Meglio una testa ben fatta che una testa ben piena ... · Scibetta Carmelo COMMISSIONE SUPPORTO...
Transcript of Meglio una testa ben fatta che una testa ben piena ... · Scibetta Carmelo COMMISSIONE SUPPORTO...
1
Via De Spuches, 4 * 90011 Bagheria (PA)
091/943347
[email protected] [email protected]
C.F. 81002590826
www.scuolaciroscianna.gov.it
"Meglio una testa ben fatta che una testa ben piena”
( Montaigne)
Una testa ben fatta non accumula saperi inermi ma li seleziona , li organizza, li col-
lega. Una testa ben fatta mette fine alla frammentazione delle culture, consentendo
così di rispondere alle sfide poste dalla globalità e dalla complessità della vita
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Tripoli Carmela
2
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE
SCOLASTICO E FUNZIONI STRUMENTALI
I Docenti della scuola sono 76 tra sede centrale e sezioni ospitate presso il I Circolo di Bagheria.
Nella maggioranza sono insegnanti con contratto a tempo indeterminato, pertanto stabili, con discreta
anzianità di servizio e tutti con seria preparazione culturale e professionale. La motivazione degli
insegnanti all’impegno ed alla partecipazione anche ad attività integrative e/o progetti speciali viene
incentivata attraverso la valorizzazione della professionalità e della competenza specifica di ciascuno.
I Docenti svolgono prioritariamente i compiti educativi e didattici, come indicato dalla normativa
vigente e definito annualmente dalle scelte dell’Istituto. Essi svolgono, inoltre, funzioni particolari,
quali quella di collaboratore del Dirigente Scolastico, di Funzione Strumentale, di fiduciario presso il
plesso “Bagnera”, di coordinatore delle attività di sostegno per l’handicap, di coordinatore e
segretario del Consiglio di Classe, e, nell’ambito dei progetti e dei laboratori quella di coordinatore
e/o responsabile per il gruppo. Alcuni docenti vengono designati come referenti per un’area di
competenza. Il collegio dei docenti, inoltre, è articolato in commissioni di lavoro e dipartimenti
disciplinari.
Come previsto dall’art. 30 del C.C.N. del 24/07/2003, per la realizzazione delle finalità istituzionali
della scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale
dei docenti. Con delibera del Collegio docenti, in coerenza con il P.O.F., vengono definiti i criteri di
attribuzione, il numero e i destinatari delle Funzioni strumentali, figure di supporto per
l’organizzazione del lavoro che mira alla realizzazione delle finalità della scuola.
3
ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Tripoli Carmela
FUNZIONI STRUMENTALI
AREA 1: Malfitano Giuseppa
AREA 2: Valenza Luciana AREA 3: Rizzo Cinzia, Orlando Luana AREA 4: Carnevale Sergio AREA 5: Ferrara Rosalba
D.S.G.A. Farace Giuseppina
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI N° 4
COLLABORATORI
SCOLASTICI N° 11
DOCENTI
N° 76
1° COLLABORATORE Bartolone Giuseppina
2° COLLABORATORE Carollo Pietra
COLLABORATORI
SUCCURSALE Scibilia Anna
Scibetta Carmelo
COMMISSIONE SUPPORTO
AREA 1 E PROGETTAZIONE Falletta Fabiola
Florio Maria Luisa Rizzo Cinzia Rizzo Luisa
COMMISSIONE
EDUCAZIONE ALLA
LEGALITÀ Castrone Clementina Clemente Antonella
Ferrara Rosalba Licciardi Tiziana
Florio Maria Luisa Orlando Luana
COMMISSIONE
PRESENTAZIONE POF AL
TERRITORIO Castrone Clementina
Ferrara Rosalba Orlando Luana
COMMISSIONE
REGOLAMENTO SCUOLA
Giudice Santi Licciardi Tiziana Orobello Mattea Provenzano Piera
Putzu Carla
COMMISSIONE
ACCOGLIENZA
Baldone F. Baldone G. Carnevale S. Di Giacinto G.
Malfitano G. Mineo R. Orobello L. Patti A.
Pecoraro R. Sciortino A.
Treviso A. Tripoli L. Zafarana L.
REFERENTI
SCIANNA ORCHESTRA: Baldone
Francesco
LEGALITÀ: Castrone Clementina
PROGETTAZIONE: Florio Maria Luisa
LINGUE (Trinity, DELE): Ferrara Rosalba
BENI CULTURALI: Malfitano Giuseppa
SALUTE E AMBIENTE: Mattea Orobello
ED.STRADALE, DELF: Patti Angela
SCACCHI, CONTATTO STAMPA:
Provenzano Piera
DSA, SUPPORTO TECNOLOGICO: Valenza
Luciana
GIOCHI MATEMATICI, OLIMPIADI
DELLE SCIENZE: Zarcone Dorotea,
Zocco Tea
RESPONSABILI
LAB. SCIENTIFICO: Dragotta Maria Pia
BIBLIOTECA: Pecoraro Rosalia
LAB. CERAMICA Sciortino Andrea
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO:
Ticali Tommaso, Giudice Santi
RSU Baldone Francesco
Orlando Luana Salerno Ignazio
GLI DS
Referente DSA docenti di sostegno
F.F.S.S.
GOSP Cilluffo Renato Marino Nicolina
Rizzo Cinzia Rizzo Luisa
4
LE FUNZIONI STRUMENTALI
FS Area 1
Gestione del Piano
dell'Offerta Formativa
Malfitano Giuseppa
Procedere alla revisione del POF ed alla sua rielaborazione alla
luce delle proposte pervenute dalle Commissioni e delle delibere
degli OO.CC.
Procedere alla valutazione delle attività del POF
Procedere alla pubblicazione del POF e di ogni altro documento
ufficiale dell’Istituto (ad es. Regolamento interno, Carta dei
Servizi, ecc…)
Coordinare la progettazione curricolare ed extracurricolare, in
coerenza con il P.O.F.
Coordinare le attività dei referenti
Raccogliere i bisogni formativi del personale scolastico e
formulare il Piano di Formazione e Aggiornamento
Coordinare e progettare attività di ampliamento dell’Offerta
Formativa
Coordinare attività di progettazione e monitoraggio di opportunità
offerte dall’Unione Europea
FS Area 2
Valutazione INVALSI
e Autovalutazione
d’Istituto
Valenza Luciana
Curare la Valutazione della qualità del servizio erogato
(individuazione delle procedure tecniche di autoanalisi e di
valutazione dell’Istituto
Provvedere alla tabulazione dei dati
Compilare quadri sinottici
Restituire i dati emersi dalla Valutazione
Coordinare le procedure inerenti le prove INVALSI e curare le
relazioni esterne con l’INVALSI
FS Area 3
Gestione degli
interventi a favore degli
alunni
Profilo A: Rizzo Cinzia
Profilo B:Orlando
Luana
Profilo A
Coordinare le attività d’inclusione – BES
Coordinare le attività del GLIS e dei docenti di sostegno
Attivare attività di counseling
Coordinare le attività connesse alla prevenzione della dispersione
Profilo B
Coordinare le azioni di Continuità e Orientamento formativo ed
informativo
Coordinare gli interventi di recupero o di potenziamento
FS Area 4
Gestione delle
Garantire l’utilizzo efficace ed efficiente delle tecnologie
dell’Istituto
Promuovere l’utilizzo delle TIC tra i docenti dell’Istituto
5
tecnologie
dell’informazione e
della comunicazione
Carnevale Sergio
Supportare i docenti nell’utilizzo delle nuove tecnologie per la
promozione del rinnovamento metodologico della didattica
Promuovere un rapporto di “consuetudine” col Sito Web sia in chi
contribuisce attivamente scrivendo sul Sito, sia in chi
semplicemente lo legge e lo consulta attraverso l’affidabilità,
l’aggiornamento e la completezza delle informazioni
FS Area 5
Visite guidate,uscite per
attività sportive e
musicali e Viaggi di
istruzione previsti dal
POF
Ferrara Rosalba
Coordinare e diffondere progetti ed iniziative,coerenti al POF, con
Enti esterni
Curare l’organizzazione delle visite guidate, delle uscite per
attività sportive e musicali e dei viaggi di istruzione previsti dal
POF
PROSPETTO DEGLI INCARICHI D’ISTITUTO
QUALIFICA NOMINATIVO
Collaboratori del DS Bartolone Giuseppina
Carollo Piera
Docente Fiduciaria del plesso “G. Bagnera” Scibilia Anna
Commissione Supporto Area 1 e Progettazione Prof.sse:M.L.Florio, Rizzo C., Rizzo L.,
Falletta F.
Commissione supporto tecnologico Prof.ssa Valenza L.
Commissione Educazione alla Legalita'
Prof.sse:Castrone C., Ferrara R, Orlando L,
Florio M.L.Provenzano P.,Licciardi T.,
Clemente A.
Commissione presentazione POF al territorio Prof.sse:Castrone C., Ferrara R., Orlando L.
Responsabile del laboratorio scientifico Prof.ssa Dragotta M.
Referente per la dislessia Prof.ssa: Valenza L.
Reperibilità situazioni di emergenza
Prof.sse Bartolone G. e Carollo P. (sede
centrale), Scibilia A. (plesso Bagnera)
Gruppo di supporto-referente per la dispersione
scolastica (GOSP) Prof.sse Rizzo L., Rizzo C., Prof. Cilluffo R.
GLI
Tutti i docenti di sostegno, tutte le FFSS,
Referente DSA, DS
Referente Trinity-DELE Prof.ssa Ferrara R.
Segretaria del Collegio Prof.ssa Bartolone G.
Referenti per i Giochi Matematici e Scientifici Prof.sse Zarcone D.
e Zocco D.
Referente Scacchi Prof.ssa Provenzano Piera
Attività Sportive Prof.Ticali Tommaso
6
Responsabile laboratorio ceramica Prof. Sciortino A.
Referente DELF Prof.ssa Patti A.
Referente DSA Prof.ssa Valenza Luciana
Referente Beni culturali Prof.ssa Malfitano G.
COLLEGIO DEI DOCENTI
OMINATIVO DOCENTE DISCIPLINA INSEGNATA SEZIONI
Abbate Loredana Tecnologia A, D, I
Allegra Elvira Sostegno 1°F
Amico Dario Beniamino Arte e immagine H, I, L
Baldone Francesco Musica A, F, G, 3°L
Baldone Giuseppe Musica C, E, I
Bartolone Giuseppina Matematica C
Blando Nicolò Arte e Immagine A, C, G
Bondì Giovanna Matematica G
Bordenca Franca Lettere 1°E, 1°H, 2°H
Canciari Francesca Inglese A, B
Carnevale Sergio Musica B, D, H
Carollo Pietra Lettere 1°E, 3°E,1°C
Caruso Massimiliano Sostegno 1°C
Castrone Clementina Lettere 1°H, 3°H, 2°C
Castrovinci Tecnologia Corso L 1°M, 3°M
Cavallaro Roberto Tecnologia C, E, H, 2°M
Cerniglia Domenico Lettere 1°G, 2°G, 3°C
Cirafici Anna Rita Lettere 2°D, 3°D, 1°C
Clemente Antonina Lettere 1°A, 3°B,1°G
Comparetto Melchiorra Scienze Motorie C, D, E
7
Di Giacinto Giuseppa Religione B, C, D, G, H,
Di Giovanni Gioacchino Sostegno 1°B
Dragotta Maria Pia Matematica A
Falletta Fabiola Inglese I, L
Ferrara Rosalba Inglese E, H
Ficarra Davide Sostegno 3°H
Filippone Silvana Tecnologia B, F, G
Florio Maria Luisa Lettere 1°B, 1°I, 3°I
Ganci Giuseppa Arte e Immagine D, E, F
Gennaro Loredana Lettere 2°E, 1°C, 2C
Giammarresi Giuseppa Francese A, G, H
Giudice Santi Scienze Motorie A, B, I
Gobati Giuseppe Sostegno 3°F
Iacono Quarantino Antonella Sostegno 3°E, 1°F, 2°M, 3°G
Imboccari Antonella Sostegno 1°M, 3°L
La Spesa Strumento chitarra
La Tona Rosa Lettere 2°C, 1°D, 2°D
Licciardi Tiziana Lettere 2°F, 3°F, 1°I
Malfitano Giuseppa Matematica H
Marino Nicolina Matematica E
Mineo Rossella Spagnolo I
Monforte Vania Inglese
Sostegno
1°M
1°A, 2°A, 3°M
Orlando Luana Matematica I
Orobello Mattea Matematica M
Orobello Rosalia Arte e Immagine B, M
Orobello Rosalinda Strumento Pianoforte
Ortolano Nunzio Musica M, 1°L,2°L
8
Patti Angela Francese B, C, E
Pecoraro Rosalia Religione A, E, F, L, M
Pisciotta Ivana Sostegno 3°B, 3°H
Progresso Gianpaolo Francesco Strumento (Corno)
Provenzano Piera Lettere 2°M, 3°M, 2°I
Provino Lettere 1°A, 1°G
Putzu Carla Lettere 2°B, 2 M, 2°A
Restivo Gaetana Inglese
Sez. 2M, 3M
Rizzo Cinzia Francese D, F, L
Rizzo Luisa Sostegno 2 C, 3C
Salamone Anna Maria Lettere 2°F, 1°L, 2°L
Sances Salvatore Scienze Motorie L
Scibetta Carmelo Gerardo Matematica L
Scibilia Anna Lettere L
Sciortino Andrea Sostegno 1°D, 2°B, 3°I
Sciortino Rosalba Lettere 1°F, 2°F 1°B
Spanò Angela Maria Lettere 2°A, 3°A, 2°G
Ticali Tommaso Scienze Motorie F, G, H
Treviso Strumento Tromba
Tripoli Maria Letizia Inglese F, G
Valenza Luciana Inglese C, D
Vullo Carmela Lettere 2G, 3°G, 2°D
Zafarana Laura Lettere 2°I, 1°M
Zarcone Dorotea Matematica B
Zarcone Maria Matematica F
Zocco Tea Matematica D
9
CONSIGLIO D’ISTITUTO
COMPONENTE
NOMINATIVO
INCARICO
Dirigente Scolastico Carmela Tripoli
D.S.G.A. Giuseppina Farace
Genitori Francesco Gurrado Presidente
Lucia Maria Giujusa Vicepresidente
Maria Cristina Davì
Sandra Di Liberto
Valentina Macello
Giovanna Montana
Eugenia Oliveri
Rosaria Scaduto
Docenti Giuseppina Bartolone
Malfitano Giuseppa
Clementina Castrone
Rosalba Ferrara
Santi Giudice
Roberto Cavallaro
Angela Patti
Piera Provenzano
Personale ATA Ignazio Salerno
Enza Bologna
10
PERSONALE AMMINISTRATIVO E COLLABORATORI SCOLASTICI
QUALIFICA NOMINATIVO
D.S.G.A.
Giuseppina Farace
Assistenti Amministrativi Vita Perricone
Enza Bologna
Cirino Rosario
Farruggia Onofrio
Collaboratori Scolastici Brucato Sebastiano
Cortina Giovanna
Cullaro Giuseppe
Galvano Giuseppe
Ganci Gianfranco
Greco Filippo
Iacono Calogera
Librici Maria Lucia
Maria Giovanni
Salerno Ignazio
Sanfilippo Rosalia
11
COORDINATORI E SEGRETARI
CLASSE SEZIONE COORDINATORI SEGRETARI
1 A PROVINO SOSTEGNO
2 A DRAGOTTA CANCIARI
3 A SPANO' GIUDICE
1 B ZARCONE D. SOSTEGNO
2 B PATTI FILIPPONE
3 B CLEMENTE SOSTEGNO
1 C BARTOLONE SOSTEGNO
2 C VALENZA RIZZO L.
3 C CERNIGLIA CAVALLARO
1 D LA TONA SCIORTINO A.
2 D ZOCCO DI GIACINTO
3 D CIRAFICI GANCI
1 E MARINO FERRARA
2 E GENNARO PECORARO
3 E CAROLLO BALDONE G.
1 F SCIORTINO R. SOSTEGNO
2 F ZARCONE M. RIZZO C.
3 F LICCIARDI GOBATI
1 G BONDI' GIAMMARRESI
2 G TRIPOLI BALDONE F.
3 G VULLO BLANDO
1 H MALFITANO CARNEVALE
2 H BORDENCA TICALI
3 H CASTRONE SOSTEGNO
1 I ORLANDO ABBATE
2 I FALLETTA MINEO
3 I FLORIO AMICO
1 L SALAMONE SOSTEGNO
2 L SCIBETTA ORTOLANO
3 L SCIBILIA SANCES
1 M ZAFARANA SOSTEGNO
2 M OROBELLO M. RESTIVO
3 M PROVENZANO OROBELLO R.
12
Comitato di valutazione
Bartolone Giuseppina, Castrone Clementina,
Ferrara Rosalba, Florio Maria Luisa
Supplenti: Canciari Francesca, Provenzano Piera
Rappresentanza Sindacale Unitaria
Baldone Francesco
Salerno Ignazio
Orlando Luana
NUMERI DELLA SCUOLA
Classi 33
Corsi Ordinari 11
Alunni Diversamente Abili 29
Alunni/Alunne 816
Docenti 76
Amministrativi 4
Collaboratori Scolastici 11
D.S.G.A. 1
13
PREMESSA
Il Piano dell’offerta formativa rappresenta il documento fondamentale con cui ogni istituzione
scolastica costituisce la propria identità culturale e progettuale nel rispetto degli obiettivi del sistema
nazionale di istruzione e degli standard di livello nazionale.
Per offrire un servizio qualificato a un’utenza diversificata il POF interpreta le esigenze del contesto
culturale, sociale ed economico del territorio; definisce le scelte educative ed organizzative, i criteri
di utilizzazione delle risorse, gli obiettivi dell’azione educativa e didattica allo scopo di svolgere un
ruolo di “sviluppo” della comunità.
Sulla base delle indicazioni fornite dal Regolamento dell’Autonomia delle istituzioni scolastiche e
assumendo come riferimento normativo i D.M. 179/99 e la Direttiva Ministeriale n°180/99 di pari
data e il D.M. 275/01, il Collegio Docenti della Scuola Secondaria di I grado Ciro Scianna di
Bagheria ha elaborato nell’anno scolastico 2013-2014 il proprio Piano dell’Offerta Formativa
improntandolo sperimentalmente, ma in continuità con il lavoro svolto negli anni scolastici
precedenti, agli indicatori di FLESSIBILITÀ, INTEGRAZIONE, RESPONSABILITA’ ed
AUTOVALUTAZIONE per la realizzazione del SUCCESSO FORMATIVO.
Il P.O.F. ( Piano dell’Offerta Formativa) è la “carta d’identità” della scuola, in quanto consente a
quest’ultima di:
evidenziare la propria specificità rispetto alle altre scuole dello stesso ordine e grado presenti
sul territorio;
rendere trasparenti le finalità educative;
autovalutare il processo di insegnamento-apprendimento al fine di migliorarlo;
fornire agli studenti criteri di valutazione omogenei;
assumere impegni nei confronti dell’utenza.
Esso illustra la politica educativa, le metodologie didattiche, i vari progetti attivati, gli obiettivi, le
finalità da perseguire e le modalità di verifica dell’apprendimento.
Il P.O.F. viene progettato dopo un’analisi dei bisogni formativi e del contesto socio-culturale in cui la
scuola opera; viene redatto seguendo le indicazioni del Collegio dei Docenti e diventa operativo dopo
l’adozione da parte del Consiglio d’Istituto e viene diffuso sul territori a tutti gli stakeholders.
La scuola, in ottemperanza sia delle linee direttrici stabilite negli articoli 3 e 34 della Costituzione
Italiana (promozione dell’uguaglianza sia formale che sostanziale dei cittadini e caratteristiche
specifiche della scuola) sia delle Indicazioni 2012, pone come obiettivo finale della propria azione la
realizzazione di se stessa come:
Scuola della formazione dell’uomo e del cittadino: è attenta alla dimensione formativa sia
nella sfera socio affettiva che in quella cognitiva degli apprendimenti
Scuola che colloca nel mondo: assume ed educa alla diversità, come risorsa e stimolo per la
crescita
14
IL POF
Nasce da un’attenta lettura del territorio in cui la scuola opera, volta alla ricerca dei bisogni
dell’utenza per rispondere alle sue esigenze così evidenziate secondo priorità collegialmente
individuate e concordate.
Esplicita la progettazione curriculare, extra-curriculare, educativa ed organizzativa.
Si raccorda con la programmazione territoriale dell’offerta formativa (Enti locali, ASL,
Associazioni culturali e di volontariato).
Offre all’utenza l’opportunità di partecipare in modo più attivo e responsabile alle scelte
formative della scuola mediante la sua massima conoscenza e diffusione.
Diviene nel tempo un utile mezzo di valutazione e di verifica della qualità, dell’efficacia e
dell’efficienza dell’offerta formativa e, pertanto, strumento di ricerca e di sperimentazione.
15
ASSI E LINEE DI INDIRIZZO
Gli assi e le linee di indirizzo, che rappresentano i criteri di riferimento per l’elaborazione del POF e
che sono state individuate dal C.d.I, in relazione alle caratteristiche ed alle esigenze del territorio di
riferimento, dell’utenza, nonché dei bisogni formativi impliciti ed espliciti,sono:
VISION
MISSION
Formare persone consapevoli, dotate di conoscenze, competenze, abilità in grado di scegliere,
controllare, criticare i processi in cui agiscono
Divenire una risorsa formativa di riferimento per il sistema territoriale su cui insiste
Ricomporre sapere e saper fare
Incidere sulle famiglie
Promuovere le eccellenze
Lottare contro gli insuccessi formativi
Valorizzare le attività di ricerca e di azione relativamente alla didattica
Combattere la dispersione
Favorire la collegialità
Promuovere la formazione tra i docenti
Fondare la didattica su strategie che la rendano aggiornata e flessibile
16
IL POF: ELEMENTI COSTITUTIVI
Strumento di
verifica e valutazione che
promuove la
ricerca
Partecipazione
responsabile e
consapevole dei
genitori
Raccordo con la programmazione
territoriale degli
enti locali
Progettazione
curriculare e
extra-curriculare
educativa
Collegialità
vincolante delle
scelte formative
e finanziarie
Lettura dei
bisogni e delle
risorse
POF
Piano
dell’Offerta
Formativa
17
ORGANI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
Il POF discende dalle indicazioni motivate e condivise dei vari organi collegiali operanti
nell’istituzione scolastica:
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO:
Definisce gli indirizzi generali per l’attività della scuola anche in relazione al contesto
territoriale
Adotta il Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal collegio dei docenti
Approva l’adesione della scuola agli accordi con altre scuole o Enti o Agenzie
Determina i criteri per l’utilizzazione delle risorse
Approva i documenti contabili fondamentali
Adotta il regolamento dell’istituzione
Delibera l’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali
IL COLLEGIO DEI DOCENTI :
Definisce e approva:
Il Piano dell’Offerta Formativa
I profili didattici delle iniziative e dei progetti
La proposta di regolamento per la parte relativa ai profili didattici, al funzionamento del
collegio e delle sue articolazioni
Ogni altro adempimento connesso all’esercizio dell’autonomia didattica
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Traduce le linee politiche del POF in percorsi formativi
Propone traguardi formativi relativi a tutte le dimensioni della personalità dell’alunno
Permette che i traguardi formativi siano perseguiti e conseguiti da tutti gli alunni, anche se a
livelli differenziati
Personalizza gli interventi didattici rispettando le diversità.
18
COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Collegio dei Docenti
Organismi di partecipazione
dei genitori
Consiglio Dell’Istituzione
(Docenti, Genitori e Personale ATA)
Consigli di Classe
19
ELEMENTI DI ANALISI
IDENTITÀ, ESIGENZE E RISORSE DEL TERRITORIO
CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO
La scuola secondaria di I grado “Ciro Scianna” è ubicata in via De Spuches, vicina all’arteria
residenziale di Via Diego D’Amico e ai quartieri popolari del centro storico e della periferia, sorti
all’insegna dell’abusivismo edilizio e densamente popolati.
Negli ultimi anni, si è verificato un aumento sensibile della popolazione bagherese, dovuto in gran
parte allo spostamento da Palermo di numerose famiglie che, pur continuando a lavorare nel
capoluogo, hanno trovato a Bagheria offerte più vantaggiose nel mercato delle abitazioni, ma anche
all’inserimento nel tessuto sociale di famiglie immigrate da paesi extracomunitari.
Si è così maggiormente evidenziata l’insufficienza delle strutture culturali, sportive, ricreative nel
territorio, spesso gestite da privati, che non riescono a soddisfare le esigenze dei giovani né quelle
della scuola.
Per quanto riguarda l’attuale situazione economica si registra:
L’inarrestabile declino del settore agrumicolo e dell’attività edilizia che avevano rappresentato
in passato le fonti di maggiore reddito per le famiglie
la scarsa valorizzazione del ricco patrimonio artistico e culturale del nostro territorio
il ritardo nello sviluppo delle potenzialità turistiche, che la posizione invidiabile tra mare e
collina e la vicinanza a Palermo potrebbero favorire
l’incremento dell’indice di disoccupazione, il fenomeno della sottoccupazione e
dell’emigrazione
il diminuito potere d’acquisto delle famiglie con monoreddito o lavoro saltuario.
POPOLAZIONE SCOLASTICA
La popolazione scolastica della scuola statale “Ciro Scianna” si presenta eterogenea per appartenenza
sociale e culturale. É presente una minoranza di alunni appartenenti a culture diverse.
La maggior parte degli studenti risiede nelle aree prossime alla scuola, un numero più ristretto risiede
in altre zone della città o in altri comuni.
Dai dati rilevati dalle schede di valutazione, emerge che nell’utenza del triennio si distinguono:
alunni dotati di una buona preparazione culturale, di personali motivazioni allo studio, di
vivacità e di pluralità di interessi
allievi che possiedono essenziali abilità e competenze. Superficiali e frettolosi nell’eseguire i
lavori scolastici, hanno bisogno di frequenti stimoli e varie sollecitazioni per motivarli ad
apprendere
alunni caratterizzati da vivacità eccessiva nel comportamento, che vanno guidati, motivati
all’apprendimento scolastico e stimolati ad acquisire autostima ed autocontrollo
alunni diversamente abili, che svolgono attività personalizzate e/o individualizzate
In genere gli alunni appartengono a famiglie disposte a collaborare alle varie iniziative proposte
dall’istituzione scolastica; si verificano, tuttavia, da parte di qualche genitore, situazioni di scarsa
partecipazione e attenzione nei confronti del percorso educativo -didattico dei propri figli.
Si avverte il disorientamento delle nuove generazioni per la crisi dei valori e la diffusione di modelli
consumistici, spesso veicolati come positivi dai mass-media, poco attenti alla persona ed ai suoi reali
bisogni affettivi e relazionali.
20
I ragazzi che frequentano la scuola, inoltre, vanno aiutati ad affrontare i problemi e i conflitti dell’età
adolescenziale.
RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIA
La nostra scuola considera indispensabile ogni forma di dialogo e di collaborazione con la famiglia,
si apre quindi al libero confronto e alla comunicazione al fine di poter effettuare interventi educativi e
didattici mirati. Il rapporto scuola-famiglia prende avvio con la diffusione e la conoscenza del POF e
continua nel corso del triennio attraverso:
Attività di accoglienza delle classi prime
Patto di corresponsabilità
Regolari ricevimenti dei genitori
Comunicazione scuola- famiglia
Consegna scheda di valutazione
Momenti di riflessione in occasione del Santo Natale
Celebrazione della Messa per il Santo Natale e per il Precetto Pasquale
Manifestazioni di beneficienza
Coinvolgimento nei progetti
Attività per la gestione dei problemi legati alle difficoltà specifiche di apprendimento
Corsi di formazione per i genitori
Attività di fine anno scolastico
Disponibilità del Dirigente Scolastico alla soluzione di qualsiasi problema
Servizio offerto dalla segreteria
Partecipazione attiva dei genitori:
1. nei Consigli di Classe che, presieduti dal dirigente scolastico o da un insegnante
delegato, coinvolgono tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori. Essi
hanno il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all’azione didattica ed
educativa e a iniziative di sperimentazione, nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti
reciproci tra docenti genitori ed alunni.
