NUMERO 1790 LUNEDI 6 FEBBRAIO 2017 A CURA DELLA … filedetenuti “Alta Sicurezza” senza la ......

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Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha provveduto ad aprire un nuovo Padiglione nel carcere “ Morandi” di Saluzzo di circa 200 posti riservato esclusivamente a detenuti “Alta Sicurezza” senza la previsione di un sostanziale incremento dell’Organico di Polizia Penitenziaria. Il già risicato organico comporta serie difficoltà nella concessione sia dei diritti soggettivi che di garanzia per la sicurezza di tutti gli operatori che interagiscono nella struttura penitenziaria. La situazione è critica non solo a Saluzzo ma anche alla C.R. Alessandria S.M., alla C.R. di Asti, alla C.C. di Ivrea, alla C.C. L.C. di Torino, alla C.C. di Imperia e nei restanti Istituti del Piemonte, della Valle D’Aosta e Liguria. Per tali ragioni, si chiede l’intervento immediato del D.A.P. affinché provveda ad assegnare unità di Polizia Penitenziaria negli Istituti del Distretto Piemonte – Valle d’Aosta e Liguria. Alla luce di quanto denunciato non c’è nulla da contrattare poiché, a rimettere, è solo la Polizia Penitenziaria e noi non ci prestiamo a questi giochi di indifferenza.(Cuneodice.it) Perquisizione straordinaria notturna della polizia penitenziaria nel carcere di Voghera, rivenuti coltelli artigianali Coltelli artigianali nascosti in carcere: giallo nella sezione di alta sicurezza. Voghera, armi realizzate con manici di padelle: erano celate nel freezer.Voghera, 2 febbraio 2017 - Coltelli artigianali nascosti nel freezer. Scoperti in un luogo dove non dovevano essere: il carcere di Voghera. Pochi giorni fa, durante una perquisizione straordinaria notturna, le armi rudimentali sono state rinvenute in un refrigeratore che si trova in un corridoio della sezione di massima sicurezza denominata AS1. Un luogo dove sono detenuti ergastolani o condannati a pene comunque importanti, anche persone che hanno affrontato il 41bis, in particolare per affiliazioni alla criminalità organizzata, alcuni sono ritenuti molto pericolosi. I coltelli trovati erano manufatti artigianali, in tutto quattro o cinque, ricavati da manici di pentole o scope, con lame e vetri. Da chiarire chi li abbia realizzati e nascosti nel refrigeratore. Ma soprattutto, a cosa sarebbero serviti. Una delle ipotesi è che fosse in preparazione un gesto violento tra detenuti, per tensioni che da tempo si registrano in quella sezione tra le persone recluse. I motivi non sono chiari, anche se non è escluso, oltre a cause di natura personale come eventuali antipatie, anche moventi legati ai retaggi criminali dei coinvolti. Ieri, intorno alle 13,30, due detenuti si stavano per azzuffare e sono stati divisi dal personale del carcere, intervenuto per sedare la violenta lite e dividere i contendenti. Nessuno per fortuna si è fatto male. Ma nei corridoi della casa circondariale serpeggia il timore che situazioni simili possano verificarsi nuovamente. A maggio dell’anno scorso, nella stessa sezione, un detenuto era stato aggredito da un altro che aveva cercato di picchiarlo, anche in quell’occasione è stato provvidenziale l’intervento del personale. Nella stessa sezione, nell’aprile 2011, i detenuti avevano organizzato una protesta, sfociata anche in uno sciopero della fame, per manifestare il loro dissenso riguardo alle loro condizioni. A marzo dello stesso anno, tre cittadini albanesi erano riusciti a evadere e a fuggire, come conseguenza era aumentata la sorveglianza. I detenuti in protesta lamentavano un inasprimento delle loro condizioni. Nell’aprile 2015 invece, un recluso nella casa circondariale era scappato nel cortile interno e si era arrampicato su un albero, dove aveva passato la notte per protesta, provocando apprensione per le sue condizioni. La situazione si è risolta, fortunatamente, senza feriti.I coltelli scoperti durante la perquisizione speciale non sono i primi oggetti illeciti che vengono rinvenuti nella casa circondariale. Nel luglio 2015, un’ispezione dell’unità cinofila antidroga della polizia penitenziaria di Bollate aveva portato a scoprire in un’altra sezione di massima sicurezza, chiamata AS3, dosi di hascisc nascoste in mezzo al caffè conservato in un barattolo, trovato nella cella di un detenuto. Ora sono in corso gli accertamenti per chiarire le dinamiche che hanno portato ignoti a realizzare e nascondere i coltelli artigianali nel freezer, per poter risolvere il giallo e salvaguardare la sicurezza dei detenuti e del personale in servizio nel carcere.(Il Giorno) Gli agenti della Polizia Penitenziaria denunciano una situazione potenzialmente esplosiva

