«LE REGOLE TECNICHE PER L’ ADEMPIMENTO DEGLI
Transcript of «LE REGOLE TECNICHE PER L’ ADEMPIMENTO DEGLI
«LE REGOLE TECNICHE PER L’ ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO»
L’autovalutazione del rischio – art. 15 D.Lgs. 231/2007
Marco Abbondanza
22
22
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGION.1 Autovalutazione del rischio
NORMA COMUNITARIA NORMA NAZIONALE In vigore dal
I DIRETTIVAn. 91/308/CEE del 10.6.1991
D.L. 143/1991 – convertito in
Legge 5.7.1991 n. 1979.5.1991
II DIRETTIVAn. 2001/97/CE del 4.12.2001
D.Lgs. 20.2.2004 n. 56
Decreto MEF 3.2.2006 n. 141
14.3.2004
22.4.2006
III DIRETTIVAn. 2005/60/CE del 26.10.2005
D.Lgs. 21.11.2007 n. 231 29.12.2007
IV DIRETTIVAn. 2015/849 del 20.5.2015
D.Lgs. 25.5.2017 n. 90
(modificatore del D.Lgs. 231/2007)4.7.2017
V DIRETTIVAn. 2018/843 del 30.5.2018
(da recepire entro il 10.1.2020) =
VI DIRETTIVAn. 2018/1673 del 23.10.2018
(da recepire entro il 3.12.2020) =
33
33
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGION.1 Autovalutazione del rischio
D.Lgs.231/2007
REGOLE TECNICHE
LINEE
GUIDA
Emanate nel
gennaio 2019,
previo parere CSF
del 6.12.2018
Non ancora
diffuse
(in fase di
elaborazione)
44
44
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGION.1 Autovalutazione del rischio
IV Direttiva UE
Principio dell’approccio
basato sul rischio…
(Risk basedapproach)
…diretto ad identificare e valutare i rischi di riciclaggio
e finanziamento al terrorismo insiti
nell’esercizio delle attività svolte dai destinatari della
normativa
55
55
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGION.1 Autovalutazione del rischio
Valutazione sovranazionale (UE)
Valutazione nazionale (Italia - CSF)
Valutazione del singolo professionista
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
66
66
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGION.1 Autovalutazione del rischio
VALUTAZIONE DEL RISCHIO NAZIONALE
(art. 14 D.Lgs. 231/2007)
Il CSF identifica, analizza e valuta il rischio nazionale di riciclaggio di
denaro e di FdT. A tal fine, individua le minacce più rilevanti e le
vulnerabilità del sistema nazionale di prevenzione, di investigazione e di
repressione dei fenomeni di riciclaggio e di FdT, i metodi e i mezzi di
svolgimento di tali attività e i settori maggiormente esposti al rischio.
I risultati dell’analisi sono resi disponibili ai soggetti obbligati e agli OA ai
fini della valutazione, da parte dei medesimi, dei rischi di riciclaggio e di
finanziamento del terrorismo cui sono esposti nell’esercizio della propria
attività e della predisposizione di misure proporzionali e adeguate al rischio
rilevato.
77
77
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGION.1 Autovalutazione del rischio
AUTOVALUTAZIONE DEL SINGOLO PROFESSIONISTA
Nel solco del risk based approach si inseriscono le norme introdotte dal legislatore
italiano con il D.Lgs. 90/2017 (in vigore dal 4.7.2017), riferite alla c.d.
autovalutazione del rischio (artt. 15 e 16 del novellato D.Lgs. 231/2007).
Per i professionisti si tratta di un nuovo ed importante adempimento, tanto che la
relativa documentazione deve essere conservata e messa a disposizione delle
Autorità, in caso di controllo.
ART. 15 D.Lgs. 231/2007
I soggetti obbligati devono adottare procedure di valutazione del rischio oggettive
e coerenti rispetto alle indicazioni fornite dalle Autorità di vigilanza e dagli OA,
tenendo conto dei fattori di rischio connessi alla tipologia di clientela, all’area
geografica di operatività, ai canali distributivi e ai prodotti/servizi offerti.
REGOLA TECNICA N.1 CNDCEC
Per quanto concerne i professionisti, l’elencazione sommaria dei criteri indicati dal
legislatore deve essere completata nel suo contenuto e adattata alla specificità
dell’attività svolta dalle varie categorie professionali con le regole tecniche
emanate dagli OA.
