LE LEGUMINOSE DA GRANELLA NELL’ALIMENTAZIONE ... - crpa.it · LE LEGUMINOSE DA GRANELLA...
Transcript of LE LEGUMINOSE DA GRANELLA NELL’ALIMENTAZIONE ... - crpa.it · LE LEGUMINOSE DA GRANELLA...
LE LEGUMINOSE DA GRANELLANELL’ALIMENTAZIONE DELLE PECORE DA
LATTE
Antonello CannasAlessandro Mereu
Dipartimento Scienze Zootecniche Università di Sassari
Teresa PacchioliCRPA Reggio Emilia
Situazione di mercato e prospettive
• In ambito mondiale ed Europeo il settore ovicaprino da latte – Cresce un po’ ovunque– In Europa il latte ovi-caprino è ben remunerato– In Italia, e soprattuto in Sardegna, le cose non
vanno bene. Perchè?– Molte ragioni:
• inefficienza dei caseifici e poca competizione nel settore caseario
• elevati costi di produzione del latte
le soluzioni praticabili sono diverse
aumento delle produzioni per pecora presente (i 2/3 dei costi aziendali sono fissi); le produzioni medie in Sardegna sono molto basse
produzione di latte di alta qualità (purché pagato in base alla qualità) perché consente di fare più latte e più soldi
Fare latte in estate, purché pagato meglio (i costi sono più alti) di quello invernale
riduzione dei costi di alimentazione. In Sardegna le aziende ovine mediamente acquistano 840 g di mangimi per kg latte prodotto 200 g di fieno per kg latte prodotto
Come ridurre i costi di produzione del latte
• Dividere il gregge in almeno due gruppi– Dare poco mangime alle pecore poco produttive– Sbattere fuori le pecore meno produttive
• Produrre più alimenti aziendali– Fare più fieni ed insilati e tagliare i fieni al momento
giusto (migliore qualità)• Seguire le previsioni del tempo• Non seguire le tradizioni
– Produrre più cereali e più leguminose da granella (favino e pisello): costa meno produrle che comprarle
Come ridurre i costi di produzione del latte
• I cereali si coltivano già da tempo– Buone produzioni– Molta energia ma poche proteine
• Fonti proteiche usate con gli ovini– Erbe giovani: solo quando piove– Medica (o trifogli) in fieno o disidratata: ci vuole
l’irrigazione o bisogna comprarla– Farine proteiche (ad es. soia o girasole): dal mercato,
molto care– Granelle di pisello, favino, lupino: le uniche fonti
proteiche conservabili che si possono produrre in asciutto
Importanza leguminose da granella
Concentrazioni ottimali di NDF, NFC e PG per pecore in lattazione (Cannas, 2002)
STADIO LATTAZIONEInizio Metà Fine
NDF (fibra) Al pascolo 33% 40% 45%In stalla 28-30% 35% 40%
NFC Al pascolo 38% 32% 25%In stalla 40-42% 35% 28%
Proteina gr. 17-18% 16% 14-15%
NFC = zuccheri + amido + pectine = 100–PG–NDF–EE–ceneri
CONFRONTO FRA LE GRANELLE DI CEREALI E DI LEGUMINOSE
Concentrati energetici amilacei
Cereali• ricchi in amido - altamente energetici• basso contenuto in Proteina Grezza (PG),•poveri in fibra - alta digeribilità• > contenuto in fosforo rispetto ai rispettivi foraggi• basso contenuto in calcio• basso contenuto in Zn• privi di vit. D e carotene (ad eccezione della granella di mais)
Concentrati proteici: semi integrali e farine di leguminose
• Semi di leguminose integrali: fave, piselli, lupino, soia, favino….
