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MIUR PUGLIA
CONVITTO NAZIONALE STATALE “R. Bonghi”
LUCERA (Fg)
PIANO TRIENNALE DELL’0FFERTA FORMATIVA
aa.ss. 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022
Via IV novembre, 38 - 71036 LUCERA (FG)
Tel. 0881.520062/520029 - Fax 0881.520109 C.F. 82000200715
E-mail: [email protected] Sito web: www.convittobonghi.com
INDICE SEZIONE 1: LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO
1.1: ANALISI DEL CONTESTO SOCIOCULTURALE: LE ORIGINI 2
1.1.2.:SITUAZIONE ATTUALE 3
1.1.3.: BACINO D’UTENZA 4
1.2.: CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA 6
1.3.: RICOGNIZIONE, ATREZZATURE E RISORSE STRUTTURA 6
1.4.: RISORSE PROFESSIONALI 7
SEZIONE 2: LE SCELTE STRATEGICHE
2.1.: PRIORITÀ DESUNTE DAL RAV 8
2.2.: OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI 12
2.3.: PIANO DI MIGLIORAMENTO 13
2.4.: PRINCIPALI ELEMENTI DI INNOVAZIONE 14
SEZIONE 3_ L’OFFERTA FORMATIVA
3.1.: IL CONVITTO 16
3.2.: LA RIFORMA E I NUOVI ISTITUTI PROFESSIONALI 18
.3.3: SCUOLE ANNESSE AL CONVITTO 20
3.3.1: QUALIFICA PROFESSIONALE IN REGIME DI SUSSIDIARIETÀ 21
3.3.2: IPSSAR 21
3.3.3.: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA 27
3.3.4.: INDUSTRIA E ARTIGIANATO PER IL MADE IN ITALY 33
3.4: PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO 37
3.5.: IL PROGETTO CULTURALE DELL’ISTITUTO 38
3.5.1: INCLUSIONE E ACCOGLIENZA 39
3.5.2: ATTIVITÀ DI RECUPERO 40
3.5.3.: CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO 41
3.5.4.: USO DIDATTICO DEI BENI ARTISTICI E AMBIENTALI 41
3.5.5: PROGETTO LETTURA E PROMOZIONE DELLE BIBLIOTECHE SCOLASTICHE 42
3.5.6: INFORMATICA E NUOVE TECNOLOGIE 43
3.5.7: BILINGUISMO 43
3.5.8: EDUCAZIONE ALLA SALUTE –AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA 44
3.5.9.: ISTITUZIONE POLO TECNICO PROFESSIONALE “AGRI POLO” 45
3.5.10.: ORGANICO DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 46
3.6.: ATTIVITÀ PREVISTE IN RELAZIONE AL PIANO NAZIONALE SCUOLA 47
3.7.: VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DIGITALE 50
3.8.: AZIONI DELLA SCUOLA PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA 51
SEZIONE 4 – ORGANIZZAZIONE
4.1 MODELLO ORGANIZZATIVO 54
4.2.:FUNZIONIGRAMMA 54
4.3.: ORGANIZZAZIONE UFFICI E MODALITÀ DI RAPPORTO CON L’UTENZA 80
4.4.: RETI E CONVENZIONI ATTIVA 80
4.5.: PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE e ATA 81
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SEZIONE 1: LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO 1.1: ANALISI DEL CONTESTO SOCIOCULTURALE: LE ORIGINI
Situata nella parte settentrionale del
Tavoliere delle Puglie in provincia di
Foggia, Lucera vanta origini antichissime
anche se non facilmente identificabili. Si
ritiene che fu fondata dai Dauni, antico
popolo italico dal quale scaturirono i
Sanniti, o forse dagli Etruschi (“Luc” in
etrusco significa “bosco”, ed “eri”
significa “sacro”). Ma esiste anche una
versione leggendaria che la volle fondata
dall'eroe greco Diomede il quale, dopo la
guerra di Troia, sbarcò lungo le coste
adriatiche fondando varie città tra cui
Lucera.
Certamente la città dovette godere di grande importanza se di lei parlarono Polibio, Plinio e
Aristotele. Fu alleata di Roma durante le guerre sannitiche e per questo quando ne divenne una
colonia nel 314 a.C. ricevette anche numerosi privilegi tra cui quello di coniare monete, emettere
leggi in materia fiscale e nominare magistrati. Durante le guerre puniche (III sec. a.C.) rinnovò la
sua fedeltà alla Repubblica senza mai cedere ai Cartaginesi, neanche dopo la vittoria a Canne di
Annibale. Divenuta municipium nel 90 a.C., Lucera s'arricchì di monumenti: il foro, le terme,
l'anfiteatro romano e un tempio dedicato a Cerere. In epoca imperiale qui passò l’apostolo Pietro
che diede inizio alla conversione al cristianesimo della città. Vennero fondate le prime chiese.
Scampata per miracolo alla devastazione operata da Goti e Vandali nel V secolo, Lucera fu invece
protagonista nelle lotte tra Bizantini e Ostrogoti (535-553) prima e tra Bizantini e Longobardi poi
(VII sec.). In questo scenario fu rasa al suolo dalle truppe bizantine di Costanzo Secondo (670).
Fu solo dopo la presa di Lucera da parte di Grimoaldo, duca di Benevento, nell'IX secolo che la
città conobbe un periodo di relativa calma fino all'arrivo dei Normanni (XI sec.). La città crebbe
conoscendo il periodo di massimo splendore sotto gli Svevi. Qui l'imperatore Federico II fece
giungere dalla Sicilia circa 60 mila saraceni tra il 1222 e il 1223. La mossa era dettata dall'esigenza
di ridurre gli scontri tra Saraceni e Siculi. Il risultato fu che la città cambiò volto: vennero
costruite moschee, minareti, harem ed alla classica pianta quadrata romana si sostituì il dedalo di
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strade caratteristico dei centri arabi. Divenne quindi la meravigliosa Lugêrah. I Saraceni, grati a
Federico II, s'impegnarono a pacificare anche le popolazioni musulmane della Puglia. L'imperatore
volle anche la costruzione di un magnifico castello. L'arrivo degli Angioini nel 1269, comandati da
Carlo I d'Angiò, vide Lucera assediata e vinta in breve tempo. Venne avviata la costruzione di una
gigantesca cinta muraria, visibile ancora oggi, della Cattedrale e del Palazzo Reale. Dello stesso
periodo sono la chiesa di San Francesco e la chiesa di San Domenico. Il successore al trono, Carlo
II d'Angiò, nel 1300 decise lo sterminio dei Saraceni: Lucera fu assediata e vennero uccisi 20.000
abitanti. La città cambiò il nome in Città di Santa Maria. Nel 1442 Lucera si arrese agli Aragonesi
i quali concessero comunque molti privilegi. Nel 1456 la città venne danneggiata da un terremoto.
Il Rinascimento vide la comparse di molti ordini religiosi in città e la costruzione di nuove chiese.
Gli ordini furono poi soppressi per decreto nel 1806 sotto il governo di Giuseppe Bonaparte. Il
seicento portò depressione economica aggravata da eventi di pestilenza e fu solo con i Borboni che
la città conobbe un nuovo fervore sia intellettuale che economico. Dopo l'esperienza dei moti
risorgimentali Lucera venne annessa al Regno d'Italia nel 1861.
1.1.2.:SITUAZIONE ATTUALE
Lucera oggi conta circa 34.000 abitanti, in gran parte dediti all’agricoltura e al terziario, all’industria
laterizi, metalmeccaniche e alimentare (olearie, vinicole, conserviere, mulini e pastifici).
Il centro storico è collegato alla periferia in rapida espansione: i collegamenti esterni con i paesi del
Sub-appennino Dauno sono assicurati da una molteplicità di automezzi di linea; mentre il
collegamento con Foggia è affidato al servizio ferroviario.
Lucera è ricca di potenziali risorse culturali, consistenti in un ricchissimo patrimonio storico e
monumentale (anfiteatro, castello, chiese, palazzi e vie) per cui merita il titolo di “Città d’arte e di
cultura”.
Vi sono due musei (“Fiorelli” e “Vescovile”) una biblioteca comunale, due Teatri parrocchiali , il
Castello Svevo-Angioino dedicato a Federico II, l’Anfiteatro, la Cattedrale al Duomo, il bellissimo
teatro comunale “Garibaldi” (che ricorda il Petruzzelli), numerose associazioni di volontariato e
alcune associazioni culturali. Quanto appartiene alla cultura territoriale è da ritenersi “risorsa” in
funzione educativa. Tuttavia, nel territorio poche sono le agenzie educative e i luoghi di ritrovo per i
giovani, dove, dopo le attività scolastiche, potrebbero trovare supporto alla formazione integrale della
persona, ritrovare motivazioni e autostima, condizione necessaria per combattere forme di
disagio esistenziale, l’emarginazione scolastica e molte forme di devianza giovanile. Tale realtà si estende
anche ai comuni limitrofi che non sono in grado di sopperire a tali esigenze creando in tal modo disparità
fra l’utenza scolastica che non può usufruire delle stesse opportunità. Nonostante tutto la nostra scuola
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approfitta di collaborazioni con Enti e Associazioni per migliorare il suo contributo per la crescita e la
formazione degli allievi e per la realizzazione occupazionale.
1.1.3.: BACINO D’UTENZA
Gli alunni iscritti al convitto-semiconvitto e scuole annesse IPSSAR-IPIA provengono, oltre che da
Lucera, da altri comuni nel circondario di San Severo, tutti i comuni del Subappennino Dauno per
spingersi fino ai paesi della provincia di Bari e ai paesi confinanti della regione Molise.
Fin dagli esordi l’Istituto si è radicato nel territorio divenendo un sicuro riferimento per tutti gli
operatori del settore, migliorando nel tempo la propria offerta formativa e ampliando progressivamente
la propria utenza. Il Convitto può ospitare fino a 100 tra convittori e convittrici. Cultura e
professionalità, unite a curiosità, creatività e intraprendenza, sono il bagaglio che l’Istituto offre agli
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allievi per il loro inserimento a pieno titolo e con successo nel campo professionale. Ai giovani così
formati, il mondo turistico-alberghiero offre sicure e interessanti prospettive di carriera: chef, maître,
room division o food & beverage manager, direttore di hotel, esperti in catering, banqueting, ristorazione
moderna, organizzatori congressuali, …Lo stesso riserva il mondo dell’industria e dell’artigianato in cui
sono sempre più ricercate specializzazioni nel campo della meccanica, dell’elettronica e della moda. La
professionalità acquisita può essere inoltre una carta vincente nella prospettiva di una autonomia
imprenditoriale, come conferma la testimonianza di molti ex-allievi, ora giovani imprenditori.
L’accresciuta consapevolezza dei rapidi mutamenti che richiedono continui aggiornamenti nel mercato
del lavoro, suggerisce ad alcuni diplomati di proseguire gli studi attraverso corsi post-diploma o percorsi
di livello universitario, specialmente nei nuovi indirizzi di Economia e Management del Turismo, delle
Scienze turistiche e dell’Enogastronomia.
Il territorio, a vocazione turistica sempre crescente, punta ad una qualificazione professionale e il nostro
Istituto riveste l’importante e strategica funzione di soddisfare un fabbisogno culturale e professionale
in sempre maggiore crescita.
Inoltre la scuola, per la sua stessa funzione pone fondamentale attenzione alla “crescita morale ed
educativa” degli allievi quali premesse e promesse future cercando di rispondere ad alcune problematiche
presenti ormai in tutti i contesti socio-culturali: il disorientamento valoriale, la difficoltà di essere sé
stessi in un gruppo che tende ad omologare modi di essere e comportamenti, il progressivo aumento di
famiglie in situazione di disagio soci‐economico, l’eterogenea condizione di livelli di abilità e di
competenze, presenza di alunni con problemi socio‐affettivi e relazionali spesso connessi alla crisi della
famiglia tradizionale, la disaffezione degli strati giovanili verso la partecipazione attiva alla vita sociale.
L’Istituto condivide, per orientare la complessità della sua organizzazione, valori e mission. La loro
definizione tiene conto sia delle Linee Guida Ministeriali che della rilevazione delle esigenze dell’utenza.
La scuola è intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare
l'interazione con le famiglie e con la comunità locale; necessari sono i rapporti con gli enti locali e con le
diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio.
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1.2.: CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA
Denominazione CONVITTO NAZIONALE STATALE “R. BONGHI”
Ordine di Scuola Secondaria di II grado
Tipologia: Convitto con annesso Istituto Professionale
Codice
Meccanografico
CONVITTO: FGV01000C
IS. PROF.LE ANN. AL CONVITTO: FGRH100008
Indirizzo Via IV Novembre, 38 (Sede principale) Viale Dante (Sede staccata)
Telefono 0881/520062 – 0881/520029 (Sede principale) 0881/521010 (Sede staccata)
E.mail [email protected] [email protected]
Sito web http://www.convittobonghi.it/
Indirizzi di studio Enogastronomia – Prodotti dolciari artigianali e industriali, Servizi sala e vendita, Accoglienza turistica, Made in Italy, Elettronica, Meccanica.
Numero classi 33
Numero alunni 720
1.3.: RICOGNIZIONE, ATREZZATURE E RISORSE STRUTTURA
LABORATORI INFORMATICA 6 (tutti con connessione LAN) LABORATORI LINGUISTICI 2 LABORATORIO CUCINA 2 LABORATORIO SALA 2 LABORATORIO BAR 1 LABORATORIO ACCOGLIENZA TURISTICA 1 LABORATORIO MODA 2 LABORATORIO DISEGNO 1 LABORATORIO ELETTRONICA 3 LABORATORIO MECCANICA 3 LABORATORIO MOTORI 1 LABORATORIO DI DIAGNOSTICA 1 LABORATORIO DI SCIENZE 2 AULA TEORICA 35 REFETTORIO 1
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CUCINA 1 INFERMERIA 1 LAVANDERIA 1 PALESTRA COPERTA 2 PISCINA SEMI-OLIMPIONICA 1 AULA PER AMMINISTRAZIONE 8 AULA MAGNA 2 SALA DOCENTI 2 CAMPETTI ESTERNI PER ATTIVITÀ LUDICHE 2
1.4.: RISORSE PROFESSIONALI
DSGA 1
DOCENTI 128
PERSONALE EDUCATIVO 14
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 10
ASSISTENTI TECNICI 10
COLLABORATORI SCOLASTICI 29
GUARDAROBIERI 3
CUOCHI 3
INFERMIERE 1
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SEZIONE 2: LE SCELTE STRATEGICHE
2.1.: PRIORITÀ DESUNTE DAL RAV
A partire dall’anno scolastico 2015-16 tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e
paritarie, sono coinvolte nel processo di autovalutazione con l’elaborazione finale del Rapporto di
Autovalutazione (RAV). Il format per il RAV è stato elaborato dall’INVALSI ed è il frutto di un
lungo percorso di ricerca e sperimentazione che ha coinvolto un vasto campione di scuole. Le scuole
conducono l’autovalutazione prendendo in considerazione tre dimensioni: Contesto e risorse, Esiti e
Processi (suddivisi in Pratiche educative e didattiche e Pratiche gestionali e organizzative). Per ogni
dimensione, si richiede alle scuole di riflettere su alcuni ambiti cui sono associati gli indicatori per
la misurazione oggettiva (Mappa degli Indicatori del RAV). L’autovalutazione, prima fase del
procedimento di valutazione, è un percorso di riflessione interno che coinvolge tutta la comunità
scolastica, finalizzato ad individuare piste di miglioramento. Tale percorso non va considerato in
modo statico, ma come uno stimolo alla riflessione continua sulle modalità organizzative, gestionali
e didattiche messe in atto dalla scuola. L’autovalutazione, promuove iniziative volte alla verifica degli
esiti e dei processi, considerando la scuola come un sistema complesso costituito da settori operativi
interconnessi che necessitano di efficienza e sinergia per migliorare il proprio rendimento. La scuola
si pone quindi come servizio in continuo miglioramento e accoglie iniziative volte alla pianificazione e
al monitoraggio in una logica di autoriflessione e di condivisione dei risultati, dando trasparenza al
ruolo effettivamente svolto da essa. Con riferimento allo specifico processo di autovalutazione, il
primo strumento operativo che la scuola ha adottato è stato il “Questionario Scuola”, predisposto
dall’ Invalsi, validi per rilevare molteplici informazioni: risorse professionali, economiche e materiali,
ambienti con le barriere architettoniche e i vari certificati rilasciati alle scuole, come quello di
agibilità, pratiche educative e didattiche, curriculo, progettazione e valutazione. Fondamentale
anche la fase di monitoraggio del piano dell’offerta formativa realizzata coinvolgendo diverse
componenti scolastiche - i docenti, il personale ATA, i genitori e gli alunni- mirata a raccogliere le
percezioni ed osservazioni su alcuni aspetti del servizio scolastico, sulle questioni educative-
organizzative fondamentali per rendere sempre più efficace l’azione educativo-didattica per
migliorare nel suo insieme la qualità dell’offerta formativa, individuando sia gli eventuali “punti di
debolezza” che i “punti di forza” del nostro Istituto.
Attraverso l’elaborazione e le successive revisioni e modifiche del Rapporto di Autovalutazione si è
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potuta realizzare un’attenta analisi, percorrendo un iter operativo di inserimento ed elaborazione
di informazioni riguardanti l’istituto articolato in cinque sezioni - “CONTESTO”, “ESITI”,
“PROCESSI – pratiche educative e didattiche”, “PROCESSI – pratiche gestionali e educative” e
“PRIORITA’” - ognuna delle quali contiene più aree. Dalla stessa sono emersi specifici punti di forza
e di debolezza per i quali, ai fini di una chiara lettura, si rimanda al RAV. Si riprendono qui in forma
esplicita gli elementi conclusivi del RAV e cioè le priorità riscontrate e i relativi traguardi attesi:
ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA
PRIORITÀ
DESCRIZIONE DEI
TRAGUARDI
Risultati scolastici
Miglioramento dei risultati di
apprendimento in uscita dal primo
biennio di tutti gli indirizzi, in
particolare in Matematica e Inglese.
Riduzione della dispersione
scolastica, con particolare
riferimento al fenomeno
dell’abbandono nel
Biennio.
Riduzione del numero di alunni
insufficienti in Matematica e
Inglese allo scrutinio finale della
classe seconda almeno del 15%
rispetto all'anno scolastico del
triennio precedente
Avvicinare il dato relativo alle non
ammissioni alla classe successiva
e sospensione del giudizio alla
media nazionale.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi
sono:
1. Curricolo, progettazione e valutazione
Produrre per ogni area disciplinare tipologie di prove e griglie di valutazione comuni. Favorire
sulla base di esse il confronto e la cooperazione fra le aree. Monitorare di continuo gli esiti
per avere contezza dei processi messi in atto. Predisporre tempestivamente forme di
tutoraggio per gli studenti in difficoltà
2. Ambiente di apprendimento
Diffondere tra i docenti, per il tramite del team digitale, il ricorso all'uso nella didattica
delle nuove tecnologie comunicative e dei laboratori multimediali di recente realizzazione
grazie ai due Progetti Pon Fesr ai quali la scuola ha partecipato.
3. Inclusione e differenziazione
Individuare forme più efficaci e flessibili per contrastare le difficoltà di
Apprendimento (individualizzazione e personalizzazione dei percorsi).
Promuovere interventi di valorizzazione delle eccellenze ( premialità).
Individuare modalità precoci di intervento sulle difficoltà di apprendimento
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Potenziare il ruolo e l'intervento del neocostituito Gruppo di Lavoro per l'Inclusione, da
trasformarlo in un valido strumento di supporto per l'approntamento di strategie e buone
pratiche inclusive diffuse e la gestione dei casi più critici nelle relazioni scolastiche.
4. Continuità e orientamento
Favorire flussi di comunicazione con le scuole del primo ciclo per la continuità in ingresso.
Sviluppare un'organica attività di accoglienza per gli studenti in ingresso nelle prime
settimane di scuola.
