Nel blu dipinto di blu
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Nel blu dipinto di bluda Yves Klein a Paladino
Nel blu dipinto di bluda Yves Klein a Paladino
Nel Blu dipinto di Blu, da Yves Klein a Paladino.
Yves Klein è uno dei grandi protagonisti del Nouveau Réalisme e delle nuove Avanguardie concettuali e perfor-mative degli anni ’60.In Italia l’ultima grande retrospettiva “Yves Klien, la vita, la vita stessa che è l’arte assoluta” sulla sua opera è stata presentata nel 2000 al Centro Luigi Pecci di Prato. Molte delle sue prime opere sono dipinti monocromi, in diversi colori. Realizza numerosi lavori in sette anni. Il suo intento è quello di utilizzare i singoli pigmenti puri, in modo che il colore non perda la luminosità una volta unito ad un legante. Non solo una questione estetica, ma an-che un fatto concettuale, la ricerca di una corrispondenza intima con la misura umana. Nel 1955 inizia ad utilizzare come fissativo, un prodotto chiamato Rhodopas e solo così, secondo l’artista, il colore poteva acquisire una vita propria ed autonoma divenendo un individuo evoluto. Ben presto sente l’esigenza di abbandonare lo studio delle di-verse nuances per concentrarsi su un’unica tinta il BLU, che doveva unificare il cielo e la terra e dissolvere il piano dell’orizzonte. Rimandando all’infinito, alla spiritualità, al mito, al mare Mediterraneo, antico ventre, laboratorio di profonda storia e cultura, luogo sentimentale e mentale insieme, della percezione del mito di quella che fu la Ma-gna Grecia.Il Blu Klein nasce nel 1956 da pigmenti di blu oltremare saturo e luminoso, privo di alcuna alterazione, poi brevet-tato con il nome International Klein Blue (IKB). L’ispirazio-ne deriva dalla visione della volta del Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna. Con la fotografia “Salto nel vuoto” (Saute dans le vide) che lo mostra mentre apparentemente salta giù da un muro con le braccia tese al pavimento, il rimando al Da-daismo è chiaro, la tattica destabilizzante si perfeziona
attraverso un incessante antagonismo dei borghesi, a suscitare l’irritazione e poi a scuotere la fantasia “cristal-lizzata”. Per gli artisti la scelta del campo blu non deve essere intesa solamente alla luce di un “impressionismo astrat-to”, una contraddizione estetica tramite cui si mostrano le implicazioni visive della propria condizione, la cecità, che nega lo statuto stesso della visibilità, è casomai, l’unico mezzo artistico adatto a rappresentare ciò che è fisica-mente invisibile, una sorta di virus che attacca e distrugge il corpo.Un campo monocromo fa da contrappunto visivo, ne sca-turisce un intenso poema, un vero e proprio documentario in cui l’interiorità dell’artista è resa visibile dal pathos, vei-colata dal colore, il BLU, offrendoci uno sguardo sublime della sua anima.Il blu dipinto da Mimmo Paladino è un blu “indicibile”, è parte dei ricordi intimi dell’artista, che vanno rispettati in silenzio poiché, parlarne significherebbe usurparli, per-mettere loro di fuggire dall’interiorità dell’artista. Per il loro allontanamento dal linguaggio, spesso le sue immagini sono state definite “recondite”, cioè dissimulate, conser-vate e questa loro caratteristica è ben presente nelle ope-re presentate in mostra. Nelle tre opere presentate c’è un interno in cui l’artista regna sovrano e un’apertura verso un mondo primigenio. Paladino mette a punto la sua iconografia poetica per mezzo di maschere inespressive, animali, teschi, figure antropomorfe e immagini larvate lontane dal naturalismo, in grado di affascinare lo spettatore. Si può ipotizzare che nelle sue opere volesse esprimere la sua solitudine, l’aspirazione all’autoconoscenza e il mistero del processo creativo.Molti critici hanno letto le sue opere facendo ricorso alla letteratura alchemica, in base alla quale il personaggio
ricorrente può essere il Re- bis (la cosa doppia), frutto dell’unione dei principi maschile e femminile, quindi an-drogino, ma anche immortale e dotato di potenza crea-tiva. Anche in Marc Chagall domina il blu, simbolo mitologico di acqua, la sostanza madre dalla quale nasce il cosmo. Nella Bibbia il mare è simbolo del male, del caos, delle forze cosmiche ostili all’uomo, nel linguaggio iconografico il blu è il colore del mistero, sovente in Chagall si desi-gna l’obbedienza dell’uomo a Dio. L’artista immergendo la scena nel blu delle acque e del cielo e giocando sulla molteplicità di significato, vuole indicare la storia come un mistero: teatro del mistero dell’iniquità, nel contempo, luo-go dell’evento salvifico di Dio. Il fil bleu che lega questi artisti è lo stato d’animo non tanto lo stile ma l’esprimersi , l’amalgamare il blu con i mille pensieri, lavorando sul quadro pensando che qual-cosa della propria anima entrerà a farne parte e gli done-rà sostanza, un fiorire come qualcosa di vivo, un afferrare qualcosa di inafferrabile, un profondo significato di ciò che sta loro a cuore .Questi sono solo tre degli artisti, presentati in mostra con opere dominate dal colore BLU, interpretato ed utilizzato nelle più diverse maniere. L’esposizione non è legata a una specifica tendenza ma spazia attraverso l’arte del ‘900 fino ad oggi con riferimen-ti all’arte antica.