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AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIAT I O.S.A.P.P

NUMERO 1790 LUNEDI 6 FEBBRAIO 2017 A CURA DELLA SEGRETERIA GENERALE AD USO INTERNO APERTO AL CONTRIBUTO DÌ TUTTI_

Organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria abbandonano tavolo contrattazione per protesta

Istituto Penitenziario di Saluzzo, SAPPE e OSAPP abbandonano tavolo contrattazione per protesta. Riceviamo e pubblichiamo .Il SAPPE e l’OSAPP, oggi, per protesta, abbandonano il tavolo della contrattazione convocato in data odierna presso l’istituto penitenziario di Saluzzo. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha provveduto ad aprire un nuovo Padiglione nel carcere “ Morandi” di Saluzzo di circa 200 posti riservato esclusivamente a detenuti “Alta Sicurezza” senza la previsione di un sostanziale incremento dell’Organico di Polizia Penitenziaria. Il già risicato organico comporta serie difficoltà nella concessione sia dei diritti soggettivi che di garanzia per la sicurezza di tutti gli operatori che interagiscono nella struttura penitenziaria. La situazione è critica non solo a Saluzzo ma anche alla C.R. Alessandria S.M., alla C.R. di Asti, alla C.C. di Ivrea, alla C.C. L.C. di Torino, alla C.C. di Imperia e nei restanti Istituti del Piemonte, della Valle D’Aosta e Liguria. Per tali ragioni, si chiede l’intervento immediato del D.A.P. affinché provveda ad assegnare unità di Polizia Penitenziaria negli Istituti del Distretto Piemonte – Valle d’Aosta e Liguria. Alla luce di quanto denunciato non c’è nulla da contrattare poiché, a rimettere, è solo la Polizia Penitenziaria e noi non ci prestiamo a questi giochi di indifferenza.(Cuneodice.it)

Perquisizione straordinaria notturna della polizia penitenziaria nel carcere di Voghera, rivenuti coltelli artigianali

Coltelli artigianali nascosti in carcere: giallo nella sezione di alta sicurezza. Voghera, armi realizzate con manici di padelle: erano celate nel freezer.Voghera, 2 febbraio 2017 - Coltelli artigianali nascosti nel freezer. Scoperti in un luogo dove non dovevano essere: il carcere di Voghera. Pochi giorni fa, durante una perquisizione straordinaria notturna, le armi rudimentali sono state rinvenute in un refrigeratore che si trova in un corridoio della sezione di massima sicurezza denominata AS1. Un luogo dove sono detenuti ergastolani o condannati a pene comunque importanti, anche persone che hanno affrontato il 41bis, in particolare per affiliazioni alla criminalità organizzata, alcuni sono ritenuti molto pericolosi. I coltelli trovati erano manufatti artigianali, in tutto quattro o cinque, ricavati da manici di pentole o scope, con lame e vetri. Da chiarire chi li abbia realizzati e nascosti nel refrigeratore. Ma soprattutto, a cosa sarebbero serviti. Una delle ipotesi è che fosse in preparazione un gesto violento tra detenuti, per tensioni che da tempo si registrano in quella sezione tra le persone recluse. I motivi non sono chiari, anche se non è escluso, oltre a cause di natura personale come eventuali antipatie, anche moventi legati ai retaggi criminali dei coinvolti. Ieri, intorno alle 13,30, due detenuti si stavano per azzuffare e sono stati divisi dal personale del carcere, intervenuto per sedare la violenta lite e dividere i contendenti. Nessuno per fortuna si è fatto male. Ma nei corridoi della casa circondariale serpeggia il timore che situazioni simili possano verificarsi nuovamente. A maggio dell’anno scorso,