2. nel Consiglio d’Istituto, che è composto da otto rappresentanti del personale docente,
due del personale amministrativo, tecnico e ausiliare, otto rappresentanti dei genitori degli
alunni, il Dirigente scolastico. Esso è presieduto da un genitore eletto tra i rappresentanti
dei genitori degli alunni. Il Consiglio d’Istituto delibera il bilancio preventivo e il conto
consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento
amministrativo e didattico. Spetta al consiglio l’adozione del regolamento d’istituto,
l’acquisto di beni necessari alla vita della scuola, la decisione alla partecipazione ad attività
culturali, sportive e ricreative e l’adattamento del calendario scolastico alle specifiche
esigenze ambientali.
LA DOMANDA FORMATIVA
DOMANDA DEI GENITORI
Per migliorare la conoscenza delle problematiche adolescenziali
Per conoscere le reali esigenze del ragazzo
Per sapere come intervenire nelle diverse situazioni
DOMANDA DEGLI ALUNNI
Riconoscere la propria identità
21
Conseguire autostima
Rispettare se stesso, gli altri e l’ambiente
Conoscere le regole e rispettarle
Ipotizzare il proprio progetto di vita
INFORMAZIONE FORMAZIONE
Sulla mission della scuola
Sulle attività che si svolgono
Sui criteri di valutazione
DOMANDA DELL’ALUNNO FORMATIVA CONOSCITIVA
Acquisire le abilità di base
Apprendere ad apprendere
Accrescimento culturale
Formare persone responsabili e capaci di apprendere
Avere persone capaci di adattarsi ai cambiamenti
Promuovere lo sviluppo della democrazia
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA-FAMIGLIA
PREMESSA
La scuola è una risorsa fondamentale in quanto luogo di crescita civile e culturale. Per una piena
valorizzazione della persona occorre un’alleanza educativa tra alunni, docenti e genitori, per fare
acquisire non solo contenuti e competenze, ma anche valori tesi a sviluppare la responsabilità
personale, la collaborazione e la gestione di eventuali conflitti.
Un’educazione efficace dei giovani è il risultato di un’azione coordinata tra famiglia e scuola,
nell’ottica della condivisione di principi e obiettivi per favorire il dialogo e il confronto suggerendo le
strategie per la soluzione dei problemi.
Tutti i componenti (insegnanti, genitori, studenti) devono impegnarsi a sviluppare un atteggiamento
sereno, positivo e propositivo nei confronti della scuola per evitare di creare conflitti, pregiudizi e
disinteresse nei confronti di questa istituzione.
Occorre che scuola e famiglia, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo, siano sempre collaborative,
mai antagoniste e costruiscano così un’importante alleanza formativa.
Il Patto Educativo vuole rendere esplicite quelle norme che facilitano il buon andamento dell’Istituto
nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno.
La scuola offre agli studenti e alle famiglie:
22
1. accoglienza
2. dialogo aperto e rapporto di fiducia
3. condivisione e corresponsabilità dei valori nel rapporto educativo
La comunità scolastica vuol essere solidale nel perseguimento di alcuni fondamentali obiettivi:
il rispetto della persona nella sua integrità
il rispetto delle cose come beni di fruizione comune
l’utilizzazione del gruppo come contesto in cui sviluppare la socialità e la corresponsabilità
l’educazione alla pace e alla tolleranza
Inoltre la scuola
si impegna nell’individuazione dei bisogni formativi, nello sforzo di renderli espliciti e, nel
limite del possibile, di soddisfarli
si impegna a individuare, comprendere e valorizzare gli stili cognitivi personali attraverso
l’adozione di strategie didattiche diversificate e ad aiutare lo studente affinché diventi
consapevole della dinamica dei suoi processi cognitivi e responsabile di sé
si propone di interagire con le richieste formative della società e di operare in collegamento
con il territorio
vuol garantire l’accesso alle nuove tecnologie, condizione di un effettivo esercizio della
cittadinanza nel contesto europeo
intende promuovere il confronto interculturale e la consapevolezza critica dei valori a
fondamento delle società democratiche nell’epoca della complessità
intende garantire il diritto degli alunni stranieri nella loro identità favorendo iniziative di
accoglienza e di tutela delle loro lingue e culture
IN CONSIDERAZIONE DI QUANTO ESPRESSO IN PREMESSA SI STIPULA CON LA
FAMIGLIA DELLO STUDENTE IL SEGUENTE PATTO EDUCATIVO DI
CORRESPONSABILITÀ:
DOCENTI
La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo
sviluppo umano, culturale e civile degli studenti, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti
dagli ordinamenti scolastici.
I docenti hanno il diritto:
alla libertà di scelta sul piano metodologico e didattico secondo le indicazioni del C.C.N.L. e
del Piano dell’Offerta Formativa. L’esercizio di tale libertà è finalizzato a promuovere,
attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità
degli studenti;
al rispetto della propria persona e della propria professionalità da parte di tutte le componenti
della comunità scolastica;
alla difesa e tutela della propria dignità professionale;
23
a una scuola che funzioni, affinché insegnanti e educatori possano esplicare il proprio ruolo
all’uso dei servizi e dei supporti previsti per svolgere adeguatamente il proprio lavoro;
al miglioramento della propria preparazione culturale e professionale attraverso attività di
aggiornamento e di confronto con esperti e colleghi (diritto-dovere).
I docenti hanno il dovere di:
mantenere il segreto professionale nei casi e nei modi previsti dalla normativa;
svolgere le lezioni con professionalità e puntualità;
vigilare sui comportamenti e sulla sicurezza degli studenti in tutte le attività e ambienti
scolastici;
rispettare gli studenti e tutte le componenti della comunità scolastica;
creare un clima di reciproca fiducia, stima e collaborazione con gli studenti e tra gli studenti e
con le famiglie;
saper ascoltare, favorendo la comunicazione e tutelando al tempo stesso la riservatezza.
progettare le attività rispettando tempi e modalità di apprendimento degli studenti;
essere trasparenti e imparziali, disponibili a spiegare allo studente e alle famiglie le proprie
scelte metodologiche ed educative;
fornire una valutazione motivata, nell’intento di attivare negli studenti processi di
autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi
migliorare il proprio rendimento;
far conoscere alle famiglie in modo semplice e dettagliato il proprio percorso di lavoro e
fornire indicazioni su come sostenere il percorso scolastico dei figli;
elaborare e verificare le programmazioni didattiche ed educative;
favorire l’integrazione di ciascun alunno nella classe e sviluppare le potenzialità di tutti gli
studenti;
non utilizzare i telefoni cellulari e non fumare durante le attività scolastiche;
essere sensibili alle iniziative scolastiche che possano incrementare la collaborazione tra
scuola e famiglia.
GENITORI
I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e
pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.
I genitori hanno il diritto di:
vedere tutelata la salute dei propri figli, nell’ambito della comunità scolastica, nel rispetto
della riservatezza;
essere informati sul “Piano dell’Offerta Formativa”, sul Regolamento e su tutto quanto
concerne la funzionalità della scuola;
essere informati sulle attività curricolari e non, programmate per la classe di appartenenza del
figlio;
avere colloqui, regolarmente programmati, per essere informati sull’andamento socio-
relazionale e didattico del figlio;
24
essere informati di comportamenti scorretti e dei provvedimenti disciplinari eventualmente
adottati;
conoscere le valutazioni espresse dagli insegnanti sul proprio figlio e visionare le verifiche
effettuate;
effettuare assemblee di sezione, di classe o d’Istituto nei locali della scuola, su richiesta
motivata dei rappresentanti, al di fuori delle ore di lezione, previo accordo col Dirigente
Scolastico.
I genitori hanno il dovere di:
trasmettere ai figli la convinzione che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il
loro futuro e la loro formazione culturale;
stabilire rapporti regolari e corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima di
reciproca fiducia;
controllare ogni giorno il libretto personale o il quaderno delle comunicazioni o il diario per
leggere e firmare tempestivamente gli avvisi;
permettere assenze, entrate posticipate e uscite anticipate solo per motivi validi;
rispettare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate,
controllare l’esecuzione dei compiti di casa (che rispondono all’esigenza di riflessione
personale e di acquisizione di un’ abitudine allo studio e all’esercitazione individuale),senza
sostituirsi ai figli, ma incoraggiandoli e responsabilizzandoli ad organizzare tempo e impegni
extrascolastici;
partecipare con regolarità ed attivamente alle riunioni previste con gli insegnanti (colloqui o
assemblee) ;
favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;
educare i figli a mantenere un comportamento corretto in ogni circostanza e in ogni ambiente;
curare l’igiene e l’abbigliamento decoroso dei figli;
controllare che lo studente porti a scuola solo il materiale strettamente necessario per le
attività scolastiche;
vietare ai propri figli di portare a scuola oggetti che possano disturbare la lezione educandoli
all’uso corretto degli strumenti didattici (vedi regolamento d’istituto) rispettare il ruolo e la
funzione degli insegnanti senza interferire nelle scelte metodologiche e didattiche;
accettare con serenità e spirito di collaborazione gli eventuali richiami o provvedimenti
disciplinari a carico del figlio finalizzati alla sua maturazione.
STUDENTI
Gli studenti hanno il diritto:
ad essere rispettati da tutto il personale della scuola;
ad avere una scuola attenta alla sensibilità e alle problematiche dell’età;
ad una formazione culturale che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla
pluralità delle idee;
ad essere guidati, aiutati e consigliati nelle diverse fasi della maturazione e
dell’apprendimento;
25
ad essere oggetto di una attenta programmazione didattica che possa sviluppare le potenzialità
di ciascuno;
ad essere ascoltati quando esprimono osservazioni, formulano domande, chiedono
chiarimenti;
ad essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola;
ad una valutazione trasparente che non va mai intesa come giudizio di valore sulla persona ma
aiuto ad individuare i propri punti di forza e di debolezza per migliorare il proprio
rendimento;
alla riservatezza, secondo quanto stabilito dalle disposizioni legislative;
a trascorrere il tempo scolastico in ambienti sicuri, sani e puliti;
a poter comunicare con le famiglie per ragioni di particolare urgenza o gravità tramite gli
uffici di segreteria.
Gli studenti hanno il dovere di:
rispettare il Dirigente Scolastico, i docenti, tutto il personale della scuola e i compagni;
rispettare le norme contenute nel Regolamento scolastico e quelle stabilite con gli insegnanti
per le singole classi;
frequentare regolarmente le lezioni, le attività didattiche, disciplinari e opzionali scelte;
prestare attenzione durante le lezioni e favorirne lo svolgimento con la partecipazione attiva
ed evitando i disturbi;
svolgere regolarmente ed in modo accurato il lavoro scolastico sia in classe sia a casa;
avere sempre con sé tutto il materiale occorrente per le lezioni, il diario, il libretto personale o
quaderno delle comunicazioni;
essere puntuali per non turbare il regolare avvio e lo svolgimento delle lezioni;
non usare a scuola telefoni cellulari, apparecchi di altro genere o altri oggetti (specchietti,
cosmetici, …) che distraggano e disturbino le lezioni (è previsto il ritiro immediato e la
riconsegna ai genitori);
non portare a scuola oggetti pericolosi per sé e per gli altri o di valore;
far leggere e firmare tempestivamente ai genitori le comunicazioni della scuola e le verifiche
consegnate;
utilizzare con cura e mantenere integro il materiale didattico che si utilizza e gli arredi di cui
si usufruisce;
mantenere ordinati i locali della scuola collaborando con il personale;
avere un abbigliamento decoroso e consono all’ambiente scolastico;
usare un linguaggio corretto e rispettoso;
non effettuare videoriprese o fotografie se non espressamente autorizzate dal docente;
rispettare le valutazioni dei docenti;
rispettare le norme previste dal Regolamento d’Istituto per le uscite scolastiche.
26
ORGANO DI GARANZIA
Viene istituito un Organo di Garanzia interno alla scuola, formato dai membri del Consiglio
d’Istituto: Dirigente Scolastico, due genitori, un docente, con i seguenti compiti:
tutelare lo studente assicurandogli, anche con l’aiuto della famiglia, la possibilità di
discolparsi facendo valere le proprie ragioni;
decidere in merito ai ricorsi presentati contro le sanzioni disciplinari;
decidere sui conflitti che sorgono nella scuola relativi all’applicazione del regolamento.
Validazione Anno Scolastico
VISTO quanto stabilito nel Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 22 giugno 2009 al
comma 7 dell’articolo n. 14 e precisamente: “…..ai fini della validita’ dell’anno scolastico,
compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno
studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato…..
omissis”
VISTA la C.M. n. 20 del 04 marzo 2011 con oggetto: “Validità dell’anno scolastico per la
valutazione degli alunni nella scuola secondaria di primo e secondo grado art. 2 e 14 del DPR
122/2009”
OSSERVATO che per casi eccezionali motivati e documentati, sono possibili deroghe al suddetto
limite a condizione che queste non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di
procedere alla valutazione degli alunni interessati (per la quale, come stabilito dalla L. 169 del 31-10-
2008, per l’ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo l’alunno dovrà
riportare un voto uguale o superiore al sei in tutte le discipline compresa la condotta).
VISTA la delibera del Collegio docenti del 12 settembre 2013:
VISTI i percorsi di studio presenti in questa IS
si comunicano:
1) i monte ore annui di riferimento riferiti alla scuola secondaria di 1° grado e limite massimo di ore
di assenza:
ORARIO TEMPO NORMALE:
monte ore annuo: 990
massimo ore di assenza (25%): 248
ORARIO ALUNNI ISCRITTI NEL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE (32 ORE
SETTIMANALI:
monte ore annuo: vedi regolamento
27
massimo ore di assenza (25%): vedi regolamento
2) i criteri di validazione dell’anno scolastico, in deroga a ¼ di assenze consentite:
assenze giustificate per gravi patologie
assenze giustificate per ricoveri ospedalieri prolungati e/o frequenti
assenze per malattie contagiose, con allontanamento dalla comunità scolastica sancito dai
servizi di medicina di comunità
assenze giustificate per gravi motivi di famiglia
assenze per malattia, su motivata certificazione del medico curante e/o di un medico
specialista
assenze per motivi “sociali”, su certificazione analitica dei servizi che hanno in carico gli
alunni interessati
assenze per uscite anticipate per attività sportiva debitamente richieste e certificate
dall’Associazione Sportiva di appartenenza riconosciuta dal CONI
assenze per partecipazione a percorsi di formazione artistici e musicali di comprovata
rilevanza
assenze per situazioni di particolare disagio familiare o personale di cui è a conoscenza il
Consiglio di Classe
assenze per terapie certificate.
Sono computate come ore di assenza secondo il numero delle ore giornaliere effettive:
entrate posticipate dopo 15’ dall’inizio della 1^ ora di lezione
uscite anticipate
assenze per malattia
assenze per motivi familiari
non frequenza in caso di non partecipazione a viaggi di istruzione o a visite guidate
la non frequenza, in caso di non partecipazione a viaggi d’istruzione, visite guidate o attività
all’interno dell’orario scolastico (es. teatrali, musicali, premiazioni, celebrazioni istituzionali
organizzate dall’Istituto, feste fine anno o nel corso d’anno etc.).
Non sono computate come ore di assenza:
la partecipazione ad attività organizzate dalla scuola (per es. campionati studenteschi, progetti
didattici inseriti nel POF e/o approvati dal Consiglio di Classe)
la partecipazione ad attività di orientamento in entrata e in uscita
la partecipazione ad esami di certificazione esterna o concorsi
28
le entrate posticipate e le uscite anticipate disposte dall’istituzione scolastica per motivi
organizzativi
le assenze in occasione di scioperi del comparto scuola
29
SISTEMA DI RETI E PARTNERSHIP
La scuola secondaria di I grado “Ciro Scianna” nel corso degli anni ha promosso, d’intesa con le altre
realtà scolastiche del territorio, la nascita e lo sviluppo di un sistema di reti e partnership fra scuole,
istituzioni locali, centri di informazione e documentazione, associazioni di volontariato e culturali.
Sono state progettate e realizzate in rete attività formative destinate agli alunni, ai genitori, ai docenti,
alcune delle quali hanno visto la nostra scuola in qualità di istituzione capofila.
Attualmente sono operativi accordi e protocolli d’intesa con i seguenti soggetti:
Rete di scuole “Bab el Gherib”: composta da tutte le scuole di ogni ordine e grado del Comune
di Bagheria, prevede tra i suoi obiettivi prioritari la prevenzione e la lotta alla dispersione
scolastica e lo sviluppo di iniziative integrate sul territorio per il pieno successo formativo dei
giovani, l’affermazione dei principi dell’occupabilità, dell’imprenditorialità, e delle pari
opportunità e la realizzazione di molteplici iniziative per la promozione della legalità,
l’animazione socio-culturale, la tutela e la valorizzazione delle risorse territoriali e
l’individuazione di linee di sviluppo sostenibile.
Comune di Bagheria: municipalità definita ad alto rischio di devianza giovanile, si è distinta per
l’azione integrata con le altre istituzioni territoriali, promuovendo progetti intersettoriali per la
prevenzione di fenomeni di devianza e per il recupero di soggetti a rischio. É assegnatario di
numerosi beni confiscati alla mafia, e svolge attività coordinate con le scuole e le associazioni
(tra cui LIBERA) per l’educazione alla legalità e la lotta alla mafia. Promuove la realizzazione di
attività culturali, di educazione stradale (Polizia Municipale) e iniziative a favore degli alunni
diversamente abili e delle loro famiglie.
Centro Risorse di Bagheria: con sede presso l’I.T.C. “Luigi Sturzo” di Bagheria, si occupa di
sviluppare iniziative di diversa natura, finalizzate all’integrazione, all’inclusione sociale e allo
sviluppo di nuove opportunità lavorative nel contesto territoriale di riferimento ( Bagheria e
comuni limitrofi).
Osservatorio d’area contro la dispersione scolastica: con sede presso il Liceo Scientifico
“D’Alessandro” di Bagheria, opera attivamente per la raccolta, l’analisi, l’elaborazione e la
diffusione dei dati sulla dispersione scolastica, la prevenzione della stessa e la formazione degli
operatori.
Centro Territoriale Risorse per l’Handicap: con sede presso il Liceo Classico “Francesco
Scaduto” di Bagheria, opera da alcuni anni in raccordo con le scuole del territorio per la
promozione di iniziative a favore degli alunni diversamente abili.
A.S.L. di Bagheria, servizio di neuropsichiatria infantile,
Associazioni “Libera”, “Addiopizzo”, Rotary Club e Lions di Bagheria, Associazione “Quelli
di Pittalà” Associazione Telemaco, l’Università di Palermo, l’ANISN (Associazione Nazionale
Insegnanti di Scienze), Associazione Sportiva Dilettantistica “Chessmate Academy” di
Bagheria; sezioni locali LIPU e LEGAMBIENTE, C.S.A. di Palermo in relazione anche a
specifiche iniziative formative, tra cui la formazione di referenti per la Dislessia in
collaborazione con l’A.I.D., Provincia Regionale di Palermo e Regione Sicilia anche in
relazione a specifiche iniziative progettuali, MIUR.
30
ESITI DELLE ATTIVITA’ DI VALORIZZAZIONE E POTENZIAMENTO
(realizzate nel precedente anno scolastico)
SUCCESSI SPORTIVI
Lo sport è una disciplina formativa, che orienta gli alunni nella scoperta di sé, delle proprie
attitudini e dei propri talenti e offre, inoltre, opportunità di crescita e integrazione agli alunni poco
motivati, a rischio di dispersione. La Scuola “C. Scianna” vanta una lunga tradizione di successi
sportivi, per aver dedicato risorse nella formazione di gruppi studenteschi che negli anni si sono
distinti nelle varie specialità con eccellenti risultati, partecipando ai Campionati Studenteschi anche
nazionali.
Nel corso dell’anno scolastico 2013/2014, la nostra scuola ha svolto la seguente attività:
CAMPIONATI SPORTIVI STUDENTESCHI DI:
corsa campestre maschile e femminile
calcio a 11 maschile
calcio a 5 femminile
calcio a 5 maschile
pallavolo femminile
atletica leggera maschile e femminile
scacchi a squadre
IL MEMORIAL “IVANA TINERVIA“ organizzato dalla nostra scuola
“NATALE CON VOI” organizzato dalla nostra scuola a scopo di beneficenza
31
I risultati conseguiti sono stati i seguenti:
Corsa campestre: la squadra categoria ragazze ha vinto la fase comunale, distrettuale e
provinciale; la squadra categoria cadette ha vinto la fase comunale e distrettuale
classificandosi al secondo posto nella finale provinciale; nella categoria ragazzi la squadra ha
vinto la fase comunale, distrettuale e ha ottenuto il secondo posto in quella provinciale.
Pallavolo Femminile: nella pallavolo le ragazze hanno vinto la fase distrettuale dei
Campionati Sportivi Studenteschi e il II MEMORIAL “ IVANA TINERVIA”
Calcio maschile: la squadra ha vinto la fase distrettuale e interdistrettuale e si è classificata al
terzo posto nella finale provinciale.
Calcio Femminile: in campo femminile le ragazze hanno vinto sia la fase distrettuale sia
quella interdistrettuale classificandosi al secondo posto nella finale provinciale.
Atletica Leggera: in campo femminile la squadra ha ottenuto il terzo posto, mentre in campo
maschile i ragazzi si sono classificati al quarto posto, nella specialità del lancio del vortex
l’alunno Colaci Rocco ha vinto il titolo provinciale classificandosi per la fase regionale.
Scacchi: campioni regionali GSS scacchi a squadre, con qualificazione alla fase nazionale in
cui la scuola è arrivata 14^
ATTIVITA’ MUSICALI
Grazie alla costituzione nel 2002 del Gruppo strumentale “Scianna Orchestra” anche l’attività
musicale ha riscosso negli anni notevoli successi sia in ambito locale che nazionale.
Lo scopo è quello di avvicinare i ragazzi al mondo della musica e al suo linguaggio al fine di far
acquisire capacità di ascolto, senso del ritmo e del canto. Mirante ad abbattere la dispersione
scolastica, prevede la realizzazione di un laboratorio musicale. Finalità progettuali sono lo sviluppo
del pensiero creativo e l’acquisizione di competenze e abilità specifiche, capaci di offrire ai
partecipanti strumenti utili per esprimere le proprie emozioni. Attraverso la creazione di un gruppo
che viva i rapporti interpersonali in modo attivo e corresponsabile, i ragazzi sono supportati nel
superamento di stati di ansia e al contenimento del disagio, è così favorita l’aggregazione sociale,
valorizzando l’area dell’affettività e lo stare bene insieme.
Il gruppo ha partecipato anche:
al 3°Concorso Nazionale “Musicalmuseo” di Caltanissetta classificandosi al primo posto;
al Concorso Nazionale "Musica d'Insieme" a Campobasso, aggiudicandosi il primo posto
assoluto.
Al VIII “Concorso Musicale Nazionale” “Premio città di Calascibetta”, classificandosi al
primo posto, con 100/100
32
CONCORSI, INIZIATIVE CULTURALI E DI SOLIDARIETA’
Numerose sono le iniziative culturali, di educazione ambientale, di educazione alla legalità e alla
cittadinanza attiva, che ogni anno vedono coinvolti gli alunni della scuola con risultati importanti per
lo sviluppo delle attitudini, dei “talenti” e per la crescita umana e civile.
Nel corso dell’anno scolastico 2012/2013, alcune tra le iniziative cui la scuola ha partecipato sono:
Giochi matematici del Mediterraneo 2012/13, indetto dall’A.I.P.M. ;
Campionati Studenteschi a squadre e individuali di Scacchi provinciali, regionali e nazionali;
Giornata culturale della primavera indetta dal FAI a Villa S. Cataldo con il coinvolgimento,
quali ciceroni e guida nella villa, degli studenti della scuola;
esami certificazione Delf;
esami certificazione Trinity;
partecipazione ai Giochi sportivi studenteschi;
II Memorial Ivana Tinervia;
partecipazione alla manifestazione “Donne e Madonne” organizzata dal liceo artistico
“R.Guttuso”di Bagheria presso l’atrio di Palazzo Cutò il 17 maggio;
2 marzo momento di riflessione nono confessionale con i frati della comunità S. Antonio;
“Festa di fine anno” 3 giugno 2014, finalizzata alla socializzazione delle attività P.O. F.
Realizzazione della partita del cuore
trentennale della marcia antimafia, Bagheria Casteldaccia, attraverso via De Spuches,
organizzata dal Centro Studi Pio La Torre
Iniziative progetti “legalità”
33
CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
L’ISTITUZIONE SCOLASTICA “CIRO SCIANNA”
garantisce agli utenti la regolarità e la continuità del servizio didattico-educativo e
amministrativo, si impegna a rimuovere gli ostacoli che possono limitare negli alunni l’effettivo
esercizio del diritto all’istruzione
garantisce l’obiettività e l’imparzialità nell’erogazione dei servizi
favorisce l’inserimento e l’integrazione degli alunni con particolare riguardo alle situazioni
problematiche
garantisce l’accesso alla documentazione amministrativa a chiunque ne faccia richiesta e nel
rispetto del diritto alla riservatezza delle informazioni personali
stabilisce i criteri per l’utilizzazione delle risorse strumentali, finanziarie e umane
promuove iniziative per garantire la continuità tra scuola e famiglia; iniziative per la
formazione e l’aggiornamento dei docenti
definisce criteri per il raccordo tra Istituzione scolastica, gli EE.LL. e organismi associativi
(pubblici e privati) e le altre istituzioni scolastiche del territorio
34
PROSPETTO SINTETICO DEI DATI DELL’ANALISI PRELIMINARE E DEI TRAGUARDI
FORMATIVI DA RAGGIUNGERE
BISOGNI E ATTESE DEL TERRITORIO E DELL’UTENZA
Maggiori spazi e attrezzature per attività artistico – espressive e biblioteca
Potenziamento delle attrezzature sportive e del laboratorio di ceramica
Misure per la tutela dell’ambiente e per la sicurezza
Potenziamento sussidi e tecnologie multimediali
Attività sportive e musicali
Corsi di recupero delle abilità di base
Corsi di potenziamento linguistico (francese, inglese, latino) e di matematica
VINCOLI PER L’ATTUAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Carenza di aule
Utilizzazione delle aule come spazi-laboratorio
Limitate risorse economiche
TRAGUARDI FORMATIVI
L’alunno alla fine del ciclo di studio deve:
Sapere: acquisire conoscenze
Saper fare: utilizzare le conoscenze acquisite.
Saper essere: acquisire un comportamento produttivo, autonomo, responsabile; essere
consapevole della propria identità e contemporaneamente sentirsi parte di una comunità,
condividendone i valori della diversità.
Saper sapere: imparare a imparare, utilizzando le proprie conoscenze per un progetto
personale
RISORSE DELLA SCUOLA
Personale docente in prevalenza stabile
Laboratori (scientifico, musicale, multimediale, ceramica)
Finanziamenti per progetti approvati o da approvare
Accordi di rete e intese
Formazione del personale
35
PROGETTAZIONE CURRICOLARE
FINALITÀ GENERALI
favorire la formazione dell’uomo e del cittadino;
promuovere negli alunni la conoscenza di se stessi, delle proprie potenzialità, l’autostima e la
motivazione ai fini della costruzione di un progetto di vita personale;
far conseguire agli allievi autonomia, capacità critica e metodo di studio;
educare alla convivenza, alla legalità, alla solidarietà, alla libertà, al rispetto delle pari
opportunità, alla valorizzazione e integrazione delle diversità;
favorire l’inclusione delle persone e l’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza
della diversità un valore irrinunciabile;
educare all’etica della responsabilità e far conoscere la costituzione;
incoraggiare all’apprendimento collaborativo;
operare per la prevenzione e il recupero della dispersione e dell’insuccesso scolastico;
adottare strategie organizzative e didattiche adeguate per allievi con disabilità o bisogni
educativi speciali;
conoscere, tutelare e vivere l’ambiente naturale, storico, artistico;
recuperare l’identità storico-culturale del proprio territorio nel confronto con le altre culture
valorizzando le tradizioni e la cultura locali;
ricercare ed individuare le potenzialità offerte dal territorio, per favorirne lo sviluppo
economico, promuovendo la cultura della imprenditorialità e lo spirito d’iniziativa;
promuovere la consapevolezza della cittadinanza europea e il valore dell’interculturalità;
diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’umanità possono essere affrontati e
risolti attraverso una stretta collaborazione tra nazioni, discipline e culture;
educare a saper vivere e agire in un mondo in continuo mutamento;
coinvolgere le famiglie, le altre istituzioni e gli altri agenti concorrenti alla realizzazione del
processo formativo degli allievi, in modo che la scuola risulti centro propulsore di
trasformazione;
ricercare ed individuare attività per una utilizzazione gratificante e proficua del tempo libero;
promuovere attività culturali e ricreative anche in orario pomeridiano, cercando di
compensare le carenze di spazi e strutture per la formazione e la crescita dei giovani, che
necessitano di positivi punti di aggregazione.
