Mokumentary
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MOCKUMENTARY
Mockumentary, “Mock”: “prendere in giro” e “Documentary” : “documentario”.
Da questa premessa si evince quindi che un cosiddetto mocumentary non sia altro che un 9into quanto, paradossalmente, vero documentario.
Finto poiché i temi o gli argomenti trattati sono completamente inventati e vero poiché tali temi vengono proposti al pubblico come fatti reali. Questo tipo di formato video è spesso usato come mezzo di satira e di parodia, oppure come espediente cinematogra9ico, soprattutto legato al genere Horror.
Le tecniche con cui un mockumentary viene proposto al grande pubblico sono diverse:
il Found footage, ossia il ritrovamento parziale o totale di una cassetta, di un disco o comunque di un supporto video di solito abbandonato o perso dal protagonista del 9ilm, il più delle volte scomparso o morto. Il video in questione risulta quindi come ultima testimonianza della vita del o dei personaggi protagonisti, dando quindi l’impressione di vivere per davvero ciò che lo spettatore vede. Il realismo è dato anche dal fatto che spesso gli attori fungono anche da cameraman, riprendendo a mano quello che sta succedendo e dialogando come nella vita reale e non seguendo un copione. Esempi famosi nel mondo del cinema sono sicuramente Cannibal Holocaust, The Blair Witch Project, Paranormal Activity e Clover;ield.
Il Mockbuster, ossia il tentativo di sfruttare un 9ilm mainstream (o appunto un “blockbuster”), realizzando un 9ilm simile per tematiche e/o titolo di solito a low-‐budget come Transmorphers, un 9ilm di Leigh Scott del 2007 che è una copia quasi spudoratadi Transformer di Michael Bay.
Gli articoli di giornale, che si presentano quindi come una prova visiva e tangibile che un fatto è, oltre che realmente accaduto anche un fatto di cronaca; vedasi il 9ilm Le Colline Hanno Gli Occhi.
Il “semplice” video presente su piattaforme come YouTube e/o Vimeo, realizzato in modo amatoriale o professionale dagli utenti, per raccontare storie incredibili, come i ragazzi che camminano sull’acqua con delle speciali scarpe.
Andiamo ora a parlare di alcuni esempi di mockumentary cinematografico:
C:\Users\Alberto Congo\Desktop\cannibal-‐holocaust 1.jpg
CANNIBAL HOLOCAUST: finto documentario del 1980 dire:o da Ruggero Deodato sul cannibalismo, è stato definito il film più violento e crudo della storia del cinema. Sfiorando il genere snuff, questo “documentario” presenta la storia di qua:ro giornalisG dispersi mentre stavano girando un sevizio su tribù cannibali. Un altro reporter (che sta filmando quello che vede lo spe:atore), è mandato a cercarli. A rendere il tu:o ancor più surreale parallelamente alle scene di violenza e di morte ci sono riprese e dialoghi completamente discordanG tra di loro: mentre un reporter parla degli usi e costumi delle tribù cannibali vengono visualizzate scene di vita quoGdiana di una grande metropoli. La finzione viene usata quindi come mezzo di denuncia sociale.
Link al trailer del film: h:p://www.youtube.com/watch?v=sR_irlN9XrY
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THE BLAIR WITCH PROJECT: film del 1999 di Daniel Myrick ed Eduardo Sanchez che inizia con l’avviso della scompara di alcuni ragazzi nei boschi nei dintorni della piccola ci:adina di Blair e del ritrovamento di alcuni nastri e pellicole che appartenevano a quesG ulGmi. Il film è un montaggio cronologico degli spezzoni trovaG e mostrano la spaventosa avventura dei giovani dispersi in un luogo che mischia magia e morte.
Link al trailer del film: h:p://www.youtube.com/watch?v=D51QgOHrCj0
C:\Users\Alberto Congo\Desktop\Cloverfield_theatrical_poster.jpg
Simile come tecnica è CLOVERFIELD, film del 2008 che comincia con un avviso del governo degli StaG UniG d’America: il materiale che segue è stato trovato in un area precedentemente conosciuta come Central Park. Anche qui è la storia di alcuni ragazzi che filmano, con
telecamere a mano, cosa sta succedendo intorno a loro, ovvero l’a:acco a New York di un gigantesco mostro.
Link al trailer del film: h:p://www.youtube.com/watch?v=IvNkGm8mxiM
Per concludere, il mockumentary cinematografico si è sviluppato e riesce a colpire il pubblico poiché, nonostante la storia sia finta e lo spe:atore ne è al corrente, la narrazione, le riprese e gli a:ori creano un mix ealisGco e naturalisGco che spiazza chi sta assistendo allo spe:acolo che viene psicologicamente aggredito dalla cruda realtà dei fai e dalla paura che una situazione del genere possa un giorno sfuggire alla fiizia logica cinematografica e subentrare nella propria vita.