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MIUR PUGLIA CONVITTO NAZIONALE STATALE “R. Bonghi” LUCERA (Fg) PIANO TRIENNALE DELL’0FFERTA FORMATIVA aa.ss. 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022 Via IV novembre, 38 - 71036 LUCERA (FG) Tel. 0881.520062/520029 - Fax 0881.520109 C.F. 82000200715 E-mail: [email protected] Sito web: www.convittobonghi.com

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MIUR PUGLIA

CONVITTO NAZIONALE STATALE “R. Bonghi”

LUCERA (Fg)

PIANO TRIENNALE DELL’0FFERTA FORMATIVA

aa.ss. 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022

Via IV novembre, 38 - 71036 LUCERA (FG)

Tel. 0881.520062/520029 - Fax 0881.520109 C.F. 82000200715

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INDICE SEZIONE 1: LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO

1.1: ANALISI DEL CONTESTO SOCIOCULTURALE: LE ORIGINI 2

1.1.2.:SITUAZIONE ATTUALE 3

1.1.3.: BACINO D’UTENZA 4

1.2.: CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA 6

1.3.: RICOGNIZIONE, ATREZZATURE E RISORSE STRUTTURA 6

1.4.: RISORSE PROFESSIONALI 7

SEZIONE 2: LE SCELTE STRATEGICHE

2.1.: PRIORITÀ DESUNTE DAL RAV 8

2.2.: OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI 12

2.3.: PIANO DI MIGLIORAMENTO 13

2.4.: PRINCIPALI ELEMENTI DI INNOVAZIONE 14

SEZIONE 3_ L’OFFERTA FORMATIVA

3.1.: IL CONVITTO 16

3.2.: LA RIFORMA E I NUOVI ISTITUTI PROFESSIONALI 18

.3.3: SCUOLE ANNESSE AL CONVITTO 20

3.3.1: QUALIFICA PROFESSIONALE IN REGIME DI SUSSIDIARIETÀ 21

3.3.2: IPSSAR 21

3.3.3.: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA 27

3.3.4.: INDUSTRIA E ARTIGIANATO PER IL MADE IN ITALY 33

3.4: PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO 37

3.5.: IL PROGETTO CULTURALE DELL’ISTITUTO 38

3.5.1: INCLUSIONE E ACCOGLIENZA 39

3.5.2: ATTIVITÀ DI RECUPERO 40

3.5.3.: CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO 41

3.5.4.: USO DIDATTICO DEI BENI ARTISTICI E AMBIENTALI 41

3.5.5: PROGETTO LETTURA E PROMOZIONE DELLE BIBLIOTECHE SCOLASTICHE 42

3.5.6: INFORMATICA E NUOVE TECNOLOGIE 43

3.5.7: BILINGUISMO 43

3.5.8: EDUCAZIONE ALLA SALUTE –AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA 44

3.5.9.: ISTITUZIONE POLO TECNICO PROFESSIONALE “AGRI POLO” 45

3.5.10.: ORGANICO DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 46

3.6.: ATTIVITÀ PREVISTE IN RELAZIONE AL PIANO NAZIONALE SCUOLA 47

3.7.: VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DIGITALE 50

3.8.: AZIONI DELLA SCUOLA PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA 51

SEZIONE 4 – ORGANIZZAZIONE

4.1 MODELLO ORGANIZZATIVO 54

4.2.:FUNZIONIGRAMMA 54

4.3.: ORGANIZZAZIONE UFFICI E MODALITÀ DI RAPPORTO CON L’UTENZA 80

4.4.: RETI E CONVENZIONI ATTIVA 80

4.5.: PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE e ATA 81

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SEZIONE 1: LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO 1.1: ANALISI DEL CONTESTO SOCIOCULTURALE: LE ORIGINI

Situata nella parte settentrionale del

Tavoliere delle Puglie in provincia di

Foggia, Lucera vanta origini antichissime

anche se non facilmente identificabili. Si

ritiene che fu fondata dai Dauni, antico

popolo italico dal quale scaturirono i

Sanniti, o forse dagli Etruschi (“Luc” in

etrusco significa “bosco”, ed “eri”

significa “sacro”). Ma esiste anche una

versione leggendaria che la volle fondata

dall'eroe greco Diomede il quale, dopo la

guerra di Troia, sbarcò lungo le coste

adriatiche fondando varie città tra cui

Lucera.

Certamente la città dovette godere di grande importanza se di lei parlarono Polibio, Plinio e

Aristotele. Fu alleata di Roma durante le guerre sannitiche e per questo quando ne divenne una

colonia nel 314 a.C. ricevette anche numerosi privilegi tra cui quello di coniare monete, emettere

leggi in materia fiscale e nominare magistrati. Durante le guerre puniche (III sec. a.C.) rinnovò la

sua fedeltà alla Repubblica senza mai cedere ai Cartaginesi, neanche dopo la vittoria a Canne di

Annibale. Divenuta municipium nel 90 a.C., Lucera s'arricchì di monumenti: il foro, le terme,

l'anfiteatro romano e un tempio dedicato a Cerere. In epoca imperiale qui passò l’apostolo Pietro

che diede inizio alla conversione al cristianesimo della città. Vennero fondate le prime chiese.

Scampata per miracolo alla devastazione operata da Goti e Vandali nel V secolo, Lucera fu invece

protagonista nelle lotte tra Bizantini e Ostrogoti (535-553) prima e tra Bizantini e Longobardi poi

(VII sec.). In questo scenario fu rasa al suolo dalle truppe bizantine di Costanzo Secondo (670).

Fu solo dopo la presa di Lucera da parte di Grimoaldo, duca di Benevento, nell'IX secolo che la

città conobbe un periodo di relativa calma fino all'arrivo dei Normanni (XI sec.). La città crebbe

conoscendo il periodo di massimo splendore sotto gli Svevi. Qui l'imperatore Federico II fece

giungere dalla Sicilia circa 60 mila saraceni tra il 1222 e il 1223. La mossa era dettata dall'esigenza

di ridurre gli scontri tra Saraceni e Siculi. Il risultato fu che la città cambiò volto: vennero

costruite moschee, minareti, harem ed alla classica pianta quadrata romana si sostituì il dedalo di

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strade caratteristico dei centri arabi. Divenne quindi la meravigliosa Lugêrah. I Saraceni, grati a

Federico II, s'impegnarono a pacificare anche le popolazioni musulmane della Puglia. L'imperatore

volle anche la costruzione di un magnifico castello. L'arrivo degli Angioini nel 1269, comandati da

Carlo I d'Angiò, vide Lucera assediata e vinta in breve tempo. Venne avviata la costruzione di una

gigantesca cinta muraria, visibile ancora oggi, della Cattedrale e del Palazzo Reale. Dello stesso

periodo sono la chiesa di San Francesco e la chiesa di San Domenico. Il successore al trono, Carlo

II d'Angiò, nel 1300 decise lo sterminio dei Saraceni: Lucera fu assediata e vennero uccisi 20.000

abitanti. La città cambiò il nome in Città di Santa Maria. Nel 1442 Lucera si arrese agli Aragonesi

i quali concessero comunque molti privilegi. Nel 1456 la città venne danneggiata da un terremoto.

Il Rinascimento vide la comparse di molti ordini religiosi in città e la costruzione di nuove chiese.

Gli ordini furono poi soppressi per decreto nel 1806 sotto il governo di Giuseppe Bonaparte. Il

seicento portò depressione economica aggravata da eventi di pestilenza e fu solo con i Borboni che

la città conobbe un nuovo fervore sia intellettuale che economico. Dopo l'esperienza dei moti

risorgimentali Lucera venne annessa al Regno d'Italia nel 1861.

1.1.2.:SITUAZIONE ATTUALE

Lucera oggi conta circa 34.000 abitanti, in gran parte dediti all’agricoltura e al terziario, all’industria

laterizi, metalmeccaniche e alimentare (olearie, vinicole, conserviere, mulini e pastifici).

Il centro storico è collegato alla periferia in rapida espansione: i collegamenti esterni con i paesi del

Sub-appennino Dauno sono assicurati da una molteplicità di automezzi di linea; mentre il

collegamento con Foggia è affidato al servizio ferroviario.

Lucera è ricca di potenziali risorse culturali, consistenti in un ricchissimo patrimonio storico e

monumentale (anfiteatro, castello, chiese, palazzi e vie) per cui merita il titolo di “Città d’arte e di

cultura”.

Vi sono due musei (“Fiorelli” e “Vescovile”) una biblioteca comunale, due Teatri parrocchiali , il

Castello Svevo-Angioino dedicato a Federico II, l’Anfiteatro, la Cattedrale al Duomo, il bellissimo

teatro comunale “Garibaldi” (che ricorda il Petruzzelli), numerose associazioni di volontariato e

alcune associazioni culturali. Quanto appartiene alla cultura territoriale è da ritenersi “risorsa” in

funzione educativa. Tuttavia, nel territorio poche sono le agenzie educative e i luoghi di ritrovo per i

giovani, dove, dopo le attività scolastiche, potrebbero trovare supporto alla formazione integrale della

persona, ritrovare motivazioni e autostima, condizione necessaria per combattere forme di

disagio esistenziale, l’emarginazione scolastica e molte forme di devianza giovanile. Tale realtà si estende

anche ai comuni limitrofi che non sono in grado di sopperire a tali esigenze creando in tal modo disparità

fra l’utenza scolastica che non può usufruire delle stesse opportunità. Nonostante tutto la nostra scuola

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approfitta di collaborazioni con Enti e Associazioni per migliorare il suo contributo per la crescita e la

formazione degli allievi e per la realizzazione occupazionale.

1.1.3.: BACINO D’UTENZA

Gli alunni iscritti al convitto-semiconvitto e scuole annesse IPSSAR-IPIA provengono, oltre che da

Lucera, da altri comuni nel circondario di San Severo, tutti i comuni del Subappennino Dauno per

spingersi fino ai paesi della provincia di Bari e ai paesi confinanti della regione Molise.

Fin dagli esordi l’Istituto si è radicato nel territorio divenendo un sicuro riferimento per tutti gli

operatori del settore, migliorando nel tempo la propria offerta formativa e ampliando progressivamente

la propria utenza. Il Convitto può ospitare fino a 100 tra convittori e convittrici. Cultura e

professionalità, unite a curiosità, creatività e intraprendenza, sono il bagaglio che l’Istituto offre agli

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allievi per il loro inserimento a pieno titolo e con successo nel campo professionale. Ai giovani così

formati, il mondo turistico-alberghiero offre sicure e interessanti prospettive di carriera: chef, maître,

room division o food & beverage manager, direttore di hotel, esperti in catering, banqueting, ristorazione

moderna, organizzatori congressuali, …Lo stesso riserva il mondo dell’industria e dell’artigianato in cui

sono sempre più ricercate specializzazioni nel campo della meccanica, dell’elettronica e della moda. La

professionalità acquisita può essere inoltre una carta vincente nella prospettiva di una autonomia

imprenditoriale, come conferma la testimonianza di molti ex-allievi, ora giovani imprenditori.

L’accresciuta consapevolezza dei rapidi mutamenti che richiedono continui aggiornamenti nel mercato

del lavoro, suggerisce ad alcuni diplomati di proseguire gli studi attraverso corsi post-diploma o percorsi

di livello universitario, specialmente nei nuovi indirizzi di Economia e Management del Turismo, delle

Scienze turistiche e dell’Enogastronomia.

Il territorio, a vocazione turistica sempre crescente, punta ad una qualificazione professionale e il nostro

Istituto riveste l’importante e strategica funzione di soddisfare un fabbisogno culturale e professionale

in sempre maggiore crescita.

Inoltre la scuola, per la sua stessa funzione pone fondamentale attenzione alla “crescita morale ed

educativa” degli allievi quali premesse e promesse future cercando di rispondere ad alcune problematiche

presenti ormai in tutti i contesti socio-culturali: il disorientamento valoriale, la difficoltà di essere sé

stessi in un gruppo che tende ad omologare modi di essere e comportamenti, il progressivo aumento di

famiglie in situazione di disagio soci‐economico, l’eterogenea condizione di livelli di abilità e di

competenze, presenza di alunni con problemi socio‐affettivi e relazionali spesso connessi alla crisi della

famiglia tradizionale, la disaffezione degli strati giovanili verso la partecipazione attiva alla vita sociale.

L’Istituto condivide, per orientare la complessità della sua organizzazione, valori e mission. La loro

definizione tiene conto sia delle Linee Guida Ministeriali che della rilevazione delle esigenze dell’utenza.

La scuola è intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare

l'interazione con le famiglie e con la comunità locale; necessari sono i rapporti con gli enti locali e con le

diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio.

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1.2.: CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA

Denominazione CONVITTO NAZIONALE STATALE “R. BONGHI”

Ordine di Scuola Secondaria di II grado

Tipologia: Convitto con annesso Istituto Professionale

Codice

Meccanografico

CONVITTO: FGV01000C

IS. PROF.LE ANN. AL CONVITTO: FGRH100008

Indirizzo Via IV Novembre, 38 (Sede principale) Viale Dante (Sede staccata)

Telefono 0881/520062 – 0881/520029 (Sede principale) 0881/521010 (Sede staccata)

E.mail [email protected] [email protected]

Sito web http://www.convittobonghi.it/

Indirizzi di studio Enogastronomia – Prodotti dolciari artigianali e industriali, Servizi sala e vendita, Accoglienza turistica, Made in Italy, Elettronica, Meccanica.

Numero classi 33

Numero alunni 720

1.3.: RICOGNIZIONE, ATREZZATURE E RISORSE STRUTTURA

LABORATORI INFORMATICA 6 (tutti con connessione LAN) LABORATORI LINGUISTICI 2 LABORATORIO CUCINA 2 LABORATORIO SALA 2 LABORATORIO BAR 1 LABORATORIO ACCOGLIENZA TURISTICA 1 LABORATORIO MODA 2 LABORATORIO DISEGNO 1 LABORATORIO ELETTRONICA 3 LABORATORIO MECCANICA 3 LABORATORIO MOTORI 1 LABORATORIO DI DIAGNOSTICA 1 LABORATORIO DI SCIENZE 2 AULA TEORICA 35 REFETTORIO 1

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CUCINA 1 INFERMERIA 1 LAVANDERIA 1 PALESTRA COPERTA 2 PISCINA SEMI-OLIMPIONICA 1 AULA PER AMMINISTRAZIONE 8 AULA MAGNA 2 SALA DOCENTI 2 CAMPETTI ESTERNI PER ATTIVITÀ LUDICHE 2

1.4.: RISORSE PROFESSIONALI

DSGA 1

DOCENTI 128

PERSONALE EDUCATIVO 14

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 10

ASSISTENTI TECNICI 10

COLLABORATORI SCOLASTICI 29

GUARDAROBIERI 3

CUOCHI 3

INFERMIERE 1

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SEZIONE 2: LE SCELTE STRATEGICHE

2.1.: PRIORITÀ DESUNTE DAL RAV

A partire dall’anno scolastico 2015-16 tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e

paritarie, sono coinvolte nel processo di autovalutazione con l’elaborazione finale del Rapporto di

Autovalutazione (RAV). Il format per il RAV è stato elaborato dall’INVALSI ed è il frutto di un

lungo percorso di ricerca e sperimentazione che ha coinvolto un vasto campione di scuole. Le scuole

conducono l’autovalutazione prendendo in considerazione tre dimensioni: Contesto e risorse, Esiti e

Processi (suddivisi in Pratiche educative e didattiche e Pratiche gestionali e organizzative). Per ogni

dimensione, si richiede alle scuole di riflettere su alcuni ambiti cui sono associati gli indicatori per

la misurazione oggettiva (Mappa degli Indicatori del RAV). L’autovalutazione, prima fase del

procedimento di valutazione, è un percorso di riflessione interno che coinvolge tutta la comunità

scolastica, finalizzato ad individuare piste di miglioramento. Tale percorso non va considerato in

modo statico, ma come uno stimolo alla riflessione continua sulle modalità organizzative, gestionali

e didattiche messe in atto dalla scuola. L’autovalutazione, promuove iniziative volte alla verifica degli

esiti e dei processi, considerando la scuola come un sistema complesso costituito da settori operativi

interconnessi che necessitano di efficienza e sinergia per migliorare il proprio rendimento. La scuola

si pone quindi come servizio in continuo miglioramento e accoglie iniziative volte alla pianificazione e

al monitoraggio in una logica di autoriflessione e di condivisione dei risultati, dando trasparenza al

ruolo effettivamente svolto da essa. Con riferimento allo specifico processo di autovalutazione, il

primo strumento operativo che la scuola ha adottato è stato il “Questionario Scuola”, predisposto

dall’ Invalsi, validi per rilevare molteplici informazioni: risorse professionali, economiche e materiali,

ambienti con le barriere architettoniche e i vari certificati rilasciati alle scuole, come quello di

agibilità, pratiche educative e didattiche, curriculo, progettazione e valutazione. Fondamentale

anche la fase di monitoraggio del piano dell’offerta formativa realizzata coinvolgendo diverse

componenti scolastiche - i docenti, il personale ATA, i genitori e gli alunni- mirata a raccogliere le

percezioni ed osservazioni su alcuni aspetti del servizio scolastico, sulle questioni educative-

organizzative fondamentali per rendere sempre più efficace l’azione educativo-didattica per

migliorare nel suo insieme la qualità dell’offerta formativa, individuando sia gli eventuali “punti di

debolezza” che i “punti di forza” del nostro Istituto.

Attraverso l’elaborazione e le successive revisioni e modifiche del Rapporto di Autovalutazione si è

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potuta realizzare un’attenta analisi, percorrendo un iter operativo di inserimento ed elaborazione

di informazioni riguardanti l’istituto articolato in cinque sezioni - “CONTESTO”, “ESITI”,

“PROCESSI – pratiche educative e didattiche”, “PROCESSI – pratiche gestionali e educative” e

“PRIORITA’” - ognuna delle quali contiene più aree. Dalla stessa sono emersi specifici punti di forza

e di debolezza per i quali, ai fini di una chiara lettura, si rimanda al RAV. Si riprendono qui in forma

esplicita gli elementi conclusivi del RAV e cioè le priorità riscontrate e i relativi traguardi attesi:

ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA

PRIORITÀ

DESCRIZIONE DEI

TRAGUARDI

Risultati scolastici

Miglioramento dei risultati di

apprendimento in uscita dal primo

biennio di tutti gli indirizzi, in

particolare in Matematica e Inglese.

Riduzione della dispersione

scolastica, con particolare

riferimento al fenomeno

dell’abbandono nel

Biennio.

Riduzione del numero di alunni

insufficienti in Matematica e

Inglese allo scrutinio finale della

classe seconda almeno del 15%

rispetto all'anno scolastico del

triennio precedente

Avvicinare il dato relativo alle non

ammissioni alla classe successiva

e sospensione del giudizio alla

media nazionale.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi

sono:

1. Curricolo, progettazione e valutazione

Produrre per ogni area disciplinare tipologie di prove e griglie di valutazione comuni. Favorire

sulla base di esse il confronto e la cooperazione fra le aree. Monitorare di continuo gli esiti

per avere contezza dei processi messi in atto. Predisporre tempestivamente forme di

tutoraggio per gli studenti in difficoltà

2. Ambiente di apprendimento

Diffondere tra i docenti, per il tramite del team digitale, il ricorso all'uso nella didattica

delle nuove tecnologie comunicative e dei laboratori multimediali di recente realizzazione

grazie ai due Progetti Pon Fesr ai quali la scuola ha partecipato.

3. Inclusione e differenziazione

Individuare forme più efficaci e flessibili per contrastare le difficoltà di

Apprendimento (individualizzazione e personalizzazione dei percorsi).

Promuovere interventi di valorizzazione delle eccellenze ( premialità).

Individuare modalità precoci di intervento sulle difficoltà di apprendimento

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Potenziare il ruolo e l'intervento del neocostituito Gruppo di Lavoro per l'Inclusione, da

trasformarlo in un valido strumento di supporto per l'approntamento di strategie e buone

pratiche inclusive diffuse e la gestione dei casi più critici nelle relazioni scolastiche.

