Maria Pina Cirigliano · (P. Perrenoud, Costruire competenze a partire dalla scuola, Roma Anicia...
Transcript of Maria Pina Cirigliano · (P. Perrenoud, Costruire competenze a partire dalla scuola, Roma Anicia...
PERCHE’ COMPETENZE? Definizione e senso
PERCHE’ INSEGNARE ED APPRENDERE PER COMPETENZE? La normativa
PROGETTARE PER COMPETENZE : l’elaborazione di unadocumentazione progettuale di Unità di Apprendimento formative
VALUTARE E CERTIFICARE LE COMPETENZE: Predisposizione di strumenti per la valutazione delle competenze e per la documentazione e la certificazione dei processi e dei risultati di apprendimento
Maria Pina Cirigliano
La scuola fino ad ora è stata impostataprevalentemente sull’ insegnamento di saperi giàelaborati e codificati
Cosa ci viene chiesto oggi?
Perseguire l’apprendimento e quindi valutare non solo ciò che lostudente sa, ma soprattutto ciò che sa fare e come sa essere.
Maria Pina Cirigliano
Come si può fare?
Si deve agire attraverso un approccio formativo efficace che mobilita
• tutte le potenzialitàdel sapere (cognitiva, pratica, emotiva);
• le energie naturali dello studente, dell’ istituzione scolastica eformativa;
• tutte le occasioni di apprendimento pertinenti ed accessibili, interneed esterne, coerenti con il progetto.
Maria Pina Cirigliano
Si deve quindi passare
Dall’apprendimento di saperi già elaborati e codificati(conoscenze) all’acquisizione di capacità di usareconoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/ometodologiche, in situazioni di lavoro e di studio(competenze)
Maria Pina Cirigliano
Didattica e progettazione
Come e cosa progettare?
PROGRAMMA
PROGETTO
CURRICOLO
Quali differenze?
Maria Pina Cirigliano
Programma
Scansione programmata dal docente degli obiettivi e dei contenutidella disciplina in un lasso di tempo
MODALITA ORGANIZZATIVA
UNITA’ DIDATTICA
Maria Pina Cirigliano
Progetto
La progettazione è legata al contesto: soggetti, scopi, condizioni, vincolie risorse, processo e prodotto finale
MODALITA ORGANIZZATIVA
UNITA’ di APPRENDIMENTO
MODULO
Maria Pina Cirigliano
Curricolo
La progettazione di un complesso di esperienze elaborate in situazioniconcrete
MODALITA ORGANIZZATIVA
PERCORSI
Ma come prefigurare i percorsi? Da dove partire?
Maria Pina Cirigliano
Modello costruttivista
E’ centrato sulla scoperta e l’insegnante introduce i suoi allievi insituazioni selezionate o consegnate in modo tale da contenere,esplicitamente o implicitamente, dei principi o delle conoscenze cheegli vuole far loro imparare
Insegnante facilitatore
Maria Pina Cirigliano
Disciplina
Non repertorio e contenitore di informazioni, nozioni
Ma
Modello aperto che sviluppa la capacità di pensare e di applicareprocedure che costruiscono conoscenze e non informazioni in unquadro cognitivo reticolare
Ricerca di nuclei e contenuti
Maria Pina Cirigliano
Trasversalità
Interconnessione tra contenuti e linguaggi.
Organizzazione di contenuti intorno a nodi essenziali che si interconnettono in un quadro comune cognitivo in modo da attivare dispositivi generativi delle discipline, procedure e metodi.
Mettendo in gioco conoscenze, abilità, atteggiamenti
COMPETENZE
Maria Pina Cirigliano
Verso cosa deve tendere la nostra azione didattica?
dall’insegnamento
all’apprendimento per competenze;
dal programma
al curricolo per competenze;
dalle nozioni
alle competenze.
