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Anno XIII - n.16 - 26 aprile 2017 GLI ALTRI CONTENUTI Prima pagina: al centro della terra Pag.3 Focus Next Gen: Kecmanovic, nuovo Djokovic Pag.10 Terza pagina: IBI, che storia! Pag.12 - I numeri della settimana Pag.14 - Il tennis in tv Pag.15 Dalle regioni: notiziario sportivo Pag.19 Circuito Fit-Tpra Pag.23 - Personal coach: impara con il minitennis Pag.24 - L’esperto risponde Pag.28 Pre-qualificazioni IBI17 superata quota 15 mila Cronache e protagonisti degli Open di Milano, Verona, Modena, Pescara... Pag.16 Giovane Italia: che bel sorriso! La nuova squadra di Fed Cup parte con il piede giusto contro Taipei. E l’anno prossimo .... Pag.7 Mai nessuno come lui sul “rosso”. Con il 10° successo a Monte-Carlo arriva a 50 e cancella il record di Vilas Pag.4 Leggenda Rafa: la terra gli gira intorno Ecco la racchetta col ponte in magnesio Provata in anteprima la nuova Head studiata per unire potenza e controllo Pag.25

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Anno XIII - n.16 - 26 aprile 2017

GLI ALTRI CONTENUTIPrima pagina: al centro della terra Pag.3Focus Next Gen: Kecmanovic, nuovo Djokovic Pag.10Terza pagina: IBI, che storia! Pag.12 - I numeridella settimana Pag.14 - Il tennis in tv Pag.15Dalle regioni: notiziario sportivo Pag.19Circuito Fit-Tpra Pag.23 - Personal coach: imparacon il minitennis Pag.24 - L’esperto risponde Pag.28

Pre-qualificazioni IBI17superata quota 15 milaCronache e protagonisti degli Opendi Milano, Verona, Modena, Pescara...

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Giovane Italia:che bel sorriso!La nuova squadradi Fed Cup parte con il piede giusto contro Taipei.E l’anno prossimo....

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Mai nessuno come lui sul “rosso”. Con il 10°

successo a Monte-Carloarriva a 50 e cancella

il record di Vilas

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Ecco la racchettacol ponte in magnesioProvata in anteprima la nuova Headstudiata per unire potenza e controllo

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prima pagina

Al centro della terra

DIRETTOREAngelo Binaghi

COMITATO DI DIREZIONEAngelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina

DIRETTORE RESPONSABILEEnzo Anderloni

COORDINAMENTO REDAZIONALEAngelo MancusoSUPER TENNIS TEAMAntonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica)

FOTOGetty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli

HANNO COLLABORATOGiovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio

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REDAZIONE E SEGRETERIAStadio Olimpico - Curva NordIngresso 44, Scala G00135 RomaInfo: [email protected]. Tribunale di Roma n. 1/2004dell’ 8 gennaio 2004

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dI ENzO ANdERLONI - fOTO GETTy ImAGEs

La terra (battuta) gira intor-no a Nadal, fermo al centro mentre mordicchia i suoi trofei. Questo sarebbe stato

un bel titolo, rivoluzionario, per la tesi di quella studentessa dell’U-niversità tunisina di Sfax che ha perso il suo tempo tentando di di-mostrare che la terra è piatta e il sole le gira attorno. Se voleva di-mostrare che le cose possono an-che andare al contrario di quanto normalmente si pensa, quando ci si imbatte in fenomeni straordinari, ecco che il trentenne Rafael Nadal Parera le offriva un’occasione dav-vero più unica che rara. Nella storia del tennis sono sempre stati i giocatori che hanno girato intorno al mondo per conquista-re titoli sul “rosso”, da Marrakech a Buenos Aires, da Monte-Carlo a Barcellona, da Istanbul a Bastad, da Roma a Parigi. Da più di un decen-nio a questa parte (per la precisione dalla primavera del 2005), l’ordine delle forze si è invertito ed è la ter-ra battuta che ruota tutta intorno a lui, una specie di Nettuno nel mare di mattone tritato con la racchetta al posto del tridente.Quando si discute su chi sia stato il più forte giocatore di tutti i tempi, il GOAT come dicono gli anglofoni, la discussione si scatena tra chi di-ce Federer e i sostenitori di Laver o di Tilden, di Sampras o di Borg e McEnroe. La stessa domanda ri-stretta al campo “rosso” mette ine-vitabilmente tutti d’accordo, ancor più da domenica scorsa con l’ulti-mo grande record crollato. Quello dei 50 tornei vinti da Nadal (uno più di Guillermo Vilas), grazie al successo n.10 a Monte-Carlo. E po-trebbero essere 10 anche i successi a Barcellona, se domenica solleverà il trofeo al Conte de Godo, dove gli

hanno appena intitolato il campo centrale. Come potrebbero essere dieci al Roland Garros se facesse centro anche quest’anno.In mezzo si passa da Roma, dagli Internazionali BNL d’Italia, dove si è già imposto sette volte e dove si-curamente proverà a infilare la sua “ottavina reale”, arrivandoci anco-ra da favorito. È davvero incredibile come questo campionissimo sia riuscito a impor-re il suo tennis dagli schemi chiari e semplici che però pochissimi sono in grado di contrastare. In questo decennio l’hanno battuto solo altri fenomeni assoluti: Djokovic, Fede-rer (ma solo una volta sul rosso), Murray. E solo in periodi di gran-dissima condizione. Lui ripropo-ne pervicacemente il suo servizio-dirittone anomalo carico di spin e via così aprendosi il campo finché l’altro sbaglia o gli dà una palla da chiudere. Nessuno riesce a imitarlo e, come si diceva, pochissimi gli re-sistono. Tutti gli altri affogano pro-gressivamente. Perdono per asfissia fisica e mentale.Emblematico l’episodio clou del

match di semifinale a Monte-Carlo contro il talentoso belga Goffin, vitti-ma di una clamorosa svista arbitrale che gli ha negato il punto del break, quello che lo avrebbe portato sul 4-2 nel primo set. Sacrosanto il suo sgo-mento. Però si era sul 3-3 della prima partita. Il fatto che da qual momen-to abbia sostanzialmente rinunciato a provarci la dice lunga sullo stress psico-fisico cui ti sottopone il con-fronto con Nadal. Hai la sensazione che fargli un singolo “quindici” sia ogni volta un’impresa e strappargli il servizio comporti uno sforzo tita-nico. Vederlo andare vano ti spinge alla resa. Eppure sei ancora solo 3-3 nel primo set. Ma Rafa di là dalla rete ti pare im-menso, un gigante d’argilla con i piedi però solidissimi e ben piantati per terra, pronto a scattare, a riman-darti di là sempre una palla di più rispetto a chiunque altro.Non vediamo l’ora di ammirarlo un’altra volta da vicino, in partite e allenamenti al Foro Italico. Come si contempla un capolavoro, un monu-mento all’eroe che fa la storia, là do-ve la storia gli gira intorno.

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circuito mondiale

La Decima di RafaCome il suo amato Real Madrid in Champions League, Nadal va in doppia cifra al torneo di Monte-Carlo dimostrando ancora una volta di essereil più forte di sempre sul rosso (50 titoli). Pensando già al futuro...

dI ANdREA NIzzERO - fOTO GETTy ImAGEs

Possiamo partire dal fatto che Rafael Nadal, dei quattro tornei davvero importanti che si sono disputati in questo 2017, uno

l’ha vinto e negli altri tre ha perso solo da chi ha vinto il torneo. Oppure pos-siamo partire dal fatto che, a cadenza pressoché fissa, ogni primavera salu-ta l’evaporare dei requiem su Nadal e il suo tennis, con il contemporaneo risorgere della Fenice di Maiorca, una particolare figura mitologica che ri-prende a volare dal mattone tritato invece che dalla cenere. O potremmo anche parlare di come sembra allo stesso tempo passata mezza giorna-ta, e mezza eternità, da quando nell’a-prile del 2003 abbiamo visto questo ragazzino demolire in due set l’allora campione del Roland Garros in carica. Albert Costa, all’epoca n.7 del mondo, non dimenticherà mai il giorno in cui ha conosciuto fino in fondo le poten-zialità di quel sedicenne. Nemmeno lui, però, avrebbe potuto immaginare che quella piccola forza della natura sarebbe stato in grado di trasformar-si in un’invincibile tempesta perfetta, puntuale e stagionale come una sorta di monsone europeo. Il monsone Ra-fa ha colpito il Principato di Monaco dieci volte: arrivare in doppia cifra, in uno dei tornei più importanti e prestigiosi e competitivi al mondo, è un’impresa che anche per lui era par-sa inarrivabile.

Risultato inarrivabileIl fisico deteriorato, le motivazioni, gli avversari, l’età, il tennis troppo di-spendioso, gli infortuni, le sconfitte: questi, e molti altri, sono stati gli ar-gomenti e i dubbi che Rafa ha saputo demolire per arrivare, piano piano, a dieci titoli a Monte-Carlo. Non sono molti gli sportivi che possono van-tare dieci titoli in una stessa compe-tizione. Anche perché, se ci pensate bene e provate a dis-abituare la vo-

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circuito mondiale

Sharapova: le ultime ‘parole famose’ prima del rientro a StoccardaIn settimana torna Maria Sharapova, a Stoccarda. Al coro di oppositori e oppositrici si è aggiunta anche Agnieszka Radwanska: “Fin qui non è stata invitata a Parigi e a Wimbledon, e la cosa dovrebbe rimanere così”.

Max Eisenbud, agente di Maria, ha replicato con garbo: “Tutte queste manovali del tennis come Radwanska e Wozniacki che non hanno mai vinto uno slam, con la nuova generazione che le sta superando... sono furbe a cercare di tenere Maria fuori da Parigi. Niente Serena, niente Maria, niente Vika, niente Petra... è la loro ultima possibilità di vincere uno slam”.

Infine, le più recenti parole di Masha. Questa settimana la ex n.1 fa ripartire la sua carriera dal 1° turno di Stoccarda (contro Roberta Vinci), dopo 15 mesi di squalifica per doping: “Non ho sprecato un singolo pensiero ai commenti delle altre giocatrici. So che sono rispettata nel mio lavoro. Lo vedo nel modo in cui le giocatrici giocano contro di me”.

stra mente a ciò che un campione ir-ripetibile come Nadal ha reso realtà, vi accorgerete di una cosa: la Decima monegasca è qualcosa di incredibile, nel senso letterale del termine. Lance Armstrong ha vinto il Tour de France sette volte: lasciando perdere come ci sia riuscito, sono comunque tre affermazioni in meno di quelle che Rafa ha collezionato a Monte-Carlo, due in meno di quelle che ha colle-zionato a Parigi. È difficile trovare altri esempi di una serie di vittorie tanto ricca, in uno sport individua-le: forse è proprio Armstrong l’unico capace di andare vicino a tali numeri irreali con i propri trionfi. Con l’ulte-riore, piccola differenza che Lance è caduto più rovinosamente di Lucife-ro mentre Rafa è rimasto immacolato e pulito, nonostante davvero troppa, troppa gente abbia speso buona par-te di questa ultima dozzina d’anni a sperare il contrario.È presto per affermare senza dubbi chi sarà l’uomo da battere a Roma e Parigi: Andy Murray e soprattutto No-vak Djokovic potrebbero avere qual-cosa in più da dire rispetto a questa prima uscita monegasca, che per entrambi sapeva di prova generale. È già passato diverso tempo, invece, da quando sono spariti tutti i punti di domanda su chi fosse il più grande di sempre sulla terra battuta: è Rafa, con i suoi cinquanta titoli sulla superficie (record assoluto, uno in più di Vilas) e la sua capacità di stupire ancora il mondo, quattordici anni e nove Ro-land Garros dopo la prima volta.

La crescita di DavidUn incredibile errore arbitrale, e il crol-lo psicologico che ne è seguito, hanno di fatto segnato la fine dell’altro gran-de protagonista della settimana mone-gasca, David Goffin (sopra a destra). Al belga ormai non manca più nulla per occupare stabilmente le posizioni che contano, tanto in classifica quanto nel piazzamento dei tornei. In particolare sul rosso, il talentuoso 26enne nato a Rocourt - oggi residente, indovinate un

Serena (incinta) torna la n.1Gli dei hanno salutato la sua gravidanza facendola tornare al n.1 del mondo, nono-stante non la si sia più vista giocare in un match ufficiale dal trionfo su Venus agli Australian Open. Serena, prima tennista del mondo e ormai al “quinto mese”, è sempre più una divinità: ha vinto il suo 23° Slam già incinta, a 35 anni, senza perdere un set. Serena Williams non ha solo ria-perto la conversazione sulla più grande di sempre, ma ne ha anche chiusa un’altra: quella sull’esistenza di un sesso debole. Se esiste, non è di certo quello cui appartiene madre Serena.

