Limposta personale sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) Lezione 2 Scienza delle finanze II -...
-
Upload
annunziata-masi -
Category
Documents
-
view
215 -
download
2
Transcript of Limposta personale sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) Lezione 2 Scienza delle finanze II -...
L’imposta personale sul reddito delle persone fisiche
(IRPEF)
Lezione 2
Scienza delle finanze II - CLEP
a.a. 2006-2007
2
La legge delega 80/2003
Sostituzione dell’Irpef con l’IreDue aliquote: 23% fino a 100.000 euro
e 33% oltre questa sogliaSostituzione del sistema di detrazioni
con un sistema di deduzioniIntroduzione della riforma per moduliFino ad ora due moduli: 2003 e 2005
3
Le riforme del 2003 e del 2005
Nel 2003 è entrato in vigore un primo modulo di riforma dell’Irpef, con effetti di riduzione del gettito stimati in circa 5,5 miliardi di euro, caratterizzato da modificazioni delle aliquote e dall’introduzione di un sistema di deduzioni volte a definire una No Tax Area;
nel 2005 la riforma è proseguita con un secondo modulo che ha ridisegnato ancora aliquote e scaglioni e introdotto un gruppo di deduzioni per oneri di famiglia. La perdita di gettito di questa secondo modulo è stimata a regime in 6 miliardi di euro.
4
IRPEF
Unità impositiva: individuoSoggetti passivi: residenti per i redditi di fonte
interna ed estera; non residenti per redditi di fonte interna
Presupposto: il possesso di redditi in denaro e natura rientranti nelle categorie previste dalla legge
Base imponibile: reddito complessivo meno deduzioni (oneri deducibili: no tax area, deduzioni familiari e deduzioni tradizionali)
Sono esclusi: redditi esenti (es. borse di studio, assegni familiari), redditi assoggettati a regimi sostituivi (es. attività finanziarie) o a tassazione separata (es. TFR, ..)
5
Categorie di redditi
A. Redditi fondiari
B. Redditi da capitale
C. Redditi da lavoro dipendente
D. Redditi da lavoro autonomo
E. Redditi di impresa
F. Redditi diversi
Quadro riassuntivo della tassazione delle diverse categorie di reddito
Base imponibile Modalità di tassazione
A. Redditi fondiari
- redditi dei terreni Tariffa d’estimo catastale (se non rientrano nella categoria di redditi di impresa)
Irpef ordinaria
- redditi dei fabbricati:
abitazione principale Rendita catastale di fatto esclusi da imposta (deduzione = rendita)
ab. non locate 133% rendita catastale Irpef ordinaria
ab. locate 85% reddito effettivo (o rendita se >)Ulteriori agevolazioni (-30% imponibile) se contratto a “canone convenzionato”
Irpef ordinaria
B. Redditi di capitale Reddito effettivo Regimi sostitutivi (con eccezione dividendi partecipazioni qualificate)
7
Quadro riassuntivo della tassazione delle diverse categorie di reddito
Base imponibile Modalità di tassazione
C. Redditi di lavoro dipendente
Reddito effettivo di cassa, al lordo spese di produzione
Irpef (ritenute alla fonte, deduzioni e detrazioni specifiche)
D. Redditi di lavoro autonomo
Reddito effettivo di cassa, al netto delle spese di produzione
Irpef; ritenute alla fonte a titolo acconto (20%), deduzioni e detr. specifiche
E. Redditi di impresa (soggetti Irpef)
Reddito effettivo di competenza (utile di bilancio + variazioni fiscali)
Irpef ordinaria; tassazione pro quota in capo ai soci
F. Redditi diversi
- plusvalenze e redditi prodotti derivati
Reddito (al netto delle minusvalenze)
Regimi sostituivi (con eccezione plusvalenze derivanti da cessioni di partecipazioni qualificate)
8
Determinazione dell’impostaReddito complessivo-Deduzioni tradizionali
= Reddito imponibile lordo- Deduzioni per la No Tax Area (2003) e per Oneri di
famiglia (2005)= Reddito imponibile
Imposta lorda - detrazioni
= imposta netta
Applicazione della scala delle aliquote
9
Deduzioni tradizionali
Contributi previdenziali e assistenziali obbligatori (in particolare quelli versati a fondi pensione da lavoratori autonomi); coerenti con modello di tassazione sulla spesa, in modello di tassazione sul reddito sono tax expenditures
