Marisa Cavalli

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Division des Politiques linguistiques / Language Policy Division – www.coe.int/lang 1 Marisa Cavalli 1 Guida per lo sviluppo e l’attuazione di curricoli per una educazione plurilingue e interculturale comitato di redazione: J.C. Beacco, M.Cavalli, D.Coste, M.Egli Cuenat, F.Goullier, J.Panthier Sulmona, 8-9 novembre 2011

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Marisa Cavalli. Guida per lo sviluppo e l’attuazione di curricoli per una educazione plurilingue e interculturale comitato di redazione : J.C. Beacco, M.Cavalli, D.Coste, M.Egli Cuenat, F.Goullier, J.Panthier. Sulmona, 8-9 novembre 2011. 1. - PowerPoint PPT Presentation

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Marisa Cavalli

1

Guida per lo sviluppo e l’attuazione di curricoli per una educazione plurilingue e interculturale

comitato di redazione: J.C. Beacco, M.Cavalli, D.Coste, M.Egli Cuenat, F.Goullier, J.Panthier

Sulmona, 8-9 novembre 2011

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Piano dell’intervento

1. Finalità e approccio adottato 2. Principi e valori su cui fondare curricoli di Educazione Plurilingue e Interculturale (EPI)3. Modalità per creare coerenza nei curricoli di EPI4. Strumenti per elaborare curricoli di EPI5. Struttura della Guida per i curricoli

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1. FINALITA’

La Guida per i curricoli intende fornire un aiuto per

• mettere in pratica i valori e i principi dell’educazione plurilingue e interculturale

• creare una coerenza nell’insieme degli insegnamenti delle e nelle lingue

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– curricolo = un dispositivo che consente di organizzare l’apprendimento (“a plan for learning”) (Van den Akker 2006, ispiratosi a Taba 1960)

– il curricolo scolastico fa parte d'un curricolo esperienziale che non si limita alla scuola (CECR, cap.8)

UN APPROCCIO GLOBALE DEL CURRICOLO

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2. LA GUIDA OFFRE ORIENTAMENTI PER FONDARE I CURRICULI SUI PRINCIPI E SUI VALORI DELL’EDUCAZIONE PLURILINGUE E INTERCULTURALE

L’educazione plurilingue e interculturale

• parte dai repertori plurilingui e pluriculturali degli allievi segnati dalla pluralità delle lingue e delle culture delle società attuali

• è una educazione llinguistica globale, trasversale a tutte le lingue presenti nella scuola e a tutte le aree disciplinari

• persegue una doppia finalità: lo sviluppo della competenza plurilingue e interculturale e la formazione della persona

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La competenza plurilingue e interculturale

Definizione

Capacità di mobilizzare – in modo adeguato rispetto alle circostanze - il repertorio di risorse linguistiche e culturali per far fronte ai bisogni comunicativi o per interagire con l’altro e, al tempo stesso, capacità di far evolvere questo repertorio

Risorse al tempo stesso

– proprie di ogni lingua e delle relative culture

– transversali (collegamenti plurilingui e interculturali)

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3.1. LA GUIDA EVIDENZIA I LIVELLI DECISIONALI NELL’ELABORAZIONE CURRICOLARE

che occorre articolare in modo coerente (basato su Van den Akker 2006)

SUPRA: internazionale, comparativo

MACRO: nazionale (sistema educativo), stato, regione

MESO: scuola, instituzione, adattamento del programma scolastico

MICRO: classe, gruppo, sequenza di insegnamento, insegnante

NANO: individuale, personale

3. LA GUIDA OFFRE ORIENTAMENTI PER CREARE COERENZA NEI CURRICULI DI EDUCAZIONE PLURILINGUE E INTERCULTURALE

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3.2. LA GUIDA INDIVIDUA LE COMPONENTI DA PRENDERE IN CONTO NELLA PIANIFICAZIONE CURRICOLARE

FINALITÀ, OBIETTIVI, CONTENUTI, APPROCCI E ATTIVITA’, RAGGRUPPAMENTI E LUOGHI, TEMPI, MATERIALI E RISORSE, RUOLO DEGLI INSEGNANTI, COOPERAZIONI, VALUTAZIONE

