Numero 42 - dal 24 al 30 Ottobre 2011. Per ricevere via e ... · UIL INFORMA - sANItA’ ......
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Scioperodel PubblicoImpiegovenerdì UILin piazzaa Roma
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Art. 6 della legge164/1975:l’Inps torna afare chiarezzasulla successioneCigo-Cigs-Cigo
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I principaliprovvedimentidella manovra:accisa sui tabacchie imposte suldenaro all’estero
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Giornale on-line a cura dell'Ufficio stampa della UIL di Puglia e di Bari, ad uso esclusivamente interno e gratuito. Redazione: Ufficio Stampa UIL di Puglia e di Bari.
Corso Alcide De Gasperi, 270 -70125 Bari, tel. 080.5648991 - Fax 080.5018967. Sito web http://www.uilpuglia.it. E-mail: [email protected]
La rivista d’informazionedella Uil di Puglia e di Bari
U I L PUGLIA
N F O R M A
Numero 42 - dal 24 al 30 Ottobre 2011. Per ricevere via e-mail la rivista UIL PUGLIA INFORMA
inviate una mail con la posta elettronica di riferimento all’indirizzo: [email protected]
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UIL INFORMA - pUbbLIcO IMpIegO
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La UIL del Pubblico Impiegoscende in piazza a Roma
La misura è colma: a rischio ci sono i servizi minimi ai cittadini
“Ma non è possibile che i costi della politica aumentino ancora”
Non una semplice manifestazione di protesta, ma
un’iniziativa propositiva, mirata a presentare alter-
native concrete alla politica dei tagli attuata dal Go-
verno. Saranno 2000 i lavoratori pugliesi che
“invaderanno” piazza Santi Apostoli di Roma il pros-
simo 28 ottobre. Con un obiettivo ben preciso. “Con
questa manifestazione a scala nazionale, l’unica de-
stinata solo ai lavoratori del Pubblico Impiego – ha
spiegato il Segretario Generale della UIL di Puglia
e di Bari, Aldo Pugliese, nel corso della conferenza
stampa – vogliamo dimostrare fattivamente la no-
stra disponibilità a discutere con tutti gli enti locali
e le associazioni dei cittadini in un grande tavolo da
cui scaturisca una larga intesa che proponga un
modello istituzionale ed amministrativo funzionale.
La pubblica amministrazione è la cartina tornasole
di una società civile. E senza servizi non può esi-
stere una società civile”.
“La sanità pubblica – scende nel dettaglio il Se-
gretario Generale della UIL regionale - è a forte ri-
schio per carenza di personale medico e non: liste
d’attesa interminabili, malasanità… tenere i conti in
ordine non significa calpestare il diritto alla salute
dei cittadini. In bilico, per le stesse carenze, è pure
il funzionamento della macchina burocratica regio-
nale, con tutto ciò che ne consegue, a partire dalla
gestione dei fondi europei, senza i quali la ripresa
dell’economia regionale sarebbe una chimera. Per
tacere della scuola, dove l’arte di allestire nozze con
i fichi secchi, in barba alla sicurezza di studenti e
docenti, è diventata ormai una consuetudine”. Il
Segretario Generale della UIL regionale ha ribadito
come sia prioritario, piuttosto, “puntare l’attenzione
sulla lotta senza quartiere all’evasione fiscale e
sulla riduzione dei costi della politica per evitare
che a pagare siano sempre i soliti noti e i soliti, già
bistrattati, settori, tra cui quello pubblico. Non è
concepibile che le indennità dei Consiglieri regionali
siano aumentate mentre tanti ospedali convivono
con lo spettro di dover chiudere i battenti e i lavo-
ratori regionali devono penare per vedere ricono-
sciuti i propri diritti”.
“Siamo di fronte ad una Pubblica Amministra-
zione obsoleta per il taglio della formazione e del-
l’aggiornamento – hanno fatto eco i Segretari
Generali regionali delle categorie del Pubblico Im-
piego: Gianni Verga per la Scuola, Domenico Rai-
mondo per l’Università e la PA, Giuseppe Vatinno
per l’FPL - invecchiata dai tagli agli organici e dal
blocco del turn over mentre l’età media dei lavora-
tori pubblici supera i 50 anni, compromessa nella
reale possibilità di garantire i servizi essenziali a
causa della pesante riduzione dei trasferimenti al
sistema degli Enti Locali e della Sanità, incapace di
valorizzare le professionalità dei dipendenti con il
blocco della contrattazione e la continua prolifera-
zione delle esternalizzazioni. Eppure, nelle ultime
finanziarie, l’unica politica adottata è stata quella
dei tagli indiscriminati, senza alcun accenno a mi-
sure per la crescita”.
