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1 Ricordo di Domenico Peron Signore delle cime…noi ti preghiamo… un nostro amico hai voluto lassù…fallo andare per le tue montagne. PER DOMENICO “IL PICCOLO GRANDE UOMO” Avevo già passato i trenta quando mi sono avvicinato al CAI, spronato dagli amici con cui avevo iniziato a frequentare il territorio montano e quindi mi sono iscritto alla sezione di Marostica. Già con le prime uscite conosco un piccolo uomo di nome Domenico, segnato dagli eventi della vita, che mi avvicina vedendo il mio interesse ai percorsi, per spiegarmi dove noi siamo, la direzione dell’itinerario, i nomi dei luoghi visitati e quelli che si notano lontano, i fiori e le piante e quant’altro per farmi immergere nell’ambiente. Subito nasce tra noi un feeling che continuerà a crescere man mano che avanziamo nel cammino comune della scoperta. E’ Domenico a coordinare l’allora gruppo gite della sezione e presto mi invita a presentare delle uscite. Più tardi, è sempre Domenico che mi passa il compito di seguire i Capogita e formare la nuova Commissione Escursionismo, con lui alle spalle in costante aiuto. Poi mi sprona a frequentare i corsi di sci-alpinismo, anche se sono alle prime armi in fatto di sci: “Tanto poi ti insegniamo noi!” E cosi è. Oltre ai corsi, numerose sono state le uscite sciistiche tra Grappa, Lagorai, Dolomiti e Alpi di confine, dove miglioro progressivamente le mie capacità. Quindi, con il motto “non è mai troppo tardi… “, a mia volta invito Domenico all’arrampicata, che nel frattempo avevo iniziato a coltivare. Entusiasta, non ha perso un minuto a procurarsi scarpette, imbrago, casco e quant’altro necessario per lanciarsi nella nuova sfida del verticale. Numerose le uscite fatte assieme, con itinerari di prestigio, alla Torre Venezia, al Campanil Basso e a quel di Montanaia, in Lagazuoi, sulle Pale, la Grande di Lavaredo e così via. Ultimamente, aveva ripreso a dedicarsi all’escursionismo e alla fotografia floreale, la sua grande passione di sempre. E d’inverno lo sci di pista dove eccelleva, come nello sci-alpinismo, dove sapeva interpretare e cavalcare a piacimento tutti i diversi tipi di neve, quello che sovente a noi non riusciva, con nostro smacco e sonore risate da parte sua. Infiniti gli aneddoti da raccontare, che non basterebbe un libro per raccoglierli. Non più tardi di una settimana prima era stato a sciare con amici al Passo Brocon, lamentandosi di un inizio di bronchite. Da lui stesso richiesto il ricovero per un controllo, stava per essere dimesso. Che cosa sia subentrato nel frattempo lo possiamo solo immaginare, fatto sta che ha colto tutti di sorpresa e in sordina ha valicato quel passo che immette su vette precluse agli umani e ad esclusivo dominio degli spiriti liberi. Excelsior! Michele Torresan P.S. Ho scelto questa foto, che ci ritrae assieme, per sottolineare la nostra amicizia ma, soprattutto, la gioia di vivere che Domenico metteva in tutte le sue attività. Con piacere pubblichiamo un articolo inviato da Domenico che ritrae in modo giocoso un’escursione con i suoi grandi amici di sempre. S C I A L P I N I S M O Traversata Col Visentin – Gruppo del Nevegal – La via dei spinari Era l’anno 1982, il mese di febbraio. Di buon mattino partimmo da Marostica con meta Ponte nelle Alpi, dove il nostro caro amico Fabio Filippi, conduttore di quest’uscita, ci attendeva. CRONACHE E VOCI DELLA SEZIONE a cura del Gruppo di Redazione SCRIVETECI mail : [email protected] 03 marzo 2014 - N.2 - Anno 41 Prezzo di cop. 0,10 SpA - Spedizione Poste Italiane in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1, comma 1, DCB Vicenza Notiziario CLUB ALPINO ITALIANO - SEZIONE DI MAROSTICA E SOTTOSEZIONE DI SANDRIGO

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Ricordo di Domenico Peron Signore delle cime…noi ti preghiamo… un nostro amico hai voluto lassù…fallo andare per

le tue montagne.