Maria Pina Cirigliano
Indicazioni 2012 infanzia e primo ciclo e competenze
COMPETENZE CHIAVE
EUROPEERaccomandazione 18.12.2006
COMPETENZE
CULTURALI DI BASE
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZEDISCIPLINE
PROFILO DELLO STUDENTE
Riordino del secondo ciclo e competenze
DM 139/07 e D.M. 9/2010
OBBLIGO DI
ISTRUZIONE
ASSI CULTURALIVi si definiscono
competenze culturali di base, articolate in abilità
e conoscenze
• LINGUAGGI
• MATEMATICO
• SCIENTIFICO
• STORICO-SOCIALE
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZADa conseguire
all’interno di tutti gli assi culturali
• COMUNICARE
• RISOLVERE PROBLEMI
• COLLABORARE E PARTECIPARE
• AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
• IMPARARE A IMPARARE
• PROGETTARE
• ACQUISIRE E INTERPRETARE L’INFORMAZIONE
• INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
RIORDINO SECONDO CICLO
DPR 87/2010 PROFESSIONALI
DPR 88/2010 TECNICI
DPR 89/2010 LICEI
COMPETENZE CULTURALI
COMUNI E DI INDIRIZZO
LINEE GUIDA TECNICI E
PROFESSIONALI
COMPETENZE ARTICOLATE IN
ABILITA’ E CONOSCENZE
RIFERITE ALLE DISCIPLINE
COMPETENZE
ORGANIZZATE IN 5 AREE
CULTURALI E SPECIFICHE
PER INDIRIZZO
INDICAZIONI LICEI
O.S.A. PER
DISCIPLINE
CERTIFICAZIONE
COMPETENZE EQF
I I
I •
Competenza: una definizione condivisa
La Commissione Europea ha adottato i termini competenzee competenze chiave preferendolo a competenze di base, inquanto quest’ultimo è generalmente riferito alle capacità dibase nella lettura, scrittura e calcolo. Il termine“competenza”, nel contesto europeo, è stato invece riferitoa una “combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamentiappropriati al contesto”. Allo stesso tempo, le “competenzechiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per larealizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva,l’inclusione sociale e l’occupazione”.
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio18.12.2006
Competenza: una definizione condivisa
Dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio diistruzione o di formazione e servire come base al proseguimentodell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della formazionepermanente. Si riferiscono, dunque, a tre aspetti fondamentali dellavita di ciascuna persona:
• la realizzazione e la crescita personale (capitale culturale);• la cittadinanza attiva e l’integrazione (capitale sociale);• la capacità di inserimento professionale (capitale umano).
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio18.12.2006
Le otto competenze chiave per la cittadinanza e l’apprendimento permanente
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006
1. Comunicazione nella madrelingua; 2. Comunicazione nelle lingue straniere; 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza
e tecnologia; 4. Competenza digitale; 5. Imparare ad imparare; 6. Competenze sociali e civiche; 7. Spirito di iniziativa e intraprendenza; 8. Consapevolezza ed espressione culturale.
Competenza: una definizione condivisa
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 23.04.2008
• “ Conoscenze ” : indicano il risultato dell ’ assimilazione diinformazioni attraverso l ’ apprendimento. Le conoscenze sonol’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settoredi studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teorichee/o pratiche.
• “Abilità” indicano le capacità di applicare conoscenze e di usareknow-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; leabilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico,intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale el’uso di metodi, materiali, strumenti).
• “ Competenze ” indicano la comprovata capacità di usareconoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche,in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionalee/o personale; le competenze sono descritte in termine diresponsabilità e autonomia.
