MISURA 111 “Interventi di formazione professionale …...aggiornamento della Valutazione...
Transcript of MISURA 111 “Interventi di formazione professionale …...aggiornamento della Valutazione...
SERVIZIO DI VALUTAZIONE DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO
RURALE (PSR) SICILIA 2007-2013
Regione Siciliana ASSESSORATO REGIONALE DELLE RISORSE AGRICOLE E ALIMENTARI
DIPARTIMENTO REGIONALE DEGLI INTERVENTI STRUTTURALI PER L’AGRICOLTURA
Novembre 2013
AGGIORNAMENTO AL 2012 DELLA
VALUTAZIONE INTERMEDIA
SINTESI
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. i
INDICE
INTRODUZIONE ............................................................................................................................................. 1
1. L’AVANZAMENTO DEL PROCESSO DI ATTUAZIONE DEL PSR................................................... 2
1.1 Avanzamento procedurale: quadro riepilogativo per Asse e per Misura ....................................... 2
1.2 Programmazione ed util izzazione del le risorse f inanziarie ............................................................. 8
2. ANALISI PER MISURA .......................................................................................................................... 14
MISURA 111 - INTERVENTI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E AZIONI DI INFORMAZIONE .......................................................... 14
MISURA 112 - INSEDIAMENTO DI GIOVANI AGRICOLTORI ................................................................................................ 18
MISURA 114 - UTILIZZO DEI SERVIZI DI CONSULENZA IN AGRICOLTURA E SILVICOLTURA ........................................................... 22
MISURA 121 - AMMODERNAMENTO DELLE AZIENDE AGRICOLE ........................................................................................... 25
MISURA 122 - ACCRESCIMENTO DEL VALORE ECONOMICO DELLE FORESTE ............................................................................ 31
MISURA 123 - ACCRESCIMENTO DEL VALORE AGGIUNTO DEI PRODOTTI AGRICOLI E FORESTALI .................................................... 35
MISURA 124 - COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI, PROCESSI E TECNOLOGIE NEL SETTORE AGRICOLO E
ALIMENTARE E IN QUELLO FORESTALE .......................................................................................................................... 39
MISURA 125 - MIGLIORAMENTO E CREAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE CONNESSE ALLO SVILUPPO E ALL’ADEGUAMENTO
DELL’AGRICOLTURA E DELLA SILVICOLTURA .................................................................................................................... 43
MISURA 126 - RECUPERO DEL POTENZIALE DI PRODUZIONE AGRICOLA DANNEGGIATO DA DISASTRI NATURALI E INTRODUZIONE
DI ADEGUATI STRUMENTI DI PREVENZIONE. ................................................................................................................... 45
MISURA 132 - PARTECIPAZIONE DEGLI AGRICOLTORI AI SISTEMI DI QUALITÀ ALIMENTARE ......................................................... 47
MISURA 133 - ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE E PROMOZIONE ............................................................................................. 50
MISURA 211 - INDENNITÀ A FAVORE DEGLI AGRICOLTORI NELLE ZONE MONTANE .................................................................... 53
MISURA 212 - INDENNITÀ A FAVORE DEGLI AGRICOLTORI DELLE ZONE CARATTERIZZATE DA SVANTAGGI NATURALI, DIVERSE
DALLE ZONE MONTANE ............................................................................................................................................ 53
MISURA 213 - INDENNITÀ NATURA 2000 .................................................................................................................. 58
MISURA 214 - PAGAMENTI AGROAMBIENTALI .............................................................................................................. 62
MISURA 216 - INVESTIMENTI NON PRODUTTIVI ........................................................................................................... 68
MISURA 221 - PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI AGRICOLI .......................................................................................... 72
MISURA 223 - PRIMO IMBOSCHIMENTO DI SUPERFICI NON AGRICOLE .................................................................................. 76
MISURA 226 - RICOSTITUZIONE DEL POTENZIALE FORESTALE ED INTRODUZIONE DI INTERVENTI PREVENTIVI ................................... 80
MISURA 227 – SOSTEGNO AGLI INVESTIMENTI NON PRODUTTIVI ....................................................................................... 84
MISURA 311 - DIVERSIFICAZIONE VERSO ATTIVITÀ NON AGRICOLE..................................................................................... 87
MISURA 312 - SOSTEGNO ALLA CREAZIONE ED ALLO SVILUPPO DI MICROIMPRESE ................................................................... 93
MISURA 313 - INCENTIVAZIONE DELLE ATTIVITÀ TURISTICHE ........................................................................................... 97
MISURA 321 - INVESTIMENTI PER SERVIZI ESSENZIALI PER L’ECONOMIA E LA POPOLAZIONE RURALE ............................................ 101
MISURA 322 - SVILUPPO E RINNOVAMENTO DEI VILLAGGI ............................................................................................. 106
MISURA 323 – TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE .............................................................................. 109
MISURA 331 – FORMAZIONE ED INFORMAZIONE ......................................................................................................... 112
MISURA 341 – ACQUISIZIONE DI COMPETENZE E ANIMAZIONE IN VISTA DELL’ELABORAZIONE E DELL’ATTUAZIONE DI STRATEGIE
DI SVILUPPO LOCALE ............................................................................................................................................ 114
MISURA 413 - ATTUAZIONE DI STRATEGIE DI SVILUPPO LOCALE - QUALITÀ DELLA VITA/DIVERSIFICAZIONE ................................... 116
MISURA 421- COOPERAZIONE INTERTERRITORIALE E TRANSNAZIONALE ............................................................................. 124
MISURA 431- GESTIONE DEI GAL, ACQUISIZIONE DI COMPETENZE E ANIMAZIONE ................................................................ 125
3. CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI ...................................................................................... 126
3.1 Conclusioni sul grado di raggiungimento degli obiettivi del Programma .................................. 126
3.1.1 Asse 1 – Miglioramento della competitività dei settori agricolo e forestale .......................................... 126
3.1.2 Asse 2 – Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale ............................................................... 130
3.1.3 Asse 3 –Qualità della vita e diversificazione dell’economia rurale ....................................................... 134
3.1.4 Asse 4 –Attuazione dell’approccio Leader ........................................................................................ 138
3.2 Raccomandazioni del Valutatore ................................................................................................... 138
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. ii
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 1
INTRODUZIONE
Nella presente pubblicazione si propone una sintesi a carattere divulgativo dei principali contenuti della
Relazione di aggiornamento, al 2012, della Valutazione Intermedia del Programma di Sviluppo Rurale (PSR)
Sicilia 2007-2013. Relazione elaborata da Agriconsulting Spa in qualità di Valutatore indipendente del
Programma, non contemplata dall’art. 86 del Reg. CE 1698/2005 ma specificamente prevista dalla Regione
Siciliana.
In essa sono illustrati i risultati delle diverse attività svolte nel corso del periodo 2011- 2012, finalizzate ad
aggiornare e soprattutto ad integrare e ampliare le analisi già avviate nella precedente fase del processo
valutativo. Tali attività hanno incluso la realizzazione o il completamento di indagini dirette presso i
beneficiari e i territori interessati dalle forme di sostegno del PSR, attraverso il ricorso a metodi e strumenti
differenziati in funzione della natura degli interventi e delle specifiche finalità informative (interviste a
campioni rappresentativi dei beneficiari, analisi di casi studio, rilievi forestali o faunistici ecc.), le quali hanno
consentito l’acquisizione di dati “primari” utilizzati, congiuntamente a quelli di natura “secondaria”, per la
quantificazione degli indicatori di risultato o impatto, e quindi nella “risposta” alle Domande valutative
previste dalla metodologia comunitaria. Va segnalato il carattere ancora intermedio dei risultati raggiunti su
tali aspetti, risultando proporzionati allo stato di avanzamento del Programma, alla manifestazione dei suoi
effetti e quindi all’andamento delle attività di valutazione in itinere.
Il presente elaborato segue una struttura simile ma non uguale a quella della citata Relazione di
aggiornamento della Valutazione Intermedia, comprendente:
nel Capitolo 1, un quadro d’insieme dell’avanzamento “procedurale” e “finanziario” del Programma e
delle sue diverse componenti di intervento (Assi e Misure), nel quale sono messi in luce soprattutto i
progressi verificatisi nel processo di attuazione e nella capacità di spesa nel corso del biennio 2011-
2012;
nel Capitolo 2, per ogni Misura del PSR sono forniti, secondo una comune articolazione, i seguenti
elementi informativi e di analisi valutativa: obiettivi specifici ai quali la Misura partecipa; interventi e
azioni di sostegno programmate; dotazione finanziaria della Misura; stato di attuazione al dicembre
2012 in termini procedurali, fisici e finanziari; principali risultati raggiunti. Nell’ambito di quest’ultimo
punto sono altresì fornite sintetiche risposte alle “domande valutative” comuni previste nella
metodologia comunitaria di valutazione;
Nel Capitolo 3 sono presentate in sintesi le “conclusioni” in merito alla efficacia del Programma nel
conseguire i suoi obiettivi prioritari/specifici e alcune “raccomandazioni” formulate dal Valutatore, volte
al miglioramento delle azioni programmatiche regionali per lo sviluppo rurale, utilizzabili soprattutto in
vista del prossimo periodo di programmazione 2014-2020 dello sviluppo rurale.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 2
1. L’AVANZAMENTO DEL PROCESSO DI ATTUAZIONE DEL PSR
Il PSR Sicilia 2007-2013 è articolato, come previsto dal Reg. (CE) 1698/2005, in quattro Assi:
Asse 1 “Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale”.
Asse 2 “Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale”.
Asse 3 “Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale”.
Asse 4 “Approccio Leader”.
Nell’ambito dei quattro Assi sono programmate n. 32 Misure di intervento: 12 nell’Asse 1, 9 nell’Asse 2, 8
nell’Asse 3 e 3 nell’Asse 4. Ad esse si aggiunge la Misura di Assistenza Tecnica. Per quanto riguarda la
dotazione finanziaria il PSR Sicilia 2007-2013 è il più grande d’Italia, con 2.173 Meuro (milioni di euro) di
risorse finanziarie pubbliche (comunitarie, nazionali e regionali), che rappresentano il 12,4% delle risorse
pubbliche destinate all’Italia per lo sviluppo rurale. Da notare che la seconda regione per entità di risorse
finanziarie, la Campania, ha circa 372 MEuro meno della Sicilia e che la media delle risorse finanziarie
pubbliche delle regioni italiane è pari a 924 MEuro, cioè è 2,3 volte inferiore alle risorse della Sicilia.
Lo stato di attuazione del Programma al dicembre 2012, se valutato in termini di risorse finanziarie mobilitate
(impegnate e spese) e di operazioni materiali o immateriali progettate, istruite, finanziate e realizzate, risulta
significativamente diverso e cioè molto più avanzato, rispetto a quello esaminato nella Valutazione
Intermedia 2010. L’accelerazione nei livelli di spesa e di realizzazione avutasi a partire dal 2011 è il risultato
dei progressi verificatisi nella predisposizione ed emanazione degli strumenti e atti regionali finalizzati alla
acquisizione, valutazione ed approvazione/finanziamento delle domande di aiuto relative alle singole
operazioni.
Nel rimandare al capitolo 2 per gli approfondimenti a livello di singola Misura appare pertanto utile fornire in
premessa (cfr. successivo paragrafo 1.1) un quadro riepilogativo e comparativo della tempistica
caratterizzante tale “avanzamento procedurale”, propedeutico e per molti versi esplicativo dell’avanzamento
finanziario al dicembre 2012 in termini di fondi pubblici erogati, illustrato del successivo paragrafo 1.2.
1.1 Avanzamento procedurale: quadro riepilogativo per Asse e per Misura
I quadri sinottici riportati nelle seguenti Figure 1, 2 e 3 mostrano, in forma sintetica e distinta per le diverse
Misure/azioni del PSR, il “cronogramma” del completamento delle seguenti fasi procedurali:
approvazione dei dispositivi di attuazione (simbolo “D”;
approvazione ed emanazione dei Bandi pubblici (o delle manifestazione di interesse) per
l’acquisizione delle istanze presentate dai potenziali beneficiari (simbolo “B”);
approvazione delle graduatorie definitive delle istanze ammissibili al finanziamento (simbolo “G”).
(Non sono invece considerate nei quadri sintetici la successive fasi di ammissione al finanziamento
attraverso specifici provvedimenti di concessione dei contributi, per le quali si rimanda alle citate analisi per
Misura).
Da una lettura complessiva quadri si evidenzia che entro l’anno 2011 si è avuto il completamento, per la
totalità delle Misure programmate, della fase di “start-up” del processo di attuazione, identificabile nella
approvazione dei dispositivi di attuazione e nella emanazione del primo Bando pubblico. In molti casi ciò è
avvenuto attraverso un unico provvedimento regionale, spesso oggetto di successive modifiche ed
integrazioni.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 3
Va osservato che l’avvio dei processi attuativi si era avuto già a partire dal 2009 e 2010 per la maggioranza
delle Misure/Azioni dell’Asse 1 e dell’Asse 2 e delle Misure 311 e 341 nell’Asse 3: nel corso del 2011 esso si
estende anche alle restanti Misure, in particolare a quelle dell’Asse 3, grazie anche alla conclusione del
procedimento di definizione ed approvazione dei Piani di Sviluppo Locale (PSL) del Leader.
Inoltre, si osserva che a partire dal secondo semestre 2010 e quindi nel corso del 2011 e del 2012, si
completa, per la quasi totalità delle Misure, anche la successiva fase procedurale relativa alla acquisizione e
istruttoria delle domande presentate.
I cronogrammi proposti evidenziano altresì i tempi intercorsi tra le due suddette fasi, cioè tra l’emanazione
dei Bandi e l’approvazione delle graduatorie definitive, i quali risultano in molti casi pari o superiori ai 12
mesi (es. nelle Misure ad investimento dell’Asse 1 e dell’Asse 2) ma anche di minore durata (es. nelle Misure
“a superficie” e in molte Misure dell’Asse 3). E’ tuttavia necessario segnalare che in tale periodo di tempo
sono incluse le specifiche sottofasi relative sia all’acquisizione delle domande (i cui termini sono stati spesso
prorogati) sia all’istruttoria delle stesse da parte delle strutture regionali competenti.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 4
Fig. 1 - Avanzamento procedurale Misure/azioni dell’Asse 1, nel periodo 2009-2012
Misure Asse 1 2009 2010 2011 2012
I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV
111 –Formazione professionale e azioni di informazione D-B G
112 – Insediamento di giovani agricoltori D-B G
114 – Utilizzo dei servizi di consulenza in agricoltura e
silvicoltura D-B G
121 - Ammodernamento delle aziende agricole D-B
G G G
122 - Accrescimento del valore economico delle foreste
D-B G G
123 - Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti
agricoli e forestali D-B G G G
124 - Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti,
processi e tecnologie nei settori agricolo ed alimentare, ed
in quello forestale
D-B G
125 - Miglioramento e creazione delle infrastrutture
connesse allo sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura e
della selvicoltura - Azione A
D-B
G
125 – (Miglioramento e creazione delle infrastrutture
connesse allo sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura e
della selvicoltura - Azione B
D-B G
126 – Recupero del potenziale di produzione agricola
danneggiato da disastri naturali e prevenzione D-B G
132 – Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità
alimentare D B G G
133 - Attività di informazione e promozione
D-B D-B G
Legenda: D: approvazione dei Dispositivi di attuazione – B: emanazione Bandi pubblici/manifestazioni di interesse - G: approvazione graduatorie domande ammissibili Fonte: elaborazioni del Valutatore delle informazioni ricavabili dagli atti amministrativi regionali.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 5
Fig. 2 - Avanzamento procedurale Misure/azioni dell’Asse 2 nel periodo 2008-2012
Misure Asse 2 2008 2009 2010 2011 2012
I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV
211 - Indennità compensativa per svantaggi naturali a favore di agricoltori delle zone montane
B G G
212 – Indennità per svantaggi in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane
B G G
213 - Indennità Natura 2000
D-B G
214 - Pagamenti agroambientali (Azioni 1A, 1B e 1D)
B G D-B G
214 - Pagamenti agroambientali (Azioni 1F)
B
214 - Pagamenti agroambientali (Azione 2A)
D-B G
216 -Investimenti non produttivi (Azione A1)
D-B G B G
216 -Investimenti non produttivi (Azione A2)
D-B G
216 -Investimenti non produttivi (Azioni B e C)
D-B G
221 - Primo imboschimento dei terreni agricoli
D B G G G
223 - Primo imboschimento di superfici non agricole
D B
223 - Primo imboschimento di superfici non agricole – riservato DARF
B B G G
226 - Ricostituzione del potenziale forestale ed introduzione di interventi preventivi
D
G B G G
227 - Sostegno agli investimenti non produttivi (regia regionale – enti pubblici)
D-B
G B G
227 - Sostegno agli investimenti non produttivi (titolarietà regionale – DARF)
B
G B G G
Legenda: D: approvazione dei Dispositivi di attuazione – B: emanazione Bandi pubblici/manifestazioni di interesse - G: approvazione graduatorie domande ammissibili Fonte: elaborazioni del Valutatore delle informazioni ricavabili dagli atti amministrativi regionali.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 6
Fig. 3 - Avanzamento procedurale Misure/azioni dell’Asse 3, nel periodo 2009-2012
Misure Asse 3 2009 2010 2011 2012
I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV
311 - Diversificazione verso attività non agricole – Az. A (agriturismo)
D B G G G
311 - Diversificazione verso attività non agricole – Az. B (energie rinnovabili)
D B G G
311 - Diversificazione verso attività non agricole – Az. C
D D B G G G
312 - Sostegno alla creazione e sviluppo di microimprese – Azioni A, C, D
D B
312 - Sostegno alla creazione e sviluppo di microimprese – Azione B
D-B G
313 - Incentivazione delle attività turistiche
D B
321 – Investimenti per servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale – Azione A1
D B G
321 – Investimenti per servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale – Azione A2
D-B G B G
321 – Investimenti per servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale – Azione A3
D-B G
321 – Investimenti per servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale – Azione A4
D B
322 - Sviluppo e rinnovamento dei villaggi
D
323 - Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale
D-B G
331 - Formazione ed informazione
B G
341 – Acquisizione di competenze e animazione in vista dell’elaborazione e dell’attuazione di strategie di sviluppo locale
D - B G
(long list)
Legenda: D: approvazione dei Dispositivi di attuazione – B: emanazione Bandi pubblici/manifestazioni di interesse - G: approvazione graduatorie domande ammissibili Fonte: elaborazioni del Valutatore delle informazioni ricavabili dagli atti amministrativi regionali.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 7
Fig. 4 - Avanzamento procedurale Misure dell’Asse 4, nel periodo 2009-2012
Asse 4 (approccio LEADER) 2009 2010 2011 2012
I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV
Selezione GAL/PSL B A D B A
Attuazione Misure
413 - Attuazione delle strategie di sviluppo locale B-A B-A B-A
421 - Cooperazione interterritoriale e transnazionale
B
431 - Gestione del GAL, acquisizione di competenze e animazione A
Legenda: B: approvazione Bando per la selezione dei GAL/PSL , approvazione ed emanazione Bandi dei GAL - A: approvazione GAL/PSL, approvazione istanze presentate a seguito Bandi dei GAL - D: approvazione del Manuale delle disposizioni attuative e procedurali dell’Asse 4
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 8
1.2 Programmazione ed util izzazione delle risorse finanziarie
Le risorse finanziarie pubbliche del PSR 2007-2013 vigente1 ammontano complessivamente a Euro
2.172.952.855 (spesa pubblica totale) dei quali 1.241.254.000 Euro sono la quota di cofinanziamento
comunitario (FEASR) ed i rimanenti a carico dello Stato italiano e della Regione. Sulla base della attuale
pianificazione finanziaria per Misura e delle corrispondenti intensità di aiuto (tassi di contribuzione per gli
investimenti realizzati da privati) si prevede che le risorse finanziarie complessivamente mobilitate dal PSR
(cioè il suo “costo totale”) saranno a pari 2.969.652.152 Euro.
Come illustrato nella successiva Figura 5 la spesa pubblica totale si ripartisce per oltre l’80% tra gli Assi 1 e 2
(con una lieve prevalenza di quest’ultimo sul primo, mentre agli Assi 3 e 4 è destinata rispettivamente il
10,5% ed il 5,5% nell’Asse 4. Considerando invece la spesa totale programmata, cioè non soltanto i fondi
pubblici ma anche la quota a carico dei privati, essa per oltre il 50% è attribuibile all’Asse 1 e per il 32%
all’Asse 2, mentre l’incidenza degli Assi 3 e 4 si mantiene sostanzialmente invariata.
Fig. 5 - Spesa programmata pubblica e totale per Asse (valori %)
Nelle successive Figure 6-7-8-9 si mostra la distribuzione percentuale delle risorse pubbliche totali tra le
diverse Misure programmate nell’ambito dei quattro Assi del PSR. Si osserva che tale ripartizione è il risultato
anche di modifiche apportate al piano finanziario iniziale (2009) aventi la finalità generale di assicurane la
coerenza con il fabbisogno finanziario derivante dalla effettiva domanda di sostegno proveniente dal
territorio regionale, per le diverse Misure del PSR.
Le modifiche (per la cui descrizione in dettaglio si rimanda al rapporto di Valutazione) non hanno
determinato significative variazioni nell’equilibrio finanziario tra i quattro Assi prioritari, confermandosi una
strategia di intervento focalizzata sugli obiettivi del rafforzamento della competitività del sistema delle
imprese agricole e di tutela ambientale e territoriale, seppur evidenziandosi una crescente attenzione agli
obiettivi di diversificazione e di miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali.
1 Di cui alla Decisione comunitaria 9760 del 19 dicembre 2012. Rispetto alle risorse del piano finanziario iniziale pari a Euro 2.106.311.610 sono aggiunti circa 71 MEuro derivanti il larga parte dalla “Health Check” della PAC: tuttavia nell’ultimo piano finanziario si è avuta una riduzione di circa 12,5 MEuro a seguito della partecipazione al contributo di solidarietà per i PSR delle regioni italiane colpite dal sisma del 2012. Al di là di queste relativamente lievi modifiche nella dotazione finanziaria complessiva, l’aspetto di maggior interesse riguarda le variazioni intervenute nelle singole componenti del Programma, sia nei valori assoluti, sia nella loro incidenza % sul totale.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 9
Maggiori le variazioni intervenute nella dotazione finanziaria delle singole Misure, spesso accompagnato da
un comune fenomeno di “concentrazione” delle risorse a favore di un limitato numero di Misure, aventi
maggiori risultati e potenzialità di avanzamento finanziario2.
Assumendo quindi a riferimento l’attuale pianificazione finanziaria, nell’Asse 1 (Figura 6) si osserva il
relativamente elevato peso finanziario assunto dalle Misure 121 (52% del totale di Asse) 123 (19%) 125
(9%) e 112 (8%) mentre nell’Asse 2 la maggiore concentrazione di risorse nella Misure 214 (58%) seguita, a
distanza dalle Misure 211 e 226.
Nell’Asse 3 emerge il peso finanziario assegnato alla Misura 311 (49%) seguita dalla Misura 312 (12%); le
Misure 321, 312, 322 hanno una incidenza di poco superiore al 10% mentre le rimanenti di pochi punti
percentuali.
Fig. 6 - Asse 1 (Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale) - spesa pubblica
programmata per Misura
Fig. 7 - Asse 2 (Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale) - spesa pubblica programmata per Misura
2 In particolare, rispetto al piano finanziario iniziale, subiscono incrementi nella dotazione finanziaria principalmente: le Misure 121 (+17%) e 124 (+19%) nell’Asse 1: le Misure 211 (+200%), 216 (+234%), 226 (+59%) e 227 (+400%) nell’Asse 2; le Misure 311 (+50%) e 322 (48%) nell’Asse 3; nell’Asse 4 (Approccio Leader) si ha il rafforzamento (+17%) della Misura 431 a supporto della gestione del GAL.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 10
Fig. 8 - Asse 3 (Qualità della vita e diversificazione dell'economia rurale) - spesa pubblica programmata per
Misura
Fig. 9 - Asse 4 (Approccio Leader) - spesa pubblica programmata per Misura
A fronte di tale quadro programmatico, l’avanzamento finanziario al dicembre 2012 espresso in termini
di fondi pubblici erogati è pari complessivamente a circa 1.073.280.562 Euro, importo corrispondente al
49%, della suddetta spesa pubblica totale programma per l’intero periodo 2007-2012. Come mostrato nella
Figura 10 e nella successiva Tabella 1, gli indici di avanzamento maggiori si raggiungono nell’Asse 2 (66%),
seguito dall’Asse 1 (44%) e quindi dall’Asse 3 (32%). Si evidenzia altresì la già ricordata accelerazione della
spesa verificatasi soprattutto nel 2011 (rispetto al 2010) e negli Assi 1 e 3.
Nell’Asse 2 (Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale) si evidenziano le Misure 211 e 212 (con indici
di avanzamento del’85% e dell’81% rispettivamente), la Misura 221 comprensiva dei “trascinamenti” (80%)
e la Misura 214 (76%) nella quale l’importo cumulato di spesa raggiunge il valore di oltre 400.000 Euro,
corrispondente a quasi il 40% delle spese complessive del Programma al dicembre 2012. Molto più bassi e
comunque inferiori al valori medi sia di Asse, sia di Programma, gli indici di avanzamento finanziario nelle
altre Misure dell’Asse 2, anche se tra di esse può evidenziarsi l’avanzamento rispetto al 2011 verificatosi nelle
Misure 216 (dal 3% al 13%) 223 (dal 3 al 13%) e 227 (dal 9 al 19%).
Gli interventi programmati nell’Asse 1 (Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale)
raggiungono un livello di spesa di circa 375.000 euro, il 44% delle risorse per essi programmate, indice
fortemente differenziato tra le diverse Misure. Elevati valori percentuali di avanzamento sono infatti raggiunti
nelle Misure 112 (82%) 113 (76%) 125 (64%). Si segnalano altresì i livelli di spesa raggiunti nella Misura
121, in termini di valore assoluto (circa 170.000 euro) e quindi di incidenza sulla spesa totale dell’Asse1
(45%) e corrispondenti a quasi il 40% delle risorse finanziarie programmate per la Misura.
Nell’Asse 3 (Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale) l’efficacia finanziaria
complessiva è pari al 32%, quindi molto al di sotto del valore complessivo di Programma. E’ tuttavia
necessario evidenziare l’elevata accelerazione della spesa verificatasi nel biennio 2011-2012, considerando
che nel 2010 essa non superava l’1% del programmato, essendo la quasi totalità delle Misure ancora non
attuate o comunque non ancora nelle condizioni di determinare pagamenti. Considerando le singole linee di
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 11
sostegno si evidenziano avanzamenti nella spesa, al dicembre 2012, superiori o simili al valore medio di
Asse, nelle Misure 311 (48%) 321 (31%) 341 (29%) e 322 (25%). Ancora nulli o molto limitati invece i
pagamenti nelle altre Misure dell’Asse 3.
L’avanzamento finanziario, al dicembre 2012, dell’Asse 4 (Attuazione dell’approccio LEADER) risulta ancora
molto limitato (3%) ed esclusivamente derivante dalle spese sostenute per la gestione e le attività dei GAL
nell’ambito della Misura 431 (18%). Anche in questo caso, l’avanzamento finanziario riflette l’evoluzione di
un processo di attuazione in base al quale, soltanto a partire dal 2012 si è avuta l’emanazione dei Bandi
pubblici da parte dei GAL per l’acquisizione delle istanze a valere della Misura 413 (qualità della
vita/diversificazione), mentre è in fase di ridefinizione il Bando relativo alla Misura 421 (Cooperazione).
In estrema sintesi, i dati relativi all’avanzamento finanziario raggiunto al 2012 mostrano la rilevante
accelerazione nei pagamenti totali verificatasi nel biennio 2011-2012 quale effetto, soprattutto,
dell’approvazione e realizzazione degli interventi relativi a numerose Misure “non a superficie” programmate
negli Assi 1 e 3 (tra di esse si evidenziano, per livelli assoluti di spesa, le Misure 112, 121, 123, 125, 226,
311, 321 e 323). Ciò si accompagna alla costante crescita dei pagamenti relativi alle Misure “a superficie” per
alcune delle quali (Misure 211, 212, 214, 221) si raggiungono indici di efficacia ormai prossimi (75-85%)
all’obiettivo della completa utilizzazione delle risorse totali programmate.
Fig. 10 - Avanzamento finanziario(*) per Asse e per anno
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
ASSE 1 ASSE 2 ASSE 3 ASSE 4
5%
37%
1% 0%
26%
53%
23%
0%
44%
66%
32%
3%
2010
2011
2012
(*): Rapporto percentuale tra la spesa effettiva (al 31 dicembre 2012) e la spesa programmata
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 12
Tab. 1 - Avanzamento finanziario per Asse e per Misura al 31 dicembre 2012
Assi Misure
Spesa pubblica programmata
(A)
Spesa pubblica effettiva al dicembre 2012 (B)
Euro Euro % (B)/(A)
ASSE 1
Mig
liora
mento
della
com
petitività
del se
ttore
agrico
lo e
fore
stale
111 Formazione professionale e informazione per addetti dei settori agricolo, alimentare e forestale
17.402.606 32.583 0%
112 Insediamento di giovani agricoltori 73.080.000 59.920.000 82% 113 Prepensionamento degli imprenditori e dei lavoratori agricoli 5.509.685 4.209.442 76%
114 Ricorso a servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali
3.880.272 - 0%
121 Ammodernamento delle aziende agricole 445.129.083 169.236.583 38% 122 Migliore valorizzazione economica delle foreste 2.740.948 - 0%
123 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali
163.987.000 73.167.176 45%
124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo e alimentare
35.148.940 16.489.798 47%
125 Miglioramento e sviluppo delle infrastrutture in parallelo con sviluppo e adeguamento dell'agricoltura e silvicoltura
74.604.273 47.985.486 64%
126 Ripristino potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e introduzione di misure di prevenzione
10.000.000 1.348.526 13%
132 Sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi di qualità alimentare
8.271.462 531.879 6%
133 Sostegno ass. produttori per attività di informazione e promozione prodotti rientranti nei sistemi qualità alimentare
22.097.880 2.745.900 12%
Totale ASSE 1 861.852.149 375.667.371 44%
ASSE 2
Mig
liora
mento
dell’
am
bie
nte
e d
ello
spazi
o r
ura
le
211 Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane 101.435.943 85.853.962 85%
212 Indennità a favore degli agricoltori delle zone con svantaggi naturali, diverse dalle zone montane
18.320.653 14.748.703 81%
213 Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva 2000/60/CE
9.331.667 - 0%
214 Pagamenti agroambientali 536.091.554 408.860.289 76% 216 Sostegno a investimenti non produttivi nelle az. agricole 57.758.150 7.576.762 13% 221 Imboschimento di terreni agricoli 63.792.590 51.194.519 80% 222 Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli - - 223 Imboschimento di superfici non agricole 9.183.706 2.971.511 32% 226 Ricostituzione potenziale forestale e interventi preventivi 87.091.331 35.894.663 41% 227 Sostegno agli investimenti non produttivi 46.545.533 8.773.628 19%
Totale ASSE 2 929.551.127 615.874.037 66%
ASSE 3
Qualit
à d
ella
vita n
elle
zone
rura
li e d
ivers
ific
azi
one
dell'
eco
nom
ia r
ura
le
311 Diversificazione verso attività non agricole; 112.535.191 54.160.416 48% 312 Sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese 26.448.431 - 0% 313 Incentivazione di attività turistiche 11.000.000 - 0% 321 Servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale 37.308.334 11.530.747 31% 322 Sviluppo e rinnovamento dei villaggi 24.700.000 6.148.739 25% 323 Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale 7.332.262 - 0%
331 Formazione e informazione rivolte agli operatori economici impegnati nei settori che rientrano nell'Asse 3
8.170.000 415.523 5%
341 Acquisizione di competenza e animazione in vista dell'elaborazione e attuazione di strategie di sviluppo locale
1.170.000 342.249 29%
Totale ASSE 3 228.664.218 72.597.674 32%
ASSE 4
Att
uazi
one
dell’
appro
ccio
Leader
413 Attuazione di strategie di sviluppo locale - Qualità della vita / diversificazione
89.006.746 - 0%
421 Cooperazione interterritoriale e transnazionale 13.509.000 - 0%
431 Gestione dei gruppi di azione locale, acquisizione di competenze, animazione
17.605.460 3.129.975 18%
Totale ASSE 4 120.121.206 3.129.975 3% A.T. 511 Assistenza tecnica 32.770.155 6.011.504 18%
Totale Assistenza Tecnica 32.770.155 6.011.504 18%
Totale 2.172.958.855 1.073.280.562 49%
(A) : Piano Finanziario del PSR Sicilia2007-2013 V.5 19/12/12. (B): spesa pubblica totale certificata (fonte Regione Siciliana).
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 13
Ulteriori elementi di valutazione dello stato di avanzamento finanziaria possono essere ricavati dalla analisi
della distribuzione della spesa (sia programmata, sia effettiva) per gruppi di Misure omogenei rispetto agli
obiettivi prioritari del Programma, Come illustrato nella seguente Figura 11, quasi la metà delle risorse
finanziarie pubbliche erogate si riferisce alle Misure 211, 212, 214 (inclusi trascinamenti) e 216, aventi il
comune obiettivo di favorire un uso sostenibile dei terreni agricoli, mentre circa il 30% alle numerose Misure
dell’Asse 1 per la ristrutturazione e sviluppo del capitale fisico e per l’innovazione. Nel primo gruppo
l’incidenza sulla spesa totale effettiva, al dicembre 2012. è superiore a quella sulla spesa totale
programmata, nel secondo gruppo avviene invece l’inverso.
Alle altre priorità programmatiche sono destinate quote percentuali di risorse finanziarie minori, il cui livello
di utilizzazione è relativamente elevato per l’obiettivo di promuovere la conoscenza e sviluppare il potenziale
umano (Misure 111, 112, 113, 114) mentre ancora molto basso per gli altri obiettivi. Ciò quale effetto dei
tempi tecnici ed amministrativi necessari alla realizzazione e alla rendicontazione degli interventi già
finanziati e/o di livelli di partecipazione da parte dei potenziali beneficiari inferiori alle iniziali previsioni.
Fig. 11 - Distribuzione della spesa pubblica programmata ed effettiva per obiettivi prioritari del PSR
4,7%
34%
1,4%34%
9,7%
11%
5,6%
Spesa pubblica programmata (%)
promuovere la conoscenza e sviluppare il potenziale umano (mis. 111-112-113-114)
ristrutturare e sviluppare il capitale fisico e a promuovere l’innovazione (mis. 121-122-123-124-125-126)
migliorare la qualità della produzione e dei prodotti agricoli (mis. 132-133)
favorire l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli (mis. 211-212-213-214/trascinamenti-216)
favorire l'uso sostenibile dei terreni forestali (mis. 221/trascinamenti - 223-226-227)
diversificazione dell’economia rurale (mis. 311-312-313-321-322-323-331-341)
attuazione dell’approccio Leader (mis. 413-421-431)
Obiettivi prioritari:
6,0%
29%
0,3%
48%
9,3%
6,8% 0,3%
Spesa pubblica effettiva al dicembre 2012 (%) Spesa pubblica programmata (%) Spesa pubblica effettiva al dicembre 2012 (%)
Fonte: elaborazione del Valutatore dei dati ricavati dal Piano finanziario del PSR (versione vigente) e dei dati di certificazione della spesa al dicembre 2012.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 14
2. ANALISI PER MISURA
MISURA 111 - Interventi di formazione professionale e azioni di informazione
Obiettivi specifici
La formazione e l’informazione rivestono un ruolo fondamentale e trasversale nel perseguimento di tutti gli
obiettivi del PSR, dal miglioramento della competitività a quello legato all’ambiente, alla gestione del
territorio e alla diversificazione delle attività.
La Misura risponde all’esigenza, emersa dall’analisi svolta nel contesto regionale, di miglioramento del livello
di conoscenze e competenze manageriali, tecniche, strategiche ed organizzative degli operatori del settore,
al fine di creare un’imprenditoria dinamica in grado di favorire processi di modernizzazione.
La Misura contribuisce pertanto all’obiettivo prioritario del PSR “Miglioramento della capacità imprenditoriale
e tecnico professionale degli addetti e ringiovanimento del tessuto imprenditoriale”.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
Gli interventi sono incentrati su numerose tematiche ritenute prioritarie: gestione aziendale,
commercializzazione, marketing, logistica e internazionalizzazione; gestione sostenibile delle risorse naturali,
requisiti della Condizionalità e agricoltura a basso impatto ambientale; qualità dei prodotti e sicurezza
alimentare; sviluppo di relazioni di filiera nei settori agricolo, forestale ed alimentare; innovazione tecnica e
tecnologica, uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC); produzione e utilizzo di
fonti rinnovabili di energia; vigilanza e prevenzione degli incendi boschivi coerentemente con il Piano
regionale per la difesa dagli incendi.
Le Azioni previste riguardano la formazione e l’informazione:
- Azione 1 (Formazione): corsi di formazione, aggiornamento e qualificazione, condotti in aula o a
distanza, attraverso piattaforme didattiche telematiche di “e-learning”, compresi stage formativi e
visite guidate. E’ incluso anche lo strumento dei voucher formativi. Tali attività sono destinate agli
imprenditori agricoli, forestali ed agroalimentari, inclusi i giovani agricoltori insediati con il sostegno
della Misura 112, ed ai lavoratori agricoli e forestali, compresi i coadiuvanti familiari. L’Azione 1
prevede due tipologie di intervento: A - Corsi per Capo Azienda modalità di “formazione a distanza”
(FAD): B - Corsi “Pacchetto formativo misto”.
- Azione 2 (Informazione): prevede la realizzazione di eventi (convegni, seminari, conferenze) e la
pubblicazione di materiale didattico divulgativo, finalizzati alla diffusione delle conoscenze tecniche e
gestionali e al trasferimento dell’innovazione. L’Azione comprende anche progetti dimostrativi
(esercitazioni, prove di campo, giornate divulgative, ecc.) per la diffusione e l’applicazione dei
risultati della ricerca e della sperimentazione e per dimostrare la fattibilità e la validità tecnica ed
economica delle innovazioni proposte. Le attività sono svolte dall’Assessorato regionale delle risorse
agricole e alimentari e/o da altri soggetti prestatori di servizi. Le attività sono dirette anche ai tecnici
e ai dipendenti di Enti pubblici e privati, in considerazione dell’effetto “a cascata” e moltiplicatore che
tali figure possono avere verso gli addetti del settore agricolo, forestale e agroalimentare.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 15
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 17.402.606 7.716.316 - 17.402.606
% sul totale PSR 0,80% 0,61% 0,00% 0,59%
% sul totale di Asse 1 2,02% 2,02% 0,00% 1,15%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG 410 del 17/05/2010 328 pervenute 113.272.180
importo richiesto
Approvazione graduatoria definitiva
DDG 4271 del 8/11/2011 247 ammissibili 82.087.604
importo ammissibile
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di partecipanti alla formazione
Numero di giorni di formazione impartita
8.996
142.442
0
0
0%
0%
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 17.402.606 32.582,80 0,19 %
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
Principali risultati
Nell’ambito della Azione 1, delle 247 istanze ammissibili, al dicembre 2012 ne sono state finanziate 43, delle
quali 18 relative a percorsi formativi per capo azienda in modalità FAD (formazione a distanza) e 25 riferite
al pacchetto formativo misto. L’importo complessivamente concesso è di 13,45 milioni di euro.
Il 56% delle domande (ed il 57% della spesa ammessa) riguarda interventi formativi di competenza dell’IPA3
di Palermo, il 26% delle domande riguarda l’IPA di Catania ed il restante 18% è distribuito in maniera
uniforme tra gli IPA di Agrigento e di Siracusa.
3 Ispettorato provinciale dell’agricoltura. Per l’attuazione della Misura sono competenti gli IPA di Agrigento (cui competono anche le provincia di Caltanissetta ed Enna) di Catania (cui compete anche la provincia di Messina) di Palermo (cui compete anche la provincia di Trapani) di Siracusa (cui compete anche la provincia di Ragusa).
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 16
Fig.1 - Ripartizione delle domande finanziate Misura 111 azione 1 “Formazione” per tipologia di corso e per IPA competente
Sulla base delle domande ammesse a finanziamento e delle informazioni reperite su alcuni dei corsi avviati,
si stima che potenzialmente saranno coinvolti 6.862 soggetti (di cui 2.862 per la tipologia A - Corsi per “Capo
Azienda in modalità FAD” e 4.000 per la tipologia B - Corsi “Pacchetto formativo misto”) per un totale di
1.122.400 ore (pari a 140.300 giornate) di formazione.
Le azioni di formazione finanziate entro il 2012 coinvolgeranno il 7,7% delle aziende agricole attive registrate
alla CCIAA nel 2012.
Nell’ambito dell’Azione 2 sono state organizzate dall’Amministrazione regionale 2 study visit in collaborazione
con le Reti Rurali Nazionale ed Europea e sono state approvate le disposizioni attuative del Piano Informativo
Regionale che prevede la realizzazione di convegni, seminari, conferenze, progetti dimostrativi volti a
promuovere i risultati della ricerca e della sperimentazione, con uno stanziamento di 1,5 Milioni di Euro.
La risposta alle domande valutative
Al termine del 2012 nessun percorso formativo è stato ancora concluso e quindi non è possibile fornire
risposte esaustive alle domande valutative. Tuttavia al fine di fornire prime indicazioni sono state analizzate
le informazioni fornite dagli IPA di Siracusa e di Catania relative ai 1.231 partecipanti ai corsi attivati.
In che misura le azioni nel campo della formazione professionale e dell’informazione, inclusa la diffusione di conoscenze scientifiche e pratiche innovative, hanno migliorato la produttività o altri fattori legati alla competitività nei settori agricolo, alimentare e forestale?
Il 95% dei partecipanti alle attività di formazione sono addetti del settore agricolo, mentre il 5% del settore
forestale. La distribuzione per classe di età rileva una significativa presenza di giovani (75%) e delle donne
(42%) quest’ultime con un’incidenza superiore a quella rilevata tra i capi azienda regionali (30% secondo il
Censimento 2010).
Tra le azioni di informazione si segnala la realizzazione di due study visit in Spagna (Saragozza e Siviglia),
organizzate con il supporto delle Reti Rurali Nazionale ed Europea, funzionali alla diffusione tra gli
imprenditori partecipanti delle conoscenze tecniche e gestionali legate alle fasi di produzione, lavorazione e
commercializzazione dei prodotti agricoli (zootecnici, ortofrutticoli e oleicoli).
In che misura le azioni di formazione hanno contributo a migliorare la gestione sostenibile del territorio, compresa la gestione sostenibile delle risorse naturali?
La formazione specifica sulla sostenibilità ambientale (azione B corsi “Pacchetto formativo misto” – corsi di
formazione differenziati) ha interessato il 14,6% del totale dei partecipanti. I temi ambientali sono trattati
anche nei corsi per Capo azienda, dove è previsto un modulo (durata minima di 10 ore) dedicato alla
gestione sostenibile delle risorse naturali, con particolare riferimento ai requisiti della Condizionalità e alla
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 17
promozione dell’agricoltura a basso impatto ambientale. Complessivamente, si stima che le azioni formative
sulla gestione sostenibile delle risorse naturali coinvolgono l’86% dei partecipanti e incidono per il 13% sulle
giornate formative realizzate. Per quanto riguarda le azioni di informazione si evidenzia che una delle 2 study
visit realizzate ha riguardato anche le energie rinnovabili legate agli impianti di irrigazione.
In che misura i corsi di formazione sovvenzionati rispondono ai fabbisogni e sono coerenti con le altre Misure del Programma?
In base ai dati forniti dagli IPA di Siracusa e Catania, le azioni di formazione volte all’acquisizione della
qualifica di Capo Azienda (sia in modalità FAD che tradizionale) interessano il 71% dei partecipanti ai corsi. I
Pacchetti formativi misti (tipologia B) sono indirizzati prevalentemente alle macroaree agroalimentare,
agroambientale, agroforestale e condizionalità e interessano ciascuna circa il 5% dei partecipanti, mentre
minore (3%) è la partecipazione alle macroaree conoscenza, managerialità e tracciabilità alimentare,
sicurezza e sistemi di qualità alimentare.
I dispositivi di attuazione della Misura 111 hanno favorito la partecipazione dei giovani agricoltori anche
attraverso la priorità assoluta assegnata ai beneficiari della Misura 112 (per i corsi destinati ai Capo azienda)
i quali rappresentano il 18% del totale.
Le indagini condotte su un campione di giovani beneficiari della Misura 112 evidenziano la necessità di
rafforzare le azioni informative sulle opportunità offerte dal PSR con la Misura 111: soltanto il 41% degli
intervistati dichiara di conoscerle. Ciò a fronte di una domanda di formazione potenzialmente elevata tra i
giovani neo-insediati: il 70% degli intervistati dichiara infatti che in futuro intende partecipare a corsi di
formazione professionale.
Sempre secondo i risultati dell’indagine, tra gli ambiti formativi che i beneficiari della Misura 112 ritengono
utili per migliorare/completare la propria qualificazione professionale spiccano le tematiche inerenti la qualità
e la tracciabilità dei prodotti e relative certificazioni (43%), la gestione strategica ed il marketing (39%), la
sicurezza alimentare, la salute delle piante ed il benessere animale (38%) e l’innovazione tecnica e
tecnologica (35%).
Conclusioni
Le analisi valutative, seppur svolte con riferimento ad attività formative finanziate ma ancora non concluse,
mostrano la potenziale capacità della Misura di conseguire gli obiettivi di realizzazione previsti, in termini sia
di soggetti interessati, sia di durata (numero di giornate) della formazione stessa.
L’acquisizione della qualifica di Capo Azienda, in modalità FAD o tradizionale, rappresenta la finalità
formativa della maggioranza dei partecipanti, mentre minore è l’adesione al Pacchetto formativo misto
indirizzato prevalentemente alle macroaree agroalimentare, agroambientale, agroforestale e condizionalità.
Significativa è la partecipazione dei giovani (75%), risultato solo in parte attribuibile alla priorità assegnata,
nei dispositivi di attuazione, ai beneficiari della Misura 112 (insediamento giovani agricoltori) i quali
rappresentano il 18% del totale. Una loro maggiore partecipazione potrà essere favorita da specifiche attività
informative sulle opportunità offerte dal PSR, essendo diffusa la consapevolezza, tra gli stessi beneficiari
della Misura 112, del ruolo svolto dalla formazione professionale, nell’ambito e a sostegno dei processi di
ammodernamento e di diversificazione aziendale che normalmente accompagnano l’insediamento del
giovane in qualità di Capo-azienda.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 18
MISURA 112 - Insediamento di giovani agricoltori
Obiettivi specifici
L’analisi socio-economica del settore agricolo siciliano eseguita nella fase di stesura del Programma, ha
evidenziato l’esiguo numero di aziende agricole condotte da giovani. Il Censimento generale dell’agricoltura
del 2010 conferma tale punto di debolezza del sistema agricolo regionale, rilevando che solo il 12% degli
imprenditori agricoli siciliani ha meno di 40 anni e che il 50% ha 60 anni ed oltre.
La Misura 112 si pone quindi l’obiettivo specifico di intervenire su tale fattore limitante, contribuendo
all’obiettivo prioritario del PSR di “Miglioramento della capacità imprenditoriale e tecnico professionale degli
addetti e ringiovanimento del tessuto imprenditoriale”.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura 112 prevede un sostegno ai giovani agricoltori che si insediano per la prima volta in qualità di capo
azienda.
Per accedere ai benefici della Misura il giovane deve presentare un piano aziendale di sviluppo dell’attività
agricola, che descriva la situazione iniziale, gli obiettivi da raggiungere, gli investimenti da realizzare, il piano
economico ante e post intervento, i fabbisogni formativi e di consulenza. Il giovane, inoltre, ai fini
dell’acquisizione o del miglioramento delle competenze e conoscenze professionali in agricoltura, può
frequentare appositi corsi di formazione professionale previsti dalla Misura 111 e utilizzare, con il sostegno
della Misura 114, i servizi di consulenza in agricoltura.
L’aiuto all’insediamento, pari a 40.000 euro, viene erogato all’interno del cd. “pacchetto giovani”, che
prevede la partecipazione obbligatoria ad almeno un’altra delle seguenti Misure: ammodernamento delle
aziende agricole (Misura 121); accrescimento del valore economico delle foreste (Misura 122); primo
imboschimento di terreni agricoli (Misura 221); diversificazione in attività non agricole (Misura 311).
L’integrazione funzionale tra la Misura 112 e le altre tipologie di sostegno del PSR ha la finalità di sviluppare
una maggiore professionalità dei giovani imprenditori, assicurando, nel contempo, il sostegno ad interventi di
investimento che favoriscano la costituzione di nuove imprese competitive.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 73.080.000 32.403.672 - 73.080.000
% sul totale PSR 3,36% 2,55% 0,00% 2,46%
% sul totale di Asse 1 8,48% 8,48% 0,00% 4,84%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (Euro)
Approvazione dispositivi di
attuazione e Bando DDG 292 del 02/04/2010
5.294 pervenute
847.350.425
Importo richiesto
Approvazione graduatoria
definitiva DDG 1218 del 20/05/2011 4.271 ammissibili
768.484.460
Importo ammissibile
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 19
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1) Numero di giovani agricoltori beneficiari (n°) 1.827 1.498 82 %
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1) Spesa pubblica (Euro) 73.080.000 59.920.000 82%
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 (2): Valori al 31.12.2012
Principali risultati
Tra i potenziali beneficiari (domande di aiuto ammissibili) si evidenzia l’elevata percentuale di conduttrici
donne (46% del totale) ed un’età media di 25 anni, valore decisamente inferiore al limite dei 40 anni
previsto dalla Misura. Come illustrato nella seguente Figura 1, il maggior numero di potenziali beneficiari si
ha nella provincia di Palermo a cui seguono le provincie di Catania e di Enna.
Fig. 1- Misura 112: beneficiari per IPA competente (valori % sul totale)
Fonte: elaborazioni su dati 2012 Graduatorie e SIAN
Il contributo pubblico medio richiesto con il Pacchetto giovani (Misura 112 + altre Misure del PSR) a livello
regionale è di circa 160 mila euro, con valori più elevati nelle province di Messina, Caltanissetta e Ragusa
(Fig. 2). Il 97,4% delle domande è collegata nel “pacchetto” alla Misura 121 per un contributo totale
richiesto di circa 513 milioni di euro; alla Misura 114 è collegato il 22,8% delle domande, per un importo
complessivo di circa 1,2 milioni di euro e l’8,4% è collegato alla Misura 311 per un contributo di circa 55
milioni di euro.
Fig. 2: Misura 112: contributo pubblico medio per provincia
Fonte: elaborazioni su dati 2012 Graduatorie e SIAN
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 20
Le maggiori difficoltà incontrate dai giovani per l’ottenimento del contributo hanno riguardato gli
adempimenti burocratici (49%) e l’accesso al credito (25%). In particolare si segnalano difficoltà inerenti:
l’ottenimento della fideiussione bancaria necessaria ad ottenere l’anticipazione del contributo, gli elevati
tempi di attesa per l’istruttoria, la complessità della documentazione di progetto.
La risposta alle domande valutative
Le risposte alle domande valutative sono in larga parte basate sui dati rilevati con l’indagine condotta nel
2012 dal Valutatore su un campione di 88 imprese agricole, statisticamente rappresentativo delle 611
imprese agricole beneficiarie della Misura e che avevano completato l’insediamento dei giorvani entro il
2011.
