News 51 aprile 2015
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Ticonzero news
I commenti posi-
tivi dei clienti
consentono di
dimostrare i suc-
cessi raggiunti e
di porre in risalto
Sommario
Scienza&Società
La interpretazione quantistica della percezione e il cambiamento di conoscenze nella scienza e nell'arte contemporanea, di Paolo Manzelli
La serie e il paradigma. Franco Purini e l’arte del disegno presso i moderni, di Ghisi Grütter
Comunicare scienza: Antibiotici ♦ Il lander Phi-laene ♦ Sperimentazione animale ♦ Il cromo ♦
Clorofilla e grafene ♦ Morbo di Alzheimer ♦ Ca-napa e grafene, di Luigi Campanella
Musica, Fisica e Matematica: intervista a Matteo Sommacal, di Maria Grazia Ortore
EPS—EconomiaPoliticaSocietà
Roma zero consumo di suolo. Una provocazione
per la rigenerazione della politica e Tesi dell’As-
sociazione Fabr.ica, di Claudio Falasca
Recensioni e critica
Verzaubert, verhext: la magia nella letteratura di lingua tedesca, di Anna Maria Curci
L’amico del deserto, di Giovanna Corchia
L’amore di Piero per la decima musa, di Danilo
Breschi
Sesta pagina: le segnalazioni
Luigi Agostini, Conversazione su “Attualità del
partito politico” - Pentatonic/Ticonconzero
PierLuigi Albini, Conversazione su “Street art.
L’arte delle terre di mezzo” — Pentatonic/
Ticonzero
Immagini interne
Seconda serie: New York, di Mauro Centi©
Notiziario aperiodico degli articoli pubblicati n. I n. 51 aprile 2015
M. Agostinelli Energenze
L. Agostini Note critiche
P. L. Albini Labirinti di lettura
P.L. Albini Recensioni di saggi
Autori Vari EconomiaPoliticaSocietà
Autori Vari Frodi&Favole
Autori Vari Articoli di Scienza&Società
Autori Vari R/C recensioni e critica
A. Bailetti A proposito di film
G. Camarda Cronache di politica economica
L. Campanella Comunicare scienza
A. Castronuovo Meccanica della fantasia
O. Cilona Democrazia&Impresa
G. Corchia Cultura&Società
A. M. Curci Il cielo indiviso
E. D’Alessio Altrove e Dintorni
A. De Marco Bioculture
G. Grütter Disegno e Immagine
M. Maggi Tecnorischio&Ambiente
P. Manzelli Scienza e Arte
L. Michelini Civitas
R. Nobili Filosofia scientifica
S. Ombuen Urbania
P. Pallottino Figure
P. Pignalosa Spettri musicali
F. Rufo Biopolitiche
R. Vacca Fuori dal coro
E. Ventura Divagazioni
F. Zucco Bioetica: Donne & Scienza
Le rubriche aperiodiche di Ticonzero
n. Codice ISSN 2420-8442
Disegno e immagine, di Ghisi Grütter
17. La serie e il paradigma. Franco Purini e l’arte del
disegno presso i moderni
È opportuno chiedersi quale sia il significato della
parola “moderno” nel titolo della mostra. Per la no-
stra generazione di architetti, il termine moderno è
riferito generalmente al periodo del Movimento Mo-
derno che, formatosi all’inizio del secolo scorso con
connotazioni ideologiche e stilistiche precise, si pro-
pagò per tutta l’Europa in forme leggermente diverse
assumendo una differente denominazione in ogni
nazione. Tanto è vero che, più tardi, Charles A.
Jencks coniò un appellativo plurale come Modern
Movements.1 La rottura con la tradizione accademi-
ca, l’adesione ai nuovi materiali costruttivi e l’esplo-
razione delle loro potenzialità erano solo alcune del-
le novitas del moderno in architettura. Per i non ar-
chitetti, invece, il moderno è sinonimo di attuale: ciò
che va di moda e qualcosa di contemporaneo. Con
questo doppio significato del termine in mente mi
sono avvicinata alla mostra dei disegni di Franco
Purini, articolata su due sedi, che coniuga la storia
del disegno italiano, con la portata innovativa del
moderno nella sua declinazione razionalista, tutto
ricondotto alla contemporaneità. Nei suoi disegni
dunque, si ritrova da un lato la tradizione storica del
disegno colto – da Piranesi ad Aldo Rossi - dall’altra
il forte legame con le ricerche sui linguaggi figurati-
vi portate avanti dalle avanguardie pittoriche presen-
ti a Roma negli anni ’60. Purini infatti ha frequentato
assiduamente gli ambienti degli artisti Franco Liber-
tucci, Achille Perilli, Lorenzo Taiuti, Paolo Cotani.