APPRENDERE PER COMPETENZE
CONOSCENZE SAPERE CONOSCENZE DICHIARATIVE (sapere cosa)
CONOSCENZE PROCEDURALI
(sapere come)
CONOSCENZE CONDIZIONALI
(sapere dove/quando/perché)
ABILITA’ SAPER FARE
CONDOTTE PRATICHE
PROCEDURE D’AZIONE
CONSAPEVOLEZZA DELL’AZIONE
DISPOSIZIONI AD AGIRE
SAPER ESSERE
FATTORI MOTIVAZIONALI
FATTORI ATTRIBUZIONALI
FATTORI METACOGNITIVI
MODALITÀ DI RELAZIONE
COMPETENZE SAPER AGIRE
USO DEL SAPERE IN FUNZIONE DEL COMPITO E DEL CONTESTO
LA NATURA DELL’INSEGNAMENTO
SAPERE SCOLASTICO SAPERE REALE
astratto concreto
analitico globale
sistematico intuitivo
logico pratico
generale particolare
individuale sociale
rigido flessibile
LE QUATTRO DISCONTINUITA ’
la scuola richiede prestazioni individuali, mentre il lavoro mentale all’esterno è spesso condiviso socialmente;
LA NATURA DELL’INSEGNAMENTO
la scuola richiede un pensiero privo di supporti, mentre fuori ci si avvale di strumenti cognitivi o artefatti;
la scuola coltiva il pensiero simbolico, nel senso che lavora su simboli, mentre fuori della scuola la mente è sempre direttamente alle prese con oggetti e situazioni;
a scuola si insegnano capacità e conoscenze generali, mentre nelle attività esterne dominano competenze specifiche, legate alla situazione [Resnick, 1995]
LA SFIDA PER IL SAPERE SCOLASTICO
la differenza sta nella gestione della discontinuita’
centralità dell’insegnamento centralità dell ’appre ndimento
LA NATURA DELL’INSEGNAMENTO
DUE LOGICHE DI INSEGNAMENTO A CONFRONTO
Centralità dell’insegnamento Centralità dell’apprendimento
La conoscenza come prodotto predefinito,
materia inerte
La conoscenza come processo elaborativo,
materia viva
La conoscenza viene frammentata in parti per
facilitare l’assimilazione
La conoscenza viene vista nelle sue reciproche
relazioni
Lo studente riproduce la conoscenza Lo studente produce la conoscenza
Organizzato intorno a contenuti Organizzato intorno a problemi
Strutturato e uniforme Differenziato e regolato sulla persona
Prevede un percorso lineare insegnante-
conoscenza-studente
Prevede un percorso ricorsivo insegnante-
conoscenza-studente
Usa il libro come strumento principe Usa fonti e materiali diversi
Procede in modo individualistico Procede in modo cooperativo
INSEGNAMENTO E APPRENDERE PER COMPETENZE
QUALI SFIDE PER L’INSEGNAMENTO?
CONSIDERARE I SAPERI COME RISORSE DA MOBILITARE
LAVORARE PER SITUAZIONI-PROBLEMA
NEGOZIARE PROGETTI FORMATIVI CON I PROPRI ALLIEVI
ADOTTARE UNA PIANIFICAZIONE FLESSIBILE
PRATICARE UNA VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO
ANDARE VERSO UNA MINORE CHIUSURA DISCIPLINARE
“Se si cambiano solo i programmi che figurano nei documenti, senza scalfire
quelli che sono nelle teste, l’approccio per competenze non ha nessun futuro”
(P. Perrenoud, Costruire competenze a partire dalla scuola, Roma Anicia 2003)
QUALE IDEA DI APPRENDIMENTO?
“Un ambiente di apprendimento dovrebbe offrire rappresentazioni multiple della realtà, nonsemplificandola ma rispettando la sua naturale complessità che prende forma nella molteplicità dipercorsi e alternative (apprendimento come processo non lineare). Dovrebbe sostenere la costruzioneattiva (apprendimento come processo costruttivo e intenzionale) e collaborativa della conoscenza,attraverso la negoziazione sociale (apprendimento come processo sociale), più che la sua sempliceriproduzione. Dovrebbe poi alimentare pratiche riflessive (apprendimento come processoautoriflessivo), proponendo compiti autentici e contestualizzando gli apprendimenti (apprendimentocome processo situato)”
[Johnassen, 1997]
ATTIVITA ’DELL’ALLIEVO
PRINCIPI METODOLOGICI
AFFRONTARE SITUAZIONI
PROBLEMATICHE
• PROPORRE SITUAZIONI COMPLESSE, REALISTICHE, SFIDANTI
GESTIRE RISORSE DIVERSIFICATE
• CONSIDERARE I SAPERI DISCIPLINARI COME RISORSE DA MOBILITARE• PREDISPORRE AMBIENTI DI APPRENDIMENTO• FAVORIRE L’APERTURA VERSO L’ESTERNO• AIUTARE A GESTIRE LE INFORMAZIONI
AGIRE • STRUTTURARE I PERCORSI IN BASE ALLE ATTIVITA ’ DEGI ALLIEVI• TENDERE A PRODOTTI SIGNIFICATIVI• ORGANIZZARE COMUNICAZIONI DA PARTE DEGLI ALLIEVI• LASCIARE AGLI ALLIEVI SPAZI DI DECISIONE SULLA REALIZZAZIONE DEI COMPITI• ADATTARE LE ATTIVITA ’AL GRADO DI COMPLESSITA’ADEGUATO AGLI ALLIEVI
QUALE IDEA DI INSEGNAMENTO?