Follia Nastase, un tranquillo week-end... da pauraLo scorso weekend ha tristemente salutato la caduta di Ilie Nastase dallo status di leggenda del tennis a quello di “persona non gradita”, per usare il lin-guaggio diplomatico. È anche un eufemismo, perché la serie di episodi di cui si è reso triste protagonista Ilie rientra più nella categoria dell’aggressione verbale, delle minacce fisiche e delle molestie. In uno stesso week-end, quello che vedeva la sfida di play-off del World Group II di Fed Cup tra Romania e Gran Bretagna a Costanza, il 70enne romeno è riuscito a rendersi protagonista di una serie incredibile di nefandezze. Prima le avances (a telecamere accese) al capitano britannico di Fed Cup, Anne Keothavong, poi un commento razzista (a microfoni accesi) sul futuro primogenito di Serena, seguito dalle minacce alla giornalista che l’ha riportato, e infine gli insulti alle avversarie e la seguente espulsione prima dal campo, poi dall’intero complesso dell’incontro, in diretta televisiva durante la semifinale. L’indagine che sta conducendo l’ITF potrebbe portarlo a un’espulsione a vita dalle competizioni. (an.ni)

po’, a Monte-Carlo - sembra riuscire a dare al suo tennis quella solidità ne-cessaria a farlo competere con i gran-di. Il suo record in Coppa Davis già da due, tre anni è degno dei migliori del mondo: ora si tratterebbe di trovare fame, motivazioni e coraggio anche senza un pubblico e una squadra che lo caricano. È anche riuscito a mettere su qualche chilo di muscoli, ma la sua struttura fisica (nonostante sia alto 180 cm) rimane tra le più leggere tra i top player: sul campo è rapidissimo, ma i colpi sopra la spalla l’hanno sempre fatto arretrare troppo. Nel corso degli anni, con il suo talento e il suo timing incredibili, è riuscito a sopperire anche a questo. Di anni ne sono passati qua-si cinque, da quando Goffin fece la sua improvvisa comparsa sul tennis che conta: un ottavo di finale raggiunto a Parigi dalle qualificazioni. L’anno scor-so fu tra i primi otto del Roland Garros, quest’anno il suo valore potrebbe esse-re addirittura superiore.

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fed cup

La giovane Italiasi mette in marciaPrima vittoria da capitano per Tathiana Garbin. Sara Errani trascina, Martina Trevisan lotta e le azzurre superano Taipei: potrebbero già tornare nel nuovo World Group a 16 squadre (se confermato dall’ITF). “Ci tenevamo tantissimo”

fOTO A. COsTANTINI

C’era tanta serenità nel vol-to di Tathiana Garbin, al primo successo nelle vesti di capitano. “Vittoria im-

portante, ci tenevamo tantissimo”, ha detto. Anche se Sara Errani ha portato a casa due punti, la ‘foto’ di questo week-end è stato il successo di Martina Tre-visan, un clamoroso 12-10 al terzo su Ya-Hsuan Lee.La fotografia appunto del successo italiano su Taipei nel match valido per i play-off del World Group II di Fed Cup disputato sulla terra rossa del Circolo Tennis “Hugo Simmen” di Barletta. “Quella vittoria è stata molto importante perché ha indiriz-zato tutto il week-end... per fortuna si è concluso bene, anche se mi ha lasciato qualche capello bianco in più!”, ha commentato ‘Tax’ Che poi ha posto l’accento sul clima sereno e tranquillo in seno al team. “Mi è piaciuto molto, inoltre alle spalle di queste ragazze c’è un movimento con altre giocatrici che stanno otte-nendo buoni risultati, anche a livello internazionale. Stiamo ragionando sul lungo termine, c’è un lavoro che durerà qualche anno, ma ho avuto la sensazione che siano tutte migliora-te nel corso della settimana”. È un po’ presto per pensare al futuro, anche se l’anno prossimo dovrebbe esserci l’approdo nel nuovo World Group a 16 squadre. “Intanto sono contenta di questo gruppo, le ragazze ci ten-gono davvero - spiega la Garbin, che nel 2018 potrà contare al 100% anche sulla Errani -. Per il futuro, anche se troveremo una squadra molto forte, vedo tutto come una grande sfida. C’è ancora tanto da imparare, ma sia-mo pronte a crescere. Io dico sempre che o si vince o si impara”.

sarita: “sto recuperando”Consapevole della superiorità rispetto alle avversarie, Sara Errani non ha esul-tato più di tanto dopo il successo finale sulla Lee. Non è stata la sua migliore partita ma ne è venuta fuori bene, rega-lando all’Italia il punto decisivo.“Ero nervosa e non avevo buone sensa-zioni, anche perché non è così sconta-to vincere solo perché lo dice la clas-sifica... Credo che l’Italia possa fare buone cose. Mi trovo molto bene con questo gruppo, ho trovato tanta voglia di migliorare, ma anche di scherzare e sdrammatizzare. Certo, le altre devono crescere ma lo stanno facendo. In fon-do, nessuno nasce ‘imparato’. Credo che questa settimana sia stata molto utile per far crescere le più giovani, e forse sono cresciuta anche io”. Lei che ha conquistato il terzo e decisivo punto su Ya-Hsuan Lee nella sfida tra le numero 1 per 3-6 6-2 6-3 in un’ora e 51 minuti di gioco. Una vittoria molto

importante per l’Italia perché assicura alle azzurre la permanenza nel World Group II, ma come detto potrebbe va-lere già dal prossimo anno la possibi-lità di ritornare a competere nel World Group. Ad agosto infatti l’Itf dovrebbe approvare l’allargamento a 16 squadre del Gruppo Mondiale, proprio come succede per quello di Coppa Davis.

Le azzurre Camilla Rosatello, Jasmine

Paolini e Martina Trevisan a Barletta dopo

il successo su Taipei. Sotto, Sara Errani

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fed cup

La rimonta di martinaL’istantanea del week-end, come anti-cipavamo, è quella di Martina Trevi-san nella prima giornata. La 23enne fiorentina ha battuto Ya-Hsuan Lee, capace a febbraio in Russia sul duro di strappare un set ad Ekaterina Maka-rova, e lo ha fatto in una lotta di ner-vi chiusa per 12-10 al terzo set. “Per buona parte del match la tensione mi ha frenato e condizionato nel rendi-mento - ha ammesso Martina - poi dal secondo mi sono sbloccata. Penso che sia sicuramente la vittoria più emozio-nante della mia carriera, ma anche la più bella, la più sofferta, la più tutto”.

Il punto della bandieraIl doppio, giocato a risultato acquisito, ha visto la conquista del punto della bandiera per Taipei: la coppia Hsu/Chuang ha avuto la meglio ma si è trattato comunque di una buona espe-rienza per Jasmine Paolini e Camilla Rosatello. Per quest’ultima, piemonte-se, era l’esordio assoluto in Fed Cup. Camilla, tra l’altro, ha mostrato una certa umiltà. “Ero molto emozionata, la prima volta non si dimentica mai. So-no contenta per il risultato di squadra, e spero di esserci anche in futuro. In questi giorni ho imparato tanto, soprat-tutto da Sara: di lei mi piace l’intensità che mette in ogni allenamento, e il mo-do di gestire i momenti difficili. Sono onorata di far parte di questo gruppo”. Soddisfatta anche Jasmine Paolini: “Mi sarebbe piaciuto giocare anche in sin-golare, ma siamo una squadra e siamo tutte a disposizione del capitano. Sono contenta per Martina Trevisan: sarebbe stata dura trovarsi sull’8-8 al terzo!”.

Gioia azzurra Prima vittoria sulla panchina azzurra per Tathiana Garbin, da quest’anno alla guida della nazionale femminile: “Di-ciamo che adesso ho capito perché a Corrado Barazzutti sono venuti i capel-li bianchi così presto - ha detto scher-zando -. Le condizioni di gioco erano complicate, c’era molto vento, era pro-prio difficile giocare”.Ora bisogna aspettare agosto, quando l’Itf comunicherà la scelta riguardan-te il nuovo formato del World Group. “Eravamo sul baratro tra serie B e C e forse possiamo ritornare già in A, ma non parliamo troppo presto - ha ag-giunto la Garbin -. Per ora sono molto felice di aver scelto questa squadra e sono contenta di come stanno cre-scendo le ragazze”.

La Bielorussia vola alla prima finaleOra sfida gli stati Uniti per il titoloSaranno Bielorussia e Stati Uniti a contendersi la Fed Cup 2017 nella finale in programma l’11 ed il 12 novembre. A Minsk il team padrone di casa, rivelazione di questa edizione, ha conquistato la sua prima, storica finale chiudendo la sfida con la Svizzera già dopo i singolari. I punti della vittoria portano la firma di Aliaksandra Sasnovich (in trionfo nella foto qui sopra), che ha sconfitto per 6-2 7-6(2) Timea Bacsinszky, e di Aryna Sabalenka, che si è impo-sta per 6-3 2-6 6-4 su Viktorija Golubic. Durante i festeggiamenti anche un piccolo incidente per Vika Azarenka che si è presa, nella concitazione, una bella scarpata in faccia.Ci è voluto invece il doppio a Saddlebrook Resort, in Florida, per decidere la seconda fi-nalista. Alla fine l’hanno spuntata gli Stati Uniti che hanno eliminato la Repubblica Ceca, campione in carica, grazie al successo di CoCo Vandeweghe e Bethanie Mattek-Sands (6-2 6-3 su Kristyna Pliskova e Katerina Siniakova). In precedenza la Vandeweghe aveva sconfit-to per 6-4 6-0 la Siniakova, mentre la 17enne Marketa Vondrousova aveva rimesso tutto in discussione superando per 6-2 7-5 Lauren Davis, chiamata a sostituire una Shelby Rogers piuttosto deludente nella prima giornata. Tra Bielorussia e Stati Uniti c’è un solo precedente, favorevole agli USA che si sono imposti per 5-0 a Worcester, in Massachusetts, nel 2012. Ma quello era un 1° turno, questa volta...

Martina Trevisan, 23 anni,fiorentina; sotto, il capitano azzurro Tathiana Garbin.Più a destra, la cinesedi Taipei Ya Hsuan Lee

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focus next gen

dI ALEssANdRO NIzEGOROdCEw

fOTO GETTy ImAGEs

Colpi puliti, talento da vendere e stimmate da predestinato. Miomir Kecmanovic, attuale numero 1 del ranking Itf under

18, sembra avere tutte le carte in rego-la per iniziare a confrontarsi con con-tinuità nel circuito professionistico. Il diciassettenne serbo ha raggiunto due settimane fa la sua prima semifinale a livello Challenger in quel di San Luis Potosì (Messico), proiettandosi tra i pri-mi 500 giocatori del mondo. Tecnica-mente già molto completo, Kecmano-vic non vanta un’altezza invidiabile e un fisico prestante, ma il tennis messo in campo non lascia alcun dubbio sulle sue grandissime potenzialità.

da Belgrado alla floridaMiomir nasce a Belgrado il 31 agosto 1999 da Dragutin e Maja, entrambi chirurghi. Il tennis entra nella sua vita all’età di 6 anni quando, profondamen-te annoiato durante una vacanza in fa-miglia sul monte Zlatibor, viene porta-to per la prima volta in campo dai non-ni. Un vero e proprio colpo di fulmine con il tennis cambia la vita del piccolo Miomir, che già da giovanissimo ini-zia a vincere tornei in tutta la Serbia. Nel 2013 l’agente Alexei Nikolaev nota Kecmanovic in un torneo in Russia e se ne innamora tennisticamente. “La sua tecnica era già di alto livello - rac-conta Nikolaev - ma ciò che mi impres-sionò fu la capacità di portare a casa il torneo nonostante nei primi giorni

Miomir Kecmanovic,il Djokovic di domaniQuesta settimana è salito al best ranking, saldamente tra i Top 500. Nato a Belgrado, proprio come Nole, ha incrociato spesso sui campi d’allenamento il connazionale n.2 Atp. Leader delle classifiche junior, ha raggiunto la prima “semi” Challenger

È l’attuale n.1 Under 18Miomir KecmanovicNato a: Belgrado, l’1 agosto 1999Altezza: 183 cm, peso: 75 kgCoach: Josè LambertRanking: 460 (best ranking)Ranking Itf under 18: 1Titoli Futures: 1 Titoli Itf Under 18: 10

avesse sofferto di un infortunio abba-stanza serio. Miomir ha grandissima motivazione e non ha paura di nulla”. Pochi mesi dopo Kecmanovic si tra-sferisce in Florida, alla IMG Academy,

agli ordini di coach Josè Lambert. “Non credo che i miei genitori fossero felici della mia partenza - racconta Kecma-novic - ma hanno capito subito che era la mia grande occasione per diventare un tennista professionista”.

stimmate da campioneL’esordio under 18 a livello interna-zionale giunge nell’ottobre del 2013 quando Kecmanovic, appena quattor-dicenne, si presenta al via nel torneo di Grado 4 di Boca Raton, nel quale viene sconfitto da Daniel Maese. La parten-

Gioca così: grande pressione e colpi incisivi“Kecmanovic è un giocatore di grande pressione, piuttosto completo, con due fondamentali molto incisivi - spiega il tecnico FIT Mosè Navarra -. L’altezza e il fisico per il momento non lo aiutano, ma in campo si muove benissimo”. Coach Josè Lambert si è soffermato maggiormente sulla pas-sione e la voglia di arrivare di Kecmanovic. “Miomir sta lavorando ogni giorno con grande determinazione e nella maniera giusta - racconta - e credo fermamente che la voglia di migliorarsi allenamento dopo allenamento sia la sua più grande qualità”. (al.ni.)