Economia curricolare da raggiungere

attraverso i curricoli delle lingue come materie e delle altre materie

• per anno di insegnamento tra le lingue – coerenza orizzontale• nel tempo e per lingua – coerenza verticale

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3.3. LA GUIDA INDICA I LIVELLI DECISIONALI PIU’ FREQUENTEMENTE

SOLLECITATI RISPETTO ALLE COMPONENTI DELLA PIANIFICAZIONE

CURRICOLARE

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Componenti del lavoro curriculare ((bbaassaattoo dduu VVaann ddeenn AAkkkkeerr 22000066)) Livello più frequente

1) Finalità Per quale/i scopo/i gli allievi apprendono ?

2) Obiettivi / competenze Quali obiettivi devono raggiungere ?

3) Contenuti Che cosa devono apprendere ?

MACRO (nazione, stato, regione)

4) Approcci e attività Come devono apprendere ?

5) Raggruppamenti e luoghi Dove e con chi apprendono ?

6) Tempi Quando apprendono ? Quanto tempo hanno a disposizione ??

7) Materiali e risorse Con che cosa apprendono ?

8) Ruolo degli insegnanti Come l’insegnante promuove, avvia, organizza e facilita i loro apprendimenti ?

9) Cooperazioni Quali cooperazioni, in particolare tra gli insegnanti, sono necessarie per favorire e facilitare gli apprendimenti ?

MESO (istituzione scolastica) e MICRO (classe)

10) Valutazione Come valutare i progressi e le acquisizioni realizzati?

Da NANO (individuo) a SUPRA (internazionale)

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3.4. LA GUIDA PROPONE ALCUNE MODALITA’ DI REALIZZAZIONE DELLE

CONVERGENZE TRA LE LINGUE INSEGNATE A SCUOLA

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Due prospettive e quattro proposte per creare convergenze tra le lingue Prima prospettiva - Evoluzione del curricolo verso una migliore sinergia tra gli insegnamenti delle lingue viventi e delle lingue classiche

a) Dalla non comunicazione a un migliore coordinamento per un insegnamento più efficace

b) Verso una ricerca sistematica di coerenza ed economia nell’insegnamento

Seconda prospettiva - L’educazione plurilingue e interculturale come finalità esplicita

• EPI come finalità esplicita dell’insegnamento delle lingue viventi e classiche• La lingua di scolarizzazione come base dell’educazione plurilingue e interculturale

logica di continuità e non di rottura con le finalità del curricolo esistente

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Prima prospettiva 1 - Verso una migliore sinergia tra gli insegnamenti delle lingue viventi e classiche classiques

a) Verso un migliore coordinamento per un insegnamento più efficace

- definire insieme contenuti e competenze

- prendere accordi tra insegnanti delle diverse lingue su:

o obiettivi o progressione o approcci didattici e pedagogici o contenuti o materiali o valutazione

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Prima prospettiva 1 - Verso una migliore sinergia tra gli insegnamenti delle lingue viventi e classiche classiques

b) Verso una ricerca sistematica di coerenza e di economia

• definire le competenze in un profilo tenendo conto delle complementarietà delle competenze nelle diverse lingue

• incoraggiare i transfers

• concepire dei materiali nell'ottica della coerenza

• sviluppare l'autonomia di apprendimento

• cooperare tra insegnanti

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Prima prospettiva 2 - L’educazione plurilingue e interculturale come finalità esplicita

a) EPI come finalità esplicita dell’insegnamento delle lingue viventi e classiche

• dare un'importanza uguale agli obiettivi specifici dell'EPI

• privilegiare le competenze trasversali e riflessive

• concepire in modo globale l'insieme degli insegnamenti di e in lingua

• cooperare strettamente tra insegnanti di lingue

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Prima prospettiva 2 - L’educazione plurilingue e interculturale come finalità esplicita

b) prendere la lingua di scolarizzazione come base dell'EPI

• coordinare gli obiettivi

• prestare attenzione ai generi discorsivi e alla variazione linguistica

• utilizzare come base la lingua di scolarizzazione

• assumere in comune i repertori

• dare un peso particolare alle competenze interculturali e trasversali

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4.1. SCENARI CURRICOLARI AL SERVIZIO DI UNA EDUCAZIONE PLURILINGUE E INTERCULTURALE