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI
La scuola insegna a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza superando la frammentarietà delle
discipline, integrandole in nuovi quadri d’insieme. Il bisogno di conoscenze degli studenti non si
soddisfa con l’accumulo dei informazioni in vari campi, ma con il pieno dominio dei singoli ambiti
disciplinari e con l’elaborazione delle loro connessioni. Gli obiettivi trasversali del progetto
educativo rappresentano le intenzionalità condivise e concordate dell’offerta formativa, si riferiscono
a quelli generali del sistema scolastico italiano e, sulla base di puntuali orientamenti disciplinari,
hanno riscontro nei Piani di lavoro delle équipe pedagogiche.
OBIETTIVI CAPACITA’ DA
PROMUOVERE
COMPORTAMENTI
OSSERVABILI
CLASSI PRIME
COMPORTAMENTI
OSSERVABILI
CLASSI SECONDE
COMPORTAMENTI
OSSERVABILI CLASSI TERZE
EDUCARE
ALLA
SOCIALITA’
- Autocontro
llo
- Conoscenz
a di sé
- Partecipazi
one
- Socializzaz
ione
1.1 Prende coscienza delle
norme comuni e le rispetta
1.2 Prende coscienza di
bisogni e capacità personali
1.3 Segue le attività
rispettando le consegne
1.4 Collabora con gli altri
accettando il confronto
1.1 Accetta le norme che
regolano le attività scolastiche
1.2 Chiede chiarimenti di
fronte a incomprensioni o
difficoltà
1.3 Esamina e descrive i propri
comportamenti, emozioni,
attitudini
1.4 Segue le attività
mantenendo fede agli impegni
1.5 Prende coscienza dei
bisogni dell’altro e accetta
situazioni di scambio e
cooperazione
1.1 Accetta le norme che
permettono lo svolgimento delle
attività scolastiche
1.2 Controlla la propria
emotività e i propri movimenti
1.3 Riconosce i propri limiti e
le proprie risorse (sicurezza, spirito
d’iniziativa, autonomia,
decisionalità ….)
1.4 Segue le attività e mantiene
fede agli impegni
1.5 Sa prendere iniziative e
interviene costruttivamente
1.6 Comprende le esigenze
altrui, collabora e rispetta la
diversità
EDUCARE
ALLA
COMUNICAZION
E
- Comprensi
one
- Produzione
3.1 Ascolta senza distrarsi
3.2 Sa cogliere informazioni ed
aspetti significativi di un
messaggio
3.3 Produce messaggi nei diversi
codici
3.1 Ascolta per un tempo
continuato
3.2 Comprende i vari messaggi
3.3 Produce messaggi nei diversi
codici
3.4 Conosce ed usa i linguaggi
specifici
3.1 Ascolta con interesse
3.2 Ricava informazioni esplicite
da
messaggi in vari codici
3.3 Ricava informazioni implicite
dai
vari messaggi
3.4 Legge rispettando gli schemi
fonetici e intonativi
3.5 Comunica le proprie idee e le
proprie esperienze utilizzando
i
vari codici
3.6 Utilizza il lessico appropriato e
specifico
EDUCARE A
CONOSCERE
ATTRAVERSO UN
METODO
SCIENTIFICO
- Consapevol
ezza
- Organizzaz
ione
4.1 Osserva e individua il
problema
4.2 Organizza i dati di un
problema
4.1 Osserva e analizza il problema
e
pone domande pertinenti
4.2 Organizza i dati in modo
funzionale
4.1 Osserva, riflette e distingue i
dati
significativi del problema
4.2 Organizza i dati, formula
ipotesi di
soluzione e le verifica
EDUCARE
ALLA
OPERATIVITA’
- Progettazione
- Realizzazio
ne
5.1 Individua procedure operative
5.2 Rispetta l’ordine delle fasi e i
tempi di lavoro
5.1 Individua procedure operative
definendo tempi, spazi e
materiali
5.2 Utilizza strumenti e materiali
rispettando tempi e procedure
5.1 Segue procedure operative in
base a criteri logici
5.2 Usa gli strumenti in modo
appropriato
5.3 Opera rispettando procedure e
tempi stabili
5.4 Individua gli errori commessi e
valuta il prodotto ottenuto
EDUCARE
A STORICIZZARE
- Osservazio
ne
- Riflessione
2.1 Osserva e individua dati
della realtà circostante
2.2 Stabilisce relazioni di
causa ed
effetto
2.3 Osserva e raccoglie dati
della realtà circostante
2.2 Ordina ed interpreta i dati
della propria esperienza
2.1 Sa ricavare dati da ogni sua
esperienza, collocandoli nello
spazio e nel tempo
2.2 Registra le proprie
esperienze
2.3 Sa utilizzarle in situazioni
nuove
I
I CURRICOLA DELLA SCUOLA
Traguardi formativi
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEA:
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
Fonti di legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo
2012
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE
TRAGUARDI ALLA FINE DEL
PRIMO CICLO
Padroneggiare gli strumenti
espressivi ed argomentativi
indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale
in vari contesti
Leggere, comprendere ed
interpretare testi scritti di vario tipo
Produrre testi di vario tipo in
relazione ai differenti scopi
comunicativi
Riflettere sulla lingua e sulle sue
regole di funzionamento.
ASCOLLTO E PARLATO
Prestare attenzione per tempi stabiliti e
sapersi orientare, formulando domande
su ciò che crea difficoltà. Prestare
attenzione per tempi richiesti e sapersi
orientare a seconda del tipo
ditesto(racconto,lettera,diario,biografia,a
utobiografia,canzone,articolodigiornale,
documentario,telegiornale,radiogiornale,
collegandole e operando semplici
inferenze. Prestare attenzione per tempi
prolungati e sapersi orientare a seconda
del tipo di testo (novella, romanzo,
biografia, autobiografia, canzone,
articolo di giornale, documentario,
telegiornale, relazione, commento,
riassunto,
parafrasi e appunti), formulando
domande su ciò che crea difficoltà di
comprensione
Ascoltare testi prodotti e/o letti da altri
in situazioni scolastiche individuando
l’argomento generale e le informazioni
esplicite e/o testi trasmessi dai media,
Le regole dell’ascolto e della
conversazione.
Le informazioni
L’alunno è capace di interagire,
sostenendo le proprie idee in
diverse
situazioni comunicative. Possiede
la consapevolezza che il dialogo e il
confronto con il diverso da sé
hanno grande valore civile e se ne
serve
per elaborare opinioni su problemi
riguardanti vari ambiti culturali e
sociali, rendendosi così portatore di
valori e azioni di cittadinanza
attiva.
riconoscendone la fonte e individuando:
l’argomento generale, le informazioni
implicite ed esplicite, principali e
secondarie.
Ascoltare testi applicando tecniche di
supporto alla comprensione durante e
dopo l’ascolto; ad esempio, prendere
appunti collegando le informazioni
anche per mezzo di schemi e tabelle e
riordinarli per poter riutilizzarli in
seguito.
Individuare l’argomento centrale di un
testo e la sua articolazione,
distinguendo tra informazioni e opinioni
in esso presenti e riconoscendo le
informazioni che arricchiscono le
proprie conoscenze di supporto e
usando un lessico appropriato.
Riconoscere lo scopo di una
comunicazione anche dall’intonazione.
Intervenire in una conversazione e/o in
una discussione in modo pertinente e
ordinato.
Raccontare oralmente esperienze
personali, ordinandole in base ad un
criterio logico-cronologico,
esplicitandole in modo chiaro e preciso.
Riferire oralmente su un argomento di
studio, esplicitando lo scopo e
presentando in modo chiaro
l’argomento: esporre le informazioni
secondo un ordine prestabilito e
coerente, usare un registro adeguato,
La comunicazione
.
.
controllare il lessico specifico,
precisando le fonti e servendosi
eventualmente di materiali
di supporto (mappe concettuali, cartine,
tabelle e grafici) anche digitali
In una conversazione guidata, esprimere
le proprie idee, superando le inibizioni e
controllando l’emotività e rispettare
quelle degli altri.
Riconoscere e cominciare ad usare
termini specialistici in base ai campi di
discorso.
Riconoscere all’ascolto, e valorizzare
nella lettura, alcuni elementi ritmici e
sonori del testo poetico.
Intervenire in una conversazione e/o in
una discussione in modo pertinente e
ordinato, tenendo conto del destinatario.
Ricostruire oralmente la struttura di un
testo e/o riferire oralmente su un
argomento di studio,presentando in
modo chiaro l’argomento: esporre le
informazioni in modo ordinato e
coerente, servendosi eventualmente di
materiali
Raccontare oralmente esperienze
personali, selezionando informazioni
significative in base allo scopo,
ordinandole in base ad un
criterio logico-cronologico,
esplicitandole in modo chiaro ed
esauriente, usando un registro adeguato
all’argomento, alla situazione e
all’interlocutore.
Le parti di un manuale di studio
(indice, capitoli, titoli,sommari,
testi, riquadri,immagini, didascalie,
apparati grafici).
L’alunno legge con interesse e con
piacere testi di vario tipo e
manifesta gusti personali sui quali
scambia opinioni con docenti e
compagni.
Usare la comunicazione orale e scritta
per collaborare con gli altri, per
esempio nella realizzazione di giochi,
nell’elaborazione di progetti, nelle
attività di studio, individuali e di
gruppo.
Seconda area di processo: LEGGERE
Leggere ad alta voce, rispettando pause
e intonazioni. Leggere in modo
espressivo testi noti, raggruppando le
parole legate dal significato e usando
pause e intonazioni per seguire lo
sviluppo del testo e permettere a chi
ascolta di capire.
Leggere silenziosamente applicando
anche tecniche di supporto alla
comprensione (sottolineature, note a
margine )
e mettendo in atto strategie differenziate
(lettura orientativa,selettiva).
Ricavare informazioni esplicite ed
implicite da semplici testi, anche su
supporto digitale.
Selezionare, autonomamente e/o guidati,
le informazioni e organizzarle in modo
personale (liste di argomenti, brevi
riassunti).
Ricavare informazioni esplicite e,
guidati, anche implicite da testi
informativi e espositivi (anche su
I testi letterari di vario tipo e forma
(fiaba, favola, mito, epos, testo
descrittivo e narrativo).
L’alunno ha maturato il gusto per la
lettura, sviluppando la fantasia e il
piacere della ricerca su argomenti
d’interesse particolare.
L’alunno usa i manuali delle
discipline o altri testi di studio per
ricercare raccogliere e rielaborare
i dati, le informazioni, i concetti,
anche con l’utilizzo di strumenti
informatici.
supporto digitale) per informarsi su un
argomento specifico e/o a fini pratici.
Confrontare, su uno stesso
argomento,informazioni ricavabili da
più fonti, selezionando, guidati, quelle
più significative.
Selezionare le informazioni e
organizzarle in modo personale (liste di
argomenti, brevi riassunti).
Cominciare ad usare in modo funzionale
le varie parti di un manuale di studio:
indice, capitoli, titoli, sommari, testi,
riquadri, immagini, didascalie, apparati
grafici.
Comprendere testi letterari di viario tipo
e forma, individuando personaggi, loro
caratteristiche, ruoli, relazioni causali,
tema principale e temi di sfondo, il
genere di appartenenza, tecniche
narrative usate dall’autore.
Nel testo poetico, individuare e
interpretare, in forma autonoma e/o
guidata, l’argomento, il messaggio e il
linguaggio. le seguenti caratteristiche:
linguaggio figurato, denotativo e
connotativo.
Riconoscere i campi di significato e il
tema
centrale, i legami tra suono e senso
Contestualizzare un testo poetico e
confrontarlo con altri testi del medesimo
autore.
Il testo poetico
Diverse tipologie di testi:narrativo,
descrittivo,regolativo,espositivo,
informativo,argomentativo e
poetico.
Diverse tipologie di testi:avvisi,
biglietti, lettere private e pubbliche,
diari personali e di bordo, schede
informative, relazioni guidate su
argomenti di studio, trafiletti,
articoli di cronaca, recensioni,
commenti, parafrasi.
L’alunno elabora le conoscenze
linguistiche per comunicare e
scrivere in modo sempre più
efficace, coerente e corretto.
L’alunno usa la scrittura come un
processo articolato,del quale
distingue le varie fasi:ideazione,
pianificazione, prima stesura e
revisione.
Terza area di processo: SCRIVERE
Scrivere testi di tipo diverso adeguati a:
situazione, argomento, scopo,
destinatario e registro linguistico.
Scrivere testi di tipo diverso:
narrativo,descrittivo, regolativo
espressivo, espositivo, argomentativo,
poetico sulla base di modelli
sperimentati.
Scrivere testi corretti dal punto di vista
ortografico, morfosintattico, lessicale.
Scrivere testi dotati di coerenza e
organizzati in parti equilibrate tra loro.
Utilizzare nei propri testi sotto forma di
citazione esplicita e/o di parafrasi, parti
di testi prodotti da altri e tratti da fonti
diverse.
Conoscere e applicare le procedure di
ideazione, pianificazione, stesura e
revisione del testo a partire dall’analisi
del compito di scrittura: servirsi di
strumenti per la raccolta e
organizzazione delle idee (liste di
argomenti, mappe, scalette)
Realizzare forme diverse di scrittura
creativa, in prosa e in versi (ad esempio,
giochi linguistici, manipolazione di testi,
semplici poesie…).
Riformulare in modo sintetico le
informazioni ricavate da testi letti o
ascoltati e riorganizzarle in modo
personale (liste di argomenti, riassunti
Il riassunto, gli appunti e lo
schema.
I programmi di videoscrittura
Le regole della fonologia e
dell’ortografia.
Il lessico: forma e significato delle
parole.
L’alunno padroneggia e applica in
situazioni diverse le conoscenze
fondamentali relative al lessico, alla
morfologia, all’organizzazione
logico-sintattica della frase
semplice e complessa, ai connettivi
testuali, e utilizza le conoscenze
metalinguistiche per comprendere
con maggior precisione i significati
schematici, mappe, tabelle). Scrivere
sintesi (lineari e non lineari) di testi letti
e ascoltati e saperle riutilizzare per
propri scopi.
Scrivere testi utilizzando programmi
divideoscrittura e di presentazione
(powerpoint), curando l’impostazione
grafica
.
Quarta area di processo:
RIFLETTERE SULLA LINGUA
Riconoscere i principali elementi della
lingua.
Conoscere i principali meccanismi di
derivazione delle parole per arricchire il
lessico.
Conoscere le principali relazioni fra
significati (sinonimia, contrarietà,
polisemia, gradazione,
inclusione) e le figure retoriche.
Conoscere i principali meccanismi di
derivazione delle parole per arricchire il
lessico.
Il lessico: i rapporti di significato tra le
parole e il significato traslato.
Tradurre un messaggio dal codice
verbale al codice non verbale e
viceversa.
Riconoscere relazioni tra situazione di
comunicazione, interlocutori e registri
La comunicazione.
Gli aspetti storico-evolutivi della
lingua.
Le regole della morfologia(il nome,
l’articolo, il verbo, gli aggettivi, i
pronomi, le preposizioni,gli
avverbi, le congiunzioni e le
interiezioni).
Le regole della
sintassi:soggetto,predicati,attributo
, apposizione e complementi.
Le regole dell’analisi logica della
dei testi e per correggere i propri
elaborati.
linguistici.
Stabilire relazioni tra situazione di
comunicazione, interlocutori e registri
linguistici.
Variare opportunamente i registri
informale e formale in base alla
situazione comunicativa e
agli interlocutori; riconoscere ed usare
termini specialistici in base ai campi di
discorso.
La comunicazione: le varietà della
lingua ( il registro linguistico, le
funzioni della lingua, lingua parlata e
lingua scritta).
Il discorso diretto e indiretto.
Conoscere le origini della lingua
italiana e l’evoluzione della lingua
attraverso i secoli
Riconoscere e utilizzare le varie parti
del discorso e gli elementi costitutivi
della frase.
Riconoscere e utilizzare alcune strutture
della lingua: soggetto, predicato e
principali espansioni.
Conoscere la costruzione della frase
complessa (distinguere la proposizione
principale dalle subordinate) e
riconoscere i principali tipi di
subordinate.
Analizzare la frase complessa e
visualizzare i rapporti tra le singole
proposizioni, rappresentandoli anche
frase complessa.
Il dizionario, gli strumenti di
consultazione
graficamente.
Riconoscere in un testo i principali
connettivi e la loro funzione
Utilizzare strumenti di consultazione
anche in formato elettronico,
riconoscendo e comprendendo il tipo di
informazioni fornite da un dizionario per
ogni voce.
Applicare le conoscenze
metalinguistiche per monitorare e
migliorare l’uso orale e scritto della
lingua.
COMPETENZA
CHIAVE
EUROPEA:
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
Fonti di
legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE
SPECIFICHE
ABILITA’ INGLESE CONOSCENZ
E INGLESE
ABILITA'
SECONDA
LINGUA
CONOSCENZE
SECONDA
LINGUA
TRAGUARDI
ALLA FINE DEL
PRIMO CICLO IN
INGLESE
TRAGUARDI
ALLA FINE DEL
PRIMO CICLO
NELLA
SECONDA
LINGUA
COMUNITARIA
Comprendere frasi
ed espressioni di
uso frequente
relative ad ambiti di
immediata
Ascolto (comprensione
orale)
Comprendere i punti
essenziali di un discorso, a
condizione che venga usata
Lessico di base
su argomenti di
vita quotidiana
Uso del
dizionario
Ascolto(comprension
e orale)
Comprendere
istruzioni, espressioni
e frasi d’uso
Lessico di base su
argomenti di vita
quotidiana
Uso del dizionario
bilingue
L’alunno comprende
oralmente e per
iscritto i punti
essenziali di testi in
lingua standard su
L’alunno comprende
brevi messaggi orali
e scritti relativi ad
ambiti familiari.
Comunica oralmente
rilevanza (ad
esempio
informazioni di
base sulla persona e
sulla famiglia,
acquisti, geografia
locale, lavoro), da
interazioni
comunicative o
dalla visione di
contenuti
multimediali, dalla
lettura di testi;
Interagire
oralmente in
situazioni di vita
quotidiana
scambiando
informazioni
semplici e dirette su
argomenti familiari
e abituali, anche
attraverso l’uso
degli strumenti
digitali;
Interagire per
iscritto, anche in
formato digitale e
in rete, per
esprimere
informazioni e stati
d’animo, semplici
aspetti del proprio
vissuto e del
una lingua chiara e che si
parli
di argomenti familiari,
inerenti alla scuola, al
tempo libero, ecc.
Individuare l’informazione
principale di programmi
radiofonici o televisivi su
avvenimenti di attualità o
su
argomenti che riguardano i
propri interessi, a
condizione
che il discorso sia
articolato in modo chiaro.
Individuare ascoltando
termini e informazioni
attinenti a contenuti di
studio di altre discipline.
Parlato (produzione e
interazione orale)
Descrivere o presentare
persone, condizioni di vita
o di studio, compiti
quotidiani; indicare che
cosa piace o non piace;
esprimere un’opinione e
motivarla con espressioni e
frasi connesse in modo
semplice.
Interagire con uno o più
interlocutori, comprendere
i punti chiave di una
conversazione ed esporre
bilingue
Regole
grammaticali
fondamentali
quotidiano
pronunciate
chiaramente e
identificare il tema
generale di brevi
messaggi orali in cui
si parla di argomenti
conosciuti.
Comprendere brevi
testi multimediali
identificando parole
chiave e il senso
generale.
Parlato (produzione e
interazione orale)
Descrivere persone,
luoghi e oggetti
familiari utilizzando
parole e frasi già
incontrate ascoltando
o
leggendo.
Riferire semplici
informazioni afferenti
alla sfera personale,
integrando il
significato di ciò che
si dice con mimica e
gesti.
Interagire in modo
comprensibile con un
compagno o un adulto
con cui si ha
familiarità,
Regole
grammaticali
fondamentali
argomenti familiari
o
di studio che
affronta
normalmente a
scuola e nel tempo
libero.
Descrive oralmente
situazioni, racconta
avvenimenti ed
esperienze personali,
espone argomenti di
studio.
Interagisce con uno
o più interlocutori in
contesti familiari e
su argomenti noti.
Legge semplici testi
con diverse strategie
adeguate allo scopo.
Legge testi
informativi e ascolta
spiegazioni attinenti
a
contenuti di studio
di altre discipline.
Scrive semplici
resoconti e compone
brevi lettere o
messaggi rivolti a
coetanei e familiari.
Individua elementi
culturali veicolati
dalla lingua materna
in attività che
richiedono solo uno
scambio di
informazioni
semplici e dirette su
argomenti
familiari e abituali.
Descrive oralmente
e per iscritto, in
modo semplice,
aspetti del proprio
vissuto e del proprio
ambiente.
Legge brevi e
semplici testi con
tecniche adeguate
allo
scopo.
Chiede spiegazioni,
svolge i compiti
secondo le
indicazioni date in
lingua straniera
dall’insegnante.
Stabilisce relazioni
tra semplici elementi
linguistico
comunicativi e
culturali propri delle
lingue di studio.
Confronta i risultati
conseguiti in lingue
diverse e le strategie
utilizzate per
proprio ambiente
ed elementi che si
riferiscono a
bisogni immediati.
le proprie idee in modo
chiaro e
comprensibile.
Gestire conversazioni di
routine, facendo domande
e scambiando idee e
informazioni in situazioni
quotidiane prevedibili.
Lettura (comprensione
scritta)
Leggere e individuare
informazioni esplicite in
brevi testi di uso
quotidiano e in lettere
personali.
Leggere globalmente testi
relativamente lunghi per
trovare informazioni
specifiche relative ai propri
interessi e a contenuti di
studio di altre discipline.
Leggere testi riguardanti
istruzioni per l’uso di un
oggetto, per lo svolgimento
di giochi, per attività
collaborative.
Leggere brevi storie,
semplici biografie e testi
narrativi più ampi in
edizioni graduate.
Scrittura (Produzione
scritta)
Produrre risposte e
formulare domande su
utilizzando
espressioni e frasi
adatte alla situazione.
Lettura
(comprensione
scritta)
Comprendere testi
semplici di contenuto
familiare e di tipo
concreto e trovare
informazioni
specifiche in materiali
di uso corrente.
Scrittura (produzione
scritta)
Scrivere testi brevi e
semplici per
raccontare le proprie
esperienze, per fare
gli auguri, per
ringraziare o per
invitare qualcuno,
anche se con errori
formali che non
compromettano la
comprensibilità del
messaggio.
Riflessione sulla
lingua
Osservare le parole
nei contesti d’uso e
rilevare le eventuali
variazioni di
significato.
o
di scolarizzazione e
li confronta con
quelli veicolati dalla
lingua straniera.
Affronta situazioni
nuove attingendo al
suo repertorio
linguistico; usa la
lingua per
apprendere
argomenti anche di
ambiti disciplinari
diversi e collabora
fattivamente con i
compagni nella
realizzazione di
attività e progetti.
Autovaluta le
competenze
acquisite ed è
consapevole del
proprio modo di
apprendere.
imparare.
testi.
Raccontare per iscritto
esperienze, esprimendo
sensazioni e opinioni con
frasi semplici.
Scrivere brevi lettere
personali adeguate al
destinatario e brevi
resoconti che si avvalgano
di lessico sostanzialmente
appropriato e di sintassi
elementare.
Riflessione sulla lingua
Rilevare semplici
regolarità e variazioni nella
forma di testi scritti di uso
comune.
Confrontare parole e
strutture relative a codici
verbali diversi.
Rilevare semplici analogie
o differenze tra
comportamenti e usi legati
a lingue diverse.
Riconoscere come si
apprende e che cosa
ostacola il proprio
apprendimento.
Osservare la struttura
delle frasi e mettere in
relazione costrutti e
intenzioni
comunicative.
Confrontare parole e
strutture concernenti
codici verbali diversi.
Riconoscere i propri
errori e i propri modi
di
apprendere le lingue.
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:
COMUNICAZIONECOMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA
Fonti di legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE SPECIFICHE
CONOSCENZE MATEMATICA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO NELLA MATEMATICA
Eseguire calcoli
algebrici.
Risolvere problemi
algebricamente. Risolvere problemi
geometrici.
Organizzare,interpretare
e rappresentare dati.
Adoperare linguaggi,
termini e simboli
matematici.
Matematizzare la realtà.
Acquisire familiarità con il
concetto intuitivo di insieme.
Assimilare i primi vocaboli
caratteristici e le rappresentazioni degli insiemi
Conoscere, eseguire ed
applicare le quattro operazioni
e relative proprietà tra gli
interi e tra i decimali.
Rappresentare i numeri
conosciuti sulla retta.
Eseguire semplici espressioni
di calcolo con i numeri
conosciuti, essendo
consapevoli del significato delle parentesi e
delle convenzioni sulla
precedenza delle operazioni.
Conoscere e applicare le
potenze con le relative
proprietà.
Descrivere con una
espressione numerica la
sequenza di operazioni che
fornisce la soluzione
di un problema.
Individuare multipli e divisori
di un numero naturale e
multipli e divisori comuni a più
numeri.
Comprendere il significato e
l'utilità del multiplo comune
più piccolo e del divisore
comune più grande, in
matematica e in diverse
situazioni concrete.
Scomporre numeri naturali in fattori primi e conoscere
l’utilità di tale scomposizione
per diversi fini.
Conoscere e applicare la
frazione come operatore.
Utilizzare frazioni equivalenti
ARITMETICA
GLI INSIEMI
Il concetto di insieme e sottoinsieme. Rappresentazione di un insieme. Operazioni con gli insiemi.
DAI NUMERI NATURALI E DECIMALI AL PROBLEMA
Il sistema di numerazione. I numeri naturali e decimali.
Le quattro operazioni nell’insieme N e le loro proprietà.
La potenza dei numeri naturali e le loro proprietà.
Gli elementi di un problema e le fasi necessarie per risolvere un
problema.
LA DIVISIBILITA'
Multipli i e divisori di un numero.
Principali criteri di divisibilità.
Numeri primi e numeri composti. Scomposizione
in fattori primi. M.C.D. e m.c.m.
Risoluzione di problemi con il M.C.D e con il m.c.m.
LE FRAZIONI
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo, ne
padroneggia le diverse rappresentazioni e stima il risultato di operazioni.
Riconosce le forme del piano e dello spazio e ne coglie le
relazioni tra gli elementi.
Analizza, interpreta e rappresenta dati.
Risolve problemi in contesti diversi valutando le
informazioni e individuando ipotesi risolutive.
Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni
che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi.
Spiega il procedimento seguito.
Utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie
il rapporto col linguaggio naturale.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla
matematica attraverso esperienze significative e ha
capito come gli strumenti matematici appresi siano utili
in molte situazioni per operare nella realtà.
COMPETENZA
CHIAVE
EUROPEA:
COMUNICAZIONECOMPETENZE DI BASE IN SCIENZE
Fonti di
legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006
Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE
SPECIFICHE
ABILITA’ SCIENZE CONOSCENZE SCIENZE TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
CICLO NELLE SCIENZE
Conoscere il
metodo
sperimentale.
Conoscere la
materia e i suoi
stati fisici.
Comprendere il
mondo in cui
viviamo (acqua,
aria, suolo).
Individuare l’unità
e la diversità dei
viventi.
Conoscere la
classificazione
degli esseri viventi.
