NEW DIALOGO – N. 6 – OTTOBRE 2017 · E non importa se ti chiede di rinunciare a tutto per...

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DIALOGO Mensile di comunicazione della parrocchia e dell’oratorio San Pio X Molinello - Cesano Maderno www.parrocchiaspiox.blogspot.it www.oratoriospiox.blogspot.it www.comunitapentecoste.it Anno 1 numero 6 ottobre 2017 Editoriale CERCARE Non nascondo che uno dei miei hobby preferiti è quello di andare nei boschi alla ricerca dei funghi. Credo di essere abbastanza esper- to e sono spesso molto fortunato. Le mie gambe non mi permet- tono più di fare lunghe ed estenuanti camminate, perciò le passeg- giate tra alberi e radure sono per me uno svago e mai una fatica. Ci vuole tanta passione per mettere in atto la ricerca. Quando parti, non sai se troverai qualcosa, eppure devi camminare su per una sa- lita erta e scivolosa, col rischio di cadere e farti male. Il tempo at- mosferico potrebbe cambiare da un momento all’altro, perché così accade spesso in montagna, perciò devi essere sempre pronto a tutto, attrezzato per ogni evenienza. Le mattine sono spesso molto fredde anche in estate, quando sei a più di 1.500 metri di altitudine, poi però ti trovi in un immesso prato assolato e il sudore imperla la tua fron- te e scende per giù per tutto il tuo corpo. Se sei da solo devi mettere in conto di incontrare qualche anima- le. Potrebbe essere un simpatico scoiattolo o un agile capriolo, ma se non stai attento potresti calpestare una vipera o appoggiare la mano in un punto pericoloso, senza contare i ragni e le vespe. Un cercatore ma- niacale si intrufola solitamente anche là dove il bosco è più fitto. Se si tratta di abeti, i suoi rami secchi nei punti più profondi e ombrosi sono sempre delle frustate sulle braccia e sul volto. L’attenzione è d’obbligo in ogni momento: sotto le foglie secche ci può essere un ramo umido e scivoloso, il terreno potrebbe di- ventare acquitrinoso senza che te ne accorgi e non puoi far altro che tornare sui tuoi passi. Alla fine, però, il più delle volte, se sai dove cercare, la tua fatica trova soddisfazione e il desiderio di andare oltre aumenta, fino a trovare ancor di più e meglio. È così anche la nostra ricerca di Gesù? Tutto il Vangelo è un lungo cammino di ricerca (ζητέω). A muoverla è una grande passione. Quando scopri la presenza di Gesù nei segni che egli fa, aumenta il desiderio di poter- lo incontrare di nuovo. E non importa se ti chiede di rinunciare a tutto per seguirlo o se per stare con lui de- vi percorrere l’erta via della passione, perché quando lo trovi risorto è sod- disfazione immensa e la gioia ti porta dentro una pace realizzata. Le folle che lo seguivano solo per i miracoli che faceva, questo purtroppo non l’hanno compreso. Mi è capitato quest’estate di cercare Gesù anche in tante chiese diverse. In questa chiesa nella foto (parrocchia di Laion in Val Gardena) mi aveva col- pito questo fatto accaduto nel giorno dell’Assunta. Nella messa in lingua tedesca avevano partecipato tanti turisti, certamente la maggior parte ita- liani. Non capivano nulla, perché al tedesco si inframmezzava anche il ladi- no, dialetto locale. Erano interessati soltanto alla processione in costumi tradizionali tirolesi. Subito dopo, veniva celebrata la messa in lingua italia- na, senza nessuna processione. La chiesa quasi vuota. Anche la nostra chiesa era spesso così quest’estate e non mi sembra che ci sia stata una grande ripresa con l’inizio del catechismo. Abbiamo smesso di cercare Gesù? È troppo faticoso? Dov’è finita la nostra passione per Lui? Don Daniele

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DIALOGO Mensile di comunicazione della parrocchia e delloratorio

