Levico Terme aprile 2011 - events.orikata.it pdf/15 Aprile/14... · Nell’ 800 nel primo novecento...

57
Cibo e Globalizzazione:rischi o benefici? NUOVE FRONTIERE NELLA NUTRIZIONE NELLA NUTRIZIONE CLINICA Levico Terme aprile 2011 Dr. Renato Giaretta

Transcript of Levico Terme aprile 2011 - events.orikata.it pdf/15 Aprile/14... · Nell’ 800 nel primo novecento...

Cibo e Globalizzazione:rischi o benefici?

NUOVE FRONTIERE NELLA NUTRIZIONE NELLA NUTRIZIONE CLINICA

Levico Terme aprile 2011

Dr. Renato Giaretta

RAPPORTO AMBIENTE E SPECIE VIVENTE

AMBIENTE (CLIMA) SPECIE

ADATTAMENTO

Fattori climatici

Fattori geologici

Fattori nutrizionali

Profilo genetico

HABITAT ED EVOLUZIONE

L’UOMO E L’ AMBIENTE

L’evoluzione del genere umano passa attraverso

cambiamenti nell’espressione genica

potenzialmente inducibili dal fattore ambientale

DIETA

3 “RIVOLUZIONI NUTRIZIONALI”

1) LA “RIVOLUZIONE DELLA CACCIA” : 2,5

MILIONI DI ANNI FA:

INIZIO DELLE GLACIAZIONI ALIMENTAZIONE

PREVALENTEMENTE CARBOIDRATICA

CACCIA E PESCA : CONSUMO DI ANIMALI DIETAIPERPROTEICA AD ALTO CONTENUTO DI PUFA

( SHORE BASED DIET)HOMO ERECTUS :AUMENTO DIUN TERZO DEL VOLUME CEREBRALE IN MENO DI500000 ANNI

La “dieta paleolitica” risulta esseresostanzialmente

iperproteica. Ciò potrebbe aver favorito

lo sviluppo cerebrale e muscolo-staturale del

genere Homo .

Eaton O’Keefe

Proteine % 3 7 1 9 -3 5

Carboidrat i % 4 1 2 2 -4 0

Grassi % 2 2 2 8 -4 7

Obiettvi metabolici:

1) Conversione proteine in glucosio

2) Risparmio glicogeno epatico e glucosiocircolante per le esigenze del cervello

3) Accumulo efficiente di lipid e quindi:

INSULINO RESISTENZA EPATICA

INSULINO RESISTENZA MUSCOLARE

AUMENTO DELL’ATTIVITALIPOSINTETICA E ANTIADIPOLITICADELL’INSULINA

2) LA RIVOLUZIONE AGRICOLA

SCONVOLGIMENTI CLIMATICI RAPIDI E/OEFFICIENZA DELLE TECNICHE DI CACCIA

(OVERKILL HYPOTHESIS)

SCOMPARSA DELLA MEGAFAUNA

SVILUPPO DELL’AGRICOLTURA XIMILLENIO a.C.

“TERREMOTO METABOLICO”

DRASTICO CALO DELLE FONTI PROTEICHE ANIMALI

DAL 90 % AL 10% DELL’INTROITO ALIMENTARE

AUMENTO DEL CONSUMO DI CEREALI CONCONSENGUENTE ADATTAMENTO INSULINEMICO

CRESCITA DELLA POPOLAZIONE : 5-10 MILIONI PRIMA DELLA DELLARIVOLUZIONE AGRICOLA A 100-150 MILIONI IN ERA EGIZIANA

COMPARASA DELLE CARESTIE

PER MILLENNI IL MODELLO ALIMENTARE NONSUBISCE GRANDI VARIAZIONI

NEL 2° MILLENNIO d.C. VI E’ LA COMPARSA DI NUOVIFATTORI CAPACI DI INFLUENZARE L’ALIMENTAZIONEUMANA:

LE SCOPERTE GEOGRAFICHE E IL TRASPORTO

NEL 1500 INIZIA LO SCAMBIO DIALIMENTI TRA DIVERSI CONTINENTI

“PROTOGLOBALIZZAZIONE”

