Cesare Fera: Raggiunti obbiettivi energetici europei al 2020
L’evoluzione dell’insegnante di sostegno nella … il proprio lavoro per raggiungere un...
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L’evoluzione dell’insegnante di sostegno nella
scuola dell’inclusione*
*COMPRESENZA DIDATTICA INCLUSIVA
Dott.ssa Silvia Giovenco
Compresenza come moltiplicatore di risorse didattiche inclusive
Attiva risorse latenti : 1+ 1 = 3
• Alunnicooperazione , relazioni prosociali e comportamenti,
apprendimenti
• Insegnanti progettazione, efficacia, applicazione di
innovazioni
*UDL Universal Design for Learning
Necessità di progettare sin dall’ inizio ambienti di vita, lavoro,
oggetti accessibili e fruibili da tutti, senza necessità di adattamenti
posteriori*
I principi su cui si basa sono:
• Moltitudine e diversità dei modi di rappresentazione del
materiale di apprendimento (riconoscimento)
• Moltitudine e diversità dei modi di azione ed espressione
(strategia esecutiva, vari modi possibili per esprimere ciò che
hanno appreso)
• Moltitudine e diversità dei modi di coinvolgimento
motivazionale ed affettivo (affettività)
Universal Design for Learning Cast 2009
• Molti modi di percepire
• Molti linguaggi simbolici Rappresentazione
• Molti linguaggi per comprendere
• Molti modi per agire
• Molti modi per esprimere Azione espressione
• Molti modi per pianificare e gestire risorse
• Molti modi per stimolare interesse
• Molti modi per mantenere l’impegno Coinvolgimento
• Molti modi per autoregolarsi
Principio 1
Molti e diversi modi di rappresentazione • Linea guida 1: favorire varie opzioni per la percezione del materiale di
apprendimento.
Con due insegnanti che lavorano contemporaneamente il materiale può essere differenziato in diretta
• Linea guida 2 : favorire varie opzioni nei linguaggi usati, nelle espressioni matematiche nei simboli
Con due insegnanti che lavorano contemporaneamente il linguaggio prevalentemente usato può essere accompagnato da spiegazioni terminologiche, traduzioni simultanee, espansioni semantiche, lo stesso vale per le espressioni tecniche o simboliche tipiche della matematica
• Linea 3: fornire varie opzioni per la comprensione
Con due insegnanti che lavorano contemporaneamente uno può fornire le informazioni, l’altro fiancheggiare e fornire un aiuto diretto ( mappe mentali concettuali, evidenziare le info principali. Una specie di scaffolding vivente
Principio 2
Molti e diversi modi di azione ed espressione • Linea 4: favorire varie opzioni per le azioni fisiche:
Con due insegnanti che lavorano contemporaneamente si possono creare e gestire in parallelo vari modi di costruire fisicamente dei prodotti significativi per l’apprendimento: con un insegnante si scrive e si parla e con l’altro si disegna , si costruiscono oggetti tridimensionali etc
• Linea 5 : favorire varie opzioni per l’espressione e la comunicazione
Con due insegnanti che lavorano contemporaneamente si possono usare contemporaneamente due linguaggi comunicativi diversi
• Linea guida 6 : fornire varie opzioni per le funzioni esecutive
Con due insegnanti che lavorano contemporaneamente si possono rappresentare drammaticamente, come su un palcoscenico, i ruoli cognitivi e metacognitivi che costituiscono le basi delle funzioni esecutive e del pensare strategicamente: definire il problema, le alternative, valutare pianificare prevedere, immaginare conseguenze, progettare. Possono inoltre dividersi gli alunni e lavorare su tali aspetti essendo più puntuali ed efficaci
Insegnante problem solver ingenuo/fantasioso critico
Principio3
Molti e diversi modi di coinvolgimento
• Linea 7 : Favorire varie opzioni per stimolare l’interesse
Con due insegnanti che lavorano contemporaneamente è più facile garantire agli alunni qualche possibilità di scelta autonoma.
