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LA MONETA, IL SISTEMA BANCARIO E IL MERCATO DEL CREDITO – INFLAZIONE (RIFERIMENTI SUL TESTO U. 14 E U. 16 cap. 1) Precisazioni: a - la struttura seguente è articolata per temi, non in rapporto allo sviluppo del testo b – alla fine di ogni argomento sono già inseriti quesiti quali esercitazioni formative LE FUNZIONI DELLA MONETA La moneta svolge una pluralità di funzioni: 1. E’ un intermediario degli scambi sostituisce e supera il baratto, qui l’aspetto tipico è che la moneta diventa un bene interscambiabile con tutti gli altri; 2. E’ una riserva di valore la moneta è il modo più semplice e liquido per conservare i propri risparmi; 3. E’ l’unità di conto la moneta è la misura di tutte le cose e diventa lo strumento per dare valore alle cose; 4. E’ il mezzo legale di pagamento è l’unico mezzo attraverso il quale il debito si estingue; 5. E’ lo strumento di politica monetaria la moneta può essere utilizzata per gestire l’economia; MONETA-MERCE e BANCONOTE Banca centrale emette moneta - Valore intrinseco valore è quel materiale di cui la moneta merce è costituita, dal punto di vista economico è quasi nullo e nel baratto era al pari del metallo; - Valore nominale valore dichiarato sulla moneta (imposto dallo stato); - Potere d’acquisto è il valore di una moneta che esprime la sua capacità di acquistare (beni e servizi) - Si calcola confrontando il PILn con la quantità di beni acquistabile in quel paese = (Panno base/Panno corrente) x 100 - Può essere visto come confronto fra diversi paesi, nei paesi dove il costo della vita è molto alto o troppo basso può portare a una retrocessione IL RUOLO DELLA FIDUCIA NELLA CIRCOLAZIONE MONETARIA Il sistema capitalistico si fonda su una rete di contratti attraverso i quali gli individui di una società scambiano le loro prestazioni con denaro. Il sistema funziona solo se gli individui hanno fiducia nel valore della moneta e di chi la emette (perché al contrario gli individui non la utilizzerebbero), in passato questo era scontato perché il valore del materiale della moneta era effettivamente quanto essa valeva. Signoraggio: è il diritto di chi emette moneta sulla determinazione del valore della stessa (in passato il valore era deciso dalla banca centralo, ad oggi è lo stato), il creditore accetta le banconote perché sa che gli altri accetteranno le sue banconote.

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LA MONETA, IL SISTEMA BANCARIO E IL MERCATO DEL CREDITO – INFLAZIONE

(RIFERIMENTI SUL TESTO U. 14 E U. 16 cap. 1)

Precisazioni:

a - la struttura seguente è articolata per temi, non in rapporto allo sviluppo del testo b – alla fine di ogni argomento sono già inseriti quesiti quali esercitazioni formative

LE FUNZIONI DELLA MONETA

La moneta svolge una pluralità di funzioni:

1. E’ un intermediario degli scambi sostituisce e supera il baratto, qui l’aspetto tipico è che la moneta diventa

un bene interscambiabile con tutti gli altri;

2. E’ una riserva di valore la moneta è il modo più semplice e liquido per conservare i propri risparmi;

3. E’ l’unità di conto la moneta è la misura di tutte le cose e diventa lo strumento per dare valore alle cose;

4. E’ il mezzo legale di pagamento è l’unico mezzo attraverso il quale il debito si estingue;

5. E’ lo strumento di politica monetaria la moneta può essere utilizzata per gestire l’economia;

MONETA-MERCE e BANCONOTE

Banca centrale emette moneta

- Valore intrinseco valore è quel materiale di cui la moneta merce è costituita, dal punto di vista

economico è quasi nullo e nel baratto era al pari del metallo;

- Valore nominale valore dichiarato sulla moneta (imposto dallo stato);

- Potere d’acquisto è il valore di una moneta che esprime la sua capacità di acquistare (beni e servizi)

- Si calcola confrontando il PILn con la quantità di beni acquistabile in quel paese = (Panno base/Panno

corrente) x 100

- Può essere visto come confronto fra diversi paesi, nei paesi dove il costo della vita è molto alto o troppo

basso può portare a una retrocessione

IL RUOLO DELLA FIDUCIA NELLA CIRCOLAZIONE MONETARIA

Il sistema capitalistico si fonda su una rete di contratti attraverso i quali gli individui di una società scambiano le

loro prestazioni con denaro. Il sistema funziona solo se gli individui hanno fiducia nel valore della moneta e di chi

la emette (perché al contrario gli individui non la utilizzerebbero), in passato questo era scontato perché il valore

del materiale della moneta era effettivamente quanto essa valeva.

Signoraggio: è il diritto di chi emette moneta sulla determinazione del valore della stessa (in passato il valore era

deciso dalla banca centralo, ad oggi è lo stato), il creditore accetta le banconote perché sa che gli altri

accetteranno le sue banconote.