MONOCOLTURE

MONOFAGISMO

Pietro Longhi La polenta Vincent Van Gogh I mangiatori di patate

Nell’ 800 nel primo novecento l’apporto calorico permolta parte della popolazione è insufficiente rispetto aldispendio energetico derivato dal lavoro

Qualitativamente

Dall’Inchiesta Jacini (1877-1882) emerge come il“pane sia l’alimento principe, sostituito in Lombardiae in Veneto dalla polenta.La minestra serale è composta da legumi e verdure,spesso selvatiche, una cipolla e qualche patata o un po’di pasta. Quando è presente, il companatico èrappresentato da un pesce salato o da olive insalamoia, da qualche pezzo di formaggio o da carneaffumicata”

Dietary goals U.S.A. 1977

zuccheri s.

15%

zuccheri c.

45%

proteine

10%

grassi s.

10%

altri grassi

20%

zuccheri s. zuccheri c. proteine grassi s. altri grassi

Consumi italiani '51-53

zuccheri s

10%

zuccheri c

55%

grassi s

8%

altri grassi

17%

proteine

10%

zuccheri s zuccheri c grassi s altri grassi proteine

Consumi italiani 2003

zuccheri s.

8%

zuccheri c.

42%

altri grassi

27%

grassi saturi

11%

proteine

12%

zuccheri s. zuccheri c. altri grassi grassi saturi proteine

The EU Diet – Evolution, Evaluation and Impacts of the CA

Global Perspectives Studies Unit, FAO

Terza rivoluzione:“Industria alimentare/globalizzazione”

Table 5: Share of Calories from Carbohydrates in total Dietary Energy Supply (%)

Country/region 1961/63 1971/73 1981/83 1991/93 2001/03

EU-15 54.3 51.1 48.6 47.8 49.8

Austria 56.6 52.1 47.3 47.0 48.6

Belgium-Luxemburg 51.6 47.1 46.5 47.6 48.2

Denmark 55.3 51.6 50.2 52.4 52.4

Finland 57.4 54.3 52.0 53.5 52.4

France 53.4 49.4 45.0 44.8 45.6

Germany 53.0 51.2 50.1 50.0 51.6

Greece 59.9 54.0 53.2 50.5 51.3

Ireland 58.2 54.3 51.6 51.9 50.9

Italy 61.1 56.3 52.4 50.0 49.7

Netherlands 55.4 52.4 50.2 52.0 51.8

Portugal 63.2 58.4 54.0 52.2 51.3

Spain 62.8 56.3 50.6 47.0 45.9

Sweden 52.2 52.6 50.8 51.5 51.5

UK 52.2 51.2 51.2 50.6 53.0MED-3 61.6 56.1 51.8 49.0 48.4EU-25 55.5 52.1 49.7 49.3 51.0Source: FAOSTAT-1, own calculations

“The EU diet has become toorich

in overall energy, it containstoo

much fat, particularly too much

saturated fat and cholesterol,and

too much salt.”