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focus next gen

HAsHTAG #NEXTGEN

Blake mott, passione per il ringE su Twitter posta mcGregor

Il ‘Next Gen’ australiano Blake Mott, numero 254 Atp, emozionato dal regalo di coach Pe-ter Luczak per il suo ventunesimo compleanno, palesa la propria passione per la UFC (arti marziali miste) e per il noto lottatore Conor McGregor.

za negativa non traumatizza il serbo, che vince le successive 26 partite con-quistando quattro titoli e una finale. Il primo grande trionfo giovanile giunge all’Orange Bowl del 2015, quando su-pera uno dopo l’altro tre grandi talen-ti ‘Next Gen’ quali De Minaur, Blanch e Tsitsipas. A livello Slam il miglior ri-sultato è la finale raggiunta a New York nel 2016, sconfitto dall’enfant prodige canadese Felix Auger-Aliassime. L’anno successivo Kecmanovic si qualifica per la sua prima finale Futures, a Orange Park, dove viene sconfitto da Shapo-valov. Il 2017 è la stagione del primo titolo da professionista, conquistato a Sunrise perdendo un solo set. “L’obiet-tivo era vincere il mio primo Futures - racconta il serbo - per poi, quando sarò pronto, passare prima ai Challenger e poi al circuito Atp. Bisogna salire e cre-scere per gradi, senza fretta”. Eppure la prima semifinale Challenger a San Luis Potosì pare certificare un livello già piuttosto alto considerata l’età. Nel frattempo è arrivato anche l’esordio, seppur nelle qualificazioni, nel Masters 1000 di Miami. “E proprio in Florida ho giocato quello che, a oggi, ritengo es-sere il mio match perfetto (6-2 6-4 allo svizzero Laaksonen, n.114 Atp; ndr)”. Le caratteristiche per arrivare ai piani alti sono evidenti anche se le variabili del tennis, in positivo e negativo, sono infinite. Ma Kecmanovic sembra piutto-sto sicuro di sé: “Se continuo così finirò l’anno sicuramente tra i Top 300”.

Tra djokovic, messi e LeBronLa grande fonte di ispirazione di Mio-mir Kecmanovic è certamente Novak Djokovic. Lo ha incrociato più di una volta sui campi d’allenamento, rice-vendo preziosi consigli. “È incredi-bile - spiega il giovane serbo - come Nole sappia venire fuori dai momenti difficili durante i match. La sua forza mentale è straordinaria. Extra tennis? Amo tutti gli sport, basket su tutti. I miei idoli sono Lionel Messi e LeBron James. L’ultimo libro che ho letto? Il Codice da Vinci di Dan Brown”.

Polmans prepara il ‘rosso’ in ItaliaMarc Polmans, ‘Next Gen’ australiano, ha deciso di preparare la stagione eu-ropea sul ‘rosso’ facendo tappa alla Bfd Academy di Roma. “Mi sono allenato qualche giorno in Italia – ha spiegato il numero 193 Atp – per arrivare al meglio ai due $25.000 di Santa Margherita di Pula e, ovviamente, alle qualificazioni del Roland Garros”. Polmans ha destato un’ottima impressione sia sotto il profilo umano che tennistico, “anche se ha sicuramente molto da migliorare - racconta il preparatore fisico Stefano Baraldo -, ha un carattere e una determinazione che lo porteranno certamente in alto in classifica nei prossimi anni”. (al.ni.)

sarasota: Tiafoe se la rideFrances Tiafoe (nella foto) continua a vincere e a convincere. Il giovane statu-nitense classe ‘98 ha portato a casa il suo terzo titolo challenger, primo del 2017, sulla terra verde di Sarasota. Tiafoe ha superato Krueger, Arnaboldi, Laaksonen, J.Melzer e Sandgren. Lo statunitense si porta così al n.72 del mondo e al 5 della ‘Race to Milan’. La presenza a Sarasota di Tiafoe rimarrà celebre anche per la frase pronunciata dal giovane yankee (“He can’t be that good”, ovvero “Non può essere così bravo”) nel momento in cui una coppia, in un appartamento a ridosso del campo centrale, stava amoreggiando tra urla e gemiti. (al.ni.)

Brillano santillan e HalysContinua la cura di coach Fabio Gorietti nei riguardi di Gianluigi Quinzi. Il marchigiano si sta ben comportando nei challenger cinesi su terra insieme ai compagni d’allenamento Thomas Fabbiano e Luca Vanni, raggiungendo un buon ottavo di finale a Qingdao, torneo nel quale è arrivato in semifinale l’altro “NextGen” francese Quentin Halys. A Taipei giunge al penultimo atto il giap-ponese d’Australia classe 1997 Akira Santillan (nella foto), mentre a livello Futures l’unico successo “Next Gen” della settimana arriva nel $15.000 di Doha e porta la firma del ventenne austriaco Lucas Miedler. (al.ni.)

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dI ALEssANdRO mAsTROLUCA

fOTO A. COsTANTINI

2013Vincitore: Rafael Nadal (sPA) Manacor, 3 giugno 1986Non c’è fine al dominio di Rafa Nadal al Foro Italico. All’ottava finale in nove partecipazioni, lo spagnolo conquista il titolo per la settima volta. Non è un percorso facile, però. Perde due set, nel quarto di finale contro David Fer-rer e in un terzo turno stellare contro Ernst Gulbis che conferma, se mai ce ne fosse bisogno, come il tennis non sia uno sport matematico. Si può vin-cere anche facendo meno punti. Non tutti i punti sono uguali. Quando la palla pesa di più, Nadal dà il massimo, gli avversari scendono. Quel giorno del 2013, il pubblico del Foro ha impa-rato due lezioni. Si può vincere facen-do meno punti. Si può perdere giocan-do un tennis sublime.Il confronto con Federer, il trentesimo scontro fra i due più grandi rivali dell’e-ra moderna, è la seconda finale più bre-ve agli Internazionali BNL d’Italia. Alla 20a partita decisiva contro lo svizzero, la 79a in carriera, Nadal infila il suc-cesso numero 20 negli scontri diretti

terza pagina

Serena 11 anni dopoIl 2013 è l’anno del ritorno al successo della Williams, che si era imposta nel 2002. Intanto Nadal ritrova Federer in finale ma non si ripete la supersfida del 2006: Rafa vince facile il 7° titolo. E il nostro countdown continua…

e conquista il titolo numero 56, il ven-tiquattresimo in un Masters 1000. Da inizio stagione, il maiorchino ha vinto 36 partite su 38 e disputato otto finali consecutive per la prima volta in car-riera, un traguardo riuscito per l’ultima volta proprio a Federer nel 2007. Tor-nato a inizio stagione dopo sette mesi di infortunio, diventerà a Parigi il pri-mo a vincere uno stesso Slam otto volte e a superare le 35 vittorie stagionali sul rosso. Nonostante lo stop a Wimbledon con il belga Darcis, l’avversario con la più bassa classifica che l’abbia battuto in uno Slam, chiuderà la stagione tor-nando al numero 1 del mondo per la prima volta dal 2011. Il ritorno del re.

serena williams (UsA) Saginaw, 26 settembre 1981Come a Roma, solo a Roma. Come Se-rena Williams, solo Serena Williams. Nell’estate del 2013, a undici anni di distanza dalla prima volta, la più an-ziana giocatrice di sempre a tornare al numero 1 del mondo conquista il Fo-ro Italico. È una stagione trionfale per Serena che firma il titolo a Brisbane e scrive la storia a Miami. In Florida batte tre top 5, Li Na, Radwanska e in finale Sharapova, e diventa così la quarta gio-

catrice dopo Evert, Graf, Navratilova a vincere uno stesso torneo almeno sei volte. Conferma poi il titolo sulla terra verde di Charleston, battendo in semi-finale Venus nel primo scontro tutto in famiglia dai WTA Championships del 2009, e a Madrid. A Roma Serena non incontra ostacoli. Conosce solo trionfi. Lascia quattro game a Laura Robson, appena uno a Dominika Cibulkova.Ne perde due con Carla Suarez Navar-ro nei quarti e tre contro Simona Halep in semifinale. La finale contro Victoria Azarenka, che l’ha battuta a Doha a inizio stagione, non ha storia. Serena porta a casa 41 punti su 74, firma la di-ciassettesima vittoria consecutiva sulla terra battuta e raggiunge i 51 titoli, l’ot-tavo sul rosso. In cinque partite, Serena Williams ha perso solo 14 game. A Ro-ma, solo Evert (1975) e Sabatini (1991) hanno fatto meglio nell’Era Open, la-sciando 13 giochi. Serena allunga a 24 la striscia di vittorie di fila, la sua più lunga in carriera. La porterà fino a 34, a una dal record di Venus, ma si fermerà contro Sabine Lisicki a Wimbledon. Ma gli 11 titoli complessivi (tra cui Parigi e Us Open) e i 12 milioni di dollari vinti fanno del 2013 una delle migliori sta-gioni della regina della Wta.

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i numeri della settimana

dI GIORGIO sPALLUTO

21 i Masters 1000 vinti sulla terra da Rafael Nadal (nella foto). Tra i pluri-vincitori in questa particolare classifica, l’iberico vanta più del doppio dei titoli rispetto al secondo in classifica, Djokovic, trionfatore in 8 occasioni. Seguonoa quota 6 Federer e Muster.

0 gli spagnoli ad aver battuto Rafael Nadal in una finale. Il maiorchino vanta un bilancio di 15-0 contro un connazionale negli ultimi atti di un torneo Atp. Ramos è diventato l’8° iberico a perdere in finale contro Rafa. Il più battuto è David Ferrer, sconfitto in ben 8 circostanze.

6 il numero esiguo di tornei Wta(che assegnavano punti) disputati nell’ultimo anno da Serena Williams, comunque sufficienti affinché riuscissea tornare in vetta al ranking. Nello stesso arco di tempo, le sue più immediate inseguitrici, Kerber e Pliskova,ne hanno giocati 21.

34 le italiane ad aver vinto almenoun match di singolare in Fed Cup. L’ultimaè stata Martina Trevisan che ha esorditocon un successo a Barletta, battendo per12-10 la cinese di Taipei Lee Ya-Hsuan.

9 le vittorie consecutive in Fed Cup per la Bielorussia che, nel corso delle ultime 3 stagioni, è passata dal Gruppo I (equivalente della Serie C) alla sua prima finale della storia. L’ultima sconfittadella “Russia Bianca” risaleal ko con l’Olanda nel 2014.

