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Lunedì 22 Dicembre 2014 IL GIORNALE DELL’ECONOMIA REALE www.ilsole24ore.com t @ 24ImpresaTerr Bilanci ai raggi X. La società di consulenza K Finance ha esaminato le performance di 36mila società con fatturato superiore a 5 milioni Valore al top per salute, utility e turismo Premiata l’eccellenza italiana grazie a export, conti in ordine e capacità di svoltare PAGINA A CURA DI Chiara Bussi p L’industria della salute fa qua- si centro, seguita a breve distanza da utilities e tempo libero. Lonta- ni dall’obiettivo oil&gas, materie prime ed edilizia. Lo rivela la «Classifica sull’attrattività dei settori» elaborata da K Finance, partner equity markets di Borsa Italiana, sulla base dei bilanci (non consolidati) relativi al 2013, gli ultimi disponibili. La società di consulenza ha passato ai raggi X un campione di circa 36mila im- prese con sede legale in Italia e un fatturato superiore a 5 milioni suddivise in 18 settori. Uno scree- ning accurato per esaminare in controluce l’evoluzione dei rica- vi rispetto all’anno precedente, la redditività e l’indebitamento. Il risultato è un indice equiponde- rato che ha dato vita a una sorta di «bersaglio dell’attrattività». Al contrario di quanto avviene con il gioco delle freccette, però, in que- sto caso più basso è il punteggio, maggiore è l’appealIl settore della salute, che com- prende farmaceutica e biomedi- cale, guadagna cinque posizioni rispetto all’edizione precedente e ottiene la medaglia d’oro. Il comparto è primo (a pari merito con le utilities) nella classifica della redditività (9% rispetto a un valore mediano del 7%), terzo per fatturato, insieme alla moda (+2,9% contro il +0,2% dell’intero campione) e mostra un indebita- mento sotto controllo (3,5% ri- spetto al 7% di tutte le imprese esaminate). Non è sorpreso il presidente di Farmindustria, Massimo Scacca- barozzi: «Il nostro è un settore che investe, innova, crea posti di lavoro e ha una forte vocazione internazionale. Questo governo ne ha compreso il valore econo- mico e per la prima volta da dieci anni a questa parte nella legge di Stabilità 2015 non ha ridotto la spesa farmaceutica. L’intenzione delle Regioni di ridurla di un mi- liardo rappresenterebbe invece un rischio significativo per il comparto». Le utilities, medaglia d’oro lo scorso anno, salgono ancora sul podio, anche se questa volta de- vono accontentarsi dell’argento, a causa di un fatturato anemico, ma forti di una buona redditività. «Il nostro settore, che eroga ser- vizi essenziali per i cittadini - af- ferma il presidente di Federutili- ty, Giovanni Valotti - esprime grandi potenzialità in termini di crescita di Pil e di occupazione. Ma perché questi si attuino oc- corrono investimenti. Guardia- mo con interesse al piano Juncker e al contributo che potrà venire dalla Cassa depositi e prestiti e dalla Bei». Il futuro delle aziende del- l’energia elettrica e del gas, prose- gue Valotti, «verrà dallo sviluppo tecnologico». Per quelle del set- tore idrico «la nascita di una rego- lazione nazionale ha dato un as- setto stabile, consentendo un re- cupero di credibilità verso il si- stema finanziario. Qui - aggiunge - l’attrattività delle imprese potrà essere favorita dal consolida- mento». Fa inoltre uno scatto in avanti di tre punti e balza al terzo posto l’industria del turismo e della fi- liera del tempo libero, con ricavi in rialzo dell’1,7% e un indebita- mento sotto il valore mediano. «A creare valore - sottolinea il presidente di Federturismo, Ren- zo Iorio - sono state le imprese che hanno saputo sfruttare le po- tenzialità del canale internet per la distribuzione e hanno saputo attirare clientela straniera. Per lo- ro la crescita è stata in alcuni casi persino a doppia cifra. Questa tendenza è stata osservata anche nel 2014, che complessivamente è stato un anno positivo». Per il 2015 Iorio auspica «un effetto-calami- ta dell’Expo», nell’area milanese ma anche nelle città a essa colle- gate dalle rotte dell’alta velocità. Buoni segnali dal manifatturie- ro, che si situa al quarto posto, grazie soprattutto