San Pio X Molinello - Cesano Maderno www.parrocchiaspiox.blogspot.it www.oratoriospiox.blogspot.it

www.comunitapentecoste.it

Anno 1 numero 6 ottobre 2017

EEddiittoorriiaallee CERCARE

Non nascondo che uno dei miei hobby preferiti quello di andare nei boschi alla ricerca dei funghi. Credo di essere abbastanza esper-to e sono spesso molto fortunato. Le mie gambe non mi permet-tono pi di fare lunghe ed estenuanti camminate, perci le passeg-giate tra alberi e radure sono per me uno svago e mai una fatica. Ci vuole tanta passione per mettere in atto la ricerca. Quando parti, non sai se troverai qualcosa, eppure devi camminare su per una sa-lita erta e scivolosa, col rischio di cadere e farti male. Il tempo at-mosferico potrebbe cambiare da un momento allaltro, perch cos accade spesso in montagna, perci devi essere sempre pronto a tutto, attrezzato per ogni evenienza. Le mattine sono spesso molto fredde anche in estate, quando sei a pi di 1.500 metri di altitudine, poi per ti trovi in un immesso prato assolato e il sudore imperla la tua fron-te e scende per gi per tutto il tuo corpo. Se sei da solo devi mettere in conto di incontrare qualche anima-le. Potrebbe essere un simpatico scoiattolo o un agile capriolo, ma se non stai attento potresti calpestare una vipera o appoggiare la mano in un punto pericoloso, senza contare i ragni e le vespe. Un cercatore ma-niacale si intrufola solitamente anche l dove il bosco pi fitto. Se si tratta di abeti, i suoi rami secchi nei punti pi profondi e ombrosi sono sempre delle frustate sulle braccia e sul volto. Lattenzione dobbligo in ogni momento: sotto le foglie secche ci pu essere un ramo umido e scivoloso, il terreno potrebbe di-ventare acquitrinoso senza che te ne accorgi e non puoi far altro che tornare sui tuoi passi. Alla fine, per, il pi delle volte, se sai dove cercare, la tua fatica trova soddisfazione e il desiderio di andare oltre aumenta, fino a trovare ancor di pi e meglio.

cos anche la nostra ricerca di Ges? Tutto il Vangelo un lungo cammino di ricerca (). A muoverla una grande passione. Quando scopri la presenza di Ges nei segni che egli fa, aumenta il desiderio di poter-lo incontrare di nuovo. E non importa se ti chiede di rinunciare a tutto per seguirlo o se per stare con lui de-

vi percorrere lerta via della passione, perch quando lo trovi risorto sod-disfazione immensa e la gioia ti porta dentro una pace realizzata. Le folle che lo seguivano solo per i miracoli che faceva, questo purtroppo non lhanno compreso. Mi capitato questestate di cercare Ges anche in tante chiese diverse. In questa chiesa nella foto (parrocchia di Laion in Val Gardena) mi aveva col-pito questo fatto accaduto nel giorno dellAssunta. Nella messa in lingua tedesca avevano partecipato tanti turisti, certamente la maggior parte ita-liani. Non capivano nulla, perch al tedesco si inframmezzava anche il ladi-no, dialetto locale. Erano interessati soltanto alla processione in costumi tradizionali tirolesi. Subito dopo, veniva celebrata la messa in lingua italia-na, senza nessuna processione. La chiesa quasi vuota. Anche la nostra chiesa era spesso cos questestate e non mi sembra che ci sia stata una grande ripresa con linizio del catechismo. Abbiamo smesso di cercare Ges? troppo faticoso? Dov finita la nostra passione per Lui?

