Microeconomia1 Struttura di mercato e concorrenza Capitolo 13.

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Microeconomia 1

Struttura di mercato e

concorrenza

Capitolo 13

Capitolo 13

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Microeconomia 2

Sommario del Capitolo 13

1. Tipi di strutture di mercato

2. Concorrenza monopolistica

3. Oligopolio con prodotti omogenei

4. Oligopolio con prodotti differenziati orizzontalmente

1. Tipi di strutture di mercato

2. Concorrenza monopolistica

3. Oligopolio con prodotti omogenei

4. Oligopolio con prodotti differenziati orizzontalmente

Capitolo 13

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Microeconomia 3

Una tassonomia delle strutture di mercato

• Numero di imprese

• Grado di differenziazione dei prodotti

• Numero di imprese

• Grado di differenziazione dei prodotti

Capitolo 13

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Microeconomia 4

Una tassonomia delle strutture di mercato

Capitolo 13

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Microeconomia 5

Differenziazione del prodotto

• “Superiorità” (differenziazione verticale) dati due prodotti, i consumatori considerano uno di essi migliore oppure peggiore dell’altro.

• “Sostituibilità” (differenziazione orizzontale) Dati due prodotti, alcuni consumatori considerano uno di essi come un sostituto imperfetto dell’altro, e quindi acquisteranno il primo anche se il suo prezzo dovesse essere maggiore di quello dell’altro.

Capitolo 13

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Microeconomia 6

Concorrenza monopolistica

Struttura di mercato

• Numerosi acquirenti• Numerosi venditori• Libertà di entrata e uscita• Differenziazione del prodotto (orizzontale)

Quando le imprese vendono prodotti differenziati orizzontalmente, ognuna di esse fronteggia una curva di domanda del proprio prodotto inclinata negativamente in quanto una piccola variazione del prezzo non comporta che TUTTI i compratori cambino fornitore.

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Microeconomia 7

Quantità

€/Q

Quantità

€/QMC

AC

MC

AC

DSR

MRSR

DLR

MRLR

QSR

PSR

QLR

PLR

Breve periodo Lungo Periodo

Concorrenza monopolistica nel breve e lungo periodo

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Microeconomia 8

• Osservazioni (breve periodo)– Domanda inclinata negativamente – prodotti

differenziati– Quanto più la domanda è elastica maggiore il

grado di sosituibilità tra I beni– MR < P– Profitti massimi quando MR = MC– L’impresa fa profitti positivi

Concorrenza monopolistica nel breve e lungo periodo

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Microeconomia 9

• Osservazioni (lungo periodo)– Profitti positivi attraggono nuove imprese nel

settore (libertà di entrata)– La domanda delle imprese già presenti sul mercato

decresce fino a DLR

– L’output e il prezzo delle imprese già presenti sul mercato diminuiscono

– L’output totale del settore aumenta– Profitti nulli (P = AC)– P > MC potere di monopolio

Concorrenza monopolistica nel breve e lungo periodo

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Microeconomia 10

PerditaseccaMC AC

€/Q

Quantità

€/Q

D = MR

QC

PC

MC AC

DLR

MRLR

QMC

P

Quantità

Concorrenza perfetta Concorrenza monopolistica

Concorrenza monopolistica e concorrenza perfetta

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Microeconomia 11

• Concorrenza monopolistica ed efficienza economica– Il potere di monopolio (differenziazione) produce un prezzo

più elevato rispetto alla concorrenza perfetta. – Riducendo il prezzo in modo che MC = P, il surplus del

consumatore aumenterebbe di un ammontare pari al triangolo giallo.

– Pur non essendoci profitti nel lungo periodo, le imprese non producono nel punto di minimo del costo medio eccesso di capacità

Concorrenza monopolistica

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Microeconomia 12

• Poche imprese

• Prodotti omogenei oppure differenziati

• Barriere all’entrata

• naturali o ‘innocenti’: economie di scala, pubblicità, ricerca e sviluppo, brevetti

• strategiche: controllo di input essenziali, capacità produttiva in eccesso

Esempi: auto, petrolchimica, acciaio, computer.