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San Raffaele, “si fermila speculazione edilizia”
Il Segretario Generale Aldo Pugliese dopo le dichiarazioni di Stefàno
“Altro che ricerca medica, contano solo gli interessi sui terreni”
“Prendiamo atto delle dichiarazioni del sindaco di Ta-
ranto Stefàno e condividiamo la tesi, peraltro già espo-
sta in svariate occasioni, che i 200 milioni previsti per
la realizzazione del San Raffaele del Mediterraneo spet-
tino di diritto a un progetto concreto mirato alla rina-
scita della Sanità ionica, bistrattata al di là di ogni limite
di decenza dai tagli della Regione Puglia. Non è un se-
greto, infatti, che il rapporto posti letto/abitanti sia tra
i più bassi d’Italia ed in coda alla speciale classifica re-
gionale (2,87 per mille), né che la spesa pro-capite in
edilizia ospedaliera sia praticamente inesistente (3,56
contro i 36,30 di Bari). Se aggiungiamo le ormai croni-
che carenze di personale, medico e non, a livello regio-
nale, il quadro che ne scaturisce è davvero
drammatico”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia
e di Bari, fa notare come “lo scenario geografico cam-
bia, ma la storia del San Raffaele e della Fondazione
Monte Tabor si ripete con la sua cornice di fosche nubi”.
“Certi business nulla hanno a che fare con la cura dei
malati – spiega Pugliese – ma è solo, come già acca-
duto a Milano e in altre angoli reconditi del mondo,
questione di soldi. Altro che la salute dei cittadini ta-
rantini, qui c’è in ballo un’operazione senza precedenti
di speculazione edilizia su un terreno di ventuno ettari,
sei dei quali destinati all’ospedale e ben 15, la fetta più
grande della torta, a grosse immobiliari tra cui la nota
Fintecna, che si dedicheranno alla costruzione di abi-
tazioni di lusso e centri commerciali dopo aver ottenuto
la cessione dei terreni a prezzi fuori da ogni logica di
mercato e una variante edilizia che permetterà di edi-
ficare su un terreno sul quale, stando alla normativa
vigente, non sarebbe possibile agire, in quanto sog-
getto, qualche tempo addietro, ad un incendio. Inutile
sottolineare come terreni che fino a qualche mese fa
non valevano un centesimo, ora potrebbero centupli-
care il proprio valore sul presunto altare della Sanità”.
Aldo Pugliese sostiene la posizione del primo citta-
dino del capoluogo ionico, che ha annunciato revisioni
alla variante edilizia.
“Le istituzioni, Comune in primis, devono spendersi
con urgenza per porre la parola fine ad un progetto nel
quale Taranto è parte lesa: si rischia infatti di umiliare
ulteriormente il servizio sanitario provinciale nel nome
di un affarone da almeno 30-40 milioni che riempirà le
tasche di qualche imprenditore senza scrupoli mentre
i tarantini sono costretti ad emigrare al Nord per curarsi
o a fare file interminabili per prenotare una visita spe-
cialistica”. C’è di più: “Qui parliamo non solo di un pro-
blema etico, ma anche e soprattutto di una questione
di rispetto delle norme. La variante edilizia, senza San
Raffaele, non ha ragion d’essere, se non quella di fa-
vorire interessi privati che sicuramente non rappresen-
tano una priorità per Taranto ed i tarantini. E per questo
va cassata senza se e senza ma”.
“Tuttavia, l’aspetto più sorprendente della vicenda –
rincara la dose il Segretario Generale della UIL regio-
nale – è che nonostante le mille vicissitudini degli ultimi
mesi, la Regione sembra tuttora inspiegabilmente re-
stia a smarcarsi definitivamente da un progetto che
non vaghe teorie, ma fatti inconfutabili, hanno bollato
come fallimentare.
Una bocciatura inesorabile frutto di 1,5 miliardi di
euro di debiti accumulati dalla Fondazione Monte Tabor,
dalla frettolosa vendita di immobili sparsi per il globo
per provare a ripianare un buco enorme in bilancio e i
dubbi del Tribunale di Milano sulle remote possibilità di
salvataggio, oltre che su attività di fatturazione con più
ombre che luci”.
E ancora: “Mentre 18 ospedali, tra cui Mottola e Mas-
safra, hanno già chiuso i battenti e altri ancora convi-
vono con tale spettro (Grottaglie), mentre ora anche la
Sanità privata deve convivere con tagli indiscriminati
dell’attività e del personale, il San Raffaele sembra
esente da ogni colpo di mannaia e posti aggiuntivi sono
stati assegnati alla terapia intensiva cardiologica della
Cittadella della Carità”.
“I duecento milioni in principio previsti per il San Raf-
faele – conclude Pugliese – dovrebbero essere investiti,
piuttosto, nella rivalutazione e nel rilancio dell’Ospedale
Nord, che per posizione geografica e potenzialità rap-
presenterebbe la struttura ideale per creare un polo
ospedaliero d’eccellenza in grado di offrire alla città di
Taranto ed alla provincia un servizio degno di tal nome”.