ATTIVITA’DELL’ALLIEVO
PRINCIPI METODOLOGICI
INTERAGIRE • STIMOLARE L’INTERAZIONE SOCIALE COME RISORSA PER L’APPRENDIMENTO• PREVEDERE E DEFINIRE RUOLI NEL GRUPPO
RIFLETTERE • PROMUOVERE RIFLESSIONE E CONSAPEVOLEZZA SUI PROCESSI E SUI PRODOTTI DEL LAVORO DIDATTICO
VALUTARE • COINVOLGERE GLI ALLIEVI NELLA VALUTAZIONE DEL PROPRIO APPRENDIMENTO• ADOTTARE UNA VALUTAZIONE DINAMICA E REGOLATIVA
STRUTTURARE LE CONOSCENZE
• PREVEDERE MOMENTI DI LAVORO PERSONALE• CONSOLIDARE NEGLI ALLIEVI LE STRATEGIE DI PROGETTAZIONE CONTROLLO DELL’APPRENDIMENTO• PROPORRE ORGANIZZATORI ANTICIPATI DELL’APPREND.
INTEGRARE • PROPORRE COMPITI CHE AIUTINO A STABILIRE LEGAMI FRA LE CONOSCENZE• FARE EMERGERE LE PRECONOSCENZE IN RELAZIONE AI NUOVI SAPERI
ATTIVITA ’DELL’ALLIEVO
PRINCIPI METODOLOGICI
COSTRUIRE SIGNIFICATI
• AIUTARE L’ALLIEVO AD ATTRIBUIRE SENSO ALL’APPRENDIMENTO• PROMUOVERE MOTIVAZIONI INTRINSECHE, DI APPRENDIMENTO E PRODUZIONE
TRASFERIRE LE CONOSCENZE
• RICHIAMARE I CONTESTI DI VITA REALE IN CUI UTILIZZARE I PROPRI SAPERI• AIUTARE GLI ALLIEVI A MOBILITARE I PROPRI SAPERI DI FRONTE A PROBLEMI• METTERE ALLA PROVA L’ALLIEVO DI FRONTE A SITUAZIONI INEDITE•PROPORRE MATERIALI CHE FAVORISCANO IL TRANSFERT
ESSERE ACCOMPAGNATO
• SOSTENERE L’ALLIEVO SUL PIANO COGNITIVO ED EMOTIVO• RITRARSI GRADUALMENTE PER SVILUPPARE L’AUTONOMIA DELL’ALLIEVO
PROGETTARE UN PROGETTO DIDATTICO INTEGRATO
DEFINIRE LA COMPETENZA ATTESA
PRECISARE GLI APPRENDIMENTI CHE SI VOGLIONO INTEGRARE
SCEGLIERE UNA SITUAZIONE-PROBLEMA (centrata sull’allievo, basata sulla mobilitazione di un insieme integrato di risorse, implicante l’esercizio
diretto della competenza attesa, significativa, sfidante)
STRUTTURARE LE MODALITA’ DI REALIZZAZIONE- ciò che fanno gli allievi- ciò che fa l’insegnante
- il materiale a disposizione degli allievi- la consegna data agli allievi
- la modalità di lavoro-- le fasi di lavoro
- gli ostacoli da evitare- ……………
QUALE IDEA DI PROGETTAZIONE?