Oligopolio

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Microeconomia 13

• Equilibrio in un mercato oligopolistico– A differenza degli altri mercati finora presi in

esame (concorrenza perfetta, monopolio e concorrenza monopolistica) i produttori in oligopolio devono considerare la risposta dei rivali prima di decidere la quantità da produrre e il prezzo di vendita

Oligopolio

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Microeconomia 14

• Definizione di equilibrio• Le imprese fanno il meglio che possono e non hanno

incentivo a cambiare prezzo o quantità

• Tutte le imprese tengono conto delle decisioni dei rivali e presumono che i rivali facciano lo stesso

• Equilibrio di Nash: ogni impresa massimizza il proprio obiettivo date le azioni delle imprese rivali.

Oligopolio

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Microeconomia 15

Simultaneamente vs Non-cooperativamente

Definizione: Le imprese agiscono simultaneamente se prendono le loro decisioni strategiche contemporaneamente, senza aver precedentemente osservato la decisione dell’altra impresa.

Definizione: Le imprese agiscono non-cooperativamente se fissano le loro strategie in modo indipendente, senza colludere in alcun modo con l’altra impresa

Capitolo 13

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Microeconomia 16

• Il modello di Cournot (1801-1877)

– Duopolio (impresa 1 e impresa 2)• Due imprese in competizione tra loro agiscono

simultaneamente in maniera non cooperativa

• Bene omogeneo. Q è la quantità totale prodotta del bene.

• L’impresa 2 produce un livello di output pari a Q2.

• L’impresa 1 si comporta come un monopolista sulla domanda residuale, cioè sulla parte di domanda di mercato non soddisfatta dall’impresa 2: Q1 = Q - Q2

Oligopolio

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Microeconomia 17

MC1

50

MR1(75)

D1(75)

12.5

Se l’impresa 1 crede che l’impresa 2produca 75 unità, la sua curvadi domanda si sposta verso sinistra di tale ammontare.

Q1

P1

Qual è l’output dell’impresa 1se l’impresa 2 produce 100 unità?

D1(0)

MR1(0)

Se l’impresa 1 crede che l’impresa 2non produca niente, la sua curva

di domanda, D1(0), è la curva di mercato.

D1(50)MR1(50)

25

Se l’impresa 1 crede che l’impresa 2produca 50 unità, la sua curvadi domanda si sposta verso sinistra di tale ammontare.

Decisione dell’impresa 1

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Microeconomia 18

• Cosa rappresenta la curva di reazione dell’impresa 1?

• I punti della curva di reazione dell’impresa 1 indicano la quantità di output che massimizza il profitto dell’impresa 1 per ciascun livello di output dell’impresa 2.

• La quantità ottima prodotta dall’impresa 1 è decrescente nella quantità attesa di output prodotta dall’impresa 2, ovvero le funzioni di reazione sono inclinate negativamente.

• Più il rivale è aggressivo (in termini di output), più la risposta dell’impresa 1 è timida.

Oligopolio

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Microeconomia 19

Curva di reazionedell’impresa 2 Q*2(Q1)

La curva di reazione dell’impresa 2 mostra quanto produce in funzione di quanto

crede che l’impresa 1 produrrà.

Q2

Q1

25 50 75 100

25

50

75

100

Curva di reazionedell’impresa 1 Q*1(Q2)

x

x

x

x

La curva di reazione dell’impresa 1 mostra quanto produce in funzione di quantocrede che l’impresa 2 produrrà. Le x corrispondono al grafico precedente.

Nell’equilibrio di Cournot, ciascuna impresa prevede in

maniera corretta quanto produrrà il rivale e pertanto massimizza

i profitti.