In che misura gli aiuti hanno agevolato l’insediamento duraturo (in termini di permanenza in attività) di giovani agricoltori di entrambi i sessi?
Le motivazioni che hanno spinto i giovani all’insediamento come capo azienda sono rappresentati
principalmente dall’opportunità di conseguire redditi più elevati e di proseguire l’attività familiare,
conservando la manodopera occupata in azienda.
L’effetto incentivante della Misura è determinante sulla decisione di insediarsi: l’88% dei giovani intervistati
dichiara di essersi insediato solo in quanto ha potuto beneficiare dell’aiuto previsto.
I beneficiari provengono prevalentemente dal settore agricolo (39%), seguito dai servizi (6%) e dall’industria
(2%) mentre il 53% al momento della presentazione della domanda di aiuto, si trovava nella condizione di
studente o di inoccupato.
Le maggiori difficoltà che i giovani dichiarano di aver incontrato per l’ottenimento del contributo, hanno
riguardato gli adempimenti burocratici (49%) e l’accesso al credito (25%).
In che misura gli aiuti hanno agevolato l’adeguamento strutturale delle aziende dopo l’insediamento iniziale di giovani agricoltori
Il volume medio di investimenti previsti dai Piani di sviluppo presentati è pari a quasi 300 mila euro/azienda;
la maggior parte degli insediati (97,4%) partecipa alla Misura 121 che incide per oltre il 75%
sull’investimento complessivo attivato. Gli obiettivi degli investimenti sono prevalentemente di carattere
economico (aumento del valore economico della produzione e diminuzione dei costi di produzione). Diffusa è
la volontà di migliorare la qualità della produzione e la capacità di commercializzazione delle produzioni
aziendali. Molti giovani hanno inoltre investito per adeguare le aziende alle norme sulla condizionalità e sulla
sicurezza sul lavoro.
L’87% degli interventi sovvenzionati consente di introdurre innovazioni in azienda. In particolare, il 61%
intende aumentare la gamma dei prodotti offerti (es. introduzione di prodotti prima non presenti in azienda,
anche mediante trasformazione), il 26% produrrà energia da fonti rinnovabili. Dal punto di vista
dell’innovazione di processo prevale nettamente (84%) l’introduzione di tecnologie consistenti in nuovi
macchinari, ma non vengono trascurati gli aspetti commerciali di diversificazione dei canali di vendita, della
vendita diretta e del commercio con l’estero.
in che misura l’aiuto ha contribuito a migliorare il potenziale umano nel settore agricolo?
La Misura contribuisce in maniera determinante al ricambio generazionale nel settore agricolo siciliano, infatti
la riduzione dell’età media dei nuovi imprenditori agricoli rispetto ai precedenti conduttori è pari a 27 anni; il
dato risulta particolarmente significativo se si tiene conto che in Sicilia la composizione per classe di età del
capo azienda mostra per gli “under 40” una quota pari ad appena il 12% del totale.
Il livello d’istruzione dei beneficiari è elevato: l’80% è in possesso di un diploma di scuola superiore (ad
indirizzo agrario e non) ed il 15% di una laurea. Solo il 5% non ha conseguito titoli di studio o si è fermato
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 21
alla licenza elementare. Questi dati sono particolarmente significativi se confrontati con il totale dei
conduttori agricoli regionali (Censimento dell’Agricoltura 2010) tra i quali circa il 21% è in possesso di un
diploma di scuola superiore e poco meno del 9% di una laurea o diploma universitario, mentre il 40% ha la
licenza elementare o non ha nessun titolo di studio.
Si rileva che il 97% dei titolari di azienda intervistati ha partecipato a corsi di formazione professionale
durante o successivamente all’erogazione del finanziamento. I giovani ritengono fondamentale
l’aggiornamento professionale; ben il 70% vorrebbe frequentare in futuro un percorso formativo indirizzato
al marketing, alla gestione economica aziendale e alla gestione dei processi di produzione secondo le norme
di qualità.
Conclusioni
Gli elementi di successo della Misura sono individuabili nel buon livello di partecipazione dei potenziali
beneficiari (82% del valore obiettivo) e nella qualità/innovatività della forma di sostegno programmata
(pacchetto di misure) e nei potenziali effetti economici che da essa possono scaturire.
Un primo elemento da mettere in evidenza è la positiva “risposta” fornita dai giovani alla proposta
programmatica di integrare lo specifico processo di insediamento ad un più ampio e solido progetto di
sviluppo aziendale, al quale concorrono oltre al premio della Misura 112 anche gli investimenti attivati con
altre Misure del Programma (principalmente 121 e 311) nell’ambito del “pacchetto giovani”. Si creano
pertanto le condizioni affinché l’insediamento del giovane rappresenti anche l’opportunità di un
ammodernamento e una modifica del sistema produttivo aziendale, condizioni indispensabili per assicurarne
una prospettiva di sviluppo in un quadro macroeconomico generale non favorevole.
La realizzazione del piano di investimenti aziendale agevola l’introduzione di nuove tecnologie di produzione,
il miglioramento qualitativo e l’ampliamento della gamma dei prodotti offerti e dei sistemi di
commercializzazione. Una adeguata attenzione è data anche al miglioramento della sostenibilità ambientale
dei sistemi di produzione, con particolare riferimento alla questione energetica, al rispetto delle norme di
condizionalità e alle condizioni di vita e di lavoro degli operatori.
In tale quadro positivo in termini di prospettive di sviluppo aziendale, sono da segnalare i due principali
elementi di criticità che i giovani beneficiari ritengono siano stati (e siano tuttora) di ostacolo alla effettiva
manifestazione delle potenzialità di sviluppo introdotte con la Misura: la difficoltà nell’accesso al credito e, in
particolare, nel rilascio delle fideiussioni bancarie necessarie per l’ottenimento delle anticipazioni; la
lunghezza dei procedimenti e quindi dei tempi di attesa per la concessione e l’erogazione dei contributi.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 22
MISURA 114 - Utilizzo dei servizi di consulenza in agricoltura e silvicoltura
Obiettivi specifici
L’obiettivo della Misura è di accrescere, attraverso il ricorso ai servizi di consulenza ed assistenza, la
diffusione delle conoscenze degli imprenditori agricoli e dei detentori di aree forestali (beneficiari del
sostegno) sulle norme obbligatorie migliorandone nel contempo le competenze strategiche, organizzative e
gestionali. La Misura concorre pertanto all’obiettivo prioritario dell’Asse 1 del PSR di “sviluppare ed
accrescere la competitività e il grado di innovazione delle aziende”.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
Il cd. “pacchetto di consulenza di base” riguarda le norme obbligatorie in materia di ambiente, sanità
pubblica, salute delle piante e degli animali e benessere degli animali, buone condizioni agronomiche ed
ambientali e sicurezza sul lavoro. Sono inoltre previste consulenze su tematiche facoltative, ammissibili solo
in via accessoria ed aggiuntiva agli ambiti obbligatori, sul miglioramento del rendimento complessivo delle
aziende, la qualità dei prodotti e la certificazione, il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti
rinnovabili, le tecnologie di informazione e comunicazione (ICT), il marketing, la logistica e
l’internazionalizzazione, l’innovazione e il trasferimento tecnologico. La consulenza su una o più di tali
tematiche aggiuntive, congiuntamente a quelle sulle norme obbligatorie, va a costituire il cd. “pacchetto
completo” di consulenza.
I servizi di consulenza utilizzati dai beneficiari della Misura devono essere erogati da soggetti accreditati
dall’Assessorato regionale Risorse agricole e Alimentari.
E’ assegnata priorità alle aziende che ricadono nelle Zone vulnerabili ai nitrati o nelle aree Natura 2000,
condotte da giovani agricoltori insediati ai sensi della Misura 112 e/o che nell’anno precedente alla
presentazione della domanda hanno ricevuto più di 15.000 euro in pagamenti diretti.
Dotazione finanziaria (*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 3.880.272 1.720.513 970.068 4.850.340
% sul totale PSR 0,18% 0,14% 0,12% 0,16%
% sul totale di Asse 1 0,45% 0,45% 0,15% 0,32%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale (Misura singola)
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributo pubblico (euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG 373 del 22/4/2010
I SF: 2.970 pervenute
II SF: 1.516 pervenute
I SF: 4.017.873 importo richiesto
II SF:1.589.481 importo richiesto
Approvazione graduatoria definitiva
DDG 1021 del 04/08/11 I SF: 1.878 ammissibili I SF: 1.597.400
importo ammissibile
SF = SottoFase temporale della procedura con Bando “aperto”.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 23
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di agricoltori beneficiari
Numero di proprietari di foreste beneficiari
3.000
300
2.262
10
75 %
3%
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 3.880.272 0 0 %
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR versione 5 – Decisione C(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): al 32.12.2012 - elaborazioni Agriconsulting su dati Regione Siciliana (Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari).
Principali risultati
Al dicembre 2012 sono state finanziate complessivamente 2.262 domande per un importo di € 1.586.600,
comprensive sia delle 1.868 domande presentate con le modalità proprie della singola Misura, sia delle 398
domande, pari al 18% del totale, presentate all’interno del “pacchetto giovani” in associazione con la Misura
112.
Confrontando le distribuzioni territoriali (Figure 2 e 3) delle aziende beneficiarie della Misura e delle aziende
agricole regionali (ISTAT - Censimento agricoltura 2010) si rileva che le prime si concentrano
prevalentemente nelle aree D - Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo e nelle aree A - Aree urbane
e nelle province di Messina, Catania, Enna e Ragusa.
Fig. 2 - Ripartizione per Area PSR (A,B,C,D) delle aziende beneficiarie e delle aziende agricole regionali
Fonte: informazioni fornite dal Responsabile di attuazione della Misura, DB SIAN scarico differito, ISTAT censimento agricoltura 2010
Fig. 3 - Ripartizione per provincia delle aziende beneficiarie e delle aziende agricole regionali
Fonte: informazioni fornite dal Responsabile di attuazione della Misura, DB SIAN scarico differito, ISTAT censimento agricoltura 2010
La risposta alle domande valutative
In che misura l’aiuto ha contributo a migliorare il potenziale umano nel settore agricolo?
Le aziende beneficiarie delle azioni di consulenza promosse dalla Misura 114 rappresentano poco meno del
3% del totale delle aziende attive registrate nel 2012 presso la CCIAA.
Circa il 25% delle aziende beneficiarie ha optato per il “pacchetto completo” che comprende oltre alla
consulenza di base (obbligatoria) quella per il miglioramento del rendimento complessivo dell’azienda.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 24
La maggior parte delle consulenze attivate sono state dedicate al rispetto dei requisiti ambientali (39%) ed al
miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro (27%). L’11% riguarda il rispetto delle norme sul
benessere animale ed un altro 11% la sanità pubblica e la salute delle piante e degli animali.
Le indagini condotte su un campione di beneficiari della Misura 112 hanno evidenziato una scarsa
conoscenza, da parte dei giovani insediati, delle opportunità di usufruire dei servizi di consulenza nell’ambito
della Misura 114. D’altra parte, i giovani agricoltori riconoscono l’importanza delle azioni di consulenza per la
propria qualificazione e crescita professionale: il 74% dichiara di voler partecipare in futuro alla Misura 114 e
di questi, la maggior parte prevede di utilizzare il “pacchetto di consulenza” completo.
Conclusioni
Complessivamente si registra un buon avanzamento della Misura rispetto ai valori obiettivo previsti dal
Programma per quanto attiene il numero di imprenditori agricoli beneficiari. Consistente, ma comunque
minoritario (25% delle domande) il ricorso al pacchetto di consulenza completo, in grado di supportare più
compiutamente le strategie di miglioramento della competitività e crescita aziendale.
Territorialmente le consulenze finanziate si sono concentrate nelle aree D - Aree rurali con problemi
complessivi di sviluppo (48%) e nelle province di Messina, Catania, Enna e Ragusa che nel loro insieme
raccolgono l’80% delle domande finanziate.
In modo analogo a quanto già visto per la Misura 111, la rilevanza della Misura 114 nel supportare processi
di sviluppo e diversificazione aziendale, soprattutto nell’ambito degli insediamenti in qualità di capo-azienda
dei giovani agricoltori (beneficiari della Misura 112) potrebbe essere accresciuta dal rafforzamento di
specifiche attività informative sulle opportunità da essa offerte. Ciò anche alla luce dei risultati delle indagini
svolte le quali confermano la consapevolezza, tra gli stessi beneficiari della Misura 112, dell’importanza
assunta dalle azioni di consulenza nella propria qualificazione e crescita professionale.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 25
MISURA 121 - Ammodernamento delle aziende agricole
Obiettivi specifici
Nella analisi iniziale che supporta la strategia di intervento del PSR si evidenziano i punti di debolezza del
settore agricolo regionale, che attengono soprattutto alla situazione di frammentarietà aziendale e
dispersione dell’offerta, alla scarsa integrazione di filiera e forte presenza di imprese isolate con difficoltà di
valorizzazione commerciale delle produzioni e agli elevati costi di produzione aziendale. I punti di forza
riguardano, invece, la presenza di produzioni di alta qualità e le specializzazioni anche di notevole qualità in
diversi comparti a forte immagine e vocazione all’export.
In tale quadro di criticità e potenzialità, la Misura 121 sostiene la ristrutturazione e modernizzazione delle
aziende agricole, incentivando l’adozione delle innovazioni da parte delle imprese più competitive e
l’aggregazione delle imprese più deboli, al fine di soddisfare un’ampia gamma di fabbisogni: diffusione dei
sistemi di qualità e tracciabilità dei prodotti; ottenimento di prodotti a maggiore valore aggiunto;
ristrutturazione, ammodernamento e aumento della dimensione economica delle imprese; aggregazione tra
imprese favorendo la gestione associata e le nuove forme societarie e l’integrazione di filiere; diffusione
tecnologie e competenze ITC.
La Misura contribuisce pertanto agli obiettivi specifici dell’Asse 1 del PSR relativi all’“ammodernamento e
sviluppo di un sistema di imprese competitivo” e alla “ristrutturazione e ammodernamento del sistema
produttivo agricolo e agroindustriale orientato al miglioramento del rendimento economico delle attività e al
riposizionamento delle imprese sui mercati”.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura 121 sostiene una vasta gamma di investimenti materiali per l’acquisto di terreni agricoli, la
costruzione, acquisizione o miglioramento delle strutture aziendali, la realizzazione di nuovi impianti colturali
o il miglioramento di quelli esistenti, l’acquisto di nuove macchine agricole, macchinari, impianti tecnologici o
attrezzature. Sono altresì previsti investimenti per la logistica aziendale, la tutela dell’ambiente, il risparmio
idrico ed energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili, il miglioramento delle condizioni di igiene
e benessere degli animali, il rispetto di requisiti comunitari di nuova introduzione, l’introduzione di sistemi di
qualità, tracciabilità e gestione ambientale, la realizzazione di punti vendita delle produzioni aziendali,
l’adozione di tecnologie di informazione e comunicazione.
I settori produttivi su cui la Misura interviene sono quelli previsti nell’Allegato I del Trattato con priorità per i
comparti cerealicolo-foraggero, oleaginoso, proteico, sementiero, orticolo, florovivaistico, agrumicolo,
frutticolo, olivicolo, vitivinicolo, colture no food, zootecnico.
Gli interventi possono essere proposti da imprenditori agricoli singoli e associati, in forma di cooperative o di
società di persone o di società di capitali per la conduzione e gestione di una o più aziende agricole, anche in
forma consortile mista. L’intensità dell’aiuto (40% o 50%) è modulata in base alla zona (area svantaggiata,
area Natura 2000, aree con vincoli ambientali specifici) e alla tipologia di beneficiario (ad es. giovane
imprenditore). L’investimento complessivo ammesso a finanziamento per ciascuna azienda agricola non può
superare 1,5 milioni di euro per gli investimenti riguardanti la fase produttiva e 2,5 milioni di euro nel caso
d’investimenti di filiera. La Misura può essere attivata nell’ambito dei Progetti Integrati di Filiera (PIF) e del
“pacchetto giovani” (in associazione con la Misura 112). Al fine di poter accedere al sostegno finanziario le
aziende agricole devono possedere una dimensione minima di 10 UDE nelle zone C e D e di 12 UDE nelle
altre zone.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 26
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica Spesa privata Spesa totale
Totale FEASR
Importi (Euro) 445.129.083 197.370.236 445.129.083 890.258.166
% sul totale PSR 20,48% 15,52% 55,87% 29,98%
% sul totale di Asse 1 51,65% 51,65% 68,58% 58,92%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG 882 del 27/05/2009
GURS 28 del 19/06/2209
Modifiche:
DDG 383 del 29/04/2010
DDG 757 del 15/03/2012
I SF: 1291 pervenute
II SF: 1374 pervenute
III SF: 3852 pervenute
Approvazione graduatorie definitive
I SF: DDG 704 del 23/07/2010, DDG 771 del 16/09/2010, DDG 988 del 27/04/2011
II SF: DDG 757 del 30/03/2011, DDG 1450 del 8/06/2011
III SF: DDG 4352 del 21/12/2012 (graduatoria provvisoria)
I SF: 697 ammissibili
II SF: 1123 ammissibili
III SF: 2934 ammissibili
I SF: 140.085.636 importo ammissibile
II SF: 149.887.209 importo ammissibile
III SF: 448.351.209 importo ammissibile
SF = SottoFase temporale della procedura con Bando “aperto”.
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di risultato Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Aumento del valore aggiunto lordo nelle aziende beneficiarie (000 Euro)
Numero di aziende che hanno introdotto nuovi prodotti e/o nuove tecniche
164.897
870
10.332
232
6,3%
26,7%
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di aziende agricole che hanno
ricevuto un sostegno agli investimenti (n°)
Volume totale di investimenti (000 Euro)
3.000
890.402
1.700
596.396
57 %
67 %
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 445.129.083 169.236.593 38 %
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR versione 5 – Decisione C(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): al 32.12.2012
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 27
Principali risultati
Tutte le province siciliane sono interessate dagli aiuti, ma è Ragusa con 326 iniziative la più attiva seguita da
Palermo (251) e Catania (226); in coda si colloca Messina con 64 sole domande di finanziamento.
Gli interventi attivati interessano circa il 2% delle aziende agricole regionali (registrate presso le CCIAA) con
maggiori incidenze ad Enna (3,6%) e Ragusa (3,5%) e minori a Trapani (0,8%). I giovani agricoltori sono
presenti in buon numero tra i beneficiari, rappresentandone quasi la metà (46%). Minore invece è la
partecipazione delle donne, inferiore alla loro incidenza sui titolari di azienda agricola a livello regionale.
Il volume totale d’investimenti è di circa 596 milioni di euro (67% dell’obiettivo programmato) con un valore
medio per azienda di circa 350 mila euro, superiore alle stime previsionali svolte in fase di programmazione.
Si evidenzia cioè una maggior propensione agli investimenti, in particolare nelle provincie di Ragusa, Messina
e Catania e Caltanissetta (Figura 1).
Fig. 1 - Misura 121: valori medi provinciali degli investimenti per progetto finanziati
Fonte: elaborazioni su dati 2012 Graduatorie e SIAN
Prendendo in considerazione l’ammontare complessivo degli investimenti, la provincia di Ragusa, da sola, ne
raccoglie oltre il 37,1% del totale degli investimenti, seguita a lunga distanza dalla provincia di Catania, con
meno del 16,5% (Figura 2).
Fig. 2 - Misura 121: distribuzione (%) degli investimenti totali per IPA competente
Fonte: elaborazioni 2012 su dati Graduatorie e SIAN
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 28
La risposta alle domande valutative
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contributo a migliorare l’uso dei fattori produttivi nelle aziende agricole? In particolare, in che misura gli investimenti sovvenzionati hanno agevolato l’introduzione di nuove tecnologie e di innovazione?
Dalle indagini svolte presso un campione di aziende beneficiarie si ricava che gli investimenti finanziati, nella
larga maggioranza dei casi (83%), hanno consentito l’introduzione di innovazioni. Queste riguardano
prevalentemente la modifica delle tecniche di produzione (71%) soprattutto attraverso la meccanizzazione
delle operazioni colturali. Le innovazioni di prodotto riguardano un numero più limitato di aziende (20%) e si
realizzano principalmente introducendo nuove produzioni, ovvero mediante lo sviluppo di attività di
trasformazione.
Secondo l’opinione degli imprenditori intervistati, le innovazioni introdotte consentono di ridurre i costi e di
aumentare il valore aggiunto della produzione, adeguandola alle richieste del mercato esistente. Nel
campione di aziende beneficiarie indagate si verifica, nel periodo successivo all’investimento, un incremento
della redditività, espressa in Valore aggiunto, sia della terra (+30%) sia del lavoro (+18%).
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno rafforzato l’accesso al mercato e la quota di mercato delle aziende agricole?
Gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito ad adeguare la produzione aziendale soprattutto attraverso
interventi finalizzati alla riconversione varietale in funzione di specifiche nuove esigenze di mercato (15% dei
casi aziendali indagati). Si rileva inoltre che il 12% delle aziende ha modificato gli ordinamenti colturali.
Tuttavia risultano ancora molto limitati gli investimenti finalizzati al potenziamento della logistica, alla
qualificazione dei prodotti attraverso certificazioni da parte di organismi terzi o l’utilizzo di denominazioni
territoriali. Numericamente ridotte anche le aziende interessate da investimenti per la concentrazione
dell’offerta (centri interaziendale di confezionamento e commercializzazione). Attualmente, non sono ancora
disponibili elementi sufficienti per valutare il contributo all’accesso al mercato correlato ai Progetti Integrati
di Filiera (PIF).
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito ad un’attività permanente e sostenibile delle aziende agricole?
L’elevata presenza di giovani (con meno di 40 anni) tra i beneficiari, favorita anche dai dispositivi di
attuazione della Misura, crea condizioni favorevoli alla permanenza del capitale umano e delle attività nelle
aziende agricole. Tale risultato è stato favorito sia dallo specifico criterio di priorità a favore dei giovani
introdotto nelle procedure di selezione delle domande, sia dalla ampia partecipazione alla modalità di
attuazione della Misura 121 in associazione con la Misura 112 (“pacchetto giovani”). Infatti, circa il 77% del
volume complessivo degli investimenti previsti dai Piani aziendali che accompagnano l’insediamento dei
giovani (Misura 112) è finanziato con la Misura 121.
Nel campione di imprese agricole oggetto di indagine, si registra un aumento dell’occupazione (+10%).
Inoltre, il 41% delle imprese indagate dichiara di aver effettuato uno o più interventi a tutela dell’ambiente,
riguardanti principalmente (nel 21% dei casi) il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili, ma anche
(10% dei casi) il miglioramento della qualità dell’acqua (trattamento dei reflui) e il suo uso più efficiente
attraverso la modifica dei sistemi di irrigazione. Relativamente numerose sono le aziende che hanno ridotto
gli impatti ambientali delle coltivazioni in serra (14% dei casi) e quelle che hanno migliorato le condizioni di
conservazione dei prodotti sotto il profilo igienico-sanitario (10%).
Altra finalità degli investimenti largamente diffusa tra i beneficiari (92%) è il miglioramento della sicurezza
dei lavoratori, soprattutto nell’uso dei macchinari per la produzione agricola, secondariamente negli ambienti
per la produzione, lavorazione, trasformazione, immagazzinamento e commercializzazione dei prodotti.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 29
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito a migliorare la competitività del settore agricolo e il reddito degli agricoltori beneficiari?
E’ prematuro giungere a conclusioni sul contributo della Misura 121 al miglioramento della competitività del
settore agricolo regionale, in quanto buona parte degli investimenti sovvenzionati non è ancora conclusa.
Tuttavia, sulla base degli elementi raccolti dall’ indagine campionaria si colgono alcuni segnali positivi:
- gli investimenti finanziati risultano connessi alle priorità settoriali definite nel Programma, relative alla
valorizzazione dei prodotti aziendali, al miglioramento della qualità e alla riduzione dei costi; sono inoltre
coerenti con le priorità territoriali dal momento che l’81% delle aziende degli intervistati ricade in zona C
e D del PSR;
- l’accrescimento del valore aggiunto lordo, nelle aziende indagate è pari, in media, a circa 37.000 euro
l’anno; un aspetto da evidenziare è la buona efficienza degli investimenti realizzati con la misura 121
(3,7 euro d’investimento per euro di incremento di valore aggiunto lordo realizzato) superiore alle
previsioni effettuate in fase di programmazione (5,4 euro d’investimento per euro di incremento di valore
aggiunto lordo).
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito a migliorare la qualità dei prodotti agricoli?
Le indagini svolte hanno evidenziato la bassa propensione ad investire nella direzione delle certificazioni di
qualità o nelle denominazioni di origine; soltanto una tra le 73 imprese intervistate ha realizzato o
ammodernato impianti per la trasformazione e commercializzazione delle produzioni di qualità.
Anche se molti degli intervistati hanno dichiarato che gli investimenti finanziati hanno consentito di
migliorare la qualità dei prodotti (es. grazie a macchine operatrici più tempestive ed efficaci negli interventi)
non vi sono al momento elementi oggettivi per verificare che ciò sia effettivamente avvenuto.
Conclusioni
L’elemento di maggior successo della Misura è individuabile nel buon livello di partecipazione dei potenziali
beneficiari, soprattutto giovani e, più in generale, nella loro elevata propensione alla esecuzione di
investimenti coerenti, per finalità specifiche, agli obiettivi del Programma. Investimenti di valore medio
relativamente elevato, rispetto al valore regionale, si registrano in particolare nella provincia di Ragusa e,
secondariamente, nelle provincie di Catania e Messina. Ciò, se da un lato, esprime un’alta capacità di
intervento e una conseguenze potenzialità di impatto, dall’altro, segnala l’esistenza di elementi di rischio da
tenere sotto osservazione, data l’elevata esposizione finanziaria a cui molte imprese sono sottoposte. Nel
contempo è da evidenziare che per la maggioranza degli intervistati il sostegno della Misura 121 è stato il
fattore di incentivo indispensabile per la realizzazione degli investimenti, ritenuti necessari per la propria
azienda.
La “qualità” degli investimenti attivati presenta aspetti positivi, ma anche alcune limitazioni. Essi favoriscono
l’introduzione di innovazioni, principalmente per il miglioramento dei processi produttivi esistenti e con la
finalità di ridurre i costi unitari e di aumentare il valore aggiunto dei prodotti, anche attraverso il loro
adeguamento alle dinamiche di mercato. In circa il 40% delle imprese sono stati inoltre realizzati interventi
con effetti positivi sull’ambiente (principalmente nel campo del risparmio energetico, dello sviluppo delle
energie rinnovabili e della tutela quali-quantitativa delle risorse idriche) e per il miglioramento delle
condizioni di sicurezza sul lavoro. Tra i fattori limitanti si segnala la ridotta attivazione di investimenti per
nuovi prodotti, per la trasformazione e commercializzazione delle produzione di qualità e per la certificazione
della qualità (di prodotto e di processo).
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 30
Le indagini svolte su un numero ancora limitato di interventi, conclusi da almeno un anno, mostrano gli
effetti positivi degli investimenti finanziati sulla produttività dei fattori terra e lavoro, sul valore aggiunto
aziendale e sulla stabilizzazione (o lieve incremento) della manodopera impiegata. Si evidenzia anche una
“efficienza della spesa per investimenti” (espressa dal rapporto tra accrescimento medio del VAL e volume
medio di investimento) nettamente superiore a quanto inizialmente previsto nel Programma.
Infine, le due principali criticità segnalate dai beneficiari, cioè i lunghi tempi di attesa per la concessione e/o
erogazione dei contributi e le difficoltà per l’ottenimento di autorizzazioni e fideiussioni e per accesso al
credito – impongono riflessioni e azioni di miglioramento sul sistema di governance complessivo della Misura.
Ciò soprattutto in vista del prossimo periodo di programmazione, al quale la maggioranza degli attuali
beneficiari intervistati dichiara di volere partecipare, con investimenti rivolti principalmente allo sviluppo di
innovazioni di prodotto e di processo.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 31
MISURA 122 - Accrescimento del valore economico delle foreste
Obiettivi specifici
L’analisi di contesto evidenza come in Sicilia la gestione economica e sostenibile delle foreste sia
compromessa, oltre che dalla scarsa qualificazione degli operatori del settore, da problemi inerenti la carenza
di tecniche, infrastrutture (strade, piste e ricoveri) e da modalità organizzative poco propense ad una logica
di filiera. Nel campo delle utilizzazioni boschive, per esempio, continuano a trovare impiego mezzi e sistemi
divenuti da tempo obsoleti, ai quali si aggiungono la scarsa integrazione di filiera e la frammentarietà del
settore forestale privato che comportano una maggiore difficoltà nell’accesso al mercato di prodotti che
potrebbero essere adeguatamente valorizzati (legname di castagno, legname di olivo, biomasse da energia).
La Misura 122 promuove interventi strutturali ed infrastrutturali per favorire migliori e più efficaci metodi di
gestione delle foreste in grado di aumentarne la redditività. La Misura contribuisce pertanto ai seguenti
obiettivi specifici dell’Asse 1 del PSR: “ammodernamento e sviluppo di un sistema di imprese competitivo”;
“incremento della redditività del settore forestale attraverso interventi strutturali e infrastrutturali, al fine di
favorire migliori e più efficaci metodi gestionali e di incentivare l’associazionismo tra le imprese e i proprietari
forestali e l’utilizzo di nuovi processi e tecnologie”.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La tipologia degli investimenti ammissibili, indicata nel PSR e specificata nei Dispositivi di attuazione è la
seguente:
a) Investimenti silvocolturali di riconversione ai fini del miglioramento tecnologico del materiale ricavabile
dai boschi produttivi mediante: conversione cedui all’alto fusto, vari interventi silvocolturali per
l’aumento del valore economico delle foreste; interventi di conservazione, recupero e miglioramento
(potature straordinarie, infittimenti, diradamenti, puliture straordinarie del sottobosco, tagli fitosanitari
ecc.) di talune tipologie di bosco con spiccata vocazione economica (ad es. sugherete, frassineti,
castagneti).
b) Investimenti materiali mobili: acquisto di macchine e attrezzature finalizzate alle attività di
valorizzazione economica del bosco, e/o il miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro.
c) Investimenti materiali fissi: per il potenziamento e miglioramento delle strutture forestali aziendali,
quali piste forestali, ricoveri permanenti, nonché costruzione, acquisto o miglioramento/adeguamento
di beni immobili destinati allo stoccaggio e conservazione delle produzioni legnose, (piazzali di
stoccaggio del legname, strutture coperte per il deposito legname).
d) Investimenti immateriali: per la redazione di piani di gestione o di assestamento forestale;
l’acquisizione di know-how, di software, di brevetti e licenze; l’ottenimento della certificazione
forestale finalizzata a creare un valore aggiunto ai prodotti legnosi.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica Spesa privata Spesa totale
Totale FEASR
Importi (Euro) 2.740.948 1.215.336 2.242.594 4.983.542
% sul totale PSR 0,13% 0,10% 0,28% 0,17%
% sul totale di Asse 1 0,32% 0,32% 0,35% 0,33%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 32
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di auto (n.) Contributo pubblico (Euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG 946 del 05/11/2009
Bando Rep. 1001 del 25/11/2009
I SF: 19 pervenute
II SF: 16 pervenute
I SF: 3.525.347 importo richiesto
II SF: 3.109.911 importo richiesto
Approvazione graduatoria definitiva
I SF: DDG 739 del 29/08/2011
II SF: DDG 1530 del 28/12/2012
I SF: 9 ammissibili
II SF: 13 ammissibili
I SF: 963.695 importo ammissibile
IISF:1.506.045 importo ammissibile
SF: SottoFase della procedura con Bando “aperto”
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di aziende forestali che hanno ricevuto un sostegno agli investimenti
20 22 110 %
Volume totale d’investimenti (MEuro) 4,9 2,5 51%
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Fondi pubblici totali 2.740.948 0 0%
Principali risultati
Al dicembre 2012 le aziende agricole riceventi il sostegno (ammesse a finanziamento) sono 22, valore di
poco superiore (20) al programmato; il valore degli investimenti ammessi a contributo è 2,5 Milioni di Euro, il
50% del target. Tali differenze indicano un investimento medio per impresa inferiore al previsto.
Gli interventi sovvenzionati interessano prevalentemente l’Azione A, in forma esclusiva o in associazione con
l’Azione B. Nella prima rientrano interventi per il recupero di castagneti e sugherete (Azione A3) il recupero
di boschi artificiali (Azione A2) e secondariamente conversioni all’alto fusto di boschi cedui (Azione A1). Tutti
i progetti che prevedono anche il ricorso all’Azione B destinano quest’ultima all’acquisito di macchine
operatrici per l’esecuzione delle opere finanziate nell’ambito della Azione A e per l’allestimento dei prodotti
(motoseghe, decespugliatori, cippatrici); particolare attenzione è stata data all’equipaggiamento per la
sicurezza sul lavoro - DPI (Dlg. 9 aprile 2008 n. 81).
Come illustrato nella seguente Figura 1, gli interventi si concentrano nelle provincie di Enna e Messina,
mentre si osserva la loro assenza nelle altre province anche in quelle caratterizzate da una buona copertura
forestale quali Catania, Siracusa e Agrigento.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 33
Fig. 1 - Superficie Oggetto di Intervento Forestale (S.O.I.F.) nell'ambito della Misura 122 per Azione e per provincia.
La risposta alle domande valutative
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contributo ad aumentare la diversificazione della produzione delle aziende forestali?
L’obiettivo di diversificazione della produzione è direttamente correlabile agli interventi dell’Azione A, che
sono finalizzati a modificare/recuperare l’assetto produttivo del bosco. Ad oggi, vista la limitata applicazione
della Misura, non è possibile affermare che vi sia stato un contributo tangibile a livello regionale. Tuttavia,
nelle aree interessate ed in particolare nelle Provincie di Enna e Messina il contributo alla recupero di
formazioni forestali quali castagneti e sugherete e di boschi artificiali in abbandono ha determinato effetti
certamente positivi.
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno rafforzato l’accesso al mercato e la quota di mercato delle aziende forestali anche in settori come le energie rinnovabili?
Il contributo della Misura alla produzione di biomasse nel settore delle energie rinnovabili, in termini di
incremento di quantità della produzione forestale per scopi energetici, è al momento trascurabile.
Come conseguenza di un incremento della produzione forestale a scopi energetici non significativa,
l’incremento di valore della produzione forestale a scopi energetici è anch’esso trascurabile.
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito a mantenere o rafforzare la gestione sostenibile delle foreste?
Tra i richiedenti soltanto n. 3 aziende, successivamente escluse, hanno presentato domande per ottenere la
certificazione della GFS. E’ comunque di un certo interesse segnalare che circa il 70% dei titolari delle ditte
che hanno avuto accesso ai finanziamenti affermano che l’utilizzazione e la coltivazione delle superfici
forestali interessate dalla Misura sono effettuate nel rispetto dei principi della sostenibilità dettate dalla
normativa vigente.
Conclusioni
L’analisi della Misura 122 ha evidenziato nel complesso una discreta efficacia della stessa (rispetto agli
obiettivi di Programma) in termini di numero di aziende coinvolte, volume totale degli investimenti attivati e
introduzione di innovazioni.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 34
Gli interventi proposti ed ammessi a finanziamento si concentrano prevalentemente nell’Azione A
(investimenti silvicolturali) e territorialmente nelle provincie di Messina ed Enna. Tale concentrazione
territoriale sembrerebbe l’effetto non di diverse potenzialità ambientali, piuttosto di una diversa
capacità/volontà da parte degli operatori locali di sviluppare conseguenti proposte di intervento, anche in
forma associata.
Gli investimenti attuati in materiali mobili (Azione B) sono la componente di innovazione della gestione
selvicolturale. I macchinari acquistati sono in genere tecnologicamente più avanzati di quelle sostituiti. Nel
complesso, anche dove gli investimenti si limitano alla sostituzione di macchine ed impianti obsoleti, questi
consentiranno comunque di aumentare il livello redditività del lavoro e di raggiungere maggiori indici di
sicurezza.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 35
MISURA 123 - Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali
Obiettivi specifici
L’attivazione della Misura 123 nasce dalla necessità di sostenere la crescita e lo sviluppo delle imprese del
settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, favorendo la realizzazione di nuovi
prodotti/processi, l’introduzione di nuove tecnologie e il miglioramento degli aspetti organizzativi. Nel settore
forestale la Misura è attivata allo scopo di incentivare e potenziare la trasformazione e la
commercializzazione dei prodotti forestali primari e della biomassa agricola e forestale per la produzione di
energia rinnovabile.
La Misura contribuisce all’obiettivo prioritario regionale “Ammodernamento e sviluppo di un sistema di
imprese competitivo” ed in particolare alla ristrutturazione e ammodernamento del sistema produttivo agro-
industriale attraverso il miglioramento del rendimento economico delle attività e il riposizionamento delle
imprese sui mercati.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura finanzia interventi per il sostegno ed il rafforzamento delle filiere attraverso: l’integrazione tra
imprese; la realizzazione di investimenti per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie; il
miglioramento della qualità; il risparmio idrico ed energetico, la sostenibilità ambientale; il rispetto dei
requisiti comunitari di nuova introduzione.
Gli interventi sono finanziati in base a specifiche priorità individuate, per ciascun ambito, in base alle
esigenze e agli svantaggi di tipo strutturale e settoriale emersi in fase di analisi. E’ data la preferenza agli
investimenti proposti nell’ambito di un accordo di filiera al quale partecipano Organizzazioni di Produttori
riconosciute (OO.PP.). Per ciò che riguarda il settore forestale la preferenza è accordata alle associazioni di
imprese.
I beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese o le sole microimprese nel caso della silvicoltura. Il
sostegno è subordinato alla presentazione di un Piano aziendale degli investimenti (PAI) in cui si dimostri la
sostenibilità finanziaria degli interventi ed il miglioramento del rendimento globale dell’azienda, compresi gli
aspetti legati al rispetto dell’ambiente e del paesaggio. L’ammontare dell’aiuto è pari al 50% del costo
dell’investimento ammissibile.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 36
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 163.987.000 72.711.836 163.987.000 327.974.000
% sul totale PSR 7,55% 5,72% 20,58% 11,04%
% sul totale di Asse 1 19,03% 19,03% 25,26% 21,71%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG 1583 del 31/07/2009 I SF: 86 pervenute
II SF: 68 pervenute
III SF:74 pervenute
I SF: 113.493.986 importo richiesto
II SF: 80.117.230 importo richiesto
III SF:75.726.30 importo richiesto
Approvazione graduatoria definitiva
I SF: DDG 793 del 21/09/2010
II SF: DDG 3525 del 7/10/2011
III SF:DDG 2318 del 11/07/2012
I SF fase: 56 ammissibili
II SF: 39 ammissibili
III SF: 49 ammissibili
I SF: 89.930.925 importo ammissibile
II SF: 43.135.33 importo ammissibile
III SF: 57.820.098 importo ammissibile
SF = SottoFase temporale della procedura con Bando “aperto”.
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di imprese beneficiarie (n°)
Volume totale di investimenti (000 Euro)
125
327.974
144
341.527
115 %
104 %
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 163.987.000 73.167.176 45%
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
Principali risultati
Tutte le principali filiere produttive regionali sono state interessate dalle domande di aiuto presentate
nell’ambito della Misura 123. I settori che più hanno attratto gli investimenti sono l’agrumicolo (22%),
l’olivicolo (20%) e l’orticolo (14%). La maggioranza, degli interventi ammissibili sono finalizzati al
miglioramento delle attività di trasformazione e condizionamento (69%) e alla commercializzazione dei
prodotti trasformati (14%). Minoritari ma presenti con una quota significativa (17%) gli interventi per
l’introduzione di innovazioni (Figura 1).
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 37
Fig. 1 - Misura 123: Domande di aiuto presentate per comparto produttivo e per tipologia di intervento
Fonte: elaborazioni su dati 2012 Graduatorie e SIAN
Le domande si sono concentrate prevalentemente nelle provincie di Catania e di Messina, mentre i valori più
bassi si hanno ad Enna. L’esame della distribuzione territoriale degli interventi rispetto ai comuni ove hanno
luogo gli investimenti rileva una sorta di “distrettualizzazione” all’interno della Sicilia, con una concentrazione
degli interventi in areali specifici, come quello sud-orientale della Sicilia, ad alta densità orticola e nella zona
occidentale, dove prevalgono gli investimenti nel comparto enologico ed oleicolo.
Tab. 1- Misura 123: importo dei progetti e dei contributi richiesti per provincia (IPA competente)
Provincie
Valori assoluti (in euro) Valori percentuali
Importo progetti Contributo richiesto Importo progetti Contributo richiesto
Agrigento 34.434.182 17.217.091 10,1% 10,3%
Caltanissetta 20.629.889 10.314.944 6,0% 6,2%
Catania 51.132.415 21.771.119 15,0% 13,1%
Enna 2.946.115 1.473.058 0,9% 0,9%
Messina 49.297.142 24.648.571 14,4% 14,8%
Palermo 32.396.665 16.198.332 9,5% 9,7%
Ragusa 34.120.174 17.060.087 10,0% 10,3%
Siracusa 32.700.442 16.215.151 9,6% 9,7%
Trapani 31.010.095 15.505.048 9,1% 9,3%
Dip. Int. Strutt. Servizio V 52.860.829 25.964.308 15,5% 15,6%
Totale 341.527.947 166.367.709 100,0% 100,0%
Fonte: elaborazioni su dati 2012 Graduatorie e Banca dati estratta dal SIAN.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 38
Fig. 1 - Misura 123: Comuni interessati dai progetti di investimento
Fonte: elaborazioni su dati 2012 Graduatorie e SIAN
La risposta alle domande valutative
La risposta ai quesiti valutativi sarà elaborata non appena si completeranno gli investimenti oggetto di
sostegno ed entreranno a regime i nuovi o migliorati processi produttivi, permettendo lo svolgimento delle
necessarie indagini dirette e quindi la realizzazione delle analisi a supporto del giudizio valutativo.
Conclusioni
Le analisi valutative, seppur svolte con riferimento ad interventi finanziati ma ancora non conclusi, mostrano
la potenziale capacità della Misura di conseguire i suoi obiettivi di realizzazione previsti nel PSR, in termini sia
di imprese sovvenzionate, sia di volume di investimento attivato.
I dati analizzati evidenziano la capacità della Misura di intervenire nei comparti e nelle aree agricole
economicamente più importanti della regione, in particolare nei settori dell’orticoltura, dell’olivicoltura e
dell’agrumicoltura.
Gli investimenti sovvenzionati favoriscono l’introduzione di innovazioni nei processi produttivi esistenti,
attraverso l’adozione di nuove tecnologie e la razionalizzazione della logistica, volte soprattutto alla riduzione
dei costi. Consistenti le quote di aziende beneficiarie che realizzano investimenti per lo sviluppo di sistemi di
qualità, tracciabilità e gestione ambientale e diffusione delle ITC.
No Comuni - Misura 123
Comuni - Misura 123
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 39
MISURA 124 - Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo e alimentare e in quello forestale
Obiettivi specifici
La Misura 124 nasce con l’intento di potenziare il grado d’integrazione delle filiere agroalimentari e forestali,
attraverso la promozione d’iniziative di cooperazione, tra il settore primario, le imprese della trasformazione
e altri operatori economici, centri di ricerca, finalizzate all’introduzione di processi innovativi, anche per ciò
che concerne la riduzione degli impatti ambientali, in grado di orientare sempre più le imprese al mercato.
La Misura pertanto concorre agli obiettivi specifici dell’Asse 1 di “Ammodernamento e sviluppo di un sistema d’imprese competitivo” e di “Ristrutturazione e ammodernamento del sistema produttivo agricolo e agro-industriale, orientato al miglioramento del rendimento economico delle attività e al riposizionamento delle imprese sui mercati”.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura sostiene progetti di cooperazione per il trasferimento, la verifica e il collaudo dell’innovazione
mediante aiuti per la realizzazione d’interventi da realizzarsi nei seguenti ambiti:
a) il trasferimento applicativo e il collaudo dei risultati della ricerca all’interno delle imprese per incentivare
lo sviluppo dell’economia agro-forestale regionale;
b) l’introduzione di azioni innovative riguardanti i processi, i prodotti, le tecnologie nelle varie fasi delle
filiere produttive e la relativa diffusione.
I progetti di cooperazione riguardano prioritariamente i settori cerealicolo-zootecnico, lattiero-caseario, carni,
ortofrutticolo, agrumicolo, vitivinicolo, produzione di biomasse per energia rinnovabile, risorse genetiche,
lieviti e fermenti lattici, coloranti naturali derivanti da specie vegetali nuovi prodotti derivanti da processi e
nuove tecnologie applicate ai prodotti dell’Allegato 1 del Trattato.
La Misura è applicata sull’intero territorio regionale, prevede un sostegno pari al 100% dell’importo
complessivamente ammesso a finanziamento ed è rivolta alle associazioni temporanee di scopo costituite da
produttori agricoli e/o forestali (la cui presenza è sempre obbligatoria), singoli o associati, industrie di
trasformazione e/o commercializzazione, imprese fornitrici di strumenti, tecnologie e servizi all’attività
agricola e/o agroindustriale, soggetti pubblici e privati operanti nel settore della ricerca e della
sperimentazione “pre-competitiva”. Il carattere “pre-competitivo” consiste nella progettazione,
sperimentazione, sviluppo e pre-industrializzazione di nuovi prodotti, processi o servizi oppure
nell’introduzione di modifiche sostanziali a prodotti, linee di produzione, processi produttivi che comportino
sensibili miglioramenti delle tecnologie esistenti. Tali attività si concretizzano nella realizzazione di interventi
pilota e di “produzioni di natura sperimentale/prototipale” non commercializzabili, che non comprendano
modifiche di routine o modifiche periodiche apportate a produzioni agroalimentari, linee di produzione,
processi di fabbricazione, servizi esistenti anche se tali modifiche possano rappresentare miglioramenti per
l'impresa.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 35.148.940 15.585.040 - 35.148.940
% sul totale PSR 1,62% 1,23% 0,00% 1,18%
% sul totale di Asse 1 4,08% 4,08% 0,00% 2,33%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 40
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG 600 del 16/06/2009 84 pervenute 70.366.263
Importo richiesto
Approvazione graduatoria definitiva
DDG 987 del 26/04/2011 61 ammissibili 52.370.482
Importo ammissibile
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di iniziative di cooperazione finanziate
Numero di soggetti coinvolti nelle iniziative di cooperazione
44
48
331
109 %
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 35.148.940 16.489.798 47 %
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.20
Delle 61 istanze ammissibili, al 31 dicembre 2012 ne sono state ammesse a finanziamento 48 per un importo
complessivo di 34.565.593 euro.
Principali risultati
Delle 61 istanze ammissibili, al 31 dicembre 2012 ne sono state ammesse a finanziamento 48 per un importo
complessivo di 34.565.593 euro. Secondo quanto indicato nelle schede di progetto e in considerazione delle
date di avvio comunicate dai partenariati, le attività dovrebbero concludersi tra settembre 2013 e febbraio
2014.
La risposta alle domande valutative
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno migliorato l’accesso al mercato e la quota di
mercato dei prodotti primari dell’agricoltura e delle foreste attraverso lo sviluppo di nuovi
prodotti, processi e tecnologie grazie alla cooperazione degli attori della filiera?
Un aspetto di debolezza strutturale del sistema delle imprese italiane e di quelle regionali in particolare è la
limitata propensione all’innovazione “collaborativa”, ossia promossa e attuata insieme ad altre aziende o in
cooperazione con le Università e/o altri Centri di ricerca. Tuttavia, è possibile riscontrare una evidente
dinamicità negli ultimi anni, probabilmente legata agli interventi e agli incentivi del periodo di
Programmazione 2007-2013, ivi compresa la misura 124, attraverso la quale la Regione Siciliana ha investito
oltre 35 milioni di euro nelle sperimentazioni. L’incremento è in linea con i trend di crescita della media
nazionale e al di sopra del valore delle regioni del Sud del Paese.
Rispetto al target di 44 iniziative, al dicembre 2012 ne sono state sovvenzionate 48, con un avanzamento del
109%, che potrebbe raggiungere il 138% se la dotazione finanziaria della Misura fosse sufficiente a coprire il
fabbisogno delle 61 iniziative ammissibili in graduatoria.
Il 62% degli interventi finanziati (30 sul totale di 48) prevede la realizzazione di innovazioni di processo. Gli
altri 18 interventi innovazioni di natura congiunta di processo e prodotto, o esclusivamente innovazioni di
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 41
prodotto. I soggetti partecipanti ai partenariati risultano in totale circa 331, dei quali: 138 (42%) imprese di
produzione primaria; 73 (22%) imprese di trasformazione e commercializzazione; 68 (20%) soggetti
appartenenti al mondo dei servizi; 52 (16%) soggetti afferenti al sistema della ricerca.
In termini settoriali prevalgono gli interventi nelle filiere dell’ortofrutta (50% del totale) e del vitivinicolo
(25%).
Benché gli interventi siano ancora in corso di realizzazione, è possibile prevedere che i progetti ammessi,
coinvolgano circa 400 aziende destinatarie delle sperimentazioni, valore molto più alto a quello previsto dal
Programma, a dimostrazione dell’elevato livello di attrattività della Misura e della dinamicità offerta
dall’accesso allo strumento di finanziamento. Tale dato va misurato puntualmente in una fase ex post alla
chiusura degli interventi per saggiare quanto, effettivamente, il dato progettuale sia attendibile e definitivo
rispetto alle informazioni a consuntivo.
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito a migliorare la competitività del
settore agricolo, alimentare e forestale?
Qualsiasi leva sul valore aggiunto economicamente inteso, relativa al contributo delle innovazioni, si attiva ex
post; una volta concluse le iniziative potranno essere rilevate, negli anni successivi, eventuali variazioni
contabili da parte delle imprese.
Le variabili di tipo economico-aziendale, non sempre, però, possono fornire una misura degli impatti delle
attività di sperimentazione o di applicazione di attività di ricerca.
Difatti, la competitività dei territori e dei sistemi produttivi dipende in maniera crescente dalle risorse
intangibili, prevalentemente immateriali e dalla capacità di interazione, collaborazione e di partnership. Un
concetto fondamentale per l’analisi del valore aggiunto dei progetti riguarda il cosiddetto “capitale
relazionale”, ossia l’insieme di relazioni di mercato, istituzionali e di cooperazione che si instaurano tra attori
economici, imprese, istituzioni e popolazione culturalmente prossimi.
In particolare, risulta fondamentale il tipo di rapporto che si sviluppa tra le aziende del settore primario e il
cosiddetto “ambiente competitivo e istituzionale”. Nel caso specifico della Misura 124, i meccanismi
relazionali sono di due tipi: quelli legati al cosiddetto “vincolo procedurale”, eterodiretto dai meccanismi
attuativi del bando e quelli “naturali”, relativi all’ambiente sociale, istituzionale e competitivo di riferimento,
indipendentemente dall’attività specifica della Misura.
Nella logica del valore aggiunto, il vantaggio di competitività che ne può ricavare il sistema delle imprese
coinvolte si può misurare solo nel lungo periodo, con il consolidamento delle relazioni, la condivisione di
valori e la capacità di affrontare i mercati seguendo una logica di gruppo.
In una fase ex post rispetto all’attuazione dei progetti saranno condotti degli approfondimenti valutativi
finalizzati a saggiare il sistema di relazioni in seno ai partenariati e ad analizzare le performance competitive
successive all’attività di sperimentazione.
In che misura gli aiuti hanno contribuito al miglioramento della sostenibilità ambientale dei
processi produttivi?