Liberalità (entro limiti)Rendita catastale abitazione principale (tax
expenditure)Spese mediche e di assistenza specifiche per
portatori di handicap (personalizzazione dell’imposta)
10
Deduzione per la no-tax area
Si deducono dal reddito complessivo, al netto delle deduzioni tradizionali
La deduzione è di 3.000 euro; è linearmente decrescente e si annulla a 29.000 euro
E’ aumentata a:4.500 per lavoro autonomo e si annulla a 30.5007.000 per pensioni e si annulla a 33.0007.500 per lavoro dipendente e si annulla a 33.500
(le deduzioni non sono cumulabili)
11
Come si calcola la deduzione
DNT = deduzioni No-Tax area DT = deduzioni tradizionali RC = reddito complessivo Se la % di deduzione > 1,deduzione =D Se la % di deduzione <=0, deduzione =0
deduzionediDTRCDNT
%000.26
000.26
Esempio (redditi da fabbricati)• RC = 15.000; DNT= 3.000; DT=0• (26.000+3.000-15.000)/26.000 = 0,53 (% di
deduzione)• Deduzione no tax area (DNT): 3.000*0,5385=1.615
12
Deduzione per la no-tax area
Obiettivi:Individuare un livello minimo di reddito
escluso dalla tassazione (no tax area), ma per RC<DNT la deduzione =RC
Compensare per aumento delle aliquote negli scaglioni più bassi
Differenziazione delle aree: per tenere conto delle spese di produzione del reddito e del minore livello di evasione (lavoro dip.), per effettuare discriminazione qualitativa (lavoro dip. e autonomo)
13
Esempio
Si consideri un contribuente con reddito da lavoro dipendente di 30 mila euro, che risiede in un’abitazione di sua proprietà, la cui rendita catastale è di 1000 euro.
Il suo reddito complessivo è di 31 mila euro. Il reddito imponibile lordo, pari al reddito
complessivo meno la deduzione tradizionale relativa alla rendita catastale, è di 30 mila.
In quanto lavoratore dipendente, la deduzione massima per la No Tax Area a cui potrebbe avere diritto è pari a 7500 euro. La quota di deduzione che effettivamente gli spetta è pari a (26000+7500-30000)/26000 = 0,1346. La deduzione di sua competenza è quindi (0,1346*7500) = 1010 euro.
Il reddito imponibile è quindi pari a (30000 – 1010) = 28990.
14
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
8000
9000
10000
1000 5000 9000 13000 17000 21000 25000 29000 33000 37000
contr. lav.aut.
pensionato lav.dip.
Le deduzioni della No Tax Area
15
Deduzioni per carichi di famiglia
Deduzioni/detrazioni per carichi di famiglia svolgono un importante ruolo di personalizzazione dell’imposta (equità orizzontale)
La deduzione per il coniuge a carico (reddito non superiore a 2.840,51 euro) ha l’ulteriore funzione di riequilibrare il carico fiscale dei nuclei monoreddito.
Un sistema impositivo a base individuale e progressivo favorisce infatti i nuclei familiari in cui, a parità di reddito familiare imponibile, vi sono più percettori di reddito, rispetto a quelli monoreddito.
16
Misura delle deduzioni per oneri familiari
La misura delle deduzioni è articolata in relazione alla tipologia di familiari fiscalmente a carico:coniuge non legalmente ed effettivamente separato:
3200 euro; figli con età superiore a tre anni e altri familiari a
carico se conviventi: 2900 euro; figli con età inferiore a tre anni: 3450 euro;primo figlio, nel caso di mancanza fisica o giuridica
dell’altro genitore: 3200 euro; figlio portatore di handicap: 3700 euro.
I valori indicati rappresentano livelli massimi.
17
Caratteristica fondamentale di queste deduzioni è infatti di essere linearmente decrescenti, in funzione del reddito imponibile lordo del contribuente, per annullarsi, per valori intorno a 81-82 mila euro a seconda dei casi
18
Fig. 4.2 - Deduzioni per oneri familiari
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
0 4 8 12 16 20 24 28 32 36 40 44 48 52 56 60 64 68 72 76 80 82 84
Reddito imponibile lordo
Figlio>3anni Figlio <3anni Coniuge
19
Modalità di calcolo della quota della deduzione spettante per oneri familiari
E’ molto simile a quella già esposta nell’illustrare la deduzione per la No Tax Area.