CARATTERISTICHE DELLA COMPETENZA
• Un’integrazione di conoscenze e abilità e capacità personali,sociali, metodologiche
• Mobilitazione di risorse cognitive, pratiche, metacognitive,personali, sociali, per gestire situazioni e risolvere problemiin contesti significativi
• “Sapere agito” che si può vedere solo in atto
• E’ una dimensione della persona
Aspetti fondamentali della didattica per competenze
Centralità del discente e del processo di apprendimento
Docente come mediatore e facilitatore
Assunzione di responsabilità educativa del docente/educatore
Flessibilità didattica: utilizzo di mediatori diversi e flessibili
Apprendimento sociale: peer-tutoring, laboratorialità, gruppi cooperativi;discussione
Valorizzazione dell’esperienza attiva, concreta, in contesti significativi veri overosimili dell’allievo
Aspetti fondamentali della didattica per competenze
Attenzione ai processi metodologici e strategici
Acquisizione di una modalità riflessiva per rappresentare l’esperienza, attribuirle significato,acquisire metacognizione
Attenzione agli aspetti affettivo-emotivi e relazionalidell’apprendimento
Attribuzione di autonomia e responsabilità all’allievo attraverso i compiti significativi e le unità di apprendimento
Anche nella quotidianità e nella «didattica ordinaria» è opportuno problematizzare, coinvolgere gliallievi, contestualizzare nell’esperienza, dare senso all’apprendimento
Integrazione dei saperi che insieme concorrono a costruire competenze attraversol’esperienza e la riflessione
Unità didattica vs unità di apprendimentoUNITÀ DIDATTICA
• Centrata prevalentemente sugli obiettivi di insegnamento
• Centralità del docente e della sua attività
• Centratura sulla disciplina
UNITÀ DI APPRENDIMENTO
• Centrata sull’apprendimento e sull’acquisizione di competenze
• Centralità dell’allievo e della sua azione autonoma e responsabile
• Centratura sulle competenze attraverso l’integrazione dei saperi
• Valorizza il problem solving, l’apprendimento sociale e il compito/prodottoin contesto significativo
Pillole di didattica
PARTIRE DALLE CONOSCENZE SPONTANEE:
ESPLICITARE IL RISULTATO ATTESO IN TERMINI DI CONOSCENZASCIENTIFICA
UTILIZZARE MEDIATORI DIDATTICI DIVERSI, STRUTTURARE COMPITIATTIVI, DOVE ESERCITARE ESPERIENZA E RISOLVERE PROBLEMI
Integrazione dei saperi
Le discipline sono punti di vista sulla realtà, ma da sole, non laspiegano
Per risolvere efficacemente problemi bisogna mettere in relazionesaperi diversi
L’integrazione dei saperi si sviluppa nell’analisi e nella gestione disituazioni e problemi concreti
Non si effettua tramite i contenuti, ma attraverso concetti e problemie soprattutto fornendo i metodi per reperire, organizzare, recuperarele conoscenze; agire nella realtà per analizzarla e trasformarla; chiavidi lettura per interpretare criticamente i fenomeni, risolvere problemie prendere decisioni
Importanza delle competenze sociali, metacognitive, metodologiche
Le competenze di base riferite alle discipline, non riescono a spiegarele competenze chiave sociali e civiche, metodologiche e metacognitive(Imparare a imparare, Competenze sociali e civiche, Spirito diiniziativa e intaprendenza)
Tuttavia esse sono irrinunciabili per la convivenza e per permettere ilpassaggio dalla conoscenza all’azione
Esse possono essere declinate in competenze di base, abilità econoscenze, facendo riferimento alla ricerca sulle abilità sociali e sullametacognizione.