PER DOMENICO “IL PICCOLO GRANDE UOMO”

Avevo già passato i trenta quando mi sono avvicinato al CAI, spronato dagli amici con cui avevo iniziato a frequentare il territorio montano e quindi mi sono iscritto alla sezione di Marostica. Già con le prime uscite conosco un piccolo uomo di nome Domenico, segnato dagli eventi della vita, che mi avvicina vedendo il mio interesse ai percorsi, per spiegarmi dove noi siamo, la direzione dell’itinerario, i nomi dei luoghi visitati e quelli che si notano lontano, i fiori e le piante e quant’altro per farmi immergere nell’ambiente. Subito nasce tra noi un feeling che continuerà a crescere man mano che avanziamo nel cammino comune della scoperta. E’ Domenico a coordinare l’allora gruppo gite della sezione e presto mi invita a presentare delle uscite. Più tardi, è sempre Domenico che mi passa il compito di seguire i Capogita e formare la nuova Commissione Escursionismo, con lui alle spalle in costante aiuto. Poi mi sprona a frequentare i corsi di sci-alpinismo, anche se sono alle prime armi in fatto di sci: “Tanto poi ti insegniamo noi!” E cosi è. Oltre ai corsi, numerose sono state le uscite sciistiche tra Grappa, Lagorai, Dolomiti e Alpi di confine, dove miglioro progressivamente le mie capacità. Quindi, con il motto “non è mai troppo tardi… “, a mia volta invito Domenico all’arrampicata, che nel frattempo avevo iniziato a coltivare. Entusiasta, non ha perso un minuto a procurarsi scarpette, imbrago, casco e quant’altro necessario per lanciarsi nella nuova sfida del verticale. Numerose le uscite fatte assieme, con itinerari di prestigio, alla Torre Venezia, al Campanil Basso e a quel di Montanaia, in Lagazuoi, sulle Pale, la Grande di Lavaredo e così via. Ultimamente, aveva ripreso a dedicarsi all’escursionismo e alla fotografia floreale, la sua grande passione di sempre. E d’inverno lo sci di pista dove eccelleva, come nello sci-alpinismo, dove sapeva interpretare e cavalcare a piacimento tutti i diversi tipi di neve, quello che sovente a noi non riusciva, con nostro smacco e sonore risate da parte sua. Infiniti gli aneddoti

da raccontare, che non basterebbe un libro per raccoglierli.

Non più tardi di una settimana prima era stato a sciare con amici al Passo Brocon, lamentandosi di un inizio di bronchite. Da lui stesso richiesto il ricovero per un controllo, stava per essere dimesso. Che cosa sia subentrato nel frattempo lo possiamo solo immaginare, fatto sta che ha colto tutti di sorpresa e in sordina ha valicato quel passo che immette su vette precluse agli umani e ad esclusivo dominio degli spiriti liberi. Excelsior! Michele Torresan P.S. Ho scelto questa foto, che ci ritrae assieme, per sottolineare la nostra amicizia ma, soprattutto, la gioia di vivere che Domenico metteva in tutte le sue attività.

Con piacere pubblichiamo un articolo inviato da

Domenico che ritrae in modo giocoso un’escursione con i suoi grandi amici di sempre.

S C I A L P I N I S M O Traversata Col Visentin – Gruppo del Nevegal – La via dei spinari Era l’anno 1982, il mese di febbraio. Di buon mattino partimmo da Marostica con meta Ponte nelle Alpi, dove il

nostro caro amico Fabio Filippi, conduttore di quest’uscita, ci attendeva.