[continua]
Scienza e Arte, di Paolo Manzelli
49. La interpretazione quantistica della percezione
e il cambiamento di conoscenze nella scienza e
nell’arte contemporanea
I recenti sviluppi delle “Neuroscienze-
Quantistiche” mettono in evidenza l'emergenza di
una nuova prospettiva di “costruzione sociale della
conoscenza”, quale risposta evolutiva della rete
neuronale nella costruzione di schemi e collega-
menti cognitivi finalizzati a superare i limiti del
tradizionale dualismo tra cultura e natura.
I processi cognitivi sono frutto del calcolo di pro-
babilità. Il cervello similmente a un computer quan-
tistico confronta le diverse probabilità della costru-
zione inter-emisferica di immagini e scenari per dare
soluzione alle nostre stimolazioni sensoriali. Nella
eventualità di probabilità percettive equivalenti si
evidenziamo illusioni ottiche. Pertanto, lo studio
delle ambiguità ci fornisce alcune valide indicazioni
su come l'attività probabilistica del cervello quanti-
stico possa tradursi in scelte coerenti. Immagini bi-
dimensionali identiche hanno maggiore probabilità
di alternanza, in quanto un’immagine (2-D) è com-
patibile con più interpretazioni 3-D.
La Teoria del Quantum Brain (QBT) assimilan-
do il cervello ad un super computer quantistico, met-
te in evidenza come la struttura neuronale sia flessi-
bile in modo che la comprensione del mondo in cui
si vive possa essere modellata epi-geneticamente
dall’ambiente. Pertanto la ri-organizzazione della
rete neuronale si attiva per […] [continua]
Comunicare scienza di Luigi Campanella
14. ♦ Il lander Philaene ♦ Sperimentazione anima-
le ♦ Il cromo ♦ Clorofilla e grafene ♦ Morbo di Alz-
heimer ♦ Canapa e grafene
All’inizio degli anni quaranta, la scoperta degli anti-
biotici sembrò aver definitivamente e vittoriosamen-
te sconfitto le infezioni batteriche. I batteri sono mi-
crorganismi che non superano il millesimo e mezzo
di millimetro. Vengono definiti procarioti perché il
loro Dna, generalmente composto da una sola mole-
cola, non è racchiuso in un nucleo. I principali tipi
di batteri sono i cocchi, a forma sferica, i bacilli, a
forma di bastone diritto, e i vibrioni, ricurvi. Si co-
noscono almeno 150 specie di batteri in grado di
provocare malattie.
Gli antibiotici sono sostanze chimiche prodotte
per fermentazione dagli stessi batteri o dai lieviti e
poi modificate in laboratorio, che sono in grado di
distruggere i batteri con gli stessi meccanismi con i
quali i batteri aggrediscono le cellule.
Ma come fanno a difendersi i batteri? Come
cambiano le loro caratteristiche vitali, così da rende-
re inutili gli studi di tanti ricercatori e da resistere
all’azione degli antibiotici? Il meccanismo difensivo
è quello che noi chiamiamo mutazione genetica.
Certi batteri cambiano il loro target, cioè gli elemen-
ti del loro target, cioè gli elementi del loro organis-
mo che sono colpiti dal farmaco. Altri batteri elabo-
rano enzimi che rompono la molecola del farmaco
prima che questo li raggiunga. Altre volte ancora, il
batterio si lascia penetrare dal farmaco, ma poiché
ha creato al suo interno una specie […] continua]
Articoli di Autori Vari
61. Musica, Fisica e Matematica: intervista a Mat-
teo Sommacal, di Maria Grazia Ortore
MGO: – Matteo, ci siamo salutati più di 10 anni fa
alla tua laurea al dipartimento di Fisica dell’Uni-
versità La Sapienza di Roma, quanto hai peregri-
nato in giro per il mondo prima di approdare al
titolo britannico di senior lecturer?
