Liceo cantonale di Mendrisio - m.liceomendrisio.ti.ch · memoriale, scrittura poetica, prosa...
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INDICE
5 REGOLAMENTO
7 CALENDARIO
PROPOSTE LAVORI DI MATURITÀ (LAM) ANNO 2018
8 ARTI VISIVE / ITALIANO
IN VIAGGIO TRA PAROLA E IMMAGINE
Amanda Ostinelli - Antonella Padovani Soldini
10 BIOLOGIA
EPIDEMIOLOGIA: L’ARMATA BRANCALEONE
Danilo Bellomo
11 BIOLOGIA / CHIMICA
LA “VITA” IN LABORATORIO…
Luigi Croci, Federico Imbesi
12 ECONOMIA E DIRITTO / STORIA
MERCATI E MERCANTI. SPAZI ECONOMICI, IMPRENDITORI, PRODOTTI E
BISOGNI NELL’ECONOMIA OCCIDENTALE
Alberto Azzi, Stefania Bianchi
14 EDUCAZIONE FISICA
ESCURSIONISMO E TREKKING: APPROFONDIMENTO DEI LEGAMI TRA L’UOMO
E LA MONTAGNA
Guido Bianchi
15 FILOSOFIA
LEGGERE E SCRIVERE DOCUMENTI SCIENTIFICI
Marco Bogliani
16 FISICA
FENOMENOLOGIA DELLA RADIOATTIVITÀ
Monica Pellicciari
18 FRANCESE
L’ERRANZA E LA TENTAZIONE DELL’AVVENTURA
Nicolas Tripet
19 GEOGRAFIA
AMERICA CENTRALE E CARAIBI: TRA UTOPIE RIVOLUZIONARIE, MITI
TURISTICI E PARADISI FISCALI
Ivano Fosanelli
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21 INGLESE
FOUND IN TRANSLATION: ANALISI E TRADUZIONE DI UN TESTO LETTERARIO
IN LINGUA INGLESE
Antonella Pagani Fontana
23 ITALIANO
CALVINO, IL FANTASTICO
Sabrina Cattaneo
25 LATINO E GRECO
IL MESTIERE DELLO STORICO: γράφειν τὰ πραχθέντα
(«DESCRIVERE LE AZIONI COMPIUTE»)
Alessandro Stroppa
27 MATEMATICA
LA MATEMATICA NELLA STORIA
Paolo Hägler
29 MATEMATICA
CRITTOGRAFIA
Claudio Marsan
30 MUSICA
LA CANZONE D’AUTORE
Chiara Conti
32 PSICOLOGIA-PEDAGOGIA
L’UOMO E I SUOI GESTI: LINGUAGGIO, COMUNICAZIONE E EDUCAZIONE
Micaela Fettolini
33 TEDESCO
FAMILIE - HARMONIE ODER TERROR?
Carmen Bonomo
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REGOLAMENTO
Nel Titolo I, capitolo III (Scelte dell’allievo) del Regolamento degli studi liceali del 25 giugno 2008
si definiscono le caratteristiche e le modalità organizzative del lavoro di maturità:
Art. 12 1Il lavoro di maturità consiste in una ricerca su un tema anche a carattere
interdisciplinare, condotta da un gruppo di allievi sotto la guida di uno o due docenti e articolata
in modo che ciascun allievo abbia una precisa responsabilità nello svolgimento della ricerca e
acquisisca una metodologia di base. 2I risultati della ricerca devono essere oggetto di una relazione scritta e di una presentazione orale
da parte di ogni allievo. 3Il titolo del lavoro di maturità figura sull’attestato di maturità.
4L’allievo sceglie il tema del suo lavoro di maturità entro la fine del primo semestre del terzo anno
tra i progetti offerti dall’istituto; la direzione assicura un’equilibrata ripartizione dei temi tra i
settori di studio.
Art. 13 1Il lavoro di maturità è organizzato in forma seminariale sotto la guida di un
docente. 2Possono essere previsti lavori a carattere interdisciplinare svolti da due docenti di diversa
materia, aventi ciascuno due ore in orario; in tal caso l’attività è condotta in compresenza da
entrambi i docenti, che concordano la valutazione. 3Di regola il numero degli iscritti non può essere superiore a dodici per i gruppi guidati da un solo
docente e a sedici per quelli guidati da due docenti. 4Sulla base delle iscrizioni, la direzione stabilisce quali attività organizzare, tenuto conto della
dotazione di ore per sede. 5Il lavoro di maturità deve essere accettato dai docenti interessati; in caso contrario l’allievo non
può presentarsi agli esami di maturità.
6La nota del lavoro di maturità che è stato accettato tiene conto del percorso seguito,
dell’elaborato scritto e della presentazione orale.
Nel rispetto degli articoli sopra riportati, al Liceo di Mendrisio questa attività è disciplinata dal
Regolamento interno del lavoro di maturità, approvato dal Collegio dei docenti nel febbraio del
2013.
Nel lavoro di maturità l’allievo dovrà elaborare, a partire da un’analisi approfondita di una tematica
delimitata con precisione, una produzione personale scritta, che presenterà oralmente entro la fine
del primo semestre della classe quarta. L’allievo dovrà mettere in pratica, ad un livello
proporzionato agli studi compiuti, la metodologia di base della ricerca, realizzando un lavoro che
risponda agli obiettivi degli studi liceali (art. 5 O/RRM). Gli si chiederà di esercitare e dimostrare
capacità di orientarsi nelle conoscenze disciplinari, di strutturare l’informazione citando eventuali
fonti e di presentare i risultati in forma articolata e coerente.
La valutazione, oltre al raggiungimento di obiettivi posti dall’insegnante ed inerenti alla tematica
prescelta, considererà i seguenti elementi (da perseguire in misura compatibile all’età ed alla
formazione raggiunte a fine Liceo).
A. Il percorso compiuto dall’allievo, tenendo conto:
- della ricerca e dell’analisi critica delle fonti;
- dell’adeguata raccolta e selezione della documentazione;
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- del tentativo di una lettura propria e dell’originalità del tema scelto;
- dello sviluppo del lavoro in modo autonomo e autocritico;
- della coerenza del percorso;
- del rispetto delle scadenze (intermedie e finale).
B. L’elaborato scritto, che deve soddisfare le seguenti condizioni:
- formulazione chiara e precisa delle domande cui la ricerca intende rispondere;
- risultati coerenti rispetto alla problematica, alle fonti e al metodo;
- strutturazione chiara e organica del contenuto;
- presenza di un indice e di una bibliografia e sitografia;
- uso appropriato della lingua e del linguaggio specifico della disciplina;
- corretta citazione della letteratura primaria e/o secondaria relativa alle fonti.
C. La presentazione orale, che avviene dopo che il lavoro è stato accettato. In essa l’allievo deve
dimostrare la sua capacità di esporre, di argomentare ed eventualmente di difendere il metodo
seguito e i risultati ottenuti.
Il titolo e la nota del lavoro di maturità figurano sull’attestato di maturità insieme alle valutazioni
delle altre tredici materie.
Organizzazione
Per garantire un’equilibrata ripartizione dei lavori di maturità la direzione ne organizza il piano
secondo le seguenti priorità:
- assicurare una distribuzione equa all’interno dei settori di studio;
- evitare, di regola, il raddoppio dei corsi;
- evitare di riproporre lo stesso tema per più di due anni;
- non superare il limite di 8-10 candidati per i LAM di un solo docente e di 14 per quelli
con due docenti.
Modalità di iscrizione
Ciascun allievo compie tre scelte in ordine prioritario.
Allo scopo di garantire un livello minimo di competenza le materie scelte (nel caso di LAM
pluridisciplinare, entrambe le materie) devono figurare nel curricolo di studi dell'allievo.
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Calendario
Anno scolastico 2017/2018
- Illustrazione dei temi proposti agli allievi: di seguito trovate i lavori presentati. I docenti
responsabili saranno a disposizione degli allievi, per fornire ulteriori spiegazioni, tra martedì 21
e giovedì 23 novembre 2017 (vedi calendario esposto all’albo).
- Termine per l’iscrizione: venerdì 1 dicembre 2017
- (ogni allievo riceve le proprie credenziali nella casella della classe).
- Inizio del LAM: martedì 23 gennaio 2018.
- Compilazione della scheda di valutazione: i docenti responsabili dei LAM compileranno
l’apposita scheda di fine terza presente in GAGI entro il 5 giugno 2018.
Anno scolastico 2018/2019
- Consegna dell’elaborato scritto (redazione provvisoria) ai docenti da parte degli allievi: al più
tardi, martedì 6 novembre 2018.
- Presentazione orale dei lavori: 6 novembre – 18 dicembre 2018.
- Consegna del testo definitivo: entro il 22 gennaio 2019 tutti gli allievi consegneranno una
copia cartacea al docente e depositeranno in direzione una copia cartacea ed una elettronica.
- Compilazione della scheda di valutazione: i docenti responsabili dei LAM compileranno
l’apposita scheda finale presente in GAGI entro il 29 gennaio 2019.
L’originale firmato dovrà essere consegnato in segreteria, una copia all’allievo interessato.
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Materia: Arti visive / Italiano
Titolo: In viaggio tra parola e immagine
Docenti: Amanda Ostinelli, Antonella Padovani Soldini
1. CONTENUTI
Allontanarsi da un luogo noto verso un altrove, lontano o vicino poco importa, per chi sia
disponibile ad aprirsi alle sollecitazioni che provengono dallo spazio attraversato significa compiere
un’esperienza vitale. Essa contribuisce ad accrescere la propria sensibilità emotiva e riflessiva; a
modificare e ampliare il proprio sguardo critico sulle cose; ad arricchire la propria personale
immagine del mondo. Eppure, di tanti itinerari o tragitti o viaggi compiuti, le emozioni, i pensieri o
le immagini più preziose tendono a dissolversi all’istante oppure a sbiadirsi tra le pagine del nostro
“libro della memoria”; e così si disperdono frammenti di se stessi.
Ecco che dare forma a un proprio diario, dove parole e immagini si intrecciano a esprimere le
diverse impressioni di “viaggio”, diviene un modo per conservare i segni più profondi della propria
esperienza. La “parola illustrata” traccia nel proprio mondo interiore un percorso suggerito da un
movimento nello spazio reale e consente, infine, di ascoltare e conoscere se stessi.
Il genere letterario di riferimento, inteso però in modo libero e flessibile, è quello del carnet de
voyage, che annovera molti straordinari esempi, dal primo Cinquecento fino ai nostri giorni: il
pittore naturalista che affianca il viaggiatore esploratore; il letterato che scrive corredando di
immagini il proprio taccuino; l’artista che arricchisce di commenti e annotazioni le proprie
illustrazioni.