Equilibriodi Cournot

Curve di reazione ed equilibrio di Cournot

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Microeconomia 20

• Domanda di mercato: P = 30 - Q dove Q = Q1 + Q2

• MC1 = MC2 = 0

111 )30( totale,Ricavo QQPQR

122

11

1211

30

)(30

QQQQ

QQQQ

Impresa 1

Esempio: duopolio con domanda lineare

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Microeconomia 21

1 1 1 2

1 2

Equilibrio di Cournot

1 115 (15 ); 10; 10

2 220; 30 10

Q Q Q Q

Q Q Q P Q

12

21

11

21111

2115

2 impresadell' reazione di Curva

2115

1 impresadell' reazione di Curva

0

230

QQ

QQ

MCMR

QQQRMR

Esempio: duopolio con domanda lineare

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Microeconomia 22

Q1

Q2

Curva di reazionedell’impresa 2

30

15

Curva di reazionedell’impresa 1

15

30

10

10

Equilibrio di Cournot

La curva di domanda è P = 30 - Q eI costi marginali sono pari a 0

per entrambe le imprese.

Esempio: duopolio con domanda lineare

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Microeconomia 23

Duopolio con collusione

Massimizzazione dei profitti con collusioneMassimizzazione dei profitti con collusione

Le imprese, quando colludono, si comportano congiuntamente come un monopolista.

Ricordando che i costi marginali nell’esempio precedente erano nulli:

(Q) = PQ – 0 = (30 – Q)Q – 0

’(Q) = 0 30Q – 2Q = 0 QM = 15

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Microeconomia 24

Duopolio con collusione

Curva di collusione: Q1M + Q2

M = 15

Mostra le combinazioni Q1 e Q2 che massimizzano i profitti totali

Quindi con Q1M

= Q2M = 7.5 quantità

TOTALE inferiore (pari alla quantità di monopolio) e profitti superiori rispetto all’equilibrio di Cournot

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Microeconomia 25

Curva di reazioneImpresa 1

Curva di reazioneImpresa 2

Q1

Q2

30

30

10

10

Equilibrio di Cournot 15

15

Equilibrio concorrenziale (P = MC; Profitti = 0)

CollusionCurve

7.5

7.5

Equilibrio collusivo

Per l’impresa, la collusione è la situazione

migliore seguita dall’equilibrio di Cournot e da quello di concorrenza perfetta

Duopolio con collusione

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Microeconomia 26

Un’industria perfettamente collusiva tiene conto del fatto che l’aumento dell’output di un’impresa riduce i profitti delle altre imprese nell’industria. Un’impresa alla Cournot considera solo l’effetto di un aumento dell’output sui propri profitti.

Quindi, le imprese alla Cournot producono di più rispetto alle quantità di collusione (monopolio). Inoltre, questo problema “peggiora" all’aumentare del numero delle imprese perchè la quota di mercato della singola impresa si riduce, e aumenta la divergenza fra il guadagno privato derivante dall’espansione della produzione e l’effetto distruttivo dei profitti dei rivali.

Quindi, nel caso di oligopolio alla Cournot, maggiore è la concentrazione dell’industria, maggiore è il margine del prezzo sul costo.

Cournot, monopolio e concorrenza perfetta

Capitolo 13

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Microeconomia 27

Concorrenza di prezzo

• La concorrenza in un oligopolio può riguardare i prezzi e non le quantità

• Modello di Bertrand con beni omogenei

• La concorrenza in un oligopolio può riguardare i prezzi e non le quantità

• Modello di Bertrand con beni omogenei

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Microeconomia 28

Oligopolio di Bertrand (omogeneo)

Ipotesi:

• Le imprese fissano i prezzi*• Prodotti omogenei• Simultaneità• Non-cooperazione• Assenza di vincoli di capacità

*Definizione: in un oligopolio di Bertrand, ogni impresa fissa il prezzo, considerando come dati i prezzi fissati dalle altre imprese, in modo da massimizzare i profitti.