- Conoscere la struttura
della materia e le sue
proprietà.
- Conosce gli stati fisici
della materia e i suoi
cambiamenti.
- Conoscere la differenza
tra miscugli e soluzioni.
- Conoscere la
composizione dell’aria e
dell’acqua
- Conoscere le
caratteristiche e le
proprietà dei vari tipi di
suolo
-Sapere che la cellula è
l’unità fondamentale per
tutti gli esseri viventi.
-Indicare le caratteristiche
che distinguono la cellula
CORPI E SOSTANZE: PROPRIETA’, STATI E
TRASFORMAZIONI
Materia, sostanze, molecole e atomi. Stati di
aggregazione della materia. Principali proprietà dei
corpi e delle sostanze.
Calore e temperatura e le loro unità di misura.
Dilatazione termica.
Come si propaga il calore.
Acqua
Aria
IL SUOLO
I vari tipi di suolo.
Composizione del suolo
LA CELLULA E GLI ORGANISMI
UNICELLULARI
L’origine della vita.
Le caratteristiche dei viventi.
La cellula.
Classificazione delle cellule.
Organismi unicellulari ( batteri-protisti-funghi ).
L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e
all’aperto, lo svolgersi dei più comuni
fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause;
ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le
conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e
modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo,
quando è il caso,
a misure appropriate e a semplici
formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo strutture e
funzionamenti a livelli macroscopici e
microscopici, è consapevole delle sue
potenzialità e dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità del sistema
dei viventi e della loro evoluzione nel tempo;
riconosce nella loro diversità i bisogni
fondamentali di animali e piante, e i modi di
soddisfarli negli specifici contesti ambientali.
È consapevole del ruolo della comunità umana
sulla Terra, del carattere finito delle risorse,
nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse,
e adotta modi di vita ecologicamente
Conoscere gli
aspetti
fondamentali della
materia e cogliere
analogie e
differenze.
Conoscere e
descrivere lo stato
di quiete e di moto
dei corpi e le loro
vegetale da quella
animale.
-Distinguere una cellula
procariote da una
eucariote.
- Conoscere le
caratteristiche dei batteri,
dei protesti e dei funghi
Conoscere le strutture di
una pianta superiore.
- Riconoscere le diverse
tipologie fogliari.
- Conoscere il processo
della fotosintesi
clorofilliana.
-Conoscere le diverse
strutture riproduttive delle
piante e il fiore della
angiosperme.
Conoscere le
caratteristiche generali dei
principali gruppi di
invertebrati e vertebrati.
- Conoscere il percorso
evolutivo che ha condotto
gli animali dal mare alla
terraferma.
- Conoscere e descrivere lo
stato di quiete e di moto
dei corpi e le loro
rappresentazioni grafiche.
- Conoscere il concetto di
I virus.
IL CICLO VITALE DELLE PIANTE
Strutture di una pianta (radice, fusto e foglie)
Meccanismo di assorbimento radicale.
Fotosintesi clorofilliana.
Riproduzione asessuale e sessuale nelle piante.
DAGLI INVETEBRATI AI VERTEBRATI
Caratteristiche generali dei principali gruppi di
invertebrati e vertebrati.
Le principali teorie evoluzioniste
IL MOVIMENTO DEI CORPI E LE FORZE
Il movimento dei corpi.
Moto rettilineo uniforme e sua rappresentazione
grafica.
Il moto vario.
Le forze: cosa sono e come si misurano.
Le forze nei liquidi: il Principio di Archimede.
Macchine semplici: le Leve
responsabili.
Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo
della storia dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali
problemi legati all’uso della scienza nel campo
dello sviluppo
scientifico e tecnologico.
rappresentazioni
grafiche.
Conoscere la
struttura
dell’atomo, la
differenza tra
elemento e
composto, i legami
chimici e le
reazioni.
Individuare l’unità
e la diversità dei
viventi.
Conoscere i sistemi
e gli apparati del
corpo umano.
forza.
-Calcolare la spinta di
Archimede e prevedere il
galleggiamento di un
corpo.
-Individuare le forze che
agiscono in una leva e
riconoscere i diversi tipi di
leve e il loro vantaggio
-Conoscere la struttura
dell’atomo, la differenza
tra elemento e composto, i
legami chimici e le
reazioni, effettuando
semplici esperienze
pratiche diversificate.
-Conoscere i sistemi e gli
apparati del corpo umano.
- Apprendere una gestione
corretta del proprio corpo;
interpretare lo stato di
benessere e di malessere
che può derivare dalle sue
alterazioni.
-Sviluppare atteggiamenti
di curiosità, attenzione,
rispetto della realtà
naturale.
-Cogliere relazioni ed
interazioni tra esseri
viventi e ambiente
Distinguere i vari tipi di
elettrizzazione.
- Distinguere tra
ELEMENTI DI CHIMICA
Fenomeni chimici
Sostanze chimiche: elementi e composti.
Struttura dell’atomo.
Cenni sui legami chimici.
Cenni su acidi, basi e sali.
IL CORPO UMANO SISTEMI ED APPARATI
Apparato tegumentario.
Sistema muscolo-scheletrico. Apparato respiratorio.
Apparato circolatorio.
Apparato digerente.
Alimenti e nutrizione.
Apparato escretore.
RAPPORTI TRA ESSERI
VIVENTI E AMBIENTE
Ecologia: Popolazioni, comunità, habitat, nicchia.
Ecosistema.
La catena Alimentare
ELETTRICITA’ E MAGNETISMO
I fenomeni elettrici.
L’elettrizzazione.
Conduttori e isolanti.
La corrente elettrica.
Le leggi di Ohm.
I pericoli dell’elettricità e primi elementi di pronto
soccorso
conduttori ed isolanti.
- Definire la corrente
elettrica e le grandezze
elettriche.
- Costruire un circuito
elettrico.
- Riconoscere i fenomeni
del magnetismo.
- Individuare proprietà e
caratteristiche di un
magnete.
. Conoscere le interazioni
tra fenomeni elettrici e
magnetici.
Descrivere la forma della
Terra e i moti che compie.
- Conoscere l’Universo e
la sua formazione.
- Conoscere il Sistema
Solare.
- Descrivere la Luna, i suoi
moti e le principali teorie
sulla sua formazione.
- Conoscere le
caratteristiche generali
della Terra, la sua origine
e l’evoluzione.
- Comprendere la storia
geologica attraverso
l’osservazione di rocce,
minerali e fossili.
- Correlare queste
LA TERRA E IL SISTEMA SOLARE
Principali movimenti della Terra e le loro
conseguenze.
Il Sole e i pianeti del Sistema solare.
Teorie sull’origine ed evoluzione dell’Universo.
La Luna e i suoi movimenti
STRUTTURA DELLA TERRA E FENOMENI
ENDOGENI
Struttura della Terra.
Principali tipi di rocce.
Terremoti.
Vulcani.
Teoria della tettonica a placche
STIMOLI E RISPOSTE NELL’UOMO (SISTEMA
conoscenze alle valutazioni
sul rischio geomorfologico,
idrogeologico, vulcanico e
sismico della propria
regione.
Conoscere i meccanismi
fondamentali dei
cambiamenti globali nei
sistemi naturali e nel
sistema Terra e il ruolo
dell’intervento umano
Descrivere struttura e
funzioni del sistema
nervoso.
-Descrivere struttura e
funzioni del sistema
endocrino.
- Potenziare le conoscenze
per una gestione corretta
del proprio corpo.
- Interpretare lo stato di
benessere e di malessere
che può derivare dalle sue
alterazioni.
- Attuare scelte per
affrontare i rischi connessi
con il fumo e con le
droghe.
-Riconoscere i vari
componenti dell’apparato
riproduttore maschile e
femminile.
NERVOSO)
Il tessuto nervoso.
Il sistema nervoso nell’organismo umano (sistema
nervoso centrale e periferico).
Il sistema endocrino.
Droghe ed effetti sul sistema nervoso.
LA RIPRODUZIONE NELL’UOMO
La riproduzione nell’uomo.
Cenni sugli apparati riproduttori.
Rilevare i mutamenti dell’adolescenza.
Le malattie dell’apparato riproduttore.
L’EREDITARIETA’
Le leggi di Mendel e la trasmissione dei caratteri
ereditari.
Il codice genetico.
Malattie ereditarie e loro trasmissione.
Malattie localizzate sui cromosomi sessuali.
La biotecnologia e l’ingegneria genetica.
-Individuare le funzioni dei
vari organi dell’apparato
riproduttore
-Conoscere il significato di
ereditarietà dei caratteri.
- Riferire le principali
tappe degli studi di Mendel
e l’enunciato delle sue
leggi.
-Individuare le modalità di
trasmissione ereditaria
attraverso la genetica.
COMPETENZA
CHIAVE EUROPEA:
COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN STORIA E CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Fonti di legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE
SPECIFICHE
ABILITA’ STORIA
CITTADINANZA E
COSTITUZIONE
CONOSCENZE STORIA
CITTADINANZA E
COSTITUZIONE
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
CICLO NELLA STORIA CITTADINANZA
E COSTITUZIONE
Conoscere e collocare
nello spazio e nel tempo
fatti ed eventi della storia
della propria comunità,
del Paese, delle civiltà.
Individuare
trasformazioni intervenute
nelle strutture delle civiltà
nella storia e nel
paesaggio, nelle società
Utilizzare conoscenze e
abilità per orientarsi nel
presente, per comprendere
i problemi fondamentali
del mondo
contemporaneo, per
sviluppare atteggiamenti
critici e consapevoli.
Sapere utilizzare termini specifici
del linguaggio disciplinare.
Rappresentare conoscenze apprese
mediante: grafici, tabelle, mappe
spazio-temporali, carte geo-
storiche, testi scritti anche con
l’utilizzo di risorse digitali.
Conoscere e sapere riferire in modo
consapevole ed organico gli
argomenti di studio.
Costruire quadri di civiltà
Sapere ricostruire eventi in
successione cronologica.
Conoscere e usare fonti di diverso
tipo( documentarie, iconografiche,
narrative, materiali, digitali etc…)
per produrre testi di vario genere.
Tempo e spazio.
Documenti e scienze ausiliarie.
Elementi essenziali del mondo greco e
romano.
Il lavoro dello storico, le discipline
ausiliarie.
Il tramonto del mondo antico:
Cristianesimo, Barbari.
L’Europa dei Regni Latino-Germanici
Gli Arabi e l’Islam.
L’Europa carolingia.
L’Europa feudale.
Rinascita economica
Scontro Papato - Impero
Le Crociate
La nascita dei Comuni
Scontro Comuni – Impero
Rinascita economica e politica
dell’Europa.
Gli elementi dell’unità culturale e
Conosce aspetti fondamentali della storia
europea (medievale, moderna e contemporanea)
e della storia mondiale.
Conosce aspetti e processi essenziali del suo
ambiente.
Conosce aspetti del patrimonio storico-culturale
e ambientale del territorio italiano e mondiale.
Comprende testi storici e li sa rielaborare con
un personale metodo di studio.
Espone oralmente e con scritture – anche
digitali - le conoscenze storiche acquisite
operando gli opportuni collegamenti.
Produce informazioni storiche con fonti di vario
genere – anche digitali – e li sa organizzare in
testi.
Ricavare, distinguere e selezionare
informazioni da uno o più fonti.
religiosa dell’Europa medioevale.
L’Italia dei Comuni.Dai Comuni alle
Signorie
Stati Regionali e Stati Nazionali
La crisi del ‘300
Le esplorazioni.
La conquista del mondo oltre l’Europa.
Situazione politica degli stati nel ‘400
L’età del Rinascimento.
Economia e politica nell’Europa del
‘500.
Riforma e controriforma.
Caratteristiche generali dell’epoca:
un’età di contrasti.
Due modelli di stato: assoluto e
costituzionale.
La rivoluzione scientifica.
Il secolo dei lumi.
La rivoluzione industriale.
La rivoluzione americana.
La rivoluzione francese.
L’età napoleonica.
L’Europa della Restaurazione ed i
primi moti liberali.
I risorgimenti Nazionali
L’Italia post-unitaria
La società industriale e la questione
sociale.
Colonialismo e Imperialismo.
L’Italia giolittiana
Le potenze europee verso il conflitto
La Grande Guerra: fatti, protagonisti e
conseguenze.
Comprendere il
significato delle regole
per la convivenza sociale
e rispettarle.
Esprimere e manifestare
riflessioni sui valori della
convivenza, della
democrazia e della
cittadinanza
Comprendere l’importanza del
rispetto di codici convenzionali.
Assumere comportamenti corretti
Sviluppare il senso civico.
Individuare gli elementi della
democrazia.
Comprendere l’importanza di
osservare e rispettare le regole
condivise.
Comprendere che il nucleo
familiare si è evoluto nel tempo.
Educare al la bellezza del
patrimonio culturale/ambientale e
urbano.
Acquisire comportamenti virtuosi e
Il primo dopoguerra in Europa e nel
mondo
La Russia e il bolscevismo
L’età del Totalitarismo: fascismo,
nazismo, stalinismo.
La seconda guerra mondiale: cause,
fatti, protagonisti, conseguenze.
Lo sterminio degli ebrei.
La resistenza europea: la lotta
antinazista, il crollo del fascismo e la
lotta partigiana.
Verso la guerra fredda.
L’Italia repubblicana
Dalla guerra fredda alla coesistenza
competitiva.
La decolonizzazione e il neo-
colonialismo.
La costruzione della nuova Europa.
Il concetto di regola.
Il concetto di rispetto per le proprie
e altrui cose.
Il Regolamento di Istituto.
Il Regolamento di classe.
La famiglia e la sua evoluzione nel
tempo.
Il gruppo come seconda famiglia.
Il gruppo dei pari.
A partire dall’ambito
scolastico,assumere
responsabilmente
atteggiamenti, ruoli e
comportamenti di
partecipazione attiva e
comunitaria
Riconoscersi e agire come
persona in grado di
intervenire sulla realtà
apportando un proprio
originale e positivo
contributo
rispettosi del mondo circostante
Osservare e rispettare l’ambiente
circostante.
Comprendere che le ricerche
attivate sia nell’ambito di fonti
energetiche alternative che in
quello del riciclaggio dei rifiuti
rappresentano una svolta
fondamentale nella tutela
dell’ambiente
.
Comprendere che il continuo
sfruttamento delle risorse, praticato
a un ritmo superiore alla loro
capacità di rigenerazione, metterà a
rischio la sopravvivenza della
specie umana.
Usare le conoscenze apprese per
comprendere problemi ecologici,
interculturali e di convivenza civile.
Acquisire la consapevolezza che la
salvaguardia del patrimonio
ambientale è un impegno che va
assunto sia dai Governi che dai
singoli individui.
Comprendere l’importanza del
rispetto di codici convenzionali.
Il fenomeno del bullismo.
Conoscenza del territorio bagherese,
delle sue ville e delle sue tradizioni.
Tutela del patrimonio storico-artistico
e monumentale
Conoscenza delle emergenze
ambientali , dei problemi legati
all'immigrazione.
Lo smaltimento dei rifiuti.
L’inquinamento.
Il problema energetico.
L’acqua come risorsa preziosa.
La deforestazione e gli altri problemi
ambientali.
L’energia pulita.
Lo Stato italiano e l’ambiente.
Le leggi sulla tutela ambientale.
Le politiche a favore dell’ambiente
Sviluppare modalità
consapevoli di
esercizio della convivenza
civile, di consapevolezza
di sé, rispetto delle
diversità, di confronto
responsabile e di
dialogo
Riconoscere i
meccanismi, i sistemi e le
organizzazioni che
regolano i rapporti tra i
cittadini (istituzioni statali
e civili), a livello locale e
nazionale, e i principi che
costituiscono il
fondamento etico delle
società (equità, libertà,
coesione sociale),
Riconoscere e rispettare i segnali
stradali.
Rispettare l’uso del casco
Favorire la comunicazione fra
adolescenti e adulti.
Acquisire la conoscenza di sé per
uno sviluppo armonico della
personalità.
Acquisire la capacità di instaurare
positivi rapporti interpersonali.
Acquisire consapevolezza
dell’aspetto culturale e valoriale
della connessione tra affettività,
sessualità e moralità.
Acquisire il concetto di salute quale
diritto fondamentale dell’uomo e
della collettività.
Acquisire il concetto di benessere
psicofisico.
Conoscere il valore di cittadinanza
europea
Assimilare i principali valori della
Costituzione.
Comprendere che la tutela dei
diritti umani spetta sia agli Stati che
ai singoli individui.
Il Codice della strada.
Gli utenti della strada.
I segnali stradali: orizzontali e
verticali.
La sicurezza stradale. Norme di
comportamento.
I legami affettivi: la famiglia,
l’amicizia e l’amore.
I cambiamenti del corpo.
La conquista dell’identità personale e
sociale.
I legami affettivi: amicizia e amore.
In scienze si affronteranno nello
specifico:
La sessualità maschile e femminile.
Il ciclo mestruale, la fecondazione, la
gravidanza e il parto.
La contraccezione.
La prevenzione dalle malattie a
trasmissione sessuale.
Le origini dell’integrazione europea.
La nascita dell’Unione europea.
La Costituzione europea.
Le istituzioni dell’Unione europea.
L’inno europeo.
La nascita della Repubblica italiana e
la Costituzione.
L’inno nazionale.
Norme sociali e norme giuridiche.
Le Nazioni Unite: compiti e organi.
sanciti dalla Costituzione,
dal diritto nazionale e
dalle Carte Internazionali
Maturare la consapevolezza che il
dialogo ha un grande valore civile.
La Dichiarazione universale dei diritti
umani.
Amnesty International e i diritti negati.
Il lavoro minorile.
I bambini-soldato. L’istruzione negata.
La rivoluzione femminile.
Le donne nei Paesi in via di sviluppo.
Le cause delle migrazioni: ieri e oggi.
Il razzismo.
COMPETENZA
CHIAVE
EUROPEA:
COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN GEOGRAFIA
Fonti di
legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE
SPECIFICHE
ABILITA’ GEOGRAFIA CONOSCENZE GEOGRAFIA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
CICLO NELLA GEOGRAFIA
Conoscere e
collocare nello
spazio e nel tempo
fatti ed elementi
relativi
all’ambiente di vita,
al paesaggio
naturale e antropico
Individuare
trasformazioni nel
paesaggio naturale
e antropico
Sapersi orientare nello
spazio geografico.
Saper leggere ed utilizzare
semplici carte per studiare
i territori e per muoversi
nello spazio.
Conoscere i principali tipi
di carte: fisiche, politiche,
tematiche.
Utilizzare il lessico
specifico.
Sapere leggere e
Orientamento:punti cardinali,coordinate geografiche,
scale,
legende...
Le carte geografiche: tipologie, usi e scopi
Il linguaggio di base
Sa leggere e servirsi di semplici carte.
Si orienta nello spazio geografico.
Conosce i principali tipi di carte. Sa leggere e
decodificare carte e grafici.
Sa riconoscere i vari aspetti dei paesaggi
europei.
Utilizza i termini specifici della disciplina.
Riconosce gli elementi più importanti della
geografia astronomica.
Riconosce i vari aspetti degli ambienti naturali.
Sa discutere sugli squilibri del mondo
Sa utilizzare strumenti tradizionali (carte,
grafici, dati statistici, immagini etc) e innovativi
(telerilevamento e cartografia computerizzata)
Rappresentare il
paesaggio e
ricostruirne le
caratteristiche
anche in base alle
rappresentazioni
Orientarsi nello
spazio fisico e nello
spazio
rappresentato.
decodificare carte e grafici
Sapere riconoscere i vari
aspetti dei paesaggi
europei.
Saper riconoscere gli
elementi più importanti
della geografia
astronomica.
Saper riconoscere la
struttura della terra e i
fenomeni endogeni ed
esogeni
Sapere riconoscere i vari
aspetti degli ambienti
naturali.
Sapere realizzare carte
tematiche, grafici e
presentazioni multimediali.
Osservare, leggere e
analizzare gli elementi
fisici di sistemi territoriali
vicini e lontani nello
spazio e nel tempo.
Valutare gli effetti delle
azioni dell’uomo sui
sistemi territoriali in
riferimento alle diverse
Lo spazio fisico dell’Europa
Elementi di geografia astronomica.
L’Universo
La Terra
La deriva dei continenti
Terremoti e vulcani
Gli ambienti naturali.
.
L’intervento dell’uomo sul paesaggio
La questione ambientale
per comprendere e comunicare fatti e fenomeni
territoriali.
Sa riferire correttamente le conoscenze
acquisite.
Sa presentare in modo organico uno Stato del
mondo e operare gli opportuni confronti.
Sa lavorare in gruppo in modo produttivo.
scale geografiche.
Individuare nei paesaggi
europei e mondiali le
emergenze storiche,
artistiche e architettoniche,
come patrimonio naturale e
culturale da tutelare e
valorizzare.
Saper riconoscere le
differenze socio-
economiche tra nord e sud
del mondo
Utilizzare modelli
interpretativi di assetti
territoriali in relazione alla
loro evoluzione storico-
politico-economica.
Analizzare le interrelazioni
tra fatti e fenomeni
demografici, sociali ed
economici di portata
nazionale, europea e
mondiale.
Sapere utilizzare il testo,
l’atlante, il telerilevamento
e la cartografia
computerizzata come
strumenti di studio.
Paesi ricchi e paesi poveri
I popoli della Terra e le loro culture
Sapere riferire
correttamente le
conoscenze acquisite.
Presentare uno Stato del
mondo, operando confronti
con altri stati e utilizzando
carte, dati statistici, grafici
ed immagini.
Elaborare schede di analisi,
anche sottoforma di
presentazione
multimediale.
Caratteristiche generali del continente europeo
asiatico, africano e americano.
Stati campione dei vari continenti.
COMPETENZA
CHIAVE
EUROPEA:
COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN TECNOLOGIA
Fonti di
legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE
SPECIFICHE
ABILITA’
TECNOLOGIA
CONOSCENZE TECNOLOGIA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
CICLO NELLA TECNOLOGIA
Progettare e
realizzare semplici
manufatti e
strumenti
spiegando le fasi
del processo
Vedere, osservare e
sperimentare
• Eseguire misurazioni e
rilievi grafici o fotografici
sull’ambiente scolastico o
sulla propria abitazione.
Funzioni e modalità d’uso degli utensili e strumenti
più comuni e loro trasformazione nel tempo
Principi di funzionamento di macchine e apparecchi
di uso comune
Ecotecnologie orientate alla sostenibilità
(depurazione,
L’alunno riconosce nell’ambiente che lo
circonda i principali sistemi tecnologici e le
molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli
esseri viventi e gli altri elementi naturali.
Utilizzare con
dimestichezza le
più
comuni tecnologie,
individuando le
soluzioni
potenzialmente utili
ad un dato contesto
applicativo, a
partire
dall’attività di
studio
Individuare le
potenzialità, i limiti
e i
rischi nell’uso delle
tecnologie, con
particolare
riferimento al
contesto produttivo,
culturale e sociale
in cui vengono
applicate.
• Leggere e interpretare
semplici disegni tecnici
ricavandone informazioni
qualitative e quantitative.
• Impiegare gli strumenti e
le regole del disegno
tecnico nella
rappresentazione di oggetti
o processi.
• Effettuare prove e
semplici indagini sulle
proprietà fisiche,
chimiche, meccaniche e
tecnologiche di vari
materiali.
•Accostarsi a nuove
applicazioni informatiche
esplorandone le funzioni e
le potenzialità.
Prevedere, immaginare e
progettare
• Effettuare stime di
grandezze fisiche riferite a
materiali e oggetti
dell’ambiente scolastico.
• Valutare le conseguenze
di scelte e decisioni
differenziazione, smaltimento, trattamenti speciali,
riciclaggio…)
Segnali di sicurezza e i simboli di rischio
Terminologia specifica.
Proprietà e caratteristiche dei materiali più comuni
Modalità di manipolazione dei diversi materiali
Strumenti e tecniche di rappresentazione (anche
informatici)
Conosce i principali processi di trasformazione
di risorse o di produzione di beni e riconosce le
diverse forme di energia coinvolte.
É in grado di ipotizzare le possibili
conseguenze di una decisione o di una scelta di
tipo tecnologico, riconoscendo in ogni
innovazione opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e
macchine di uso comune ed è in grado di
classificarli e di descriverne la funzione in
relazione alla forma, alla struttura e ai
materiali.
Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o
tabelle informazioni sui beni o sui servizi
disponibili su mercato, in modo da esprimere
valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
Sa utilizzare comunicazioni procedurali e
istruzioni tecniche per eseguire, in maniera
metodica e razionale, compiti operativi anche
cooperando con i compagni.
Realizza rappresentazioni grafiche, relative alla
struttura e al funzionamento di sistemi
materiali utilizzando elementi del disegno
tecnico.
relative a situazioni
problematiche
• Immaginare modifiche di
oggetti e prodotti di uso
quotidiano in relazione a
nuovi bisogni o necessità.
• Pianificare le diverse fasi
per la realizzazione di un
oggetto impiegando
materiali di uso
quotidiano.
• Progettare una gita
d’istruzione o la visita a
una mostra usando internet
per reperire e selezionare
le informazioni utili
Intervenire, trasformare e
produrre
• Smontare e rimontare
semplici oggetti,
apparecchiature
elettroniche o altri
dispositivi comuni.
• Utilizzare semplici
procedure per eseguire
prove sperimentali nei vari
settori della tecnologia (ad
esempio:
preparazione e cottura
degli alimenti)
• Rilevare e disegnare la
propria abitazione o altri
luoghi anche avvalendosi
di software specifici.
• Eseguire interventi di
riparazione e
manutenzione sugli oggetti
dell’arredo scolastico o
casalingo
• Costruire oggetti con
materiali facilmente
reperibili a partire da
esigenze e bisogni
concreti.
• Programmare ambienti
informatici e elaborare
semplici istruzioni per
controllare il
comportamento di un
robot.
COMPETENZA
CHIAVE
EUROPEA:
COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN EDUCAZIONE FISICA
Fonti di
legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE
SPECIFICHE
ABILITA’ ED. FISICA CONOSCENZE ED. FISICA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
CICLO IN ED. FISICA
Avere
consapevolezza del
corpo e delle
funzioni senso-
percettive
Saper utilizzare e trasferire
le abilità coordinative
acquisite per la
realizzazione dei gesti
tecnici dei vari sport
Saper applicare schemi e
azioni di movimento per
risolvere in forma originale
e creativa un determinato
problema
motorio,riproducendo
anche nuove forme di
movimento
Utilizzare e correlare le
variabili spazio-temporali
funzionali alla
realizzazione del gesto
tecnico in ogni situazione
sportiva
Riconoscere e utilizzare il
ritmo nell’elaborazione
motoria
Realizzare movimenti e
sequenze di movimenti su
strutture temporali sempre
Le modifiche strutturali del corpo in
rapporto allo sviluppo
-il sistema cardio-respiratorio in relazione
al movimento
-Principali procedure utilizzate nell’attività per
il miglioramento delle capacità condizionali
L’alunno è consapevole delle proprie
competenze motorie sia nei punti di forza
che nei limiti.
Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite
adattando il movimento in
situazione.
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali
del linguaggio motorio per entrare in
relazione con gli altri, praticando, inoltre,
attivamente i valori sportivi (fair – play)
come modalità di relazione quotidiana e di
rispetto delle regole.
Riconosce, ricerca e applica a se stesso
comportamenti di promozione dello “
star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla
prevenzione.
Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per
gli altri.
È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi
responsabilità e di impegnarsi
per il bene comune.