2. OBIETTIVI
L’obiettivo generale è quello di condurre l’allievo a produrre un lavoro finale in cui siano
compresenti le modalità espressive linguistica e visiva; esso gli consente di condividere con il
mondo esterno la sua esperienza. A questo duplice atto creativo l’allievo giunge dopo avere
elaborato il proprio taccuino e avere in seguito analizzato e interpretato le idee emerse. Questa
impostazione prevede i seguenti obiettivi:
- elaborare un metodo personale di analisi critica della realtà;
- sviluppare un’attitudine all’attenzione al mondo circostante;
- affinare le capacità di osservazione e essere consapevoli dell’importanza del dettaglio;
- trascrivere e rappresentare le proprie impressioni in adesione ai propri stati d’animo;
- valorizzare le diverse sfere sensoriali (forme, colori, odori, suoni, sapori, leggerezza,
pesantezza, sensazioni tattili);
- acquisire consapevolezza circa l’importanza del punto di vista (interno o esterno) e dello
svolgimento ritmico e temporale (velocità, lentezza, dilatazione, sintesi, elementi statici,
dinamici);
- ricercare molteplici esempi letterari o artistici in base alle proprie esigenze espressive nel
corso delle diverse fasi lavoro (di volta in volta, dalla propria idea al rinvenimento di un
esempio o modello espressivo e non viceversa);
- utilizzare linguaggi e tecniche propri delle arti visive e della scrittura, applicati o studiati
negli anni precedenti (disegno, schizzo, acquerello, collage, fotografia..; scrittura
memoriale, scrittura poetica, prosa d’arte, aforisma, modalità dialogica, narrativa,
descrittiva, artifici retorici…);
- confrontarsi con le critiche, traendone vantaggio alla luce delle proprie ipotesi di lavoro.
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3. METODOLOGIA DI LAVORO
Il lavoro si articola in tre fasi distinte:
- prima fase: febbraio-marzo
L’allievo elabora il proprio taccuino di osservazione, assemblando annotazioni e
illustrazioni in base alle modalità espressive e rappresentative a lui congeniali, mescolando
tecniche e generi diversi. È una fase analitica in cui prevalgono libertà e spontaneità, che
devono essere però accompagnate dalla cura nell’elaborazione e nella raccolta dei materiali.
Le docenti affiancano gli allievi guidandoli, in un primo tempo, nel confezionamento del
loro taccuino, interrogandoli quindi sulle loro scelte, proponendo stimoli, esempi e
indicazioni di ricerca in base alle esigenze che di volta in volta emergono nel corso della
ricerca.
- seconda fase: aprile-giugno
L’allievo elabora una valutazione del lavoro svolto, seguendo il proprio itinerario così come
esso ha preso forma nel taccuino di osservazione. È una fase di sintesi che si concretizza in
un testo di riflessione e interpretazione, eventualmente corredato da immagini.
- terza fase: settembre-ottobre
Durante i mesi estivi l’allievo ha elaborato il proprio progetto in vista della realizzazione del
lavoro finale. In quest’ultima fase egli porta a compimento il progetto, tenendo conto di
quanto svolto in precedenza, e presenta oralmente la propria produzione. Il lavoro finale,
attraverso i linguaggi propri delle arti visive e le forme della scrittura, dovrà restituire
quanto vissuto dall’allievo durante il suo viaggio.
4. PREREQUISITI
In entrambe le discipline coinvolte non sono richieste particolari abilità creative o espressive. Il
lavoro di maturità è destinato a chi abbia il desiderio di sperimentare una nuova forma creativa,
lavorando in modo libero e consapevole, ma anche con pazienza e cura, disponibile a esprimere se
stesso.
5. CRITERI DI VALUTAZIONE
Una valutazione è assegnata al prodotto di ciascuna delle tre fasi:
- taccuino di osservazione;
- testo di riflessione e interpretazione;
- lavoro conclusivo e presentazione.
La valutazione finale tiene conto in egual misura di ciascuna delle tre note assegnate.
Nell’insieme la valutazione privilegia i seguenti aspetti:
- elaborazione del taccuino: disponibilità all’osservazione e all’esplorazione; impegno e
autonomia nella ricerca; cura del proprio lavoro; capacità di ideazione e realizzazione
linguistica e artistica;
- redazione del testo critico: consapevolezza in rapporto al taccuino elaborato; chiarezza
espositiva;
- realizzazione del lavoro finale e presentazione: cura dell’insieme e dei dettagli; coerenza in
rapporto alle due fasi precedenti, che dovranno essere leggibili nel lavoro conclusivo;
chiarezza e originalità durante la presentazione orale.
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Materia: Biologia
Titolo: L’armata Brancaleone (tema: Epidemiologia)
Docente: Danilo Bellomo
1. CONTENUTI
Ebola, Oropouche, Dengue, Chikungunya, Zika, Plasmodium, HIV, West Nile Virus,
Haemophilus…
Quelli sopra citati non sono che alcuni esempi scelti tra i tanti di patogeni che affliggono l’umanità
provocando malattie, ma la lista potrebbe essere molto, molto più lunga: peste bubbonica, tossina
botulinica, Bacillus anthracitis, questi i nomi di altri agenti infettivi violentissimi in grado di
causare la morte di un uomo tra atroci sofferenze. Anche questi ultimi hanno in comune con i primi
elencati le minuscole dimensioni e le forme bizzarre, buffe o orripilanti.
Ad allungare ulteriormente la lista, contribuiscono altri microrganismi patogeni una volta
scomparsi, perlomeno alle nostre latitudini, ma ora recrudescenti come il bacillo della tubercolosi,
ad esempio. Malattie che appartengono ad un passato recente e che, purtroppo, tendono a
ripresentarsi in tutta la loro nefandezza.
La Natura sta forse reagendo alla sovrappopolazione, all’inquinamento, alla distruzione sistematica
degli habitat naturali?
Agli allievi che sceglieranno questo corso di epidemiologia il compito di indagare e, nei limiti del
possibile, fornire delle risposte.
2. OBIETTIVI
- Identificare nei vari processi infettivi la relazione tra agenti patogeni e malattia;
- Spiegare il meccanismo di azione dei microrganismi patogeni all’interno del corpo umano;
- Collegare le caratteristiche dei microrganismi utilizzati con le caratteristiche del corpo
umano (effetto “Cavallo di Troia”);
- Acquisire gli strumenti di base per la preparazione e la stesura di una ricerca personale
scritta.
3. METODOLOGIA DI LAVORO
Le prime lezioni saranno dedicate all’introduzione generale del tema da parte del docente. In
seguito, ad ogni allievo verrà attribuito un approfondimento specifico del tema, scelto di comune
accordo con il docente, sul quale verrà strutturato il lavoro di ricerca.
In alcuni casi, si potrà abbinare alla parte teorica da sviluppare in sede anche una parte pratica da
svolgersi in laboratori di ricerca, ospedali, cliniche e/o industrie presenti sul territorio.
4. PREREQUISITI
Non sono necessari particolari prerequisiti; va detto tuttavia che gli allievi che hanno seguito nel
primo biennio liceale un indirizzo scientifico potrebbero incontrare minori difficoltà nello
sviluppare la ricerca.
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5. CRITERI DI VALUTAZIONE
Nella valutazione si terrà conto del raggiungimento degli obiettivi generali del LAM, dell’impegno
e della serietà nell’esecuzione del lavoro di ricerca, della facoltà di reperire e selezionare le
informazioni, della partecipazione e dell’interesse dimostrato dagli allievi nel corso della parte
introduttiva, della qualità della relazione scritta, nonché della presentazione orale. Per il percorso
sviluppato dagli allievi nel seguire il corso, verranno messi a disposizione circa 1/6 dei punti totali
che concorreranno a definire il voto del LAM; per lo svolgimento dell’elaborato scritto verranno
messi a disposizione i 3/6 circa dei punti totali; infine, per la presentazione orale verrà assegnata la
rimanente parte dei punti, ovvero 2/6. La partecipazione degli allievi nel seguire le lezioni iniziali e
l’impegno da loro dimostrato per la durata dell’intero corso, serviranno ad ottimizzare la nota
finale.
6. CRITERI DI SCELTA
Nel caso questo LAM venisse scelto da un numero elevato di studenti, la partecipazione
all’Opzione Specifica BIC potrebbe costituire un criterio di selezione.
Materia: Biologia / Chimica
Titolo: La “vita” in laboratorio…
Docenti: Luigi Croci, Federico Imbesi
1. CONTENUTI
Al termine del primo biennio avete conosciuto la chimica e la biologia anche attraverso esperienze
di laboratorio già impostate.
Hai voglia di metterti alla prova e gestire un piccolo progetto di ricerca sperimentale in maniera
autonoma?
Con questo lavoro di maturità ti daremo l’occasione di: utilizzare diverse tecniche analitiche,
acquisire una buona manualità di laboratorio e approfondire alcune tematiche specifiche
difficilimente affrontabili durante gli studi liceali.
I campi di indagine di quest’anno saranno:
- dalla vite al vino: in collaborazione con l’istituto agrario di Mezzana;.
- piccante la vita…: analisi e studio delle sostanze presenti nelle spezie e prodotti alimentari.
- la caffeina ti mette le ali?: analisi del contenuto dell’alcaloide in diverse bevande.
- progetti esterni: lavori sperimentali presso laboratori di ricerca (scnat, STSBC, …)
2. OBIETTIVI:
L’obiettivo di tale lavoro, come previsto dal piano degli studi cantonale, è “di esercitare e
dimostrare capacità di orientarsi nelle conoscenze scientifiche, strutturare l’informazione,
presentare i risultati in forma articolata e coerente”. Nello specifico si tratterà di affrontare sia
aspetti bibliografici che pratici nell’ambito della biologia e della chimica.
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3. METODOLOGIA:
Sarà richiesta una ricerca bibliografica nel campo di ricerca scelto, così da acquisire la necessaria
base teorica e lo sviluppo di un progetto di ricerca.
Seguirà la parte sperimentale dove lo studente avrà la possibilità di confrontarsi con le varie
tecniche di estrazione (con solvente, SPME,…), analitiche (GC-MS, FTIR, UV…) e di sintesi.
4. PREREQUISITI
Interesse per la chimica e la biologia, disponibilità a leggere documenti anche in altre lingue (quasi
sempre in inglese), curiosità, disponibilità ad operare con impegno a tale progetto e a lavorare, se
necessario, al di fuori dell’orario scolastico.