“Le conclusioni della Commissione Europea sul-
l’alta capacità Bari-Napoli sono sicuramente posi-
tive. Tuttavia i finanziamenti subiscono uno
slittamento nel tempo, ecco perché auspichiamo
un’accelerata affinché un’infrastruttura fondamen-
tale per la crescita del Meridione d’Italia non resti
solo una lodevole intenzione”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di
Puglia e di Bari, bolla il riconoscimento, da parte
dell’UE, della strategicità della Bari-Napoli come
“un duplice successo, giacché non solo ammette la
priorità dell’alta capacità tra due centri importanti
del Sud, ma allo stesso tempo boccia un’opera
degna del teatro dell’assurdo come il ponte sullo
stretto di Messina. Piuttosto che spendere valanghe
di milioni per infrastrutture tanto fantascientifiche
quanto inutili, sulla scorta di quanto dichiarato a
Bruxelles, si concentrino gli sforzi sulla Salerno-
Reggio Calabria, il cui completamento dopo un ven-
tennio resta un miraggio, così come il necessario
collegamento ferroviario sulla stessa tratta”.
La Bari-Napoli è stata inserita tra i progetti del
Corridoio VIII, che prevede 1960 chilometri di col-
legamenti, di cui 1300 su ferrovia. “Un progetto –
aggiunge Pugliese – che sosteniamo da tempo in
quanto basilare per tracciare un progetto serio di
crescita economica della Puglia e del Meridione in
generale. Ora tocca ai Parlamentari europei e na-
zionali, oltre che alla Regione Puglia, muovere un
ulteriore passo in avanti per la realizzazione della
linea ferroviaria europea verso Malta con terminale
Bari”. “Ci eravamo illusi in un cambio di rotta – con-
clude il Segretario Generale della UIL regionale –
dopo lo stanziamento di 800 milioni da parte del
Governo con la delibera Cipe. Tuttavia come l’en-
nesima doccia fredda è giunta la notizia dell’ipoteca
effettuata da Tremonti, su un miliardo di fondi Fas
destinati al Sud, che ancora una volta finisce per
pagare cambiali altrui. Stavolta, le condizioni favo-
revoli a livello europeo impongono alla classe poli-
tica di non lasciarsi sfuggire un’occasione unica di
rilancio dell’economia meridionale”.
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UIL INFORMA
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La Bari-Napoli è “strategica”“E’ un duplice successo”
La Commissione Europea esprime parere favorevole all’infrastruttura
“Adesso serve un’accelerata sui finanziamenti per cantierizzare”
“Sostituire l’attività di un aeroporto con un ser-vizio autobus è assurdo, specie se lo scalo è co-stretto alla chiusura per 2 milioni di euro, ovverouna terza parte dei fondi stanziati solamentenella variazione di bilancio del luglio scorso dallaRegione Puglia per la sola Ryanair”.
Aldo Pugliese prende le distanze dalla decisionedella Regione Puglia di non sovvenzionare i volidella compagnia Darwin, causandone di fatto ildisimpegno e il conseguente annullamento deicollegamenti dal Gino Lisa di Foggia con Milano,Torino e Palermo. La mancanza di voli verrà sop-perita, nelle intenzioni di Aeroporti di Puglia, conun servizio autobus quotidiano dal capoluogodauno a Bari.
“Forse qualcuno dimentica che la provincia diFoggia giunge fino al Gargano – è la riflessione diAldo Pugliese – quindi non è difficile immaginareil disagio causato dalla chiusura del Gino Lisa: peri cittadini del promontorio usufruire del servizioaereo corrisponderà ad un’odissea. Eppoi è in-spiegabile la testardaggine di AdP nel puntare suBari, aeroporto ormai al limite delle proprie ca-pacità, piuttosto che diversificare verso una reteaeroportuale più ampia.
Invitiamo il Governatore Nichi Vendola a inter-venire in prima persona per evitare una simileevenienza. Non è possibile – chiosa il SegretarioGenerale della UIL regionale – parlare e difen-dere la strategicità della Puglia a livello europeoe poi razzolare malissimo in casa propria. Unpiano di rilancio degno di tal nome dell’economiaregionale, ed in particolare di settori trainantiquali il commercio ed il turismo, passa, inevita-bilmente, dalla costituzione di un sistema infra-strutturale solido ed efficace. Eppure sicontinuano ad edificare monumenti di una spre-copoli che questa regione non si può più permet-tere se davvero vuole puntare ad un futurodifferente”.
Gino Lisa, la Darwindice addio a Foggia“Assurdo chiudere
solo per due milioni”
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UIL INFORMA - FeNeAL
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“La riqualificazione è la chiaveper rilanciare il mercato”
Intervista al Segretario Generale regionale Feneal, Salvatore Bevilacqua
“L’edilizia è un settore trainante, ma è stato dimenticato dallo Stato”
Qual è la situazione della categoria alla luce
delle ultime finanziarie?