I primi 20 del ranking AtpPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Andy Murray (GBR) 116902 Novak Djokovic (SRB) 80853 Stan Wawrinka (SUI) 56954 Roger Federer (SUI) 51255 Rafael Nadal (ESP) 42356 Milos Raonic (CAN) 41657 Kei Nishikori (JPN) 40108 Marin Cilic (CRO) 35659 Dominic Thiem (AUT) 3385

10 David Goffin (BEL) 297511 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 291512 Grigor Dimitrov (BUL) 288013 Tomas Berdych (CZE) 287014 Lucas Pouille (FRA) 251615 Jack Sock (USA) 245016 Nick Kyrgios (AUS) 242517 Gael Monfils (FRA) 241018 Roberto Bautista Agut (ESP) 214519 Albert Ramos-Vinolas (ESP) 213520 Pablo Carreno Busta (ESP) 2025

I PRIMI 16 DELLA ATP RACE TO MILANPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Alexander Zverev (GER) 6552 Borna Coric (CRO) 4353 Daniil Medvedev (RUS) 3154 Ernesto Escobedo (USA) 2815 Frances Tiafoe (USA) 2726 Casper Ruud (NOR) 2517 Andrey Rublev (RUS) 2468 Jared Donaldson (USA) 220

Pos. Nome (nazionalità) Punti9 Taylor Fritz (USA) 200

10 Hyeon Chung (KOR) 19311 Noah Rubin (USA) 18912 Denis Shapovalov (CAN) 17813 Quentin Halys (FRA) 17614 Alexander Bublik (KAZ) 17415 Karen Khachanov (RUS) 17016 Omar Jasika (AUS) 144

I primi 20 italiani del ranking AtpPos. Rank. Nome Punti

1 29 Fabio Fognini 13402 38 Paolo Lorenzi 10633 74 Andreas Seppi 6854 121 Alessandro Giannessi 4695 122 Luca Vanni 4696 157 Marco Cecchinato 3577 159 Federico Gaio 3538 163 Thomas Fabbiano 3459 172 Stefano Napolitano 316

10 193 Lorenzo Giustino 28011 204 Riccardo Bellotti 26112 218 Salvatore Caruso 23913 224 Matteo Donati 23014 225 Stefano Travaglia 23015 252 Gianluigi Quinzi 203

16 267 Andrea Arnaboldi 19117 269 Matteo Berrettini 19018 311 Alessandro Bega 15719 346 Lorenzo Sonego 13720 350 Filippo Volandri 134

Le prime 20 del ranking WtaPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Serena Williams (USA) 70102 Angelique Kerber (GER) 69253 Karolina Pliskova (CZE) 60204 Dominika Cibulkova (SVK) 50655 Simona Halep (ROU) 50216 Garbine Muguruza (ESP) 46917 Johanna Konta (GBR) 43308 Agnieszka Radwanska (POL) 42059 Svetlana Kuznetsova (RUS) 4025

10 Madison Keys (USA) 385711 Caroline Wozniacki (DEN) 385012 Venus Williams (USA) 381113 Elina Svitolina (UKR) 374014 Elena Vesnina (RUS) 292515 Petra Kvitova (CZE) 290016 Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) 247517 Barbora Strycova (CZE) 213018 Samantha Stosur (AUS) 212019 Kristina Mladenovic (FRA) 208020 Kiki Bertens (NED) 1988

Le prime 20 italiane del ranking WtaPos. Rank. Nome Punti

1 36 Roberta Vinci 14352 90 Camila Giorgi 6643 102 Francesca Schiavone 6024 110 Sara Errani 5425 141 Karin Knapp 3966 189 Jasmine Paolini 2787 223 Martina Trevisan 2318 247 Georgia Brescia 1999 296 Camilla Rosatello 147

10 302 Jessica Pieri 14311 333 Anastasia Grymalska 12112 367 Martina Di Giuseppe 10313 372 Cristiana Ferrando 9914 392 Giulia Gatto-Monticone 9115 406 Claudia Giovine 84

16 434 Camilla Scala 7817 467 Martina Caregaro 6718 469 Deborah Chiesa 6719 471 Alberta Brianti 6620 480 Alice Matteucci 65

21: Black Jack Nadal

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il tennis in tv

stoccarda e Barcellona, domenica due finali consecutiveGiovedì 27

00:00 - WTA Stoccarda (differita)02:00 - ATP 500 Barcellona (replica)04:00 - ATP 500 Barcellona (replica)06:00 - I Miti del Foro - USA AFFAIR06:30 - ATP 500 Barcellona (replica)08:15 - La Voce delle Regioni08:30 - WTA Stoccarda (replica) 10:30 - Magazine ATP 11:00 - LIVE ATP 500 Barcellona 12:30 - LIVE ATP 500 Barcellona 14:15 - Supertennis Today 14:30 - LIVE ATP 500 Barcellona 16:15 - Supertennis Today 16:30 - LIVE ATP 500 Barcellona 18:30 - LIVE WTA Stoccarda 20:25 - Supertennis Today 20:30 - LIVE WTA Stoccarda 22:30 - WTA Stoccarda (differita)

Venerdì 2800:00 - WTA Stoccarda (differita) 02:00 - WTA Istanbul (differita) 04:00 - WTA Istanbul (differita) 06:00 - WTA Istanbul (differita) 08:00 - I Miti del Foro - USA AFFAIR08:30 - La Voce delle Regioni 08:45 - WTA Istanbul (differita) 10:30 - WTA Stoccarda (replica)12:00 - Tennis Magazine 12:30 - LIVE ATP 500 Barcellona 14:15 - Supertennis Today 14:30 - LIVE ATP 500 Barcellona 16:15 - Supertennis Today 16:30 - LIVE ATP 500 Barcellona 18:30 - LIVE WTA Stoccarda 20:25 - Supertennis Today 20:30 - LIVE WTA Stoccarda 22:30 - ATP 500 Barcellona (differita)

Sabato 2900:00 - WTA Stoccarda (differita) 01:45 - WTA Stoccarda (differita) 03:30 - WTA Istanbul (differita) 05:15 - WTA Istanbul (differita)07:00 - Race to Foro 07:15 - WTA Istanbul (differita) 09:00 - WTA Istanbul (differita) 11:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 13:00 - Race to Roma 13:15 - Supertennis Today 13:30 - LIVE ATP 500 Barcellona 15:30 - Supertennis Today 16:00 - LIVE ATP 500 Barcellona 18:00 - Supertennis Today 18:30 - LIVE WTA Stoccarda 20:15 - Supertennis Today 20:30 - WTA Stoccarda (differita) 22:30 - WTA Istanbul (differita)

Domenica 3000:00 - WTA Istanbul (differita) 01:45 - WTA Stoccarda (replica) 03:30 - ATP 500 Barcellona (replica) 05:15 - WTA Istanbul (replica) 07:00 - WTA Istanbul (replica) 08:45 - WTA Stoccarda (replica) 10:30 - ATP 500 Barcellona (replica) 12:15 - WTA Stoccarda (replica) 14:00 - I Miti del Foro - INVASIONE VICHINGA 14:30 - Supertennis Today 15:00 - LIVE WTA Stoccarda Finale 16:00 - LIVE ATP 500 Barcellona Finale 18:00 - Supertennis Today 18:15 - WTA Istanbul (differita) 20:00 - Supertennis Today 20:15 - Trofeo Kinder + Sport Foligno 20:30 - ATP 500 Barcellona Finale (replica) 22:30 - WTA Stoccarda Finale (replica)

Lunedì 100:45 - Race To Foro 01:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 02:30 - WTA Stoccarda (replica) 04:30 - WTA Istanbul Finale (replica) 06:30 - WTA Stoccarda Finale (replica) 08:30 - ATP 500 Barcellona Finale (replica) 10:30 - I Miti del Foro - INVASIONE VICHINGA 11:00 - LIVE ATP Monaco di Baviera 12:45 - Trofeo Kinder + Sport Foligno 13:00 - LIVE ATP Monaco di Baviera 14:45 - La Voce delle Regioni 15:00 - LIVE ATP Monaco di Baviera 16:45 - News 17:00 - LIVE ATP Monaco di Baviera 18:00 - LIVE ATP Istanbul 19:45 - News 20:00 - ATP Istanbul (differita) 22:00 - ATP Istanbul (differita)

Martedì 200:00 - I Miti del Foro - INVASIONE VICHINGA 00:30 - ATP Istanbul (differita) 02:30 - ATP 500 Barcellona Finale (replica) 04:30 - ATP 250 Monaco di Baviera (replica) 06:30 - Tennis Magazine 07:00 - ATP 250 Monaco di Baviera (replica) 08:45 - Trofeo Kinder + Sport Foligno 09:00 - ATP 250 Monaco di Baviera (replica) 11:00 - LIVE ATP Monaco di Baviera 12:45 - Internazionali Junior Salso maggiore 13:00 - LIVE ATP Monaco di Baviera 14:45 - La Voce delle Regioni 15:00 - LIVE ATP Monaco di Baviera 16:45 - News 17:00 - LIVE ATP Monaco di Baviera 18:00 - LIVE ATP Istanbul 19:45 - News 20:00 - ATP Istanbul (differita) 22:00 - ATP Istanbul (differita)

Mercoledì 300:00 - ATP Istanbul (differita) 02:00 - ATP 250 Monaco di Baviera (replica) 04:00 - ATP 250 Monaco di Baviera (replica) 06:00 - ATP 250 Monaco di Baviera (replica) 07:45 - La Voce delle Regioni 08:00 - I Miti del Foro - INVASIONE VICHINGA 08:30 - ATP 250 Istanbul (replica) 10:30 - Tennis Magazine 11:00 - LIVE ATP Monaco di Baviera 12:45 - Internazionali Junior Salso maggiore 13:00 - LIVE ATP Monaco di Baviera 14:45 - La Voce delle Regioni 15:00 - LIVE ATP Monaco di Baviera 16:45 - News 17:00 - LIVE ATP Monaco di Baviera 18:00 - LIVE ATP Istanbul 19:45 - Race to Foro 20:00 - ATP Istanbul (differita)21:45 - Tennis Magazine 22:15 - WTA Praga (differita)NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

Le giornate della terra

La strada è spianata verso gli In-ternazionali BNL d’Italia e il Ro-land Garros. Questo vuol dire che la protagonista assoluta è e

resta sua maestà la terra rossa. Sotto i riflettori fin da subito, e sempre su-gli schermi di SuperTennis a partire da questa settimana. Barcellona e Stoccar-da sono le due stazione intermedie, le prime ad approssimarsi e dunque le prime a riempire i palinsesti televisivi di SuperTennis Tv (canale 64 del digi-tale terrestre, n.224 della piattaforma Sky, n.30 di TivùSat e in web streaming su www.supertennis.tv). Partiamo dalla Spagna, o meglio dalla sua realtà più antica, il Club Real de Tenis di Barcel-lona, teatro di evento Atp 500 da quasi di 2.5 milioni di euro di montepremi e storicamente feudo di Rafael Nadal (8

Cominciano i “classici” giovanili italianiAprile e maggio sono i mesi che, in Italia, portano anche il grande tennis giovanile internazionale. Si parte con lo storico appuntamento degli Internazionali Junior di Salsomaggiore, torneo Under 18 tra i più prestigiosi del nostro paese che troverà una finestra quotidiana su SuperTennis, tutti i giorni nella fascia dell’ora di pranzo (i primi appuntamenti martedì e mercoledì prossimo dalle 12.45).

titoli in 9 anni fino al 2013 compreso).

Tra spagna e GermaniaDa Barcellona le dirette cominciano in tarda mattinata (tra le 11 e l’ora di

pranzo), per inoltrarsi fino alla “tarda” spagnola e per cedere poi il passo al-le serate tedesche. Perché dalle 18.30 in poi il proscenio lo prendono le ra-gazze del circuito Wta impegnate nel Porsche Tennis Grand Prix (710,900 dollari di montepremi) monopolizzato mediaticamente dal rientro di Maria Sharapova dopo la squalifica. Tra un match e l’altro, come sempre, imman-cabile l’appuntamento con i volti di SuperTennis in diretta dal salotto del tennis della tv italiana.

Rafael Nadal,30 anni,n.7 Atp (Getty Images)

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Da Milano a Pescara: Roma è dietro l’angoloGli Internazionali BNL d’Italia si avvicinano e continuano ad arrivarei nomi dei qualificati dalle varie fasi regionali. Vediamo come è andata negli Open di Lombardia, Abruzzo, Marche, Veneto ed Emilia Romagna

Milano, Verona, Treviso, Mo-dena, San Benedetto, Pesca-ra. Da tutta Italia continua-no ad arrivare i nomi dei

qualificati per le pre-qualificazioni ai prossimi Internazionali BNL d’Italia. Fin qui sono stati 15.415 i giocatori e le giocatrici coinvolti tra fase provin-ciale (ormai archiviata) e fase regiona-le. Che invece è in pieno svolgimento e che ci consegna, questa settimana, i seguenti verdetti, da Nord a Sud.