88
88
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGION.1 Autovalutazione del rischio
• AUTOVALUTAZIONE E MITIGAZIONE DEL RISCHIO
• (regola tecnica n.1)Artt. 15 e 16
• VALUTAZIONE DEL RISCHIO EFFETTIVO
• (regola tecnica n.2)
Art. 17 c.3(in ambito adeguata verifica)
del proprio
studio
riferito al
singolo
cliente
ATTENZIONE A NON CONFONDERE
99
99
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGION.1 Autovalutazione del rischio
IDENTIFICAZIONE DEL RISCHIO INERENTE
(rischio correlato alla probabilità che l’evento possa verificarsi e alle sue conseguenze)
ANALISI DELLE VULNERABILITA‘
(l’adeguatezza dell’assetto organizzativo e dei presidi )
DETERMINAZIONE DEL RISCHIO RESIDUO (rischio non eliminabile ed
indipendente dai presidi posti in essere)
AZIONI PER GESTIRE E MITIGARE IL RISCHIO
IL MODELLO
Rischio a cui il
destinatario
dell’obbligo
rimane esposto
1010
1010
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGION.1 Autovalutazione del rischio
(schema tratto dalla Relazione alla Commissione UE 26.6.2017)
Rischio residuo :
componente di rischio non
eliminabile
quanto più alto è il livello di rischio
residuo, tanto maggiore deve
essere l’implementazione dei
presidi
1111
1111
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGION.1 Autovalutazione del rischio
Rilevanza valori dell’indicatore di intensità
NON SIGNIFICATIVA 1
POCO SIGNIFICATIVA 2
ABBASTANZA SIGNIFICATIVA 3
MOLTO SIGNIFICATIVA 4
RISCHIO
INERENTE
(coefficiente di
ponderazione =
40%)
molto
significativo
2,2 2,8 3,4 4
abbastanza
significativo
1,8 2,4 3 3,6
poco
significativo
1,4 2 2,6 3,2
non
significativo
1 1,6 2,2 2,8
non
significativa
poco
significativa
abbastanza
significativa
molto
significativa
VULNERABILITA’
(coefficiente di ponderazione = 60%)
I fattori di rischio inerente
✓TIPOLOGIA DELLA CLIENTELA
✓AREA GEOGRAFICA DI OPERATIVITA’
✓CANALI DISTRIBUTIVI
✓PRODOTTI E SERVIZI OFFERTI
Rischio inerente : rischio
correlato alla probabilità che
l’evento possa verificarsi e
alle sue conseguenze
Vulnerabilità : livello di
adeguatezza dell’assetto
organizzativo e dei presidi
Fattori che influenzano la vulnerabilità
✓FORMAZIONE
✓ORGANIZZAZIONE - ADEGUATA VERIFICA
✓ORGANIZZAZIONE - CONSERVAZIONE
✓ORGANIZZAZIONE – SOS E CONTANTE
1212
1212
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGION.1 Autovalutazione del rischio
Fattori di rischio
inerente
Criteri di valutazione Indici di rischiosità
(da 1 a 4)
Tipologia clientela
La valutazione va effettuata tenendo conto delle caratteristiche oggettive e soggettive della clientela; a
titolo esemplificativo, incidono elementi quali il tipo di attività dei clienti (esposta o meno ad infiltrazioni
criminali o legata a particolari settori più a rischio), l’inquadramento giuridico, la presenza o meno di
organismi o Autorità di controllo, la complessità e la dimensione aziendale, il volume e l’ammontare delle
transazioni del cliente, la presenza di PPE ovvero la presenza di soggetti sottoposti a indagini o
procedimenti penali, ovvero di soggetti aventi legami con soggetti a rischio o censiti in liste di soggetti
attivi in attività terroristiche, la presenza di enti no profit con elementi di potenziale rischio di FdT, la
qualifica di soggetto destinatario degli obblighi antiriciclaggio in capo allo stesso cliente del
professionista. Il fattore di rischio rappresentato dalla tipologia della clientela non può non prescindere
dalle risultanze dell’adeguata verificata riferite ai singoli clienti (artt. 17 e seguenti del D.Lgs. 231/2007).
Area geografica di
operatività
L’area geografica di operatività è da riferirsi tanto alla sede (o sedi diverse) dello studio professionale,
quanto al territorio in cui si esplica la prestazione professionale a favore del cliente (che può coincidere o
meno con la sede di quest’ultimo).