4. Continuità e orientamento

Favorire flussi di comunicazione con le scuole del primo ciclo per la continuità in ingresso.

Sviluppare un'organica attività di accoglienza per gli studenti in ingresso nelle prime

settimane di scuola.

Rafforzare la valenza orientativa nella didattica quotidiana, a partire dalla valutazione dei

propri punti di forza e di debolezza.

5. Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Esplicitare all'interno e condividere con gli stakeholders la missione e l'identità della scuola.

Individuare canali di finanziamento aggiuntivi rispetto a quelli Statali

6. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Rilevare e monitorare le esigenze formative del personale docente.

7. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Mappa delle competenze dei docenti e raccolta delle esperienze formative acquisite dal

personale (CV europeo digitale).

Programmare un piano specifico della formazione docente che risponda ai bisogni esplicitati

dagli stessi nonchè alle loro esigenze latenti

8. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Partecipare ad accordi di rete per implementare i processi didattici e quelli amministrativi.

Digitalizzare la comunicazione scuola-famiglia con l'adozione del registro elettronico in

forma completa.

Promuovere il coinvolgimento delle famiglie nella vita della scuola con iniziative dedicate

(condivisione del P.T.O.F.e del Patto educativo e di corresponsabilità)

ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA

PRIORITÀ

DESCRIZIONE DEI

TRAGUARDI

Risultati nelle prove

standardizzate nazionali

Diminuire il gap con i risultati

regionali e la variabilità degli esiti

nelle prove fra le classi.

Raggiungere nel triennio risultati

medi prossimi ai livelli regionali e

comunque non inferiori ad essi

fino ad un massimo del 15%.

Ridurre la variabilità dei risultati

fra le classi e le discipline

coinvolte a non più del 15%

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Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi

di questa specifica area sono:

1. Curricolo, progettazione e valutazione

Produrre per ogni area disciplinare tipologie di prove e griglie di valutazione comuni. Favorire

sulla base di esse il confronto e la cooperazione fra le aree

Monitorare di continuo gli esiti per avere contezza dei processi messi in atto. Predisporre

tempestivamente forme di tutoraggio per gli studenti in difficoltà

Progettare nelle tre rispettive aree disciplinari coinvolte nelle prove standardizzate moduli e

percorsi integrati con le tipologie delle prove stesse, monitorando i livelli e i processi di crescita

3. Ambiente di apprendimento

Diffondere tra i docenti, per il tramite del team digitale, il ricorso all'uso nella didattica delle

nuove tecnologie comunicative e dei laboratori multimediali di recente realizzazione grazie ai due

Progetti Pon Fesr ai quali la scuola ha partecipato.

Estendere l'uso delle Tic nella didattica e sfruttarne le potenzialità maggiori che esse offrono

nel gestire prove strutturate secondo test. Rendere più familiare l'uso di test anche come forma

di autovalutazione.

5. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Favorire la cooperazione fra i docenti, facendo leva su forme di leadership diffusa, quali ad es. il

team digitale, il Niv o commissioni ad hoc, per promuovere le buone pratiche e quelle di successo

sul terreno della didattica laboratoriale e della valutazione.

Tali obiettivi saranno perseguibili impiegando tutte le risorse umane dell’istituto, con i diversi

livelli di responsabilità, snellendo i processi di comunicazione tanto da renderla più fluida e

veicolare.

Diverse sono le fasi poste in essere per perseguire il miglioramento di istituto:

Costituzione di un gruppo di lavoro operativo (Nucleo di Valutazione

Interno).

Consultazione, in incontro periodici, del Collegio dei docenti, Consiglio di Istituto e

Commissioni di lavoro.

Condivisione di esperienza valutative presenti in modelli teorici e materiali informativi

prodotti anche in ambito territorio nazionale, formazione dei docenti sulla progettazione

per competenze; sulle metodologie didattiche con l’utilizzo consapevole delle TIC a

supporto della didattica; sull’elaborazione di griglie valutative disciplinari partendo da un

confronto aperto sulle specifiche competenze richieste agli studenti.

Momenti di riflessione e progettazione nei dipartimenti e nei consigli di classe

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Elaborazione di format e modelli comuni per una progettazione per competenze e non per

obiettivi e a partire dalla necessità di impianti progettuali inter-multidisciplinari, comune

per classi parallele, per individuare linee innovative di didattica integrata, laboratoriale e

di strategie di flessibilità, per preparare prove strutturate comuni da somministrare

periodicamente.

Elaborazione di un modello strutturato e operativo di lavoro.

Inoltre, fondamentale è costruire, in modo condiviso, veri e propri protocolli di osservazione e

documentazione dei processi e degli esiti, utilizzati da tutti i docenti in itinere al fine di valutare

se si sono verificati dei cambiamenti, dei miglioramenti, se si sono perseguiti gli obiettivi

prefissati, se il modello posto in essere è stato efficace per eventualmente attivare processi di

interventi differenti riformulando gli obiettivi, la tempistica, …

Tutto ciò, vedrà la partecipazione di tutti gli attori delle comunità scolastiche, produrrà risultati

positivi sugli esiti degli studenti e sulle attività dei dipartimenti e consigli di classe, renderà il

Collegio e la comunità scolastica più responsabile e consapevole degli effetti dell’azione didattica.

2.2.: OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI

Così come disposto dall’art. 1 comma7 della legge 07/2015, “le istituzioni scolastiche, nei limiti delle

risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la

finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta

formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto

della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di

potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi

formativi individuati come prioritari.

In tal senso il nostro istituto, dopo un’attenta analisi della situazione di fatto ha individuato quali

prioritari i seguenti obiettivi formativi:

sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo

tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della

cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle

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conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione

all'autoimprenditorialità;

sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,

della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del

bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio

degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati

anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e

delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo

studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della

ricerca il 18 dicembre 2014;

valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di

sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le

organizzazioni del terzo settore e le imprese;

incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;

valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli

studenti;

individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito

degli alunni e degli studenti;

definizione di un sistema di orientamento.

2.3.: PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il PdM si configura come un percorso mirato alla realizzazione delle azioni necessarie per la crescita del

nostro Istituto. Esso viene ogni anno aggiornato, come previsto dal DPR 80/13, a conclusione del processo

di autoanalisi d’istituto sulla scorta dei PDD (punti di debolezza) e PDF (punti di forza) registrati e,

conseguentemente, sulla base delle priorità strategiche individuate e condivise nel Collegio Docenti.

Il Piano di Miglioramento, se necessario, sarà rimodulato tenendo conto di:

Autoanalisi dei diversi gruppi di insegnamento

Analisi collegiale degli esiti di apprendimento (prove di ingresso e finali) in tutte le classi

Analisi in sede collegiale e di consiglio d'istituto della congruenza fra obiettivi del

progetto e risultati raggiunti

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Questionari rivolti agli alunni e alle famiglie per verificarne l'accettazione

dell'organizzazione didattica

Questionari rivolti a docenti, educatori e ATA

Incontri con esperti allo scopo di controllare e regolare i processi in atto (GOT)

Esiti delle indagini condotte dall’Invalsi nell’ambito delle rilevazioni nazionali sul sistema

di istruzione

Per un’attenta analisi del Piano di miglioramento si rimanda al relativo allegato.

2.4.: PRINCIPALI ELEMENTI DI INNOVAZIONE

Si intende configurare un modello di Scuola unitario nell'ispirazione pedagogica, nella scelta

curricolare/progettuale, nel sistema di verifica e valutazione, con una programmazione didattica curata

per aree, dipartimenti disciplinari e ambiti, in continuità per i ragazzi frequentanti l’Istituzione

scolastica.

L'approccio metodologico-organizzativo è di tipo sistemico: si fonda su studi, teorie ed esperienze che

evidenziano una significativa soddisfazione laddove si pone l'apprendimento al centro della cultura

organizzativa (learning organization);

a) considera l'organizzazione come comunità di pratiche che condivide le conoscenze e le competenze

disponibili al suo interno, le sviluppa e le implementa rendendole patrimonio comune;

b) utilizza l'errore come fattore di problematicità per la ricerca di altre soluzioni/percorsi.

Questa visione organizzativa prevede una leadership diffusa per valorizzare ed accrescere la

professionalità dei singoli e dei gruppi, che faccia leva su competenze, capacità, interessi, motivazioni,

attraverso la delega di compiti ed il riconoscimento di spazi di autonomia decisionale e di responsabilità.

Presupposto è una visione del docente ispirata ai principi di cui all'art.33 della Costituzione, e della Scuola

come luogo, ambiente, comunità che educa e forma gli alunni. Le competenze professionali acquisite

attraverso l’aggiornamento e l’esperienza sono messe a disposizione dell’intero Istituto come tutoraggio

per gli insegnanti meno esperti o di nuova nomina, è all’esterno per la formazione di insegnanti di altre

realtà scolastiche dell’ambito territoriale per l’implementazione di esperienze significative. Tali risorse

sono alla base dell’innovazione didattica ed educativa che ogni giorno si cerca di attuare nella scuola:

di notevole importanza è la sperimentazione di nuove metodologie didattiche per l’inclusione

scolastica e la riduzione della dispersione, infatti, si cerca di interessare e coinvolgere anche gli

alunni più problematici

tutte le aule sono dotate di supporti informatici adeguati (Lim, Pc, connessione) che sono

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15

fondamentale per andare oltre la solita lezione trasmissiva e applicare, per esempio, la Flipped

Classroom anche grazie alla creazione di classi virtuali con la piattaforma Moodle, per scambio di

materiali di studio

fondamentale è la programmazione per classi parallele che permette non solo di mantenere gli

stessi standard formativi in tutte le classi, ma anche di lavorare a classi aperte con un notevole

valore aggiunto al processo formativo

la scuola pone particolare attenzione all’interazione con il territorio infatti periodicamente

organizza manifestazioni aperte alla cittadinanza su tematiche di forte valenza culturale che

vedono il coinvolgimento di alunni, docenti e personaggi illustri opportunamente invitati

ci si auspica la piena digitalizzazione della segreteria per favorire la dematerializzazione e

snellire i processi comunicativi.

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16

SEZIONE 3: L’OFFERTA FORMATIVA

3.1.: IL CONVITTO

Il Convitto Nazionale Statale “ R. BONGHI “è una istituzione scolastica sorta nel 1807 per decreto di

Re Giuseppe Bonaparte, ospitato da 210 anni in un pregevole edificio del ‘400, ex Convento dei padri

Celestini, di proprietà della stessa Istituzione. Sin dai primi anni il Real Convitto fu sede di molteplici

facoltà universitarie fino all’11 settembre 1860 quando divenne esclusivamente Liceo Ginnasio e Convitto

Nazionale, intitolato dapprima all’economista napoletano del Settecento Carlantonio Broggia e poi, nel

1896, al nome dell’illustre uomo politico lucerino, traduttore di Platone, giornalista, scrittore e ministro

della Pubblica Istruzione Ruggero Bonghi, il cui monumento in marmo troneggia nella piazza antistante,

pure a lui intitolata.

L’edificio è costituito da 7000 mq coperti, con annesse strutture sportive (campi gioco, palestra e piscina

coperta), parcheggi e ampio giardino.

Parte dell’edificio è riservato agli alunni che godono del convitto (camere da letto, bagni, docce, sale per

lo studio e il tempo libero, cucina e ampia sala da pranzo, queste ultime riservate anche ai semiconvittori).

Esso accoglie tre tipologie di alunni:

i Convittori e le Convittrici: sono alunni ospitati all'interno della struttura dal lunedì sino al

termine delle lezioni e possono essere alunni frequentanti le scuole annesse o alunni di scuole

superiori frequentanti del territorio;

i Semi – Convittori: sono alunni ospitati dalla mattina alla sera e rientrano in famiglia giornalmente

entro le 18.00; consumano all'interno del Convitto il pasto e la merenda e vengono seguiti nelle

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ore pomeridiane da personale educativo.

gli Esterni: sono alunni che, in base al numero di posti disponibili, vengono accolti nelle scuole

annesse al Convitto e rientrano in famiglia al termine delle lezioni.

All'interno del Convitto funzionano:

una cucina autonoma con cuoco e aiutanti cuochi (personale che deve possedere come requisito un

diploma di scuola alberghiera con qualifica di cuoco)

un guardaroba - lavanderia per tutte le esigenze che vanno dal tovagliato alle lenzuola, al riordino

- custodia di tutto il corredo degli alunni.

un magazzino in cui vengono custodite le derrate alimentari e il materiale delle pulizie

gli operatori scolastici addetti alle scuole e al semi - convitto pomeridiano

gli operatori scolastici addetti a riordino a alla pulizia delle camerette e degli ambienti utilizzati

per il Convitto

gli operatori scolastici addetti al servizio di ausilio cucina e servizio mensa

gli operatori scolastici addetti alla portineria diurna e notturna.

un'infermeria per l'assistenza e le prime cure.

Convittori e semiconvittori sono raggruppati in squadre tenendo conto, ove possibile, della continuità,

della classe frequentata, della sezione di appartenenza, dell’età anagrafica. Ogni squadra è affidata ad

uno o più Istitutori. Detti raggruppamenti non sono rigidamente precostituiti, infatti all’occorrenza è

possibile raggruppare gli alunni in base alle attività.

Per ampliare l’offerta formativa del Convitto, il linea con il Rav troveranno seguito i seguenti progetti:

ESAME CAMBRIDGE “KEY FOR SCHOOLS (A2)”, IO SONO LA MIA SCUOLA, MASTERCHEF,

SOMELIER, LABORATORIO MUSICALE, DANCING TOGETHER, CONVITTO DIGITALE, CROCIERA

MEDITERRANEO OCCIDENTALE, CONVITTIADI 2020, CONVITTO IN FESTA.

ORGANIGRAMMA CONVITTORI E SEMICONVITTORI

CONVITTO Maschile 37

Femminile 43

SEMICONVITTO 90

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18

3.2.: LA RIFORMA E I NUOVI ISTITUTI PROFESSIONALI

Il Decreto lgs. n. 61/2017, in attuazione di apposita delega contenuta nella Legge 107/15, reca la revisione

dei percorsi dell’istruzione professionale statale, disegnando una diversa organizzazione della didattica

e ridefinendo i precedenti indirizzi, le articolazioni e le opzioni, in contestualità con il potenziamento

delle attività laboratoriali, anche con la rimodulazione dei quadri orari così da conferire ai medesimi una

più compiuta e visibile identità, eliminando le sovrapposizioni con gli istituti tecnici e meglio

fisionomizzando la loro vocazione, all’insegna di un pragmatico realismo in grado di contenere dispersione

e abbandoni. L’obiettivo è formare figure professionali di livello intermedio per l’assunzione di ruoli

operativi, con adeguate responsabilità in relazione alle attività economiche di riferimento ed offrire

risposte articolate e dinamiche alle domande del mondo del lavoro e delle professioni, tali da far

percepire i saperi appresi come utili, significativi e riscontrabili nel reale. Un’istanza, quest’ultima, non

da oggi estesa a tutti i settori/ambiti di istruzione (formale, non formale, informale), perché la

dimensione in senso stretto professionale non va riferita al carattere specifico del percorso seguito,

bensì all’utilizzo professionale che ogni tipologia di istruzione, anche tecnica o liceale, realizza. Un’istanza

recepita dalla recentissima Raccomandazione del Consiglio dell’unione europea sulle competenze chiave

per l’apprendimento permanente, del 22 maggio 2018, sostitutiva della Raccomandazione del Parlamento

e del Consiglio del 18 dicembre 2006.

Funzionali a questo rimarcato scopo sono l’accentuata flessibilità organizzativa-didattica e la

personalizzazione dei percorsi, per corrispondere alle diversità degli stili cognitivi e capacità di

apprendimento degli studenti, alle loro sensibilità ed attitudini, ai differenti livelli motivazionali.

E’ pertanto riscritto l’assetto ordinamentale figurante nel D.P.R. 87/10, che viene abrogato unitamente

alle Linee guida per il biennio (Direttiva 65/10), per il triennio (Direttiva 5/12) e alle articolazioni delle

aree d’indirizzo negli spazi di flessibilità (Direttiva 70/12).

In luogo dei due settori (Servizi e Industria e artigianato), comprendenti in totale sei indirizzi, vi sono

ora 11 indirizzi di studio per ciascuno dei quali è definito il relativo Profilo educativo, culturale e

professionale (PECUP), o profilo in uscita dello studente, con i relativi risultati di apprendimento declinati

in termini di competenze, abilità e conoscenze, nei relativi significati aventi una consolidata

legittimazione istituzionale.

Le competenze sono intese come comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o

nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e abilità acquisite nei

contesti di apprendimento formale, non formale, informale. Nel Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF)

le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

Le abilità sono intese come capacità di applicare conoscenze e di utilizzare il know-how per portare a

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19

termine compiti e risolvere problemi. Nell’EQF sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del

pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali,

strumenti).

Le conoscenze sono intese come risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento:

sono quindi un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relativi a un settore di lavoro o di studio. Esse

sono descritte nell’EQF come teoriche e/o pratiche.

Circa l’assetto organizzativo, resta la struttura quinquennale dei percorsi di istruzione professionale (IP)

– erogata negli istituti di istruzione, statali e paritari, con il rilascio del diploma di istruzione secondaria

superiore – e la loro articolazione in un biennio e in un successivo triennio.

Nel biennio può completarsi l’obbligo dell’istruzione, che può altresì continuare ad essere assolto – oltre

che negli istituti tecnici e nei licei – anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP)

di competenza delle regioni o nei percorsi di apprendistato, di cui al D. Lgs 81/15.

Il biennio possiede ora un più marcato e visibile carattere unitario. Prevede 1.188 ore di attività e

insegnamenti di istruzione generale e 924 ore di attività e insegnamenti di indirizzo, comprensive del

tempo da destinare al potenziamento dei laboratori.

Il triennio rimane invece strutturato nei distinti terzo, quarto e quinto anno, con 1.056 ore, comprendenti

462 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e 594 ore di attività e insegnamenti di indirizzo:

tutti e tre preordinati al consolidamento e al progressivo innalzamento dei livelli acquisiti nel biennio per

un rapido accesso al lavoro.

Il totale delle 2.112 ore (corrispondenti a 32 ore settimanali), Il triennio rimane invece strutturato nei

distinti terzo, quarto e quinto anno, con 1.056 ore, comprendenti 462 ore di attività e insegnamenti di

istruzione generale e 594 ore di attività e insegnamenti di indirizzo: tutti e tre preordinati al

consolidamento e al progressivo innalzamento dei livelli acquisiti nel biennio per un rapido accesso al

lavoro.

Circa l’assetto didattico, il Consiglio di classe redige per ogni studente, entro il 31 gennaio del primo anno

di frequenza, il Progetto formativo individuale, basato su un bilancio personale che evidenzia i saperi e le

competenze acquisiti anche in modo non formale ed informale, idoneo a rilevare sia le sue riscontrate

potenzialità che le sue carenze, per motivarlo ed orientarlo nella progressiva costruzione del proprio

percorso formativo e lavorativo.

Sentito lo stesso Consiglio di classe, il dirigente scolastico individua, all’ interno dell’istituzione scolastica,

i docenti che assumono la funzione di tutor per sostenere gli studenti nell’attuazione e nello sviluppo del

predetto PFI.

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20

3.3.: SCUOLE ANNESSE AL CONVITTO

Al Convitto Nazionale “R. Bonghi” sono annesse due Istituti di Istruzione Superiore: l’IPSSAR con

l’indirizzo “Enogastronomia e ospitalità alberghiera” e l’IPIA con gli indirizzi “Industria e artigianato per

il Made in Italy” e “Manutenzione e Assistenza tecnica”.