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ANALISI DELLA DOMANDA DI MONETA

MOTIVI PER TENERE LA LIQUIDITA’ (MONETA COME RISERVA DI VALORE)

3 motivi:

Transazione: gli individui ricevono il reddito in un dato momento ma lo impiegano per l’acquisto in momenti

successivi

Precauzione: per far fronte agli imprevisti della vita (non si sa mai)

Speculativo: motivo del “aspettiamo un’occasione buona”

La domanda di moneta per gli investimenti dipende dal tasso di interesse (i) = maggiore è i minore è la DM

Tenere moneta liquida è un’operazione tendenzialmente costosa perché anche se il patrimonio è nostro, non

investirlo comporta una perdita degli interessi;

Chi opera speculativamente a volte se la procura attraverso un prestito, quindi ha un doppio costo (quanto paga x il

prestito + mancato guadagno per l’investimento.

* * *

LA PREFERENZA PER LA LIQUIDITÀ' NEL BREVE PERIODO. Secondo keyness: gli operatori economici hanno una preferenza per la liquidità, cioè tra la moneta liquida e l'acquisto di titoli preferiscano tenere la moneta. Sistema nel breve periodo → reddito prodotto inferiore a quello potenziale → il proprio reddito diminuisce e che si rimane disoccupati. Gli op. ec. hanno timore nei confronti del futuro e preferiscono tenere il denaro in forma liquida.

– Questa preferenza ha dei costi: chi tiene il denaro liquido guadagna sicurezza ma rinuncia a “i” che titoli assicurano → “i” misura quanto costa tenere la liquidità (cioè il costo opportunità di tenere il denaro in forma liquida piuttosto che investirlo). “i” indica l'interesse cui gli operatori rinunciano quando decidono di tenere la M e non acquistare titoli. Quando “i” aumenta:

– ci sono più operatori economici disposti a rinunciare alla liquidità ed acquistare titoli.

– il costo opportunità della liquidità aumenta e tende ad aumentare la domanda di titoli → tende a diminuire la domanda di moneta. Esiste quindi una relazione inversa tra domanda di moneta e “i”: “i” < allora DM aumenta e viceversa. RELAZIONE TRA REDDITO, TASSO DI INTERESSE E DOMANDA DI MONETA La domanda di moneta dipende dal reddito e da “i”: DM > quando reddito e “i” < Reddito costante → la relazione tra DM e “i” è inversa. La funzione di DM è una retta con pendenza negativa, se il reddito aumenta allora la retta trasla in alto a destra. Poniamo il reddito costante. La relazione tra DM e i è inversa perché la funzione di domanda di moneta è una retta con pendenza negativa che dipende dal reddito se il reddito aumenta la retta si sposta in alto a destra

Aumenta il reddito

Tasso d’interesse

DM (domanda moneta)

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L’OFFERTA DI MONETA

Dipende dalla banca centrale ed è perciò un valore dato

La BCE acquistando dei titoli fa uscire denaro che va in possesso di chi li ha venduti quindi l’offerta di moneta è

una retta parallela all’asse y fissata in base a un valore predeterminato dalla BCE.

Se l’offerta di moneta aumenta il tasso d’interesse diminuisce e viceversa.

La domanda di moneta aumenta in base al reddito (viene spostata verso l’alto)

L’EQUILIBRIO DEL MERCATO MONETARIO

Il mercato monetario è in equilibrio quando l’offerta interseca la domanda. Dunque si viene a verificare un tasso

d’interesse di equilibrio (tale da rendere l’offerta di moneta uguale alla domanda di moneta).

LA MONETA NEL MEDIO PERIODO: LA TEORIA QUANTITATIVA DELLA MONETA

Nel medio periodo la moneta non ha alcuna influenza sul mercato reale.

LA TEORIA E LA POLITICA MONETARIA DOMANDA DI MONETA E NEL MERCATO FINANZIARIO Domanda di moneta → quantità di moneta che gli operatori economici decidono di tenere in forma liquida per far fronte agli acquisti nel corso di un certo periodo di tempo.

Oltre alle relazioni con il tasso di interesse, come sopra, la moneta domandata dipende dal livello del reddito corrente: quando aumenta il reddito, gli operatori economici utilizzano più denaro per acquistare beni e servizi. Vincolo del patrimonio → l'uguaglianza che in ogni istante deve verificarsi tra la somma degli impieghi del patrimonio e il patrimonio stesso. M → quantità di patrimonio tenuta in forma liquida T → la quantità di patrimonio usata per acquistare titoli P → patrimonio in un determinato istante