Verificare e valutare competenze
38
La competenza non è un oggetto fisico
Si vede solo in quanto “sapere agito”
E’ necessario mettere gli alunni in condizione di svolgere compiti significativi che prevedano:
la soluzione di un problema
la messa a punto di un prodotto materiale o immateriale
utilizzando le conoscenze, le abilità, le capacità personali, sociali, metodologiche inloro possesso
o reperendone di nuove
IN AUTONOMIA E RESPONSABILITA’
Le condizioni del compito
Il compito può essere svolto individualmente, in coppia o in gruppo
Prevede la realizzazione di un prodotto, materiale o immateriale, comunquetangibile, che serve ad esercitare ed accrescere abilità, mobilitare e reperireconoscenze e mettere in atto competenze
Deve essere un po’ più difficile delle conoscenze e delle abilità possedute, permobilitare la capacità di problem solving e di riflessione
Deve mobilitare l’esperienza attiva dell’allievo
Prevede un ’ attività continua di riflessione-ricostruzione-autovalutazione,prima, durante e dopo il lavoro. Si può prevedere una relazione finalescritta/orale con funzione di riflessione-ricostruzione-autovalutazione, cheserve anche ai docenti per la valutazione individuale
Contiene a monte i criteri per la sua valutazione (come verrà valutato e chepeso avrà nell’economia della valutazione generale)
Compiti significativi e unità di apprendimento
COMPITO
SIGNIFICATIVOUNITÀ DI
APPRENDIMENTO
Attività che il docente assegna agli allievi da svolgere in autonomia per esercitare competenze
È relativamente semplice e impiega tempi brevi
L’unità di apprendimento è un modulo formativo di complessità e durata variabile
Può coinvolgere da un solo docente a tutto il consiglio di classe, a seconda della complessità
Può coinvolgere anche un solo insegnante e le competenze in cui è coinvolta prevalentemente la sua disciplina
Si propone di “allenare” più competenze attraverso diversi compiti significativi e la realizzazione di prodotti
Focus delle attività
Sia i compiti che le UDA implicano la soluzione di un problema, l’affrontaresituazioni, il gestire progetti, il produrre qualcosa.
Il focus del compito e dell’UDA sono le competenze da attivare; il prodottofinale è unicamente il veicolo efficace.
Nella costruzione dei compiti e delle UDA:
1.si individuano le competenze da attivare
2.si scelgono le attività e i prodotti funzionali al loro perseguimento, nonbanali, poiché servono a mobilitare e accrescere conoscenze, abilità ecompetenze.
Compiti e UDA devono contenere i criteri, i metodi e gli strumenti di verifica evalutazione
Avvertenze
• La competenza è una dimensione evolutiva che si sviluppa in tempi medio-lunghi
• Un compito o poche UDA non consentono di trarre conclusioni sul livello dicompetenza
• Sono necessari diversi elementi di valutazione nel tempo e in condizione econtesti differenti per potere estrapolare un profilo dell’allievo che permettadi trarre conclusioni sul suo livello di competenza
Quali sono quindi le finalitàdella didattica per competenze?
•Fornire ai giovani una proposta culturale adeguata al nostro tempo, europea, aperta al contesto.
•Sostenere un apprendimento degli studenti efficace e documentato, utile e dotato di senso, in una prospettiva di maggiore responsabilità e protagonismo.
•Valorizzare la comunità educativa e l’organizzazione come risorsa per l’apprendimento
Maria Pina Cirigliano
Quali sviluppi un approccio per competenze comporta in rapporto alle modalità della
progettazione formativa?
Maria Pina Cirigliano
QUALE PROGETTAZIONE?
La progettazione degli interventi formativi si fonda sulla capacità di pensarestrategicamente, correlando i fattori complessi dell’apprendimento e dell’insegnamento,nell'organizzazione:
- degli ambienti
- delle attività
- nella scelta delle priorità
- nella produzione dei materiali
- nella verifica dei risultati
- nella valutazione dell'impatto dell’offerta formativa
- nell'analisi degli effetti a medio e lungo termine.
La progettazione è, conseguentemente, l’insieme delle attività volte ad organizzare inmodo sistematico le risorse umane e materiali, intellettuali e tecnologiche, disponibili oaccessibili, finalizzate alla produzione di modelli operativi di interventi didattici.