Essi, oltre a fornire solide basi culturali, si impegnano quotidianamente in un’azione diretta a promuovere

negli studenti una salda coscienza civica, sentimenti di pace, spirito di collaborazione, disponibilità alla

tolleranza. Si propongono inoltre di:

favorire il processo di maturazione dell'identità personale e socio-culturale dell’alunno;

promuovere la conoscenza del territorio per agevolarne l’inserimento attivo, in una prospettiva

non solo locale, ma anche nazionale ed europea;

attivare iniziative di orientamento che facilitino sbocchi professionali; promuovere l’attività

sportiva, la ricerca, la sperimentazione didattica;

improntare il rapporto docente-discente al colloquio su un piano di pari dignità e reciproco

rispetto;

innalzare il tasso di successo scolastico mettendo in atto tutte le strategie necessarie per il

recupero degli alunni in difficoltà e per ridurre le cause di disagio e di malessere; ampliare

l’offerta formativa conciliando tradizione ed innovazione.

ALUNNI IPSSAR 532

ALUNNI IPIA 188

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3.3.1: QUALIFICA PROFESSIONALE IN REGIME DI SUSSIDIARIETÀ

“Nel quadro di intese tra il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministero

dell’economia e delle finanze e le singole Regioni, per i giovani tra i 14 e i 18 anni, gli istituti

professionali possono svolgere - in regime di sussidiarietà - un ruolo integrativo e complementare

rispetto ai sistemi regionali di istruzione e formazione professionale per il rilascio di qualifiche

triennali e diplomi professionali quadriennali indicati negli Accordi di cui all’art.27, comma 2, del

Decreto Lgs. 226/2015.” Il nostro Istituto ha aderito al sistema di sussidiarietà, previsto dalla

Regione Puglia per il rilascio di qualifiche professionali a tutti gli studenti che lo richiedono.

3.3.2: IPSSAR

ENOGASTRONOMIA ED OSPITALITÀ ALBERGHIERA

I settori sono:

ARTICOLAZIONE – ENOGASTRONOMIA

ARTICOLAZIONE – PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E

INDUSTIALI

ARTICOLAZIONE – SERVIZI DI SALA E VENDITA

ARTICOLAZIONE – ACCOCLIENZA TURISTICA

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22

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23

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità

alberghiera ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere

dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di

organizzazione e gestione dei servizi.

È in grado di:

Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della

commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e d ospitalità.

Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle

risorse umane.

Applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la

sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.

Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al

cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio.

Comunicare in almeno due lingue straniere.

Reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il

ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi.

Attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici.

Curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle

risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi

prodotti.

Nelle articolazioni “Enogastronomia e Prodotti dolciari artigianali e industriali”, il diplomato è in

grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e

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presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le

tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.

Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di svolgere attività operative

e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di

prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo richiesta dei mercati e della clientela,

valorizzando i prodotti tipici.

A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni, conseguono i

risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,

chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.

Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a

specifiche necessità dietologiche.

Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,

valorizzando i prodotti tipici.

Nell’articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti

delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e

alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche

attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.

A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato consegue i risultati di apprendimento di

seguito specificati in termini di competenze.

Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza,

informazione e intermediazione turistico-alberghiera.

Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle

richieste dei mercati e della clientela.

Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la

progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche,

culturali e enogastronomiche del territorio.

Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le

tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.

A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nell’indirizzo Servizi per l’enogastronomia e

l’ospitalità alberghiera conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di

competenze.

Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.

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25

Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e

prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando

le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il

coordinamento con i colleghi.

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove

tendenze di filiera.

Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza

e tracciabilità dei prodotti.

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la

produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

Sbocchi professionali:

Concorsi nella pubblica amministrazione; iscrizione all’università; chef, cuoco, pasticcere, maitre e

responsabili di sala, sommellier, camerieri e barman, gestori di locali e/o mense aziendali o scolastiche,

consulente gestionale per ristoranti, alberghi, industrie alimentari, food and beverage manager, portiere,

receptionist, addetto all’accoglienza, hostess/steward fieristici, tour operator, guida turistica,

animatore, interprete turistico, manager di agenzia di viaggi, consulente e formatore.

IPSSAR - SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA

E L'OSPITALITÀ ALBERGHIERA

QUADRO ORARIO SETTIMANALE

DISCIPLINE

ORE ANNUE

BIENNIO TRIENNIO

1 2 3 4 5

Attività ed Insegnamenti dell'Area Generale

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 2 2 2 2

Storia 1 2 2 2 2

Geografia 1

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto e economia 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

RC o attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore area generale 18 18 14 14 14

Attività ed Insegnamenti Obbligatori dell'Area d'Indirizzo

Scienze integrate (Sc. della terra e

Biologia)

2

Scienze integrate (Chimica) 2

Scienza degli alimenti 2 2

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Tecnologia dell’informazione e della

comunicazione

2 1

Laboratori di servizi enogastronomici -

settore cucina 2**(°) 2**(°)

Laboratori di servizi enogastronomici -

settore sala e vendita 2**(°) 3**(°)

Laboratori di servizi accoglienza

turistica 2** 2**

Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3

ARTICOLAZIONE - ENOGASTRONOMIA

Scienza e cultura dell'alimentazione 4 3 3

Diritto e tecniche amministrative della

struttura ricettiva

4 5 5

Laboratorio di servizi enogastronomici -

settore cucina

7** 5** 4**

Laboratorio di servizi enogastronomici -

settore sala e vendita

2** 2**

ARTICOLAZIONE - PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI

Scienza e cultura dell'alimentazione,

analisi e controlli microbiotici dei

prodotti alimentari

3

3

3

di cui in compresenza 1*

Diritto e tecniche amministrative 2 2

Laboratorio di servizi enogastronomici - 9** 3** 3**

settore pasticceria

Laboratorio di chimica e Chimica

industriale

1* 2* 1*

Tecniche di organizzazione e gestione

dei processi produttivi

2 3 4

ARTICOLAZIONE - SERVIZI DI SALA E VENDITA

Scienza e cultura dell'alimentazione 4 3 3

di cui in laboratorio 1*

Diritto e tecniche amministrative

della struttura ricettiva

4 5 5

Laboratorio di servizi enogastronomici -

settore cucina

2** 2**

Laboratorio di servizi enogastronomici -

settore sala e vendita

7** 5** 4**

ARTICOLAZIONE - ACCOGLIENZA TURISTICA

Scienza e cultura dell'alimentazione 4 3 2

di cui in laboratorio 1*

Diritto e tecniche amministrative della

struttura ricettiva

4 5 6

Tecniche di comunicazione 2 2

Laboratorio di servizi di

accoglienza turistica

4** 6** 5**

Totale ore area d'indirizzo 14 14 18 18 18

Totale ore 32 32 32 32 32

*: l'attività didattica di laboratorio caratterizza l'area d'indirizzo dei percorsi formativi. Le ore

di laboratorio sono in compresenza con l'insegnante tecnico pratico. Le ore in compresenza sono

programmate nell'ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base di scelte didattiche

organizzative della scuola.

**: Insegnamento svolto in laboratorio ed affidato ad un insegnante tecnico pratico.

(°): la classe è organizzata in squadre.

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27

3.3.3.: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA I settori sono:

IPAI - “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”: curvatura

elettrico – elettronica;

IPMM – “Manutenzione Mezzi di trasporto”.

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede

le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione

ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati

tecnici, anche marittimi.

Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali

(elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in

relazione alle esigenze espresse dal territorio.

I risultati di apprendimento generali per il diplomato in Manutenzione ed Assistenza Tecnica sono

esprimibili in termini di competenze da raggiungere come segue:

Controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità

del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e

sulla salvaguardia dell’ambiente;

Osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli

interventi.

Utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo

presenti nei processi lavorativi e nei servizi che li coinvolgono;

Gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento;

Reperire e interpretare documentazione tecnica;

Assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei

dispositivi;

Agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi

autonome responsabilità;

Segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche;

Operare nella gestione dei servizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.

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IPAI - “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”- Curvatura

ELETTRICO-ELETTRONICA

Diploma di: Tecnico Assistenza e Manutenzione Apparati Impianti e Servizi

Tecnici

Oltre alle competenze generali relative alla figura professionale dell’indirizzo MAT - “Manutenzione

e assistenza tecnica”, l’opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”, attiva nella

curvatura elettrico – elettronica, specializza e integra le conoscenze e competenze in uscita

dall’indirizzo, in continuità con la tradizione della scuola e soprattutto in coerenza con la filiera

produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio, con competenze rispondenti ai fabbisogni

delle aziende impegnate nella manutenzione di apparati e impianti elettrici, elettronici,

elettromeccanici, Industriali e civili, e relativi servizi tecnici.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica”,

opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali” consegue i risultati di apprendimento di

seguito descritti in termini di competenze:

Comprendere, interpretare e analizzare schemi di apparati, impianti e servizi tecnici industriali

e civili.

Utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della normativa sulla sicurezza.

Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta

funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione,

nel contesto industriale e civile.

Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo

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29

di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto

delle modalità e delle procedure stabilite.

Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni

degli apparati e impianti industriali e civili di interesse.

Garantire la messa a punto a regola d’arte degli apparati e impianti industriali e civili,

collaborando alle fasi di installazione, collaudo e di organizzazione-erogazione dei relativi

servizi

Agire nel sistema di qualità, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi

efficienti ed efficaci.

Sbocchi professionali:

Concorsi pubblica amministrazione; iscrizione università; aziende di produzione, installazione,

manutenzione, di commercio dei settori elettrico ed elettronico; esperto nei sistemi di automazione

(microcntrollori, PLC, ARDUINO ecc…) e impiantistico industriale e civile. Lavoro autonomo come

titolare di impresa di: costruzione e manutenzione di apparati, impianti e dispositivi elettrici,

elettronici e di automazione, industriale e civile.

IPMM - “Manutenzione dei mezzi di trasporto”

Diploma di: Tecnico Assistenza e Manutenzione Mezzi di trasporto

Oltre alle competenze generali relative alla figura professionale dell’indirizzo MAT - “Manutenzione

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30

e assistenza tecnica”, l’opzione “MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO”, specializza e integra

le conoscenze e competenze in uscita dall’indirizzo, in continuità con la tradizione della scuola e

soprattutto in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio, con

competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nelle costruzioni meccaniche,

manutenzione di motori e parti meccaniche dei mezzi di trasporto, costruzione e manutenzione di

macchinari, e relativi servizi tecnici. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in

“Manutenzione e assistenza tecnica”, opzione “Mezzi di trasporto” consegue i risultati di

apprendimento di seguito descritti in termini di competenze:

Comprendere, interpretare e analizzare la documentazione tecnica relativa al mezzo di

trasporto.

Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza,

strumenti e tecnologie specifiche.

Seguire le normative tecniche e le prescrizioni di legge per garantire la corretta

funzionalità del mezzo di trasporto e delle relative parti, di cui cura la manutenzione nel

contesto d’uso.

Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo

di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto

delle modalità e delle procedure stabilite.

Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni

dei sistemi e degli impianti relativi al mezzo di trasporto.

Garantire e certificare la messa a punto a regola d’arte del mezzo di trasporto e degli

impianti relativi, collaborando alle fasi di installazione, collaudo ed assistenza tecnica

degli utenti.

Agire nel sistema di qualità, gestire le esigenze del committente, reperire le risorse

tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle

richieste

Sbocchi lavorativi:

Concorsi Pubblica Amministrazione; Iscrizione Università; Aziende dei settori produzione,

manifatturiero e commercio nel settore meccanico; Esperto del sistema CAD-CAM nel

settore industriale e artigianale. Lavoro autonomo come Titolare di impresa di: manutenzione

dei mezzi di trasporto e/o di officine meccaniche

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31

INDIRIZZO IPAI QUADR0 ORARIO SETTIMANALE

DISCIPLINE

ORE

BIENNIO TRIENNIO

1 2 3 4 5

Attività ed Insegnamenti dell'Area Generale

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 1 2 2 2

Geografia 1 //

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto e economia 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

RC o attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore area generale 18 18 15 15 15

MANUTEZIONE ED ASSISTENZA TECNICA – Opz. IPAI – Apparati ed Impianti

Scienze integrate (sc. della Ter. e Biol.) 2 / /

Scienze integrate (Chimica) 1 (1*)

Scienze integrate (Fisica) 1 (1*) 2 (1*)

Tecnologie e tecniche di rappresentazione

grafica 2 (2*) 3 (3*)

Tecnica dell’informazione e della

comunicazione 3 (3*) 2 (2*)

Laboratori tecnologici ed esercitazioni

Pratiche. 6** 6** 4** 3** 3**

Tecnologie e tecniche di installazione e

manutenzione di apparati ed impianti civili ed

industriali

3(2*) 5(2*) 7(2*)

Tecnologie elettriche, elettroniche ed

automazione 5(2*) 4(2*) 3(2*)

Tecnologie meccaniche 5(2*) 5(2*) 4(2*)

Totale ore area d'indirizzo 14 14 17 17 17

(*) le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio in compresenza con insegnanti

tecnico-pratici.

** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

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INDIRIZZO IPMM (Meccanica)

QUADR0 ORARIO SETTIMANALE

DISCIPLINE

ORE

BIENNIO TRIENNIO

1 2 3 4 5

Attività ed Insegnamenti dell'Area Generale

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 1 2 2 2

Geografia 1 //

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto e economia 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

RC o attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore area generale 18 18 15 15 15

MANUTEZIONE ED ASSISTENZA TECNICA – Opz. IPMM – Manutenzione Mezzi di Trasporto

Scienze integrate (sc. della Ter. e Biol.) 2 / /

Scienze integrate (Chimica) 1 (1*)

Scienze integrate (Fisica) 1 (1*) 2 (1*)

Tecnologie e tecniche di rappresentazione

grafica 2 (2*) 3 (3*)

Tecnica dell’informazione e della

comunicazione 3 (3*) 2 (2*)

Laboratori tecnologici ed esercitazioni

Pratiche. 6** 6** 4** 3** 3**

Diagnostica 3(2*) 5(2*) 7(2*)

Tecnologie meccaniche 5(2*) 5(2*) 4(2*)

Tecnologie elettriche, elettroniche ed automazione

5(2*) 4(2*) 3(2*)

Totale ore area d'indirizzo 14 14 17 17 17

(*) le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio in compresenza con insegnanti

tecnico-pratici.

** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

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33

3.3.4.: INDUSTRIA E ARTIGIANATO PER IL MADE IN ITALY

IPTS –opzione: Tessile sartoriale (DAL TERZO ANNO)

Confluisce in questo nuovo indirizzo il precedente Produzioni Industriali e Artigianali già proveniente da

vecchio tecnico dell’ abbigliamento e della moda

Il Diplomato di istruzione professionale nell'indirizzo Produzioni industriali e artigianali

Page 35: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

34

interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di

prodotti industriali e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali.

Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali

in particolare nel settore Abbigliamento e Moda e specificamente sviluppate in relazione alle

esigenze espresse dal territorio.

È in grado di:

Scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento.

Utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per

operare autonomamente nei processi in cui è coinvolto.

Applicare le normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli

addetti alle lavorazioni, degli utenti e consumatori.

Osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla

distribuzione e all’uso dei prodotti di interesse.

Supportare l’amministrazione e la commercializzazione dei prodotti.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nelle “Produzioni industriali e artigianali”

consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze:

Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti

produttivi e gestionali.

Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie

specifiche.

Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione,

diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali.

Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di

controllo qualità nella propria attività lavorativa.

Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione

sistemica.

Svolgere la propria attività lavorando in équipe, integrando le proprie competenze all’

interno di un dato processo produttivo.

Riconoscere e valorizzare le componenti creative in relazione all’ ideazione dei processi

e prodotti innovativi nell’ ambito industriale e artigianale.

Sbocchi lavorativi:

Concorsi Pubblica Amministrazione; Iscrizione Università; Aziende dei settori produzione,

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35

manifatturiero e commercio nel settore della Moda; Esperto della produzione di tessuti e del

sistema CAD-GRAFIC nel settore industriale e artigianale. Stilista e modellista. Lavoro autonomo

come Titolare di impresa, di produzione manifatturiera nel campo della moda.

OFFERTA SUSSIDIARIA

Operatore della moda

L'Operatore della Moda possiede competenza e abilità per inserirsi con mobilità in qualsiasi

realtà produttiva dell'industria e dell'artigianato. Egli acquisisce una cultura della moda nella sua

molteplicità attraverso gli strumenti di lettura degli aspetti culturali, sociali ed economici

espressi con le competenze tecniche acquisite.

L'Operatore della Moda:

interpreta e produce un figurino essenziale, graficamente chiaro, proporzionalmente

corretto, mediatamente verificabile nel laboratorio di modellistica;

lo correda di note sartoriali esaurienti e appropriate e lo completa eventualmente di

campionature di tessuti;

conosce ed applica la modellistica artigianale ed industriale di base, nonché la confezione

artigianale di base; conosce ed utilizza i principali strumenti e impianti di laboratorio;

conosce e sceglie o indica il tessuto idoneo al modello progettato in laboratorio e ne valuta

le caratteristiche merceologiche base.

utilizza le tecnologie computerizzate specifiche più avanzate.

Capacità Professionali: Settore Moda nel campo dell'Industria e dell'Artigianato.

Il Tecnico dell'Abbigliamento e della Moda ha competenza, abilità ed esperienza per inserirsi nel

sistema della moda; ha capacità progettuali che gli consentono di operare nei diversificati e

mutevoli contesti aziendali; conosce il ciclo completo di lavorazione e di organizzazione aziendale,

i materiali, la tipologia delle attrezzature, l'uso della strumentazione computerizzata; sceglie e

gestisce le informazioni, individuandone le priorità nell'ambito del processo produttivo; ricerca

soluzioni funzionali alle varie fasi del lavoro; conosce ed utilizza i meccanismi ed i codici della

comunicazione aziendale e del mercato.

Sbocchi professionali

Concorsi Enti Pubblici; Stilista, Modellista. Esperto produzione tessuti e del sistema CAD-GRAHC

nel settore Industriale e Artigianale.

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36

INDIRIZZO MODA

QUADR0 ORARIO SETTIMANALE

DISCIPLINE

ORE

BIENNIO TRIENNIO

1 2 3 4 5

Attività ed Insegnamenti dell'Area Generale

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 1 2 2 2

Geografia 1 //

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto e economia 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

RC o attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore area generale 18 18 15 15 15

Produzioni artigianali ed industriali – Moda

Scienze integrate (sc. della Ter. e Biol.) 2 / /

Scienze integrate (Chimica) 2 (1*)

Tecnologie di disegno e progettazione 4 (4*) 4 (3*)

Tecnica dell’informazione e della

comunicazione 2 (2*) 2 (2*)

Laboratori tecnologici ed esercitazioni

tessili e abbigliamento 6** 6** 5** 4** 4**

Tecnologie applicate ai materiali e ai

processi produttivi 6 5 4

Progettazione tessile e abbigliamento 6 6 6

Tecniche di distribuzione e marketing 2 3

di cui in compresenza 6* 6* 6*

Totale ore area d'indirizzo 14 14 17 17 17

(*) le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio in compresenza con insegnanti

tecnico-pratici.

** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

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37

3.4: PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER

L’ORIENTAMENTO

Una nuova modalità di collegamento della scuola con il lavoro

Nel nostro Paese la collaborazione formativa tra scuola e mondo del lavoro ha registrato in tempi

recenti importanti sviluppi in due direzioni:

il potenziamento dell’offerta formativa in alternanza scuola lavoro, previsto dalla legge 13 luglio

2015, n. 107;

la valorizzazione dell’apprendistato finalizzato all’acquisizione di un diploma di istruzione

secondaria superiore, in base alle novità introdotte dal decreto legislativo 15 giugno 2015, n.81,

attuativo del JOBS ACT.

Il potenziamento dell’offerta formativa in alternanza scuola-lavoro trova puntuale riscontro nella

legge 13 luglio 2015, n.107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega

per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che ha inserito organicamente questa strategia

didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo

grado come parte integrante dei percorsi di istruzione. Il ruolo dell’alternanza scuola lavoro nel

sistema di istruzione ne esce decisamente rafforzato. Rispetto al corso di studi prescelto, la legge

107/2015 stabilisce un monte ore obbligatorio, che per tutte gli indirizzi della nostra scuola è pari

a ben 400 ore da svolgersi nel triennio conclusivo, per attivare le esperienze di alternanza che dal

corrente anno scolastico 2015/16 coinvolgeranno, a partire dalle classi terze, tutti gli studenti del

secondo ciclo di istruzione. Con queste nuove modalità di attivazione, le caratteristiche intrinseche

dell’alternanza scuola lavoro delineate dalle norme in precedenza emanate cambiano radicalmente:

quella metodologia didattica che le istituzioni scolastiche avevano il compito di attivare in risposta

ad una domanda individuale di formazione da parte dell’allievo, ora si innesta all’interno del

curricolo scolastico e diventa componente strutturale della formazione “al fine di incrementare le

opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti”.