Rafforzare la valenza orientativa nella didattica quotidiana, a partire dalla valutazione dei
propri punti di forza e di debolezza.
5. Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Esplicitare all'interno e condividere con gli stakeholders la missione e l'identità della scuola.
Individuare canali di finanziamento aggiuntivi rispetto a quelli Statali
6. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Rilevare e monitorare le esigenze formative del personale docente.
7. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Mappa delle competenze dei docenti e raccolta delle esperienze formative acquisite dal
personale (CV europeo digitale).
Programmare un piano specifico della formazione docente che risponda ai bisogni esplicitati
dagli stessi nonchè alle loro esigenze latenti
8. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Partecipare ad accordi di rete per implementare i processi didattici e quelli amministrativi.
Digitalizzare la comunicazione scuola-famiglia con l'adozione del registro elettronico in
forma completa.
Promuovere il coinvolgimento delle famiglie nella vita della scuola con iniziative dedicate
(condivisione del P.T.O.F.e del Patto educativo e di corresponsabilità)
ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA
PRIORITÀ
DESCRIZIONE DEI
TRAGUARDI
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
Diminuire il gap con i risultati
regionali e la variabilità degli esiti
nelle prove fra le classi.
Raggiungere nel triennio risultati
medi prossimi ai livelli regionali e
comunque non inferiori ad essi
fino ad un massimo del 15%.
Ridurre la variabilità dei risultati
fra le classi e le discipline
coinvolte a non più del 15%
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Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi
di questa specifica area sono:
1. Curricolo, progettazione e valutazione
Produrre per ogni area disciplinare tipologie di prove e griglie di valutazione comuni. Favorire
sulla base di esse il confronto e la cooperazione fra le aree
Monitorare di continuo gli esiti per avere contezza dei processi messi in atto. Predisporre
tempestivamente forme di tutoraggio per gli studenti in difficoltà
Progettare nelle tre rispettive aree disciplinari coinvolte nelle prove standardizzate moduli e
percorsi integrati con le tipologie delle prove stesse, monitorando i livelli e i processi di crescita
3. Ambiente di apprendimento
Diffondere tra i docenti, per il tramite del team digitale, il ricorso all'uso nella didattica delle
nuove tecnologie comunicative e dei laboratori multimediali di recente realizzazione grazie ai due
Progetti Pon Fesr ai quali la scuola ha partecipato.
Estendere l'uso delle Tic nella didattica e sfruttarne le potenzialità maggiori che esse offrono
nel gestire prove strutturate secondo test. Rendere più familiare l'uso di test anche come forma
di autovalutazione.
5. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Favorire la cooperazione fra i docenti, facendo leva su forme di leadership diffusa, quali ad es. il
team digitale, il Niv o commissioni ad hoc, per promuovere le buone pratiche e quelle di successo
sul terreno della didattica laboratoriale e della valutazione.
Tali obiettivi saranno perseguibili impiegando tutte le risorse umane dell’istituto, con i diversi
livelli di responsabilità, snellendo i processi di comunicazione tanto da renderla più fluida e
veicolare.
Diverse sono le fasi poste in essere per perseguire il miglioramento di istituto:
Costituzione di un gruppo di lavoro operativo (Nucleo di Valutazione
Interno).
Consultazione, in incontro periodici, del Collegio dei docenti, Consiglio di Istituto e
Commissioni di lavoro.
Condivisione di esperienza valutative presenti in modelli teorici e materiali informativi
prodotti anche in ambito territorio nazionale, formazione dei docenti sulla progettazione
per competenze; sulle metodologie didattiche con l’utilizzo consapevole delle TIC a
supporto della didattica; sull’elaborazione di griglie valutative disciplinari partendo da un
confronto aperto sulle specifiche competenze richieste agli studenti.
Momenti di riflessione e progettazione nei dipartimenti e nei consigli di classe
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Elaborazione di format e modelli comuni per una progettazione per competenze e non per
obiettivi e a partire dalla necessità di impianti progettuali inter-multidisciplinari, comune
per classi parallele, per individuare linee innovative di didattica integrata, laboratoriale e
di strategie di flessibilità, per preparare prove strutturate comuni da somministrare
periodicamente.
Elaborazione di un modello strutturato e operativo di lavoro.
Inoltre, fondamentale è costruire, in modo condiviso, veri e propri protocolli di osservazione e
documentazione dei processi e degli esiti, utilizzati da tutti i docenti in itinere al fine di valutare
se si sono verificati dei cambiamenti, dei miglioramenti, se si sono perseguiti gli obiettivi
prefissati, se il modello posto in essere è stato efficace per eventualmente attivare processi di
interventi differenti riformulando gli obiettivi, la tempistica, …
Tutto ciò, vedrà la partecipazione di tutti gli attori delle comunità scolastiche, produrrà risultati
positivi sugli esiti degli studenti e sulle attività dei dipartimenti e consigli di classe, renderà il
Collegio e la comunità scolastica più responsabile e consapevole degli effetti dell’azione didattica.
2.2.: OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
Così come disposto dall’art. 1 comma7 della legge 07/2015, “le istituzioni scolastiche, nei limiti delle
risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la
finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta
formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto
della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di
potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi
formativi individuati come prioritari.
In tal senso il nostro istituto, dopo un’attenta analisi della situazione di fatto ha individuato quali
prioritari i seguenti obiettivi formativi:
sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo
tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della
cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle
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conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione
all'autoimprenditorialità;
sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,
della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del
bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio
degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati
anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e
delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo
studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della
ricerca il 18 dicembre 2014;
valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo settore e le imprese;
incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli
studenti;
individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito
degli alunni e degli studenti;
definizione di un sistema di orientamento.
2.3.: PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il PdM si configura come un percorso mirato alla realizzazione delle azioni necessarie per la crescita del
nostro Istituto. Esso viene ogni anno aggiornato, come previsto dal DPR 80/13, a conclusione del processo
di autoanalisi d’istituto sulla scorta dei PDD (punti di debolezza) e PDF (punti di forza) registrati e,
conseguentemente, sulla base delle priorità strategiche individuate e condivise nel Collegio Docenti.
Il Piano di Miglioramento, se necessario, sarà rimodulato tenendo conto di:
Autoanalisi dei diversi gruppi di insegnamento
Analisi collegiale degli esiti di apprendimento (prove di ingresso e finali) in tutte le classi
Analisi in sede collegiale e di consiglio d'istituto della congruenza fra obiettivi del
progetto e risultati raggiunti
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Questionari rivolti agli alunni e alle famiglie per verificarne l'accettazione
dell'organizzazione didattica
Questionari rivolti a docenti, educatori e ATA
Incontri con esperti allo scopo di controllare e regolare i processi in atto (GOT)
Esiti delle indagini condotte dall’Invalsi nell’ambito delle rilevazioni nazionali sul sistema
di istruzione
Per un’attenta analisi del Piano di miglioramento si rimanda al relativo allegato.
2.4.: PRINCIPALI ELEMENTI DI INNOVAZIONE
Si intende configurare un modello di Scuola unitario nell'ispirazione pedagogica, nella scelta
curricolare/progettuale, nel sistema di verifica e valutazione, con una programmazione didattica curata
per aree, dipartimenti disciplinari e ambiti, in continuità per i ragazzi frequentanti l’Istituzione
scolastica.
L'approccio metodologico-organizzativo è di tipo sistemico: si fonda su studi, teorie ed esperienze che
evidenziano una significativa soddisfazione laddove si pone l'apprendimento al centro della cultura
organizzativa (learning organization);
a) considera l'organizzazione come comunità di pratiche che condivide le conoscenze e le competenze
disponibili al suo interno, le sviluppa e le implementa rendendole patrimonio comune;
b) utilizza l'errore come fattore di problematicità per la ricerca di altre soluzioni/percorsi.
Questa visione organizzativa prevede una leadership diffusa per valorizzare ed accrescere la
professionalità dei singoli e dei gruppi, che faccia leva su competenze, capacità, interessi, motivazioni,
attraverso la delega di compiti ed il riconoscimento di spazi di autonomia decisionale e di responsabilità.
Presupposto è una visione del docente ispirata ai principi di cui all'art.33 della Costituzione, e della Scuola
come luogo, ambiente, comunità che educa e forma gli alunni. Le competenze professionali acquisite
attraverso l’aggiornamento e l’esperienza sono messe a disposizione dell’intero Istituto come tutoraggio
per gli insegnanti meno esperti o di nuova nomina, è all’esterno per la formazione di insegnanti di altre
realtà scolastiche dell’ambito territoriale per l’implementazione di esperienze significative. Tali risorse
sono alla base dell’innovazione didattica ed educativa che ogni giorno si cerca di attuare nella scuola:
di notevole importanza è la sperimentazione di nuove metodologie didattiche per l’inclusione
scolastica e la riduzione della dispersione, infatti, si cerca di interessare e coinvolgere anche gli
alunni più problematici
tutte le aule sono dotate di supporti informatici adeguati (Lim, Pc, connessione) che sono
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fondamentale per andare oltre la solita lezione trasmissiva e applicare, per esempio, la Flipped
Classroom anche grazie alla creazione di classi virtuali con la piattaforma Moodle, per scambio di
materiali di studio
fondamentale è la programmazione per classi parallele che permette non solo di mantenere gli
stessi standard formativi in tutte le classi, ma anche di lavorare a classi aperte con un notevole
valore aggiunto al processo formativo
la scuola pone particolare attenzione all’interazione con il territorio infatti periodicamente
organizza manifestazioni aperte alla cittadinanza su tematiche di forte valenza culturale che
vedono il coinvolgimento di alunni, docenti e personaggi illustri opportunamente invitati
ci si auspica la piena digitalizzazione della segreteria per favorire la dematerializzazione e
snellire i processi comunicativi.
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SEZIONE 3: L’OFFERTA FORMATIVA
3.1.: IL CONVITTO
Il Convitto Nazionale Statale “ R. BONGHI “è una istituzione scolastica sorta nel 1807 per decreto di
Re Giuseppe Bonaparte, ospitato da 210 anni in un pregevole edificio del ‘400, ex Convento dei padri
Celestini, di proprietà della stessa Istituzione. Sin dai primi anni il Real Convitto fu sede di molteplici
facoltà universitarie fino all’11 settembre 1860 quando divenne esclusivamente Liceo Ginnasio e Convitto
Nazionale, intitolato dapprima all’economista napoletano del Settecento Carlantonio Broggia e poi, nel
1896, al nome dell’illustre uomo politico lucerino, traduttore di Platone, giornalista, scrittore e ministro
della Pubblica Istruzione Ruggero Bonghi, il cui monumento in marmo troneggia nella piazza antistante,
pure a lui intitolata.
L’edificio è costituito da 7000 mq coperti, con annesse strutture sportive (campi gioco, palestra e piscina
coperta), parcheggi e ampio giardino.
Parte dell’edificio è riservato agli alunni che godono del convitto (camere da letto, bagni, docce, sale per
lo studio e il tempo libero, cucina e ampia sala da pranzo, queste ultime riservate anche ai semiconvittori).
Esso accoglie tre tipologie di alunni:
i Convittori e le Convittrici: sono alunni ospitati all'interno della struttura dal lunedì sino al
termine delle lezioni e possono essere alunni frequentanti le scuole annesse o alunni di scuole
superiori frequentanti del territorio;
i Semi – Convittori: sono alunni ospitati dalla mattina alla sera e rientrano in famiglia giornalmente
entro le 18.00; consumano all'interno del Convitto il pasto e la merenda e vengono seguiti nelle
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ore pomeridiane da personale educativo.
gli Esterni: sono alunni che, in base al numero di posti disponibili, vengono accolti nelle scuole
annesse al Convitto e rientrano in famiglia al termine delle lezioni.
All'interno del Convitto funzionano:
una cucina autonoma con cuoco e aiutanti cuochi (personale che deve possedere come requisito un
diploma di scuola alberghiera con qualifica di cuoco)
un guardaroba - lavanderia per tutte le esigenze che vanno dal tovagliato alle lenzuola, al riordino
- custodia di tutto il corredo degli alunni.
un magazzino in cui vengono custodite le derrate alimentari e il materiale delle pulizie
gli operatori scolastici addetti alle scuole e al semi - convitto pomeridiano
gli operatori scolastici addetti a riordino a alla pulizia delle camerette e degli ambienti utilizzati
per il Convitto
gli operatori scolastici addetti al servizio di ausilio cucina e servizio mensa
gli operatori scolastici addetti alla portineria diurna e notturna.
un'infermeria per l'assistenza e le prime cure.
Convittori e semiconvittori sono raggruppati in squadre tenendo conto, ove possibile, della continuità,
della classe frequentata, della sezione di appartenenza, dell’età anagrafica. Ogni squadra è affidata ad
uno o più Istitutori. Detti raggruppamenti non sono rigidamente precostituiti, infatti all’occorrenza è
possibile raggruppare gli alunni in base alle attività.
Per ampliare l’offerta formativa del Convitto, il linea con il Rav troveranno seguito i seguenti progetti:
ESAME CAMBRIDGE “KEY FOR SCHOOLS (A2)”, IO SONO LA MIA SCUOLA, MASTERCHEF,
SOMELIER, LABORATORIO MUSICALE, DANCING TOGETHER, CONVITTO DIGITALE, CROCIERA
MEDITERRANEO OCCIDENTALE, CONVITTIADI 2020, CONVITTO IN FESTA.
ORGANIGRAMMA CONVITTORI E SEMICONVITTORI
CONVITTO Maschile 37
Femminile 43
SEMICONVITTO 90
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3.2.: LA RIFORMA E I NUOVI ISTITUTI PROFESSIONALI
Il Decreto lgs. n. 61/2017, in attuazione di apposita delega contenuta nella Legge 107/15, reca la revisione
dei percorsi dell’istruzione professionale statale, disegnando una diversa organizzazione della didattica
e ridefinendo i precedenti indirizzi, le articolazioni e le opzioni, in contestualità con il potenziamento
delle attività laboratoriali, anche con la rimodulazione dei quadri orari così da conferire ai medesimi una
più compiuta e visibile identità, eliminando le sovrapposizioni con gli istituti tecnici e meglio
fisionomizzando la loro vocazione, all’insegna di un pragmatico realismo in grado di contenere dispersione
e abbandoni. L’obiettivo è formare figure professionali di livello intermedio per l’assunzione di ruoli
operativi, con adeguate responsabilità in relazione alle attività economiche di riferimento ed offrire
risposte articolate e dinamiche alle domande del mondo del lavoro e delle professioni, tali da far
percepire i saperi appresi come utili, significativi e riscontrabili nel reale. Un’istanza, quest’ultima, non
da oggi estesa a tutti i settori/ambiti di istruzione (formale, non formale, informale), perché la
dimensione in senso stretto professionale non va riferita al carattere specifico del percorso seguito,
bensì all’utilizzo professionale che ogni tipologia di istruzione, anche tecnica o liceale, realizza. Un’istanza
recepita dalla recentissima Raccomandazione del Consiglio dell’unione europea sulle competenze chiave
per l’apprendimento permanente, del 22 maggio 2018, sostitutiva della Raccomandazione del Parlamento
e del Consiglio del 18 dicembre 2006.
Funzionali a questo rimarcato scopo sono l’accentuata flessibilità organizzativa-didattica e la
personalizzazione dei percorsi, per corrispondere alle diversità degli stili cognitivi e capacità di
apprendimento degli studenti, alle loro sensibilità ed attitudini, ai differenti livelli motivazionali.
E’ pertanto riscritto l’assetto ordinamentale figurante nel D.P.R. 87/10, che viene abrogato unitamente
alle Linee guida per il biennio (Direttiva 65/10), per il triennio (Direttiva 5/12) e alle articolazioni delle
aree d’indirizzo negli spazi di flessibilità (Direttiva 70/12).
In luogo dei due settori (Servizi e Industria e artigianato), comprendenti in totale sei indirizzi, vi sono
ora 11 indirizzi di studio per ciascuno dei quali è definito il relativo Profilo educativo, culturale e
professionale (PECUP), o profilo in uscita dello studente, con i relativi risultati di apprendimento declinati
in termini di competenze, abilità e conoscenze, nei relativi significati aventi una consolidata
legittimazione istituzionale.
Le competenze sono intese come comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o
nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e abilità acquisite nei
contesti di apprendimento formale, non formale, informale. Nel Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF)
le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.
Le abilità sono intese come capacità di applicare conoscenze e di utilizzare il know-how per portare a
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termine compiti e risolvere problemi. Nell’EQF sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del
pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali,
strumenti).
Le conoscenze sono intese come risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento:
sono quindi un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relativi a un settore di lavoro o di studio. Esse
sono descritte nell’EQF come teoriche e/o pratiche.
Circa l’assetto organizzativo, resta la struttura quinquennale dei percorsi di istruzione professionale (IP)
– erogata negli istituti di istruzione, statali e paritari, con il rilascio del diploma di istruzione secondaria
superiore – e la loro articolazione in un biennio e in un successivo triennio.
Nel biennio può completarsi l’obbligo dell’istruzione, che può altresì continuare ad essere assolto – oltre
che negli istituti tecnici e nei licei – anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP)
di competenza delle regioni o nei percorsi di apprendistato, di cui al D. Lgs 81/15.
Il biennio possiede ora un più marcato e visibile carattere unitario. Prevede 1.188 ore di attività e
insegnamenti di istruzione generale e 924 ore di attività e insegnamenti di indirizzo, comprensive del
tempo da destinare al potenziamento dei laboratori.
Il triennio rimane invece strutturato nei distinti terzo, quarto e quinto anno, con 1.056 ore, comprendenti
462 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e 594 ore di attività e insegnamenti di indirizzo:
tutti e tre preordinati al consolidamento e al progressivo innalzamento dei livelli acquisiti nel biennio per
un rapido accesso al lavoro.
Il totale delle 2.112 ore (corrispondenti a 32 ore settimanali), Il triennio rimane invece strutturato nei
distinti terzo, quarto e quinto anno, con 1.056 ore, comprendenti 462 ore di attività e insegnamenti di
istruzione generale e 594 ore di attività e insegnamenti di indirizzo: tutti e tre preordinati al
consolidamento e al progressivo innalzamento dei livelli acquisiti nel biennio per un rapido accesso al
lavoro.
Circa l’assetto didattico, il Consiglio di classe redige per ogni studente, entro il 31 gennaio del primo anno
di frequenza, il Progetto formativo individuale, basato su un bilancio personale che evidenzia i saperi e le
competenze acquisiti anche in modo non formale ed informale, idoneo a rilevare sia le sue riscontrate
potenzialità che le sue carenze, per motivarlo ed orientarlo nella progressiva costruzione del proprio
percorso formativo e lavorativo.
Sentito lo stesso Consiglio di classe, il dirigente scolastico individua, all’ interno dell’istituzione scolastica,
i docenti che assumono la funzione di tutor per sostenere gli studenti nell’attuazione e nello sviluppo del
predetto PFI.
20
3.3.: SCUOLE ANNESSE AL CONVITTO
Al Convitto Nazionale “R. Bonghi” sono annesse due Istituti di Istruzione Superiore: l’IPSSAR con
l’indirizzo “Enogastronomia e ospitalità alberghiera” e l’IPIA con gli indirizzi “Industria e artigianato per
il Made in Italy” e “Manutenzione e Assistenza tecnica”.
Essi, oltre a fornire solide basi culturali, si impegnano quotidianamente in un’azione diretta a promuovere
negli studenti una salda coscienza civica, sentimenti di pace, spirito di collaborazione, disponibilità alla
tolleranza. Si propongono inoltre di:
favorire il processo di maturazione dell'identità personale e socio-culturale dell’alunno;
promuovere la conoscenza del territorio per agevolarne l’inserimento attivo, in una prospettiva
non solo locale, ma anche nazionale ed europea;
attivare iniziative di orientamento che facilitino sbocchi professionali; promuovere l’attività
sportiva, la ricerca, la sperimentazione didattica;
improntare il rapporto docente-discente al colloquio su un piano di pari dignità e reciproco
rispetto;
innalzare il tasso di successo scolastico mettendo in atto tutte le strategie necessarie per il
recupero degli alunni in difficoltà e per ridurre le cause di disagio e di malessere; ampliare
l’offerta formativa conciliando tradizione ed innovazione.