5. VALUTAZIONE:
La valutazione terrà conto della costanza dell’impegno profuso nell’affrontare la tematica nel corso
dell’anno (1/3 del voto), della qualità dell’elaborato scritto (1/3 del voto) e della presentazione orale
(1/3 del voto).
6. PARTECIPANTI:
Dato l’approccio sperimentale di tale lavoro, il numero massimo di partecipanti è limitato a 10
studenti.
Materie: Economia e diritto / Storia
Titolo: Mercati e mercanti. Spazi economici, imprenditori, prodotti e bisogni
nell’economia occidentale
Docenti: Alberto Azzi, Stefania Bianchi
I mercati sono mossi da spiriti animaleschi e non dalla ragione
John M. Keynes
1. CONTENUTI
La vita economica è contraddistinta da un continuo e, apparentemente, inesauribile flusso di merci,
denaro e informazioni. Nel capitalismo la regola dell’accumulazione continua spinge individui abili
e intraprendenti, ma alle volte scaltri e disonesti, a immaginare nuovi prodotti, nuovi modi di
produrre, nuovi mercati. In questo incessante processo di “distruzione creatrice” il dogma della
crescita illimitata spinge anche alla produzione di nuovi bisogni con raffinate tecniche di marketing.
In epoche più remote, a partire dal medioevo, le fiere e i mercati europei hanno scandito la vita
delle società preindustriali assumendo forme e funzioni diverse nella circolazione dei beni.
Frequentate da importanti mercanti operanti su scala internazionale così come dagli strati più
poveri della società, tra la Germania del nord e il Mediterraneo si sono venuti a creare nei secoli
numerosi poli commerciali di importanza locale, regionale e internazionale.
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Il LAM che si propone vuole approfondire tematiche di storia economica di natura chiaramente
interdisciplinare. Lo studente potrà dedicare la sua ricerca ad un particolare circuito produttivo, ad
un circuito commerciale (considerando ad esempio il ruolo delle ferrovie e/o delle autostrade, di
valichi, porti, ecc.), oppure ad un imprenditore che abbia in qualche modo segnato la storia
economica, in un contesto di riferimento spazio-temporale che può essere quello contemporaneo,
così come di un passato più lontano. Singoli mercati, come quelli ticinesi di Lugano e di Bellinzona
o le grandi fiere fiamminghe, potranno essere studiati secondo approcci e metodi da definire in
collaborazione con il docente. Lo studente potrà studiare le regole giuridiche (ad esempio il diritto
commerciale) e le principali innovazioni nella tecnica (ad esempio la lettera di cambio o la partita
doppia) che hanno segnato la vita commerciale nel tempo. In ogni caso anche tematiche e problemi
economici riferiti al mondo antico potranno essere presi in considerazione.
2. OBIETTIVI
Scoperta e approfondimento di alcuni momenti significativi della storia economica europea.
Costruzione di un percorso di ricerca di storia economica che prenda avvio da una scelta solida e
ponderata.
Coerenza nell’organizzazione di un percorso di ricerca che tenga conto, in modo equilibrato, di
entrambe le materie.
Redazione di un testo in cui figurino le competenze linguistiche e le competenze specifiche di
entrambe le discipline.
Presentazione, attraverso una comunicazione orale, dei principali contenuti dell’argomento
studiato.
3. METODOLOGIA DI LAVORO
Nella prima fase (gennaio-aprile) i docenti presenteranno il tema proponendo alcuni possibili campi
di studio e alcune “strategie metodologiche” per costruire la ricerca individuale. Quindi ogni
partecipante sarà tenuto a proporre un argomento consono con i contenuti generali del percorso del
lavoro di maturità scelto. Secondo questo presupposto verranno indicate le fonti bibliografiche più
adeguate e le modalità per procedere nella costruzione di un percorso espositivo (es. preparazione di
un indice ipotetico quale “scheletro” redazionale). In seguito, lo studente dovrà produrre un lavoro
personale ben strutturato che rifletta le competenze acquisite, frutto dei contenuti suggeriti da
letture, analisi comparative, e rielaborazione della documentazione raccolta.
Ogni allievo infine presenterà oralmente al gruppo i risultati della propria ricerca, mettendo in luce
gli aspetti peculiari dell’argomento sviluppato, condividendo con le compagne ed i compagni del
gruppo le conoscenze acquisite in merito alla tematica studiata.
4. PREREQUISITI
Interesse per entrambe le discipline, in particolare per la ricostruzione storica di eventi sociali ed
economici
Sensibilità per le problematiche proposte.
Disponibilità alla lettura e all’approfondimento di saggi contestuali.
5. CRITERI DI VALUTAZIONE
La nota finale sarà determinata dalla valutazione dei seguenti fattori:
la pertinenza nella scelta dell’argomento che si intende approfondire;
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l’abilità con cui si procede nell’analisi dell’argomento scelto;
la capacità di lavorare con strumenti e metodologie;
l'abilità nel costruire e redigere un testo coerente ed equilibrato (scritto, immagini, bibliografia);
le capacità comunicative.
La nota finale terrà conto per il 20% del percorso (interesse e impegno in classe, ricerca e analisi
delle fonti) per giungere all’elaborato scritto, che inciderà nella misura del 50%, mentre la
presentazione orale avrà un peso del 30%.
Materia: Educazione fisica
Titolo: Escursionismo e trekking: approfondimento dei legami tra l’uomo e la
montagna
Docente: Guido Bianchi
1. CONTENUTI
“Le montagne esistono da millenni, molto prima dell’uomo e quando l’uomo non ci sarà più esse
saranno ancora lì a ricordare che nulla può smuoverle. La montagna esige rispetto e conoscenza.”
(tratto da: Luca Bettosini, 2002, La montagna in tasca, Fontana edizioni, Pregassona)
Da questa breve riflessione possono nascere diverse suggestioni. In generale si può ribadire che la
montagna è sempre meno conosciuta e visitata, e a volte chi vi si avventura è colto impreparato o
per la scarsa conoscenza o per aspetti legati alla propria condizione fisica. Una possibile causa può
essere il fatto che sempre di più viviamo in situazioni senza incertezze motorie legate all’ambiente e
sempre meno sappiamo prevederle ed adattarci ad esse.
Con questo lavoro di maturità si ha l’occasione di acquisire conoscenze legate all’escursionismo e
all’ambiente montano e di scoprire quali sono le qualità psico-fisiche che esso implica.
Gli ambiti di indagine, riconducibili alle cinque dimensioni dell’educazione fisica, sono molteplici e
variegati; eccone di seguito alcuni.
a) L’allenamento fisico
b) Gli aspetti mentali e la loro gestione/allenamento
c) L’emotività e la montagna
d) La programmazione di un’escursione o di un trekking
e) L’alimentazione e l’idratazione durante l’attività in montagna
f) Il materiale e le sue peculiarità
g) La quota e la sollecitazione fisica
h) La storia della conquista della montagna
i) Le imprese più famose
j) I rischi e i pericoli in montagna
k) Le associazioni e i club alpini
l) Dal trekking agli ultra-trail
m) La tecnologia applicata alla pratica della montagna (GPS, cardiofrequenzimetri, app, …)
Sarà possibile svolgere in modo indipendente e autonomo una parte sperimentale al di fuori delle
ore di lezione.
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2. OBIETTIVI
acquisire delle conoscenze generali legate alla montagna anche per poterla considerare con
maggior consapevolezza e rispetto
approfondire la tematica scelta in modo da poterne trarre dei vantaggi pratici in un’ipotetica
escursione
svolgere possibilmente una parte pratica relativa alla specificità del proprio lavoro di ricerca,
in funzione delle competenze personali e delle risorse a disposizione
3. METODOLOGIA
Dopo una parte teorica introduttiva caratterizzata da lezioni frontali, filmati ed eventuali interventi
di persone dall’esterno, seguirà la parte dove gli studenti saranno chiamati ad approfondire la loro
tematica. Periodicamente ci saranno dei termini di consegna e delle brevi presentazioni orali del
proprio operato alla classe (come preparazione alla presentazione orale).
4. PREREQUISITI
Gli iscritti devono essere amanti della montagna, curiosi, volonterosi di mettersi in gioco
direttamente e di approfondire l’argomento.
5. CRITERI DI VALUTAZIONE
Percorso: 40 % della valutazione finale.
Costanza nell’impegno, originalità del tema scelto, adeguata selezione e analisi critica della
documentazione raccolta (bibliografia e dati sperimentali propri), autonomia, rispetto delle
scadenze. Elaborato scritto: 40 % della valutazione finale.
Formulazione chiara degli obiettivi e coerenza dei risultati rispetto alle ipotesi formulate,
strutturazione dei contenuti, rigore espressivo e scientifico, corretta citazione della letteratura,
bibliografia e webgrafia. Presentazione orale: 20 % della valutazione finale.
Capacità di esporre ed argomentare.
Materia: Filosofia
Titolo: Leggere e scrivere documenti scientifici
Docente: Marco Bogliani
1. CONTENUTI
Come leggere un documento scientifico (scienze umane, pure, empiriche). Le condizioni di
scientificità di un documento. Come formulare un progetto di ricerca. Come svolgere una ricerca
bibliografica. Letteratura primaria e secondaria. Scopo e uso delle citazioni. Come scrivere un
documento scientifico. Come scrivere una sintesi (abstract).
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2. OBIETTIVI
Leggere e scrivere documenti scientifici sono attività che richiedono l’impiego di alcune tecniche e
il rispetto di alcune regole. Il corso intende offrire la possibilità di apprendere queste due arti
basilari del lavoro intellettuale.
3. METODOLOGIA DI LAVORO
Il corso si svolgerà in due fasi. La prima, collettiva, prevede la lettura di testi assunti come modelli
di scrittura scientifica e il suo scopo è duplice: apprendere tecniche di lettura analitica e riconoscere
le tecniche di costruzione del testo utilizzate dall’autore. Essa contemplerà dalle cinque alle sette
lezioni.
Nella seconda fase, individuale, l’allievo/a dovrà redigere un proprio documento passando
attraverso tutte le fasi della produzione: scelta dell’argomento, formulazione della tesi, definizione
del progetto, ricerca bibliografica, studio e stesura dello scritto.
Il progetto di ricerca, comprensivo della bibliografia, dovrà essere terminato entro la fine dell’anno
scolastico. L’elaborato scritto, in forma di bozza, dovrà essere consegnato a inizio anno scolastico. I
primi due mesi del nuovo anno scolastico saranno dedicati alla correzione della bozza.
4. PREREQUISITI
Desiderio di conoscere e amore del lavoro intellettuale.
5. CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione finale sarà la somma delle valutazioni dei tre documenti scritti (progetto di ricerca,
bozza, testo definitivo) e della valutazione della presentazione orale. Ciascun elemento vale nella
misura di un quarto.
Materia: Fisica
Titolo: Fenomenologia della radioattività
Docente: Monica Pellicciari
1. CONTENUTI
Il tema della radioattività suscita sempre scalpore e grande allarmismo perché viene
automaticamente collegato ad applicazioni devastanti (come per esempio bombe atomiche),
incidenti di grave entità (da ultimo quello riguardante la centrale di Fukushima in Giappone) ed è
troppo spesso oggetto di strumentalizzazioni politiche e mediatiche. Questo LAM è ideato in modo
da consentire allo studente un approfondimento scientifico e rigoroso del tema nucleare.
Gli aspetti che si proporrà di trattare saranno legati alla fenomenologia delle radiazioni ionizzanti e
al percorso che ha portato alla loro scoperta, rendendole di fatto una pietra miliare nella storia della
fisica moderna.
In particolare le tematiche dalle quali si chiederà di partire per lo svolgimento dei lavori di maturità
saranno:
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- la storia della scoperta della radioattività e la rivoluzione che ha comportato nel mondo della
fisica sia teorica sia sperimentale;
- la comprensione delle leggi che regolano i fenomeni legati alla radioattività;
- la presenza ubiquitaria della radioattività naturale;
- correlazione tra le concentrazioni dei radionuclidi nell’aria con i fenomeni atmosferici.
2. OBIETTIVI
Gli obiettivi da raggiungere saranno:
- apprendere le nozioni fondamentali necessarie per poter trattare e saper discutere le tematiche
legate ai fenomeni radioattivi senza più cadere in falsi luoghi comuni;
- mostrare di essere in grado di muoversi tra le nozioni apprese e di saper lavorare in autonomia
per poter pianificare un lavoro concreto, completo e rigoroso;
- realizzare un lavoro di stampo scientifico basato sull’analisi di dati sperimentali.
3. METODOLOGIA DI LAVORO
Per poter affrontare consapevolmente il lavoro che lo attende, lo studente dovrà essere introdotto
alla fisica legata alla radioattività. Per questo motivo, all’inizio del corso, verranno proposte alcune
lezioni di carattere teorico che dovrebbero permettere di acquisire le conoscenze necessarie per
potersi muovere agilmente nell’ambito del lavoro di maturità scelto.
Gli allievi dovranno successivamente organizzare le conoscenze acquisite, decidere su quale
argomento concentrare le proprie energie
Il progetto di lavoro dovrà necessariamente essere fondato su una parte sperimentale.
Il lavoro svolto dovrà essere presentato al termine del corso sia con un elaborato scritto sia con una
presentazione orale.
4. PREREQUISITI
È richiesta la disponibilità ad ampliare e approfondire le proprie conoscenze nel campo della fisica
e dell’analisi dati.
5. CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione finale terrà conto dei seguenti aspetti:
A) lavoro scritto (50%):
i) formulazione chiara e precisa delle domande a cui la ricerca intende rispondere;
ii) coerenza dei risultati rispetto agli obiettivi preposti;
iii) rigore e metodo scientifico nella realizzazione della parte sperimentale;
iv) rigore e metodo scientifico nell’analisi e discussione dei dati sperimentali;
v) forma, struttura e contenuto;
vi) qualità della bibliografia raccolta ed utilizzata.
B) presentazione orale (25%):
i) capacità di cogliere gli aspetti fondamentali della propria ricerca;
ii) proprietà di linguaggio;
iii) capacità di sintesi.
C) atteggiamento generale (25%):
i) impegno ed interesse;
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ii) rispetto delle scadenze;
iii) autonomia di lavoro;
iv) spirito di iniziativa e capacità di organizzazione.
6. CRITERI DI SCELTA
In caso di un numero eccessivo di iscritti, sarà data la priorità agli allievi che hanno scelto un
curriculum scientifico.
Materia: Francese
Titolo: L’erranza e la tentazione dell’avventura
Docente: Nicolas Tripet
1. CONTENUTI
Che rapporto abbiamo con lo spazio? Quale logica governa il nostro modo di attraversarlo? Nella
vita quotidiana tendiamo a muoverci secondo percorsi efficientemente predefiniti: dalla casa al
lavoro, dalla casa a scuola e viceversa. Quando viaggiamo, invece, possiamo scegliere di farlo
seguendo un itinerario turistico prefissato ma possiamo anche scegliere di esplorare un luogo o un
territorio senza usare la mappa, senza fissare a priori un itinerario, senza definire delle mete da
raggiungere. L’erranza è questo rapporto libero allo spazio, che presuppone però un certo
abbandono, la rinuncia ad esercitare un controllo totale sul proprio percorso per lasciarsi
sorprendere da quello che s’incontrerà sulla propria strada. Dal cavaliere errante al flâneur
ottocentesco, dal vagabondaggio picaresco alle derive urbane dei surrealisti, la letteratura francese è
piena di figure che scelgono l’erranza come modo per esplorare e per conoscere il mondo. Ma che
cosa cercano, in fondo, queste figure nel loro errare? Esse si aprono al mondo e diventano ricettive,
rendendosi disponibili all’accadere di un’avventura, ovvero all’evento meravigliosamente inatteso
che si tratterà di cogliere al volo. Perché l’avventura infatti non è in sé questo o quel oggetto ma
bensì, secondo il gioco di parole etimologico del filosofo Vladimir Jankélévitch, “l’avvento
dell’evento”, l’evento ancora indefinito perché situato in quel futuro immediato che in francese è
chiamato “futur proche”.
2. OBIETTIVI
- Saper leggere e analizzare un’opera o un insieme di testi secondo la prospettiva delineata da
un tema specifico;
- Prendere coscienza di come un tema si “incarni” in modo diverso a seconda dell’opera
letteraria e dell’ideologia dell’autore;
- Possedere le basi metodologiche necessarie alla ricerca scientifica (per es. sapere
raccogliere, analizzare e citare correttamente le fonti);
- Saper strutturare e presentare il materiale raccolto in una forma articolata e coerente.
3. METODOLOGIA DI LAVORO
Nel corso dei primi mesi il docente fornirà un’introduzione generale al tema che implicherà la
lettura di saggi teorici nonché l’analisi di alcune opere dello scrittore medievale Chrétien de Troyes,
l’inventore della figura del cavaliere errante che ci servirà di punto di partenza. In questa parte
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iniziale il docente darà inoltre le indicazioni metodologiche necessarie per l’avvio della ricerca
personale.
In seguito, di comune accordo con il docente, l’allievo individuerà uno o più testi della tradizione
letteraria francese in cui approfondire un aspetto specifico del tema formulando una domanda di
ricerca pertinente. Prima della pausa estiva l’allievo dovrà consegnare al docente un piano di lavoro
dettagliato corredato da una bibliografia essenziale, mentre durante i mesi estivi l’allievo analizzerà
più in dettaglio le fonti raccolte e procederà a una prima stesura del lavoro.
Gli ultimi mesi saranno invece dedicati, sotto la supervisione del docente, alla revisione del lavoro
scritto in vista della versione definitiva e alla preparazione della presentazione orale in francese.
4. PREREQUISITI
Il lavoro è rivolto a tutti gli allievi di terza che seguono un corso di francese e che sono interessati al
tema e all’ambito di ricerca della letteratura francese. La lingua di comunicazione in classe e dei
testi sui quali si lavorerà sarà il francese. Alcune letture potrebbero presentare un grado di difficoltà
concettuale e linguistico superiore rispetto a quanto letto normalmente in classe.
5. CRITERI DI VALUTAZIONE
Nella valutazione finale si terrà conto dei seguenti aspetti:
- Il percorso (40 %): lettura puntuale a casa di testi che verranno analizzati in classe; apporto
personale alla discussione seminariale; impegno nella ricerca e nel rispetto delle varie scadenze.
- L’elaborato scritto (40 %) (da redigere in francese): formulazione chiara della domanda di
ricerca; capacità di lavorare in modo critico con le fonti; strutturazione del contenuto; correttezza
linguistica.
- La presentazione orale (20 %): capacità di esporre e difendere la propria ricerca; correttezza
linguistica e fluidità espressiva.
Materia: Geografia
Titolo: America Centrale e Caraibi: tra utopie rivoluzionarie, miti turistici e paradisi
fiscali
Docente: Ivano Fosanelli
1. CONTENUTI
L’America Centrale e i Caraibi sono spesso presentati come un’unica realtà omogenea,
caratterizzata da stereotipi turistici, miti ideologici e immagini superficiali.
Dal punto di vista geografico, sotto il profilo sia fisico che umano, emerge invece l’estrema
diversità di caratteri delle repubbliche che compongono queste regioni.
Ancora oggi, dallo stato settentrionale del Guatemala a quello meridionale di Panamá, i paesi
dell’istmo sono lontani dal trovare concordia e pace sociale. Da quasi due secoli, inoltre,
incombono su tutta la regione gli interessi economico-strategici degli Stati Uniti che hanno spesso
aggravato la debolezza politica e sociale dell’intero territorio (l’embargo commerciale imposto da
questa potenza a Cuba, all’inizio degli anni sessanta, è forse l’esempio più eclatante).
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2. OBIETTIVI
Approfondire le conoscenze sull’area geografica studiata e sperimentare il piacere di una ricerca
scientificamente corretta. Si tratterà quindi di approfondire le seguenti competenze:
- realizzare un confronto tra i risultati della propria analisi nazionale/regionale e quelli della
letteratura sul tema prescelto;
- visionare criticamente film o documentari prodotti su quest’area geografica;
- saper elaborare una problematica generale e alcune ipotesi di lavoro;
- allestire una bibliografia e prendere conoscenza dei risultati della ricerca;
- elaborare una sintesi scritta della propria ricerca in modo scientificamente corretto, che
sappia cogliere le specificità del caso studiato.
3. METODOLOGIA DI LAVORO
Le prime lezioni saranno dedicate ad una introduzione generale dell’area geografica presa in esame.
A tale scopo verranno letti e discussi alcuni saggi teorici e visionati dei film prodotti in
Centroamerica o inerenti le diverse realtà regionali (cinematografia cubana e documentari della e
sulla cooperazione europea in Centroamerica).
In seguito ogni allievo sceglierà un approfondimento su una realtà nazionale oppure su un tema
specifico, sul quale verrà strutturato il lavoro di maturità.
Il taglio della ricerca andrà discusso in via preliminare con il docente, potendo lo studente scegliere
tra una ricerca puramente teorica, l’analisi geopolitica, economica e storica di un paese, lo studio di
casi a scala locale o globale.
