresidente nazionale Giuseppe Donisi, i partecipantisi sono riuniti per la cerimonia religiosa. Al termine,si è svolto il tradizionale pranzo sociale.

locali associazioni d'arma e le scolaresche rappre-sentate dal “Sindaco dei Ragazzi" Matteo Petracca.La cerimonia è iniziata con la celebrazione dellamessa presieduta dal Vescovo Vito Angiuli. Un lungocorteo ha poi raggiunto la sede del gruppo, dove lasocia Giuseppina Lecci, madrina della cerimonia, hatagliato il nastro di inaugurazione. Nella circostanza,era presente la fanfara ANPS della sezione di Tarantoche ha eseguito vari brani musicali e la marcia dellaPolizia di Stato “Giocondità", rendendo la cerimoniaancora più significativa.Tra le autorità intervenute erano presenti il Vice pre-fetto Claudio Sergi, il Dirigente Salvatore Federicodel Commissariato P.S. di Taurisano, il Sindaco diPatù Francesco De Nuccio, il Vice Sindaco di TiggianoIppazio Martella, il Dirigente Superiore Cosimo Ma-ruccia Comandante il Compartimento Polizia Stradaledi Catania, il Comandante Pasquale Fauzza dellaStazione dei Carabinieri di Castrignano del Capo.

Raduno interprovinciale di Peschiera del GardaSi rinnova l’appuntamento biennale per le sezioni del Garda

MANTOVA

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55ANPS N. 4/2015

Al raduno erano presenti il Prefetto Gaudenzio Truzzi,Direttore Centrale per gli Affari Generali del Dipar-timento, i Questori Carmine Esposito, Giuseppe Man-gini, Massimo D'Ambrosio e Giuseppe Reccia (Brescia,Verona, Trento e Mantova). Particolarmente signi-ficativo sono stati gli interventi del Prefetto Truzzie del Direttore della Scuola Trevisi, che hanno sot-tolineato una continuità ideale di sentimenti e divalori tra l'ANPS e le giovani generazioni che si af-facciano alla professione del tutore dell'ordine, in-dividuando queste manifestazioni come lezioni divalori e principi che devono essere, insieme alla pre-parazione professionale, naturale bagaglio profes-sionale di ogni buon operatore di polizia.

A sinistra, il Presidente della sezione diMantova RobertoMambrini portauna coronad'allora almonumento ai caduti. Sopra, lacerimoniareligiosa nellaScuola diPeschiera.

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VITA DELLE SEZIONI

Domenica 1 novembre 2015, la sezione di Ga-latina ha ricevuto la visita di Don AntonioColuccia, sacerdote originario di Specchia tra-

piantato a Roma, che ha fatto della propria vita unamissione per aiutare chi ha più bisogno e che, ancoraprima di essere nominato sacerdote, da tempo assistei bisognosi senza fissa dimora. Grazie alla sua de-terminazione e alla Legge 109/96 sul riutilizzo so-cialmente utile dei beni confiscati alle organizzazionicriminali, il 2 agosto 2012 il Comune di Roma haassegnato a Don Antonio, vice parroco della Par-rocchia di San Filippo Apostolo a Grottarossa, unavilla in via Giustiniana appartenuta a un boss dellabanda della Magliana, per farla diventare un alloggioper senzatetto.

Incontro con Don Antonio Coluccia, il prete di strada che aiuta i senzatettoVisita del parroco che assiste i bisognosi in una casa confiscata aun boss della banda della Magliana

GALATINA

Nel corso dell’incontro con i soci ANPS, Don Antonioha raccontato il suo impegno a favore dei bisognosi,quello di dare a chi non ha, ricordandosi prima ditutto, prima di qualsiasi percorso di recupero, che achiedere aiuto è una persona alla quale la dignità èstata tolta. Il sacerdote vocazionista, accompagnatodal giudice della Corte di Assise di Lecce Maria Fran-cesca Mariano, impegnata nel contrasto alla crimi-nalità organizzata soprattutto di stampo mafioso eautore di diversi libri, ha fatto visita al Commissariatodella Polizia di Stato di Galatina e alla Sezione ANPSintitolata al Sovrintendente Capo della Polizia VitoColuccia, che era lo zio di Don Antonio. Il parrocoe il giudice hanno dato la loro disponibilità per tor-nare nella sede ANPS per sostenere incontri apertia tutti sul tema della legalità. Il sacerdote è stato ac-colto dal Dirigente del Commissariato Giovanni Bono,dal Presidente della sezione Mario Perrone, dal re-sponsabile del Gruppo di Volontariato ANPS VitinoFrassante e da alcuni volontari del Gruppo.