Don Daniele

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Appuntamenti del mese fino allinizio dellAvvento

Abbiamo da poco terminato la Festa patronale e la Festa delloratorio, che danno avvio alle attivit pastorali della nostra parrocchia. Si celebrata a fine settembre la festa del 20 anniversario del nostro teatro Centro don Virginio Pedretti. Il gruppo sportivo oratoriano ha avviato ufficialmente la sua stagione agonistica con la serata inaugurale in teatro e la messa in chiesa parrocchiale Ora la vita dei nostri gruppi parrocchiali ha ri-preso quasi in tutti gli ambiti con pieno ritmo. Questo periodo, per, vedr protagonisti soprattutto i ragazzi di prima media che si preparano a ricevere la Cresima il prossimo 5 novembre. Da non dimenticare lingresso di don Stefano e il saluto a don Flavio, che da settembre gi operante come cappellano dellospedale di Varese. Ecco dunque gli appuntamenti pi importanti del mese da questa domenica 15 ottobre fino al 19 novembre.

* Domenica 15 ottobre: - ore 9.00 domenica insieme genitori e ragazzi di 4 elementare; - ore 15.30 domenica insieme genitori e ragazzi di 3 elementare; - ore 18.45 recita del Vespero al termine della messa (ogni domenica per chi vuole). * Sabato 21 ottobre ore 20.30 Veglia missionaria diocesana nel Duomo di Milano (in pullman con tut-ta la Comunit Pastorale). * Domenica 22 ottobre, Giornata missionaria: - ore 9.00 domenica insieme genitori e ragazzi di 5 elementare; - ore 15.00 celebrazione dei Battesimi; - ore 16.00 a Santo Stefano solenne celebrazione di ingresso del nuo-vo responsabile della Comunit pastorale don Stefano Gaslini (la messa delle 18.00 nella nostra parrocchia sar sospesa). Seguir bre-ve rinfresco per tutti in chiesa antica. * Gioved 26 ottobre ore 21.00: incontro della Commissione parrocchiale con don Stefano. * Sabato 28 ottobre ore 9.00: i Cresimandi incontrano il ministro della Cresima. * Mercoled 1 novembre ore 10.30 (festa di tutti i santi) presso la parrocchia di Santo Stefano

(nell80 di consacrazione della chiesa) messa di saluto a don Flavio Riva (la nostra messa delle 10.30, come anche a San Bernardo e alla Snia, verr sospesa). * Gioved 2 novembre: Commemorazione di tutti i fedeli defunti. * Venerd 3 novembre ore 16.45 prove generali per la Cresima. * Sabato 4 novembre: - ore 9.00 confessioni per i Cresimandi; - ore 15.00 confessioni per padrini, madrine e fami-

liari dei Cresimandi; * Domenica 5 novembre ore 15.00 celebrazione della Santa Cresima (monsignor Patrizio Garascia, vicario episcopale della nostra zona di Monza). * Gioved 9 novembre ore 21.00: solenne inizio delle Giornate eucaristiche con una messa nella nostra chiesa per tutta la Comunit Pastorale. Seguiranno poi momenti di adorazione eucaristica liberamente organizzate in ogni parrocchia (a suo tempo verr proposto il programma dettagliato si pensava di fare anche ladorazione notturna) fino a concludere, sempre in ogni parrocchia, con le celebrazione del vespero di domenica 12 novembre alle ore 16.00. * Domenica 12 novembre: inizio dellAvvento ambrosiano. * Domenica 19 novembre presso la parrocchia Sacra Famiglia: esercizi spirituali per coppie di sposi tenuti da Robert Cheaib, laico sposato e padre di tre figli, docente di teologia. Inizieranno poi gli in-contri del gruppo famiglie della nostra parrocchia. Date da definire. Cos come sono ancora da defini-re gli incontri sulla Parola per il gruppo liturgico e per chiunque voglia approfondire il proprio cam-mino spirituale.

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Grazie ancora a tutti i collaboratori e ai vo-lontari per la buona riuscita della Festa. La giornata di domenica 24 settembre

stata davvero memorabile.

Ricordando la Festa patronale

Pubblichiamo in questa pagina alcune foto della Festa patronale, dove protagonista stato don Luciano nel suo 60 anniversario di sacerdo-zio, insieme al 20 di don Daniele Pinton.