4. PREREQUISITI
Interesse e curiosità per l’area geografica esaminata.
5. CRITERI DI VALUTAZIONE
Nella valutazione si terrà conto:
- dell’impegno e della serietà nell’esecuzione del lavoro;
- della capacità di reperire e selezionare le informazioni;
- della partecipazione alle lezioni e alle discussioni nel momento della presentazione orale;
- della qualità della relazione scritta (chiarezza, organicità e correttezza formale);
- della relazione orale (chiarezza espositiva, capacità di sintesi e di argomentazione).
In riferimento al Regolamento interno del Lavoro di maturità, i tre elementi sui quali si fonda la
valutazione finale (percorso, elaborato scritto e presentazione orale) assumono ciascuno ugual peso.
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Materia: Inglese
Titolo: Found in translation: analisi e traduzione di un testo letterario in lingua inglese
Docente: Antonella Pagani Fontana
Every language is a world. Without translation, we would inhabit parishes bordering on silence.
George Steiner, critico letterario, filosofo e scrittore
Translators are the shadow heroes of literature, the often forgotten instruments that make it
possible for different cultures to talk to one another, who have enabled us to understand that we all,
from every part of the world, live in one world.
Paul Auster, scrittore americano
1. CONTENUTI
Lost in translation è l’espressione a cui sovente si fa ricorso per porre l’accento su ciò che di un
testo originale va perso durante la traduzione in un’altra lingua, insinuando il dubbio
dell’intraducibilità di un atto di parola in un ambito linguistico e culturale diverso. Si pensi anche
all’abusato stereotipo del traduttore-traditore e alle considerazioni variamente critiche o
pessimistiche formulate sull’atto del tradurre, spesso inteso come un ‘avvicinarsi a’ o un Dire quasi
la stessa cosa (titolo di una raccolta di saggi di U. Eco). Ma, come ben dimostrano le due citazioni
poste in epigrafe, tradurre è un irrinunciabile e necessario atto di mediazione che comporta, oltre al
confronto fra due sistemi linguistici diversi, anche il confronto fra due culture diverse per tentare di
produrre un risultato equivalente o adeguato rispetto al testo di partenza. Un atto che può
contribuire a diffondere nuovi modelli e stili e, addirittura, arrivare ad influire sulla trasformazione
ed evoluzione di una cultura. Si pensi per esempio alle traduzioni di F. Pivano, che hanno permesso
al pubblico italiano di conoscere scrittori americani come Masters, Hemingway, Fitzgerald e il
mondo della Beat Generation. Se qualcosa forse va inevitabilmente perso nel processo traduttivo,
molto viene invece conquistato. Per dirla con le parole del famoso scrittore anglo-indiano Salman
Rushdie, it is normally supposed that something always gets lost in translation; I cling, obstinately,
to the notion that something can also be gained.
Noi, nel piccolo del nostro laboratorio di traduzione, cercheremo di scoprire il fascino, e la fatica…,
di tradurre un testo letterario in prosa dall’inglese alla nostra lingua madre, l’italiano. Comprendere
pienamente un testo letterario in lingua straniera significa chinarsi sul senso delle parole,
parafrasarle, confrontarsi con i molteplici significati che possono assumere e scegliere i più fedeli
alle intenzioni dell’autore. La traduzione non è infatti un processo puramente meccanico; il
traduttore non è un semplice artigiano, ma diventa ‘riscrittore’ e ideale ‘coautore’ del testo tradotto.
2. OBIETTIVI
Avvicinarsi al mondo della traduzione letteraria dall’inglese, acquisendo le indispensabili
basi metodologiche e imparando ad orientarsi con precisione nella consultazione dei vari
strumenti utili per il lavoro (dizionari cartacei e strumenti elettronici).
Comprendere pienamente e analizzare un testo letterario in prosa, per poi trasporlo in
italiano tramite la traduzione, vista come verifica ultima del significato dell’opera.
Approfondire, nel vivo della prassi traduttoria, la conoscenza delle strutture grammaticali,
sintattiche e lessicali della lingua inglese.
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3. METODOLOGIA DI LAVORO
Durante le prime settimane del corso si affronteranno i principi di base della traduzione dall’inglese
all’italiano attraverso una serie di esercitazioni pratiche. Si esamineranno tipologie testuali diverse,
seguendo un percorso di progressivo avvicinamento al testo letterario in prosa e paragonando
traduzioni preesistenti con quelle preparate da noi.
Ogni studente individuerà poi un racconto su cui concentrare la propria attenzione (lunghezza
indicativa 15 pagine), preferibilmente, ma non necessariamente, mai tradotto prima. Il lavoro
consisterà nell’analisi del testo e nella sua traduzione in italiano, corredata da note che spieghino e
commentino le difficoltà incontrate e le scelte linguistiche operate, e forniscano tutti i riferimenti
culturali necessari alla comprensione del racconto. Saranno privilegiati testi di autori
contemporanei, rappresentativi della varietà geografica e tematica della produzione letteraria in
lingua inglese.
Nel corso del primo semestre potranno essere richiesti contributi individuali sotto forma di brevi
traduzioni e presentazioni sul proprio work in progress.
A scadenze regolari, ogni studente dovrà sottoporre il proprio lavoro all’insegnante, che fornirà
indicazioni e consigli su come procedere.
Dopo l’approvazione dell’elaborato scritto, ogni studente presenterà oralmente i risultati del proprio
lavoro.
Vista la particolare natura del progetto, l’elaborato finale sarà redatto in italiano, lingua d’arrivo del
processo traduttorio, ma l’inglese potrà essere usato, e quindi esercitato, come lingua di
comunicazione all’interno del gruppo di lavoro.
4. PREREQUISITI
Passione per la lettura (e per la scrittura);
Interesse per l’analisi di testi letterari in prosa;
Buona conoscenza della lingua inglese;
Disponibilità a fornire il proprio contributo attivo durante tutte le fasi del corso.
5. CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione finale si baserà sui seguenti elementi:
Percorso: 40% della valutazione finale.
Concorreranno alla valutazione del percorso
L’impegno regolare a casa;
La partecipazione attiva in classe durante tutte le fasi del corso;
La capacità di impostare, organizzare e sviluppare in modo autonomo il lavoro;
Il rispetto rigoroso di tutte le scadenze fissate.
Elaborato scritto: 40% della valutazione finale.
Si valuteranno in particolare
Il rigore, la coerenza e la precisione con cui è stato svolto il lavoro (la traduzione vera e
propria in primis, ma anche l’apparato di note che la correda e l’analisi del testo);
La chiarezza espositiva;
La correttezza formale;
La pertinenza dei materiali utilizzati.
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Presentazione orale: 20% della valutazione finale.
Si valuteranno in particolare
L’abilità espressiva;
La capacità di argomentare;
La capacità di sintesi;
La chiarezza e la precisione nella descrizione del percorso seguito e nell’esposizione dei
risultati raggiunti.
CRITERI DI SCELTA
Se il numero di iscritti dovesse essere eccessivo, i risultati ottenuti nel corso regolare di inglese e/o
la scelta del curricolo OS inglese potrebbero costituire un criterio di selezione.
Materia: Italiano
Titolo: Calvino, il fantastico
Docente: Sabrina Cattaneo
1. CONTENUTI
≪In mezzo a un fitto bosco, un castello dava rifugio a quanti la notte aveva sorpreso in
viaggio: cavalieri e dame, cortei reali e semplici viandanti.
Passai per un ponte levatoio sconnesso, smontai di sella in una corte buia, stallieri
silenziosi presero in consegna il mio cavallo. Ero senza fiato; le gambe mi reggevano appena
[…] avvertivo un senso di casualità e di disordine, se non addirittura di licenza, come se non
d’una magione signorile si trattasse, ma d’una locanda di passo, dove persone tra loro
sconosciute, di diversa condizione e paese, si trovano a convivere per una notte e nella cui
promiscuità forzata ognuno sente allentarsi le regole a cui s’attiene nel proprio ambiente e –
come si rassegna a modi di vita meno confortevoli - così pure indulge a costumanze più libere
e diverse.≫
(da: Il castello dei destini incrociati)
Definire Italo Calvino uno scrittore del fiabesco sarebbe come ridurre l’universo un insieme di
mere particelle atomiche; certamente Calvino è anche autore del fiabesco, non a caso proprio a lui
Einaudi affidò l’incarico, non facile, di catalogare e tradurre in lingua le fiabe popolari delle varie
regioni italiane. Calvino interprete, dunque, delle fiabe italiane. Nel suo lavoro di recupero dovette
confrontarsi con le problematiche date dai diversi dialetti e dalla necessità di unificare il materiale
raccolto dopo, una volta effettuata la scelta tra le varianti.
Prima ancora di dedicarsi alle fiabe per conto della casa editrice Einaudi, lo stile fiabesco
emergeva nei racconti di vita partigiana. Calvino è ≪fantastico≫ anche quando racconta,
attraverso gli occhi ingenui di bambini, studenti, operai e contadini: si pensi ad esempio al piccolo
Pin in “Il sentiero dei nidi di ragno”, che più per gioco che per scelta ruba la pistola al soldato
tedesco impegnato ad amoreggiare con la sorella; si pensi al giovane studente Kim, all’operaio
Ferreira coi quali Pin si confronterà; si pensi allo stralunato contadino Giuà Dei Fichi in “ll
bosco degli animali “ che, nel disperato tentativo di salvare la mucca Coccinella rubata durante un
rastrellamento, insegue un inimmaginabile soldato tedesco nel bosco magico, nascondiglio per
maiali, conigli, capre e galline. Personaggi lontani dal mito dell’eroe prestante, che, divenuti
partigiani loro malgrado, si ritrovano a combattere la guerra di Resistenza.
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Un Calvino diversamente fiabesco lo si ritrova anche ne “I nostri antenati”; come non ricordare
il giovane Cosimo, che per protesta nei confronti dell’autorità paterna, decideva di vivere
un’esistenza sugli alberi o ad Agilulfo, l’intrepido Cavaliere inesistente che mai dormiva e sempre
vegliava negli accampamenti.
Fiabesche sono, in modo ancora diverso, anche le “Città invisibili” immaginate dall’autore nel
1972, diversi anni dopo l’esordio che lo aveva immediatamente consacrato i tra gli scrittori
emergenti del dopo guerra.
Ma Calvino è questo e molto altro ancora; sarà nostro obiettivo sondarne il magico mondo
seguendo le sue tracce:
≪Il mio lavoro di scrittore è stato teso fin dagli inizi a inseguire il fulmineo precorso
dei circuiti mentali che catturano e collegano punti lontani dello spazio e del tempo.