4. LA GUIDA OFFRE STRUMENTI PER COSTRUIRE CURRICOLI DI EDUCAZIONE PLURILINGUE E INTERCULTURALE

Uno scenario è uno strumento e, al tempo stesso, un approccio che permette di simulare, prima della loro attuazione, dei percorsi curricolari

una forma di simulazione d’insieme dei curricoli scolastici per ognuna delle lingue e per le loro relazioni

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Si tratta, nella modalità della simulazione, di

• definire dei profili di competenze linguistiche e (inter)culturali in parte specifiche a ogni lingua, in parte trasversali (finalità e obiettivi)

• creare le basi per una coerenza orizzontale tra gli insegnamenti delle lingue (e delle altre materie)

• concepire da subito una coerenza verticale (continuità / rottura)

• articulare coerenza verticale e coerenza orizzontale

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La Guida propone

• a partire da 4 casi prototipici

1. l’introduzione di una lingua straniera nell’insegnamento primario e di una seconda lingua straniera nell’insegnamento secondario (CITE 1 et 2 CITE 3)

2. l’insegnamento delle lingue nell’insegnamento secondario professionale (formazione treiennale) (CITE 3)

3. l’insegnamento delle lingue régionali (CITE 0 à 3)

4. l’insegnamento bilingue (CITE 0 à 3)

• delle bozze di scenari

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4.2. LE ESPERIENZE DELLA PLURALITA’ LINGUISTICA E CULTURALE DA FAR VIVERE AGLI ALLIEVI

Esempio: aree di esperienza per CITE 1

a) apprendimento delle lettura e della scrittura / alfabettizzazione

b) riflessione metalinguistica e metaculturale

c) decodificazione e uso di mezzi semiotici diversi dalle lingue

d) sensibilizzazione agli scritti letterari e all’espressione personale

e) auto-valutazione e valutazione da parte dei pari

f) educazione linguistica e interculturale globale

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a) apprendimento delle lettura e della scrittura / alfabetizzazione

• acquisire consapevolezza delle differenze e delle specificità delle attività linguistiche: lettura e scrittura • scoprire e sperimentare le varie funzioni della parola scritta • “essere introdotti” nella parola scritta

• scoprire e osservare la pluralità dei sistemi grafici

• cominciare a riflettere sui generi discorsivi praticati a scuola

• fare esperienze relative alla diversità di generi e forme di alfabetizzazione in altre culture

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GLI ALUNNI IMMIGRATI

• situazione molto diversificata e complessa • eterogeneità crescente della comunità scolastiche come

tendenza di cui tener conto• duplice esigenza per questo pubblico scolastico:

Fornire strumenti che permettano loro di divenire membri autonomi, responsabili e attivi di una data comunità

Prepararli alla mobilità

4.3. ORIENTAMENTI ED AZIONI IN VISTA DELL’UGUAGLIANZA E DEL DIRITTO A UNA EDUCAZIONE DI QUALITA’

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GLI ALUNNI IMMIGRATI : misure specifiche

• Né forme di isolamento, di compartimentazione, di percorsi speciali, di classi distinte o « a parte »

• Né riduzione di programmi che li priverebbero di competenze, conoscenze e aperture al mondo offerte agli altri

MA

• STRUMENTI : risorse umane, attrezzature, ore supplementari, maggiore sostegno e attenzione personale (insegnamento individualizzato)

• QUALIFICA E FORMAZIONE PROFESSIONALE DEI DOCENTI

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• esplicitare le richieste linguistiche della Scuola

• sottolineare gli elementi di trasversalità• essere consapevoli della dimensione linguistica degli

apprendimenti• rendere accessible a tutti la possibilità di costruirsi

come attore sociale• dare a tutti la possibilità di apprendere la / in lingua 1• prevedere misure per le situazioni di ineguaglianza