In particolare, la quota spettante è calcolata secondo la seguente formula:
(78000 + DF – RC + DT)/78000 = (78000 + DF- RIL)/78000
Ove DF indica la deduzione massima familiare spettante, RIL il reddito imponibile lordo, RC il reddito complessivo e DT le deduzioni tradizionali.
20
Esempio
Si riprenda l’esempio del contribuente con reddito da lavoro dipendente di 30 mila euro, che risiede in un’abitazione di sua proprietà, la cui rendita catastale è di 1000 euro. Supponiamo ora che abbia fiscalmente a carico il coniuge e un figlio con meno di tre anni.
Deduzione massima di (3200+3450) = 6650, pari a: (78000+ 6650 – 30000)/78000 = 0,7006
a cui corrisponde una deduzione pari a (0,7006*6650) = 4659.
Il reddito imponibile risulta quindi pari a (30000- 1010- 4659) = 24331 euro.
NB 1010 è la DNT (vedi esempio precedente: slide 13)
21
Relazione tra risparmio di imposta corrispondente alla presenza di un figlio con più di tre anni e reddito imponibile lordo, per un contribuente che percepisca
solo redditi da lavoro dipendente
Fino a 7,5 mila euro di reddito lo sgravio fiscale è nullo perché l’imposta é comunque pari a zero. Oltre i 7,5 mila euro lo sgravio comincia ad essere positivo, ma sino a 10 mila euro si hanno ancora fenomeni di incapienza parziale. A 10 mila euro lo sgravio è di 606 euro e decresce linearmente sino ad un reddito imponibile lordo di 28 mila euro. A 29 mila euro, per effetto dell’aumento dell’aliquota legale pur a fronte di un quota di deduzione più bassa, lo sgravio fiscale per il figlio risale a 614 euro per poi decrescere ancora e risalire fino a raggiungere il suo massimo a 653 euro, in corrispondenza ad un reddito imponibile lordo di 35 mila euro.
22
Fig. 4.3 - Risparmio di imposta per un lavoratore dipendente con un figlio a carico con più di 3 anni
0
100
200
300
400
500
600
700
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90
23
Essendo erogato sotto forma di deduzione, il sussidio implicito alla famiglia, pari al risparmio di imposta, è influenzato sia dall’andamento decrescente della deduzione, sia dall’andamento crescente dell’aliquota marginale, generando, come evidenziato dalla figura precedente, un profilo poco razionale al variare del reddito imponibile lordo.
24
Altri problemi delle nuove deduzioni
La deduzione del secondo figlio dovrebbe essere inferiore a quella del primo (economie di scala), invece è uguale;
La deduzione per un figlio minore di tre anni dovrebbe essere inferiore (il costo di un minore tende ad aumentare con l’età), invece è superiore;
Per i soggetti il cui reddito imponibile lordo rientra nella No Tax Area, i benefici (tax expenditures) delle deduzioni per oneri familiari sono inesistenti (cd. incapienti);
Qualora entrambi i coniugi abbiano diritto alle deduzioni per figli a carico possono ripartirsele nella quota da essi preferita. Discrezionalità che porta a minimizzare onere fiscale. Ma calcoli di convenienza sono complessi. Non chiara la razionalità…
25
Esempio
Si immagini una famiglia di due coniugi lavoratori dipendenti, il primo con un reddito complessivo di 50 mila e il secondo di 30 mila euro, con due figli a carico di età superiore a tre anni. Per semplificare supponiamo che non vi siano deduzioni tradizionali spettanti.
L’imposta del coniuge più ricco è di 13.910 euro se a lui sono attribuite tutte le deduzioni per i figli, mentre è di 14.890 euro se le deduzioni sono attribuite integralmente al coniuge con reddito imponibile più basso. Per questi l’imposta sarebbe di 6.967 euro nel primo caso (deduzione attribuita integralmente al coniuge più ricco) e di 5.748 nel secondo caso. In questa situazione, probabilmente quella più frequente, risulta quindi preferibile attribuire le deduzioni al coniuge più povero. Se il coniuge con reddito più basso avesse percepito un reddito di 10 mila euro, sarebbe stato invece più conveniente attribuire le deduzioni al coniuge con imponibile più elevato, dato che l’altro non avrebbe potuto godere pienamente dei vantaggi della deduzione perché parzialmente incapiente.