Il Confronto fra due visioni esperte delle competenze che si offrono agli alunni possono fare nascere motivazioni intrinseche più forti , diverse ed un incremento nell’autodeterminazione
• Linea 8: Fornire varie opzioni per sostenere l’impegno e la persistenza
Con due insegnanti che lavorano contemporaneamente è più semplice calibrare le attività regolandone il flusso e fornire più feedback più vicini nel tempo alle azioni degli alunni e in modo maggiormente personalizzato
• Linea 9 : fornire varie opzioni per l’autoregolazione
Con due insegnanti che lavorano contemporaneamente uno può condurre l’attività e l’altro può lavorare sulle componenti psicologiche emergenti legate all’ apprendimento*
Utilizzando le varie forme di compresenza i due insegnanti
possono differenziare e aiutare gli alunni nelle diverse fasi che
costituiscono l’apprendimento
Collaborazione e co - progettazione tra insegnanti
Riflettere in modo autoriflessivo e costruttivo sulle proprie abilità
relazionali e collaborative ancor prima di impostare qualsiasi tipo di percorso di lavoro su tali abilità degli alunni
Comunicazione
Incontro
Confronto
Collaborazione
Condivisione
Fiducia reciproca
Sostegno
Aiuto
La qualità delle relazioni esercita
una notevole influenza
sull’efficacia di qualunque tipo di
interazione collaborativa e ne
costituisce quindi la base indispensabile
Rogers indica tre condizioni principali che permettono alla
persona, in relazione con gli altri, di sviluppare se stesso e di
sviluppare le proprie potenzialità relazionali basate su una
collaborazione paritaria.
Congruenza Essere se stessi all’interno della relazione, quindi con tutto l’ampio ventaglio dei propri sentimenti, delle proprie emozioni e dei propri vissuti, senza nascondere nulla né a se stessi né all’interazione con l’altro
Accettazione Accoglienza incondizionata dell’altro così com’è, senza alcun giudizio di valore sui suoi pensieri, sentimenti, o comportamenti
Empatia Percepire e sentire l’altro, riuscendo a comprendere anche i suoi sentimenti e le sue emozioni
Il termine di collaborazione indica NON il contenuto di un’attività
o di un compito specifico, bensì COME tale attività o compito viene
svolta
Collaborazione interpersonale : “uno stile di interazione
diretta tra almeno due parti paritarie che si impegnano
volontariamente a prendere decisioni comuni mentre lavorano per un
obiettivo comune “(Friend e Cook)
Elementi della collaborazione
1. Lavorare insieme volontariamente
2. Dimostrare paritarietà assumendo alternativamente il ruolo di insegnante esperto
3. Coordinare il proprio lavoro per raggiungere un obiettivo comune
4. Condividere le responsabilità decisionali e dei risultati raggiunti
5. Condividere un sistema di contenuti rispetto al quale ogni insegnante possiede la necessaria competenza
6. Utilizzare un processo cooperativo che includa interazioni faccia a faccia e interdipendenza positiva, elaborazione e monitoraggio, capacità interpersonali e responsabilità individuale.
Fornire feedback interpersonali efficaci
Per collaborare efficacemente con altre persone è necessario fornire feedback altrettanto efficaci
Caratteristiche del feedback :
Descrittivo:
Specifico
Diretto
Conciso
Controllato
Richiesto
Dato al momento giusto
Descrittivo: Non contiene valutazioni, non è giudicante. Si tratta di una semplice descrizione di ciò che si vede
Es: “ho notato che hai alzato il tono della voce”, invece di “Parli sempre a voce alta
Specifico
Descrizione di comportamenti specifici. Preferire un linguaggio concreto
Es: Invece di dire”sembravi arrabbiato” dire “ho notato che quando parlavi alzavi progressivamente il tono della voce”
Diretto
Diretto tra collega e collega non mediato da terzi
Es; invece di dire “ eri talmente occupato a riempire moduli mentre ti parlavo” dire “ho notato che solitamente non mi parli quando ti guardo”
Conciso Un feedback lungo e articolato non è un feedback migliore
Es :invece di dire”in riferimento al tuo linguaggio, ossia alle tue parole usate, secondo me sono troppo tecniche e complesse per essere comprese . Non metto in dubbio che no siano corrette ma se non me le spieghi mi sento turbato e non riesco a seguirti”dire “”
Descrittivo: Non contiene valutazioni, non è giudicante. Si tratta di una semplice descrizione di ciò che si vede
Es: “ho notato che hai alzato il tono della voce”, invece di “Parli sempre a voce alta”