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IVREA»»»»»»»»»»»»»»»»»»»»»DEFIBRILLATORE PER IL COMMISSARIATOIl Presidente ANPS di Ivrea Gio-vanni Bova, insieme ai consiglieri

della sezione, ha consegnato aldirigente del Commissariato diPubblica Sicurezza di Ivrea e Ban-chette, il Vice questore GianluigiBrocca, un defibrillatore modello"Aed Life Point". Alla cerimoniaera presente anche GiovanniCucco, Presidente della Fonda-zione del Credito Cooperativo delCanavese con sede a Vische,che ha finanziato l'importante ap-parecchio. L’iniziativa, voluta fer-mamente dall'Associazione, havisto impegnata in prima per-sona la socia Rita Burlando. L’ap-parecchio sarà collocato all'in-

terno dei locali del Commissa-riato e utilizzato in caso di biso-gno dal personale abilitato.

BENEVENTO»»»»»»»»»»»»»»»»»»»»»SOLIDARIETÀ FAMIGLIE ALLUVIONATE La sezione di Benevento, guidatada Romeo Formato, e il gruppodi Telese Terme hanno visitato lasede Caritas di Paupisi, direttada Don Giamberto Mastronardi,alla presenza del Vice sindacoGiovanna Procaccini, per conse-gnare il materiale raccolto a fa-vore delle famiglie bisognosecolpite dagli eventi alluvionali del15 e 19 ottobre scorso. Graziealla sensibilità dei cittadini dellavalle Telesina, sono stati raccoltipiù di 50 pacchi di abbigliamentonuovo, destinato soprattutto aibambini, 30 paia di scarpe antin-fortunistiche e numerose co-perte. Un ringraziamento partico-lare va ai gestori dell’Agip diTelese Terme, al Questore di Be-nevento Antonio Borrelli e al Di-rigente del Commissariato di Te-lese Terme.

MESAGNE»»»»»»»»»»»»»»»»»»»»»FESTA PROVINCIALE DI SAN MICHELE ARCANGELOCome da tradizione, in occasionedella ricorrenza di San MicheleArcangelo si è svolta a Mesagne,presso la Basilica Santuario delCarmine, la cerimonia religiosain onore del santo protettore. La Basilica sorge sul precedenteSantuario ipogeo dedicato a S.Michele Arcangelo, risalente al1305 circa. Nasce anche da que-sta storia la necessità di festeg-giare la ricorrenza del santo pa-trono in questa città. L'iniziativadi quest'anno ha assunto una ca-

TERAMO

STORIEVITA DELLE SEZIONI

IVREA

BENEVENTO

AVVISOÈ in programma un ritrovo dei col-leghi della VI compagnia del XXCorso del Corpo delle Guardie diP.S. di Trieste. Chiunque sia interes-sato a ulteriori informazioni o desi-deri fornire la propria adesione puòcontattare il socio Giuseppe Palermo, al numero 333 2430931.

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STORIE

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VITA DELLE SEZIONI

ratteristica eccezionale poiché,in perfetta sintonia con le diret-tive e il desiderio del Questoredi Brindisi Roberto Gentile e delleSezioni ANPS di Mesagne, Brin-disi e Ostuni, la festa provincialesi è svolta per la prima volta inun luogo diverso dal capoluogodi provincia. Alla manifestazioneerano presenti numerose auto-rità, tra le quali il Prefetto NicolaPrete, il Questore Gentile, il Pro-curatore della Repubblica pressoil Tribunale di Brindisi Marco DiNapoli, la Dirigente del Commis-sariato P.S. di Mesagne RosalbaCotarclo, i Comandanti provin-ciali dei Carabinieri, Guardia di Fi-nanza, Marina Militare e Vigili delFuoco, il Sindaco di MesagnePompeo Molfetta e il Presidentedell'Associazione Antiraket diMesagne Fabio Marini. Presentianche numerosi cittadini che,con la loro partecipazione, hannointeso confermare ed esprimerevicinanza e gratidudine alle isti-tuzioni, Polizia di Stato e alla suaAssociazione Nazionale. La ceri-monia religiosa è stata officiatadal Vicario generale dell'Arcive-scovo di Brindisi, Monsignor Fa-bio Ciollaro, in collaborazionecon il Priore della Basilica PadreEnrico Ronzini, il Cappellano pro-vinciale della Polizia di Stato DonClaudio Macchitella e Don An-gelo Galeone Assistente spiri-tuale della sezione di Mesagne.