nella stessa sezione, un detenuto era stato aggredito da un altro che aveva cercato di picchiarlo, anche in quell’occasione è stato provvidenziale l’intervento del personale. Nella stessa sezione, nell’aprile 2011, i detenuti avevano organizzato una protesta, sfociata anche in uno sciopero della fame, per manifestare il loro dissenso riguardo alle loro condizioni. A marzo dello stesso anno, tre cittadini albanesi erano riusciti a evadere e a fuggire, come conseguenza era aumentata la sorveglianza. I detenuti in protesta lamentavano un inasprimento delle loro condizioni. Nell’aprile 2015 invece, un recluso nella casa circondariale era scappato nel cortile interno e si era arrampicato su un albero, dove aveva passato la notte per protesta, provocando apprensione per le sue condizioni. La situazione si è risolta, fortunatamente, senza feriti.I coltelli scoperti durante la perquisizione speciale non sono i primi oggetti illeciti che vengono rinvenuti nella casa circondariale. Nel luglio 2015, un’ispezione dell’unità cinofila antidroga della polizia penitenziaria di Bollate aveva portato a scoprire in un’altra sezione di massima sicurezza, chiamata AS3, dosi di hascisc nascoste in mezzo al caffè conservato in un barattolo, trovato nella cella di un detenuto. Ora sono in corso gli accertamenti per chiarire le dinamiche che hanno portato ignoti a realizzare e nascondere i coltelli artigianali nel freezer, per poter risolvere il giallo e salvaguardare la sicurezza dei detenuti e del personale in servizio nel carcere.(Il Giorno)

Gli agenti della Polizia Penitenziaria denunciano una situazione potenzialmente esplosiva

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Emergenza carceri: "serve una commissione consiliare. Abbiamo già avuto una rivolta".Sabato alle 16 un incontro pubblico per parlarne in Casa di Quartiere, intanto la protesta prosegue e il consigliere comunale Sciaudone chiede una commissione consiliare sul tema, prima che la situazione precipiti ulteriormente.ALESSANDRIA - I due carceri del nostro capoluogo, la Casa Circondariale Catiello-Gaeta (ex don Soria) e la Casa di Reclusione di San Michele sono da pochi giorni formalmente unificati sotto un'unica amministrazione, anche se formalmente non è ancora stata individuata.Intanto lo sciopero della mensa dei baschi blu dei due istituti ha portato come primo risultato alcune risorse di personale aggiuntive provenienti da Alba, un intervento giudicato però dal sindacato ancora ampiamente insufficiente.

Sabato 4 febbraio il tema verrà affrontato presso la Casa di Quartiere di Alessandria, in via Verona, con un incontro dal titolo "Oltre il muro" (ospite anche il deputato di Possibile, Andrea Maestri). Intanto a prendere la parola è il consigliere Oscar Sciaudone che chiede la convocazione di una commissione consiliare sul tema.Ecco il comunicato del consigliere, in versione integrale. Gli agenti della Polizia Penitenziaria denunciano una situazione potenzialmente esplosiva La protesta è proseguita ed ha coinvolto anche gli operatori del Don Soria; nell’istituto che ha sede nel centro della Città, gli Agenti della Polizia Penitenziaria sono costretti a turni dove uno solo di loro è chiamato a vigilare su 140 detenuti, alloggiati su più piani dell’edificio.Queste carenze di organico (denunciate anche negli anni passati) non sono soltanto un grave disagio per dei lavoratori residenti sul nostro territorio ma costituiscono un potenziale pericolo per la città.Abbiamo già avuto un carcere in rivolta e sappiamo, purtroppo, come andò a finire.I “Baschi Azzurri” della Penitenziaria si stanno astenendo dal pasto (e ben so io, che sono un militare, cosa significhi rinunciare al “rancio” per protesta) come estremo gesto di denuncia per una situazione insostenibile.Come consigliere comunale ho chiesto di invitare nel corso di una commissione consigliare, i delegati della Polizia Penitenziaria, per ascoltare direttamente da loro lo stato delle cose e quali possibili azioni possiamo condurre, come amministrazione comunale, per migliorare la situazione.Ho anche chiesto – con un ordine del giorno in Consiglio

comunale - al Sindaco Rita Rossa di intervenire presso il suo compagno di partito, il ministro Orlando, per avere l’assegnazione di personale in numero almeno sufficiente a garantire la sicurezza nelle carceri alessandrine e una decente qualità del quotidiano servizio dei lavoratori della Penitenziaria.Ci aspettiamo dal sindaco Rossa un’azione concreta per risolvere questo problema serissimo e non le solite acrobazie comunicative, vedi dichiarare di non essersi aumentata lo stipendio… ma di averlo “adeguato in salita”...(Alessandrianews)

Agenti della Polizia penitenziaria richiamati a lavoro ,grande sforzo senza personale.