CRONACHE E VOCI DELLA SEZIONE a cura del Gruppo di Redazione SCRIVETECI mail : [email protected]

03 marzo 2014 - N.2 - Anno 41Prezzo di cop. € 0,10

SpA - Spedizione Poste Italiane in Abbonamento PostaleD.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46)

Art. 1, comma 1, DCB Vicenza

NotiziarioCLUB ALPINO ITALIANO - SEZIONE DI MAROSTICA E SOTTOSEZIONE DI SANDRIGO

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Salimmo con le auto fino agli impianti di sci e proseguimmo con seggiovia fino alle piste. Io dissi a Fabio: “Perché non mi lasciate qui a sciare e mi recuperate questa sera al ritorno?” Si udì un coro di voci: ”Il piccoletto vuole divertirsi mentre noi dobbiamo faticare”. Tito mi spronò: ” Dai Mechiò (lui mi chiamava sempre con questo soprannome) metti le pelli di foca in fretta”. Tutti avevano capito che stavo scherzando. Partimmo uno dietro l’altro per cresta e dopo due ore arrivammo al rifugio del Col Visentin. Tito, come il solito, entrò per primo e ai militari dell’Aereonautica, gestori del locale, chiese se si poteva avere qualcosa da mettere sotto i denti. I gestori furono ben felici di riempire il nostro stomaco e ci prepararono un ottimo pranzetto accompagnato da buon vino rosso. Io ho pensato che era proprio una bella giornata pregustando già la gioia della discesa. Tito durante il pranzo raccontava barzellette, i bicchieri di vino andavano giù e l’atmosfera si riscaldava. Le ore

passavano e, ad un certo punto, richiamai all’ordine Fabio e Angelo perché era tardi. Incominciammo così la discesa, io dietro ad Angelo e poi tutti gli altri. Ad un certo punto, mi voltai per vedere com’era la situazione e scoprii che tutto il gruppo a ogni curva aveva il fondoschiena sulla neve. Chiamai Angelo ma non mi

rispose, gli corsi incontro e lo vidi atterrato dentro un cespuglio di rose canine. Pensai: ”Qui ci gioca il vino che abbiamo bevuto.” Angelo proseguì per la via che aveva scelto mentre Cinzia ed io aspettammo e, ultimi, scendemmo con tranquillità. Dopo poco ecco uno spettacolo insolito: tutta la compagnia era stesa a terra, non sulla neve, ma sulle siepi. Tito, con il suo solito linguaggio speciale, disse ad Angelo: ”Che via hai scelto? Siamo finiti in mezzo agli “spinari”. Io mi avvicinai per dare una mano, ma non era tanto facile aiutare perché erano finiti davvero in mezzo ai rovi. Data la situazione, feci la proposta, subito accettata, di aspettare un po’ a scendere per vedere se passava l’effetto del vino. Una volta ripresa la via di ritorno a valle la situazione migliorò, anche se, per sicurezza, Cinzia ed io decidemmo di seguire una traccia diversa. La neve era buona e ci siamo divertiti molto. Prese le auto per il ritorno, ci fermammo in una locanda per l’ultimo brindisi alla magnifica giornata, brindisi che ha ritardato molto il nostro arrivo a casa di Fabio dove la moglie Mirella, donna generosa e bella, ci aveva preparato delle cose deliziose da mangiare e, naturalmente, buon vino. La compagnia si è così nuovamente riscaldata e il tempo passava. Ad un certo punto Cinzia, un po’ arrabbiata, disse: ”Quando vado a fare sci alpinismo con mio marito e i suoi amici si va veloci; tutti vogliono rientrare a casa presto perché così vogliono le loro mogli; voi invece andate piano, non tornate più a casa perché le locande le conoscete tutte e le fermate sono molte.” Era proprio vero, infatti, la gita finì a notte tarda. Da quel giorno Cinzia non frequentò più il gruppo dei “veterani” forse il marito si era arrabbiato; la sua assenza ha lasciato un vuoto perché era una ragazza simpatica e bella. Ricordo con simpatia i componenti di questa uscita: Fabio Filippi, capo gita, Angelo Dal Zotto, Mario Dinale, Tito Martin, Cici Bertoncello, Luigi Castellan, Paolo Zonta, Domenico Peron, Cinzia e altri di cui non ricordo i nomi. Domenik