*Definizione: in un oligopolio di Bertrand, ogni impresa fissa il prezzo, considerando come dati i prezzi fissati dalle altre imprese, in modo da massimizzare i profitti.

Capitolo 13

Page 29: Microeconomia1 Struttura di mercato e concorrenza Capitolo 13.

Microeconomia 29

• Esempio:

– Domanda di mercato: P = 30 - Q con Q = Q1 + Q2

– MC = 3 per entrambe le imprese: MC1 = MC2 = 3.

– Per comparazione, calcoliamo l’equilibrio di Cournot:

• Q1C = Q2

C = 9

• PC = 12

C = 81 per entrambe le imprese.

Modello di Bertrand Modello di Bertrand

Concorrenza di prezzo

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Microeconomia 30

• Cosa accade se le imprese competono scegliendo i prezzi invece delle quantità?

• Come rispondono i consumatori a differenziali di prezzo tra imprese? (Si ricordi che i beni sono omogenei)

Modello di Bertrand Modello di Bertrand

Concorrenza di prezzo

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Microeconomia 31

• L’omogeneità implica che i consumatori acquisteranno dal venditore che pratica il prezzo più basso.

• Inoltre, ogni impresa si rende conto che la domanda che essa fronteggia dipende sia dal proprio prezzo che da quello delle altre imprese.

• L’assenza di vincoli di capacità implica che l’impresa che fissa il prezzo più basso è in grado di soddisfare l’intera domanda

• Quindi l’impresa che fissa il prezzo più basso ottiene l’intera domanda di mercato e l’impresa che fissa il prezzo più elevato non vende nulla.

Fissazione dei prezzi

Capitolo 13

Modello di Bertrand Modello di Bertrand

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Microeconomia 32

Equilibrio

Data l’assenza di vincoli di capacità e un costo medio e marginale costante pari a 3 per tutte le imprese allora:

Ogni impresa può aumentare i suoi profitti fissando un prezzo di vendita leggermente più basso di quello del concorrente. Ciò implica che l’unico equilibrio possibile è quello in cui ogni impresa fissa un prezzo pari al costo marginale = 3.

–Equilibrio di Nash del modello di Bertrand:•PB = MC PB = P1

B = P2B = 3

•QB = 30 – PB = 27; Q1B e Q2

B = 13.51

B = 2B = 0

Data l’assenza di vincoli di capacità e un costo medio e marginale costante pari a 3 per tutte le imprese allora:

Ogni impresa può aumentare i suoi profitti fissando un prezzo di vendita leggermente più basso di quello del concorrente. Ciò implica che l’unico equilibrio possibile è quello in cui ogni impresa fissa un prezzo pari al costo marginale = 3.

–Equilibrio di Nash del modello di Bertrand:•PB = MC PB = P1

B = P2B = 3

•QB = 30 – PB = 27; Q1B e Q2

B = 13.51

B = 2B = 0

Modello di Bertrand Modello di Bertrand

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Microeconomia 33

• Le imprese non hanno incentivo a deviare dal equilibrio di Nash: porre un prezzo più alto del rivale significa perdere l’intera domanda (beni omogenei + assenza vincoli di capacità).

• L’equilibrio di Cournot con prodotti omogenei comporta profitti positivi, mentre l’equilibrio di Bertrand comporta profitti nulli.

• Il differente risultato è determinato da:

– La diversa variabile di scelta (prezzo o quantità) associata alle ipotesi di

– Beni omogenei (che ora rimuoviamo)

– Assenza di vincoli di capacità

Modello di Bertrand Modello di Bertrand

Concorrenza di prezzo

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Microeconomia 34

Concorrenza alla Bertrand – Differenziazione

Ipotesi:

• Le imprese fissano i prezzi*• Prodotti differenziati• Simultaneità• Non-cooperazione• Assenza di vincoli di capacità