Carcere di Ivrea, agenti richiamati al lavoro: "Grande sforzo senza personale"Appello dell'Osapp alle autorità competenti dopo la richiesta della direzione per l'iniziativa 'Insieme è più' bello Carcere di Ivrea, agenti richiamati al lavoro: "Grande sforzo senza personale"Gli agenti di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Ivrea sono sul piede di guerra per la storica carenza di organico dopo che oggi, sabato 4 febbraio 2017, sono stati richiamati al lavoro dalla direzione per l'iniziativa 'Insieme è più bello' che comporta l'apertura del penitenziario al pubblico."Nonostante la gravissima carenza di personale di polizia penitenziaria - dice Raimondo Vinti, segretario locale dell'Osapp, sindacato di polizia penitenziaria - le attività vengono assicurate solo grazie al forte sacrificio, alla professionalità e all'abnegazione della polizia penitenziaria i cui turni oggi si protrarranno anche oltre l'orario stabilito. Ci rivolgiamo a chi ha competenza sul carcere affinché assegnino personale poiché quello attuale è stremato e sofferente, da tempo attende rinforzi e non ce la fa più".

Padova: agenti penitenziari costretti a pagare l'affitto degli alloggi

Manifestazione davanti al carcere Due Palazzi per gli agenti penitenziari che vivono nelle stanze attrezzate all'interno della casa di reclusione. Alla cronica carenza di organico, ai diversi problemi che affrontano quotidianamente, ora si aggiunge il problema dell'alloggio.Assistite dall'avvocato Fabio Targa, gli agenti protestano contro l'amministrazione carceraria che intende far pagare loro l'affitto della stanza che occupano, con camere e bagni utilizzati anche da altri 150 colleghi come spogliatoi. "L'amministrazione si fa forza di un decreto del 2006 che riguarda gli appartamenti ad affitto agevolato, anche questi interni al carcere, riservati alle famiglie - spiega il portavoce Ignazio Guglielmi - i nostri sono alloggi collettivi, cioè presìdi istituzionali. Siamo praticamente in servizio 24 ore su 24, pronti ad intervenire per ogni emergenza. Se non ci presentiamo subito incorriamo in sanzioni.Lo Stato per reperire denaro ora pretende anche il pagamento delle stanze". Gli agenti dovranno entro oggi decidere se pagare l'affitto delle stanze, circa 80 euro al mese, autorizzando il prelievo dallo stipendio, oltre alle spese cui contribuiscono, oppure riconsegnare le chiavi entro 15 giorni e trovarsi una casa."Noi facciamo servizio non solo dentro il carcere ma anche le scorte a qualsiasi ora della notte per poi tornare in servizio al mattino. Siamo pesantemente sotto organico e spesso facciamo doppi turni di 12 ore, sempre sotto tensione - continua Guglielmi - è anche una questione logistica. Per essere sempre disponibili che dobbiamo fare? Dormire in auto?". Le guardie protestano per il degrado degli alloggi mai sottoposti a lavori di manutenzione."Il riscaldamento non funziona in metà delle stanze, l'acqua calda è a disposizione solo in alcune ore. Qualsiasi riparazione la facciamo da soli - le brande e i materassi sono quelli utilizzati per i detenuti e risalgono al 1984". "Lo Stato in tema di spending review punta anche a poche decine di euro delle guardie - dice il legale - domattina (oggi) presentiamo al giudice del lavoro un ricorso puntando alla sospensione del provvedimento per salvaguardare il diritto ad un'equa valutazione del dovuto sui consumi, attualmente forfettario e calcolato sui

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metri quadri, in violazione della norma cui si da un'interpretazione estensiva".(Il Gazzettino)

Picchiato da altri detenuti, chiede aiuto agli agenti della Polizia penitenziaria , a processo i due responsabili