Maria Pina Cirigliano
Ma cosa caratterizza un curricolo per competenze?
Si risolve nella sostituzione di qualche intestazione di colonna o di riga da
“conoscenze” a“competenze, da“obiettivi di apprendimento” a“traguardi di
sviluppo”, ecc. oppure comporta una rielaborazione dell’intero schema progettuale
sotteso al progetto didattico della scuola e delle singole classi?
Maria Pina Cirigliano
Nella scuola le capacità degli alunni diventano competenze personali grazie agliinterventi di mediazione didattica che mettono l’alunno in grado di avvalersi,all’interno delle situazioni contingenti, di conoscenze e di abilità.
Le competenze, allora, indicano ciò che l’alunno è effettivamente capace di fare, dipensare, di agire, in un tempo definito e in un luogo determinato, nell’unità del suoessere persona, davanti alla complessità unitaria dei problemi e delle situazioni chesi trova ad affrontare e a risolvere.
Da ciò deriva che le competenze vanno oltre l’essere potenziale della persona, inquanto esprimono la forma dell’essere attuale nelle diverse contingenze date
Maria Pina Cirigliano
progettare per competenze
significa
Creare le condizioni per consentire ad ogni alunno di realizzarepienamente le sue capacità non solo nel modo di comprendere e riferirema, soprattutto, nel dimostrare, attraverso i comportamenti oggettivi cheadotta, quello che effettivamente ha imparato a fare, a pensare e a direnel percorso formativo dalla scuola dell'infanzia in poi …»
«Progettare un percorso che, partendo dalla valorizzazionedell’apprendimento centrato sull’esperienza, offra agli alunni glistrumenti per sviluppare competenze chiave utili nella vita adulta, dandosenso a ciò che apprendono.»
Maria Pina Cirigliano
Il Progetto didattico, inteso come «Un percorso di insegnamento-apprendimento (dotato di obiettivi, procedure didattiche, modi divalutazione) centrato su una tematica di una certa ampiezza, per lopiù di carattere extracurricolare (attinta dal mondo,dall’esperienza) e che, per la sua intrinseca complessità, richiedeuna trattazione curricolare»;
si pone quindi al punto di intersezione tra una strategia induttiva,basata su un approccio euristico ed esplorativo al sapere, e unastruttura molare, che mira a rappresentare il percorso didatticonella sua complessità.
Maria Pina Cirigliano
In questa accezione il Progetto didattico tende a riassumere in sé alcune delle
prerogative proprie di un approccio per competenze:
• si fonda su una strategia induttiva, per la quale il percorso didattico muove
dall’esperienza reale e tende a utilizzare i saperi disciplinari come strumenti di
comprensione del mondo reale;
•assume una struttura molare, evitando di ridurre la realtà alle sue componenti
elementari e assumendola nella sua complessità, in chiave pluridisciplinare.
Di contrasto, i Moduli didattici e le Unità didattiche possono essere ricondotti a una
doppia articolazione (il corso articolato in moduli, a loro volta articolati in unità
didattiche) di una medesima strategia didattica, quella deduttiva appunto, che
richiama alcune prerogative proprie dell’insegnamento tradizionale, in particolare
il muovere dalla struttura del sapere e considerare il percorso didattico come
funzionale al perseguimento degli obiettivi di conoscenza stabiliti.
Maria Pina Cirigliano
IN SINTESI
Elaborare un curricolo di scuola secondo un approccio per competenze
richiede, quindi, non solo di riformulare gli obiettivi in termini di competenze
bensì di rivoltare la struttura stessa del curricolo, organizzandola per progetti
didattici (o comunque si vogliano chiamare le unità di base del curricolo
basate su una struttura molare e su una strategia induttiva). Ciò ovviamente
richiede di ripensare non solo la struttura formale del curricolo, ma anche i
modi con cui organizzare il setting didattico, con cui gestire la relazione tra
insegnante e allievi, con cui esercitare la mediazione didattica. Risulta quindi
necessaria una didattica per competenze.
Maria Pina Cirigliano