alla spinta ver- so l’estero di meccanica ed elet- tronica. Nel gruppo di mezzo si si- tuano invece la moda, l’agroali- mentare e il settore alimentare. «La ricerca - spiega l’amministra- tore delegato di K Finance, Filip- po Guicciardi - certifica la rivinci- ta dell’eccellenza italiana, un mo- dello esportabile nel mondo che supera il concetto tradizionale di made in Italy. A guidare la cresci- ta è ancora l’export: traina il setto- re della salute, vero settore antici- clico, ma anche la moda e l’agroa- limentare spinto dalla buona per- formance del microsettore vinicolo. Il comparto alimentare, dopo le difficoltà del 2012, ha di- mostrato di sapersi ristrutturare recuperando redditività e ridu- cendo l’indebitamento». La maglia nera va al settore del petrolio e del gas naturale, ancora oggi sotto pressione in seguito al- l’andamento del prezzo del greg- gio, mentre perdura la crisi del- l’edilizia. «Colpa - spiega il presi- dente dell’Ance, Paolo Buzzetti - di un mix letale tra ritardi dei pa- gamenti della pubblica ammini- strazione, crediti bancari con il contagocce e investimenti in ca- lo. La situazione non sarà rosea nemmeno nel 2015» (si veda Il So- le 24 Ore del 19 dicembre). Rispetto alle due precedenti edizioni che fotografavano il mo- mento più buio della crisi si inizia però a intravedere un timido spi- raglio di luce. Il fatturato delle im- prese monitorate arresta la disce- sa ed è stabile, l’Ebitda si è ridotto e l’indebitamente è diminuito. «La crisi - osserva Guicciardi - ha portato con sé una contrazione dei margini, ma anche una signifi- cativa attenzione alla gestione fi- nanziaria a causa del credit crun- ch». Non solo: oltre 25mila impre- se (il 70% circa del campione) nel 2013 hanno incrementato il patri- monio netto per cogliere i vantag- gi fiscali introdotti dal governo, come l’Ace, o per avere spalle più larghe e cercare canali di finan- ziamento alternativo alle banche. La classifica, conclude l’ammi- nistratore delegato di K Finance, «conferma che ormai è in atto un graduale ritorno a una nuova nor- malità con cui dovremo fare i conti, perché sarà difficile ritro- vare i livelli pre-crisi». © RIPRODUZIONE RISERVATA CONSUMI Private label: per la prima volta le vendite frenano la loro corsa Enrico Netti u pagina 15 COSTRUZIONI Grandi opere nel mondo: nel 2015 calano gli investimenti Cappellini u pagina 17 CLASSIFICHE Singapore incoronata città globale del futuro u pagina 17 Più basso è il punteggio, più alta la creazione di valore. Il ranking 2013 dei settori è il risultato dell’equi-ponderazione di tre indici: variazione del fatturato nel biennio 2012-2013, redditività 2013 (Ebitda/ricavi) e indebitamento finanziario 2013 (posizione finanziaria netta/ricavi). Vengono indicati la posizione in classifica e il punteggio ottenuto SALUTE 4,3 UTILITIES 5,3 VIAGGI E TEMPO LIBERO 5,7 INDUSTRIA 6,0 TELECOMUNICAZIONI 6,7 TECNOLOGIA 8,0 MODA, PRODUZIONE PER LA CASA, PERSONA 8,7 MEDIA ED EDITORIA 9,0 AGRO- ALIMENTARE 9,3 AUTOMOBILI E COMPONENTISTICA 9,7 ALIMENTARI 10,0 SERVIZI 10,3 COMMERCIO 11,3 CHIMICA 11,3 EDILIZIA E MATERIALI 11,7 MATERIE PRIME 11,7 PETROLIO E GAS NATURALE 14,0 2 1 7 8 17 12 6 5 16 10 11 4 9 14 3 15 SALUTE 4,3 0 Ranking Indice Settore Fonte: K Finance 13 Il «bersaglio» dell’attrattività I tre indicatori Le performance dei settori Fonte: K Finance IL TREND Un terzo delle società ha adottato misure per il rafforzamento del patrimonio così da poter cogliere nuove opportunità Le aziende. I casi di Sestrieres e Aboca che partecipano al progettto Elite Dallo sci agli integratori l’innovazione premia p  Guarda con il fiato sospeso alla stagione sciistica 2014-2015, ma ha alle spalle ben nove anni di crescita ininterrotta. È il caso di Sestrieres, la società che ge- stisce gli impianti della «Via Lattea» in provincia di Torino, rappresentante del settore «viaggi e tempo libero» che nel- la ricerca di K Finance si è situa- to al terzo posto. Il biglietto da visita nell’eser- cizio 2013/2014 è stato un fattura- to gestionale consolidato pari a 30,4 milioni, un Ebitda del 32,98% e fino a 267 dipendenti nella