• Residui dell’estrazione dell’olio da semi oleaginosi: farina di estrazione di soia, lino, arachidi…
Alta concentrazione energetica e proteicaA volte alta concentrazione in grassi (soia integrale)
La qualità dei concentrati proteici dipende:
- dal loro contenuto in proteine- dalla percentuale di proteine fermentate nel rumine (usate per
produrre proteine batteriche) e dalla quota che arriva integra nell’intestino (escape), dove viene digerita
- dalla composizione in amino acidi essenziali
Confronto fra la composizione delle granelle di leguminose e di cereali
74,069,060,040,08-1244,652,73,7Amido
BassaAltiss.Altiss.Altiss.altaaltaalta
Velocità fermentazione amido
1,12,11,02,22,30,90,66,9Lignina
13,014,019,033,633,818,416,519,8NDF (fibra)
70,269,664,244,120,660,667,130,0NSC
2,11,92,63,65,53,63,25,8Ceneri
4,72,02,26,75,00,91,123,0Grasso
10,012,512,012,035,127,721,935,1Proteina gr.
MaisGrano OrzoAvena LupinoFavino
Pisello
Soia seme
5567Mais, glutine4141Cotone, farina estr.4032Lino, f.e.3541Cotone, far. estr.3550Soia f.e. 3050Canola (colza) f.e.3042Arachide, f.e.2640–45Girasole, f.e. 2516-26Pisello 2532Lupino1026Fava -favino
Proteina escape (%)PG (% SS)Fonte proteica
Proteina grezza ottimale per pecora in lattazione = 16-18%
Proteina escape ottimale per pecora in lattazione = 30-40%
TRATTAMENTI TERMO-MECCANICI NELL'INDUSTRIA MANGIMISTICA
(mod. da Voragen et al., 1995)
Processo Temp. °C Umidità di lavorazione
Tempo di lavorazione
Deformazione meccanica
Tostatura 100-140 Bassa minuti assente Essiccazione >100 Bassa minuti assente Micronizzazione 120-140 Bassa minuti assente Popping 100-120 Bassa-Media minuti bassa Roasting 100-130 Bassa minuti assente Fioccatura ≈ 100 Media-Alta minuti bassa Steam-explosion 140-210 Media secondi media Condizionamento <100 Media minuti assente Macinazione ≈ 20-30 Bassa secondi elevata Pellettatura 60-90 Bassa-Media secondi media Espansione 80-140 Media secondi Media Estrusione 90-140 Media-Alta secondi Elevata
Effetti trattamenti alimenti
• Trattamenti termici– Degradabilità e digeribilità amidi: ⇑ trattamenti
umidi (ad es. fioccatura, estrusione), ⇓ trattamenti a secco (ad es. tostatura)
– Riduzione degradabilità e digeribilità proteine– Distruzione vitamine– Sanificazione
• Trattamenti meccanici– Aumento degradabilità e digeribilità amidi (meno che
con trattamento termico)– Diminuzione digeribilità fibra (transito veloce)– Minore ruminazione
Tostatura granelle leguminose (pisello, lupino, favino)
⇓ kd proteina (aumenta quota escape)
⇓ kd e digeribilità ruminale amido (aumenta quota escape)
56,648,220% escape
2,633,263,9kd (%/h)Fava
51,247,221,9% escape
3,13,29,34kd (%/h)Lupino
52,344,425,2% escape
3,274,394,52kd (%/h)Piselli
Spezzato e poi tostatoTostatoNessun
trattamento
Goelema et al., 1998
Trattamenti di estrusione (Masoero et al., 2005)
granelle leguminose (pisello, fava, lupino)
⇓ kd proteina, ⇑ UIP
142,955,5Quota escape (g/kg SS)Fava
34,3719,2Quota escape (g/kg SS)Lupino
34,3230,94Quota escape (g/kg SS)Piselli
EstrusoFarina
CONFRONTO FRA LE PAGLIE DI CEREALI E DI LEGUMINOSE
nd11,99,57,2ADL
7892,073,755,0NDF
9,10,314,325,0Estrattivi inazotati (*)
7,03,95,110,3Ceneri
1,92,01,61,6Grasso4,01,85,38,1Proteina
Paglia orzo (NRC 2007)
Paglia avena-orzo
Neijat and Gallagher (1997)
Bastianelli et al., (1995)
Paglia graminaceePaglia di pisello
(*) calcolato come [100-(PG + NDF + grassi + ceneri)]
In prove di digeribilità la paglia di pisello è risultata più digeribile di quella di cereali
Composizione favinoCampioni raccolti presso Aziende I. MEDDA – San Vero Milis, e MELES, - Cuglieri
29%46%peso granella su peso totale
7731085bacelli + foglie
14841975steli
6542640granellagrammi
Az. Meles (giugno 2007)
Az. Medda (giugno 2006)COMPOSIZIONE
Nel 2007 Medda e quasi tutte le aziende sarde non hanno raccolto nulla (freddo, funghi)
Composizione favino Az. Medda
* da letteratura.