Non solo Sanesi e Begasul direttissimo Milano-RomaLa promozione al torneo di pre-qua-lificazione del Foro Italico l’avevano già ottenuta arrivando in finale, ma non per questo Gaia Sanesi e Fede-rica Arcidiacono hanno risparmiato energie. È stata la finale femminile il momento clou dell’Open BNL del Quanta Club di Milano, che nella mat-tinata del 25 aprile ha mandato in scena un match infinito: inizio poco dopo le 10, conclusione intorno alle 14, con in mezzo una sospensione di 45 minuti per pioggia. In tutto, circa tre ore di tennis durante le quali s’è visto di tutto, con la toscana Sanesi capace di recuperare uno svantaggio di 5-2 nel set decisivo, prima di avere la meglio al tie-break: 6-7 6-1 7-6. Fe-derica Arcidiacono, tesserata a Cesa-no Maderno (MB), non può non avere qualche rimpianto per l’esito di una sfida che sembrava andare dalla sua parte grazie a una buona dose di re-golarità, scardinata però nei momenti chiave dalla rivale mancina. “Sono fe-licissima di giocare a Roma - ha detto la fiorentina, tra le favorite della vigi-lia - e di aver chiuso con un successo in una sfida così dura. Oltre a Sanesi e Arcidiacono, la terza giocatrice in grado di centrare il pass per Roma è stata Martina Colmegna, che è riusci-

Le premiazioni all’Open BNL del Quanta Club di Milano: sopra, Alessandro Coppini(terzo classificato), Alessandro Bega (vincitore) e Simone Roncalli (finalista); sotto,Gaia Sanesi (vincitrice), Martina Colmegna (terza) e Federica Arcidiacono (finalista)

ta a frenare le ambizioni di Corinna Dentoni, n.1 del tabellone milanese, nello spareggio che valeva il pass per il Foro Italico (4-6 6-4 6-0).Tra i maschi, altri tre set, per la fi-nale tra le prime due teste di serie Alessandro Bega e Simone Roncalli, con il primo a segno per 6-3 3-6 6-2.

Proprio l’esperienza ha consentito al 26enne di Cernusco sul Naviglio di affrontare con tranquillità un rivale in crescita, che in diversi momenti è parso poter prendere in mano le redini del confronto. Insieme a loro, al Foro Italico ci va pure Alessandro Coppini, a segno per 6-2 7-5 su Ales-

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sandro Ceppellini. Spettacolo anche nei doppi, in particolare nel maschi-le, dove a centrare il colpaccio sono stati due ex-frequentatori del circui-to internazionale e ottimi interpreti della disciplina come Marco Crugno-la e Matteo Volante (6-3 6-4 in finale su Colangelo/Sinicropi). (c.s.)

Treviso incorona Mendo,Verona premia PedriniUltima tappa di qualificazione in Veneto prima del grande ritrovo fi-nale al Foro Italico, con in palio due pass (i finalisti) nel singolare e uno per la coppia vincente nel doppio. Exploit di Chiara Mendo nell’Open femminile dell’Eurosporting di Tre-viso. La 24enne portacolori del CS Plebiscito ha messo in fila tutte le più titolate avversarie, a comincia-re dalla prima favorita, la 2.2 brian-zola Martina Colmegna nei quarti per proseguire con la 2.4 gallarate-se Federica Prati in semifinale e, nel match clou, con la vice favorita ber-gamasca Alice Moroni (6-4 6-4). Nel tabellone di doppio successo ve-neto, grazie al trionfo della coppia composta da Sofia Mariotto (Green Garden Mestre) e Laura Spataro (St Bassano) che si sono imposte nella finalissima sul duo del Ct Casalboni composto da Serena Gugnali e Ca-milla Fabbri. Oltre una ottantina le iscritte alla gara di singolare e dieci coppie ai nastri di partenza nel ta-bellone di doppio. Alle premiazioni hanno partecipato, oltre allo staff direttivo presieduto dal direttore del circolo Andrea Camarin, anche il consigliere regionale Fabrizio Montenero e la delegata provinciale Marta Conean.Sui campi in terra rossa dell’At Ve-rona invece, dove si è svolto l’Open BNL maschile, ha avuto la meglio il 2.2 bresciano, tesserato per il Ct Bologna, Marco Pedrini che si è im-posto in una equilibrata finale sul pari classifica Marco Speronello del Tc Ca’ del Moro. Ben 182 gli iscrit-ti al singolare (di cui una ottantina giocatori di Seconda Categoria) e 22 coppie nel tabellone di doppio. Le sorprese strada facendo non sono mancate, soprattutto in semifinale dove sono usciti i primi due favo-riti, il 2.1 Marco Bortolotti (St Bas-sano e attuale 408 Atp) battuto dal 34enne Pedrini (già n.294 Atp nel 2006) e il vice favorito Nicola Ghe-din (2.2) superato al terzo set dallo

stesso Speronello dopo aver manca-to ben cinque match point.Nel doppio trofeo per la coppia formata dal 2.1 Gianluca Beghi e dal 2.2 Andrea Patracchini che si è imposta sul duo Speronello/Marfia. Alla cerimonia di premiazione, ol-tre all’assessore allo sport del Co-mune di Verona Alberto Bozza, è intervenuto anche il presidente del Comitato regionale Veneto Mariano Scotton. (r.b.)

Modena promuoveRubini e Gabba Davanti a un folto pubblico è ter-minata la 7a edizione delle pre-qua-lificazioni agli Internazionali BNL d’Italia, valevole anche come 8° Me-morial Antichi. La tappa femminile emiliana, disputata sui campi in terra rossa del Club La Meridiana, ha dato spettacolo per tredici gior-ni al termine dei quali ha eletto le qualificate che disputeranno un en-nesimo tabellone di qualificazione a Roma, sugli stessi campi in terra battuta su cui si confrontano le mi-gliori atlete al mondo.Nel singolare si sono date batta-

glia la veterana Giulia Gabba, clas-se 1987, tesserata per il Tc Casale Monferrato, e Stefania Rubini, clas-se ’92 tesserata per il Ct Bologna. L’esperienza della piemontese è servita a poco contro la velocità di palla e di gambe dell’avversaria che fin dal primo set ha preso il largo. L’orgoglio della Gabba ha fatto il suo ma la partita si è assestata su un ritmo che ha visto comunque in vantaggio la giovane Rubini, brava a chiudere per 6-3 6-1. Per quanto riguarda il doppio, ha

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Qui sopra, foto di gruppo all’Open BNL maschile dell’At Verona vinto da Pedrini su Speronello; sotto, la premiazione dell’Open femminile a Treviso con al centro la finalista Moroni e la vincitrice Chiara Mendo. Più sotto, Stefania Rubini, vincitrice a Modena

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vinto la coppia formata da Alessia Da-rio e Alessia Visentin che con un secco 6-1 6-1 ha alzato al cielo la coppa più grande.Nella chiusura delle varie sezioni in-termedie per le atlete del singolare di terza categoria, successo per Arianna Zucchini (Ct Bologna) su Sofia Sambù (At Verona).Nella finale di singolare di 4a categoria invece titolo per Alice Monducci De-lucca, tesserata per la società Cacciari Imola, su Manuela Benedettini (Ct Cic-conetti, RN). In doppio vince la coppia formata da Tacchini/Corbellini contro quella composta da Tarozzi/Tugnoli per 6-4 6-2. (s.b.)

Fago e Pintovincono nelle MarcheSono Matteo Fago, 2.1 del Parioli Roma, 30 anni, e il 22enne Gianluca Di Nicola, 2.2 e secondo favorito, portacolori del Ct L’Aquila, i due qualificati dell’Open al Tennis Maggioni San Benedetto (147 iscritti). Fago non ha perso un set in tutto il torneo e in finale ha avuto la meglio sull’abruzzese Di Nicola in una finale giocata al cospetto di almeno 400 appassionati. 6-1 7-5 il risultato. In semifinale il vincitore si era impo-sto per 6-2 6-2 su Matteo Melchiorre, ascolano tesserato per il Ct Pavia, 2.3 e testa di serie n.5, mentre Di Nicola aveva battuto Cristian Carli, 2.2 e n.3 del tabellone, portacolori del Baratoff Pesaro. Altri due marchigiani nei quar-ti di finale: il maceratese del Guzzini Recanati Edoardo Lamberti, battuto 6-2 6-1 da Fago, e il sambenedettese Andrea Attrice superato per 6-2 6-4 da Melchiorre. Nei quarti anche l’altoatesi-no Alexander Weiss (6-0 6-1 da Carli) e Filippo Borrella che è stato piegato per 6-1 4-6 6-4 da Di Nicola.Venendo al femminile, Giorgia Pinto, 25 anni, classificata 2.4 e portacolori del Ct Napoli, si è aggiudicata l’Open disputato invece sui campi del Ct Be-retti Grottammare del presidente Pa-oletti. In un’accesa finale, giocata di fronte ad un numeroso pubblico, la Pinto ha avuto ragione in tre set (7-6 1-6 6-2 il punteggio) di Maria Vittoria Viviani, 18 anni, tesserata per il Tc Crema. Entrambe si sono assicurate la possibilità di disputare il torneo di pre-qualificazione a Roma. Si è trattato di un buon torneo, nonostante le defe-zioni all’ultimo momento delle prime quattro favorire, quando il tabellone era stato già compilato (Federica Di Sarra, Camilla Scala, Dalila Spiteri e

Lucia Bronzetti) che ha calamitato l’at-tenzione dei tanti appassionati in un club con tanta “fame” di tennis. Tra i match più incerti, proprio la finale fra Pinto e Viviani, con la prima che era stata brava a risalire dal 2-5 del primo set e poi a vincere alla distanza.In semifinale Alessia Di Pietro, 18enne del CT Anzio e Carolina Pillot del Ct Nomentano. La Di Pietro era crollata nel terzo (4-6 6-4 6-0) con la Viviani, mentre Carolina Pillot era stata co-stretta ad arrrendersi per un problema alla caviglia dopo aver perso il primo set al tie break. Le migliori delle mar-chigiane sono state la chiaravallese Sofia Rocchetti, arresasi nei quarti alla Pillot, e Jennifer Ruggeri, 3.2 che si è arresa negli ottavi di finale proprio al-la Pinto. In evidenza anche la 3.1 Ales-sandra Simone del Ct Foggia, 13 anni, anche lei nel tabellone finale passando per quello intermedio e giunta fino ai quarti grazie anche al forfait della 2.4 Federica Mordegan. (r.s.)

A Pescara, Maccarie Di Sarra qualificatiSono andate in scena al Circolo Ten-nis Pescara le pre-qualificazioni per gli Internazionali BNL d’Italia in Abruz-zo. L’Open pescarese, dotato di oltre 20.000 euro di montepremi ha visto al

via 80 giocatori di Seconda categoria in gara. L’hanno spuntata, e quindi pren-deranno parte alle fasi di qualificazioni del Foro Italico di Roma, Federico Mac-cari e Federica Di Sarra.In campo femminile, la Di Sarra ha avu-to la meglio su Lucia Bronzetti dopo un confronto di stili (una più solida, l’al-tra più spettacolare) che ha premiato la prima con il punteggio di 6-4 6-1. Più equilibrata la finale maschile, nel-la quale il giovane Maccari è riuscito a rimontare l’ex 230 del mondo Alberto Brizzi e ad aggiudicarsi il titolo con lo score di 4-6 6-3 6-4. Ma è stato un suc-cesso anche di pubblico al Ct Pescara della neo-presidente Paola Di Carmine, subentrata a Franco Leone. Spalti gre-miti specialmente nel pomeriggio di Pasquetta (con in scena le finali), ma anche più in generale nel corso dell’in-tera manifestazione durata nel com-plesso un paio di settimane. (p.s.)