Nella mia predilezione per l’avventura e la fiaba cercavo sempre l’equivalente d’una
energia interiore, d’un movimento della mente. Ho puntato sull’immagine, e sul
movimento che dall’immagine scaturisce naturalmente, pur sempre sapendo che non
si può parlare d’un risultato letterario finché questa corrente dell’immaginazione non
è diventata parola.≫
(da: Lezioni americane)
2. OBIETTIVI
Comprendere e approfondire le specificità del testo narrativo e del saggio;
Saper applicare gli strumenti di analisi testuale acquisiti durante gli anni di studio liceale e,
nello specifico, durante il corso di LAM;
saper mettere in relazione i testi proposti dall’autore con l’epoca entro cui si muove;
saper analizzare criticamente le fonti selezionate;
saper condurre una ricerca in modo autonomo e con il necessario spirito critico;
saper redigere un commento critico analizzando sia il contenuto sia la forma stilistica del
testo;
saper presentare oralmente in modo chiaro e lucido le proprie osservazioni critiche.
3. METODOLOGIA DI LAVORO
La docente terrà alcune lezioni volte a fornire gli strumenti adeguati per uno studio puntuale del
testo, riprendendo gli elementi relativi all’analisi di un testo narrativo e argomentativo. In questa
fase saranno proposti esempi puntuali.
Dopo che ogni studente avrà identificato un argomento, un romanzo, una raccolta di racconti da
approfondire, verranno - in modo individuale - suggeriti testi, letture, metodi di lavoro conformi al
tema scelto. Le lezioni saranno, in seguito, strutturate in funzione delle scelte operate dai
partecipanti, i quali saranno chiamati periodicamente a fare il punto della situazione. Questi
incontri saranno l’occasione per confrontare idee, pensieri e analizzare criticamente le correzioni
ricevute dall’insegnante.
Dopo una prima raccolta del materiale, lo studente dovrà:
fare una scelta bibliografica;
preparare un piano di lavoro coerente;
svolgere il proprio lavoro di analisi secondo il piano e il percorso stabiliti;
redigere un testo articolato e ben strutturato (da sottoporre progressivamente ad una
correzione);
elaborare un testo scritto ben curato e corretto in cui risulti al meglio il frutto del suo lavoro
di ricerca;
presentare oralmente in modo chiaro il proprio lavoro di ricerca.
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4. PREREQUISITI
Il lavoro è rivolto agli studenti che sono interessati al tema e all’ambito di ricerca; non esige
particolari competenze di base, se non quelle specifiche acquisite nel corso dei tre anni inerenti la
disciplina. Il corso è consigliato a coloro che sanno prendere sul serio il lavoro di ricerca e amano le
sfide. Si chiederà pure, oltre ad un reale interesse per il tema scelto, di saper esaminare con
autonomia e con gli opportuni strumenti metodologici l’opera scelta.
5. CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione finale terrà conto dei seguenti fattori:
A. Il percorso compiuto dall’allievo, tenendo conto:
della ricerca e dell’analisi critica delle fonti;
dell’adeguata raccolta e selezione della documentazione;
del tentativo di una lettura propria e dell’originalità del tema scelto;
dello sviluppo del lavoro in modo autonomo e autocritico;
della coerenza del percorso;
del rispetto delle scadenze (intermedie e finale).
B. L’elaborato scritto deve soddisfare le seguenti condizioni:
formulazione chiara e precisa delle domande cui la ricerca intende rispondere;
risultati coerenti rispetto alla problematica, alle fonti e al metodo;
strutturazione chiara e organica del contenuto;
presenza di un indice e di una bibliografia e sitografia;
uso appropriato della lingua e del linguaggio specifico della disciplina;
corretta citazione della letteratura primaria e/o secondaria relativa alle fonti.
C. La presentazione orale avviene dopo che il lavoro è stato accettato.
In essa l’allievo deve dimostrare la sua capacità di esporre, di argomentare ed eventualmente di
difendere il metodo seguito e i risultati ottenuti.
Materia: Latino e greco
Titolo: IL MESTIERE DELLO STORICO: γράφειν τὰ πραχθέντα
(«descrivere le azioni compiute»)
Docente: Alessandro Stroppa
1. CONTENUTI
«Ho ritenuto mio dovere descrivere le azioni compiute non sulla base di elementi d’informazione
ricevuti dal primo che incontrassi per via, né come paresse a me, con un’approssimazione arbitraria,
ma analizzando con infinita cura e precisione (naturalmente nei confini del possibile) ogni
particolare dei fatti cui avevo di persona assistito o che altri mi avessero riferito» (Tucidide, Storie
1, 22, 2).
Il presente Lavoro di maturità – che si rivolge esclusivamente agli studenti di OS Greco e OS
Latino – ha come campo d’indagine la storia e la storiografia del mondo greco e di quello romano.
Raccogliendo la proposta del metodo tucidideo, gli studenti saranno invitati a scegliere e a
circoscrivere un episodio puntuale della storia antica e a ricostruirlo sulla base delle fonti storiche
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disponibili, rilevando analogie, differenze, contraddizioni, reticenze, iati, duplicati, punti di vista
ecc.
2. OBIETTIVI
Il lavoro di ricerca, di traduzione e vaglio delle fonti (greche e latine) dovrà quindi approdare a una
ricostruzione critica degli avvenimenti, che solo in seconda istanza verrà integrata dalle discipline
sussidiarie (come la numismatica o l’epigrafia) e dall’ausilio degli studi contemporanei.
3. METODOLOGIA DI LAVORO
L’intero percorso si snoderà attraverso i seguenti momenti:
1. Introduzione di carattere metodologico (a partire dal proemio delle
Storie di Tucidide)
2. Strumenti bibliografici
3. Criteri di lavoro
Momento comune
4. Scelta della monografia da trattare
5. Definizione degli obiettivi da raggiungere
6. Ricerca e collazione delle fonti antiche
7. Catalogazione delle fonti
Fase preparatoria
8. Traduzione personale delle fonti disponibili
9. Ricostruzione critica degli avvenimenti
10. Osservazioni o contributi personali
Prima fase
redazionale
11. Utilizzo di eventuali fonti sussidiarie
12. Confronto e discussione rispetto agli studi scientifici più aggiornati in
materia
13. Conclusioni
Seconda fase
redazionale
4. PREREQUISITI
- essere iscritto/a ad un corso di latino (OS o L3) o al corso di greco e latino.
- essere in sintonia con l’argomento in oggetto.
- conoscenze di francese, di tedesco, di inglese (per una ricerca bibliografica senza vincoli
linguistici).
- affrontare preliminarmente un adeguato approfondimento di carattere generale dell’ambito
storico in cui si situa la monografia scelta
- essere disposto a rivedere più volte e ad affinare l’espressione italiana secondo i criteri di
logica, chiarezza, precisione, concisione.
5. CRITERI DI VALUTAZIONE
- la lettura di testi specifici è insostituibile.
- si richiede un uso critico dell’informazione reperibile in rete.
- elaborato scritto:
impostazione secondo logica rigorosa;
traduzione rigorosa delle fonti;
capacità di sintesi;
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massimo controllo dell’espressione in lingua italiana (in particolare: rigore logico,
precisione lessicale); un’esposizione scritta approssimativa o imprecisa di risultati pur
soddisfacenti implica la riformulazione del testo o di sue parti.
- presentazione orale: deve rendere accessibile la ricerca a un pubblico estraneo all’oggetto.
- valutazione: ricerca 30%, elaborato scritto 50%, presentazione orale 20%.
Materia: Matematica
Titolo: LA MATEMATICA NELLA STORIA
Docente: Paolo Hägler
1. CONTENUTI
Oggigiorno a scuola vengono insegnate molte conoscenze matematiche, ma raramente viene
illustrata la nascita dei concetti, delle tecniche e delle notazioni utilizzate; in sintesi la storia della
matematica non trova spazio tra i banchi scolastici.
Frequentando le scuole medie inferiori, per esempio, impariamo a conoscere i numeri negativi, ma
magari li utilizziamo ancora prima, quando con l’ascensore, insieme ai nostri genitori, ci rechiamo a
recuperare l’automobile parcheggiata in un piano sotterraneo di un autosilo, o quando d’inverno
guardiamo il termometro per vedere la temperatura esterna. Tuttavia l’utilizzo così spontaneo dei
numeri negativi è molto recente; nonostante essi siano stati usati per poter eseguire dei calcoli già
oltre duemila anni fa dai Cinesi, in Europa fino al Seicento non sono stati chiaramente definiti, e
fino al Settecento non sono stati generalmente accettati (ma alcuni li hanno rifiutati anche dopo).
Storie analoghe riguardano lo zero, i numeri reali, quelli complessi, le tecniche di moltiplicazione
dei numeri, eccetera, mentre le eccezioni sono rare (tra queste l’utilizzo dei numeri razionali).
2. OBIETTIVI
L’obiettivo di questo LAM è insegnare una parte della storia della matematica, in modo che i
partecipanti possano rendersi conto delle difficoltà incontrate in passato nello sviluppare il pensiero,
i concetti, le tecniche e le notazioni utilizzate tutt’oggi. Questa indagine sulla storia della
matematica vorrebbe inoltre attirare l’attenzione sull’imprescindibile relazione esistente tra la
matematica e lo sviluppo della tecnologia (tecnologia è una parola che deriva dal greco tékhne-
loghìa, letteralmente ”discorso (o ragionamento) sull'arte“, dove con arte si intendeva sino al secolo
XVIII il saper fare, quello che oggi indichiamo con la tecnica): a volte le necessità hanno spinto
l’uomo a sviluppare la matematica, altre volte le conoscenze matematiche hanno permesso lo
sviluppo di nuove tecnologie.
I partecipanti, alla fine del corso, dovrebbero:
- conoscere una parte della storia della matematica;
- aver imparato a lavorare su materiali matematici storici, leggendo e soprattutto
interpretando, se possibile, immagini di documenti originali;
- essere in grado di redigere un testo che illustri il lavoro svolto; dall’interpretazione dei testi,
alla ricostruzione dei testi antichi con le nostre conoscenze, allo sviluppo di un pensiero
coerente e il più completo possibile che illustri l’evoluzione dell’argomento sul quale si è
lavorato;
- riuscire a sintetizzare il lavoro fatto e a presentarlo ai compagni.
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3. METODOLOGIA DI LAVORO
Inizialmente sarà presentata per sommi capi l’evoluzione della storia della matematica; in
particolare si rifletterà su quali civiltà, ed in quale periodo, abbiano sviluppato certe conoscenze e
su come esse si siano potute trasmettere ad altre civiltà.