26
Tra le deduzioni per oneri di famiglia va infine ricordata la deducibilità, fino ad un massimo di 1820 euro, delle spese documentate sostenute per gli addetti alla cura personale nei casi di non autosufficienza del contribuente e/o dei suoi familiari.
Anche questa deduzione è graduata in funzione del reddito imponibile lordo e si aggiunge alle altre deduzioni nella formula per il calcolo delle deduzioni per familiari a carico.
27
Scala delle aliquote
1974 32 scaglioni
da 10% a 72%
2002 5 scaglioni
da 18% a 45%
2003 5 scaglioni
da 23% a 45%
2005 4 scaglioni
da 23% a 43%
• 1983: riduzione a 9 scaglioni
• 1989 riduzione t max a 50%
RIMODULAZIONE DELLE ALIQUOTE E DEGLI SCAGLIONI
Scaglioni in euroAliquota
legale
Fino a 15000 23
da 15000 a 29000 29
da 29000 a 32600 31
da 32600 a 70000 39
oltre 70000 45
Scaglioni in euro Aliquota legale
Fino a 10329,14
18
Da 10329,14 a 15493,71
24
Da 15493,71 a 30987,41
32
Da 30987,41 a 69721,68
39
Oltre 68721,68 45
2002 2003
NB: Le aliquote non comprendono la addizionale regionale dello 0,9%
29
RIMODULAZIONE DELLE ALIQUOTE E DEGLI SCAGLIONI
Scaglioni in euroAliquota
legale
Fino a 15000 23
da 15000 a 29000 29
da 29000 a 32600 31
da 32600 a 70000 39
oltre 70000 45
Scaglioni in euro Aliquota legale
Fino a 26000
23
Da 26000 a 33500
33
Da 33500 a 100000
39
Oltre 100000 43(39 + 4 di
“contributo di
solidarietà”)
20052003
30
Detrazioni
Dall’imposta lorda sono ammesse detrazioni, che si possono raggruppare in due categorie:
a) detrazioni relative ad oneri personali al 19%; es. per spese mediche (con franchigia), per interessi su mutui ipotecari, per assicurazioni sulla vita, spese scolastiche, …
b) altre detrazioni con finalità di incentivazione (es. ristrutturazioni edilizie, affitti a “canone convenzionato”, per trasferimenti di residenza per motivi di lavoro, ...);
31
Aliquote medie
In presenza di deduzioni e di detrazioni, una valutazione dell’onere dell’imposta per il contribuente non può essere compiuto solo sulla base delle aliquote legali.
Più significative sono le aliquote medie, pari al rapporto tra l’imposta netta e il reddito imponibile lordo del contribuente (T/RIL).
Poiché le deduzioni e detrazioni sono differenziate in relazione a molteplici fattori (natura del reddito, presenza di familiari a carico, particolari oneri sostenuti, ecc.) esistono diverse strutture di aliquote medie al variare dell’imponibile lordo. Nella figura 4.4a) sono tracciate le aliquote legali e le aliquote medie relative a contribuenti con redditi di diversa origine (lavoro dipendente, autonomo e altri), che non abbiano diritto a nessun’altra deduzione e detrazione oltre a quella della No Tax Area.
32
Fig. 4.4 a) - Aliquote medie e legali dell'Ire nel 2005per alcune categorie di contribuenti
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 100 105
Reddito imponibile lordo
Aliquota media lavoratori dipendentiAliquota media lavoratori autonomiAliquota media altri contribuentiAliquota legale
33
Aliquota marginale effettiva
Aliquota marginale effettiva: variazione dell’imposta per una variazione unitaria del reddito imponibile lordo (T/RIL).
E’ l’aliquota rilevante per le decisioni dei contribuenti riguardo alla produzione del reddito.