Non è possibile individuare, almeno in questa fase, con i progetti in corso di realizzazione, elementi utili alla
valutazione delle performance ambientali. Primi elementi di riflessione possono essere ricavati dalle n.5
iniziative di cooperazione concernenti la produzione delle bio-energie. In particolare, le sperimentazioni in
atto riguardano: l’introduzione di cultivar destinate all’utilizzo energetico delle specie Brassica e Cynara p.; la
produzione di biogas da allevamenti zootecnici; la realizzazione di un impianto sperimentale per la
produzione di biogas da fermentazione anaerobica nell’ambito delle produzioni vitivinicole; un progetto per
l’attivazione di una filiera agro energetica completa. Ad esse si aggiunge un progetto finalizzato a
sperimentare la produzione di coloranti naturali con l’utilizzo dei sottoprodotti /scarti del pomodoro e la
coltura massiva di microalghe ad elevato tenore in carotenoidi.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 42
Conclusioni
La Sicilia, nell’ambito dell’Innovation Union Scoreboard 2012, nel confronto con le altre regioni europee,
presenta evidenti criticità per quanto attiene alla capacità delle imprese di dar vita a meccanismi strutturati
di cooperazione finalizzata all’innovazione. Tuttavia, le dinamiche di innovazione cooperativa mostrano,
quindi, in Sicilia, un incremento nel corso degli ultimi anni e, benché la rappresentazione riguardi l’insieme di
tutti i settori produttivi e non solo quelli relativi al PSR, è possibile riscontrare una evidente dinamicità,
probabilmente legata agli interventi e agli incentivi del periodo di Programmazione 2007-2013, ivi compresa
la misura 124, attraverso la quale la Regione Siciliana ha investito oltre 35milioni di euro nelle
sperimentazioni. La Misura interviene su uno dei fattori di maggiore debolezza del contesto regionale, cioè la
scarsa capacità delle imprese a dar vita a meccanismi strutturati di cooperazione finalizzata all’innovazione.
Problematica sulla quale si avvertono tuttavia elementi di dinamicità negli ultimi anni e che in parte spiegano
i buoni livelli di partecipazione alla Misura, superiore alle previsioni, sia in termini di iniziative proposte (61
ammissibili) sia di aziende coinvolte (331).
La maggioranza degli interventi finanziati ha come obiettivo la realizzazione di innovazioni di processo,
mentre limitate sono le innovazioni di prodotto tout court (miglioramento delle caratteristiche dei prodotti o
sviluppo di produzioni di nuova concezione per i mercati).
L’elemento di maggior interesse è individuabile nell’incentivazione data dalla Misura 124 a creare dinamiche
di relazione tra le imprese agricole e le imprese di trasformazione, i soggetti che offrono servizi, gli organismi
della ricerca e innovazione e gli altri soggetti coinvolti nelle attività sperimentali.
La configurazione di partenariati tra organismi di ricerca e imprese è fatta di accordi, di procedure congiunte
ma, soprattutto, di personale che acquisisce competenze e opera all’interno delle imprese stesse con il
coordinamento scientifico delle istituzioni di ricerca. In un momento di crisi congiunturale, in cui sia le
imprese che gli organismi di ricerca hanno difficoltà di natura finanziaria, sarebbe opportuno individuare
meccanismi di integrazione con altri strumenti che diano continuità all’apporto professionale fondamentale
per le imprese, ciò anche rispetto alla tempistica del ciclo di vita delle innovazioni sperimentate.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 43
MISURA 125 - Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura
Obiettivi specifici
La Misura è finalizzata a potenziare e aumentare le dotazioni infrastrutturali per aumentare la crescita socio-economica del settore agricolo e forestale, ovvero tende a un incremento dell’efficienza aziendale, attraverso l’aumento delle dotazioni infrastrutturali disponibili per l’azienda. L’intenzione è di influire sulle prospettive
economiche dei territori collegandosi alle strategie di diversificazione e sviluppo del potenziale socio-economico, ambientale e storico-culturale.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura si articola in 3 Azioni:
• Azione A - “Rete di trasporto interaziendale per l’accesso ai terreni agricoli”, prevede interventi mirati al
potenziamento delle infrastrutture viarie a servizio di una pluralità di aziende in forma associata; i
beneficiari sono gli imprenditori agricoli in forma associata e l’Assessorato regionale delle Risorse Agricole
e Alimentari per gli interventi a titolarietà regionale.
• Azione B - “Opere secondarie sovraziendali di adduzione e distribuzione efficiente delle risorse idriche a
uso irriguo” (tipologia “ultimo miglio”) comprese le tecnologie per il risparmio idrico; gli interventi sono
mirati alla realizzazione di opere di distribuzione della risorsa idrica per il miglioramento della funzionalità
degli impianti irrigui, la riduzione delle perdite, compresi i sistemi di controllo, monitoraggio e misurazione
della risorsa idrica per l’irrigazione; beneficiari dell’Azione sono i Consorzi di Bonifica regionali e
l’Assessorato regionale delle Risorse Agricole e Alimentari.
• Azione C - “Opere interaziendali di elettrificazione rurale”; gli interventi sono mirati al potenziamento delle
reti di elettrificazione rurali a servizio di una pluralità di aziende in forma associata; mediante
l’utilizzazione di soluzioni progettuali atte a minimizzare gli impatti negativi sull’ambiente e sul paesaggio.
I beneficiari sono rappresentati dagli Enti di diritto Pubblico e dagli imprenditori agricoli in forma
associata.
Dotazione finanziaria (*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 74.604.273 33.079.534 23.777.338 98.381.611
% sul totale PSR 3,43% 2,60% 2,98% 3,31%
% sul totale di Asse 1 8,66% 8,66% 3,66% 6,51%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Azioni Fasi procedurali Atti
Domande di aiuto (n.)
Contributi pubblici (euro)
A (rete di trasporto
interpoderale
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
Bando 06/05/2009 e succ. 195 pervenute 189.545.057
importo richiesto
Approvazione graduatorie DDG 379 del 22/06/2010 e
succ. 164 ammissibili
65.358.336
importo ammissibile
B (risorse idriche) Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG 3380 del 29/12/2010 e successivi
16 pervenute 49.723.498
importo richiesto
Approvazione graduatorie DDG 2332 del 22/07/2011 e
successivi 10 ammissibili
25.950.262 (ammissibile)
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 44
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di operazioni finanziate 151 61 40,4%
Volume totale degli investimenti 103.503.919 60.526.628 58,5%
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 74.604.273 47.985.486 64%
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
Principali risultati
Per l’ Azione A al dicembre 2012 sono stati ammessi a finanziamento 51 progetti, che riguardano per lo più
la trasformazione di strade interpoderali in rotabili, richiesti da Associazioni agricole. Per l’Azione B sono state
ammesse a finanziamento 10 istanze presentate da Consorzi di bonifica, inerenti principalmente progetti di
sistemazione e ammodernamento della rete irrigua. Per l’Azione C il bando pubblicato il 28 febbraio 2011 è
stato successivamente ritirato con DDG. n. 111 del 4 marzo 2010, e la dotazione finanziaria programmata è
stata stornata ad incremento di spesa dell’Azione A.
La risposta alle domande valutative
In che misura l’aiuto ha contribuito a ristrutturare e sviluppare il potenziale fisico grazie al
miglioramento delle infrastrutture?
I 51 interventi finanziati nell’ambito dell’ Azione A per la maggior parte localizzati nelle province di Palermo
ed Enna sono finalizzati al miglioramento della viabilità, trasformando le strade interpoderali in strade rotabili
al fine di migliorare le condizioni di passaggio dei mezzi agricoli.
Nell’ambito della Azione B, gli interventi sono in numero minore anche se di dimensione finanziaria media
superiore (2,6 milioni di Euro, contro i circa 700.000 Euro della azione A). Essi infatti interessano ampi
impianti irrigui di interesse collettivo, con potenziale “bacino di utenza” (aziende agricole servite) superiore a
quello delle infrastrutture viarie; si distribuiscono su tutto il territorio regionale senza particolare fenomeni di
concentrazione, salvo un relativa maggiore numerosità nella provincia di Catania.
Conclusioni
La Misura interviene laddove ci sia la necessità di ampliare la rete infrastrutturale utile al miglioramento delle
attività agricole principalmente a livello di consorzi, sia stradali che di distribuzione idrica, nonché alla
diminuzione degli sprechi e all’ammodernamento delle reti stesse.
Lo stato di attuazione della Misura è buono, soprattutto per quel che riguarda il numero di progetti proposti
e finanziati e in relazione al volume degli investimenti attivati, quest’ultimi pari al oltre il 50% degli obiettivi
del Programma. Per una valutazione dei benefici che tali opere potranno determinare a favore delle aziende
servite è necessario, da un lato, attendere il completamento delle stesse, dall’altro, definire una adeguata e
fattibile metodologia, proporzionata alle finalità valutative e basata principalmente sull’analisi degli elementi
tecnici ricavabili dalla documentazione progettuale e sullo sviluppo di alcune indagini dirette (sviluppo di
“casi di studio”).
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 45
MISURA 126 - Recupero del potenziale di produzione agricola danneggiato da disastri naturali e introduzione di adeguati strumenti di prevenzione.
Obiettivi specifici
L’attività agricola è, per sua natura, soggetta a crisi e rischi derivanti da calamità naturali la cui frequenza ed
intensità appare aumentare negli ultimi decenni, in conseguenza anche dei cambiamenti climatici in atto. La
misura è quindi finalizzata a finanziare opere di prevenzione di calamità naturali e a compensare le aziende
agricole colpite dalle stesse affinché compiano interventi di ripristino delle aree danneggiate, mantenendo il
potenziale di produzione delle colture praticate e delle aziende.
L’obiettivo specifico della Misura è quindi di “Ripristinare il livello di competitività delle imprese danneggiate da calamità naturali”.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
Gli interventi programmati riguardano la prevenzione del dissesto idrogeologico attraverso la realizzazione e
manutenzione straordinaria di opere di regimazione idraulica, della rete idraulica e di sistemi di contenimento
dei movimenti franosi. Possono beneficiare del sostegno, pari all’80% delle spese ammissibili, gli imprenditori
agricoli, singoli e associati. La Misura prevede, altresì, un aiuto agli imprenditori agricoli, singoli e associati,
destinato a compensare i danni causati da calamità naturali (terremoti, valanghe, frane, inondazioni ed
eruzioni vulcaniche) ad infrastrutture rurali, fabbricati, attrezzature al servizio delle aziende agricole, impianti
arborei e animali, di entità pari fino al 100% dei danni materiali subiti. In entrambi i casi il sostegno viene
concesso in forma di contributo in conto capitale, in conto interessi e/o in forma combinata.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 10.000.000 4.434.000 3.500.000 13.500.000
% sul totale PSR 0,46% 0,35% 0,44% 0,45%
% sul totale di Asse 1 1,16% 1,16% 0,54% 0,89%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG 648 del 21/03/2011 106 pervenute 12.977.479 importo richiesto
Approvazione graduatorie DDG 4379 del 8/11/2011
(All. A) 96 ammissibili 11.407.812 importo ammissibile
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Superficie danneggiata sovvenzionata (ettari) 575 100 17,4 %
Volume totale degli investimenti (Euro) 13.500.000 1.820.510 13,5 %
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 10.000.000 1.348.526 13 %
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 46
Principali risultati
Il primo Bando emanato nel 2011 è stato finalizzato a finanziare interventi nelle aree colpite da calamità
naturali nel territorio della provincia di Messina, a seguito dell’evento calamitoso delle piogge alluvionali dell’
1 Ottobre 2009. Delle 96 domande inserite nella graduatoria definitiva 42 sono state finanziate (con
l’emanazione di uno specifico provvedimento di concessione del contributo) per una spesa pubblica totale di
1.348.526 Euro ed un investimento totale di 1.820.510 Euro.
La risposta alle domande valutative
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito a mantenere la redditività economica delle aziende agricole attraverso il ripristino o la preservazione del potenziale produttivo agricolo?
L’attuazione della Misura, fino dicembre 2012, concerne esclusivamente interventi di sostegno per il
risarcimento e la ricostituzione dei terreni, dei beni immobili e delle infrastrutture che sono stati danneggiati
dagli eventi calamitosi verificatisi nel 2009 nella provincia di Messina.
Le istanze presentate riguardano principalmente la ricostruzione di muretti a secco, di terrazzamenti e la
ricostruzione di magazzini agricoli danneggiati dagli eventi calamitosi, oltre al reimpianto delle colture
arboree, prevalentemente agrumeti, nonché il ripristino della viabilità rurale all’interno delle aziende. Ciò in
territori nei quali l’attività agricola svolge una funzione importante dal punto di vista ambientale e
paesaggistico ed anche economica e occupazionale. Gli interventi hanno una destinazione specificatamente
aziendale (in quanto le azioni di tipo territoriale o collettivo sono realizzate con altri strumenti di
finanziamento) e risultano di entità finanziaria piuttosto ridotta, prevalentemente nell’ordine delle decine di
migliaia di euro. Ciò riflette il fatto che le aziende agricole presenti sul territorio richiedenti il sostegno sono
di ridotte dimensioni aziendali (raramente raggiungono i 10 ettari di estensione) e adottano sistemi
produttivi di non elevato valore economico.
Conclusioni
La Misura è stata finalizzata al recupero delle attività produttive che insistono su territori danneggiati da
calamità naturali, attraverso piccoli finanziamenti erogati direttamente alle aziende agricole. Tale processo è
ancora in una fase di svolgimento e al dicembre 2012 risultano ripristinati circa 100 ettari superficie agricole,
circa il 18% dell’obiettivo operativo definito dal Programma. Si prevede tuttavia un rilevante incremento delle
domande finanziate e relative superfici, quale effetto della conclusione dei procedimenti istruttori.
Gli effetti economici di tali interventi di ripristino - di complessa valutazione poiché finalizzati principalmente
a ricreare le condizioni di esercizio dell’azienda agricola precedenti alla calamità – saranno oggetto delle
successive fasi di valutazione in itinere, sulla base di un approfondito esame degli stessi e di una procedura
di stima condivisa con l’AdG e le strutture regionali responsabili della attuazione della Misura.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 47
MISURA 132 - Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare
Obiettivi specifici
La Misura 132 favorisce l’adesione degli imprenditori agricoli singoli e associati ai sistemi di qualità
riconosciuti in ambito comunitario. Il miglioramento della qualità delle produzioni agro-alimentari risponde al
fabbisogno crescente di una maggiore “garanzia ai consumatori della qualità dei prodotti o dei metodi di
produzione impiegati”.
A livello aziendale, l’adesione al sistema dovrebbe determinare la commercializzazione delle corrispondenti
produzioni certificate, risultato questo correlato agli obiettivi specifici di “maggiore competitività delle
produzioni e creazione di nuove opportunità di mercato attraverso la differenziazione dei prodotti”,
favorendo in definitiva un miglioramento delle performance economiche dei prodotti agricoli primari
interessati.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura prevede un contributo in conto capitale, fino a 3.000 Euro ad azienda e per anno (fino ad un
massimo di cinque anni) in funzione di costi sostenuti per la partecipazione ai sistemi di qualità, ad
imprenditori agricoli singoli o associati.
I sistemi di qualità riguardano:
- i prodotti ottenuti con metodo biologico ai sensi del Reg. CE 2092 e 834/07 destinati al consumo
umano;
- i prodotti DOP e IGP riconosciuti ai sensi del Reg. CE 510/06;
- i vini DOCG, DOC e IGT riconosciuti ai sensi del Reg. CE 1493/99, titolo IV.
Dotazione finanziaria (*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 8.271.462 3.667.566 - 8.271.462
% sul totale PSR 0,38% 0,29% 0,00% 0,28%
% sul totale di Asse 1 0,96% 0,96% 0,00% 0,55%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG 1229 del 24/06/2009 e Bando di GURS 33 del 17/07/09
DDG 102 dell'11/02/2010 (aggiornamento disposizioni attuative)
4.392 pervenute
Approvazione graduatoria definitiva
DDG 2752 del 13/12/2010
DDG 987 del 26/04/2011
DDG 1351 del 30/05/2011
DDG 220 dell'1/02/2012.
3.978 ammissibili
11.298.000
importo ammissibile
SF = SottoFase temporale della procedura con Bando “aperto”.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 48
Al 31.12.2012 risultano ammesse a finanziamento le domande presentate da 2.190 beneficiari, delle quali 63
relative al “pacchetto giovani” in associazione con la Misura 112.
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di aziende agricole partecipanti beneficiarie 1.100 2.190 199 %
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 8.271.462 531.879 6 %
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
Principali risultati
La risposta alle domande valutative
In che misura il sostegno ha contribuito a migliorare la qualità e la trasparenza del processo
di produzione a vantaggio dei consumatori?
Il numero di aziende partecipanti beneficiarie è pari al 199% del corrispondente valore obiettivo
programmato, segnale che evidenzia la sensibilità e l’orientamento del sistema produttivo regionale verso le
produzioni di qualità con una variazione evidente in termini percentuali (+123,8%) del fatturato alla
produzione delle DOP/IGP tra il 2009 e il 2010 (benché tale fatturato risulti ancora marginale rispetto ai
valori delle prime 6 regioni italiane).
L’elevato livello di partecipazione alla Misura è quindi un indicatore di una evoluzione del sistema agricolo
regionale che orienta i propri interventi verso sistemi di produzione certificati e trasparenti, i cui meccanismi
di certificazione sono demandati a soggetti terzi rispetto alle imprese. Ciò evidenzia un’evoluzione, altresì,
nell’approccio al mercato da parte dei produttori i quali, aderendo a meccanismi strutturati di certificazione
della qualità (biologico, DOC, DOP, IGP), potranno orientare le proprie strategie commerciali all’indirizzo di
consumatori informati e consapevoli, nel rispetto della trasparenza dei processi produttivi, garantendo così
qualità e tracciabilità nelle produzioni. L’elevata adesione da parte delle imprese alla Misura determina un
incremento nel numero e nei volumi di prodotti destinati al mercato, la cui qualità è sottoposta a meccanismi
di controllo, a vantaggio dei consumatori e della sicurezza alimentare.
In che misura il sostegno ha rafforzato l'accesso al mercato e la quota di mercato e/o il
valore aggiunto dei prodotti degli agricoltori beneficiari?
Non sono ancora disponibili, adeguate informazioni quantitative inerenti il rafforzamento dell’accesso al
mercato da parte delle aziende beneficiarie in termini di valore delle produzioni certificate, aspetti sui quali
saranno sviluppate specifiche indagini nelle prossime fasi del processo di valutazione.
In questa fase si è ritenuto comunque utile effettuare una stima del Valore della produzione (Indicatore
comune di Risultato n.4) al 2010, relativa agli stessi beneficiari, sulla base dei dati di fonte ISMEA e
RICA/INEA e con l’intento di verificarne la variazione nel tempo, attraverso successive indagini da realizzare
ex post e riferite ad annualità successive. La stima conduce ad un valore della produzione complessivo pari a
20.622.034 euro, che rappresenta circa il 129% della valore target di riferimento.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 49
Conclusioni
I dati relativi alla partecipazione mettono in luce un elevato livello di adesione alla Misura (199% del valore
obiettivo). L’interesse delle imprese regionali verso le produzioni di qualità è riscontrabile, altresì,
nell’incremento in termini percentuali (+123,8%) del fatturato alla produzione delle DOP/IGP tra il 2009 e il
2010. Tali dinamiche sono comunque in linea con i meccanismi di incentivazione e le priorità del PSR 2007-
2013. La buona partecipazione delle imprese alla Misura 132 corrisponde ad un incremento nel numero e nei
volumi di prodotti destinati al mercato, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi operativi di
“Miglioramento della qualità delle produzioni agro-alimentari” e di “Garanzia ai consumatori della qualità dei
prodotti o dei metodi di produzione impiegati”. Complessivamente è raggiunto anche l’obiettivo prioritario
“Promozione e sviluppo delle produzioni agricole di qualità” in quanto per l’indicatore Valore della
produzione agricola soggetta a marchi/norme di qualità riconosciuti si registra un’efficacia del 128% (valore
stimato).
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 50
MISURA 133 - Attività di informazione e promozione
Obiettivi specifici
La Misura incentiva attività d’informazione e di promozione e pubblicità, per diffondere tra i consumatori la
conoscenza dei prodotti di qualità (caratteristiche, proprietà alimentari, sicurezza, metodi di produzione,
origine geografica e storica, ecc.) e di creare nuove opportunità di mercato per le aziende agroalimentari
siciliane che aderiscono ai sistemi di qualità.
La Misura concorre quindi all’obiettivo prioritario del PSR di “Promozione e sviluppo delle produzioni agricole
di qualità” e in particolare, insieme alla Misura 132, all’obiettivo specifico di “incremento delle produzioni
agricole tutelate da sistemi di qualità e loro valorizzazione sul mercato e nei confronti dei consumatori”.
Le azioni sovvenzionate dalla Misura comprendono un ventaglio di attività informative, promozionali e
pubblicitarie incentrate sui sistemi di qualità scelti tra quelli ammissibili ai benefici previsti dalla Misura 132.
Le attività di informazione e promozione sono quindi funzionali al fabbisogno di maggiore orientamento al
mercato dei produttori agricoli che partecipano ai sistemi di qualità, fabbisogno questo che chiaramente
emerge dall’analisi del settore agricolo regionale.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura prevede un contributo in conto capitale per attività di informazione ed attività di promozione e
pubblicità (compreso il materiale divulgativo distribuito ai consumatori e le azioni pubblicitarie nei punti
vendita) a favore dei prodotti agroalimentari ricompresi in sistemi di qualità riconosciuti a livello comunitario
o nazionale, sostenuti dalla Misura 132. Pertanto:
- i prodotti ottenuti con metodo biologico ai sensi del Reg. CE 2092 e 834/07 destinati al consumo
umano;
- i prodotti DOP e IGP riconosciuti ai sensi del Reg. CE 510/06;
- i vini DOCG, DOC e IGT riconosciuti ai sensi del Reg. CE 1493/99, titolo IV.
I beneficiari sono le Associazioni dei produttori (compresi i Consorzi di tutela) che raggruppano più operatori
partecipanti ai sistemi di qualità certificati. A tali soggetti sono dunque affidati due compiti essenziali, da un
lato, aggregare e orientare i produttori agricoli alle esigenze del mercato e, dall’altro, far conoscere e
promuovere le produzioni di qualità presso i consumatori e gli operatori commerciali. Al fine di garantire la
coerenza con il primo pilastro della PAC, sono escluse dal sostegno le attività che fruiscono del finanziamento
previsto dal Reg. CE 2826/2000 relativo ad azioni di informazione e di promozione dei prodotti agricoli sul
mercato interno. Inoltre il PSR stabilisce che l’intervento non venga rivolto alle iniziative proposte dalle
OO.PP. nonché da organizzazioni o soggetti di qualsiasi forma giuridica che aderiscono ad una O.P.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 22.097.880 9.798.200 9.470.520 31.568.400
% sul totale PSR 1,02% 0,77% 1,19% 1,06%
% sul totale di Asse 1 2,56% 2,56% 1,46% 2,09%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 51
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributo pubblico (euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
I Bando GURS n. 7 del 13.02.2009 II Bando GURS n.61 del 31.12.2009
I Bando: 31 pervenute
I SF: 16 pervenute
II SF: 13 pervenute
I Bando: 10.972.760 importo
richiesto I SF: 3.090.356 importo richiesto II SF: 2.993.651 importo richiesto
Approvazione graduatoria definitiva
D.D.G. del 27/10/2009 I Bando: 16 ammissibili
I Bando: 3.043.720 importo ammissibile
DDG 992 del 19/04/2011 DDG 1686 del 24/06/2011
I SF: 10 ammissibili I SF: 1.311.499 importo
ammissibile
II SF 11 ammissibili
II SF: 2.610.149 importo ammissibile
SF = SottoFase temporale della procedura con Bando “aperto”.
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di azioni finanziate 24 29 121 %
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 22.097.880 2.745.900 12 %
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
Principali risultati
Al 31 dicembre 2012, risultano ammesse a finanziamento (da fonte MOSIS-SIAN) 29 domande di aiuto per
50 interventi di informazione e promozione, pari al 121% del target (24 azioni). I soggetti proponenti sono
per la metà Consorzi di tutela e ciò segnala la prevalenza delle produzioni DOP/ IGP (50% dei casi) e dei
vini IGT/ DOC/ DOCG (39%). Le produzioni biologiche partecipano alla Misura con una percentuale più bassa
(11%). Si contano, difatti, 11 produzioni vitivinicole, 14 produzioni DOP/IGP e 4 produzioni biologiche.
La risposta alle domande valutative
In che misura il sostegno ha contribuito ad aumentare la quota di mercato dei prodotti di alta
qualità?
Il Valore della produzione agricola soggetta a marchi/norme di qualità riconosciuti, sulla base delle stime
effettuate con l’ausilio dei dati resi disponibili da ISMEA (fatturati 2010 e 2011), si assesta intorno agli 86
milioni di euro, valore circa doppio di quello previsto dal Programma. Tale valore complessivo delle
produzioni coinvolte include 81 milioni di euro di fatturato all’origine 2010 delle produzioni DOP/IGP e i
fatturati delle produzioni vitivinicole di qualità pari a circa 5 milioni di euro. Nella stima sono tuttavia esclusi,
non essendo disponibili attualmente dati di dettaglio, i fatturati relativi alla produzione biologica e quelli della
DOCG Cerasuolo di Vittoria e della DOC Sambuca di Sicilia.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 52
Conclusioni
La numerosità dei beneficiari ammessi a finanziamento mette in luce un consistente livello di adesione alla
Misura, con il raggiungimento di un’efficacia del 121% rispetto all’obiettivo. Tale partecipazione coinvolge il
40% delle produzioni regionali di qualità (su un totale di 57 marchi registrati tra DOP/IGP/SGT e DOC/DOCG
/IGT) a conferma del buon funzionamento dei meccanismi attuativi del PSR 2007-2013 della Regione Sicilia.
A tale livello di adesione corrisponde un Valore della produzione agricola soggetta a marchi/norme di qualità
riconosciuti (dati ISMEA 2011) pari a circa 86 milioni di euro con un’efficacia, al 2011, del 215% sul valore
obiettivo. Non si dispone attualmente di informazioni di dettaglio in merito alle attività promosse e realizzate
nell’ambito della Misura per poter verificare il livello di diffusione delle informazioni e dell’immagine dei
prodotti interessati.
Tali aspetti, comprensivi anche della stima degli incrementi di valore economico nelle produzioni interessate
a partire da due annualità successive alla conclusione delle iniziative, saranno oggetto di indagine ed analisi
nelle successive fasi del processo di valutazione del PSR.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 53
MISURA 211 - Indennità a favore degli agricoltori nelle zone montane
MISURA 212 - Indennità a favore degli agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi naturali, diverse dalle zone montane
Obiettivi specifici
L’obiettivo operativo delle due Misure è di compensare economicamente le imprese agricole che operano
nelle aree montane e non montane svantaggiate - individuate ai sensi della Direttiva n. 75/268/CEE e
successive modifiche - le quali interessano circa il 33% del territorio regionale.
In tali zone, infatti, le attività agricole si svolgono in condizioni di svantaggio, in conseguenza di più difficili
condizioni ambientali (caratteristiche climatiche, morfologiche e pedologiche) e di un inadeguato livello di
servizi ed infrastrutture.
D’altra parte, lo svolgimento di attività agricole sostenibili in tali aree - nel rispetto ed in applicazione dei
requisiti di “condizionalità” di cui al Reg. CE 73/2009 - determina l’erogazione di servizi ambientali a
beneficio di tutta la collettività regionale, assimilabili a veri e propri beni pubblici che all’opposto, si riducono
o scompaiono del tutto nelle situazioni in cui si ha la cessazione o la marginalizzazione delle attività e delle
terre agricole.
Le Misure, nel compensare, almeno in parte, lo svantaggio economico a carico di titolari di aziende agricole
e/o zootecniche che operano nelle aree svantaggiate e montane contribuiscono pertanto agli obiettivi
specifici dell’Asse 2 del PSR di “conservazione della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi agro-forestali
ad alto pregio naturale” e di “tutela del territorio”. Quest'ultimo comprendente le più specifiche finalità di
tutela del suolo e di salvaguardia del paesaggio.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura 211 sostiene le superfici aziendali ricadenti le zone agricole svantaggiate di montagna (Dir.
75/268/ CEE Art. 3, par. 3), mentre la Misura 212 si applica nelle zone svantaggiate minacciate di
spopolamento (Dir. 75/268/ CEE Art. 3, par. 4) e nelle zone nelle quali ricorrono svantaggi specifici, che
possono essere assimilate alle zone svantaggiate (Dir. 75/268/ CEE Art.3, par. 5). Gli indirizzi produttivi su
cui intervengono le due Misure sono quello cerealicolo-zootecnico e agricolo relativamente alle superfici
investite a foraggere e a pascolo, nonché alle colture arboree tipiche tradizionali, coltivate anche in coltura
promiscua (nocciolo, olivo, castagno da frutto, carrubo, pistacchio, mandorlo, noce da frutto e frassino da
manna), mentre nell’ambito delle sole zone con svantaggi specifici le colture arboree coinvolte sono l’olivo, il
cappero e il vigneto tradizionale.
L’accesso all’indennità è rivolta agli imprenditori (singoli e associati, in forma di cooperative o di società di
persone o di società di capitali) che esercitano l’attività agricola in una azienda la cui superficie ricade per
almeno il 50% nelle zone svantaggiate. Inoltre l’eventuale carico UBA per unità di superficie pascolativa deve
essere compreso tra 0,5 e 2 UBA/ha.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 54
Dotazione finanziaria(*)
Misura 211 Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 101.435.943 73.137.667 - 101.435.943
% sul totale PSR 4,67% 5,75% 0,00% 3,42%
% sul totale di Asse 2 10,91% 10,97% 0,00% 10,84%
Misura 212 Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 18.320.653 13.213.489 - 18.320.653
% sul totale PSR 0,84% 1,04% 0,00% 0,62%
% sul totale di Asse 2 1,97% 1,98% 0,00% 1,96%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione delle Misure (al dicembre 2012)
Avanzamento fisico e finanziario Misure 211 e 212
Valori obiettivo (1) Valori realizzati (2) Efficacia % (2)/(1)
Indicatori di risultato Misura 211 Misura 212 Misura 211 Misura 212 Misura 211 Misura 212
Area in cui la gestione del territorio
contribuisce con successo alla
biodiversità e ai sistemi agricoli e
forestali ad alto valore naturalistico
69.732 16.043 92.786 22.132 133% 138%
Area in cui la gestione del territorio
contribuisce con successo alla qualità
delle risorse idriche.
9.962 2.292 - - - -
Area in cui la gestione del territorio
contribuisce con successo alla qualità
del suolo.
49.809 11.459 92.786 22.132 186% 193%
Area in cui la gestione del territorio
contribuisce con successo alla
diminuzione della marginalizzazione e
dell’abbandono del territorio.
99.617 22.918 135.260 39.969 136% 174%
Indicatori di prodotto Valori obiettivo (1) Valori realizzati (2) Efficacia % (2)/(1)
Numero di aziende beneficiarie in zone
svantaggiate e /o montane 2.872 732 3.700 1.159 129% 158%
Superficie agricola sovvenzionata in
zone svantaggiate e /o montane. 99.617 22.918 135.260 39.969 136% 174%
Input finanziari Spesa programmata (1) Spesa realizzata (2) Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 101.435.943 18.320.653 85.853.962 14.748.703 85% 81%
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e Bandi
GURS 17 del 18/04/08 Mis. 211: 3.391 pervenute
Mis. 212: 962 pervenute
Mis.211: 101.435.943 importo richiesto
Mis.212: 18.320.653 importo richiesto
Approvazione graduatorie definitive
Graduatoria rettificata con DDG 2159 del 12/07/2011
Mis 211: 2.995 ammesse
Mis 212: 790 ammesse
Mis.211: 86.846.088 importo ammissibile
Mis.212: 14.948.238 importo ammissibile
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 55
PA25%
ME32%
AG4,6%
CL1,9%
EN29%
CT7,5%
RG0,05%
SR0,3%
Misura 211
TP0,1%
PA3,5%
ME12%
AG1,5%
CL10%
EN35%
CT10%
RG5,6%
SR21%
Misura 212
Principali risultati
Nel periodo 2008-2012, le aziende agricole in aree montane o svantaggiate che, almeno per un anno,
risultano beneficiarie delle Misure 211 o 212, sono 4.859 per una superficie sovvenzionata di circa 175.000
ettari, valori entrambi superiori agli obiettivi di programma. Come di seguito illustrato (Figura 1) nella Misura
211 (per le zone montane) le provincie più interessate, in termini di numero di domande, sono Messina
(32%) ed Enna con (29%); nella Misura 212 invece Enna (35%) e Siracusa (21%).
Fig. 1 – Percentuale di domande di aiuto ammissibili al finanziamento per provincia e misura
Fonte: elaborazioni su dati SIAN 2012
Anche la dimensione media delle aziende beneficiarie è superiore alle stime di previsione realizzate in fase di
programmazione e risulta di 36,5 ettari nella Misura 211 e di 31,3 ettari nella Misura 212.
Le superfici sovvenzionate nelle province di Enna, Messina e Palermo rappresentano complessivamente
l’87% della superficie totale sovvenzionata con la Misura 211; mentre Enna e Siracusa il 53% de lla superficie
complessiva finanziata con la Misura 212 (Figura 2).
Fig. 2 – Superficie (ettari) sovvenzionata nelle Misure 211 e 212 per provincia
-
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
35.000
40.000
45.000
AG CL CT EN ME PA RG SR TP
Misura 211 Misura 212
Fonte: elaborazioni su dati SIAN 2012
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 56
La risposta alle domande valutative
In che misura le indennità compensative hanno contribuito ad assicurare la continuazione dell’uso agricolo del suolo nelle zone di montagna /caratterizzate da svantaggi naturali diverse dalle zone montane?
I dati censuari ISTAT evidenziano, nel decennio 2000-2010, una riduzione del numero di aziende agricole
leggermente più intensa nelle aree non svantaggiate rispetto a quanto avviene nelle zone
montane/svantaggiate, nelle quali prevalgono sistemi agricoli di tipo estensivo. Tale processo si
accompagna, in entrambe le aree, al fenomeno della “concentrazione” delle superfici e dei capi allevati in un
numero inferiore di aziende, con aumento della loro dimensione fisica media (ettari e capi per azienda).
La superficie agricola sovvenzionata nel solo anno 2012 è di circa 140.000 ettari, pari al 15% della SAU
regionale nel 2010; tale incidenza cresce a circa il 30% se si considerano le superfici destinate a prati
permanenti e a pascoli. Le aziende beneficiarie rappresentano appena il 3% del totale, ma tale incidenza
aumenta considerevolmente se calcolata per le sole aziende zootecniche e/o di maggiore dimensione fisica.
Il sostegno delle Misure appare quindi indirizzato principalmente proprio verso quelle realtà produttive e
quegli usi agricoli del suolo per i quali si è verificato un relativo incremento a livello regionale nel corso del
decennio.
Da una prima lettura ed interpretazione dei dati della Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA) – anni
2008, 2009 e 2010 – si evidenzia come le aziende delle zone montane e svantaggiate si distribuiscano,
rispetto a quanto verificabile nelle aree non svantaggiate, in un più limitato numero di orientamenti tecnico-
economici, prevalendo comunque quello dell’allevamento “specializzato erbivori”. Infatti, i fattori ambientali
ed orografici tipici delle zone svantaggiate, riducono fortemente la possibilità di indirizzi produttivi differenti
da quello zootecnico il quale, attraverso il pascolamento, permette invece l’utilizzo delle superfici
particolarmente declivi e difficilmente meccanizzabili. Anche gli indicatori relativi ai risultati economici delle
aziende operanti in aree svantaggiate (totali e montane) raggiungono valori medi inferiori a quelli delle
aziende in aree non svantaggiate, confermando gli effetti derivanti dalle condizioni di svantaggio ambientale.
Dalle prime analisi svolte si stima che l’indennità erogata con la Misura 211 riduca di circa il 30% il
differenziale di reddito netto annuale per unità di lavoro che si determina tra le aziende montane e le
aziende operanti in aree svantaggiate.
In che misura l’aiuto ha contribuito al mantenimento o alla promozione di sistemi di
produzione agricola sostenibili?
Attraverso l’analisi della distribuzione della superficie finanziata con le due Misure per tipo di coltura, emerge
l’importanza assunta dai prati permanenti e dai pascoli, i quali interessano quasi il 60% della superficie
sovvenzionata totale. Inoltre, le superfici a prato permanente o pascolo finanziata rappresentano circa il
30% di quelli presenti nella regione e potenzialmente finanziabili. Si osserva che tale uso agricolo del suolo –
se condotto nei limiti di carico zootecnico previsti dalla Misura – può rientrare nella categoria delle aree
agricole seminaturali ad “Alto valore naturalistico” secondo la loro definizione condivisa a livello comunitario.
Il sostegno delle indennità compensative è indirizzato in modo rilevante ad aziende che adottano sistemi di
agricoltura sostenibili, infatti circa un terzo (1.043) delle aziende beneficiarie delle due Misure aderisce anche
all’Azione agroambientale 214/1B (agricoltura biologica) a fronte di una incidenza delle aziende biologiche a
livello regionale (dati SINAB 2012) di poco inferiore al 4%. Infine, va osservato che l’insieme delle aziende
beneficiarie sia della Misura 211 sia della Azione 214/1B rappresentano circa il 50% delle aziende biologiche
totali, presenti nelle aree montane della regione.
In che misura le indennità compensative hanno contribuito a mantenere una comunità rurale
sostenibile nelle zone di montagna?
L’attuale evoluzione del processo valutativo non è ancora in grado di fornire elementi adeguati per la
risposta a questa domanda. Gli aspetti da analizzare sono, in questo caso, non tanto i benefici diretti per le
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 57
aziende derivanti dalla Indennità compensativa in termini di integrazione del reddito (già affrontati
precedentemente) quanto i benefici di natura indiretta, per la collettività rurale nel suo insieme, derivanti dal
permanere di attività agricole sostenibili (es. condizioni per lo sviluppo del turismo rurale, ambientale ecc.).
In altri termini, l’analisi delle diverse funzioni (sociali, economiche, ambientali, culturali) che svolge l’attività
agricola nelle “comunità rurali”.
In che misura le indennità compensative hanno contributo a conservare lo spazio rurale a migliorare l’ambiente, a mantenere la biodiversità, a mantenere e tutelare le caratteristiche del paesaggio agrario?
Le superfici a prati permanenti e i pascoli, pari a 80.453 ettari nel 2012, condotti nel rispetto dei limiti di
carico zootecnico ed in generale degli impegni assunti per l’adesione alle due Misure, rientrano nei tipi di uso
del suolo che determinano una copertura di vegetazione seminaturale, conferendo al territorio caratteristiche
di elevato valore naturalistico. Le Misure 211 e 212 contribuiscono quindi alla conservazione e alla
funzionalità di tali aree (e degli associati sistemi di produzione) da cui dipende molta parte della diversità in
termini di specie e di habitat. Un ulteriore elemento da considerare è la concentrazione delle superfici di
intervento nelle aree territoriali che ricadono nella Rete Natura 2000, particolarmente diffuse nelle zone
svantaggiate della regione.
L’impatto territoriale delle due Misure è importante in quanto l’indennità viene erogata a fronte del rispetto
della Condizionalità per il quinquennio successivo al primo pagamento, non solo sulla superficie
sovvenzionata, ma sull’intera superficie aziendale. Un aspetto da evidenziare è la quota di superficie
sovvenzionata dalle due Misure ricadente nelle aree classificate come “Critiche” rispetto al rischio di erosione
(elaborata sulla base della metodologia RUSLE della “Carta Regionale dell’erosione reale”) che risulta
relativamente elevata (45% per la Misura 211 e 72% per la Misura 212). Minore invece è l’incidenza delle
due Misure nelle aree con un minor rischio di desertificazione (“Carta della sensibilità alla desertificazione in
Sicilia”) e classificate come “Fragili”.
Infine il soddisfacimento del Criterio di salvaguardia del paesaggio agrario appare implicito nelle
caratteristiche del sostegno, indirizzato al mantenimento di superfici agricole investite a colture foraggere, a
pascolo e a colture arboree tipiche tradizionali, coltivate anche in coltura promiscua, che rappresentano gli
elementi caratterizzanti di alcuni dei principali paesaggi agricoli regionali già individuati e descritti nel Piano
Territoriale Paesistico Regionale (PTPR, 1999).
Conclusioni
Dal 2009 fino al 2012 il sostegno erogato dalle due Misure ha contribuito, in forma diretta, al
“mantenimento”, secondo una gestione ambientale sostenibile, di circa il 20% della superficie agricola totale
regionale, accompagnando quindi il complessivo aumento di quest’ultima avutosi nel periodo intercensuario
2000-2010. Da evidenziare che l’indennità ha interessato prevalentemente le aziende di maggior dimensioni
fisiche (SAU e numero capi medi), tipologie in aumento sul totale regionale.
Le superfici oggetto di intervento sono costituite prevalentemente da prati permanenti e pascoli, cioè
tipologie di uso del suolo caratterizzate da un “alto valore naturale” e si concentrano nelle aree Natura 2000.
Inoltre, si evidenzia una capacità di intervento delle Misure relativamente elevata delle due Misure nelle aree
a maggior rischio di erosione.
Infine, dalle analisi (ancora parziali) sull’efficacia dell’Indennità compensativa nel favorire la permanenza
delle attività agricole nelle aree svantaggiate, si riscontra come nelle aziende zootecniche con bovini,
l’indennità mediamente erogata è pari a circa il 20% del reddito netto aziendale, mentre la capacità di
compensazione dei differenziali di reddito netto per unità di lavoro tra aree svantaggiate montane e aree non
svantaggiate è di circa il 30%. Si desume quindi che l’Indennità compensativa erogata, pur non essendo
presumibilmente il principale fattore condizionante le scelte di prosecuzione (o meno) delle attività agricole,
partecipa in modo significativo al reddito aziendale. Da ciò l’esigenza di evitare nel futuro soluzioni di
continuità nella erogazione di tale di sostegno.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 58
MISURA 213 - Indennità Natura 2000
Obiettivi specifici
L’obiettivo operativo della Misura è di favorire l’applicazione ed il rispetto, da parte degli agricoltori, delle
misure di conservazione definite nei Piani di Gestione (PdG) dei 133 Siti della Rete “Natura 2000”, volte alla
conservazione della biodiversità e tale da contribuire al mantenimento degli ecosistemi agricoli di “Alto valore
naturale”. L’abbandono delle attività agricole in tale aree è una tendenza in atto che minaccia anche la
conservazione di habitat e specie tutelati e che potrebbe essere accentuata dalla presenza di ulteriori vincoli.
Il sostegno erogato attraverso la Misura 213, contribuendo alla sostenibilità e la continuità delle attività
agricole all’interno dei siti Rete Natura 2000 concorre quindi all’obiettivo specifico dell’Asse 2 “Conservazione
della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi agro-forestali ad alto valore naturalistico”.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura 213 prevede l’erogazione di un’indennità per unità di superficie agricola a compensazione degli
oneri economici derivanti dal rispetto del regime di vincoli imposti dai Piani di Gestione dei Siti Natura 2000,
in coerenza con le indicazioni delle Direttive 79/409/CEE (“Uccelli”) e 92/43/CEE ("Habitat"), favorendo
quindi l’applicazione di misure di gestione obbligatorie senza l’assunzione di impegni volontari aggiuntivi.
In Sicilia sono stati individuati 233 Siti che interessano circa il 21% della superficie regionale e sono stati
redatti 55 PdG (sui 58 previsti).
La richiesta dell’indennità può essere fatta dagli agricoltori che dimostrino il rispetto della regolamentazione
dei carichi zootecnici nei pascoli con il fine di assicurare il mantenimento e/o il ripristino della copertura
vegetale e la rinnovazione naturale e dunque la persistenza di habitat agricoli e forestali e della biodiversità
legati alle attività pascolive. Altri vincoli indennizzati riguardano il mantenimento di alcune caratteristiche del
paesaggio agrario (siepi e muretti a secco) e il divieto di spietramento.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica Spesa privata Spesa totale
Totale FEASR
Importi (Euro) 9.331.667 5.599.000 - 9.331.667
% sul totale PSR 0,43% 0,44% 0,00% 0,31%
% sul totale di Asse 2 1,00% 0,84% 0,00% 1,00%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG 758 del 16/03/2012 864 pervenute
Approvazione graduatoria definitiva
DDG 4341 del 21/12/2012 713 ammissibili 10.454.922
importo ammissibile(*)
(*) La D.D.G. n. 4341 stabilisce che le domande in eccesso rispetto alla dotazione finanziaria prevista per il periodo 2012/2013 (pari ad €. 9.331.666) vengano finanziate utilizzando risorse aggiuntive derivanti da rimodulazioni del PSR Sicilia 2007/2013.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 59
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di aziende beneficiarie in zona Natura 2000
Superficie agricola sovvenzionata in area Natura 2000 (ettari)
1.866
18.662
713
31.635
38%
160%
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 9.331.667 0 0%
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
Principali risultati
La superficie interessata dalle istanze poste in graduatoria definitiva è pari a circa 30.000 ettari e si localizza principalmente nei territori provinciali di Messina (56,6%) e Palermo (29,2%); all'opposto una adesione
scarsa o nulla si verifica nelle provincie di Caltanissetta, Trapani e Ragusa. Tale distribuzione riflette l’eterogenea estensione territoriale delle aree Natura 2000 tra le diverse provincie.
Fig. 1– Superficie oggetto di intervento per provincia (valori %)
Fonte: elaborazioni su dati SIAN 2012
La risposta alle domande valutative
In che misura le indennità compensative hanno contribuito ad assicurare la gestione sostenibile dei siti Natura 2000?
Il sostegno della Misura ha interessato il 15,3% delle superfici agricole utilizzate in aree Natura 2000
(191.692 ettari in tutta la regione) per un totale di 31.635 ettari, localizzati soprattutto nelle zone del Parco
dei Monti Nebrodi e dei Monti Sicani.
Gli obblighi più restrittivi previsti per gli agricoltori nelle aree Natura 2000 risultano, almeno potenzialmente,
molto efficaci, in quanto intervengono sui due principali aspetti o ambiti di gestione agricola del territorio dai quali dipendono le connessioni (positive o negative) tra attività agricola e biodiversità: le attività di
allevamento e in particolare quelle pascolive; la conservazione di alcuni elementi del paesaggio agricolo
tradizionale funzionale alla tutela di habitat per la fauna protetta.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 60
In che misura le indennità compensative hanno contribuito a salvaguardare l'agricoltura in queste zone?
L’indennità Natura 2000 favorisce il mantenimento di attività agricole sostenibili e funzionali agli obiettivi di
salvaguardia della biodiversità presente nelle aree Natura 2000. Gli effetti positivi sulla biodiversità della
attività agricola sono essenzialmente connessi al carattere estensivo di quest’ultima e in particolare alla
conservazione di tipi di uso agricolo del territorio – quali pascoli e prati permanenti - funzionali
all’allevamento di tipo estensivo.
In base ai dati SIAN, sono 695 (su un totale di 713) le aziende beneficiarie che percepiscono l’indennità per
superfici a pascolo, con una superficie che è in media pari a 37 ettari. Come illustrato nella Figura 2 la
maggior parte (63%) di queste aziende ha un’estensione della SOI pascolativa compresa tra 10 e 50 ettari
mentre soltanto il 4% di 5 ettari, simile al valore medio regionale (6,3 ettari) del 2010.
Il mantenimento di sistemi di produzione agricola basati sull’allevamento estensivo, favorito dalla Misura,
determina effetti positivi sia direttamente sugli habitat tutelati dalla Direttiva Habitat collegati al pascolo, sia
sulla biodiversità ad essi associata. I pascoli, se gestiti come indicato dai Piani di Gestione e nel rispetto degli
impegni assunti per l’adesione alla Misura, rientrano nella tipologia di uso del suolo che mantiene una
copertura di “vegetazione semi-naturale”. La Misura, data l’elevata percentuale di superficie pascolativa
oggetto di intervento, contribuisce pertanto in forma significativa alla conservazione e alla funzionalità di tali
aree da cui dipende la diversità di specie ed habitat.
Fig. 2 - Aziende con SOI pascolativa per classi di ampiezza (valori percentuali)
Fonte: elaborazioni su dati SIAN 2012
La valutazione della efficacia dell’indennità erogata nel frenare i fenomeni di abbandono delle attività
agricole, implica l’analisi della sua capacità nel “compensare” i maggiori oneri economici (maggior costi e/o
minori ricavi) derivanti dal rispetto nelle norme cogenti nelle aree Natura 2000, aspetto questo analizzato nel
PSR vigente (Allegato 1) nell’ambito della determinazione dell’aiuto. Va comunque osservato che le scelte
inerenti la prosecuzione, o meno, delle attività agricole nelle aree Natura 2000 (come nelle aree
svantaggiate) sono influenzate solo in parte dai livelli di sostegno pubblico, essendo condizionate sia dai
risultati economici complessivi dell’azienda sia, spesso in modo prevalente, da altri fattori di natura
“extraeconomica” (qualità della vita, aspetti patrimoniali, culturali, affettivi, mancanza di alternative valide
ecc.).
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 61
In che misura le indennità compensative hanno contribuito a conservare lo spazio rurale e a migliorare l'ambiente?
Il contributo della Misura 213 alla conservazione dello spazio rurale e al miglioramento dell’ambiente si può
valutare in termini di mantenimento della biodiversità connessa alle attività agricole. L’abbandono colturale
in alcune zone della regione può comportare una minaccia per la tutela della biodiversità come anche
rilevato dai PdG dei siti Natura 2000; l’abbandono colturale, ad esempio, favorisce il rischio incendi (dolosi o
colposi) che comportano danni a vasto raggio, perdita notevole di biodiversità ed interferiscono
negativamente sulla naturalità degli habitat.
Pressoché tutti i PdG individuano nella conservazione delle caratteristiche tradizionali dello spazio rurale ed in
alcune attività di manutenzione dello stesso una delle chiavi per la tutela della biodiversità nel territorio
protetto, in quanto alcuni elementi che tradizionalmente lo compongono (siepi, muretti a secco ecc) hanno lo
scopo di consentire la costituzione di specifiche nicchie ecologiche per la sosta, la riproduzione e il rifugio
della fauna e dell’avifauna stanziale e migratoria.
Una possibile indicazione sullo stato di conservazione e l’evoluzione della biodiversità in tali aree potrà
venire, probabilmente, dalle azioni di monitoraggio poste in essere dai PdG e dal giudizio sullo stato di
conservazione di specie ed habitat nei singoli Siti N2000, formulato dagli esperti e inseriti nel Formulario
Natura 2000.
Conclusioni
Il successo avuto della Misura 213 nel PSR Sicilia 2007-2013 dipende direttamente nel buon livello di
pianificazione dei Siti Natura 2000 raggiunto nella regione, realizzata con l’obiettivo di regolamentare le
attività antropiche favorendo la sostenibilità e la salvaguardia della biodiversità.
Il principale risultato al momento osservabile è dato dal buon livello di superficie interessata dagli interventi
ed in particolar modo da quella pascoliva che ne rappresenta l’86%, circostanza che favorisce il permanere
di attività agricole estensive, basate sull’allevamento la gestione di prati permanenti e pascoli. L’effettiva
capacità della Misura di contrastare l’abbandono delle attività agricole, o meglio di favorire il permanere di
quelle sostenibili, sarà valutata nelle successive fasi, sulla base della comparazione (incidenza) tra l’indennità
erogata ed il bilancio aziendale o della famiglia contadina secondo le informazioni ricavabili dalla BD
regionale RICA-REA.