MS:- Ho conseguito il PhD in Fisica Matematica
alla SISSA di Trieste, dopodiché nell’ordine: Post-
Doc di un anno all’Université Pierre et Marie Cu-
rie – Paris VI, poi 3 anni di PostDoc a Perugia con
due lunghi “interludi” da visiting scientist alla
University of Colorado at Boulder, poi un PostDoc
di un anno a Roma, poi 6 mesi come “visiteur de
longue durée” all’IHES (Institut des Hautes Etu-
des Scientifiques) di Bures-sur-Yvette, nei pressi
di Parigi, ed infine 7 mesi di PostDoc (Visiting
Research Scholar) al Dipartimento di Matematica
della North Carolina State University a Raleigh in
USA. Sono passato dal “southern drawl” del sud
degli Stati Uniti al vichingo Geordie di Newcastle.
MGO: – Matteo, ci siamo salutati più di dieci anni
fa alla tua laurea al dipartimento di Fisica dell’Uni-
versità La Sapienza di Roma, quanto hai peregri-
nato in giro per il mondo prima di approdare al
titolo britannico di senior lecturer?
MS:- Ho conseguito il PhD in Fisica Matematica
alla SISSA di Trieste, dopodiché nell’ordine: Post-
Doc di un anno all’Université […] [continua]
14.1. Il lander Philaene
EPS—EconomiaPoliticaSocietà
68. Roma zero consumo suolo. Una provocazione
per la rigenerazione della politica. Tesi di fabr.ica,
di Claudio Falasca
Nelle ultime settimane è stata costituita l’Associa-
zione culturale senza fini di lucro “fab.rica”. L’a-
cronimo sta per “fabbrica romana, innovazione,
cultura, ambiente”. L’iniziativa è stata presa da un
gruppo di romani che amano questa straordinaria
città. Le ragioni sono molte, intanto perché non ci
si può rassegnare passivamente al suo progressivo
degrado, ma sopra tutte perché oggi vivere Roma
è sempre più faticoso.
Lo è perché sempre più costosa per le pretese di
chi la vuole trasformare da luogo di vita a luogo di
solo consumo. Lo è per l’irrisolta questione abita-
tiva, malgrado l’abnorme crescita edilizia. Per la
diffusa disoccupazione e per la mancanza di lavo-
ro e di prospettive per i giovani. Lo è per il siste-
ma della mobilità sia pubblica sia privata, la prima
inadeguata e faticosa, la seconda stressante e di-
spendiosa. Per l’irrazionale sistema di distribu-
zione delle merci, inquinante e caotico. Per i ser-
vizi sociali, sanitari e amministrativi, la cui agibi-
lità è causa di iniquità, fatica, spreco di tempo. Per
la qualità ambientale, in particolare dell’aria, una
delle cause principali di malattie polmonari. Lo è
per la erosione continua degli spazi pubblici, sem-
pre più destinati ad uso privato. Per la sporcizia e
l’incuria dilagante di strade, piazze, zone verdi.
Per il continuo logorio di quella cultura della soli-
darietà e dell’accoglienza, che è sempre stato un
carattere distintivo della capitale. Per l’erosione di
quel tessuto etico e morale in tante sue componen-
ti. [continua]
Il cielo indiviso di Anna Maria Curci
3. Verzaubert, verhext: la magia nella letteratura
di lingua tedesca
La magia è tema ricorrente nella letteratura di lin-gua tedesca, sin dagli inizi: il Volkbuch Historia von D. Johann Fausten del 1587 la pone al centro della vicenda, la quale, a sua volta, fornirà materia narrativa fertile: basti ricordare, dopo il ‘soggiorno britannico’ con il Doctor Faustus di Christopher Marlowe, il ritorno in Germania con il Puppen-spiel, il teatro delle marionette e il percorso che parte dall’abbozzo di dramma Doktor Faust di Les-sing (1763), attraversa l’opera che ha segnato l’in-tera vita letteraria di Johann Wolfgang Goethe, Faust, passa per il dramma del 1829 Don Juan und Faust di Grabbe, per approdare al romanzo di Thomas Mann Doktor Faustus, del 1947.