SALERNO»»»»»»»»»»»»»»»»»»»»»ESPOSIZIONE DI IMMAGINI SULLA STORIA DELLA POLIZIALo scorso sabato 14 novembre,nella cinquecentesca ChiesaMonte dei Morti Beata Verginedel Carmelo, è stata inauguratala mostra “Polizia di Stato: unviaggio tra memoria, storia e sa-

tira”, un’esposizione che rac-conta la storia della Polizia diStato attraverso interessanti im-magini, disegni e altre rappresen-tazioni. La mostra, organizzatadall’Ufficio Storico della Polizia diStato, in collaborazione con Que-stura di Salerno, Comune diCampagna, ANPS Salerno eGruppo ANPS di Campagna, econ la partecipazione del Comi-tato “Giovanni Palatucci” di Cam-pagna, ha raccolto numerosi cit-tadini e appassionati. Dopo isaluti istituzionali del Sindaco diCampagna Roberto Monaco e

della Dottoressa Grazia Mar-ciano, in rappresentanza delQuestore Alfredo Anzalone,hanno preso la parola il Direttoredell’Ufficio Storico della Polizia diStato Raffaele Camposano e ilCappellano vicario nazionaledella Polizia di Stato Don AngeloMaria Oddi. Successivamente,l’ANPS di Salerno ha consegnatoalcune targhe e attestati di be-nemerenza; tra questi, uno èstato concesso all’imprenditoreGerardo Motta, nipote della guar-dia del Corpo delle Guardie diP.S. Cosimo Motta, catturato dai

SALERNO

MESAGNE

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partigiani jugoslavi nella casermadi Via Giulia a Trieste e deportato.Ufficialmente disperso, moltoprobabilmente il suo corpovenne gettato nella foiba del-l’Abisso Plutone di Basovizza,nella quale centinaia di italiani pri-gionieri degli jugoslavi furonoscaraventati durante i QuarantaGiorni dell’occupazione jugoslavadel capoluogo giuliano. Tra i par-tecipanti, era presente anche unanumerosa rappresentanza delgruppo ANPS di Nocera.

VIBO VALENTIA»»»»»»»»»»»»»»»»»»»»»TROFEO PODISTICO INTERFORZEDomenica 8 novembre, la se-zione ANPS ha organizzato il 5°Trofeo podistico non competitivoInterforze, aperto a tutta la citta-dinanza. La manifestazione ha vi-sto la partecipazione di oltre set-tanta podisti di ogni età, impegnatiin un percorso di otto chilometrilungo le vie cittadine. I parteci-panti sono stati accompagnatidai volontari dell’Associazione Bi-cinsieme di San Costantino Ca-labro e dalla Associazione Cono-scere Ionadi (che ne hannocurato anche la parte tecnica), edai soci dell’Augustus. Alla finedella manifestazione, tutti i par-tecipanti hanno avuto la loro me-daglia di partecipazione e lecoppe per categoria in ordine diarrivo. Il Comandante PasqualeCiocca della Sezione Polizia Stra-dale ha dato il via alla partenzadella gara. Il Consiglio direttivo ANPS gui-dato dal Presidente Giovanni Vat-tiata ringrazia tutte i soci chehanno partecipato alla manifesta-zione, gli sponsor, le forze di po-lizia e tutte le istituzioni chehanno permesso di vivere un pia-cevole momento di aggrega-

zione e di socializzazione per lacittadinanza.

MOLA DI BARI»»»»»»»»»»»»»»»»»»»»»CERIMONIA 4 NOVEMBRELa nuova sezione ANPS ha par-tecipato lo scorso 4 novembrealla cerimonia per il Giorno del-l'Unità nazionale e Giornata delleForze Armate. La cerimonia havisto la partecipazione, oltre chedella rappresentanza guidata dalPresidente Nicola Tanzi, anchedi tutte le associazioni d’arma e

combattentistiche. La giornata èiniziata con la deposizione di unacorona d’alloro e l’alza bandierapresso il monumento ai caduti;subito dopo, presso il locale ci-mitero, sono stati fatti gli onorialla cappella dei combattenti esi è svolta la messa in suffragio.Al termine, il Sindaco di MolaGiangrazio Di Rutigliano ha ricor-dato i valori dell’Unità nazionalee il sacrificio di quanti hannoperso la vita durante le guerre,per la costituzione della Sezionee del ruolo importante che avràper la collettività Molese.

VIBO VALENTIA

MOLA DI BARI

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COME ERAVAMO

1940

1948

1953

Caserta, Scuola Allievi Guardie di P.S., foto di gruppodella II compagnia.

Distaccamento Guardie di PubblicaSicurezza, in servizio presso il centro

di raccolta stranieri di Fossoli, nel comunedi Carpi. Dopo la fine della Seconda guerra

mondiale, l’ex campo di concentramentodi Fossoli fu utilizzato dalla Questura

di Modena come centro di raccolta per profughi ed ebrei reduci dai lager

in attesa del rimpatrio.

VIII corso AllieviUfficiali di Pubblica

Sicurezza.

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1955

1955

Reparto Mobile di Piacenza.

Firenze, plotone di rappresentanza.

Catania, XII Reparto Mobile del disciolto Corpo delle Guardie

di Pubblica Sicurezza.