P = M + T (Es. Patrimonio di 1800. Acquista titoli per 800, gli rimane 1000. La somma M+T non può essere diversa da P poiché abbiamo ipotizzato che P può essere utilizzato solo per tenere liquida la moneta o per comprare titoli. Togliendo da P (1800) ciò che è impiegato per I titoli (800) rimangono 1000 in forma liquida). M → quantità domandata dagli operatori economici T → lato della domanda del mercato finanziario Se il mercato monetario è in equilibrio allora anche quello finanziario lo è. (mercato monetario, eccesso di

domanda → mercato finanziario, eccesso di offerta …)

Tasso d’interesse

Offerta di moneta

Tasso d’ interesse

Domanda di moneta

Offerta di moneta

“i” di equilibrio

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OFFERTA DI MONETA - MERCATO DEL CREDITO E IL SISTEMA

BANCARIO

L’IMPORTANZA DEL MERCATO DEL CREDITO

Si ha avanzo finanziario quando un operatore spende meno di quelle che sono le sue entrate.

Si ha disavanzo finanziario quando un operatore spende più di quelle che sono le sue entrate (deficit).

Il mercato del credito assicura il contatto fra operatori che hanno diversi interessi: da una parte chi ha risorse ma

vuole impiegarle in futuro, dall’altra chi ha bisogno di risorse nel presente = gli operatori in disavanzo acquistano

attività finanziarie dagli operatori in avanzo.

Quanto sia importante il ruolo del mercato del credito lo si capisce analizzando i periodi storici in cui si verifica una

grande crisi economica.

CREDITO DIRETTO E INDIRETTO

Credito diretto: quando sono le parti che stipulano direttamente le condizioni contrattuali per regolare l’attività

finanziaria (il prestito è effettuato direttamente dagli operatori in avanzo)

Credito indiretto: realizzato con intermediari finanziari

- Banche d’affari: che si incaricano di trovare acquirenti per i nuovi titoli emessi per finanziare la loro attività

- Compagnie assicurative: raccolgono denaro attraverso i premi pagati dagli assicurati e lo impiegano per acquistare

titoli (azioni/obbligazioni)

LE BANCHE

1. Banca Nazionale: in Italia è la banca d’Italia. Fino all’istituzione dell’euro controllava l’offerta di moneta in Italia. Dal 2002 questa funzione è passata alla BCE che controlla e stampa le banconote. A questa banca sono rimaste competenze di: tesoreria dello stato e vigilanza sulle banche italiane. A capo c’è un governatore (prima a vita, ora carica massima di 12 anni, Ignazio Visco) insieme ad un direttorio. SEBC: Sistema Europeo Banche Centrali. Questo sistema comprende le banche dei Paesi dell'Unione Europ.

2. Banca Centrale Europea (SEBC): Euro Sistema, tutti i Paesi e banche centrali con l'euro. BCE, ha un presidente, Mario Draghi; Consiglio Direttivo: un presidente, un vice e governatori dell'EuroSistema, fanno politica monetaria; Comitato esecutivo più ristretto → compito di attuare la politica monetaria; il presidente → unifica attività e ha diritto di voto che prevale in caso di parità; Consiglio Generale → compiti consultivi, partecipano tutti i governatori delle Banche Centrali

Le banche sono imprese che guadagnano grazie ai prestiti di denaro che ricevono in deposito. L’attività bancaria si

caratterizza per l’esercizio di due tipi di operazioni: la raccolta di fondi monetari attraverso i depositi e l’impiego di

tali fondi attraverso i prestiti.

Sui depositi la banca paga un tasso d’interesse che costituisce un valore passivo.

Per i prestiti invece la banca riceve un certo tasso di interesse che ha valore attivo. (superiori ai passivi)

La differenza fra tali tassi costituisce il guadagno netto della banca.

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STRUMENTI DI CONTROLLO DELL’OFFERTA DI MONETA

• Emissione/Ritiro di moneta (Signoraggio)

• Operazioni di mercato aperto: la BCE compra o vende titoli e in questo modo, rispettivamente, aumenta o

diminuisce l’offerta di moneta. Se c’è troppa moneta la BCE la toglie per evitare l’inflazione (se tolgo al

fuoco la legna, si spegne). Questo strumento è di facile utilizzo ma poco efficace sul breve periodo.

• Manovra sul tasso d’interesse: (si chiamava tasso di sconto ora invece tasso di riferimento ed era il

tasso/percentuale praticato dalla BCE per prestare dei soldi alle banche). Quando la BCE vuole aumentare

la disponibilità di moneta abbassa il tasso, se invece vuole ridurla lo aumenta (fino al 2003 le decisioni

spettavano alla banca d’Italia, nel 2002 con l’introduzione dell’euro la BCE assume potere decisionale).

Il tasso d’interesse è uno strumento potente nell’incidere sull’offerta di moneta efficace

• Variazione del coefficiente di riserva delle banche: la BCE impone di variare la percentuale che le banche

sono obbligate a trattenere come riserva. La manovra sulla riserva obbligatoria ha forti effetti ed è usata

raramente, salvo per contrastare l’inflazione.