Per evidenziare la portata dei cambiamenti, si ritiene utile proporre alle scuole una “rilettura”

organica delle norme sull’alternanza, che richiede ai docenti e ai dirigenti scolastici una piena

consapevolezza della propulsione innovativa che può efficacemente imprimere sulla didattica e sulla

qualità della formazione dei nostri studenti.

Per cogliere analogie e differenze tra l’alternanza e le altre modalità (es. stage, tirocini formativi

e di orientamento), finalizzate a rafforzare il raccordo tra scuola e mondo del lavoro, occorre fare

riferimento alla legge 24 giugno 1997, n.196 (cd. Pacchetto Treu) e al successivo regolamento

emanato con il Decreto interministeriale 25 marzo 1998, n.142. Ognuno di questi strumenti

Page 39: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

38

formativi presenta caratteristiche proprie. In comune, le esperienze di stage, tirocinio e alternanza

scuola lavoro hanno la concezione del luogo di lavoro come luogo di apprendimento.

L’organizzazione/impresa/ente che ospita lo studente assume il ruolo di contesto di apprendimento

complementare a quello dell’aula e del laboratorio. Attraverso la partecipazione diretta al contesto

operativo, quindi, si realizzano la socializzazione e la permeabilità tra i diversi ambienti, nonché gli

scambi reciproci delle esperienze che concorrono alla formazione della persona.

3.5.: IL PROGETTO CULTURALE DELL’ISTITUTO

L’identità culturale del Convitto e scuole annesse si sostanzia in precise scelte educative e

pedagogiche, che costituiscono la matrice su cui vengono elaborati i progetti didattici.

La scelta del collegio è centrata su:

inclusione e accoglienza

attività di recupero

continuità e orientamento

lettura e promozione delle biblioteche scolastiche

uso didattico del territorio

informatica

bilinguismo

microlingua

percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento

educazione alla legalità, cittadinanza e costituzione

educazione alla salute

avviamento alla pratica sportiva

Page 40: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

39

3.5.1: INCLUSIONE E ACCOGLIENZA

L’orientamento scolastico italiano riconosce il diritto-dovere all’educazione e all’istruzione per

tutti gli alunni.

Tale diritto permane anche in presenza di:

difficoltà di apprendimento derivanti da handicap o svantaggio socio-culturale;

alunni iperdotati all’interno di classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e

grado (legge n.53 del 28-03-2003).

Per tale motivo la scuola deve garantire PARI OPPORTUNITÀ di istruzione e formazione a tutti

gli alunni. Infatti il termine INTEGRAZIONE è molto più ampio dell’inserimento o di una “semplice

socializzazione in presenza”: coinvolge l’apprendimento e la promozione dello sviluppo di tutte le

potenzialità degli alunni.

L’importanza, l’attuazione e le verifiche dei progetti educativi saranno sorrette da un’attenta

collaborazione con i Servizi Territoriali ASL, con gli Enti Locali, con le Agenzie Educative

Extrascolastiche pubbliche e private, con le Associazioni di Volontariato, con le Famiglie, con

tutte le persone coinvolte nel processo educativo degli alunni. Infatti si valorizzeranno le risorse

culturali, ambientali, strumentali e di socializzazione presenti nel territorio.

Il Piano dell’Inclusione, che è parte integrante del P.T.O.F., ha le seguenti finalità:

attivare procedure coerenti con le disposizioni normative;

garantire unitarietà nella progettazione, verifica e valutazione del piano d’intervento

personalizzato nei suoi molteplici aspetti;

garantire la continuità educativa fra i diversi ordini di scuola;

concordare gli interventi con gli operatori ASL, con gli educatori comunali e con i genitori;

favorire l’acquisto o l’utilizzo di sussidi e materiali didattici per l’allestimento di

laboratori;

attenuare i disagi per gli alunni e per i genitori, derivanti dagli spostamenti in relazione

all’attività scolastica e riabilitativa.

PROGETTI: TUTTI IN SELLA! AL GALOPPO!, UNA SCUOLA A COLORI, PICCOLE CREAZIONI,

GRANDI SODDISFAZIONI, INNOVAZIONE EDUCATIVA ATTRAVERSO LA PET-THERAPY, CON LE

MANI NELL’ORTO – L’ORTO DIDATTICO INCLUSIVO, FACCIAMO LA DIFFERENZA - LA RACCOLTA

DIFFERENZIATA A SCUOLA.

Page 41: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

40

3.5.2: ATTIVITÀ DI RECUPERO

L’Istituzione scolastica assegna la massima importanza all’attività didattica curriculare in quanto

essenziale per la formazione culturale e civile degli allievi. Si propone, quindi, di adeguare

l’attività didattica e formativa alla realtà di un’utenza che non presenta al momento

caratteristiche tendenzialmente di pregio per quanto riguarda l’impegno e, che comunque,

evidenzia alcune difficoltà tipiche della popolazione studentesca attuale che richiede di essere

seguita con la massima attenzione, modulando i ritmi dell’insegnamento/apprendimento.

Nell’intento di responsabilizzare gli studenti ad un tempestivo impegno personale, l’istituzione

scolastica provvederà ad attivare attività di recupero per alunni con voti insufficienti negli

scrutini intermedi. Per coloro per i quali i consigli di classe deliberino di sospendere il giudizio di

ammissione alla classe successiva e comunque che riportano voti insufficienti, in alcune

discipline negli scrutini finali, sarà applicata la normativa ministeriale del corrente anno

scolastico.

I tempi in cui espletare le attività di recupero saranno:

Al termine del I Quadrimestre (Febbraio – Marzo – Aprile).

Al termine dell’anno scolastico II Quadrimestre (giugno)

I modelli didattico metodologici saranno didattica breve, esercitazioni guidate;

La valutazione terrà conto di: partecipazione e impegno, progressi evidenti, conseguimento

obiettivi minimi stabiliti dal consiglio di classe

Organizzazione: gruppi di alunni della singola classe per carenze nelle stesse discipline, gruppi di

alunni omogenei per le carenze nelle stesse discipline, provenienti da classi parallele, gruppi

composti da massimo 15 unità.

Verifica: prova scritta, orale, o pratica valutata dal docente della classe e comunicata al consiglio

di classe.

Comunicazione alle famiglie: trasmissione tempestiva con comunicazione scritta dei risultati

della verifica a cura del coordinatore dei corsi di recupero.

PROGETTI: IMPARIAMO LA MATEMATICA?, PARLAMI DI TE, LABORATORI APERTI.

Page 42: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

41

3.5.3.: CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO

Il raccordo tra i vari ordini di scuole mira ad evitare crisi di adattamento e fratture fra le istituzioni

che possono determinare insuccessi scolastici e che non offrono la possibilità per gli alunni di

continuare su livelli diversi, ma con linguaggio metodologico e strutturale omogeneo le esperienze di

apprendimento intraprese.

L’orientamento deve consentire:

la conoscenza del convitto e della relativa offerta formativa sul territorio;

la conoscenza del semiconvitto;

l’offerta formativa delle scuole annesse (IPSSAR-IPIA);

operare i necessari raccordi con le scuole secondarie di primo grado presenti a Lucera e sul

territorio limitrofo, in particolare nei comuni del sub appennino DAUNO per:favorire la

conoscenza del Convitto e delle scuole annesse IPSSAR e IPIA; realizzare l’accoglienza degli

studenti con esercitazioni pratiche (Mini stage); mettere gli studenti in grado di progettare

il proprio futuro.

favorire un raccordo con il mondo universitario o le professioni

PROGETTI: CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO, GARE E CONCORSI: GARA NAZIONALE

IPSSAR, INCONTRI CON LE FAMIGLIE, MANIFESTAZIONI ED EVENTI CULTURALI, CENE

DIDATTICHE.

3.5.4.: USO DIDATTICO DEI BENI ARTISTICI E AMBIENTALI

Compito della scuola, quale agenzia formativa, è quello di rendere l’alunno consapevole del patrimonio

storico, artistico, sociale e naturale in cui vive perché impari a rispettarlo ora e a salvaguardarlo e

valorizzarlo in futuro.

Si tratta di:

porre lo premesse per l’acquisizione nei ragazzi, futuri cittadini, di un costume

autenticamente partecipativo in antitesi con la mentalità della delega;

promuovere atteggiamenti di responsabilizzazione nei confronti di spazi e beni pubblici,

scoprendoli e rivalutandoli come “propri”;

Page 43: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

42

far maturare capacità di cooperazione in vista del raggiungimento di un bene comune.

Per realizzare le suddette finalità gli alunni saranno portati a conoscere il territorio e ad interagire

con esso.

In tale ottica le visite guidate ai monumenti, ai musei, agli impianti industriali… e i viaggi d’istruzione,

secondo quanto programmato dagli OO.CC. competenti, costituiscono un’ulteriore opportunità di

crescita attraverso la comunicazione con il proprio territorio, con i suoi abitanti, con i segni della

sua storia, della sua cultura e della sua organizzazione.

Sono previste collaborazioni con Enti Pubblici, scuole e associazioni del mondo del volontariato

presenti sul territorio.

PROGETTI: VISITE GUIDATE, VIAGGI D’ISTRUZIONE, COMENIUS, ERASMUS,

PARTECIPAZIONE ALLE GIORNATE FAI D’AUTUNNO “APPRENDISTI CICERONE”, TRANSALP,

MES AMIS FRANCAIS, LET’S FLY TO MALTA AND IMPROVE OUR ENGLISH !,

3.5.5: LETTURA E PROMOZIONE DELLE BIBLIOTECHE SCOLASTICHE

L’approccio al libro è importantissimo ed occorre curarlo con attenzione per favorire il gusto delle

“cose belle”, per risvegliare il piacere di imparare, instaurare rapporti con gli altri e con la realtà.

“Leggere” è un atto complesso che inizia con il vedere, inteso come puro e semplice percepire che

si sviluppa con l’intenzionalità, diventando guardare, osservare, fare attenzione, permettendo così

un primo riconoscimento o decifratore/decodificatore. Si percepisce, quindi, ad un entrare dentro la

realtà guardata per, infine, comprenderla e/o interpretarla ed attribuire un significato.

Oggi la rivoluzione elettronica-informatica propone mezzi alternativi di lettura:

“ La lettura sullo schermo del computer, alla quale si deve riconoscere maggiore funzionalità non

solo legata al recupero di “tempo e spazio”, è una realtà utile e necessaria che pur non considerata in

antitesi con quella del libro, non deve nello stesso tempo prevaricare su di essa.

Di qui compito della scuola di farsi mediatrice tra due sistemi di lettura e di privilegiare l’uso del

libro quale mezzo insostituibile di arricchimento del patrimonio linguistico della fantasia, della

creatività e del pensiero divergente. Per motivare alla lettura non c’è modo migliore che proporre

agli alunni libri che rispondano alle loro aspirazioni più profonde. E’ necessario altresì accompagnare

tutto ciò con una serie di strumenti e iniziative da verificare costantemente.

PROGETTI: IL RUGGITO DEL BONGHI SMART, UN ARCHIVIO TRA PASSATO E PRESENTE, TRA

PALCO E REALTA’, BIMED STAFFETTA DI SCRITTURA CREATIVA ONLINE.

Page 44: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

43

3.5.6: INFORMATICA E NUOVE TECNOLOGIE

L’informatica nella didattica come scelta educativa consente di:

diffondere la creatività nel processo di apprendimento;

esaltare il ruolo di controllo delle nuove tecnologie in rapporto alle proprie competenze e

conoscenze;

accrescere la motivazione allo studio mediante forme diverse di apprendimento;

sviluppare la consapevolezza delle potenzialità delle macchine nell’ambito dell’informazione e

della comunicazione.

PROGETTI: ECDL 2019-20, UFFICIO DOMOTICO, PLC SMART PROJECT,

VIDEOSORVEGLIANZA CONVITTO, REGISTRO ELETTRONICO

3.5.7: BILINGUISMO

Per l’istituto alberghiero l’esigenza dello studio di una seconda lingua straniera, oltre a quella inglese,

deriva dalla specificità della scuola, che punta ad un offerta formativa in grado di dare competenze

spendibili nel mondo del lavoro sia a livello nazionale che europeo.

L’offerta formativa prevede come prima lingua l’inglese e come seconda lingua il francese o il

tedesco.

Per il potenziamento delle competenze linguistico/ comunicative in lingua straniera sono previsti

progetti a dimensione europea:

- Certificazioni Cambridge, Delf e Goethe;

- Partecipazione a rappresentazioni teatrali in lingua;

- Progetto ERASMUS PLUS STRATEGIC PARTNERSHIPS Azione KA1 ed ERASMUS PLUS STAFF

MOBILITY Azione KA2;

- Progetti e-Twinning;

- CLIL ;

- Progetto TRANSALP con Scambi linguistici: Lyceé Hotelier Savoie-Leman;

- Progetto Gout de France;

- Progetto “Les amis de la langue francaise”

- Progetto microlingua per le classi articolate del nostro istituto (Ipssar e Ipia);

Page 45: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

44

Gli obiettvi dei progetti sono:

Potenziamento della motivazione all’apprendimento della lingua straniera

Rafforzamento delle competenze linguistico-comunicative

Conoscenza di una differente realtà (geografica, artistica, sociale, scolastica) e

accettazione della diversità

Arricchimento del bagaglio culturale ed umano- Arricchimento del bagaglio culturale ed

umano.

PROGETTI: GOUT DE FRANCE, ESAME CAMBRIDGE “PET FOR SCHOOLS (B1)”, ESAME

CAMBRIDGE “KEY FOR SCHOOLS (A2)”, ESAMI DELF (A2)-ALLIANCE FRANCAISE, IL

TEDESCO…UNA MARCIA IN PIÙ, BACKEN MACHT SPASS, “I FUORICLASSE DEL BONGHI”

PREMIO ECCELLENZA LINGUA TEDESCA.M, EURES: RECRUTING DAY

3.5.8: EDUCAZIONE ALLA SALUTE –AVVIAMENTO ALLA PRATICA

SPORTIVA

Nella pratica didattica dovranno essere create le condizioni per consentire la massima armonia

fra la dimensione cognitiva e la dimensione educativa degli interventi. E’ prioritario potenziare la

conoscenza approfondita dei valori costituzionali attraverso interventi educativi rivolti ai giovani

e centrati sui temi della cittadinanza democratica ed attiva e, di conseguenza, della legalità. Una

tale formazione dovrà essere rivolta agli alunni mediante percorsi che producano la graduale presa

di coscienza delle regole alla base della convivenza civile, con modalità da differenziare in

relazione alle età dei soggetti coinvolti e alle loro competenze culturali e linguistiche.

Il rispetto della legalità, l’osservanza di diritti e di doveri andranno rappresentati come i mezzi

più adeguati per divenire protagonisti in un progetto comune e solidale volto allo sviluppo della

società.

PROGETTI: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ, AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA.

Page 46: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

45

3.5.9.: ISTITUZIONE POLO TECNICO PROFESSIONALE “AGRI POLO”

Scopo del Polo è quello di favorire la collaborazione tra differenti soggetti coinvolgendo discenti e formatori in

una “comunità di pratica”.

Inoltre, specifica che il Polo consente di:

creare sinergia tra i percorsi ed i diversi soggetti dell'offerta formativa e le imprese,

condividendo risorse umane, laboratori, analisi di fabbisogni e progettualità;

qualificare nell'apprendimento in situazione gli obiettivi specifici dei singoli percorsi;

favorire la continuità dei percorsi formativi ed il successo formativo contrastando il rischio di

abbandono e dispersione;

promuovere azioni trasversali alle diverse offerte formative;

promuovere il contratto di apprendistato e qualificarne il contenuto formativo, con particolare

riferimento al primo e terzo livello;

favorire l'esperienza di formazione in alternanza;

promuovere la formazione permanente e continua;

creare le condizioni affinché le autonomie scolastiche e formative realizzino la flessibilità

curricolare con il pieno utilizzo degli strumenti esistenti;

attivare azioni di orientamento;

realizzare azioni di accompagnamento dei giovani adulti per il rientro nel sistema educativo di

istruzione e formazione;

realizzare interventi di formazione congiunta di carattere scientifico, tecnico e tecnologico per i

docenti e i formatori impegnati nelle diverse istituzioni educative e formative.

L’elenco delle filiere produttive coinvolte sono:

Cerealicola

Florovivaistica

Frutticola

Lattiero casearia

Olivicola

Orticola

Pesca ed acquacoltura

Vitivinicola

Zootecnica

Le filiere formative coinvolte, sono istruzione, formazione e università.

Page 47: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

46

3.5.10.: ORGANICO DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

LE AZIONI PROGETTUALI sono le seguenti:

1) Potenziamento biennio

2) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, lotta al bullismo, potenziamento

dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio-orientamento;

3) Privilegiare le attività di laboratorio;

4) Potenziamento socio economico e per la legalità (diritto, scienze economiche, ecc.);

5) Valorizzazione delle competenze linguistiche con particolare riferimento alla lingua italiana e

ad altre lingue della comunità europea;

6) Apertura pomeridiana della scuola per attività di recupero e potenziamento scientifico e

matematico;

7) Potenziamento artistico e musicale (viaggi d’istruzione, attività teatrali, manifestazioni

culturali, eventi);

8) Potenziamento discipline motorie, sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano

(ed. fisica, alimentazione, sport.).

Da dette azioni progettuali discende la scelta delle priorità per indicare l’ordine di preferenza per

l’organico potenziato che si sostanzia in:

- CAMPO N. 1 POTENZIAMENTO UMANISTICO

- CAMPO N. 7 POTENZIAMENTO LABORATORIALE

- CAMPO N. 5 POTENZIAMENTO SOCIO-ECONOMICO E PER LA LEGALITA’

- CAMPO N. 2 POTENZIAMENTO LINGUISTICO

- CAMPO N. 3 POTENZIAMENTO SCIENTIFICO

- CAMPO N. 4 POTENZIAMENTO ARTISTICO E MUSICALE

- CAMPO N. 6 POTENZIAMENTO MOTORIO

Gli 11 posti assegnati per il potenziamento saranno destinati al raggiungimento degli obiettivi indicati

nel Piano di Miglioramento con particolare riguardo per gli alunni con bisogni educativi speciali, per

attività di recupero e potenziamento, per orientare gli alunni alla cittadinanza attiva e negli ambiti

deliberati dal collegio docenti, in linea con le priorità e traguardi intravisti nel Rav.

Al fine di garantire il diritto allo studio ed attivare soluzioni di emergenza nella gestione delle

assenze, l’orario del personale in organico di potenziamento sarà strutturato in modo tale da poter

garantire la sostituzione per un breve periodo dei docenti assenti.

Page 48: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

47

3.6.: ATTIVITÀ PREVISTE IN RELAZIONE AL PIANO NAZIONALE

SCUOLA DIGITALE

Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento pensato per guidare le scuole in un

percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della Scuola approvata quest’anno

(legge 107/2015 – La Buona Scuola). Il documento ha funzione di indirizzo e punta a introdurre le nuove

tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente (lifelong learning) ed estendere

il concetto di scuola da luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali.

Il PNSD rappresenta un Piano di innovazione che non è solo strutturale ma anche di contenuti, ma

soprattutto prefigura un nuovo modello educativo della scuola nell’era digitale.

Il nostro PNSD si prefigge di incentivate l’uso delle nuove tecnologie a supporto della didattica e

dell’intera organizzazione d’Istituto. Inserendo il PNSD in un triennio si diluiscono i tempi e si può

cominciare a pensare concretamente a nuove modalità didattiche costruttive e cooperative per far

interagire studenti e docenti anche attraverso ambienti o strumenti di apprendimento come

socialclassroom o applicativi di coding, o attraverso l’utilizzo del sito web d’istituto come vetrina per

accedere ad ulteriori risorse e sistemi; il tutto per superare l’impostazione frontale della lezione e

favorire una didattica meno trasmissiva e più operativa.