Picchiato da altri detenuti, chiede i danni allo Stato.A processo i due responsabiliChiede i danni al ministero della giustizia l'uomo che, lo scorso aprile, era stato picchiato e torturato psicologicamente e non solo da due compagni di cella.L'uomo si trovava nel carcere di Biella per via di una rapina compiuta in un momento di difficoltà economica. Era la sua prima volta dietro le sbarre, una condanna di qualche settimana. La sfortuna ha voluto che l'uomo si trovasse a condividere la cella con due detenuti che nel giro di poco tempo hanno iniziato a picchiarlo, a sputargli addosso e a bruciarlo su tutto il corpo. I due inoltre gli vietavano di uscire dalla cella e di incontrare gli altri detenuti.L'uomo ha retto per una decina di giorni, poi è riuscito a chiedere aiuto agli agenti di polizia penitenziaria. Ora per i due si apre il processo, ma l'uomo vuole che a pagare sia anche lo Stato: per questo il legale ha chiamato in causa il ministero della giustizia, che dovrebbe avere cura della vita in carcere dei detenuti. (Notizia Oggi)

Parte il corso di difesa personale per la Polizia Penitenziaria

Difesa personale, parte il corso per la Polizia Penitenziaria.A tenere le lezioni è un grande nome del Ju Jitsu internazionale, il maestro Davide ContiAi nastri di partenza

l’iniziativa del Corso di Difesa Personale organizzato per la Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale Costantino Satta di Ferrara. Il corso è stato organizzato grazie alla collaborazione dell’associazione Csr Ju Jitsu Italia di Davide Conti, con il Coni di Ferrara, presieduto dal Cavaliere Boschetti Pareschi e del Panathlon Club Ferrara.Tale progetto sulle tecniche di bloccaggio e sicurezza personale è stato fortemente voluto dal referente del benessere organizzativo, nonché comandante di reparto, Annalisa Gadaleta e dal direttore Paolo Malato, anche nell’ottica della valorizzazione del benessere del personale.Tale iniziativa è stata, inoltre, pensata e voluta come gratuita per tutti i poliziotti penitenziari che, in gran numero, hanno voluto approfittare dell’occasione formativa che potrà essere utile sia professionalmente che nella vita di tutti i giorni: sarà strutturato in due mesi, con 12 lezioni di due ore l’una e insegnerà le tecniche di autodifesa e di neutralizzazione dalle aggressioni esterne. A tenere le lezioni è un grande nome del Ju Jitsu internazionale, il maestro Davide Conti, cintura nera 8° Dan, già istruttore di autodifesa per appartenenti a forze di polizia non solo in Italia, ma anche in Russia e Francia. Le lezioni si terranno presso la palestra del Csr Ju Jitsu in via Annibale Zucchini (nei pressi di via Modena).

In sensibile aumento i detenuti nelle carceri italiane

a gennaio 2017

Come ogni mese il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Ufficio per lo sviluppo e la gestione del sistema informativo automatizzato , Sezione Statistica emana e pubblica sul sito www.giustizia.it la consueta tabella mensile dei detenuti presenti e la relativa capienza regolamentare degli istituti penitenziari per regione di detenzione relative al mese di dicembre 2016 , dalle tabelle si evince un sensibile aumento

della popolazione detenuta a cospetto del mese precedente cioe’ dicembre 2016, in cui i presenti sono 54653 , mentre i presenti a gennaio 2017 sono 55.381, di seguito alleghiamo la relativa tabella per regione di detenzione

Segreteria Generale

Circolari ministeriali e note D.A.P. febbraio 2017

Ministeriale n. 0040229 del 3.2.2017 PCD 13.1.2017 - disposizioni organizzative di adeguamento Uffici Centrali e territoriali dell'Amministrazione al DM 2.3.2016. Ministeriale n. 0040233 del 3.2.2017 PCD 13.1.2017 -disposizioni organizzative di adeguamento Uffici Centrali territoriali dell'Amministrazione al DM 2.3.2016 - Nota di Chiarimento. Leggi la ministeriale sul sito www.alsippe.it

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Convenzioni nazionali e regionali per gli iscritti Alsippe

La Segreteria Generale in collaborazione con i rappresentanti regionali provinciali e locali presenti sul territorio ha stipulato una serie di convenzioni per gli iscritti Alsippe e i propri familiari , per usufruire di servizi con sconti particolari. Per usufruire dei predetti sconti bastera’ esibire la Tessera Servizi Alsippe che potra’ essere richiesta ai responsabili delle Segreterie Sindacali . Cliccando il link sotto potrete visionare i servizi offerti

http://www.alsippe.it/it/category/convenzioni/

oppure CONVENZIONI del sito :

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Per ulteriori richieste ed informazioni contattate l’indirizzo email:

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Convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto per gli iscritti Alsippe e propri familiari