Elenco artisti:
Pierre Alechinsky, Arman, Salvatore Astore, Davide Be-nati, Mauro Benetti, Alighiero Boetti, Rainer Bonk, Davide Bramante, (Georges Braque), Felice Carena, Enrico Ca-stellani, Simone Catania, Filippo Centenari, César, Marc Chagall, Sandro Chia, Nicola De Maria, Pascal Dombis, Piero Dorazio, Jan Fabre, Tano Festa, Franco Fontana, Lucio Fontana, Sam Francis, Omar Galliani, Marco Gasti-ni, Piero Guccione, Raymond Hains, Hans Hartung, (Re-becca Horn), Robert Indiana, Yves Klein, Jeff Koons, Le Corbusier, Fernand Léger, Osvaldo Licini, Luigi Mainolfi, Marino Marini, Gino Marotta, (Henri Matisse), Mario Merz, (Joan Mirò), Monory, Michael Moore, (Takashi Muraka-mi), Maurizio Nannucci, Ugo Nespolo, Davide Nido, Cla-es Oldenburg, Claudio Olivieri, Mimmo Paladino, Pablo Picasso, Pino Pinelli, Vettor Pisani, Piero Pizzi Cannella, Serge Poliakoff, Phil Poynters, Gerard Richter, Mimmo Rotella, Marco Nereo Rotelli, Alberto Savinio, Giuseppe Scheggi, Mario Schifano, Cindy Sherman, Giulio Turcato, Victor Vasarely, Silvio Vigliaturo, Jacques Villeglé, Andy Warhol, Tom Wesselmann, Gilberto Zorio.
Giotto (proiezione)
Mausoleo di Galla Placidia (dettaglio mosaico)
Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna
“Sai che Yves Klein si è ispirato al suo blue international proprio dentro Galla Placidia? Entraci quando fuori il sole è accecante. Per 20 minuti vedi solo blu. Poi le figure prendono forma ed esce fuori l’uni-verso e tutta la cosmogonia altomedioevale.”
Andrea Bellini
Palazzo Ducale Genova
Proposta Opere
Yves Klein - Venus
Yves Klein L’éponge
(Versace)
Yves Klein - L’ésclave
YK
YK
Tribute to International Klein Blue (IKB)
IKB was developed by French artist Yves Klein during his search for colors which best represented the concepts he wished to convey as an artist during the late 40’s.
Last month in the San Francisco Church in La Paz I came across this crazy blue crucifix painted in striking IKB. I wonder what Klein would have thought if he came across it on his travels.
Yves Klein - La terre blue
Yves Klein - La Table
Pablo Picasso
Siria, V millennio a.C.
YK
Siria, V millennio a.C.
YK
Manifesto Nouveau Réalisme
Arman
César
César
Mimmo Rotella
Jacques Villeglé
YK
Raymond Hains
Foto YK
Mimmo Paladino
Mimmo Paladino
Foto Tuareg
Nicola De Maria
Sandro Chia
Rebecca Horn (foto)
Roberto Crippa
Paolo Scheggi
Lucio Fontana
Lucio Fontana
Lucio Fontana YK
Phil Poynters
Claes Oldenburg
Andy Warhol
Robert Indiana
Tom Wesselmann
Tom Wesselmann
Mario Schifano
Gino Marotta
Rainer Bonk
Pino Pinelli
Luigi Mainolfi
Marco Gastini
Claudio Olivieri
Alighiero Boetti
YK
Gilberto Zorio Filippo Centenari
Maurizio Nannucci
Architetture (foto) Jodhpur, la città blu, India
Vito Acconci
Architetture (foto)
Installazione
Enrico Castellani
Vettor Pisani
Vettor Pisani (dettaglio)
Osvaldo Licini
Marc Chagall
Monory
Omar Galliani
Pierre Alechinsky
Foto YK
Silvio Vigliaturo
Pierre Alechinsky
Marco Nereo Rotelli
Ugo Nespolo
Victor Vasarely
Georges Braque
Pubblicità adidas
UN TOTAL LOOK BLU KLEIN moda
Foto YK
Jan Fabre
Luigi Sanfilippo
Pizzi Cannella
M. Marini
“BLUE K”, THE HOMAGE OF PIZZI CANNELLA TO YVES KLEIN AT THE ROME ROSSMUT GALLERY
Klein - Murakami
Piero Guccione
Giulio Turcato
Franco Fontana
Giulio Turcato
Carla Accardi
YK
Piero Dorazio
Tano Festa Hans Hartung
Alberto Savinio
Serge Poliakoff
Henri Matisse
Simone Catania
Henri Matisse
YKYK
Davide Benati
Picasso- periodo blu
Joan Mirò
Gerhard Richter
YK
Cindy Sherman
foto YK
Michael Moore
YK
Marc Chagall Cattedrale di Mainz
Foto Avatar
Marc Chagall Cattedrale di Mainz
Migliacci - Modugno, nel blu, dipinto di blu
Jeff Koons
Fernand Léger
YK
Fernand Léger
YK
Le Corbusier
Giorgio Badriotto
Davide Nido
Davide Bramante
Mauro Benetti
Pascal Donbis
Pascal Donbis (dettaglio)
Mario Merz
Mario Merz
Antonio Carena
Nel blu dipinto di blu da Yves Klein a Paladino © 2013 un progetto De Arte