Il piano nazionale della scuola digitale punta soprattutto al digitale, il quale offre notevoli vantaggi e

opportunità.

Il digitale infatti:

consente un apprendimento personalizzato per ogni alunno e pone attenzione ai diversi stili di

apprendimento degli allievi (soprattutto con gli alunni con BES)

consente una maggiore facilità di comprensione degli argomenti poiché l’alunno interagisce con i

contenuti in maniera più funzionale alle conoscenze

offre la possibilità di fare ricerche in molteplici fonti e/o di condividere i contenuti in tempo

reale

permette il riutilizzo del materiale già «digitale»

previene il senso d’inadeguatezza degli alunni e quindi la dispersione scolastica

incrementa la motivazione e il coinvolgimento degli alunni

trasforma i device in oggetti di apprendimento (tablet, notebook e smatphone a supporto della

didattica)

presuppone un nuovo ruolo dell’insegnante

è utile perché la Rete è una miniera d’oro.

Page 49: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

48

Il nostro PNSD si propone le seguenti finalità:

monitorare la conoscenza e l’utilizzo delle tic per la didattica per inquadrare lo stato di

partenza dei docenti nonché per un’analisi della situazione d’istituto e quella che si vorrà realizzare

sfruttare il potenziale offerto dalle nuove tecnologie dell'informazione e della

comunicazione al fine di migliorare l’organizzazione e gli ambienti di apprendimento della scuola e

di innalzare le competenze digitali di docenti e alunni

migliorare la qualità dell’apprendimento attraverso nuove metodologie e strategie come la

costruzione di classi virtuali o social-classroom

favorire la costruzione delle competenze attraverso l’uso delle tecnologie

dell'informazione e della comunicazione

diminuire la distanza tra esperienza comune, cultura scientifica e cultura umanistica con

l’attivazione di una biblioteca digitale d’istituto arricchita di opportune risorse.

migliorare l’organizzazione della scuola attraverso servizi informatizzati come l’uso del

registro elettronico, della posta elettronica, comunicazioni scuola – famiglia attraverso

l’aggiornamento costante del sito web.

Alcune delle innovazioni richieste dal PNSD sono già attive nel nostro Istituto, altre sono in via di sviluppo

o programmate per il prossimo triennio.

OBIETTIVI TRASVERSALI

DOCENTE STUDENTE AMMINISTRAZIONE

Utilizzo della posta

elettronica per la

dematerializzazione delle

circolari.

Uso dedicato del registro

elettronico.

Incremento delle capacità

di innovazione metodologica

e didattica.

Formazione continua per lo

sviluppo digitale nella

didattica e

nell’organizzazione

Maggiore competenza

digitale.

Uso consapevole della

strumentazione

digitale per lo studio

(BYOD).

Avvio al pensiero

computazionale con il

coding

Uso critico

consapevole e

responsabile dei

social media per la

Dematerializzazione

dei documenti.

Registro elettronico.

Acquisto ed

aggiornamento di

strumentazione

digitale; hardware e

software dedicati.

Potenziamento linea wi-

fi

Aggiornamento ed

implementazione Sito

Web.

Page 50: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

49

metodologica. didattica

Azioni intraprese dalla scuola

nomina nel ruolo di Animatore Digitale

nomina del team per l’innovazione digitale

formazione specifica per l’Animatore Digitale e il Team come previsto dalla norma

creazione e aggiornamento di una pagina dedicata alla formazione dei docenti sul sito della

scuola

sostegno ai docenti nell’uso di strumenti informatici, sussidi didattici, software educativi

e applicazioni web utili per la didattica e la professione

ricognizione di strumenti digitali presenti nella scuola

fornitura di software open source, in particolare per i computer e le LIM della scuola

attraverso il sito internet istituzionale

progettazione, manutenzione e aggiornamento del sito istituzionale della scuola

attivazione da parte del team dell’innovazione digitale del progetto “Moodle for flipped

classroom” aperto a tutti gli insegnanti dell’Istituto per lavorare con classi virtuali

cablaggio di tutti i plessi scolastici.

Azioni di prossima attuazione

partecipazione dell’animatore digitale a comunità di pratica in rete con altri animatori del

territorio e con la rete nazionale

elaborazione e pubblicazione sul sito della scuola degli esiti dell’indagine conoscitiva e

relative considerazioni sulle azioni successive da attuare, pubblicizzazione e condivisione delle

finalità del PNSD con il corpo docente

produzione di documentazione digitale per l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto

Promozione della realizzazione di percorsi di didattica digitale integrata e BYOD

mediante la formazione del corpo docente e ampliamento delle risorse didattiche messe a

disposizione degli studenti anche come iniziative digitali per l'inclusione

messa a punto della Biblioteca Digitale d’istituto.

Page 51: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

50

3.7.: VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

La valutazione tiene conto dei seguenti elementi concordati in seno al Collegio dei Docenti e condivisi

dai Consigli di classe:

la situazione di partenza;

il progresso nel raggiungimento degli obiettivi prefissati;

la qualità delle conoscenze, competenze e capacità acquisite nel corso dei due anni di studio;

il raggiungimento dei livelli minimi disciplinari di conoscenza e di sviluppo delle capacità,

indispensabili per la frequenza alla classe successiva, fissati in sede di programmazione

iniziale;

la partecipazione;

l'interesse;

l'impegno;

il possesso di un adeguato metodo di studio e di lavoro.

Alla fine del TERZO ANNO del corso si consegue la qualifica regionale di operatore relativa

all’indirizzo scelto previo superamento di un esame, e la valutazione mirerà a certificare le attitudini

e la disponibilità all'operatività pratica diretta da parte dello studente oltre che alle conoscenze

acquisite, evidenziando la formazione generale derivata sia dagli impegni tradizionali di studio, sia

dalle esperienze maturate nelle attività scolastiche ed extrascolastiche. I criteri generali oggettivi

adottati dal Collegio Docenti sono orientativi per l’ammissione dello studente alla classe successiva.

Spetta al Consiglio di classe la valutazione soggettiva di ogni singolo allievo.

Alla fine del QUINTO ANNO del corso si consegue il diploma di istruzione Professionale relativo

all’indirizzo scelto previo superamento dell’esame di Stato, e la valutazione mirerà a certificare le

conoscenze, competenze e abilità conseguite in aderenza alle linee guida nazionali per il relativo

indirizzo di e corso di studi.

Anche in questo caso sarà data evidenza sia alla formazione generale derivata dagli impegni

tradizionali di studio, sia dalle esperienze maturate nelle attività scolastiche ed extrascolastiche.

I criteri generali oggettivi adottati dal Collegio Docenti sono orientativi per l’ammissione dello

studente alla classe successiva. Spetta al Consiglio di classe la valutazione soggettiva di ogni singolo

allievo.

In virtù delle ultime novità in campo di istruzione professionale, la valutazione è definita sulla base del

Patto formativo individuale elaborato per ogni singolo alunno con cui si formalizza il percorso di studio

personalizzato e sarà periodica, intermedia e finale.

In allegato si riportano le tabelle di valutazione dell’apprendimento e di valutazione della condotta.

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51

3.8.: AZIONI DELLA SCUOLA PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA

I percorsi formativi previsti per gli alunni BES, hanno come primo obiettivo la socializzazione per

mezzo di attività di lavoro in laboratorio volte a fornire un supporto didattico e formativo. Essi sono

finalizzati a iniziative di didattica formativa e orientativa, e hanno lo scopo di:

Motivare e sostenere la prosecuzione del percorso scolastico al fine di conseguire, per gli

alunni che ne abbiano le potenzialità, il previsto titolo di studi.

Aiutare l’adolescente a costruire il proprio progetto di vita in modo confacente alla propria

personalità e alle proprie risorse.

Potenziare le capacità di comunicare e prendere iniziative personali.

Sviluppare il progetto inclusione d’Istituto.

La finalità del conseguimento della qualifica o del diploma permetterà all’alunno di acquisire abilità

specifiche volte a favorire il futuro inserimento nel mondo del lavoro. Al fine di una piena valutazione

delle azione inclusive intraprese dal nostro Istituto, si rimanda al Piano dell’Inclusione.

Per completezza risulta fondamentale far presente che il nostro Istituto aderisce ad un progetto

della Provincia di Foggia che garaNtisce il supporto di educatori per la piena gestione degli alunni

diversamente abili. Dello stesso segue relativo stralcio:

STRALCIO “Regolamento per l’erogazione dei servizi e degli interventi assistenziali in favore

di persone con disabilità sensoriali e/o psicofisiche”

Finalità

1. La Provincia di Foggia, in coerenza con gli articoli 2, 3, e 38 della Costituzione, in osservanza ai

principi contenuti nella L. 5 febbraio 1992, n. 104, (“Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione

sociale e i diritti delle persone handicappate”), nella L. 8 novembre 2000, n. 328 (“Legge-quadro per

la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”), e nell’art. 2 della Legge regionale

10 luglio 2006, n. 19, in aderenza all’obbligo di assistenza di cui all’art. 5 della legge 18 marzo 1993,

n.67, come ribadito dall’art. 17, lett. e) della Legge regionale 10 luglio 2006, n. 19, mira:

a) a realizzare la piena integrazione delle persone con disabilità sensoriali nella famiglia,

nella scuola, e nella società, al fine del conseguimento da parte degli stessi della massima

autonomia individuale possibile, nonché per l’acquisizione di conoscenze, competenze ed abilità

funzionali ai processi educativi, così come previsto dalla Convenzione ONU sui diritti delle

persone con disabilità;

Page 53: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

52

b) a rimuovere le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana;

c) al recupero funzionale e sociale della persona affetta da minorazioni sensoriali.

2. Per il raggiungimento di tali finalità la Provincia di Foggia si avvale, in particolare, della

collaborazione e delle competenze professionali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

(U.I.C.I.) ed Enti od organismi di sua diretta emanazione o ad essa collegati, dell’Ente Nazionale

Sordi (E.N.S.), e, comunque, di tutte le altre Istituzioni pubbliche, e dei soggetti privati operanti

nel settore dei servizi socio – assistenziali ,così come previsto rispettivamente dagli articoli 20

e 21 della Legge regionale19/2006.

Destinatari degli interventi

1. Ai sensi dell’art. 3 della L. 5 febbraio 1992, n. 104, è persona handicappata colui che

presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di

difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un

processo di svantaggio sociale o di emarginazione.

2. Nel rispetto delle competenze spettanti alla Provincia di Foggia i destinatari degli

interventi socio-assistenziali disciplinati con il presente regolamento sono:

a) I ciechi e gli ipovedenti, così come definiti dalla Legge 3 aprile 2001 n. 138, ovvero i

soggetti affetti da cecità assoluta/parziale o che abbiano un residuo visivo non superiore a tre

decimi in entrambi gli occhi, con eventuale correzione o con un residuo perimetrico binoculare

inferiore al 60 per cento;

b) I sordi, intendendosi per tali, ai sensi dell’art. 2 della L. 20 febbraio 2006, n. 95, i

minorati sensoriali dell’udito affetti da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva che

gli abbia compromesso il normale apprendimento del linguaggio parlato, purché la sordità non

sia di natura esclusivamente psichica o dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio;

c) I ciechi e gli ipovedenti pluriminorati di qualsiasi età;

d) I disabili psico-fisici…

Hanno diritto ai servizi e agli interventi socio-assistenziali disciplinati dal presente regolamento

i soggetti menzionati al precedente comma 2, lettere a), b) e c) residenti nel territorio di

competenza della Provincia di Foggia.

Gli interventi socio-assistenziali previsti dal presente regolamento si attuano con criteri di equità,

tenuto conto della gravità dell’handicap, da accertare alla luce delle disposizioni vigenti in materia,

con particolare riferimento all’art. 3 comma 3 della Legge 104/92.

3. Si darà priorità agli interventi dei soggetti che presentino situazioni di maggiore gravità.

Page 54: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

53

Prestazioni fornite dal Servizio di assistenza specialistica

1. Il servizio di assistenza specialistica persegue la crescita armonica della personalità

dell’alunno con disabilità sensoriali e/o psicofisiche favorendone l’integrazione, la crescita

educativa, l’autonomia e l’apprendimento, in sinergia con le altre forme di assistenza garantite

dalla Scuola, quali il sostegno didattico e l’assistenza di base che impegnano il corpo docente e i

collaboratori scolastici coerentemente con gli obiettivi del PEI.

2. Il Servizio per l’integrazione scolastica si svolge durante l’anno scolastico

prevalentemente presso le Scuole frequentate dal soggetto affetto da disabilità, salvo in casi di

impossibilità a frequentare la scuola, da evincersi da certificazione clinica, presso il domicilio

dell’alunno.

Personale per l’assistenza

1. La Provincia di Foggia, mediante avviso pubblico procede alla istituzione di tre elenchi di

operatori/educatori idonei a cui conferire l’incarico di assistenza, escludendo ogni rapporto

di subordinazione o dipendenza.

Gli elenchi sono relativi alle seguenti attività:

Educatori per l’Assistenza Specialistica;

Educatori tiflologici;

Assistenti alla comunicazione.

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54

SEZIONE: 4 ORGANIZZAZIONE

4.1 MODELLO ORGANIZZATIVO

PERIODO DIDATTICO: Quadrimestri

4.2.:FUNZIONIGRAMMA

IL FUNZIONIGRAMMA ci consente di descrivere l’organizzazione della nostra complessa Istituzione

Scolastica in cui i soggetti e gli organismi operano in modo collaborativo e condiviso pur ricoprendo

differenti ruoli e livelli di responsabilità gestionale, con l’unica finalità di garantire un servizio scolastico

di qualità. Di seguito si riportano ruoli e responsabilità.

Rettore - Dirigente Scolastico

Prof.ssa Mirella Coli

Il Dirigente Scolastico, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, fermi restando i livelli unitari

e nazionali di fruizione del diritto allo studio, garantisce un'efficace ed efficiente gestione delle risorse

umane, finanziarie, tecnologiche e materiali, nonchè gli elementi comuni del sistema scolastico pubblico,

assicurandone il buon andamento. A tale scopo, svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione e

coordinamento ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del

servizio secondo quanto previsto dall'articolo 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonché

della valorizzazione delle risorse umane.

Collaboratori del DS

Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative, il Dirigente si avvale di docenti

collaboratori da lui individuati, ai quali sono delegati specifici compiti:

● Collaborazione con il D.S. nella gestione ordinaria dell’Istituto;

● Rappresentanza dell'Istituto in incontri ufficiali su delega del D.S.;

● Condivisione, pianificazione Piano annuale delle Attività e coordinamento delle attività del Piano

Annuale (orario, calendarizzazione, controllo) ;

● Collaborazione con il D.S. nella formulazione e gestione dell’Organico di Diritto /di Fatto- classi;

Page 56: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

55

● Adozione provvedimenti a carattere d’urgenza su delega del D.S.;

● Coordinamento delle attività delle funzioni strumentali;

● Promozione e coordinamento di tutte le attività progettuali della scuola con il supporto dei docenti

responsabili/referenti;

● Coordinamento, assistenza e vigilanza sugli alunni in occasione delle attività ordinarie e

straordinarie degli alunni stessi, ivi comprese le assemblee d’Istituto, manifestazioni ed esperienze

diverse dall’ordinaria attività didattica;

● Collaborazione alla gestione del sito web dell’Istituto e al funzionamento del registro elettronico;

● Controllo codice disciplinare personale docente e Ata;

● Delegato del D.S. per il rispetto della normativa antifumo nei locali scolastici;

● Gestione delle classi e vigilanza, in caso di sciopero del personale, in osservanza delle norme che

regolano il diritto di sciopero e delle norme che regolano l’obbligo di vigilanza sui minori;

● Organizzazione di Piani quali: ricevimento dei genitori, sorveglianza e vigilanza durante intervallo,

assemblee di classe di inizio anno, assemblee studentesche, sportelli didattici, corsi di recupero,

spostamenti di classi e orari per progettualità specifiche;

● Controllo del rispetto della Normativa vigente anche in materia di sicurezza (TU 81\08);

● Partecipazione agli incontri di Staff;

● Coordinamento passerelle, colloqui di passaggio, esami integrativi, esami di idoneità, esami

preliminari esterni esami di stato.

● Controllo e gestione della comunicazione interna\esterna;

● Vigilanza generale (controllo del rispetto degli orari dei docenti, degli alunni, del personale Ata,

frequenza degli alunni, etc…);

● Coordinamento dei docenti dei vari plessi;

● Coordinamento dei docenti dello staff;

● Collegamento Presidenza/Segreteria con gli altri plessi per adempimenti di carattere didattico e

amministrativo;

● Gestione e comunicazione al D.S. di ogni problema di funzionamento, di situazioni di infortunio, di

emergenza;

● Organizzazione, d’intesa con il Dirigente Scolastico e la Commissione elettorale, del procedimento

di rinnovo degli organi collegiali di istituto;

● Vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti scolastiche delle norme interne;

● Controllo della regolarità dell’orario di lavoro del personale docente;

● Collaborazione con il Dirigente scolastico per la formulazione dell’ordine del giorno del Collegio

dei Docenti e verifica delle presenze durante le sedute e stesura del verbale;

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56

● Adempimenti inerenti al funzionamento generale in caso di assenza del D.S. con delega di firma;

● Promozione e sviluppo dei rapporti con le realtà territoriali istituzionali e private;

● Delega di attribuzione ore di supplenza necessarie per garantire l’attività didattica quotidiana

per le assenze docenti;

● Valutazione ed eventuale accettazione delle richieste di ingresso posticipato o di uscita

anticipata degli alunni, in accordo con quanto previsto dal regolamento di istituto;

● Modifiche e riadattamento temporaneo dell’orario delle lezioni, per fare fronte ad ogni esigenza

connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione, del servizio

scolastico;

● Relazioni con il personale docente, al fine di promuovere autonome iniziative tendenti a migliorare

gli aspetti organizzativi, comunicativi e logistici;

● Partecipazione alle riunioni di reti su delega specifica del D.S.;

● Presiedere riunioni informali e/o formali, su mandato specifico del Dirigente scolastico;

● Partecipazione ad eventi anche formativi e\o riunioni di servizio convocati dal MIUR\USR\UST;

● Sostituire il Dirigente durante il periodo estivo secondo un piano concordato fra le parti;

● Quant’altro rendesi necessario per un’efficace gestione dell’Istituto secondo quanto deliberato

dal Collegio dei Docenti in ordine alle attività da incentivare con il Fondo di Istituto;

● Predisposizione dei calendari dei Consigli di classe e degli scrutini;

● Controllo dei materiali inerenti la didattica: registri, verbali, calendari, circolari;

● Partecipazione elaborazione PTOF e PDM;

● Cura del benessere organizzativo e della maintenance del valore di comunità scolastica ed

educativa

Collaboratore del DS con compiti di vice-rettore

● Organizzazione e gestione del Convitto e del Semiconvitto;

● Progettazione multisettoriale in ambito educativo – formativo;

● Referente del patrimonio e gestione degli spazi interni al Convitto Nazionale;

● Gestione e controllo degli orari delle attività del personale educativo;

● Referente dei rapporti con le famiglie e con gli Istituti Scolastici frequentati dai convittori;

● Rappresentanza del Convitto in incontri ufficiali su delega del D.S.;

● Condivisione, pianificazione Piano annuale delle Attività e coordinamento delle attività del Piano

Annuale degli educatori (orario, calendarizzazione, controllo);

● Collaborazione con il D.S. nella formulazione e gestione dell’Organico di Diritto/di Fatto-Convitto;

Page 58: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

57

● Adozione provvedimenti a carattere d’urgenza su delega del D.S.;

● Coordinamento delle attività degli educatori;

● Promozione e coordinamento di tutte le attività progettuali del Convitto con il supporto dei

docenti responsabili/referenti

● Coordinamento, assistenza e vigilanza sugli alunni in occasione delle attività ordinarie e

straordinarie convittuali degli alunni stessi, ivi comprese le manifestazioni, le visite guidate ed

esperienze diverse dall’ordinaria attività didattica;

● Controllo codice disciplinare personale educativo;

● Delegato del D.S. per il rispetto della normativa antifumo nei locali del Convitto;

● Gestione delle squadre e vigilanza, in caso di sciopero del personale, in osservanza delle norme

che regolano il diritto di sciopero e delle norme che regolano l’obbligo di vigilanza sui minori;

● Organizzazione di Piani quali: sorveglianza e vigilanza durante tutto il periodo di permanenza dei

convittori e semiconvittori in Convitto, refezione, assemblee studentesche, progetti, corsi di recupero,

spostamenti di squadre e piani orari per progettualità specifiche;

● Controllo del rispetto della Normativa vigente anche in materia di sicurezza (TU 81\08);

● Partecipazione agli incontri di Staff;

● Convocazione Collegi degli educatori e sostituzione del Rettore su delega in caso di assenza.