Ad oggi la riserva obbligatoria imposta è del 2% (moltiplicatore = 1/2% 2%= 2/100)

Esempio: BM = base monetaria R = riserva TD = totale depositi

BM = 100'000

R = 25% 0,25 TD = ? 1/0,25 x 100'000 = 400'000

R = 20% 0,2 TD = ? 1/0,2 x 100'000 = 500'000

• Tassi di cambio: se prevalgono le importazioni il valore della moneta diminuisce; se il valore della

moneta scende e prevalgono le importazioni, dovremmo usare più nostre monete per comprare

all'estero quindi viene tolta moneta dal sistema e si riduce l'offerta di moneta. Viceversa se prevalgono

le esportazioni

Caso particolare di breve periodo: Operazioni su iniziativa delle controparti (overnight): può essere o di deposito (chi ha eccesso di moneta deposita e poi ritira) o viceversa di ritiro (ritiro e poi deposito il giorno dopo). Queste operazioni permettono di riassorbire o immettere liquidità su un arco di tempo brevissimo e hanno anche un tasso di riferimento (se il tasso sale riduce la liquidità e se scende la aumenta).

IL CONTROLLO DELLA MONETA E IL RUOLO DELLE BANCHE CENTRALI

Il ruolo della banca Ogni banca raccoglie i risparmi da parte dei correntisti e investe queste somme, trattenendo una quota di riserva, in attività mettendole a disposizione di soggetti che hanno necessità di liquidità. Le banche guadagnano dalla differenza fra gli interessi pagati ai correntisti e gli interessi incassati dai debitori. In questo modo però le banche possono creare moneta.

Il valore del moltiplicatore è (r=riserva obbligatoria).

Le banche, non come singolo operatore, sono in grado di "creare moneta" con un sistema simile al moltiplicatore

Keynesiano che si chiama moltiplicatore dei depositi bancari.

Funzionamento:

↓1000 800 640 512

Banca A → 800 (Prestiti) → Banca B → 640 (prestito) → Banca C → 512 (prestito) → Banca D .......

200 (riserva) 160 (riserva) 128 (riserva)

Il sistema in questo caso viene bloccato dalla percentuale di riserva quindi la formula diventa m= .

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Esercizio 1: r = 20% deposito iniziale = 1000

Totale deposito =? = 5

Esercizio 2: la riserva obbligatoria passa al 25%, calcolare gli effetti sul totale dei depositi bancari.

M = = 4

La riserva può essere determinata dalla banca centrale quindi può orientare con uno strumento molto incisivo

l'offerta di moneta: abbassa la riserva e moltiplica l'offerta, aumenta la riserva e demoltiplica l'offerta.

MERCATO MONETARIO E MERCATO FINANZIARIO

Il mercato del credito si divide in mercato monetario e mercato finanziario.

Il mercato monetario (a breve termine 0-18 mesi, impiego liquidità) serve per avere a disposizione delle somme:

reddito (ciò che guadagni), patrimonio (quanto hai in un certo periodo).

BOT (Buoni ordinari del tesoro) titoli emessi dallo stato quando le sue spese superano le sue entrate. Hanno

scadenza inferiore ad un anno e attribuiscono il diritto a un interesse pagato in via anticipata.

CD (Certificati di deposito) titoli emessi dalle banche per raccogliere fondi. Hanno scadenza a 3, 6, 12, 18 mesi.

L’interesse è pagato in via posticipata

Il mercato finanziario (a lungo termine >18 mesi, investimenti) mercato in cui vengono scambiate attività

finanziarie che comportano un investimento con maggiore rischio:

- Capitale di rischio: compio qualcosa* e so dall’inizio che ci posso perdere (* Azioni o quote o titoli).

Azioni: quando l’azionista diventa proprietario di una quota ideale del capitale e quindi acquista il diritto di ricevere

una parte dei guadagni della società.

La quota che spetta a ciascuna azione è detta dividendo. Le azioni sono titoli a reddito variabile perché il loro

rendimento può avere degli sbalzi causati dall’attività economica della società.

Il valore nominale viene pagato alla scadenza ma gli interessi possono essere pagati prima

- Capitale di debito: compro obbligazioni o titoli di stato.

Obbligazioni: titoli che attestano l’esistenza di un mercato finanziario. L’obbligazionista non partecipa alla proprietà

dell’impresa e pertanto non ha diritto di partecipare agli utili, ha invece diritto di ricevere un interessa

predeterminato e costante nel tempo. Per questo motivo le obbligazioni sono dette titoli a reddito fisso.

Sulle obbligazioni si innesta il tasso di interesse pagato alla scadenza (1 Gennaio = 100 euro, 31 Gennaio = 105 euro)

Il valore dell’obbligazione è in relazione inversa al tasso d’interesse (i): se aumenta il valore diminuisce i e viceversa.