ALUNNI IPSSAR 532
ALUNNI IPIA 188
21
3.3.1: QUALIFICA PROFESSIONALE IN REGIME DI SUSSIDIARIETÀ
“Nel quadro di intese tra il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministero
dell’economia e delle finanze e le singole Regioni, per i giovani tra i 14 e i 18 anni, gli istituti
professionali possono svolgere - in regime di sussidiarietà - un ruolo integrativo e complementare
rispetto ai sistemi regionali di istruzione e formazione professionale per il rilascio di qualifiche
triennali e diplomi professionali quadriennali indicati negli Accordi di cui all’art.27, comma 2, del
Decreto Lgs. 226/2015.” Il nostro Istituto ha aderito al sistema di sussidiarietà, previsto dalla
Regione Puglia per il rilascio di qualifiche professionali a tutti gli studenti che lo richiedono.
3.3.2: IPSSAR
ENOGASTRONOMIA ED OSPITALITÀ ALBERGHIERA
I settori sono:
ARTICOLAZIONE – ENOGASTRONOMIA
ARTICOLAZIONE – PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E
INDUSTIALI
ARTICOLAZIONE – SERVIZI DI SALA E VENDITA
ARTICOLAZIONE – ACCOCLIENZA TURISTICA
22
23
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere
dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di
organizzazione e gestione dei servizi.
È in grado di:
Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della
commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e d ospitalità.
Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle
risorse umane.
Applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la
sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.
Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al
cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio.
Comunicare in almeno due lingue straniere.
Reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il
ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi.
Attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici.
Curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle
risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi
prodotti.
Nelle articolazioni “Enogastronomia e Prodotti dolciari artigianali e industriali”, il diplomato è in
grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e
24
presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le
tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di svolgere attività operative
e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di
prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo richiesta dei mercati e della clientela,
valorizzando i prodotti tipici.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni, conseguono i
risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,
chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a
specifiche necessità dietologiche.
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici.
Nell’articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti
delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e
alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche
attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato consegue i risultati di apprendimento di
seguito specificati in termini di competenze.
Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza,
informazione e intermediazione turistico-alberghiera.
Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle
richieste dei mercati e della clientela.
Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la
progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche,
culturali e enogastronomiche del territorio.
Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le
tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nell’indirizzo Servizi per l’enogastronomia e
l’ospitalità alberghiera conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
competenze.
Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.
25
Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e
prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.
Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando
le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il
coordinamento con i colleghi.
Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove
tendenze di filiera.
Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza
e tracciabilità dei prodotti.
Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la
produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
Sbocchi professionali:
Concorsi nella pubblica amministrazione; iscrizione all’università; chef, cuoco, pasticcere, maitre e
responsabili di sala, sommellier, camerieri e barman, gestori di locali e/o mense aziendali o scolastiche,
consulente gestionale per ristoranti, alberghi, industrie alimentari, food and beverage manager, portiere,
receptionist, addetto all’accoglienza, hostess/steward fieristici, tour operator, guida turistica,
animatore, interprete turistico, manager di agenzia di viaggi, consulente e formatore.
IPSSAR - SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA
E L'OSPITALITÀ ALBERGHIERA
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
DISCIPLINE
ORE ANNUE
BIENNIO TRIENNIO
1 2 3 4 5
Attività ed Insegnamenti dell'Area Generale
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 2 2 2 2
Storia 1 2 2 2 2
Geografia 1
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto e economia 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
RC o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale ore area generale 18 18 14 14 14
Attività ed Insegnamenti Obbligatori dell'Area d'Indirizzo
Scienze integrate (Sc. della terra e
Biologia)
2
Scienze integrate (Chimica) 2
Scienza degli alimenti 2 2
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Tecnologia dell’informazione e della
comunicazione
2 1
Laboratori di servizi enogastronomici -
settore cucina 2**(°) 2**(°)
Laboratori di servizi enogastronomici -
settore sala e vendita 2**(°) 3**(°)
Laboratori di servizi accoglienza
turistica 2** 2**
Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3
ARTICOLAZIONE - ENOGASTRONOMIA
Scienza e cultura dell'alimentazione 4 3 3
Diritto e tecniche amministrative della
struttura ricettiva
4 5 5
Laboratorio di servizi enogastronomici -
settore cucina
7** 5** 4**
Laboratorio di servizi enogastronomici -
settore sala e vendita
2** 2**
ARTICOLAZIONE - PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI
Scienza e cultura dell'alimentazione,
analisi e controlli microbiotici dei
prodotti alimentari
3
3
3
di cui in compresenza 1*
Diritto e tecniche amministrative 2 2
Laboratorio di servizi enogastronomici - 9** 3** 3**
settore pasticceria
Laboratorio di chimica e Chimica
industriale
1* 2* 1*
Tecniche di organizzazione e gestione
dei processi produttivi
2 3 4
ARTICOLAZIONE - SERVIZI DI SALA E VENDITA
Scienza e cultura dell'alimentazione 4 3 3
di cui in laboratorio 1*
Diritto e tecniche amministrative
della struttura ricettiva
4 5 5
Laboratorio di servizi enogastronomici -
settore cucina
2** 2**
Laboratorio di servizi enogastronomici -
settore sala e vendita
7** 5** 4**
ARTICOLAZIONE - ACCOGLIENZA TURISTICA
Scienza e cultura dell'alimentazione 4 3 2
di cui in laboratorio 1*
Diritto e tecniche amministrative della
struttura ricettiva
4 5 6
Tecniche di comunicazione 2 2
Laboratorio di servizi di
accoglienza turistica
4** 6** 5**
Totale ore area d'indirizzo 14 14 18 18 18
Totale ore 32 32 32 32 32
*: l'attività didattica di laboratorio caratterizza l'area d'indirizzo dei percorsi formativi. Le ore
di laboratorio sono in compresenza con l'insegnante tecnico pratico. Le ore in compresenza sono
programmate nell'ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base di scelte didattiche
organizzative della scuola.
**: Insegnamento svolto in laboratorio ed affidato ad un insegnante tecnico pratico.
(°): la classe è organizzata in squadre.
27
3.3.3.: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA I settori sono:
IPAI - “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”: curvatura
elettrico – elettronica;
IPMM – “Manutenzione Mezzi di trasporto”.
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede
le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione
ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati
tecnici, anche marittimi.
Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali
(elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in
relazione alle esigenze espresse dal territorio.
I risultati di apprendimento generali per il diplomato in Manutenzione ed Assistenza Tecnica sono
esprimibili in termini di competenze da raggiungere come segue:
Controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità
del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e
sulla salvaguardia dell’ambiente;
Osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli
interventi.
Utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo
presenti nei processi lavorativi e nei servizi che li coinvolgono;
Gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento;
Reperire e interpretare documentazione tecnica;
Assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei
dispositivi;
Agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi
autonome responsabilità;
Segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche;
Operare nella gestione dei servizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.
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IPAI - “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”- Curvatura
ELETTRICO-ELETTRONICA
Diploma di: Tecnico Assistenza e Manutenzione Apparati Impianti e Servizi
Tecnici
Oltre alle competenze generali relative alla figura professionale dell’indirizzo MAT - “Manutenzione
e assistenza tecnica”, l’opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”, attiva nella
curvatura elettrico – elettronica, specializza e integra le conoscenze e competenze in uscita
dall’indirizzo, in continuità con la tradizione della scuola e soprattutto in coerenza con la filiera
produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio, con competenze rispondenti ai fabbisogni
delle aziende impegnate nella manutenzione di apparati e impianti elettrici, elettronici,
elettromeccanici, Industriali e civili, e relativi servizi tecnici.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica”,
opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali” consegue i risultati di apprendimento di
seguito descritti in termini di competenze:
Comprendere, interpretare e analizzare schemi di apparati, impianti e servizi tecnici industriali
e civili.
Utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della normativa sulla sicurezza.
Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta
funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione,
nel contesto industriale e civile.
Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo
29
di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto
delle modalità e delle procedure stabilite.
Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni
degli apparati e impianti industriali e civili di interesse.
Garantire la messa a punto a regola d’arte degli apparati e impianti industriali e civili,
collaborando alle fasi di installazione, collaudo e di organizzazione-erogazione dei relativi
servizi
Agire nel sistema di qualità, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi
efficienti ed efficaci.
Sbocchi professionali:
Concorsi pubblica amministrazione; iscrizione università; aziende di produzione, installazione,
manutenzione, di commercio dei settori elettrico ed elettronico; esperto nei sistemi di automazione
(microcntrollori, PLC, ARDUINO ecc…) e impiantistico industriale e civile. Lavoro autonomo come
titolare di impresa di: costruzione e manutenzione di apparati, impianti e dispositivi elettrici,
elettronici e di automazione, industriale e civile.
IPMM - “Manutenzione dei mezzi di trasporto”
Diploma di: Tecnico Assistenza e Manutenzione Mezzi di trasporto
Oltre alle competenze generali relative alla figura professionale dell’indirizzo MAT - “Manutenzione
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e assistenza tecnica”, l’opzione “MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO”, specializza e integra
le conoscenze e competenze in uscita dall’indirizzo, in continuità con la tradizione della scuola e
soprattutto in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio, con
competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nelle costruzioni meccaniche,
manutenzione di motori e parti meccaniche dei mezzi di trasporto, costruzione e manutenzione di
macchinari, e relativi servizi tecnici. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in
“Manutenzione e assistenza tecnica”, opzione “Mezzi di trasporto” consegue i risultati di
apprendimento di seguito descritti in termini di competenze:
Comprendere, interpretare e analizzare la documentazione tecnica relativa al mezzo di
trasporto.
Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza,
strumenti e tecnologie specifiche.
Seguire le normative tecniche e le prescrizioni di legge per garantire la corretta
funzionalità del mezzo di trasporto e delle relative parti, di cui cura la manutenzione nel
contesto d’uso.
Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo
di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto
delle modalità e delle procedure stabilite.
Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni
dei sistemi e degli impianti relativi al mezzo di trasporto.
Garantire e certificare la messa a punto a regola d’arte del mezzo di trasporto e degli
impianti relativi, collaborando alle fasi di installazione, collaudo ed assistenza tecnica
degli utenti.
Agire nel sistema di qualità, gestire le esigenze del committente, reperire le risorse
tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle
richieste
Sbocchi lavorativi:
Concorsi Pubblica Amministrazione; Iscrizione Università; Aziende dei settori produzione,
manifatturiero e commercio nel settore meccanico; Esperto del sistema CAD-CAM nel
settore industriale e artigianale. Lavoro autonomo come Titolare di impresa di: manutenzione
dei mezzi di trasporto e/o di officine meccaniche
31
INDIRIZZO IPAI QUADR0 ORARIO SETTIMANALE
DISCIPLINE
ORE
BIENNIO TRIENNIO
1 2 3 4 5
Attività ed Insegnamenti dell'Area Generale
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia 1 2 2 2
Geografia 1 //
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto e economia 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
RC o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale ore area generale 18 18 15 15 15
MANUTEZIONE ED ASSISTENZA TECNICA – Opz. IPAI – Apparati ed Impianti
Scienze integrate (sc. della Ter. e Biol.) 2 / /
Scienze integrate (Chimica) 1 (1*)
Scienze integrate (Fisica) 1 (1*) 2 (1*)
Tecnologie e tecniche di rappresentazione
grafica 2 (2*) 3 (3*)
Tecnica dell’informazione e della
comunicazione 3 (3*) 2 (2*)
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
Pratiche. 6** 6** 4** 3** 3**
Tecnologie e tecniche di installazione e
manutenzione di apparati ed impianti civili ed
industriali
3(2*) 5(2*) 7(2*)
Tecnologie elettriche, elettroniche ed
automazione 5(2*) 4(2*) 3(2*)
Tecnologie meccaniche 5(2*) 5(2*) 4(2*)
Totale ore area d'indirizzo 14 14 17 17 17
(*) le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio in compresenza con insegnanti
tecnico-pratici.
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
32
INDIRIZZO IPMM (Meccanica)
QUADR0 ORARIO SETTIMANALE
DISCIPLINE
ORE
BIENNIO TRIENNIO
1 2 3 4 5
Attività ed Insegnamenti dell'Area Generale
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia 1 2 2 2
Geografia 1 //
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto e economia 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
RC o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale ore area generale 18 18 15 15 15
MANUTEZIONE ED ASSISTENZA TECNICA – Opz. IPMM – Manutenzione Mezzi di Trasporto
Scienze integrate (sc. della Ter. e Biol.) 2 / /
Scienze integrate (Chimica) 1 (1*)
Scienze integrate (Fisica) 1 (1*) 2 (1*)
Tecnologie e tecniche di rappresentazione
grafica 2 (2*) 3 (3*)
Tecnica dell’informazione e della
comunicazione 3 (3*) 2 (2*)
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
Pratiche. 6** 6** 4** 3** 3**
Diagnostica 3(2*) 5(2*) 7(2*)
Tecnologie meccaniche 5(2*) 5(2*) 4(2*)
Tecnologie elettriche, elettroniche ed automazione
5(2*) 4(2*) 3(2*)
Totale ore area d'indirizzo 14 14 17 17 17
(*) le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio in compresenza con insegnanti
tecnico-pratici.
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
33
3.3.4.: INDUSTRIA E ARTIGIANATO PER IL MADE IN ITALY
IPTS –opzione: Tessile sartoriale (DAL TERZO ANNO)
Confluisce in questo nuovo indirizzo il precedente Produzioni Industriali e Artigianali già proveniente da
vecchio tecnico dell’ abbigliamento e della moda
Il Diplomato di istruzione professionale nell'indirizzo Produzioni industriali e artigianali
34
interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di
prodotti industriali e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali.
Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali
in particolare nel settore Abbigliamento e Moda e specificamente sviluppate in relazione alle
esigenze espresse dal territorio.
È in grado di:
Scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento.
Utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per
operare autonomamente nei processi in cui è coinvolto.
Applicare le normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli
addetti alle lavorazioni, degli utenti e consumatori.
Osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla
distribuzione e all’uso dei prodotti di interesse.
Supportare l’amministrazione e la commercializzazione dei prodotti.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nelle “Produzioni industriali e artigianali”
consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze:
Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti
produttivi e gestionali.
Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie
specifiche.
Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione,
diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali.
Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di
controllo qualità nella propria attività lavorativa.
Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione
sistemica.
Svolgere la propria attività lavorando in équipe, integrando le proprie competenze all’
interno di un dato processo produttivo.
Riconoscere e valorizzare le componenti creative in relazione all’ ideazione dei processi
e prodotti innovativi nell’ ambito industriale e artigianale.
Sbocchi lavorativi:
Concorsi Pubblica Amministrazione; Iscrizione Università; Aziende dei settori produzione,
35
manifatturiero e commercio nel settore della Moda; Esperto della produzione di tessuti e del
sistema CAD-GRAFIC nel settore industriale e artigianale. Stilista e modellista. Lavoro autonomo
come Titolare di impresa, di produzione manifatturiera nel campo della moda.
OFFERTA SUSSIDIARIA
Operatore della moda
L'Operatore della Moda possiede competenza e abilità per inserirsi con mobilità in qualsiasi
realtà produttiva dell'industria e dell'artigianato. Egli acquisisce una cultura della moda nella sua
molteplicità attraverso gli strumenti di lettura degli aspetti culturali, sociali ed economici
espressi con le competenze tecniche acquisite.
L'Operatore della Moda:
interpreta e produce un figurino essenziale, graficamente chiaro, proporzionalmente
corretto, mediatamente verificabile nel laboratorio di modellistica;
lo correda di note sartoriali esaurienti e appropriate e lo completa eventualmente di
campionature di tessuti;
conosce ed applica la modellistica artigianale ed industriale di base, nonché la confezione
artigianale di base; conosce ed utilizza i principali strumenti e impianti di laboratorio;
conosce e sceglie o indica il tessuto idoneo al modello progettato in laboratorio e ne valuta
le caratteristiche merceologiche base.
utilizza le tecnologie computerizzate specifiche più avanzate.
Capacità Professionali: Settore Moda nel campo dell'Industria e dell'Artigianato.
Il Tecnico dell'Abbigliamento e della Moda ha competenza, abilità ed esperienza per inserirsi nel
sistema della moda; ha capacità progettuali che gli consentono di operare nei diversificati e
mutevoli contesti aziendali; conosce il ciclo completo di lavorazione e di organizzazione aziendale,
i materiali, la tipologia delle attrezzature, l'uso della strumentazione computerizzata; sceglie e
gestisce le informazioni, individuandone le priorità nell'ambito del processo produttivo; ricerca
soluzioni funzionali alle varie fasi del lavoro; conosce ed utilizza i meccanismi ed i codici della
comunicazione aziendale e del mercato.
Sbocchi professionali
Concorsi Enti Pubblici; Stilista, Modellista. Esperto produzione tessuti e del sistema CAD-GRAHC
nel settore Industriale e Artigianale.
36
INDIRIZZO MODA
QUADR0 ORARIO SETTIMANALE
DISCIPLINE
ORE
BIENNIO TRIENNIO
1 2 3 4 5
Attività ed Insegnamenti dell'Area Generale
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia 1 2 2 2
Geografia 1 //
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto e economia 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
RC o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale ore area generale 18 18 15 15 15
Produzioni artigianali ed industriali – Moda
Scienze integrate (sc. della Ter. e Biol.) 2 / /
Scienze integrate (Chimica) 2 (1*)
Tecnologie di disegno e progettazione 4 (4*) 4 (3*)
Tecnica dell’informazione e della
comunicazione 2 (2*) 2 (2*)
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
tessili e abbigliamento 6** 6** 5** 4** 4**
Tecnologie applicate ai materiali e ai
processi produttivi 6 5 4
Progettazione tessile e abbigliamento 6 6 6
Tecniche di distribuzione e marketing 2 3
di cui in compresenza 6* 6* 6*
Totale ore area d'indirizzo 14 14 17 17 17
(*) le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio in compresenza con insegnanti
tecnico-pratici.
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
37
3.4: PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER
L’ORIENTAMENTO
Una nuova modalità di collegamento della scuola con il lavoro
Nel nostro Paese la collaborazione formativa tra scuola e mondo del lavoro ha registrato in tempi
recenti importanti sviluppi in due direzioni:
il potenziamento dell’offerta formativa in alternanza scuola lavoro, previsto dalla legge 13 luglio
2015, n. 107;
la valorizzazione dell’apprendistato finalizzato all’acquisizione di un diploma di istruzione
secondaria superiore, in base alle novità introdotte dal decreto legislativo 15 giugno 2015, n.81,
attuativo del JOBS ACT.
Il potenziamento dell’offerta formativa in alternanza scuola-lavoro trova puntuale riscontro nella
legge 13 luglio 2015, n.107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega
per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che ha inserito organicamente questa strategia
didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo
grado come parte integrante dei percorsi di istruzione. Il ruolo dell’alternanza scuola lavoro nel
sistema di istruzione ne esce decisamente rafforzato. Rispetto al corso di studi prescelto, la legge
107/2015 stabilisce un monte ore obbligatorio, che per tutte gli indirizzi della nostra scuola è pari
a ben 400 ore da svolgersi nel triennio conclusivo, per attivare le esperienze di alternanza che dal
corrente anno scolastico 2015/16 coinvolgeranno, a partire dalle classi terze, tutti gli studenti del
secondo ciclo di istruzione. Con queste nuove modalità di attivazione, le caratteristiche intrinseche
dell’alternanza scuola lavoro delineate dalle norme in precedenza emanate cambiano radicalmente:
quella metodologia didattica che le istituzioni scolastiche avevano il compito di attivare in risposta
ad una domanda individuale di formazione da parte dell’allievo, ora si innesta all’interno del
curricolo scolastico e diventa componente strutturale della formazione “al fine di incrementare le
opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti”.
