L’impatto dei cambiamenti climatici sulle zone costiere e ... · Strategia UE di adattamento ai...
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Il Clima che cambia: cambiamenti climatici, impatti e politiche climatiche in Italia, Venezia, 27.11.2015
L’impatto dei cambiamenti climatici
sulle zone costiere e le strategie
di prevenzione ed adattamento
E. Ramieri
Thetis e Centro Tematico
sull’Adattamento ai Cambiamenti Climatici dell’EEA (ETC-CCA)
Il Clima che cambia: cambiamenti climatici, impatti e politiche climatiche in Italia, Venezia, 27.11.2015
Definizione di zona costiera
«Zona costiera»: l’area
geomorfologica situata ai due lati
della spiaggia, in cui l’interazione
tra la componente marina e quella
terrestre si manifesta in forma di
sistemi ecologici complessi,
costituiti da componenti biotiche e
abiotiche, che coesistono e
interagiscono con le comunità
antropiche e le relative attività
socioeconomiche
Fonte: UNEP, 2011
Gronda lagunare e aree di transizione
• Produzione ittica da vallicoltura
• Selvaggina
• Conservazione biodiversità e
mantenimento habitat
• Abbattimento dei carichi Sistema urbano e isole
• Produzione agricola
• Valore estetico
• Mantenimento attività
tradizionali
Acquiferi
• Preservazione acque sotterranee
Litorali e bocche di porto
• Produzione di mitili
• Produzione agricola
• Regolazione del regime
idrodinamico
• Conservazione biodiversità
e mantenimento habitat
• Regolazione dell’erosione
• Protezione da mareggiate
Barene e velme
• Produzione ittica da pesca
• Selvaggina
• Regolazione del regime
idrodinamico
• Conservazione biodiversità
e mantenimento habitat
• Abbattimento dei carichi
• Regolazione dell’erosione
Bassofondale
• Produzione di vongole
• Produzione ittica da pesca
• Regolazione del regime
idrodinamico
• Conservazione biodiversità e
mantenimento habitat
• Abbattimento dei carichi
• Regolazione dell’erosione
Servizi relativi all’intero ecosistema lagunare:
Regolazione del clima, valore estetico, valore educativo, servizi per attività ricreative, servizi di supporto (variabilità morfologica, idrodinamica lagunare, produttività primaria)
Canale
• Regolazione del regime
idrodinamico
• Regolazione dell’erosione
Il Clima che cambia: cambiamenti climatici, impatti e politiche climatiche in Italia, Venezia, 27.11.2015
Impatto dei cambiamenti climatici sulle aree
costiere
E ancora: acidificazione dei mari, aumento del rischio di eutrofizzazione e anossie, impatti su produzione primaria, impatti su popolazioni ittiche
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Rischio di allagamento
Le coste del Mediterraneo e quelle Italiane
presentano fattori di elevata vulnerabilità:
• Presenza di aree costiere depresse, già oggi
sotto il livello del mare
• Contributo della subsidenza naturale ed
antropica
• Elevata concentrazione di attività antropiche
e sistemi urbani
• Mancanze di fasce protettive (spiagge, dune,
zone umide)
Fonte: Lambeck et al., 2011
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Erosione
Regione Estensione della
costa (km)
Coste basse
(km)
Tratti in erosione
(km; %)
Liguria 466 94 31 (33)
Toscana 442 199 77 (39)
Lazio 290 216 117 (54)
Campania 480 224 95 (42)
Calabria 736 692 300 (43)
Sicilia 1623 1117 438 (39)
Sardegna 1897 459 195 (42)
Basilicata 56 38 28 (74)
Puglia 865 302 195 (65)
Molise 36 22 20 (91)
Abruzzo 125 99 50 (50)
Marche 172 144 78 (54)
Emilia Romagna 130 130 32 (25)
Veneto 140 140 25 (18)
Friuli-Venezia Giulia 111 76 10 (13)
Totale Italia 7569 3952 1681 (42) Fonte: Aucelli et al., 2006
Circa 4000 km di spiagge (52%), delle quali 42% in
erosione
Cause: distruzioni sistemi dunali, imbrigliamento
fiumi, alterazione dinamiche costiere dovuta ad opere
difensive, opere aggettanti lungo il litorale, pulizia di
spiagge, pressione turistica + RSLR
Il RSLR futuro comporterà l’ulteriore arretramento
della linea di riva e espanderà l’area di spiaggia
soggetta ad erosione
Proiezioni non univoche (elevata incertezza) per
tempeste e mareggiate estreme nel Mediterraneo
Fonte: IPCC., 2013
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Strategia UE di adattamento ai cambiamenti climatici
Fonte: Climate-ADAPT
Promuovere le azioni degli stati Membri
• Incoraggiare tutti gli Stati membri ad adottare strategie di
adattamento globali
• Sostenere le azioni di adattamento in Europa con i fondi LIFE (es.