63,753215,46,342,94511,290,6Altro (baccelli+foglie)
43,739,928,512,870,178,23,792,8Steli
71,469,426,82,317,529,726,889,4Granella
62,953214,78,14842,315,493,5Foglie raccolte separatamente
59,654210,46,837,846,815,191,4Favino trinciato
57,752,829,66,235,351,713,290Favino pianta intera
Dig. AppSSTDNEECen.ADLADFNDFPG
SS 105°ANALISI
Produzioni di granella e paglia
13
12,5
12
21,9
27,7
PG % SS
30-47
39-98
23-30
47-56
30-36
Paglia q/ha
20-70Triticale (**)
15-60Grano (**)
15-45Orzo (**)
12-54Pisello proteico (*)
5-30Favino (*)
granella (q/ha)
(*) Media nazionale tratta dal Rendiconto Azione 7 per l’anno 2006 del progetto RinnovaProVE. Per la paglia si stima una resa al 50-60% della SS totale
(**) Valori minimi e massimi in ambito mediterraneo
AZIENDA MEDDA S. VERO MILIS (OR). BALLONI FAVINO
AZIENDA MEDDA, S. VERO MILIS (OR). TRINCIATO FAVINO
AZIENDA MEDDA, S. VERO MILIS (OR). USO DEL TRINCIATO FAVINO NELL’UNIFEED DI VACCHE IN LATTAZIONE
Da cosa è nato l’interesse per queste colture per le pecore da latte?
Miglioramento della produzione quanti-qualitativa del latte ovino prodotto in estate ottenuto con il ciclo produttivo classico
4 aziende della provincia di Oristano
A – Solarussa
B – Tramatza
C – Cuglieri
D - Tramatza
Alimentazione basata sull’uso di un alimento unico pellettato arricchito di vitamina E (600
mg/kg S.S.) senza l’ausilio di erbai irrigui
Alimentazione basata su erbai irrigui e stoppie di favette
In ogni azienda sono stati monitorati: i conferimenti totali di latte, un gruppo di animali su cui sono stati fatti dei rilievi quindicinali per misurare la produzione e
determinare le caratteristiche qualitative del latte campionato
Favino (Vicia faba minor)
QUANTITÀ MEDIE DI ALIMENTI USATI NELLE 4 AZIENDE
0000AGOSTO1000LUGLIO
1,5000GIUGNOERBAIOIRRIGUO
1000AGOSTO2000LUGLIO0000GIUGNOSTOPPIE DI
FAVETTE h/d
0,9101AGOSTO0,910,51LUGLIO0,9111GIUGNO
FIENO kg/d
063,56AGOSTO063,56LUGLIO063,56GIUGNO
STOPPIE DIPASCOLO h/d
50650400500AGOSTO400900500500LUGLIO400650500500GIUGNO
MANGIME g/d
DCBAMese
Risultati: andamento della produzione media individuale nelle 4 aziende dal 14/6 al 31/8
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
14/6
17/6
20/6
23/6
26/6
29/6
2/7
5/7
8/7
11/7
14/7
17/7
20/7
23/7
26/7
29/7
1/8
4/8
7/8
10/8
13/8
16/8
19/8
22/8
25/8
28/8
31/8kg
/d
A B C D
Alimentazione estiva di ovini con parto a maggio (Bonanno et al., Inf. Agr. 50, 2005)
Due razioni (fine giugno-fine agosto):Gruppo 1 di pecore = tenute in stalla ed alimentate con erba medica fresca (600 g/d SS) + fieno sulla (1.5 kg/d di SS) + pellets di medica (230 g/d) + cereali (250 g/d) + favette (250 g/d)