Per evidenziare la portata dei cambiamenti, si ritiene utile proporre alle scuole una “rilettura”
organica delle norme sull’alternanza, che richiede ai docenti e ai dirigenti scolastici una piena
consapevolezza della propulsione innovativa che può efficacemente imprimere sulla didattica e sulla
qualità della formazione dei nostri studenti.
Per cogliere analogie e differenze tra l’alternanza e le altre modalità (es. stage, tirocini formativi
e di orientamento), finalizzate a rafforzare il raccordo tra scuola e mondo del lavoro, occorre fare
riferimento alla legge 24 giugno 1997, n.196 (cd. Pacchetto Treu) e al successivo regolamento
emanato con il Decreto interministeriale 25 marzo 1998, n.142. Ognuno di questi strumenti
38
formativi presenta caratteristiche proprie. In comune, le esperienze di stage, tirocinio e alternanza
scuola lavoro hanno la concezione del luogo di lavoro come luogo di apprendimento.
L’organizzazione/impresa/ente che ospita lo studente assume il ruolo di contesto di apprendimento
complementare a quello dell’aula e del laboratorio. Attraverso la partecipazione diretta al contesto
operativo, quindi, si realizzano la socializzazione e la permeabilità tra i diversi ambienti, nonché gli
scambi reciproci delle esperienze che concorrono alla formazione della persona.
3.5.: IL PROGETTO CULTURALE DELL’ISTITUTO
L’identità culturale del Convitto e scuole annesse si sostanzia in precise scelte educative e
pedagogiche, che costituiscono la matrice su cui vengono elaborati i progetti didattici.
La scelta del collegio è centrata su:
inclusione e accoglienza
attività di recupero
continuità e orientamento
lettura e promozione delle biblioteche scolastiche
uso didattico del territorio
informatica
bilinguismo
microlingua
percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento
educazione alla legalità, cittadinanza e costituzione
educazione alla salute
avviamento alla pratica sportiva
39
3.5.1: INCLUSIONE E ACCOGLIENZA
L’orientamento scolastico italiano riconosce il diritto-dovere all’educazione e all’istruzione per
tutti gli alunni.
Tale diritto permane anche in presenza di:
difficoltà di apprendimento derivanti da handicap o svantaggio socio-culturale;
alunni iperdotati all’interno di classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e
grado (legge n.53 del 28-03-2003).
Per tale motivo la scuola deve garantire PARI OPPORTUNITÀ di istruzione e formazione a tutti
gli alunni. Infatti il termine INTEGRAZIONE è molto più ampio dell’inserimento o di una “semplice
socializzazione in presenza”: coinvolge l’apprendimento e la promozione dello sviluppo di tutte le
potenzialità degli alunni.
L’importanza, l’attuazione e le verifiche dei progetti educativi saranno sorrette da un’attenta
collaborazione con i Servizi Territoriali ASL, con gli Enti Locali, con le Agenzie Educative
Extrascolastiche pubbliche e private, con le Associazioni di Volontariato, con le Famiglie, con
tutte le persone coinvolte nel processo educativo degli alunni. Infatti si valorizzeranno le risorse
culturali, ambientali, strumentali e di socializzazione presenti nel territorio.
Il Piano dell’Inclusione, che è parte integrante del P.T.O.F., ha le seguenti finalità:
attivare procedure coerenti con le disposizioni normative;
garantire unitarietà nella progettazione, verifica e valutazione del piano d’intervento
personalizzato nei suoi molteplici aspetti;
garantire la continuità educativa fra i diversi ordini di scuola;
concordare gli interventi con gli operatori ASL, con gli educatori comunali e con i genitori;
favorire l’acquisto o l’utilizzo di sussidi e materiali didattici per l’allestimento di
laboratori;
attenuare i disagi per gli alunni e per i genitori, derivanti dagli spostamenti in relazione
all’attività scolastica e riabilitativa.
PROGETTI: TUTTI IN SELLA! AL GALOPPO!, UNA SCUOLA A COLORI, PICCOLE CREAZIONI,
GRANDI SODDISFAZIONI, INNOVAZIONE EDUCATIVA ATTRAVERSO LA PET-THERAPY, CON LE
MANI NELL’ORTO – L’ORTO DIDATTICO INCLUSIVO, FACCIAMO LA DIFFERENZA - LA RACCOLTA
DIFFERENZIATA A SCUOLA.
40
3.5.2: ATTIVITÀ DI RECUPERO
L’Istituzione scolastica assegna la massima importanza all’attività didattica curriculare in quanto
essenziale per la formazione culturale e civile degli allievi. Si propone, quindi, di adeguare
l’attività didattica e formativa alla realtà di un’utenza che non presenta al momento
caratteristiche tendenzialmente di pregio per quanto riguarda l’impegno e, che comunque,
evidenzia alcune difficoltà tipiche della popolazione studentesca attuale che richiede di essere
seguita con la massima attenzione, modulando i ritmi dell’insegnamento/apprendimento.
Nell’intento di responsabilizzare gli studenti ad un tempestivo impegno personale, l’istituzione
scolastica provvederà ad attivare attività di recupero per alunni con voti insufficienti negli
scrutini intermedi. Per coloro per i quali i consigli di classe deliberino di sospendere il giudizio di
ammissione alla classe successiva e comunque che riportano voti insufficienti, in alcune
discipline negli scrutini finali, sarà applicata la normativa ministeriale del corrente anno
scolastico.
I tempi in cui espletare le attività di recupero saranno:
Al termine del I Quadrimestre (Febbraio – Marzo – Aprile).
Al termine dell’anno scolastico II Quadrimestre (giugno)
I modelli didattico metodologici saranno didattica breve, esercitazioni guidate;
La valutazione terrà conto di: partecipazione e impegno, progressi evidenti, conseguimento
obiettivi minimi stabiliti dal consiglio di classe
Organizzazione: gruppi di alunni della singola classe per carenze nelle stesse discipline, gruppi di
alunni omogenei per le carenze nelle stesse discipline, provenienti da classi parallele, gruppi
composti da massimo 15 unità.
Verifica: prova scritta, orale, o pratica valutata dal docente della classe e comunicata al consiglio
di classe.
Comunicazione alle famiglie: trasmissione tempestiva con comunicazione scritta dei risultati
della verifica a cura del coordinatore dei corsi di recupero.
PROGETTI: IMPARIAMO LA MATEMATICA?, PARLAMI DI TE, LABORATORI APERTI.
41
3.5.3.: CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
Il raccordo tra i vari ordini di scuole mira ad evitare crisi di adattamento e fratture fra le istituzioni
che possono determinare insuccessi scolastici e che non offrono la possibilità per gli alunni di
continuare su livelli diversi, ma con linguaggio metodologico e strutturale omogeneo le esperienze di
apprendimento intraprese.
L’orientamento deve consentire:
la conoscenza del convitto e della relativa offerta formativa sul territorio;
la conoscenza del semiconvitto;
l’offerta formativa delle scuole annesse (IPSSAR-IPIA);
operare i necessari raccordi con le scuole secondarie di primo grado presenti a Lucera e sul
territorio limitrofo, in particolare nei comuni del sub appennino DAUNO per:favorire la
conoscenza del Convitto e delle scuole annesse IPSSAR e IPIA; realizzare l’accoglienza degli
studenti con esercitazioni pratiche (Mini stage); mettere gli studenti in grado di progettare
il proprio futuro.
favorire un raccordo con il mondo universitario o le professioni
PROGETTI: CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO, GARE E CONCORSI: GARA NAZIONALE
IPSSAR, INCONTRI CON LE FAMIGLIE, MANIFESTAZIONI ED EVENTI CULTURALI, CENE
DIDATTICHE.
3.5.4.: USO DIDATTICO DEI BENI ARTISTICI E AMBIENTALI
Compito della scuola, quale agenzia formativa, è quello di rendere l’alunno consapevole del patrimonio
storico, artistico, sociale e naturale in cui vive perché impari a rispettarlo ora e a salvaguardarlo e
valorizzarlo in futuro.
Si tratta di:
porre lo premesse per l’acquisizione nei ragazzi, futuri cittadini, di un costume
autenticamente partecipativo in antitesi con la mentalità della delega;
promuovere atteggiamenti di responsabilizzazione nei confronti di spazi e beni pubblici,
scoprendoli e rivalutandoli come “propri”;
42
far maturare capacità di cooperazione in vista del raggiungimento di un bene comune.
Per realizzare le suddette finalità gli alunni saranno portati a conoscere il territorio e ad interagire
con esso.
In tale ottica le visite guidate ai monumenti, ai musei, agli impianti industriali… e i viaggi d’istruzione,
secondo quanto programmato dagli OO.CC. competenti, costituiscono un’ulteriore opportunità di
crescita attraverso la comunicazione con il proprio territorio, con i suoi abitanti, con i segni della
sua storia, della sua cultura e della sua organizzazione.
Sono previste collaborazioni con Enti Pubblici, scuole e associazioni del mondo del volontariato
presenti sul territorio.
PROGETTI: VISITE GUIDATE, VIAGGI D’ISTRUZIONE, COMENIUS, ERASMUS,
PARTECIPAZIONE ALLE GIORNATE FAI D’AUTUNNO “APPRENDISTI CICERONE”, TRANSALP,
MES AMIS FRANCAIS, LET’S FLY TO MALTA AND IMPROVE OUR ENGLISH !,
3.5.5: LETTURA E PROMOZIONE DELLE BIBLIOTECHE SCOLASTICHE
L’approccio al libro è importantissimo ed occorre curarlo con attenzione per favorire il gusto delle
“cose belle”, per risvegliare il piacere di imparare, instaurare rapporti con gli altri e con la realtà.
“Leggere” è un atto complesso che inizia con il vedere, inteso come puro e semplice percepire che
si sviluppa con l’intenzionalità, diventando guardare, osservare, fare attenzione, permettendo così
un primo riconoscimento o decifratore/decodificatore. Si percepisce, quindi, ad un entrare dentro la
realtà guardata per, infine, comprenderla e/o interpretarla ed attribuire un significato.
Oggi la rivoluzione elettronica-informatica propone mezzi alternativi di lettura:
“ La lettura sullo schermo del computer, alla quale si deve riconoscere maggiore funzionalità non
solo legata al recupero di “tempo e spazio”, è una realtà utile e necessaria che pur non considerata in
antitesi con quella del libro, non deve nello stesso tempo prevaricare su di essa.
Di qui compito della scuola di farsi mediatrice tra due sistemi di lettura e di privilegiare l’uso del
libro quale mezzo insostituibile di arricchimento del patrimonio linguistico della fantasia, della
creatività e del pensiero divergente. Per motivare alla lettura non c’è modo migliore che proporre
agli alunni libri che rispondano alle loro aspirazioni più profonde. E’ necessario altresì accompagnare
tutto ciò con una serie di strumenti e iniziative da verificare costantemente.
PROGETTI: IL RUGGITO DEL BONGHI SMART, UN ARCHIVIO TRA PASSATO E PRESENTE, TRA
PALCO E REALTA’, BIMED STAFFETTA DI SCRITTURA CREATIVA ONLINE.
43
3.5.6: INFORMATICA E NUOVE TECNOLOGIE
L’informatica nella didattica come scelta educativa consente di:
diffondere la creatività nel processo di apprendimento;
esaltare il ruolo di controllo delle nuove tecnologie in rapporto alle proprie competenze e
conoscenze;
accrescere la motivazione allo studio mediante forme diverse di apprendimento;
sviluppare la consapevolezza delle potenzialità delle macchine nell’ambito dell’informazione e
della comunicazione.
PROGETTI: ECDL 2019-20, UFFICIO DOMOTICO, PLC SMART PROJECT,
VIDEOSORVEGLIANZA CONVITTO, REGISTRO ELETTRONICO
3.5.7: BILINGUISMO
Per l’istituto alberghiero l’esigenza dello studio di una seconda lingua straniera, oltre a quella inglese,
deriva dalla specificità della scuola, che punta ad un offerta formativa in grado di dare competenze
spendibili nel mondo del lavoro sia a livello nazionale che europeo.
L’offerta formativa prevede come prima lingua l’inglese e come seconda lingua il francese o il
tedesco.
Per il potenziamento delle competenze linguistico/ comunicative in lingua straniera sono previsti
progetti a dimensione europea:
- Certificazioni Cambridge, Delf e Goethe;
- Partecipazione a rappresentazioni teatrali in lingua;
- Progetto ERASMUS PLUS STRATEGIC PARTNERSHIPS Azione KA1 ed ERASMUS PLUS STAFF
MOBILITY Azione KA2;
- Progetti e-Twinning;
- CLIL ;
- Progetto TRANSALP con Scambi linguistici: Lyceé Hotelier Savoie-Leman;
- Progetto Gout de France;
- Progetto “Les amis de la langue francaise”
- Progetto microlingua per le classi articolate del nostro istituto (Ipssar e Ipia);
44
Gli obiettvi dei progetti sono:
Potenziamento della motivazione all’apprendimento della lingua straniera
Rafforzamento delle competenze linguistico-comunicative
Conoscenza di una differente realtà (geografica, artistica, sociale, scolastica) e
accettazione della diversità
Arricchimento del bagaglio culturale ed umano- Arricchimento del bagaglio culturale ed
umano.
PROGETTI: GOUT DE FRANCE, ESAME CAMBRIDGE “PET FOR SCHOOLS (B1)”, ESAME
CAMBRIDGE “KEY FOR SCHOOLS (A2)”, ESAMI DELF (A2)-ALLIANCE FRANCAISE, IL
TEDESCO…UNA MARCIA IN PIÙ, BACKEN MACHT SPASS, “I FUORICLASSE DEL BONGHI”
PREMIO ECCELLENZA LINGUA TEDESCA.M, EURES: RECRUTING DAY
3.5.8: EDUCAZIONE ALLA SALUTE –AVVIAMENTO ALLA PRATICA
SPORTIVA
Nella pratica didattica dovranno essere create le condizioni per consentire la massima armonia
fra la dimensione cognitiva e la dimensione educativa degli interventi. E’ prioritario potenziare la
conoscenza approfondita dei valori costituzionali attraverso interventi educativi rivolti ai giovani
e centrati sui temi della cittadinanza democratica ed attiva e, di conseguenza, della legalità. Una
tale formazione dovrà essere rivolta agli alunni mediante percorsi che producano la graduale presa
di coscienza delle regole alla base della convivenza civile, con modalità da differenziare in
relazione alle età dei soggetti coinvolti e alle loro competenze culturali e linguistiche.
Il rispetto della legalità, l’osservanza di diritti e di doveri andranno rappresentati come i mezzi
più adeguati per divenire protagonisti in un progetto comune e solidale volto allo sviluppo della
società.
PROGETTI: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ, AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA.
45
3.5.9.: ISTITUZIONE POLO TECNICO PROFESSIONALE “AGRI POLO”
Scopo del Polo è quello di favorire la collaborazione tra differenti soggetti coinvolgendo discenti e formatori in
una “comunità di pratica”.
Inoltre, specifica che il Polo consente di:
creare sinergia tra i percorsi ed i diversi soggetti dell'offerta formativa e le imprese,
condividendo risorse umane, laboratori, analisi di fabbisogni e progettualità;
qualificare nell'apprendimento in situazione gli obiettivi specifici dei singoli percorsi;
favorire la continuità dei percorsi formativi ed il successo formativo contrastando il rischio di
abbandono e dispersione;
promuovere azioni trasversali alle diverse offerte formative;
promuovere il contratto di apprendistato e qualificarne il contenuto formativo, con particolare
riferimento al primo e terzo livello;
favorire l'esperienza di formazione in alternanza;
promuovere la formazione permanente e continua;
creare le condizioni affinché le autonomie scolastiche e formative realizzino la flessibilità
curricolare con il pieno utilizzo degli strumenti esistenti;
attivare azioni di orientamento;
realizzare azioni di accompagnamento dei giovani adulti per il rientro nel sistema educativo di
istruzione e formazione;
realizzare interventi di formazione congiunta di carattere scientifico, tecnico e tecnologico per i
docenti e i formatori impegnati nelle diverse istituzioni educative e formative.
L’elenco delle filiere produttive coinvolte sono:
Cerealicola
Florovivaistica
Frutticola
Lattiero casearia
Olivicola
Orticola
Pesca ed acquacoltura
Vitivinicola
Zootecnica
Le filiere formative coinvolte, sono istruzione, formazione e università.
46
3.5.10.: ORGANICO DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
LE AZIONI PROGETTUALI sono le seguenti:
1) Potenziamento biennio
2) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, lotta al bullismo, potenziamento
dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio-orientamento;
3) Privilegiare le attività di laboratorio;
4) Potenziamento socio economico e per la legalità (diritto, scienze economiche, ecc.);
5) Valorizzazione delle competenze linguistiche con particolare riferimento alla lingua italiana e
ad altre lingue della comunità europea;
6) Apertura pomeridiana della scuola per attività di recupero e potenziamento scientifico e
matematico;
7) Potenziamento artistico e musicale (viaggi d’istruzione, attività teatrali, manifestazioni
culturali, eventi);
8) Potenziamento discipline motorie, sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano
(ed. fisica, alimentazione, sport.).
Da dette azioni progettuali discende la scelta delle priorità per indicare l’ordine di preferenza per
l’organico potenziato che si sostanzia in:
- CAMPO N. 1 POTENZIAMENTO UMANISTICO
- CAMPO N. 7 POTENZIAMENTO LABORATORIALE
- CAMPO N. 5 POTENZIAMENTO SOCIO-ECONOMICO E PER LA LEGALITA’
- CAMPO N. 2 POTENZIAMENTO LINGUISTICO
- CAMPO N. 3 POTENZIAMENTO SCIENTIFICO
- CAMPO N. 4 POTENZIAMENTO ARTISTICO E MUSICALE
- CAMPO N. 6 POTENZIAMENTO MOTORIO
Gli 11 posti assegnati per il potenziamento saranno destinati al raggiungimento degli obiettivi indicati
nel Piano di Miglioramento con particolare riguardo per gli alunni con bisogni educativi speciali, per
attività di recupero e potenziamento, per orientare gli alunni alla cittadinanza attiva e negli ambiti
deliberati dal collegio docenti, in linea con le priorità e traguardi intravisti nel Rav.
Al fine di garantire il diritto allo studio ed attivare soluzioni di emergenza nella gestione delle
assenze, l’orario del personale in organico di potenziamento sarà strutturato in modo tale da poter
garantire la sostituzione per un breve periodo dei docenti assenti.
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3.6.: ATTIVITÀ PREVISTE IN RELAZIONE AL PIANO NAZIONALE
SCUOLA DIGITALE
Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento pensato per guidare le scuole in un
percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della Scuola approvata quest’anno
(legge 107/2015 – La Buona Scuola). Il documento ha funzione di indirizzo e punta a introdurre le nuove
tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente (lifelong learning) ed estendere
il concetto di scuola da luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali.
Il PNSD rappresenta un Piano di innovazione che non è solo strutturale ma anche di contenuti, ma
soprattutto prefigura un nuovo modello educativo della scuola nell’era digitale.
Il nostro PNSD si prefigge di incentivate l’uso delle nuove tecnologie a supporto della didattica e
dell’intera organizzazione d’Istituto. Inserendo il PNSD in un triennio si diluiscono i tempi e si può
cominciare a pensare concretamente a nuove modalità didattiche costruttive e cooperative per far
interagire studenti e docenti anche attraverso ambienti o strumenti di apprendimento come
socialclassroom o applicativi di coding, o attraverso l’utilizzo del sito web d’istituto come vetrina per
accedere ad ulteriori risorse e sistemi; il tutto per superare l’impostazione frontale della lezione e
favorire una didattica meno trasmissiva e più operativa.