CARNE 1946-50 1951-55 1956-59 1971-73 1981-85 2005

BOVINA 5 8 21 25 25 27

SUINA 3 4 8 12 22 40

0VOCAPR. 1 1 1 1 1 2

ALTRA 4 3 5 15 20 27

TOTALE 13 18 45 48 75 90

CARNI IN ITALIA

Consumo in kg./ab/anno

ALIMENTI 1946-50 1951-55 1956-59 1971-73 1981-85 1992 2005

PESCE 3 4 7 7 9 15 22

PESCE CONSERVATO 2 2 2 2 2 3 10

LATTE 42 49 66 72 84 83 80

FORMAGGIO 5 6 9 11 14 19 22

UOVA 5 7 10 11 11 13 12

PESCE,LATTE, UOVA IN ITALIA Consumo in kg./ab/,anno

ALIMENTI 1946-50 1951-55 1956-59 1971-73 1981-85 2005

FRUMENTO 147 165 168 178 167 150

MAIS 19 22 8 7 0 2

RISO 9 9 7 6 7 6

LEGUMI SECCHI 7 5 5 4 3 2

PATATE 36 42 44 39 43 40

CEREALI,LEGUMI,PATATE IN ITALIA

Consumo kg./ab/anno

Calo del consumo di legumi nel xx secolo in Italia

1860 14 kg/ab/anno

1939-40 12 kg/ab/anno

1960-70 5 kg/ab/anno

RIDUZIONE DELL’APPORTO CALORICO %DERIVATO DAGLI AMIDI E RIDUZIONEASSOLUTA DEL CONSUMO DI LEGUMI

AUMENTO DI CONSUMO DI CARNE

RIDUZIONE DI CALORIE DA ALIMENTIVEGETALI , AUMENTO DI CALORIE DA

ALIMENTI ANIMALI

Fattori di rischio di malattiacardiovascolare

Modificabili- Fumo- Dislipidemia

• elevato LDL-C• basso HDL-C• elevati trigliceridi

- Ipertensione- Diabete mellito- Obesità- Abitudini alimentari- Fattori pro-trombogeni- Sedentarietà- Abusi alcolici

Non-modificabili- Storia personale di CVD- Storia familiare di CVD- Età- Sesso

Pyörälä K et al. Eur Heart J 1994; 15: 1300–1331

Prevalenza del Diabete (tipo II)nella popolazione generale e negli obesi

Diabete di tipo 2 e malattia coronaricaIncidenza di IMA fatale/non fatale in 7 anni (East

West Study)

Haffner, et al. N Engl J Med 1998; 339: 229-234DM - diabete mellitoIM - infarto del miocardio

3.5%

18.8%

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

No DM, No MI No DM, MI

p < 0.001

20.2%

45.0%

DM, No MI DM, MI

p < 0.001

Inci

denz

a di

IM in

7 a

nni (

%)

Non-diabetici n = 1373 Diabetici n = 1059

Arch Intern Med 1992; 152: 56

Il colesteroloFattore di rischio di malattia

cardiovascolare

Colesterolo (mg/dl)140 160 180 200 220 240 260 280 300

Mor

talit

à ca

rdio

vasc

olar

e a

6 an

ni

(per

100

0)

18

16

14

12

10

8

6

42

0

PREVENZIONE- ALIMENTAZIONE-CANCRO

Nei paesi occidentali il30% delle neoplasie haorigine da errorialimentari

Il potere di prevenire itumori per mezzo dicambiamenti dietetici saleall’80% per le neoplasiedell’intestino e dellamammella

TRANSIZIONEEPIDEMIOLOGICA

70%

Cause di decesso in Italia nel 1885 e nel 1994

1885

1994

N. decessi % N. decessi

%

Malattie infettive 243.110 29 2.039 0,4

Gastroenteriti 99.880 12 100 0,02

Bronchiti 63.853 8 12.649 2

Polmonite 63.791 8 3.480 1

Mortalità perinatale 52.222 6 2.003 0,4

Malattie cardiovascolari

44.648 5 167.958 30

Ictus 32.296 4 73.744 13

Tumori maligni 12.631 2 152.283 27

Traumi 11.180 1 21.969 4

Cirrosi epatica e epatite

6.718 1 9.020 2

Altro 198.663 24 108.766 20

Totale 828.992 100 554.011 100

“Esiste una sola razza umana,ma tanti popoli”

Composizione corporea

Rischio per malattie metaboliche (Obesità,diabete)

Globalizzazione dei cibo ed etnie

Mahatma Gandhi

Gli asiatici a parità di BMI hanno una maggiorepercentuale di grasso corporeo

International Obesity Task Force OMS :

per gli asiatici: BMI >/= 23 SOVRAPPESO

BMI>/= 25 OBESITA’

Nel 2004 i cinesi obesi erano 60 milioni, 200 milioni quelli in

sovrappeso. Nel 2009 si è passati a 100 milioni di obesie 310 milioni

in sovrappeso.

il diabete di tipo 2 è ormai al livello di epidemia. Ne sono affette92,4 milioni di persone, mentre 148,5 milioni hanno il pre-diabete

Diabete , obesità ed etnie

Indiani Pina : più della metà degli adulti al di sopra dei 35 anni sono malati di diabete ,prevalenza diobesità del 64% dei maschi e del 91% nelle femmine tra i 35-45 anni

Nativi delle isole del Pacifico: il diabete risulta essere tre volte superiore a quella deicaucasici,l’obesità tocca l’80% della popolazione (Nauru)