Specifico
Descrizione di comportamenti specifici. Preferire un linguaggio concreto
Es: Invece di dire”sembravi arrabbiato” dire “ho notato che quando parlavi alzavi progressivamente il tono della voce”
Diretto
Diretto tra collega e collega non mediato da terzi e diretto nella modalità
Es; invece di dire “ eri talmente occupato a riempire moduli mentre ti parlavo” dire “ho notato che solitamente non mi guardi quando ti parlo”
Conciso Un feedback lungo e articolato non è un feedback migliore
Es :invece di dire”in riferimento al tuo linguaggio, ossia alle tue parole usate, secondo me sono troppo tecniche e complesse per essere comprese . Non metto in dubbio che non fossero corrette , ma non sono riuscito a comprenderli .Se non me le spieghi mi sento turbato, confuso e non riesco a seguirti
Descrittivo: Non contiene valutazioni, non è giudicante. Si tratta di una semplice descrizione di ciò che si vede
Es: “ho notato che hai alzato il tono della voce”, invece di “Parli sempre a voce alta
Specifico
Descrizione di comportamenti specifici. Preferire un linguaggio concreto
Es: Invece di dire”sembravi arrabbiato” dire “ho notato che quando parlavi alzavi progressivamente il tono della voce”
Diretto
Diretto tra collega e collega non mediato da terzi
Es; invece di dire “ eri talmente occupato a riempire moduli mentre ti parlavo” dire “ho notato che solitamente non mi parli quando ti guardo”
Conciso Un feedback lungo e articolato non è un feedback migliore
Es :invece di dire”in riferimento al tuo linguaggio, ossia alle tue parole usate, secondo me sono troppo tecniche e complesse per essere comprese . Non metto in dubbio che no siano corrette ma se non me le spieghi mi sento turbato e non riesco a seguirti”dire “”
Si può dire: “quando hai utilizzato termini tecnici, mi sono sentito spaesato, mi sarebbe utile che tu mi spiegassi le parole utilizzate e rispiegassi i punti cruciali”
Controllato
Il feedback deve essere controllato perché ne sia garantita la chiarezza. Un metodo efficace è quello di porre una domanda di verifica o parafrasare
Es: “ Hai detto va bene. In particolare su quale affermazione concordavi?” “quindi è corretto dire che tu”
Richiesto
Il feedback deve essere richiesto e non imposto
Es: per verificare se il nostro interlocutore ha piacere di ricevere un feedback è semplicemente quello di chiederglielo.”ti fa piacere se ti dico qualcosa in merito?”
Dato al momento
giusto Un feedback correttivo è molto più informativo e correttivo se è contestuale. Va verificato il grado di recettività del nostro collega in quel momento perché ad es. lo vediamo arrabbiato, o particolarmente occupato o di fretta, con molta probabilità quello non sarà il momento più adatto per fornirlo e potrebbe essere percepito come un irritante invasione
Es :e’ importante porsi sempre la domanda “E’ adesso il momento migliore per dare un feedback?”
Collaborazione
Risorsa progettuale comune, in grado di:
fornire supporto e condivisione
scambiarsi una mutua osservazione sul proprio operato
sviluppare sempre di più le proprie competenze di bravo
insegnante
incrementare il senso di appartenenza
La complementarietà e la messa in atto delle diverse
competenze degli insegnanti diventano lo SNODO
fondamentale per far sì che la collaborazione tra i docenti dia il
massimo risultato in termini di efficienza e di efficacia
“Collaborazione e compresenza”
Uno specifico approccio programmatico basato sulla
collaborazione è la compresenza
Attività in cui i docenti interagiscono utilizzando uno stile più o meno
collaborativo, ma fondamentale perché la relazione possa definirsi
continua e positiva
I requisiti richiesti ad un insegnante che lavori in compresenza(oltre a quelli già presi in considerazione per la collaborazione)sono:
Flessibilità
Impegno verso la relazione
Abilità di comunicazione interpersonale
Per mantenere una buona relazione collaborativa in compresenza inoltre i docenti devono esprimere e trovare un accordo in merito alle :
convinzioni pedagogiche e educative
all’organizzazione delle routine di classe
ai provvedimenti disciplinari
conoscere le reciproche intolleranze personali
che tipo di feedback ognuno ama ricevere in modo da rispettare le differenze e non ledere la sensibilità altrui e compromettere il clima della relazione collaborativa
Cos’è la compresenza didattica?
