L’Italia è Mobile
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L’ Italia è pronta per i pagamen-ti con il cellulare attraversola tecnologia Near Field
Com munication (NFC). Il 2013 potreb-be essere l’anno giusto per la svolta: nel2012, infatti, i telefoni cellulari dotati ditale tecnologia - ovvero di un chip chemette in connessione la SIM card con ilettori Pos contactless - hanno superatoquota 2 milioni ed entro la fine del 2013dovrebbero arrivare a 6 milioni.I risultati emergono dall’OsservatorioNFC & Mobile Payment del Politecnicodi Milano. “Dopo una fase iniziale diampia diffusione degli smartphone, madi limitata disponibilità di servizi per illoro utilizzo e per finalizzare gli acqui-sti, si sta finalmente affermando in Italial’utilizzo del Mobile Payment”, leggia-mo in una nota del Politecnico. Il siste-ma è più facile di quanto si possa pensa-re: “gli americani lo chiamano contac-
tless payment che, tradotto, signi-fica: si avvicina lo smartphone aun lettore e lo si usa come sefosse una carta di credito”, spiegaAlessandro Perego, responsabilescientifico dell’Osservatorio delPolitecnico, “si risparmia tempo esi ha un immediato riscontro delpagamento. Il tutto in sicurezza edicendo addio al contante. Seinfatti il cellulare viene smarrito o peg-gio, rubato, lo si blocca proprio comefosse una carta di credito”.Secondo il Politecnico alla base delladiffusione del Mobile Payment in Italiaci sono tre fattori chiave: da un lato lacrescita del 20% dei servizi che consen-tono di completare gli acquisti onlineattraverso il telefono cellulare, come ilpagamento dei bollettini postali, delcanone Rai, dei parcheggi e delle corsedegli autobus; dall’altro la disponibilità
delle tecnologie che permettono di usu-fruire di questi servizi trasformando ilproprio cellulare in un bancomat, grazieall’intesa operativa raggiunta a ottobredalle principali Telco italiane (TelecomItalia, Vodafone, Wind, H3g e Po ste -Mobile) sull’impiego della SIM NFC;infine una legislazione che incentival’uso dei pagamenti elettronici, postaalla ribalta con i decreti “Salva Italia” e“Sviluppo-bis”, che sono stati varati dalGoverno Monti sia per avere un mag-
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PARLIAMO DI
L’Italia è Mobile Aumentano i pagamenti di beni e servizi effettuatiattraverso i cellulari con tecnologia NFC
di LIVIA REY
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gior controllo sulle transa-zioni che per limitare l’usodel contante, la cui gestionecosta all’Italia miliardi dieuro ogni anno. In questo contesto, l’abitu-dine “nostrana” di un eleva-tissimo uso del contantedovrebbe iniziare a vacillaree ci sono già i primi segnali.
I dati 2012Nel 2012 quasi un miliardo di euro èstato pagato in Italia utilizzando il cellu-lare come strumento di attivazione: ilMobile Remote Payment & Commerceè infatti passato dai 700 milioni di eurodel 2011 a oltre 900 milioni del 2012,registrando un incremento del 30%. Diquesti, ben 470 milioni di euro derivanodall’acquisto di contenuti digitali per glismartphone, in aumento del 15% rispet-to al 2011, mentre viene abbandonatal’acquisizione di contenuti tramite sms(in calo del 12%) per rivolgersi agliAppstore dove effettuare acquisti diapplicazioni (App), in crescita del 20%.Ancora maggiore è l’incremento regi-strato nell’acquisto di beni: è pari a circail 60%, con un valore di oltre 310 milio-ni di euro.Contribuisce a questo successo la cre-scita del Mobile Remote Commerce,ovvero gli acquisti online che implicano
anche l’uso del cellulare in una o piùfasi. Turismo e trasporti, coupon, aste egruppi di acquisto sono i settori più atti-vi con l’86% del valore delle transazio-ni: il Mobile si conferma così un canaleottimale per veicolare quegli acquistidove è importante per i consumatoricogliere “al volo” l’occasione, essendocollegati online in un preciso istante. Ediversi negozianti stanno cogliendo aloro volta tale opportunità: su un cam-pione di oltre 200 tra i principali eser-centi attivi nell’e-commerce, un eser-cente su tre ha puntato anche sul canaleMobile (nel 2011 era un esercente sucinque). Il 55% dei player attivi ha svi-luppato sia l’App sia il Mobile site. L’acquisto di servizi attraverso il cellu-lare raggiunge un valore pari a 130milioni. L’80% circa di questo importoè stato speso per acquistare ricarichetelefoniche e pagare i bollettini, adesempio il canone Rai o i bollettini po -stali, mentre il restante 20% è stato uti-lizzato per pagare servizi soprattuttonell’ambito della mobilità: nel 2012, peresempio, sono state pagate 700 mila oredi parcheggio con il cellulare e 10 milacorse in taxi con gli smartphone.
Le iniziativeper lo sviluppoTra le iniziative già messe in campo inItalia per sviluppare questo tipo di paga-
menti e servizi, ci sono quelle del Grup -po Poste Italiane che, attraverso lasocietà controllata PosteMobile, haintrodotto le SIM con tecnologia NFCcollegate alle carte prepagate delGruppo, permettendo ai clienti di acqui-stare beni e servizi presso tutti i puntivendita italiani abilitati al circuitoMasterCard Paypass, semplicementeavvicinando il cellulare al lettore.Ma ci sono anche applicazioni chevanno ancora oltre come quelle che, peresempio, permettono di fare la spesa alsupermercato: basta aggiungere i pro-dotti al proprio carrello virtuale attraver-so la lettura dei codici a barre, control-lando in tempo reale quanto si spende, equando si arriva alla cassa è sufficientedigitare un codice sul telefono per effet-tuare il pagamento. PayPal, inoltre, hafirmato un accordo con una società chesi occupa di arredamento, dando la pos-sibilità di pagare via cellulare alla con-segna dei mobili.Lo sviluppo del fenomeno non è soloitaliano. Sono 20 i Paesi nel mondo chelanceranno servizi NFC nei prossimi 12mesi. Secondo Jupiter Research nel2017 il controvalore globale dei paga-menti via Mobile arriverà ad oltre 1.000miliardi di dollari, mentre già nel 2015 ilvalore dei pagamenti mobile per benifisici e digitali, money transfer e NFCsarà di 670 miliardi di dollari.
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PARLIAMO DI
LUGLIO 2013
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da pag. 5
23-SET-2013
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Dir. Resp.: Ferruccio de Bortoli