Esempio (Vt: Valore titolo, I: investimenti, i: tasso d’interesse)

Vt: 200; I: 10; i: ? 10:200=x:100 (100x10)/200 5%

Vt: 250; I:10; i: ? 10:250=x:100 (100x10)/250 4%

Nel campo delle obbligazioni quando i scende aumenta il valore del titolo emesso e arricchisce gli

obbligazionisti,quando invece i sale viceversa.

Esercizi:

- Dato un deposito iniziale di 500€ ed un ammontare finale di €. 3.000 quanto vale il moltiplicatore dei depositi

- Immaginando di portare il coefficiente di riserva al 10%, l’offerta di moneta aumenterebbe? - In ipotesi di investimento con effetto leva 1 : 8, una caduta del mercato sottostante del 15% renderebbe il

nostro capitale investito: - uguale a zero – maggiore di zero – inferiore a zero - Un aumento dei NPL rende necessaria per una banca: - trovare nuovi finanziamenti – ridurre i

finanziamenti - Un aumento della moneta in circolazione, di norma, provoca un aumento del valore delle azioni o delle

obbligazioni - Se un titolo di valore 80 e interesse fisso al 5% viene venduto sul mercato quando il tasso di interesse è

pari al 4%, quale sarà la sua valutazione?

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LE BORSE VALORI

La borsa valori è un mercato nel quale vengono scambiati titoli di stato, azioni, obbligazioni, valuta estera.

La CONSOB (commissione nazionale per la società e la borsa) vigila affinché nei mercati di borsa tutto sia

trasparente e le negoziazioni avvengano in modo ordinato per garantire gli interessi degli investitori

GLI INTERMEDIARI FINANZIARI

Gli intermediari fanno sì che avvengano le operazioni di scambio nel mercato di borsa, e sono:

• Società di intermediazione mobiliare(Sim), è sottoposta a due tipi di controllo:

- La banca d’Italia controlla che abbia un solido patrimonio e che non metta a rischio i risparmi degli

investitori, - La SEC/CONSOB garantiscono la trasparenza e la correttezza, ed evitano l'abuso di informazioni

riservate (insider trading)

Gli intermediari professionali autorizzati operano sia per conto proprio sia come mandatari dei clienti.

• Società di gestione del risparmio che gestisce il risparmio sia in forma individuale (per conto di un cliente)

sia in forma collettiva (prendi in gestione fondi comuni di investimento).

Gli intermediari finanziari utilizzano:

–Indice è un valore sintetico dell'andamento della borsa

– Futures sono delle anticipazioni dei titoli che rappresentano un valore futuro (previsioni)

–Hedge Funds → fondi di investimento speculativi finalizzati ad assicurare un maggiore rendimento, con un rischio

maggiore. Hanno 2 caratteristiche:

1. un'elevata quota d'ingresso

2. i gestori sono liberi nel decidere cosa comprare, non solo azioni o obbligazioni, ma anche materie prime.

I Fondi sono rappresentati da quote, vanno in banca.

LE FASI DELLE OPERAZIONI DEL MERCATO DI BORSA

SIM/SGR = compra e vende

SIM = operazioni momentanee

SGR = può gestire anche fondi di più tempo

Il PRIVATO/SOCIETA’ ordina di fare un operazione BANCA che da l’ordine di comprare azioni SIM/SGR (in tal

caso vende) manda l’ordine (es. limite minimo: 0,82€) BORSA TELEMATICA

La SOCIETA’/PRIVATO ordina di fare un operazione BANCA che da l’ordine di comprare azioni SIM/SGR (in tal

caso compra) manda l’ordine (es. limite massimo: 0,81€) BORSA TELEMATICA

Le Obbligazioni verranno vendute a 0,81€

Se prevalgono gli ordini di vendita i prezzi saranno minori e viceversa

Fondo comune = soldi che tieni in banca

QUOTAZIONE DI TITOLI E INDICI DI BORSA Prezzo di mercato = cambia ogni giorno in base alla D (la domanda aumenta il prezzo aumenta e viceversa) Quotazione del titolo = prezzo di mercato giornaliero di un titolo L'indice di borsa = esprime la media delle quotazioni dei singoli titoli (rialzo di Borsa quando l'indice aumenta, ribasso quando diminuisce) LA DOMANDA NEL MERCATO BORSISTICO Titoli di stato emessi dal Tesoro, azioni emesse dalle s.p.a

– Cassettisti → famiglie che acquistano titoli per tenerseli (nel cassetto) e godere del rendimento annuale e ricevere un guadagno quando rivendono il titolo (nel lungo periodo). Subiscono le oscillazioni dei prezzi dei titoli

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(importa poco del prezzo perché sono interessati alla rendita annuale).

– Investitori istituzionali → sono banche e assicurazioni che raccolgono capitale monetario dalle famiglie e lo impiegano nell'acquisto di titoli più convenienti. Essi gestiscono i fondi comuni di investimento.