Il settore delle costruzioni nonostante la sua natura
anticiclica, sta vivendo un lungo periodo di crisi, che ha
portato alla perdita di migliaia di posti di lavoro e alla
chiusura di centinaia di aziende. Il dato sfortunata-
mente è uguale per la provincia, la regione e anche per
l’Italia. Sicuramente ad oggi è difficile vedere la fine di
questa crisi anche per i tempi lunghi necessari per pas-
sare alla cantierizzazione delle opere a causa delle in-
finite autorizzazioni da ottenere. Le ultime manovre
finanziarie certamente non hanno apportato benefici
perché non hanno dato risposte importanti come l'al-
lentamento del patto di stabilità interno, l'individua-
zione di risorse economiche da investire nei lavori
pubblici, al fine di cercare di sopperire ai mancati inve-
stimenti privati che nei momenti di crisi vengono pur-
troppo a mancare, oltre che a una generale
semplificazione dei rapporti con la pubblica ammini-
strazione.
Casi come Quello della RDB rappresentano
l'eccezione o la regola nel mercato occupazionale
edile pugliese attuale?
Non sono molti i casi come quello della RDB, ma si-
gnificativi anche in relazione alla scarsa attenzione del-
l'azienda al territorio dal quale hanno tratto benefici per
tanti lustri, quasi disinteressandosi delle opportunità
emerse anche da incontri con la Regione Puglia. Re-
stando al settore dei manufatti in cemento nel nostro
territorio anche la Rivoli di Monopoli non vive un buon
momento, avendo collocato tutti i lavoratori in Cigs.
Purtroppo il fenomeno coinvolge tutti i settori delle co-
struzioni. Come non ricordare le tantissime aziende
dell'area Murgiana del mobile imbottito chiuse negli ul-
timi anni con migliaia di lavoratori licenziati dove ancora
oggi dopo circa sei anni stiamo aspettando le risposte
del Ministero per l'accordo di programma che potrebbe
lenire il problema. Infine non vanno dimenticati i lavo-
ratori edili che per la particolare struttura contrattuale
vengono licenziati senza che le statistiche ne tengano
molto conto. I dati dei nostri enti bilaterali dicono che
si sono ridotti di oltre il 25% i lavoratori regolari espulsi
dal sistema produttivo mentre e quasi impossibile va-
lutare il dato di quelli che lavorano in nero.
Gli imprenditori edili hanno fischiato il ministro
Matteoli durante un evento dell’Ance: una con-
testazione giustificata? L'attuale Governo è dav-
vero "estraneo" alle recriminazioni di un settore
trainante dell'economia italiana?
Meglio tardi che mai. Infatti sono anni che Governo
e Ministri promettono ma non mantengono e nulla
viene fatto per aiutare un settore che per anni ha trai-
nato l'economia italiana quasi esclusivamente grazie
agli investimenti privati, di questo disinteresse sono te-
stimonianza le nostre infrastrutture obsolete e non in
grado di soddisfare le attuali esigenze.
L'edilizia è ancora un settore determinante per
l'economia e la crescita in Italia?
L'incentivazione dell'edilizia residenziale e l'investi-
mento in Opere Pubbliche rappresentano ancora il mi-
glior strumento anticiclico in una situazione di crisi o
recessione, fungendo da volano di sviluppo dell'econo-
mia reale, con il conseguente impatto positivo sia sul
problema principale che attanaglia il Sud ed il nostro
Paese, ovvero la perdita di posti di lavoro, sia su un
altro grande problema dell'Italia, ossia il ritardo infra-
struttura le ed il recupero dei centri storici e la valoriz-
zazione dei beni culturali. Certo il settore deve essere
adeguatamente sostenuto con politiche specifiche di
medio lungo termine e finanziato adeguatamente,
combattendo la cattiva abitudine delle pubbliche am-
ministrazioni ad effettuare i pagamenti alle imprese
esecutrici dei lavori in tempi poco ragionevoli metten-
done in pericolo la loro stessa sopravvivenza. Inoltre la
burocrazia pubblica deve essere snellita e resa effi-
ciente per non soffocare l'iniziativa economica e per
consentire al settore di tornare ad essere la locomotiva
dello sviluppo come felicemente sperimentato nel re-
cente passato.
Quale può essere il ruolo della Regione Puglia
in un processo di rinascita del settore edile?