Gruppo 2 di pecore = al pascolo su stoppie di fave (1.5 h/d) e di frumento (1.5 h/d) + cereali (220 g/d) + favette (220 g/d)
0
200
400
600
800
1000
1200
1 3 5 7
Settimane
Latte
(g/d
)
Base stoppieBase medica
Composizione latte
Gr. Medica = grasso 6.4%, prot. 4.5%
Gr. Stoppie = grasso 6.4%, prot. 4.6%
Prove su bovini da latte (Vander pol et al., 2008)
• Sostituzione di f.e. soia e mais con piselli
• Risultati: nessun effetto negativo su ingestione (SSI 26 kg/d) e produzione latte (35.5 kg/d)
A 100A 100Altro15.0-Pisello1.67.4F.e. soia10.819.8Granella mais17.717.7Insilato mais28.028.0Fieno medica
Razione piselloRazione controllo
Prove su pecore da latte (Varricchio et al., 2003)
La sostituzione della farina di soia
con granella di favino o di lupino nella
razione di ovini da latte non ha
determinato differenze di produzione
o di qualità del latte
PRODUZIONE DI LATTE IN ESTATEATTIVITA’ SVOLTE DAL DIPARTIMENTO
DI SCIENZE ZOOTECNICHE
Produzione di latte ovino tramite la rimodulazione dei cicli riproduttivi (parti estivi di parte del gregge)
Da oltre 4 anni l’azienda Meles di Cuglieri per iniziativa propria fa partorire una parte del gregge nel mese di Luglio
ATTIVITA’ SVOLTE
2006 Alimentazione basata su mangime commerciale
Monitoraggio di• Parti estate• Rilievi mensili della produzione di latte e della sua composizione• Registrazione delle razioni usate durante il corso della lattazione
2007 Alimentazione basata su uso di favino e piselloMonitoraggio di
• Parti estate• Rilievi mensili della produzione di latte e della sua composizione• Registrazione delle razioni usate durante il corso della lattazione
2
69
28
79
21
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
1-15 luglio 15-31 lug 1-15 ago
%
2006
2007
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DEI PARTI2006 vs 2007
1 1 0,500,74feb-08
110,600,78gen-08
111,000,86dic-07
11,200,89nov-07
0,3511,401,42ott-07
0,3010,300,751,56set-07
0,200,800,801,34ago-07
Erbai (*)
Polpe bietola
kg
fieno medica
(*)
granella orzo-avena
kg
favino fieno kg
favino granella kg
Mangime kg
Litri/capoRilievo
Composizione media delle razioni nel gregge partorito durante l’estate 2007
(*) 1 indica la presenza dell’alimento nella razione
21,1nd13,86,245,019,090,6Fieno medica
41,62,910,92,532,523,089,6Mangime commerciale
49,22,34,11,434,69,990,4Avena-Orzo granella
17,72,38,46,855,016,591,4
Pisello- pianta secca in piedi
37,12,43,81,827,629,188,3Favino-granella
2,32,013,714,073,68,394,8Fieno favino
NFC (*) % SS
Grassi % SS
Ceneri % SS
Lignina % SS
NDF % SS
P.G.