Avere
consapevolezza del
linguaggio del
corpo come
modalità
comunicativo-
espressiva
più complesse
Sapersi orientare
nell’ambiente naturale
attraverso la lettura e
decodificazione di mappe
Usare il linguaggio del
corpo utilizzando vari
codici
espressivi,combinando la
componente comunicativa
e quella estetica
Rappresentare idee, stati
d’animo e storie mediante
gestualità e posture svolte
in forma individuale, a
coppie, in gruppo
Saper decodificare i gesti
arbitrali in relazione
all’applicazione del
regolamento di gioco
Gestire in modo
consapevole abilità
specifiche riferite a
situazioni tecniche e
tattiche semplificate negli
sport individuali e di
squadra
Partecipare in forma
Le capacità coordinative sviluppate nelle abilità
-Gli elementi che servono a mantenere l’equilibrio
e le posizioni del corpo che lo facilitano
-Le componenti spazio-temporali nelle azioni del
corpo
-Gli andamenti del ritmo (regolare,periodico)
-Strutture temporali sempre più complesse
-Attività ludiche e sportive in vari ambienti
naturali
-I gesti arbitrali delle principali discipline
sportive praticate
Le tecniche di espressione corporea
Gli elementi tecnici essenziali di alcuni giochi e
Utilizzare le regole
del gioco , dello
sport,
e del fair play
Riconoscere
l'importanza della
prevenzione,per la
tutela della salute e
del benessere
propositiva alla scelta di
strategie di gioco e alla
loro realizzazione (tattica)
adottate dalla squadra
mettendo in atto
comportamenti
collaborativi
Conoscere e applicare
correttamente il
regolamento tecnico dei
giochi sportivi, assumendo
anche il ruolo di arbitro e/o
funzioni di giuria
Saper gestire gli eventi
della gara (le situazioni
competitive) con
autocontrollo e rispetto per
l’altro, accettando la
“sconfitta”
Inventare nuove forme di
attività ludico-sportive
Rispettare le regole del fair
play
Saper acquisire
consapevolezza delle
funzioni fisiologiche e dei
loro cambiamenti
conseguenti all’attività
sport
Gli elementi regolamentari semplificati
indispensabili per la realizzazione del gioco
Le regole del fair play
Le norme generali di prevenzione degli infortuni
Avere
consapevolezza del
movimento del
corpo e della sua
relazione con lo
spazio e il tempo
motoria, in relazione ai
cambiamenti fisici e
psicologici tipici della
preadolescenza
Giungere, secondo i propri
tempi, alla presa di
coscienza e al
riconoscimento che
l’attività realizzata e le
procedure utilizzate
migliorano le qualità
coordinative e
condizionali, facendo
acquisire uno stato di
benessere
Assumere consapevolezza
della propria efficienza
fisica, sapendo applicare
principi metodologici utili
e funzionali per mantenere
un buono
stato di salute (metodiche
di allenamento, principi
alimentari, ecc)
Utilizzare in modo
responsabile spazi,
attrezzature, sia
individualmente, sia in
gruppo
Essere consapevole dei
-Effetti delle attività motorie per il benessere
della persona e la prevenzione delle malattie
-L’efficienza fisica e l'autovalutazione delle proprie
capacità e performance
-Il valore etico dell’attività sportiva e della
competizione
Il rapporto tra l’attività motoria e i cambiamenti
fisici e psicologici tipici della pre-adolescenza
-Approfondimento del ruolo dell’apparato cardio-
respiratorio nella gestione del movimento
principali cambiamenti
morfologici del corpo
Saper controllare i diversi
segmenti corporei in
situazioni complesse,
adattandoli ai cambiamenti
morfologici del corpo
Saper utilizzare
consapevolmente le
procedure proposte
dall’insegnante per
l’incremento delle
capacità condizionali
(forza, resistenza, rapidità,
mobilità articolare)
Mantenere un impegno
motorio prolungato nel
tempo, manifestando
autocontrollo del proprio
corpo nella sua
funzionalità cardio-
respiratoria e muscolare
Saper coordinare la
respirazione alle esigenze
del movimento
-Approfondimento delle capacità coordinative
sviluppate nelle abilità
-Le conoscenze relative all’equilibrio nell’uso di
strumenti più complessi
-Le componenti spazio-temporali in ogni situazione
sportiva
-Il ruolo del ritmo nelle azioni
-I diversi tipi di attività motoria e sportiva in
ambiente naturale
Prevedere correttamente l’andamento di una azione
valutando tutte le informazioni utili al
raggiungimento di un risultato positivo
-Uso e trasferimento delle abilità acquisite in
contesti diversi via via più complessi
-Utilizzo delle variabili spazio-tempo nelle situazioni
collettive per cercare l’efficacia del risultato
-L'equilibrio e il senso ritmico
-Realizzazione di sequenze di movimenti in gruppo
nel rispetto di strutture temporali complesse
-L’ambiente naturale e il rispetto di esso
COMPETENZA COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN MUSICA
CHIAVE
EUROPEA:
Fonti di
legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006
Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE
SPECIFICHE
ABILITA’ MUSICA CONOSCENZE MUSICA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
CICLO NELLA MUSICA
Partecipare in
modo attivo alla
realizzazione di
esperienze musicali
attraverso
l’esecuzione e
l’interpretazione di
brani strumentali e
vocali appartenenti
a generi e culture
differenti.
Usare diversi
sistemi di notazione
funzionali alla
lettura, all’analisi e
alla riproduzione di
brani musicali.
Essere in grado di
ideare e realizzare,
anche attraverso
l’improvvisazione o
partecipando a
processi di
elaborazione
Comprendere ed usare i
linguaggi specifici -
riconoscere le note
musicali
Riconoscere le simbologie
in genere - conoscere ed
usare la terminologia
specifica
Esprimersi localmente ed
usare i mezzi strumentali -
cantare semplici melodie
Utilizzare strumenti
musicali con abilità
sufficiente
Essere capaci di ascoltare e
comprendere messaggi
sonori
Ascoltare con attenzione
Riconoscere il suono dei
principali strumenti
Riconoscere gruppi di
strumenti
Qualità sonore: altezza, intensità e timbro.
Simbologie della musica (lettura – scrittura). Il ritmo
nelle sue diverse configurazioni, astratte e concrete.
Gli strumenti dell'orchestra, la classificazione in
genere. Cenni storici: dalle prime civiltà ai nostri
giorni. Strumento: flauto dolce.
La musica come messaggio comunicativo. I generi
musicali: classica e leggera, dalla colonna
sonora allo spot pubblicitario. Concetto di tonalità:
cenni sul movimento dei suoni, scale, accordi,
melodia e armonia.
Conoscenza acustica dei principali fenomeni sonori.
Conoscenza del comportamento del suono:
propagazione, riflessione, produzione. La musica
come messaggio simbolico. L'uso espressivo dei
mezzi a disposizione.
L'alunno conosce ed usa in maniera completa
gli elementi della notazione tradizionale
Esegue con adeguata abilità brani musicali,
anche polifonici, da solo o in gruppo
Sa elaborare materiali sonori avvalendosi di
voci, strumenti e nuove tecnologie
Sa utilizzare l’esperienza musicale nel contesto
delle varie discipline.
collettiva, messaggi
musicali e
multimediali, nel
confronto critico
con modelli
appartenenti al
patrimonio
musicale,
utilizzando anche
sistemi informatici.
Comprendere e
valutare eventi,
materiali, opere
musicali
riconoscendone i
significati, anche in
relazione alla
propria esperienza
musicale e ai
diversi contesti
storico-culturali.
Integrare con altri
saperi e altre
pratiche artistiche
le proprie
esperienze
musicali,servendosi
anche di appropriati
codici e sistemi di
codifica.
Saper rielaborare
personalmente i messaggi
sonori
Saper produrre semplici
messaggi sonori in modo
logico-creativo
Scambiare correttamente
semplici messaggi musicali
Comprendere ed usare i
linguaggi specifici
Consolidare l'uso del
linguaggio specifico
Utilizzare con sufficiente
abilità la simbologia
Essere capace di
espressione vocale ed usare
i mezzi strumentali
Saper cantare melodie con
intervalli non solo
conseguenti
Partecipare attivamente
alle esecuzioni strumentali
Saper collocare gli
strumenti nei relativi
gruppi
Saper rielaborare
personalmente messaggi
sonori
Saper produrre messaggi
sonori in modo logico-
creativo e creare una
intera melodia
Uutilizzare correntemente
la simbologia
Partecipare attivamente
alle esecuzioni strumentali
Saper cogliere le sfumature
sonore degli strumenti
Saper individuare le
diverse impronte di
carattere
degli strumenti e delle voci
COMPETENZA
CHIAVE
EUROPEA:
COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN ARTE E IMMAGINE
Fonti di
legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006
Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE
SPECIFICHE
ABILITA’ ARTE E
IMMAGINE
CONOSCENZE ARTE E IMMAGINE TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
CICLO IN ARTE E IMMAGINE
Conoscere ed
utilizzare gli
elementi della
Esprimersi e comunicare
-Ideare e progettare elaborati
ricercando soluzioni creative
La comunicazione visiva ed elementi del
linguaggio visivo
La percezione e la composizione visiva.
L’alunno realizza elaborati personali e creativi
sulla base di un’ideazione e progettazione
originale, applicando le conoscenze e le regole
comunicazione
visiva, i suoi codici
e le sue funzioni.
Conoscere lo stretto
legame tra la
produzione artistica
e lo sviluppo
storicosociale del
periodo di
appartenenza,
anche al fine di una
tutela e
conservazione dei
Beni artistici e
monumentali.
Utilizzare
conoscenze ed
abilità per
esprimersi e
comunicare
attraverso i
linguaggi propri
della disciplina.
originali, ispirate anche dallo
studio dell’arte, della
comunicazione visiva e
dell’ambiente circostante.
-Acquisire capacità espressive ed
emozionali attraverso l’uso
consapevole di strumenti, regole
della rappresentazione visiva,
materiali e tecniche grafiche,
plastiche, pittoriche e di uso
comune.
Osservare e leggere le
immagini
-Leggere e interpretare
un’immagine o un’opera d’arte
utilizzando gradi progressivi di
approfondimento dell’analisi del
testo per comprenderne il
significato e cogliere le scelte
creative e
stilistiche dell’autore.
-Riconoscere i codici e le regole
compositive presenti nelle opere
d’arte e nelle immagini delle
comunicazione multimediale per
individuane la funzione
simbolica, espressiva e
comunicativa..
Comprendere e apprezzare le
opere d’arte
-Capire i rapporti tra immagine
e significato e acquisire una
La rappresentazione dello spazio. Prospettiva e
progettualità
La composizione
Le tecniche artistiche
I Beni Culturali e Ambientali
Arte ed Educazione alla Convivenza Civile
Dall’Arte Preistorica alle civiltà del
Mediterraneo
Arte Greca, arte Romana, arte Medievale,
Rinascimento, il Barocco e il Settecento, arte
dell’800, l’arte del Novecento e i nuovi
linguaggi contemporanei.
del linguaggio visivo, scegliendo in modo
funzionale tecniche e materiali differenti anche
con l’ integrazione di più media e codici
espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del
linguaggio visivo, legge e comprende i
significati di immagini statiche e in movimento,
di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte
nell’arte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei
rispettivi contesti storici, culturali e ambientali;
riconosce il valore culturale di immagini, di
opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi
diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del
patrimonio culturale, artistico e ambientale del
proprio territorio ed è sensibile ai problemi
della sua tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali, immagini
statiche e multimediali, utilizzando il
linguaggio appropriato.
corretta capacità di lettura critica
per
una consapevole fruizione
artistica.
-Conoscere le tipologie
principali dei beni artistico-
culturali e l’importanza della
loro tutela, cura e
conservazione.
-Conoscere lo stretto legame tra
la produzione artistica e lo
sviluppo storico, sociale e
religioso del
periodo di appartenenza.
-Ipotizzare strategie di intervento
per la tutela, la conservazione e
la valorizzazione dei beni
culturali.
COMPETENZA
CHIAVE
EUROPEA:
COMUNICAZIONE COMPETENZE DI BASE IN RELIGIONE
Fonti di
legittimazione:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE
SPECIFICHE
ABILITA’ RELIGIONE CONOSCENZE RELIGIONE TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
CICLO NELLA RELIGIONE
Saper cogliere nelle domande
dell'uomo le tracce di una ricerca
religiosa
Ricerca umana e rivelazione di Dio nella storia
Conoscenza strutturale della Bibbia come
documento storico-religioso
Il percorso educativo didattico dell'IRC è
finalizzato a promuovere nell'alunno l'apertura
Comprendere alcune categorie
fondamentali della fede ebraico-
cristiana (Rivelazione,
Promessa, Alleanza, Grazia,
Regno di Dio)
Saper ricostruire le tappe della
storia di Israele e della Bibbia;
Saper identificare i tratti
fondamentali della figura di
Gesù nei Vangeli sinottici,
confrontandoli con i dati della
ricerca storica.
Conoscere l'evoluzione storica
ed il cammino ecumenico della
Chiesa, realtà voluta da Dio,
universale e locale, articolati
secondo carismi e ministeri e
rapportata alla fede cattolica che
riconosce in essa l'azione dello
Spirito Santo
Saper individuare caratteristiche
e responsabilità di ministeri, stati
di vita e istituzioni ecclesiali
Saper individuare gli elementi e i
significati dello spazio sacro nel
Medioevo e nell'epoca moderna
Saper cogliere gli aspetti
costitutivi e i significati della
Identità storica di Cristo,vero Dio, vero Uomo
La Chiesa, comunità generata dallo Spirito
Santo, realtà universale e locale
L'azione e l'opera dello Spirito Santo nella vita
della Chiesa e dei credenti
I Sacramenti
Le tappe fondamentali della storia della Chiesa
La Fede, fondamento della vita cristiana
Il rapporto tra Scienza e Fede oggi
Il decalogo e i suoi principi etici; le Beatitudini
magna cartha del cristiano
alla ricerca della verità, a sapere interrogarsi sul
trascendente e a saper porsi domande di senso,
cogliendo l'intreccio tra dimensione religiosa e
culturale.
A saper individuare a partire dalla Bibbia le
tappe essenziali della Storia della Salvezza,
della vita e dell'insegnamento di Gesù; a saper
ricostruire gli elementi fondamentali della
Storia della Chiesa; a saper riconoscere i
linguaggi espressivi della Fede (simboli, riti,
preghiere); a individuare le tracce presenti in
ambito locale, italiano ed europeo e nel mondo,
imparando ad apprezzarli da un punto di vista
artistico, culturale e spirituale; a saper cogliere
le implicanze etiche della Fede Cristiana e
saperli rendere oggetto di riflessione in vista di
scelte di vita progettuali e responsabili; a saper
dare valore ai propri comportamenti; per
relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso,
con gli altri e con il mondo che lo circonda.
celebrazione dei sacramenti
Saper cogliere nelle domande
dell'uomo le tracce di una
ricerca religiosa
Sapere riconoscere l'originalità
della speranza cristiana, in
risposta al bisogno di salvezza
della condizione umana nella sua
fragilità, finitezza ed esposizione
al male
Sapere esporre le principali
motivazioni che sostengono le
scelte etiche dei cattolici rispetto
alle relazioni affettive e al valore
della vita dal suo inizio al suo
termine, in un contesto di
pluralismo culturale e religioso
Saper confrontarsi con la
proposta di vita cristiana come
contributo originale per la
realizzazione di un progetto
libero e responsabile.
ATTIVITA’
La Scuola “Ciro Scianna” si propone di attuare le seguenti attività formative atte a:
Elevare il successo scolastico
Agevolare il processo di orientamento personale
Contribuire al progresso del territorio valorizzando l’ambiente
Educare alla legalità
ATTIVITA' FORMATIVE PREDISPOSTE PER GLI ALUNNI IN ORARIO
CURRICULARE
Le varie équipe pedagogiche, tenendo conto di quanto collegialmente concordato e delle esigenze
periodicamente evidenziate dalle osservazioni sistematiche degli allievi, programmano
Attività di:
Accoglienza
Orientamento
Educazione alla Convivenza civile: ed. stradale, ed. alla legalità, ed. alla salute, ed.
alimentare, ed. ambientale e analisi del territorio
Educazione alla lettura
Educazione Religiosa; Integrazione, in risposta ai bisogni educativi speciali
Progetto DSA: screening e presenza di referenti della scuola
Progetto integra
Attività di arricchimento dell'offerta formativa:
latino
musica
scacchi
cinema e teatro
ceramica e pittura
studio del territorio
recupero e/o potenziamento
Accoglienza e integrazione: L’accoglienza è un momento fondamentale per l'inserimento dei nuovi
alunni. Consiste in specifiche attività atte a favorire l'integrazione, la conoscenza, lo "stare bene
insieme".Per gli insegnanti è un momento di osservazione di comportamenti e socialità utile a
integrare e/o modificare le informazioni raccolte attraverso i test d'ingresso. Il passaggio da un ciclo
di studi ad un altro è un momento critico nel percorso formativo della maggior parte degli studenti.
Affrontare una realtà nuova può far nascere timori, resistenze e sensi di inadeguatezza. Prestare
attenzione alla fase di accoglienza e di inserimento nei passaggi tra i vari ordini di scuola significa
quindi, intervenire in una fase fondamentale del curricolo formativo del ragazzo, fornendogli
strumenti e possibilità per vivere al meglio il cambiamento. La scuola attraverso il piano di
“accoglienza” per le classi prime s’impegna a favorire questo passaggio e coinvolgere alunni,
insegnanti e genitori.
Partecipazione alle attività promosse dall'Osservatorio contro la dispersione scolastica Liceo
Scientifico “D’Alessandro” di Bagheria: approvazione dell'accordo di rete; partecipazione alle
attività dell’osservatorio con l’attivazione del gruppo di supporto della scuola
Orientamento: Le attività di Orientamento accompagnano il processo generale di crescita e
maturazione dell’allievo e concorrono alla formazione del ragazzo, guidandolo nelle scelte future,
in collaborazione con le famiglie.
Il percorso di Orientamento ha scansione triennale e mira:
- alla conoscenza di sé, delle proprie attitudini e preferenze personali
- alla conoscenza ed all’analisi delle caratteristiche geografiche, di
insediamento e socio-economiche del proprio territorio
- all’analisi ed al confronto delle diverse aree di indirizzo di studi
- alla pianificazione di un percorso coerente con gli indicatori precedenti
Legalità: Il progetto è rivolto a tutti gli alunni della scuola al fine di rimuovere
pregiudizi e schemi comportamentali precostituiti e costruire una “cultura del cittadino” intesa come
cultura della legalità, della convivenza civile, democratica e pacifica. Gli alunni parteciperanno con
una loro rappresentanza a tutte le iniziative e manifestazioni, preventivamente concordati e messi in
atto dalle scuole della rete Bab El Gherib sui temi della legalità.
Progetto Integra rivolto a gruppi misti di alunni diversabili, alunni particolarmente
abili in relazione alle attività effettuate, alunni in situazione di disagio psicosociale e scolastico,
organizzati in laboratori cooperativi. Il progetto è finalizzato a favorire il processo d’integrazione
degli alunni diversamente abili nel gruppo-classe e all’interno della scuola; esso mirerà al recupero
del disagio e della dispersione scolastica, a favorire l’apprendimento, lo sviluppo globale della
personalità, l’autonomia, attraverso processi formativi di accoglienza, sostegno, motivazione e
autostima.
.
Sono previsti in orario curriculare attività di laboratori a classi aperte con diverse
finalità di apprendimento
Progetto “Repubblica@scuola”: da spazio alle idee e ai pensieri dei ragazzi,
permettendo loro di consultare gratuitamente la versione digitale del quotidiano su internet e
di creare un sito giornale.
Progetto “Christmas Day”: attività volta alla riflessione sul significato della pace,
dell’amicizia, dell’amore, della tolleranza, dell’ascolto dell’altro, del rispetto reciproco e
della solidarietà.
Progetto” Cineforum”: tutti gli alunni della scuola saranno avvicinati al cinema
attraverso la visione di film su argomenti sociali di attualità, storici, scientifici e culturali per
integrare meglio i saperi e le conoscenze acquisite. L’attività di cineforum permetterà inoltre
di affrontare tematiche importanti per la costruzione di sé e la scoperta dell’altro.
Progetto CLIL (Content and Language Integrated Learning) che ha il fine di:
Permettere un’educazione interculturale del sapere
Favorire un’attività didattica centrata sull’alunno
Stimolare l’educazione plurilingue (cfr. le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012) e la
motivazione all’apprendimento di contenuti disciplinari in lingua straniera
Sviluppare interessi e attitudini plurilinguistiche
Progetto Erasmus Plus che prevede gemellaggi con vari paesi in attuazione della
formazione del Cittadino europeo
progetto Palermo Legge: attività di lettura e recensione di libri di narrativa, in rete con varie
scuole della provincia
Giochi matematici
Giochi delle Scienze Sperimentali (a cura dell’associazione Nazionale degli Insegnanti di
Scienze Naturali
progetto PON C-1-FSE-2013-2573 (residuo A.S. precedente)
ATTIVITA' FORMATIVE PREDISPOSTE PER GLI ALUNNI
IN ORARIO POMERIDIANO
Le seguenti attività saranno attuate in relazione ai fondi che si renderanno disponibili:
Progetto “laboratorio di latino”: è rivolto a gruppi di studenti della scuola frequentanti la
classe terza, con lo scopo di potenziare la competenza in lingua italiana attraverso lo studio
del latino. Inoltre, vuole aiutare gli alunni a orientarsi nella scelta degli studi futuri.
Progetto “Trinity Grade 3 e Grade 4”: intende potenziare la capacità ricettiva ed
espressiva della lingua inglese.
Progetto “Delf A1 e A2” intende potenziare la capacità ricettiva ed espressiva della lingua
francese.
Laboratorio di scrittura “Professione Reporter”
Progetto Recupero delle competenze in Italiano e Matematica
Progetto “Gruppo Sportivo Scolastico”: è finalizzato alla preparazione dei Gruppi sportivi
studenteschi; esso vuole educare a corretti stili di vita, alla socializzazione e all’integrazione.
Progetto “Giornata FAI di primavera”: prevede la partecipazione degli alunni alla
Giornata della Primavera ed altre manifestazioni proposte dal FAI, al fine di acquisire loro
consapevolezza del valore artistico, culturale e paesaggistico del territorio, diventandone
responsabili fruitori.
Progetto “MatematicaMente”: finalizzato alla preparazione ai giochi matematici, si
propone di potenziare le competenze matematiche e di valorizzare le eccellenze, favorendo lo
sviluppo delle capacità intuitive e logiche, la maturazione dei processi di astrazione, della
capacità del ragionamento coerente e argomentato.
Progetto “A scuola di scacchi” saranno attivati nella nostra scuola dei corsi scacchistici,
suddivisi in attività didattica e di allenamento. Obiettivi generali del progetto saranno la
valorizzazione degli aspetti formativi del carattere e quelli educativi della mente. La nostra
istituzione scolastica si avvarrà dell’ausilio dell’Associazione Sportiva Dilettantistica
“Chessmate Academy” di Bagheria, affiliata alla Federazione Scacchistica Italiana. É
prevista la realizzazione di un torneo di scacchi a fine corso come verifica dell’attività svolta.
Progetto (finanziato dall’ Assessorato ai Beni Culturali) Dal carretto siciliano alla
musica popolare nella Bagheria del secolo scorso. Finalità di tale progetto è l’aquisizione
della consapevolezza del patrimonio artistico culturale popolare attraverso lo studio e la
conoscenza di beni materiali e immateriali della nostra tradizione. Prendere coscienza della
propria identità personale e locale, della propria specificità con l’obiettivo di trasferirla in un
patrimonio culturale condiviso in una dimensione europea.
Partecipazione al PON FESR 2007/13 “Ambienti per l’apprendimento” Asse II (già
finanziato) per la riqualificazione dell’edificio scolastico riguardo all’efficienza energetica,
alla messa a norma degli impianti, all’abbattimento delle barriere architettoniche, alla
dotazione d’impianti sportivi e al miglioramento degli spazi.
PROGETTI IN RETE
PON/POR Azione F3-Piano Azione Coesione -"NUOVI MODELLI PER LA
PROMOZIONE DI GIOVANI PROTAGONISTI" F-3-FSE04_POR_SICILIA-2013-
128.
progetto Erasmus Plus: KA1, con una richiesta di formazione in servizio per i docenti, e
KA2 con proposta di un partenariato multilaterale con un paese di lingua spagnola e uno di
lingua inglese.
Progetto multiculturalità AMCM che prevede la costituzione di una rete di scuole in
verticale: dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado pubblica, statale
e non statale. Si attua nel corso dell’anno scolastico 2014-2015 attraverso azioni condivise
che si muovono in simbiosi tra loro allo scopo di: promuovere la cittadinanza attiva dei
giovani, sviluppare l’apprendimento multiculturale, favorire la comprensione reciproca tra i
giovani di paesi diversi, contribuire allo sviluppo globale del progetto AMCM, favorire la
cooperazione mondiale nel settore del lavoro scolastico, contribuire alla multiculturalità
attraverso il rispetto delle altre culture, condividere gli obiettivi espressi nella presentazione
del progetto.
Richiesta di inserimento nella rete di Scuole: “Sicilia per L’Europa” nell’ottica di una
didattica europea ove si privilegiano percorsi di plurilinguismo attivo che stimolando la
creazione di UDA multidisciplinari tengano in dovuta considerazione l’approccio integrato
delle lingue creando così occasioni di formazione per alunni e docenti.
PON 2007/13, Partecipazione al programma erativo FSE Regioni Ob. Convergenza - Piano
azione coesione- Asse III per la realizzazione di prototipi di azioni educative in aree di grave
esclusione sociale e culturale, anche attraverso la valorizzazione delle reti esistenti (anni
scolastici 2012/13 e 2013/14), in rete e con scuola capofila I.T.E.S. Don Luigi Sturzo. La
nostra scuola è stata coinvolta nei percorsi: n. 3) Impariamo a imparare 1, 5) Insieme verso
un nuovo cammino, 7) So dove andare.
Piano Integrato FSE, Obiettivo C Azione 1- Interventi per lo sviluppo delle competenze
chiave rivolto agli alunni finalizzato all’accrescimento delle competenze chiave – bando
2373 del 26/02/13 – Piano integrato 2013 – inserito nel POF secondo il criterio della
convergenza, in attesa di approvazione.
Per tutti i progetti destinati agli alunni è prevista la ricaduta sul curricolare, con valutazione degli
esiti di partecipazione.
PARTECIPAZIONE AD INIZIATIVE E CONCORSI
La scuola aderisce ad iniziative e concorsi ritenuti utili alla formazione umana degli alunni, tra cui:
Campionati Sportivi Studenteschi di corsa campestre, pallavolo femminile, calcio, calcetto,
atletica leggera, scacchi
Manifestazioni di beneficenza
Attività sportive organizzate dal Comune di Bagheria
Attività sportive organizzate da altre scuole del territorio
Attività sportive organizzate dagli Enti Locali
Palermo Scienza
Iniziative e manifestazioni quali “Giornata FAI di primavera” indette dal FAI
Gare di matematica e scienze
Concorsi letterari
Concerti
Concorsi musicali
Concorso “Regoliamoci”
Concorso “I giovani ricordano la Shoah”
Concorso Mondiale “Un poster per la pace” (Lions Club Bagheria)
Progetto Sicurezza promosso dal Rotary Club
Concorso “Best Food Generation, la Tribù dell’Expo”
Partecipazione all'iniziativa “La Buona Scuola”
Partecipazione al Progetto APICULTURA promosso dall'ASP
Partecipazione al I Torneo di Natale con Associazione sportiva dilettantistica Fortitudo
Bagheria
ATTIVITA’ FORMATIVE PREDISPOSTE PER IL PERSONALE SCOLASTICO
Partecipazione a iniziative di formazione a livello locale, nazionale ed europeo;
Corsi di formazione sulle nuove tecnologie
Partecipazione a seminari sulla dislessia e sui BES
Corsi di formazione sulle nuove tipologie di didattica in ambito scientifico
VALUTAZIONE
Una scuola che si possa definire di qualità deve prevedere “un’ispezione sistematica” da parte degli
operatori scolastici, del suo funzionamento come primo passo di miglioramento.
La nostra scuola, come sistema organizzativo complesso darà particolare rilievo al momento della
valutazione, perché è di fondamentale importanza per dare “un valore” agli elementi della
formazione, facendo assumere a ciascuno di essi un ruolo, una funzione, una strumentalità.