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Fiaccolata nella Festa dellOratorio

Domenica 24 settembre gli adolescenti, ac-compagnati dai loro educatori, da don Danie-le e da alcuni volontari sono partiti alla volta di Cucciago, verso il santuario della Madonna della Neve. Qui, dopo un momento di pre-ghiera e meditazione, abbiamo acceso la no-stra fiaccola con il desiderio di portare luce nel nuovo anno oratoriano il cui tema sar VEDRAI CHE BELLO! Belli e pieni di entusia-smo sono stati i tedofori che, alternando gioia e fatica, sono arrivati a Seveso dove ad acco-glierli vi erano i cresimandi: un momento in-tenso in cui protagonista era la fiamma della fiaccola. Ai ragazzi pi grandi ricordava quan-to la fiamma della fede deve essere lo stru-mento tramite cui farsi esempio per i pi pic-coli e ai cresimandi quanto immenso sia il dono dello Spirito che riceveranno il 5 novembre prossimo. In cammino abbiamo raggiunto la nostra parrocchia dove, a quella stessa fiamma, abbiamo chiesto di accen-dere i cuori di tutti gli educatori che, anche per questo anno, si mettono a servizio della comunit! Il breve, ma intenso momento ha richiamato ognuno alla missione educativa affidando insieme questo nuovo anno alla bont del Padre. Tutta la comunit ha, infine, pregato per ognuno dei cresimandi che rispondendo alla chiamata con la parola "Eccomi" ha confermato la propria volont di diventare "soldato di Cristo".

Mariapina

Ventanni di teatro: inaugurazione della stagione teatrale

In questi anni abbiamo sempre operato con grande impegno nella proposta culturale of-ferta ai nostri spettatori e con essi abbiamo consolidato un rapporto familiare. Il pubblico ha apprezzato la bravura di tanti artisti e di diverse compagnie teatrali amato-riali e professionistiche.

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Due giorni a Camerino per la consegna dellassegno

Tutti i media in questo periodo ci hanno sensibilizzato sul tema terremoto bombardandoci di storie, imma-gini e testimonianze, ma respirare l'aria di un paese colpito dal sisma, sentire il silenzio che fa baccano nelle vie crea una scossa nel cuore di ogni uomo. "Quanto labile e fugace la vita", la nostra vita, an-che quella di ognuno di noi. Davanti a ogni casa di-roccata, davanti a ogni attivit chiusa gli occhi u-mani e limitati non possono far altro che doman-darsi il senso di una forza tanto brutale che, senza annunciarsi e senza chiedere permesso, irrompe nella vita devastandola e cambiando radicalmente tutti i "giochi". Davanti a questo scempio le parole di don Marco tagliano il silenzio: Spendiamo un'e-sistenza ad accumulare ricchezze e averi, la casa

pi bella, la macchina pi prestante, il lavoro pi sicuro e per bene e poi... tutto svanisce in un attimo, ma non l'amore, non tutto quello che abbiamo costruito con il cuore e per il cuore. Il terremoto, un po' come la famosa "a livella", arriva e pone tutti sullo stesso piano, anzi chi meno ha pi fortunato perch perde meno... Il terremoto arriva con la presunzione di distruggere tutto e forse in parte vi riesce, ma non pu abbattere ci che costruito sulla roccia, non pu abbattere la fede, non pu abbattere la voglia di un do-mani. Non abbatte gli affetti, le relazioni autentiche che ci impegnano tra noi come fratelli, non abbatte la dignit di un uomo che, con le mani sporche di fatica, scava per farsi spazio tra le macerie, non abbatte la SPERANZA di un uomo che, con le mani sporche di disperazione, affida al Padre le sue paure. Posso solo immaginare l'energia di un sisma, e il silenzio che abita Came-rino la spiega con una chia-rezza disar-mante. un'energia che si propa-ga nel tem-po, che ir-rompe i cuori e sicuramen-te ha spezza-to quello del-le undici per-sone che, come raccon-tatoci da un'abitante del posto, sono morte di dolore nel giro di pochi mesi. Gi, morte di dolore, perch la propria casa, le proprie abitudini, il proprio lavoro finiscono con il diventare te stesso, con il definirti in o-gnuno dei tuoi tratti e la loro distruzione pu comportare anche il crollo della tua persona. MA per fortuna, o forse solo perch Dio un padre meraviglioso, esiste un Ma per ogni occhio che tra le macerie si interro-ga cercando un senso. Finisce con il trovarlo nel sorriso di ognuno dei bambini che hanno partecipato alla messa domenica sotto il tendone, finisce con il trovarlo negli occhi di ogni madre che tendendo la mano al suo compagno guarda il loro figlio fiduciosa di poter offrire ancora molto, finisce con il trovarlo in ognuno