La valutazione dell’efficacia della Misura in relazione all’obiettivo della tutela della biodiversità sarà possibile,
nel medio-lungo periodo, sulla base dei dati di monitoraggio previsti dai Piani di Gestione dei singoli siti
Natura 2000.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 62
MISURA 214 - Pagamenti agroambientali
Obiettivi specifici
La Misura incentiva l’adozione da parte degli agricoltori di impegni agroambientali i quali - andando al di là
delle norme obbligatorie previste dalla Condizionalità4– contribuiscono alla tutela e alla valorizzazione delle
risorse naturali. La Misura concorre pertanto agli obiettivi prioritari del PSR di Conservazione della
biodiversità, Tutela e gestione sostenibile del territorio, Tutela delle acque e Riduzione dei gas ad effetto
serra.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura 214 si articola in due Sotto-Misure comprendenti un totale di 9 Azioni, di seguito descritte:
Sotto-Misura 214/1 - Adozione di metodi di produzione agricola e di gestione del territorio sostenibili:
Azione 214/1A – Metodi di gestione dell’azienda agricola sostenibili
Gli impegni prevedono un miglioramento dell’efficienza delle tecniche di fertilizzazione ed irrigazione
e il rispetto di norme più stringenti in materia di difesa fitosanitaria e diserbo; inoltre, modalità di
gestione del suolo relative alle lavorazioni, alle colture di copertura e all’inerbimento (nelle colture
arboree) nonché l’obbligo di impianto di fasce vegetali tampone lungo i corsi d’acqua, per le aziende
ricadenti nelle ZVN e nelle aree sensibili (investimento finanziabile con la Misura 216).
Azione 214/1B - Agricoltura e zootecnia biologica (introduzione e mantenimento)
L’adesione comporta il rispetto, per l’intera superficie aziendale, delle prescrizioni derivanti dalla
normativa sull’agricoltura e la zootecnia biologica (Regg. CE 834/2007 e 889/2008 e smi) alle quali si
aggiungono impegni sul carico minimo e massimo di bestiame (0,5 e 2 UBA/ha), la predisposizione
e il rispetto di un piano di concimazione aziendale, nonché gli impegni sulle modalità di gestione del
suolo e l’impianto di fasce tampone già previsti per l’Azione 214/1A.
Azione 214/1C - Adozione di avvicendamenti colturali per il miglioramento della struttura del suolo
Interessa specificatamente i seminativi e prevede impegni analoghi a quelli della Azione 214/1A in
materia di tecniche di fertilizzazione e di lavorazioni nonché l'applicazione di rotazioni triennali con
l'avvicendamento di coltura da rinnovo, cereale e coltura miglioratrice (leguminosa da granella o da
foraggio). L'Azione non è attuata a partire dal 2010, al fine di evitare sovrapposizione con le norme
dell'art. 68 del Reg. CE 73/2009.
Azione 214/1D - Allevamento di razze autoctone a rischio di estinzione o di abbandono
Prevede il sostegno per l'allevamento e la riproduzione in purezza di animali appartenenti a 12 razze
autoctone di specie bovine, ovine, caprine, equine, asinine e suine attualmente a rischio di
estinzione; l'impegno comprende anche l'adozione di tecniche adeguate di allevamento, l'iscrizione ai
Libri Genealogici e al Registro anagrafico di razza, la tenuta del registro di stalla e l'incremento del
20% della consistenza iniziale.
Azione 214/1E - Mantenimento delle fasce tampone, delle siepi e delle formazione vegetali costituite
con la Misura 216.
Il sostegno favorisce azioni di mantenimento degli investimenti realizzati con la Misura 216
comprendenti le cure colturali (potature, scerbature, ecc.) e le irrigazioni di soccorso, con il divieto su
tali formazioni vegetali di esercitare attività produttive o di allevamento, di eseguire fertilizzazioni, di
utilizzare diserbanti o prodotti fitosanitari non ammessi per l'agricoltura biologica.
4 I requisiti relativi al rispetto della Condizionalità corrispondono, per il primo periodo di attuazione, a quelli previsti dal Reg. CE 1783/2003 secondo le modalità applicative stabilite a livello regionale dal DDG n.3220 del 28/12/2007 e dal successivo DDG n.2645 del 24/12/2008. A partire dall'1/01/2010 il riferimento normativo comunitario è rappresentato dagli artt. 4,5,6 del Reg. CE 73/2009 (che sostituisce il precedente) la cui applicazione a livello regionale è data dal DDG n.135 del 19/02/2010.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 63
Azione 214/1F - Conversione dei seminativi in pascoli permanenti
Definisce le modalità e le pratiche agricole da adottare sia per la fase di conversione del seminativo in
pascolo, sia per la sua gestione ed utilizzazione nel periodo di impegno (sette anni), stabilendo limiti di
carico zootecnico, il divieto di utilizzo di irrigazione, prodotti fitosanitari inclusi i diserbanti, l'esecuzione
di scoline, l'effettuazione di almeno uno sfalcio annuale (in assenza di pascolo).
Azione 214/1G – Contrasto ai fenomeni di dissesto idrogeologico e recupero del paesaggio agrario
tradizionale.
L’azione supporta i mancati redditi degli investimenti realizzati con la Misura 216 azione A2, nella
quale vengono finanziati interventi volti a recuperare e salvaguardare il paesaggio agrario, contrastare
il dissesto idrogeologico, evitare il rischio di desertificazione, contrastare i fenomeni di erosione.
Sotto-Misura 214/2 Sostegno alla conservazione delle risorse genetiche in agricoltura:
Azione 214/2A - Preservazione della biodiversità: Centri pubblici di conservazione
L’Azione è rivolta a sostenere le diverse attività di soggetti pubblici (Regione, Enti Parco, Enti gestori di
Riserve Naturali), Orti botanici delle Università e altri) finalizzate alla individuazione/reperimento,
conservazione, diffusione di materiale genetico di specie agrarie vegetali autoctone della Sicilia.
Azione 214/2B - Preservazione della biodiversità: Campi realizzati da Agricoltori custodi.
Il sostegno è a favore di “agricoltori custodi” che si impegnano per dieci anni nella cura e salvaguardia di un
impianto finalizzato al mantenimento ed alla valorizzazione di germoplasma vegetale, il cui elenco è stato
stabilito dall’Amministrazione Regionale con D.A. 11 del 18/01/2011, senza farne oggetto di lucro.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 536.091.554 385.756.626 - 536.091.554
% sul totale PSR 24,67% 30,33% 0,00% 18,05%
% sul totale di Asse 2 57,67% 57,87% 0,00% 57,27%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Azioni Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.)
Contributi pubblici(euro)
214/1A - Metodi di gestione dell’azienda agricola sostenibili
214/1B -Agricoltura e zootecnia biologica
214/1D - Allevamento di razze autoctone a rischio di estinzione o di abbandono
Approvazione dispositivi di attuazione e Bandi
GURS 17 del 18/04/08 4.657 pervenute 40.000.000 importo richiesto
GURS 55 del 04/12/2009 3.047 pervenute 12.000.000
importo richiesto
Approvazione graduatorie definitive
DDG 1387 del 20/06/2009 3.835 ammesse
(682 1A, 3.034 1B, 119 1D)
28.950.000 importo
ammissibile
DDG 2632 del 03/12/2010 2.688 ammesse (539 1A, 2.080 1B, 70 1D)
20.576.231
importo ammissibile
214/1F - Conversione dei seminativi in pascoli permanenti
Approvazione dispositivi di attuazione e Bandi
DDG 972 del 03/04/2012 1.007 pervenute
3.600.000
importo richiesto
Approvazione graduatorie definitive
DDG 302 del 01/02/2013 710 ammissibili 4.800.855
importo ammissibile
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 64
* Con l’Avviso pubblico di ottobre 2011 è stata dichiarata la non riapertura delle sottofasi poiché con il finanziamento delle domande di aiuto presentate nella prima è stata esaurita l’intera dotazione finanziaria stanziata nel Bando.
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di risultato Valori obiettivo
(1) Valori realizzati
(2) Efficacia (2)/(1)
Area in cui la gestione del territorio contribuisce con successo alla biodiversità e ai sistemi agricoli e forestali ad alto valore naturalistico
184.700 167.408 90,6 %
Area in cui la gestione del territorio contribuisce con successo alla qualità delle risorse idriche.
160.600 167.408
104%
Area in cui la gestione del territorio contribuisce con successo alla qualità del suolo.
171.600 167.408
97,6%
Area in cui la gestione del territorio contribuisce con successo alla diminuzione della marginalizzazione e dell’abbandono del territorio.
79.750 167.408
209 %
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1) Valori realizzati
(2) Efficacia (2)/(1)
214/1-Numero di aziende agricole e di altri gestori del territorio 214/1-Superficie totale interessata dal sostegno agro ambientale 214/1-Numero totale di contratti 214/2A- Numero soggetti beneficiari 214/1A- Numero di azioni realizzate 214/2B -Numero di "agricoltori custodi" beneficiari 214/2B -Superficie agricola interessata 214/2B -Numero di campi di collezione 214/2B -Numero di ecotipi e varietà locali individuati e caratterizzanti
22.305 226.756 24.024
10
395 -
400 500
8.358 167.408 8.733
23 28 48 17 62 251
37,5% 73,8% 36,3% 220%
12%
- 16% 50%
Input finanziari Spesa programmata
(1) Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 536.091.554 408.860.289 76%
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR versione 5 – Decisione C(2012) 9760 del 19.12.2012 (2): Valori realizzati al 31.12.2012 – inclusi “trascinamenti” da precedenti periodi di programmazione; numero di beneficiari al netto delle duplicazioni derivanti dallo stesso soggetto a più azioni agro ambientali
Avanzamento procedurale
Azioni Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi
pubblici(euro) 214/2A - Preservazione della biodiversità: Centri pubblici di conservazione (programma operativo regionale)
Approvazione Programma Operativo
DDG 872 dell’11/10/2011 18 progetti previsti 5.000.000 importo
programmato
Presentazione progetti 8 progetti presentati 2.569.00
importo richiesto
214/2A - Preservazione della biodiversità: Centri pubblici di conservazione
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
Bando: GURS 31.12.2010 DDG 2744 del 10/12/2010 DDG 2679 dell’ 8 /08/2012 (modif.)
30 pervenute
9.827.905 importo richiesto
Approvazione graduatoria definitiva
D.D.G. 2405 del 27/07/2011 (I sottofase)
21 ammissibili di cui: 6 – Università 8 - PPAA (Province, Comuni) 5 - Istituti di ricerca 2 - Altri EEPP
9.473.851 importo
ammissibile
Avviso pubblico Prot. n. 5728 del 27/01/2012 (sospensione II sottofase)
214/2B - Preservazione della biodiversità: Campi realizzati da Agricoltori custodi
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
Disposizioni attuative: DDG 1625 del 23/12/2010 - Bando pubblico di adesione: GURS n.1 dell’11/03/2011
pervenute 1.123 66.829.065 importo richiesto
Approvazione graduatoria definitiva
DDG 451 del 04/04/2012 (I fase*)
ammissibili 667 40.502.981 Euro importo
ammissibile
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 65
Principali risultati
La superficie agricola totale interessata, fino al dicembre 2012, dalla Sottomisura 214/1 e dai “trascinamenti”
per impegni assunti in precedenti periodi di programmazione, è di circa 167.000 ettari, il 74% dell’obiettivo
del PSR e localizzati principalmente nelle aree collinari, a cui seguono quelle di pianura ed infine le montane.
In quest’ultime si raggiungono tuttavia incidenze sulla superficie agricola totale superiori al valore medio
regionale. Nell’Azione 214/1B (agricoltura biologica) si è avuta una elevata partecipazione degli agricoltori,
su circa 120.000 ettari, localizzati soprattutto in montagna e in collina. Significative anche le superfici
interessate dall’agricoltura ecosostenibile (Azione 214/1A) o dalla conversione dei seminativi in pascoli
permanenti (Azione 214/1F).
A fronte di una distribuzione degli interventi sufficientemente diffusa in tutto il territorio regionale, si
evidenzia una loro relativa concentrazione nelle aree centro-orientali dell’isola (intera provincia di Enna e
parte della pianura di Catania), nella zona sud-orientale (provincia di Siracusa), nella zona costiera
settentrionale della provincia di Messina, e nella zona limitrofa il parco delle Madonie. Rispetto al precedente
periodo di programmazione si avverte una accresciuta capacità di intervento nelle aree dove si localizza
l’agricoltura relativamente più intensiva e dove quindi sono potenzialmente maggiori gli effetti delle azioni
agroambientali di contenimento delle “pressioni” agricole sull’ambiente.
Risposta alle domande valutative
In che misura le azioni agroambientali hanno contribuito al mantenimento o alla promozione di
sistemi di produzione agricola sostenibili?
L’Azione 214/1B (agricoltura biologica), finanzia il 72%, delle superfici e il 65% delle aziende biologiche totali
regionali (ISTAT- Censimento Agricoltura 2010) principalmente ad indirizzo frutticolo, agrumicolo e
zootecnico specializzato. L’Azione 214/1 A (gestione aziendale ecosostenibile) incide su 16.623 ettari, il 10%
del totale delle azioni agro ambientali, ed esplica i suoi effetti in maggior misura sui frutteti, agrumeti e
vigneti. Infine, nell’ambito dell’Azione 214/1F, circa 8.700 ettari di seminativi sono stati convertiti in pascoli
permanenti determinando la diffusione di sistemi agricoli del suolo estensivi.
In che misura le misure agroambientali hanno contribuito al mantenimento o al miglioramento degli habitat e della biodiversità?
La superficie agricola complessiva nella quale si realizzano impegni agroambientali avente effetti positivi sulla
biodiversità, rappresenta il 9,5 % della SAU totale regionale. Tale indice aumenta nella Aree protette e in
particolare in quelle della Rete Natura 2000, verificandosi pertanto una positiva “concentrazione” di
interventi nelle aree dove sono segnalati habitat e taxa di particolare importanza, cioè vi è la presenza delle
condizioni ecologiche idonee alla massima utilizzazione dei benefici derivanti dagli impegni agro-ambientali.
I risultati dell’indagine svolta presso un campione di aziende aderenti Misura 214 evidenziano, per i prodotti
fitosanitari, impieghi molto contenuti di prodotti classificati come tossici e nocivi in tutte le situazioni
analizzate, agroambientali e convenzionali, in particolare negli uliveti. Un impiego relativamente maggiore di
prodotti fitosanitari, correlato all’uso dello zolfo polverulento, è stato invece rilevato nella vite, per entrambe
le modalità di gestione.
Dall’elaborazione dei dati di monitoraggio dell’avifauna, raccolti nel 2012, non sono emerse differenze
statisticamente significative nei parametri quali-quantitativi tra aree condotte con il metodo biologico e aree
a conduzione convenzionale. L’indagine evidenzia la difficoltà di apprezzare differenze significative
(incremento della biodiversità) nei casi in cui gli interventi agroambientali sono di limitate estensioni e molto
dispersi nel territorio, essendo tali risultati molto influenzati sia dal rapporto area/specie, sia dalle
caratteristiche dell’ambiente in cui le aree agricole di studio si localizzano.
Vanno infine segnati gli interventi della SottoMisura 214/2 rivolti alla conservazione, caratterizzazione e
valorizzazione del patrimonio genetico in agricoltura. Le risorse genetiche tutelate con l’Azione 214/2A
rappresentano sia un patrimonio immediatamente utilizzabile attraverso la valorizzazione della tipicità dei
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 66
prodotti agricoli in vari settori (agricolo/alimentare, cosmetica, farmaceutica ecc.) sia un “serbatoio” di geni
adattativi e di resistenza potenzialmente prezioso. Con l’Azione 214/2B sono stati finanziati 48 agricoltori
custodi per l’impianto ed il mantenimento di campi di specie e varietà anche afferenti a produzioni di nicchia
che, non trovando un adeguato spazio di mercato, rischiano la scomparsa.
In che misura le azioni agroambientali hanno contribuito al mantenimento o al miglioramento della
qualità delle acque?
Relativamente all’obiettivo della tutela qualitativa delle risorse idriche, i risultati delle indagini campionarie
svolte mostrano differenze contenute nell’uso dei fertilizzanti azotati e fosfatici tra le aziende aderenti alle
Azioni 214/1A e 214/1B e le corrispondenti aziende convenzionali individuate come “controllo”. Ciò va
interpretato alla luce della tendenza, verificabile a livello regionale e nazionale, alla generale riduzione nei
livelli di impiego dei fertilizzanti: tra il 2010 e il 2011, le statistiche Istat rilevano una riduzione del 50% degli
elementi nutritivi (azoto e fosforo) contenuti nei fertilizzanti minerali venduti. Pertanto il divario tra aziende
convenzionali ed aziende beneficiarie si riduce e di conseguenza diminuiscono gli effetti netti positivi del PSR.
Le riduzioni tuttavia sono più marcate negli appezzamenti in regime biologico rispetto a quelli condotti
nell’ambito della Azione 214/1A. Il bilancio di azoto (apporti con le fertilizzazioni al netto delle asportazioni
colturali) è risultato sempre negativo, con valori di deficit più consistenti nelle aziende beneficiarie rispetto
alle convenzionali. Ciò è da ricondurre principalmente ai bassi livelli di concimazione, non compensati da una
riduzione dei livelli produttivi, risultati comunque mediamente alti in tutte le colture ed in particolare per il
frumento duro, fenomeno che rischia di incidere negativamente sulle riserve nutrizionali dei suoli. Anche per
il fosforo, le aziende beneficiarie della Azione 214/1B (biologico) presentano un bilancio negativo, dovuto ai
limitati o nulli apporti di fertilizzanti fosfatici, mentre nelle rispettive aziende ordinarie si hanno surplus di
fosforo nella vite e negli agrumi e deficit nell’olivo e nel frumento duro. Come già segnalato, per i prodotti
fitosanitari si sono osservati impieghi molto contenuti di prodotti classificati come tossici e nocivi in tutte le
situazioni analizzate, sia agro ambientali, sia convenzionali.
In che misura le azioni agro-ambientali hanno contribuito al mantenimento o al miglioramento del
suolo? In particolare rispetto alla riduzione dell'inquinamento, all'incremento della sostanza organica e alla difesa dell'erosione idrica?
Le analisi svolte confermano l’efficacia degli impegni agroambientali nel ridurre il rischio di erosione del suolo
(in media del 54%) soprattutto quando essi ne determinano un cambiamento nell’uso da seminativo a prato
permanente o pascolo (in questo caso la riduzione è di circa il 98%), o a seguito dell’inerbimento delle
colture arboree (80%). Minore è l’efficacia degli impegni, inerenti la realizzazione di solchi acquai e l’aratura
trasversale nei seminativi, i quali determinano una riduzione tra il 22% e il 40% dell’erosione rispetto alla
gestione ordinaria.
Considerando sia i suddetti effetti unitari (riduzioni per unità su superficie) sia l’estensione delle superfici
agroambientali oggetto di sostegno del PSR (Misura 214 e “trascinamenti” da precedenti periodi di
programmazione) si stima una riduzione del rischio di erosione del 7,5% sull’intera superficie agricola
regionale (impatto complessivo). Gli impegni agroambientali di maggior impatto sono l’inerbimento delle
colture arboree grazie alla loro elevata efficacia e diffusione nella regione; seguono gli impegni nei seminativi
per i solchi acquai a distanza di 40 metri e le lavorazioni trasversali; elevato è anche il contributo delle
superfici interessate da impegni iniziati in precedenti periodi di programmazione agroambientali (es. Reg.CEE
2078/92).
In che misura le azioni agro-ambientali hanno contribuito a mitigare i cambiamenti climatici?
E’ stata sviluppata un’analisi sulle potenziali riduzioni delle emissioni di CO2 basata sullo strumento del
Carbon Foot Print (CFP). Gli agrumi sono risultati in assoluto le colture con la maggior quantità di emissioni
di carbonio per unità di superficie, seguite a distanza dalla vite, dal frumento duro e dall’olivo. In generale,
l’adesione alle azioni agroambientali del PSR ha determinato una diminuzione degli input energetici e delle
emissioni per unità di superficie: le riduzioni più marcate si hanno nella vite in biologico, mentre per le altre
colture (compresa la vite gestita con sistema ecosostenibile) sono più contenute. Le variazioni percentuali di
emissioni “per unità di prodotto utile”, pur confermando in generale l’andamento riscontrato nel confronto
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 67
per unità di superficie sono di diversa entità e segno (positivo o negativo) in funzione delle differenze nelle
rese produttive tra gestione agroambientale e convenzionale.
Conclusioni
L’attuazione della Misura e i livelli di partecipazione sono soddisfacenti. L’estensione delle superfici agricole
coinvolte in impegni agroambientali che contribuiscono alla tutela delle risorse naturali raggiunge circa il
75% valore obiettivo previsto. La distribuzione territoriale di tali superfici è anch’essa nel complesso
favorevole, evidenziandosi una positiva concentrazione nelle aree di maggior valore naturale (es. aree
protette e della Rete Natura 2000) o bisognose di azioni di mitigazione ( es. aree a rischio di erosione).
Nonostante questa buona qualità degli interventi oggetto di sostegno, gli auspicati benefici (impatti)
ambientali fin qui analizzati risultano quantitativamente ancora non molto evidenti o rilevanti, non
verificandosi in alcuni casi (in particolare nei livelli di impiego dei fertilizzanti) significative differenze tra le
conduzioni agroambientale e convenzionale. Ciò è almeno in parte da attribuirsi alla tendenza verificatasi
negli ultimi anni di una generalizzata riduzione nei livelli di impiego di input agricoli, fertilizzanti e prodotti
fitosanitari in particolare.
Da evidenziare le significative potenzialità derivanti dalle attività svolte in tema di conservazione,
caratterizzazione e valorizzazione del patrimonio genetico in agricoltura. I risultati ottenibili in questo campo
sono infatti funzionali alle strategie locali di sviluppo basate sulla valorizzazione della tipicità dei prodotti
agricoli regionali. Inoltre, contribuiscono a tutelare geni adattativi e di resistenza potenzialmente utili per le
generazioni future e nelle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 68
MISURA 216 - Investimenti non produttivi
Obiettivi specifici
L’insieme degli investimenti non produttivi oggetto di sostegno nell’ambito della Misura 216 concorrono
(anche in funzione della loro destinazione territoriale esclusiva o preferenziale) agli obiettivi prioritari
dell'Asse 2 di "Conservazione della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi agro-forestali ad alto valore
naturalistico" di “Tutela della risorsa suolo” e di "Tutela delle risorse idriche". La Misura contribuisce inoltre al
rafforzamento in termini di pubblica utilità delle zone Natura 2000 o di altre zone di grande pregio naturale.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura prevede un contributo pari al 100% dei costi ammissibili derivanti dalla realizzazione di
investimenti non produttivi nelle aziende agricole, nell'ambito della seguente tipologia.
Azione 216/A1 (Investimenti associati alla SottoMisura 214/1 - Adozione di metodi di produzione
agricola e di gestione del territorio sostenibili), destinata alla realizzazione di fasce vegetali arbustive
ed arboree nei pressi di laghi, fiumi, torrenti e corsi d'acqua. Beneficiari dell’Azione sono gli
imprenditori singoli o associati già inseriti nella graduatoria regionale delle Azioni agroambientali
214/1 A/B/C.
Azione 216/A2 (Investimenti non produttivi in aziende agricole associati alla misura 214 - azione
214/1G) attivata congiuntamente alla Azione 214/1G tramite un unico Bando che prevede un iniziale
investimento non produttivo finalizzato al recupero di terrazzamenti e ciglionamenti destinati a
noccioleti, agrumeti, oliveti, vite e fruttiferi dei monti Nebrodi e Peloritani, ed il successivo sostegno
delle aree terrazzate recuperate tramite l’azione 214/1G.
Azione 216/B (Investimenti aziendali di valorizzazione delle aree di pubblica utilità per la pubblica
fruizione) per la realizzazione/ripristino di viabilità d'accesso, sentieri, percorsi naturalistici,
cartellonistica, punti o aree di sosta e di osservazione della fauna,e di informazione. Sono interessate
le aree della Rete Natura 2000, i Parchi e le Riserve regionali e i "corridoi ecologici" individuati nella
regione (Decreto n.544 dell’8/07/2005) nonché le fasce contigue dei fiumi, laghi e torrenti in essi
inclusi. I beneficiari sono gli imprenditori singoli o associati nonché gli Enti locali e/o le Associazioni
ambientaliste riconosciute in associazione temporanea di scopo (ATS) con gli imprenditori agricoli.
Azione 216/C (Investimenti con priorità ambientali), prevede investimenti per la creazione, il
recupero o la tutela di "infrastrutture ecologiche", zone umide, aree di rinaturalizzazione e di sosta e
per la riproduzione per la fauna selvatica, di ingegneria naturalistica; si attua esclusivamente nelle
stesse aree regionali previste per l'Azione 216/B.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica Spesa privata Spesa totale
Totale FEASR
Importi (Euro) 57.758.150 41.450.123 - 57.758.150
% sul totale PSR 2,7% 3,3% 0,0% 1,9%
% sul totale di Asse 2 6,2% 6,2% 0,0% 6,2%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 69
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Azioni Fasi procedurali Atti Domande di aiuto
(n.) Contributi pubblici (euro)
216/A1
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG 1364 del 29/06/2009
GURS 13 del 25/03/2011 22 pervenute
118.000
importo richiesto
Approvazione graduatoria definitiva DDG 794 del 22/09/2010,
DDG 4001del 26/10/2011 8 ammissibili
107.311
importi ammissibile
216/A2
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG 675 del 09/03/2012 1.613 pervenute
(I fase)
30.000.000 importi richiesto
Approvazione graduatoria definitiva DDG 4353 del 21/12/2012 1.401 ammissibili 24.853.879 importo ammissibile
216/B e C
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG 413 del 07/05/2010 155 pervenute
(I fase)
47.787.466
importo richiesto
Approvazione graduatoria definitiva rettificata
DDG 2157 del 28/06/2012 98 ammissibili 30.769.000 importo ammissibile
Fonti : Decreti di ammissibilità – sito web PSR - Regione Sicilia
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di risultato Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Superficie soggetta ad una gestione efficace del territorio, che ha contribuito con successo alla biodiversità e alla salvaguardia di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale (ettari)
6.250 9.994 160 %
Superficie soggetta ad una gestione efficace del territorio, che ha contribuito con successo a migliorare la qualità delle risorse idriche (ettari)
1.050 39 3,7%
Superficie soggetta ad una gestione efficace del territorio, che ha contribuito con successo a migliorare la qualità del suolo (ettari)
1.050 7.674 731%
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di beneficiari
Volume totale di investimenti (Milioni di Euro)
6.574
57,9
1.505
55,7
23 %
96 %
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 57.758.150 7.576.762 13 %
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR versione 5 – Decisione C(2012) 9760 del 19.12.2012(2): Valori realizzati al 31.12.2012: elaborazioni dati ricavati da Decreti di ammissibilità (sito web PSR - Regione Siciliana) e da BD derivante da SIAN 2012.
Principali risultati
Al dicembre 2012 si registra la rilevante partecipazione all’Azione A2, con la presentazione di circa 1.600
domande delle quali 1.401 ammesse al finanziamento, per oltre 7.600 ettari di superficie agricola
interessata. Significativa è anche l’adesione alle Azioni B e C con circa 98 domande ed un finanziamento
approvato di 30.769.000 Euro, mentre quantitativamente limitati sono gli investimenti inerenti l’azione A1 i
quali coinvolgono appena 36 ettari di superficie.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 70
Risposta alle domande valutative
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito al raggiungimento degli obiettivi
agroambientali?
Le Azioni A1, A2 e C favoriscono il mantenimento e l'ampliamento di spazi naturali o seminaturali nei territori
agricoli, contribuendo agli obiettivi di salvaguardia della biodiversità e di conservazione delle caratteristiche
del paesaggio agrario tradizionale.
L’impianto di fasce tampone previsto dall’Azione A1, prioritariamente volto a contrastare l’inquinamento delle
acque, consente la costituzione in ambiente agricolo di specifiche nicchie ecologiche per la sosta, la
riproduzione e il rifugio della fauna e dell’avifauna stanziale e migratoria, ma l’esiguità delle strutture
impiantate con tale azione non ne permette un’ effettiva valutazione.
L’Azione A2, in particolar modo attraverso l’intervento a) svolge un importante ruolo sotto il profilo ecologico
poiché i terrazzamenti ed i muretti a secco danno ospitalità ad un’eterogenea fauna selvatica, determinando
il mantenimento di situazioni ecotonali importanti per la biodiversità; d’altra parte, la mancanza di
manutenzione dei paesaggi terrazzati può determinare la scomparsa di habitat, la cui esistenza è
strettamente correlata all’azione frangivento dei muri a secco ed alle funzioni di ombreggiamento e di
accumulo di calore, rugiada e umidità notturna che essi rivestono. La superficie coinvolta incide inoltre
positivamente sugli aspetti legati alla diffusione dei sistemi agricoli cd. ad “alto valore naturale”.
Gli investimenti promossi nell’ambito dell’’Azione C consentono il recupero, la tutela, la creazione e il
ripristino di biotopi, habitat naturali terrestri, acquatici e ripariali, nelle aree protette, nei SIC e ZPS e
all’interno dei corridoi della Rete ecologica siciliana.
Ulteriori effetti ambientali degli investimenti incentivati dalla Misura 216 riguardano la tutela del territorio,
attraverso il contrasto ai fenomeni di erosione del suolo, di desertificazione e di dissesto idrogeologico. Gli
interventi previsti dall’Azione A2 svolgono, infatti, una funzione protettiva del suolo nel rispetto delle
caratteristiche ambientali e paesaggistiche, sia in forma diretta, attraverso il ripristino dei terrazzamenti
degradati e la piantumazione delle aree vuote dei terrazzamenti, sia in forma indiretta, attraverso la
riduzione della possibilità di propagamento degli incendi con il risanamento delle ceppaie. Il meccanismo di
attuazione congiunta alle Azioni A2 e 214/1G lega funzionalmente l’iniziale intervento di ripristino delle
sistemazioni idraulico-agrarie (terrazzamenti e ciglionamenti) alla loro gestione e manutenzione ordinaria con
tecniche a basso impatto ambientale, garantendo altresì la continuazione dell’attività agricola su tali aree.
Per l’Azione A2 è prevista una localizzazione esclusiva nell’area dei Monti Nebrodi e Peloritani, che negli
ultimi anni ha visto aumentare i fenomeni di dissesto. L’Azione A2 contribuisce inoltre alla riduzione
dell’erosione del suolo, attraverso il recupero dei terrazzamenti in stato di degrado. I risultati di una specifica
indagine svolta hanno indicato che nelle aree terrazzate oggetto di intervento l’erosione totale si riduce di
oltre il 60% e che l’erosione unitaria passa da 8,15 a 3,15 Ton/ettaro/anno.
E’ infine da segnalare il contributo degli investimenti non produttivi finanziati nell’ambito dell’Azione A1,
all’obiettivo di tutela qualitativa delle risorse idriche, attraverso l’effetto filtrante o tampone di fasce vegetali
arbustive ed arboree nei pressi di laghi, fiumi, torrenti e corsi d'acqua allo scopo di ridurre il trasporto di
elementi inquinanti nelle acque superficiali e sotterranee. Le potenzialità insite nelle previsioni dell’Azione A1
sono però limitate dal ridotto numero degli interventi finanziati ed attuati.
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito a rafforzare in termini di pubblica
utilità, con particolare riferimento alla fruizione, le zone Natura 2000 o altre zone di
grande pregio naturale?
L’Azione B, con la quale sono incentivati progetti di valorizzazione di aree per la pubblica fruizione (quali il
ripristino della viabilità d’accesso ai siti con valenza naturale e paesaggistica, la realizzazione o ripristino di
sentieri, piste ciclabili, percorsi naturalistici, punti d’informazione e di osservazione ecc.) completa il quadro
d’interventi della Misura 216 complessivamente orientati allo sviluppo sostenibile. Oltre il 42 % delle
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 71
particelle oggetto di intervento (il 70 % della relativa superficie catastale) si collocano all’interno delle aree
protette (Parchi e riserve regionali, Natura 2000), cioè nelle aree a maggior vocazione turistica, dove
l’incentivo permette la realizzazione di progetti a supporto del sistema ricettivo già presente e dove maggiore
è la possibilità d’integrazione del turismo rurale con la valorizzazione e promozione del complesso dei luoghi,
e delle produzioni tipiche e tradizionali del territorio.
Conclusioni
I livelli di attuazione della Misura, espressi in termini di istanze presentate/ammesse e di superfici fisiche che
beneficiano degli investimenti, risultano eterogenei tra le diverse tipologie di sostegno: modesti nella Azione
A1 attivata fin dal 2009 e destinata alla realizzazione di fasce vegetali arbustive; elevati nella Azione A2 che
prevede investimenti finalizzati al recupero di terrazzamenti e ciglionamenti destinati a noccioleti, agrumeti,
oliveti, vite e fruttiferi dei monti Nebrodi e Peloritani. Significativa è anche l’adesione alle Azioni B e C
finalizzate alla tutela e alla valorizzazione (fruizione pubblica e sostenibile) di beni ambientali nelle aree della
Rete Natura 2000, i Parchi e le Riserve regionali.
Gli effetti ambientali stimati risultano significativi soprattutto in relazione all’obiettivo della salvaguardia della
biodiversità e di conservazione delle caratteristiche del paesaggio agrario tradizionale e all’obiettivo di tutela
del territorio attraverso il contrasto ai fenomeni di erosione del suolo, di desertificazione e di dissesto
idrogeologico. In particolare si evidenziano gli interventi di ripristino dei terrazzamenti degradati nei monti
Nebrodi e Peloritani nell’ambito dell’Azione A2, la cui attuazione in forma integrata con l’azione
agroambientale 214/1G potrà assicurare il mantenimento nel tempo la funzionalità (e i conseguenti servizi
ambientali) dei sistemi idraulico-agrari recuperati. Tale integrazione fra forme di sostegno ad investimenti
non produttivi e di aiuto diretto (pagamenti agroambientali) a fronte di obiettivi comuni ambientali
rappresenta una esperienza attuativa da approfondire, ed eventualmente da estendere anche ad altre
componenti del Programma.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 72
MISURA 221 - Primo imboschimento di terreni agricoli
Obiettivi specifici
La Misura supporta l’imboschimento di superfici agricole a fini prevalentemente ambientali. La sua
applicazione trova giustificazione nella necessità di estendere la superficie forestale regionale, la quale si
attesta su tassi inferiori alla media nazionale e comunitaria. A questo si aggiunge l’esigenza di contrastare i
principali fenomeni di degradazione socio-ambientale collegati alla marginalizzazione delle aree rurali, ai
mutamenti climatici e alla diffusione di sistemi agricoli di tipo intensivo.
Gli imboschimenti oggetto di sostegno determinano effetti ambientali multipli e coerenti con gli obiettivi
specifici dell’Asse 2 quali la conservazione della biodiversità e delle risorse idriche, l’aumento della
produzione di biomassa e diffusione di pratiche/attività per la riduzione dei gas serra, la tutela della risorsa
suolo e gestione sostenibile del territorio.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura prevede due Azioni di sostegno:
Azione A – Imboschimenti a carattere permanente: supporta gli imboschimenti permanenti multifunzionali
ovvero a prevalente funzione protettiva, realizzati esclusivamente con specie autoctone, anche arbustive,
tipiche dell’ecosistema locale, comunque idonee alle caratteristiche pedoclimatiche dell’area da impiantare.
Azione B – Arboricoltura da legno: incentiva la realizzazione di impianti di arboricoltura da legno con latifoglie
e/o conifere, destinati alla produzione di materiale legnoso a ciclo medio lungo.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica Spesa privata Spesa totale
Totale FEASR
Importi (Euro) 63.792.590 45.947.673 5.864.952 69.657.542
% sul totale PSR 2,94% 3,61% 0,74% 2,35%
% sul totale di Asse 2 6,86% 6,89% 90,15% 7,44%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di auto (n.) Contributo pubblico (Euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG 705 del 11/08/2009
modificato dal
DDG 964 del 12/11/2009
e dal
DDG 343 del 18/06/2010
Bando Rep. 765 del 16/09/2009
I SF: 92 pervenute
II SF: 74 pervenute
III SF: 93 pervenute
I SF: 9.015.734 importo richiesto
II SF: 7.289.711 importo richiesto
III SF: 7.207.665 importo richiesto
Approvazione graduatorie definitive
I SF: DDG 2 del 18/01/2011
II SF: DDG 670 del 19/07/2011
III SF: DDG 116 del 16/05/2012
I SF: 71 ammissibili
II SF: 62 ammissibili
III SF: 62 ammissibili
I SF: 5.019.771,72 importo ammissibile
II SF: 3.732.988,96 importo ammissibile
III SF: 3.357.369,55 importo ammissibile
SF = SottoFase temporale della procedura con Bando “aperto”.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 73
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di risultato Valori obiettivo (1) Valori realizzati (2) Efficacia (2)/(1)
Area in cui la gestione efficace del territorio contribuisce con successo alla biodiversità e alla salvaguardia di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale (ha)
2.724 2.289 84%
Area in cui la gestione efficace del territorio contribuisce con successo a migliorare la qualità dell’acqua (ha)
5.449 2.289 42%
Area in cui la gestione efficace del territorio contribuisce con successo ad attenuare i cambiamenti climatici (ha)
5.449 2.289 42%
Area in cui la gestione efficace del territorio contribuisce con successo a migliorare la qualità del suolo (ha)
5.449 2.289 42%
Area in cui la gestione efficace del territorio contribuisce con successo alla diminuzione della marginalizzazione e all’abbandono del territorio (ha)
2.724 2.289 84%
Indicatori di prodotto Valori obiettivo (1) Valori realizzati (2) Efficacia (2)/(1)
Beneficiari (n) 1.554 195 13%
Numero di ettari imboschiti (ha) 5.449 2.289 42%
Input finanziari Spesa programmata (1) Spesa realizzata (2) Indice di avanzamento (2)/(1)
Fondi pubblici totali 63.792.590 51.194.519 80 %
Principali risultati
Alla data del 31/12/2012 risultano approvate 195 domande, per una spesa pubblica totale di circa 12 milioni
di Euro, valore corrispondente al 12% della disponibilità finanziaria complessiva della Misura. La superficie
agricola imboschita è di 2.289 ettari localizzati principalmente, nell’ordine, nelle provincie di Palermo,
Agrigento, Caltanissetta ed Enna. Tra le due Azioni previste prevale nettamente quella a sostegno
dell’arboricoltura produttiva (Azione B).
Fig. 1 - ripartizione provinciale e per azione della Superficie Oggetto di Intervento Forestale (S.O.I.F.) M221.
Al sostegno per la realizzazione di nuovi impianti si aggiungono annualmente circa 1.500 domande di
pagamento (conferma) di impegni assunti durante i precedenti periodi di programmazione, i cd
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 74
“trascinamenti” i quali interessano una superficie approssimata di circa 15.000 ettari, due terzi della quale
riconducibile al Reg. 2080/92 e la restante parte realizzata con il PSR 2000-2006.
La risposta alle domande valutative
In che misura l’aiuto ha contribuito in maniera significativa alla creazione di zone forestali compatibili con la protezione dell’ambiente?
Entrambe le tipologie di impianti finanziabili con la Misura risultano compatibili con la protezione
dell’ambiente. La consistenza degli imboschimenti realizzati al 2012 è pari a 2.289 ettari per oltre il 90% riconducibili a interventi di cui all’Azione B (arboricoltura da legno). Dal punto di vista della valenza
ambientale l’Azione A è tuttavia preferibile, sia per la maggiore naturalità degli impianti, sia per il carattere di permanenza dovuta al vincolo forestale che essa impone.
La Misura contribuirà dunque alla tutela dell’ambiente solo temporaneamente. Si deduce che sebbene negli ultimi anni sia aumentata la sensibilità della popolazione e delle istituzioni verso la tutela e la valorizzazione
della "risorsa ambiente", ciò che più attrae gli investimenti pubblici e privati è la prospettiva di ricavare un
profitto dagli interventi di imboschimento che vada oltre i finanziamenti previsti dai Bandi per le spese di manutenzione e per il mancato reddito. L’avanzamento finanziario e fisico della Misura 221 è, invece,
determinato prevalentemente dagli interventi “trascinamento”, ovvero da impegni assunti nei precedenti periodi di programmazione. In particolare per l’annualità 2008 risultano pervenute n. 1.516 domande di
pagamento (conferma), così distribuite:
- n. 13 nell'ambito del Reg. CE 1609/89;
- n. 1.098 nell'ambito del Reg. CE 2080/92;
- n. 405 nell'ambito del Reg. CE 1257/99, PSR 2000-2006 Misura H.
Le superfici imboschite relative ai predetti trascinamenti ammontano per l’annualità 2008 a complessivi
15.109 ettari, così distribuiti:
- ha 141 nell'ambito del Reg. CE 1609/89;
- ha 10.666 nell'ambito del Reg. CE 2080/92;
- ha 4.302 nell'ambito del Reg. CE 1257/99, PSR 2000-2006 Misura H.
In che misura l’aiuto ha contribuito a creare zone forestali gestite in maniera sostenibile che contribuiscono a mantenere le funzioni ecologiche delle foreste e a prevenire i pericoli naturali e gli incendi?
In linea generale e seppur con contributi quantitativamente abbastanza modesti, la creazione di superfici
boscate subordinate alle prescrizioni ed alle indicazioni fornite dal Piano Forestale Regionale, contribuisce ad
incrementare i livelli di biodiversità e alla salvaguardia di habitat agricoli e forestali. Si evidenzia tuttavia una
scarsa capacità di intervento della Misura all’interno delle aree prioritarie per la biodiversità: il 12% de lla
nuova superficie imboschita ricade all’interno della Rete Natura 2000 e solo il 4% e l’1%, rispettivamente,
all’interno di parchi e riserve regionali. Tali percentuali aumentano considerevolmente includendo nell’analisi
anche i “trascinamenti” da precedenti periodi di programmazione.
Il contributo alla tutela qualitativa delle risorse idriche fornito dagli imboschimenti deriva dalle modifiche
nell’uso del suolo che essi determinano in relazione alla precedente destinazione agricola. Tale effetto è
ovviamente maggiore se l’imboschimento si realizza in aree a maggior rischio di inquinamento da parte
dell’attività agricola, quali le Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN) di origine agricola. Dalle analisi territoriali svolte
si ricava che solo n. 4 interventi per un totale di 27 ettari (1% della superficie imboschita totale) sono
effettuati in ZVN. Prendendo in esame i trascinamenti derivanti dalle precedenti campagne di finanziamento,
tale superficie cresce a circa 180 ettari.
Il miglioramento della qualità dell'aria e la gestione efficace del territorio al fine di attenuare i cambiamenti
climatici, sono obiettivi di medio-lungo termine, perseguibili principalmente attraverso interventi di
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 75
imboschimento a carattere permanente (Azione A). Alla luce dei risultati analizzati, a tali obiettivi è pertanto
trascurabile. Ciò nonostante, va osservato che anche gli imboschimenti a carattere temporaneo (Azione B)
seppur per periodi di tempo determinati, contribuiscono positivamente all’obiettivo di riduzione dei gas ad
effetto serra agendo in sinergia con gli imboschimenti a carattere permanente o con quelli attuati nell'ambito
delle precedenti campagne di programmazione.
Gli interventi di imboschimento realizzati contribuiscono alla tutela della risorsa suolo in modo efficacia grazie
ad una loro distribuzione territoriale favorevole riguardo a tale obiettivo. Per il 15% sono realizzati in zone
caratterizzate da un basso indice di perdita di suolo; il rimanente 85% si localizza, invece, in aree con classi
di perdita di suolo per erosione progressivamente più accentuate, cioè nelle aree dove il “fabbisogno” di
intervento è maggiore e l’intervento stesso determina i maggiori effetti positivi.
In che misura l’aiuto ha contribuito a conservare lo spazio rurale e a migliorare l’ambiente?
Per la stima degli impatti sull’ambiente della Misura sono stati calcolati gli indicatori comunitari inerenti a due
principale tipologie di impatto ambientale: la conservazione di habitat forestali di “Alto valore naturale” (HNV
forest) l’attenuazione dei cambiamenti climatici per mezzo dell’assorbimento di anidride carbonica e
fissazione del carbonio.
In armonia con le linee di indirizzo comunitarie, le aree forestali ad Alto valore naturale potranno essere
incrementate esclusivamente attraverso gli imboschimenti promossi dall’Azione A (boschi permanenti
naturaliformi) i quali al 2012 interessavano 127 ettari, incidendo quindi solo marginalmente sulla diffusione
di habitat “HNV” a livello regionale.
Il contributo dato dagli imboschimenti all’obiettivo di riduzione dei gas ad effetto serra, attraverso
l’assorbimento del carbonio atmosferico nella biomassa legnosa in accrescimento, risulta decisamente più
significativo. Le stime realizzate applicando la metodologia IPCC, conducono a valori complessivi di
assorbimento nella massa legnosa, a maturità degli impianti, di 184.722 tonnellate, principalmente grazie
agli imboschimenti realizzati nell’ambito della Azione B. Tale valore corrisponde al 0,48% del carbonio
assorbito dalla componente forestale regionale (ricavato dall’Inventario Forestale Regionale).
Conclusioni
La partecipazione ai nuovi interventi di imboschimento promossi nell’ambito dell’attuale periodo di
programmazione risulta limitata, sia in termini di numero di interventi, sia di superfici agricole coinvolte.
Prevalgono impianti finalizzati alla produzione legnosa (Azione B) mentre poco numerosi ed estesi sono gli
imboschimenti permanenti (Azione A) a finalità più propriamente ambientale.
Nonostante questi limiti quantitativi, gli imboschimenti realizzati contribuiscono, a livello locale, alla creazione
di aree forestali in grado di aumentare i livelli di biodiversità, migliorando al contempo la qualità dell'aria,
dell'acqua e tutelando il suolo grazie alla prevalente concentrazione degli interventi in zone caratterizzate da
classi elevate del rischio di erosione e di desertificazione oltre che in zone di dissesto idrogeologico.
Da evidenziare anche il contributo dato dagli imboschimenti all’obiettivo di riduzione dei gas ad effetto serra,
attraverso l’assorbimento del carbonio atmosferico nella biomassa legnosa in accrescimento.
Nelle prossime fasi del processo di valutazione in itinere si prevede di sviluppare momenti di confronto tra gli
esperti regionali volti ad approfondire le cause della scarsa partecipazione alla Misura ed ad individuare i
fattori e le condizioni per il loro superamento, anche in vista del prossimo periodo di programmazione 2014-
2020.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 76
MISURA 223 - Primo imboschimento di superfici non agricole
Obiettivi specifici
La Misura 223 completa il raggio d’azione della Misura 221 estendendo gli imboschimenti alle superfici non
agricole, come definite dal Regolamento CE n. 1698/2005, e ai terreni agricoli incolti non coltivati da almeno
tre anni precedenti alla presentazione della domanda di aiuto. In particolare, si prevede che gli
imboschimenti possano contribuire a tutelare il territorio e più specificamente il suolo, soprattutto quando
realizzati in aree acclivi e a maggior rischio di erosione. I nuovi imboschimenti contribuiranno, inoltre, alla
mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso il sequestro della CO2 atmosferica e lo stoccaggio del
carbonio nella biomassa legnosa.
Nella logica di programmazione la Misura 223 contribuisce pertanto a molteplici obiettivi specifici dell’Asse 2
quali la conservazione della biodiversità, l’aumento della produzione di biomassa e la diffusione di
pratiche/attività per la riduzione dei gas serra, la tutela della risorsa suolo e la gestione sostenibile del
territorio.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
In modo analogo a quanto previsto nella Misura 221, gli imboschimenti dei terreni non agricoli si articolano
in due tipologie di sostegno:
Azione A – Imboschimenti a carattere permanente
Supporta interventi di imboschimento, con specie autoctone, anche arbustive, con finalità protettiva da
realizzare su terreni incolti in zone a rischio di erosione, di desertificazione o di dissesto idrogeologico;
Azione B – Arboricoltura da legno
Supporta interventi di imboschimento con finalità produttiva con latifoglie e/o conifere da realizzare su
terreni agricoli abbandonati prioritariamente nell’area B "aree rurali ad agricoltura intensiva e
specializzata" del PSR.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 9.183.706 6.586.200 640.596 9.824.302
% sul totale PSR 0,42% 0,52% 0,08% 0,33%
% sul totale di Asse 2 0,99% 0,99% 9,85% 1,05%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di auto (n.) Contributo pubblico (Euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e Bandi
DDG. n° 704 del 11/08/2009
modificato dal
DDG n.1013 del 27/11/2009
e dal
DDG. N. 343 del 18/06/2010
Bando Rep. 766 del 16/09/2009
I SF: 12 pervenute
II SF: 18 pervenute
III SF: 21 pervenute
I SF: 10.056.733
II SF: 10.056.733
III SF: 10.056.733
Primo Bando riservato DARFD (GURS n. 24 del 03/06/2011)
I SF: 14 pervenute
II SF: 5 pervenute 10.000.000 (risorse stanziate)
Secondo Bando riservato DARFD (GURS n. 37 del 31/08/2012)
2.000.000 (risorse stanziate)
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 77
Approvazione graduatorie definitive
I SF: DDG 794 del 23/11/2010
II SF: DDG 923 del 18/10/2011
II SF: DDG 156 del 25/03/2013
I SF: 7 ammissibili
II SF: 9 ammissibili
II SF: 4 ammissibili
I SF1.653.191
II SF: 822.009,10
III SF: 393.621,87
I SF(primo bando riservato DARFD ): DDG 1048 del 28/11/2011
II SF(primo bando riservato): DDG 334 del 29/06/2012
I SF: 13 ammissibili
II SF: 2 ammissibili
I SF: 4.881.300,72
II SF: 990.250,00
SF = SottoFase temporale della procedura con Bando “aperto”.
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di risultato Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Area in cui la gestione efficace del territorio contribuisce con successo alla biodiversità e alla salvaguardia di habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale (ha)
616 1.052 170%
Area in cui la gestione efficace del territorio contribuisce con successo ad attenuare i cambiamenti climatici (ha)
1.233 1.204 97%
Area in cui la gestione efficace del territorio contribuisce con successo a migliorare la qualità del suolo (ha)
1.233 1.204 97%
Area in cui la gestione efficace del territorio contribuisce con successo alla diminuzione della marginalizzazione e all’abbandono del territorio (ha)
616 1.052 170%
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Beneficiari (n) 20 35 175%
Numero di ettari imboschiti (ha) 1.233 1.204 97%
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Fondi pubblici totali 9.183.706 2.971.511 32 %
Principali risultati
Alla data del 31/12/2012 risultano approvate 35 domande di aiuto, per una spesa pubblica totale di circa 3
Meuro, il 32% delle risorse finanziarie complessivamente programmate per la Misura. La superficie
imboschita è pari a 1.204 ettari, localizzati principalmente nelle provincie di Palermo, Ragusa, Siracusa e
Messina (Figura 1). Diversamente da quanto avviene nella Misura 221, prevalgono per numerosità e,
soprattutto, in termini di superficie interessata gli interventi relativi alla Azione A (Imboschimenti
permanenti).
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 78
Fig. 1 - ripartizione provinciale e per azione della Superficie Oggetto di Intervento Forestale (S.O.I.F.) nell'ambito della Misura 223.