1955

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COME ERAVAMO

1963

1958

L’Assistente capo Danilo Danzi (a sinistra), primo classificato ai Campionati toscani di sollevamento pesi, insieme al Tenente Ermanno Pignatti,vincitore della medaglia di bronzoSollevamento pesi all’Olimpiadedel 1956 di Melbourne (Australia).

Gorizia, Sezione di Polizia Stradale.

1955Arrigo Delladio al Trofeo Moschitz(Moena). L’atleta delle Fiamme Oro ha partecipato a ben due Olimpiadiinvernali: Oslo 1952 (18° classificato) e Cortina 1956 (24° classificato). Quattro volte Campione Italiano, è stato allenatore delle Fiamme Oro di sci nordico negli anni 65/75. Per trent’anni ha organizzato la gara di sci di fondo più importante e lungad’Italia, la Marcialonga di 70 km.

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1964

1976

Le guardie Francesco Russo, a sinistra, e Giovanni Pisanellopresso la Scuola Castro Pretoriodi Roma.

Rapina alla Banca Popolaredi Pieve Porto Morone (PV).

La Polizia arresta i due rapinatori e sequestra

la somma rubata di 1.630.000 lire

e due pistole cariche con colpo in canna.

1978I poliziotti della IV SezioneSquadra Mobile di Milano

scaricano finalmente la tensionedopo una vasta operazione di

polizia giudiziaria, che ha portatoal recupero di un ingente

quantitativo di armi.

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Un uomo. La sua vita. Le sue scelte. Quandouna vita è conclusa, il suo bilancio dipende

da quanta coerenza essa ha avuto. Nel casodell’uomo di nome Nino, il lettore ha lapossibilità di seguire l’intera parabola egiudicare da sé quanto Salvatore Bonfiglio,detto appunto Nino, abbia fatto, giovanissimo,delle scelte e quanto sia stato coerente conqueste fino a rendere la propria vita più difficiledi quella che avrebbe potuto essere. Nello stesso tempo, la vicenda è uno spaccatodella vita italiana prima e dopo la Secondaguerra mondiale, vista con un occhio non convenzionale. Per volontà dell’autrice, gli incassi di questolibro saranno devoluti alle famiglie dei poliziotticaduti per servizio.

Maria Bonfiglio UN UOMO DI NOME NINO

Echos Edizioni, 2015, 94 pagine

LIBRI

Èuna storia vera, quella narrata in questovolume: fatti e luoghi citati sono reali e si

riferiscono a un episodio recente. Nell'ambito della crisi economica che colpiscel'Italia e il mondo molti drammi avvengono a tutte le latitudini, con esiti talora fatali. In una città del Piemonte un imprenditore di successo vede la propria azienda andare in frantumi, e con essa il suo progetto di vita.Conosce l'angoscia di sentirsi precipitare in unbaratro dal quale non sembra possibile risalire.Ma un fatto ancora più grave lo colpisce: unabanale caduta gli causa una grave emorragiacerebrale che sembra essergli fatale; e luimiracolosamente sopravvive, perdendo tuttaviala memoria del proprio passato. Dopo un lungoe faticoso percorso riabilitativo ritorna alla vita,giungendo alla conclusione che la sofferenzapuò addirittura diventare, per l'uomo, unarisorsa, fisica, psicologica e spirituale...

Loris MauroLAZZARO

l’uomo che aveva perso il passatoHever Editore, 2015, 160 pagine

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AVVISO IMPORTANTEA tutti gli Associati,

agli investitori pubblicitari e ai lettori

Ultimamente si sono verificati i soliti incresciosi episodi disciacallaggio commerciale, in quanto fantomatiche societànon autorizzate hanno contattato aziende e soci per ven-dere abbonamenti alla rivista. Vi informiamo che non abbiamo delegato alcuna societàper la vendita degli abbonamenti, in quanto Fiamme d’Oroviene inviata gratuitamente ai Soci ANPS. Qualora veniste contattati, vi chiediamo di prendere notadi tutti quegli elementi utili all’identificazione di tali società,in particolare: numeri di telefono, nomi, estremi dei contiper il pagamento, ecc., e di segnalarceli prontamente alfine di consentirci la tutela dei nostri interessi.

L’editore

OROFiammeRivista ufficiale dell‘Associazione Nazionale della Polizia di Stato

d’

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Ridiamoci su... di Fausto Consani

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MATERIALE SOCIALE ANPS

Si ricorda a tutti i Soci che per il materiale sociale occorre rivolgersi esclusivamente alla Presidenza Nazionale,in quanto nessuna azienda o società è stata autorizzata alla vendita.

COLLETTI CREMISÌ CON ALAMARI

CRAVATTA SOCIALE

ZAINO

FOULARD DONNA

GAGLIARDETTO

BUSTINA

STEMMI ARALDICI PER GIACCA

PORTACHIAVI

FERMAFOULARD

CREST

POLO

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