Sopra, la premiazione dell’Open BNL maschile nelle Marche, al Tennis Maggioni San Benedetto; sotto, la premiazione all’evento marchigiano femminile giocato al Ct Beretti Grottammare. Più in basso, il Ct Pescara durante le Pre-Qualificazioni 2017 in Abruzzo

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Pre-qualificazioni Ibi17:che successo!I Campionati provinciali assoluti di quarta categoria, che hanno di fatto dato inizio anche in Friuli Venezia Giulia alle pre-qualificazioni degli Internazionali Bnl d’Italia 2017, han-no avuto un grande successo: fra le quattro province sono state infatti circa 450 le racchette complessiva-mente in gara (nel singolare). Il torneo più affollato è stato quello di Udine, disputato sui campi del Tcm Academy di Moruzzo, con ai nastri di partenza ben 165 partecipanti. Nel singolare maschile il successo è anda-to a Gabriele Romanin che, in una fina-le a senso unico, ha concesso solo tre giochi a Maurizio Meloni (6-3 6-0). In semifinale: Gabriele Magrini e Thomas Biancuzzi sconfitti, rispettivamente, dal vincitore (6-2 6-0) e dal finalista (6-2 6-4). Romanin, affiancato da Denis Mocchiutti, ha bissato il successo in doppio, avendo la meglio al termine di una finale molto equilibrata (6-2 5-7 7-6) sulla coppia Alessandro Molinaro e Omar Urban. In campo femminile si è affermata Martina Baiutti, che nell’ul-timo atto ha sconfitto per 6-3 6-4 Ma-rika Padoan. In semifinale Baiutti ha battuto 6-4 6-1 Elisa Mecchia mentre Padoan ha regolato per 6-2 7-6 Denise Pez. Il successo nel doppio femminile è andato a Tania Catasso e Anna Cirio, Martina e Melissa Baiutti sono state costrette al ritiro quand’erano in svan-taggio (0-3) nella “bella”.Sui campi del Tc Triestino (foto 2, il gruppo di premiati), Tazio Di Pretoro (foto 3, premiato con il vi-cepresidente del Comitato regio-nale Fit Fvg Piero Tononi e il giu-dice arbitro Gabrio Azzopardo) ha concesso ben poco agli avversari, superando in finale (6-1 6-1) Leo Bufo dopo aver liquidato in semifinale (6-2 6-1) Ivan Mestriner, ex portiere pluri-scudettato con la Pallamano Trieste. In “semi” anche Francesco Franzin,

sconfitto (2-6 2-6) da Bufo. Mestriner, in coppia con Alessandro Mezzavilla, si è rifatto vincendo il doppio, dove Donato Abbatessa e Fabio Zebochin hanno raccolto in finale due giochi. Nel tabellone femminile Erica Travan ha regolato (6-2 6-4) Cirilla Devet-ti. Quest’ultima, in tandem con Eri-ka Sardoc, si è presa la rivincita nel doppio, superando (6-3 6-4) Lucrezia Fonda ed Elisa Stulle.Nel pordenonese, sui campi del Tc San Vito, il successo è andato a Mar-co Parisella (4.4 e quindi autentica sorpresa del torneo) che, nell’ultimo atto, ha prevalso (6-1 7-6) su Marco Polesello. In semifinale Parisella (6-0 6-2) su Alessandro Donolo e Simone Di Pierro (2-6 3-2 rit.) contro Polesel-lo. Nel torneo femminile Ema Perea ha superato, dopo un incontro molto tirato (1-6 6-3 7-5), Michela Papagna. Giulia Menegatti e Valentina Padovan si sono aggiudicate il doppio (6-3 6-4) su Alessia Baraldo e Valentina Gruarin. A Gorizia (nella foto 1 la

Friuli Venezia GiuliaVia dei Macelli, 5 c/o Stadio Rocco34148 Trieste

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premiazione di gruppo con il pre-sidente del Comitato regionale Fit Fvg Antonio De Benedittis e il consigliere regionale Stefano Pi-cech), il torneo maschile si è dispu-tato al Tc Sant’Elia di Redipuglia: il successo è andato a Kevin Deana (a destra nella foto 4, con il giudice di sedia Luca Furlan e il finalista Michele Amante) che, nell’atto con-clusivo, ha superato (7-5 6-1) Miche-le Amante. In semifinale: Deana (6-1 6-2) su Paolo De Fabris e Amante (6-3 6-1) su Andrea Vazzano.Nel doppio Michele Bianchet e Chri-stain Spanò hanno sconfitto (7-5 6-4) Stefano Furlan e Paolo De Fabris. I tabelloni femminili si sono svolti al Tc San Pier d’Isonzo, dove Caterina Salateo ha firmato un doppio suc-cesso: in singolare si è imposta con un doppio “cappotto” a spese di Lo-redana Nonini, nel doppio, con Fran-cesca Garofolo, ha prevalso (6-3 2-6 6-0) su Emanuela Garlatti e la stessa Nonini. (Roberto Dubs)

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Piccoli marchigianicrescono: ecco DannyLe nuove leve marchigiane cresco-no. Danny Stella (nella foto 1 sel-fie con Roberta Vinci e più a de-stra con il maestro Diego Ferrini ed Emiliano Guzzo) ha trionfato nella tappa osservata palermitana (Country Club) di Macroarea Sud del Circuito Nazionale Giovanile Fit-Babolat 2017. Il classe 2007 Stella (U10/Ct Porto S. Giorgio) ha liquida-to nei match decisivi due siciliani: Riccardo Surano (6-2 6-3) in semifi-nale e Gabriele Ardizzone (6-0 6-1) in finale.In Sicilia, sangiorgesi in evidenza anche con la semifinale di Luca Gentili (U14) ed i quarti di finale ottenuti da Edoardo Miccini (U14), Andrea Di Felice (U12) e Matteo Sciahbasi (U10).Dal maschile al femminile, ma a li-vello internazionale, ecco due fina-li: le sangiorgesi Chiara Alesiani e Letizia Corsini hanno perso ad Ate-ne (U14/Grecia), l’ex sangiorgese Sofia Rocchetti (dal 2017 tessera-ta in Trentino col Gs Argentario Co-gnola) ha vinto a Rijeka (Croazia/U16) in coppia con l’umbra Chia-ra Girelli (foto 2, eccole con la coppa); per Rocchetti anche la fi-nale croata del singolare. (Roberto Senigalliesi)

Matelica: Galloppae Mancini Diaz okDaniele Galloppa e Rocio Mancini Diaz a segno nel torneo di prima-vera (3ª) al Tc Matelica (foto 3 Le premiazioni). Il padrone di casa Galloppa (3.1) ha domato in finale (6-4 4-6 6-0) l’U18 Nicolò Guerrieri (3.1/At Macerata).In semifinale Alessandro Morresi va ko per 6-1 6-1 contro il vincito-re e Yasser Taha cede per 6-0 1-6 6-1 al finalista. Nei quarti di finale: Leonardo Ferretti, William Paciaro-

ni, Michele Porcarelli e Riccardo Ri-naldelli. Nel femminile, l’argentina Mancini Diaz (3.5/Ct S. Severino) ha superato (2-6 6-1 6-2) l’U18 um-bra Maria Rebecca Frondizi (3.1/Ct Gubbio). In semifinale Valentina Gatto e Asya Pasquini. Nel doppio, Marsullo/Principi su Cambiotti/Santarelli. (r.s.)

Sirolo-Numana:Gioia e Magi Galluzzi sì Il Ct Sirolo-Numana ha ospitato il primo torneo stagionale (3ª catego-ria) del circuito ideato da Stefano Sampaolesi e dedicato alla raccolta di fondi per i circoli tennis delle zone terremotate delle Marche.

MarcheCorso Mazzini, 156 - 60121 Ancona

webwww.federtennis.it/marche

telefono071/202229

[email protected] Cartechini

e Bravi campioni di MacerataSuccessi di Francesco Cartechini e di Ca-terina Bravi all’At Macerata (nella foto la premiazione), sede della tappa provinciale maceratese “pre-quali” agli Internazionali Bnl d’Italia 2017. L’U16 Cartechini (4.1/Ct S. Severino) ha battuto in finale (6-3 6-0) l’idolo locale Andrea Bacaloni (4.2). In semifinale: Federico Branciari ko (2-6 2-6) contro Cartechini e Mauro Testa ko (0-6 2-6) contro Bacaloni. Nei “quarti”: Matteo Cecarini, Giovanni Intermesoli, Andrea Nicolai e Luciano Santarelli. Nel femminile, Bravi (4.3/Guzzini) ha bene-ficiato del ritiro nel terzo set (3-6 6-4) dell’U18 Claudia Eleonori (4.3/At Tolenti-no). In semifinale: Antonietta Lombardi e Chiara Storani. (r.s.)

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Nel maschile, Pietro Gioia (3.3/At Riviera del Conero Ancona) ha domato in finale (6-2 7-6) Roberto Franchin (3.1/Tc S. Severino). In se-mifinale Gioia aveva liquidato (6-1 6-1) Luca Guglielmi, Franchin si era imposto (1-6 7-5 6-2) su Matteo Baldini. Nei quarti di finale sono arrivati Andrea Cupido, Andrea Er-coli, Riccardo Palombini e Andrea Tacchi.Nel torneo femminile (foto 4, la premiazione), l’U16 Agnese Magi Galluzzi (3.3/Tt Senigallia) ha be-neficiato del ritiro sul 5-0 dell’U14 Noemi Mobili (3.5/Guzzini). In se-mifinale anche Chiara Storani e Gu-sel Vildanova. (r.s.)

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Circuito Umbria Tennis: altro che crisi...Da quando è nato (marzo 1986), il Cir-cuito nazionale Umbria Tennis Grand Prix Satiri Auto non ha conosciuto soste. La 32ª edizione ha preso il via (marzo) al Tc Umbertide e si chiuderà, dopo 24 tornei (19 di “4ª” e 5 Open) col Master (fine agosto-inizio settem-bre) alla 3T T. Academy di S. Maria de-gli Angeli presso Assisi. Dopo il tren-tennio di Roberto Milliani, il 2017 è il secondo anno di presidenza di Fabio Garzi (foto 1), con il diretto interes-samento del Cr Fit Umbria. Garzi: “Ab-biamo superato il momento di cambia-mento dirigenziale e tutto procede a gonfie vele, soprattutto per merito dei circoli (24 nel 2017, ndr). La partecipa-zione e la qualità organizzativa sono sempre alte. Il circuito non è mai stato in crisi”. (Sergio Pioppi)

Pedetti e Bevilacqua:emozioni rosa a RomaÈ fuori di dubbio che l’idea di inse-rire la quarta categoria nelle “pre-quali” di Roma 2017 sia stata rivo-luzionaria e vincente. Il progetto sta infatti emozionando tutti coloro che hanno ottenuto la possibilità di ac-cedervi. È il caso dell’O45 Patrizia Pedetti (4.1/Tc Perugia) e dell’U16 Noemi Bevilacqua (4.2/Narni Sc), promosse al Master di “4ª” del Foro Italico (19-21 maggio) come vincitri-

ce e finalista del tabellone conclusi-vo di categoria nella tappa regionale umbra al Tc Open di Orvieto. Patri-zia Pedetti (foto 2) ha 49 anni e si dedica al tennis per pura passione, per il resto lavora nell’azienda fami-gliare e si occupa delle figlie tenni-ste: “A volte anche i sogni si avvera-no. Avevo smesso a 17 anni da cam-pionessa regionale, ho ricominciato a 38 per puro divertimento”. Bevilac-qua, allieva del maestro Andrea Pa-iella, sarà a Roma anche nel Master di doppio (con la compagna di club U16 Elena Sophia Montesi 4.1, foto 3): “Sarà una grande emozione poter giocare sugli stessi campi dove bat-taglierà l’elite mondiale”. (s.p.)

UmbriaVia Martiri dei Lager, 65 - 06128 Perugia

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Abruzzo e MoliseStrada Comunale Piana, 365129 - Pescara

webwww.feder tennis. i t /abruzzo

telefono085/50196

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Il “Primavera” fa 13Quasi 90 iscritti al 13° Torneo nazionale di Primavera (4ª M/F) al Ct Silvi di Città San’Angelo (Marina). Hanno prevalso il padrone di casa Federico Pasquali (4.2) ed Eleonora Rocchi (4.1/Ct Mosciano), che hanno superato in finale (7-5 6-1 e 6-2 6-0) un papà e la sua “bambina”: i marchigiani (Maggioni S. Benedetto) Lu-ca e Alice Timi (4.1 e 4.2/U16, nella fo-to 4 i quattro finalisti). Nel maschile, semifinale per la sorpresa Vittorio Mar-coni (4.4/Ct Pescara) e Federico Baldini (4.1/Ct Mosciano). (Fabio Bagatella)

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Pescara avantiLa rappresentativa di Pescara (fo-to 5) ha primeggiato nella fase regio-nale di Coppa delle Province, quali-ficandosi per la fase di Macroarea di giugno. Il team pescarese ha vinto il girone Abruzzo-Molise: doppio 7-2 in trasferta (Campobasso e L’Aqui-la) e doppio 6-3 casalingo (Teramo e Chieti). (f.b.).

