L'opinione dei Giovani

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    a mio avviso considerarsi musica. Nelfrattempo cresciamo, e a scuola trovia-mo la musica oggetto di vera e propriamateria dove ci insegnano a suonareuno strumento. Ed è cosi che andiamo

    avanti a vivere con la musica al nostroanco, quasi senza rendercene conto,

    no a quando non cominciamo a con-centrare la nostra attenzione su ununico/a cantante. Si comincia con unacanzone che ci piace, che canticchia-mo più volte al giorno. Poi ne esce unanuova e il copione si ripete, al punto

    tale da prendere denitivamente co-scienza che quello è il nostro idolo e ilpiù delle volte associamo le sue canzo-

    ni a particolari momenti della nostra vita e di quel cantante ne diventiamoufcialmente fan, tanto da non poter

    fare a meno di ascoltarlo in più fascedella giornata, per non parlare di

    quante volte, per smaltire, la rabbialo ascoltiamo come si dice in gergo, apalla. Che sia quindi il tormentone delmomento o il nostro idolo, la musica faparte di noi, di QUALSIASI GENERE SITRATTI e diventa fondamentale quan-do ci aiuta a esprimere le nostre emo-zioni, siano esse positive o negative e

    un mondo senza di essa non sarebbelo stesso.

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    kable actions are, in the rst place, in-stalling showers and a weekly barbershop in St. Peter’s Square designatedfor the “homeless only”, so they canshower and cut their hair once a week.They are also given a kit containingbasic utensils for self-care. Furthermo-re, he has also hosted 150 clochards inthe Sistine Chapel who wouldn’t haveotherwise been able to visit such anastonishing monument. They had thepleasure to meet Pope Francis, who

     welcomed them by saying that the Si-

    stine Chapel is everyone’s house, heeven blessed Monsignor Konrad Krai-

     jewki, the fund raiser who organizedthe guided tour. In addition he askedthe clochards to pray for him becausehe needed a prayer from people likethem. I am sure that our beloved Pope,

     with his great attitude, can rebuild thefoundation of our Society and whynot, he might also be able to succeedon reconnecting young people to Ca-tholicism.

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    Raqs Sharqi, un nome che già da soloevoca atmosfere misteriose. Le originidella danza orientale sono ancora in-certe ma è molto probabile che avesse

    un legame con i rituali della fertilità. Sipensa che le donne danzassero insiemeper onorare la Dea Madre Terra, al ne

    di assicurarsi la fertilità. Ancora doposecoli Turchia ed Egitto si contendonoil titolo di “Paese Natale” di questo tipodi danza. Lo stile egiziano è il più dif-fuso e viene considerato anche lo stile

    “classico”: Si balla a piedi nudi e solita-mente i costumi di scena sono compo-sti da bra (reggiseno) e gonne a sirena

    oppure a ruota. Lo stile della Turchia sidifferenzia da quello egiziano: cambiala musica che diventa più forte e mutail portamento delle danzatrice poiché

    lo stile è meno composto e i costumipiù appariscenti. Oltre a questi due sti-li principali ne esistono tantissimi altricome ad esempio il Saidi, una danzafolkloristica che viene ballata con unbastone agitato tra una mano e l’altra,indossando una tunica colorata comecostume di scena; oppure le “Bellyfu-

    sion” ovvero una fusione tra la danzaorientale (bellydance) e altri stili didanza. Un esempio è lo stile Tribal Fu-

    DANZA ORIENTALEUN TRILLO

    PER LA GIOIADEL NOSTRO CORPO

     Di Gabriele Sajeva IV Z  Liceo Linguistico I.M.S. Regina Margherita Palermo

     

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    sion, danzato con l’aiuto di spade, can-dele e candelabri di fuoco. In tempi più

    recenti questa danza si è diffusa graziealla popstar colombiana Shakira cheporta la sensualità della danza orienta-le durante le esibizioni nei suoi concer-ti. Negli ultimi anni le scuole di danzaorientale in Italia si sono moltiplicatee i corsi sono frequentati da bambine,adolescenti e over 40, rendendo possi-

    bile a persone di tutte le età, di viverei beneci che questa danza dona. Per-mette, ad esempio, di lavorare molto

    sulla colonna vertebrale e sulle artico-lazioni, migliorando il senso del ritmo

    e la respirazione. La tecnica base èquella dell’isolamento muscolare checonsiste nel riuscire a far lavorare de-terminati muscoli, lasciandone com-pletamente immobili altri. Inoltre va

     vissuta come un metodo per accettaremaggiormente il proprio corpo e peraprire la propria mente, anche cultu-

    ralmente. La danza orientale aiuta ascoprire l’essere donna e la “dea sen-suale” che c’è in ognuna di noi.