stagione invernale. «Il no- stro punto di forza- spiega il pre- sidente Giovanni Brasso - è lo sci itinerante che riesce ad attirare la clientela straniera. La campa- gna di vendite per quest’anno ha già portato a una crescita del 6% circa e a una copertura alber- ghiera con i tour operator del 17 per cento. Per il futuro vogliamo sviluppare sempre di più la no- stra offerta nell’ospitalità e nel dopo-sci». Per crescere e “son- dare” il mondo della finanza Se- strieres sta partecipando al pro- getto Elite avviato nel 2012 da Borsa Italiana. «Per fare il salto dimensionale - sottolinea Bras- so - siamo pronti a valutare pos- sibili alleanze o acquisizioni». A oltre 300 chilometri di di- stanza, precisamente a Sanse- polcro in provincia di Arezzo, si trova Aboca, leader nel mercato italiano degli integratori ali- mentari e dispositivi medici a base di complessi molecolari ve- getali, che rappresenta il settore della salute, medaglia d’oro nel- la ricerca di K Finance. «Il nostro tratto distintivo - spiega il diret- tore generale Massimo Mercati - sono gli investimenti in Ricer- ca e Sviluppo e in risorse umane, oltre a un focus particolare sul- l’export che dovrebbero con- sentirci una crescita del fattura- to del 14% nel 2014 rispetto al 2013 oltre 105 milioni». A riprova del dinamismo dell’azienda sono i 32 brevetti nazionali e interna- zionali e i 13 Paesi di esportazio- ne. Anche Aboca ha imboccato la strada di Elite. «La quotazione - dice Mercati - potrebbe essere una delle opzioni per il futuro, ma solo quando avremo rag- giunto le dimensioni adeguate». La performance positiva di molte delle aziende presenti nel campione dell’analisi di K Fi- nance, sottolinea Barbara Lun- ghi, responsabile mercati Pmi per Borsa Italiana «è determina- ta in molti casi dal valore che il mercato riconosce alle aziende italiane di qualità nel “saper fare italiano” e “saper fare italiano di qualità. Questo apprezzamento rappresenta un asset intangibi- le, trasversale ai vari settori, che è capace di configurarsi come driver di crescita importante per le Pmi del nostro Paese». Dalla ricerca di K Finance, rileva Lunghi «emerge che nel 2013 un numero davvero importante di aziende ha deciso di patrimonia- lizzarsi, a riprova di una mutata sensibilità delle Pmi italiane». All’esigenza e all’affiancamento delle piccole e medie imprese nella valutazione delle diverse fonti di finanziamento disponi- bili per finanziare la crescita ri- sponde proprio Elite, esportato prima in Inghilterra e ora anche nel resto d'Europa. «Elite - ricor- da Lunghi - è stato infatti indica- to come best practice in una re- cente comunicazione della Commissione Ue ed è oggi una piattaforma pan-europea aperta alle realtà imprenditoriali di qualità provenienti da tutte le geografie dell’Unione». © RIPRODUZIONE RISERVATA IL JOLLY Lunghi (Borsa Italiana): «Il saper fare italiano è un asset intangibile e un driver di crescita apprezzato dal mercato» Redditività: Ebitda/Ricavi (%) Var.% del fatturato 2012-2013 Indebitamento %: Pfn/Ricavi Salute 3,5% 9,0% 2,9% Utilities 1,2% 9,0% 0,6% Viaggi e tempo libero 0,9% 6,4% 1,7% Industria 6,0% 6,7% 2,3% Telecomunicazioni -0,9% 8,7% -8,9% Tecnologia 0,0% 6,2% -2,8% Moda, pr. casa/persona 9,7% 6,1% 2,9% Media ed editoria 0,0% 6,3% -8,9% Agro-alimentare 7,7% 2,9% 12,7% Automobili e comp. 7,1% 5,7% 1,9% Alimentari 13,6% 5,1% 6,2% Servizi 1,0% 4,0% -0,8% Commercio 4,5% 2,8% 0,6% Chimica 10,7% 6,2% -0,1% Edilizia e materiali 13,8% 5,4% 2,2% Materie prime 13,8% 6,3% -1,4% Petrolio e gas naturale 2,4% -6,3% 6,3% CAMPIONE INTERO 7,0% 0,2% 7,0% www.limpresaonline.net Con Il Sole 24 ORE a 6,90 in più* *Offerta valida dal 10 dicembre all’11 gennaio IL MENSILE DI MANAGEMENT DEL SOLE 24 ORE L I N°12 DICEMBRE 2014 6,90IL FUTURO DELLE TELCO Francia e Corea del Sud segnano il passo RIVOLUZIONE CANVAS Un business model perfetto per le Pmi OSPITALITÀ IN VISTA DI EXPO Boom di investimenti quasi tutti stranieri È la fine dell'It in azienda? 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Lunedì 22 Dicembre 2014 IL GIORNALE DELL’ECONOMIA REALE www.ilsole24ore.com