Afroamericani : ildiiabeteditipo2èfinoatrevoltepiùprobabileinpersonedidiscendenzaafricanaeafrocaraibica,l’obesitàèparial45%,mentreneicaucasiciarrivaal30%

Aborigeni Australiani rischianodimoriredidiabete22voltedipiùdelrestodellapopolazioneaustraliana

Nativi Alaska il diabete ha una frequenza tre volte più alta rispetto agli altri gruppi etnici

Prevalenza dell'obesità presso diverse etnie negli USA

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

40%

45%

50%

AFRO-AMERICANI ISPANICI CAUCASICI

Prevalenza dell'obesità nelle donne presso le diverse etnie negli USA

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

AFRO-AMERICANE ISPANICHE CAUCASUCHE

AFRO-AMERICANE

ISPANICHE

CAUCASUCHE

AMBIENTE GENETICA

?

STUDIO SU ETNIE

STUDIO SULL’IMMMIGRAZIONE

MESCOLANZA GENETICA

CONSIDERAZIONI SULLA MESCOLANZA1)POPOPAZIONI CAUCASICHE PRESENTANO UN PATRIMONIOGENETICO PROTETTIVO PER IL DIABETE

2) ALTRE ETNIE PRESENTANO UN PATRIMONIO GENETICOFORTEMENTE DIABETOGENO

RELAZIONE TRAPREVALENZA DB2 E % DIMESCOLANZA GENETICACON AMERINDI PIMA EMESSICANI

INDIANI PIMA: 2 GRUPPIGENETICAMENTE IDENTICIIL GRUPPO DELL’ARIZONA NEL 1970 ABBANDONAL’AGRICOLTURA E ADOTTA DIETAAMERICANA:OGGI LIVELLI DI OBESITA’ EDIABETE E’ TRA I PIU’ ELEVATI AL MONDO

IL GRUPPO 2 DEL MESSICO HA MANTENUTO LOSTILE DI VITA PRESSOCHE’ INVARIATO: OGGIHANNO UN PESO INFERIORE MEDIAMENTE DI 26KG. E UNA BASSA PREVALENZA DI DIABETE;CONSUMANO META’ DEI GRASSI E TRASCORRONOPIU’ DI 40 ORE ALLA SETTIMANA IMPEGNATI INLAVORI FATICOSI

NATIVI DELLE ISOLE DEL PACIFICO:IL CAMBIAMENTO DELLE ABITUDINI ALIMENTARI(PESCE,FRUTTA)E DELO STILE DI VITAHA PORTATO AI PIU’ ELEVATI TASSI DI OBESITA’ AL MONDO:SAMOA 74% DELLEDONNE,TONGA 55%,DELLE DONNE, NAURU 78% DELLE DONNE E 80% DEGLI UOMINI

ABORIGENI DELL’AUSTRALIA:tra gli aborigeni australianicivilizzati l’insorgenza del diabete tra i 20 e i 50 di età e’ dieci volte maggiore della media dellapopolazione di origine europea; nei gruppi “liberi”il diabete è sconosciuto

IMMIGRAZIONE

IMMIGRAZIONE RECENTE

(THE BEST OF BOTH WORLDS)

IMMIGRAZIONE DI 2°/3°GENERAZIONE: “PARADOSSODELL’ASSIMILAZIONE”(AUMENTO DIGRASSI E ALCOOLICI,RIDOTTO CONSUMO DIFIBRE,SEDENTARIETA’)->AUMENTO DIDIABETE,OBESITA’,CANCRO

Raffronto del sovrappeso % tra migranti di prima e seconda generazione

(Hosper) Olanda

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

marocchini 1° gen. marocchini 2°gen. turchi 1° gen. turchi 2°

Prevalenza dell'obesita' (BMI>30 kg/m2) nel mondo (fonte: OMS, Ginevra)

Consumo giornaliero di calorie nel mondo (fonte: OMS, Ginevra)

Consumo giornaliero di calorie nelmondo

Prevalenza dell'obesita'(BMI>30 kg/m2) nel mondo

IL PARADOSSO DEL “CIBO GLOBALIZZATO”

PIU’ OBESI E E PIU’AFFAMATI

obesi denutriti

Globalizzazione del cibo: un mondo con tanti modelli o un solo modello per il mondo ?

Grazie