● Controllo e gestione della comunicazione interna\esterna;

● Vigilanza generale (controllo del rispetto degli orari degli educatori, degli alunni, frequenza degli

alunni, etc...);

● Collegamento Presidenza/Segreteria con gli altri plessi per adempimenti di carattere didattico e

amministrativo;

● Gestione e comunicazione al D.S. di ogni problema di funzionamento, di situazioni di infortunio, di

emergenza;

● Vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti scolastiche delle norme interne;

● Collaborazione con il Dirigente scolastico per la formulazione dell’ordine del giorno del Collegio

degli educatori e verifica delle presenze durante le sedute e stesura del verbale;

● Adempimenti inerenti al funzionamento generale in caso di assenza del D.S. con delega di firma;

● Promozione e sviluppo dei rapporti con le realtà territoriali istituzionali e private;

● Delega di attribuzione ore di supplenza necessarie per garantire l’attività didattica quotidiana

per le assenze educatori;

● Valutazione ed eventuale accettazione delle richieste di ingresso posticipato o di uscita

anticipata degli alunni, in accordo con quanto previsto dal regolamento di istituto;

● Modifiche e riadattamento temporaneo dell’orario dei turni, per fare fronte ad ogni esigenza

Page 59: MIUR PUGLIA - convittobonghi.edu.it

58

connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione, del servizio

convittuale;

● Relazioni con il personale educativo, al fine di promuovere autonome iniziative tendenti a

migliorare gli aspetti organizzativi, comunicativi e logistici;

● Partecipazione alle riunioni di reti su delega specifica del D.S.;

● Presiedere riunioni informali e/o formali, su mandato specifico del Dirigente scolastico;

● Partecipazione ad eventi anche formativi e\o riunioni di servizio convocati dal MIUR\USR\UST;

● Sostituire il Dirigente durante il periodo estivo secondo un piano concordato fra le parti;

● Quant’altro rendesi necessario per un’efficace gestione del Convitto secondo quanto deliberato

dal Collegio degli educatori in ordine alle attività da incentivare con il Fondo di Istituto;

● Controllo dei materiali inerenti l’organizzazione: registri, firme degli educatori, verbali, calendari,

circolari;

● Partecipazione elaborazione PTOF e PDM;

● Cura del benessere organizzativo e della maintenance del valore di comunità scolastica ed

educativa

Responsabili di plesso (n. 1 per IPIA e n. 2 per IPSSAR )

Il responsabile di plesso, collabora strettamente con i Collaboratori del dirigente scolastico con le

seguenti funzioni e deleghe:

● Applicazione/controllo delle circolari e del rispetto della normativa scolastica vigente;

● Coordinamento con i responsabili dell’altro plesso;

● Svolgimento di tutte le funzioni che assicurano il pieno e quotidiano funzionamento del plesso di

servizio, incluso il coordinamento degli esperti esterni operanti nel plesso;

● Coordinamento logistico dell’erogazione delle prove di ingresso ed avvio anno scolastico, prove

intermedie e finali;

● Coordinamento prove INVALSI

● Sostituzione di docenti per assenze brevi qualora sia possibile con l’organico di plesso;

● Rapporti scuola/famiglia;

● Rapporti con il personale docente e non docente del plesso per tutti i problemi relativi al

funzionamento didattico ed organizzativo;

● Autorizzazione ingresso posticipato/uscita anticipata degli alunni sulla base di apposita

modulistica predisposta dalla segreteria amministrativa;

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● Delegato del D.S. per il rispetto della normativa antifumo nei locali scolastici;

● Segnalazione tempestiva di malfunzionamenti, pericoli, rischi prevedibili per alunni, docenti e

collaboratori;

● Richiesta di interventi urgenti all’Ente proprietario;

● Gestione delle emergenze:

❖ Contatti con RSPP, ASPP e RLS;

❖ Coordinamento delle prove di evacuazione a livello di plesso;

❖ Compilazione della modulistica apposita;

❖ Verifica periodica del contenuto della cassetta di primo soccorso;

● Collaborazione con il D.S. nella gestione ordinaria dell’Istituto;

● Rappresentanza dell'Istituto in incontri ufficiali su delega del D.S..

● Adozione provvedimenti a carattere d’urgenza su delega del D.S.;

● Promozione e coordinamento di tutte le attività progettuali della scuola con il supporto dei

docenti collaboratori del DS;

● Coordinamento, assistenza e vigilanza sugli alunni in occasione delle attività ordinarie e

straordinarie degli alunni stessi, ivi comprese le assemblee d’Istituto, manifestazioni ed esperienze

diverse dall’ordinaria attività didattica;

● Controllo codice disciplinare personale docente e Ata;

● Delegato del D.S. per il rispetto della normativa antifumo nei locali scolastici;

● Gestione delle classi e vigilanza, in caso di sciopero del personale, in osservanza delle norme che

regolano il diritto di sciopero e delle norme che regolano l’obbligo di vigilanza sui minori;

● Organizzazione di Piani quali: ricevimento dei genitori, sorveglianza e vigilanza durante intervallo,

assemblee di classe di inizio anno, assemblee studentesche, sportelli didattici, corsi di recupero,

spostamenti di classi e orari per progettualità specifiche;

● Controllo del rispetto della Normativa vigente anche in materia di sicurezza ( TU 81\08);

● Partecipazione agli incontri di Staff;

● Controllo e gestione della comunicazione interna\esterna;

● Vigilanza generale (controllo del rispetto degli orari dei docenti, degli alunni, del personale Ata,

frequenza degli alunni, atti di bullismo etc…);

● Coordinamento dei docenti dei plessi;

● Collegamento Presidenza/Segreteria per adempimenti di carattere didattico e amministrativo;

● Gestione e comunicazione al D.S. di ogni problema di funzionamento, di situazioni di infortunio, di

emergenza;

● Organizzazione, d’intesa con il Dirigente Scolastico e la Commissione elettorale, del procedimento

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60

di rinnovo degli organi collegiali di istituto;

● Vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti scolastiche delle norme interne;

● Controllo della regolarità dell’orario di lavoro del personale docente;

● Promozione e sviluppo dei rapporti con le realtà territoriali istituzionali e private;

● Delega di attribuzione ore di supplenza necessarie per garantire l’attività didattica quotidiana

per le assenze docenti;

● Valutazione ed eventuale accettazione delle richieste di ingresso posticipato o di uscita anticipata

degli alunni, in accordo con quanto previsto dal regolamento di istituto;

● Modifiche e riadattamento temporaneo dell’orario delle lezioni, per fare fronte ad ogni esigenza

connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione, del

servizio scolastico;

● Relazioni con il personale docente, al fine di promuovere autonome iniziative tendenti a migliorare

gli aspetti organizzativi, comunicativi e logistici;

● Partecipazione alle riunioni di reti su delega specifica del D.S.;

● Presiedere riunioni informali e/o formali, su mandato specifico del Dirigente scolastico;

● Partecipazione ad eventi anche formativi e\o riunioni di servizio convocati dal MIUR\USR\UST;

● Quant’altro rendesi necessario per un’efficace gestione dell’Istituto secondo quanto deliberato

dal Collegio dei Docenti in ordine alle attività da incentivare con il Fondo di Istituto;

● Controllo dei materiali inerenti la didattica: registri, verbali, calendari, circolari;

● Cura del benessere organizzativo e della maintenance del valore di comunità scolastica ed

educativa.

Coordinatrice del Convitto Femminile

● Organizzazione e gestione del Convitto Femminile;

● Progettazione attività in ambito: orari studio pomeridiano ,organizzazione attività ricreativa,

programmazione attività formativa;

● organizzazione e gestione degli spazi interni ed esterni ( stanze, corridoi, spazi comuni) al

Convitto Femminile in base alle attività da svolgere;

● Organizzazione degli orari di servizio delle educatrici e delle attività educative;

● Gestione dei rapporti con le famiglie delle convittrici;

● Coordinamento delle attività delle educatrici in attività di studio, assistenza e vigilanza;

● Delegato del D.S. per il rispetto della normativa antifumo nei locali del Convitto Femminile;

● Organizzazione di Piani quali: sorveglianza e vigilanza durante tutto il periodo di permanenza dei

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61

convittrici in Convitto Femminile, refezione, assemblee studentesche, progetti, corsi di recupero,

spostamenti di squadre e piani orari per progettualità specifiche;

● Partecipazione agli incontri di Staff;

● Controllo e gestione della comunicazione interna\esterna;

● Vigilanza generale (controllo del rispetto degli orari degli educatori, degli alunni, frequenza degli

alunni, etc...);

● Collegamento Presidenza/Segreteria per adempimenti di carattere didattico e amministrativo;

● Gestione e comunicazione al D.S. di ogni problema di funzionamento, di situazioni di infortunio, di

emergenza;

● Vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti educative delle norme interne;

● Adempimenti inerenti al funzionamento generale del Convitto in caso di assenza del Collaboratore

del D.S.;

● Promozione e sviluppo dei rapporti con le realtà territoriali istituzionali e private;

● Valutazione ed eventuale accettazione delle richieste di ingresso posticipato o di uscita anticipata

degli alunni convittori e semi-convittori in accordo con quanto previsto dal regolamento di istituto;

● Modifiche e riadattamento temporaneo dell’orario dei turni del Convitto, per fare fronte ad ogni

esigenza connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione,

del servizio convittuale;

● Relazioni con il personale educativo del convitto femminile, al fine di promuovere autonome

iniziative tendenti a migliorare gli aspetti organizzativi, comunicativi e logistici;

● Partecipazione ad eventi anche formativi e\o riunioni di servizio convocati dal MIUR\USR\UST;

● Quant’altro rendesi necessario per un’efficace gestione del Convitto secondo quanto deliberato

dal Collegio degli educatori in ordine alle attività da incentivare con il Fondo di Istituto;

● Controllo dei materiali inerenti l’organizzazione: registri, firme degli educatori, verbali, calendari,

circolari;

● Partecipazione elaborazione PTOF e PDM;

● Cura del benessere organizzativo e della maintenance del valore di comunità scolastica ed

educativa.

Coordinatore del Convitto Maschile

● Organizzazione e gestione del Convitto Maschile in accordo con vice Rettore;

● Progettazione attività in ambito: orari studio pomeridiano, organizzazione attività ricreativa,

programmazione attività formativa;

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62

● organizzazione e gestione degli spazi interni ed esterni ( stanze, corridoi, spazi comuni) al

Convitto Maschile in base alle attività da svolgere;

● Organizzazione degli orari di servizio degli educatori e delle attività educative;

● Gestione dei rapporti con le famiglie dei convittori;

● Coordinamento delle attività degli educatori in attività di studio, assistenza e vigilanza;

● Delegato del D.S. per il rispetto della normativa antifumo nei locali del Convitto Maschile;

● Organizzazione di Piani quali: sorveglianza e vigilanza durante tutto il periodo di permanenza dei

convittori in Convitto Maschile, refezione, assemblee studentesche, progetti, corsi di recupero,

spostamenti di squadre e piani orari per progettualità specifiche;

● Partecipazione agli incontri di Staff;

● Controllo e gestione della comunicazione interna\esterna;

● Vigilanza generale (controllo del rispetto degli orari degli educatori, degli alunni, frequenza degli

alunni, etc...);

● Collegamento Presidenza/Segreteria per adempimenti di carattere didattico e amministrativo;

● Gestione e comunicazione al D.S. di ogni problema di funzionamento, di situazioni di infortunio, di

emergenza;

● Vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti educative delle norme interne;

● Adempimenti inerenti al funzionamento generale in caso di assenza del Collaboratore D.S.;

● Promozione e sviluppo dei rapporti con le realtà territoriali istituzionali e private;

● Valutazione ed eventuale accettazione delle richieste di ingresso posticipato o di uscita anticipata

degli alunni convittori e semi-convittori, in accordo con quanto previsto dal regolamento di istituto;

● Modifiche e riadattamento temporaneo dell’orario dei turni, per fare fronte ad ogni esigenza

connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione, del

servizio convittuale;

● Relazioni con il personale educativo del Convitto Maschile, al fine di promuovere autonome

iniziative tendenti a migliorare gli aspetti organizzativi, comunicativi e logistici;

● Partecipazione ad eventi anche formativi e\o riunioni di servizio convocati dal MIUR\USR\UST;

● Quant’altro rendesi necessario per un’efficace gestione del Convitto secondo quanto deliberato

dal Collegio degli educatori in ordine alle attività da incentivare con il Fondo di Istituto;

● Controllo dei materiali inerenti l’organizzazione: registri, firme degli educatori, verbali, calendari,

circolari;

● Partecipazione elaborazione PTOF e PDM;

● Cura del benessere organizzativo e della maintenance del valore di comunità scolastica ed

educativa.

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63

Coordinatore del Semiconvitto

● Organizzazione e gestione del Semiconvitto;

● Progettazione attività in ambito: orari studio pomeridiano, organizzazione attività ricreativa,

programmazione attività formativa;

● organizzazione e gestione degli spazi interni ed esterni ( stanze, corridoi, spazi comuni) al

Semiconvitto in base alle attività da svolgere;

● Organizzazione degli orari di servizio degli educatori e delle attività educative;

● Gestione dei rapporti con le famiglie dei semiconvittori;

● Coordinamento delle attività degli educatori in attività di studio, assistenza e vigilanza;

● Delegato del D.S. per il rispetto della normativa antifumo nei locali del Semiconvitto;

● Organizzazione di Piani quali: sorveglianza e vigilanza durante tutto il periodo di permanenza dei

semiconvittori in Semiconvitto, refezione, assemblee studentesche, progetti, corsi di recupero,

spostamenti di squadre e piani orari per progettualità specifiche;

● Partecipazione agli incontri di Staff;

● Controllo e gestione della comunicazione interna\esterna;

● Vigilanza generale (controllo del rispetto degli orari degli educatori, degli alunni, frequenza degli

alunni, etc...);

● Collegamento Presidenza/Segreteria per adempimenti di carattere didattico e amministrativo;

● Gestione e comunicazione al D.S. di ogni problema di funzionamento, di situazioni di infortunio, di

emergenza;

● Vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti educative delle norme interne;

● Adempimenti inerenti al funzionamento generale in caso di assenza del Collaboratore del D.S

con funzioni di Vice Rettore;

● Promozione e sviluppo dei rapporti con le realtà territoriali istituzionali e private;

● Valutazione ed eventuale accettazione delle richieste di ingresso posticipato o di uscita anticipata

degli alunni semiconvittori, in accordo con quanto previsto dal regolamento di istituto;

● Modifiche e riadattamento temporaneo dell’orario dei turni, per fare fronte ad ogni esigenza

connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione, del

servizio convittuale;

● Relazioni con il personale educativo del Semiconvitto, al fine di promuovere autonome iniziative

tendenti a migliorare gli aspetti organizzativi, comunicativi e logistici;

● Partecipazione ad eventi anche formativi e\o riunioni di servizio convocati dal MIUR\USR\UST;

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64

● Quant’altro rendesi necessario per un’efficace gestione del Semiconvitto secondo quanto

deliberato dal Collegio degli educatori in ordine alle attività da incentivare con il Fondo di Istituto;

● Controllo dei materiali inerenti l’organizzazione: registri, firme degli educatori, verbali, calendari,

circolari;

● Partecipazione elaborazione PTOF e PDM;

● Cura del benessere organizzativo e della maintenance del valore di comunità scolastica ed

educativa.

Responsabile del sito web

● Gestione sito web

Funzioni Strumentali

I docenti responsabili di Funzioni Strumentali hanno compiti di coordinamento generale relativamente a

specifiche aree di intervento coerenti con i principi che ispirano l’offerta formativa.

Il Collegio Docenti per una migliore gestione delle attività della scuola, ha individuato le seguenti funzioni

strumentali al PTOF:

Manifestazioni e rapporti con il territorio:

Compiti specifici:

● Coordinamento delle attività extracurricolari;

● Organizzazione partecipazione a spettacoli ed eventi culturali

● Progettazione, coordinamento e realizzazione di visite di istruzione per gli studenti;

● Coordinamento con Enti, Istituzioni ed Associazioni sul territorio;

● Individuazione di soggetti esterni da contattare a seguito di proposte o ai quali proporre iniziative

di progettazione specifica;

● Coordinamento e promozione anche in sintonia con le altre Funzioni Strumentali della

progettazione integrata d’intesa con Enti ed Istituzioni territoriali;

● Realizzazione di manifestazioni, feste e progetti tesi all’apertura e condivisione di una scuola

aperta al territorio previ contatti con Istituzioni ed Enti del territorio;

● Promozione e realizzazione delle giornate di scuola aperta per l’Istituto in collaborazione con le

figure strumentali continuità e orientamento.

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Inclusione: sostegno agli alunni con BES

Compiti specifici:

● Rileva i bisogni di integrazione e di recupero, le esigenze degli alunni e delle famiglie e ne informa

il C.D.;

● Coordina il GLH e il GLI;

● Gestisce i rapporti con gli enti territoriali e le associazioni che si occupano di prevenzione e di

inclusione.

● Offre supporto agli studenti e alle famiglie in caso di percorsi scolastici o relazionali difficili.

● Offre supporto ai docenti in caso di alunni con bisogni educativi speciali.

● Coordina e organizza le attività afferenti gli alunni disabili, ai DSA e ai BES, interfacciandosi con

gli Enti Istituzionali a ciò preposti.

● Si occupa dell’ accoglienza, inclusione ed inserimento alunni stranieri con la collaborazione

● della commissione alunni stranieri.

● Formula progetti per l’inserimento/inclusione degli alunni diversamente abili in collaborazione con

i docenti di sostegno, i consigli classe e le strutture esterne.

● Contatta le scuole di provenienza dei nuovi iscritti per garantire la continuità educativa.

● Accoglie e orienta gli insegnanti di sostegno di nuova nomina.

● Promuove la divulgazione di proposte di formazione e di aggiornamento.

● Monitora la situazione degli allievi certificati coordinando le riunioni degli insegnanti di sostegno.

● Promuove e monitora i progetti attivati nell’istituto, inerenti l’inclusione scolastica e il benessere

degli studenti.

● Verifica, autovaluta e rendiconta l’attività svolta.

Dà supporto alla progettazione didattica per studenti con BES e DSA

● Cura del raccordo tra PDP e le progettazioni di classe, con la predisposizione di percorsi didattici

specifici congruenti e integrati;

● Favorisce l’adozione di metodologie specifiche per favorire l’inclusione degli alunni, anche

attraverso mediatori didattici e l’utilizzo di tecnologie informatiche multimediali;

● Collabora e guida i docenti nella redazione del Piano Didattico Personalizzato e del Piano educativo

individualizzato;

● Ricerca, organizza e diffonde interventi, strategie, mezzi, sussidi, contatti con enti e personale

● specializzato (es. sportello d’ascolto) ecc ai fini dell’integrazione e della reale inclusione degli

● alunni in situazione di disagio, degli alunni diversamente abili, degli alunni stranieri, degli

● alunni con DSA sia già certificato che da accertare e segnalare, degli alunni con BES.