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    Querriamos hablar de un genero dedanza tipico español. El amenco es

    un estilo musical, una tecnica de pin-tura y una danza que naciò en Andalu-cia por parte de los gitanos. El amen-co se desarrollò entre los anos 1860 y

    1910. En primer lugar, este tipo de bai-le se empezò a representar en los cafesy fue immediatamente amado por losespañoles. Tiene algunas caracteristi-cas de la edad clasica como el “CondeJondo” y el “cante malanconico”. Estebaile se representa tambièn tocando laguitarra. En el ano 1955 naciò el Re-

    nacimiento del amenco, donde apa-recìan los “tablaos”, o sea lugares don-de los artistas se esibìan. En este tipode baile los hombres utilizan la parteinferior del cuerpo y tambièn tocan laguitarra. Al reves las mujeres utilizantodo el cuerpo, sobre todo los brazosy mueven los pies con los tacones . Las

    mujeres tienen que tener una expre-siòn fuerte de la cara, que muestra lamelanconia del baile.

    ELFLAMENCO Di Evelyn Forestieri e Monica Ganta IV Z Liceo Linguistico I.M.S. Regina Margherita Palermo

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    Il viaggio e’ importante perché’ ti faconoscere posti nuovi .E’ meraviglio-so viaggiare e vedere quanto la na-tura e’ stata generosa. Io non ho mai

     viaggiato molto ma quel poco che ho visto sono rimasta in certi casi affasci-nata ed in altri molto amareggiata,peresempio quando con la scuola sonoandata a vedere le prigioni degli Ebrei

    in Germania .Pero’ ho visto in altri viaggi paesi molto caratteristici comeGubbio,le cascate delle marmore op-

    pure l’affascinante Milano con il suomeraviglioso Duomo,oppure Roma,ve-dere Piazza San Pietro e’ la scalinatadi Piazza Spagna immersa di ori. Co-noscere altri paesi signica conoscere

    altre culture,usanze è meraviglie. E’bello relazionarsi con altre personeche non siano della stessa tua città ,Ioho avuto modo di andare con la nostra

    associazione a Milano ho conosciutopersone simpatiche e sensibili.

    IL VIAGGIO Di Desire La Mantia

     Liceo Linguistico I.M.S. Regina Margherita Palermo

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     Alla Sicilia spetta il record di aggres-sioni. Secondo l’Osservatorio della

     violenza in Italia, si è registrata unamedia di un’aggressione al giornonei confronti degli arbitri. A Palermo:pugni, calci e risse fra i giocatori ma

    anche invasioni di campo e agguati. Éun vero e proprio bollettino di guerraquello che arriva dai campi di calcio

    SICILIACALCIO E VIOLENZA 

    NEGLI STADICONTRO GLI ARBITRI

     Di Heikel Habib Amamou 4° Z  Liceo Linguistico I.M.S. Regina Margherita Palermo

    siciliani. Il fenomeno sembra inarre-stabile nonostante il consiglio fede-rale abbia deciso, all’inizio del 2015,di inasprire le pene contro i calciatori

     violenti. A Trapani, arbitrare le partitedi calcio sta diventando un mestiere a

    rischio, per le continue aggressioni contanto di ricovero in ospedale cui sonocostretti i vari arbitri.

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    Si dice che leggere sia una perdita ditempo, , che ci sono cose più impor-tanti che leggere un libro. Ma secondo

     voi, leggere non è una via d’uscita? Un via d’uscita da tutti questi problemi,ma più che altro tragedie? Io leggen-do ho ritrovato me stessa e un lessiconuovo da assimilare. Leggere è libertàe c’è chi non può farlo, ma vorrebbe.Il mondo è pieno di “mostri”, che si-ano persone o oggetti. Leggo perché

    immedesimarmi in un’altra vita mi dail coraggio di affrontare l’imminentefuturo, che ci sia o meno. Perché, oggi

    giorno, non si ha la certezza di potersopravvivere e diciamolo ragazzi: vi-

     vere non è sopravvivere! Se non rischi

    non vivi, se non hai il coraggio di direla tua, di fare ciò che vuoi, perchépuoi, non puoi vivere! Sopravvivi, vaiavanti, ma solo perché devi. Quindi ra-gazzi, signori, di tutte l’età: comprate-

     vi un “dannato” e leggete! Solo per voistessi. Io lo faccio, ed ho solo 16 anni.E ammetto: non riesco a smettere di

    farlo. Leggere è anche un diritto uma-no, come lo è VIVERE. FATELO.

    I BENEFECI

    DELLA LETTURA

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     Di Miriam Belattar Liceo Linguistico I.M.S. Regina Margherita Palermo

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