% SS
S.S. %Alimento
(*) calcolato come [100-(PG + NDF + grassi + ceneri)]
Analisi degli alimenti utilizzati in azienda
Produzione di latte media capo/giorno (litri)
1,9
1,0 1,1
1,3
1,0 0,9
1,3
1,61,4
0,9 0,90,8 0,7
1,9
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,4
1,6
1,8
2
agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo
l/ca
po
2006 2007
Azienda Meles Maggio 2007: campo di favino
Azienda Meles Maggio 2007: favino sfalciato
Azienda Meles Maggio 2007: campo pisello proteico
Azienda Meles Maggio 2007: campo pisello proteico
Azienda Meles Maggio 2008: campo pisello proteico
Azienda Meles Maggio 2008: campo triticale
Possibilità d’uso delle leguminose nell’alimentazione delle pecore da latte
GRANELLE
ottime sia quelle di FAVINO che di PISELLO per la presenza contemporanea di un buon tenore proteico e di amido;
utilizzabili da sole se erba o fieno sono poveri di proteina
da miscelare con cereali o polpe di bietola se erba/fieni ricchi di proteine
Aggiungere integratori minerali (hanno poco Ca, molto P)
il LUPINO va utilizzato con maggiore attenzione in quanto ricco di proteine ma povero di amido (rischi di intossicazione da proteine)
da miscelare con cereali o polpe di bietola + integratori minerali
Fabbisogni minerali per pecore
Ca:PP (g/d)
Ca (g/d)
Fase
2,0 : 13,06,0Lattazione 0,5 kg latte2,3 : 15,613,0Lattazione 1,5 kg latte2,25 : 14,09,02 settimane prima parto2,0 : 13,56,91 mese prima parto1,5 : 12,53,5Asciutta
Ca e P in alcuni alimenti
0,16 : 13,80,6Granelle cereali0,12 : 112,81,5Crusca0,38 : 17,83,0Farina estr. soia
2,2 : 12,04,5Fieno loietto
Ca:PP (g/kg SS)
Ca (g/kg SS)
13,0 : 11,013,0Polpe di bietola0,19 : 17,01,3Favino
5,2 : 12,513,0Fieno medica 2° taglio5,0 : 13,015,0Erba medica 2° taglio
1,8 : 12,54,5Erba loietto
IPOCALCEMIA (febbre del latte)
Rapporto Ca:P sbilanciato o Ca carente a fine gravidanza-inizio lattazione causano la IPOCALCEMIA (febbre del latte) a fine gravidanza, più spesso inizio lattazione (anche 30-40% del gregge)
Concause: trasporto, esercizio forzato (pascolamento su zone difficili), mancanza improvvisa di alimento, pascolamento su piante ricchi di ossalato
Effetti: ipocalcemia ematica, tremori muscolari, tetania, gonfiore ruminale, animale coricato con testa distesa, morte in 6-12 ore se non trattato
Terapia: Calcio gluconato intravena, effetti immediati
Possibilità d’uso delle leguminose nell’alimentazione delle pecore da latte
FIENI
Da migliorare le tecniche di raccolta e la predisposizione della pianta all’affienamento al fine di limitare le perdite. Nel favino andrebbe aumentato il rapporto foglie/steli per migliorare la digeribilità e limitare la lignificazione degli steli.
Meglio (soprattutto il favino, meno il pisello) non usarli su
animali all’inizio della lattazione (fieni abbastanza poveri)
TRINCIATI INTERI
utili per limitare la selezione da parte degli animali. Dal punto di vista nutrizionale sembrano essere migliori quelli di pisello perché più digeribili.
Se troppo secchi (specie il favino) andrebbero umidificatileggermente prima della somministrazione
• possono essere considerati delel razioni complete (ma aggiungere minerali e vitamine)
PAGLIEsoprattutto quella di pisello è ottima dal punto di vista nutrizionale e spesso la sua composizione si avvicina a quella di un fieno
Possibilità d’uso delle leguminose nell’alimentazione delle pecore da latte
GRAZIE adAntonello Meles ed al dr.
Demelas (LAORE) !!
Dipartimento Scienze Zootecniche
Università di Sassari