L’itinerario qui proposto tra testi che, nella lettera-tura di lingua tedesca, scelgono come oggetto il tema della magia non può, naturalmente, avere al-cuna pretesa di esaustività e opta per una selezione di testi dalla letteratura dell’Ottocento e del Nove-cento che si configura piuttosto come invito alla lettura, alla rilettura e all’ampliamento dell’oriz-zonte, proprio sulla scorta degli spunti offerti. In essi la magia appare, di volta in volta, irruzione dell’incubo, dell’irrazionale nell’esistenza, che ne viene scossa dalle fondamenta, una pirotecnica me-scolanza di superstizione e artificio di sostegno a potenti, ignari o meno di esserne i beneficiari, stru-mento di manipolazione e ipnosi collettiva o, infi-ne, moto abile e complesso di ribellione a un regi-me.
Dall’Ottocento della Spätromantik, del secondo romanticismo tedesco, arrivano a noi i primi due testi presi in esame, L’uomo della sabbia di E.T.A.
Hoffmann e Isabella d’Egitto […] [continua]
Cultura&Società di Giovanna Corchia
76. L’amico del deserto. Lettera al mio amico Pablo d’Ors
La mia lettera all’amico Pablo non è un’analisi puntuale del suo “L’amico del deserto” ma solo rifles-
sioni, emozioni che ho desiderato comunicargli a conclusione della mia prima lettura. Ma, sin da
subito, il mio è un invito ad aprire le pagine del libro per lasciarsi apprivoiser, addomesticare dal
deserto.
Caro Pablo, ho letto e rileggerò ancora il tuo libro “L’amico del deserto”, in fondo, nelle pagine bianche, ho preso nota di tanti dettagli, parole o interi passaggi da riprendere e associare a mie riflessioni, sensazioni, emo-zioni.
Il deserto: ho anch’io assaporato il deserto ma non abbastanza: Marocco, Giordania, Siria... portan-do con me in bottigliette un pugno di sabbia.
Ma, soprattutto, il Deserto per me, sinora, era quello del piccolo principe... Il narratore, pilota, scrive: «J'ai ainsi vécu seul sans personne avec qui parler véritablement jusqu’à
une panne dans le désert du Sahara il y a six ans». Come per Pavel, l’amico del deserto, anche per il pilota quel deserto è inizialmente ostile: deve ripa-
rare in fretta il guasto perché la morte è vicina, senza acqua, solo una distesa infinita di sabbia… Ma qualcosa lo aiuta a capire che l’acqua che cerca è proprio vicina. Quell’acqua: uno strano ometto che gli
chiede di disegnargli una pecora… [continua]
R/C—Recensioni e commenti
21. L’amore di Piero per la decima musa, di Danilo Breschi
Questo è un omaggio ad un amico. Premetto su-bito, a scanso di equivoci e prevenendo gesti o gestacci a mo’ di scongiuro, anzitutto da parte sua, che l’amico in questione è vivo e più che vegeto, e lotta con noi, come lotta chiunque stia su questa terra e, per dirla proprio con le parole del nostro amico, “pur nelle tenebre consustan-ziali al mondo creato, riesce ad amare”. L’amico è Piero Buscioni, concittadino, dunque pistoiese come me. Non più tardi di iersera mi fatto dono di un suo libro, pubblicato a fine 2013.
Per i miei lunghi soggiorni romani, riesco solo ora a riceverlo e a leggerlo, e sono lieto […] [continua]
Segnalazioni
Le News di Ticonzero sono visibili anche su
Issuu Facebook Calameo Slideshare Tablet e
smartphone Google
10 maggio 2015, ore 17
Conversazione con Luigi Agostini Politologo e saggista
Attualità del partito politico
Associazione culturale Villaggio Cultura—Pentatonic
Via Oscar Sinigaglia, 18/20—Roma
in collaborazione con Ticonzero
Tessera Arci, è possibile tesserarsi in sede
17 maggio 2015, ore 17
Conversazione con PierLuigi Albini Editor di Ticonzero e saggista
Street art. L’arte delle terre di mezzo e
2° Concorso fotografico del Gruppo Pentaprism
Associazione culturale Villaggio Cultura—Pentatonic
Via Oscar Sinigaglia, 18/20—Roma
in collaborazione con Ticonzero
Tessera Arci, è possibile tesserarsi in sede
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Publisher e editor PierLuigi Albini
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