In seguito ogni allievo sceglierà l’ambito di ricerca che intende approfondire e il tema al suo interno
che intende sviluppare (esempi: a proposito dello sviluppo di una tecnica matematica si potrà
studiare la storia delle operazioni elementari, la riflessione sulla matematica di una singola civiltà
permetterà di lavorare per esempio sulla matematica giapponese, l’approfondimento di un concetto
matematico consentirà di studiare la nascita dei numeri complessi,…).
Prima di affrontare quasi ogni tema sarà necessario arricchire le proprie conoscenze matematiche e
di storia della matematica: questa operazione, facilitata dai materiali raccolti ed elaborati dal
docente, consentirà l’acquisizione delle chiavi di lettura necessarie per comprendere i documenti
inerenti al tema. L’allievo, in seguito, lavorerà sul materiale proposto e su eventuale altro materiale
reperito, che in ogni caso dovrà essere presentato al docente: il dattiloscritto del lavoro di maturità
sarà il frutto della rielaborazione di questo materiale.
4. PREREQUISITI
Prerequisiti fondamentali sono la curiosità per la materia e il desiderio di ampliare le proprie
conoscenze matematiche. Questo, indipendentemente del tema scelto, vale sia per gli allievi che
frequentano il corso di matematica forte (“scientifici”) che per gli allievi che frequentano il corso
normale.
A seconda delle conoscenze degli allievi e del tema scelto, i partecipanti potrebbero lavorare su testi
in lingue moderne (italiano, tedesco, francese, inglese o eventualmente anche su brani in altre
lingue) e/o antiche (italiano antico, francese medievale, latino, greco o eventualmente anche brani
in altre lingue): si segnala che in alcuni casi, considerata la bibliografia reperibile, gli allievi
dovranno essere disposti ad affrontare, con l’aiuto del docente, anche la lettura di testi scritti non in
italiano (ma in un’altra lingua studiata al liceo).
5. CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione, che sarà individuale, considererà il percorso dell’allievo (comprensione ed
approfondimento delle fonti relative al tema scelto, contestualizzazione dello stesso, capacità di
lavoro autonomo, costruzione di un percorso di lavoro coerente nonché rispetto delle scadenze), la
relazione scritta e la presentazione orale. I tre fattori elencati contribuiranno alla valutazione
complessiva nella misura rispettivamente del 50%, 30% e 20%.
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Materia: Matematica
Titolo: Crittografia
Docente: Claudio Marsan
La crittografia è l’arte e la scienza di rendere un messaggio incomprensibile a chiunque tranne che
al legittimo destinatario.
Oggi, nell’era della comunicazione elettronica, è cresciuta la necessità della riservatezza delle
trasmissioni di informazioni e di dati. I crittosistemi classici, che basano la loro sicurezza
unicamente sulla segretezza della chiave, non sono sempre adeguati. I crittosistemi a chiave
pubblica basano invece la loro sicurezza su problemi matematici (in particolare della teoria dei
numeri) difficili da risolvere se non si possiedono certe informazioni supplementari.
Per esempio, RSA, uno tra i più diffusi crittosistemi a chiave pubblica, basa la sua sicurezza sul
fatto che è facile moltiplicare tra loro due numeri primi p e q molto grandi (di qualche centinaia di
cifre) per ottenere il numero composto n, ma è molto difficile trovare p e q se si possiede solo n. A
tal proposito è rilevante il seguente passo tratto da un discorso di H. W. Lenstra jr. al Congresso
Internazionale di Matematica tenuto a Berkeley nel 1986:
Supponiamo di aver dimostrato che due numeri p e q, di circa 100 cifre, sono primi; con gli odierni test di
primalità la cosa è molto semplice. Supponiamo inoltre che, per sbaglio, i numeri p e q vadano perduti
nella spazzatura e che ci rimanga invece il loro prodotto pq. Come fare per risalire a p e q?
Deve essere sentito come una sconfitta della matematica il fatto che la cosa più “promettente” che
possiamo fare sia di andare a cercare nell'immondizia o di provare con tecniche mnemoipnotiche…
1. CONTENUTI
Dapprima saranno presentati i concetti basilari della crittografia (introduzione storica, esempi
classici e principi fondamentali). Seguirà un’introduzione alla teoria dei numeri (in particolare le
congruenze modulari e vari risultati sui numeri primi), necessaria per poter capire i principi
fondamentali della crittografia a chiave pubblica. I temi che saranno proposti riguarderanno la
crittografia classica e la crittografia moderna e potranno essere affrontati, a dipendenza delle
preferenze e delle capacità, ponendo l’accento sulla matematica o sull’informatica o su entrambe le
discipline.
2. OBIETTIVI
Studiare lo sviluppo della crittografia (parte storica).
Apprendere i concetti di base della teoria dei numeri e applicarli alla crittografia.
Rendersi conto delle problematiche legate alla crittografia: sicurezza, autenticità, integrità,
identificazione, problemi giuridici, …
Per temi di carattere informatico: risolvere problemi matematici utilizzando programmi
personali.
Imparare a consultare, leggere e analizzare testi scientifici, anche in altre lingue.
Imparare a redigere un testo scientifico, anche dal punto di vista tipografico.
3. METODOLOGIA DI LAVORO
Dopo una breve introduzione il docente presenterà alcuni temi; entro la fine di febbraio 2018 gli
allievi dovranno preparare e discutere con il docente il piano di lavoro inerente il tema scelto.
Per facilitare il rispetto delle varie scadenze indicate dalla direzione, lo scambio di materiale e le
richieste di aiuto, sarà utilizzata la piattaforma di studio MOODLE.
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4. PREREQUISITI
Dimestichezza con il ragionamento matematico, buone basi di matematica, saper leggere testi scritti
in inglese, curiosità.
I temi di carattere informatico saranno riservati agli allievi che seguono l’OC di informatica (o che,
eventualmente, hanno appurate conoscenze di programmazione).
5. CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione del lavoro di maturità si terrà conto degli aspetti seguenti:
capacità di lavorare in modo autonomo;
capacità di redigere un testo scientifico con il rigore necessario;
nel caso di temi di carattere informatico: capacità di preparare software corretto, funzionante
e ben documentato;
capacità di sintesi e di presentazione di un testo scientifico;
originalità del lavoro (non sono gradite né traduzioni di testi dall’inglese o da altre lingue,
né ammesse operazioni di copia-incolla da Internet come pure il plagio anche parziale di
lavori di terzi!);
qualità della presentazione orale e della relazione scritta.
La valutazione finale sarà espressa tenendo conto del percorso (25%), dell’elaborato scritto (50%) e
della presentazione orale (25%).
Materia: Musica
Titolo: La Canzone d’autore
Docente: Chiara Conti
1. CONTENUTI
Oggi viviamo in un acquario sonoro, non solo perché la musica ci arriva da tutte le parti, ma anche
perché il chiasso è una costante della nostra esistenza, affermava il critico musicale Gianni Borgna.
Ma cosa distingue una “canzone-rumore di fondo” da un testo musicale che ha segnato – e segna – i
giorni di milioni di individui? Perché ad un certo punto della nostra esistenza una canzone sentita
centinaia di volte alla radio, viene ascoltata e compresa per la prima volta? Perché il lanciatore di
coltelli non tira certo per colpire, ma ricama la vita (Vecchioni)? Il canto prolunga le passioni,
amplifica le emozioni, pertanto non fa che dilatare gli aspetti musicali già presenti nella frase
parlata. Dall’intonazione, dal ritmo, ecc. si capisce quale senso le dà il parlante; allo stesso modo
scoprire in una frase cantata, il “modello prosodico” o “la musica del parlare” che l'ha generata,
permette di capire meglio il senso stesso della musica.
La canzone è un atto corale di comunicazione destinato alla gente. Il legame inscindibile con la
parola riporta la musica al suo senso originario, a un'epoca in cui non poteva essere concepita senza
il testo. Studiare una canzone significa considerarla come un'unità inscindibile di suoni e parole. La
critica letteraria giudica brutti i più bei libretti d'opera se li tiene separati dalla musica, allo stesso
modo, i musicisti accademici tendono a guardare le canzoni con atteggiamento di superiorità,
perché le melodie sono troppo semplici; ma le parole sono da prendere insieme con la musica,
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altrimenti è come giudicare un quadro esaminando solo i singoli colori, e non l'immagine d'insieme,
o guardarne il disegno, senza badare alle sfumature cromatiche. Musica e parole sono un linguaggio
unico e inscindibile, secondo quanto insegnavano già i greci antichi. Le canzoni però non sono
“solo” musica e parole, sono anche storia; storia degli uomini che l’hanno cantata(l’interprete), dei
tempi che hanno vissuto, dei desideri che hanno dato loro vita. Nel 1966 Adriano Celentano in “Il
ragazzo della via Gluck” mostrava le contrapposizioni tra un semplice ragazzo venuto dalla
campagna e i suoi coetanei cittadini; nel 1983 un giovane Vasco Rossi manifestava il proprio
desiderio di “Una vita spericolata”, sradicata, libera da schemi e giudizi. Ed oggi? Oggi Lorenzo
Cherubini, in arte Jovanotti, chiede che i lunedì non siano più dei sabati, ovvero che i giovani
possano sentirsi realizzati attraverso il lavoro. Cos’è dunque cambiato da ieri ad oggi? Cosa ci
dicono gli interpreti del tempo? E ancora, quando e perché la “Canzone d’Autore” ha acquistato
negli anni dignità artistica e letteraria?
2. OBIETTIVI
Comprendere e approfondire le specificità della canzone d’autore;
Conoscere in linea generale le differenze tra un testo poetico e una canzone;
saper mettere in relazione i testi proposti da un autore con l’epoca e il contesto in cui sono
nati;
saper analizzare criticamente le fonti selezionate;
saper analizzare il rapporto tra il testo e la musica nei suoi molteplici aspetti (ritmici,
armonici, timbrici...);
saper redigere un commento critico analizzando sia il contenuto, sia la forma stilistica del
testo;
saper presentare oralmente in modo chiaro e lucido le proprie osservazioni critiche
3. METODOLOGIA DI LAVORO
La docente terrà alcune lezioni per fornire alcuni strumenti che aiutino a mettere a fuoco una
canzone, cercando di individuare gli elementi relativi all’analisi di un testo. In questa fase saranno
proposti alcuni esempi particolari della canzone d’autore.
Dopo che ogni studente avrà identificato una tematica o un cantante da approfondire, verranno, in
modo individuale, suggeriti testi, letture, metodi di lavoro indicati per il tema scelto. Le lezioni
saranno, in seguito, strutturate in funzione delle scelte operate dai partecipanti che saranno chiamati
periodicamente a fare il punto della situazione. Questi incontri saranno l’occasione per mettere a
confronto idee, pensieri e analizzare criticamente le correzioni ricevute dalle insegnanti.