Fonte: elaborazioni BD SIAN 2012
La risposta alle domande valutative
In che misura l’aiuto ha contribuito alla creazione di zone forestali in maniera significativa?
La Misura ha suscitato scarsi livelli di partecipazione, in termini sia di numero di istanze presentate (35), sia
di estensione delle superfici imboschite (circa 1.200 ettari). Tuttavia gli imboschimenti finanziati e in corso di
realizzazione presentano elementi positivi dal punto di vista delle loro specifiche finalità e per localizzazione.
Al contrario di quanto visto per la Misura 221, nella Misura 223 si ha la prevalenza di imboschimenti a
carattere permanente (Azione A) aventi effetti ambientali di maggiore rilevanza.
In che misura l’aiuto ha contribuito a creare zone forestali gestite in maniera sostenibile che contribuiscono a mantenere le funzioni ecologiche delle foreste e a prevenire i pericoli naturali e gli incendi?
Conservazione della biodiversità, aumento della produzione di biomassa e diffusione di pratiche/attività per
la riduzione dei gas serra, tutela della risorsa suolo e gestione sostenibile del territorio sono le funzioni
ecologiche svolte dalle foreste di neoformazione che vanno a migliorare le performance ambientali dei
terreni oggetto di intervento.
In merito all’obiettivo specifico sulla tutela della biodiversità è stata verificata la capacità di intervento della
Misura all'interno delle aree prioritarie definite per la selezione degli interventi: 485 ettari circa di superficie
boscata, pari al 40% del totale (1.204 ettari) è interna ad aree della Rete Natura 2000; trascurabile invece è
la capacità di intervento della Misura nelle aree B del PSR (aree rurali ad agricoltura intensiva e
specializzata).
Il contributo dato dalla Misura alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici è quantitativamente
modesto in quanto il totale della superficie imboschita è di circa 1.200 ettari. Tuttavia, diversamente da
quanto visto per la Misura 221, in questo caso l’effetto specifico ha un carattere permanente essendo la
maggior parte delle superfici (circa 1.053 ettari) interessate dalla Azione A.
Il contributo alla “creazione di zone forestali compatibili con la tutela del suolo", è stato analizzato prendendo
in considerazione le carte regionali sul rischio erosione, desertificazione e dissesto idrogeologico. Il 60%
circa degli interventi è concentrato in aree con indice di perdita di suolo "elevato", mentre un altro 30% circa
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 79
si distribuisce fra l'indice "medio-basso" e quello "medio-alto", contribuendo quindi positivamente, a livello
locale, alla protezione del suolo dal rischio erosivo. Infine, in riferimento alla Carta del rischio di dissesto
idrogeologico, dalle analisi territoriali condotte sulle istanze in esame emerge che il 78% circa (ettari 943)
della superficie interessata dalla Misura è localizzata in zone sottoposte a vincolo idrogeologico, contribuendo
quindi, localmente, alla tutela dell’ambiente dal rischio di dissesti.
In che misura l’aiuto ha contribuito a conservare lo spazio rurale e a migliorare l’ambiente?
Per la valutazione degli impatti sull’ambiente della Misura sono stati stimati due indicatori comunitari relativi,
rispettivamente, alla conservazione di habitat forestali di Alto Valore Naturale (HNV forest) e all’attenuazione
dei cambiamenti climatici per mezzo dell’assorbimento di anidride carbonica e fissazione del carbonio.
Rispetto alle aree forestali ad Alto Valore Nnaturale queste potranno essere incrementate esclusivamente
attraverso l’implementazione dell’Azione A (boschi permanenti naturaliformi) in armonia con le linee di
indirizzo sulla individuazione di tali fornite dalla Rete Rurale Europea. Al 2012 tali formazioni ammontano a
1.052 ettari, incidendo in maniera significativa sulla diffusione di habitat forestali HNV.
Per quanto concerne l'assorbimento medio annuo di carbonio nella massa legnosa valgono le medesime
considerazioni e procedure di calcolo descritte per la Misura 221. Applicando il valore medio di 80,87 t/ha di
carbonio a maturità alla SOIF totale si avrà, a fine ciclo, un assorbimento indicativo medio di carbonio nella
massa legnosa impiantata di 97.428 t. Confrontando il valore di assorbimento di carbonio così stimato, con
quello dell’intera superficie forestale regionale sulla base dei dati provenienti dall’Inventario Forestale
Regionale (IFRS), si stima un incremento di carbonio derivante dagli impianti finanziati con la Misura 223, a
fine ciclo, pari a +0,25%.
Conclusioni
La Misura ha registrato una scarsa partecipazione, sia in termini di numero di istanze presentate (35) che di
estensione della superficie coinvolta (circa 1.200 ettari). Tuttavia gli imboschimenti finanziati e in corso di
realizzazione presentano elementi positivi dal punto di vista qualitativo, delle loro specifiche caratteristiche e
finalità (prevalenza degli imboschimenti permanenti – Azione A) e per localizzazione (concentrazione degli
interventi nelle aree prioritarie).
Le analisi svolte confermano pertanto l’efficacia di questa tipologia di intervento in relazione agli obiettivi
ambientali e in particolare rispetto agli obiettivi di salvaguardia biodiversità, di tutela suolo e di contributo
all’attenuazione dei cambiamenti climatici.
A fronte di questi “impatti unitari” (cioè nelle specifiche aree di intervento) relativamente elevati, l’impatto
complessivo a livello regionale è ovviamente modesto. in quanto condizionato dalla scarsa estensione delle
superfici territoriali interessate. Per il futuro sarà pertanto necessario, soprattutto, migliorare le condizioni
atte a favorire una maggiore partecipazione alla Misura da parte dei potenziali beneficiari.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 80
MISURA 226 - Ricostituzione del potenziale forestale ed introduzione di interventi preventivi
Obiettivi specifici
Gli obiettivi della Misura sono la riduzione del rischio idrogeologico, di desertificazione e di incendio,
l'incremento della biodiversità e il miglioramento del ciclo globale del carbonio. Questi obiettivi sono
perseguiti attraverso investimenti intesi ad attivare negli ecosistemi forestali, azioni idonee a prevenire
calamità naturali ed incendi e a migliorare la funzionalità degli ecosistemi forestali danneggiati da tali eventi.
La Misura partecipa pertanto all’insieme degli obiettivi specifici, dell’Asse 2: conservazione della biodiversità e
tutela e diffusione di sistemi agro-forestali ad alto valore naturalistico; aumento della produzione di biomassa
e diffusione di pratiche/attività per la riduzione dei gas serra; tutela della risorsa suolo; tutela e gestione
sostenibile del territorio.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura prevede due azioni di sostegno, differenziate in funzione delle tipologie di intervento:
Azione A): azioni preventive di contrasto per la protezione delle foreste dagli incendi e la difesa dal
dissesto idrogeologico e dall'erosione;
Azione B): rimboschimento di aree danneggiate da disastri naturali o da incendi con specie più
resistenti a tali avversità.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 87.091.331 61.149.377 - 87.091.331
% sul totale PSR 4,01% 4,81% 0,00% 2,93%
% sul totale di Asse 2 9,37% 9,17% 0,00% 9,30%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di auto (n.) Contributo pubblico (Euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e Bandi
DDG. 947 del 05/11/2009
modificato dal DDG 343 del 18/06/2010
e dal DDG 987 del 20/12/2010
Bando prot. n. 1021 del 24/01/2011
I SF: 11 pervenute 6.320.000 importo richiesto
Primo Bando riservato DARFD (Atto di indirizzo di programmazione interna)
Secondo Bando riservato DARFD (GURS n. 6 del 04/02/2011)
7 pervenute 6.320.000 importo richiesto
Terzo Bando riservato DARFD (GURS n. 33 del 05/08/2011)
I SF: 29 pervenute 18.000.000 importo richiesto
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 81
Rep. 1000 del 25/11/2009 (Atto di indirizzo del Corpo Forestale)
Bando (GURS n. 33 del 05/08/2011)
I SF: 26 pervenute
II SF: 1 pervenuta
III SF: 2 pervenute
10.000.000 importo richiesto
Approvazione graduatorie definitive
DDG 155 del 25/03/2013 4 ammissibili
1.092.296 importo ammissibile
DDG 232 del 13/05/2010 52 ammissibili 12.592.000 importo ammissibile
DDG 712 del 12/08/2011 7 ammissibili
2.223.636 importo ammissibile
DDG 1010 del 23/11/2011 I SF: 29 ammissibili
14.591.480 importo ammissibile
DDG 995 del 17/11/2011
I SF: 26 ammissibili
II SF: 1 ammissibile
III SF: 2 ammissibili
I SF: 13.023.556
II SF: 35.000.000 (importo extra bando)
III SF: 173.575
SF = SottoFase temporale della procedura con Bando “aperto”.
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo (1) Valori realizzati (2) Efficacia (2)/(1)
Numero di interventi di prevenzione/ricostituzione 150 18 12%
Superficie forestale danneggiata sovvenzionata o in cui si attua la prevenzione dagli incendi (ha)
8.969
Volume totale degli investimenti (Euro) 91.996.372 78.700.692 85%
Input finanziari Spesa programmata (1) Spesa realizzata (2) Indice di avanzamento (2)/(1)
Fondi pubblici totali (Euro) 87.091.331 35.894.663 41 %
Principali risultati
Al dicembre 2012 sono state approvate ed ammesse a finanziamento 121 istanze delle quali la larga
maggioranza (117) proposti e realizzati dal Dipartimento Azienda Regionale Foreste Demaniali (DARFD) e dal
Corpo Forestale; numericamente minori gli interventi delle Amministrazioni comunali e dei privati. Come
illustrato nella seguente Tabella 1 prevalgono gli interventi relativi alla Azione A (azioni preventive) i quali si
distribuiscono in modo abbastanza omogeneo nel territorio regionale, con una relativa maggiore presenza
nelle provincie di Ragusa e Caltanissetta.
Tab. 1- Istanze ammesse a finanziamento nella Misura 226, per provincia e per azione (aggiornamento 31/12/2012)
Provincia Misura 226 - Azione A Misura 226 - Azione B Totale istanze
(n) (n) (n)
Agrigento 8 2 10
Caltanissetta 14 7 21
Catania 7 0 7
Enna 15 0 15
Messina 12 3 15
Palermo 6 4 10
Ragusa 25 0 25
Siracusa 15 2 17
Trapani 1 0 1
Totale 102 18 120
Fonte: elaborazione dati del DB SIAN 2012 e graduatorie presenti nel sito istituzionale www.psrsicilia.it/graduatorie
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 82
La risposta alle domande valutative
In che misura gli interventi sovvenzionati hanno contribuito a ricostituire il potenziale forestale in foreste danneggiate?
Gli investimenti che contribuiscono a ricostituire il potenziale forestale regionale sono previsti nell’ambito
dell’Azione B “rimboschimento di aree danneggiate da disastri naturali o da incendi con specie più resistenti
a tali avversità”. Al 2012 sono stati finanziati 18 interventi di ricostituzione boschiva in aree percorse da
incendi attraverso la realizzazione di progetti volti al rimboschimento con l’utilizzo di specie più resistenti al
fuoco (pirofite). Di questi, 4 sono a titolarità privata, mentre i restanti 14 sono a titolarità pubblica e
realizzati dal DARFD.
In che misura gli interventi preventivi hanno contribuito al mantenimento delle foreste, con particolare riferimento alla salvaguardia dagli incendi?
Il mantenimento delle foreste è stato garantito attraverso la riduzione del rischio di incendi boschivi
mediante interventi selvicolturali, volti a migliorare la stabilità ecologica delle formazioni boschive, e la
realizzazione e manutenzione di infrastrutture e strutture specifiche per la prevenzione degli incendi boschivi.
Gli interventi della “Azione A –a.1” finalizzati all’azione di protezione delle foreste dagli incendi che si sono
realizzati sul territorio regionale ad opera del Corpo Forestale e del DARFD, hanno previsto opere a finalità
multipla di prevenzione dal dissesto idrogeologico e di prevenzione antincendio. I progetti realizzati, nella
maggior parte dei casi (circa il 60%) hanno avuto quale obiettivo operativo il ripristino e la manutenzione
straordinaria della viabilità forestale esistente, mediante la posa di misto granulometrico, realizzazione di
cunette e realizzazione di muretti di contenimento. I progetti, essendo stati promossi e realizzati dal
medesimo soggetto promotore sono, per la maggior parte dei casi, simili per modalità di progettazione. Un
numero limitato di progetti nell’ambito della Misura 226 (Azione A – a.2), sono stati presentati e finanziati al
solo scopo di difesa idrogeologica e di difesa dall’erosione, mentre la maggior parte dei progetti aveva una
finalità multipla di prevenzione dal dissesto ed antincendio.
A valere sempre sulla “Azione A – a.1” è stato finanziato un progetto di circa 35 milioni di euro che prevede
l’ammodernamento tecnologico ed il potenziamento operativo del sistema di radio-comunicazione del corpo
forestale con l’istallazione e la realizzazione di un sistema di videosorveglianza a tutela del patrimonio
boschivo dell’intera regione. Al sistema di videosorveglianza si affiancano altri progetti finalizzati alla difesa
dagli incendi con la realizzazione di Torrette di avvistamento. In particolare viene finanziata la realizzazione
di 20 torrette e l’adeguamento tecnologico ed operativo di quattro sale operative provinciali oltre all’acquisto
di mezzi antincendio.
In che misura gli interventi sovvenzionati hanno contribuito a migliorare la gestione sostenibile dei terreni forestali?
E’ possibile affermare che tutti i 120 progetti finanziati si inseriscono in un’ottica di sostenibilità. Si tratta
infatti di interventi pubblici realizzati con la formula dei bandi riservati al Corpo Forestale regionale e al
Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali. Di fatto tali Enti territoriali perseguono per definizione
modelli di gestione sostenibili compatibili con la conservazione e il miglioramento dell’ambiente.
In che misura gli interventi sovvenzionati hanno contribuito a migliorare l'ambiente?
La Misura risponde agli obiettivi dell’Asse 2, quali la conservazione della biodiversità, poiché aumentando il
livello di funzionalità della rete di infrastrutture antincendio si riescono a ridurre e a rendere più efficaci i
tempi di intervento diminuendo così i danni sulle superfici forestali percorse dal fuoco. Uno dei principali
elementi di tutela della biodiversità, comune a tutti i progetti della Misura 226, deriva dalla localizzazione
della maggior parte degli interventi in aree forestali di interesse naturalistico, incluse nella Rete Natura 2000
e/o in aree protette, particolarmente sensibili al rischio di incendi.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 83
La distribuzione territoriale dei progetti a finalità multipla ammessi a finanziamento sono coerenti anche con
gli obiettivi di tutela del suolo e del territorio, in quanto tutti ricadono in aree a rischio desertificazione o a
rischio erosivo.
Conclusioni
Il grado di pertinenza degli interventi finanziati, rispetto ai fabbisogni del territorio, può essere considerato di
medio-alto livello. In particolare i progetti finanziati a carico dell’Azione A (azioni preventive di contrasto per
la protezione delle foreste dagli incendi e la difesa dal dissesto idrogeologico e dall'erosione) si sono
localizzati in ambiti prioritari a forte rischio di incendio e a rischio desertificazione.
Analizzando la tipologia dei progetti ammessi a finanziamento si evidenzia la netta prevalenza dell’Azione A e
di spese per gli interventi infrastrutturali, creandosi pertanto i presupposti per una più efficace rete di
prevenzione e di difesa dagli incendi. Numericamente molto inferiori gli interventi della Azione B
(rimboschimento di aree danneggiate da disastri naturali o da incendi con specie più resistenti a tali
avversità) finalizzati alla ricostituzione boschiva in aree percorse da incendi attraverso rimboschimenti con
l’utilizzo di specie più resistenti al fuoco (pirofite). Solo 4 di questi interventi ammessi a finanziamento sono a
stati proposti da soggetti privati, mentre gli altri sono a titolarità pubblica.
Il livello di progettualità, sviluppato dai due soggetti beneficiari pubblici (Corpo Forestale e dall’ Azienda
Foreste Demaniali) è piuttosto uniforme e non emergono particolari elementi di innovazione. Si osserva un
diffuso ricorso all’ingegneria naturalistica e un assoluto rispetto delle prescrizioni regionali, mentre appaiono
poco valorizzate le indicazioni degli studi di incidenza ambientale nei siti della Rete Natura 2000. Un aspetto
da evidenziare dalla progettazione è la realizzazione di opere a finalità multipla (ad es. in grado di prevenire
fenomeni di dissesto idrogeologico ed anche con funzione antincendio).
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 84
MISURA 227 – Sostegno agli investimenti non produttivi
Obiettivi specifici
La Misura 227 sostiene interventi non produttivi, da realizzarsi esclusivamente nelle aree naturali protette
della regione, volti al miglioramento delle superfici forestali sia dal punto di vista ecologico strutturale, sia
con riferimento alla pubblica utilità, intesa nell’accezione di fruibilità turistico-ricreativa sostenibile.
La Misura partecipa pertanto agli obiettivi specifici dell’Asse 2 inerenti la conservazione della biodiversità, la
tutela e diffusione di sistemi agro-forestali ad Alto valore naturale, la tutela della risorsa suolo.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura prevede le seguenti tipologie di intervento:
Azione A) Investimenti per il miglioramento, la valorizzazione e il recupero di ecosistemi forestali
(negli aspetti forestali paesaggistici e faunistici) con particolare riferimento alle formazioni boschive e
vegetali tipiche dell’isola, al fine di aumentare il valore naturalistico e ambientale, sostenendo
limitate attività selvicolturali di rinfoltimento con specie autoctone sporadiche o non sporadiche,
eventualmente sostitutive di quelle alloctone;
Azione B) Investimenti per la realizzazione di strutture ed infrastrutture volte a incrementare la
fruizione turistico-ricreativa e didattica del bosco.
Dotazione finanziaria (*)
Spesa pubblica Spesa privata Spesa totale
Totale FEASR
Importi (Euro) 46.545.533 33.405.540 - 46.545.533
% sul totale PSR 2,14% 2,63% 0,00% 1,57%
% sul totale di Asse 2 5,01% 5,01% 0,00% 4,97%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Tipo di procedura e beneficiari Fasi procedurali Atti
Domande di auto (n.)
Contributo pubblico (Euro)
Interventi a regia regionale con beneficiari Enti
pubblici Approvazione dispositivi di
attuazione e Bandi
DDG. 948 del 05/11/2009
e s.m.i.
Primo Bando a regia regionale rep. 1002 del 25/11/2009
I SF: 20 pervenute
II SF: 45 pervenute
I SF: 5.100.000
II SF: 13.214.550
Secondo Bando rep.12322 del 13/08/2012
17 pervenute 7.911.104
Approvazione graduatorie definitive
I sottofase: DDG 539 del 17/06/2011
II sottofase: 535 del 16/10/2012
I SF: 2 ammissibili
II SF: 17 ammissibili
I SF: 494.281
II SF: 4.603.894
Interventi a titolarietà
regionale con beneficiari DARFD (*)
Attuazione Bandi
Primo Bando riservato DARFD (GURS n. 44 del 08/10/2010)
I SF fase 19 pervenute
8.854.222
Secondo Bando riservato DARFD (GURS n. 33 del 05/08/2011)
I SF: 19 pervenute
II SF: 3 pervenute
III SF: 7 pervenute
I SF: 8.452.622
II SF: 1.330.000
III SF: 3.794.823
Approvazione graduatorie definitive
Primo Bando: DDG 534 del 16/06/2011 6 ammissibili 2.957.621
Secondo Bando
I SF: DDG 991 del 10/11/2011
II SF: DDG 399 del 31/08/2012
III SF: DDG 54/13
I SF: 18 ammissibili
II SF: 18 ammissibili
III SF: 4 ammissibili
I sottofase: 7.652.622
SF = SottoFase temporale della procedura con Bando “aperto”. (*) Dipartimento Azienda Regionale Foreste Demaniali
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 85
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo (1) Valori realizzati (2) Efficacia (2)/(1)
Numero di proprietari di foreste beneficiari
105 65 62%
Volume totale di investimenti (Euro) 50.734.772 26.678.941 52%
Input finanziari Spesa programmata (1) Spesa realizzata (2) Indice di avanzamento (2)/(1)
Fondi pubblici totali (Euro) 46.545.533 8.773.628 19%
Principali risultati
Al dicembre 2012, risultano approvate e ammesse a finanziamento 65 domande, 19 delle quali riconducibili a
privati ed Enti pubblici e 46 realizzati dal Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali attraverso i
propri Uffici Provinciali.
Come illustrato nella seguente Tabella 1, prevalgono gli interventi della Azione A (Investimenti per il
miglioramento, la valorizzazione e il recupero di ecosistemi forestali) spesso in combinazione con l’Azione B
(realizzazione di strutture ed infrastrutture per la fruizione turistico-ricreativa e didattica del bosco).
Considerando la distribuzione geografica, i territori provinciali con maggior numero di interventi sono,
nell’ordine, quelli di Palermo, Enna e Messina.
Tab. 1- Istanze ammesse a finanziamento nella Misura 227, per provincia e per azione (aggiornamento 31/12/2012)
Provincia Misura 227 - Azione A Misura 227 - Azione A-B Misura 227 - Azione B Totale istanze
(n) (n) (n) (n)
Agrigento 3 0 1 4
Caltanissetta 0 0 0 0
Catania 1 0 0 1
Enna 7 1 3 11
Messina 2 6 2 10
Palermo 25 1 1 27
Ragusa 1 0 4 5
Siracusa 6 0 0 6
Trapani 0 0 1 1
Totale 46 8 12 65
Fonte: elaborazione dati del DB SIAN 2012 e graduatorie presenti nel sito istituzionale www.psrsicilia.it/graduatorie
La risposta alle domande valutative
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito al mantenimento o alla promozione di sistemi forestali sostenibili?
L’Azione A è espressamente indirizzata alla tutela della biodiversità e all’adattamento ai cambiamenti
climatici, agendo sulla mitigazione degli effetti negativi dei cambiamenti climatici sulle foreste.
Si evidenzia la netta prevalenza di progetti dell’Azione A (Interventi selvicolturali) che prevedono interventi
su imboschimenti di conifere e/o con eucalipti per creare le condizioni idonee all’insediamento delle specie
autoctone. Gli interventi infrastrutturali della stessa Azione sono di solito estesi a quasi tutti i progetti
creando così i presupposti per una più efficace rete di prevenzione e di difesa del territorio.
La loro distribuzione è quasi uniforme su tutte le provincie, con maggiore concentrazione sulle provincie di
Palermo, Messina e Enna.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 86
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito a rafforzare le zone forestali in termini di utilità pubblica, con particolare riferimento alla fruizione?
I 20 Progetti finanziati nell’ambito delle Azioni A e B hanno previsto una diffusa gamma di interventi tra le
varie sottoazioni, finalizzata a implementare la fruizione pubblica delle aree protette di riferimento. Tra le
tipologie utilizzate emerge il ripristino dei sentieri naturalistici, corredati dalla opportuna segnaletica
informativa ed esplicativa. Nei luoghi più interessanti dal punto di vista paesaggistico o per la presenza di
particolari esempi di flora e fauna, sono state realizzate aree di soste attrezzate con panche, tettoie e cartelli
esplicativi.
In alcuni progetti è prevista le realizzazione della Guida cartacea come strumento conoscitivo e di supporto
all’escursionismo dell’Area protetta.
In più progetti si ha la realizzazione di aree attrezzate per la gestione del cosiddetto “turismo familiare della
domenica” che predilige aree pic-nic fornite di strutture all’uopo e corredate da attrezzature per lo svago dei
più piccoli.
Alcuni progetti hanno preso in considerazione nuovi approcci all’escursionismo naturalistico: uso di
tecnologie sempre più diffuse specialmente nei giovani, portano alla richiesta di particolari forme di fruizione
dei percorsi che si snodano nelle Aree protette con sistemi di audioguide o di GPS.
Interessante il Progetto redatto per servire diverse Riserve per espletare il Geocaching, un tipo di caccia al
tesoro in cui i partecipanti usano un ricevitore GPS per nascondere o trovare oggetti o strutture.
In che misura gli interventi sovvenzionati hanno contribuito a migliorare l'ambiente e a preservare il paesaggio?
L’Azienda Foreste, attraverso gli Uffici provinciali, ha redatto progetti mirati, su soprassuoli in evidente stato
di pericolo potenziale perché facile esca per gli incendi e poco disponibili ad una gestione ad ampia valenza
selvicolturale, con lo specifico obiettivo di riportare attraverso quanto predisposto dalla Misura 227,
soprattutto dall’Azione A, il soprassuolo interessato ad un alto grado di efficienza ecologica.
L’analisi territoriale dei progetti finanziati ha evidenziato la buona correlazione tra la distribuzione degli
interventi e le aree individuate come prioritarie per gli la conservazione del suolo, la tutela dall’erosione e dal
rischio di desertificazione.
Conclusioni
In base agli indicatori comuni di “prodotto”, la Misura presenta un avanzamento fisico soddisfacente, avendo
fino al dicembre 2012 approvato interventi presentati da 65 soggetti proprietari di foreste, per una valore
complessivo degli investimenti di poco meno 27 Milioni di Euro. Queste due valori conseguiti entro il 2012
rappresentano, rispettivamente, il 63% e il 52% dei valori –obiettivo definiti nel PSR.
Tra gli interventi finanziabili prevalgono quelli di cui all’Azione A (Investimenti per il miglioramento, la
valorizzazione e il recupero di ecosistemi forestali) spesso in combinazione con l’Azione B (realizzazione di
strutture ed infrastrutture per la fruizione turistico-ricreativa e didattica del bosco).
I più numerosi progetti dell’Azione A) intervengono su imboschimenti di conifere e/o con eucalipti per creare
le condizioni idonee all’insediamento delle specie autoctone; gli interventi infrastrutturali della stessa Azione
sono di solito estesi a quasi tutti i progetti, creando così i presupposti per una più efficace rete di
prevenzione e di difesa del territorio. Per l’Azione B) sono stati presentati progetti di diversa consistenza
tecnica, alcuni dei quali ben strutturati e completi sotto il profilo tecnico. Alcuni progetti si distinguono per
un’ampia analisi delle condizioni iniziali dell’area, motivando la scelta della tipologia d’intervento e mettendo
in risalto la sinergia tra le sottoazioni e l’adattabilità con il sistema territoriale su cui ricadono.
In linea generale, emerge che il grado di pertinenza rispetto ai fabbisogni del territorio, indicata come
priorità di intervento, possa essere considerata di medio-alto livello. Anche per questa Misura si osserva un
diffuso ricorso all’ingegneria naturalistica e un assoluto rispetto delle prescrizioni regionali.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 87
MISURA 311 - Diversificazione verso attività non agricole
Obiettivi specifici
L’analisi SWOT del PSR ha evidenziato un recente notevole incremento del numero delle aziende regionali
che diversificano le proprie attività, in particolare verso l’agriturismo. Ciò nonostante la multifunzionalità delle
imprese agricole non ha ancora espresso in Sicilia tutte le proprie reali potenzialità e presenta dunque ampi
margini di crescita, soprattutto nelle aree più interne e marginali del territorio regionale. La Misura 311
incentiva quindi la diversificazione delle attività aziendali nel settore turistico (anche attraverso interventi di
qualificazione e promozione dell’offerta “nella direzione di un miglioramento del livello qualitativo dei servizi
disponibili e nella differenziazione dell’offerta territoriale delle diverse aree rurali”), socio-didattico e
ricreativo, nonché nell’uso di fonti rinnovabili per produrre energia in modo sostenibile. Ciò con la finalità
ultima di una crescita/stabilizzazione reddituale ed occupazionale degli operatori agricoli attivi nelle aree
rurali.
La Misura contribuisce agli obiettivi specifici dell’Asse 3 del PSR relativi al “mantenimento e/o creazione di
opportunità occupazionali e di reddito nelle aree rurali” e al “miglioramento dell’attrattività dei territori rurali
per le imprese e le popolazioni locali”.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura 311 incentiva la diversificazione delle attività aziendali nel settore turistico (azione A), socio-
didattico e ricreativo (azione C), nonché nell’uso di fonti rinnovabili per produrre energia in modo sostenibile
(azione B).
La Misura è rivolta agli imprenditori agricoli e a membri della famiglia agricola (solo per le azioni B e C) e
viene attivata nelle aree di ruralità C e D e nella sottozona A1. L’azione A viene attivata anche nell’area B
esclusivamente negli agriturismi/ fattorie esistenti o nelle aziende che presentano svantaggi strutturali. Gli
interventi possono inoltre essere inseriti all’interno del cosiddetto “pacchetto giovani”, in associazione con la
Misura 112. Gli aiuti sono erogati sotto forma di contributi in conto capitale e/o in conto interessi, o in forma
combinata, con un'intensità pari al 75% delle spese ammesse5.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 112.535.191 64.370.130 71.782.538 184.317.729
% sul totale PSR 5,18% 5,06% 9,01% 6,21%
% sul totale di Asse 3 49,21% 48,95% 68,64% 55,31%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
5 Per le Azioni A e B è stato emanato un bando specifico in applicazione dell'art. 3 del regime provvisorio D.P.C.M. 3/6/2009. Questo, in alternativa al regime de minimis, prevedeva un contributo massimo concedibile di 500.000 euro nel triennio dal 1/1/2008 al 31/12/2010 ed era riservato alle imprese che non versavano in condizioni di difficoltà economico-finanziarie alla data del 30/6/2008.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 88
Lo stato di attuazione della Misura (al marzo 2013)
Avanzamento procedurale
Azione A. Agriturismo: avanzamento procedurale al 31 marzo 2013 Regime di sostegno
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (Euro)
De minimis
Approvazione e pubblicazione
Bando GURS n.47 del 9/10/2009
124 22.801.856
Approvazione graduatoria definitiva
DDG n. 1335 del 28/10/2010 e DDG n.1913 del 30/06/2011
102 14.524.246
Regime transitorio
Approvazione e pubblicazione
Bando GURS n.17 del 9/04/2010
135 63.768.695
Approvazione graduatoria definitiva
DDG n.1482 del 04/11/2010 e DDG n.3068 del 19/09/2011
97 43.768.098
Pacchetto giovani
Approvazione graduatoria definitiva
DDG n.1218 del 20/05/2011 147 28.401.902
Azione B. Produzione di energia da fonti rinnovabili: avanzamento procedurale al 31 marzo 2013 Regime di sostegno
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (Euro)
De minimis
Approvazione e pubblicazione
Bando GURS n.25 del 26/05/2010
47 7.324.592
Approvazione graduatoria definitiva
DDG n.781 del 30/06/2011 30 4.166.792
Regime transitorio
Approvazione e pubblicazione
Bando GURS n.25 del 26/05/2010
41 7.682.319
Approvazione graduatoria definitiva
DDG n.1564 del 07/12/2010 31 6.599.895
Pacchetto giovani
Approvazione graduatoria definitiva
DDG n.1218 del 20/05/2011 62 4.608.129
Azione C. Didattica e altre forme di diversificazione: avanzamento procedurale al 31 marzo 2013
Regime di sostegno
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (Euro)
De minimis
Approvazione e pubblicazione
Bando
GURS n.54 del 27/11/ 2009 (didattica)
GURS n.27 dell’11/06/2010 (altre forme)
10 (didattica)
114 (altre forme)
1.672.256 (didattica)
Approvazione graduatoria definitiva
DDG n.1417 dell’ 1/12/2010 – DDG n.1138 del 15/09/2011 – DDG n.1046 del 23/08/2012
9 (didattica)
84 (altre forme)
1.522.388 (didattica)
6.434.414 (altre forme)
Regime transitorio
Approvazione e pubblicazione
Bando GURS n.27 del 11/06/2010
10 (altre forme) 3.705.106 (altre forme)
Approvazione graduatoria definitiva
DDG n.1196 del 11/11/2010 4 (altre forme) 1.715.437 (altre forme)
Pacchetto giovani
Approvazione graduatoria definitiva
DDG n.1218 del 20/05/2011 40 5.432.500
Fonte: elaborazione su graduatorie definitive (bando singolo) e dati forniti dal Responsabile di Misura (pacchetto giovani)
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 89
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di risultato Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Posti di lavoro lordi creati (ETP)
Incremento del valore aggiunto lordo non agricolo nelle aziende beneficiarie (000 Euro)
775
9.690
0,16
18
0%
0%
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero beneficiari totali
Volume totale di investimenti (000 Euro)
650
184.318
603
93 %
Input finanziari Spesa programmata
2007-2013 (euro) (1)
Spesa sostenuta
al 31.12.2012 (euro)
Avanzamento della spesa (%)
Spesa pubblica (Euro) 112.535.191 54.160.416 48%
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR versione 5 – Decisione C(2012) 9760 del 19.12.2012 (2) al marzo 2013 Elaborazioni Agriconsulting su dati Regione Siciliana (Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari) e banca dati SIAN.
Principali risultati
Al 31 marzo del 2013 sono state ammesse a finanziamento complessivamente 357 istanze alle quali se ne
aggiungono ulteriori 246 istanze nell’ambito del “pacchetto giovani”6, per un totale quindi di 603 istanze
finanziate (per oltre 130 milioni di euro di contributo pubblico).
La valutazione degli effetti del sostegno e la risposta alle Domande Valutative viene effettuata a partire dai
dati di monitoraggio disponibili e dai risultati di un approfondimento di indagine svolto nel 2012 sui due soli
progetti che risultano conclusi al 31 dicembre del 20117. Si tratta di interventi a valere sull’Azione A,
realizzati in provincia di Enna e di Caltanissetta in strutture agrituristiche già operanti al momento della
presentazione della domanda di aiuto (per una loro descrizione ed analisi di dettaglio si rimanda all’APPENDICE
di Misura).
La risposta alle domande valutative
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno promosso la diversificazione delle attività delle famiglie agricole in attività non agricole? Concentrare l'analisi sulle attività più importanti al riguardo.
I 603 progetti finanziati riguardano in particolar modo investimenti volti all’attivazione/miglioramento di
attività agrituristiche in azienda, realizzati in aree ad elevata ruralità da parte soprattutto di giovani e donne.
6 In 3 domande nel “pacchetto giovani” sono previsti investimenti sia sull’Azione 311.A, sia sull’Azione 311.B; pertanto la somma delle domande nelle singole azioni (359) eccede il totale (357) indicato nel testo. 7 Cioè interventi nei quali, al momento dell’indagine, è trascorso almeno un anno dal completamento dell’investimento sovvenzionato, periodo minimo (la metodologia comunitaria consiglia due anni) entro il quale è possibile tentare una valutazione di effetti ad esso attribuibili.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 90
Fig. 1 - Domande finanziate per azione (fonte: Delibere di finanziamento)
L’Azione A-agriturismo assorbe il 57% delle domande
(Figura 1): i 346 agriturismi sovvenzionati rappresentano
quasi il 60% delle aziende autorizzate in Regione, a
conferma del ruolo particolarmente importante che
riveste il PSR nel sostegno al settore. E’ comunque
interessante segnalare il peso crescente delle altre forme
di diversificazione e degli interventi sulle energie
rinnovabili nelle sottofasi più recenti.
Dal punto di vista della localizzazione degli interventi, le
aree a più elevata ruralità (aree C e D) assorbono la
quasi totalità delle domande ammissibili, considerando
peraltro che solo l’Azione A prevedeva la possibilità di
finanziare interventi in area B.
Fig. 2 - Donne e giovani: confronto col dato di contesto (fonte: Delibere di finanziamento e ISTAT, Censimento dell’Agricoltura 2010)
Oltre un terzo delle ditte individuali
beneficiarie è condotto da giovani
agricoltori, dato ampiamente superiore a
quanto rilevato sul totale dei capi
azienda siciliani (il 12%). Una analoga
differenza si verifica nel considerare le
conduttrici donne, pari al 30% nelle
aziende totali regionali e al 39% nelle
sole aziende beneficiarie.
I giovani, le donne ed i territori a
maggior grado di ruralità assumono
dunque nel complesso un peso
consistente all’interno del parco progetti
finanziato, a conferma del fatto che
l’aiuto pubblico si sta indirizzando
correttamente verso le categorie individuate in fase di programmazione come maggiormente “bisognose” del
sostegno.
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito al miglioramento della qualità e all’ampliamento dei servizi offerti in relazione alla fruizione rurale e all'agricoltura sociale?
Il parco progetti sovvenzionato sembra muovere in direzione di un complessivo arricchimento dell’offerta
agrituristica, nell’ottica di un miglioramento dell’attrattività aziendale che consenta risultati economici nel
medio-lungo periodo.
Entrambi i progetti indagati (gli unici conclusi al 2011) non comportano la realizzazione di nuovi posti
letto/posti tavola in azienda, ma mirano al miglioramento complessivo dell’attrattività aziendale, nell’ottica di
un utilizzo più stabile e continuativo della capacità ricettiva già esistente. Si tratta cioè di investimenti volti a
superare specifici punti di debolezza dell’offerta aziendale quali l’eccessiva stagionalità dei flussi in un caso,
la scarsa varietà dell’offerta nell’altro. In entrambi i casi indagati, inoltre, sono gli stessi titolar i interpellati a
sottolineare come il principale fattore d’attrazione per gli ospiti sia proprio l’offerta agrituristica ampia e
diversificata, ulteriormente arricchita grazie al sostegno.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 91
In che modo gli investimenti sovvenzionati hanno avuto effetti duraturi sul reddito e sulla riduzione
dei costi di produzione delle famiglie agricole?
Pur in presenza di una situazione di contesto particolarmente difficile (ridotta capacità di spesa da parte dei
potenziali ospiti, accorciamento della permanenza media e complessiva tendenza alla contrazione dei flussi
turistici), già a distanza di poco più di un anno dal loro completamento gli investimenti indagati hanno
prodotto alcuni effetti positivi sui flussi turistici in entrata e quindi sul fatturato delle aziende beneficiarie.
L’arricchimento ed il completamento dell’offerta agrituristica si è tradotto - attraverso l’allungamento della
stagione turistica e l’arrivo di ospiti anche nei periodi dell’anno che in precedenza facevano registrare invece
alcune difficoltà - in un incremento delle presenze per pernottamento e dei pasti venduti. Ciò ha contribuito
dunque a contrastare la tendenza alla contrazione del fatturato aziendale connessa alla crisi economica in
atto e a determinare effetti positivi sul Valore aggiunto aziendale (+15%).
In che misura il sostegno ha contribuito a migliorare la diversificazione e lo sviluppo
dell'economia rurale?
Oltre un quarto dei beneficiari della Misura è inserito in una delle Strade del Vino e dei Prodotti tipici attive
nella regione e circa un quinto degli investimenti finanziati riguarda servizi che favoriscono la fruizione del
territorio e valorizzano le tradizioni locali. La valorizzazione integrata delle specificità eno-gastronomiche
tradizionali delle aree rurali sembra quindi operare in direzione di una diffusione e moltiplicazione sul
territorio degli effetti economici prodotti dal sostegno negli agriturismi beneficiari. L’interazione virtuosa
esistente fra azienda agrituristica e territorio circostante, in un senso (es. ospiti dell’agriturismo che
spendono nell’area) e nell’altro (es. turisti attratti dalle specificità del territorio che pernottano in
agriturismo), sarà comunque ulteriormente approfondita nell’ambito dell’attività valutativa.
In che misura il sostegno ha promosso la creazione di posti di lavoro supplementari per le famiglie
agricole al di fuori del settore agricolo?
L’incremento delle presenze turistiche e dei pasti venduti a seguito dell’investimento ha comportato nelle due
aziende indagate una maggiore richiesta di lavoro, soddisfatta soprattutto da forza lavoro familiare
sottoutilizzata in alcuni periodi dell’anno. Gli investimenti sovvenzionati determinano quindi alcuni - seppur
limitati (+5%) - effetti sull’impiego di manodopera nelle aziende beneficiarie. Tali effetti assumono del resto
un’importanza particolare se inseriti e valutati in un contesto in cui la manodopera impiegata nelle aziende
agricole presenta una tendenza alla riduzione.
L’effetto che l’intero parco progetti ad oggi sovvenzionato potrà produrre sull’impiego complessivo di
manodopera non è al momento ancora quantificabile: esso dipende infatti dalla tipologia degli interventi e, in
particolare, dal fatto che venga creata o meno nuova capacità produttiva in azienda.
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito a migliorare la qualità della vita
nelle zone rurali?
L’obiettivo ultimo della Misura e dell’Asse 3 nel suo complesso, peraltro molto ambizioso, è quello di
migliorare la qualità della vita della popolazione rurale. In una fase in cui il grado di completamento dei
progetti finanziati è ancora limitato, è possibile rifarsi solo preliminarmente a quanto espresso dai due
soggetti beneficiari indagati. Nonostante i risultati reddituali ed occupazionali garantiti dagli investimenti
sovvenzionati - non particolarmente marcati ma comunque nel complesso soddisfacenti anche alla luce della
fase di particolare difficoltà economica in atto - i beneficiari intervistati non hanno finora rilevato
miglioramenti sostanziali nella percezione della qualità della vita.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 92
Conclusioni
La Misura in esame è la prima dell’Asse 3 ad essere stata avviata e presenta ad oggi un discreto stato di
avanzamento in termini di progetti sovvenzionati e di spesa pubblica impegnata; tuttavia gli interventi
completati rappresentano ancora una porzione molto ridotta del parco progetti finanziato.
Tali ritardi si riflettono inevitabilmente anche sulla manifestazione degli effetti della Misura, che hanno
bisogno di almeno un anno dalla conclusione dell’intervento affinché inizino ad essere evidenti e rilevabili. Le
indagini dirette in programma sono dunque state necessariamente realizzate sugli unici due progetti conclusi
entro il 2011.
La Misura ha finanziato finora soprattutto agriturismi (azione A), anche se le altre tipologie d’intervento (in
particolar modo l’azione B, energie rinnovabili) mostrano nel tempo un interessante trend crescente. Nelle
strutture agrituristiche sembrano assumere un ruolo importante gli investimenti volti a migliorare l’attrattività
aziendale attraverso l’ampliamento e l’arricchimento dei servizi offerti al turista, coerentemente con
l’obiettivo programmatico regionale di “incrementare la tipologia e la qualità dei servizi agrituristici offerti”.
Di fatto dunque, in una situazione di difficoltà del settore, di riduzione della capacità di spesa del potenziale
turista e di contrazione dei flussi in alcune zone della Regione, l’imprenditore agrituristico beneficiario
sembrerebbe correttamente puntare, più che sulla creazione di nuova capacità produttiva, sul miglior utilizzo
- più stabile e meno esposto alle oscillazioni stagionali - di quella già esistente.
Nelle due aziende sottoposte ad indagine, l’arricchimento dell’offerta aziendale, anche con investimenti
contenuti, ha determinato un complessivo miglioramento della redditività aziendale, contribuendo a
contrastare efficacemente la tendenza alla contrazione delle entrate da attività agricole tradizionali. Anche gli
effetti sull’impiego di manodopera, seppur molto limitati, rappresentano un interessante segnale di
controtendenza rispetto alla crisi economica in atto.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 93
MISURA 312 - Sostegno alla creazione ed allo sviluppo di microimprese
Obiettivi specifici
La Misura 312 è volta alla “vitalizzazione” economica delle aree rurali, favorendo la creazione e lo sviluppo di
microimprese in settori extra-agricoli, fortemente collegate e/o integrate alla produzione primaria ed al
territorio. Ciò con la finalità generale di contrastare la tendenza al declino economico e sociale ed allo
spopolamento, delle aree rurali più marginali.
La Misura contribuisce pertanto all’obiettivo specifico dell’Asse 3 del PSR relativo al “mantenimento e/o
creazione di opportunità occupazionali e di reddito nelle aree rurali”.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura sovvenziona la creazione e lo sviluppo di microimprese, articolandosi in quattro Azioni distinte:
A. trasformazione e commercializzazione artigianale dei prodotti tipici;
B. produzione e vendita di energia da fonti rinnovabili;
C. incentivazione di microimprese nel settore degli eco-servizi e degli altri servizi alle imprese di natura extra-agricola;
D. incentivazione di microimprese nel settore del commercio.
Il sostegno, che riguarda esclusivamente i prodotti non compresi nell’Allegato I del Trattato, si rivolge alle
microimprese così come definite nella raccomandazione 2003/361/CE della Commissione e viene attivato
nelle aree di ruralità C e D. Gli aiuti (75% delle spese ammesse) sono erogati in forma di contributi in conto
capitale e/o in conto interessi, o in forma combinata. La Misura è attivata anche con approccio Leader (Asse
4 del PSR) e può dunque essere inserita all’interno dei diversi Piani di Sviluppo Locale. La presente Misura, in
quanto attivabile anche con approccio Leader, ha scontato in fase di avvio i ritardi accumulati per
l’attuazione dell’Asse 4. Per la definizione del bando di Misura con approccio “tradizionale” è stato infatti
necessario attendere i PSL definitivi, in modo da individuare con certezza i territori “eligibili” (aree non
“Leader” o territori dei GAL che non prevedono l’attivazione della Misura).
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 26.448.431 15.128.502 18.593.947 45.042.378
% sul totale PSR 1,22% 1,19% 2,33% 1,52%
% sul totale di Asse 3 11,57% 11,50% 17,78% 13,52%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 94
Lo stato di attuazione della Misura (al marzo 2013)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e
Bando
Az.A-C-D: DDG n.969 del 26/07/2011 – GURS n.1 del 5/01/2011 Az.B: DDG n. 1485 del 27/10/2011 – GURS n.50 del 2/12/2011
Azioni A-C-D: 36 pervenute Az.B: 46 Leader: 312
Azioni A-C-D: 5.520.546 Importo richiesto Azione B: 6.390.068 Importo richiesto Leader: 35.289.942
Approvazione graduatorie definitive
Az.A-C-D: DDG n.153 del 04/03/2013 Az.B: DDG n. 1508 del 22/11/2012- DDG 266 del 12/03/2013
Az.A-C-D: 24 ammissibili Az.B: 19 Leader: 113
Az.A-C-D: 3.966.328 Az.B: 2.386.381 Leader: 11.996.354
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1) Valori realizzati
(2) Efficacia (2)/(1)
Microimprese beneficiarie Volume totale di investimenti (000 Euro)
145
45.042
43
30%
Input finanziari Spesa programmata
(1) Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1) Spesa pubblica (Euro) 26.448.431 0 0%
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al marzo 2013
Principali risultati
A fronte di un discreto avanzamento della Misura dal punto di vista dei progetti finanziati, non si rileva al 31
dicembre del 2012 alcun progetto concluso. La valutazione dei risultati della Misura, soprattutto di quelli
economici ed occupazionali, non può dunque essere ancora effettuata compiutamente; di seguito si svolgono
comunque alcune considerazioni di natura previsionale basate sui dati di monitoraggio disponibili.
La risposta alle domande valutative
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito a promuovere la diversificazione e
l’imprenditorialità?
Le domande finanziate sono complessivamente 156, con una chiara prevalenza (72%) di quelle
sovvenzionate con approccio Leader.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 95
Fig. 1 - Numero di domande finanziate per azione (fonte: Delibere di finanziamento)
Le microimprese artigiane beneficiarie
(Azione A) sono la metà di quelle
finanziate, grazie all’apporto quasi
esclusivo delle iniziative Leader. Si tratta
di interventi molto omogenei fra loro, che
riguardano la ristrutturazione di immobili
e/o l’acquisto di attrezzature nell’ambito
di attività di trasformazione e vendita di
prodotti tipici del territorio, quasi
esclusivamente di natura eno-
gastronomica, per circa i due terzi
prodotti da forno e di pasticceria. Molto
più vario e diversificato è il ventaglio
degli interventi sovvenzionati nell’ambito dell’Azione C (quasi un terzo del totale), che spaziano dagli
investimenti per la valorizzazione e la fruizione turistica del territorio (centri informazione, noleggio biciclette
elettriche, organizzazione di fiere e sagre, ecc.), a quelli volti alla manutenzione del paesaggio e del verde
pubblico, dalla realizzazione di impianti per attività sportive e ricreative, all’acquisto di arredi e attrezzature
per l’attività di catering. Secondario è il peso delle altre linee d’intervento: l’Azione B finanzia microimprese
“energetiche” che realizzano in gran parte (circa l’80%) investimenti per nuovi impianti fotovoltaici con una
potenza non superiore ai 20 Kwp; i veri e propri “servizi alle imprese“ (azione D) assumono invece un ruolo
marginale all’interno del parco progetti.
Oltre la metà delle microimprese beneficiarie è di nuova costituzione. Tale percentuale cresce fino a oltre il
65% nel caso delle microimprese beneficiarie dell’Azione C. Circa i due terzi degli interventi finanziati si
localizzano nelle aree C, mentre le zone a maggior grado di ruralità, nonostante la priorità che le premiava in
fase di selezione delle domande, fanno registrare solo il 34% delle domande.
Fig. 2 - Donne e giovani: confronto col dato di contesto (Fonte: Delibere di finanziamento e Unioncamere 2012)
Le donne rappresentano il 45% dei
beneficiari, un dato ampiamente superiore
al peso relativo dell’imprenditoria
femminile in Regione (il 26%).
Particolarmente presente fra i beneficiari è
la componente giovanile, con quasi i due
terzi delle microimprese condotte da
imprenditori con meno di 40 anni, a fronte
di una percentuale del 15% rilevata a
livello regionale (dato solo parzialmente
confrontabile in quanto relativo agli
imprenditori siciliani con meno di 35 anni).
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito a promuovere la creazione di posti di
lavoro supplementari nelle zone rurali?
In assenza di progetti conclusi, non è ancora possibile effettuare valutazioni precise riguardo alle ricadute
delle iniziative sovvenzionate sull’utilizzo di manodopera. Facendo leva sul grado di attribuzione del criterio di
priorità che premiava in fase di selezione delle domande la creazione occupazionale, l’effetto sembra però
potenzialmente interessante, con una stima di oltre una nuova unità di lavoro per intervento finanziato. La
creazione occupazionale (potenziale) sembra d’altro canto concentrarsi in alcuni grandi interventi, finanziati
soprattutto nell’ambito dell’Azione C, mentre nella gran parte delle microimprese sovvenzionate l’effetto del
sostegno sull’utilizzo di manodopera in azienda appare assai più limitato.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 96
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito a migliorare la diversificazione e lo
sviluppo dell'economia rurale?
Il sostegno offerto dalla Misura a 156 microimprese contribuisce, anche se ancora solo potenzialmente, alla
rivitalizzazione del tessuto produttivo delle aree rurali interessate. Ciò soprattutto se si considera che oltre la
metà delle microimprese viene costituita ex-novo e che spesso esse operano in zone rurali marginali o in
declino che soffrono in maniera particolare la fase attuale di forte difficoltà economica.
In tale contesto quindi, anche piccoli risultati economici conseguiti dal beneficiario grazie all’intervento
sovvenzionato assumono un’importanza particolare e possono contribuire ad attivare dinamiche virtuose di
sviluppo auto sostenuto del territorio o anche semplicemente fungere da stimolo per fenomeni emulativi da
parte di altri soggetti. In quest’ottica è essenziale il ruolo della programmazione decentrata (Leader)
nell’offrire ai potenziali beneficiari un’idea forte di sviluppo del territorio, attorno alla quale progettare ed
implementare le attività imprenditoriali sovvenzionate.
Interessante segnalare in questa fase la buona qualità progettuale con riferimento ad alcuni elementi
specifici che possano potenziare, anche nel medio periodo, l’effetto reddituale degli interventi e favorirne la
diffusione sul territorio: il 78% dei progetti sovvenzionati prevede l’utilizzo di tecnologie informatiche e/o
telematiche, il 72% delle iniziative include “investimenti contraddistinti da innovazione tecnologica”, mentre il
73% degli interventi completa una filiera produttiva già operante sul territorio.