GRUPPO BIBLIOCAI Aggiornamento al 05 febbraio 2014 Riportiamo i titoli dei nuovi 112 libri acquisiti dalla biblioteca con donazioni e con nuovi acquisti suddivisi per categoria. Con questo quarto aggiornamento del patrimonio librario, vogliamo rendere visibile l’impegno della nostra Sezione per offrire ai soci una biblioteca valida che supporti chi vuole affrontare la montagna con la dovuta preparazione sia personale sia culturale. Il catalogo completo è consultabile sul sito www.caimarostica.it. Sarebbe importante che i soci partecipassero alla valorizzazione della nostra biblioteca con proposte di nuovi titoli o con qualche idea o iniziativa che la renda ancora più aperta e fruibile. Per non disperdere la memoria delle attività alpinistiche o comunque legate alla vita della Sezione, proponiamo a tutti di farci partecipi di esperienze personali, sotto forma di documenti fotografici, testi, lettere, disegni, libri o in qualsiasi altro modo. Potete contattare i responsabili della biblioteca. Potremo così incrementare l’archivio già disponibile anche per chi voglia svolgervi studi o ricerche. L’elenco riporta il titolo dell’opera, l’autore, l’anno di pubblicazione e, tra parentesi, il codice di archiviazione. ANNUARI

‐ “125° CAI Sezione di Vicenza” - Francesco Gleria – 2000 (C ANN 035)

‐ “Annuario 2011 del Club Alpino Italiano Reg. Umbria” – 2011 (B ANN 010)

‐ “Annuario 2011 del Club Alpino Italiano Sez. Bergamo”– 2012 (C ANN 036)

‐ “50 Anni del GAM Lanerossi” – Paolo Ghitti – 2004 (C ANN 037)

‐ “Bollettino SAT - N° 1 Anno LXII – I trim. 1999” – Carlo Benedetti – 1999 (C ANN 038)

‐ “Annuario Accademico 2011 – Bollettino CAI N° 111” – Mauro Penasa – 2012 (C ANN 039)

‐ “Una storia di montagne- Il gruppo alpino Cesare Battisti dal !923 al ’48”-A. Brutti – 2011 (C ANN 040)

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‐ “Sulle montagne del mondo – Il gr. alpino Cesare Battisti dal 1949 al ’78”-A. Brutti-2013 (C ANN 041)

GUIDE

‐ “I sentieri della Valnerina e dello Spoletino”- Federica Andreini (B GUI 085))

‐ “Passeggiate e leggende della Valle del Natisone”- Brunello P. – 1990 (B GUI 086)

‐ “Posina, una identità ritrovata” – De Pretto, Saccardo – 2011 – (C GUI 052)

‐ “Alpi Liguri e Marittime – Serie da rifugio a rifugio” – S. Saglio – 1958 (A GUI 159)

‐ “Alpi Cozie - Serie da rifugio a rifugio” – S. Saglio – 1959 (A GUI 160)

‐ “Pietre del silenzio- Pareti del Val Tramontina”-Quaranta G., Valla N. – 2009 (B GUI 087)

‐ “Arrampicare è avventura”- Giorgio Quaranta – 2000 (B GUI 088)

‐ “Guida di Scialpinismo dei Lagorai – Cima d’Asta” Navarini Luciano – 2011 (A GUI 161)

‐ “Alta e media Valle del Reno-Itinerari nell’Appennino Bolognese”-Ronchetti G. – 2009 (B GUI 089)

‐ “XIV Settimana Naz. Escursionismo – Trekking, escursioni, eventi” CAI Em. Romagna -2012 (B GUI 090)

‐ “La Seducente – Pedemontana Vicentina” Ass. VI Turismo – (B GUI 091)

‐ “Le alti valli vicentine-Mountain bike-12 percorsi da scoprire” Sandri, De Toni- 2006 (B GUI 092)