alluvioni, coste, aree montane, gestione delle acque), in particolare
in ottica transfrontaliera
• Includere l’adattamento nel quadro del Patto dei sindaci (Mayor
Adapt)
Promuovere l’adattamento in settori vulnerabili
• Continuare a promuovere l’integrazione di misure di adattamento in
programmi e politiche UE di settore (mainstreaming), es. pesca e
agricoltura
• Garantire la sostenibilità di progetti infrastrutturali anche in un clima
mutato (climate proofing)
Decisioni più consapevoli
• Colmare le principale lacune conoscitive (es. valutazioni del rischio
a livello regionale e locale)
• Sviluppo ulteriore della piattaforma web Climate-ADAPT
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Comunicazione UE su coste e mare
Azioni identificate
• Rafforzare il collegamento tra database esistenti, es. Ourcoast,
EMODnet, WISE-Marine, Copernicus marine service e Climate-
ADAPT
• Sviluppo di linee guida su buone pratiche di adattamento per le
aree costiere e marine
• Sviluppo di un Processo di Implementazione Comune delle direttive
WFD, MSFD e Alluvioni finalizzato alla riduzione dei rischi
• Integrazione dell’adattamento ai cambiamenti climatici nel processo
di implementazione della MSFD, in particolare per quanto concerne
la definizione del GES e delle misure
• Integrazione dell’adattamento ai cambiamenti climatici nella politica
di Crescita Blue della UE
• Sviluppo di strumenti per lo scambio di esperienze sui temi del
MSP, ICM e adattamento ai cambiamenti climatici
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Strategie di adattamento in ambito costiero
Coastal adaptation
(IPCC CZMS, 1990)
Adaptation objectives
(Klein and Tol, 1997)
Adaptation responses
(Cooper et al.,
2002; Defra, 2001)
Examples
Protect
Accommodate
Retreat
Increased robustness Hold the line
Advance the line
dyke;
beach nourishment
land claim; empoldering
estuary closure
Increased flexibility‘flood proof’ buildings;
floating agricultural systems
Enhanced adaptability
Retreat the line
Limited intervention
No intervention
managed realignment
ad hoc seawall
monitoring only
Reversing maladaptive
trends
Sustainable
adaptationwetland restoration
Improved awareness
and preparedness
Community-focused
adaptation
flood hazard mapping;
flood warnings
Strategy Objective Response Examples
Fonte: Nicholls et al., 2007
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Misure grigie, verdi o soft
grigie o strutturali:
Includono soluzioni tecnologiche e ingegneristiche e sono
finalizzate prevalentemente alla protezione delle aree
costiere
verdi o ecosistemiche o NBS:
utilizzano servizi multipli degli ecosistemi per aumentare
la resilienza degli stessi e delle aree costiere in generale
soft:
si basano su approcci gestionali, legali, politici, fiscali in
grado di modificare il comportamento umano e/o la
governance delle aree costiere
Innalzamento progressivo dei terreni costieri, muri di
protezione e moli, frangiflutti e pennelli, reef artificiali,
adattamento di argini e dighe, dighe mobili
Ripristino di zone umide costiere, ripascimenti costieri,
rispristino sistemi dunali, stabilizzazione di scogliere
(rivegetazione), riallineamento gestito
Piani di Gestione Integrata della Costa, rilocalizzazione
attività e ritiro da aree ad alto rischio, sistemi di gestione
di eventi estremi, campagne di sensibilizzazione
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Caso di studio 1
Contesto
67 km di coste prevalentemente sabbiose, soggette ad uso intenso
(comprese 10 città). Un terzo al 2011 non era sufficientemente protetto da
mareggiate eccezionali (1:1000 anni).