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di quei ragazzi che ha ancora voglia di far festa, di gridare che questa vita bella, finisce con il trovarlo negli occhi di don Marco che, dopo aver guardato l'angoscia, la devastazione, la limitatezza umana, sanno of-frire scorci di infinito, finisce con il trovarlo nella sincerit di un sindaco che, con la voce tremante, chiede scusa per una burocrazia lenta e mette la sua persona a servizio del prossimo, finisce con il trovarlo tra le proprie mani che, con una naturalezza speciale, riescono a giungersi in preghiera e chiedere a Dio un do-mani. Da giovane, da colei che vanta il diritto di avere tutto il tempo dalla sua, da colei che ha la convinzione di avere ancora tanto da imparare, da fare e brigare credo che questi due giorni a Camerino mi hanno inse-gnato due grandi verit: il tempo un valore immisurabile che non scorre solo tra le tue mani e a domani la promessa pi bella che ci si possa fare, perch a volte quel domani non cos scontato, non proprio un tuo doveroso diritto, ma una straordinaria occasione per rendere speciale questa vita e imparare a dire grazie! La ricchezza pi assoluta sta nella speranza, una speranza attiva, fatta di fatica, di sacrificio, una speranza che, anche quando tutto distrutto, quando sembra non ci sia pi nulla da fare, ci consente di andare avanti, ci consente di ricostruire, ci consente di contare su atti di solidariet anche da parte di coloro che vivono nella difficolt, una speranza che, a volte a voce troppo bassa, ci suggerisce che la luce alla fine del tunnel esiste e dobbiamo convincere i nostri occhi che torneranno a vederla. Una speranza che figlia dell'Amore, di quell'Amore che tutto pu, di quell'Amore che roccia su cui costruire il domani, una speranza che figlia di quel Padre che ci accoglie anche quando, senza niente fra le mani, non abbiamo pi voglia di lottare e ci dona la voglia di sperare anche nella disperazione! A tutti noi, giovani e meno giovani, Camerino ha fatto riecheggiare nel cuore le parole che papa Francesco ha pronunciato durante il giubileo dei ragazzi: Non fatevi rubare la speranza!.

Mariapina

Redditio Symboli con il nuovo arcivescovo Mario

Sabato 7 ottobre don Simone e alcuni educatori hanno accompagnato gli adolescenti in Duomo per la Red-ditio Symboli (restituzione del simbolo della fede). Larcivescovo ha irrotto tra i giovani: Ma voi dove andate, mendicanti della gioia? Cercate agli angoli delle strade, vi basta un po di chimica, un po di musica, vi lasciate travolgere dallinnamora-mento di una stagione, da una passione che chiama-te amore, state insieme per quel che dura sapendo che non sar per sempre e, nel mentre, fingete di es-sere felici. MA la gioia vera altro, quella che vi stata promessa altro: la gioia non si pu comprare, non si pu conquistare, non si pu pensare, non si pu ridurre ad un momento di ebbrezza. Un angelo del Signore vi visiter e vi annuncer la vera gioia, quella duratura perch solo Dio conosce il segreto della gioia: se aprirete quella porta lui entrer nella vostra vita. La gioia un mistero di Dio e, quando langelo vi visiter, vi dir tre cose:

1) RALLEGRATI: esulta di gioia, Dio ti vuole felice, il disegno di Dio per te la felicit; 2) TU SEI DEGNO DI ESSERE AMATO: sei buono, bello, meritevole di stima. Tu sei figlio di Dio, con tutti i

tuoi limiti puoi vivere nella gioia. Non dire io non valgo. Non pensare che la proposta alta sia inaccessi-bile, per te!