La Segreteria Generale Alsippe ha definito una convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto e moto per gli iscritti Alsippe ed i propri familiari. Per eventuali preventivi e ulteriori informazioni chiamare

al numero di telefono 3931383562 oppure inviare la documentazione direttamente all’indirizzo email:[email protected]

Documenti richiesti per il preventivo

1)Fotocopia del libretto di circolazione fronte e retro

2) Documento di riconoscimento

Nel caso in cui sia un familiare intestatario della polizza un autocertificazione che ne attesti la parentela ai sensi della normativa vigente, per altre informazioni contattare l’ufficio ai numeri indicati sopra

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Offerte Alitalia dedicate agli appartenenti alla Polizia Penitenziaria

Approfitta dell'offerta Militari/Polizia, dedicata agli appartenenti all'Arma dei Carabinieri, Esercito, Aeronautica, Marina e Guardia di Finanza nonché agli appartenenti alla Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco e Corpo Forestale dello Stato. L'offerta è applicabile anche a un accompagnatore familiare. Se non l’hai ancora fatto iscriviti al Programma MilleMiglia e registra i dati di tuo figlio al MilleMiglia Kids: potrai subito iniziare ad accumulare miglia sul tuo conto quando vola tuo figlio.

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Regolamento Offerta Militari/Polizia

L’offerta è valida esclusivamente per i militari appartenenti all’Arma dei Carabinieri, Esercito, Aereonautica, Marina e Guardia di Finanza nonché per gli appartenenti alla Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco e Corpo Forestale dello Stato in possesso del documento di riconoscimento militare o della Amministrazione di appartenenza in corso di validità che viaggino per diporto L’offerta è estendibile alle stesse condizioni al coniuge o al figlio - maggiore di 2 anni compiuti - del militare/appartenente alle predette forze di polizia e Vigili del Fuoco, che viaggi con questi nelle stesse

date, sullo stesso itinerario e classe di viaggio.L’offerta è estendibile ad un unico accompagnatore (coniuge, o figlio maggiore di 2 anni)Non è possibile usufruire dell’offerta se l’accompagnatore è un figlio minore di anni due (neonato)L’offerta non è cumulabile con altre promozioni in corso. L’offerta non consente l’applicazione degli sconti Bambini. L’offerta prevede un periodo minimo di soggiorno di 3 notti o la permanenza della notte tra il sabato e la domenica per le destinazioni internazionali*L’offerta non consente né cambi né rimborso.L’offerta include il trasporto del bagaglio in stiva. La regolamentazione del bagaglio in stiva è indicata sulla pagina dedicata. E’ consentito il trasporto del bagaglio a mano secondo la regolamentazione indicata sul sito Il prezzo include tasse e supplementi.L’offerta è valida su tutti i voli operati da Alitalia, con esclusione dei voli con codice da AZ7000 a AZ7999 e da AZ3000 a AZ3999.Sono incluse nell’offerta tutte le tratte dirette operate da Alitalia sul mercato nazionale, ad esclusione delle rotte soggette a bando di continuità territoriale Alghero-Milano Linate, Alghero-Roma, Cagliari-Milano Linate, Cagliari-Roma, Lampedusa-Catania, Lampedusa-Palermo, Pantelleria-Palermo, Pantelleria-Trapani (tutti i collegamenti elencati si intendono e viceversa) e anche tutte le tratte operate sul mercato internazionale* (Europa e Nord Africa) ad esclusione delle destinazioni da/per Francia e Olanda. Sono esclusi dalla promozione tutti i voli da/per destinazioni intercontinentali.L’offerta è valida unicamente per l’acquisto di biglietti andata e ritorno.L’offerta è acquistabile online oppure presso il Customer Center, le biglietterie aeroportuali italiane o le agenzie di viaggioPer la verifica delle condizioni di accesso alla tariffa dedicata è indispensabile che il militare/poliziotto/vigile del fuoco porti con sé il documento di riconoscimento militare o della Amministrazione di appartenenza; nel caso di estensione al familiare, il predetto familiare dovrà portare con sé idoneo documento militare, ovvero una dichiarazione su carta intestata del comando o della Amministrazione di appartenenza che certifichi lo stato di coniuge o di figlio. La Compagnia si riserva di verificare al momento del rilascio della carta d’imbarco e/o al gate di imbarco, la presenza dei requisiti tariffari. Il mancato imbarco dovuto all’assenza dei requisiti di ammissione alla tariffa non dà diritto al rimborso del biglietto

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