Obiettivo
Proteggere le coste belghe da mareggiate eccezionali (1:1000 anni)
considerando un SLR di 30 cm al 2050 e permettere una gestione
sostenibile delle stesse.
Soluzioni
Piano di emergenza (2004-2010) per la realizzazione di opere urgenti e
critiche (protezione da eventi 1:100 anni).
Master Plan approvato in giugno 2011: ripascimento, ricostruzione dune,
muri per protezione città da mareggiate, barriere mobili e moli per
protezione porti, riqualificazione lungomare.
Master Plan per la protezione costiera delle Fiandre (2011-2015)
Ripascimento a De Haan; © www.kustveiligheid.be
Ricostruzione dune a Gilles Scottlann; © www.kustveiligheid.be
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Caso di studio 2
Contesto
Intervento sui Polder Hedwige (NL) e Prosper (BE), parte del SIGMA
Plan finalizzato alla protezione delle aree limitrofe all’estuario dello
Schelda da eventi di inondazione (rafforzamento dighe e apertura
zone inondabili).
Obiettivo
Realizzazione di aree di espansione e stoccaggio acque per eventi di
inondazione costiera, al fine di ridurre gli impatti sulle aree a monte
(Anversa), anche in condizioni di SLR.
Soluzioni
Spostamento dell’attuale diga verso l’interno a protezione
dell’entroterra caratterizzato da bassa elevazione.
Creazione di un’area naturale (465 ha) per lo stoccaggio di acque al
fine di ridurre il rischio di inondazione dovuto a maree e mareggiate
Rinaturalizzazione di un’area intertidale salmastra.
Riallineamento gestito (depoldering) in Belgio e Olanda
Funzionamento dell’area rinaturalizzata; © Flanders regional government
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Strategia nazionale di adattamento ai CC
Stato delle conoscenze su impatti e vulnerabilità
Obiettivi e principi generali
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Proposte d’azione verso un Piano o più Piani settoriali
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Misure proposte nella strategia nazionale
grigie o strutturali:
Includono soluzioni tecnologiche e ingegneristiche e
sono finalizzate prevalentemente alla protezione
delle aree costiere
verdi o ecosistemiche o NBS:
utilizzano servizi multipli degli ecosistemi per
aumentare la resilienza degli stessi e delle aree
costiere in generale
soft:
si basano su approcci gestionali, legali, politici,
fiscali in grado di modificare il comportamento
umano e/o la governance delle aree costiere
Messa in opera o sviluppo di attività di monitoraggio e ricerca per la
valutazione dei servizi di supporto ecosistemico della zona costiera;
Privilegiare la messa in sicurezza di opere pubbliche di importanza
strategica anche mediante la programmazione della spesa
Valutazione del valore economico associato alle misure di
protezione dell’ambiente; Conservazione e ricostruzione di dune e
zone umide di transizione; Laddove possibile delocalizzazione di
insediamenti ed attività in aree subsidente e/o depresse
Azioni di analisi (mappe di rischio, hot spot, vulnerabilità ad eventi
estremi); Integrazione vulnerabilità ed adattamento in procedure di
pianificazione consolidate delle aree costiere; Politiche urbane per
ridurre la vulnerabilità con effetti sinergici; GIZC
Misure trasversali a più settori
Sistemi di allerta preventiva contro i rischi; Strumenti assicurativi;
Potenziamento della comunicazione e consapevolezza sugli impatti
e le possibilità di adattamento; Sistemi di gestione e scambio di dati
ed informazioni; Ricerca scientifica
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Verso una strategia nazionale per la GIZC
Sviluppo di una strategia nazionale GIZC che includa l’adattamento delle aree
costiere ai cambiamenti climatici come tema trasversale
Coerenza con l’attuazione della MSP e della MSFD
Ratificazione ed applicazione del Protocollo GIZC della Convezione di Barcellona
Raccordo con iniziative regionali
Il Clima che cambia: cambiamenti climatici, impatti e politiche climatiche in Italia, Venezia, 27.11.2015
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Emiliano Ramieri