t @ 24ImpresaTerr

Bilanci ai raggi X. La società di consulenza K Finance ha esaminato le performance di 36mila società con fatturato superiore a 5 milioni

Valore al top per salute, utility e turismoPremiata l’eccellenza italiana grazie a export, conti in ordine e capacità di svoltare

PAGINA A CURA DIChiara Bussi

pL’industria della salute fa qua­si centro, seguita a breve distanzada utilities e tempo libero. Lonta­ni dall’obiettivo oil&gas, materie prime  ed  edilizia.  Lo  rivela  la «Classifica  sull’attrattività  dei settori» elaborata da K Finance, partner equity markets di Borsa Italiana,  sulla  base  dei  bilanci(non consolidati) relativi al 2013, gli ultimi disponibili. La società diconsulenza ha passato ai raggi X un campione di circa 36mila im­prese con sede legale in Italia e unfatturato  superiore a  5 milionisuddivise in 18 settori. Uno scree­ning accurato per esaminare in controluce l’evoluzione dei rica­vi rispetto all’anno precedente, laredditività e l’indebitamento. Il risultato è un indice equiponde­rato che ha dato vita a una sorta di«bersaglio  dell’attrattività».  Alcontrario di quanto avviene con ilgioco delle freccette, però, in que­sto caso più basso è il punteggio, maggiore è l’appeal. 

Il settore della salute, che com­prende farmaceutica e biomedi­cale, guadagna cinque posizionirispetto all’edizione precedente e  ottiene  la  medaglia  d’oro.  Il comparto è primo (a pari merito con le utilities) nella classifica della redditività (9% rispetto a unvalore mediano del 7%), terzo perfatturato,  insieme  alla  moda(+2,9% contro il +0,2% dell’intero campione) e mostra un indebita­mento sotto controllo (3,5% ri­spetto al 7% di tutte le imprese esaminate).