Dopo una prima raccolta del materiale, lo studente dovrà:
fare una scelta bibliografica;
preparare un piano di lavoro coerente;
svolgere il proprio lavoro di analisi secondo il piano e il percorso stabiliti;
redigere un testo articolato e ben strutturato (da sottoporre progressivamente ad una
correzione);
elaborare un testo scritto ben curato e corretto in cui risulti al meglio il frutto del suo lavoro
di ricerca;
presentare oralmente in modo chiaro il proprio lavoro di ricerca.
4. PREREQUISITI
Il lavoro è rivolto agli studenti che sono interessati al tema e all’ambito di ricerca; non esige
particolari competenze di base, se non quelle specifiche acquisite, nel corso dei tre anni, inerenti la
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musica ed la lingua italiana . Il corso è consigliato a coloro che sanno prendere sul serio anche la
comunicazione attraverso la canzone, che non è solo una “canzonetta”, come qualcuno pensa e
giudica.
5. CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione finale terrà conto dei seguenti fattori:
l’attenzione e l’interesse dimostrati durante le lezioni teoriche, la ricerca e le presentazioni
orali;
la capacità di reperire e selezionare autonomamente il materiale utile al lavoro (saggi critici
e opere di consultazione);
la capacità di verificare l’ipotesi iniziale attraverso l’utilizzo di differenti strumenti e
metodologie;
l’organicità, la capacità argomentativa e la correttezza formale della relazione scritta;
la chiarezza espositiva, la puntualità nella consegna degli scritti, l’efficacia nella
presentazione orale finale.
La valutazione finale del LAM si fonda sui seguenti elementi.
A. Il percorso compiuto dall’allievo: 40%
B. L’elaborato scritto: 30%
C. La presentazione orale: 30%
Materia: Psicologi-pedagogia
Titolo: L’uomo e i suoi gesti: linguaggio, comunicazione e educazione
Docente: Micaela Fettolini
1. CONTENUTI
Con il presente lavoro di maturità si vuole indagare l’ambito della comunicazione tra individui, considerando
gli aspetti psicologici, pedagogici e formali di questo processo interpersonale.
Nell’ambito delle relazioni tra individui un ruolo determinate è assunto dalla comunicazione, essa
rappresenta infatti la possibilità di soddisfare un bisogno fondamentale per gli uomini: lo scambio di
informazioni, che può essere gratificante ma anche fonte di difficoltà e malintesi a causa delle molte variabili
in gioco: carattere, età, emozioni, contesto, ruoli, linguaggio usato.
È soprattutto di queste variabili che si occuperà il lavoro di maturità, privilegiando gli aspetti della
comunicazione direttamente riconducibili ad un’analisi di tipo psicologico e pedagogico.
In particolare, potranno essere oggetto di approfondimento individuale : gli aspetti pragmatici, la prossemica
(l’occupazione dello spazio), i disfunzionamenti, i ruoli delle persone in uno scambio di gruppo, il
linguaggio non verbale , la comunicazione e i new media, gli interventi educativi e terapeutici,
l’apprendimento del linguaggio,..
2. OBIETTIVI
L’ambito dei possibili temi e percorsi di ricerca è ampio e variegato. In ogni caso si tratta di applicare una
metodologia di ricerca rigorosa, comprendente la formulazione di ipotesi e obiettivi, la stesura di un piano di
lavoro e la costruzione di un quadro teorico, seguiti poi da una verifica sperimentale. Per l’aspetto
contenutistico, si chiede di approfondire in modo personale un argomento scelto all’interno della tematica.
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3. METODOLOGIA DI LAVORO
Nel primo periodo dell’anno, verrà fornito il quadro teorico di riferimento, che fungerà da stimolo per
l’individuazione di un tema da approfondire individualmente o a coppie. In parallelo saranno presentati gli
aspetti metodologici della ricerca nell’ambito delle scienze umane. In una seconda fase gli studenti
procederanno alla stesura del loro testo, che dovrà comprendere una parte teorica e una sperimentale.
Attraverso la presentazione orale e la discussione delle singole ricerche, tutti gli allievi potranno completare
le loro conoscenze ed avere una visione della tematica nella sua globalità.
4. PREREQUISITI
Interesse per la materia, per il tema proposto e per una ricerca che prevede anche una parte sperimentale, con
la raccolta di dati sul terreno (interviste, osservazioni comportamentali, sondaggi,..) e l’analisi degli stessi.
5. CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione terrà conto di tutti gli aspetti richiesti dal regolamento riguardante il lavoro di maturità
(percorso effettuato , elaborato scritto, presentazione orale), nella misura del, rispettivamente, 40%, 40% e
20%. In particolare verranno presi in esame la capacità di organizzare il proprio lavoro e l’intraprendenza,
l’impegno, il reperimento e la selezione della documentazione , l’originalità delle proposte, il rispetto delle
consegne, la conoscenza del tema specifico, la chiarezza linguistica, la capacità di sintesi durante la relazione
orale.
Materia: Tedesco
Titolo: Familie - Harmonie oder Terror?
Docente: C. Bonomo
1. CONTENUTI
Padri e figli, mariti e mogli, sorelle e fratelli, così vicini e così diversi. Uniti nel sangue e divisi
nella mente. Parlano la stessa lingua, ma a volte faticano a capirsi. Sotto lo stesso tetto cercano un
terreno comune. E quando, per l'ennesima volta scoprono, di essere irrimediabilmente diversi, non
riescono a restare indifferenti. Amore e odio. Solidarietà e avversione. Serenità e paura. In guerra e
in pace. Impossibile sradicarsi, difficile rimanere uniti.
Nido d'amore o prigione? Armonia o terrore?
A dipendenza del periodo storico e della costituzione della società, l’immagine della famiglia è
cambiata in continuazione rispecchiando i cambiamenti della società. L’immagine oscilla tra la
famiglia classica tradizionale come simbolo di luogo molto armonioso e la famiglia completamente
Famiglia – specchio di cambiamenti,
luogo di ogni piacere e di ogni tortura.
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distrutta da fattori interni (come per es. malattie o anormalità psichiche dei membri) o fattori esterni
(come per es. disoccupazione, guerra, incidente, tradimento ecc.) La famiglia è uno specchio di
cambiamenti (anche sociali) e diventa quindi un luogo di piacere e di tortura.
2. OBIETTIVI
Attraverso lo studio di estratti di romanzi, di novelle e di racconti e anche con materiale audio-
visivo a partire dal prima / dopo guerra mondiale fino ad oggi, nel LAM “Familie: Harmonie oder
Terror?” cercheremo di scoprire il tema della famiglia nella letteratura tedesca, nella quale appare
spesso. La popolarità del tema “famiglia” ha determinato il fiorire di una vasta letteratura e un
ventaglio di significati che si sono modificati nel tempo. Le possibile tematiche saranno molto
ampie e possono essere trattati tanti temi diversi. Si elencano alcuni dei possibili temi:
• Vater-Mutter-Sohn-Tochter Konflikte
• Identitätssuche
• Familie in bestimmten literarischen
Formen (z. Bsp. Märchen, Gedichte)
• Familie im Spiegel der Migration
• Rolle der Kinder früher und heute
• Erziehung der Kinder
• Jugendliche in der Familie
• interkulturelle Familie
• alleinerziehende Eltern
• Gewalt in der Familie
• Geschwisterkonflikte (
• Familie als Verkaufsmodell
(Werbung, Fernsehen)
• Geschlechterrollen; Emanzipation
• usw
1. METODOLOGIA DI LAVORO
Individueremo nella prima fase del corso gli aspetti rilevanti del concetto di “famiglia” come per
esempio i cambiamenti sociali, storici e letterari. Analizzeremo il tema con l’aiuto di varie fonti e
documenti sonori e visivi (film, interviste, articoli, testi saggistici, documentari, fotografie – ma
anche estratti di romanzi, novelle, poesie, canzoni) per capire meglio la tematica di questo lavoro di
maturità. Durante questa fase,
l’allievo familiarizzerà pure con i requisiti necessari per poter affrontare un lavoro scientifico e
conseguentemente la stesura di un lavoro di maturità.
In una seconda fase, dopo questa introduzione generale sul tema, gli allievi lavoreranno
individualmente analizzando la forma e il significato del tema “famiglia” in una singola opera
letteraria o filmistica (romanzo, novella, racconto, filmato ecc.) oppure confrontando più opere.
Benvenuta anche se gli allievi decidono di confrontarsi con il tema elaborando una
“produktorientierte Maturaarbeit” che consiste nel creare un “prodotto” (p.es. un cortometraggio, un
racconto, delle poesie, ecc.) e nel documentare il processo di lavoro.
Dopo una prima lettura, gli allievi elaboreranno una ricerca personale su di un argomento
preparando un piano di lavoro con le tematiche che l’allievo vorrà affrontare. Il lavoro individuale
si svolge secondo uno schema di lavoro concordato con la docente che suggerirà possibili approcci,
darà alcune indicazioni bibliografiche e spiegherà come elaborare un lavoro di ricerca ben
strutturato. A scadenze regolari, ogni allievo dovrà consegnare il proprio testo all’insegnante, che
fornirà nuove indicazioni e consigli su come sviluppare il lavoro. Infine, una volta che il testo sarà
stato approvato, ogni studente presenterà oralmente i risultati della propria ricerca.
Il lavoro finale sarà redatto e presentato in tedesco.
2. PREREQUISITI
Il lavoro è destinato a tutti quegli allievi di terza che seguono un corso di tedesco. I testi sui quali si
lavorerà saranno in lingua tedesca e presenteranno le medesime difficoltà linguistiche dei testi che
normalmente vengono proposti in classe.
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3. CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione avverrà sulla base dei due lavori presentati (scritto e orale), con un maggior peso
sulla redazione scritta; essa terrà conto del rispetto dei limiti del tema scelto e della pertinenza delle
informazioni raccolte, della coerenza con cui vengono verificate le ipotesi di partenza, della
originalità del lavoro, della chiarezza espositiva, nonché dell'autonomia durante il percorso e il
rispetto delle scadenze.
Percorso 40%: approccio alla tematica; raccolta delle fonti; impegno personale.
Elaborato scritto 40%: pertinenza del materiale utilizzato; capacità di analisi; capacità di
rielaborazione personale e critica dei documenti utilizzati.
La valutazione della presentazione orale si concentrerà sulla capacità di esporre e difendere sia il
metodo sia i risultati raggiunti. 20%.