Il piano nazionale della scuola digitale punta soprattutto al digitale, il quale offre notevoli vantaggi e
opportunità.
Il digitale infatti:
consente un apprendimento personalizzato per ogni alunno e pone attenzione ai diversi stili di
apprendimento degli allievi (soprattutto con gli alunni con BES)
consente una maggiore facilità di comprensione degli argomenti poiché l’alunno interagisce con i
contenuti in maniera più funzionale alle conoscenze
offre la possibilità di fare ricerche in molteplici fonti e/o di condividere i contenuti in tempo
reale
permette il riutilizzo del materiale già «digitale»
previene il senso d’inadeguatezza degli alunni e quindi la dispersione scolastica
incrementa la motivazione e il coinvolgimento degli alunni
trasforma i device in oggetti di apprendimento (tablet, notebook e smatphone a supporto della
didattica)
presuppone un nuovo ruolo dell’insegnante
è utile perché la Rete è una miniera d’oro.
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Il nostro PNSD si propone le seguenti finalità:
monitorare la conoscenza e l’utilizzo delle tic per la didattica per inquadrare lo stato di
partenza dei docenti nonché per un’analisi della situazione d’istituto e quella che si vorrà realizzare
sfruttare il potenziale offerto dalle nuove tecnologie dell'informazione e della
comunicazione al fine di migliorare l’organizzazione e gli ambienti di apprendimento della scuola e
di innalzare le competenze digitali di docenti e alunni
migliorare la qualità dell’apprendimento attraverso nuove metodologie e strategie come la
costruzione di classi virtuali o social-classroom
favorire la costruzione delle competenze attraverso l’uso delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione
diminuire la distanza tra esperienza comune, cultura scientifica e cultura umanistica con
l’attivazione di una biblioteca digitale d’istituto arricchita di opportune risorse.
migliorare l’organizzazione della scuola attraverso servizi informatizzati come l’uso del
registro elettronico, della posta elettronica, comunicazioni scuola – famiglia attraverso
l’aggiornamento costante del sito web.
Alcune delle innovazioni richieste dal PNSD sono già attive nel nostro Istituto, altre sono in via di sviluppo
o programmate per il prossimo triennio.
OBIETTIVI TRASVERSALI
DOCENTE STUDENTE AMMINISTRAZIONE
Utilizzo della posta
elettronica per la
dematerializzazione delle
circolari.
Uso dedicato del registro
elettronico.
Incremento delle capacità
di innovazione metodologica
e didattica.
Formazione continua per lo
sviluppo digitale nella
didattica e
nell’organizzazione
Maggiore competenza
digitale.
Uso consapevole della
strumentazione
digitale per lo studio
(BYOD).
Avvio al pensiero
computazionale con il
coding
Uso critico
consapevole e
responsabile dei
social media per la
Dematerializzazione
dei documenti.
Registro elettronico.
Acquisto ed
aggiornamento di
strumentazione
digitale; hardware e
software dedicati.
Potenziamento linea wi-
fi
Aggiornamento ed
implementazione Sito
Web.
49
metodologica. didattica
Azioni intraprese dalla scuola
nomina nel ruolo di Animatore Digitale
nomina del team per l’innovazione digitale
formazione specifica per l’Animatore Digitale e il Team come previsto dalla norma
creazione e aggiornamento di una pagina dedicata alla formazione dei docenti sul sito della
scuola
sostegno ai docenti nell’uso di strumenti informatici, sussidi didattici, software educativi
e applicazioni web utili per la didattica e la professione
ricognizione di strumenti digitali presenti nella scuola
fornitura di software open source, in particolare per i computer e le LIM della scuola
attraverso il sito internet istituzionale
progettazione, manutenzione e aggiornamento del sito istituzionale della scuola
attivazione da parte del team dell’innovazione digitale del progetto “Moodle for flipped
classroom” aperto a tutti gli insegnanti dell’Istituto per lavorare con classi virtuali
cablaggio di tutti i plessi scolastici.
Azioni di prossima attuazione
partecipazione dell’animatore digitale a comunità di pratica in rete con altri animatori del
territorio e con la rete nazionale
elaborazione e pubblicazione sul sito della scuola degli esiti dell’indagine conoscitiva e
relative considerazioni sulle azioni successive da attuare, pubblicizzazione e condivisione delle
finalità del PNSD con il corpo docente
produzione di documentazione digitale per l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto
Promozione della realizzazione di percorsi di didattica digitale integrata e BYOD
mediante la formazione del corpo docente e ampliamento delle risorse didattiche messe a
disposizione degli studenti anche come iniziative digitali per l'inclusione
messa a punto della Biblioteca Digitale d’istituto.
50
3.7.: VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione tiene conto dei seguenti elementi concordati in seno al Collegio dei Docenti e condivisi
dai Consigli di classe:
la situazione di partenza;
il progresso nel raggiungimento degli obiettivi prefissati;
la qualità delle conoscenze, competenze e capacità acquisite nel corso dei due anni di studio;
il raggiungimento dei livelli minimi disciplinari di conoscenza e di sviluppo delle capacità,
indispensabili per la frequenza alla classe successiva, fissati in sede di programmazione
iniziale;
la partecipazione;
l'interesse;
l'impegno;
il possesso di un adeguato metodo di studio e di lavoro.
Alla fine del TERZO ANNO del corso si consegue la qualifica regionale di operatore relativa
all’indirizzo scelto previo superamento di un esame, e la valutazione mirerà a certificare le attitudini
e la disponibilità all'operatività pratica diretta da parte dello studente oltre che alle conoscenze
acquisite, evidenziando la formazione generale derivata sia dagli impegni tradizionali di studio, sia
dalle esperienze maturate nelle attività scolastiche ed extrascolastiche. I criteri generali oggettivi
adottati dal Collegio Docenti sono orientativi per l’ammissione dello studente alla classe successiva.
Spetta al Consiglio di classe la valutazione soggettiva di ogni singolo allievo.
Alla fine del QUINTO ANNO del corso si consegue il diploma di istruzione Professionale relativo
all’indirizzo scelto previo superamento dell’esame di Stato, e la valutazione mirerà a certificare le
conoscenze, competenze e abilità conseguite in aderenza alle linee guida nazionali per il relativo
indirizzo di e corso di studi.
Anche in questo caso sarà data evidenza sia alla formazione generale derivata dagli impegni
tradizionali di studio, sia dalle esperienze maturate nelle attività scolastiche ed extrascolastiche.
I criteri generali oggettivi adottati dal Collegio Docenti sono orientativi per l’ammissione dello
studente alla classe successiva. Spetta al Consiglio di classe la valutazione soggettiva di ogni singolo
allievo.
In virtù delle ultime novità in campo di istruzione professionale, la valutazione è definita sulla base del
Patto formativo individuale elaborato per ogni singolo alunno con cui si formalizza il percorso di studio
personalizzato e sarà periodica, intermedia e finale.
In allegato si riportano le tabelle di valutazione dell’apprendimento e di valutazione della condotta.
51
3.8.: AZIONI DELLA SCUOLA PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA
I percorsi formativi previsti per gli alunni BES, hanno come primo obiettivo la socializzazione per
mezzo di attività di lavoro in laboratorio volte a fornire un supporto didattico e formativo. Essi sono
finalizzati a iniziative di didattica formativa e orientativa, e hanno lo scopo di:
Motivare e sostenere la prosecuzione del percorso scolastico al fine di conseguire, per gli
alunni che ne abbiano le potenzialità, il previsto titolo di studi.
Aiutare l’adolescente a costruire il proprio progetto di vita in modo confacente alla propria
personalità e alle proprie risorse.
Potenziare le capacità di comunicare e prendere iniziative personali.
Sviluppare il progetto inclusione d’Istituto.
La finalità del conseguimento della qualifica o del diploma permetterà all’alunno di acquisire abilità
specifiche volte a favorire il futuro inserimento nel mondo del lavoro. Al fine di una piena valutazione
delle azione inclusive intraprese dal nostro Istituto, si rimanda al Piano dell’Inclusione.
Per completezza risulta fondamentale far presente che il nostro Istituto aderisce ad un progetto
della Provincia di Foggia che garaNtisce il supporto di educatori per la piena gestione degli alunni
diversamente abili. Dello stesso segue relativo stralcio:
STRALCIO “Regolamento per l’erogazione dei servizi e degli interventi assistenziali in favore
di persone con disabilità sensoriali e/o psicofisiche”
Finalità
1. La Provincia di Foggia, in coerenza con gli articoli 2, 3, e 38 della Costituzione, in osservanza ai
principi contenuti nella L. 5 febbraio 1992, n. 104, (“Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione
sociale e i diritti delle persone handicappate”), nella L. 8 novembre 2000, n. 328 (“Legge-quadro per
la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”), e nell’art. 2 della Legge regionale
10 luglio 2006, n. 19, in aderenza all’obbligo di assistenza di cui all’art. 5 della legge 18 marzo 1993,
n.67, come ribadito dall’art. 17, lett. e) della Legge regionale 10 luglio 2006, n. 19, mira:
a) a realizzare la piena integrazione delle persone con disabilità sensoriali nella famiglia,
nella scuola, e nella società, al fine del conseguimento da parte degli stessi della massima
autonomia individuale possibile, nonché per l’acquisizione di conoscenze, competenze ed abilità
funzionali ai processi educativi, così come previsto dalla Convenzione ONU sui diritti delle
persone con disabilità;
52
b) a rimuovere le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana;
c) al recupero funzionale e sociale della persona affetta da minorazioni sensoriali.
2. Per il raggiungimento di tali finalità la Provincia di Foggia si avvale, in particolare, della
collaborazione e delle competenze professionali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
(U.I.C.I.) ed Enti od organismi di sua diretta emanazione o ad essa collegati, dell’Ente Nazionale
Sordi (E.N.S.), e, comunque, di tutte le altre Istituzioni pubbliche, e dei soggetti privati operanti
nel settore dei servizi socio – assistenziali ,così come previsto rispettivamente dagli articoli 20
e 21 della Legge regionale19/2006.
Destinatari degli interventi
1. Ai sensi dell’art. 3 della L. 5 febbraio 1992, n. 104, è persona handicappata colui che
presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di
difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un
processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
2. Nel rispetto delle competenze spettanti alla Provincia di Foggia i destinatari degli
interventi socio-assistenziali disciplinati con il presente regolamento sono:
a) I ciechi e gli ipovedenti, così come definiti dalla Legge 3 aprile 2001 n. 138, ovvero i
soggetti affetti da cecità assoluta/parziale o che abbiano un residuo visivo non superiore a tre
decimi in entrambi gli occhi, con eventuale correzione o con un residuo perimetrico binoculare
inferiore al 60 per cento;
b) I sordi, intendendosi per tali, ai sensi dell’art. 2 della L. 20 febbraio 2006, n. 95, i
minorati sensoriali dell’udito affetti da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva che
gli abbia compromesso il normale apprendimento del linguaggio parlato, purché la sordità non
sia di natura esclusivamente psichica o dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio;
c) I ciechi e gli ipovedenti pluriminorati di qualsiasi età;
d) I disabili psico-fisici…
Hanno diritto ai servizi e agli interventi socio-assistenziali disciplinati dal presente regolamento
i soggetti menzionati al precedente comma 2, lettere a), b) e c) residenti nel territorio di
competenza della Provincia di Foggia.
Gli interventi socio-assistenziali previsti dal presente regolamento si attuano con criteri di equità,
tenuto conto della gravità dell’handicap, da accertare alla luce delle disposizioni vigenti in materia,
con particolare riferimento all’art. 3 comma 3 della Legge 104/92.
3. Si darà priorità agli interventi dei soggetti che presentino situazioni di maggiore gravità.
53
Prestazioni fornite dal Servizio di assistenza specialistica
1. Il servizio di assistenza specialistica persegue la crescita armonica della personalità
dell’alunno con disabilità sensoriali e/o psicofisiche favorendone l’integrazione, la crescita
educativa, l’autonomia e l’apprendimento, in sinergia con le altre forme di assistenza garantite
dalla Scuola, quali il sostegno didattico e l’assistenza di base che impegnano il corpo docente e i
collaboratori scolastici coerentemente con gli obiettivi del PEI.
2. Il Servizio per l’integrazione scolastica si svolge durante l’anno scolastico
prevalentemente presso le Scuole frequentate dal soggetto affetto da disabilità, salvo in casi di
impossibilità a frequentare la scuola, da evincersi da certificazione clinica, presso il domicilio
dell’alunno.
Personale per l’assistenza
1. La Provincia di Foggia, mediante avviso pubblico procede alla istituzione di tre elenchi di
operatori/educatori idonei a cui conferire l’incarico di assistenza, escludendo ogni rapporto
di subordinazione o dipendenza.
Gli elenchi sono relativi alle seguenti attività:
Educatori per l’Assistenza Specialistica;
Educatori tiflologici;
Assistenti alla comunicazione.
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SEZIONE: 4 ORGANIZZAZIONE
4.1 MODELLO ORGANIZZATIVO
PERIODO DIDATTICO: Quadrimestri
4.2.:FUNZIONIGRAMMA
IL FUNZIONIGRAMMA ci consente di descrivere l’organizzazione della nostra complessa Istituzione
Scolastica in cui i soggetti e gli organismi operano in modo collaborativo e condiviso pur ricoprendo
differenti ruoli e livelli di responsabilità gestionale, con l’unica finalità di garantire un servizio scolastico
di qualità. Di seguito si riportano ruoli e responsabilità.
Rettore - Dirigente Scolastico
Prof.ssa Mirella Coli
Il Dirigente Scolastico, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, fermi restando i livelli unitari
e nazionali di fruizione del diritto allo studio, garantisce un'efficace ed efficiente gestione delle risorse
umane, finanziarie, tecnologiche e materiali, nonchè gli elementi comuni del sistema scolastico pubblico,
assicurandone il buon andamento. A tale scopo, svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione e
coordinamento ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del
servizio secondo quanto previsto dall'articolo 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonché
della valorizzazione delle risorse umane.
Collaboratori del DS
Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative, il Dirigente si avvale di docenti
collaboratori da lui individuati, ai quali sono delegati specifici compiti:
● Collaborazione con il D.S. nella gestione ordinaria dell’Istituto;
● Rappresentanza dell'Istituto in incontri ufficiali su delega del D.S.;
● Condivisione, pianificazione Piano annuale delle Attività e coordinamento delle attività del Piano
Annuale (orario, calendarizzazione, controllo) ;
● Collaborazione con il D.S. nella formulazione e gestione dell’Organico di Diritto /di Fatto- classi;
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● Adozione provvedimenti a carattere d’urgenza su delega del D.S.;
● Coordinamento delle attività delle funzioni strumentali;
● Promozione e coordinamento di tutte le attività progettuali della scuola con il supporto dei docenti
responsabili/referenti;
● Coordinamento, assistenza e vigilanza sugli alunni in occasione delle attività ordinarie e
straordinarie degli alunni stessi, ivi comprese le assemblee d’Istituto, manifestazioni ed esperienze
diverse dall’ordinaria attività didattica;
● Collaborazione alla gestione del sito web dell’Istituto e al funzionamento del registro elettronico;
● Controllo codice disciplinare personale docente e Ata;
● Delegato del D.S. per il rispetto della normativa antifumo nei locali scolastici;
● Gestione delle classi e vigilanza, in caso di sciopero del personale, in osservanza delle norme che
regolano il diritto di sciopero e delle norme che regolano l’obbligo di vigilanza sui minori;
● Organizzazione di Piani quali: ricevimento dei genitori, sorveglianza e vigilanza durante intervallo,
assemblee di classe di inizio anno, assemblee studentesche, sportelli didattici, corsi di recupero,
spostamenti di classi e orari per progettualità specifiche;
● Controllo del rispetto della Normativa vigente anche in materia di sicurezza (TU 81\08);
● Partecipazione agli incontri di Staff;
● Coordinamento passerelle, colloqui di passaggio, esami integrativi, esami di idoneità, esami
preliminari esterni esami di stato.
● Controllo e gestione della comunicazione interna\esterna;
● Vigilanza generale (controllo del rispetto degli orari dei docenti, degli alunni, del personale Ata,
frequenza degli alunni, etc…);
● Coordinamento dei docenti dei vari plessi;
● Coordinamento dei docenti dello staff;
● Collegamento Presidenza/Segreteria con gli altri plessi per adempimenti di carattere didattico e
amministrativo;
● Gestione e comunicazione al D.S. di ogni problema di funzionamento, di situazioni di infortunio, di
emergenza;
● Organizzazione, d’intesa con il Dirigente Scolastico e la Commissione elettorale, del procedimento
di rinnovo degli organi collegiali di istituto;
● Vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti scolastiche delle norme interne;
● Controllo della regolarità dell’orario di lavoro del personale docente;
● Collaborazione con il Dirigente scolastico per la formulazione dell’ordine del giorno del Collegio
dei Docenti e verifica delle presenze durante le sedute e stesura del verbale;
56
● Adempimenti inerenti al funzionamento generale in caso di assenza del D.S. con delega di firma;
● Promozione e sviluppo dei rapporti con le realtà territoriali istituzionali e private;
● Delega di attribuzione ore di supplenza necessarie per garantire l’attività didattica quotidiana
per le assenze docenti;
● Valutazione ed eventuale accettazione delle richieste di ingresso posticipato o di uscita
anticipata degli alunni, in accordo con quanto previsto dal regolamento di istituto;
● Modifiche e riadattamento temporaneo dell’orario delle lezioni, per fare fronte ad ogni esigenza
connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione, del servizio
scolastico;
● Relazioni con il personale docente, al fine di promuovere autonome iniziative tendenti a migliorare
gli aspetti organizzativi, comunicativi e logistici;
● Partecipazione alle riunioni di reti su delega specifica del D.S.;
● Presiedere riunioni informali e/o formali, su mandato specifico del Dirigente scolastico;
● Partecipazione ad eventi anche formativi e\o riunioni di servizio convocati dal MIUR\USR\UST;
● Sostituire il Dirigente durante il periodo estivo secondo un piano concordato fra le parti;
● Quant’altro rendesi necessario per un’efficace gestione dell’Istituto secondo quanto deliberato
dal Collegio dei Docenti in ordine alle attività da incentivare con il Fondo di Istituto;
● Predisposizione dei calendari dei Consigli di classe e degli scrutini;
● Controllo dei materiali inerenti la didattica: registri, verbali, calendari, circolari;
● Partecipazione elaborazione PTOF e PDM;
● Cura del benessere organizzativo e della maintenance del valore di comunità scolastica ed
educativa
Collaboratore del DS con compiti di vice-rettore
● Organizzazione e gestione del Convitto e del Semiconvitto;
● Progettazione multisettoriale in ambito educativo – formativo;
● Referente del patrimonio e gestione degli spazi interni al Convitto Nazionale;
● Gestione e controllo degli orari delle attività del personale educativo;
● Referente dei rapporti con le famiglie e con gli Istituti Scolastici frequentati dai convittori;
● Rappresentanza del Convitto in incontri ufficiali su delega del D.S.;
● Condivisione, pianificazione Piano annuale delle Attività e coordinamento delle attività del Piano
Annuale degli educatori (orario, calendarizzazione, controllo);
● Collaborazione con il D.S. nella formulazione e gestione dell’Organico di Diritto/di Fatto-Convitto;
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● Adozione provvedimenti a carattere d’urgenza su delega del D.S.;
● Coordinamento delle attività degli educatori;
● Promozione e coordinamento di tutte le attività progettuali del Convitto con il supporto dei
docenti responsabili/referenti
● Coordinamento, assistenza e vigilanza sugli alunni in occasione delle attività ordinarie e
straordinarie convittuali degli alunni stessi, ivi comprese le manifestazioni, le visite guidate ed
esperienze diverse dall’ordinaria attività didattica;
● Controllo codice disciplinare personale educativo;
● Delegato del D.S. per il rispetto della normativa antifumo nei locali del Convitto;
● Gestione delle squadre e vigilanza, in caso di sciopero del personale, in osservanza delle norme
che regolano il diritto di sciopero e delle norme che regolano l’obbligo di vigilanza sui minori;
● Organizzazione di Piani quali: sorveglianza e vigilanza durante tutto il periodo di permanenza dei
convittori e semiconvittori in Convitto, refezione, assemblee studentesche, progetti, corsi di recupero,
spostamenti di squadre e piani orari per progettualità specifiche;
● Controllo del rispetto della Normativa vigente anche in materia di sicurezza (TU 81\08);
● Partecipazione agli incontri di Staff;
● Convocazione Collegi degli educatori e sostituzione del Rettore su delega in caso di assenza.