Non è sorpreso il presidente diFarmindustria, Massimo Scacca­barozzi: «Il nostro è un settore che investe, innova, crea posti di lavoro e ha una forte vocazione internazionale. Questo governo ne ha compreso il valore econo­mico e per la prima volta da dieci anni a questa parte nella legge di Stabilità 2015 non ha ridotto la spesa farmaceutica. L’intenzionedelle Regioni di ridurla di un mi­liardo rappresenterebbe inveceun  rischio  significativo  per  il comparto». 

Le utilities, medaglia d’oro loscorso anno, salgono ancora sul podio, anche se questa volta de­vono accontentarsi dell’argento, 

a causa di un fatturato anemico, ma forti di una buona redditività. «Il nostro settore, che eroga ser­vizi essenziali per i cittadini ­ af­ferma il presidente di Federutili­ty, Giovanni Valotti  ­  esprimegrandi potenzialità in termini dicrescita di Pil e di occupazione.Ma perché questi si attuino oc­corrono investimenti. Guardia­mo con interesse al piano Junckere al contributo che potrà venire dalla Cassa depositi e prestiti e dalla Bei».

Il  futuro  delle  aziende  del­l’energia elettrica e del gas, prose­gue Valotti, «verrà dallo sviluppotecnologico». Per quelle del set­tore idrico «la nascita di una rego­lazione nazionale ha dato un as­setto stabile, consentendo un re­cupero di credibilità verso il si­stema finanziario. Qui ­ aggiunge­ l’attrattività delle imprese potràessere  favorita  dal  consolida­mento». 

Fa inoltre uno scatto in avantidi tre punti e balza al terzo posto l’industria del turismo e della fi­liera del tempo libero, con ricavi in rialzo dell’1,7% e un indebita­mento sotto il valore mediano. «A creare valore ­ sottolinea il presidente di Federturismo, Ren­zo Iorio ­ sono state le imprese che hanno saputo sfruttare le po­tenzialità del canale internet per la distribuzione e hanno saputo attirare clientela straniera. Per lo­ro la crescita è stata in alcuni casi persino a doppia cifra. Questatendenza è stata osservata anche nel 2014, che complessivamente èstato un anno positivo». Per il 2015Iorio auspica «un effetto­calami­ta dell’Expo», nell’area milanese ma anche nelle città a essa colle­gate dalle rotte dell’alta velocità. 

Buoni segnali dal manifatturie­ro, che si situa al quarto posto, grazie soprattutto alla spinta ver­so l’estero di meccanica ed elet­

tronica. Nel gruppo di mezzo si si­tuano invece la moda, l’agroali­mentare e il settore alimentare.«La ricerca ­ spiega l’amministra­tore delegato di K Finance, Filip­po Guicciardi ­ certifica la rivinci­ta dell’eccellenza italiana, un mo­dello esportabile nel mondo che supera il concetto tradizionale di made in Italy. A guidare la cresci­ta è ancora l’export: traina il setto­re della salute, vero settore antici­clico, ma anche la moda e l’agroa­limentare spinto dalla buona per­formance  del  microsettorevinicolo. Il comparto alimentare, dopo le difficoltà del 2012, ha di­mostrato di sapersi ristrutturare recuperando redditività e ridu­cendo l’indebitamento». 

La maglia nera va al settore delpetrolio e del gas naturale, ancoraoggi sotto pressione in seguito al­l’andamento del prezzo del greg­gio, mentre perdura la crisi del­l’edilizia. «Colpa ­ spiega il presi­dente dell’Ance, Paolo Buzzetti ­ di un mix letale tra ritardi dei pa­gamenti della pubblica ammini­strazione, crediti bancari con il contagocce e investimenti in ca­lo. La situazione non sarà rosea nemmeno nel 2015» (si veda Il So­le 24 Ore del 19 dicembre). 

