lucciola n.190 giugno 2008 ricordo 3 b in versi e immagini · L’autunno prepotente verrà...

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Giugno 2008 Anno XIX n.190 CLASSE 3^ B GALILEI LA L U CCIOLA Accendiamo la nostra fantasia

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Giugno 2008

Anno XIX n.190

CLASSE 3^ B GALILEI

LA LUCCIOLA

Accendiamo la nostra fantasia

LAVORO SEMISERIO SU AGGIUDICATA MER-CE PREZIOSA LAVORATA RICONSEGNATA A TRE ANNI PENSIONABILI.

Dentro le fosche frasche

Un gioco intrigante

Vecchio fresco pimpante

Un fumetto arrembante

Sante lupi anguane

celtiche memorie Sara

toglie gli occhiali e spara

Sara la bambi del futuro

S’incurva ruggisce stringe

rincorre emerge salta il muro

E fu proprio così che s’incupì

foresta palude bambù…

Con dolcezza coltivò d’oro

zecchino tra il grano biondo

Che respirava brezze di Timbuctù

Tra le spiagge di Romagna

Torna la voglia di taragna

La polenta comunitaria

Che al Goffredo Rafael ispirò

Tra i campi spumeggiante

Foglie fiori api sbarazzine

Mani intriganti cappelli sciolti

Sogni sogni sogni capelli sciolti

Ore d’attesa per carpire

Sulla soglia della gioia,

che pur per la via fugge

diceva l’ignaro vecchio poeta

P A G I N A 3 G I U G N O 2 0 0 8

Rafael è un drago alla fiamma

Solo l’amore ci prova e lo mangia

Mingonculpap veline fattili

Manifesti crudi mangiati

Parole virgole verbi saggiati

Monitor azzurro occhi cigliati

Punti fermi per il nostro pianeta

Cip toe si però crok track

Un attimo ricordo non sai

Hahahahahah hum tump

Cip è caduto che ora è?

Non so però se penso sarà

La penna è caduta è caduta

La terra gira e va a incontrare

I buoni che aspettano

Veronica è un sorriso vero

L’immediato che non si costruisce

Il fiore che non chiede quando

L’autunno prepotente verrà

Fabbrica a masticazione veloce

Continua produttrice di sogni

A schermo pieno colorato

Ore ventiquattro cip crok

Slampate fusa ciap ciap

Incenso oro mirra e gioia

s’ammira felpata la camminata

s’erge oltre le transenne

saluta lenta lenta quasi leggiadra

burp brrrrrrrrr gnam gnam br urh

miseria varda grrrr slurp srnnnnnnn

dolce vicende… e svirgola al posto

la voce concede alla lettura

un sorriso a volte illumina

le pareti addormentate dell’aula

parole sgorgano limpide

lisciate dai candidi denti

colorate calde …

oh Giulia come vuoi ha

dentro il pensiero che si fa

e lo chiameresti subito el

Fuego irrompente del mondo

Fu proprio così che entrai

Strano pianeta questo di frassini

Ghiande nasali Miriana

E poi ancora silenzi musicali

Strade segnali curve occhi

Mani strade segnali fermati

Svolta sabbia ghiaia e vaiii

Non fermarti segui la stella

Bella signorina fortunata

È un giorno che ti vuole

Il tempo che spezzi con una parola

Completa… load… clear…

Interruzione sulla linea

Voltaggio elevato pericolo

Servizio al posto se c’è… il posto

Al posto ci pensa l’ altrui

Auguri e tanti felici saluti

Salita direttamente entrando

Dal pilone in armato cimento

Le parole subito si sono arcuate

Mischiate giocosamente ballate

Non è facile carina salire

Sul treno in corsa e traballante

Ci sei forza canta balla

Respira il passatoi dei viventi

Arlecchini inventati gioiosi

Menestrelli in uscita calibrata

Voci Naomi salta veloce

Bella e perfetta l’esecuzione

Le cadute possono solo…

Ripartire è un mondo da scoprire

Naomi è il mondo con noi

Fortunato è che saprà scoprirla

Bum bum bum bum bum

Bum bum bum bum bum

Ec bum bum bum bum

Ec bum non è facile scendere

Nei meandri nell’inconoscibile

Simpatia sorridente di Luca

Luca evanescente sempre presente

Mano lesta che colpisce ogni munito

Senza presa senza vista senza…

È lui ‘uomo ombra cattivo

Che ti rassicura e ti perde

Avanti si accomodi…

È lui l’uomo puntini puntini

Che ti chiede che ti punge

Avanti si accomodi …

Io no non sono stato io

Che non mi sono mai mosso

Lisa posso uscire? Mi fa qui!