*La differenziazione implica che la riduzione del prezzo al di sotto di quello dei rivali non consente di catturare l’intero mercato, e che aumentando il prezzo non si perde l’intera domanda

Capitolo 13

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Microeconomia 35

Q1 = (64 + 2P2) - 4P1 “domanda della Coca-Cola"Q2 = 50 + P1 - 5P2 “domanda della Pepsi"

MC1 = 5MC2 = 4

Q1 = (64 + 2P2) - 4P1 “domanda della Coca-Cola"Q2 = 50 + P1 - 5P2 “domanda della Pepsi"

MC1 = 5MC2 = 4

Capitolo 13

Concorrenza alla Bertrand – Differenziazione

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Microeconomia 36

Funzione di reazione della Coca-Cola

Profitti Coca-Cola: P1 Q1 – 5 Q1 = (P1 – 5) Q1 == (P1 – 5) [(64 + 2P2) - 4P1]

Massimizzando rispetto a P1:

[(64 + 2P2) - 4P1] - 4 (P1 – 5) = 0 (64 + 2P2) - 8P1 + 20 = 0 P1 = (84 + 2P2)/8

Funzione di reazione della Coca-Cola

Profitti Coca-Cola: P1 Q1 – 5 Q1 = (P1 – 5) Q1 == (P1 – 5) [(64 + 2P2) - 4P1]

Massimizzando rispetto a P1:

[(64 + 2P2) - 4P1] - 4 (P1 – 5) = 0 (64 + 2P2) - 8P1 + 20 = 0 P1 = (84 + 2P2)/8

Capitolo 13

Concorrenza alla Bertrand – Differenziazione

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Microeconomia 37

Funzione di reazione della Pepsi-Cola

Profitti Pepsi-Cola: P2 Q2 – 4 Q2 = (P2 – 4) Q2 = = (P2 – 4) [50 + P1 - 5P2]

Massimizzando rispetto a P2:

[50 + P1 - 5P2] - 5 (P2 – 4) = 0 [50 + P1 ] - 10 P2 + 20 = 0 P2 = [70 + P1 ] / 10

Funzione di reazione della Pepsi-Cola

Profitti Pepsi-Cola: P2 Q2 – 4 Q2 = (P2 – 4) Q2 = = (P2 – 4) [50 + P1 - 5P2]

Massimizzando rispetto a P2:

[50 + P1 - 5P2] - 5 (P2 – 4) = 0 [50 + P1 ] - 10 P2 + 20 = 0 P2 = [70 + P1 ] / 10

Capitolo 13

Concorrenza alla Bertrand – Differenziazione

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Microeconomia 38

Quali sono i prezzi e le quantità di massimo profitto per Coca-Cola e Pepsi nel punto di equilibrio di Bertrand?

P1 = (84 + 2P2)/8P2 = [70 + P1 ] / 10Sostituendo la funzione di reazione dell’impresa 2 in quella dell’impresa 1: P1 = (84 + 2 [70 + P1 ] / 10)/8

P1 = (84 + 14)/8 + P1 / 40P1

*= 5(84 + 14)/39 = 12,56

P2* = [70 + 12,56] / 10 = 8,26

Usando le funzioni di domanda si ottiene:Q1

* = 30,28Q2

* = 21,26

Quali sono i prezzi e le quantità di massimo profitto per Coca-Cola e Pepsi nel punto di equilibrio di Bertrand?

P1 = (84 + 2P2)/8P2 = [70 + P1 ] / 10Sostituendo la funzione di reazione dell’impresa 2 in quella dell’impresa 1: P1 = (84 + 2 [70 + P1 ] / 10)/8

P1 = (84 + 14)/8 + P1 / 40P1

*= 5(84 + 14)/39 = 12,56

P2* = [70 + 12,56] / 10 = 8,26

Usando le funzioni di domanda si ottiene:Q1

* = 30,28Q2

* = 21,26

Concorrenza alla Bertrand – Differenziazione

Page 39: Microeconomia1 Struttura di mercato e concorrenza Capitolo 13.