– Speculatori → operatori singoli che comprano titoli nella speranza che il loro prezzo aumenti velocemente per effetto di un improvviso aumento della domanda. Al contrario dei cassettisti, fanno leva sulle oscillazioni dei prezzi per fare elevati guadagni. Essi non domandano titoli per godere del loro rendimento ma solo per disfarsene appena possibile.

DALLA DOMANDA E OFFERTA DI MONETA ALL’INFLAZIONE

L’EQUIVALENZA DEGLI SCAMBI MV=pQ

M Moneta in circolazione

V Velocità di circolazione della moneta

p prezzo

Q Quantità

MV Offerta di moneta

pQ Scambi

V e Q sono costanti

Ipotizziamo che V sia costante, posto che i due lati devono essere uguali (MV=VQ) aumentando M otteniamo un

aumento del volume dello scambio (pQ) e del PIL.

La variazione della quantità di moneta in circolazione causa l’aumento dei prezzi

INFLAZIONE U. 16 -1

è un aumento del livello generale dei prezzi prolungato nel tempo, in grado di autoalimentarsi, misurato periodicamente secondo un indice percentuale e riguardante il sistema economico nel suo complesso (non un singolo mercato). E' anche l'incremento del livello generale dei prezzi, non occasionale o momentaneo. Negli anni '70 e '80 l'inflazione ha raggiunto valori tra il 15%-20%.

Oggi è diverso perché è la disoccupazione il principale problema. Dalla sostituzione lira-euro l'inflazione è diminuita

TIPI DI INFLAZIONE

Strisciante: fino al 3% , Moderata: fino al 5/6% , Elevata: fino al 10/12% , Galoppante: oltre al 10/20% , Iperinflazione Defazione = è il contrario di inflazione, rappresenta una riduzione del livello generale dei prezzi (negativo, indice di crisi)

Disinflazione = è la riduzione del tasso di aumento dei prezzi, riduzione dell'inflazione (quasi sempre positivo)

Beneficiati: debitori, stato, azionisti, investitori audaci Danneggiati: creditori, pensionati, obbligazionisti, investitori timidi

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MISURA DELL'INFLAZIONE ATTRAVERSO IL DEFLATORE DEL PIL Per conoscere di quanto è variato il potere d'acquisto della moneta occorre una misura della variazione media dei prezzi, chiamata

Deflatore Implicito Del Pil. Formula: Deflatore Del Pil = Pil Monetario / Pil Reale x 100

Il deflatore del Pil, come misura dell'inflazione del periodo, presenta molti limiti in quanto viene calcolato attraverso il Pil e dunque registra la variazione media di tutti i prezzi.

MISURA DELL'INFLAZIONE ATTRAVERSO L'INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO Per avere un misura dell'inflazione più fedele alla realtà viene utilizzato l'indice dei prezzi al consumo (IPC) calcolato dell'ISTAT corrispondente ai consumi di una famiglia italiana media. Calcolare la media periodica del prezzo di ogni bene o servizio (ponendo come valore base 100), poi calcolare la

media complessiva. Fare un confronto con il valore medio e l'indice del periodo precedente. → si ottiene la variazione dei prezzi che si è verificata in un certo periodo (di norma 1 anno)

CRESCITA E DIMINUZIONE DEI PREZZI Il confronto tra gli IPC in periodi diversi permette di conoscere l'entità della variazione dei prezzi: A. Quando l'indice aumenta → INFLAZIONE B. Quando l'indice rallenta la sua crescita → DISINFLAZIONE C. Quando l'indice diminuisce da un periodo all'altro → DEFLAZIONE

UN MODELLO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI Le imprese modificano i prezzi in base al profitto che intendono ricavare e usando la regola del Costo Pieno: - calcolano tutte le spese che effettuano per produrre una unità di bene - a questo costo aggiungno un valore detto MARK-UP ottenuto applicando una percentuale detta saggio di ricarico/saggio profitto al costo unitario Per calcolare il Prezzo Unitario:

1. Calcolo del costo unitario: (CLUP = incidenza del lavoro sul bene) CLUP = salario pagato/ produttività giornaliera (T x Q beni prodotti in quel tempo t)

2. Calcolo del margine di ricarico Poniamo come unico costo variabile il salario - Per calcolare l'incidenza del costo del lavoro su un unità di prodotto: - Poi si aggiunge al risultato il MARK UP MARK UP = costo unitario X saggio di ricarico

[Esempio: Salario pagato = 100 N lavoratori = 1000 Prodotti al giorno = 1000] Produttività giornaliera = 1000/1000 = 1 CLUP = salario pagato / produttività giornaliera = 100/1 = 100 Saggio di ricarico fisso = 30% → ricarico ammonta = 100 x 30%= 30 Prezzo di vendita = 100 + 30 = 130 INFLAZIONE E CONFLITTO DISTRIBUTIVO Il CLUP aumenta se aumenta il salario, così l'impresa può reagire in due modi:

• Se trasferisce sui prezzi l'aumento dei costi, così da lasciare invariato il mark-up

• Se vende le sue merci in un mercato molto competitivo e non può aumentare i prezzi per non perdere clienti, ridurrà il mark-up Il conflitto per la distribuzione del reddito può alimentare l'inflazione: se i salari crescono quanto la produttività (lasciano invariato il CLUP) gli imprenditori aumentaranno il mark-up

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SPIRALE SALARI-PREZZI-SALARI - aumentano i prezzi → si riduce il potere d'acquisto dei salari → i lavoratori chiederanno un aumento → si innesca così la spirale.