Occorre tenere conto delle relazioni con cui le Autorità aggiornano periodicamente la mappa delle zone
maggiormente a rischio sia a livello nazionale, sia a livello internazionale (paradisi fiscali ovvero Stati che
non sono dotati di adeguati presidi antiriciclaggio o di una normativa antiriciclaggio equivalente a quella
italiana).
Canali distributivi
Qualora i servizi professionali avvengano tramite collaborazioni esterne, corrispondenze, canali di
pagamento, occorre tener conto dei relativi rischi, specie se le prestazioni si sviluppano in aree
potenzialmente pericolose o distanti rispetto alla sede del professionista.
La valutazione deve quindi riguardare il grado di controllo, tracciabilità e protezione di tali relazioni e
canali.
Servizi offerti
La valutazione deve tener conto dei diversi settori di attività professionale, con particolare riguardo a
quelle prestazioni maggiormente esposte a tentativi di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. A tal
proposito sono individuati i diversi livelli di rischio nella Regola Tecnica n. 2, rispettivamente nella Tabella
1 (prestazioni a rischio inerente non significativo) e tabella 2 (prestazioni a rischio inerente poco
significativo, abbastanza significativo o molto significativo).
Media aritmetica dei valori ottenuti
Coefficiente di ponderazione del 40%
A - Rischio inerente
1313
1313
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGION.1 Autovalutazione del rischio
Fattori di vulnerabilità Criteri di valutazione Indici di rischiosità
(da 1 a 4)
Formazione
Oggetto di valutazione è il livello dell’aggiornamento delle conoscenze delle disposizioni della
normativa antiriciclaggio in capo a tutti i componenti dello studio (titolare/i, dipendenti,
collaboratori).
La formazione va valutata altresì per quanto concerne il grado di individuazione tempestiva delle
tecniche illegali, facendo riferimento anche agli indicatori di anomalia, schemi di comportamento
anomalo e altri indicatori messi a disposizione delle Autorità attraverso relazioni ufficiali.
Altro elemento da tenere in considerazione è la frequenza della programmazione della
formazione e l’effettivo rispetto dell’attuazione dei programmi.
Il livello formativo va valutato anche in relazione al rispetto della normativa sulla privacy.
Organizzazione degli
adempimenti di
adeguata verifica della
clientela
Occorre procedere alla valutazione degli aspetti connessi all’organizzazione di studio circa le
misure adottate per adempiere agli obblighi previsti dalla legislazione vigente in materia di
adeguata verifica.
In particolare dovrà essere valutato il rispetto delle regole tecniche emanate dall’organismo di
autoregolamentazione.
Organizzazione degli
adempimenti relativi alla
conservazione dei
documenti, dati e
informazioni
Occorre procedere alla valutazione degli aspetti connessi all’organizzazione di studio circa le
misure adottate per adempiere agli obblighi previsti dalla legislazione vigente in materia di
conservazione (cartacea o digitale).
In particolare dovrà essere valutato il rispetto delle regole tecniche emanate dall’organismo di
autoregolamentazione.
Organizzazione in
materia di segnalazione
di operazioni sospette e
comunicazione delle
violazioni alle norme
sull’uso del contante
Occorre procedere alla valutazione degli aspetti connessi all’organizzazione di studio circa le
misure adottate per adempiere agli obblighi previsti dalla legislazione vigente in materia di SOS
e di comunicazione dell’uso illegittimo del contante.
Media aritmetica dei valori ottenuti
Coefficiente di ponderazione del 60%
B – Livello di vulnerabilità
1414
1414
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGION.1 Autovalutazione del rischio
DETERMINAZIONE DEL RISCHIO RESIDUO
Alla determinazione del rischio residuo, si perviene effettuando i seguenti passaggi:
1) Individuazione del rischio inerente A;
2) Individuazione del livello di vulnerabilità B;
3) Somma dei valori A + B.
Il valore della somma di A+B che ne scaturisce sarà compreso in un range tale da determinare il
livello di rischio residuo, secondo la seguente scala graduata:
Valori ponderati Rischio residuo
Punteggio 1-1.5 Non significativo
Punteggio 1.6-2.5 Poco significativo
Punteggio 2.6-3.5 Abbastanza significativo
Punteggio 3.6-4.0 Molto significativo
La determinazione del rischio residuo è basata su una ponderazione del 40% (rischio inerente) /
60% (vulnerabilità), muovendo dal presupposto che la componente di vulnerabilità abbia più
rilevanza nel determinare il livello di rischio residuo.