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Continuità e Orientamento:

Compiti specifici:

● Coordinamento e gestione delle attività di continuità, orientamento in entrata e in uscita e

tutoraggio classi V;

● Progettazione, coordinamento e realizzazione di interventi e servizi a favore degli studenti;

● Coordinamento e gestione delle attività di accoglienza, continuità e orientamento;

● Coordinamento e promozione anche in sintonia con le altre Funzioni Strumentali della

progettazione integrata d’intesa con Enti ed Istituzioni territoriali;

● Analisi caratteristiche alunni in entrata per una opportuna formazione delle classi prime;

● Realizzazione di manifestazioni, feste e progetti tesi all’apertura e condivisione di una scuola

aperta al territorio previ contatti con Istituzioni ed Enti del territorio;

● Promozione e realizzazione delle giornate di scuola aperta per l’Istituto.

● Predisposizione di una sistematica analisi dei bisogni formativi degli studenti;

● Coordinamento delle azioni previste dalle Linee guida per l’orientamento;

● Cura dei contatti con le università italiane e straniere intenzionate a presentare agli studenti la

propria offerta formativa;

● Pubblicizzazione di incontri per gli studenti delle classi IV e V;

● Diffusione delle informazioni relative a summer school, borse di studio, altro,….

Coordinatori di Classe

Il coordinatore di classe ha il compito di sovrintendere al corretto funzionamento della classe come unità

operativa e didattica al fine di integrare sia le esigenze delle famiglie che quelle dei docenti ed in

particolare:

● Presiede le riunioni del consiglio di classe e degli scrutini, su delega del Dirigente Scolastico, e

ne cura la verbalizzazione tramite il segretario per la singola seduta;

● Presiede le assemblee relative alle elezioni degli organi collegiali;

● Garantisce l’ordinato svolgimento delle riunioni, facilitando la partecipazione di tutte le

componenti e assicurando la discussione e la deliberazione su tutti i punti all’ordine del giorno;

● Coordina l’attività didattica del consiglio di classe, verificando in itinere e a fine anno il piano di

lavoro comune del consiglio di classe;

● Coordina per le classi finali la stesura del Documento del 15 maggio;

● Gestisce il rapporto con le famiglie degli studenti, per quanto attiene a problematiche generali e

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67

non specifiche delle singole discipline;

● Cura lo svolgimento dei procedimenti disciplinari di competenza del consiglio, nel rispetto del

regolamento di istituto;

● Verifica periodicamente lo stato di avanzamento del Piano Educativo Individualizzato redatto per

gli alunni diversamente abili eventualmente frequentanti la classe e del Piano Didattico Personalizzato

predisposto per gli Studenti affetti da Disturbi Specifici di Apprendimento, segnalando alla

Presidenza, alle funzioni strumentali nonché ai servizi sociali (a seconda dei casi) situazioni di disagio;

● Coordina lo svolgimento di visite guidate e uscite didattiche, la partecipazione della classe ad

attività integrative ed extracurricolari, verificandone la rispondenza quantitativa e qualitativa alla

programmazione annuale;

● Verifica la regolarità della frequenza scolastica degli studenti, avendo costantemente aggiornata

la situazione delle assenze degli allievi e segnalando tempestivamente (anche inviando specifiche

comunicazioni scritte alle famiglie tramite la Presidenza) tutti i casi di assenze fuori norma e/o non

chiari;

● Prende contatti diretti con le famiglie in caso di anomalie;

● Informa tempestivamente la presidenza, per i provvedimenti di competenza, qualora permanga

una frequenza irregolare.

Dipartimenti, Commissioni e Referenti

Sono istituite all’interno dell’Istituzione scolastica tre differenti tipologie di riferimenti organizzativi:

1. Dipartimento: raccogliere, analizzare e coordinare le proposte dei singoli docenti e dei

consigli di classe al fine di predisporre un piano organico delle iniziative (curricolari,

integrative, complementari) condiviso dal dipartimento per presentarlo al Collegio dei

Docenti.

2. Commissione: con lo specifico compito di supportare il Dirigente nell’attuazione di

particolari filoni organizzativi legati ad attività già definite ma che richiedono comunque

una particolare attenzione.

3. Referente: funge da punto di sintesi dell’attività di cui è incaricato, collaborando con il

Dirigente o suo delegato per attuare un piano di interventi e/o definire una linea guida.

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68

DIPARTIMENTI

Al Dirigente Scolastico è riservato, nell’ambito delle proprie funzioni istituzionali, il ruolo di

coordinamento generale del sistema dipartimentale e di raccordo con il Collegio dei Docenti.

Competono al Dirigente Scolastico i poteri sostitutivi rispetto alle funzioni di auto-organizzazione

riconosciute ai dipartimenti e al comitato tecnico didattico in caso di inerzia di questi.

Il Dirigente Scolastico provvede alla prima convocazione dei dipartimenti disciplinari nonché alla prima

convocazione degli stessi organismi all’inizio di ciascun anno scolastico.

In particolare è compito del dipartimento:

● Predisporre le linee didattiche di indirizzo generale che la scuola intende adottare per ogni

singola disciplina in stretta relazione con le altre discipline facenti parte del dipartimento;

● Definire il dettaglio della programmazione con riferimento a:

✔ la programmazione disciplinare

✔ la definizione degli obiettivi e degli standard culturali d'istituto

✔ la definizione dei criteri di valutazione e delle griglie di misurazione degli standard

✔ la predisposizione delle prove di misurazione degli standard da effettuare (in ingresso, in

itinere e al termine dell'anno scolastico) nelle classi parallele;

✔ la definizione delle modalità di svolgimento delle attività di recupero e/o approfondimento

da svolgere nel corso dell'anno.

● Proporre gli obiettivi educativi d'Istituto;

● Predisporre (o selezionare tra quelli proposti dalle altre agenzie formative) i progetti culturali

da eseguire nelle classi collaborando con le funzioni strumentali;

● Predisporre il piano delle competenze conformi agli Assi Culturali ed alle Competenze Comuni

● di Cittadinanza

● Predisporre l'adozione dei libri di testo

● Ogni altra materia specificatamente delegata dal Collegio dei Docenti.

In caso di trattazione di questioni specifiche inerenti le diverse discipline, i dipartimenti hanno facoltà

di organizzarsi in sub-dipartimenti. Le determinazioni di questi ultimi devono essere, in ogni caso,

riassunte con delibera del dipartimento. Rimangono, in ogni caso, in capo al Collegio dei Docenti le

competenze in materia di deliberazione degli indirizzi generali educativi dell’Istituto e in materia di

deliberazione dei criteri per gli scrutini finali.

Funzionamento dei Dipartimenti

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1) Le riunioni dipartimentali si svolgono nei tempi fissati dall’art. 27 del C.C.N.L. vigente, non

superando, di norma, 40 ore annuali comprensive delle convocazioni ordinarie e straordinarie del

collegio docenti;

2) Ciascun incontro si svolge con le seguenti modalità:

discussione, moderata dal coordinatore;

delibera sulle proposte

3) Le delibere:

a) vengono approvate a maggioranza semplice dei docenti presenti;

b) non possono essere in contrasto con il P.O.F., pena la loro validità;

c) una volta approvate divengono parte delle delibere del Collegio dei Docenti;

d) le delibere così assunte non possono essere modificate né rimesse in discussione, fino a

che non si presentino elementi di novità che richiedano nuova discussione, nuova elaborazione e

procedura deliberante;

e) la discussione e le delibere sono riportate a verbale nel rispetto di quanto indicato dal

capo III, art. 10 comma 2 del CCNL 1998 – 2001 assunto dal vigente CCNL;

4) Ciascun docente:

a) ha l’obbligo contrattuale (ex. art. 27 C.C.N.L. vigente) di partecipare alle riunioni di

b) dipartimento,

c) in caso di assenza per motivi giustificati deve avvisare il coordinatore e giustificare

l’assenza per iscritto al dirigente;

d) ha il diritto di richiedere al coordinatore che vengano messi all’ordine del giorno argomenti

da discutere, purché entro 7 giorni prima della data dell’incontro stesso;

5) Le riunioni del dipartimento sono convocate dalla dirigenza o dal coordinatore, su propria

iniziativa o obbligatoriamente su richiesta motivata espressa dalla maggioranza dei docenti del

dipartimento.

Per ogni Dipartimento è nominato un Coordinatore, i cui compiti principali sono:

● Rappresentare il proprio Dipartimento;

● Collaborare con la Dirigenza, il personale e i colleghi;

● Raccogliere le varie proposte provenienti dai docenti di Dipartimento ed inoltrarle agli Organi

competenti per le eventuali delibere;

● Avanzare proposte al Rettore -Dirigente Scolastico in merito all’ordine del giorno delle

riunioni, raccolte e analizzate le necessità didattiche e sulla scorta delle indicazioni e delle

richieste presentate da singoli docenti; preparare l’eventuale materiale argomento di

discussione;

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● Su delega del Rettore - Dirigente Scolastico, presiedere il Dipartimento e verbalizzarne le

sedute. Il verbale, una volta approvato e firmato dal coordinatore, viene riportato sul registro

generale dei verbali del Dipartimento e trasmesso al Dirigente;

● Tutte le volte che lo ritenga necessario e, comunque, entro il monte ore annuo fissato dall’art.

29 del C.C.N.L vigente convocare, con un preavviso minimo di 5 giorni, le riunioni del

Dipartimento, tramite avviso scritto fatto pervenire a ciascun docente, comunicandone data e

orario alla Dirigenza;

● Essere punto di riferimento per i docenti del proprio Dipartimento come mediatore delle

istanze di ciascun docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del

Dipartimento;

● Verificare eventuali difficoltà presenti nel proprio Dipartimento. Quando il dialogo, il

confronto e la discussione interna non risolvano i problemi rilevati, ne riferisce al Rettore -

Dirigente Scolastico;

● Al termine dell’anno scolastico relazionare al Rettore -Dirigente Scolastico in merito ai

risultati raggiunti.

COMMISSIONI E REFERENTI

Commissione Alunni stranieri:

Coordinamento delle attività d’integrazione delle alunne e degli alunni stranieri

Campi settori di lavoro: ACCOGLIENZA, NTEGRAZIONE, ALFABETIZZAZIONE, COORDINAMENTO,

CONSULENZA, PROGETTUALITA’

1. Formalizzare il “ Protocollo d’Accoglienza” del Convitto nazionale R.Bonghi di Lucera, un

documento che deliberato dal Collegio dei Docenti (previsto il 28 ottobre 2019) ed inserito nel

P.T.O.F., predispone e organizza le procedure che l'Istituto intende mettere in atto per

facilitare l’inserimento scolastico degli alunni stranieri, o come figli di genitori stranieri o come

figli adottati, attraverso tre attenzioni pedagogiche specifiche:

● l’accoglienza del singolo alunno e della sua famiglia;

● lo sviluppo linguistico in italiano L2;

● la valorizzazione della dimensione interculturale.

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2. Coordinare la fase di accoglienza e l’inserimento delle alunne e degli alunni stranieri di

recente immigrazione:

Analizzare le necessità legate alle problematiche inerenti all’accoglienza e alla didattica

nei confronti degli alunni stranieri;

Accogliere e inserire gli alunni stranieri di recente immigrazione nella classe attraverso la

progettazione di percorsi di accoglienza di comune accordo con gli insegnanti di classe,

secondo quanto stabilito dal Protocollo di Accoglienza;

Mantenere una comunicazione attiva con i docenti e con le famiglie degli alunni stranieri;

3. Coordinare gli interventi didattici e i progetti di alfabetizzazione:

Ricercare il materiale didattico idoneo all’interno delle risorse bibliografiche della scuola

e attraverso la consultazione di materiali;

Gestire i materiali didattici di Italiano L2 con la finalità di renderne nota la disponibilità ai

docenti d’Istituto e di garantirne un facile accesso;

4. Coordinare i lavori della Commissione Integrazione Intercultura:

Valutare i progetti di educazione interculturale con associazioni e ONLUS che si occupano

di intercultura per poi diffonderli tra i colleghi;

Conoscere i progetti messi in atto dagli insegnanti dell’Istituto per l’inclusione degli alunni

stranieri in classe;

Revisionare il Documento di Valutazione per alunni stranieri neo arrivati;

Individuare il materiale utile alla rilevazione delle competenze in Italiano L2 degli alunni

stranieri di recente immigrazione inseriti in classe quinta;

Definire la griglia delle competenze linguistiche in uscita degli alunni stranieri di recente

immigrazione;

5. Gestire i contatti con gli Enti territoriali e gli operatori esterni impegnati nelle tematiche

interculturali:

● Facilitare il più possibile le famiglie e gli alunni che usufruiscono del servizio educativo;

● Partecipare a corsi di formazione‐aggiornamento organizzati dal territorio e trasmettere

ulteriore materiale ai referenti del gruppo di lavoro

● Divulgare tra i colleghi il più possibile informazioni e problematiche condivise in questi incontri;

● Creare una sorta di rete tra Scuole, Famiglie, Enti e Associazioni del Territorio.

Attività – azioni individuali da mettere in campo:

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Creazione di uno sportello durante alcune ore di distacco per offrire consulenza agli

insegnanti che si trovano nell’emergenza ;

Prendere contatti e dare consulenza alla docente referente della scuola per le adozioni,

supportare i docenti nella realizzazione di percorsi individualizzati per l’alfabetizzazione,

il recupero del disagio scolastico e la promozione del successo scolastico degli alunni

stranieri;

Sensibilizzazione sulla opportunità di un’individualizzazione dei percorsi didattici per gli

alunni stranieri, con particolare riferimento alla differenza tra lingua della comunicazione

e lingua dello studio;

Coordinamento delle riunioni del gruppo di lavoro d'istituto per alunni stranieri e redazione

del verbale relativo agli incontri;

Studio dei problemi legati all’inclusione scolastica degli alunni stranieri;

Revisione dei documenti di valutazione per alunni stranieri neo arrivati;

Partecipazione agli incontri organizzati presso l’UST;

Partecipazione alla formazione prevista dall’UST o da altre agenzie formative per i docenti

referenti per l’intercultura;

Incontri di accoglienza con i genitori degli alunni stranieri;

Coordinamento fra le diverse tipologie di intervento didattico sugli alunni stranieri in modo

da garantire a ogni alunno un percorso omogeneo e condiviso;

Partecipazione agli incontri di coordinamento delle funzioni strumentali;

Partecipazione agli incontri allargati alle varie commissioni (disagio e handicap) per trattare

alcuni argomenti in comune.

Partecipazione ad iniziative promosse dal MIUR/USR ed altri Enti

REFERENTI

Valutazione e autovalutazione Istituto:

● Adotta procedure di governo, di verifica e di controllo interno ed esterno e dell’attività

complessiva di gestione, allo scopo di individuare le aree di debolezza e di problematicità, in

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73

un’ottica di miglioramento progressivo;

● Cura gli adempimenti ministeriali (questionari, indagini, rilevazione di dati

sull’organizzazione);

● Revisiona ed aggiorna annualmente il Piano di Miglioramento in Collegamento con il NIV;

● Monitora l’implementazione delle azioni di miglioramento relative agli esiti e ai processi

individuati nel Rapporto di Autovalutazione:

● Attiva percorsi di analisi dei processi e delle azioni attivati nell’ottica del Piano di

Miglioramento:

● Partecipa alle riunioni periodiche con le FF.SS. ai fini di un confronto di esperienze e per

accordi in merito alle attività da svolgere secondo le procedure definite nel RAV;

● Promuove un confronto continuo con il NIV, per una costante lettura delle rilevazioni dei

dati, ai fini dell’individuazione delle criticità nel processo d’insegnamento-apprendimento.

Biblioteca:

● Apertura Biblioteca didattica “Convitto Bonghi” agli alunni ed ai docenti per prestito e

consultazione;

● Apertura della Biblioteca storica“Convitto Bonghi” al pubblico;

● Catalogazione in S.B.N. e sistemazione testi;

● Incontri di formazione e contatti con l’Università, l’Archivio di Stato e gli Enti e le

Associazioni del territorio;

● Organizzazione di incontri in biblioteca con autori, giornalisti e rappresentanti della

cultura;

● Progettazione ed organizzazione delle attività per “Il maggio dei libri”;

● Organizzazione e partecipazione a concorsi;

● Ricerca e proposte ed utilizzo di software didattici.

Registro elettronico:

● Produzione di materiali didattici e loro diffusione

● Supporto docenti scrutini online

● Supporto docenti registro online

Referente alunne/i adottati:

●informa gli insegnanti (compresi i supplenti) della eventuale presenza di alunni adottati nelle

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classi;

● accoglie i genitori, raccoglie da loro le informazioni essenziali all'inserimento e alla scelta

della classe e li informa sulle azioni che la scuola può mettere in atto;

● collabora a monitorare l'andamento dell'inserimento e del percorso formativo dell'alunno;

● collabora a curare il passaggio di informazioni tra i diversi gradi di scuola;

● nei casi più complessi, collabora a mantenere attivi i contatti con gli operatori che seguono

il minore nel post-adozione;

● mette a disposizione degli insegnanti la normativa esistente e materiali di

approfondimento;

● promuove e pubblicizza iniziative di formazione;

● supporta i docenti nella realizzazione di eventuali percorsi didattici personalizzati;

● attiva momenti di riflessione e progettazione su modalità di accoglienza, approccio alla

storia personale, su come parlare di adozione in classe e come affrontare le situazioni di

difficoltà.

Altri referenti:

FAI (Fondo Ambiente Italiano)

Intercultura e relazioni internazionali

E-twinning & Cambridge International

Restyling scuola

Progetti Europei e finanziamenti vari

NIV: Nucleo Interno di Valutazione

Revisione PTOF -PDM-RAV:

Alle riunioni del NIV può partecipare un allievo membro del Consiglio d’Istituto per una maggiore

condivisione delle attività poste in essere. È presieduto dal DS. Il gruppo viene convocato con

scadenza bimestrale e secondo le consegne impartite dal MIUR, dall’USR o da altri soggetti

istituzionali.

I compiti sono, fondamentalmente, i seguenti:

.

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Commissione PCTO

Funziona da supporto ai Consigli di classe e al Collegio dei Docenti nelle sue articolazioni dipartimentali

nella promozione e gestione di interventi formativo-orientativi e svolge una funzione di coinvolgimento

diretto e di supporto nella progettazione e realizzazione dei percorsi relativi al PCTO promuovendo le

seguenti azioni:

● Contribuire a definire i percorsi didattici PCTO;

● Raccogliere le disponibilità delle imprese del territorio a offrire posti-stage.

Inoltre, svolge i seguenti, ulteriori compiti:

● Informazione e promozione del percorso formativo presso l’utenza;

● Consulenza tecnico-scientifica nelle fasi del percorso;

● Raccordo organizzativo all’interno dell’istituto con i partner esterni per l’implementazione

del progetto;

● Monitoraggio interno.

Animatore Digitale:

L’Animatore Digitale, affianca il Dirigente e il Direttore dei Servizi Amministrativi (DSGA) nella

progettazione e realizzazione dei progetti di innovazione digitale contenuti nel PNSD: è un docente della

scuola, mai un professionista esterno, trattandosi di una figura che richiede un’integrazione forte nella

scuola, una conoscenza del PTOF (“nell’ambito delle azioni previstedal piano triennale…”) e della comunità

scolastica.

In concreto, l’Animatore deve coordinare la diffusione dell’innovazione a scuola e le attività del PNSD

anche previste nel piano nel Piano triennale dell’offerta formativa della propria scuola. Si tratta, quindi,

di una figura di sistema e non un semplice supporto tecnico. I tre punti principali del suo lavoro sono:

Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso

l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la

comunità scolastica alle attività formative, anche quelle organizzate attraverso gli snodi

formativi;

Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo

degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del

PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio,

per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;

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Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili

da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la

didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune;

Informazione su innovazioni esistenti in altre scuole (es. un laboratorio di coding per tutti gli

studenti) coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di

assistenza tecnica condotta da altre figure.

L’animatore si trova a collaborare con l’intero staff della scuola e in particolare con gruppi di lavoro,

operatori della scuola, dirigente, DSGA, soggetti rilevanti, anche esterni alla scuola, che possono

contribuire alla realizzazione degli obiettivi del PNSD. Può, e dovrebbe, inoltre, coordinarsi con altri

animatori digitali sul territorio, per la creazione di gruppi di lavoro specifici.