La collaborazione è l’ elemento indispensabile per una co-progettazione ed una compresenza didattica efficace e funzionale.
Di fronte all’eterogeneità dei vari bisogni educativi speciali che caratterizzano i nostri contesti educativi si richiede alla scuola di rispondere efficacemente e tempestivamente alle molteplicità di problematiche caratterizzate da diverse peculiarità
La prima immediata risposta a tutti questi bisogni deve necessariamente essere l’organizzazione di un lavoro educativo didattico coordinato qualificato che preveda momenti di intervento individualizzato/personalizzato, di recupero e potenziamento ma anche di lavori di gruppo, tra coppie di alunni, attività laboratoriali etc compresenza/co-teaching (profilo dei docenti inclusivi)
Il co-teaching si colloca pienamente in una dinamica inclusiva, in
quanto promuove un approccio collaborativo tra insegnanti di
classe e insegnante di sostegno, superando così la funzione
dell’insegnante di sostegno come << insegnante del solo alunno
in difficoltà>> per diventare in un ottica evoluzionistica
<< insegnante di tutta la classe e di tutti gli alunni>>(Ianes 2015)
Entrambi assumo così in un ottica di collaborazione e di
co-progettazione , LA CONDIVISIONE DELL’OBIETTIVO DI
PROMUOVERE IL PIENO ACCESSO ALL’APPRENDIMENTO DI
TUTTI GLI ALUNNI, RIMUOVENDO LE BARRIERE E
METTENDO IN CAMPO TUTTI I FACILITATORI VOLTI A
FAVORIRE UNA PIENA E CONCRETA PARTECIPAZIONE
(IANES CRAMEROTTI)
Approcci come quelli della compresenza si sono rilevati efficaci
nel ridurre la distanza tra i due sistemi educativi, dove
l’insegnante curricolare e quello di sostegno, collaborando in un
ottica inclusiva, si coordinano per pianificare, e veicolare
proposte educativo-didattiche calibrate in base alle difficoltà, alle
differenze e alle potenzialità di ogni singolo alunno, ma anche
rivolte a tutta la classe.
L’approccio della compresenza tra gli insegnanti fa sì che gli
studenti con disabilità spendano più tempo all’interno della classe
invece di essere allontananti in un aula alternativa per lavorare
con il solo insegnante di sostegno, magari anche su argomenti
che non hanno nulla a che fare con quelli affrontati dai compagni
*
La didattica inclusiva in compresenza
promuove la valorizzazione delle differenze
e un ambiente flessibile e creativo
Che cos’è la compresenza?
Strategia didattica condivisa di progettazione, insegnamento e valutazione per la quale due o più docenti generalmente un insegnante curricolare ed un insegnante di sostegno (ma non necessariamente)- lavorano INSIEME per fornire servizi educativi, proposte didattiche, comprendenti istruzione di base e istruzione specializzata, a un gruppo eterogeneo di studenti in un ottica inclusiva all’interno di un singolo spazio fisico
La compresenza si configura come pratica a articolata in tre fasi
1. Co-progettazione
2. Co-insegnamento
3. Co-valutazione
Co-progettazione
La progettazione collaborativa consente agli insegnanti :
di definire ruoli e responsabilità durante la gestione della lezione
di costruire un interazione basata sulla condivisione dei contenuti
di considerare le esigenze individuali per garantire che ciascun alunno tragga beneficio dall’insegnamento
di stabilire obiettivi, strumenti, modalità e approcci di lavoro
L’orizzonte entro cui si muove la co-progettazione è dialogico orientato alla valorizzazione delle differenze e delle proprie ed altrui opinioni
Co-insegnamento
La pratica del co-insegnamento richiede di modificare fisicamente
l’ambiente di apprendimento e lo stile di insegnamento in base
ad uno dei 6 diversi approcci definiti da Friend e Cook:
1. Uno insegna , uno osserva
2. Uno insegna l’altro assiste
3. Insegnamento parallelo
4. Insegnamento alternativo
5. Insegnamento in postazione
6. Insegnamento in team
Co-valutazione
Aspetto fondamentale della compresenza che deve procedere di
pari passo rispetto all’insegnamento
Quando gli studenti sviluppano abilità metacognitive, migliorano
le loro capacità sociali, di comunicazione e assumono una
responsabilità rispetto al processo di apprendimento e di
valutazione, nonché una migliore valutazione dei criteri valutativi.