Molise: il ritorno di De RosaLorenzo De Rosa (4.2/At Campo-basso, foto 6) di nuovo protagoni-sta. Il molisano si è qualificato al Ma-ster di “4ª” del Foro Italico dominan-do la fase provinciale e il tabellone finale della fase regionale al Ct Pesca-ra: ha ceduto 19 giochi in 7 incontri. De Rosa, classe 1993, ha una storia particolare: da giovane promessa con esperienze internazionali al mancato salto nel professionismo per trasfe-rirsi negli Usa (Florida) e lavorare co-me maestro e sparring partner, sino al recente ritorno all’At Campobasso, sua scuola d’origine, dove ora colla-bora con lo staff locale. (f.b.)

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I Regionali giovaniliIl tennis campano ha celebrato i cam-pioni regionali giovanili 2017, in an-ticipo di qualche mese rispetto alle tradizionali date estive delle scorse stagioni. Si è giocato al Parco Vanna Napoli (U10/13/14) e al Tc Caserta (U11/12/16): in palio i 12 titoli regio-nali e i pass per i Campionati italiani (per vincitori e finalisti di ogni cate-goria più i terzi dei tabelloni maschi-li U11 e U16). I titoli di Napoli.U10 (foto 1, il vincitore e le finali-ste): Lorenzo De Martino b. Antonio De Cristofaro 6-2 6-4, Francesca De Matteo b. Martina Martinelli 6-0 6-1.U13 (foto 2, i quattro finalisti): Fe-derico Guerriero b. Francesco Modu-gno 6-4 6-4, Sara Milanese b. Agnese Merone 6-2 6-2.U14 (foto 3, i quattro finalisti): Flavio Mario Pasquariello b. Ivan La Cava rit., Giorgia Falcone b. Carolina Minguzzi 6-3 6-3.I sei titoli di Caserta. U11 (foto 4, i finalisti e la vincitrice): Antonio Lombardi b. Luigi D’Alisa 7-6 6-3, En-za Sabatino b. Maria Francesca Bian-co 6-0 6-0.U12: Filippo Sorbino b. Mattia Sal-vatore 6-0 6-0, Francesca De Rosa b. Ludovica Albanese 6-3 6-2.U16: Mauro De Maio b. Simone Sorbi-no 6-2 6-2, Antonia Aragosa b. Lucre-

zia Santamaria 4-6 6-4 6-0 (foto 5, le finaliste U12 e la premiazione U16 con i finalisti U12). Pass trico-lori anche per i “terzi” Tommaso Rus-so (U11) e Cristian Campese (U16). (Maria Grazia Ciotola)

Pre-qualificazioni Ibi 2017:tappa Open al Cus NapoliDoppietta lombarda nella tappa Open al Cus Napoli, seconda fase campana delle “pre-quali” verso Ro-ma 2017: Claudio Pontoglio ha be-neficiato del ritiro in finale del si-ciliano Gianluca Naso (infortunio), Martina Spigarelli ha regolato (6-2 6-3) la pugliese Claudia Giovine; i quattro saranno a Roma. L’unico pass campano per la Capitale è sta-to ottenuto dal napoletano Enrico Fioravante, che ha vinto il doppio maschile col toscano Claudio Gras-si (foto 6, la loro premiazione), (6-3 6-2) sugli altri campani Pasqua-le De Giorgio e Francesco Ferrillo; nel femminile, titolo alla lombarda Chiara Quattrone e all’umbra Ange-lica Raggi.Nel tabellone conclusivo di 3ª (foto 7, i vincitori), successo ma-schile (6-1 6-3) di Stefano Modugno

CampaniaViale Giochi del Mediterraneo, 3080125 Napoli

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su Luigi Rossi e femminile (7-5 6-3) di Roberta Nisi su Martina Rao.I tabelloni finali di 4ª hanno eletto sostanzialmente i campioni cam-pani di categoria: vittoria maschile (6-0 6-4) di Roberto Bonafiglia su Carmine Caccavale e femminile (6-3 7-6) di Roberta Izzo su Roberta Semplice, Mercorio/Scocca e Pan-dolfi/Lecora hanno vinto i doppi; tutti saranno al Foro Italico (19-21 maggio) per il Master di 4ª. Il Cus Napoli, guidato dal presidente Elio Cosentino, ha battuto tutti i record organizzativi (oltre 250 iscritti, 110 coppie). L’evento è stato coordinato da Maurizio Pupo e diretto dal mae-stro Angelo Chiaiese. (m.g.c.)

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circuito fit-tpra

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Il gruppo di appassionati Fit-Tpradi Firenze in trasferta a Roma nel 2016; sotto, al Foro Italico pronti a scendere in campo con tanto di maglie... personalizzate

La forza del gruppoQuello di Whatsapp che riunisce i fighter di Firenze. All’inizio erano 5 o 6, adesso superano i 150. Simone Bonfiglio, l’amministratore, spiega: “Serve per organizzare sfide, cene e momenti di condivisione”. Anche solidali...

DI CLAUDIA PAGANI

Il circuito Fit-Tpra si sta diffon-dendo sempre di più su tutto il territorio nazionale e si alimen-ta di esperienze sempre diverse.

A Firenze la numerosa famiglia dei fighters si tiene in contatto costante attraverso... una chat condivisa di WhatsApp. Amministratore? Il 38en-ne Simone Bonfiglio, nella vita avvo-cato e in campo giocatore solido dal power globale pari a 80, attualmen-te n.39 del ranking amatoriale Fit-Tpra. Siciliano di nascita e fiorenti-no d’adozione, è diventato un punto di riferimento nell’universo Tpra nel cuore della Toscana. La sua passio-ne inizia nel 2015 quando all’inter-no del piccolo circolo “DNA Tennis Club” di via Faliero Vezzani, un altro giocatore gli parla dell’esistenza del circuito riservato agli amatori, orga-nizzato dalla Federtennis.Ci vuole un attimo per capirne le potenzialità e lasciarsi coinvolge-re: la partitella settimanale di ten-nis con gli amici di sempre prende un gusto diverso, iniziano le sfide e c’è una classifica da scalare. En-tra nel ranking ufficiale il 21 feb-braio e subito si fa promotore del primo “DNA Rodeo Liveshow”, nel marzo scorso. Il tabellone è pieno al primo tentativo.

Comunicazione veloce“Le sfide permettono di approcciar-si al match con la mentalità da par-tita vera - spiega Simone - perché in palio ci sono punti importanti per la classifica; questo atteggiamento tiene alta la concentrazione e serve a migliorarsi. Inoltre la piattaforma Tpra permette di trovare sempre nuovi sfidanti con cui confrontar-si, sfidanti che poi diventano ami-ci con cui condividere la passione per il tennis ma non solo”. Di qui la molla che ha fatto nascere la chat

fiorentina. Partita con 5-6 membri, ora vede la presenza di più di 150 contatti. La comunicazione viaggia veloce ed è facile organizzare, ol-tre agli eventi tennistici, anche in-contri, cene e iniziative solidale. Il gruppo fiorentino, per esempio, è riuscito a raccogliere una cospicua somma da devolvere ai terremotati del Centro Italia.

Il messaggiodi benvenutoIl messaggio di benvenuto che ac-coglie gli amatori in chat, oltre a fornire il link con il regolamen-to TPRA, riassume lo spirito del gruppo dei fighters fiorentini. Lo si capisce molto bene scorrendo il testo che pubblichiamo qui di se-guito: “Benvenuto nel Tpra Firenze. Questo è un gruppo di appassiona-ti e giocatori di tennis nonché il gruppo whatsapp del Tpra fioren-tino. Potrai accordarti con gli altri giocatori lanciare e ricevere sfide, commentare le partite o semplice-mente farti due risate. Ti informia-mo che ciascuno di noi può scalare le classifiche conquistando punti tramite le sfide e i tornei. Riguar-do alle sfide, cerca di giocarle tutte entro ogni mese e il divertimento aumenterà; ciascuno di noi ne ha 6 mensili. Ti ricordiamo che nel Tpra il divertimento, il fair play e l’ami-cizia vengono prima del risultato sportivo.Nel Tpra Firenze infatti non si gio-ca “contro” ma “con”. Prima o poi ti verrà attribuito anche un nickna-me! Visto il gran numero di mes-saggi che ti arriveranno ti avvisia-mo (qualora non lo sapessi) che la chat può essere silenziata dalle im-postazioni di whatsapp. P.S.: In occasione di ogni tuo match ricordati di postare almeno una fo-to insieme al tuo compagno di gio-co. W il Tennis e il Tpra”.

Simone Bonfiglio (a destra) con Giulio Meghini a bordo campo sul “Campo Pietrangeli” del Foro Italico, a Roma

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personal coach

Impara da grandecon il minitennisCi sono dei principi che valgono per tutti, non solo per i bambini. Ecco perché anche gli adulti possono cominciare con palle più sgonfie, campi più piccolie regole semplificate. I vantaggi sono moltissimi, a partire dal divertimento

DI GERARDO BRESCIA, I.S.F. R. LOMBARDI

Il Minitennis anche per gli adul-ti? Si può fare ed è anche molto divertente. Già da molti anni la Federazione Italiana Tennis, at-

traverso il suo progetto didattico più rappresentativo, il Fit Junior Pro-gram, utilizza il Minitennis come fa-se del percorso formativo essenziale per l’avviamento al tennis. Il Mini-tennis è un gioco-sport, ovvero un progetto didattico basato su principi di apprendimento motorio e sull’uti-lizzo di mezzi didattici adeguati, con l’obiettivo di integrare l’apprendi-mento con il divertimento. In quanto gioco-sport, anche il minitennis è ca-ratterizzato da:

- attrezzi di gioco facilitanti (palle e racchette);- spazi di gioco ridotti (campo e rete);- regole semplificate;- azioni di gioco (non più soltanto gesti tecnici).

Solitamente con il Minitennis ci si riferisce al mondo dei bambini, ma oggi vogliamo chiederci: si potrebbe utilizzare questo strumento forma-tivo per far appassionare anche gli adulti e insegnare loro a giocare a tennis? Possiamo affermare con cer-tezza che le fasi di apprendimento di un tennista, ovvero quelle rap-presentate dal percorso minitennis, perfezionamento, specializzazione e allenamento, non si basano esclusi-vamente sull’età degli allievi ma so-prattutto sulle loro competenze.

Cinque tipi di palle Partiamo dunque subito con il con-centrarci in particolare sulle palline

utilizzate. Ecco di seguito le varie tipologie, che vengono indicati attra-verso l’uso dei colori rosso, arancio, verde e giallo (immagine 1):

- gommapiuma- red (75% più lenta di una normale e di diametro più ampio)- orange (50% piu lenta di una palla normale)- green (o mid, 25% piu lenta di una palla normale)- yellow (o normale)

L’utilizzo di palle depressurizzate e di spazi di gioco ridotti, nello speci-fico, produce quattro vantaggi: attiva-zione del binomio pratica-successo, attivazione del binomio pratica-diver-timento, l’interattività in tempi rapi-

di e il corretto apprendimento della tecnica. Ma pensateci un attimo. Non sono forse questi gli stessi obiettivi che vuole raggiungere un principian-te di qualsiasi età iscrivendosi a un corso di tennis? Recenti studi della federtennis australiana, riguardo le differenze in termini di didattica tra palla green e palla yellow (normale) effettuati su un campione di circa 200 principianti di diverse nazioni, dimo-strano che i giocatori che praticano il tennis con palla di tipo mid com-mettono molti meno errori rispetto a quelli che lo praticano con la palla normale. Inoltre, la palla mid, viag-giando a una velocità inferiore del 25% rispetto a quella standard, dà più tempo agli allievi di pensare alle scelte da compiere, migliorando mol-to più rapidamente la tattica di gioco. Non è finita, perché questa tipologia di palla, rimbalzando a un’altezza inferiore del 25% rispetto a quel-la normale (immagine 2), permet-te una qualità dell’impatto ottimale, contribuendo ad apprendere più rapi-damente la corretta tecnica di gioco.