Un passo una giravolta

Sei una strega un panino al prosciutto

Sei jolly una partita vinta

Sei esplorazione di Marte

Sei la fantasiosa arte dell’ape

P A G I N A 5 L A L U C C I O L A

Sei l’ossigeno di madre ansia

Sei un mirtillo nascosto

Sei Venezia con l’acqua alta

E anche sei triste con la bora

Sei le mani che giocano sempre

Sei le unghie che ti mangi

Sei un giorno che non passa mai

Sei il treno quando gioca trun trun

Sei il pescatore impaziente

E anche sei la torre Eiffel

Sei proprio una… Lisa

Full abum about Mirta

Nero gallo gallina pul pul

Pulcino pul occhi verdi

Pennellata unghiata di nero

Ancora club ah urgh

Sempre no legge io no

Tedeschi galli galline co co

“Bella e impossibile” e poi basta

Trafitta dai criptocchidavid

Riscaldata dai termodavid

Assemblata in spicchi

Glassati e riveduti al madera

Spedita in Patagonia canta

Ancora in temperatura “ti amo!”

Tornata alla casa paterna

Maternamente ricevuta

Si pentì dello’ultima decisione

Ah

Oh

sc ht bm pt st o onu

P A G I N A 7 G I U G N O 2 0 0 8

Nicola che non si vede

Nicola che non si sa

Nicola che non è dove

Nicola bah

Nicola verso l’oriente

Cavolo un puledro blu

Nicola che non sa come frenare

Il lama che sputa

Nicola che chiama

Nicola che lessa la tartaruga

Nicola che inventa

Che sceglie la strada breve

Nicola che gioca le mani

E Silvia conta Ohè!

TI… VOGLIO… BENE…

Sopra la montagna stellata

S’inerpica la voglia dello scatto

L’esplosione dei pensieri riempie

Aggroviglia le parole dei colori

Scivolante scacco matto

Il tramonto nel bosco rosso

La favola dei pensieri matti

Percorre strade inconsuete

Elena la Rouge è alta e bella

Sfida il vento forte del nord

Sole ripidi sentieri e scende

A salutare gli amici a volte

Quando la voglia lo permette

Lei è una regina lo sappiamo

E perciò noi tutti:

LE VOGLIAMO BENE

Hiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

È Silvia

La miss delicata

La miss è caduta

La miss disperata

La non sapevo che

La miss timida…

La ho fame

La miss tenerezza

La posso uscire con Veronica

La miss simpatia

La metto la spinta TV

La miss occhi teneri

La Silvia che vogliamo

La miss sogno

È Silvia

Hiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

ZUNG

GROAN

GRASP GRASP

ARG

NORTH GR

TRONK

HIE HIC

ONC

NEAH

YEAH

POH

IONK

LOAD

INK

PROAH PRRR

AHE M

SSSSSSSSSHAM HAM BZZZZZZZZZ

P A G I N A 9 G I U G N O 2 0 0 8

E cresce e cresce e cresce

E cresce e cresce è Davide

Mani pesanti radiocomandate

Che raggiungono punti sensibili

Mani indipendenti?

Uno sgruf ambaradant,

un arrivo lo farà più buono,

a cambiare pannolini

tra un libro e un profumo di pini

una pisciata e una cacca.

Un salto una pescata

I ricordi le canzoni

Un tempo e l’oggi

L’oroscopo ti chiama

E più tempo non avrai

Per pensare ai giovanili loi (tiè)