Concetto di compresenza Caratteristiche che lo definiscono:
Due o più professionisti:
con preparazione equivalente , ma in diverse aree di competenza. Un docente, solitamente è l’insegnante curricolare, il secondo è molto spesso un insegnante di sostegno, ma potrebbe essere un altro insegnante, un educatore, un professionista
Fornire assieme servizi educativi:
In un approccio di compresenza autentico gli insegnanti pianificano, insegnano e collaborano assieme per fornire un’istruzione differenziata a diversi livelli
Gruppi diversi di studenti:
La compresenza consente di soddisfare le esigente di tutti gli alunni (dagli alunni disabili a quelli ad alto funzionamento intellettivo (gifted)
Condivisione dello spazio:
Le attività di compresenza hanno luogo all’interno di un unico spazio fisico con rare eccezioni
Modello Descrizione Benefici Punti di attenzione
1. Uno insegna l’altro
osserva
Un docente insegna,
l’altro osserva e
raccoglie dati da
analizzare in seguito
Il modello permette di
raccogliere dati a
seconda delle esigenze
scolastiche
Gli studenti potrebbero
considerare un
insegnante vero e
l’altro di supporto
2. Uno insegna l’altro
assiste
Un docente insegna,
l’altro assiste
l’insegnante e gli
studenti a seconda dei
vari bisogni
Gli studenti ricevono
aiuto individualmente e
tempestivamente
Gli studenti potrebbero
considerare un
insegnante vero e
l’altro di supporto.
L’insegnante che assiste
potrebbe essere fonte
di distrazione
3. Insegnamento
parallelo
I docenti insegnano simultaneamente gli stessi contenuti s gruppi eterogenei
Permette ai docenti di lavorare con gruppi meno numerosi costituendoli ad hoc in base alle esigenze
Richiede una pianificazione e una competenza maggiore in entrambi gli insegnanti; il ritmo di insegnamento deve essere lo stesso, il livello di rumore deve essere tenuto sotto controllo
Modello Descrizione Benefici Punti di attenzione
4. Insegnamento
alternativo
Un docente insegna alla
maggior parte degli
studenti, un docente
rispiega o lo arricchisce
per un gruppo più
piccolo
Soddisfa i bisogni
individuali, permette di
lavorare con gruppi meno
numerosi e di crearli ad
hoc in base alle esigenze
Per evitare
stigmatizzazioni, i gruppi
devono variare;
l’insegnante del gruppo
numeroso potrebbe
sembrare quello
principale, il livello di
rumore deve essere
tenuto sotto controllo
5. Insegnamento in
postazione
I docenti insegnano a rotazione, a diversi gruppi differenti contenuti
I docenti hanno entrambi
la possibilità di insegnare
attivamente e di coprire
più argomenti,;permette
di lavorare con gruppi
meno numerosi e di
separare studenti che si
influenzano
negativamente
Richiede attenta pianificazione, ritmo d’insegnamento deve essere lo stesso; il livello
di rumore deve essere
tenuto sotto controllo;
uno o più gruppi deve
lavorare
indipendentemente dagli
insegnanti
6. Insegnamento in
team
I docenti insegnano simultaneamente , in forma dialogica all’interno del gruppo
Efficacia, divertimento; integrazione delle reciproche conoscenze, differenziazione e arricchimento delle idee
Richiede attenta pianificazione, cooperazione, non competizione. Il carico di insegnamento ricade in entrambi i docenti in misura uguale
Punti di forza e benefici della compresenza didattica
Studenti con difficoltà o disabilità
Miglioramento del comportamento degli studenti grazie al lavoro
svolto in classe assieme ai compagni
Netta riduzione della stigmatizzazione
Miglioramento delle performance di apprendimento da parte degli
studenti appartenenti a classi in cui viene effettuato sistematicamente
il co-teaching
La riduzione del rapporto studenti insegnante, aumenta l’attenzione
degli alunni e migliora il clima della classe
I docenti possono contare sul sostegno collaborativo da parte di
qualcuno con cui condividere sia i successi sia i problemi della classe
con conseguente diminuzione del livello si stress; alleggerimento del
carico dell’insegnamento e maggiore possibilità di seguire gli studenti in
ambito individualizzato/personalizzato.