3) VOCAZIONE SANTA: sarete chiamati ad essere gioia. Alleati a Dio, non sei al mondo per caso. Il Signore con te, per dare compimento al tuo desiderio. Impegnati in un amore che abbia la tenacia, la bellezza, la profondit dellamore di Dio. La tua meta sempre la gioia.

Se sei qui, stasera, perch hai scelto la gioia, perch appartieni a quei giovani su cui il tuo vescovo sa di poter contare!

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Festa del gruppo sportivo il 6 ottobre in teatro

Verso la Cresima del 5 novembre

Domenica 8 ottobre presso il collegio Ballerini di Seregno i cresimandi, accompagnati da don Daniele, le ca-techiste, alcuni animatori, i genitori, i padrini e le madrine, hanno vissuto un piccolo ritiro in preparazione al sacramento che riceveranno il 5 novembre. Un momento semplice in cui, riflettendo sui sette doni dello Spirito santo, i ragazzi hanno meditato sull'importante tappa nella loro vita cristiana che stanno per rag-giungere. Anche durante i colloqui emerso quanto la fede sia un cammino che, iniziato per volont dei genitori con il sacramento del Battesimo, raggiunge in questo periodo il picco di intensit vivendo i ragazzi in prima persona la scelta di diventare soldati di Cristo. Unespressione un po desueta, ma sempre molto affascinante perch esalta la forza della fede nella battaglia contro il male! Ogni uomo, scegliendo il sacra-mento della Cresima e ricevendo i doni dello Spirito santo, si impegna a spendere la propria vita testimo-niando nella quotidianit la bellezza del Vangelo! A pi voci, in comunione, preghiamo per tutti i cresimandi perch quel giorno non sia la fine di un percorso, ma un trampolino di lancio verso la vita, perch sempre abbiano la forza di scegliere il bene e perch Dio benedica, custodisca ed esaudisca ognuno di loro nella bellezza e nell'amore. Mariapina, catechista

Il libro del mese

Vieni, ti mostrer la sposa dell'Agnello il titolo del primo messaggio dall'arcive-scovo di Milano alla diocesi ambrosiana: una riflessione a partire dalla Gerusalemme nuova dell'Apocalisse. Alla contemplazione dellopera di Dio deve ispirarsi il no-stro cammino di Chiesa nel tempo. La vita cristiana non un percorso solitario o uniniziativa personale, ma il convergere nella citt. Ledificazione della citt lopera di Dio che convoca tutti e accoglie ciascuno. Ebbene: Il tema teologi-co, pastorale, antropologico, poetico e procedurale della sinodalit la sfida che vogliamo raccogliere, affinch la sinodalit non sia uno slogan ripetuto per mo-da e disatteso per scoraggiamento, ma ci che d forma a tutta la vita della Chiesa, perch sia profezia della citt santa. Servono, nel contempo, conversione e percorsi di formazione per clero, consacrati e laici. Delpini richiama infine le priorit per il nuovo anno pastorale, identificate anche alla luce della visita pastorale feriale voluta e aperta dal predecessore, il cardinale Angelo Scola. La prima: La cura per la celebrazione della Messa domenicale e la promozione della Messa e della preghiera feriale, consapevoli che la comunit dei discepoli del Signore vive del rapporto con il Signore. La seconda: il rico-noscimento della vita come grazia, vocazione, missione, che deve impegnare la comunit educante anzi-tutto verso i giovani e con uno sguardo al prossimo Sinodo dei vescovi. La terza: La responsabilit di stimoniare come la fede diventi cultura, proponga una vita buona, desiderabile per tutti, promettente per il futuro del Paese e dellEuropa, e di declinare in modo nuovo il tesoro della tradizione ambrosiana.