1515
1515
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGION.1 Autovalutazione del rischio
Valori ponderati Rischio residuo
Punteggio 1-1.5 Non significativo
Punteggio 1.6-2.5 Poco significativo
Punteggio 2.6-3.5 Abbastanza significativo
Punteggio 3.6-4.0 Molto significativo
Come si può notare, il livello di rischio di intensità più bassa è classificato come “non
significativo”. Non è invece previsto (né può ammettersi) un livello di rischio “nullo”.
A tal proposito, il Comitato di Sicurezza Finanziaria, in occasione del parere reso alla
bozza di Regole Tecniche proposte dal CNDCEC, si è espresso su questa linea,
escludendo nettamente ipotesi/presunzioni di assenza di rischio di riciclaggio.
Pertanto il rischio potrebbe assumere, al minimo, un valore “non significativo”,
ma mai pari a zero.
Livello di rischio residuo più basso
1616
1616
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGION.1 Autovalutazione del rischio
Fattore di rischio inerente Indice di rischiosità
Tipologia di clientela 3
Area geografica di operatività 3
Canali distributivi 2
Servizi offerti 4
Media aritmetica dei valori ottenuti 3,00
Coefficiente di ponderazione 40%
A - Rischio inerente 1,20
Fattore di vulnerabilità Indice di rischiosità
Formazione 3
Adeguata verifica 3
Conservazione 2
Sos e contante 3
Media aritmetica dei valori ottenuti 2,75
Coefficiente di ponderazione 60%
B – Livello vulnerabilità 1,65
A - Rischio inerente 1,20
B - Livello di vulnerabilità 1,65
Rischio residuo 2,85
valori ponderati livello di rischio residuo
1 – 1,5 NON SIGNIFICATIVO
1,6 – 2,5 POCO SIGNIFICATIVO
2,6 – 3,5 ABBASTANZA SIGNIFICATIVO
3,6 – 4 MOLTO SIGNIFICATIVO
ESEMPIO :
1717
1717
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGION.1 Autovalutazione del rischio
LA TEMPISTICAConsiderato che:
❑ la Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulla
valutazione dei rischi del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo che
incidono sul mercato interno e relativi alle attività transfrontaliere,
❑ l’Analisi nazionale dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo a cura del
Comitato di Sicurezza Finanziaria,
hanno cadenza triennale, i professionisti effettuano l’autovalutazione del rischio con
analoga periodicità.
La prima applicazione dovrà essere effettuata in base all’ultima analisi del rischio
nazionale disponibile e aggiornata all’indomani della pubblicazione di quella nuova.
Successivamente, la valutazione del rischio dovrà essere svolta con cadenza
triennale, salva la facoltà di procedere al relativo aggiornamento quando insorgono
nuovi rischi e ogni qualvolta lo si ritenga opportuno.
La documentazione relativa all’autovalutazione deve essere conservata e
messa a disposizione delle Autorità e degli OA.
«LE REGOLE TECNICHE PER L’ ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO»
Procedure di mi<gazione del rischio
art. 16 D.Lgs. 231/2007 Mario Cerchia
2 2
2 2
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
Le a%vità di analisi e valutazione del rischio (Risk Assessment) hanno un
ruolo fondamentale e propedeu<co allo svolgimento di determinate
a%vità, quali :
-‐ la revisione legale,
-‐ -‐ i modelli organizza<vi D.Lgs. 231/2001,
-‐ la norma<va ANAC contro la corruzione,
-‐ la norma<va sulla privacy (Regolamento UE 2016/679).
Risk Based Approach
3 3
3 3
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
La IV DireWva CEE an<riciclaggio recepita con il
D.Lgs. 90/2017, modifica<vo del D.Lgs 231/2007,
ha accentuato l’aYenzione sull’approccio basato
sul rischio tant’è che il Capo IV, “Analisi e
valutazione del rischio”, del nuovo Decreto è oggi
cos<tuito da ben 3 ar<coli: 14, 15 e 16.