‐ “Un passo dopo l’altro-25 itin. Trekking Castelgomberto, Valle dell’Agno” R. Pace-2013 (C GUI 053)

‐ “Guida alle più belle escurs. In bici lungo vie d’acqua nel Triveneto” Prosdocimi -2013 (B GUI 093)

‐ “Cammin. per tutta la famiglia 1-Dolom.,C. Eug., Berici, Pasubio, Garda” G. Pasquale-2013 (B GUI 094)

‐ “Cammin. per tutta la famiglia 2-Adige, Alt. Asiago,Cansiglio, Lagorai” G. Pasquale-2013 (B GUI 095)

‐ “Cammin. per tutta la famiglia 3-Pr. Trevis, Cadore, Baldo, L. Iseo” G. Pasquale-2013 (B GUI 096)

‐ “Cammin. per tutta la famiglia 4-Dolomiti Bellun., delta Po, Colli Euganei” G. Pasquale-2013 (B GUI 097)

‐ “Itinerari in Val Zemola” Renzo Corona – 2006 (A GUI 162)

‐ “Cime e punti panoramici del Vicentino” Eugenio Cipriani – 2013 (C GUI 054)

‐ “Sui monti di Val Cadino e Val Bazena –Adamello Meridionale” G. Nangeroni -1975 (A GUI 163)

‐ “La via dell’Everest –L’Atlante n° 1” – A. Dalzero, R. Rietmann- 2002 (A GUI 164)

‐ “Alle sorgenti del Fiume Gange – L’Atlante n° 2”- A. Dalzero, R. Moro -2002 (A GUI 165)

‐ “La via del K2 – L’Atlante n° 3” – A. Dalzero, Capra, Tonani – 2002 (A GUI 166)

‐ “I VIAGGI – Il Giappone degli uomini mito” Carrada, Panara, Ghirotti – 1990 (B GUI 098)

‐ “I VIAGGI – L’Australia degli ultimi aborigeni” Carrada, Ardito, Solinas – 1990 (B GUI 099)

‐ “I VIAGGI – Dallo Yukon all’Alaska dei cercatori d’oro” Carrada, Ardito, Giovannini – 1990 (B GUI 100)

‐ “I VIAGGI – Natura e ambiente dei parchi nazionali del Nord America” Carrada, Ardito, – 1990 (B GUI 101)

‐ “I VIAGGI – Il pianeta nato dal fuoco” Carrada, Di Marco – 1990 (B GUI 102)

‐ “I VIAGGI – Egitto, La conquista dell’eternità” Carrada, Valenziano – 1990 (B GUI 103)

‐ “I VIAGGI – Nel paradiso del Serengeti” Carrada, Cleri, Lambertini – 1990 (B GUI 104)

‐ “I VIAGGI – Le perle della Polinesia” Carrada, Ardito – 1990 (B GUI 105)

‐ “I VIAGGI – Madagascar, l’isola dove il tempo si è fermato” Carrada, Ardito – 1990 (B GUI 106)

‐ “I VIAGGI – Bali, l’isola degli Dei” Carrada, Ardito, Marotti, Solinas – 1990 (B GUI 107)

‐ “I VIAGGI – Nei mari dei grandi squali” Carrada, Annunziata – 1990 (B GUI 108)

‐ “I VIAGGI – Gerusalemme, la città di Dio” Carrada, Nirestein – 1990 (B GUI 109)

‐ “Le Dolomiti Bellunesi – Natale 2012” – CAI Sez. Bellunesi – 2012 – (C GUI 110)

‐ “Mille Passi – Percorsi escursionistici in prov. di Alessandria”-Scafaro, Lombardi -2012 - (B GIU 110)

‐ “Alpine Ice – The 600 best ice falls in the Alps” – Sertori Mario – 2009 – (B GUI 111)

‐ “Speleologia – Rivista della società speleologica italiana – N° 68” – 2013 – (D GUI 007)

‐ “Alpi Biellesi e Valsesiane – Guida ai Monti d’Italia” – Castello, Protto, Zoia – 2011 – (A GUI 167)