In Puglia emergono enormi ritardi in merito al com-
pletamento di importanti programmi di investimento,
anche se ripresi tra quelli della Delibera CIPE. Negli ul-
timi anni il volume dei finanziamenti banditi per la rea-
lizzazione di Opere Pubbliche in Puglia è stato di molto
inferiore rispetto alla media dei finanziamenti appaltati
in Italia la Regione dovrebbe individuare con maggiore
efficienza le fonti di finanziamento per realizzare un
pacchetto (Continua a pag. 6)
pag. 6
UIL INFORMA - FeNeAL
pag. 6 Numero 42
(segue da pag. 5)
di opere pubbliche necessarie e strategiche per il ter-
ritorio. Sarebbe utile a tale proposito istituire presso la
Presidenza della Regione, una cabina di Regia per mo-
nitorare lo stato di avanzamento dei programmi delle
OO.PP. definite e finanziate sia a livello nazionale che
regionale. Tale cabina di regia dovrebbe fungere da
punto di contatto con le Istituzioni, aventi lo scopo di
diventare luogo di interlocuzione e di sollecitazione ri-
spetto agli obiettivi di sviluppo. Oltre alle infrastrutture
la Regione Puglia dovrebbe agevolare le diverse tipo-
logie di fabbisogno abitativo incrementando il patrimo-
nio immobiliare ad uso abitativo attraverso l'offerta di
abitazioni di edilizia residenziale e sociale, da realizzare
nel rispetto dei criteri di efficienza energetica e di ridu-
zione delle emissioni inquinanti, con il coinvolgimento
di capitali pubblici e privati ed incentivando il recupero
dei centri storici.
Basta lo sblocco dei fondi Fas per dare ossi-
geno al settore?
La fine di un lungo ciclo di espansione e l'avvio di un
altro che ha come base di partenza un ridimensiona-
mento dei potenziali di mercato porta il settore delle
costruzioni a confrontarsi con processi di ristrutturazio-
nee di ridisegno strategico. Il problema principale che
deve affrontare chi opera sul mercato, non è solo quello
dì comprendere, de~crivere, capire la crisi, è anche
come affrontarla. Certamente si prospettano azioni di
riduzione dei costi e aumento dell’efficienza. Il rapporto
tra produzione tradizionale e innovazione è il tema cen-
trale del passaggio che oggi le imprese devono matu-
rare e la politica deve accompagnare questo processo
di evoluzione. Piccole e grandi. E' il momento per una
salto di scala nel contenuto tecnologico dell'industria
delle costruzioni. Occorre guardare avanti interpre-
tando la crisi come occasione per far crescere le com-
petenze degli imprenditori e delle maestranze. Il
processo di innovazione richiede da un lato cono-
scenza, dall'altro consulenza e servizi ed il sistema degli
Enti Bilaterali di settori potranno in prospettiva giocare
un ruolo strategico. Le imprese dovranno decidere se
giocare da sole o integrate con altri, nelle diverse mo-
dalità possibili per uscire dall’isolamento e dalla polve-
rizzazione produttiva. Per imboccare questa strada
servono però vere politiche industriali ed adeguate
agevolazioni fiscali che aiutino le aggregazioni o le in-
tegrazioni. La crisi di liquidità e del credito hanno messo
a nudo le inefficienze del sistema creditizio che si è di-
mostrato non all'altezza del proprio ruolo mortificando
le politiche di investimento delle imprese e deprimendo
la domanda chiudendo i rubinetti del credito per i mutui
rivolti all’edilizia residenziale. Il mercato cambia velo-
cemente e i nuovi scenari per il settore incominciano a
delinearsi: il mercato estero delle sponde del Mediter-
raneo, l'innovazione tecnologica, il partenariato pub-
blico e privato, l'integrazione tra costruzione e servizi,
la nuova edilizia sociale e i "low cost", la sostenibilità
ambientale e un processo di innovazione che ridisegni
il modello di offerta edilizia. La riqualificazione può es-
sere la chiave del mercato dopo la crisi. Certo con
l'aiuto di un sostegno pubblico che guardi non solo alle
grandi ma anche alle piccole imprese. Per imboccare la
giusta via occorre naturalmente un nuovo disegno nel
progetto di sviluppo di largo spettro basato sulla qua-
lità, sulla efficienza e sulle competenze.
L'Ufficio Immigrazionedella Regione Puglia, conl'assistenza tecnica del-l’IPRES, ha avviato i lavoriper la definizione del PianoRegionale per l'Immigra-zione, ai sensi della L.R. n.32/2009.
Al fine di raccogliere lereali esigenze del territorio ele proposte dei Soggetti coin-volti, è stato programmato
un ciclo di incontri sui se-guenti temi prioritari di in-tervento:
politiche abitative - istru-zione e formazione - integra-zione culturale - politiche diinclusione sociale - inseri-mento lavorativo, forma-zione professionale -assistenza sanitaria - dirittod'asilo e soggetti vulnerabili.Si sono già svolti i primi due.
E’ quindi palese che per farmeglio tutti è necessario checi comunichiate esperienzeche si realizzano nel vostroterritorio perché in tal modosi possono mettere le pre-messe per un futuro più frut-tuoso per laUil-Immigrazione, l’attivitàdel patronato e della nostraassociazione di volontariatoUNITI.
Avviati i lavori per il Piano Regionale Immigrazione
Si è concluso con successo il progetto “PRONTOSPESA” che l’Ada di Puglia (iscr. reg.to gen.le reg.le org.Vol. n° 416) ha realizzato in partnership con la UIL Pen-sionati di Bari e di Puglia, con l’ADA e la UILP di Trig-giano ed in collaborazione e sotto il patrociniodell’Amministrazione Comunale di Triggiano, Assesso-rato ai Servizi Sociali.