La valutazione infatti dà strumenti
La valutazione sarà effettuata su:
L’apprendimento dell’alunno
La qualità della professionalità docente
L’efficienza dell’organizzazione scolastica
L’efficacia del POF
Possibili strumenti per la valutazione saranno:
scale di reazione
diari e liste di osservazione
Ciò servirà
A valutare la
situazione
Ad individuare i
punti di forza e di
debolezza
Come strategia di
miglioramento
All’analisi
Alla decisione
All’operatività
Alla deduzione
Al feed back
questionari
La valutazione della qualità della professionalità docente avverrà attraverso verifiche su:
La valutazione dell’apprendimento dell’alunno avverrà
attraverso verifiche sull’acquisizione di
Atteggiamenti
Conoscenze
Competenze
L’aggiornamento
Le capacità progettuali, organizzative e
relazionali L’impegno e la presenza
La dimensione collegiale Le competenze metodologiche e
disciplinari
La valutazione dell’efficacia della proposta formativa dell’Istituto
avverrà attraverso verifiche su
La realizzazione
delle
attività
il livello
di dispersione
il numero
dei partecipanti
alle proposte
di ampliamento
dell’offerta formativa
il successo
formativo
e scolastico
il livello di
partecipazione e
di condivisione
del POF da parte
delle famiglie
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
Per la valutazione degli apprendimenti degli alunni si terrà conto dei seguenti parametri:
impegno e partecipazione
conoscenze
applicazione delle conoscenze
capacità operative/metodo di studio
capacità di analisi e sintesi
capacità di esposizione
10
OTTIMO
• impegno serio, assiduo e partecipazione consapevole e produttiva
• conoscenza completa e approfondita dei contenuti con capacità di contributi
personali
• applicazione pienamente autonoma e sicura delle conoscenze
• rigorosa e acuta capacità di analisi, sintesi e originale rielaborazione
personale
esposizione
• esauriente e critica con padronanza dei linguaggi specifici
9
DISTINTO
• impegno assiduo e partecipazione pertinente e costruttiva
• conoscenza completa dei contenuti
• applicazione autonoma e precisa delle conoscenze
• valida e autonoma capacità di analisi,sintesi e rielaborazione personale
• esposizione corretta , fluida e uso consapevole dei linguaggi specifici
8
BUONO
• impegno costante e partecipazione attiva
• conoscenza articolata dei contenuti, dei metodi e dei linguaggi disciplinari
• autonoma capacità di applicazione delle conoscenze acquisite
• capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione autonoma e personale
• esposizione chiara, scorrevole, con lessico specifico
7
DISCRETO
• impegno e partecipazione regolari
• conoscenza corretta dei contenuti, dei metodi e dei linguaggi disciplinari
• discreta capacità di applicazione delle conoscenze acquisite, anche se con
qualche
imprecisione
• capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale, per lo più
autonoma
• esposizione chiara e abbastanza appropriata
6
SUFFICIENTE
• impegno e partecipazione nel complesso poco regolari
• conoscenza essenziale dei contenuti, dei metodi e dei linguaggi delle
discipline
• semplici ma essenziali competenze applicative, anche se non del tutto
autonome
• esposizione abbastanza chiara, anche se non rigorosa nell’uso del linguaggio
specifico
• capacità di analisi, di sintesi ( dei dati essenziali) e di rielaborazione
personale delle
conoscenze, anche parzialmente autonome
5
MEDIOCRE
• impegno incostante e partecipazione alterna
• conoscenza parziale degli aspetti generali dei contenuti associata al
persistere di alcune
lacune nell’acquisizione dei metodi e dei linguaggi disciplinari
• persistenza di alcune difficoltà nelle capacità operative, di analisi e di
sintesi, anche se
sostenute dalla guida del docente
• esposizione impacciata e formalmente poco corretta, anche nell’uso dei
lessici tecnici,
che comunque consente una comprensione essenziale della comunicazione
3/4 • impegno molto saltuario e partecipazione episodica e/o passiva
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Al termine del triennio, il Dirigente scolastico e il Presidente della Commissione d’esame, visti gli
atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti per l’ammissione agli esami, alle
valutazioni delle prove d’esame e alle documentazioni acquisite, certificano il superamento
dell’Esame di Stato con la valutazione finale espressa in decimi e il giudizio sul livello globale di
maturazione, tenendo conto dei livelli di competenza raggiunti nelle aree: linguistica; artistico-
espressiva, storico-sociale-geografica; tecnologico- scientifica.
I livelli di competenza sono tre: : base (elementare) – intermedio – avanzato
Nel livello base (6) la competenza è essenziale e si esprime tramite l’applicazione di procedure
semplici in situazioni familiari
Nel livello intermedio (7/8) la competenza è esercitata tramite la scelta di procedure semplici in
situazioni inusuali o procedure articolate in situazioni usuali con il ricorso anche alla rielaborazione
di dati; è esercitata anche attraverso conoscenze consolidate e facendo ricorso all’individuazione di
fonti informative adeguate alla complessità della situazione in esame da risolvere
Nel livello avanzato (9/10) la competenza è esercitata in situazioni di varia complessità con ricorso
a conoscenze consolidate frutto di rielaborazione delle informazioni e applicazione di procedure
risolutive ed evidenzia conoscenze consapevoli ed approfondite utilizzate nell’esercizio di
procedure complesse, a volte originali, in modo autonomo e responsabile
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Il voto di condotta è attribuito dall’intero Consiglio di Classe, riunito per le operazioni di scrutinio,
sulla base dei seguenti criteri:
rispetto del regolamento d’istituto
rispetto di cose e persone
equilibrio nei rapporti interpersonali
INSUFFICIENTE
• conoscenza lacunosa e superficiale anche degli aspetti più generali dei
contenuti e
acquisizione carente dei metodi e dei linguaggi disciplinari
• carenti capacità operative anche nell’esecuzione di compiti semplici
• difficoltà di analisi e di sintesi
• carenze espositive tali da non compromettere del tutto la comunicazione
Sono considerate valutazioni positive i voti otto, nove e dieci. Il sette segnala una presenza in
classe poco costruttiva per eccessiva esuberanza e disturbo delle attività didattiche, funzione
negativa all’interno della classe, con episodi di mancata applicazione del regolamento. Il sei e il
cinque sono considerate valutazioni negative, vengono attribuite solo se precedute da gravi
provvedimenti disciplinari (sospensioni, ripetuti richiami del Dirigente Scolastico) o da numerose
note su registro o da frequenti segnalazioni alle famiglie.
Le valutazioni inferiori al sei, che comportano la bocciatura, vanno discusse e motivate dal
Consiglio di Classe, in merito a gravi episodi di bullismo, di danneggiamento di arredi, attrezzature
e materiale scolastico, di manomissione di atti ufficiali della scuola o uso di un linguaggio scurrile
e atteggiamenti irrispettosi nei confronti di tutto il personale della scuola.
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DI SISTEMA
L’autoanalisi d’istituto realizzata dall’IS è intesa come “approccio valutativo fondato sulla revisione
delle scelte organizzative ed educative da parte dei soggetti interni alla scuola, avente come scopo il
miglioramento nella comparazione tra modello ideale di scuola, che emerge dai punti di vista dei
protagonisti, e il modello reale agito nei comportamenti organizzativi e formativi” (F. TESSARO Il
monitoraggio e la valutazione di sistema) ed è complessa e articolata.
Sono molteplici, infatti, i compiti che l’approccio dell’autovalutazione di istituto si pone:
- fornire una guida all’azione di sviluppo;
- consentire un controllo sistematico dei risultati;
- valorizzare l’identità della scuola;
- legittimare l’autonomia della scuola;
- coinvolgere direttamente gli operatori;
- promuovere un’azione di miglioramento;
DESCRITTORE VOTO
Gravemente scorretto 5
Ripetutamente scorretto 6
Non sempre corretto 7
Vivace, ma nel complesso corretto 8
Corretto e responsabile 9
Sempre corretto, maturo e
responsabile
10
- contestualizzare l’approccio auto valutativo;
- valorizzare il processo formativo (M. Castoldi, 1999).
La valutazione interna diventa quindi una componente del processo di gestione strategica delle
scuola e viene integrata con la valutazione esterna (la nostra scuola partecipa alla rilevazione
nazionale Invalsi) e con gli altri adempimenti previsti nel quadro dell’autonomia scolastica, con
l’obiettivo della trasparenza e della rendicontazione sul funzionamento della scuola.
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO SCOLASTICO
METODOLOGIA
Al fine di procedere organicamente al raggiungimento degli obiettivi comportamentali e cognitivi, i
Consigli di classe adotteranno metodologie comuni atte a facilitare i processi di socializzazione e di
apprendimento. Queste metodologie metteranno al centro del processo didattico l’alunno e
favoriranno l’apprendimento attraverso il metodo della ricerca, della scoperta e del “problem
solving” e della metacognizione.
I° MOMENTO: MOTIVAZIONE ALL’APPRENDIMENTO
Comunicare agli alunni gli obiettivi da raggiungere
Attribuire un ruolo attivo ad ogni alunno
II° MOMENTO: ORGANIZZAZIONE DEI LAVORI
Incoraggiare la fiducia nelle proprie capacità
Favorire la comunicazione in tutte le sue forme
Consentire momenti di interdisciplinarietà
Valorizzare le esperienze degli alunni
Permettere il confronto delle idee
Permettere agli alunni di prendere coscienza del proprio iter di apprendimento, non
penalizzando l’errore, ma utilizzandolo come momento dell’apprendimento
III° MOMENTO:
Analisi dei lavori
Organizzazione di verifiche formative
Attività di recupero
INTERVENTI FORMATIVI PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L’intervento formativo della scuola viene realizzato in raccordo con le famiglie, i servizi medici
specialistici e gli operatori specializzati, attraverso un percorso educativo -didattico che mira a far
acquisire specifiche "competenze" ad ogni alunno, intese come "saper fare qualche cosa di ben
definito", in armonia con lo sviluppo della propria personalità.
Esso si inserisce nel progetto di vita, percorso formativo globale che riguarda non soltanto la scuola,
ma anche gli aspetti sociali e lavorativi futuri, richiede continuità e orientamento, e stretti
collegamenti alle azioni di tutorato, che è fatto di mediazioni educative, culturali e sociali e non di
sostituzione dell’autonomia personale.
In questo contesto il ruolo dell’insegnante specializzato nelle attività di sostegno è di mediatore
educativo tra i diversi interventi previsti nei processi di integrazione, nel collegamento e costruzione
dei percorsi pedagogico-didattici tra competenze curriculari e competenze specialistiche, nel
raccordo con i servizi e le attività sul territorio, nell’azione di promozione di attività di
sensibilizzazione.
Il Piano Educativo Individualizzato, elaborato dai docenti, è calibrato sulla misura dei bisogni
educativi speciali dell'alunno diversamente abile e integrato nella programmazione di classe.
Partendo dagli obiettivi stabiliti, facendo un esame delle risorse strumentali e umane, del quadro
orario e di molte altre variabili si scelgono le strategie, le tecniche di intervento più appropriate agli
scopi da raggiungere.
Nel processo d’insegnamento/apprendimento vengono determinati:
scelta del setting più adeguato al raggiungimento dello scopo (contesto individualizzato o
contesto classe)
programmazione efficace della gestione oraria
utilizzo di tutte le risorse strumentali disponibili e predisposizione dei materiali
progettazione di una programmazione didattico-educativa che implementi le tecniche di
intervento più idonee al raggiungimento degli obiettivi.
Alcune tecniche d’intervento:
modeling. Si tratta di una tecnica di aiuto speciale: gli insegnanti diventano modelli da
imitare mostrando agli alunni quello che ci si aspetta da loro
shaping. É è una tecnica che permette di costruire una abilità del tutto assente, iniziando a
rafforzare comportamenti che si avvicinano sempre più a questa abilità
analisi del compito e il concatenamento. Si scompongono le abilità da acquisire in sequenze
facilitanti (sottobiettivi) e si legano fra loro le risposte in una successione che va dal
semplice al complesso
strategie dirette ai disturbi specifici e aspecifici di apprendimento
generalizzazione delle abilità acquisite. Una volta raggiunto l’obiettivo e acquisita l’abilità,
si aiuta l’alunno a generalizzare queste nuove competenze in situazioni che non prevedono
stimoli simili a quelli utilizzati per l’apprendimento. Gli aiuti vengono attenuati sempre più.
Ogni abilità acquisita diventa, infatti, significativa quando è almeno parzialmente
generalizzata; ciò dimostra che l’alunno ha raggiunto un certo grado di autonomia.
La verifica e la valutazione investono due aspetti: l’intervento educativo in riferimento al Quadro
Funzionale in tutte le sue articolazioni e l’intervento didattico in riferimento all’Area degli
apprendimenti.
Intervento educativo: si analizzano i risultati raggiunti attraverso le osservazioni periodiche che
evidenziano l’efficacia delle strategie attivate e ne rivelano il successo, valorizzando la positività
dei fattori che hanno condizionato l’esito positivo dell’intervento, o l’insuccesso, ricercando le
cause del fallimento per poter intraprendere nuove strade.
Intervento didattico: partendo dagli obiettivi e dai contenuti della programmazione disciplinare, si
costruiscono i test di verifica, frutto della collaborazione dei docenti curricolari e del docente di
sostegno e si programmano i momenti del controllo formale orale che può trovare lo spazio più
idoneo sia nel contesto classe che nel setting di lavoro individualizzato.
Organizzazione del tempo scuola
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA SU 5 GIORNI LAVORATIVI,
attuata in via sperimentale per l’AS 2014/2015
Indirizzo ordinario
Dal lunedì al venerdì in 6 lezioni/ore da 60 minuti
Corsi A B C D E F G H L M
MATERIE D’INSEGNAMENTO n. 30 ore
Religione cattolica 1
Italiano - Storia - Geografia 10
Lingua inglese 3
Seconda lingua comunitaria (francese) 2
Matematica e Scienze 6
Tecnologia 2
Musica 2
Arte e immagine 2
Scienze motoria e sportive 2
Corso I
MATERIE D’INSEGNAMENTO n. 30 ore
Religione 1
Italiano – Storia – Geografia 10
Lingua inglese 3
Seconda lingua comunitaria (spagnolo) 2
Scienze Mat., Chim.Fis.Nat. 6
Tecnologia 2
Musica 2
Arte e immagine 2
Scienze motorie e sportive 2
Orario
1^ ora 8.00 – 9.00
2^ ora 9.00 – 10.00
3^ ora 10.00 – 10.50
Intervallo
3^/4^ora 10.50 -11.10
4^ ora 11.10 – 12.00
5^ ora 12.00 – 13.00
6^ ora 13.00 – 14.00
Indirizzo musicale (32 ore settimanali)
1^ ora 14,00 – 15,00
2^ ora 15,00 – 16,00
3^ ora 16,00 - 17,00
4^ ora 17,00 – 18,00
Dall’anno scolastico 2012/2013, anno in cui la scuola è diventata Scuola Secondaria di I° grado ad
Indirizzo Musicale, sono stati attivati corsi per gli insegnamenti di Corno, Tromba, Chitarra,
Pianoforte. Previa richiesta di partecipazione, vengono selezionati gli alunni delle classi prime
attraverso una prova orientativo –attitudinale.
I ragazzi ammessi sono tenuti ad aggiungere all'orario curriculare, per tutti i tre anni, una lezione
individuale settimanale di Strumento Musicale, della durata di due ore, e lezioni di Musica
d'Insieme, come elementi di vari gruppi musicali e dell'Orchestra dell'Istituto.
Solisti, gruppi e orchestra avranno poi l'opportunità di svolgere attività performative, partecipando a
concerti, saggi e concorsi musicali organizzati per gli studenti delle Scuole Secondarie di Primo
Grado, come la Rassegna Nazionale delle Scuole a Indirizzo Musicale che si svolge ogni anno in
una diversa regione italiana.
Le lezioni si terranno durante le ore pomeridiane, in orari e giorni che ogni studente concorderà con
il proprio insegnante.
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ
Divisione degli alunni in classi operanti anche come classi aperte, o divise in gruppi omogenei
o eterogenei secondo i casi
Introduzione in tutte le classi di :
Percorsi differenziati di recupero
Percorsi differenziati di consolidamento
Percorsi differenziati di potenziamento
Incontri periodici con le famiglie nei mesi di Settembre (Accoglienza dei genitori degli
alunni delle classi prime), mesi di dicembre, febbraio, aprile e giugno (consegna schede)
Utilizzazione, secondo regole concordate, degli spazi esistenti della scuola:
Aule
Aula polifunzionale – Biblioteca
Palestra e spazi esterni
Aula-laboratorio di ceramica
Laboratorio scientifico
INFORMAZIONI GENERALI
Presidenza
Il Dirigente Scolastico, Prof.ssa Tripoli Carmela, riceve il Lunedì, il Mercoledì e il Venerdì
dalle 10,30 alle 12,30
Segreteria
Il DSGA riceve il Lunedì e il Venerdì dalle 8.30 alle 11.00 e il martedì dalle 15.30 alle 17.30
Il reparto alunni è aperto al pubblico il Lunedì e il Venerdì dalle 8.30 alle 11.00 e il martedì
dalle 15.30 alle 17.30
Il reparto del personale riceve Lunedì e Venerdì dalle ore 8.30 alle ore 11.00 e Giovedì dalle
ore 15,30 alle 17,30.
I genitori degli allievi possono avere colloqui con i docenti 1 ora la settimana. Il calendario
del ricevimento dei genitori è comunicato all’inizio dell’anno con giusta circolare e rimane affisso
all’albo della scuola.
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Tenuti presenti i principi fondamentali della nostra Costituzione che tutelano e garantiscono i diritti
inviolabili dell’uomo ed in particolare gli artt. 3, 9, 33, 34 e 38, i principi sanciti dall’art. 26 della
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, nonché i principi affermati dalla "Convenzione
internazionale sui diritti dell’infanzia" del 23 novembre 1989 e dallo Statuto degli studenti e delle
studentesse della scuola secondaria, nel rispetto delle competenze attribuite al Consiglio d’Istituto
dall’art. 10 del Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 e di quelle attribuite dallo stesso
D.L.vo agli altri Organi collegiali;
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO NELLA SEDUTA DEL 16/10/2014 ADOTTA IL SEGUENTE
REGOLAMENTO D'ISTITUTO
ne fa parte integrante
1. L’attività didattica si svolge dal lunedì al venerdì con le seguenti modalità:
dalle ore 8,00 alle ore 14,00
dalle ore 14,00 alle 18,00
2. La ricreazione si svolge dalle ore 10,50 alle ore 11,10. Durante la ricreazione gli alunni
rimarranno nelle rispettive classi , è vietato , se non per casi urgenti, recarsi in bagno. Alle ore
11,00 avverrà il cambio tra i docenti.
Gli alunni si recheranno in bagno durante la giornata in numero di 1 alla volta per i maschi,
2 alla volta per le femmine . I bagni verranno aperti alle ore 9,00 , durante la ricreazione i
bagni rimarranno chiusi per consentire ai collaboratori scolastici il ripristino delle normali
condizioni igieniche . Dalle ore 13,30 i bagni verranno chiusi e non sarà più consentito , se
non per casi urgenti, recarvisi.
I collaboratori scolastici dovranno sorvegliare bagni e corridoi
Gli alunni frequentanti le lezioni di strumento musicale in orario dalle ore 14,00 , verranno prelevati
alle ore 13,55 direttamente dai rispettivi docenti di strumento e si recheranno nelle aule per
consumare la merenda e svolgere la lezione, individuale o di insieme. Finita la lezione gli alunni
verranno riconsegnati alle famiglie
In caso di assenza dell’alunno in orario pomeridiano, sarà cura del docente di strumento musicale
comunicare immediatamente al collaboratore scolastico affinchè si avverta la famiglia.
.
1. Per assicurare l'accoglienza e la vigilanza sugli alunni, i docenti sono tenuti a trovarsi in
classe 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni. Il cancello di via De Spuches verrà aperto alle
ore 7,55 , quello di via Kennedy alle ore 8,00 ,al suono della campana gli alunni si
recheranno ordinatamente in classe . La vigilanza, durante l’entrata verrà assicurata dai
collaboratori scolastici .
2. All’uscita gli alunni, accompagnati dai docenti sino al cancello,dovranno essere consegnati ai
genitori o ad adulto munito di regolare delega In assenza del genitore i docenti
riaccompagneranno l’alunno in portineria e lo consegneranno alla custodia del collaboratore
scolastico.
Vista però la consuetudine ormai consolidata di non accompagnare i figli a scuola all’entrata
e di farli rientrare da soli a casa dopo l’uscita dalla scuola secondaria di I grado e
considerato anche il diritto del minore alla graduale acquisizione dell’autonomia , qualora la
famiglia ne facesse espressa richiesta, assumendosene per intero la responsabilità , sarà
consentito agli alunni ritornare a casa da soli. Non è infatti possibile, stante il diritto positivo
espresso nelle leggi, la costante giurisprudenza sul punto, l’evoluzione del diritto
internazionale e della dottrina, ignorare che esiste, ed è formalizzato, il diritto del bambino
alla graduale acquisizione della propria autonomia, di un armonioso processo di crescita
all’interno di un percorso di personalizzazione e socializzazione che tenga conto dell’età,
delle sue capacità, aspirazioni e naturali inclinazioni (art. 147 c.c.), e che a tal compito tutti i
soggetti famiglia, scuola, ente locale, autorità giurisdizionali, sono obbligati .La scuola non
può infatti ritenere che vi sia nel genitore che richiede la liberatoria per il ritorno a casa in
autonomia , la coscienza e volontà di abbandonare il proprio figlio in una situazione di
pericolo in cui egli non abbia la capacità di provvedere a se stesso, essendo al contrario ,l’
unico intento del genitore, quello di permettere la piena realizzazione della personalità del
figlio attraverso la promozione di una maggiore autonomia d’azione all’interno di un contesto
adeguato alla sua effettiva maturità. Tale liberatoria , pur nel rispetto dell’autonomo e
sovrano esercizio della potestà genitoriale ,verrà rilasciata solo dopo aver effettuato una
valutazione dei rischi a seguito di espresse dichiarazioni da parte delle famiglie nelle quali
esplicitamente esse, valutato il grado di maturazione del figlio, la collocazione della scuola ed
il percorso che il loro figlio deve compiere, verificato che egli è in grado di percorrerlo,
assicurata la scuola di aver provveduto al suo necessario addestramento , alla sua educazione
comportamentale ed al monitoraggio dei tempi, lo autorizzano a tornare a casa da solo.
Tali moduli ,debitamente compilati da entrambi i genitori, verranno raccolti dai coordinatori di
classe congiuntamente ad una copia dei documenti dei genitori .
3. I collaboratori scolastici devono comunicare immediatamente al Dirigente Scolastico o ai
suoi Collaboratori l'eventuale assenza dell'Insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti
incustodita;
4. L'assistenza deve essere vigile e continua durante tutte le lezioni. La classe non deve mai
rimanere scoperta; nel caso in cui il docente debba assolutamente uscire dall'aula, affiderà la
classe alla vigilanza di un collaboratore scolastico.
5. Durante il cambio dell'ora gli alunni non potranno uscire dall'aula; pertanto i cambi di
insegnante avverranno il più rapidamente possibile. Nel caso in cui il docente abbia finito il
proprio orario di servizio, attenderà l'arrivo del collega subentrante e nel frattempo
provvederà a far avvisare la Presidenza, la quale predisporrà la sorveglianza della classe.
6. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta,se
maschio, due se femmine, fatta eccezione per i casi seriamente motivati.
7. I docenti sono obbligati ad accogliere nelle loro classi alunni di altre classi, su indicazione
del Dirigente o di uno dei suoi collaboratori , e annotare i nominativi degli stessi sul registro
di classe. Il Diritto alla vigilanza precede il diritto allo studio. Tali disposizioni valgono
anche in caso di sciopero.
8. I collaboratori scolastici dovranno:
a. essere reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza;
b. riaccompagnare nelle loro classi gli alunni che, senza seri motivi, sostano nei corridoi;
c. sorvegliare gli alunni in caso di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo
dell'insegnante;
9. Ai fini di una maggior sicurezza, riduzione di rischi, minore disturbo arrecato a terzi ed
educazione all’urbanità, l'ingresso nella scuola e gli spostamenti da un'aula all'altra o alla
palestra si svolgeranno sotto la sorveglianza del personale insegnante così come ogni altro
spostamento all'interno e all'esterno dell'edificio in ordine e in silenzio.
10. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita sino ai cancelli e vigilano affinché gli
alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati.
11. Gli insegnanti, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori al mattino e durante l'attività
didattica per colloqui individuali riguardanti l'alunno.
12. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi
durante le attività didattiche.
Per i ritardi e le uscite anticipate si rimanda al regolamento disciplinare deliberato dal Collegio
Docenti e approvato dal Consiglio di Istituto in data
1. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe il nome degli alunni assenti,
controllare le assenze dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe l'avvenuta o la
mancata giustificazione . Nel caso in cui l’assenza sia superiore a 5 giorni deve accertare la
presenza del certificato medico; per i certificati medici con prognosi controllare che i giorni di
prognosi siano coerenti con il rientro in classe e in caso contrario avvisare il Dirigente. Le
giustificazioni devono essere inseriti all’interno di una busta, apposta nel registro di classe. I
certificati medici verranno consegnati dagli stessi, nel rispetto della normativa sulla privacy, al
collaboratore scolastico che avrà cura di rimetterli ai Coordinatori dei plessi e/o al Dirigente
scolastico.
2. Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite libretto delle giustificazioni e devono
essere presentate al rientro in classe, all'inizio della prima ora di lezione all'insegnante che
provvederà a controfirmare e a prendere nota sul registro. L'alunno che non giustifichi la sua
assenza entro 3 giorni, dovrà essere accompagnato da uno dei genitori e da chi ne fa le veci.
3. In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno essere inviate
tempestive comunicazioni scritte alle famiglie. Per le assenze della durata superiore a cinque
giorni (festività comprese), per motivi di salute, gli alunni dovranno esibire un certificato
medico; altrimenti rimarrà in custodia fino all’arrivo di un genitore ,chiamato
tempestivamente.
4. Non è consentito agli alunni uscire autonomamente dall'edificio scolastico prima del termine
delle lezioni.
5. In caso di necessità l’alunno deve essere prelevato personalmente da un genitore o da una
persona maggiorenne con delega scritta e convalidata da copia conforme di documento di
identità personale del delegante e del delegato. Tale richiesta , su modulo debitamente
compilato e firmato, deve essere autorizzata dalla presidenza . Il docente presente in aula,
solo in presenza del modulo di cui sopra, autorizzerà l’uscita dell’alunno e annoterà sul
registro di classe l’ora in cui l’alunno esce; il collaboratore scolastico accompagnerà l’alunno e
lo consegnerà ai genitori.
6. Le entrate dopo il normale orario o le uscite anticipate per problemi didattici ,devono essere
regolamentate con apposite autorizzazioni o previo avviso telefonico(fonogramma) alla
famiglia.
7. In caso di assenza di un docente della classe , l’orario di ingresso o di uscita delle classi
interessate potrà subire variazioni (ingresso posticipato e/o uscita anticipata), previa
segnalazione alle famiglie effettuata tramite gli alunni.
SERVIZIO DI PRIMO SOCCORSO
PROCEDURE PRELIMINARI
La segreteria e le famiglie degli alunni devono comunicare ai docenti recapiti telefonici (abitazione,
luogo di lavoro dei familiari, altri recapiti) per eventuali emergenze. Le famiglie devono inoltre se-
gnalare eventuali patologie croniche in atto, con indicazione di procedure terapeutiche e di con-
troindicazioni farmacologiche (con particolare riferimento ad allergie).
Queste informazioni devono essere conosciute da tutti i docenti di classe.
Lo scambio di informazioni deve avvenire anche per ogni variazione successiva acquisita dagli in-
segnanti o dalla segreteria.
PROCEDURE DI COMUNICAZIONE E DI INTERVENTO IN CASO DI
INFORTUNIO E/O DI MALESSERE
1. In caso di infortunio e/o di malessere sul luogo di lavoro, tenuto conto della gravità dello stes-
so, gli insegnanti e tutto il personale scolastico sono invitati a dare la massima collaborazione
per il soccorso dell’infortunato e la vigilanza della classe.