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Prossimo numero del New Dialogo:

domenica 12 novembre

La santa del mese

Nome : Santa Teresa di Lisieux Ricorrenza: 1 ottobre Protettrice delle missioni TERESA MARTIN nasce ad Alenon in Francia il 2 gennaio 1873. Verso la fine del 1879 si accosta per la prima volta al sacramento della penitenza. Nel giorno di Pentecoste del 1883 ha la singolare grazia della guarigione da una grave malat-tia, per l'intercessione di nostra Signora delle Vittorie. Educata dalle Benedetti-ne di Lisieux, riceve la prima comunione l'8 maggio 1884, dopo una intensa preparazione, coronata da una singolare esperienza della grazia dell'unione in-tima con Cristo. Poche settimane pi tardi, il 14 giugno dello stesso anno, riceve il sacramento della cresi-ma, con viva consapevolezza di ci che comporta il dono dello Spirito Santo nella personale partecipazione alla grazia della Pentecoste. Desiderosa di abbracciare la vita contemplativa, intraprende nel Carmelo il cammino della perfezione, tracciato dalla Madre Fondatrice, Teresa di Ges, con autentico fervore e fedel-t, nell'adempimento dei diversi uffici comunitari a lei affidati. Illuminata dalla Parola di Dio, provata in mo-do particolare dalla malattia del suo amatissimo padre, Louis Martin, che muore il 29 luglio del 1894, si in-cammina verso la santit, ispirata dalla lettura del Vangelo, insistendo sulla centralit dell'amore. Scopre e comunica alle novizie affidate alla sue cure la piccola via dell'infanzia spirituale; riceve come dono speciale di accompagnare con il sacrificio e la preghiera due fratelli missionari. Penetra sempre di pi nel mistero della Chiesa e, attirata dallamore di Cristo, sente crescere in s la vocazione apostolica e missionaria che la spinge a trascinare tutti con s, incontro allo Sposo divino. Mentre peggiora la sua salute e continua il tem-po della prova nuove grazie la conducono ad una pi alta perfezione ed ella scopre nuove luci sull'esten-sione del suo messaggio nella Chiesa a vantaggio delle anime che seguiranno la sua via. L'8 luglio 1897 vie-ne trasferita in infermeria. Le sue sorelle ed altre religiose raccolgono le sue parole, mentre i dolori e le prove, sopportati con pazienza, si intensificano fino a culminare con la morte, nel pomeriggio del 30 set-tembre del 1897. Io non muoio, entro nella vita, aveva scritto al suo fratello spirituale missionario don Bellier. Le sue ultime parole Dio mio, io ti amo sono il sigillo della sua esistenza, che all'et di 24 anni si spegne sulla terra per entrare, secondo il suo desiderio, in una nuova fase di presenza apostolica in favore delle anime, nella comunione dei Santi, per spargere una pioggia di rose sul mondo.

Anagrafe parrocchiale (da met luglio a oggi 15 ottobre).

Battesimi

1) VILLAMAR MACHADO EITHAN ANDRES di Villamar Vasquez Edy Jhon e di Machado Muniz Jessica Tatiana

2) FREDDO CHRISTIAN di Freddo Davide e Mastrapasqua Laura

Defunti

1) SARTORI ANTONIA di anni 93 2) ITALIA MARIA di anni 75 3) ZANAGA LINO di anni 83 4) LOSI ALBERTO di anni 86 5) PASQUIN CLARA MARIA di anni 77 6) GARZIANO GRAZIA di anni 75 7) MARCATO MARIA di anni 99 8) RADICE ANNAMARIA di anni 69 9) CRITIANO ANTONIO di anni 62 10) FRANZOSO UGO ALESSANDRO di anni 83

Proprio perch ottobre il mese missiona-rio abbiamo scelto questa santa, patrona appunto delle missioni (pur rimanendo in monastero accompagnava con la preghiera lopera dei missionari).

Benvenuto don Stefano

anche nella nostra parrocchia!