Microeconomia 39

L’equilibrio si ha quando le imprese scelgono simultaneamente la loro miglior risposta alle azioni dell’impresa rivale.

Graficamente, ciò equivale al punto in cui le funzioni di reazione si intersecano.

L’equilibrio si ha quando le imprese scelgono simultaneamente la loro miglior risposta alle azioni dell’impresa rivale.

Graficamente, ciò equivale al punto in cui le funzioni di reazione si intersecano.

Equilibrio

Capitolo 13

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Microeconomia 40

Equilibrio

Capitolo 13

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Microeconomia 41

In equilibrio i profitti sono positivi dato che entrambi i prezzi sono superiori ai costi marginali!

Anche se non vi sono vincoli di capacità, e i costi marginali sono costanti, un’impresa non può catturare l’intero mercato riducendo il prezzo.

Ciò riduce gli incentivi alla riduzione del prezzo e implica che il comportamento delle imprese non riproduce la libertà di entrata

In equilibrio i profitti sono positivi dato che entrambi i prezzi sono superiori ai costi marginali!

Anche se non vi sono vincoli di capacità, e i costi marginali sono costanti, un’impresa non può catturare l’intero mercato riducendo il prezzo.

Ciò riduce gli incentivi alla riduzione del prezzo e implica che il comportamento delle imprese non riproduce la libertà di entrata

Equilibrio

Capitolo 13

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Microeconomia 42

Equilibrio

Se il numero delle imprese tende ad infinito il prezzo tende al costo marginale.

Se le imprese non sono identiche, i prezzi di equilibrio non sono uguali (cioè se i costi marginali sono diversi, i prezzi sono diversi)

Le funzioni di reazione sono inclinate positivamente: “aggressione aggressione”

Capitolo 13

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Microeconomia 43

1. Le strutture di mercato sono caratterizzate dal numero di venditori e dal grado di differenziazione dei prodotti.

2. La differenziazione dei prodotti da sola o un basso numero di concorrenti da solo, non è sufficiente a distruggere il risultato di profitti nulli nel lungo perido che caratterizza la concorrenza perfetta. Ciò è stato illustratto con il modello di Bertrand e il modello di concorrenza monopolistica.

3. Il modello di concorrenza monopolistica assume che vi siano numerosi compratori, numerosi venditori, prodotti differenziati e libertà di entrata nel lungo periodo.

Capitolo 13

Sintesi

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Microeconomia 44

4. Le imprese di concorrenza monopolistica fronteggiano una curva di domanda inclinata negativamente. I profitti possono essere positivi nel breve periodo ma la libertà di entrata comporta profitti nulli nel lungo periodo.

5. I modelli di concorrenza alla Cournot e alla Bertrand assumono che vi siano numerosi compratori, pochi venditori, e prodotti omogenei o differenziati. Nell’oligopolio di Cournot le imprese competono nelle quantità, mentre nell’oligopolio di Bertrand competono nei prezzi.

6. Le imprese alla Cournot e alla Bertrand tengono conto della loro interdipendenza strategica attraverso le funzioni di reazione: ogni impresa massimizza i profitti data la strategia dell’impresa rivale.

Capitolo 13

Sintesi

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Microeconomia 45

Sintesi

7. L’equilibrio richiede che tutte le imprese si trovino sulla loro funzione di reazione.

8. Se i prodotti sono omogenei, l’equilibrio di Bertrand comporta profitti nulli. Se la variabile strategica non è il prezzo ma la quantità, si hanno prezzi (e profitti) più elevati.

9. Questo risultato trae origine dalla pendenza delle funzioni di reazione: inclinate negativamente nel caso di Cournot e positivamente nel caso di Bertrand. Tali pendenze implicano che “l’aggressività" comporta una risposta "passiva" nel caso di Cournot e una risposta "aggressiva" nel caso di Bertrand.

Capitolo 13