Rispetto alle due precedentiedizioni che fotografavano il mo­mento più buio della crisi si iniziaperò a intravedere un timido spi­raglio di luce. Il fatturato delle im­prese monitorate arresta la disce­sa ed è stabile, l’Ebitda si è ridottoe  l’indebitamente  è  diminuito. «La crisi ­ osserva Guicciardi ­ haportato con sé una contrazione dei margini, ma anche una signifi­cativa attenzione alla gestione fi­nanziaria a causa del credit crun­ch». Non solo: oltre 25mila impre­se (il 70% circa del campione) nel2013 hanno incrementato il patri­monio netto per cogliere i vantag­gi fiscali introdotti dal governo, come l’Ace, o per avere spalle piùlarghe e cercare canali di finan­ziamento alternativo alle banche.

La classifica, conclude l’ammi­nistratore delegato di K Finance, «conferma che ormai è in atto un graduale ritorno a una nuova nor­malità con cui dovremo fare  iconti, perché sarà difficile ritro­vare i livelli pre­crisi». 

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CONSUMI

Private label: per la prima voltale vendite frenano la loro corsaEnrico Netti upagina 15

COSTRUZIONI

Grandi operenel mondo:nel 2015 calanogli investimentiCappellini upagina 17

CLASSIFICHE

Singaporeincoronatacittà globaledel futuroupagina 17

Più basso è il punteggio, più alta la creazione di valore. Il ranking 2013 dei settori è il risultato dell’equi-ponderazione di tre indici: variazionedel fatturato nel biennio 2012-2013, redditività 2013 (Ebitda/ricavi) e indebitamento finanziario 2013 (posizione finanziaria netta/ricavi).Vengono indicati la posizione in classifica e il punteggio ottenuto

SALUTE4,3

UTILITIES5,3

VIAGGI E TEMPOLIBERO

5,7

INDUSTRIA6,0

TELECOMUNICAZIONI6,7

TECNOLOGIA8,0

MODA, PRODUZIONEPER LA CASA,

PERSONA

8,7

MEDIAED EDITORIA

9,0

AGRO-ALIMENTARE

9,3

AUTOMOBILI E COMPONENTISTICA

9,7

ALIMENTARI10,0

SERVIZI10,3

COMMERCIO11,3

CHIMICA11,3

EDILIZIAE MATERIALI

11,7

MATERIEPRIME

11,7

PETROLIOE GAS NATURALE

14,0

2

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8

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12

6

5

16

10

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4

9

143

15

SALUTE4,30

Ranking

Indice

Settore

Fonte: K Finance

13

Il «bersaglio» dell’attrattività

I tre indicatori

Le performance dei settori

Fonte: K Finance

IL TRENDUn terzo delle societàha adottato misureper il rafforzamentodel patrimonio così da poter cogliere nuove opportunità

Le aziende. I casi di Sestrieres e Aboca che partecipano al progettto Elite

Dallo sci agli integratori l’innovazione premiap Guarda con il fiato sospeso alla stagione sciistica 2014­2015,ma ha alle spalle ben nove anni di crescita ininterrotta. È il casodi Sestrieres, la società che ge­stisce gli  impianti della «Via Lattea» in provincia di Torino, rappresentante  del  settore «viaggi e tempo libero» che nel­la ricerca di K Finance si è situa­to al terzo posto. 

Il biglietto da visita nell’eser­cizio 2013/2014 è stato un fattura­to gestionale consolidato pari a 30,4  milioni,  un  Ebitda  del 32,98% e fino a 267 dipendentinella stagione invernale. «Il no­stro punto di forza­ spiega il pre­sidente Giovanni Brasso ­ è lo sciitinerante che riesce ad attirare la clientela straniera. La campa­gna di vendite per quest’anno hagià portato a una crescita del 6%circa e a una copertura alber­ghiera con i tour operator del 17 per cento. Per il futuro vogliamosviluppare sempre di più la no­stra offerta nell’ospitalità e nel 

dopo­sci». Per crescere e “son­dare” il mondo della finanza Se­strieres sta partecipando al pro­getto Elite avviato nel 2012 da Borsa Italiana. «Per fare il salto dimensionale ­ sottolinea Bras­so ­ siamo pronti a valutare pos­sibili alleanze o acquisizioni». 