Anche l’ITF ci credeSulla base di questi studi, l’Itf ha da-to vita a un progetto chiamato Ten-nisExpress che sta avendo un suc-cesso incredibile in tutto il mondo e che basa la sua filosofia proprio sull’applicazione di alcuni principi del Minitennis all’universo dei prin-cipianti di tutte le età. Insomma, co-me recita un famoso slogan proprio dell’Itf, “il tennis è divertente se sai servire, scambiare e giocare i punti”. L’utilizzo di palle depressurizzate, campi di dimensioni ridotte e regole semplificate, rappresentano la stra-da più rapida per raggiungere tale obiettivo. Anche per gli adulti.

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racchette e dintorni

DI ENzO ANDERLONI

È una rivoluzione in cui credo-no fino in fondo. Ci lavorava-no da quattro anni e quando finalmente sono arrivati al

prodotto finito hanno deciso di or-ganizzare un lancio in grande stile: per presentare all’Europa la nuova racchetta MxG, Head ha organizzato un super meeting tecnico sui campi di Portorose in Slovenia.Avevano fatto un sondaggio tra i gio-catori a tutti i livelli: che cosa avreb-bero voluto dal loro attrezzo ideale? La risposta finiva per essere sempre la stessa: grande potenza e comun-que ottimo controllo. “Power under control”. La quadratura del cerchio, la

Ecco la nuova Headcol magnesio nel cuoreLa MXG3 ha un ponte in magnesio dal design inedito che serve a stabilizzare il telaio in graphene touch. A caccia di stabilità e potenza. L’abbiamo provata in anteprima assoluta a Portorose, in Slovenia, dove è stata presentata

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botte piena e la moglie ubriaca. Im-possibile? Alla Head ci hanno prova-to. Gli ingegneri però avevano subito fatto capire che bisognava andare “out of the box”, fuori dal seminato, dagli schemi abituali. Hanno trovato l’ispirazione nel settore “automotive”. Ruote e parti del motore delle auto sportive, scolpite come gioielli alla ricerca della prestazione.

Dal mondo dell’automobileun ponte in magnesioÈ saltata fuori questa MxG, dove la grafite e il Graphene Touch, incon-trano a metà strada un ponte inedi-to, realizzato in magnesio, metallo robustissimo e leggerissimo. Collo-cato nello stampo e pressofuso con il telaio tubolare in fibra di carbonio e Graphene Touch, offre un inedito plus di potenza e controllo. Così leggero, consente di estremizzare la polariz-zazione delle masse delle racchetta che, nella recente tendenza Head, è sempre più verso la testa e il manico. Così l’attrezzo offre più spinta senza incidere troppo su peso e/o bilancia-mento. Inoltre la forma particolaris-sima del cuore consente di allungare sensibilmente le corde verticali cen-trali rispetto alle racchette tradizio-nali. Altro elemento di spinta. E il controllo? Ci si arriva facendo in modo di limitare la torsione del-la racchetta all’impatto con la palla, dunque stabilizzandola. E per questo serviva quel tipo di ponte in magne-sio. Rigido e stabile come le ruote di una supercar.

Un percorso di provaper sentire la differenzaL’effetto finale è questa racchetta dall’aspetto mai visto prima. E dalle prestazioni originali. I tecnici Head volevano farle sentire, toccare con mano fino in fondo agli opinion leader del settore ancor prima che l’attrezzo arrivasse nei negozi. E hanno organiz-zato un percorso degustativo davvero inedito. Noi della stampa specializza-ta e i maggiori clienti e specialisti del tennis in campo per due giorni con il team di super-sparring Head. Per fare solo qualche nome, limitandoci agli ex pro: Mara Santangelo, Vincenzo Santopadre, Laura Golarsa. Poi tanti maestri di alto livello. Prima gior-nata a testare per ore le ultime due novità Head 2017: le nuove Speed (la racchetta di Djokovic) e le nuove Instinct (il telaio di Berdych). Secon-

da giornata in campo con i primi due modelli (altre due versioni più pesan-ti sono previste per l’inizio del 2018) del nuovo progetto: MxG3 e MxG5.

Le caratteristiche tecnicheLa prima (MxG3) con un piatto corde dal 100 pollici quadrati, 295 gram-mi di peso, bilanciamento a 32,5 cm, profilo variabile mm 24-26-22 e pat-tern d’incordatura 16x18. La seconda, MxG5, piatto 105, peso a

soli 275 grammi, bilanciamento cm 33,5, stesso profilo e stesso pattern della sorella, ma mezzo centimetro di lunghezza in più. L’idea era quella di far sentire la dif-ferenza, tra modelli evoluti e modelli completamente nuovi. Noi di Super-Tennis ci siamo presentati con il no-stro tester Mauro Simoncini, che ha potuto confrontare le sue sensazioni proprio con quelle di Vincenzo San-topadre, testimonial Head, ma anche

LA SCHEDAHead MxG3

Piatto corde: 100 sq. in.Peso: 295 gr

Bilanciamento: 32,5 cmSchema

incordatura: 16x18Prezzo di listino: 250 euro

Qui sotto, alcuni dei prototipi realizzati nei laboratoridi Kennelbach primadi arrivare alla forma definitiva

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lui alle prese per la prima volta con la MxG. Ecco le sensazioni in campo.

LE IMPRESSIONI DI GIOCO

DI MAURO SIMONCINI

La curiosità di provare in antepri-ma una racchetta annunciata come “davvero nuova” crea aspettative im-portanti soprattutto in un periodo in cui siamo abituati veder nascere periodicamente evoluzioni di attrez-zi sperimentati, non rivoluzioni. Da un lato cambiano spesso i colori, l’a-spetto (tanta forma, non sempre pari sostanza) dall’altro i materiali (tanta sostanza, non sempre nuova forma). Ma quando a cambiare (e non di poco) sono entrambi, l’impatto è forte.Anzitutto il look di questa nuova MxG 3 (abbiamo scelto il modello con il piatto da 100 pollici): molto “cool” l’abbina-mento tra nero, alternato tra satinato e lucido, e il grigio argentato, che eviden-za ancora di più il cuore della novità, il ponte della racchetta in magnesio.

I primi colpi - Di primo acchito sem-bra di brandire un’arma molto potente, dal profilo consistente ma non pesante. Dai primi colpi, anche grazie all’incor-datura ibrida (altra novità di casa Head, di nome Primal) e alla tensione medio-alta (25/26 kg), la sensazione è stata anche quella di controllo e sensibilità. Molto stabile, sicura e immediata nella resa dei colpi piatti, specialmente quel-li portati con movimenti essenziali, preparazioni e aperture non eccessive, appoggiandosi alla velocità della palla avversaria. Con impatti pressoché piat-ti o con minima copertura.

Sembra che la palla entri di più nel piatto corde - Rispetto alle colleghe con profili e con ovali simili, alla facilità e alla grande sicurezza/immediatezza, questa racchetta aggiunge anche una dose di precisione in qualche modo inaspettata per chi pensa di essere alle prese con un “cannone” vero e proprio. Per capirsi: la sensazione è che la palli-na entri di più nel piatto corde. Sembra attardarsi una frazione di secondo in più nel reticolo facendo percepire una qualche forma di elasticità del telaio/piatto corde (forse per merito della lunghezza “aggiuntiva” delle corde ver-ticali centrali?). E lo sweetspot è abbon-dante, di grande aiuto quando non si arriva benissimo sulla palla.

Il backspin è velenoso - Il motto

degli austriaci di Head non a caso è “Power Under Control”. E infatti oltre ai colpi piatti, l’altra giocata preferita dalla MxG 3 è sicuramente il backspin. Radente, ficcante, incisivo, gira tanto. E’ difficile da ribattere e si riesce a gio-care bene in tutte le salse: in difesa o (meglio ancora) scaricando a dovere in avanti il peso per scendere a rete. Si sente - e davvero tanto - l’equilibrio del telaio e la maneggevolezza da pri-missime della categoria.

Volée e smash davvero facili - Nitida sensazione che si ha anche nei pressi della rete: le giocate di volo sono ab-bordabili anche per i meno esperti. Fa-cili ma molto precise e incisive. I vol-leatori più disinvolti e tecnicamente più capaci sapranno approfittare della stabilità un po’ a tutte le altezze: aiu-to e immediatezza nelle volée basse, controllo in quelle più alte. MxG 3 è poi

agevole e “veloce” anche sopra la testa. Gli smash escono molto potenti mentre al servizio la maneggevolezza da “ama-toriale” si fa sentire in positivo. Meglio le soluzioni piatte o la variazione con lo slice, che toglierà parecchie soddi-sfazioni anche ai doppisti. E non si può non parlare del comfort: pastosa (con la compartecipazione dell’incordatura ibrida) e sicura anche ad alte velocità con pochissime ripercussioni sonore o di vibrazioni sul braccio.

Conclusioni - Un telaio completo, a tutto campo; facile, valido un po’ per tutti i livelli di gioco, più indicato per uno stile di gioco abbastanza classico, sia nelle rotazioni utilizzate sia nel ti-po di movimenti. Molto bene al volo, benissimo il backspin. In definitiva, sensazioni da racchetta old style con caratteristiche ultra moderne, dai ma-teriali alle forme, alle prestazioni.

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l’esperto risponde

Le domande - Sulla terra battuta siamo obbligati a far vedere il segno? E se in doppio colpiamo il paletto?

Inviate via mail le vostre domande per l’espertoI nostri esperti sono pronti a rispondere alle vostre domande sui più vari argomenti riguardanti i vari aspetti del tennis. Come? Semplicissimo: scriveteci una email al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected] con i vostri quesiti, le vostre curiosità, non più solo e soltanto di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti, settore per settore, e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica settimana dopo settimana. Questa volta rispondiamo ai quesiti di Federico Cordovani, Ct Grosseto.

Le risposteSiamo entrati nel pieno della stagio-ne agonistica e ci giungono tante richieste di ulteriori chiarimenti su casistiche che abbiamo trattato (an-che di recente) ma che spesso si ri-propongono durante una partita di tennis. Dunque riteniamo giusto ap-profondire e magari anche ripetere.Il primo quesito è: una volta chia-mata la palla fuori è obbligatorio far vedere il segno all’avversa-rio? Quando fa fede la chiamata originaria? Il caso richiesto dal no-stro lettore ovviamente fa riferimen-to a partite disputate su campi in ter-ra battuta. Partiamo dal presupposto che non esiste una obbligatorietà nel mostrare un segno chiamato fuori: diciamo che questo è riconducibile a una opportuna dimostrazione della correttezza di una chiamata effettua-ta. Infatti sulla terra, in presenza di una chiamata per una palla che rim-balzi vicino a una riga, si rende op-portuna l’individuazione del segno della palla chiamata. Non a caso può essere sia controllata dall’arbitro (se presente) che anche dall’avversario (in caso di partite giocate senza ar-bitro) il quale può anche attraversare la rete per verificare l’effettiva cor-rettezza della chiamata. Ci si può in-vece rifiutare di individuare il segno quando la palla è nettamente fuori dal campo e non avrebbe senso mo-strarlo.Nel caso in cui invece il segno non fosse individuabile per una qualche ragione (segno illeggibile, si fosse perso il segno o non sia facilmente individuabile) oppure in caso di di-scordanza tra i segni mostrati dai giocatori (in caso di partita giocata senza arbitro), vale la chiamata origi-naria, cioè quella effettuata dall’arbi-

tro - se presente - o dal giocatore dal cui lato è stata effettuata.

Lo stesso lettore ci chiede anche: se in un doppio viene colpito il palo che regge la rete (palo da doppio) cosa succede? Le regole del tennis prevedono due differenti esiti nel ca-so in cui il paletto da doppio (o da singolare nel caso in cui si giochi un singolo) sia colpito da un giocatore nel rimandare una pallina. Se il palet-to dovesse essere colpito da una pal-la rimandata da un qualunque gioca-tore durante lo scambio, e la pallina dovesse rimbalzare nel giusto lato del campo, esso sarà considerato buono e il gioco continuerà.Nel caso in cui, invece, il paletto

dovesse essere colpito dalla pallina nel servire una prima o una secon-da palla di servizio, questo determi-nerà un fallo da parte del giocatore. La differenza è data dal fatto che il servizio, come sappiamo, deve ne-cessariamente avere una traiettoria diagonale rispetto al lato presso cui esso si effettua. Di conseguenza se nella traiettoria la palla dovesse col-pire il paletto, sarebbe fisicamente impossibile che quella palla possa rimbalzare nel giusto campo se quel paletto non fosse presente e se non fosse colpito. Ecco perché esiste una differenza tra il paletto colpito da una palla durante uno scambio e il paletto colpito durante l’effettuazio-ne di un servizio.