2. In ogni scuola è presente il materiale per le prime cure. Un collaboratore ha il compito di cu-
stodire e mantenere le scorte di prodotti per il primo soccorso. In ogni plesso, in locale adegua-
tamente segnalato, deve essere a disposizione il seguente materiale per il primo soccorso:
Guanti monouso in vinile o in lattice;
Confezione di clorossidante elettrolitico al 5%;
Compresse di garza sterile 10X10 in buste singole;
Compresse di garza sterile 18X40 in buste singole;
Confezione di cerotti di varie misure pronti all’uso;
Rotolo di benda orlata alta 10 cm;
Rotolo di cerotto alto 2,5 cm;
1 paio di forbici;
Lacci emostatici;
Confezioni di ghiaccio pronto uso o di sacchetti per ghiaccio se vi è il freezer;
Sacchetti monouso per la raccolta dei rifiuti sanitari;
Termometro.
Il materiale sarà aggiornato secondo i contenuti del D. L.vo n. 388/04. Il collaboratore scolast i-
co incaricato deve provvedere al mantenimento delle condizioni igieniche ottimali di tutto il
materiale sanitario e provvedere all’integrazione e alla sostituzione periodica di quanto utilizza-
to o scaduto.
Si ricorda l'obbligo di usare sempre guanti di lattice monouso per medicare ferite e in
particolare nei casi in cui vi sia presenza di sangue.
3. In caso di malessere o d’infortunio dell’alunno il docente della classe deve chiedere al D.S. o
ad uno dei suoi Collaboratori di informare tempestivamente la famiglia e concordare , even-
tualmente, l’intervento del 118 per il trasporto al pronto soccorso. Salvo disposizioni specifi-
che, devono essere evitate manovre o spostamenti che potrebbero aggravare la situazione
dell’infortunato.
In caso di chiamata del soccorso, deve essere contestualmente avvertita la famiglia. In caso di
urgenza o di irreperibilità del genitore, il bambino deve essere accompagnato e assistito
dall’insegnante fino all’arrivo del familiare.
Non è consentito l’uso di mezzi privati di insegnanti o di altro personale della scuola per il
trasporto degli alunni.
Nel caso in cui il bambino sia prelevato dal genitore è necessaria la preventiva compilazione
del modello di uscita fuori orario.
Nel caso in cui il malore o l’infortunio si verifichi durante attività esterne alla scuola o in altro
comune (es. durante una gita), il soccorso deve essere prestato attraverso la chiamata del nume-
ro di emergenza (118). L’insegnante deve avvertire tempestivamente dell’accaduto la segreteri-
a.
4. Gli alunni non possono assumere medicinali ed è fatto divieto al personale la somministrazione,
in caso di medicine salva- vita e solo dietro autorizzazione del medico curante completa di i-
struzioni sulle modalità di somministrazione , i docenti su base volontaria potranno farlo. In ca-
so di lieve indisposizione di un alunno, spetta agli insegnanti di classe adottare le decisioni op-
portune ed eventualmente decidere se avvertire la famiglia prima del termine delle lezioni.
PROCEDURE DI DENUNCIA
L’insegnante o l’operatore presente all’evento è tenuto a denunciare l’infortunio tramite apposita
relazione di denuncia e a consegnarlo in segreteria entro il giorno successivo. Si raccomanda
l’estrema precisione nella descrizione della dinamica dell’evento e della vigilanza operata dagli in-
segnanti al momento dell’incidente.
Nel caso di infortunio l’operatore scolastico o i familiari della persona infortunata devono conse-
gnare alla segreteria la prima documentazione medica attestante il danno subito.
DISPOSIZIONI VARIE
1. I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono
sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.
2. Il personale ATA deve prendere visione delle mappe di evacuazione dei locali e gli addetti
alla sicurezza dovranno controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di
esodo,
3. E’ necessario tenere liberi da lucchetti o da altro materiale porte, cancelli e soprattutto uscite
di emergenza. Si precisa che le uscite di emergenza devono restare aperte da quando il
primo collaboratore scolastico entra nel Plesso Scolastico e chiude solo e soltanto quando
l’ultima persona esce dal Plesso.
4. Le cassette di Pronto Soccorso sono a disposizione presso le postazioni appresso indicate:
Primo piano di fronte ascensore (Responsabile Sign.ra Sanfilippo Rosalia)
Sala docenti ed motoria , piano terra (Responsabile Sign. Greco Filippo)
Sala fotocopie (Responsabile Sign. Salerno Ignazio)
Il personale sopra indicato è responsabile della custodia delle cassette di pronto soccorso e
dovrà comunicare tempestivamente al DSGA l’eventuale esigenza di integrazione dei
prodotti contenuti nelle cassette a seguito del consumo o scadenza degli stessi. Inoltre,
l’armadietto farmaceutico e tutti i locali ove non possono accedere gli alunni devono essere
chiusi a chiave.
5. Uso dei video terminali , delle attrezzature e degli oggetti di proprietà della scuola
(Applicazione dei D.lgs. 165/01 – 150/09 – 196/03) . In riferimento al D.lgs indicati in
oggetto “codice disciplinare dei dipendenti pubblici applicativo” e “codice della privacy” , si
precisa che l’uso dei video terminali , dei telefonini e di tutto ciò che è presente nei locali di
questa istituzione scolastica deve essere finalizzato esclusivamente a scopi didattici ed
istituzionali propri dell’istituto scolastico e non personali. Si precisa , inoltre, che è vietato
fare riproduzioni sia cartacee che informatiche degli archivi, dei documenti inerenti l’attività
scolastica di segreteria. Si ricorda a proposito di privacy che le problematiche riconducibili
alle attività scolastiche non vanno divulgate a terzi o agli eventuali delegati o esercenti la
patria potestà.
6. Obbligo di esposizione del tesserino di riconoscimento. E’ obbligatorio l’esposizione del
tesserino di riconoscimento specialmente per coloro i quali entrano in contatto con gli utenti
esterni (art.69 del D.lg n. 150/2009 – Riforma della pubblica Amministrazione e circ.3/2012
Presidenza Consiglio dei Ministri).Tale obbligo è regolato dalla normativa vigente , la
mancata esposizione prevede sanzioni che saranno applicate secondo le Leggi vigenti.
7. Segnalazioni pericolo Tutto il personale , ognuno per le zone di propria pertinenza , deve
segnalare tempestivamente al RLS sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e
dei dispositivi di protezione individuale , sia ogni altra condizione di pericolo che si
verifichi durante il lavoro(ad esempio: corrosione di cerniere nei cancelli, stabilità infissi ed
esterni , ripiano banchi staccato dalla struttura metallica, sedie con la struttura in ferro
danneggiata , piastrelle e pavimenti non perfettamente fissate, prese danneggiate lesione di
particolare entità nei soffitti e nelle pareti, tracce di umidità nei soffitti, etc.) . Il RLS ,
raccolte tali segnalazioni, provvederà ad inoltrare il riepilogo delle stese al Dirigente.
8. IL materiale di pulizia(detersivi e strumenti) deve essere custodito in luoghi non accessibili
agli alunni .
9. I lavori di pulizia e di manutenzione ordinaria devono essere eseguiti in modo da non
costituire pericolo per il personale e gli alunni o disagio allo svolgimento dell’attività
didattica e devono essere interrotti in caso di svolgimento attività didattica nelle immediate
vicinanze.
10. Divieto di fumo E’ severamente vietato fumare in tutti i locali dell’edificio scolastico e
negli spazi adiacenti , in caso contrario saranno applicate le sanzioni previste dalla
normativa in vigore.
11. Assenza alunni per infortunio e loro rientro in classe I docenti nel caso in cui un alunno
rientri in classe dopo un infortunio con certificato medico ,devono riscontrare i giorni di
prognosi. Se il rientro avviene prima dei giorni indicati nel certificato medico è obbligatorio
che il genitore esibisca una dichiarazione del medico che autorizzi l’alunno a svolgere le
normali attività scolastiche comprese quelle ludico – ricreative, senza conseguenze.
Quest’ultimo documento dovrà essere consegnato agli addetti della segreteria alunni .
12. Utilizzo di sostanze particolari o alimenti Prima di proporre agli alunni attività che
richiedono l’uso di sostanze particolari o alimenti occorre essere autorizzati per iscritto dai
genitori che hanno l’obbligo di informare su specifiche patologie o intolleranze ai prodotti.
13. E' assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di
fuga e le uscite di sicurezza.
14. Attività motorie I docenti di scienze motorie devono vigilare affinchè gli alunni svolgono
le attività motorie esclusivamente nei luoghi espressamente destinati a tale attività.
SERVIZIO DI SEGNALAZIONE
Tutto il personale in servizio è tenuto a segnalare ogni guasto, inconveniente, difetto o cattivo fun-
zionamento di elementi strutturali e di impianti.
Interventi sugli impianti elettrici
È fatto tassativo divieto di intervenire con manovre sull’impianto elettrico, in caso di guasti. Il per-
sonale deve seguire scrupolosamente le procedure per gli interventi di urgenza e gli interventi non
urgenti. In caso di problemi e pericoli gravi e immediati (fumo, scintille, principi di incendio),fatta
salva la disposizione dell’evacuazione dell’edificio, non dovranno essere attuate manovre sul qua-
dro elettrico, si dovrà agire esclusivamente sul pulsante rosso di emergenza.
Interventi di urgenza (si intendono quelli resi necessari per reali situazioni di pregiudizio
dell’incolumità delle persone fisiche o della sicurezza delle strutture).
Il coordinatore di plesso o il collaboratore scolastico avviserà tempestivamente personalmente la
segreteria. In attesa dell’intervento il personale adotterà le adeguate misure di sicurezza per evitare
l’avvicinamento al luogo di pericolo, attivando, se necessario, la procedura di emergenza (evacua-
zione e richiesta di intervento dei soccorsi).
Interventi non urgenti
La segnalazione deve essere fatta, compilando il registro delle segnalazioni presente in ogni plesso
e sarà cura dei fiduciari di plesso o del primo collaboratore comunicarle segnalazioni alla segreteria.
Gli interventi di manutenzione saranno disposto dal Dirigente scolastico, affidando gli incarichi alle
ditte competenti o segnalando il guasto al competente Ufficio Tecnico Comunale.
In caso di intervento di ditte esterne, il personale ausiliario curerà che l’intervento abbia luogo tute-
lando la sicurezza di alunni e personale della scuola, compilando l’apposito modulo di intervento,
controfirmato dal tecnico della ditta.
OBBLIGHI COLLABORATORI SCOLASTICI 1. Segnaleranno eventuali possibili fonti di pericolo per l’utenza e per il personale scolastico in ge-
nere e per il pubblico;
2. Eviteranno di lasciare il pavimento con materiale scivoloso durante l’orario delle attività didatti-
che; in caso di spandimenti di acque odi presenza di sostanze scivolose nel pavimento, provvede-
ranno alla immediata asciugatura o rimozione e vigileranno per evitare il passaggio di chiunque
fino a completa asciugatura,in caso di pioggia asciugare il pavimento dell’androne con segatura
o stracci e posizionare pannello indicatore di pericolo;
3. Vigileranno, ognuno per le proprie zone o per i compiti specifici, a che tulle le vie d’uscita di
emergenza, porte, portoni e cancelli esterni siano sempre funzionanti e sempre liberi da arredi o
altro materiale.
Vigilanza periodica, cadenza massima mensile, intonaco tetto locali.
Vigilanza giornaliera arredi scolastici o attrezzature nei laboratori o nelle palestre, quest’ultime
con l’ausilio dei responsabili dei laboratori e/o degli insegnanti).
In caso di anomalie segnalare seguendo lo schema di flusso indicato nei corsi di formazione e la
modulistica all’uopo predisposta (fiduciario di plesso, RLS, RSPP,DL).
4. Segnaleranno all’ufficio di Direzione o di segreteria, tutte le fonti di pericolo connesse alla strut-
tura, agli arredi etc. (fili scoperti, prese rotte, sporgenze pericolose, superfici abrasive, perdite
d’acqua, infissi non funzionanti, vetri rotti e/o lesionati, porte – portoni – cancelli non funzionan-
ti o stabilmente non sicuri, usura bande anti scivoli, scalini rotti o non bene ancorati, fessurazioni
intonaco tetto locali, etc.).
Le segnalazioni di quanto sopra indicato devono essere fatte per iscritto da chiunque ne venga a
conoscenza con l’indicazione precisa di dove trovasi il pericolo, secondo l’apposita modulistica.
Ciascun operatore è in ogni caso responsabile della vigilanza nelle aule e nei locali assegnati per
la pulizia e quindi di eventuali omissioni di segnalazione.
5. Ciascun operatore deve effettuare giornalmente una ricognizione nei locali ad esso assegnati per
la pulizia, per verificare la presenza di eventuali pericoli di cui al precedente punto e per provve-
dere alla eventuale rimozione di arredi inservibili o pericolosi per l’utenza.
6. Fissare a muro lavagne, attaccapanni, scaffali, armadi, secondo quanto appreso nei corsi di for-
mazione o richiedere spiegazioni al RSPP o al DL.
7. Il personale ha l’obbligo di controllare gli spazi esterni, di provvedere ad una periodica bonifica
degli stessi, di segnalare all’ufficio di direzione eventuali pericoli connessi alle parti esterne delle
strutture, agli spazi esterni, al cancello e alle inferriate perimetrali (caduta cornicioni, fili perico-
losi, vetri rotti, perdite d’acqua, perfetta funzionalità portone e cancello esterno ecc.);
8. Il custode e/o il portiere e/o il personale addetto agli androni e alle portinerie non faranno posteg-
giare auto, motorini, biciclette, davanti ai cancelli, sui passaggi d’intercettazione dell’acqua o
presso gli attacchi dell’acqua per i vigili del fuoco e negli spazi individuati come “zone di racco l-
ta per l’evacuazione”;
9. Il personale controllerà le attrezzature e gli impianti di sicurezza periodicamente nei piani asse-
gnati in modo da garantirne l’efficienza. Il controllo sarà effettuato in base a quanto appreso nei
corsi di sicurezza effettuati e/o sulle indicazioni richieste al responsabile alla sicurezza;
10. Nell’effettuazione della pulizia dei vetri il personale avrà cura di non sporgersi dalle finestre.
11. Ciascun operatore provvederà a fare aerare giornalmente le aule e i locali assegnati per la puli-
zia; ciascun operatore, inoltre, prima di lasciare l’edificio scolastico ha l’obbligo di provvedere
alla perfetta chiusura delle finestre e delle imposte dei locali e delle aule ad esso assegnati.
12. Il custode ha l’obbligo di effettuare una ricognizione finale per verificare che tutte le finestre e
le porte siano ben chiuse.
USO MATERIALI E STRUMENTI DI LAVORO
1. Le SS.LL. useranno e custodiranno con attenzione i beni di cui dispongono per ragioni di lavoro
e rispetteranno le norme igieniche fondamentali:
- ogni giorno, al termine delle lezioni effettuare un’accurata pulizia delle aule, dei corridoi, della
palestra, dei laboratori, assicurando l’indispensabile ricambio d’aria;
- pulire i servizi igienici almeno due volte al giorno, utilizzando gli strumenti destinati esclusi-
vamente a quei locali; al termine delle pulizie, tutti gli strumenti usali devono essere lavati e di-
sinfettati in candeggina diluita, risciacquati, falli asciugare e riposti in appositi spazi chiusi.
- Il materiale di pulizia (scope, stracci, detersivi eto.) deve essere tenuto lontanodalla portata de-
gli alunni e chiuso a chiave.
2. Useranno correttamente i detersivi forniti dalla scuola:
- prima di usare il prodotto leggere attentamente le istruzioni riportate sull’etichetta e nelle sche-
de di sicurezza fornite dal fornitore o dal RSPP visionabili in segreteria;
- rispettare le dosi consigliate dalle istruzioni;
- i prodotti concentrati devono essere diluiti secondo le dosi riportate;
- utilizzare i prodotti solo per gli usi a cui sono destinati;
- per NESSUN MOTIVO miscelare più prodotti chimici in quanto possono sviluppare gas asfis-
sianti o tossici;
- riporre i contenitori sempre chiusi con il proprio tappo;
- i prodotti nocivi o corrosivi devono essere riposti con la massima cura in luoghi inaccessibili a
terzi;
- non lasciare bombolette spray vicino a fonti di calore, in quanto possono infiammarsi ed esplo-
dere.
3. Dovranno evitare di detenere più di lt.2 di alcol o di altre sostanze infiammabili;
4. L’uso degli strumenti di lavoro, comprese scale ed attrezzi, deve avvenire con le cautele del caso,
secondo il manuale d’uso. Deve essere segnalato immediatamente al consegnatario, o all’ufficio
di Direzione la presenza di attrezzi o strumenti non in perfetto stato di efficienza.
Le operazioni in altezza, oltre il TERZO GRADINO devono essere effettuate con l’assistenza
di un collega.
5. Non effettuare MAI lo spostamento di una scala quando su di essa si trova un operatore.
6. E’ proibito l’uso di strumenti elettrici non a norma sprovvisti di marchio CE (stufe, fornelli, fr i-
goriferi etc.);
7. Osservare le norme in seguito elencate per evitare rischi elettrici:
- non manomettere o modificare parti di un impianto elettrico o di macchine collegate ad esso;
- durante la pulizia di lampadari o sostituzione di lampade disattivare non soltanto l’interruttore,
ma l’intero impianto elettrico;
- non tirare mai il cavo di un apparecchio elettrico quando si disinserisce la sua spina dalla presa
sul muro, ma procedere all’operazione tirando direttamente la spina e premendo con l’altra ma-
no sulla presa sul muro;
- non usare apparecchi con fili elettrici anche parzialmente scoperti, spine di fortuna o fili volan-
ti, né apparecchiature sulle quali si riscontrano anomalie, quali fiamme scintille o surriscalda-
mento;
- non utilizzare MAI apparecchiature elettriche con le mani bagnate o umide.
8. Le SS.LL. segnaleranno eventuali fonti di pericolo connessi al proprio lavoro, derivanti anche
dall’uso di attrezzature o detersivi.
9. Negli spostamenti e sollevamenti di mobili o suppellettili le SS.LL. agiranno in più persone per
evitare che un eccessivo carico dì peso gravi su una singola persona. Non sollevare mai singo-
larmente pesi superiori a 30Kg.. Per una presa migliore degli oggetti, inoltre, e per evitare sci-
volamenti o abrasioni delle mani, le SS.LL. utilizzeranno dei guanti o degli stracci. Prima di
procedere al sollevamento di un oggetto le SS.LL. controlleranno che sia integro e non pre-
senti parti che si possano sganciare o staccare durante il trasporto. Evitare di sollevare pesi
flettendo il tronco, ma alzandosi sulle gambe.
10. Le SS.LL. utilizzeranno sempre i dispositivi di prevenzione personale forniti dalla scuola o dal
Comune per tulle le pulizie (guanti, grembiuli, stivali), in caso di mancata fornitura per motivi
di carenza di fonti il lavoratore dovrà indossare un abbigliamento consono all’attività svolta
(per esempio: calzature chiuse ed antiscivolo se si stanno effettuando le pulizie con uso di de-
tersivi)
11.Tenere sempre libere le vie di passaggio e quelle delle uscite di emergenza.
12.Provvedere all’immagazzinamento ordinato dei materiali in modo da evitare ogni rischio di ca-
duta oggetti.
13.Provvedere all’accantonamento di fascicoli o volumi in modo ordinato e tale da evitare rischi di
cadute.
14.Avvisare per iscritto ed immediatamente il capo d’istituto o il vicario o il responsabile di plesso
di ogni situazione anomala che possa essere considerata di rischio o pericolo per la salute.
15.Evitare di gettare cocci di vetro nei sacchi di plastica; utilizzare un giornale o della carta spessa
per avvolgere i cocci di vetro prima di gettarli nell’immondizia.
16.Manipolare vetri, materiale pungente o abrasivo con guanti, se in dotazione, e
con molta cura.
17.Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti.
18.Non dare in uso scale, utensili o attrezzi a personale di ditte esterne che si trovi a lavorare nella
scuola.
19.Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 0,90 cm.
20.Al termine delle attività didattiche o del funzionamento degli uffici si deve disinserire
l’alimentazione centralizzata della apparecchiatura.
21. Oltre a quanto previsto, dagli artt. 19 e 20 DEL d.Lgs. 81/08 e s.m.i., da specifiche circolari e
dal Regolamento d’Istituto, i DOCENTI devono:
a. Segnalare tempestivamente anomalie riscontrati nei luoghi di lavoro abitualmente fre-
quentati (infissi, vetri, lesioni negli intonaci o nelle parti strutturali, scale, pavimenti, etc.)
Verificare giornalmente, prima dell’utilizzo, le attrezzature utilizzate quotidianamente e
segnalare tempestivamente le anomalie seguendo lo schema di flusso indicato nei corsi di
formazione e la modulistica all’uopo predisposta (fiduciario di plesso, RLS, RSPP, DL).
b. Informare gli alunni sulle problematiche della sicurezza .
COMPORTAMENTI Dl PREVENZIONE DAL RISCHIO ELETTRICO
1. Prima di usare qualsiasi apparecchiatura elettrica controllare che non vi siano
cavi, spine, prese di corrente, interruttori senza protezione.
2. Non sovraccaricare una linea elettrica con collegamenti di fortuna (VIETATI).
3. Non toccare mai le apparecchiature elettriche (ANCHE GLI INTERRUTTORI) con le mani ba-
gnate o umide o se il pavimento è bagnato.
4. Disinserire le spine afferrandone l’involucro esterno, NON IL CAVO.
5. Se durante il lavoro viene a mancare l’energia elettrica disinserire subito l’interruttore della mac-
china.
6. Non è permesso collegare tra loro più prese e attorcigliare cavi elettrici molto lunghi.
7. Tutte le linee e le apparecchiature devono essere considerate sotto tensione, fino ad accertamento
del contrario.
8. Non usare acqua per un incendio su linee o apparecchiature elettriche.
9. Interrompere la corrente elettrica prima di soccorrere una persona folgorata, spostarla dalla sor-
gente elettrica con oggetti di legno. Chiamare immediatamente l’ambulanza.
10.Non lasciare MAI portalampade privi delle lampadine.
11.Controllare sistematicamente che non vi siano cavi con le guaine d’isolamento danneggiate.
12.Se la spina non entra comodamente in una presa, non tentare il collegamento e segnalarlo.
Oltre a quanto previsto, dagli artt. 19 e 20 DEL d.Lgs. 81/08 e s.m.i., da specifiche circolari e dal
Regolamento d’Istituto, gli ATA devono:
a. Segnalare tempestivamente anomalie riscontrati nei luoghi di lavoro abitualmente frequenta-
ti (infissi, vetri, lesioni negli intonaci o nelle parti strutturali, scale, pavimenti, etc.)
b) Verificare giornalmente, prima dell’utilizzo, le attrezzature utilizzate quotidianamente e se-
gnalare tempestivamente le anomalie seguendo lo schema di flusso indicato nei corsi di
formazione e la modulistica all’uopo predisposta (fiduciario di plesso, RLS, RSPP, DL).
NORME DA SEGUIRE PER L’UTIIZZO DELLE SCALE PORTATILI
LAVORO IN ELEVAZIONE, USO SCALE PORTATILI
È definito lavoro in quota ogniqualvolta sia necessario l’impiego di attrezzature per accedere
ad una quota superiore rispetto ad un piano stabile.
È tassativamente vietato l’uso di qualsiasi mezzo rudimentale (sedie, banchi, scrivanie,
davanzali, cattedre…) per il raggiungimento di postazioni di lavoro in elevazione.
È tassativamente proibito utilizzare scale diverse da quelle in dotazione alla scuola (scala
doppia, a libro, o a compasso).
I materiali e le attrezzature fornite ordinariamente dalla scuola consentono l’esecuzione dei
lavori di pulizia ordinaria senza l’uso di scale. Di conseguenza, è proibito l’uso di scale, se
non per l’esecuzione di lavori previsti dal proprio profilo professionale, nei quali non sia pos-
sibile provvedere in altro modo. In questi casi l’uso della scala deve essere comunque effet-
tuato per una breve durata.
La scala metallica o con rinforzi metallici sui montanti, o bagnata per qualsiasi motivo non
deve essere usata per l’esecuzione di lavori nelle vicinanze di apparecchiature elettriche con
conduttori in tensione esposti.
MANUTENZIONE E CONTROLLI PRELIMINARI
Ogni utilizzatore dovrà ispezionare la scala prima dell’uso, in particolare dovrà verificare:
Integrità degli zoccoli e dei dispositivi antisdrucciolo di appoggio;
Integrità e pulizia dei pioli, assenza di crepe o fessure negli incastri con i montanti;
Integrità e tenuta degli elementi di collegamento dei montanti (viti, perni, chiodi, rivetti);
Assenza di danneggiamenti o piegature nei montanti. Il responsabile della manutenzione
delle scale effettuerà i controlli ogni quattro mesi e segnalerà al D.S.G.A. per iscritto le a-
nomalie riscontrate.
La scala deve essere conservata in luogo al riparo dalle intemperie e chiuso all’accesso di
minori.
MISURE DI SICUREZZA PER L’USO DELLE SCALE
1. Appoggiare la scala su una superficie piana, non sdrucciolevole, resistente, evitando mezzi di for-
tuna che possano pregiudicarne la stabilità. Su terreno cedevole, disporre di una tavola di sostegno
per i piedi della scala, con le stesse caratteristiche della superficie sopraindicata.
2. Prima di salire assicurarsi che i dispositivi di limitazione dell’apertura siano nella giusta posizio-
ne (apertura completa).
3. Non utilizzare la scala con i montanti chiusi, appoggiandola semplicemente al muro.
4. Scuotere la scala per verificare che poggi stabilmente sui tutti e quattro i punti di appoggio dei
montanti.
5. Collocare la scala in modo che dietro ogni piolo ci sia lo spazio sufficiente per il comodo appog-
gio dei piedi (circa 20 cm).
6. Tenere sempre sgombra l’area alla base, davanti e dietro la scala verificando, prima di appoggiare
il piede a terra, che il suolo sia privo di ostacoli.
7. Assicurarsi che i pioli siano puliti da fango, lubrificanti, vernici ecc. per evitare scivolamenti.
8. Verificare che le scarpe di chi utilizza la scala siano con suola antisdrucciolo, pulite e ben allac-
ciate.
9. Quando vi è la possibilità di presenza o passaggio di persone nella zona della scala, delimitare la
zona con barriere o indicazioni di sicurezza.
10. Non salire oltre il penultimo piolo che dista almeno un metro dal traverso posto alla sommità dei
montanti.
11. Appoggiare alla piattaforma terminale o agganciare al traverso sulla sommità dei montanti og-
getti e materiali leggeri, in modo che non sporgano dalla sagoma della piattaforma e che non pre-
giudichino la
stabilità della scala.
12. Non portare attrezzi o materiali pesanti.
13. Usare la scala uno alla volta; salire e scendere tenendo il corpo e il volto rivolto alla scala, con
le mani libere, appoggiando in ogni istante almeno tre arti alla scala (almeno 1 mano e 2 piedi, 2
mani e 1 piede).
14. Durante l’esecuzione dei lavori sulla scala non sporgersi lateralmente al di fuori della sagoma
dei montanti.
15. Quando vi sia pericolo di sbandamenti della scala, esse devono essere assicurate o trattenute da
altra persona.
16. Non effettuare spostamenti della scala, mentre un lavoratore vi è appoggiato.
17. Togliere ogni materiale dalla scala (secchi, attrezzi…) quando essa deve essere spostata.
18. Non utilizzare la scala all’esterno, in condizioni meteorologiche avverse (pioggia, vento, ne-
ve…).
19. La scala non deve essere posta in prossimità di porte non ben chiuse o a
dispositivi mobili.
20. Non mettere le mani nei battenti, quando si chiude la scala.
21. Il lavoro deve essere obbligatoriamente svolto da 2 persone quando:
a. È necessario sollevare oggetti e materiali alla quota del lavoro. In questi casi una persona esegue
materialmente il lavoro e l’altra, a terra, sorveglia e provvede al sollevamento dei materiali e degli
oggetti.
Lungo la scala possono essere movimentati esclusivamente oggetti leggeri (di peso inferiore a 3
Kg).
b. I lavori si svolgano in prossimità di zone prospicienti il vuoto (pulizie divetrate di finestre, vici-
nanza di scale fisse).