‐ “La via di Francesco – Guide San Paolo” – Giulietti, Bettin – 2012 – (B GUI 112)

STORIA, ETNOGRAFIA ‐ “Alpinismo epistolare – Testimonianze” – Armando

Aste – 2011 (B STO 030) ‐ “Valli del Pasubio-Alta val Leogra, dalle origini al

2000 – Vol. 1” A. Saccardo – 2004 (C STO 073) ‐ “Valli del Pasubio-Alta val Leogra, dalle origini al

2000 – Vol. 2” A. Saccardo – 2004 (C STO 074) ‐ “La voce della montagna-In vetta fino alla prossima

avventura” F. Santon – 2012 (C STO 075) ‐ “Fuga sul Kenya – 17 giorni di libertà” Felice

Benuzzi – 2012 (B STO 016) ‐ “Il paese delle montagne” B. Franceschetti,

Griglie’, Mellano – 1966 (C STO 076) ‐ “Nue’ter (noialtri) Storia, tradizione e ambiente Alta

Valle Reno” – 1997 (C STO 077) ‐ “CAI 150 – 1863 2013 – Il Libro – pubblicazione uff.

festeggiamenti” Audisio, Pastore -2013 (C STO 078) ‐ “Diari delle montagne-Testimonianze d’alpinismo”

Paolo Brunati -2011 (D STO 030) ‐ “Salita al Monviso narrata dal sig. Matkews” –

Guglielmo Matkews – 2011 (B STO 031) ‐ “Jean Antoine Carrel, Il Bersagliere, e la scalata del

Cervino” – Alfonso Bernardi – 1965 (A STO 003) ‐ “46° Parallelo – Testimonianze di Montagna e

Alpinismo – Dic. 2005-13”- 2005 – (C STO 079) ‐ “46° Parallelo – Testimonianze di Montagna e

Alpinismo – Dic. 2006-14”- 2006 – (C STO 080) ‐ “46° Parallelo – Testimonianze di Montagna e

Alpinismo – Mar. 2008-15”- 2008 – (C STO 081) ‐ “46° Parallelo – Testimonianze di Montagna e

Alpinismo – Mar. 2009-16”- 2009– (C STO 082) ‐ “46° Parallelo – Testimonianze di Montagna e

Alpinismo – Nov. 2010-1-8”- 2010 – (C STO 083) ‐ “No Way down – 2 ago 2008 – La più grande tragedia

del K2” – Grahan Bowley – 2011 – (C STO 084) ‐ “K2 – La vetta infranta” – Claudio Tessarolo –

2007 – (D STO 031) LETTERATURA

‐ “Il segreto del bosco vecchio” Dino Buzzati – 2011 (B LET 028)

‐ “Il passaggio dell’orso” Giuseppe Festa – 2013 (B LET 029) CONTINUA…

Buona lettura! per il gruppo Francesco Pivotto

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G R U P P O E S C U R S I O N I S M O 13 aprile 2014 La valle dei Mulini – Colli Berici Dislivello 500 m - Difficoltà E - Ore cammino 6 - pullman - pranzo al sacco Partenza ore 8.00 da Marostica Via Dalle Laste - Rientro ore18.00 Direttori di gita: Polita M. Assunta - Manfrin Franca Da Mossano, per sentiero n. 81, si entra nella valle dei Mulini. Su dodici mulini ne sono rimasti solamente due provvisti delle grandi ruote di legno. La caratteristica di questi macchinari è che, data la grandezza, l’alimentazione da sopra e l’inerzia del peso, riescono a lavorare anche con pochissima acqua. Una formella incisa ricorda la data di costruzione, anno 1884. Attraversata la strada nei pressi della “fontana de Mossan”, una sorgente permanente che alimenta il torrente della valle, si sale al limite dell’altopiano berico per un ripido sentiero immerso nella boscaglia. Attraverso prati e boscaglia, esaltati dagli splendidi colori della primavera, si sale verso dei “covoli”, grandi grotte di cui una porta il nome “covolo delle tette” perché all’interno si trovano delle stalattiti che pendono dalla volta. Si aprono