In che misura il sostegno ha contribuito alla diffusione dei prodotti commercializzati dalle
microimprese, con particolare riguardo ai prodotti tipici locali?
Le 83 microimprese beneficiarie delle Azioni A e D trattano tutte produzioni tipiche locali, in gran parte di
natura eno-gastromonica. Si tratta soprattutto di piccoli forni e pasticcerie, che producono e vendono
prodotti della tradizione siciliana; meno diffuse (10% del totale) le microimprese che trasformano e
commercializzano oggetti d’artigianato (es. manufatti in legno). Entrambe contribuiscono comunque alla
valorizzazione ed alla diffusione dei prodotti tipici locali, la cui “portata” in termini di valore commercializzato
verrà valutata in fase di indagine diretta.
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito a migliorare la qualità della vita
nelle zone rurali?
L’obiettivo ultimo della Misura e dell’Asse 3 nel suo complesso, peraltro molto ambizioso, è quello di
migliorare la qualità della vita della popolazione rurale. In una fase in cui non si rileva alcun progetto
concluso non è però possibile avanzare ancora alcuna ipotesi a riguardo.
Conclusioni
La Misura, anche se avviata in ritardo e quindi ancora ad un insufficiente stato d’attuazione, sembra poter
determinare discrete ricadute sul reddito e sull’occupazione delle microimprese beneficiarie, per oltre la metà
di nuova costituzione, e contribuire quindi a contrastare la tendenza al declino economico delle aree rurali
più marginali. E’ interessante notare a proposito l’elevata partecipazione alla Misura da parte di giovani e
donne, cioè delle categorie generalmente più esposte alla crisi economica in atto.
Il sostegno sembra finora avere privilegiato le piccole attività di trasformazione e vendita legate alle
tradizioni delle zone rurali interessate; è a riguardo importante il ruolo dei GAL (oltre i due terzi dei progetti
finanziati vengono attuati con approccio Leader), che hanno spesso declinato la presente Misura nel senso
della valorizzazione delle specificità del territorio, soprattutto di quelle eno-gastronomiche, nell’ottica del
rafforzamento del settore turistico locale.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 97
MISURA 313 - Incentivazione delle attività turistiche
Obiettivi specifici
La Misura si propone di rilanciare l’attrattività delle aree rurali facendo leva su “prodotti turistici” integrati,
capaci di coniugare le valenze ambientali, paesaggistiche, tradizionali, culturali e enogastronomiche e
l’offerta ricettiva. Nello specifico punta alla valorizzazione degli itinerari rurali intesi come percorsi di fruizione
multiculturale e diversificata di tale sistema di risorse.
Il sostegno ad approcci organizzati e strutturati di miglioramento della qualità e della quantità dei servizi
turistici offerti nelle aree rurali risponde, altresì, alla priorità di diversificazione delle opportunità di reddito
delle imprese agricole.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura 313, articolata in due azioni distinte, sostiene da un lato (azione A) lo sviluppo e
l’infrastrutturazione degli itinerari rurali (incentivando ad esempio la realizzazione centri di informazione e
accoglienza turistica, segnaletica turistica e agrituristica), dall’altra (azione B) la fornitura di servizi per la
fruizione degli itinerari stessi sovvenzionando la realizzazione di materiale informativo, partecipazione a fiere
di settore, creazione di siti web e di servizi telematici e multimediali. La Misura si rivolge prioritariamente alle
aree a maggiore ruralità C e D e alla sottozona A1.
Beneficiari dell’incentivo sono gli Enti locali territoriali (in forma singola o associata), associazioni di imprese,
fondazioni ed associazioni senza scopo di lucro, oltre alla Regione stessa ed a suoi Enti strumentali o
controllati. L’intensità dell’aiuto è modulata in base alla natura giuridica dei beneficiari: 75% per i soggetti
privati, 100% nel caso di beneficiari pubblici.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica Spesa privata Spesa totale
Totale FEASR
Importi (Euro) 11.000.000 6.292.000 6.500.000 17.500.000
% sul totale PSR 0,51% 0,49% 0,82% 0,59%
% sul totale di Asse 3 4,81% 4,78% 6,22% 5,25%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale – misura ordinaria
Azioni Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (Euro)
A - infrastrutture Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG n. 860 del 13.07.2011
I Bando GURS n. 1 del 5/01/2012 (azioni A e B)
I SF: 22 pervenute I SF: 21.150.226
importo richiesto B - servizi I SF: 30 pervenute
A - infrastrutture Approvazione graduatoria definitiva
DDG n. 147 del 26/02/2013
I SF: 12 ammissibili I SF: 13.136.133
importo ammissibile B - servizi I SF: 18 ammissibili
SF = SottoFase temporale della procedura con Bando “aperto”.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 98
Avanzamento procedurale – misura con Approccio Leader
GAL Az. Fasi procedurali Atti
Domande di aiuto
pervenute (n.)
Contributo pubblico richiesto (euro)
ELIMOS
A
Avviso Manifestazioni di interesse GURS 13 del 30.03.2012 11 1.778.038,98
Pubblicazione graduatoria definitiva
GURS 7 dell'8/02/2013 5 847.058,98
ELORO
A
Pubblicazione bando GURS 25 del 22/06/2012 13 1.990.937,13
Approvazione graduatoria provvisoria
Delibera CDA 19/12/2012 13 343.416,16
ETNA
A
Pubblicazione bando GURS 21 del 22/5/2012 19 3.357.903,42
Pubblicazione graduatoria definitiva
GURS 6 dell'1/2/2013 6 1.757.634,38
B
Avviso Manifestazioni di interesse GURS 21 del 22/5/2012 13 606.819,68
Pubblicazione graduatoria definitiva
GURS 6 dell'1/2/2013 5 591.890,68
KALAT
A
Pubblicazione bando GURS 20 del18/05/2012 13 893.817,58
Pubblicazione graduatoria definitiva
Avviso prot 3115 del 29.01.2013 8 484.956,53
METROPOLI EST B Avviso Manifestazioni di interesse GURS 16 del 20/04/2012 0 0,00
A
Avviso Manifestazioni di interesse GURS 16 del 20/04/2012 9 830.430,27
Pubblicazione graduatoria definitiva
GURS 51 del 30/11/2012 9 830.430,27
PELORITANI B Pubblicazione bando 15 3.992.733,39
ROCCA DI CERERE
A
Pubblicazione bando GURS 18 del 04/05/2012 12 2.729.826,90
Pubblicazione graduatoria definitiva
GURS 2 delll'11/01/2013 2 357.934,36
B
Pubblicazione bando GURS 18 del 04/05/2012 9 1.007.630,12
Pubblicazione graduatoria definitiva
GURS 2 delll'11/01/2013 0 0,00
SICANI A,B Avviso Manifestazioni di interesse GURS 17 del 27-04-2012 43 3.061.531,96
SICILIA CM
A
Pubblicazione bando GURS 17 del 27-04-2012 1 200.000,00
Pubblicazione graduatoria definitiva
GURS 7 dell'8/02/2012 0 0,00
TERRE ETNA E ALCANT A
Pubblicazione bando GURS 19 del 11/05/2012 12 2.745.548,93
Pubblicazione graduatoria definitiva
GURS 6 dell'1/02/2013 11 2.225.405,93
B Pubblicazione bando GURS 19 del 11/05/2012 15 2.096.308,75
Pubblicazione graduatoria definitiva
GURS 6 dell'1/02/2013 0 0,00
TERRE NISSENO A Avviso Manifestazioni di interesse GURS 21 del 25/05/2012 14 1.563.132,64
B Avviso Manifestazioni di interesse GURS 21 del 25/05/2012 12 2.848.990,28
TERRE NORMANNE A
Pubblicazione bando GURS 16 del 20/04/2012 7 511.196,60
Pubblicazione graduatoria definitiva
GURS 51 del 30/11/2012 1 100.000,00
B
Pubblicazione bando GURS 16 del 20/04/2012 18 1.098.704,87
Pubblicazione graduatoria definitiva
GURS 51 del 30/11/2012 3 299.900,00
TOTALE DOMANDE PERVENUTE 236 31.313.551,50 TOTALE DOMANDE AMMESSE 39 5.269.805,20
Fonte: elaborazione su graduatorie definitive
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di nuove iniziative turistiche sovvenzionate
Volume totale degli investimenti (Euro)
60
18.500.000
0
0
0%
0%
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 11.000.000 0 0%
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 99
Principali risultati
I progetti ammissibili concernono punti di informazione e di accoglienza turistica, la definizione di itinerari e
la realizzazione del relativo materiale informativo e promozionale, informatico e cartaceo- Gli itinerari sono di
vario tipo, alcuni generalisti, altri tematici, ad esempio in relazione al mezzo di percorrenza (es. itinerari in
bicicletta, caratteristica che aumenta le ricadute del sostegno). La maggior parte delle domande (26) è stata
avanzata da fondazioni o associazioni di promozione turistica, mentre tre sono i progetti presentati da Enti
pubblici. Soltanto una domanda proviene da un’associazione di imprese, l’Unione Regionale Albergatori, che
propone un progetto di promozione.
Le iniziative, come atteso, si concentrano nelle aree a maggiore ruralità: 19 iniziative interessano
congiuntamente le aree C e D mentre nove ricadono esclusivamente in aree D. Soltanto due domande
interessano le aree B. Altrettanto cospicua è la quantità di progetti che riguardano aree interessate da
produzioni di qualità (29) ed aree protette (23). I progetti provengono da varie province, con una
significativa concentrazione nei territori di Messina, Ragusa, Agrigento e Palermo.
La quasi totalità delle istanze prevede l’uso delle ICT e modalità innovative di gestione e promozione: ciò
rafforza le potenzialità dei risultati in termini di attrattività. Altrettanto favorevoli le prospettive occupazionali:
22 progetti dichiarano di incrementare i livelli occupazionali, come auspicato dai criteri di selezione.
Parallelamente la Misura è implementata nell'ambito dell'Asse IV. Tutti i GAL attivano entrambe le Azioni,
tranne il GAL Peloritani che attiva una sola Azione, con una notevole dotazione finanziaria. Dai dati disponibili
risulta che le domande di aiuto pervenute ai GAL sono 236, per un contributo complessivo richiesto di oltre
31,3 Meuro, dunque superiore alla dotazione complessiva di risorse, pari a 26,64 Meuro.
La selezione ha inciso notevolmente sul parco progetti che riguarda maggiormente iniziative su itinerari da
valorizzare mediante segnaletica o piccole infrastrutture per facilitare la fruizione di aree di particolare pregio
e per la valorizzazione delle produzioni tipiche (centri espositivi permanenti, piccole strutture museali virtuali,
centri ricreativi). Dalle informazioni pervenute da parte dei Gal8 risulta che la maggior parte degli interventi
riguarda aree Ce D e aree protette e, come per le istanze sovvenzionate con bando regionale, prevede l’uso
di ITC.
La risposta alle domande valutative
In che misura il sostegno ha contribuito a promuovere le attività turistiche? Distinguere fra le attività che si svolgono nelle aziende agricole e le altre, con particolare attenzione alle azioni di marketing territoriale che hanno meglio valorizzato gli itinerari rurali?
Allo stato attuale nessun progetto risulta avviato, pertanto per una risposta oggettiva sui risultati effettivi si
dovrà necessariamente attendere almeno l'ultimazione delle attività.
Pur tuttavia, la Misura, così come strutturata, potenzialmente contribuisce al rafforzamento e miglioramento
dell’offerta turistica. Nell’Azione B, specificamente destinata al sostegno alla creazione di itinerari, oltreché
alla promozione turistica, 12 dei 18 progetti ammessi fanno espresso riferimento ad itinerari rurali, fisici e/o
virtuali e alla loro valorizzazione. Nell'ambito dell'Azione A, che sostiene la realizzazione di infrastrutture,
almeno 4 progetti, sui 12 ammessi, presentano una connessione stretta, funzionale, fisica, territoriale, ad
itinerari di fruizione delle risorse locali.
Pur se non è agevole, in questa fase, quantificare quali nuovi servizi vengano attivati, qualitativamente, si
può leggere un buon grado di integrazione tra infrastrutture, itinerari, servizi, azioni di valorizzazione. Si
delinea quindi un positivo quadro progettuale, con un numero importante di itinerari interessati da entrambe
le azioni, numero che certamente si incrementerà considerando gli investimenti "paralleli" sostenuti dai GAL.
8 E’ stato costruito dal valutatore un tracciato per i Gal con il quale tenere sotto osservazione il parco progetti; solamente alcuni Gal hanno però completato e fornito l’informazione nei tempi richiesti.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 100
La maggior parte dei progetti ammessi è promossa da associazioni culturali, pro-loco, associazioni
albergatori, associazioni sportive con un numero di soggetti coinvolti e messi in rete, stimabile in circa 240
unità.
Allo stato attuale, le aziende agricole sembrano coinvolte in modo indiretto. Un solo progetto è stato
presentato dall'Unione Provinciale Agricoltori di Agrigento, e sembrerebbe mostrare un maggiore
protagonismo da parte degli operatori agricoli. Esso concerne la realizzazione di itinerari virtuali territoriali,
costituiti da un sistema di siti, strutture ricettive, operatori, da una infrastruttura info-telematica. L’obiettivo
dichiarato è quello dell’aggregazione della filiera turistica e agrituristica tra gli operatori dell'agroalimentare e
dell'artigianato locale.
In che misura il sostegno ha promosso la creazione di posti di lavoro supplementari nelle
zone rurali?
La creazione di nuova occupazione è uno dei criteri di valutazione dei progetti introdotti dal Bando; sulla
base dei punteggi attribuiti, ben 22 progetti, dei 30 progetti ammissibili, prevedono un incremento
occupazionale stimato pari a 70 unità lavorative. Vista l’attenzione mostrata dalle proposte progettuali
all'innovazione, con 28 progetti su 30 che utilizzano tecnologie informatiche innovative e visto che alcuni
progetti prevedono altresì l'attivazione di servizi innovativi (newsletter on-line, guide ed accompagnatori,
servizi di trasporto turistico), il parco-progetti contiene in sé buone potenzialità in relazione alla creazione di
opportunità occupazionali innovative rispetto al mondo agricolo e rurale.
In che misura gli investimenti sovvenzionati hanno contribuito a migliorare la diversificazione e
lo sviluppo dell'economia rurale?
Ovviamente è assolutamente prematuro rispondere anche a questa domanda. Tuttavia in linea con gli
obiettivi della Misura e le attese del programmatore, il parco-progetti selezionato fa presumere che
l'intervento, nella sua globalità, sarà tale da generare flussi turistici aggiuntivi, favorendo dunque effetti
reddituali connessi sia al mercato turistico, sia alla vendita diretta e alla valorizzazione dei prodotti agricoli,
alimentari, artigianali.
Come già accennato, 29 progetti su 30 ricadono in aree interessate da produzioni di qualità riconosciute. La
verifica del possibile incremento delle vendite di prodotti da parte delle aziende coinvolte, anche
indirettamente, dal sostegno sarà effettuata una volta che le iniziative saranno completate.
Conclusioni
Nella attuale fase del processo attuativo della Misura sono state possibili analisi dei progetti selezionati (ma
ancora in fase di realizzazione) in grado di fornire primi elementi in merito alla loro potenziale capacità di
conseguire gli obiettivi programmati, relativi all’incremento dell'attrattività dei territori per le imprese e per la
popolazione e alla creazione di opportunità occupazionali e di reddito aggiuntivo. E’ evidente che tale, potrà
essere verificata soltanto successivamente all'entrata a regime degli interventi stessi.
Tuttavia il parco-progetti acquisito risulta coerente con gli obiettivi e sembra mostrare buone potenzialità in
termini di attrattività e di rafforzamento dell'offerta turistica, visto che darà luogo alla creazione e
strutturazione di numerosi itinerari di fruizione, basati sull'uso di tecnologie innovative ed integrati con
strutture di accoglienza e servizi e fondati sulla connessione tra risorse culturali, ambientali,
enogastronomiche e della tradizione.
Il parco-progetti sembra mostrare buone potenzialità in relazione al conseguimento degli obiettivi
occupazionali e alla creazione di opportunità lavorative innovative rispetto al mondo agricolo e rurale, grazie
all'ampio uso di ICT ed allo sviluppo di servizi innovativi per i turisti e la popolazione.
I progetti proposti potranno inoltre sostenere nuove opportunità per gli operatori agricoli, basate soprattutto
sulla introduzione di attività connesse all'accoglienza turistica, alla vendita diretta e valorizzazione dei
prodotti agricoli, alimentari, artigianali.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 101
MISURA 321 - Investimenti per servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale
Obiettivi specifici
Per far fronte ai problemi che l’inadeguata/mancante dotazione di servizi e infrastrutture anche telematiche
determina nelle aree rurali, condizionando negativamente la presenza delle popolazioni (specie giovanili) e le
possibilità di svolgere attività economiche nei territori più svantaggiati e marginali, il PSR attraverso le due
sottomisure della Misura 321, di seguito illustrate, sostiene azioni tipologicamente diversificate che agiscono
su problematiche specifiche nelle macro aree C rurali intermedie e macro aree D rurali con problemi
complessivi di sviluppo. In questo modo il PSR contribuisce a ridurre il divario dei territori più periferici in
termini di servizi e accessibilità, diminuendone l’isolamento e migliorandone le condizioni residenziali e
produttive.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La sottomisura A finanzia, nelle sole aree C, D e nella sottozona A1 (che ha caratteristiche assimilabili alla
macroarea D), la realizzazione di interventi di natura infrastrutturale con i quali migliorare la disponibilità per
la popolazione di: servizi commerciali (aree mercatali per ospitare farmer market e spazi attrezzati a
supporto del commercio itinerante); piccoli acquedotti negli insediamenti minori; impianti pubblici per la
produzione di energia da fonti rinnovabili (piccole centrali termiche alimentate con biomasse locali, reti di
teleriscaldamento, impianti solari e mini eolici per la produzione di energia termica o elettrica); punti di
accesso info-telematici ad uso pubblico connessi con le reti a banda larga.
Beneficiari del sostegno finanziario della Sottomisura A sono la stessa Regione, gli Enti locali singoli o
associati, Enti pubblici, i Consorzi di Bonifica.
La Sottomisura B invece contribuisce alla “nuova sfida” della banda larga intervenendo nelle aree C e D in
digital divide sostenendo sia l’Ente regionale nella realizzazione di infrastrutture - di proprietà pubblica - in
fibra ottica per aumentare la connettività, sia gli utenti (pubbliche amministrazioni, imprese e popolazioni
rurali) nell’acquisto di terminali e la creazione di piccole reti wireless.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 37.308.334 22.051.800 5.000.000 42.308.334
% sul totale PSR 1,72% 1,73% 0,63% 1,42%
% sul totale di Asse 3 16,32% 16,77% 4,78% 12,70%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 102
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Sotto-misura 321/A: servizi essenziali e infrastrutture rurali
Avanzamento procedurale
Azioni Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi
pubblici(euro)
Azione 1 - Servizi commerciali rurali
Approvazione disposizioni attuative e pubblicazione Bando
DDG n. 119 del 16/02/2012
GURS 20 del 18/05/2012
pervenute
32
Approvazione graduatoria provvisoria
DDG. n. 1219 del 4/10/2012 ammissibili
17
2.829.201
importo ammissibile
Azione 2 - Piccoli acquedotti rurali
Approvazione disposizioni attuative e pubblicazione
I Bando
DDG n. 645 del 21/03/2011
GURS del 20/05/2011
pervenute
3
Approvazione graduatoria definitiva
DDG n. 566 del 18/11/2011 ammissibili
3
507.641
importo ammissibile
Pubblicazione II bando GURS del 21 marzo 2012 pervenute
3
598.567
importo richiesto
Graduatoria provvisoria DDG 4365 del 24/12/2012 ammissibili
1
169.862
importo ammissibile
Azione 3 - Impianti pubblici per produzione
di energia da fonti rinnovabili
Approvazione disposizioni attuative e pubblicazione I
Bando DDG n.1864 del 28/12/2011
I SF: pervenute 30
II SF: pervenute 18 II SF: 4.357.677
importo richiesto
Approvazione graduatoria definitiva
DDG n. 1325 del 15/10/2012. I SF: ammissibili 22 I SF: 4.542.877
importo ammissibili
Azione 4 - Punti di accesso info-telematico
pubblici
Approvazione disposizioni attuative e pubblicazione I
Bando DDG. n.1875 del 28/12/2011
Procedura valutativa a bando aperto
GURS del 27/07/2012 pervenute
56
1.500.000
importo richiesto
SF = SottoFase temporale della procedura con Bando “aperto”.
Sottomisura 321/B - Reti tecnologiche di informazione e comunicazione (ITC)
Avanzamento procedurale
Azione 1 - Realizzazione di infrastrutture di proprietà pubblica in aree bianche C e D in digital divide
Novembre 2010: avvio consultazione pubblica verso gli operatori di telecomunicazioni
Ottobre 2011: Accordo di programma Regione – MISE
Azione 2 - Sostegno agli utenti per l’acquisto di terminali di utente
Avviso per la costituzione di una “long list” di esperti (DDG. 1040 del 12/04/2012)
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 103
Avanzamento procedurale – Approccio Leader
GAL Az. Fasi procedurali Atti
Domande di
aiuto
pervenute
(n.)
Contributo pubblico
richiesto (euro)
ELIMOS A1 Avviso Manifestazioni di interesse GURS 13 del 30.03.2012 8 612.485,27
Pubblicazione graduatoria definitiva GURS 31 del 30.11.2012 8 522.485,27
ETNA A 1 Avviso Manifestazioni di interesse GURS 21 del 22/5/2012 3 676.110,00
Pubblicazione graduatoria definitiva GURS 53 del 14/12/2012 676.110,00
GOLFO C.MARE A1 Avviso Manifestazioni di interesse GURS 14 del 6/04/2012
(pII) 7 1.138.234,00
Pubblicazione graduatoria definitiva GURS 50 del 23/11/2012 7 1.138.234,00
Fase aggiuntiva e riapertura termini in fase di esame 7 793.700,40
KALAT A1 Bando GURS 16 del 20/04/2012 (
pII) 6 1.053.513,86
Pubblicazione graduatoria definitiva GURS 54 del 21/12/2012 4 506.199,15
ISC MADONIE A1 Avviso Manifestazioni di interesse GURS 14 del 06/04/2012
(pII) 10 598.806,92
Pubblicazione graduatoria definitiva GURS 51 del 30/11/2012 10 577.093,40
PELORITANI A 3 Avviso Manifestazioni di interesse GURS 17 del 27/04/2012
(PII) 3 485.537,25
ROCCA DI CERERE A1 Avviso Manifestazioni di interesse GURS 23 dell'8/06/2012 7 378.807,63
TERRE ETNA E
ALCANTARA
A1 Bando GURS 19 del 11/05/2012 6 1.039.143,77
SECONDA FASE aperta
TERRE DEL NISSENO A1 Avviso Manifestazioni di interesse GURS 21 del 25/05/2012 1 -
TOTALE DOMANDE PERVENUTE 51 6.397.531,47
TOTALE DOMANDE AMMESSE 29 3.420.121,82
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di azioni sovvenzionate totali
- di cui ERP
Volume totale degli investimenti (Euro)
- di cui ERP
259
184
45.408.333
25.408.333
0
0
0
0
0%
0%
0%
0%
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 37.308.334 11.530.747 31%
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
Principali risultati
L’azione 1, a sostegno delle aree mercatali e delle infrastrutture per il commercio, è stata avviata nel corso
dell'anno 2012. Le istanze ammissibili sono tutte ad iniziativa di Comuni, che agiscono anche in maniera
associata. La gran parte dei progetti attiene alla riqualificazione di spazi in edifici esistenti. Sette domande
provengono da aree D. Gli interventi di potenziamento della rete idrica (azione 2), hanno visto
complessivamente 6 proposte avanzate dai Consorzi di Bonifica di Caltanissetta (3), Messina, Agrigento e
Ragusa. I progetti riguardano interventi di miglioramento di acquedotti rurali esistenti (serbatoi di accumulo,
tratti di linee, allaccio di pozzi) a servizio di zone agricole ed assorbono per intero le risorse poste a bando.
Per quanto riguarda gli impianti di produzione energetica, gli interventi riguardano per lo più la realizzazione
di impianti fotovoltaici a servizio di edifici pubblici, in qualche caso accompagnati da un impianto solare
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 104
termico. Nessuno dei progetti concerne l'uso delle biomasse, cosicché non si ha alcun coinvolgimento di
operatori agricoli. Le province più attive sono Palermo, con 5 progetti e Messina con 3. La metà dei progetti
proviene da Comuni con meno di 5.000 abitanti; buona parte degli impianti serve edifici con funzione
sociale. L’Azione 4, ha preso avvio nel 2012 e la selezione si è protratta nel 2013. Le domande ammissibili
presentate da Comuni e Associazioni di soggetti pubblici, sono 32.
Infine si osserva che la Misura 321 è prevista dai PSL di 13 GAL sui 17 totali. Di questi 12 attivano soltanto la
Sotto-misura A, e, in 10 casi, soltanto l'Azione 1 relativa alle aree mercatali, in 2 casi soltanto l'Azione 3
sull'energia. Un solo GAL attiva entrambe le Sotto-misure e precisamente le Azioni 1/A e 1/B. In totale i PSL
dei GAL prevedono risorse pubbliche, a valere sulla Misura, per circa 8,3 Meuro. Dai dati disponibili risultano
51 progetti presentati a 9 GAL, per un totale di contributo richiesto di circa 6,4 Meuro, tra questi soltanto 29
risulterebbero istruiti con esito positivo e dunque ammessi a contributo.
La risposta alle domande valutative
In che misura il servizio fornito ha contribuito a migliorare la qualità della vita delle
popolazioni nelle zone rurali? (distinguere tra servizi al commercio, servizi idrici, impianti
energetici, ITC)
Allo stato attuale i progetti ammessi a finanziamento individuati non sono ancora stati avviati. Pertanto le
risposte fornite, basate sull’osservazione di progetti relativamente poco numerosi e in corso di realizzazione,
hanno un carattere preliminare e sono di natura essenzialmente potenziale. Per una risposta oggettiva sui
risultati effettivi si dovrà necessariamente attendere almeno l’ultimazione delle attività.
Nonostante il livello di attuazione, è possibile affermare che gli interventi ammissibili a finanziamento
rappresentano per i Comuni coinvolti - dove l’effettiva disponibilità di servizi essenziali è un vincolo per la
popolazione, sia che si tratti di servizi tradizionali, sia innovativi, - un elemento imprescindibile nel garantire
un livello di qualità della vita comparabile ad altri territori meno marginali.
In che misura il servizio fornito ha migliorato l’attrattiva delle zone rurali? Distinguere tra i
diversi settori (ad esempio, commercio, sanità, trasporti, informatica e comunicazioni, mobilità delle
persone, altri servizi sociali).
Come per la domanda precedente, la capacità dei servizi forniti di migliorare l’attrattività delle zone rurali,
anche in termini di attività economiche generate a valle, è al momento non verificabile. Tuttavia gli interventi
sulle reti acquedottistiche e sugli spazi per il commercio, a scala intercomunale, possono favorire un
supporto alle filiere produttive locali, mentre servizi che potranno essere veicolati attraverso le nuove reti a
banda larga saranno certamente fondamentali per la nascita e la crescita di attività imprenditoriali, sia nel
settore turistico, sia in quelli della manifattura e dell'agroalimentare. Il parco-progetti attualmente
selezionato sugli impianti di energia rinnovabile non include impianti a biomasse: pertanto non sono
ipotizzabili ricadute nei confronti della filiera legno-energia a livello locale.
E’ comunque evidente che la manifestazione degli effetti di questi investimenti richiede tempi lunghi, che
vanno oltre l'entrata in esercizio delle infrastrutture, e sono anche ampiamente influenzati dalle condizioni
economiche del contesto.
Conclusioni
La presente fase di valutazione interviene in un momento in cui i progetti ammessi a finanziamento
nell'ambito della Misura sono stati individuati ma non ancora avviati e tantomeno conclusi.
L’osservazione del sistema di interventi posto in essere induce positive conclusioni in relazione alle
potenzialità insite nelle azioni sviluppate nell'ambito della Misura 321. Su tutte assume una posizione
dominante il grande investimento nelle reti a banda larga, che presenta le caratteristiche necessarie a
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 105
favorire lo sviluppo di nuove imprese e di nuove attività, l'innovazione, condizioni di lavoro, di produzione, di
commercializzazione migliori, una crescita nella qualità di vita per i giovani e per la popolazione in genere. Si
pensi soltanto ai servizi culturali, informativi, formativi, sanitari, commerciali che potranno essere incanalati
nell'infrastruttura telematica.
Il sostegno al potenziamento delle aree mercatali e delle reti acquedottistiche va a colmare alcune carenze
infrastrutturali di livello “base” a favore della popolazione e delle piccole imprese locali. La diffusione dei
punti pubblici di accesso alle reti sembra mostrare potenzialità sia in relazione al miglioramento della qualità
della vita, in particolare per i giovani, sia in relazione al miglioramento dei servizi al turismo. Le potenzialità
oggi delineate in termini di risultati e impatti dovranno ovviamente essere verificate in una fase più avanzata
della realizzazione e delle infrastrutture e dei servizi connessi.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 106
MISURA 322 - Sviluppo e rinnovamento dei villaggi
Obiettivi specifici
Al fine di difendere le emergenze storico-architettoniche di cui il territorio rurale regionale è ricco, il PSR
interviene con la Misura 322 per riqualificare e rendere fruibile il patrimonio edilizio tipico e, con esso, la
cultura e le tradizioni locali, nonché le strutture e gli elementi tipici della cultura materiale.
La Misura, in virtù degli effetti generati da nuove attività e servizi che potranno insediarsi nelle strutture
recuperate, contribuisce ad accrescere l’attrattività dei territori rurali per le imprese e per la popolazione.
La riqualificazione delle emergenze “minori” spesso in stato di abbandono, determina infatti esternalità
positive sul contesto paesaggistico-ambientale e genera opportunità sia alla popolazione sia alle imprese
locali che beneficiano di un potenziale incremento della domanda turistica più sensibile alle specificità
territoriali, rafforzando le economie locali.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura 322 sostiene gli enti pubblici (enti locali singoli o associati, enti strumentali della Regione) e i
soggetti privati (proprietari di edifici inseriti in contesti di pubblica fruizione) nel recupero del patrimonio
edilizio rurale attraverso interventi effettuati nel rispetto delle caratteristiche tipologiche e costruttive
originarie. Gli interventi di sistemazione e adeguamento riguardano fabbricati e strutture di interesse storico
o culturale, strutture e manufatti tradizionali da destinare alla successiva fruizione con finalità pubbliche e
senza scopo di lucro.
La Misura interessa esclusivamente manufatti localizzati in borghi e villaggi rurali senza autonomia
amministrativa che ricadono nelle macroaree C e D e nella sottozona A1, con una popolazione inferiore a
500 abitanti, ove la dimensione demografica e l’autonomia amministrativa rappresentano criteri di
demarcazione dall’intervento del POR FESR.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 24.700.000 14.128.400 - 24.700.000
% sul totale PSR 1,14% 1,11% 0,00% 0,83%
% sul totale di Asse 3 10,80% 10,74% 0,00% 7,41%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e Avviso
Manifestazione d’interesse
DDG 1601 del 17/12/2010
GURS 11/03/2011
52 Manifestazione d’interesse pervenute
Approvazione graduatoria definitiva (Manifestazione
d’interesse) DDG 1081 del 31/08/2011 26 domande ammissibili 16.759.833
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG 920 del 13/07/2011
(GURS del 12/08/2011)
23 domande pervenute
Approvazione graduatoria definitiva
DDG 1145 del 13/09/2012 10 domande ammissibili 8.118.904
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 107
Avanzamento procedurale – approccio LEADER
GAL Fasi procedurali Atti Istanze (n.) Importi (euro)
KALAT
Pubblicazione Bando GURS 16 del 20/04/2012 3 1.055.807
Pubblicazione Graduatoria
definitiva
GURS 54 del 21/12/2012 1 399.840
ISC Madonie
Pubblicazione Manifestazione
Interesse
GURS 14 del 06/04/2012 5 481.399
Pubblicazione Graduatoria
definitiva
GURS 51 del 30/11/2012 5 481.399
Terre del Nisseno Pubblicazione Manifestazione
Interesse
GURS 21 del 25/05/2012 2 499.921
Totale domande pervenute 10 2.037.127
Totale domande ammesse 6 881.240
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di villaggi
Volume totale di investimenti (Euro)
49
29.640.001
0
0
0%
0%
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 24.700.000 6.148.739 25 %
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
Principali risultati
La Misura è stata avviata nel dicembre 2010 conseguentemente alla necessità di coordinamento con gli
interventi della stessa natura finanziati dai PSL. A fine 2012 risultano 36 domande ammissibili riferite a 34
nuclei rurali: il 70% dei 49 piccoli nuclei rurali target. Gli interventi si indirizzano prevalentemente su realtà
piccole e poco popolate: circa il 60% dei villaggi interessati dagli interventi conta meno di 200 abitanti
mentre solo 3 villaggi hanno oltre 400 abitanti.
Le domande ammissibili sono di importo piuttosto consistente, mediamente di poco inferiore a 700.000 euro.
Tale consistenza finanziaria accresce l’efficacia potenziale degli interventi in termini di riqualificazione dei
singoli insediamenti interessati dagli investimenti. Il 30% delle domande riguarda comuni ricadenti in area D.
Poco meno del 45% dei Comuni oggetto di intervento è interessato almeno da un area protetta (Riserve
naturali e Parchi). Dalla provincia di Messina proviene il 48% della domanda e si localizza il 37,5% delle
risorse previste. Seguono con ampio scarto le province di Palermo e Catania che assorbono rispettivamente
circa il 16% e il 13,5 delle risorse dedicate; sotto il 10% Siracusa, Trapani e Agrigento.
Per quanto attiene le progettualità dei Gal, le informazioni disponibili dal sistema informativo evidenziano che
si tratta di interventi di recupero di strutture all’interno di manufatti di pregio, da destinare alla fruizione da
parte della popolazione o per la degustazione di prodotti tipici in frazioni poco popolate.
La risposta alle domande valutative
In che misura il sostegno ha contribuito a migliorare la qualità della vita nelle zone rurali?
Dato il modesto avanzamento delle realizzazioni non è stato possibile rispondere compiutamente alle
domande valutative e verificare il raggiungimento degli obiettivi quantificati. Tuttavia è stato possibile
sviluppare alcuni ragionamenti sulla Misura che ne delineano un potenziale apporto positivo specialmente
sulla dimensione sociale. Gli insediamenti interessati seppur demograficamente molto piccoli, presentano una
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 108
discreta consistenza di risorse (elementi, strutture e spazi d’uso pubblico) dotate di buona capacità attrattiva
e con un’identità marcata.
Circa l’80% dei nuclei rurali sui quali il PSR interviene, è dotato di elementi, strutture e spazi d’uso pubblico
in grado di svolgere funzioni aggregative e quindi un ruolo significativo ai fini della vita collettiva delle
popolazioni locali. Gli interventi previsti generalmente investono il piccolo nucleo rurale nel suo complesso,
migliorando viabilità storica e spazi pubblici e recuperando elementi della tradizione contadina locale (lavatoi,
fontanili) ed edifici storici per allestirvi piccoli servizi locali. I servizi riguardano nella gran parte dei casi la
valorizzazione del territorio e la promozione delle produzioni locali, ma anche servizi di carattere socio-
culturali (ambulatorio medico, biblioteca). Tale insieme di iniziative non potrà che agire favorevolmente sulla
dimensione sociale e sulla qualità della vita delle popolazioni residenti.
Conclusioni
Benché la Misura sia stata avviata nel dicembre 2010 conseguentemente alla necessità di coordinamento con
gli interventi della stessa natura finanziati dai PSL, a fine 2012 risulta pienamente attivata e, considerata la
buona adesione ai Bandi già espletati, è ragionevole ipotizzare il pieno utilizzo delle risorse finanziarie
programmate.
Coerentemente alla strategia dell’Asse 3 del PSR, il più significativo contributo della Misura riguarda
l’incremento dell’attrattività dei contesti interessati, sia in termini ambientali e paesaggistici, sia come
miglioramento della dimensione sociale e collettiva della vita delle popolazioni locali. Più ridotti e di tipo
indiretto i contributi agli obiettivi di crescita economica e occupazionale, conseguenti alla crescita dei flussi
turistici determinata dagli effetti dei rinnovati valori paesaggistici e ambientali. La Misura 322 si rivolge
essenzialmente ai piccoli villaggi rurali e interessa preferibilmente beni storici e testimoniali che solo
parzialmente possiedono la caratteristica di “grandi attrattori”. Per quanto riguarda gli effetti sulla
dimensione sociale, collegati alla realizzazione/miglioramento dei luoghi di aggregazione e alla creazione di
servizi, si evidenzia la buona capacità di intervento sugli spazi pubblici di uso collettivo e un indirizzo
prevalente verso servizi di promozione e valorizzazione del territorio e delle produzioni locali. Con riferimento
specifico alla creazione di nuovi servizi si raccomanda di prendere in adeguata considerazione gli aspetti di
fattibilità e sostenibilità gestionale, onde evitare di compromettere l’efficacia degli investimenti. A questo
proposito sembrerebbe opportuno introdurre tra gli stessi criteri di selezione delle domande anche l’aspetto
della sostenibilità gestionale dei servizi che si prevede di creare/migliorare.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 109
MISURA 323 – Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale
Obiettivi specifici
La conservazione e la valorizzazione del patrimonio e del paesaggio rurale può rappresentare una leva
fondamentale per accrescere l’attrattività dei territori, con ricadute in termini di sviluppo economico e di
miglioramento della qualità della vita delle popolazioni locali.
In tale ottica il PSR attiva la Misura 323 che, articolata in due azioni, agisce su siti di elevato pregio
naturalistico e paesaggistico e su elementi culturali del paesaggio agrario tradizionale. Il contributo della
Misura va letto come un complemento a più articolate e complesse politiche locali orientate a incidere in
termini di attrattività turistica a beneficio delle imprese del settore e dell’indotto.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura 323, con l’Azione A, interviene a favore del “ripristino di siti di elevato pregio naturalistico e
paesaggistico” (stagni, bivieri, siepi, esemplari arborei monumentali) mentre, con l’Azione B, agisce sul
recupero elementi culturali del paesaggio agrario tradizionale, quali edifici isolati di interesse storico-
architettonico rurale e di elevato pregio e manufatti tipici del paesaggio agrario tradizionale (muretti a secco,
terrazze, abbeveratoi, ecc.).
La Misura si attua nelle aree a maggiore ruralità C e D e nelle sottozone A1, nelle aree Natura 2000, nelle
aree interessate da parchi e riserve. Beneficiari della Misura sono gli enti locali territoriali, in forma singola o
associata, gli enti parco, gli enti gestori di riserve naturali e i soggetti privati proprietari di manufatti da
destinare a pubblica fruizione. Il contributo pubblico è pari al 75% della spesa totale per i soggetti privati e
al 100% per i soggetti pubblici o per gli operatori che svolgono attività di tipo non economico, per finalità
pubbliche e senza scopo di lucro.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 7.332.262 4.194.054 2.700.000 10.032.262
% sul totale PSR 0,34% 0,33% 0,34% 0,34%
% sul totale di Asse 3 3,21% 3,19% 2,58% 3,01%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale – misura ordinaria
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (Euro)
Approvazione dispositivi di attuazione e Bando
DDG 861 del 13/07/2011
(GURS 05/01/2011)
42
pervenute
13.378.124
importo richiesto
Approvazione graduatoria definitiva I fase Bando
DDG 1526 del 23/11/2012 25
ammissibili
7.795.668
importo ammissibile
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 110
Avanzamento procedurale – approccio LEADER
GAL Fasi procedurali Atti
Domande d’aiuto
(n.)
Contributi pubblici (euro)
ELIMOS
Pubblicazione MI GURS 27 del 06/07/2012 17 1.419.631
Pubblicazione Graduatoria definitiva GURS 7 dell'8/02/2013 10 1.419.631
ELORO
Pubblicazione Bando GURS 25 del 22/06/2012 1 129.602
GOLFO DI
CASTELLAMARE
Pubblicazione MI GURS 22 dell/1/06/2012 10 1.797.560
KALAT Pubblicazione Bando GURS 20 del18/05/2012 4 1.099.966
Pubblicazione Graduatoria definitiva GURS 54 del 21/12/2012 3 899.966
METROPOLI EST
Pubblicazione MI GURS 23 dell'8/06/2012 12 1.314.577
Pubblicazione Graduatoria definitiva GURS 2 delll'11/01/2013 7 1.114.577
PELORITANI
Pubblicazione Bando GURS 21 del 25/05/2012 3 1.260.883
Pubblicazione Graduatoria definitiva Febbraio 2013 2 622.801
ROCCA DI
CERERE
Pubblicazione Bando GURS 23 dell'8/06/2012 8 771.058
Pubblicazione Graduatoria definitiva GURS 2 delll'11/01/2013 5 378.674
TERRE DELL’ETNA
E
DELL’ALCANTARA
Pubblicazione Bando
(più fasi)
GURS.22 del 01/06/2012 19 1.204.087
Pubblicazione Graduatoria definitiva (per
alcune fasi in attesa di GD)
GURS 6 dell'1/02/2013 6 523.493
TERRE
NORMANNE
Pubblicazione Bando
(più fasi)
GURS 16 del 20/04/2012
(IIP)
16 1.524.545
Pubblicazione Graduatoria definitiva (per
alcune fasi in attesa di GD)
GURS 51 del 30/11/2012 4 389.079
Totale domande pervenute 90 10.521.909
Totale domande ammesse 37 5.348.221
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di interventi sovvenzionati
Volume totale degli investimenti (Euro)
74
10.700.061
0
0
0%
0%
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 7.332.262 0 0%
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
Principali risultati
La Misura 323 prende avvio nel 2011 e a fine 2012 sono selezionati i 25 progetti ammissibili, 11 dei quali
ricadono in comuni classificati area D. Il 70% delle domande è concentrato nelle province di Messina e
Palermo.
Dal mese di aprile 2012 anche i GAL danno inizio all’attuazione della Misura 323 attraverso un succedersi di
bandi stop and go e manifestazioni di interesse. In particolare sono 9 i GAL interessati da questi processi,
Elimos, Eloro, Golfo di Castellamare, Kalat, Metropolis est, Peloritani, Rocca di Cerere, Terre Etna Alcantara e
Terre Normanne, 7 dei quali giungono alla pubblicazione delle graduatorie definitive entro i primi mesi del
2013. Complessivamente sono pervenute 90 domande di importo pari a 10,5 Meuro, di cui 37 ammissibili a
finanziamento per un importo pari a 5,4 Meuro.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 111
Le informazioni fornite dal SIAN al 31 dicembre 2012 descrivono interventi essenzialmente a valere sulla
azione B di ripristino di strutture tipiche del mondo e delle tradizioni rurali.
La risposta alle domande valutative
In che modo la misura mantiene l’attrattività delle aree rurali e ha favorito la fruizione del patrimonio
rurale?
I progetti ammessi a finanziamento non sono ancora stati avviati. Pertanto non è possibile rispondere alla
domanda valutativa.
Tuttavia il “cosa” è stato finanziato rende più stretto il legame tra l’intervento sovvenzionato e gli aspetti
paesaggistici e ambientali: all’interno dei progetti ammissibili infatti si delinea una maggiore presenza di
interventi di ripristino di elementi di pregio naturalistico e dei manufatti tipici del paesaggio agrario. Questa
composizione dell’intervento rafforza la potenziale efficacia sull’attrattività dei territori in termini paesaggistici
e va nella direzione di una maggiore fruibilità “turistica” degli ambiti recuperati. Recupero che comunque
interessa aspetti della cultura, della tradizione e evidenzia quindi ricadute in termini identitari sulla
popolazione locale.
Di minore portata la ricaduta “sociale” sugli abitanti, utenti di servizi successivamente forniti all’interno di
edifici recuperati destinati a pubblica fruizione. Ovviamente questa prima ipotesi dovrà essere verificata
argomentata e sostenuta da risultati effettivi quando le attività saranno completate.
Conclusioni
La Misura presenta degli evidenti ritardi ma la sua dimensione finanziaria molto contenuta e le tipologie di
intervento del parco progetti selezionato non sembrano creare criticità specifiche riguardo alla prospettiva di
una piena utilizzazione delle risorse.
Per quanto concerne la potenzialità di impatto, stimata come contributo indiretto alla crescita economica e
alla crescita netta dei posti di lavoro, la Misura appare prioritariamente orientata a incidere in termini di
attrattività turistica a beneficio delle imprese del settore e dell’indotto. Gli interventi previsti, ognuno
singolarmente efficace nei confronti del ripristino degli specifici contesti di pregio naturalistico, paesaggistico
e culturale sui quali si interviene, non presentano tuttavia quegli aspetti di sistema e di reciproca
integrazione che è preferibile assumere se la prospettiva auspicata è quella di incidere positivamente, in
termini quantitativi e qualitativi, sulla domanda turistica.
In questa logica, i criteri originariamente previsti dal bando che premiavano la natura “comprensoriale” dei
progetti, modificati dalle disposizioni attuative vigenti, apparivano più pertinenti con gli obiettivi di
incremento dell’attrattività territoriale, intesa anche come incremento della fruizione turistica. Il contributo
della Misura va letto quindi come un complemento a più articolate e complesse politiche locali. Il concorso
dell’Asse IV, i cui PSL stanziano a favore della Misura 9,3 Milioni euro, può essere molto significativo, per i
ragionamenti sopra effettuati, ai fini del successo della Misura.
Con riferimento all’efficacia della Misura rispetto al suo obiettivo specifico di “miglioramento dell’attrattività
territoriale per le imprese e la popolazione locale”, stimato come “popolazione che beneficia dei servizi
migliorati”, in questa fase non è possibile avanzare ipotesi circa il conseguimento del target previsto (41.160
ab). Si evidenzia solamente, a questo proposito e per quanto è possibile desumere dalle informazioni
acquisite in questa fase, che i progetti ammissibili a finanziamento sembrano prevalentemente indirizzarsi
verso azioni di ripristino di elementi di pregio naturalistico e manufatti tipici del paesaggio agrario (stagni,
siepi, esemplari arborei monumentali, muretti a secco,ecc) e meno verso il recupero di edifici storici ai fini di
una loro destinazione a servizi, a cui fa riferimento il target stimato di utenza che, pertanto, potrebbe non
essere pienamente conseguito.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 112
MISURA 331 – Formazione ed informazione
Obiettivi specifici
La Misura 331 finanzia attività di formazione/informazione volte a migliorare il profilo professionale degli
operatori economici, per sostenerli nell’attivazione di iniziative di diversificazione economica e nella creazione
di partnership locali. Gli interventi della Misura accompagnano i progetti previsti dalle altre Misure degli Assi
3 e 4 del PSR in ambito rurale, con particolare riferimento alle diverse funzioni che in esso può svolgere il
settore primario.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura è gestita interamente dall’Assessorato regionale delle Risorse Agricole e Alimentari il quale,
attraverso le proprie strutture, organizza e realizza azioni formative (Azione 1) e informative (Azione 2)
destinate agli operatori economici dei settori interessati dalle Misure dell’Asse 3 residenti nelle aree C e D e
nella sottozona A1.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 8.170.000 4.673.240 - 8.170.000
% sul totale PSR 0,38% 0,37% 0,00% 0,28%
% sul totale di Asse 3 3,57% 3,55% 0,00% 2,45%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici (Euro)
Progetto Unico Regionale per l’attivazione della Misura 331
DDG n. 209 del 10/03/2011
6.402.651
Manifestazione di interesse per l’iscrizione alla long list
DDG n. 384 del 6/04/2011
Approvazione elenchi domande ammesse e non ammesse alla
long list DDG n.997 del 2/08/2011 178 candidature ammesse
Riapertura dei termini per iscriversi alla long list
DDG n. 1067 del 5/09/2012 (nel 2013 DDG di approvazione dell’elenco domande ammissibili
Nell’aprile del 2011 è stata approvata la manifestazione di interesse per l’iscrizione ad una “long list” di figure
professionali incaricate del supporto esterno alla Regione per l’attuazione della Misura 331; sono state
giudicate ammissibili 178 candidature. A partire da aprile 2012 hanno preso operativamente avvio sia le
azioni di formazione che informazione, attuate dagli uffici provinciali della Regione sui territori di loro
competenza attraverso un succedersi di avvisi e selezioni dei partecipanti secondo i sistemi di priorità
previsti.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 113
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di operatori partecipanti ad attività sovvenzionate
Numero di giorni di formazione impartita
3.571
35.174
840
2.457
23,5%
7%
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 8.170.000 415.523 5%
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
Principali risultati
Al 31 dicembre 2012 risultano realizzate 25 azioni di formazione e 27 azioni di informazione che hanno
interessato 840 persone. La formazione si è svolta attraverso brevi cicli, prevalentemente della durata di 3
giornate (in alcuni casi 5 giornate), realizzati in modo capillare nel territorio regionale. Le province
maggiormente interessate risultano Palermo, Catania e Agrigento.
Nelle azioni informative e di animazione ha prevalso la tipologia degli “incontri” della durata di 1 giorno,
concentrati nelle province, nell’ordine, di Caltanissetta, Agrigento e Trapani. Inoltre, è stato realizzato un
“seminario” e si è sostenuta la “partecipazione ad una fiera nazionale” (Milano, gennaio 2013).
La risposta alle domande valutative
In che misura le azioni di formazione e informazioni sostenute migliorano il potenziale umano delle
aree rurali per la diversificazione delle attività agricole in attività extra-agricole?
E’ previsto che le attività formative e informative promuovano e accompagnino progetti legati alle diverse
funzioni che può svolgere il settore primario (multifunzionalità, funzioni territoriali, produttive, sociali e
ambientali). Le attività finora realizzate hanno riguardato tutte le tematiche previste dal Bando, con una
prevalenza delle iniziative collegate alla multifunzionalità (4 azioni formative e 4 azioni informative) e alla
produzione di energia da fonti rinnovabili (4 azioni formative e 4 azioni informative). Due azioni formative
sono specificamente dedicate all’utilizzo delle TIC mentre non ne risultano specificamente indirizzate a donne
e/o giovani.
Lo stato di attuazione della Misura non consente ancora valutazioni sull’’efficacia delle azioni intraprese nel
migliorare il potenziale umano e creare le condizioni per supportare iniziative di diversificazione da parte
degli operatori.