Anche le aliquote marginali effettive risultano differenziate non solo al variare del reddito imponibile, ma anche a seconda della natura del reddito e della presenza di oneri deducibili per la famiglia. E’ invece ininfluente la presenza di detrazioni. Vedi figura 4.4 b)
34
Fig. 4.4 b) Aliquote marginali effettive dell'Irpef nel 2005 per alcune tipologie di contribuenti
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 100 105
Reddito imponibile lordo
Lavoratore dipendente Lavoratore autonomoAliquote legali Lav.dip. con coniuge e 1 f iglio a carico
35
Effetti redistributivi
Tab.4.8. Indici di concentrazione dei redditi e dell'Irpef Indici (x 100) Legislazione 2002 Legislazione 2005Indice di Redistribuzione ( R ) 5,41 5,47Indice di progressività di Kakwani (K) 21,35 22,96Incidenza (aliquota media) ( t ) 20,39 19,44t/(1-t) 25,60 24,13Indice di riordinamento (D) 0,06 0,07Indice di Gini del reddito imponibile (G pre) 40,48 40,54Indice di Gini del reddito al netto dell'Irpef (G post) 35,07 35,06Indice di concentrazione del reddito al netto dell'Irpef (C post) 35,01 35,00Indice di concentrazione dell'Irpef 61,83 63,50
Nota:
L'indice di Redistribuzione complessiva dell'imposta è pari a Gpre-Gpost.
Questo indice puo' essere scomposto nei seguenti fattori:
Gpre-Gpost = K t/(1-t) -D, ove
K = indice di progressività di Kakwani
t = incidenza (aliquota media)
D = un indicatore del riordinamento causato dall'imposta
36
Effetti redistributivi
Lieve miglioramento (6 centesimi di punto percentuale) dell’Indice di Redistribuzione che passa da 5,41 a 5,47: intensificazione del grado di progressività dell’imposta,
misurato dall’indice di Kakwani, il cui effetto positivo sulla redistribuzione è stato più intenso di quello, di segno opposto, prodotto da …
abbassamento dell’incidenza, misurato dalla variazione dell’aliquota media che passa dal 20,39 al 19,44%.
L’aumento della progressività, pur in presenza di una riduzione del numero e dell’ambito di variazione delle aliquote legali, è imputabile all’introduzione del sistema di deduzioni decrescenti per la No Tax Area e per oneri di famiglia.
Questo effetto è stato prevalente nel primo modulo della riforma
Nel complesso riforma molto costosa e poco razionale…
37
Valeva la pena?
Tre obiettivi (+ 1) solitamente per riforma di tagli fiscali:
a) rilancio dei consumi e dell’economiab) aumento dell’offerta di lavoro c) rilancio della competitività del paese
d) Perseguimento di obiettivi redistributivi o di sostegno dei redditi più bassi (ma abbiamo visto che questo non accade, soprattutto per incapienza…)
38
Rilancio dei consumi La riforme del 2003 e del 2005 sono state insufficienti (da
punto di vista quantitativo) a stimolare i consumi. Inoltre spesso sono state aumentate altre imposte e il saldo netto è stato nell’aggregato negativo, per i contribuenti (es. 2005)
Se anche i contribuenti percepissero gli sgravi, più dei rincari di imposta, o se i comportamenti fossero asimmetrici, chi sperimenta aumento reddito disponibile potrebbe ritenerlo poco credibili (gli sgravi sono percepiti come non permanenti e se anche aumenta il reddito disponibile potrebbero non aumentare i consumi…)
Se anche aumentassero i consumi l’effetto potrebbe essere di aumentare i beni importati più che i beni prodotti internamente (scarso effetto sull’economia interna)
I tagli fiscali, in assenza di altre condizioni, e soprattutto in presenza di elevato debito pubblico, sono poco efficaci per stimolare i consumi e la ripresa economica….
39
Aumento dell’offerta di lavoro
Non vi è forte evidenza empiricaDipende da tipologia lavoratore (diversa elasticità
dell’offerta)Più sensibile il mercato del lavoro femminile, ma
per aumentare il tasso di partecipazione contano più le aliquote medie e soprattutto altri interventi sarebbero preferibili (es. asili nido)
Meglio eventualmente sgravi ai bassi livelli (es. decontribuzioni) per aumentare il tasso di partecipazione e occupazione dei lavoratori marginali e contribuire alla riduzione del sommerso
40
Aumento della competitività delle imprese
• Non si interviene sulle imprese (a parte quelle soggette all’Irpef..): meglio agire sui contributi, se lo scopo è questo.
• Gli interventi a favore di R&S e dell’innovazione o per la crescita delle imprese e il loro rafforzamento patrimoniale sono scarsi o inesistenti (il governo di centro-destra ha anche abolito la Dit…)
• La tassazione societaria (Ires e Irap) in Italia rimane relativamente elevata, in ambito comparato (forte concorrenza fiscale).