vedute amplissime sulla pianura e verso i Colli Euganei. Per facile mulattiera si raggiunge la Grotta di San Bernardino da Siena, un sito archeologico, dove sono state trovate tracce dell’uomo di Neanderthal. Sarà emozionante poter sentire un soffio del nostro passato di 250.000 anni fa: schegge di selce, raschiatoi, punte di frecce, altri strumenti per la caccia, tracce di un focolare, ossa di orso delle caverne, una paurosa creatura alta 3 m. Da notare anche il pavimento medioevale di quell’eremo dove San Bernardino da Siena si raccoglieva a predicare nella metà del quattrocento. E poi, in quei luoghi, si racconta la tragica storia degli uomini trucidati dai Lanzichenecchi (1508) durante l’invasione dei collegati della Lega di Cambrai.

27 aprile 2014 Monte Priaforà - m 1659 – Gruppo del Novegno

Dislivello 800 m - Difficoltà E - Ore cammino 6 - mezzi propri - pranzo al sacco Partenza ore 7.00 da Marostica Via Dalle Laste - Rientro ore 17.00

Direttori di gita: Torresan Michele - Zanuso M. Assunta

Guardando bene la cartina della zona, vedremo un dedalo di vie e un notevole numero di sentieri CAI con relative numerazioni. L’itinerario che abbiamo pensato dovrà avvalersi di ben cinque segnavia diversi. Iniziamo con il sentiero n° 455 che parte dal Colletto Piccolo di Velo (m 902) e, puntando in direzione ovest – nord-ovest, ci porterà, dapprima lentamente, e poi con una serie di serpentine, in prossimità del Monte Rozzo Covole, Passo Tre Bocchette e poi verso Monte Brazome. Esso ricalca un sentiero di arroccamento militare messo in opera tra il 1916-1917, perché si voleva trasformare il Monte Priaforà in una struttura fortificata. Lungo tutto il percorso avremo, infatti, modo di vedere notevoli resti di opere militari. Poco dopo il Monte Brazome lasciamo il n° 455 per proseguire con il sentiero proveniente da Castana n°477. Con facile mulattiera immersa nel bosco, percorriamo il versante est del Monte Giove fino a trovare il sentiero n° 466 che, a sinistra, sale ripidamente alla cima del Monte Priaforà dominata da un’alta croce in traliccio.

Per la discesa ci incamminiamo sul sentiero n° 435 che ci fa arrivare in breve tempo al grande arco naturale che dà il nome al monte, da dove la vista spazia su Arsiero e la val d’Astico, il Monte Cengio e l’Altopiano dei Sette Comuni. Poco sotto l’arco, con breve digressione verso nord, possiamo visitare un’imponente opera militare in galleria. Riprendiamo il sentiero in direzione sud fino al Passo di Campedello (m 1437) il quale separa il gruppo vero e proprio del Monte Novegno dai rilievi di Monte Giove e del Monte Priaforà. Poco oltre incontriamo il monumento in memoria dei Caduti nella battaglia del giugno 1916. Abbandoniamo ancora il 435 per seguire i sentieri n° 444 e 455 che, puntando decisamente verso est, ci riporteranno prima verso il monte, quindi verso la malga e infine giù per la Valle Brazome in direzione della Contrada Alba da dove, in breve, raggiungiamo la strada Bosco di Tretto - Monte Summano che ci porterà al nostro punto di partenza.

La segreteria ricorda che il bollino deve essere rinnovato entro il 31.03.2014.

Autorizzazione del Tribunale di Bassano del Grappa del 10.07.1974 n.3/74 del registro Direttore responsabile: Sandro Vido – Direttore: Antonio Gusi – Edito da C.A.I. Sezione di Marostica

Orari apertura sede: martedì e giovedì dalle ore 20,30 alle ore 22,00 - Tel/Fax 0424/470952 - 334/5705796 e-mail [email protected] – Sito Web www.caimarostica.it - Stampa in proprio – Abbonamento annuo € 1,00