Amministratore di Sistema:

Cura la gestione del sistema informatizzato dell’Istituto secondo quanto disposto dalla normativa

nazionale ed europea in termine di protezione dei dati personali e Privacy che dovrà essere esplicata

attenendosi alle seguenti modalità generali:

● Coadiuvare il Dirigente nella progettazione del sistema informativo e nella selezione delle

migliori soluzioni tecnologiche necessarie per il piano didattico della scuola;

● Gestire il Sistema Informatico della scuola individuandone le necessità e/o le criticità;

● Gestire i rapporti con i fornitori terzi del Sistema Informatico;

● Essere il referente interno per il sistema informativo;

● Progettare le evoluzioni del sistema informativo in base alla progettazione didattica della

scuola;

● Coordinare i fornitori del Sistema Informativo, ivi compresi quelli di telefonia e di

manutenzione;

● Effettuare operazioni di trattamento di eventuali dati personali soltanto per le finalità e

con le modalità strettamente correlate alle funzioni ed attività affidate;

● Accedere a dati personali solo ove sia strettamente necessario all’esecuzione delle

predette funzioni ed attività;

● Osservare le misure di sicurezza idonee a salvaguardare la riservatezza, l’integrità e la

completezza dei dati oggetto delle operazioni di trattamento e a ridurre i rischi di accesso non

autorizzato, perdita anche accidentale e trattamento non consentito dei dati;

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● Collaborare per quanto di competenza alla redazione/aggiornamento delle policy e misure

di sicurezza applicabili nei confronti dei sistemi gestiti.

Le norme di comportamento dell'incaricato con funzioni di amministratore di sistema si esplicano:

● Nel rispetto dei requisiti di diligenza professionale, richiesti dall'articolo 2050 del codice

civile;

● Nell’adeguamento preventivo ai contenuti espressi dalle norme nazionali ed europee in

materia di sicurezza dei dati e dei sistemi informatici.

Amministratore di Rete:

A diretto riporto dell’amministratore di sistema con cui interagisce per la gestione del sistema

informativo, si occupa principalmente di:

● Gestione delle connessioni di rete di ogni singolo plesso;

● Gestione del parco macchine e dei sistemi hardware presenti;

● Gestione dei software di base utilizzati

● Custodire, ove necessario, copia delle credenziali di autenticazione informatica gestite;

● Effettuare operazioni di backup/recovery dei dati assicurandosi della qualità delle copie

dei dati e della loro conservazione in luogo sicuro;

● Gestire i supporti di memorizzazione e la manutenzione hardware; • organizzare i flussi

di rete;

● Adottare adeguati programmi antivirus, firewall ed altri strumenti software o hardware

atti a garantire la massima sicurezza utilizzando le conoscenze acquisite in base al progresso

tecnico software e hardware;

● Verificare periodicamente l’efficienza dei sistemi tecnici adottati;

● Collaborare per quanto di competenza alla redazione/aggiornamento delle policy e misure

di sicurezza applicabili nei confronti dei sistemi gestiti.

Referente ufficio stampa

● Inoltra i comunicati stampa ai giornalisti: informazioni su notizie riguardanti la scuola;

● Ogni altra attività ritenuta importante e congrua ai fini della visibilità sul territorio della

struttura:

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● Collaborare alla gestione aggiornata del sito WEB della scuola, d'intesa con il Responsabile

designato.

Comitato per la valutazione dei docenti:

Rinnovato dalla Legge 107/2015, ha il compito di valutare l'anno di formazione e prova del personale

docente ed esprime parere sulla conferma in ruolo dei docenti in formazione e prova. E' composto dal

Dirigente Scolastico, 3 docenti di cui 2 scelti dal Collegio Docenti ed 1 nominato dal Consiglio d’Istituto,

2 docenti nominati dal Collegio docenti, 1 membro esterno nominato da USR, 1 rappresentante genitori e

1 rappresentante studenti nominati dal Consiglio d’Istituto.

E' presieduto dal Dirigente Scolastico. Ha anche il compito di individuare i criteri per la premialità dei

docenti; in questo ruolo ai componenti indicati si aggiungono, 1 rappresentante dei genitori, 1

rappresentante degli studenti.

Referente concorsi, eventi e laboratori

Ha cura di informarsi circa eventi, manifestazioni, concorsi di carattere locale e nazionale fornendone

notizia e diffondendone informazioni a quanti interessati.

Formazione

Compiti specifici:

● Predisposizione di una sistematica analisi dei bisogni formativi coerente con il RAV e il

PdM;

● Supporto al Rettore –Dirigente Scolastico nella redazione e aggiornamento del Piano

triennale della formazione, coerentemente con il piano triennale del MIUR e il Piano di formazione

dell’Ambito territoriale ;

● Cura dell’implementazione delle azioni formative;

● Coordinamento dei contatti con gli enti di formazione accreditati e qualificati ai sensi

della DM 170/2016 del MIUR;

● Individuazione di soggetti esterni da contattare a seguito di proposte o ai quali proporre

iniziative di progettazione specifica;

● Coordinamento dell’attivazione, svolgimento, monitoraggio, verifica e attestazione delle

azioni formative.

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE CONVITTO

RETTORE/ DS Prof.ssa COLI MIRELLA

DSGA Sig. MANSUETO CARLO

CONSIGLIERI Prof. CALABRESE ROBERTO

Prof.ssa MUCCIACITO GIUSEPPINA

Sig. BONANTE PIETRO

Sig. MAZZA MAURO

Sig. PITTARI ALESSIO

CONSIGLIO D’ISTITUTO

DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa COLI MIRELLA

PRESIDENTE Sig.ra PETRUCCELLI PINA JOANNE

COMPONENTE GENITORI Sig.ra DI LUZIO ANNA MARIA

Sig.ra DE BATTISTA LUCIA

Sig.ra BATTISTA EMANUELA

COMPONENTE DOCENTI Prof. CALABRESE ROBERTO

Prof.ssa MELILLO TERESA

Prof. DI TELLA AMEDEO

Prof. SAVINO ANTONIO

Prof.DE SIMIO LUIGI

Prof.ssa RICCI MARIA ROSARIA

Prof.ssa CURCI Daniele

Prof.ssa VITARELLI Michele

COMPONENTE ALUNNI Da nominare Da nominare Da nominare DEL RE ANTONIO

COMPONENTE ATA Sig. GIAMBATTISTA VINCENZO

Sig. CERVINO MARCO

ORGANO DI GARANZIA

PRESIDENTE DS Prof.ssa COLI MIRELLA

COMPONENTE DOCENTI Prof.ssa MELILLO TERESA

Da nominare

COMPONENTE ALUNNI Da nominare

COMPONENTE GENITORI Sig.ra MAGGI DANIELA

4.3.: ORGANIZZAZIONE UFFICI E MODALITÀ DI RAPPORTO CON

L’UTENZA DIRIGENTE SCOLASTICA Prof.ssa COLI MIRELLA

DSGA Sig. MANSUETO CARLO

UFFICIO TECNICO Prof. LIONETTI GIOVANNI

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UFFICIO ACCETTAZIONE E PROTOCOLLO: A.A.COLATRUGLIO ANNA

UFFICIO DIDATTICA: A.A. PARADISO ANTONIETTA

A.A. RONGIOLETTI MARIA

CARMELA

A.A. PELLEGRINO CARMELINA

UFFICIO PERSONALE A.A. FRATTA CARMELA

A.A. CODUTI MARIA ANTONIETTA

A.A. BATTISTA LUCIA

UFFICIO BILANCIO E PATRIMONIO A.A. LEPORE ROSALBA

A.A. BARBARO MARIANNA

AA. BASILE TERESA

SERVIZI ATTIVATI PER LA

DEMATERIALIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ

AMMINISTRATIVA

Registro Elettronico Online, servizio

SMS, sito istituzionale in continuo

aggiornamento anche con servizio

Newsletter, firma digitale.

4.4.: RETI E CONVENZIONI ATTIVE

RETI

CAPOFILA AMBITO TERRITORIALE 14

PIANO DELL’INCLUSIONE- Scuola polo Ambito 14

PIANO DI FORMAZIONE (Capofila ITET)

PIANO DI FORMAZIONE DIRIGENTI - Scuola polo Ambito 14

CONVENZIONI

ASSOCIAZIONE CRESCERE ONLUS- Sportello Scolastico

ERASMUS

CINETEATRO DELL’OPERA SAN GIUSEPPE

ITALIA EDUCANTE

UNIVERSITÀ DI FOGGIA – Tirocini Formativi Attivi

UNIVERSITÀ DI FOGGIA – Progetto D.I.O.R.

MONDONUOVO - Formazione

PROLOCO VOLTURINO

IRFIP – Indirizzo servizi Sala Bar

IRFIP – Indirizzo servizi Preparazione pasti

Servizio Civile Nazionale

Servizio Civile Universale

Percorsi per le competenze trasversali e l’orietamento (con aziende

del settore)

REGIONE PUGLIA: Manifestazione d’intesa “Tra libri e cucina”

CAMERA DI COMMERCIO

OPERA S. GIUSEPPE “Adolescenza 11-17 anni”

PROVINCIA DI FOGGIA

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4.5.: PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE e ATA

Il Piano triennale di formazione e aggiornamento del personale è finalizzato all’acquisizione di competenze

per l’attuazione di interventi di miglioramento e adeguamento alle nuove esigenze dell’Offerta Formativa

Triennale e rispecchia le finalità educative del Piano Triennale dell’Offerta formativa dell’Istituto, le

Priorità e i Traguardi individuati nel RAV, i relativi Obiettivi di processo e il Piano di Miglioramento.

La formazione e l’aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di:

costruzione dell’identità dell’Istituzione scolastica;

innalzamento della qualità della proposta formativa;

valorizzazione professionale.

Il presente Piano di formazione-aggiornamento, redatto sulla base delle Direttive ministeriali, degli

obiettivi del PTOF e dei risultati dell’Autovalutazione di Istituto, nonché sulla base delle necessità di

formazione emerse e le conseguenti aree di interesse, tiene conto dei seguenti elementi:

bisogno, espresso dai docenti, di rafforzare le competenze progettuali, valutative, organizzative,

pedagogiche e relazionali, per affrontare i cambiamenti che la società propone;

esigenza di conoscere l’evoluzione del quadro normativo;

attenzione alla sicurezza e alla salute nell’ambiente di lavoro;

approfondimento di aspetti culturali,epistemologici e didattici sia disciplinari sia

interdisciplinari;

necessità di implementare la relazione con le famiglie, il territorio e i referenti istituzionali, con

particolare riferimento all’inclusione, a specifiche problematiche e alle difficoltà di

apprendimento.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

art. 1 della Legge 13 luglio 2015 n.107, in particolare: commi da 12 a 19: Piano Triennale dell’Offerta

Formativa; commi da 56 a 62: Piano Nazionale Scuola Digitale: commi da 70 a 72: Reti tra Istituzioni

Scolastiche;

commi da 121 a 125: Carta elettronica per aggiornamento docenti di ruolo, in particolare il comma

124 – “la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e

strutturale, nell’ambito degli adempimenti connessi con la funzione docente; “Le attività di

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formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il Piano Triennale

dell’Offerta Formativa”;

nota MIUR prot. n. 2805 dell’11/12/2015-Orientamenti per l’elaborazione del Piano Triennale

dell’Offerta Formativa – Piano di Formazione del Personale – Reti di scuole e collaborazioni esterne:

“La Legge 107 contempla attività di formazione in servizio per tutto il personale”;

nota MIUR prot. n. 000035 del 07/01/2016 – Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano

triennale per la formazione del personale;

Nota MIUR “Prime indicazioni per la progettazione delle attività di formazione destinate al

personale scolastico” del 15 settembre 2016;

D.M. n.797 del 19 ottobre 2016 – Piano per la formazione dei docenti 2016-2019

LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

Il presente Piano vuole offrire ai docenti una vasta gamma di opportunità e si sviluppa nel rispetto

delle seguenti priorità:

essere coerente con i bisogni rilevati all’ interno dell’Istituzione scolastica per implementare

strategie educative e per migliorare negli studenti le competenze sociali e culturali affinché

producano un’effettiva ricaduta per una efficace prassi didattica ed organizzativa;

fornire occasioni di riflessione sui vissuti e le pratiche didattiche;

fornire occasioni di acquisizione di conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla

facilitazione degli apprendimenti;

favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità personale;

migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima

reciproca;

fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della loro

utilizzazione didattica.

L’Istituto organizza, sia singolarmente sia in Rete con altre scuole, corsi che concorrono alla

formazione sulle tematiche sopra individuate.

Oltre alle attività d’Istituto, è prevista la possibilità di svolgere attività individuali di formazione scelte

liberamente ma in piena aderenza al RAV, al Piano di Miglioramento e alle necessità formative individuate

per questa Istituzione Scolastica. Si riconosce e si incentiverà la libera iniziativa dei docenti, da

“ricondurre comunque a una dimensione professionale utili ad arricchire le competenze degli insegnanti e

quindi la qualità dell’

del 07/01/2016 – Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la

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formazione del personale, la quale definisce la politica formativa di Istituto e di territorio.

Il Piano Nazionale per la formazione degli insegnanti definisce con chiarezza gli obiettivi per il

prossimo triennio. Sono previste 9 priorità tematiche nazionali per la formazione:

Lingue straniere;

Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento;

Scuola e lavoro;

Autonomia didattica e organizzativa;

Valutazione e miglioramento;

Didattica per competenze e innovazione metodologica;

Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale;

Inclusione e disabilità;

Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile.

Un progetto efficace di innovazione strutturale e curricolare del sistema scolastico non si realizza

senza i docenti, ovvero senza la loro partecipazione e condivisione. Valorizzare il lavoro docente e

l’ambiente scolastico come risorsa per la didattica, significa favorire la comunicazione tra docenti,

diffondere la conoscenza di significative pratiche didattiche, con scambio di esperienze e

pianificazione dei programmi di intervento per giungere, infine, alla valutazione promozionale del

progetto formativo promosso collegialmente. In sostanza, ciò significa trasformare la nostra scuola

in Laboratorio di Sviluppo Professionale per tutto il personale.

Il Piano di Formazione e Aggiornamento rappresenta un supporto utile al raggiungimento di

obiettivi trasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto un’azione tendente a

migliorare il clima nell’organizzazione, per creare condizioni favorevoli al raggiungimento degli

obiettivi del POF oltre che al tentativo di dare corpo ad attività di confronto, di ricerca e

sperimentazione previste dall’Autonomia.

Il Collegio dei Docenti riconosce l’aggiornamento, sia individuale sia collegiale, come un aspetto

irrinunciabile e qualificante della funzione docente, funzionale alla promozione dell’efficacia del

sistema scolastico e della qualità dell’offerta formativa e deve essere inteso come un processo

sistematico e progressivo di consolidamento delle competenze;

FINALITÀ E OBIETTIVI DEL PIANO DI FORMAZINE PER I DOCENTI

Acquisire conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla facilitazione degli

apprendimenti, oltre a riflettere sui vissuti e sulle pratiche didattiche;

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Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità professionale;

Migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima

reciproca;

Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della

loro utilizzazione didattica.

Posta la libera scelta dei docenti di esprimere le proprie preferenze e inclinazioni in merito alla

formazione professionale e fatta salva l’opportunità di scegliere autonomamente percorsi riconosciuti

nel Piano Nazionale, la scuola si attiverà per l’erogazione di interventi formativi che si concentrino in

particolare in queste tre direzioni:

1. INSEGNARE AD APPRENDERE: FOCALIZZAZIONE SULL’ALUNNO

intervenire sulle abilità di base per lo sviluppo dei processi di apprendimento

favorire l’aggiornamento metodologico didattico per l’insegnamento delle discipline

2. IMPARARE AD INSEGNARE: FOCALIZZAZIONE SUL DOCENTE

consolidare la capacità d’uso e ampliare le competenze didattiche dei docenti, per sviluppare e

potenziare l’innovazione didattica attraverso l’uso delle tecnologie informatiche e strumentazioni

multimediali

intervenire per sviluppare competenze trasversali e disciplinari, con particolare riferimento alla

didattica laboratoriale quale asse metodologico portante e come occasione privilegiata per la

“personalizzazione” dei percorsi formativi

aiutare i docenti ad accostarsi ai più recenti approdi della didattica, soprattutto assistiti dalle

conoscenze recenti in campo neurologico e psicologico

3. IMPARARE A RELAZIONARSI: FOCALIZZAZIONE SUL GRUPPO “DOCENTI – STUDENTI-

GENITORI”

promuovere tecniche e metodi per il benessere personale dello studente, per la sua motivazione e

per la risoluzione dei conflitti studenti-docenti-genitori.

Il Piano di Formazione e Aggiornamento tiene conto delle linee generali indicate annualmente dal MIUR

e si avvarrà di corsi organizzati dall’USR, da altri enti territoriali o istituti, delle iniziative progettate

dall’Istituto, autonomamente o in rete con altre scuole.

Nell’ambito di ciascun corso proposto saranno privilegiati momenti di cornici teoriche e di

confronto, sia pratiche laboratoriali, nonché forme di aggregazione per grandi aree di significato

tematico affine. Ai docenti verranno opportunamente diffuse notizie riguardanti ‘l’attivazione di corsi

da parte di enti accreditati; sono previste attività

individuali che ogni docente sceglie liberamente, sempre correlate obiettivi del P.T.O.F.

Sono compresi nel piano di formazione annuale dell’Istituto:

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i corsi di formazione organizzati dal MIUR e dall’ USR per rispondere a specifiche esigenze

connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale o

metodologico decise dall’Amministrazione;

i corsi proposti dal MIUR, dall’Ufficio Scolastico Regionale, Enti e associazioni professionali,

accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati;

i corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce, prioritariamente i corsi proposti della

Rete d’Ambito di appartenenza;

gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o interni,

autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal

POF;

gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto

Legislativo 81/2008).

Altre iniziative di formazione e aggiornamento saranno messe in atto per il personale sulla scorta di

specifiche esigenze, anche espresse direttamente dai docenti.

Per garantire l’efficacia nei processi di crescita professionale e l’efficienza del servizio scolastico

offerto, il Collegio favorisce iniziative che fanno ricorso alla formazione on- line e all’autoformazione.

Le tematiche saranno inerenti ai bisogni rilevati, in coerenza con le specifiche esigenze dell’Istituzione

scolastica e dei docenti.

CORSI DI FORMAZIONE PER I DOCENTI

Nel corso del biennio di riferimento, l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti

attività formative previste nel PTOF, individuate secondo il percorso che segue:

analisi degli obiettivi prioritari individuati nel RAV;

riflessione sulle linee guida del Piano di Miglioramento di Istituto e sulle progettualità in cui è

articolato;

analisi dei bisogni dei docenti.

Nella tabella che segue vengono indicate le macro aree della proposta formativa:

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TEMATICHE

FORMATIVE

VALUTAZIONE

PER

COMPETENZE

DIDATTICA INCLUSIVA

PER ALUNNI BES

DIDATTICA INNOVATIVA (in

connessione con gli obiettivi del

Piano Nazionale Scuola Digitale)

CONTENUTI

GENERALI

Obiettivo della

formazione è

approfondire la

riflessione e

l’attuazione di

una didattica ed

un conseguente

processo di

valutazione per

competenze

Visto l’alto numero di

iscritti che presentano

Bisogni Educativi Speciali,

questa tematica formativa si

pone come obiettivo

l’acquisizione da parte dei

docenti di:

strategie per la

programmazione e la

valutazione di tali alunni;

strumenti per

l’elaborazione di percorsi

didattici che prevedano

strumenti dispensativi e/o

compensativi

La formazione si pone l’obiettivo

di fornire ai docenti strumenti per

l’utilizzo delle seguenti tipologie

di didattica: cooperative

learning, tutoring, peer to

peer,didattica metacognitiva,

flipped classroom.

Inoltre si pone come finalità

l’implementazione di una

didattica multimediale attraverso

il coding e il pensiero

computazionale

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