41
D.d.l. finanziaria 2007
Tab. 1 - La struttura delle aliquote legali d’imposta
Irpef 2006 Irpef 2007 Reddito complessivo al netto delle deduzioni per no tax area, per familiari a carico e
deduzioni tradizionali
Reddito complessivo al netto delle
deduzioni tradizionali
Fino a 26.000 23% Fino a 15.000 23% Da 26.000 a 33.500 33% Da 15.000 a 28.000 27%
Da 33.500 a 100.000 39% Da 28.000 a 55.000 38% Oltre 100.000 43% Da 55.000 a 75.000 41%
Oltre 75.000 43%
42
D.d.l. finanziaria 2007
La Finanziaria 2007 sostituisce le deduzioni per la no tax area e per i carichi familiari con detrazioni, ritornando così alla struttura tipica della fine degli anni ’90.
Di conseguenza, a parità di reddito complessivo la base imponibile dell’Irpef 2007 è più ampia di quella dell’Irpef 2006.
43
D.d.l. finanziaria 2007
Lo schema di calcolo della nuova Irpef è il seguente:
Reddito complessivo
- Deduzioni tradizionali
= Reddito imponibile
Applicazione della scala delle aliquote
= Imposta lorda
- Detrazioni
= Imposta netta
44
D.d.l. finanziaria 2007
La deduzione per i figli viene sostituita dalla seguente detrazione:
Df = D [1- Y/L] ,
dove Y è il reddito complessivo, D=800 per ciascun figlio oltre i tre anni, D=900 per ogni figlio di età inferiore ai tre anni; Se il contribuente ha almeno tre figli a carico, D è
aumentata di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo;
L è il limite di reddito al quale cessa la detrazione: è uguale a 95.000 euro per il primo figlio, ed aumenta di 15.000 euro per ciascun figlio successivo al primo.
45
D.d.l. finanziaria 2007
Esempio
Se il contribuente ha a carico solo un figlio con età inferiore a tre anni:
Df1=900 (1-Y/95000) =900-0.009474Y ;
si annulla per Y> o =95000
46
D.d.l. finanziaria 2007
La detrazione per il coniuge a carico decresce linearmente fino ad azzerarsi ad 80.000 euro. In particolare è:
Dc=800-110*Y/15.000 se Y <15000 Dc= 690 se 15000<Y<40000
… con aggiustamenti Dc=690*(80.000-y)/40.000 se
40000<Y<80000 Dc= 0 se Y < 80000
47
D.d.l. finanziaria 2007
Anche le detrazioni per tipi di reddito presentano andamento decrescente, ma non sempre in modo lineare. Si applicano secondo le formule che seguono.
Detrazione per lavoro dipendente:Dldip=1840 se Y<8000
1338+502 [(15000-Y)/7000] se 8000<Y<150001338 [(55000-Y)/40000] se 15000<Y<55000
0 se Y>55000 Detrazione per pensione (aumentata per soggetti con
età non inferiore a 75 anni):Dpens=1725 se Y<7500
1255+470 [(15000-Y)/750] se 7500<Y<150001225 [(55000-Y)/40000] se 15000<Y<55000
0 se Y>55000 Detrazione per lavoro autonomo:
Dlaut=1104 se Y<48001255+470 [(55000-Y)/50200] se 4800<Y<55000
0 se Y>55000
48
Riferimenti bibliografici
P. Bosi, M.C. Guerra, I tributi nell’economia italiana, Bologna Il Mulino, ed. 2006, capp. 1, 2
Per saperne di più: M.Baldini, P. Bosi, La riforma dell’Irpef nella Finanziaria 2007,
http://www.economia.unimore.it/bosi_paolo/ScienzadelleFinanzeNuovoOrdinamento/Materiali%20didattici/La_nuova_Irpef2007.pdf
Aggiornamenti sull’iter della finanziaria M.Baldini, P. Bosi, tra razionalizzazioni e occasioni mancate,
www.lavoce.info, 2-10-2006 U.Colombino, L’Irpef è sulla giusta strada, www.lavoce.info C.De Vincenti, R. Paladini, Le incongruenze sono un”effetto
ottico”, Ilsole24ore 2.11.2006