Fatti più in làlàlà

Ingurgitare folle del tutto

Fine conoscitore enigmistico

Del mondo dei taralli olivati

Vispo folletto all’uvetta

Pasquale Mosca mielata

Che finalmente imparato hai

Ad assorbire le parole

Meglio a masticarle

Visto che tanto male non fanno

Vedi ora di non assorbire

Incanto veleni sconosciuti

Edoardo dei nostri pensieri

Alzati e cammina dove

Tu vuoi andare anche senza

La compagnia dei flauti

Che oggi ti saziano la mente

Questi occhi scorrono

Invisibili mete

Scatti suoni abbandoni

Tacchi veloci tip tap tip

Questi occhi che scappano

Nicola ritrovali fermi

Guarda oltre la nebbia

Scherza finalmente il sorriso

Respira forte primavera

L’anno ritorna di vita

Con le scoperte e i mugugni

Nicola ritrovali fermi

Modella la sabbia fermala

Segui le curve del viso

Prendi la neve e aspetta

Cavalcate liberi e felici

Senza paura nel futuro

Gitta-Bri diva morbida

Del pianto colorato in fiore

Che sciogli gli occhi nel mare

Quando la tempesta chiama

Ti ho vista reggere il timone

Ti ho sentita cantare

Tra il ridere e il piangere

Scegliere la strada

Camminare avanti sempre

Caramelle abbandonate

Ricordi buoni da conservare

Brigitta dei sogni

La donna si costruisce

O conquista il suo cielo

P A G I N A 1 1 G I U G N O 2 0 0 8

Le stelle la luna i fiumi

La donna Brigitta fata

Costruisce il futuro suo

Rido e lavoro ogni tanto

Urlo quando è necessario

Difendersi bisogna

Quanta confusione

In questa giornata strana

A stac ca re le pa ro le

Come fossero bistecche

O foglie di radicchio

Lavoro e rido ogni tanto

Quando le righe saltano

Mi piace quando suonano

Mazurche di periferia

Sento che il sangue gira

Solo così torno a scrivere

Nel vento che ripara le pause

Solo così scorrono i pensieri

Gli amori i sogni le amicizie

Il dolce che non è servito

Federica babà o budino

La ricetta nessuno la sà

Giorno notte e tutto così

Forse un giorno ce lo dirà

Federica è la libertà

Sono stanca ho voglia si vedrà

Gli alberi sono fermi e verdi

Sono vivi e non si muovono di là

Federica sempre ce la farà

Il fiume è acqua è vita

Gli occhi camminano

Vivono il futuro dell’azzurro

L’ansia i denti i muscoli

L’erba il sole il fango

Federica vive vive vive

Vuole il fiore della verità

Spirito lungo aggrovigliato

In vocine dal passato gotico

Sin curva bla bla radiofonica

Del popolo disperso nell’adolescenza

Prego sorriso foto e vai

A cercare il punto d’approdo

In un puzzle impazzito

A tessere tra venti allegri

Che giocano alle giuste strade

In un pieno di Francesca

Viaggiano i mondi fantasy

Tra le parole degli amici

E i gesti vellutati in corsa

Senti io penso dico non è vero

Il governo del territorio oggi

Ti si vede correre a sorrisi

Sinceri sul prato verso il nido

Patta patta patta Buuuuuum

Tutto questo non c’è più

Fosse falso fosse vero

Solo Elena dice io c’ero

A vedere il più grande fenomeno

Ballerino canterino e non ino

Se fosse acqua la vasca

canterebbe melodici falsetti

se fosse ferro i salami

s’appenderebbero felici

se fosse pece brucerebbe

P A G I N A 1 3 G I U G N O 2 0 0 8

piume a quintali

Luca Fisichella

Dopo passo mirato sa

Quando dove perché se

Anche andare… lui lo sa

Passato presente il futuro

Vince l’uomo timido e forte

Tanto da cantare il non so

L’uomo che ride e ti manda

L’uomo che balla l’idea

Il fuoco che brucia parole

Il film del furore cinese

Spumeggianti terre dell’est

Profumate sottili foglie

Fermentate idee di secoli

Xinle è il dottore del tempo

Dei draghi dei nani

Delle scimmie perse in bambù

Può muovere regine e pedoni

Sa essere trasparente

Un attimo che colpisce

Chi non s’accorge del nuovo.

Mi manca Martina

L’onda che ti sveglia la mattina

Il vento che ti tira la vestaglia

L’occhio che gira in fragola

Il povero vecchio professore

D’ammazzare a tutte le ore

Trillo qui trillo là cià cià cià

Mi manca Martina

Il sole che ride la mattina

Il fiore che nuota nel prato

Mi manca Martina

La luna che bacia la mattina

Il pensiero che profuma l’aria

La giornata camaleonte

Dei suoi occhi pieni di voce

Mi manca Martina finalmente.

Prof. Bennati Francesco

P A G I N A 1 5 G I U G N O 2 0 0 8

LA LUCCIOLA, accendiamo la nostra fantasia. Corso B scuola media Galileo Galilei, Sottomarina.

Direttore: Tiozzo Gobetto Francesca Capo Redattori: Tiozzo Federica, Tiozzo Luca, Mosca Edoardo, Chiereghin Mirta.

Redattori: Ballarin Sara, Barbato Rafael, Boscolo Ve-ronica, Boscolo Giulia, Boscolo Miriana, Boscolo Naomi, Boscolo Luca, Cester Lisa, Doria Nicola, Duse Elena, Fanizza Silvia, Filippas Anthony, Lombardo Davide, Penzo Nicola, Salvagno Brigitta, Stinco Ylenia, Xu Xinle, Zambon Martina.