GLI EFFETTI (RE)DISTRIBUTIVI DELL'INFLAZIONE (se il reddito crescesse quanto i prezzi, si potrebbe pensare che l'inflazione non comporti alcun costo/problema). L'inflazione provoca importanti effetti redistributivi, tanto maggiori quanto maggiore è l'aumento dei prezzi.

1. VANTAGGIO DEI DEBITORI riguarda le OBBLIGAZIONI PECUNIARIE (rapporti giuridici in cui un debitore deve consegnare a un creditore, a una certa data, una somma di denaro). Tali obbligazioni sono presenti nei contratti finanziari e godono dell'applicazione del principio nominalistico (i debiti si saldano al valore nominale senza tener conto dell'inflazione). L'inflazione sposta ricchezza dal creditore al debitore quindi il primo riceve una somma di denaro che ha un potere d'acquisto minore. - Creditori: famiglie che impiegano i risparmi depositando denaro in banca, comprando obbligazioni - Debitori: banche, imprese, Stato

2. VANTAGGIO DEL FISCO costituito dal DRENAGGIO FISCALE (aumento della pressione fiscale, fiscal drag) che consiste in un aumento delle aliquote di imposta (tasso fisso o variabile espresso in % nelle imposte). Ogni soggetto che riceve un reddito deve pagare un'imposta su di esso (in Italia IRPEF = Imposta sul reddito delle persone fisiche). Tale imposta è progressiva (le aliquote di imposta crescono all'aumentare del reddito). (l'incremento del reddito provoca un aumento delle aliquote di imposta per cui il prelievo fiscale cresce più velocemente della crescita del reddito per questo tale effetto redistributivo opera a favore dello Stato e si verifica a causa della progressività del prelievo fiscale)

3. VANTAGGIO DEL GOVERNO noto come SIGNORAGGIO, quando lo Stato ha un disavanzo può coprirlo con:

A. IMPOSTE STRAORDINARIE (non sono gradite dai cittadini) B. TITOLI DEL DEBITO PUBBLICO (impongono allo Stato di pagare interessi che aumentano la spesa pubblica, alimentand il disavanzo) C. Chiedere alla Banca Centrale l'EMISSIONE DI MONETA

BCE acquista titoli del debito pubblico → aumenta la domanda di tali titoli → il saggio di interesse sui titoli tende a diminuire. Il vantaggio del governo è detto signoraggio perchè il potere di battere moneta gli provoca un beneficio.

Formula: Signoraggio = tasso di crescita della quantità di moneta x valore reale della moneta in circolazione

Lo svantaggio per i cittadini è costituito da un'imposta occulta chiamata IMPOSTA DA INFLAZIONE. Secondo la teoria quantitativa della moneta, nel lungo periodo un aumento della moneta in circolazione provoca un aumento di pari entità del livello medio dei prezzi perché acquistando titoli la BCE aumenta l'offerta di moneta e ciò provoca inflazione, per questo i cittadini subiranno una riduzione del potere d'acquisto del loro reddito, proprio come accade quando pagano un'imposta.

Formula: Imposta da inflazione = tasso di inflazione x valore reale della moneta in circolazione

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Essa, in presenza di un basso tasso di inflazione, incide in misura irrilevante sulla pressione tributaria (rapporto imposte-Pil), mentre quando l'inflazione è molto più elevata, la pressione tributaria cresce in misura più incidente.

L'INFLAZIONE COME RISULTATO DI DOMANDA E OFFERTA DI INFLAZIONE DOMANDA DI INFLAZIONE A. dal Settore Privato --> se i lavoratori ottengono un aumento del salario senza aumentare la produttività, le imprese per non ridurre il mark-up aumentano i prezzi e ciò può spingere i lavoratori a chiedere un nuovo aumento che verrà trasferito sui prezzi (spirale prezzi-salari-prezzi)

B. dal Settore Pubblico --> il Governo, se la BCE acquista i suoi titoli emettendo moneta, riduce il suo debito pubblico attraverso l'imposta da inflazione.