4.3. ORIENTAMENTI ED AZIONI IN VISTA DELL’UGUAGLIANZA E DEL DIRITTO A UNA EDUCAZIONE DI QUALITA’

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5. STRUTTURA DELLA GUIDA PER I CURRICOLI

CAPITOLO 1

• Panoramica delle problematiche e dei principi di costruzione / miglioramento d’un curricolo

• Piste pedagogiche e didattiche per far evolvere i curricoli verso l’educazione plurilingue et interculturale (EPI)

CAPITOLO 2• Come identificare e integrare nei curricoli le diverse componenti

dell’EPI nel rispetto di quelle dell’insegnemento di ogni lingua particolare

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CAPITOLO 3

• Come progettare nel tempo la ripartizione di contenuti e obiettivi dell’EPI e far vivere esperienze significative in un curricolo di EPI

ALLEGATI• Strumenti• Liste di riferimenti

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6. Conclusioni e prospettive

La GUIDA :

• presenta una riflessione in divenire: gli approcci curricolari proposti sono ancora, in parte, da sviluppare e concretizzare

• è una prima versione di un documento che sarà sottoposto a una ampia consultazione con i paesi membri del Consiglio d’Europa

• sarà completata da studi di casi di attuazione dell’E.P.I. nei curricoli

L’integrazione dell’E.P.I. nei curricoli richiede un cambiamento di prospettiva e può parere complesso, ma può essere realizzata nella logica dei piccoli passi e in continuità con ciò che già esiste.

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Versione italiana della Guida

Rivista “Italiano LinguaDue”

www.italianolinguadue.unimi.it

dopo il 20 novembre

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a) les objectifs visésb) les formats temporels retenusc) une globalisation des heures consacrées aux languesd) des formules modulairese) des apprentissages parallèles ou décalés de langues

différentesf) des modifications de perspective et des interruptions

Introduire une variabilité dans les modes d’organisation à l’intérieur du curriculum

4. Des scénarios curriculaires au service d’une E.P.I.

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1. L’élaboration du Guide curriculums

Quelques constats du Forum politique de 2007 à propos du CECR

• réponse au besoin d’une évaluation cohérente et transparente • exploitation partielle• risques d’application normative et décontextualisée des niveaux A1-C2• risque de perte de vue des valeurs de l‘éducation plurilingue et

interculturelle • nécessité de développer une approche curriculaire

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3. Démarche pour mettre en place des curriculums pour une éducation plurilingue

et interculturelle

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• Quelles formes de répertoires plurilingues sont recherchées ?

• Quelles formes de diversification effective du choix des langues sont mises en place ?

• Quelles formes d’autonomisation des apprenants sont prévues pour leur permettre de continuer à apprendre les langues par eux-mêmes toute leur vie durant ?

Choisir des finalités éducatives pour les enseignements de langues

3. Démarche pour mettre en place des curriculums pour une E.P.I.

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3. Démarche pour mettre en place des curriculums pour une E.P.I.

Organiser les modes et zones de transversalité

• en ensembles cohérents d’activités• en matières nouvelles• par des formes d’activités favorisant les échanges• en variant le format des enseignements linguistiques• par une offre en langues étrangères ouverte • par des formes d’activités spécifiques garantissant aux

apprenants en difficulté leur droit à une éducation de qualité

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Définir des objectifs: des profils cohérents pour les langues comme matières et comme langues des autres matières

• définir des profils globaux pour l’ensemble des langues soulignant le rôle de chacune et prévoyant aussi des compétences partielles

• les spécifier par genres de discours

• définir des compétences interculturelles et réflexives, transversales aux langues

• indiquer activités / tâches impliquant le recours à d’autres langues

• se servir des descripteurs du CECR pour les langues vivantes étrangères

• élaborer, réviser ou affiner des descripteurs pour les langues de scolarisation dans leurs divers usages

3. Démarche pour mettre en place des curriculums pour une E.P.I.