Il perché del progetto.Estate è sinonimo di svago, allegria, tempo di va-
canze lontano dai soliti ritmi frenetici e dal lavoro; permolti significa fuga dalla città alla ricerca di luoghi fre-schi ideali per rilassarsi e divertirsi.
Ma come sappiamo bene, non è così per tutti, in par-ticolare, per molti anziani che durante l’estate devonofare i conti con la solitudine diventando inevitabilmenteuna categoria ancora più vulnerabile.
Con l’avvicinarsi del periodo estivo aumentano per lepersone anziane le difficoltà nel provvedere alle proprienecessità quotidiane, soprattutto a causa del caldo edell’assenza di familiari e vicini di casa. Da qui il servi-zio gratuito di consegna della spesa al domicilio di tuttequelle persone anziane (sole) con gravi difficoltà aduscire di casa o a trasportare le buste della spesa. Ilprincipale obiettivo è mettere in atto un sistema diaiuto, mediante una rete di volontari, per far fronte atale situazione ed offrire a persone anziane che versanoin condizione di fragilità un aiuto concreto per quantoriguarda i servizi di prima necessità. L’avvio sperimen-tale di tale servizio mira a dare un supporto agli anzianiche hanno difficoltà ad uscire di casa e quindi sostenerlinel disbrigo di commissioni (appunto come fare la
spesa), che in un periodo così particolare possono di-ventare un problema di non facile gestione. L’ADA diPuglia ha voluto essere vicina agli anziani, attraversol’offerta di un aiuto concreto, e con l’intento, anche, acostituire un’opportunità di relazione che va oltre il soloservizio di consegna della spesa, ossia fronteggiarequello che di base è il reale nodo del problema: LA SO-LITUDINE.
OBIETTIVI- Supportare gli anziani con problemi di mobilità nel
disbrigo di piccole commissioni quotidiane, per tutto ilmese di agosto; Lenire la solitudine; Coinvolgere gio-vani motivati in un impegno utile alla comunità.
BENEFICIARI- Cittadini anziani o non autosufficienti, residenti nel
comune di Triggiano con difficoltà deambulatorie tali dapregiudicarne l’autonomia, soli o privi anche tempora-neamente di aiuti familiari.
SERVIZI OFFERTI- Spesa a domicilio; Ritiro di ricette mediche e con-
segna di farmaci a domicilio; Pagamento di bollettinipostali.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidentedell’A.D.A. Puglia, Rocco Matarozzo e dalla Responsa-bile della locale UIL Pensionati, Angelisa Tarantino peri risultati raggiunti al termine di questa prima fase spe-rimentale, tanto che l’A.D.A. di Puglia ed i partnersstanno valutando la possibilità di estendere il servizioanche in periodo diverso da quello estivo, sulla basedelle esigenze che saranno segnalate dall’Assessoratoai Servizi Sociali del Comune di Triggiano.
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UIL INFORMA - peNsIONAtI
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“Pronto Spesa”, un successoProgetto realizzato dall’Ada Puglia in collaborazione con la UILP Triggiano
Vi informiamo che l’Inps haprovveduto, con il messaggion. 19350 del 11 ottobre 2011, aribadire che (così come giàchiarito dal messaggio n.25623 del 12 ottobre 2010) èammissibile che una aziendadopo un periodo di CIG ordina-ria, ed un periodo successivo diCIG straordinaria, possa chie-dere un ulteriore periodo diCIGO, senza soluzione di conti-nuità, qualora sussistano tutti ipresupposti previsti dalla legge(non imputabilità dell'evento,temporaneità e transitorietàdello stesso e prevedibilità diripresa dell'attività lavorativa)e nel rispetto dei limiti tempo-rali previsti dalla legge.
L'art. 6 della legge 164/1975stabilisce che qualora l'impresaabbia fruito di 12 mesi conse-
cutivi di integrazione salariale,una nuova domanda può es-sere proposta per la medesimaunità produttiva, quando siatrascorso un periodo di almeno52 settimane di attività lavora-tiva. Nel caso in cui unaazienda abbia fruito di 52 setti-mane consecutive di CIGO, se-guite da 52 settimane di CIGSed intenda chiedere un ulte-riore periodo di CIGO, vistoquanto prevede l'art. 6 dellalegge 164/1975, si ritiene chel'anno di CIGS possa essereconsiderato al pari di una ri-presa di attività lavorativa nelcaso in cui non ci sia stata so-spensione a zero ore, ma l'atti-vità lavorativa sia comunqueproseguita per 52 settimane,seppure ad orario ridotto.
Nel caso in cui la ditta abbia
usufruito di 52 settimane diCIGS a zero ore, invece, non èammissibile la richiesta di unnuovo periodo di CIG ordinariaprima che sia trascorso un pe-riodo di almeno 52 settimane diattività lavorativa.