● Controllo e gestione della comunicazione interna\esterna;
● Vigilanza generale (controllo del rispetto degli orari degli educatori, degli alunni, frequenza degli
alunni, etc...);
● Collegamento Presidenza/Segreteria con gli altri plessi per adempimenti di carattere didattico e
amministrativo;
● Gestione e comunicazione al D.S. di ogni problema di funzionamento, di situazioni di infortunio, di
emergenza;
● Vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti scolastiche delle norme interne;
● Collaborazione con il Dirigente scolastico per la formulazione dell’ordine del giorno del Collegio
degli educatori e verifica delle presenze durante le sedute e stesura del verbale;
● Adempimenti inerenti al funzionamento generale in caso di assenza del D.S. con delega di firma;
● Promozione e sviluppo dei rapporti con le realtà territoriali istituzionali e private;
● Delega di attribuzione ore di supplenza necessarie per garantire l’attività didattica quotidiana
per le assenze educatori;
● Valutazione ed eventuale accettazione delle richieste di ingresso posticipato o di uscita
anticipata degli alunni, in accordo con quanto previsto dal regolamento di istituto;
● Modifiche e riadattamento temporaneo dell’orario dei turni, per fare fronte ad ogni esigenza
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connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione, del servizio
convittuale;
● Relazioni con il personale educativo, al fine di promuovere autonome iniziative tendenti a
migliorare gli aspetti organizzativi, comunicativi e logistici;
● Partecipazione alle riunioni di reti su delega specifica del D.S.;
● Presiedere riunioni informali e/o formali, su mandato specifico del Dirigente scolastico;
● Partecipazione ad eventi anche formativi e\o riunioni di servizio convocati dal MIUR\USR\UST;
● Sostituire il Dirigente durante il periodo estivo secondo un piano concordato fra le parti;
● Quant’altro rendesi necessario per un’efficace gestione del Convitto secondo quanto deliberato
dal Collegio degli educatori in ordine alle attività da incentivare con il Fondo di Istituto;
● Controllo dei materiali inerenti l’organizzazione: registri, firme degli educatori, verbali, calendari,
circolari;
● Partecipazione elaborazione PTOF e PDM;
● Cura del benessere organizzativo e della maintenance del valore di comunità scolastica ed
educativa
Responsabili di plesso (n. 1 per IPIA e n. 2 per IPSSAR )
Il responsabile di plesso, collabora strettamente con i Collaboratori del dirigente scolastico con le
seguenti funzioni e deleghe:
● Applicazione/controllo delle circolari e del rispetto della normativa scolastica vigente;
● Coordinamento con i responsabili dell’altro plesso;
● Svolgimento di tutte le funzioni che assicurano il pieno e quotidiano funzionamento del plesso di
servizio, incluso il coordinamento degli esperti esterni operanti nel plesso;
● Coordinamento logistico dell’erogazione delle prove di ingresso ed avvio anno scolastico, prove
intermedie e finali;
● Coordinamento prove INVALSI
● Sostituzione di docenti per assenze brevi qualora sia possibile con l’organico di plesso;
● Rapporti scuola/famiglia;
● Rapporti con il personale docente e non docente del plesso per tutti i problemi relativi al
funzionamento didattico ed organizzativo;
● Autorizzazione ingresso posticipato/uscita anticipata degli alunni sulla base di apposita
modulistica predisposta dalla segreteria amministrativa;
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● Delegato del D.S. per il rispetto della normativa antifumo nei locali scolastici;
● Segnalazione tempestiva di malfunzionamenti, pericoli, rischi prevedibili per alunni, docenti e
collaboratori;
● Richiesta di interventi urgenti all’Ente proprietario;
● Gestione delle emergenze:
❖ Contatti con RSPP, ASPP e RLS;
❖ Coordinamento delle prove di evacuazione a livello di plesso;
❖ Compilazione della modulistica apposita;
❖ Verifica periodica del contenuto della cassetta di primo soccorso;
● Collaborazione con il D.S. nella gestione ordinaria dell’Istituto;
● Rappresentanza dell'Istituto in incontri ufficiali su delega del D.S..
● Adozione provvedimenti a carattere d’urgenza su delega del D.S.;
● Promozione e coordinamento di tutte le attività progettuali della scuola con il supporto dei
docenti collaboratori del DS;
● Coordinamento, assistenza e vigilanza sugli alunni in occasione delle attività ordinarie e
straordinarie degli alunni stessi, ivi comprese le assemblee d’Istituto, manifestazioni ed esperienze
diverse dall’ordinaria attività didattica;
● Controllo codice disciplinare personale docente e Ata;
● Delegato del D.S. per il rispetto della normativa antifumo nei locali scolastici;
● Gestione delle classi e vigilanza, in caso di sciopero del personale, in osservanza delle norme che
regolano il diritto di sciopero e delle norme che regolano l’obbligo di vigilanza sui minori;
● Organizzazione di Piani quali: ricevimento dei genitori, sorveglianza e vigilanza durante intervallo,
assemblee di classe di inizio anno, assemblee studentesche, sportelli didattici, corsi di recupero,
spostamenti di classi e orari per progettualità specifiche;
● Controllo del rispetto della Normativa vigente anche in materia di sicurezza ( TU 81\08);
● Partecipazione agli incontri di Staff;
● Controllo e gestione della comunicazione interna\esterna;
● Vigilanza generale (controllo del rispetto degli orari dei docenti, degli alunni, del personale Ata,
frequenza degli alunni, atti di bullismo etc…);
● Coordinamento dei docenti dei plessi;
● Collegamento Presidenza/Segreteria per adempimenti di carattere didattico e amministrativo;
● Gestione e comunicazione al D.S. di ogni problema di funzionamento, di situazioni di infortunio, di
emergenza;
● Organizzazione, d’intesa con il Dirigente Scolastico e la Commissione elettorale, del procedimento
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di rinnovo degli organi collegiali di istituto;
● Vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti scolastiche delle norme interne;
● Controllo della regolarità dell’orario di lavoro del personale docente;
● Promozione e sviluppo dei rapporti con le realtà territoriali istituzionali e private;
● Delega di attribuzione ore di supplenza necessarie per garantire l’attività didattica quotidiana
per le assenze docenti;
● Valutazione ed eventuale accettazione delle richieste di ingresso posticipato o di uscita anticipata
degli alunni, in accordo con quanto previsto dal regolamento di istituto;
● Modifiche e riadattamento temporaneo dell’orario delle lezioni, per fare fronte ad ogni esigenza
connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione, del
servizio scolastico;
● Relazioni con il personale docente, al fine di promuovere autonome iniziative tendenti a migliorare
gli aspetti organizzativi, comunicativi e logistici;
● Partecipazione alle riunioni di reti su delega specifica del D.S.;
● Presiedere riunioni informali e/o formali, su mandato specifico del Dirigente scolastico;
● Partecipazione ad eventi anche formativi e\o riunioni di servizio convocati dal MIUR\USR\UST;
● Quant’altro rendesi necessario per un’efficace gestione dell’Istituto secondo quanto deliberato
dal Collegio dei Docenti in ordine alle attività da incentivare con il Fondo di Istituto;
● Controllo dei materiali inerenti la didattica: registri, verbali, calendari, circolari;
● Cura del benessere organizzativo e della maintenance del valore di comunità scolastica ed
educativa.
Coordinatrice del Convitto Femminile
● Organizzazione e gestione del Convitto Femminile;
● Progettazione attività in ambito: orari studio pomeridiano ,organizzazione attività ricreativa,
programmazione attività formativa;
● organizzazione e gestione degli spazi interni ed esterni ( stanze, corridoi, spazi comuni) al
Convitto Femminile in base alle attività da svolgere;
● Organizzazione degli orari di servizio delle educatrici e delle attività educative;
● Gestione dei rapporti con le famiglie delle convittrici;
● Coordinamento delle attività delle educatrici in attività di studio, assistenza e vigilanza;
● Delegato del D.S. per il rispetto della normativa antifumo nei locali del Convitto Femminile;
● Organizzazione di Piani quali: sorveglianza e vigilanza durante tutto il periodo di permanenza dei
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convittrici in Convitto Femminile, refezione, assemblee studentesche, progetti, corsi di recupero,
spostamenti di squadre e piani orari per progettualità specifiche;
● Partecipazione agli incontri di Staff;
● Controllo e gestione della comunicazione interna\esterna;
● Vigilanza generale (controllo del rispetto degli orari degli educatori, degli alunni, frequenza degli
alunni, etc...);
● Collegamento Presidenza/Segreteria per adempimenti di carattere didattico e amministrativo;
● Gestione e comunicazione al D.S. di ogni problema di funzionamento, di situazioni di infortunio, di
emergenza;
● Vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti educative delle norme interne;
● Adempimenti inerenti al funzionamento generale del Convitto in caso di assenza del Collaboratore
del D.S.;
● Promozione e sviluppo dei rapporti con le realtà territoriali istituzionali e private;
● Valutazione ed eventuale accettazione delle richieste di ingresso posticipato o di uscita anticipata
degli alunni convittori e semi-convittori in accordo con quanto previsto dal regolamento di istituto;
● Modifiche e riadattamento temporaneo dell’orario dei turni del Convitto, per fare fronte ad ogni
esigenza connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione,
del servizio convittuale;
● Relazioni con il personale educativo del convitto femminile, al fine di promuovere autonome
iniziative tendenti a migliorare gli aspetti organizzativi, comunicativi e logistici;
● Partecipazione ad eventi anche formativi e\o riunioni di servizio convocati dal MIUR\USR\UST;
● Quant’altro rendesi necessario per un’efficace gestione del Convitto secondo quanto deliberato
dal Collegio degli educatori in ordine alle attività da incentivare con il Fondo di Istituto;
● Controllo dei materiali inerenti l’organizzazione: registri, firme degli educatori, verbali, calendari,
circolari;
● Partecipazione elaborazione PTOF e PDM;
● Cura del benessere organizzativo e della maintenance del valore di comunità scolastica ed
educativa.
Coordinatore del Convitto Maschile
● Organizzazione e gestione del Convitto Maschile in accordo con vice Rettore;
● Progettazione attività in ambito: orari studio pomeridiano, organizzazione attività ricreativa,
programmazione attività formativa;
62
● organizzazione e gestione degli spazi interni ed esterni ( stanze, corridoi, spazi comuni) al
Convitto Maschile in base alle attività da svolgere;
● Organizzazione degli orari di servizio degli educatori e delle attività educative;
● Gestione dei rapporti con le famiglie dei convittori;
● Coordinamento delle attività degli educatori in attività di studio, assistenza e vigilanza;
● Delegato del D.S. per il rispetto della normativa antifumo nei locali del Convitto Maschile;
● Organizzazione di Piani quali: sorveglianza e vigilanza durante tutto il periodo di permanenza dei
convittori in Convitto Maschile, refezione, assemblee studentesche, progetti, corsi di recupero,
spostamenti di squadre e piani orari per progettualità specifiche;
● Partecipazione agli incontri di Staff;
● Controllo e gestione della comunicazione interna\esterna;
● Vigilanza generale (controllo del rispetto degli orari degli educatori, degli alunni, frequenza degli
alunni, etc...);
● Collegamento Presidenza/Segreteria per adempimenti di carattere didattico e amministrativo;
● Gestione e comunicazione al D.S. di ogni problema di funzionamento, di situazioni di infortunio, di
emergenza;
● Vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti educative delle norme interne;
● Adempimenti inerenti al funzionamento generale in caso di assenza del Collaboratore D.S.;
● Promozione e sviluppo dei rapporti con le realtà territoriali istituzionali e private;
● Valutazione ed eventuale accettazione delle richieste di ingresso posticipato o di uscita anticipata
degli alunni convittori e semi-convittori, in accordo con quanto previsto dal regolamento di istituto;
● Modifiche e riadattamento temporaneo dell’orario dei turni, per fare fronte ad ogni esigenza
connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione, del
servizio convittuale;
● Relazioni con il personale educativo del Convitto Maschile, al fine di promuovere autonome
iniziative tendenti a migliorare gli aspetti organizzativi, comunicativi e logistici;
● Partecipazione ad eventi anche formativi e\o riunioni di servizio convocati dal MIUR\USR\UST;
● Quant’altro rendesi necessario per un’efficace gestione del Convitto secondo quanto deliberato
dal Collegio degli educatori in ordine alle attività da incentivare con il Fondo di Istituto;
● Controllo dei materiali inerenti l’organizzazione: registri, firme degli educatori, verbali, calendari,
circolari;
● Partecipazione elaborazione PTOF e PDM;
● Cura del benessere organizzativo e della maintenance del valore di comunità scolastica ed
educativa.
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Coordinatore del Semiconvitto
● Organizzazione e gestione del Semiconvitto;
● Progettazione attività in ambito: orari studio pomeridiano, organizzazione attività ricreativa,
programmazione attività formativa;
● organizzazione e gestione degli spazi interni ed esterni ( stanze, corridoi, spazi comuni) al
Semiconvitto in base alle attività da svolgere;
● Organizzazione degli orari di servizio degli educatori e delle attività educative;
● Gestione dei rapporti con le famiglie dei semiconvittori;
● Coordinamento delle attività degli educatori in attività di studio, assistenza e vigilanza;
● Delegato del D.S. per il rispetto della normativa antifumo nei locali del Semiconvitto;
● Organizzazione di Piani quali: sorveglianza e vigilanza durante tutto il periodo di permanenza dei
semiconvittori in Semiconvitto, refezione, assemblee studentesche, progetti, corsi di recupero,
spostamenti di squadre e piani orari per progettualità specifiche;
● Partecipazione agli incontri di Staff;
● Controllo e gestione della comunicazione interna\esterna;
● Vigilanza generale (controllo del rispetto degli orari degli educatori, degli alunni, frequenza degli
alunni, etc...);
● Collegamento Presidenza/Segreteria per adempimenti di carattere didattico e amministrativo;
● Gestione e comunicazione al D.S. di ogni problema di funzionamento, di situazioni di infortunio, di
emergenza;
● Vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti educative delle norme interne;
● Adempimenti inerenti al funzionamento generale in caso di assenza del Collaboratore del D.S
con funzioni di Vice Rettore;
● Promozione e sviluppo dei rapporti con le realtà territoriali istituzionali e private;
● Valutazione ed eventuale accettazione delle richieste di ingresso posticipato o di uscita anticipata
degli alunni semiconvittori, in accordo con quanto previsto dal regolamento di istituto;
● Modifiche e riadattamento temporaneo dell’orario dei turni, per fare fronte ad ogni esigenza
connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione, del
servizio convittuale;
● Relazioni con il personale educativo del Semiconvitto, al fine di promuovere autonome iniziative
tendenti a migliorare gli aspetti organizzativi, comunicativi e logistici;
● Partecipazione ad eventi anche formativi e\o riunioni di servizio convocati dal MIUR\USR\UST;
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● Quant’altro rendesi necessario per un’efficace gestione del Semiconvitto secondo quanto
deliberato dal Collegio degli educatori in ordine alle attività da incentivare con il Fondo di Istituto;
● Controllo dei materiali inerenti l’organizzazione: registri, firme degli educatori, verbali, calendari,
circolari;
● Partecipazione elaborazione PTOF e PDM;
● Cura del benessere organizzativo e della maintenance del valore di comunità scolastica ed
educativa.
Responsabile del sito web
● Gestione sito web
Funzioni Strumentali
I docenti responsabili di Funzioni Strumentali hanno compiti di coordinamento generale relativamente a
specifiche aree di intervento coerenti con i principi che ispirano l’offerta formativa.
Il Collegio Docenti per una migliore gestione delle attività della scuola, ha individuato le seguenti funzioni
strumentali al PTOF:
Manifestazioni e rapporti con il territorio:
Compiti specifici:
● Coordinamento delle attività extracurricolari;
● Organizzazione partecipazione a spettacoli ed eventi culturali
● Progettazione, coordinamento e realizzazione di visite di istruzione per gli studenti;
● Coordinamento con Enti, Istituzioni ed Associazioni sul territorio;
● Individuazione di soggetti esterni da contattare a seguito di proposte o ai quali proporre iniziative
di progettazione specifica;
● Coordinamento e promozione anche in sintonia con le altre Funzioni Strumentali della
progettazione integrata d’intesa con Enti ed Istituzioni territoriali;
● Realizzazione di manifestazioni, feste e progetti tesi all’apertura e condivisione di una scuola
aperta al territorio previ contatti con Istituzioni ed Enti del territorio;
● Promozione e realizzazione delle giornate di scuola aperta per l’Istituto in collaborazione con le
figure strumentali continuità e orientamento.
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Inclusione: sostegno agli alunni con BES
Compiti specifici:
● Rileva i bisogni di integrazione e di recupero, le esigenze degli alunni e delle famiglie e ne informa
il C.D.;
● Coordina il GLH e il GLI;
● Gestisce i rapporti con gli enti territoriali e le associazioni che si occupano di prevenzione e di
inclusione.
● Offre supporto agli studenti e alle famiglie in caso di percorsi scolastici o relazionali difficili.
● Offre supporto ai docenti in caso di alunni con bisogni educativi speciali.
● Coordina e organizza le attività afferenti gli alunni disabili, ai DSA e ai BES, interfacciandosi con
gli Enti Istituzionali a ciò preposti.
● Si occupa dell’ accoglienza, inclusione ed inserimento alunni stranieri con la collaborazione
● della commissione alunni stranieri.
● Formula progetti per l’inserimento/inclusione degli alunni diversamente abili in collaborazione con
i docenti di sostegno, i consigli classe e le strutture esterne.
● Contatta le scuole di provenienza dei nuovi iscritti per garantire la continuità educativa.
● Accoglie e orienta gli insegnanti di sostegno di nuova nomina.
● Promuove la divulgazione di proposte di formazione e di aggiornamento.
● Monitora la situazione degli allievi certificati coordinando le riunioni degli insegnanti di sostegno.
● Promuove e monitora i progetti attivati nell’istituto, inerenti l’inclusione scolastica e il benessere
degli studenti.
● Verifica, autovaluta e rendiconta l’attività svolta.
Dà supporto alla progettazione didattica per studenti con BES e DSA
● Cura del raccordo tra PDP e le progettazioni di classe, con la predisposizione di percorsi didattici
specifici congruenti e integrati;
● Favorisce l’adozione di metodologie specifiche per favorire l’inclusione degli alunni, anche
attraverso mediatori didattici e l’utilizzo di tecnologie informatiche multimediali;
● Collabora e guida i docenti nella redazione del Piano Didattico Personalizzato e del Piano educativo
individualizzato;
● Ricerca, organizza e diffonde interventi, strategie, mezzi, sussidi, contatti con enti e personale
● specializzato (es. sportello d’ascolto) ecc ai fini dell’integrazione e della reale inclusione degli
● alunni in situazione di disagio, degli alunni diversamente abili, degli alunni stranieri, degli
● alunni con DSA sia già certificato che da accertare e segnalare, degli alunni con BES.
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Continuità e Orientamento:
Compiti specifici:
● Coordinamento e gestione delle attività di continuità, orientamento in entrata e in uscita e
tutoraggio classi V;
● Progettazione, coordinamento e realizzazione di interventi e servizi a favore degli studenti;
● Coordinamento e gestione delle attività di accoglienza, continuità e orientamento;
● Coordinamento e promozione anche in sintonia con le altre Funzioni Strumentali della
progettazione integrata d’intesa con Enti ed Istituzioni territoriali;
● Analisi caratteristiche alunni in entrata per una opportuna formazione delle classi prime;
● Realizzazione di manifestazioni, feste e progetti tesi all’apertura e condivisione di una scuola
aperta al territorio previ contatti con Istituzioni ed Enti del territorio;
● Promozione e realizzazione delle giornate di scuola aperta per l’Istituto.