RISCHI CONNESSI ALLA CONDIZIONE DI LAVORATRICE MADRE
Fermo restando il diritto alla privacy, tutelato dalla legge, quando una lavoratrice è incinta è invitata
a comunicare il suo stato di gravidanza, al fine di garantire le minori possibilità di rischio per la
madre ed il nascituro.
In particolare è necessario che sia posta la massima attenzione relativa ai rischi da infezioni da to-
xoplasmosi, rosolia, epatite B e C, HIV, varicella …
Le norme tutelano le donne anche durante il periodo post-partum.
Le lavoratrici in gravidanza dovranno evitare tassativamente:
Lavori fisicamente faticosi;
Rischi di cadute dall’alto (è tassativamente vietato l’uso di scale a mano);
Lavori che costringono a prolungate posture scorrette;
Lavori che costringono posture fisse o in piedi per più di 2 ore;
Lavori che prevedono l’uso di sostanze nocive o pericolose;
Lavori che espongono a rumore, vibrazioni, urti, colpi, scuotimenti;
Orari prolungati, turni irregolari, straordinari.
1. Tutto il personale deve avvisare entro le ore 07.50 l'ufficio di segreteria quando, per
legittimo impedimento, non possono recarsi a scuola. Il personale espliciterà
obbligatoriamente la motivazione e il numero di giorni richiesti, oltre al domicilio presso il
quale inviare la visita fiscale. La domanda di assenza e le relative certificazioni devono
essere presentate non oltre i 5 giorni dalla richiesta. Quando possibile, i docenti, devono
comunicare l’assenza in tempi utili ai Collaboratori della D.S. per facilitare l’eventuale
sostituzione.(es. visite specialistiche , L.104 ed altre assenze prevedibili).
2. Tutto il personale della Scuola, nell'ambito delle proprie attribuzioni, é vincolato al segreto
d'ufficio in base alle norme vigenti.
3. Divieto di uso del cellulare e strumenti elettronici durante le ore di lezione - Come da
normativa ministeriale vigente è fatto assolutamente divieto di utilizzare durante le ore di
servizio cellulari e qualsiasi strumento elettronico non previsto.
4. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti.
5. I registri di classe e personali devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e
rimanere nel cassetto a disposizione della presidenza.
6. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In
ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito
registro si intendono regolarmente notificati.
1. Collabora con i docenti.
2. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto
esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo
comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono.
3. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in
servizio fa fede la firma nel registro del personale.
4. Il personale amministrativo deve archiviare i documenti di propria pertinenza e tenere
ordinate le pratiche e il luogo di lavoro
5. Il personale amministrativo deve riporre dentro gli armadi o le cassettiere chiuse a chiave i
documenti, con particolare attenzione a quelli contenenti dati sensibili.
6. In caso di assenza dei colleghi il personale dovrà provvedere al disbrigo delle pratiche urgenti
anche se non inerenti al proprio carico di lavoro.
1. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona
o reparto di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Il personale in servizio
all’ingresso deve assicurare la costante presenza durante l’ingresso dei ragazzi ‘e, dopo la
chiusura della porta di ingresso degli alunni, all’ingresso uffici.
2. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente
comunicarlo in Segreteria.
3. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio
addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue:
a. che tutte le luci siano spente;
b. che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;
c. che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola;
d. che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;
e. che non vi sia nessuno bloccato in ascensore;
f. che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;
g. gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici. .
4. E’ fatto divieto assoluto a tutto il personale ATA di interferire, criticare ed intervenire sul
lavoro didattico ed educativo svolto dai docenti.
1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e
dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile.
2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad
assolvere assiduamente agli impegni di studio, a portare quotidianamente tutto il materiale
scolastico occorrente. Non è consentito, durante le ore di lezione, farsi recapitare il
materiale scolastico e/o merendine dimenticati a casa. Si ricorda che il personale ausiliario
non può lasciare incustodito il reparto per svolgere tali compiti, se non per gravi motivi e
comunque dietro autorizzazione da parte del Dirigente.
3. Gli alunni non sono autorizzati ad usare l’ascensore. Solo un adulto, docente o collaboratore
scolastico , può accompagnare gli alunni , in caso di necessità. L’ascensore può essere usato
anche da chi è in temporanea difficoltà fisica , previa autorizzazione del Dirigente Scolastico o
del collaboratore di plesso.
4. E’ vietato l’accesso alle macchine erogatrici di bevande calde da parte degli alunni.
5. Ogni alunno deve presentarsi a scuola vestito in modo adeguato all’ambiente.
6. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di
comunicazione costante tra scuola e famiglia
7. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli
alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire
dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc...
8. Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo
con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.
9. Durante gli intervalli , sono da evitare tutti i giochi che possono diventare pericolosi.
10. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di
igiene e pulizia.
11. Saranno puniti tutti gli episodi di violenza e di bullismo, che dovessero verificarsi tra gli
alunni all'interno della scuola e nello spazio compreso tra l’edificio scolastico e il cancello
esterno di ingresso .
12. Nelle aule ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli
correttamente.
13. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti e le lezioni e
l'eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La
scuola, in ogni caso, non risponde di eventuali furti.
14. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola
gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola
saranno invitati a risarcire i danni.
15. Non si possono festeggiare compleanni a Scuola.
16. Nei giorni in cui è prevista l’attività motoria (eccetto gli esonerati), è obbligatorio per gli
alunni venire a scuola in tuta e scarpe da ginnastica; quindi è vietato far eseguire attività
motoria agli alunni sprovvisti di DPI o che indossano collanine , orecchini, piercing o anelli
con profili taglienti.
17. E’ vietato l’uso del cellulare ; nel caso in cui un alunno lo esibirà o ne farà uso senza previa
autorizzazione il cellulare sarà sequestrato e successivamente consegnato ai genitori
dell’alunno.
18. Non si possono diffondere immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle
persone riprese . E’ bene ricordare che la diffusione di filmati e foto che ledono la
riservatezza e la dignità delle persone può fare incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e
pecuniarie o perfino in veri e propri reati. Stesse cautele vanno previste per l’uso dei tablet ,
se usati a fini di registrazioni e non soltanto per fini didattici o per consultare in classe libri
elettronici e testi on line .
19. Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante le recite,
le gite e i saggi scolastici. Le immagini in questi casi sono raccolte a fini personali e destinati
ad un ambito familiare o amicale. Nel caso si intendesse pubblicarle o diffonderle in rete ,
anche sui social network è necessario ottenere il consenso delle persone presenti nei video o
nelle foto.
20. Si rimanda al regolamento di disciplina per la descrizione delle infrazioni e per la relativa
applicazione delle sanzioni da irrogare agli alunni in base alla gravità delle infrazioni.
1. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni
degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa
visione.
2. I docenti riceveranno individualmente i genitori, in orario antimeridiano previo appuntamento
richiesto sul diari e comunque al di fuori dell’orario di servizio. Inoltre sono previsti almeno
due incontri scuola-famiglia, uno per ciascun quadrimestre in orario pomeridiano
(ricevimenti collettivi).
3. In casi eccezionali, un docente (o un Consiglio di Classe) può convocare d'urgenza i genitori
di un alunno tramite invito scritto;
4. Per eventuali variazioni dell’orario delle lezioni (scioperi del personale scolastico, assemblee
sindacali, chiusura dei locali scolastici per consultazioni elettorali, etc...) e per informazioni
riguardanti attività extracurriculari/extrascolastiche verrà data tempestiva comunicazione
scritta alle famiglie attraverso il diario dell’alunno;
5. I genitori prenderanno visione delle schede del I quadrimestre durante un ricevimento
pomeridiano appositamente predisposto; a fine anno, le schede degli alunni verranno
consegnate in un giorno prestabilito nel mese di giugno.
6. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e,
possibilmente, con congruo anticipo. Nell’impossibilità di poter comunicare prima il servizio
erogabile, il Dirigente comunicherà la mattina stessa dello sciopero l’articolazione del
servizio scolastico. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune
disposizioni.
NORME GENERALI
1. I laboratori e le LIM con PC sono assegnati dal Dirigente Scolastico all'inizio di ogni anno
alla responsabilità di un docente che svolge funzioni di subconsegnatario ed ha il compito di
mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il
calendario d'accesso allo stesso concordandolo anche con i docenti interessati, proporre
interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc...
2. L'orario di utilizzo dei laboratori sarà affisso a cura dei responsabili.
3. Nei giorni e negli orari nei quali l’uso dell’aula non è stato assegnato ad alcuna classe , è
possibile prenotare l’uso secondo modalità concordate .
4. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del
laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di
sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente in Presidenza per
l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di individuare eventuali
responsabili.
5. Gli alunni possono usare i laboratori solo se accompagnati da un docente.
6. Ogni insegnante è tenuto ad aprire e chiudere l’aula mediante richiesta diretta e riconsegna
delle chiavi ai collaboratori scolastici. Non è ammessa la consegna delle chiavi agli alunni.
7. E’ compito del docente compilare la scheda di ingresso al laboratorio consegnatagli dal
collaboratore scolastico.
8. Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la
fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi,
competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli
alunni.
9. I laboratori e le aule devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo
del materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo
studente o al gruppo di studenti.
10. L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni
singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della
lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva
comunicazione al Dirigente Scolastico.
In particolare , alle classi presso le quali si trovano allocate le LIM , verrà assegnato un PC , che i
collaboratori addetti al piano , dopo le ore 8,10 e quindi dopo che gli alunni si saranno sistemati ai
propri posti, consegneranno al docente della 1° ora . Il docente assumerà in carico il PC e avrà
cura, terminata la propria lezione , di consegnare il PC al docente che subentra. Il passaggio di
consegna da un docente all’altro richiederà ovviamente maggiore attenzione.
I docenti che assumeranno in carico i PC e le LIM, si riterranno responsabili delle
apparecchiature e pertanto saranno tenuti a segnalare immediatamente, ai subconsegnatari
l’insorgenza di eventuali problemi. Sarà opportuno anche sensibilizzare ed educare i ragazzi al
rispetto delle “cose comuni” , individuando giornalmente tra gli alunni un responsabile ufficiale . Il
docente della 6° ora , 15 minuti prima del suono della campana dovrà disattivare e scollegare il PC
predisponendolo per il ritiro che sarà a cura del collaboratore scolastico. Qualora la classe dovesse
allontanarsi dall’aula (ad es. durante le ore di ed. motoria) il docente dovrà avvisare il collaboratore
scolastico che provvederà a chiudere a chiave la porta o a prelevare il PC.
Tutto il personale dovrà prestare la massima cura ed attenzione alle apparecchiature multimediali
che andranno usate dagli alunni solo sotto sorveglianza dei docenti.
USO DEL COMPUTER
Poiché l’aula è utilizzata da molte persone, è necessario rispettare le seguenti regole:
Accendere e spegnere correttamente i computer, .
Non modificare le impostazioni sul PC (salvaschermo, sfondo, colori, risoluzioni, suoni,
pagina iniziale di internet, account di posta elettronica …).
Segnalare eventuali malfunzionamenti al responsabile dell’aula e annotarli sull’apposito
registro.
Non spostare o eliminare dati, file e cartelle altrui.
Non salvare file di lavoro sul desktop, ma memorizzare i propri file nella cartella
“Documenti”, creando sottocartelle da nominare in modo specifico.
Non installare nuovi software.
I docenti che hanno necessità di installare programmi o applicazioni devono preventivamente
contattare il responsabile dell’aula.
INTERNET
L’accesso a Internet da parte degli alunni può avvenire solo in presenza e con il controllo di un
docente.
L’accesso a Internet, anche da parte degli adulti, può avvenire solo per motivi connessi all’attività
didattica e alla formazione.
Il docente accompagnatore, in quanto “preposto” (ai sensi della vigente normativa sulla sicurezza:
T. U. 81/08) ai rischi specifici legati all’utilizzo dei videoterminali, ha il compito di vigilare sul
corretto svolgimento delle attività e sull’utilizzo delle macchine.
USO DELLA STRUMENTAZIONE MUSICALE
L'utilizzo della strumentazione musicale in dotazione alla scuola è autorizzato da un docente
responsabile incaricato dal Dirigente Scolastico; va segnalato nell'apposito registro, ove verranno
riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell'attrezzatura, l'incaricato
provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre
sull'apposito registro la data dell'avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.
BIBLIOTECA
La biblioteca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola,
essa è accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, personale A.T.A..
1. Il Dirigente Scolastico nomina un Responsabile della biblioteca con il compito di
sovraintendere al suo funzionamento e verificare periodicamente la consistenza delle
dotazioni, i registri per il prestito, l'aggiornamento della schedatura e del catalogo.
2. Alla biblioteca della scuola si accede secondo un calendario settimanale prestabilito e
opportunamente pubblicizzato.
3. Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario, documentario,
audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell'Istituzione,
recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche
per quanto di loro competenza.
4. Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l'acquisto di materiale librario,
audiovisivo e/o informatico.
5. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie,
ecc...
6. I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 30 giorni
7. Il materiale concesso in prestito viene annotato nell'apposito registro.
8. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per
un periodo di sei mesi. I costi relativi ai libri - o altri materiali - smarriti o deteriorati
saranno sostenuti da chi ha causato il danno.
UTILIZZO DELLE INFRASTRUTTURE SPORTIVE DELL'ISTITUTO
1. Il Dirigente Scolastico nomina all'inizio dell'anno scolastico uno o più docenti responsabili
dell'area sportiva dell'Istituzione Scolastica che provvederanno alla predisposizione degli
orari di utilizzo e di funzionamento delle singole infrastrutture in orario curricolare.
2. La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per
ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le scarpe da ginnastica.
1. Le attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (fax, fotocopiatrice,
computer),possono essere utilizzate solo se necessario per le attività didattiche. É escluso
l'utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali.
2. L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato
esclusivamente al personale incaricato.
3. I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo di almeno due giorni il
materiale da riprodurre.
4. I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe,
il richiedente, il numero di fotocopie eseguite.
1. La scuola considera i viaggi d’istruzione, le visite guidate, la partecipazione a manifestazioni
culturali, la partecipazione a concorsi a campionati o gare sportive, i gemellaggi con scuole
estere parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di
conoscenza, comunicazione e socializzazione.
2. Il Consiglio di Classe prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li esamina,
verificandone la coerenza con le attività previste dalla programmazione collegiale e l’effettiva
possibilità di svolgimento e nell’ipotesi di valutazione positiva, indica gli accompagnatori,
compreso l’accompagnatore referente.
3. Se l’iniziativa interessa un’unica classe sono necessari 2 accompagnatori, se più classi, 1 ogni
15 alunni; un accompagnatore in più per ogni alunno in situazione di handicap secondo le
occorrenze. La funzione di accompagnatore può essere svolta anche, dietro autorizzazione del
DSGA, dai collaboratori scolastici. Nel designare gli accompagnatori i Consigli di classe
provvederanno ad indicare sempre un accompagnatore in più per ogni classe per subentro in
caso di imprevisto. E’ auspicabile che gli accompagnatori siano scelti all’interno del Consiglio
interessato. Se l’insegnante accompagnatore presta servizio in altre scuole è tenuto a
concordare con la Dirigenza gli eventuali impegni.
4. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe rientrano nel Piano delle uscite e
dei Viaggi Didattici della scuola.
5. Si auspica la totale partecipazione della classe. Per le visite guidate il limite numerico dei
partecipanti è pari ai 2/3 degli alunni frequentanti la classe, per il Viaggio di istruzione è pari
alla metà più uno. Al di sotto di tali soglie il Consiglio di Classe valuterà l’opportunità di
partecipare ugualmente al Viaggio di Istruzione o alla Gita e ciò al fine di offrire comunque
agli alunni che intendono partecipare , un’opportunità di conoscenza, di crescita e di
confronto.
6. Per ogni uscita o viaggio deve essere individuato un docente referente.
7. Il docente referente, dopo l’approvazione dei Consigli di classe presenta al Dirigente
Scolastico gli appositi moduli correttamente compilati e sottoscritti almeno 15 gg prima della
data di uscita o del viaggio per dare modo alla segreteria di predisporre la documentazione ed
effettuare le prenotazioni dei servizi.
8. Qualora, eccezionalmente, si offrisse l’opportunità di una visita guidata (senza pernottamento)
in occasione di mostre o altre manifestazioni culturali con scadenza non prevedibile, si
impone comunque presentare tutta la documentazione necessaria.
9. Il Consiglio dell’Istituzione Scolastica può provvedere, compatibilmente con la disponibilità
finanziaria, su richiesta scritta e motivata del Consiglio di Classe ad un contributo (massimo
50% della quota), attingendo alla quota parte del “Contributo volontario” delle famiglie.
10. Per tutti le uscite programmate nell’arco di un anno scolastico sarà possibile richiedere alle
famiglie di ciascun alunno una spesa massima di 50 euro. Dal computo di tale somma è
escluso il “viaggio d’istruzione”.
11. Per tutti gli alunni partecipanti ad “uscite” è obbligatorio acquisire il consenso scritto dei
genitori (o di chi esercita la patria potestà familiare) ai quali dovrà essere comunicato il
programma di massima con le indicazioni della località, i costi, la durata e la finalità
dell’’”uscita”,
12. Gli alunni dovranno versare la quota prevista entro e non oltre il 10° giorno prima della
partenza.
13. A norma di Legge è vietata qualsiasi gestione fuori bilancio, perciò nessun docente può ritirare
e/o utilizzare direttamente le somme raccolte per l'organizzazione delle “uscite”.
L'organizzazione e la gestione finanziaria di tali attività, rientra fra le attribuzioni del
Rappresentante di Classe che provvederà a raccogliere le quote e a versarle sul CCP o c/c
bancario della scuola.
14. La partecipazione alle “uscite” rimane limitata agli alunni e al personale della scuola. Non è
consentita di norma la partecipazione dei genitori .L’eventuale presenza dei genitori non
sostituisce la presenza obbligatoria degli insegnanti.
15. Gli accompagnatori degli alunni durante le “uscite” vanno prioritariamente individuati tra i
docenti appartenenti alle classi degli alunni che partecipano all’uscita.
16. Per le uscite a carattere sportivo è richiesta la presenza di un docente di scienze motorie.
1. Per le “uscite didattiche sul territorio” nell’ambito della Provincia di Palermo va
considerato, ove possibile, l’uso dei mezzi pubblici
2. Il numero dei partecipanti all'”uscita" (alunni e accompagnatori) nel caso questa
si effettui a mezzo pullman, deve rigorosamente corrispondere al numero dei
posti indicati dalla carta di circolazione dell'automezzo.
3. Ove non previsto nella polizza assicurativa generale, si ritiene opportuno
verificare se l’agenzia di viaggio o la ditta di autotrasporto prescelta preveda una
clausola assicurativa per eventuali rinunce a causa di eventi straordinari (per
esempio. eventi atmosferici, ecc.) che rendano impossibile l’uscita stessa con
conseguente perdita delle somme già versate all’agenzia o alla ditta di trasporti.
4. Nel presentare l’offerta l’agenzia proponente si impegna all’osservanza del
vigente regolamento sui viaggi d’istruzione.
5. I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di infortunio e
l’elenco dei numeri telefonici della scuola compreso il numero del fax.
6. Eventuali deroghe al presente regolamento possono essere autorizzate dal Consiglio
dell’Istituzione Scolastica.
7. L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola quindi
vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche.
Il Regolamento di Istituto viene adottato dal Consiglio di Istituto e rimane in vigore fino a nuove
modifiche
All. 1
Doveri e regole
L’ingresso nei locali della scuola è consentito non oltre le ore 8,00. È vietato l’accesso
nell’atrio interno alla scuola prima del suono della campana.
In caso di ritardo e comunque non oltre i dieci minuti successivi all’orario d’entrata,
l’alunno potrà essere ammesso in classe, previa autorizzazione della Dirigenza; i ritardi
(non più di cinque a quadrimestre) saranno annotati su apposita scheda a cura
dell’insegnante della prima ora e comunicati (tramite contatto telefonico o lettera scritta)
dal docente coordinatore alla famiglia qualora essi raggiungessero il numero di tre al mese.
I Consigli di classe, nell’ipotesi di ritardi reiterati, potranno prendere opportuni
provvedimenti disciplinari e, nei casi più gravi, abbassare il voto di condotta.
Alle ore 8,15 il cancello della scuola, per motivi di sicurezza verrà chiuso. L’alunno potrà
essere ammesso in classe all’inizio della seconda ora (ore 9,00) solo in caso di valida
motivazione e se accompagnato da un genitore o da chi esercita la patria potestà . Tutto ciò
dovrà essere verificato dalla Direzione, la quale provvederà ad autorizzare con apposita
procedura, l’eventuale ammissione in classe. I ritardi si sommeranno al numero
complessivo di ore di assenze annuali.
L’uscita anticipata non sarà consentita nell’ultima mezz’ora di lezione salvo casi di effettiva
e comprovata necessità; anche le uscite anticipate saranno conteggiate nelle ore di assenza
dalle lezioni.
L’uscita anticipata di un alunno per motivi personali dovrà essere richiesta: a) mediante
apposito modulo debitamente compilato e sottoscritto, dal genitore o da chi esercita la
potestà o da altra persona munita di relativa delega scritta, preventivamente formalizzata in
segreteria; b) accompagnata da copia del documento di riconoscimento in corso di validità
di delegato e delegante; c) e non superare il numero di cinque richieste a quadrimestre
L’eventuale uscita anticipata degli alunni, per determinate esigenze scolastiche, sarà
comunicata alle famiglie mediante avviso trascritto sul diario personale degli stessi. Gli
alunni che non esibiranno il suddetto avviso firmato da uno dei genitori o da chi esercita la
potestà, potranno uscire dalla scuola soltanto al termine dell’orario scolastico ordinario
(oppure insieme ad uno dei genitori o a chi esercita la potestà).
Al termine delle lezioni l’uscita degli alunni avverrà in modo ordinato, in silenzio ed in fila
per due e con la vigilanza del personale docente e ATA di turno, fino all’ingresso della
scuola. La classe che non osserverà tale disposizione, ritornerà in aula e uscirà soltanto nel
rigoroso rispetto delle suddette regole.
La giustificazione dell’assenza avverrà mediante apposito libretto, ritirato da uno dei
genitori presso la segreteria della scuola, accettata dall’insegnante della prima ora e annotata
sul registro di classe.
Gli alunni sprovvisti di giustificazione, il primo giorno verranno ammessi con riserva, il
giorno successivo la loro ammissione sarà subordinata all’autorizzazione della dirigenza e
all’obbligo di presentare la giustificazione. Qualora l’alunno si dovesse presentare a scuola
sprovvisto di giustificazione anche il terzo giorno, sarà ammesso in classe soltanto se
accompagnato dal genitore o previa autorizzazione telefonica dello stesso o di chi esercita
la patria potestà.
I periodi d’assenza pari o superiori ai cinque giorni consecutivi dovranno essere giustificati
con certificato medico.
Nei casi d’assenza prolungata o frequente la scuola provvederà ad informare la famiglia e gli
organi competenti.
In caso di malessere dell’alunno nonché in presenza di circostanze eccezionali, sarà
consentito l’uso del telefono della scuola per avvertire la famiglia.
Obblighi e divieti
Frequenza regolare e assolvimento assiduo degli impegni di studio a casa e a scuola (obbligo
di portare ogni giorno il diario e tutto quanto è necessario per il positivo svolgimento delle
attività didattiche). Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo e tutto l’occorrente per i
compiti e le lezioni e l’eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e
oggetti di valore (cellulare, MP3, I-pod, ecc.). La scuola, in ogni caso, non risponde di
eventuali furti. Alle alunne è severamente vietato portare specchietti e cosmetici.
Comportamento rispettoso nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, di tutto il personale
della scuola durante l’orario delle lezioni, in tutti gli spazi della scuola e all’esterno, durante
le attività parascolastiche compresi i viaggi d’istruzione (è dovere degli alunni accogliere il
dirigente scolastico, gli insegnanti e gli adulti in genere, alzandosi in piedi in silenzio). Tutti
devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze altrui;
saranno pertanto puniti con severità tutti gli episodi di violenza o di prevaricazione che
dovessero verificarsi tra gli alunni
L’uscita dall’aula durante le lezioni sarà consentita soltanto con il permesso dell’insegnante.
Non è consentito correre e/o gridare per i corridoi e nelle aule, come non è consentito
attardarsi ad entrare in aula.
Non è consentito recarsi in altre classi per chiedere il materiale scolastico di cui non si è
provvisti e non è consentito ai genitori,tranne casi eccezionali, chiedere di consegnare il
materiale didattico durante le ore di lezione. Tale divieto si estende anche alla consegna di
merende. Esse potranno essere consegnate eccezionalmente solo in casi di comprovata
necessità
L’abbigliamento dovrà essere sobrio, adeguato alle attività proposte e rigorosamente in linea
con il decoro dell’istituzione scolastica. L'alunno avrà cura dell’igiene della propria
persona.
Utilizzo corretto delle strutture, degli strumenti (compasso, gomma, penne, squadra, riga,
forbici, etc.) dei sussidi didattici per non arrecare danni a se stessi, a terzi e al patrimonio
della scuola (gli eventuali danni arrecati ai beni materiali e alle strutture scolastiche,
graveranno economicamente direttamente o indirettamente sui responsabili).Gli alunni
hanno il dovere di tenere l’aula in modo ordinato e di avere cura dei locali e degli arredi ad
esempio : non imbrattare banchi o muri,non attaccare gomme da masticare,non lanciare
carta dalle finestre etc.
E’ obbligo indossare per l’attività motoria tuta e scarpe da ginnastica. É vietato durante
l’attività motoria indossare orecchini, collane, bracciali, anelli, fermagli, ecc.
È vietato agli alunni uscire dall’aula durante le prime due ore di lezione, salvo casi di
comprovata necessità.
Durante i cambi d’ora gli alunni dovranno attendere in classe, non dovranno uscire dalle
aule per nessun motivo, se non con il permesso dell’insegnante uscente od entrante.
È vietato portare a scuola oggetti pericolosi o comunque estranei alle normali attività
didattiche;
È vietato tenere accesi cellulari, walkman, videotelefoni e tablet o simili durante le ore di
lezione, anche durante la ricreazione (secondo la Direttiva n° 104 del Ministro della
Pubblica Istruzione del 30 novembre 2007 ed in conformità al con D. L.gs n° 196 del 30
giugno 2003). La trasgressione comporterà il ritiro immediato dei suddetti oggetti che
saranno riconsegnati soltanto ai genitori e nei locali della presidenza.
Tablet, netbook, notebook, … potranno essere utilizzati per fini esclusivamente didattici
(consultazione di e-book; esecuzione di esercizi) solo con l’autorizzazione diretta del
docente dell’ora, collegata ad attività specificamente programmata. Tale autorizzazione
andrà rinnovata di volta in volta ed annotata sul registro di classe in modo dettagliato.
In nessun caso gli alunni potranno collegarsi al WEB tramite WIFI, utilizzando detti
strumenti elettronici.
É vietato diffondere immagini, video o foto sul web o sui social network (Facebook o
similari) se non con il consenso esplicito delle persone riprese.
È consentito fare video e foto durante recite, gite e saggi scolastici soltanto se le immagini
sono raccolte a fini personali e destinate ad un ambito familiare o amicale. Nel caso si
intendesse pubblicarle e diffonderle in rete, anche sui social network, si ricorda che la
responsabilità è personale ed è necessario ottenere il consenso esplicito delle persone
presenti nei video o nelle foto.
È stabilito il divieto di fumo, anche delle sigarette elettroniche, per TUTTI (studenti,
docenti, personale Ata, esperti esterni, genitori e chiunque sia occasionalmente presente nei
locali dell’Istituto) in tutti i locali delle due sedi della Scuola Secondaria di I grado “Ciro
Scianna” di Bagheria, ivi compresi ingresso dell’Istituto, atrio, corridoi, scale interne, scale
antincendio, ascensori, aule, uffici, archivi, biblioteca, laboratori, palestre, bagni, nonché
nelle aree all’aperto di pertinenza delle scuole. Tutto il personale in servizio ha l’obbligo
della sorveglianza e deve segnalare e/o accompagnare in presidenza chi trasgredisce.