Considerato il periodo di par-ticolare difficoltà che il tessutoproduttivo locale sta affron-tando, con pesanti ripercus-sioni sul versanteoccupazionale, Vi invitiamo atenere in buona considerazionela possibilità, riveniente daquesto chiarimento Inps, alfine di poter continuare a ga-rantire assistenza e conserva-zione del posto di lavoro a queitanti lavoratori che altrimenti,cessata la CIGS, andrebbero,probabilmente, incontro al li-cenziamento.
Lavoro, successione CIGO-CIGS-CIGO
Maggiore entrata dai giochi ed accisa sui ta-bacchi.
All’amministrazione autonoma dei Monopoli di Statoviene demandata ampia potestà di emanare di‐sposi-zioni in materia di giochi finalizzate ad assicurare mag-giori entrate. Sarà possibile, ad esempio:
introdurre nuovi giochi;indire nuove lotterie;variare la misura del Prelievo erariali unico (Preu);adottare nuove modalità di gioco del lotto, etc.Il Direttore dei Monopoli potrà altresì proporre al Mi-
nistro l’aumento dell’aliquota di base dell’accisasui ta-bacchi. Le aliquote attualmente previste sono del 23%sui sigari e del 58.50% sulle sigarette.
Le maggiori entrate che dovranno provenire dall’at-tuazione delle disposizioni sono state quantificatein1.500 milioni di euro annui a decorrere dal 2012.
***Imposta di bollo sui trasferimenti di denaro
all’estero.Viene introdotta un’imposta di bollo pari al 2% sui
trasferimenti di denaro all’estero attraverso gli istitutibancari, le agenzie “money transfer” ed altri agenti fi-nanziari. L’imposta è dovuta in misura pari al 2% del-l’importo trasferito per singola operazione, con unamisura minima di prelievo pari a 3 euro. L’imposta nonè dovuta per i trasferimenti effettuati dai cittadini del-l’Unione Europea e per quelli effettuati verso i Paesidell’UE. Sono, inoltre, esentati anche i trasferimenti ef-fettuati da sog‐getti muniti di matricola Inps e di codicefiscale.
***Giustizia tributariaIncompatibilità componenti delle commissioni
tributarieCon la manovra di Luglio (D.L.n.98) nell'ambito del
riordino della giustizia Tributaria, venne estesa l'incom-patibilità a svolgere la funzione di giudice tributario atutti gli iscritti agli ordini professionali, cioè a circa dueterzi dell'attuale organico, con inevitabili ricadute suilavori delle commissioni, peral‐tro chiamate a svolgerei nuovi adempimenti collegati all'entrata in vigore del-l'accertamento esecutivo. Il decreto in esame includel'incompatibilità non solo alla sola iscrizione formale al-l'albo, ma anche all'esercizio effettivo di attività di con-sulenza, assistenza e rappresentanza nei confronti deicontribuenti o di enti coinvolti nella gestione dei tributi.Inoltre, per quanto riguarda l'incompatibilità le‐gata arapporti familiari, viene stabilito che non possono es-sere componenti di commissioni tribu‐tarie i coniugi, iconviventi o i parenti sino al secondo grado, in luogodel terzo grado previsto nel decreto di luglio, di coloroche, iscritti in albi professionali, esercitano le attività diconsulenza, assi‐stenza e rappresentanza tributaria.
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Osservatorio Fiscale: accisa tabacchie imposte sul denaro all’estero
L’analisi del servizio politiche fiscali della UIL sui principali provvedimenti
Doveva trattarsi di un autunno caldo sottol’aspetto della riduzione dei costi della politicaalla Regione Puglia, invece ancora una volta lebuone intenzioni rimangono sulla carta, mentrei soliti noti continuano a pagare caro il conto diuna crisi che sembra non conoscere fine.
“La dimostrazione lampante – fanno saperedall’Ufficio per lo Studio dei Costi della Politicadella UIL regionale - è data dalla somma accan-tonata dal servizio di amministrazione del Con-siglio Regionale sul rimborso spese per itrasferimenti dei suoi componenti nell’ultimotrimestre: fino a luglio il tetto massimo dellostesso non doveva superare i 1300 euro, da ago-sto in poi è invece salito a 1600 euro, cioè 300euro in più, necessari per sterilizzare, almenoper la classe politica regionale, i continui au-menti della benzina e lasciare intatto il potered’acquisto dell’indennità”. Intanto la paventatariduzione del numero dei Consiglieri da 70 a 50,invocata come urgente dallo stesso GovernatoreVendola e sollecitata in più occasioni dalla UILdi Puglia, resta al palo. “Eppure sarebbe un toc-casana per le casse della Regione. Del resto, 50è un numero più che sufficiente per garantireuna buona gestione della cosa pubblica pu-gliese. Considerato che il costo medio procapitedei 70 consiglieri è di 230 mila euro lordi al-l’anno, 20 consiglieri in meno significherebberoun risparmio di 4,6 milioni all'anno, 23 milionisull’intera legislatura. Ai fini del contenimentodella spesa pubblica, la riduzione a 50 dei Con-siglieri Regionali e a 10 degli Assessori in Giunta(solo due dei quali di nomina esterna) compor-terebbe un risparmio complessivo di 34 milionidi euro (che potrebbero diventare 36 in caso dirinuncia agli Assessori esterni) nell’arco dell’in-tera legislatura”. Ma sicuramente si può, anzi sideve fare molto di più, “perché ridurre i costidella politica non vuol dire ridurre l’eserciziodella democrazia, ma rafforzarlo. Basti pensareche, ad esempio, tre auto blu in meno permet-terebbero la formazione di una classe di scuolamaterna in più, con il 20% in meno di assessori,consiglieri e consulenti si pagherebbe il 30% inmeno di tasse comunali, mentre un direttore ge-nerale in meno vale la gratuità dell’assistenzadomiciliare per 40 non autosufficienti”.