Conclusioni
Il processo attuativo della Misura, posto in essere dalla Regione, evidenzia una buona capacità operativa,
considerando che dall’avvio effettivo delle due azioni (aprile 2012) sono state svolte numerose iniziative sul
territorio. L’attuazione si caratterizza per una particolare innovazione nelle modalità di erogazione delle azioni
formative/informative, svolte attraverso figure professionali che forniscono supporto esterno alla Regione per
lo svolgimento delle stesse - Tale modalità rappresenta presumibilmente un’occasione di esperienza
lavorativa per molti giovani laureati. Una ulteriore considerazione positiva riguarda le sedi dove si svolgono le
attività di formazione che sono ben diffuse sul territorio e non hanno interessato, in questa fase, nessun
capoluogo di provincia, con poche eccezioni nel caso delle azioni di informazione, con evidenti vantaggi per
gli operatori delle zone rurali.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 114
MISURA 341 – Acquisizione di competenze e animazione in vista dell’elaborazione e dell’attuazione di strategie di sviluppo locale
Obiettivi specifici
Attraverso la Misura 341 il PSR si propone di sostenere la definizione e l’attuazione di strategie di sviluppo
locale, lo sviluppo delle competenze necessarie alla valorizzazione delle opportunità offerte dalle altre Misure
degli Assi 3 e 4 del PSR e la costituzione di partenariati tra soggetti pubblici e privati capaci di indirizzare e
governare il cambiamento. Ciò in particolare per i territori non interessati, nelle precedenti programmazioni,
dall’iniziativa Leader. L’interazione tra attori locali motivati e le amministrazioni locali, possono determinare
innovazioni nella governance dei territori che si possono tradurre in un loro “vantaggio competitivo”.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura, a regia diretta regionale, prevede azioni finalizzate:
- all’individuazione dei soggetti potenziali gestori di strategie di sviluppo locale;
- all’avvio di azioni di animazione al fine di stimolare gli attori del territorio ad aggregarsi in
partenariati e supportarli nella costituzione degli stessi;
- a favorire la predisposizione delle strategie di sviluppo locale dei GAL.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 1.170.000 669.240 - 1.170.000
% sul totale PSR 0,05% 0,05% 0,00% 0,04%
% sul totale di Asse 3 0,51% 0,51% 0,00% 0,35%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Fasi procedurali Atti Domande di aiuto (n.) Contributi pubblici
(euro)
Invito alla manifestazione di interesse
Pubblicazione sul sito PSR il 28/07/2009 e rettifica il 01/98/2009
Pubblicazione long list figure professionali selezionate
D.D.G. 1476 del 03/11/2009, aggiornata da DDG 1708 del 01/12/2009
242 ammissibili 956.750
importo ammissibile
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di azioni di acquisizione di competenze e di animazione
Numero di partecipanti
25
400
84
3.300
336%
825%
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 1.170.000 342.249 29%
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 115
La Misura ha subito una sostanziale modifica sotto il profilo finanziario, che ha ne ha ridotto l’importo a
1,170 Meuro in ragione della conclusione delle attività di selezione dei PSL e quindi di una più concreta
previsione di utilizzazione delle risorse. Lo stato di attuazione finanziario della Misura al 31 dicembre 2012,
registra domande di aiuto per un importo di contributo ammesso pari a poco meno di 1 Meuro, di cui circa
l’87% a favore dell’azione “informazione locale e sviluppo strategico” e il 13% relativo alla “preparazione
degli addetti all’implementazione delle strategie di sviluppo locale”.
Principali risultati
La risposta alle domande valutative
In che misura le attività sostenute hanno aumentato le capacità degli attori delle zone rurali di
preparare, sviluppare e migliorare le strategie e le misure nel campo dello sviluppo rurale?
Nel corso dell’attuazione della Misura sono stati organizzati 83 incontri che hanno coinvolto 84 consulenti,
selezionati dalla “long list” di figure professionali per l’attuazione della Misura e circa 1.600 partecipanti tra
professionisti, imprenditori agricoli, studenti e responsabili dei GAL. La scelta di sostenere tali iniziative
soprattutto nelle aree che non sono state interessate in precedenza dall’approccio LEADER, aumenta
l’efficacia della Misura nei confronti della crescita delle competenze locali.
Le competenze ricercate negli esperti attraverso la manifestazione di interesse9 per la costruzione della Long
List, rispondono in maniera adeguata alle tematiche principali perseguite attraverso i PSL.
La selezione dei PSL e i punteggi da essi ottenuti relativi al criterio di valutazione delle “caratteristiche e
qualità del PSL” mostra che solo la metà ha ottenuto punteggi superiori a 25 punti, su un massimo di 40: la
qualità dei PSL è stata giudicata quindi mediamente soddisfacente.
Conclusioni
Al momento non sono disponibili sufficienti elementi per poter giudicare la qualità delle azioni di
animazione/rafforzamento delle competenze e la loro efficacia rispetto alle strategie locali definite. E’
possibile tuttavia rilevare che i processi avviati nel 2009 sono stati tempestivi e che la costituzione di una
long list di esperti da utilizzare “a chiamata” appare una soluzione snella e potenzialmente efficace. Tale
strumento infatti consente di mettere a disposizione una ampia articolazione di competenze, in coerenza con
il carattere intersettoriale delle strategie di sviluppo locale.
9 Ambiti tematici di competenza degli esperti selezionati: 1) accoglienza turistica; 2) multifunzionalità dell’agricoltura e diversificazione delle attività economiche delle aree rurali; 3) diversificazione dell’attività dell’azienda agricola (agricoltura sociale, attività faunistico-venatorie, percorsi didattici, laboratori del gusto, etc.); 4) valorizzazione dei prodotti enogastronomici legati al territorio; 5) valorizzazione dei mestieri e delle tradizioni rurali; 6) attrattività delle aree rurali (servizi alle imprese e alla popolazione, servizi innovativi per la salvaguardia dell’ambiente, valorizzazione dei beni ambientali, architettura e paesaggio rurale, etc.); 7) filiera corta/vendita diretta; 8) energia da fonti rinnovabili ed agroenergia; 9) legislazione fiscale e previdenziale dell’azienda multifunzionale; 10) programmazione Leader; 11) progettazione degli interventi legati a strategie integrate di sviluppo locale; 12) progetti di cooperazione; 13) approccio Leader; 14) governance territoriale; 15) tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC).
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 116
MISURA 413 - Attuazione di strategie di sviluppo locale - Qualità della vita/diversificazione
Obiettivi specifici
La Misura contribuisce al raggiungimento degli obiettivi specifici dell’Asse 3, promovendo interventi finalizzati
allo sviluppo del potenziale turistico delle zone rurali, alla valorizzazione del patrimonio immobiliare rurale,
delle emergenze naturalistiche, culturali e storico - architettoniche, allo sviluppo di adeguati canali di
commercializzazione dei prodotti locali, alla promozione delle produzioni tipiche e allo sviluppo di fonti
energetiche rinnovabili, anche attraverso programmi d’area in una logica di gestione integrata del territorio.
Inoltre vengono incentivate, in una logica compartecipativa e ascendente, progetti pilot
/formazione per la creazione di nuova imprenditoria e l’attuazione di strategie
competitive ed organizzative, l’accesso ai mercati extra locali tramite politiche di marketing e l’aumento del
contenuto immateriale dei prodotti agricoli e dei prodotti turistici locali/rurali (enogastronomia, cicloturismo,
turismo fluviale, faunistico-venatoria, birdwatching, trekking, ippoturismo, ecc.) in termini di servizi, di
suggestioni, di saperi tradizionali.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura è attuata dai GAL attraverso i Piani di Sviluppo Locale (PSL) e consente di attuare attraverso
l’approccio LEADER le seguenti Misure del Programma:
Misura 312 “sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese”;
Misura 313 “Incentivi delle attività turistiche”;
Misura 321 “Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale”;
Misura 322 “Riqualificazione dei villaggi rurali”;
Misura 323 “Tutela e valorizzazione del patrimonio rurale”.
Ad esse si aggiungono altre Azioni che concorrono al raggiungimento degli obiettivi dei PSL. I progetti di
intervento proposti dai GAL devono, inoltre, essere sinergici e/o complementari a quelli ritenuti prioritari
dalla Regione.
Dotazione finanziaria(*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 89.006.746 51.623.913 36.534.660 125.541.406
% sul totale PSR 4,10% 4,06% 4,59% 4,23%
% sul totale di Asse 3 74,10% 74,10% 100,00% 80,14%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 117
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
A conclusione del processo di valutazione e selezione avviatosi con il Bando pubblicato sulla GURS n.25 del
29 maggio 2009, con la DDG n.589 del 16/06/2010 sono stati ammessi a finanziamento 15 partenariati per
un importo pubblico di 98.215.100 Euro e un costo totale di 115.220.059 Euro.
A seguito del secondo Bando pubblicato sulla GURS n.25 del 10/06/2011 e della DDG n.1229 del 28/09/2011
sono stati ammessi alla graduatoria definitiva altri due GAL (Nebrodi Plus e Isole di Sicilia) precedentemente
esclusi per contributo pubblico di 11.440.216 Euro ed un costo totale di 14.773.754 Euro.
Con DDG n.1670 del 27/12/2010 è stato approvato il Manuale delle disposizioni attuative e procedurali
dell’Asse 4 , successivamente sostituito con il nuovo Manuale approvato con DDG n.1024 del 04/08/2011.
Nel 2012 i GAL hanno avviato e concluso la fase di pubblicazione dei bandi e delle manifestazioni di interesse
delle Misure dell’Asse 3 previste nei propri PSL. Sono pervenute in complesso 813 istanze (per un contributo
richiesto totale di 104.033.166 Euro) delle quali 213, il 25% del totale, risultate ammissibili nell’ambito delle
graduatorie provvisorie e definitive, per un importo totale di 26.907.657 Euro (seguente Tabella 1).
Tab. 1 – Stato di attuazione della Misura 413 al 31.12.2012 per GAL
GAL
Risorse finanziarie (spesa pubblica) (Euro) Numero istanze
Importo messo a bando
Importo totale
richiesto
Importo totale istanze ammissibili
Spesa finanziata
% ammessa su Misura
413
pervenute ammesse finanziate
Elimos 3.450.000 1.187.038 350.000 0 7,7% 15 4 0
Eloro 3.300.000 6.754.896 1.534.271 0 37,4% 41 22 0
Etna 5.004.567 6.739.728 2.554.306 0 49,1% 62 14 0
Golfo di Castellammare 3.418.300 3.446.706 1.468.248 0 31,6% 19 8 0
Isole di Sicilia 1.347.713 € 0 0 0 0,0% 0 0 0
Kalat 3.944.080 9.669.256 5.702.745 0 104,8% 62 38 0
Madonie 4.906.306 10.306.246 768.732 0 13,5% 104 8 0
Metropoli Est 5.000.000 2.375.886 406.621 0 7,2% 21 3 0
Natiblei 2.407.500 7.496.681 2.027.235 0 48,2% 85 23 0
Nebrodi Plus 5.149.033 13.873.536 0 0 0,0% 98 0 0
Peloritani 4.300.000 5.703.468 2.940.330 0 56,4% 22 14 0
Rocca di Cerere 4.932.500 5.457.456 804.361 0 13,9% 39 10 0
Sicani 3.810.722 2.838.976 1.604.146 0 29,0% 33 18 0
Leader Sicilia Centro Mer.
4.118.648 7.992.217 197.768 0 3,3% 45 1 0
Terre Etna e Alcantara 5.126.400 9.365.113 5.108.817 0 86,2% 71 37 0
Terre del Nisseno 5.097.884 2.873.879 441.097 0 8,1% 24 3 0
Terre Normanne 4.772.600 7.952.083 998.979 0 17,0% 90 10 0
TOTALE ASSE IV 70.086.253 104.033.166 26.907.657 0 30,2% 831 213 0
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 118
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1) Numero di gruppi di azione locale (GAL) (n)
18 17 94,4 %
Superficie totale dei GAL (km2) 18.000 21.227 118 %
Popolazione totale presente nella zona GAL (n) 2.400.000 2.155.632 89,8 %
Progetti finanziati dai GAL (n) 1.100 0 0 %
Beneficiari del sostegno (n) 1.100 0 0 %
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1) Spesa pubblica (Euro)
89.006.746 0 0 %
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
Principali risultati
Nel corso del 2012, i GAL selezionati hanno dato impulso alla fase procedurale. Al 31.12.2012 i GAL hanno
rispettato le attivazioni per le Misure previste dai PSL: sono stati pubblicati 66 avvisi pubblici distinti in n. 55
bandi e n. 11 bandi emessi a seguito di 19 manifestazione di interesse. A seguito di queste emissioni sono
pervenute ai GAL complessivamente 831 istanze, per un importo richiesto complessivo di € 104.033.166,02.
Di queste istanze, solo 213, nell’ambito di graduatorie provvisorie e definitive, sono risultate ammissibili, pari
a circa il 26% delle domande, per un importo complessivo di € 26.907.656,70, pari al 30% dell’intera Misura
413. Al 31.12.2012 non sono stati effettuati pagamenti.
La risposta alle domande valutative
In che misura l’approccio LEADER ha contribuito a migliorare la “governance” nelle zone
rurali?
Intendendo la governance come la capacità di far cooperare gli attori locali nello sviluppo dei rispettivi
territori, l’analisi valutativa si è concentrata sui soggetti che compongono “il partenariato” dei GAL.
In quasi tutti i GAL è stato attivato un “doppio livello” di adesione dei soggetti interessati all’attuazione dei
PSL:
i Soci del GAL, soggetti partecipanti al capitale sociale o al fondo associativo mediante la
sottoscrizione di quote e, quindi, attraverso l’assunzione di un onere finanziario;
i Partner dei GAL, da soggetti che, dichiarando il proprio “interesse” all’azione del GAL con una
semplice manifestazione di volontà, sono, a vario titolo, coinvolti nelle attività di quest’ultimo,
soprattutto attraverso strumenti concertativi e di raffronto continuo con l’operato della struttura
tecnica del GAL; tali soggetti non partecipano con diritto di voto alle assemblee societarie e non
assumono alcun obbligo di sottoscrizione del capitale sociale o del fondo associativo.
L’esame dei sistemi partenariali dei GAL ha evidenziato la presenza di 929 soci e di 733 partner, per un
totale di ben 1662 soggetti, pubblici o privati (questi aventi almeno il 50% del potere decisionale) e di
diversa natura giuridica.
I soggetti pubblici che hanno aderito ai GAL sono 427 (il 26% del totale) dei quali 324 in qualità di soci e
103 svolgono in qualità di partner. Le Amministrazioni comunali rappresentano la maggioranza di tali
soggetti (321) e va segnalato che, diversamente da quanto verificatosi nel precedente LEADER + la totalità
dei Comuni ricadenti nelle aree di intervento dell’Asse 4 del PSR, partecipa ai GAL: oltre l’86% come socio
sottoscrittore, il restante 14% come semplice partner. Gli altri soggetti pubblici sono le Province (11 volte
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 119
come socio e 4 come semplice partner) ed altri soggetti di diversa natura (Enti o Società controllare da Enti
Locali) tra cui spicca la partecipazione delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura
(CCIAA) che compaiono 7 volte come socio e 3 come semplice partner.
I soggetti privati – rappresentativi di “interessi economici e sociali del territorio” e “portatori di interessi
collettivi”, come previsto dai Bandi di selezione regionali – occupano 605 posizioni societarie e 630 di
semplice partenariato, per un totale di 1235 posizioni, pari al 74% del totale. Le tipologie prevalenti sono le
associazioni di categoria e le aggregazioni consortili (tra operatori economici, di tutela dei prodotti tipici ecc.)
con circa il 29% delle posizioni societarie, nonché, con simile incidenza, le imprese agricole ed
agroalimentari. Da segnalare la presenza in tutti i GAL, con percentuale rilevante (27%), del cd. “terzo
settore”, insieme eterogeneo di soggetti organizzati principalmente in forma associativa, di natura privata ma
perseguenti finalità di utilità sociale o di interesse generale (cooperative sociali, associazioni di promozione
sociale, associazioni ambientaliste, associazioni sportive dilettantistiche, associazioni di volontariato,
organizzazioni non governative, ONLUS, ecc.).
A partire da tale quadro, è interessante esaminare la distribuzione dei diversi soggetti per “settore” di
prevalente intervento, indipendentemente dalla natura giuridica degli stessi. Come illustrato nella seguente
Figura 1, i soggetti pubblici o privati che partecipano ai GAL (come soci sottoscrittori o come partner)
rappresentano un’ ampia gamma di settori.
Fig. 1 - Partecipazione dei settori al “sistema partenariale” dei GAL (numerosità soci e partners)
Elaborazione su dati PSL aggiornati in base a indicazioni dei GAL al 31.12.2012
Sia pure con percentuali diverse, tutti i settori della vita politica, economica e sociale di un ambito territoriale
contribuiscono alla costituzione o al mantenimento del GAL (i soci) o comunque aderiscono al partenariato.
Si evidenzia il peso del settore agricolo/agroalimentare (23%) degli enti locali territoriali (20%) ma anche la
rilevanza del “terso settore” (soprattutto come partner) qualora si aggreghino tutti i soggetti che si rivolgono
al sociale, e, più nel dettaglio, alla cultura e all’ambiente e allo sport.
Va osservato che l’analoga ripartizione dei soli soci vede una più chiara prevalenza degli Enti locali (31%)
seguiti a distanza dagli operatori del settore agricolo ed agroalimentare (18%) e una minore incidenza dei
soggetti del “terso settore”. Ciò quale effetto delle maggiori difficoltà, di queste due ultime categorie, a
sottoscrivere un impegno in termini finanziari (sottoscrizione delle quote sociali o associative) e alla
conseguente preferenza per un’adesione quale semplice partner. Ed infatti, su un valore complessivo dei
capitali sociali e dei fondi associativi dei GAL di oltre 1 Milione di Euro, l’obbligo di sottoscrizione delle quote
relativo è stato assunto per il 55% dagli Enti Locali Territoriali.
Ulteriori elementi di valutazione possono essere ricavati dal confronto con il precedente periodo di
programmazione di LEADER. Il primo dato è l’incremento del 150% delle posizioni societarie (371 in Leader+
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 120
e 929 per l’Asse IV dell’attuale PSR) - in linea con gli incrementi registrati in termini di numero di GAL
selezionati, di superficie assegnata all’approccio Leader, di numero Comuni e di popolazione coinvolta.
Per quanto riguarda la composizione delle sole posizioni societarie, si osserva la maggiore presenza degli
Enti Locali Territoriali (+8,4%) ma soprattutto dei soggetti relativi ai settori dello sviluppo territoriale quali
Agenzie di Sviluppo, associazioni di promozione dell’imprenditoria locale, Camere di Commercio e soggetti
della formazione e dell’istruzione.
Qualora si tenga conto anche dell’intero sistema partenariale di fronte ad un riconfermato equilibrio
generale, sono i settori della cultura e del sociale a prevalere in termini di incremento percentuale
(rispettivamente +4,7% e +3,8%).
Va inoltre osservato che gli assetti societari hanno subito parziali modifiche nella fase successiva alla
approvazione dei PSL, cioè nel corso del 2012. Solo in 5 GAL l’equilibrio del sistema partenariale iniziale è
rimasto inalterato. Le situazioni di maggiore dinamismo sono state riscontrate in GAL di nuova costituzione,
quali il GAL Sicani e il GAL Elimos (dove molti partner hanno effettuato il passaggio da partner a soci), e il
GAL Metropoli Est e il GAL Sicilia Centro Meridionale (dove alcuni soci e/o partner hanno fatto venire meno
l’interesse sul progetto iniziale). Viceversa in GAL “preesistenti”, quali il GAL Kalat e il GAL Terre dell’Etna e
dell’Alcantara si è assistito ad un incremento, sia pur contenuto, delle posizioni societarie e dei partner.
L’ultimo aspetto analizzato riguarda la relazione (e coerenza) tra le tematiche principali individuate dai GAL e
la composizione del sistema partenariale privato per settori di appartenenza. Dalle elaborazioni svolte si
evidenzia come la presenza dei soggetti appartenenti ai settori dell’agricoltura, dell’agroalimentare e
dell’artigianato sia percentualmente più elevata all’interno dei sistemi partenariali privati legati ai GAL che si
rivolgono maggiormente alle microimprese e alle filiere corte. I soggetti del settore dei servizi raggiungono
incidenze relativamente maggiori (seppur comunque minoritarie) soltanto in alcuni GAL che hanno
selezionato la tematica del turismo e dell’offerta rurale. Viceversa le presenze percentuali di altri settori,
come il settore del sociale e della cultura e il settore del turismo, non permettono di apprezzare variazioni
rilevanti rispetto alle diverse tematiche opzionate dai GAL.
In che misura l’approccio LEADER ha contribuito a mobilitare il potenziale di sviluppo
endogeno delle zone rurali?
Alla luce dello stato di attuazione dell’Asse 4 (che non ha permesso ancora di procedere ad un’analisi sul
valore aggiunto rinvenibile nelle domande “finanziate”) l’analisi valutativa si è concentrata, in primo luogo,
sui dispositivi di attuazione posti in essere dai GAL al 31.12.2012 per verificare se e come, attraverso un
differente “disegno” dei requisiti di accesso alle Misure e l’eventuale scelta dei criteri di priorità, i GAL
possano selezionare domande di aiuto in grado mobilitare il potenziale endogeno in maniera differente dai
dispositivi attuativi ordinari esprimere un valore aggiunto.
I risultati dell’analisi svolta mostrano alcune differenze tra i GAL nelle procedure e nella tempistica di
emanazione dei bandi o manifestazioni di interesse, ma non significative differenziazioni nei loro contenuti,
rispetto agli analoghi Bandi regionali. La uniche variazioni, generalmente in diminuzione riguardano i
massimali di investimento o di contributo, volte a garantire ad esempio nel caso della Misura 313, un numero
più elevati di progetti finanziati per la valorizzazione delle risorse turistiche e ambientali presenti nell’area
Leader in linea con gli obiettivi fissati nei PSL.
Dall’esame dei dispositivi attuativi del GAL, pertanto, è possibile evidenziare che la demarcazione tra
intervento a regia regionale e intervento attuato attraverso l’approccio Leader è di natura soprattutto
territoriale: per ogni Azione dell’Asse 3, se nel PSL è prevista la sua attivazione, la Regione non interviene,
viceversa, se non è prevista, la Regione la attua nell’area Leader.
Rispetto all’adattamento delle Misure ai contesti locali, ciò che emerge è che i GAL non sono riusciti ad
esercitare alcun tipo di indirizzo delle domande di aiuto verso le priorità locali individuate nei PSL. Ciò in
quanto la selezione dei beneficiari avviene esclusivamente attraverso i criteri di selezione regionali e non
anche in base a criteri aggiuntivi “locali”, in grado di rafforzare la dimensione dell’integrazione settoriale e
multisettoriale dei PSL, opportunità pur prevista dal Manuale delle Disposizioni Attuative e Procedurali.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 121
Solo in pochi casi sono state introdotte delle modifiche che consentono di rilevare l’intenzione da parte dei
GAL di indirizzare le Misure di intervento verso fabbisogni locali o verso obiettivi strategici puntuali.
I GAL Rocca di Cerere e Isole di Sicilia, ad esempio hanno aggiunto tra i beneficiari della Misura 312 (Azioni
A,B, D microimprese finanziabili nel settore dei servizi) anche le attività di B&B.
In che misura l’approccio LEADER ha contribuito a introdurre approcci multisettoriali e a
promuovere la cooperazione per l’attuazione di programmi di sviluppo rurale?
Nell’analisi condotta si è ritenuto importante evidenziare le forme d’integrazione perseguibili attraverso
l’approccio Leader. Ad esempio, il PSL (con la Misura 312) finanzia il punto vendita di un’azienda di servizi
che opera nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agroalimentari e che aderisce a un
itinerario tematico, lo stesso PSL finanzia (attraverso la Misura 313) un centro di informazioni o di servizi che
interagisce con questo itinerario; l’integrazione tra i due interventi può aumentare le ricadute dei singoli
investimenti: il punto vendita finanziato migliora le infrastrutture e l’attrattività dell’itinerario e, viceversa, la
promozione dell’itinerario migliora le opportunità di vendita dei prodotti aziendali.
Questo processo d’integrazione puntuale tra interventi presentati da soggetti differenti dovrebbe essere
governato dai GAL nell’attuazione dei PSL.
Le forme d’integrazione settoriale (verticale) e multisettoriale (orizzontale) possono essere favorite dai
dispositivi di attuazione o dalle modalità attuative (a bando, a gestione diretta GAL, in convenzione).
Come già messo in evidenza, nei bandi delle Misure PSR pubblicati dai GAL non è stata rinvenuta alcuna
differenza con quanto previsto nei corrispettivi bandi regionali. Ciò potrebbe indurre a ritenere che la
selezione dei beneficiari sia indipendente dall’azione del GAL e non sia, di conseguenza, “percepibile” alcun
Valore Aggiunto Leader.
Se ciò appare vero per quanto attiene alla selezione dei beneficiari dei GAL, tuttavia può non esserlo se si
guarda al disegno originario del bando regionale. Non può essere sotteso infatti, che nell’articolazione dei
criteri di selezione e di priorità previsti dalla Regione sono rinvenibili criteri che, sia pure non predisposti dal
GAL, possono richiamare elementi di adesione delle domande al territorio e ai soggetti che ne compongono il
sistema socio-economico: tali criteri di selezione, nel momento in cui fanno riferimento all’area Leader, di
fatto “innescano” quelle scelte territoriali “strategiche” compiute dal GAL al momento della circoscrizione
dell’area di intervento. In sostanza il criterio è definito dalla Regione ma è l’ambito di estensione territoriale
definito ex ante dal GAL, che ne permette la concreta attivazione ai fini dell’emersione del Valore Aggiunto: è
in quell’area che devono poter essere realizzate forme d’integrazione settoriale e multisettoriale.
Questa analisi dovrà essere approfondita nel prosieguo delle attività di valutazione alla luce del contributo
dei progetti finanziati attraverso le azioni aggiuntive. Vale la pena rimarcare il fatto che i GAL non avendo
presentato criteri aggiuntivi, di fatto hanno depotenziato la loro capacità di promuovere una integrazione
settoriale e multisettoriale tra progetti e soggetti beneficiari.
In che misura l’approccio LEADER ha contributo alle priorità dell’Asse 3?
La strategia dei GAL si articola su 1 o 2 tematiche principali e 2 o 3 tematiche complementari (cd. tematiche
in sinergia) la cui attuazione avviene attraverso le seguenti Misure dell’Asse 3 del PSR, come illustrato nella
seguente Tabella.
Tab. 1 - Ripartizione delle Misure per tematica (fonte bando di selezione dei GAL)
TEMATICA Misure che ne permettono l’attuazione
Turismo e offerta rurale 313, 322, 323
Energie da fonti rinnovabili 312, 321
Filiera corta 312, 321
Servizi alla popolazione 321
Creazione e rafforzamento di microimprese 312
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 122
E’ consentita anche l’attuazione di azioni aggiuntive, che “concorrano al raggiungimento degli obiettivi dell’Asse 3 attraverso progetti specifici che diano significato strategico all’approccio bottom-up” e che siano
“sinergiche e/o complementari alle tematiche ritenute prioritarie dalla Regione”.
La tematica Turismo e offerta rurale risulta quella più frequente, sia da sola (6 GAL), sia affiancata dalla
tematica della Creazione e rafforzamento di microimprese (8 GAL) e Filiera Corta (1 GAL).
Considerando tutte le tematiche (principali e complementari) previste da ogni singolo PSL attraverso la scelta
del set di Misure dell’Asse 3 attivato è possibile individuare la ripartizione della spesa pubblica aggregata
dettagliata per tematica.
Fig. 2 - Asse IV: ripartizione per tematica della spesa pubblica aggregata Misure PSR
Elaborazione Agriconsulting su dati PSL aggiornati al 31.12.2012
Quasi la metà della spesa pubblica delle Misure attivate con approccio Leader viene declinata attraverso la
tematica del Turismo e offerta rurale.
Nella figura seguente viene rappresentata in termini percentuali la distribuzione sulle singole Misure PSR e
sull’Azione aggiuntiva della spesa pubblica aggregata.
Fig. 3 - Asse IV: ripartizione per Misura PSR della spesa pubblica
Elaborazione su dati PSL aggiornati al 31.12.2012
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 123
L’esame del dato aggregato di tutti i PSL permette di mettere in evidenza come il 38% dell’intera Misura 413
sia stato stanziato sulla Misura 312, ma è la Misura 313 – direttamente collegata alla tematica del turismo e
offerta rurale - che, nonostante una percentuale più bassa (29%), è l’unica attivata da tutti i GAL. Il 67%
complessivo della Misura 413 risulta, pertanto, stanziato sulle Misure dell’Asse 3 relative all’obiettivo del
“Mantenimento e/o creazione di opportunità occupazionali e di reddito nelle aree rurali” e solo il 22% risulta
indirizzato verso il “Miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e le popolazioni locali”.
La possibilità di prevedere nel proprio PSL Azioni aggiuntive non comprese tra quelle del PSR attuabili con
approccio Leader, è stato utilizzata dalla quasi totalità dei GAL. Esse includono un insieme eterogeneo di
interventi, la cui definizione è spesso rimandata alla progettazione operativa che ogni GAL è tenuto ad
articolare annualmente. Limitando l’indagine a quanto previsto nei PSL, sono state riscontrate più
frequentemente operazioni materiali di supporto a Centri informativi o a Reti di operatori turistici o le
creazioni di piattaforme logistiche. Si osserva che il 58% circa della spesa pubblica prevista per l’attuazione
delle azioni aggiuntive non è stato assegnato ad una tematica ben definita (principale o complementare), ma
ad una azione trasversale. Inoltre, seppur in un numero minoritario di GAL l’azione aggiuntiva non appare
coerente con la tematica principale del PSL e ciò potrebbe limitarne il valore aggiunto in relazione alle Misure
PSR attuate dal GAL. Tale aspetto dovrà tuttavia essere oggetto di successive valutazioni, in base alla
concreta attivazione delle azioni aggiuntive e quindi all’analisi del loro contributo al conseguimento
conseguito delle priorità dell’Asse 3.
Conclusioni
Lo stato di attuazione dell'Asse IV non ha ancora consentito di sviluppare analisi valutative, in risposta alle
“domande” poste dal QCMV, basate sui concreti risultati derivanti (in termini di interventi) dall’applicazione
dell’approccio Leader. Dalle prime e parziali valutazioni basate sulle caratteristiche di tale processo avviatosi
nella regione, si ricavano, in sintesi i seguenti elementi:
per quanto concerne il contributo alla governance delle aree Leader, l'analisi del sistema partenariale dei
GAL ha mostrato un buon livello di adesione dei portatori di interesse locali, con una rappresentanza
settoriale che è coerente rispetto ai contenuti strategici dei PSL;
relativamente alla mobilitazione del potenziale endogeno, l''esame dei criteri di selezione utilizzati non ha
rinvenuto differenze con i criteri utilizzati per i bandi a regia regionale. Ciò denota un depotenziamento
della capacità dei GAL di orientare la selezione verso le priorità territoriali; questo elemento di debolezza
investe anche la dimensione dell'integrazione settoriale e multisettoriale dei progetti finanziati, in assenza
di criteri di selezione che la favoriscono;
per quanto riguarda il contributo alle priorità dell'Asse 3, il 67% delle risorse della Misura 413 risulta
stanziato sulle Misure legate all’obiettivo del “Mantenimento e/o creazione di opportunità occupazionali e
di reddito nelle aree rurali” e solo il 22% risulta indirizzato verso il “Miglioramento dell’attrattività dei
territori rurali per le imprese e le popolazioni locali”;
le azioni aggiuntive, nella maggior parte dei casi (n. 10 PSL) sono state progettate coerentemente con la
tematica principale del PSL ma in 6 casi questa coerenza non è stata rilevata, attenendo le stesse a
tematiche complementari e non principali.
Le future attività di valutazione saranno incentrate nell'analisi delle operazioni finanziate, al fine di cogliere
l'effettiva capacità dei GAL di selezionare progetti in grado di esprimere un valore aggiunto rispetto agli
strumenti ordinari.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 124
MISURA 421- Cooperazione interterritoriale e transnazionale
Obiettivi specifici
La Misura 421 prevede il finanziamento di azioni comuni svolte in partenariato dai GAL siciliani con altri GAL
o partner all’interno del territorio regionale e nazionale (interterritoriale) o all’esterno (transnazionale).
In continuità con la passata programmazione di LEADER +, l’obiettivo della Misura è di fornire un valore
aggiunto alle strategie locali e di potenziare il sistema territoriale attraverso il trasferimento di buone prassi.
Nel PSR è previsto che la cooperazione debba assumere una valenza strategica a livello regionale e che sia
sotto la responsabilità dell’AdG la selezione dei progetti di cooperazione.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura sostiene l’elaborazione e l’attuazione di progetti di cooperazione interterritoriale e/o
transnazionale, che coinvolgano un adeguato numero di GAL e che prevedano azioni comuni riguardanti
nuovi modelli organizzativi, nuove produzioni, nuove offerte di servizi, nonché percorsi di incontro, sinergie,
confronto e scambio di esperienze tra i diversi territori rurali.
Dotazione finanziaria (*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 13.509.000 7.835.220 - 13.509.000
% sul totale PSR 0,62% 0,62% 0,00% 0,45%
% sul totale di Asse 3 11,25% 11,25% 0,00% 8,62%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Il Manuale delle disposizioni attuative e procedurali dell’Asse 4 è stato approvato con DDG n.1670 del
27/12/2010 e successivamente modificato con DDG n.1024 del 4/08/2012. Con DDG n.1163 del 15/09/2011
è stato pubblicato sulla G.U.R.S. 48 del 18/11/2011 il Bando per la selezione di progetti di cooperazione
transnazionale e interterritoriale e dei relativi partner. La dotazione finanziaria del bando è di €
13.300.000,00. Alla chiusura del bando, fissata al 27/02/2012, sono pervenute 6 istanze, per un contributo
richiesto di € 13.506.300,00. La chiusura della fase di valutazione dei progetti è prevista per il 2013 per cui,
al 31.12.2012 non sono stati registrati avanzamenti finanziari e fisici.
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di progetti di cooperazione attivati 6 0 0 %
Numero di GAL coinvolti 16 0 0 %
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 13.509.000 0 0 %
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
Dato lo stato di avanzamento attuativo della Misura, non è possibile entrare nel merito delle domande
valutative previste dal QCMV.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 125
MISURA 431- Gestione dei GAL, acquisizione di competenze e animazione
Obiettivi specifici
La Misura 431 ha l’obiettivo specifico di supportare l’attività dei GAL selezionati per la realizzazione dei Piani
di Sviluppo Locali, anche attraverso il coinvolgimento del tessuto sociale ed economico locale.
Interventi e Azioni di sostegno programmate
La Misura prevede sue principali tipologie di interventi:
a) Attuazione del PSL: spese per personale, funzionamento della sede, acquisizione di beni e servizi
legati alla gestione amministrativa e operativa del PSL.
b) Acquisizione di competenze ed animazione: spese per informazione e comunicazione, realizzazione di
convegni, seminari, workshop, incontri di consultazione, pubblicizzazione delle iniziative e delle
procedure concorsuali, produzione di materiali informativi e siti web; spese per azioni di formazione
rivolte al personale del GAL e animatori.
Dotazione finanziaria (*)
Spesa pubblica
Spesa privata Spesa totale Totale FEASR
Importi (Euro) 17.605.460 10.211.167 - 17.605.460
% sul totale PSR 0,81% 0,80% 0,00% 0,59%
% sul totale di Asse 3 14,66% 14,66% 0,00% 11,24%
(*): piano finanziario del PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012
Lo stato di attuazione della Misura (al dicembre 2012)
Avanzamento procedurale
Nel corso del 2011, i 15 GAL precedentemente selezionati hanno emanato gli Avvisi pubblici relativi alla
selezione del Responsabile di Piano e delle altre figure chiave per la gestione dei GAL e l’acquisizione delle
competenze. Al 30.09.2012 sono stati emessi a favore dei GAL i decreti di finanziamento relativi ai Progetti
Operativi a valere sulle azioni A e B della Misura 431, per un contributo concesso complessivo di €
17.603.798,63. L’animazione territoriale, volta a realizzare un processo condiviso finalizzato alla definizione
dei partenariati pubblico/privati è stata articolata su tutto il territorio regionale in circa n. 120 incontri.
Avanzamento fisico e finanziario
Indicatori di prodotto Valori obiettivo
(1)
Valori realizzati
(2)
Efficacia
(2)/(1)
Numero di azioni sovvenzionate 154 15 9,7 %
Input finanziari Spesa programmata
(1)
Spesa realizzata
(2)
Indice di avanzamento
(2)/(1)
Spesa pubblica (Euro) 17.605.460 0 0 %
(1): Valori-obiettivo e spesa programmata di cui al PSR v5 – DC(2012) 9760 del 19.12.2012 - (2): Valori realizzati al 31.12.2012
Dato lo stato di avanzamento attuativo della Misura, non è possibile entrare nel merito delle domande
valutative previste dal QCMV.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 126
3. CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI
3.1 Conclusioni sul grado di raggiungimento degli obiettivi del Programma
Le analisi svolte dal Valutatore nel periodo 2011-2012 ed illustrate in sintesi nei precedenti capitoli, si sono
basate su una vasta gamma di informazioni acquisite da diverse fonti: attraverso indagini dirette presso
campioni rappresentativi di beneficiari degli interventi sovvenzionati, dal Sistema di monitoraggio regionale,
dalla documentazione tecnico-amministrativa del Programma, da fonti statistiche regionali, nazionali e
comunitarie. Esse hanno consentito di aggiornare ed ampliare le analisi svolte per la precedente Relazione di
Valutazione intermedia del 2010.
Le conclusioni alle quali si è giunti in questa ulteriore fase del processo valutativo sono esposte di seguito
per Asse e mirate a riepilogare i principali elementi informativi e di giudizio sull’efficacia degli interventi
realizzati o comunque finanziati entro il dicembre 2012 in relazione agli obiettivi prioritari del Programma.
3.1.1 Asse 1 – Miglioramento della competitività dei settori agricolo e forestale
DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI E DELLE CONOSCENZE E MIGLIORAMENTO DELLE CAPACITÀ IMPRENDITORIALI E
PROFESSIONALI NEL SETTORE
L’aggiornamento della situazione relativa alla formazione e istruzione nel settore agricolo, rilevata con il 6°
Censimento generale dell’agricoltura (Istat 2010) conferma la necessità di accrescere la capacità della classe
imprenditoriale siciliana caratterizzata da un inadeguato livello di conoscenze e capacità professionali.
Infatti, il 5% dei capi di azienda agricola non ha titolo di studio, il 67% ha la licenza elementare o di scuola
media inferiore e del restante 28% solo il 4% ha un titolo di studio agrario (diploma di qualifica, diploma di
scuola media superiore, laurea o diploma universitario).
Il PSR contribuisce alla diffusione delle conoscenze nel settore agricolo principalmente con la realizzazione di
azioni di formazione e informazione (Misura 111) e l’utilizzo dei servizi di consulenza (Misura 114).
Le attività di formazione sono, nel 2012, in corso di svolgimento e solo dopo la loro conclusione sarà
possibile conoscere il numero di partecipanti che hanno “terminato con successo” la formazione in materia
agricola e/o forestale” (calcolo dell’Indicatore comune R1). Valutazioni preliminari possono essere svolte sulla
base del numero di partecipati a tali attività corrispondente al 76% del target programmato. Esso indica
altresì il superamento nel 2012 dei ritardi iniziali già segnalati in fase di valutazione intermedia.
Le complessità che l’Amministrazione regionale ha affrontato per l’espletamento delle procedure attuative
non sono insignificanti. L’elevato numero di domande di aiuto presentate nella prima sottofase per le azioni
di formazione ha comunque determinato un prolungamento dei tempi di approvazione delle graduatorie e la
sospensione della seconda e terza sottofase.
Gli Enti selezionati hanno iniziato le attività, il numero di giorni di formazione già svolti o che si prevede di
svolgere corrispondono a quasi il 100% del valore obiettivo, ma l’avanzamento della spesa aggiornato al 31
dicembre 2012 è fermo allo 0,2%. La distanza tra i due valori è indicativa della difficoltà che caratterizza la
realizzazione delle attività di formazione, e in generale delle azioni immateriali, per le quali i regolamenti non
riconoscono alcuna anticipazione finanziaria. Questo è un problema soprattutto in una situazione difficile
come la Sicilia, dove invece è necessario mettere in atto tutte le disposizioni che possono evitare il rischio di
rinunce alla realizzazione delle attività formative. È necessario, a riguardo, ricordare l’importanza e la
diffusione delle attività di formazione finanziate, in grado finora di coinvolgere il 7,7% delle aziende agricole
attive registrate nel 2012 alle CCIAA della Sicilia. È da rilevare anche la positiva partecipazione dei giovani,
che sul totale dei partecipanti raggiunge il 75%, determinando favorevoli prospettive di ringiovanimento del
tessuto imprenditoriale.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 127
I risultati di più specifiche analisi valutative evidenziano la rispondenza delle azioni di formazione finanziate
con i fabbisogni iniziali, emersi dall’analisi SWOT del programma.
I miglioramenti riguardano soprattutto l’acquisizione della qualifica di capo azienda (71% dei partecipanti alla
formazione) che interessa principalmente i giovani agricoltori, coerentemente favoriti dalla priorità assoluta
riservata ai beneficiari della Misura 112. Si realizza in questo modo anche la sinergia tra miglioramento delle
capacità imprenditoriali e ricambio generazionale, anch’essa funzionale alla priorità regionale di “sviluppo di
un sistema d’imprese giovani, competitive e orientate al mercato”.
Un altro importante gruppo di partecipanti alla formazione (16%) ha affrontato i numerosi temi che
condizionano lo sviluppo del settore e per il quale è necessario agire su diversi fronti, migliorando le capacità
e la cultura imprenditoriale, le competenze tecniche e gestionali delle aziende agricole. In primo luogo, la
formazione ha riguardato le tematiche della condizionalità (5%) e l’agro-ambiente (5%), rispondendo alla
domanda di sostenibilità delle attività agricole che, implicando profonde trasformazioni nei processi
produttivi, comporta conoscenze tecniche e aggiornamenti continui. Non meno importante è migliorare le
capacità imprenditoriali (3%) per affrontare i nuovi scenari economici che condizionano negativamente i
risultati aziendali, l’organizzazione dei fattori produttivi e la valorizzazione del lavoro, così come la formazione
per la qualità (3%) che risponde all’adesione ai sistemi di qualità e anche alle richieste della società
soprattutto sulla sicurezza alimentare e la tracciabilità delle produzioni.
Il miglioramento delle capacità imprenditoriali, tecniche e gestionali è stato inoltre favorito dalla utilizzazione
dei servizi di consulenza implementata attraverso la Misura 114 che ha finanziato 2.262 domande di aiuto
relative a circa il 2,7% delle aziende agricole attive registrate nel 2012 alla CCIAA. Anche n questo caso i
risultati di più specifiche analisi valutative evidenziano la rispondenza dei servizi di consulenza attivati, con i
fabbisogni iniziali, individuati dal Programma, soprattutto per il rispetto dei requisiti minimi di condizionalità
ambientale (39% delle aziende beneficiarie), d’igiene e benessere degli animali (11%), di sanità e salute
delle piante e degli animali e di sicurezza sul lavoro (30%).
Inoltre, è stata assicura l’offerta di servizi qualificati alle imprese agroalimentari e forestali che, nella
formazione, ha interessato il 10% dei partecipanti; all’offerta di servizi qualificati si aggiunge la consulenza
per i detentori di aree forestali promossa con la Misura 114. Il trasferimento delle conoscenze ha interessato
il 3% dei partecipanti alla formazione. Infine, si ritiene prematura la valutazione del contributo della
formazione e della consulenza all’innovazione e alle ITC, perché le attività propedeutiche alla loro diffusione,
finanziate principalmente con la Misura 124, sono in via di completamento.
RINGIOVANIMENTO DEL TESSUTO IMPRENDITORIALE
L’intervento a favore dei giovani agricoltori (Misura 112) è stato profondamente innovato nella
programmazione 2007-2013, prevedendo con il “Pacchetto giovani” (PG) l’adesione obbligatoria ad almeno
un’altra Misura d’investimento (Misure 121, 122, 221, 311) e favorendo la partecipazione alla formazione
(Misura 111) e l’utilizzo dei servizi di consulenza (Misura 114).
La valutazione effettuata attraverso gli indicatori di risultato è positiva, seppur parziale, perché molti giovani
non hanno completato gli interventi e comunque, nel 2012, in nessuna azienda si sono ancora determinate
le condizioni per poter valutare gli effetti degli investimenti.
Con il cd. “pacchetto giovani” si data risposta ai fabbisogni non solo di ringiovanimento del tessuto
imprenditoriale ma anche di miglioramento delle capacità imprenditoriali e di ristrutturazione e sviluppo
dell’azienda agricola,. Si realizza, quindi, l’integrazione tra interventi a favore del capitale umano e di quello
fisico.
La rispondenza degli interventi ai fabbisogni è soddisfacente, sia per quanto riguarda la formazione (96,6%
dei giovani agricoltori), sia per gli effetti degli investimenti in termini di aumento dimensionale delle imprese
(+34%). Inoltre, si evidenzia la rilevante quota di giovani che realizza investimenti innovativi (87,5%) nella
gamma dei prodotti offerti (61%) e/o nella tecnologia di produzione (84,4%).
In tale quadro positivo e nonostante le favorevoli prospettive di sviluppo dichiarate dai giovani agricoltori,
emerge invece la debolezza generale del sistema determinata dalle difficoltà di accesso al credito bancario,
che ha interessato il 25% del totale dei giovani agricoltori intervistati.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 128
RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL SISTEMA PRODUTTIVO AGRICOLO E AGRO-INDUSTRIALE ORIENTATO AL
MIGLIORAMENTO DEL RENDIMENTO ECONOMICO DELLE ATTIVITÀ E AL RIPOSIZIONAMENTO DELLE IMPRESE SUI
MERCATI
La ristrutturazione e ammodernamento del sistema produttivo agricolo e agro-industriale comprende una
complessità d’interventi che vanno dagli investimenti nelle imprese del settore primario (Misure 121, 122,
123) alla cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie (Misura 124).
Primi elementi di valutazione in merito effetti degli investimenti sui risultati economici delle aziende sono
stati ricavati attraverso l’indagine svolta nel 2012 su un campione di aziende beneficiarie della Misura 121: in
queste aziende a circa un anno dal completamento degli investimenti finanziati si verifica un incremento
della redditività, espressa in Valore aggiunto, sia della terra (+30%) sia del lavoro (+18%).
L’indagine svolta ha altresì evidenziato come l’aiuto pubblico sia il fattore decisivo per gli investimenti nelle
aziende agricole (per il 90% beneficiari) e proprio per questo vanno tenute in debito conto le difficoltà
espresse in merito ai tempi attesi per la concessione del contributo (80% degli intervistati) che, di fatto,
ritardano lo sviluppo economico dell’agricoltura. L’aspetto positivo, invece, riguarda l’elevata propensione
all’innovazione mostrata dagli imprenditori agricoli: gli investimenti finanziati, nella larga maggioranza dei
casi (83%), hanno consentito l’introduzione d’innovazioni, principalmente “di processo” (es. meccanizzazione
delle operazioni colturali) ma anche “di prodotto” introducendo nuove produzioni o con lo sviluppo di attività
di trasformazione. E’ indicativo segnalare che il 73% degli intervistati (beneficiari della Misura 121) intende
avvalersi della nuova programmazione per azioni finalizzate all’innovazione di prodotto e di processo.
Le analisi svolte per la Misura 123, avendo per oggetto interventi finanziati ma ancora non conclusi, non ne
consentono una valutazione di efficacia; si rileva tuttavia che gli investimenti si realizzano nei comparti e
nelle aree agricole economicamente più importanti della regione, in particolare nei settori dell’orticoltura,
dell’olivicoltura e dell’agrumicoltura. Essi inoltre favoriscono l’introduzione d’innovazioni nei processi
produttivi esistenti, attraverso l’adozione di nuove tecnologie e la razionalizzazione della logistica, volte
soprattutto alla riduzione dei costi. Consistenti le quote di aziende beneficiarie che realizzano investimenti
per lo sviluppo di sistemi di qualità, tracciabilità e gestione ambientale e diffusione delle ITC.La piccola
dimensione delle imprese regionali, la parcellizzazione produttiva, la vocazione tradizionale e delle imprese
agricole in Sicilia, in particolare in quelle dei settori meno propensi all’innovazione, rende gli incentivi di
mercato del tutto insufficienti a stimolare l’investimento privato in R&I, con un alto grado di rischio ed
incertezza e difficilmente inquadrabile all’interno della semplice unità aziendale.
Il superamento almeno parziale di taluni vincoli richiede, necessariamente, lo sviluppo di un sistema di
relazioni tra imprese e tra imprese e altri attori del sistema della conoscenza, quali gli organismi di ricerca.
Gli organismi di ricerca, d’altro canto, pur essendo presenti in modo significativo sul territorio regionale
siciliano, adottano spesso comportamenti caratterizzati dall’assenza di meccanismi di selettività e di
orientamento alle attività produttive.
A tali elementi si aggiungono le difficoltà congiunturali di carattere economico e finanziario, l’assenza di un
sistema di capitali di investimento destinati all’innovazione e alla ricerca e ancor meno all’innovazione dei
sistemi di imprese agricole e agroalimentari e per l’internazionalizzazione.
L’esigenza di invertire le dinamiche tradizionali “chiuse alla collaborazione innovativa” e ostacolo alla
competitività dei sistemi produttivi, con la proposta di un approccio strategico di collaborazione per
l’innovazione tra imprese e sistemi della conoscenza si sviluppa sia all’interno dei PO FESR e PO FSE, sia
nella programmazione di alcune misure del PSR 2007-2013 e riguarda, in particolare, le misure a
investimento dell’Asse 1, ma soprattutto la Misura 124 (Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti,
processi e tecnologie nel settore agricolo, alimentare, nonché nel settore forestale). A questa stregua il
supporto al trasferimento delle innovazioni con strumenti di incentivazione mirati, come la Misura 124, è
fondamentale per dare continuità e/o per strutturare i rapporti di collaborazione in questo ambito.
La configurazione di partenariati tra organismi di ricerca e imprese è fatta di accordi, di procedure congiunte
ma, soprattutto, di personale che acquisisce competenze e opera all’interno delle imprese stesse con il
coordinamento scientifico delle istituzioni di ricerca.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 129
In un momento di crisi congiunturale, in cui sia le imprese che gli organismi di ricerca hanno difficoltà di
natura finanziaria, sarebbe opportuno individuare, anche in futuro, meccanismi d’integrazione con altri
strumenti finanziari e di programmazione (con gli ambiti di intervento del FSE, ad esempio) che diano
continuità all’apporto professionale fondamentale per le imprese, ciò anche rispetto alla tempistica del ciclo
di vita delle innovazioni sperimentate.
Il vantaggio di competitività che ne può ricavare il sistema produttivo si può misurare nel lungo periodo, con
la prossimità culturale, intesa come capacità di interazione tra soggetti, condivisione di valori, che determina
un capitale relazionale10 caratterizzato da livelli di cooperazione esplicita e implicita tra i soggetti, livelli di
partenariato pubblico privato, meccanismi di diffusione delle conoscenze.
Tali considerazioni, di carattere strategico per la programmazione futura, sono comunque, in linea, con i
meccanismi di attivazione peculiari della Misura 124. Una prima disamina dei progetti, seppur ancora in corso
di realizzazione, ha permesso di formulare, nella Relazione di Valutazione 2012 (e alla quale si rimanda per
approfondimenti) una serie di riflessioni in merito agli elementi chiave dell’approccio all’innovazione seguito
dalla Regione Sicilia: la tipologia di innovazioni; i meccanismi relazionali tra i vari soggetti; l’addizionalità
degli interventi rispetto al sistema delle imprese; la governance di processo in tema di innovazione.
AUMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI FISICHE E TELEMATICHE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA
COMPETITIVITA’ DEL SISTEMA DELLE IMPRESE
Il conseguimento dell’obiettivo è direttamente correlato all’attuazione degli interventi finanziati con la Misura
125, che rispondono tutti ai fabbisogni emersi dall’analisi SWOT, in particolare l’uso efficiente delle risorse
idriche a uso irriguo e il risparmio idrico (Azione B) e la rete di trasporto interaziendale per l’accesso ai
terreni agricoli (Azione A).