● Predisposizione di una sistematica analisi dei bisogni formativi degli studenti;
● Coordinamento delle azioni previste dalle Linee guida per l’orientamento;
● Cura dei contatti con le università italiane e straniere intenzionate a presentare agli studenti la
propria offerta formativa;
● Pubblicizzazione di incontri per gli studenti delle classi IV e V;
● Diffusione delle informazioni relative a summer school, borse di studio, altro,….
Coordinatori di Classe
Il coordinatore di classe ha il compito di sovrintendere al corretto funzionamento della classe come unità
operativa e didattica al fine di integrare sia le esigenze delle famiglie che quelle dei docenti ed in
particolare:
● Presiede le riunioni del consiglio di classe e degli scrutini, su delega del Dirigente Scolastico, e
ne cura la verbalizzazione tramite il segretario per la singola seduta;
● Presiede le assemblee relative alle elezioni degli organi collegiali;
● Garantisce l’ordinato svolgimento delle riunioni, facilitando la partecipazione di tutte le
componenti e assicurando la discussione e la deliberazione su tutti i punti all’ordine del giorno;
● Coordina l’attività didattica del consiglio di classe, verificando in itinere e a fine anno il piano di
lavoro comune del consiglio di classe;
● Coordina per le classi finali la stesura del Documento del 15 maggio;
● Gestisce il rapporto con le famiglie degli studenti, per quanto attiene a problematiche generali e
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non specifiche delle singole discipline;
● Cura lo svolgimento dei procedimenti disciplinari di competenza del consiglio, nel rispetto del
regolamento di istituto;
● Verifica periodicamente lo stato di avanzamento del Piano Educativo Individualizzato redatto per
gli alunni diversamente abili eventualmente frequentanti la classe e del Piano Didattico Personalizzato
predisposto per gli Studenti affetti da Disturbi Specifici di Apprendimento, segnalando alla
Presidenza, alle funzioni strumentali nonché ai servizi sociali (a seconda dei casi) situazioni di disagio;
● Coordina lo svolgimento di visite guidate e uscite didattiche, la partecipazione della classe ad
attività integrative ed extracurricolari, verificandone la rispondenza quantitativa e qualitativa alla
programmazione annuale;
● Verifica la regolarità della frequenza scolastica degli studenti, avendo costantemente aggiornata
la situazione delle assenze degli allievi e segnalando tempestivamente (anche inviando specifiche
comunicazioni scritte alle famiglie tramite la Presidenza) tutti i casi di assenze fuori norma e/o non
chiari;
● Prende contatti diretti con le famiglie in caso di anomalie;
● Informa tempestivamente la presidenza, per i provvedimenti di competenza, qualora permanga
una frequenza irregolare.
Dipartimenti, Commissioni e Referenti
Sono istituite all’interno dell’Istituzione scolastica tre differenti tipologie di riferimenti organizzativi:
1. Dipartimento: raccogliere, analizzare e coordinare le proposte dei singoli docenti e dei
consigli di classe al fine di predisporre un piano organico delle iniziative (curricolari,
integrative, complementari) condiviso dal dipartimento per presentarlo al Collegio dei
Docenti.
2. Commissione: con lo specifico compito di supportare il Dirigente nell’attuazione di
particolari filoni organizzativi legati ad attività già definite ma che richiedono comunque
una particolare attenzione.
3. Referente: funge da punto di sintesi dell’attività di cui è incaricato, collaborando con il
Dirigente o suo delegato per attuare un piano di interventi e/o definire una linea guida.
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DIPARTIMENTI
Al Dirigente Scolastico è riservato, nell’ambito delle proprie funzioni istituzionali, il ruolo di
coordinamento generale del sistema dipartimentale e di raccordo con il Collegio dei Docenti.
Competono al Dirigente Scolastico i poteri sostitutivi rispetto alle funzioni di auto-organizzazione
riconosciute ai dipartimenti e al comitato tecnico didattico in caso di inerzia di questi.
Il Dirigente Scolastico provvede alla prima convocazione dei dipartimenti disciplinari nonché alla prima
convocazione degli stessi organismi all’inizio di ciascun anno scolastico.
In particolare è compito del dipartimento:
● Predisporre le linee didattiche di indirizzo generale che la scuola intende adottare per ogni
singola disciplina in stretta relazione con le altre discipline facenti parte del dipartimento;
● Definire il dettaglio della programmazione con riferimento a:
✔ la programmazione disciplinare
✔ la definizione degli obiettivi e degli standard culturali d'istituto
✔ la definizione dei criteri di valutazione e delle griglie di misurazione degli standard
✔ la predisposizione delle prove di misurazione degli standard da effettuare (in ingresso, in
itinere e al termine dell'anno scolastico) nelle classi parallele;
✔ la definizione delle modalità di svolgimento delle attività di recupero e/o approfondimento
da svolgere nel corso dell'anno.
● Proporre gli obiettivi educativi d'Istituto;
● Predisporre (o selezionare tra quelli proposti dalle altre agenzie formative) i progetti culturali
da eseguire nelle classi collaborando con le funzioni strumentali;
● Predisporre il piano delle competenze conformi agli Assi Culturali ed alle Competenze Comuni
● di Cittadinanza
● Predisporre l'adozione dei libri di testo
● Ogni altra materia specificatamente delegata dal Collegio dei Docenti.
In caso di trattazione di questioni specifiche inerenti le diverse discipline, i dipartimenti hanno facoltà
di organizzarsi in sub-dipartimenti. Le determinazioni di questi ultimi devono essere, in ogni caso,
riassunte con delibera del dipartimento. Rimangono, in ogni caso, in capo al Collegio dei Docenti le
competenze in materia di deliberazione degli indirizzi generali educativi dell’Istituto e in materia di
deliberazione dei criteri per gli scrutini finali.
Funzionamento dei Dipartimenti
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1) Le riunioni dipartimentali si svolgono nei tempi fissati dall’art. 27 del C.C.N.L. vigente, non
superando, di norma, 40 ore annuali comprensive delle convocazioni ordinarie e straordinarie del
collegio docenti;
2) Ciascun incontro si svolge con le seguenti modalità:
discussione, moderata dal coordinatore;
delibera sulle proposte
3) Le delibere:
a) vengono approvate a maggioranza semplice dei docenti presenti;
b) non possono essere in contrasto con il P.O.F., pena la loro validità;
c) una volta approvate divengono parte delle delibere del Collegio dei Docenti;
d) le delibere così assunte non possono essere modificate né rimesse in discussione, fino a
che non si presentino elementi di novità che richiedano nuova discussione, nuova elaborazione e
procedura deliberante;
e) la discussione e le delibere sono riportate a verbale nel rispetto di quanto indicato dal
capo III, art. 10 comma 2 del CCNL 1998 – 2001 assunto dal vigente CCNL;
4) Ciascun docente:
a) ha l’obbligo contrattuale (ex. art. 27 C.C.N.L. vigente) di partecipare alle riunioni di
b) dipartimento,
c) in caso di assenza per motivi giustificati deve avvisare il coordinatore e giustificare
l’assenza per iscritto al dirigente;
d) ha il diritto di richiedere al coordinatore che vengano messi all’ordine del giorno argomenti
da discutere, purché entro 7 giorni prima della data dell’incontro stesso;
5) Le riunioni del dipartimento sono convocate dalla dirigenza o dal coordinatore, su propria
iniziativa o obbligatoriamente su richiesta motivata espressa dalla maggioranza dei docenti del
dipartimento.
Per ogni Dipartimento è nominato un Coordinatore, i cui compiti principali sono:
● Rappresentare il proprio Dipartimento;
● Collaborare con la Dirigenza, il personale e i colleghi;
● Raccogliere le varie proposte provenienti dai docenti di Dipartimento ed inoltrarle agli Organi
competenti per le eventuali delibere;
● Avanzare proposte al Rettore -Dirigente Scolastico in merito all’ordine del giorno delle
riunioni, raccolte e analizzate le necessità didattiche e sulla scorta delle indicazioni e delle
richieste presentate da singoli docenti; preparare l’eventuale materiale argomento di
discussione;
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● Su delega del Rettore - Dirigente Scolastico, presiedere il Dipartimento e verbalizzarne le
sedute. Il verbale, una volta approvato e firmato dal coordinatore, viene riportato sul registro
generale dei verbali del Dipartimento e trasmesso al Dirigente;
● Tutte le volte che lo ritenga necessario e, comunque, entro il monte ore annuo fissato dall’art.
29 del C.C.N.L vigente convocare, con un preavviso minimo di 5 giorni, le riunioni del
Dipartimento, tramite avviso scritto fatto pervenire a ciascun docente, comunicandone data e
orario alla Dirigenza;
● Essere punto di riferimento per i docenti del proprio Dipartimento come mediatore delle
istanze di ciascun docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del
Dipartimento;
● Verificare eventuali difficoltà presenti nel proprio Dipartimento. Quando il dialogo, il
confronto e la discussione interna non risolvano i problemi rilevati, ne riferisce al Rettore -
Dirigente Scolastico;
● Al termine dell’anno scolastico relazionare al Rettore -Dirigente Scolastico in merito ai
risultati raggiunti.
COMMISSIONI E REFERENTI
Commissione Alunni stranieri:
Coordinamento delle attività d’integrazione delle alunne e degli alunni stranieri
Campi settori di lavoro: ACCOGLIENZA, NTEGRAZIONE, ALFABETIZZAZIONE, COORDINAMENTO,
CONSULENZA, PROGETTUALITA’
1. Formalizzare il “ Protocollo d’Accoglienza” del Convitto nazionale R.Bonghi di Lucera, un
documento che deliberato dal Collegio dei Docenti (previsto il 28 ottobre 2019) ed inserito nel
P.T.O.F., predispone e organizza le procedure che l'Istituto intende mettere in atto per
facilitare l’inserimento scolastico degli alunni stranieri, o come figli di genitori stranieri o come
figli adottati, attraverso tre attenzioni pedagogiche specifiche:
● l’accoglienza del singolo alunno e della sua famiglia;
● lo sviluppo linguistico in italiano L2;
● la valorizzazione della dimensione interculturale.
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2. Coordinare la fase di accoglienza e l’inserimento delle alunne e degli alunni stranieri di
recente immigrazione:
Analizzare le necessità legate alle problematiche inerenti all’accoglienza e alla didattica
nei confronti degli alunni stranieri;
Accogliere e inserire gli alunni stranieri di recente immigrazione nella classe attraverso la
progettazione di percorsi di accoglienza di comune accordo con gli insegnanti di classe,
secondo quanto stabilito dal Protocollo di Accoglienza;
Mantenere una comunicazione attiva con i docenti e con le famiglie degli alunni stranieri;
3. Coordinare gli interventi didattici e i progetti di alfabetizzazione:
Ricercare il materiale didattico idoneo all’interno delle risorse bibliografiche della scuola
e attraverso la consultazione di materiali;
Gestire i materiali didattici di Italiano L2 con la finalità di renderne nota la disponibilità ai
docenti d’Istituto e di garantirne un facile accesso;
4. Coordinare i lavori della Commissione Integrazione Intercultura:
Valutare i progetti di educazione interculturale con associazioni e ONLUS che si occupano
di intercultura per poi diffonderli tra i colleghi;
Conoscere i progetti messi in atto dagli insegnanti dell’Istituto per l’inclusione degli alunni
stranieri in classe;
Revisionare il Documento di Valutazione per alunni stranieri neo arrivati;
Individuare il materiale utile alla rilevazione delle competenze in Italiano L2 degli alunni
stranieri di recente immigrazione inseriti in classe quinta;
Definire la griglia delle competenze linguistiche in uscita degli alunni stranieri di recente
immigrazione;
5. Gestire i contatti con gli Enti territoriali e gli operatori esterni impegnati nelle tematiche
interculturali:
● Facilitare il più possibile le famiglie e gli alunni che usufruiscono del servizio educativo;
● Partecipare a corsi di formazione‐aggiornamento organizzati dal territorio e trasmettere
ulteriore materiale ai referenti del gruppo di lavoro
● Divulgare tra i colleghi il più possibile informazioni e problematiche condivise in questi incontri;
● Creare una sorta di rete tra Scuole, Famiglie, Enti e Associazioni del Territorio.
Attività – azioni individuali da mettere in campo:
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Creazione di uno sportello durante alcune ore di distacco per offrire consulenza agli
insegnanti che si trovano nell’emergenza ;
Prendere contatti e dare consulenza alla docente referente della scuola per le adozioni,
supportare i docenti nella realizzazione di percorsi individualizzati per l’alfabetizzazione,
il recupero del disagio scolastico e la promozione del successo scolastico degli alunni
stranieri;
Sensibilizzazione sulla opportunità di un’individualizzazione dei percorsi didattici per gli
alunni stranieri, con particolare riferimento alla differenza tra lingua della comunicazione
e lingua dello studio;
Coordinamento delle riunioni del gruppo di lavoro d'istituto per alunni stranieri e redazione
del verbale relativo agli incontri;
Studio dei problemi legati all’inclusione scolastica degli alunni stranieri;
Revisione dei documenti di valutazione per alunni stranieri neo arrivati;
Partecipazione agli incontri organizzati presso l’UST;
Partecipazione alla formazione prevista dall’UST o da altre agenzie formative per i docenti
referenti per l’intercultura;
Incontri di accoglienza con i genitori degli alunni stranieri;
Coordinamento fra le diverse tipologie di intervento didattico sugli alunni stranieri in modo
da garantire a ogni alunno un percorso omogeneo e condiviso;
Partecipazione agli incontri di coordinamento delle funzioni strumentali;
Partecipazione agli incontri allargati alle varie commissioni (disagio e handicap) per trattare
alcuni argomenti in comune.
Partecipazione ad iniziative promosse dal MIUR/USR ed altri Enti
REFERENTI
Valutazione e autovalutazione Istituto:
● Adotta procedure di governo, di verifica e di controllo interno ed esterno e dell’attività
complessiva di gestione, allo scopo di individuare le aree di debolezza e di problematicità, in
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un’ottica di miglioramento progressivo;
● Cura gli adempimenti ministeriali (questionari, indagini, rilevazione di dati
sull’organizzazione);
● Revisiona ed aggiorna annualmente il Piano di Miglioramento in Collegamento con il NIV;
● Monitora l’implementazione delle azioni di miglioramento relative agli esiti e ai processi
individuati nel Rapporto di Autovalutazione:
● Attiva percorsi di analisi dei processi e delle azioni attivati nell’ottica del Piano di
Miglioramento:
● Partecipa alle riunioni periodiche con le FF.SS. ai fini di un confronto di esperienze e per
accordi in merito alle attività da svolgere secondo le procedure definite nel RAV;
● Promuove un confronto continuo con il NIV, per una costante lettura delle rilevazioni dei
dati, ai fini dell’individuazione delle criticità nel processo d’insegnamento-apprendimento.
Biblioteca:
● Apertura Biblioteca didattica “Convitto Bonghi” agli alunni ed ai docenti per prestito e
consultazione;
● Apertura della Biblioteca storica“Convitto Bonghi” al pubblico;
● Catalogazione in S.B.N. e sistemazione testi;
● Incontri di formazione e contatti con l’Università, l’Archivio di Stato e gli Enti e le
Associazioni del territorio;
● Organizzazione di incontri in biblioteca con autori, giornalisti e rappresentanti della
cultura;
● Progettazione ed organizzazione delle attività per “Il maggio dei libri”;
● Organizzazione e partecipazione a concorsi;
● Ricerca e proposte ed utilizzo di software didattici.
Registro elettronico:
● Produzione di materiali didattici e loro diffusione
● Supporto docenti scrutini online
● Supporto docenti registro online
Referente alunne/i adottati:
●informa gli insegnanti (compresi i supplenti) della eventuale presenza di alunni adottati nelle
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classi;
● accoglie i genitori, raccoglie da loro le informazioni essenziali all'inserimento e alla scelta
della classe e li informa sulle azioni che la scuola può mettere in atto;
● collabora a monitorare l'andamento dell'inserimento e del percorso formativo dell'alunno;
● collabora a curare il passaggio di informazioni tra i diversi gradi di scuola;
● nei casi più complessi, collabora a mantenere attivi i contatti con gli operatori che seguono
il minore nel post-adozione;
● mette a disposizione degli insegnanti la normativa esistente e materiali di
approfondimento;
● promuove e pubblicizza iniziative di formazione;
● supporta i docenti nella realizzazione di eventuali percorsi didattici personalizzati;
● attiva momenti di riflessione e progettazione su modalità di accoglienza, approccio alla
storia personale, su come parlare di adozione in classe e come affrontare le situazioni di
difficoltà.
Altri referenti:
FAI (Fondo Ambiente Italiano)
Intercultura e relazioni internazionali
E-twinning & Cambridge International
Restyling scuola
Progetti Europei e finanziamenti vari
NIV: Nucleo Interno di Valutazione
Revisione PTOF -PDM-RAV:
Alle riunioni del NIV può partecipare un allievo membro del Consiglio d’Istituto per una maggiore
condivisione delle attività poste in essere. È presieduto dal DS. Il gruppo viene convocato con
scadenza bimestrale e secondo le consegne impartite dal MIUR, dall’USR o da altri soggetti
istituzionali.
I compiti sono, fondamentalmente, i seguenti:
●
.
75
Commissione PCTO
Funziona da supporto ai Consigli di classe e al Collegio dei Docenti nelle sue articolazioni dipartimentali
nella promozione e gestione di interventi formativo-orientativi e svolge una funzione di coinvolgimento
diretto e di supporto nella progettazione e realizzazione dei percorsi relativi al PCTO promuovendo le
seguenti azioni:
● Contribuire a definire i percorsi didattici PCTO;
● Raccogliere le disponibilità delle imprese del territorio a offrire posti-stage.
Inoltre, svolge i seguenti, ulteriori compiti:
● Informazione e promozione del percorso formativo presso l’utenza;
● Consulenza tecnico-scientifica nelle fasi del percorso;
● Raccordo organizzativo all’interno dell’istituto con i partner esterni per l’implementazione
del progetto;
● Monitoraggio interno.
Animatore Digitale:
L’Animatore Digitale, affianca il Dirigente e il Direttore dei Servizi Amministrativi (DSGA) nella
progettazione e realizzazione dei progetti di innovazione digitale contenuti nel PNSD: è un docente della
scuola, mai un professionista esterno, trattandosi di una figura che richiede un’integrazione forte nella
scuola, una conoscenza del PTOF (“nell’ambito delle azioni previstedal piano triennale…”) e della comunità
scolastica.
In concreto, l’Animatore deve coordinare la diffusione dell’innovazione a scuola e le attività del PNSD
anche previste nel piano nel Piano triennale dell’offerta formativa della propria scuola. Si tratta, quindi,
di una figura di sistema e non un semplice supporto tecnico. I tre punti principali del suo lavoro sono:
Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso
l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la
comunità scolastica alle attività formative, anche quelle organizzate attraverso gli snodi
formativi;
Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo
degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del
PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio,
per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;
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Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili
da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la
didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune;
Informazione su innovazioni esistenti in altre scuole (es. un laboratorio di coding per tutti gli
studenti) coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di
assistenza tecnica condotta da altre figure.
L’animatore si trova a collaborare con l’intero staff della scuola e in particolare con gruppi di lavoro,
operatori della scuola, dirigente, DSGA, soggetti rilevanti, anche esterni alla scuola, che possono
contribuire alla realizzazione degli obiettivi del PNSD. Può, e dovrebbe, inoltre, coordinarsi con altri
animatori digitali sul territorio, per la creazione di gruppi di lavoro specifici.