OFFERTA DI INFLAZIONE La BCE controlla l'offerta di moneta. Essa ha il potere di alimentare o spegnere l'inflazione perchè nel lungo periodo l'inflazione dipende esclusivamente dalla politica monetaria della BCE: se essa aumenta l'offerta di moneta in misura superiore all'aumento dei beni prodotti, i prezzi aumentano in misura proporzionale.

LE CAUSE DELL'INFLAZIONE:

• Inflazione Da Domanda = nasce da un eccesso di domanda, di richiesta di beni, rispetto all'offerta. Diventa negativa quando la domanda è dello stato che paga i propri fornitori emettendo moneta.

• Inflazione Da Costi = causata da un aumento delle spese necessario per produrre: la merce non aumenta perché è più richiesta, ma perché i costi di produzione aumentano.

• Inflazione Da Eccesso Di Moneta = si ha quando per colpa dello stato o per eventi particolari aumenta in modo eccessivo la quantità di moneta.

POLITICHE ECONOMICHE CONTRO L'INFLAZIONE

• Politiche Monetarie = basate sul controllo dell'offerta di moneta. La banca centrale o lo stato fanno aumentare la moneta in misura non superiore al tasso di inflazione programmato e alla crescita prevista.

• Politiche Dei Redditi = basate sul controllo programmato della crescita dei salari (e dei prezzi) in modo da non creare (e se possibile attenuare) spirali inflazionistiche

• Calmieri ed altre politiche di controllo dei prezzi: tendono, con vari strumenti, a bloccare prezzi (si sono quasi sempre rivelate inefficaci).

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Esercizi e domande formative:

Quali sono le funzioni della moneta e quale fra

queste ha come principale protagonista la BCE?

In che cosa consiste la preferenza per la liquidità

e da quali motivazioni è dettata?

In che cosa consiste in particolare la “trappola

della liquidità”?

Cosa si intende per valore intrinseco e valore

nominale della moneta, perché, almeno per la

maggior parte delle valute tale distinzione non ha

più senso?

Quali sono le differenze fra mercato monetario e

mercato finanziario?

Quali sono le principali differenze tra azioni e

obbligazioni e per quali ragioni le prime sono

indicate come titoli a reddito variabile e le

seconde come titoli a reddito fisso?

Quali sono le possibili cause dell’inflazione? Fra

queste quale può essere controllata attraverso

adeguate politiche monetarie?

Quali sono le differenze fra capitale sociale e

patrimonio sociale e quale fra i due valori è

influenzato / influenza la eventuale quotazione di

borsa del titolo azionario relativo?

Quali sono gli elementi che influenzano domanda e

offerta di moneta? (anche con rappresentazione

grafica)

Quali sono i possibili metodi di misurazione

dell’inflazione, sottolineando anche le differenze

implicite fra gli stessi?

- Commentate brevemente il significato dei termini dell’equazione (o identità) degli scambi:

MV = PQ, evidenziando in particolare i rapporti tra crescita di M e crescita di P

- Che cosa si intende e con quali modalità opera il moltiplicatore dei depositi bancari?

- dato un deposito iniziale di 80.000 €uro ed una percentuale di riserva obbligatoria del 5% quale sarà

l’effetto moltiplicativo complessivo?

Quali sono gli altri strumenti per controllare l’offerta di moneta?

Il tasso di interesse è il prezzo del denaro – spiegate l’affermazione e le possibili interazioni fra tasso di

interesse e valore delle azioni e delle obbligazioni

Esercizi

- deposito 2.400 € (esogeni = nuovi) in banca e la riserva è del 40%, qual sarà l'effetto moltiplicativo e

quale il valore totale dei depositi alla fine? Se la riserva fosse ridotta al 20% come cambierebbero i

valori?

- Se nel 2010 il tasso di interesse medio era del 4% per cento ed io ho investito 15.000 €. in obbligazioni,

oggi nel 2011, con un tasso di interesse al 1%, quanto verranno valutate le mie obbligazioni?

- Che cosa si intende per inflazione?

Attraverso quali strumenti è possibile misurare l'intensità dell'inflazione? Un'inflazione “galoppante” ha

già superato il valore di due cifre?

Potendo prevedere con certezza una forte inflazione nel corso del 2012, quale soggetto economico

scegliereste di essere per subirne meno gli effetti? Chi sicuramente non vorreste essere?

- Indicate in sintesi le cause dell'inflazione e fate almeno un esempio per tipo?

- Quale relazione scoprì Phillips analizzando i dati economici prima del 1970? Come è cambiata

successivamente la situazione? Con che cosa si combina l'inflazione per causare stagflazione?

- Dovendo controllare una crescita moderata dell'inflazione quale strumento adottereste? Perché?

- Illustrate brevemente, in modo discorsivo e utilizzando anche formalizzazioni numeriche, i rapporti tra

inflazione e valore della moneta (usando obbligatoriamente le seguenti espressioni: - potere d'acquisto -

perdita valore - aumento livello prezzi - reddito fisso - valore nominale della moneta)