Per la loro valutazione si prevede la realizzazione di specifici casi studio realizzati approfondendo i dati di
monitoraggio e altri dati da fonti regionali, esaminando quindi nel dettaglio alcuni progetti conclusi per
valutare l’efficacia della Misura sull’uso delle risorse idriche e sulle aziende agricole interessate dagli
interventi.
CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO DELLA QUALITÀ DELLA PRODUZIONE AGRICOLA E FORESTALE
Per il raggiungimento dell’obiettivo specifico sono state attivate le Misure 132 (Partecipazione degli
agricoltori ai sistemi di qualità alimentare) e 133 (Attività di informazione e promozione). Nella regione sono
presenti numerose produzioni DOP e IGP e vini a denominazione d’origine, la Sicilia inoltre è ai primi posti
per numero di produttori e superfici ad agricoltura biologica.
La valutazione condotta mostra il positivo funzionamento delle procedure di attuazione, accompagnate da
azioni di comunicazione che hanno incoraggiato l’adesione degli agricoltori ai sistemi di qualità. Le iniziative
finanziate rispondono ai fabbisogni evidenziati con l’analisi SWOT.
I dati relativi alla partecipazione mettono in luce un elevato livello di adesione alla Misura 132 (199% del
valore obiettivo): il 3% delle aziende agricole attive registrate nel 2012 alle CCIAA della Sicilia ha aderito ai
sistemi di qualità. L’interesse delle imprese regionali verso le produzioni di qualità è riscontrabile, altresì,
nell’incremento in termini percentuali (+123,8%) del fatturato alla produzione delle DOP/IGP tra il 2009 e il
2010. Tali dinamiche sono comunque in linea con i meccanismi di incentivazione e le priorità del PSR 2007-
2013. La buona partecipazione delle imprese alla Misura 132 corrisponde ad un incremento nel numero e nei
volumi di prodotti destinati al mercato.
Elevato anche il livello di adesione alla Misura 133, con il raggiungimento di un’efficacia del 121% rispetto
all’obiettivo. Tale partecipazione coinvolge il 40% delle produzioni regionali di qualità (su un totale di 57
marchi registrati tra DOP/IGP/SGT e DOC/DOCG /IGT) a conferma del buon funzionamento dei meccanismi
attuativi della Misura.
10 R. Capello, A. Faggian, Conoscenza, innovazione e apprendimento collettivo: una teorizzazione empirica in diversi contesti territoriali.
Camagni R., Capello R. (2002)
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 130
A tale livello di adesione corrisponde un valore della produzione agricola soggetta a marchi/norme di qualità
riconosciuti (dati ISMEA 2011) pari a circa 86 milioni di euro con un’efficacia, al 2011, del 215% rispetto al
target programmato. Attualmente ancora non disponibili, ma oggetto delle prossime attività di indagine, i
dati quali-quantitativi inerenti sia l’efficacia delle azioni di promozione/informazione realizzate, sia le ricadute
in termini di incremento del valore economico delle produzioni interessate.
3.1.2 Asse 2 – Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale
Gli obiettivi prioritari dell’Asse 2 si articolano in funzione delle principali tematiche ambientali (biodiversità,
tutela delle acque, tutela suolo e del territorio, attenuazione del cambiamento climatico) rispetto alle quali le
diversificate linee di intervento (Misure/azioni) programmate ed attuate possono determinare effetti. La
strategia dell’Asse è inoltre qualificata da un approccio di tipo territoriale nella definizione dei Criteri di
ammissibilità e di selezione delle operazioni, attuato attraverso l’individuazione di aree o zone prioritarie
verso le quali “indirizzare” il sostegno (e quindi le risorse) nella consapevolezza del legame esistente tra
efficacia degli interventi e contesto territoriale in cui essi si realizzano. Tale approccio risulta particolarmente
necessario nella regione Sicilia, come è noto caratterizzata da una elevata variabilità ambientale e
paesaggistica. A circa quattro anni dal sostanziale avvio attuativo del PSR è possibile, seppur in forma
ancora non conclusiva, fornire alcuni elementi valutativi in merito alla coerenza e all’efficacia della sua
strategia rispetto agli obiettivi prioritari dell’Asse 2, definiti nel PSN e ulteriormente declinati nel documento
di programmazione regionale.
CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ E TUTELA E DIFFUSIONE DI SISTEMI AGRO-FORESTALI AD ALTO VALORE
NATURALISTICO
Le diverse Misure/azioni dell’Asse 2 che concorrono, attraverso diversificati effetti, all’obiettivo prioritario in
oggetto interessano una superficie agricola e forestale totale di 334.000 ettari (Indicatore comune di
Risultato n. 6.a) valore superiore di circa il 10% dell’attuale valore-obiettivo definito nel Programma per tale
indicatore. Ciò è l’effetto dei buoni livelli di partecipazione raggiunti nelle Misure/azioni agricole “a superficie”
(in particolare con le Misure 211, 212, 213, 214) ed anche “ad investimento” (Misura 216) a fronte, tuttavia,
di più modeste performance nelle Misure forestali dell’Asse in particolare negli imboschimenti dei terreni
agricoli e non agricoli (Misure 221, 223 e “trascinamenti”) i quali interessano una superficie pari ad appena il
5% del valore totale dell’Indicatore di Risultato n.6 e si riferiscono prevalentemente al sostegno per impianti
realizzati in precedenti periodi di programmazione.
Ulteriori elementi di valutazione possono essere ricavati considerando la rilevanza e la distribuzione
territoriale delle superfici coinvolte dalle suddette Misure/Azioni dell’Asse, le quali rappresentano quasi il 20%
della superficie agricola regionale, quindi probabilmente non in grado di determinare impatti significativi sulle
tendenze complessive anche se capaci di influenzarle. E’ tuttavia interessante rilevare che tale incidenza,
espressione di un impatto potenziale, risulta positivamente superiore (circa il 40%) nelle aree Natura 2000 o
comunque sottoposte ad altre forme di tutela, cioè negli ambiti territoriali nei quali gli impegni/interventi
favorevoli alla biodiversità sono più efficaci e più necessari (pertinenti) rispetto alla finalità di assicurare la
salvaguardia di habitat e specie a priorità di conservazione. A questo risultato di relativa “concentrazione”
degli interventi nelle aree sottoposte a tutela ambientale e prioritarie per tale obiettivo, partecipano
principalmente la Misura 211 (indennità compensativa nelle aree montane) e le azioni agroambientali in
“trascinamento” dai precedenti periodi di programmazione; al contrario, relativamente minore è, sempre in
queste aree prioritarie, l’incidenza sulla superficie agricola totale delle due principali nuove azioni
agroambientali (214/1A e 214/1B).
Rispetto all’obiettivo della conservazione della biodiversità la metodologia comunitaria propone l’Indicatore di
impatto n.4, basato sulla evoluzione delle popolazioni di specie di uccelli legati agli ambienti agricoli (indice
FBI – Farmland Bird Index). Considerando il periodo 2000-2011 tale indice si incrementa di circa il 12% (in
controtendenza ai valori medi nazionali) ma tale aumento non può essere, ovviamente, attribuito
esclusivamente all’impatto delle azioni promosse dalla politica di sviluppo rurale, sia perché esse, come già
segnalato, interessano una quota relativamente minoritaria del territorio regionale, sia perché tale
andamento regionale è condizionato da numerosi altri fattori ambientali ed antropici non direttamente
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 131
influenzati dal PSR. Da tale consapevolezza – cioè dei limiti che l’indice FBI presenta in quanto indicatore di
impatto – si è ritenuto opportuno sviluppare più specifiche attività di indagine basate sul monitoraggio
dell’avifauna in aree campione e secondo l’approccio del confronto fattuale-controfattuale. I risultati di tali
indagini, condotte in oliveti e agrumeti a conduzione biologica e ordinaria, non appaiono indicare una chiara
influenza del metodo di conduzione dei terreni agricoli (biologico/convenzionale) sulla qualità delle comunità
di uccelli. Ciò contrariamente ai risultati di precedenti valutazioni sugli effetti di azioni agroambientali che
invece determinano più radicali cambiamenti nell’uso del suolo (es. conversione dei seminativi in sistemi
foraggeri estensivi nell’ambito del PSR 2000-2006). In definitiva l’indagine svolta appare confermare sia le
difficoltà di apprezzare differenze significative nella biodiversità nelle condizioni in cui gli interventi
agroambientali sono di limitate estensioni e dispersi nel territorio, sia l’influenza che su tali differenze
esercita il contesto ambientale e paesaggistico in cui gli interventi stessi si realizzano.
In conclusione, per l’obiettivo in oggetto si raggiungono dei risultati positivi in termini di estensione e
distribuzione territoriale degli interventi, non soltanto per quelli con effetti sulla conservazione della
biodiversità nelle aree agricole già oggetto di tutela (e di più alto valore naturalistico) o comunque
caratterizzate da sistemi agricoli più estensivi, prevalentemente localizzati in aree montane. Relativamente
significativo è stato l’impatto anche nelle aree più intensive, nelle quali maggiori sono le pressioni
dell’agricoltura sulle risorse naturali. La valutazione del “valore aggiunto” degli interventi nel diffondere
pratiche agricole e usi agricoli del territorio più favorevoli alla diversità degli habitat e delle specie selvatiche
rappresenta una tema sul quale sarà necessario sviluppare ulteriori indagini, alla luce delle specificità del
territorio regionale e degli attuali fenomeni di trasformazione nel tessuto produttivo agricolo.
Va infine segnalato il sostanziale rafforzamento e le notevoli potenzialità della linea di sostegno
specificatamente rivolta alla conservazione, caratterizzazione e valorizzazione del patrimonio genetico in
agricoltura, attraverso le due Azioni 214/2A e 214/2B. Infatti, oltre ai risultati che i progetti finanziati, ma
non ancora conclusi, potranno raggiungere in relazione alla loro specifica finalità, sono da evidenziare il
positivo ruolo che essi svolgono nei processi di diversificazione dell’economia rurale e di valorizzazione delle
attività agricola nei confronti della collettività.
TUTELA DELLE RISORSE IDRICHE
Le aree agricole nelle quali, grazie agli interventi dell’Asse 2, sono stati favoriti sistemi di gestione e usi del
suolo coerenti con l’obiettivo della tutela qualitativa delle risorse idriche raggiungono, nel 2012, una
estensione di circa 185.000 ettari, valore corrispondente all’obiettivo programmato. Tale superficie è
interessata principalmente da azioni agroambientali (Misura 214) le quali favoriscono il mantenimento o
l’introduzione di sistemi di produzione con più bassi livelli di impiego di input agricoli (fertilizzanti, fitofarmaci
e diserbanti) potenzialmente inquinanti le acque e da interventi di imboschimento (inclusi i "trascinamenti”)
che determinano la trasformazione permanente degli usi del suolo da agricoli a forestali. La distribuzione
territoriale della suddetta superficie totale di intervento seppur non ottimale (in quanto non si determina una
sua auspicata “concentrazione ” nelle aree regionali nelle quali maggiori sono le pressioni dell’agricoltura
sulla qualità della risorsa) è tuttavia migliore rispetto ai precedenti periodi di programmazione, essendo
maggior la capacità di intervento nelle Zone Vulnerabili ai Nitrati e in generale nelle aree di pianura.
A fronte di queste potenzialità, gli approfondimenti di analisi condotti dal Valutatore sulla efficacia delle
azioni agroambientali (214/1A e 214/1B) nel ridurre, rispetto alla gestione convenzionale, i livelli di impiego
di fertilizzanti e fitofarmaci hanno portato a risultati inferiori alle previsioni. Come già segnalato, ciò va
interpretato alla luce di un contesto regionale e nazionale caratterizzato da una generale riduzione nei livelli
di impiego degli input, determinata della crisi finanziaria e dall’aumento dei prezzi dei fattori produttivi. In
tale contesto si spiega anche l’ottenimento, dalle stime, di bilanci dei nutrienti (azoto somministrato al
netto dell’azoto asportato con le colture) negativi, cioè di deficit, più consistenti nelle aziende beneficiarie
rispetto alle convenzionali: i bassi livelli di concimazione non sono compensati da una riduzione dei livelli
produttivi, risultati comunque mediamente alti, in tutte le colture ed in particolare per il frumento duro,
fenomeno che rischia di incidere negativamente sulle riserve nutrizionali dei suoli. Risultati analoghi si
ottengono per il fosforo. Per i fitofarmaci si sono osservati impieghi molto contenuti di prodotti tossici e
nocivi in tutte le situazioni analizzate (con gestione agroambientale e con gestione convenzionale) e in
particolare negli agrumi, olivo e frumento duro, relativamente maggiori nella vite.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 132
Gli imboschimenti realizzati nell’ambito delle Misure 221 e 223, o in precedenti periodi di programmazione,
contribuisco a ridurre il potenziale inquinamento della risorsa idrica derivante dall’uso di input agricoli; a
fronte di un’elevata efficacia unitaria, determinata dal cambiamento nell’uso del suolo, tali interventi
presentano tuttavia un impatto complessivo modesto, vincolato da una non elevata superficie coinvolta
(circa 10.000 ettari).
In conclusione, le analisi svolte confermano l’efficacia della tipologia di interventi dell’Asse 2 rispetto
all’obiettivo della tutela qualitativa delle risorse idriche, grazie soprattutto alla significativa estensione delle
superfici agricole coinvolte. L’efficacia di tali interventi, se valutata in termini di miglioramento ambientale
rispetto alla situazione ordinaria, è comunque minore alle aspettative, in conseguenza dell’evoluzione
verificatasi nel contesto regionale di intervento. Le possibilità ed opportunità di miglioramento riguardano
pertanto l’individuazione di nuove tipologie di impegno/intervento e/o di nuovi meccanismi attuativi e di
incentivazione (per quelle già in essere) volti a favorire un maggiore coinvolgimento delle imprese, in
particolare nelle aree e nelle tipologie produttive in cui maggiori sono le “pressioni” sulla qualità della risorsa
idrica.
TUTELA DEL TERRITORIO
In tale obiettivo prioritario sono inclusi diversi obiettivi specifici, spesso tra loro correlati in quanto
espressione delle diversificate funzioni che le attività agricole e forestali svolgono (o meno) nel territorio,
considerato nelle sue dimensioni paesaggistica, socio-culturale, economico-produttiva ed ambientale. Da
questo punto di vista, la valutazione dell’efficacia del PSR in relazione a tale priorità comprenderebbe
tematiche in parte già affrontate con i precedenti obiettivi e in parte ulteriormente da sviluppare.
Tuttavia, alla luce dei risultati fino ad oggi raggiunti, si è ritenuto opportuno focalizzare l’analisi su due
obiettivi specifici: il contrasto all’abbandono e la marginalizzazione delle terre agricole nelle zone montane e
svantaggiate: la tutela della risorsa suolo dai rischi di erosione e del territorio dai rischi di dissesto
idrogeologico.
Rispetto al primo dei due obiettivi (contrastare l’abbandono e la marginalizzazione delle terre agricole nelle
zone montane e svantaggiate) si quantificano in circa 175.000 ettari le superfici agricole che nel 2013 sono
interessate da forme di sostegno finalizzate al mantenimento di attività agricole nelle aree montane e
svantaggiate della regione (Misure 211 e 212); ad esse possono aggiungersi le indennità erogate nell’ambito
della Misura 213, data la prevalente localizzazione delle aree Natura 2000 in zone montane e svantaggiate.
Risultato, se espresso in termini di superfici coinvolte è superiore al valore obiettivo previsto nel PSR per
l’Indicatore comune di Risultato n.6. Stesso risultato superiore agli obiettivi si raggiunge considerando il
“numero di aziende beneficiarie” nelle Misure 211e 212, pari complessivamente a circa 3.600 unità.
Il dato esprime la rilevanza degli interventi di sostegno volti a favorire la continuazione di un uso agricolo del
suolo e quindi dei benefici ambientali e paesaggistici che tale uso determinano a favore della collettività. Tra
questi, si evidenziano il mantenimento di sistemi di produzione estensivi (principalmente zootecnici) e la
conservazione di vegetazione semi-naturale (prati permanenti e pascoli) ai quali sono associati o da cui
addirittura dipendono habitat e specie di interesse conservazionistico, cioè rientranti nelle cd. aree agricole
ad “Alto Valore Naturale”.
Un aspetto affrontato nella Valutazione, suscettibile di ulteriori riflessioni ed approfondimenti, riguarda
l’efficacia delle indennità compensative erogate con la Misura 211 nel favorire la permanenza delle aziende
nelle aree montane e svantaggiate: sulla base della elaborazione dei dati RICA disponibili (2008 2009 e
2010) e relativi alle sole aziende zootecniche con bovini, si stima che l’indennità media erogata per azienda è
pari al 22% del reddito netto aziendale. Essa, pur non assicurando la completa compensazione dei
differenziali di reddito rispetto alle aree non svantaggiate, migliora (congiuntamente alle altre forme di
sostegno) i livelli di reddito effettivi, contribuendo quindi ad ostacolare l’abbandono o la riduzione delle
attività agricole. Ciò nella consapevolezza del ruolo rilevante che su tali aspetti, assumono anche fattori o
vincoli di natura extraeconomica (residenza, fattori socio-culturali, qualità della vita, mancanza di alternative
ecc..).
In riferimento agli obiettivi specifici, tra loro correlati, di “tutela della risorsa suolo dai rischi di erosione e del
territorio dai rischi di dissesto idrogeologico” si osserva che la superficie agricola e forestale che, grazie alle
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 133
misure/azioni dell’Asse, è soggetta ad una gestione favorevole è di 308.598 ettari il 126% del valore
obiettivo previsto dal Programma. Tale valore è determinato da un insieme di interventi aventi in realtà
caratteristiche ed effetti più specifici e tra loro eterogenei:
le azioni di indennità compensativa che svolgono un azione di protezione generale del suolo in virtù dell’
effetto diretto ed auspicato derivante dal sostegno al mantenimento di attività agricole sostenibili, e
coerenti con i requisiti della Condizionalità, sia nelle zone svantaggiate montane che nelle zone con
svantaggi specifici;
le Misure/azioni di interesse agricolo, in particolare le azioni agroambientali 214/1A, 214/1B e 214/1F e
216 ed i “trascinamenti” dal precedente periodo di programmazione (F2 intervento b, F4a intervento B e
reg. CEE 2078/92 ) ma anche di imboschimento dei terreni agricoli e non agricoli (221, 223, H, reg. CEE
2080/92 e 1609/89) i cui principali effetti sono la riduzione dei rischi di erosione superficiale del suolo e
l’aumento di sostanza organica; quest’insieme di interventi interessano una superficie di circa 216.000
ettari;
le azioni più specificatamente rivolte alla tutela del territorio dai rischi di dissesto idrogeologico, di
incendio e di perdita del suo valore paesaggistico, riferibili soprattutto alla Misura 216 con l’azione A2 (
7.674 ha di superficie catastale) riguardante investimenti non produttivi attuabili nelle aree terrazzate di
nocciolo, agrumi, olivo, vite e fruttiferi dei monti Nebrodi e dei monti Peloritani, consistenti nel recupero
dei terrazzamenti in stato di degrado (con ripristino dei ciglioni e/o dei muretti a secco, ripristino del
reticolo idrico delle acque superficiali (ricostituzione dei canali di sgrondo, ecc.), di risanamento nei
noccioleti delle ceppaie a fini non produttivi e di piantumazione di aree vuote dei terrazzamenti.
Sulle ultime due suddette componenti sono stati svolti approfondimenti di analisi i cui risultati appare qui
utile richiamare.
In riferimento alla riduzione dei rischi di erosione superficiale del suolo, gli impegni associati alle azioni
agroambientali e agli imboschimenti (unitamente al rispetto della Condizionalità – BPAA) fanno ridurre il rischio di erosione di circa 992.000 tonnellate/anno, corrispondenti all’ 8,6% dell’erosione totale presente
nella superficie agricola regionale e al 57% circa dell’erosione sulla superficie di intervento. In particolare,
spicca l’abbattimento pressoché totale dell’erosione sulle superfici a seminativo per effetto della loro conversione a pascoli o ad superficie forestale o per il loro ritiro dalla produzione. Importante anche la
riduzione (81%) derivante dall’inerbimento delle interfila nelle colture arboree. Si sottolinea la rilevanza dell’effetto antierosivo svolto sulle superfici a seminativo interessate dalle azioni 214/1A e 214/1B (circa
48.000 ettari) dai due impegni relativi alle lavorazioni e alla realizzazione di solchi acquai, i quali determinano una riduzione dell’erosione di 98.460 tonnellate/anno. Svolgono infine una consistente funzione antierosiva
le opere di recupero dei terrazzamenti in stato di degrado finanziate dalla azione 216/A2 che determinano
una riduzione dell’erosione specifica di circa 5 tonnellate/ettaro/anno.
Alla tutela del territorio dai rischi di dissesto idrogeologico, concorre in modo diretto l’Azione 216/A2, alla
quale il PSR assegna esplicitamente la finalità di sostenere investimenti non produttivi atti a contrastare i
fenomeni di dissesto idrogeologico, principalmente attraverso il recupero dei terrazzi danneggiati. L’analisi
territoriale dei dati disponibili ha evidenziato che le superfici interessate dagli interventi si collocano in
principalmente all’interno di aree con fenomeni franosi attivi ed a più elevato grado di pericolosità, dove
quindi è più urgente l’applicazione degli strumenti mitiganti. Si ritiene infine positivo il meccanismo di
attuazione e adesione congiunta alle azioni 216.A2 e 214.1G, il quale consente una integrazione funzionale
tra l’iniziale intervento di ripristino delle sistemazioni idraulico agrarie (terrazzamenti e ciglionamenti)e la
successiva gestione e manutenzione ordinaria di tali aree con tecniche a basso impatto ambientale.
RIDUZIONE DEI GAS SERRA
Sono numerosi gli effetti degli interventi dell’Asse 2 coerenti con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas ad
effetto serra, causa dei cambiamenti climatici, la cui rilevanza strategica per la collettività è fortemente
cresciuta negli ultimi anni.
Le diverse azioni agroambientali (Misura 214) e di imboschimento (Misure 221, 223) determinano sia la
riduzione nei livelli di impiego dei fertilizzanti azotati e quindi delle emissioni di protossido di azoto (gas ad
effetto serra), sia l’aumento della sostanza organica nel suolo e della biomassa forestale e quindi l’aumento
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 134
degli “assorbimenti” di carbonio atmosferico (aumento o comunque tutela dei cd. carbon sink). Tali effetti si
aggiungono a quelli derivanti dallo sviluppo di energie da fonti rinnovabili, favorito dalle azioni di sostegno
attivate negli Assi 1 e 3 del PSR.
Nella valutazione delle azioni agroambientali 214/1A e 214/1B è stata sviluppata un’analisi delle potenziali
riduzioni delle emissioni di anidride carbonica (CO2) basata sui risultati dell’indagine campionaria utilizzando
lo strumento del Carbon Footprint (CFP) (“impronta di carbonio”). Le riduzioni più marcate delle emissioni
con riferimento all’unità di superficie coltivata (CO2/ettaro) sono state osservate nella vite in biologico (-50%,
pari a una minore emissione di 186 kg CO2/ettaro); nelle altre colture le riduzioni % di emissione sono più
contenute (-12% per gli agrumi e vite in regime integrato e -24% per il frumento duro biologico). Le
variazioni percentuali di emissioni “per unità di prodotto” sono di diversa entità a seconda della coltura. Negli
agrumi in biologico la riduzione percentuale rispetto alla metodo convenzionale passa da -12% a +3%,
mentre in regime integrato tale differenza passa da -12% a -19%; ciò è dovuto alla maggiore produttività
registrata negli impianti agrumicoli integrati rispetto ai convenzionali. Infine, nel frumento duro, alla
consistente riduzione di emissione di CO2 “per unità di superficie” non ha corrisposto alcuna variazione di
emissione per unità di prodotto e ciò è dovuto alla significativa minor produzione granellare del frumento in
biologico rispetto al convenzionale.
Gli imboschimenti realizzati con le Misure 221 e 223 contribuiscono ad incrementare la funzione di “serbatoi
di carbonio” svolta dai boschi regionali; tale incremento è stimato pari a 282.000 tonnellate di carbonio nella
situazione di maturità degli impianti finanziati, quantità corrispondente allo 0,7% del carbonio
complessivamente sequestrato nella biomassa forestale della regione.
3.1.3 Asse 3 –Qualità della vita e diversificazione dell’economia rurale
L’obiettivo regolamentare di “Migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e promuovere la diversificazione
delle attività economiche” è articolato in due obiettivi prioritari; il primo punta a rafforzare le opportunità di
lavoro per la popolazione rurale agendo sulla imprese mentre il secondo agisce sul territorio per migliorarne
la dotazione di infrastrutture e servizi.
All’obiettivo concorrono le misure dell’Asse 3 e parallelamente quelle dell’Asse 4 in quanto, come indica il
Reg. (CE) 1698/2005, la coerenza territoriale e le sinergie tra le misure rivolte all’economia locale e alla
popolazione possono essere rafforzate nell’ambito di strategie di sviluppo locale. Per tale motivo nel PSR
Sicilia il campo prioritario di applicazione del metodo Leader sono le misure dell’Asse 3, con l’unica eccezione
rappresentata dalle misure 311 - Diversificazione in attività non agricole, 331 - Formazione e informazione e
341 - Acquisizione di competenza, attivate esclusivamente dall’Amministrazione regionale.
CREAZIONE E/O MANTENIMENTO DI OPPORTUNITA’ OCCUPAZIONALI E DI REDDITO NELLE AREE RURALI
La strategia regionale persegue l’obiettivo prioritario della creazione e/o mantenimento di occupazione e
reddito nelle aree rurali incentivando nuove attività o qualificando attività esistenti nelle imprese, agricole ed
extra-agricole (Misure 311 e 312), potenziando le infrastrutture e i servizi al turismo (Misura 313) e
garantendo attività formative di sostegno a nuove figure professionali (Misura 331).
E’ evidente l’attenzione dedicata dalla programmazione a questo obiettivo prioritario cui sono destinati oltre
150 milioni di euro nell’Asse 3 (il 66% del totale di Asse) mentre le risorse programmate nei PSL ammontano
a oltre 60 milioni di euro (il 67% del totale dei PSL). D’altra parte, come la valorizzazione degli indicatori
“qualità della vita” mostra con chiarezza, gli aspetti percepiti in maniera più negativa dai testimoni privilegiati
in ambito locale sono quelli afferenti alla dimensione dell’economia. Le testimonianze rese denunciano le
problematiche che gravano sul sistema produttivo - debole, poco competitivo, scarsamente innovativo - e
che incidono in maniera grave sull’occupazione. A queste criticità, già ben messe in luce dalla analisi SWOT
(cfr. cap. 3 PSR), la programmazione si è dimostrata ricettiva e attenta: l’offerta di incentivo garantita dal
PSR al sistema delle imprese, in particolare agricole, è pari a circa la metà dell’offerta di Programma.
Pur se il ruolo dell’Asse 1 é di gran lunga più rilevante per dimensione e articolazione degli aspetti presi in
considerazione, il sostegno degli Assi 3 e 4 ha il merito di proporre percorsi alternativi per lo sviluppo dei
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 135
territori rurali e di intercettare il fabbisogno, abbondantemente manifestato dagli operatori agricoli, di
diversificazione delle attività agricole.
Al 31 dicembre 2012 risultano 828 iniziative ammissibili a finanziamento, in gran parte nella misura 311, di
cui il 18% in ambito Leader.
La Misura 311, attuata esclusivamente con bandi regionali, è la prima msiura dell’Asse 3 ad essere stata
avviata; ha finanziato finora soprattutto agriturismi (azione A: 57% dei progetti finanziati), anche se le altre
tipologie d’intervento (in particolare l’azione B: energie rinnovabili) mostrano nel tempo un interessante
trend crescente. Nelle strutture agrituristiche sovvenzionate assumono un ruolo importante gli investimenti
volti a migliorare l’attrattività aziendale attraverso l’ampliamento e l’arricchimento dei servizi offerti al turista,
coerentemente con l’obiettivo programmatico regionale di “incrementare la tipologia e la qualità dei servizi
agrituristici offerti”. Di fatto dunque, in una situazione di difficoltà del settore, di riduzione della capacità di
spesa del potenziale turista e di contrazione dei flussi in alcune zone della Regione, l’imprenditore
agrituristico beneficiario sembrerebbe correttamente puntare, più che sulla creazione di nuova capacità
produttiva, sul miglior utilizzo - più stabile e meno esposto alle oscillazioni stagionali - di quella già esistente.
Anche le due aziende sottoposte ad indagine (gli unici progetti conclusi entro il 2011) non realizzano nuovi
posti letto: l’arricchimento dell’offerta aziendale determina un complessivo, anche se non molto marcato,
miglioramento della redditività aziendale, contribuendo a contrastare la tendenza alla contrazione delle
entrate da attività agricole tradizionali. Anche gli effetti sull’impiego di manodopera, seppur molto limitati,
rappresentano un interessante segnale di controtendenza rispetto alla crisi economica in atto. Ovviamente
tali indicazioni valutative, di natura ancora preliminare, verranno integrate ed approfondite non appena la
numerosità dei progetti conclusi da almeno un anno lo consentirà.
La Misura 312, attuata anche con Approccio Leader, opera in maniera sinergica e complementare alla Misura
311: la creazione e lo sviluppo di microimprese in settori extra-agricoli, fortemente collegate e/o integrate
alla produzione primaria ed al territorio, mira anch’essa al rafforzamento del tessuto economico e sociale
delle aree rurali nell’ottica di porre un freno allo spopolamento delle zone maggiormente in difficoltà.
La Misura, anche se avviata di recente, sembra potenzialmente poter determinare ricadute sul reddito e
sull’occupazione delle microimprese beneficiarie, per oltre la metà di nuova costituzione. Interessante notare
a proposito come le categorie più esposte alla crisi economica, donne e giovani, facciano registrare un
massiccio accesso alla Misura, ampiamente superiore alla loro presenza nelle attività economiche regionali.
Il sostegno ha privilegiato finora le piccole attività artigianali legate alle tradizioni delle zone rurali
interessate, soprattutto per quanto riguarda i prodotti eno-gastronomici, in particolare in ambito Leader.
Oltre i due terzi dei progetti sono finanziati nell’Asse 4 (113 domande ammissibili a finanziamento per circa
12 milioni di euro di contributi pubblici ) che ha per lo più declinato la Misura nel senso della valorizzazione
delle specificità del territorio nell’ottica del rafforzamento del settore turistico locale, mentre i bandi regionali
hanno sostenuto anche interventi sui servizi in senso lato e sulla produzione di energia.
Con la Misura 313 il PSR interviene su alcune delle debolezze del sistema turistico messe chiaramente in luce
anche dalla analisi svolta a livello locale sulla qualità della vita e sostiene Enti locali (in forma singola o
associata), associazioni di imprese, fondazioni ed associazioni senza scopo di lucro, nella realizzazione di
infrastrutture su piccola scala (Azione A) e servizi per la fruizione (Azione B). Alla Misura sono destinate
risorse cospicue derivanti dall’Asse 3 (11 milioni di euro di contributo pubblico) e dall'Asse 4 (circa 27 milioni
di euro): nei PSL lo sviluppo turistico è il tema prevalente.
Il parco-progetti acquisito dalla Misura gestita con approccio ordinario (30 domande) sembra coerente con
gli obiettivi e mostra potenzialità in termini di attrattività e di rafforzamento dell'offerta turistica in grado di
incidere positivamente sulle criticità denunciate nelle aree qualità della vita. I testimoni privilegiati infatti
lamentano, pur in presenza di eccellenze e situazioni di grande pregio, la mancanza di una offerta organica,
di infrastrutture sul territorio (sentieristica, punti informativi, ecc), di servizi di qualità, di competenze e
professionalità che determinano perdita di competitività turistica. Il sostegno darà luogo alla creazione e
strutturazione di numerosi itinerari di fruizione, basati sull'uso di tecnologie innovative ed integrati con
strutture di accoglienza e servizi e fondati sulla connessione tra risorse culturali, ambientali,
enogastronomiche e della tradizione. Il parco-progetti sembra mostrare inoltre buone potenzialità in
relazione alla creazione di opportunità occupazionali innovative rispetto al mondo agricolo e rurale, grazie
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 136
all'ampio uso di ICT ed allo sviluppo di servizi innovativi per i turisti e la popolazione, opportunità che
saranno verificate dal valutatore sui progetti a regime.
Di gran lunga superiore il numero di domande di aiuto pervenute ai GAL, per un contributo complessivo
richiesto superiore alla dotazione complessiva della azione, anche se il processo istruttorio ha ridimensionato
sostanzialmente il peso della misura che registra oltre 5 milioni di euro di contributi e 39 progetti ammissibili.
Andrà valutato al momento opportuno quale forma e quale assetto sul territorio avranno assunto gli
investimenti effettuati dai GAL, con una attenzione particolare alla coerenza e alla funzionalità degli
interventi attuati alla scala locale con la visione strategica regionale delle politiche di valorizzazione turistica.
Con la Misura 331 il PSR avvia attività formative e informative localizzate in modo capillare nei territori
provinciali con tematiche che accompagnano progetti di diversificazione nel settore primario con prevalenza
delle iniziative collegate alla multifunzionalità e alla produzione di energia da fonti rinnovabili la cui ricaduta
sui formati sarà verificata in una fase necessariamente più avanzata.
MIGLIORAMENTO DELL’ATTRATTIVITÀ DEI TERRITORI RURALI PER LE IMPRESE E LA POPOLAZIONE
L’obiettivo prioritario del miglioramento dell'attrattività dei territori rurali per le imprese e la popolazione
viene perseguito nel PSR Sicilia da tre misure come la creazione di servizi, il mantenimento e/o ripristino di
piccole infrastrutture, il potenziamento della diffusione dei servizi on line (Misura 321) il recupero, la tutela e
la valorizzazione del paesaggio (Misura 323) e dei villaggi rurali (Misura 322).
A questi interventi sono destinati circa 90 milioni di euro di cui circa 70 milioni di euro dall’Asse 3 (34% del
totale di Asse) e una quota più ridotta dall’Asse 4 (22% del totale dei PSL): complessivamente l’obiettivo
attrae il 28% delle risorse dei due Assi, demandando parte dei fabbisogni da soddisfare ad altri strumenti
della politica di coesione. Al 31 dicembre risultano 178 iniziative ammissibili a finanziamento, per il 40% in
ambito Leader.
L’analisi SWOT e l’indagine sulla qualità della vita nelle cinque aree testimone hanno evidenziato fabbisogni
nei territori rurali che attengono essenzialmente alla dimensione infrastrutturale di base alla diffusione dei
servizi essenziali, tra cui in primis l’infrastruttura telematica.
Anche in questo caso segnali positivi, pur nella loro attuale esigua consistenza, provengono dalle Misure che
si prefiggono di agire sull’erogazione dei servizi essenziali alla popolazione (Misura 321) o sulla tutela del
patrimonio storico e paesaggistico (Misura 322 e Misura 323): in sostanza ci si riferisce a quella tipologia di
interventi che rendono maggiormente attrattive le aree rurali per le popolazioni che possono concorrere ad
incrementare l’attrattività turistica del territorio e limitarne lo spopolamento. Il ruolo prevalente in termini
finanziari lo svolge la Misura 321 che con una dotazione di oltre 45 milioni di euro affronta carenze
infrastrutturali di "base".
L’elemento più rilevante e di portata sistemica è rappresentato dall’ampliamento della copertura della banda
larga (Misura 321 Sottomisura B, introdotta dal Recovery Plan) la cui diffusione rappresenta una condizione
imprescindibile per favorire lo sviluppo di imprese e fornire servizi - culturali, informativi, formativi, sanitari,
commerciali - alla popolazione. La Regione presenta ancora ampie aree marginali prive di copertura o con
copertura carente o discontinua e la riduzione del digital divide, potrebbe contribuire a rallentare o invertire i
fenomeni di declino socio-economico, di esodo e abbandono, creando anche nuove opportunità di lavoro e di
reddito.
Altre carenze sono affrontate dagli interventi sovvenzionati dalle quattro azioni della Sottomisura A che offre
un ventaglio differenziato di interventi a volte più tradizionali, come quelli sulla rete idrica proposti da Enti
sovra comunali; a volte più innovativi, come gli impianti fotovoltaici posti sulle coperture di edifici pubblici
per la produzione di bioenergie ad uso pubblico o la creazione di punti di accesso alla rete web in 32
Comuni che ne erano privi. Anche i GAL intervengono nell’ambito dei servizi essenziali anche se il contributo
potenziale alla fine del 2012 è contenuto; anche in questa misura la selezione ha inciso profondamente sulla
domanda pervenuta riducendo la dimensione del parco progetti (29 domande ammissibili per 3,4 milioni di
euro di contributi).
Lo stato di attuazione delle iniziative non consente di misurare le ricadute degli interventi, né di valutare la
soddisfazione della popolazione rispetto al sostegno ricevuto; si può però ritenere con sufficiente certezza
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 137
che, l’intervento sarà percepito positivamente dalla popolazione in quanto, a livello locale, sono stati
lamentati squilibri in termini di accessibilità ai servizi e disponibilità territoriale delle forniture.
La Misura 322 interviene sul patrimonio artistico architettonico, giudicato dai testimoni locali di pregio ma
non sempre ben conservato né adeguatamente valorizzato per sostenere traiettorie di sviluppo
complementari collegate al turismo. Con una dotazione finanziaria di circa 27 milioni di euro (per il 92%
derivanti dall’Asse 3), il PSR incentiva gli enti pubblici (enti locali singoli o associati, enti strumentali della
Regione) e i soggetti privati (proprietari di edifici inseriti in contesti di pubblica fruizione) al recupero del
patrimonio edilizio rurale attraverso interventi effettuati nel rispetto delle caratteristiche tipologiche e
costruttive originarie, assicurandone la successiva fruizione da parte della popolazione.
Alla fine del 2012 risultano avviati - con approccio tradizionale - interventi di una discreta dimensione
finanziaria in 34 nuclei rurali. I criteri di priorità individuati rafforzano le potenzialità della Misura sia in
termini di crescita dell’attrattività ambientale e paesaggistica dei contesti in cui interviene sia in termini di
miglioramento della dimensione sociale e collettiva della vita delle popolazioni locali. Gli interventi infatti si
propongono di creare nei beni o negli spazi recuperati servizi e attività concernenti sia la valorizzazione
dell’immagine del territorio sia la fornitura di servizi di carattere socio-culturale i cui effetti potenzialmente
positivi sulle economie locali e sulla qualità della vita delle comunità rurali minori saranno da verificare una
volta completate le realizzazioni. Il contributo dei PSL è limitato al momento a tre GAL (Kalat e ISC Madonie
e Terre del Nisseno) con 3 iniziative ammissibili e un contributo al di sotto di 1 Meuro.
Il patrimonio rurale è interessato anche dalla Misura 323 – Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale che
attraverso due azioni interviene per il ripristino di siti di elevato pregio naturalistico e paesaggistico e degli
elementi culturali del paesaggio agrario tradizionale al fine di accrescere l’attrattività dei territori verso i
turisti. Le risorse previste nel piano finanziario, circa 6 milioni di euro, derivano sia dall’Asse 3 (47%) sia
dall’Asse 4.
I 25 interventi in graduatoria nell’Asse 3, ognuno singolarmente efficace nei confronti del ripristino degli
specifici contesti di pregio naturalistico, paesaggistico e culturale sui quali si interviene, non presentano
tuttavia quegli aspetti di sistema e di reciproca integrazione che è preferibile assumere se la prospettiva
auspicata è quella di incidere positivamente, in termini quantitativi e qualitativi, sulla domanda turistica.
In questa logica, i criteri originariamente previsti dal bando che premiavano la natura “comprensoriale” dei
progetti, modificati dalle disposizioni attuative vigenti, apparivano più pertinenti con gli obiettivi di
incremento dell’attrattività territoriale, intesa anche come incremento della fruizione turistica.
Il contributo della Misura va letto quindi come un complemento a più articolate e complesse politiche locali.
Il concorso dei PSL che stanziano a favore della Misura 9,3 Milioni euro e a fine 2012 ne hanno impegnati
oltre 5,3 può essere molto significativo, per i ragionamenti sopra effettuati, ai fini del successo della Misura.
In conclusione, questa preliminare riflessione mostra che la programmazione 2007-2013 intercetta la gran
parte degli aspetti giudicati più critici dai testimoni privilegiati intervistati sulle condizioni e sulla qualità della
vita in ambito locale, con uno sbilanciamento del sostegno verso gli obiettivi occupazionali e reddituali anche
in risposta ad una domanda molto forte da parte delle imprese rurali. La diversificazione delle attività, da
parte di soggetti agricoli ed extra agricoli, rappresenta quindi una priorità nei territori rurali di cui si fanno
interpreti sia l’Amministrazione regionale sia i GAL che nei loro PSL destinano risorse allo sviluppo di iniziative
turistiche e artigianali.
Per quanto attiene l’obiettivo attrattività, la strategia regionale si concentra su alcuni fabbisogni,
demandando ad altri strumenti della politica di coesione sia lo sviluppo di ulteriori ambiti di intervento, come
ad esempio quello dei servizi sociali e assistenziali. La nuova sfida delle banda larga rappresenta uno degli
elementi di spicco nel migliorare le condizioni di inclusione delle popolazioni e delle imprese rurali, ma non
bisogna dimenticare il ruolo svolto dalle altre iniziative per soddisfare carenze meno diffuse e per la
rivalutazione del patrimonio edilizio e culturale in forma complementare alla valorizzazione turistica.
La scelta di affidare la realizzazione del disegno strategico all’approccio Leader è da valutare positivamente
in quanto rafforza il riferimento territoriale delle strategie con cui fare fronte alla “estrema eterogeneità degli
scenari” pur se tale scelta ha necessariamente allungato i tempi di avvio delle misure. La risposta del
territorio tuttavia non sembra inficiare la possibilità di raggiungere i target assunti.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 138
L’avanzamento degli interventi non consente tuttavia di esprimere un giudizio basato su risultati rilevati nei
beneficiari con progetti conclusi, se non in parte nel caso della Misura 311. Le considerazioni avanzate dal
valutatore, basate per lo più su dati di natura procedurale e attuativa, avviano una preliminare riflessione
sulla potenziale efficacia di un insieme di interventi “in divenire” sui fabbisogni delle aree rurali, tenendo
anche conto delle osservazioni e delle criticità fatte emergere dai testimoni privilegiati coinvolti nella analisi
della qualità della vita. Sarà compito delle fasi successive della valutazione analizzare più specificamente gli
interventi e le loro effettive ricadute una volta che saranno realizzati e conclusi.
3.1.4 Asse 4 –Attuazione dell’approccio Leader
VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE ENDOGENE DEI TERRITORI - RAFFORZAMENTO DELLA CAPACITÀ PROGETTUALI E GESTIONALI
LOCALI
Lo stato di attuazione dell'Asse 4 non ha ancora consentito di sviluppare analisi valutative, in risposta alle
“domande” poste dal QCMV, basate sui concreti risultati derivanti (in termini di interventi) dall’applicazione
dell’approccio Leader. Dalle prime e parziali valutazioni basate sulle caratteristiche di tale processo avviatosi
nella regione, si ricavano, in sintesi i seguenti elementi:
per quanto concerne il contributo alla governance delle aree Leader, l'analisi del sistema partenariale dei
GAL ha mostrato un buon livello di adesione dei portatori di interesse locali, con una rappresentanza
settoriale che è coerente rispetto ai contenuti strategici dei PSL;
relativamente alla mobilitazione del potenziale endogeno, l'esame dei criteri di selezione utilizzati non ha
rinvenuto differenze con i criteri utilizzati per i bandi a regia regionale. Ciò denota un depotenziamento
della capacità dei GAL di orientare la selezione verso le priorità territoriali; questo elemento di debolezza
investe anche la dimensione dell'integrazione settoriale e multisettoriale dei progetti finanziati, in assenza
di criteri di selezione che la favoriscono;
per quanto riguarda il contributo alle priorità dell'Asse 3, il 67% delle risorse della Misura 413 risulta
stanziato sulle Misure legate all’obiettivo del “Mantenimento e/o creazione di opportunità occupazionali e
di reddito nelle aree rurali” e solo il 22% risulta indirizzato verso il “Miglioramento dell’attrattività dei
territori rurali per le imprese e le popolazioni locali”;
le azioni aggiuntive, nella maggior parte dei casi (n. 10 PSL) sono state progettate coerentemente con la
tematica principale del PSL ma in 6 casi questa coerenza non è stata rilevata, attenendo le stesse a
tematiche complementari e non principali.
Le future attività di valutazione saranno incentrate nell'analisi delle operazioni finanziate, al fine di cogliere
l'effettiva capacità dei GAL di selezionare progetti in grado di esprimere un valore aggiunto rispetto agli
strumenti ordinari.
3.2 Raccomandazioni del Valutatore
Sulla base dei risultati delle analisi svolte il Valutatore indipendente del PSR ha formulato alcune
“raccomandazioni” volte al miglioramento del Programma 2007-2013. Alla luce dell’avanzato stato di
attuazione del PSR tali raccomandazioni assumono, in questa fase, il principale ruolo di proposte ed elementi
di riflessione e confronto potenzialmente utilizzabili nella impostazione del prossimo periodo di
programmazione 2014-2020 dello sviluppo rurale.
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 139
Raccomandazioni per l’Asse 1
promuovere un’azione volta al superamento delle difficoltà di avvio degli interventi immateriali, come la
formazione, per cui non sono in questo periodo riconosciute le anticipazioni;
rivedere la modalità di attuazione a “bando aperto” e il meccanismo “stop and go”, alla luce delle
complessità affrontate per la definizione delle graduatorie e l’espletamento delle istruttorie;
snellire il piano aziendale degli investimenti (PAI) ma assicurare la possibilità di verificare la redditività e
la fattibilità economico-finanziairia dell’investimento;
nella definizione delle future politiche per l’innovazione, prestare attenzione alla domanda delle imprese
(nuovi prodotti, nuovi processi) e ai meccanismi relazionali tra i diversi soggetti coinvolti nei gruppi
operativi;
potenziare le strutture amministrative e tecniche della Regione, in particolare quelle responsabili delle
misure per l’innovazione, in ragione della complessità procedurale e dei meccanismi di coordinamento e
comunicazione delle attività di gestione, attuazione e controllo delle domande di aiuto e di pagamento.
Raccomandazioni per l’Asse 2
garantire la continuità del sostegno (indennità compensative) agli agricoltori-gestori del territorio nelle
zone montane e svantaggiate, eventualmente introducendo criteri di ammissibilità più selettivi, di tipo
territoriale e/o colturale;
nelle azioni agro-ambientali (Misura 214) porre particolare attenzione alla finalità di favorire un
sostanziale miglioramento dei livelli di sostenibilità ambientale nelle aree o sistemi produttivi agricoli più
intensivi; in tale ambito una particolare attenzione dovrebbe essere rivolta alle Zone Vulnerabili ai nitrati
di origine agricola;
confermare e rafforzare ulteriormente il sostegno diretto (pagamenti e indennità) e gli investimenti per
la tutela del suolo (es. colture di copertura, lavorazioni minime, non lavorazioni ecc…) con la finalità di
salvaguardarne le sue diverse funzioni (produttiva, ambientale, di “serbatoio” di carbonio ecc…).
confermare e rafforzare ulteriormente gli interventi per la tutela del territorio agricolo dai rischi di
dissesto idrogeologico, predisponendo progettazioni (pubbliche e private) e azioni organiche a livello di
aree omogenee (es. bacini idrografici), nelle quali far convergere anche il sostegno degli altri Fondi
comunitari del QSC.
confermare ed eventualmente ampliare le linee di intervento, presenti nei vari Assi, in grado di
contribuire all’obiettivo sulla mitigazione dei cambiamenti climatici, in particolare in termini di
aumento/mantenimento dei “serbatoi” di carbonio nel suolo e nella biomassa forestale, di produzione di
biomasse, di riduzione delle emissioni dal comparto zootecnico; in tale ottica definire, a livello regionale,
e nell’ambito della programmazione unitaria, gli obiettivi specifici della politica di sviluppo rurale,
esprimibili in termini di riduzione delle emissioni annuali di CO2.
rafforzare l’approccio programmatico ed attuativo di tipo territoriale, basato sulla individuazione di aree
prioritarie di intervento, in base a criteri di natura ambientale, con particolare attenzione ai temi della
difesa del suolo, della desertificazione e del valore naturalistico (e paesaggistico) dei terreni agricoli e
forestali.
Raccomandazioni per l’Asse 3
Orientare il sostegno (agendo sui requisiti di ammissibilità e i criteri di priorità) verso le proposte più
innovative. Nella Misura 311 proseguire sulla strada della qualificazione dell’offerta più che sulla
creazione di nuova capacità produttiva (posti letto e posti tavola);
RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA AAggggiioorrnnaammeennttoo aall 22001122 ddeellllaa VVaalluuttaazziioonnee IInntteerrmmeeddiiaa -- PP..SS..RR.. 22000077--22001133 –– SSIINNTTEESSII
pag. 140
prevedere criteri di selezione che considerino anche gli aspetti di fattibilità e sostenibilità gestionale dei
servizi – sociali culturali, ecc. - che si prevede di creare/migliorare negli interventi collegati alla
realizzazione/miglioramento dei luoghi di aggregazione;
accompagnare proposte innovative di sviluppo con animazione territoriale, disseminazione di esempi
pilota e buone prassi per creare maggiori opportunità di confronto e rafforzare la creazione di reti nei
territori rurali;
rafforzare il percorso promosso dalla Regione per raccogliere i fabbisogni, le aspettative i problemi dello
sviluppo rurale a supporto della nuova programmazione attraverso processi di consultazione del
partenariato;
sempre nella nuova programmazione garantire il sostegno ai servizi essenziali puntando sul
potenziamento dell’accessibilità ai servizi nelle aree rurali anche valorizzando possibili funzioni sociali
svolte dalle aziende agricole (nidi nelle aziende agricole) soprattutto nelle aree rurali più marginali o
dove è evidenziata la carenza.
Raccomandazioni per l’Asse 4
per fare in modo che le operazioni finanziate e relaizzate risultino più in linea con gli obiettivi strategici
dei singoli PSL, favorendo anche una maggiore integrazione interna al PSL, tra gli interventi finanziati,
ed esterna con le politiche locali in atto, si ritiene necessario che la individuazione di criteri di selezione
specifici dell’approccio “Leader” sia un elemento essenziale che ogni GAL dovrebbe individuare prima di
predisporre i Bandi. A tal fine, in vista della futura programmazione, si ritiene necessario che
l’individuazione dei criteri di selezione delle domande di aiuto entri a far parte dei criteri con quali sono
valutati (e selezionati) i PSL, o quanto meno sia considerata come una fase prioritario da avviare a
seguito della approvazione degli stessi;
è altresì necessario riflettere, in vista della futura programmazione 2014-2020, sulle diversificate
competenze necessarie per la gestione dell’approccio Leader, da parte sia della Regione, sia dei GAL.
Soprattutto la gestione di Azioni specifiche (diverse da quelle già previste negli altri Assi del PSR)
implica spesso il ricorso a conoscenze e competenze specialistiche, non contemplate dalle strutture
organizzative del settore primario (ad esempio competenze nel campo dei beni culturali e paesaggistici,
dal punto di vista non solo tecnico ma anche normativo). Queste possibili carenze possono interessare
sia la fase di progettazione degli interventi, sia quella di istruttoria delle proposte. L’assetto
organizzativo in futuro dovrà dunque tenere necessariamente conto della complessità che l’attuazione di
un Asse come il Leader può generare a seconda delle scelte che verranno compiute.