Amministratore di Sistema:
Cura la gestione del sistema informatizzato dell’Istituto secondo quanto disposto dalla normativa
nazionale ed europea in termine di protezione dei dati personali e Privacy che dovrà essere esplicata
attenendosi alle seguenti modalità generali:
● Coadiuvare il Dirigente nella progettazione del sistema informativo e nella selezione delle
migliori soluzioni tecnologiche necessarie per il piano didattico della scuola;
● Gestire il Sistema Informatico della scuola individuandone le necessità e/o le criticità;
● Gestire i rapporti con i fornitori terzi del Sistema Informatico;
● Essere il referente interno per il sistema informativo;
● Progettare le evoluzioni del sistema informativo in base alla progettazione didattica della
scuola;
● Coordinare i fornitori del Sistema Informativo, ivi compresi quelli di telefonia e di
manutenzione;
● Effettuare operazioni di trattamento di eventuali dati personali soltanto per le finalità e
con le modalità strettamente correlate alle funzioni ed attività affidate;
● Accedere a dati personali solo ove sia strettamente necessario all’esecuzione delle
predette funzioni ed attività;
● Osservare le misure di sicurezza idonee a salvaguardare la riservatezza, l’integrità e la
completezza dei dati oggetto delle operazioni di trattamento e a ridurre i rischi di accesso non
autorizzato, perdita anche accidentale e trattamento non consentito dei dati;
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● Collaborare per quanto di competenza alla redazione/aggiornamento delle policy e misure
di sicurezza applicabili nei confronti dei sistemi gestiti.
Le norme di comportamento dell'incaricato con funzioni di amministratore di sistema si esplicano:
● Nel rispetto dei requisiti di diligenza professionale, richiesti dall'articolo 2050 del codice
civile;
● Nell’adeguamento preventivo ai contenuti espressi dalle norme nazionali ed europee in
materia di sicurezza dei dati e dei sistemi informatici.
Amministratore di Rete:
A diretto riporto dell’amministratore di sistema con cui interagisce per la gestione del sistema
informativo, si occupa principalmente di:
● Gestione delle connessioni di rete di ogni singolo plesso;
● Gestione del parco macchine e dei sistemi hardware presenti;
● Gestione dei software di base utilizzati
● Custodire, ove necessario, copia delle credenziali di autenticazione informatica gestite;
● Effettuare operazioni di backup/recovery dei dati assicurandosi della qualità delle copie
dei dati e della loro conservazione in luogo sicuro;
● Gestire i supporti di memorizzazione e la manutenzione hardware; • organizzare i flussi
di rete;
● Adottare adeguati programmi antivirus, firewall ed altri strumenti software o hardware
atti a garantire la massima sicurezza utilizzando le conoscenze acquisite in base al progresso
tecnico software e hardware;
● Verificare periodicamente l’efficienza dei sistemi tecnici adottati;
● Collaborare per quanto di competenza alla redazione/aggiornamento delle policy e misure
di sicurezza applicabili nei confronti dei sistemi gestiti.
Referente ufficio stampa
● Inoltra i comunicati stampa ai giornalisti: informazioni su notizie riguardanti la scuola;
● Ogni altra attività ritenuta importante e congrua ai fini della visibilità sul territorio della
struttura:
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● Collaborare alla gestione aggiornata del sito WEB della scuola, d'intesa con il Responsabile
designato.
Comitato per la valutazione dei docenti:
Rinnovato dalla Legge 107/2015, ha il compito di valutare l'anno di formazione e prova del personale
docente ed esprime parere sulla conferma in ruolo dei docenti in formazione e prova. E' composto dal
Dirigente Scolastico, 3 docenti di cui 2 scelti dal Collegio Docenti ed 1 nominato dal Consiglio d’Istituto,
2 docenti nominati dal Collegio docenti, 1 membro esterno nominato da USR, 1 rappresentante genitori e
1 rappresentante studenti nominati dal Consiglio d’Istituto.
E' presieduto dal Dirigente Scolastico. Ha anche il compito di individuare i criteri per la premialità dei
docenti; in questo ruolo ai componenti indicati si aggiungono, 1 rappresentante dei genitori, 1
rappresentante degli studenti.
Referente concorsi, eventi e laboratori
Ha cura di informarsi circa eventi, manifestazioni, concorsi di carattere locale e nazionale fornendone
notizia e diffondendone informazioni a quanti interessati.
Formazione
Compiti specifici:
● Predisposizione di una sistematica analisi dei bisogni formativi coerente con il RAV e il
PdM;
● Supporto al Rettore –Dirigente Scolastico nella redazione e aggiornamento del Piano
triennale della formazione, coerentemente con il piano triennale del MIUR e il Piano di formazione
dell’Ambito territoriale ;
● Cura dell’implementazione delle azioni formative;
● Coordinamento dei contatti con gli enti di formazione accreditati e qualificati ai sensi
della DM 170/2016 del MIUR;
● Individuazione di soggetti esterni da contattare a seguito di proposte o ai quali proporre
iniziative di progettazione specifica;
● Coordinamento dell’attivazione, svolgimento, monitoraggio, verifica e attestazione delle
azioni formative.
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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE CONVITTO
RETTORE/ DS Prof.ssa COLI MIRELLA
DSGA Sig. MANSUETO CARLO
CONSIGLIERI Prof. CALABRESE ROBERTO
Prof.ssa MUCCIACITO GIUSEPPINA
Sig. BONANTE PIETRO
Sig. MAZZA MAURO
Sig. PITTARI ALESSIO
CONSIGLIO D’ISTITUTO
DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa COLI MIRELLA
PRESIDENTE Sig.ra PETRUCCELLI PINA JOANNE
COMPONENTE GENITORI Sig.ra DI LUZIO ANNA MARIA
Sig.ra DE BATTISTA LUCIA
Sig.ra BATTISTA EMANUELA
COMPONENTE DOCENTI Prof. CALABRESE ROBERTO
Prof.ssa MELILLO TERESA
Prof. DI TELLA AMEDEO
Prof. SAVINO ANTONIO
Prof.DE SIMIO LUIGI
Prof.ssa RICCI MARIA ROSARIA
Prof.ssa CURCI Daniele
Prof.ssa VITARELLI Michele
COMPONENTE ALUNNI Da nominare Da nominare Da nominare DEL RE ANTONIO
COMPONENTE ATA Sig. GIAMBATTISTA VINCENZO
Sig. CERVINO MARCO
ORGANO DI GARANZIA
PRESIDENTE DS Prof.ssa COLI MIRELLA
COMPONENTE DOCENTI Prof.ssa MELILLO TERESA
Da nominare
COMPONENTE ALUNNI Da nominare
COMPONENTE GENITORI Sig.ra MAGGI DANIELA
4.3.: ORGANIZZAZIONE UFFICI E MODALITÀ DI RAPPORTO CON
L’UTENZA DIRIGENTE SCOLASTICA Prof.ssa COLI MIRELLA
DSGA Sig. MANSUETO CARLO
UFFICIO TECNICO Prof. LIONETTI GIOVANNI
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UFFICIO ACCETTAZIONE E PROTOCOLLO: A.A.COLATRUGLIO ANNA
UFFICIO DIDATTICA: A.A. PARADISO ANTONIETTA
A.A. RONGIOLETTI MARIA
CARMELA
A.A. PELLEGRINO CARMELINA
UFFICIO PERSONALE A.A. FRATTA CARMELA
A.A. CODUTI MARIA ANTONIETTA
A.A. BATTISTA LUCIA
UFFICIO BILANCIO E PATRIMONIO A.A. LEPORE ROSALBA
A.A. BARBARO MARIANNA
AA. BASILE TERESA
SERVIZI ATTIVATI PER LA
DEMATERIALIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ
AMMINISTRATIVA
Registro Elettronico Online, servizio
SMS, sito istituzionale in continuo
aggiornamento anche con servizio
Newsletter, firma digitale.
4.4.: RETI E CONVENZIONI ATTIVE
RETI
CAPOFILA AMBITO TERRITORIALE 14
PIANO DELL’INCLUSIONE- Scuola polo Ambito 14
PIANO DI FORMAZIONE (Capofila ITET)
PIANO DI FORMAZIONE DIRIGENTI - Scuola polo Ambito 14
CONVENZIONI
ASSOCIAZIONE CRESCERE ONLUS- Sportello Scolastico
ERASMUS
CINETEATRO DELL’OPERA SAN GIUSEPPE
ITALIA EDUCANTE
UNIVERSITÀ DI FOGGIA – Tirocini Formativi Attivi
UNIVERSITÀ DI FOGGIA – Progetto D.I.O.R.
MONDONUOVO - Formazione
PROLOCO VOLTURINO
IRFIP – Indirizzo servizi Sala Bar
IRFIP – Indirizzo servizi Preparazione pasti
Servizio Civile Nazionale
Servizio Civile Universale
Percorsi per le competenze trasversali e l’orietamento (con aziende
del settore)
REGIONE PUGLIA: Manifestazione d’intesa “Tra libri e cucina”
CAMERA DI COMMERCIO
OPERA S. GIUSEPPE “Adolescenza 11-17 anni”
PROVINCIA DI FOGGIA
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4.5.: PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE e ATA
Il Piano triennale di formazione e aggiornamento del personale è finalizzato all’acquisizione di competenze
per l’attuazione di interventi di miglioramento e adeguamento alle nuove esigenze dell’Offerta Formativa
Triennale e rispecchia le finalità educative del Piano Triennale dell’Offerta formativa dell’Istituto, le
Priorità e i Traguardi individuati nel RAV, i relativi Obiettivi di processo e il Piano di Miglioramento.
La formazione e l’aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di:
costruzione dell’identità dell’Istituzione scolastica;
innalzamento della qualità della proposta formativa;
valorizzazione professionale.
Il presente Piano di formazione-aggiornamento, redatto sulla base delle Direttive ministeriali, degli
obiettivi del PTOF e dei risultati dell’Autovalutazione di Istituto, nonché sulla base delle necessità di
formazione emerse e le conseguenti aree di interesse, tiene conto dei seguenti elementi:
bisogno, espresso dai docenti, di rafforzare le competenze progettuali, valutative, organizzative,
pedagogiche e relazionali, per affrontare i cambiamenti che la società propone;
esigenza di conoscere l’evoluzione del quadro normativo;
attenzione alla sicurezza e alla salute nell’ambiente di lavoro;
approfondimento di aspetti culturali,epistemologici e didattici sia disciplinari sia
interdisciplinari;
necessità di implementare la relazione con le famiglie, il territorio e i referenti istituzionali, con
particolare riferimento all’inclusione, a specifiche problematiche e alle difficoltà di
apprendimento.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
art. 1 della Legge 13 luglio 2015 n.107, in particolare: commi da 12 a 19: Piano Triennale dell’Offerta
Formativa; commi da 56 a 62: Piano Nazionale Scuola Digitale: commi da 70 a 72: Reti tra Istituzioni
Scolastiche;
commi da 121 a 125: Carta elettronica per aggiornamento docenti di ruolo, in particolare il comma
124 – “la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e
strutturale, nell’ambito degli adempimenti connessi con la funzione docente; “Le attività di
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formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il Piano Triennale
dell’Offerta Formativa”;
nota MIUR prot. n. 2805 dell’11/12/2015-Orientamenti per l’elaborazione del Piano Triennale
dell’Offerta Formativa – Piano di Formazione del Personale – Reti di scuole e collaborazioni esterne:
“La Legge 107 contempla attività di formazione in servizio per tutto il personale”;
nota MIUR prot. n. 000035 del 07/01/2016 – Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano
triennale per la formazione del personale;
Nota MIUR “Prime indicazioni per la progettazione delle attività di formazione destinate al
personale scolastico” del 15 settembre 2016;
D.M. n.797 del 19 ottobre 2016 – Piano per la formazione dei docenti 2016-2019
LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
Il presente Piano vuole offrire ai docenti una vasta gamma di opportunità e si sviluppa nel rispetto
delle seguenti priorità:
essere coerente con i bisogni rilevati all’ interno dell’Istituzione scolastica per implementare
strategie educative e per migliorare negli studenti le competenze sociali e culturali affinché
producano un’effettiva ricaduta per una efficace prassi didattica ed organizzativa;
fornire occasioni di riflessione sui vissuti e le pratiche didattiche;
fornire occasioni di acquisizione di conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla
facilitazione degli apprendimenti;
favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità personale;
migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima
reciproca;
fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della loro
utilizzazione didattica.
L’Istituto organizza, sia singolarmente sia in Rete con altre scuole, corsi che concorrono alla
formazione sulle tematiche sopra individuate.
Oltre alle attività d’Istituto, è prevista la possibilità di svolgere attività individuali di formazione scelte
liberamente ma in piena aderenza al RAV, al Piano di Miglioramento e alle necessità formative individuate
per questa Istituzione Scolastica. Si riconosce e si incentiverà la libera iniziativa dei docenti, da
“ricondurre comunque a una dimensione professionale utili ad arricchire le competenze degli insegnanti e
quindi la qualità dell’
del 07/01/2016 – Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la
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formazione del personale, la quale definisce la politica formativa di Istituto e di territorio.
Il Piano Nazionale per la formazione degli insegnanti definisce con chiarezza gli obiettivi per il
prossimo triennio. Sono previste 9 priorità tematiche nazionali per la formazione:
Lingue straniere;
Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento;
Scuola e lavoro;
Autonomia didattica e organizzativa;
Valutazione e miglioramento;
Didattica per competenze e innovazione metodologica;
Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale;
Inclusione e disabilità;
Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile.
Un progetto efficace di innovazione strutturale e curricolare del sistema scolastico non si realizza
senza i docenti, ovvero senza la loro partecipazione e condivisione. Valorizzare il lavoro docente e
l’ambiente scolastico come risorsa per la didattica, significa favorire la comunicazione tra docenti,
diffondere la conoscenza di significative pratiche didattiche, con scambio di esperienze e
pianificazione dei programmi di intervento per giungere, infine, alla valutazione promozionale del
progetto formativo promosso collegialmente. In sostanza, ciò significa trasformare la nostra scuola
in Laboratorio di Sviluppo Professionale per tutto il personale.
Il Piano di Formazione e Aggiornamento rappresenta un supporto utile al raggiungimento di
obiettivi trasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto un’azione tendente a
migliorare il clima nell’organizzazione, per creare condizioni favorevoli al raggiungimento degli
obiettivi del POF oltre che al tentativo di dare corpo ad attività di confronto, di ricerca e
sperimentazione previste dall’Autonomia.
Il Collegio dei Docenti riconosce l’aggiornamento, sia individuale sia collegiale, come un aspetto
irrinunciabile e qualificante della funzione docente, funzionale alla promozione dell’efficacia del
sistema scolastico e della qualità dell’offerta formativa e deve essere inteso come un processo
sistematico e progressivo di consolidamento delle competenze;
FINALITÀ E OBIETTIVI DEL PIANO DI FORMAZINE PER I DOCENTI
Acquisire conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla facilitazione degli
apprendimenti, oltre a riflettere sui vissuti e sulle pratiche didattiche;
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Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità professionale;
Migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima
reciproca;
Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della
loro utilizzazione didattica.
Posta la libera scelta dei docenti di esprimere le proprie preferenze e inclinazioni in merito alla
formazione professionale e fatta salva l’opportunità di scegliere autonomamente percorsi riconosciuti
nel Piano Nazionale, la scuola si attiverà per l’erogazione di interventi formativi che si concentrino in
particolare in queste tre direzioni:
1. INSEGNARE AD APPRENDERE: FOCALIZZAZIONE SULL’ALUNNO
intervenire sulle abilità di base per lo sviluppo dei processi di apprendimento
favorire l’aggiornamento metodologico didattico per l’insegnamento delle discipline
2. IMPARARE AD INSEGNARE: FOCALIZZAZIONE SUL DOCENTE
consolidare la capacità d’uso e ampliare le competenze didattiche dei docenti, per sviluppare e
potenziare l’innovazione didattica attraverso l’uso delle tecnologie informatiche e strumentazioni
multimediali
intervenire per sviluppare competenze trasversali e disciplinari, con particolare riferimento alla
didattica laboratoriale quale asse metodologico portante e come occasione privilegiata per la
“personalizzazione” dei percorsi formativi
aiutare i docenti ad accostarsi ai più recenti approdi della didattica, soprattutto assistiti dalle
conoscenze recenti in campo neurologico e psicologico
3. IMPARARE A RELAZIONARSI: FOCALIZZAZIONE SUL GRUPPO “DOCENTI – STUDENTI-
GENITORI”
promuovere tecniche e metodi per il benessere personale dello studente, per la sua motivazione e
per la risoluzione dei conflitti studenti-docenti-genitori.
Il Piano di Formazione e Aggiornamento tiene conto delle linee generali indicate annualmente dal MIUR
e si avvarrà di corsi organizzati dall’USR, da altri enti territoriali o istituti, delle iniziative progettate
dall’Istituto, autonomamente o in rete con altre scuole.
Nell’ambito di ciascun corso proposto saranno privilegiati momenti di cornici teoriche e di
confronto, sia pratiche laboratoriali, nonché forme di aggregazione per grandi aree di significato
tematico affine. Ai docenti verranno opportunamente diffuse notizie riguardanti ‘l’attivazione di corsi
da parte di enti accreditati; sono previste attività
individuali che ogni docente sceglie liberamente, sempre correlate obiettivi del P.T.O.F.
Sono compresi nel piano di formazione annuale dell’Istituto:
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i corsi di formazione organizzati dal MIUR e dall’ USR per rispondere a specifiche esigenze
connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale o
metodologico decise dall’Amministrazione;
i corsi proposti dal MIUR, dall’Ufficio Scolastico Regionale, Enti e associazioni professionali,
accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati;
i corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce, prioritariamente i corsi proposti della
Rete d’Ambito di appartenenza;
gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o interni,
autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal
POF;
gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto
Legislativo 81/2008).
Altre iniziative di formazione e aggiornamento saranno messe in atto per il personale sulla scorta di
specifiche esigenze, anche espresse direttamente dai docenti.
Per garantire l’efficacia nei processi di crescita professionale e l’efficienza del servizio scolastico
offerto, il Collegio favorisce iniziative che fanno ricorso alla formazione on- line e all’autoformazione.
Le tematiche saranno inerenti ai bisogni rilevati, in coerenza con le specifiche esigenze dell’Istituzione
scolastica e dei docenti.
CORSI DI FORMAZIONE PER I DOCENTI
Nel corso del biennio di riferimento, l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti
attività formative previste nel PTOF, individuate secondo il percorso che segue:
analisi degli obiettivi prioritari individuati nel RAV;
riflessione sulle linee guida del Piano di Miglioramento di Istituto e sulle progettualità in cui è
articolato;
analisi dei bisogni dei docenti.
Nella tabella che segue vengono indicate le macro aree della proposta formativa:
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TEMATICHE
FORMATIVE
VALUTAZIONE
PER
COMPETENZE
DIDATTICA INCLUSIVA
PER ALUNNI BES
DIDATTICA INNOVATIVA (in
connessione con gli obiettivi del
Piano Nazionale Scuola Digitale)
CONTENUTI
GENERALI
Obiettivo della
formazione è
approfondire la
riflessione e
l’attuazione di
una didattica ed
un conseguente
processo di
valutazione per
competenze
Visto l’alto numero di
iscritti che presentano
Bisogni Educativi Speciali,
questa tematica formativa si
pone come obiettivo
l’acquisizione da parte dei
docenti di:
strategie per la
programmazione e la
valutazione di tali alunni;
strumenti per
l’elaborazione di percorsi
didattici che prevedano
strumenti dispensativi e/o
compensativi
La formazione si pone l’obiettivo
di fornire ai docenti strumenti per
l’utilizzo delle seguenti tipologie
di didattica: cooperative
learning, tutoring, peer to
peer,didattica metacognitiva,
flipped classroom.
Inoltre si pone come finalità
l’implementazione di una
didattica multimediale attraverso
il coding e il pensiero
computazionale
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