Risk Based Approach
4 4
4 4
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
Art.14 Analisi
nazionale del rischio
Art. 15 Valutazione del
rischio dei soggetti obbligati
Art. 16 Procedure di
gestione e mitigazione del
rischio
REGOLA TECNICA N° 1
5 5
5 5
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
ART. 16 -‐ 1
I SOGGETTI OBBLIGATI ADOTTANO
P R E S I D I
CONTROLLI
PROCEDURE
ADEGUATI ALLA PROPRIA NATURA E DIMENSIONE
PER MITIGARE E GESTIRE I RISCHI DI RICICLAGGIO
e F.d.t. INDIVIDUATI
DAGLI ARTICOLI 14 E 15
Art. 14 -‐ Analisi nazionale del rischio Art. 15 – Valutazione del rischio da parte dei sogge% obbliga<
6 6
6 6
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
ART. 16 -‐ 2
GLI ORGANISMI DI AR.
INDIVIDUANO (ART. 11 COMMA 2)
REQUISITI DIMENSIONALI
REQUISITI ORGANIZZATIVI
IN BASE AI QUALI ADOTTANO SPECIFICI -‐ PRESIDI, -‐ CONTROLLI, -‐ PROCEDURE
. PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO °°°°°°°°° -‐ PER L’INTRODUZIONE DI UNA FUNZIONE ANTIRICICLAGGIO
7 7
7 7
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
ART. 16 -‐ 3
I SOGGETTI OBBLIGATI
ADOTTANO MISURE DA RENDERE NOTE
AL PROPRIO PERSONALE
PROPORZIONATE: -‐ AI RISCHI, -‐ ALLA NATURA ED -‐ ALLE DIMENSIONI DELLO STUDIO
A TAL FINE I SOGGETTI OBBLIGATI
GARANTISCONO PROGRAMMI DI FORMAZIONE
FINALIZZATI ALLA CORRETTA
APPLICAZIONE DEL DLGS. 231/2007
-‐ FINALIZZATI AL RICONOSCIMENTO DI OPERAZIONI SOSPETTE -‐ FINALIZZATI ALL’ ADOZIONE DEI COMPORTAMENTI E DELLE PROCEDURE DA ADOTTARE
8 8
8 8
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
-‐ Al pari degli intermediari finanziari, anche gli Studi di Commercialis< e di Esper< Contabili dovranno adoYare nuove procedure, seguendo parametri oggeWvi dimostrabili e ripe<bili, per valutare e ges<re il rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo e dotarsi di un sistema di risk intelligence quanto mai prioritario.
9 9
9 9
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
-‐ L’approccio basato sul rischio non riguarda solo gli intermediari finanziari, nè solamente i grandi Studi professionali.
-‐ Coinvolge tuW gli Studi, sia di piccole che di grandi dimensioni, sia che siano specializza< in determina< seYori, sia che si occupino della sola tenuta della contabilità
-‐ È bene precisare, inoltre, che l’autovalutazione del rischio di Studio non sos<tuisce l’adeguata verifica basata sul rischio della propria clientela. E’ una procedura, piuYosto, che si aggiunge e si affianca all’adeguata verifica
10 10
10 10
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
ISTITUZIONE FUNZIONE ANTIRICICLAGGIO
Ai fini della is<tuzione delle funzioni an<riciclaggio, (art 16. 2 ) rilevano le dimensioni della struYura ed, in par<colare, il numero dei componen< dello studio (professionis<, collaboratori e dipenden<) :
11 11
11 11
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
ISTITUZIONE FUNZIONE ANTIRICICLAGGIO - 1
Per 1 o più professionis< che codividono lo stesso studio in maniera autonoma
(una sede o più), Non occorre introdurre la funzione anHriciclaggio
Le azioni mi<gatrici del rischio residuo sono determinate dal singolo
professionista
12 12
12 12
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
FUNZIONE ANTIRICICLAGGIO
RESPONSABILE ANTIRICICLAGGIO
NO
REVISORE INDIPENDENTE
NO
NO
UNA O PIU’ SEDI
UN PROFESSIONISTA UNO O PIU’ COLLABORATORI
PARAMETRI DIMENSIONALI DI ATTIVAZIONE FUNZIONE ANTIRICICLAGGIO
13 13
13 13
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
ISTITUZIONE FUNZIONE ANTIRICICLAGGIO - 2
per 2 o più professionis<
nello stesso studio (una sede o più),
-‐ occorre introdurre la funzione anHriciclaggio e nominare il responsabile
della funzione anHriciclaggio;
14 14
14 14
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
FUNZIONE ANTIRICICLAGGIO
RESPONSABILE ANTIRICICLAGGIO
SI
REVISORE INDIPENDENTE
SI
NO
UNA O PIU’ SEDI
DUE O PIU’ PROFESSIONISTI NELLO STESSO STUDIO NON
SUPERIORI A 30
UNO O PIU’ COLLABORATORI NON SUPERIORI A 30
PARAMETRI DIMENSIONALI DI ATTIVAZIONE FUNZIONE ANTIRICICLAGGIO
15 15
15 15
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
ISTITUZIONE FUNZIONE ANTIRICICLAGGIO - 3
Per più di 30 professionis< e più di 30 dipenden</collaboratori nello stesso studio
(una sede o più), occorre • introdurre la funzione anHriciclaggio
• nominare il responsabile della funzione anHriciclaggio
• introdurre una funzione di revisione indipendente per la verifica dei presidi di
controllo.