Costi della politicaAutunno “caldo” sulla cartama aumentano le indennità
“Rimarrà solo un desiderio la decisione della
Giunta regionale pugliese di voler redigere una
carta d’identità dell’acqua del rubinetto, quella che
scorre in ogni appartamento di civile abitazione”.
Ad esprimersi senza mezzi termini è l’Associa-
zione dei consumatori pugliesi Adoc, la quale, dallo
scorso maggio si confronta con l’Autorità d’Ambito
Territoriale Ottimale, l’Aqp, l’Asl e altre associazioni,
senza raggiungere mai una soluzione. “Anzi – so-
stengono i dirigenti dell’Adoc -, se si dovesse pro-
cede in tal senso, si correrà il rischio di avviare un
contenzioso giudiziario per pubblicità ingannevole
in quanto si sa che il gestore si assume la respon-
sabilità della potabilità fino alla condotta realizzata
in prossimità dello stabile: da lì in avanti non è di
sua competenza”.
De resto, l’Adoc Puglia fa riferimento alle norme
previste nel decreto legislativo n. 31 del 2001 e che
va tenuto costantemente in considerazione, soprat-
tutto in previsione di un aggiornamento della carta
del servizio integrato la quale, per di più, “dovrà
prevedere anche l’eliminazione della remunera-
zione del capitale investito dalla tariffa con l’aboli-
zione avvenuta a seguito del referendum dello
scorso giugno”.
Sarà pur vero che l’Ente regione vuole rispettare
una Direttiva europea approvata nel lontano 1998
e che proprio dall’applicazione di questo adempi-
mento dipenderà la differenza del consumo di
acqua prevalente in Italia: quella potabile del rubi-
netto o quella minerale venduta in bottiglia.
Finora, si sa che gli utilizzatori che dichiarano di
berla sempre dal rubinetto, sono passati dal 40%
al 46% circa nel corso del 2010, ma è chiaro, so-
stiene ancora l’associazione dei consumatori pu-
gliesi, che “da un lato, ciascuno si assuma le
proprie responsabilità. E negli stabili di civile abita-
zione il primo è l’amministratore di condominio,
senza scaricare su altri le proprie inadempienze;
dall’altro, andare incontro alle esigenze dei cittadini
i quali desiderano ottenere una comodità, un ri-
sparmio economico, un’attenzione verso l’ambiente
che l’acqua minerale non fornisce. Ovvero: tra-
sporto, prezzo, bottiglie di plastica”.
In questo modo, l’Adoc regionale spera si giunga
all’applicazione di una norma, modificata nel 2002
con il DLgs n. 27, la quale, testuale, “fissa i valori
di parametro estendendo all’amministratore la re-
sponsabilità dell’igiene dell’acqua somministrata dal
punto di consegna da parte del pubblico distribu-
tore fino a garantire il punto in cui l’acqua esce fuori
dal rubinetto”. Per di più, a leggere la norma, l’am-
ministratore deve possedere e aggiornare un “Qua-
derno delle Acque” relativo al condominio in cui si
annotano i punti di prelievo, la data, nonché tutti
gli altri dati necessari all’identificazione e alla puli-
zia, oltre all’idoneità dell’impianto idrico; l’auto-
clave, in particolare.
Insieme a queste elementari e obbligatorie esi-
genze, l’Associazione dei Consumatori Adoc, ritiene
che nel’attesa e in ogni caso, si debba procedere
anche “all’installazione di nuove fontanine, o ren-
dere efficienti quelle esistenti, nelle piazze delle
città al fine di permettere ai consumatori di fruire
di un’acqua potabile della quale, in Puglia, ci si fa
un grande vanto”.
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“Carta d’identità dell’acqua?Rimarrà solo un desiderio”
Dichiarazioni forti e chiare dell’Adoc regionale: “Da maggio nessuna soluzione”
Inutili i confronti con l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale, AqP e Asl