A oltre 300 chilometri di di­stanza, precisamente a Sanse­polcro in provincia di Arezzo, si trova Aboca, leader nel mercatoitaliano  degli  integratori  ali­mentari e dispositivi medici a base di complessi molecolari ve­getali, che rappresenta il settoredella salute, medaglia d’oro nel­la ricerca di K Finance. «Il nostrotratto distintivo ­ spiega il diret­

tore generale Massimo Mercati ­ sono gli investimenti in Ricer­ca e Sviluppo e in risorse umane,oltre a un focus particolare sul­l’export  che  dovrebbero  con­sentirci una crescita del fattura­to del 14% nel 2014 rispetto al 2013oltre 105 milioni». A riprova del dinamismo dell’azienda sono i 32 brevetti nazionali e interna­zionali e i 13 Paesi di esportazio­ne. Anche Aboca ha imboccato la strada di Elite. «La quotazione­ dice Mercati ­ potrebbe essere una delle opzioni per il futuro, ma  solo  quando  avremo  rag­giunto le dimensioni adeguate».

La performance positiva dimolte delle aziende presenti nel campione dell’analisi di K Fi­nance, sottolinea Barbara Lun­ghi, responsabile mercati Pmi per Borsa Italiana «è determina­ta in molti casi dal valore che il mercato riconosce alle aziende italiane di qualità nel “saper fareitaliano” e “saper fare italiano di qualità. Questo apprezzamento 

rappresenta un asset intangibi­le, trasversale ai vari settori, cheè capace di configurarsi come driver  di  crescita  importanteper le Pmi del nostro Paese». Dalla ricerca di K Finance, rilevaLunghi «emerge che nel 2013 un numero davvero importante di aziende ha deciso di patrimonia­lizzarsi, a riprova di una mutata sensibilità delle Pmi italiane». All’esigenza e all’affiancamentodelle piccole e medie imprese nella valutazione delle diverse fonti di finanziamento disponi­bili per finanziare la crescita ri­sponde proprio Elite, esportato prima in Inghilterra e ora anche nel resto d'Europa. «Elite ­ ricor­da Lunghi ­ è stato infatti indica­to come best practice in una re­cente  comunicazione  della Commissione Ue ed è oggi una piattaforma pan­europea apertaalle  realtà  imprenditoriali  diqualità provenienti da tutte le geografie dell’Unione». 

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IL JOLLYLunghi (Borsa Italiana):«Il saper fare italiano è un asset intangibilee un driver di crescitaapprezzato dal mercato»

Redditività: Ebitda/Ricavi (%)

Var.% del fatturato 2012-2013

Indebitamento %: Pfn/Ricavi

Salute

3,5%9,0%2,9%Utilities

1,2%9,0%0,6%Viaggi e tempo libero

0,9%6,4%1,7%Industria

6,0%6,7%2,3%Telecomunicazioni

-0,9%8,7%-8,9%Tecnologia

0,0%6,2%-2,8%Moda, pr. casa/persona

9,7%6,1%2,9%Media ed editoria

0,0%6,3%-8,9%Agro-alimentare

7,7%2,9%12,7%Automobili e comp.

7,1%5,7%1,9%Alimentari

13,6%5,1%6,2%Servizi

1,0%4,0%-0,8%Commercio

4,5%2,8%0,6%Chimica

10,7%6,2%-0,1%Edilizia e materiali

13,8%5,4%2,2%Materie prime

13,8%6,3%-1,4%Petrolio e gas naturale

2,4%-6,3% 6,3%CAMPIONE INTERO

7,0%0,2% 7,0%

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