16 16
16 16
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
FUNZIONE ANTIRICICLAGGIO
RESPONSABILE ANTIRICICLAGGIO
SI
REVISORE INDIPENDENTE
SI
SI
UNA O PIU’ SEDI
PIU’ DI 30 PROFESSIONISTI NELLO STESSO STUDIO PIU’ DI 30 COLLABORATORI
PARAMETRI DIMENSIONALI DI ATTIVAZIONE FUNZIONE ANTIRICICLAGGIO
17 17
17 17
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
NUMERO SEDI
NUMERO PROFESS/STI
NUMERO DIPENDENTI
COLLABO/TORI ………..
FUNZIONE ANTIRICICLAGGIO RESPONSABILE ANTIRICICLAGGIO REVISORE INDIPENDENTE
PROGRAMMI DI FORMAZIONE PERMANENTI
PROTEZIONE DATI
PERSONALI
VALUTAZIONE RISCHIO RESIDUO
FUNZIONE ………………….. NO RESPONSABILE ……………. NO NO SI SI REVISORE IND. …………… NO
1 o + 1 0
1 o + 1 -‐30 2 -‐ 30 FUNZIONE …………….……... SI RESPONSABILE …..…………..SI SI SI SI REVISORE IND. …………… NO
1 o + + 30 + 30 FUNZIONE ………………….. SI RESPONSABILE ……………. SI SI SI SI REVISORE IND. …………… SI
RIEPILOGO PARAMETRI DIMENSIONALI
18 18
18 18
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
Una volta determinato il livello di Rischio Residuo,
l’ art.16 del Decreto 231/2007,
richiede al professionista
di aWvare azioni per la Ges<one e la Mi<gazione del Rischio Residuo
19 19
19 19
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
I seYori nei quali il professionista deve intervenire per ges<re/mi<gare il rischio, sono i seguen< : F O R M A Z I O NE Collaboratori e Dipenden< ORGANIZZAZIONE Adeguata Verifica ORGANIZZAZIONE Conservazione ORGANIZZAZIONE SOS e Violazione del Contante
20 20
20 20
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
Quanto più alto è il livello di rischio residuo tanto maggiore deve essere la frequenza degli interven< di verifica Le azioni mi<gatrici del rischio residuo sono determinate dal singolo professionista ovvero, ove se nominata, dalla funzione an<riciclaggio Incaricato delle verifiche è invece il responsabile della funzione an<riciclaggio ovvero il revisore indipendente, se previs< in base ai parametri dimensionali ; In mancanza di ques< organismi, la verifica è a carico del singolo professionista.
21 21
21 21
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
L’addeYo al controllo, una volta eseguite le verifiche alle scadenze derivan< dal livello di rischio residuo, deve appurare che le azioni mi<gatrici siano adeguate e che siano effeWvamente poste in essere. Qualora le verifiche evidenzino una inadeguatezza delle azioni mi<gatrici, ovvero la loro assenza/insufficienza nella rela<va esecuzione, il responsabile della funzione an<riciclaggio ovvero il revisore indipendente, devono avver<re per iscriYo il soggeYo des<natario al fine di rimuovere tempes<vamente le carenze.
22 22
22 22
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
Per quanto deYo, la prima applicazione degli arY. 15 e 16 dovrà essere effeYuata in base all’ul<ma analisi del rischio nazionale disponibile e aggiornata all’indomani della pubblicazione di quella nuova.
Successivamente, la valutazione del rischio dovrà essere svolta con cadenza triennale, salva la facoltà di procedere al rela<vo aggiornamento quando insorgono nuovi rischi e ogni qualvolta lo si ritenga opportuno.
La documentazione rela<va all’autovalutazione deve essere conservata e messa a disposizione delle Autorità di cui all’art. 21, co. 2, leY. a), d.lgs. 231/2007 e degli organismi di autoregolamentazione
23 23
23 23
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
La Funzione An<riciclaggio :
24 24
24 24
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
La Funzione An<riciclaggio -‐ Rappresenta la componente dello studio pluripersonale
(associazione professionale, STP), che delinea le poli<che e le procedure interne necessarie ad adempiere agli obblighi del D.Lgs. 231/2007.
-‐ Può essere rappresentata da due o più componen< (associa</soci) dello studio nomina< dalla dirigenza del soggeYo pluripersonale con adeguata competenza in materia an<riciclaggio.
-‐ Gli studi rappresenta< da un unico professionista (con o senza dipenden</collaboratori), non sono tenu< ad is<tuire deYa funzione, in quanto le poli<che e le procedure interne necessarie ad adempiere agli obblighi del D.Lgs. 231/2007 vengono delineate dallo stesso (unico) soggeYo
25 25
25 25
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
• iden<ficare le norme applicabili e valutare il loro impaYo sui processi e le procedure interne;
• curare la predisposizione dell’autovalutazione periodica dei rischi di riciclaggio e di fdt
• collaborare all’individuazione del sistema dei controlli interni e delle procedure finalizza< alla prevenzione e alla ges<one dei rischi di riciclaggio e fdt
• verificare l’idoneità del sistema dei controlli interni e delle procedure adoYa< e proporre le opportune modifiche organizza<ve e procedurali
La Funzione An<riciclaggio provvede a:
26 26
26 26
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
• prestare consulenza e assistenza al personale, ai collaboratori e al soggeLo obbligato;
• verificare l’adeguatezza delle procedure interne in materia di valutazione dei rischi, di adeguata verifica della clientela, di conservazione dei documen< e dei da<, di segnalazione SOS e comunicazione delle infrazioni sull’uso del contante;
• predisporre flussi informa<vi direW al soggeYo obbligato
• ges<re la formazione, mediante la predisposizione di un adeguato piano di formazione, per conseguire un aggiornamento su base con<nua<va del personale e dei collaboratori;
La Funzione An<riciclaggio provvede anche a:
27 27
27 27
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
Responsabile della Funzione An<riciclaggio :
28 28
28 28
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
-‐ Responsabile della funzione an<riciclaggio : -‐ E’ il coordinatore della funzione an<riciclaggio, di livello
apicale (associato/socio), competente in materia an<riciclaggio, è nominato dalla dirigenza del soggeYo pluripersonale des<natario degli obblighi:
-‐ per la verifica della conformità di quanto eseguito nello studio ai fini an<riciclaggio,
-‐ per la verifica delle poli<che e procedure interne -‐ per la ges<one dei rischi, l’adeguata verifica della
clientela, la segnalazione SOS, la comunicazione al MEF, la conservazione dei documen< ed il controllo interno;
29 29
29 29
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
• Ha compiti di supervisione e coordinamento delle politiche e procedure interne per la gestione dei rischi di riciclaggio e di fdt
• La sua nomina e la sua revoca sono di competenza del soggetto obbligato
• Deve essere in possesso di adeguate competenze in materia di gestione dei rischi di riciclaggio e di fdt
• La responsabilità della funzione antiriciclaggio può essere attribuita anche al soggetto obbligato
Il Responsabile della funzione an<riciclaggio :
30 30
30 30
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
La Funzione di Revisione Indipendente an<riciclaggio :
31 31
31 31
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
• verifica l’adeguatezza delle procedure di analisi e valutazione dei rischi e viene sen<ta in merito all’autovalutazione perioca;
• viene sen<ta in merito alla nomina del Responsabile della funzione an<riciclaggio e alla definizione della configurazione complessiva della funzione an<riciclaggio
• vigila sull’osservanza delle poli<che e procedure interne avvalendosi anche della funzione an<riciclaggio.
• Riferisce periodicamente al soggeYo obbligato l’analisi delle aWvità svolte.
La Funzione di Revisione Indipendente an<riciclaggio :
• promuove approfondimen< sulle cause delle carenze, anomalie e irregolarità riscontrate e propone misure correWve
32 32
32 32
LE REGOLE TECNICHE PER L’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO N° 1 -‐ PROCEDURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
GRAZIE PER L’ATTENZIONE: