Le derivazioni urinarie -...
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Con il termine di ”derivazioni urinarie” si intendono una serie di interventi che, con esclusione del reservoir vescicale, permettono la fuoriuscita delle urine dalla via escretrice all’esterno o direttamente o mediante interposizione di un segmento intestinale
DERIVAZIONI URINARIE
DEFINIZIONE
DERIVAZIONI URINARIE
Rappresentano un intervento di necessità che l’urologo si trova a dover affrontare in caso di patologia:
•Neoplastica primitiva vescicale
•Malformativa
•Flogistica
•Traumatica
•Neurogena
•Iatrogena
1. Morfologia simile alla vescica
2. Buona capacità volumetrica del reservoir
3. Bassa pressione
4. Preservazione delle alte vie escretrici
5. Svuotamento con buon flusso e senza residuo
6. Preservazione delle caratteristiche chimico fisico delle urine
7. Continenza diurna e notturna
8. Stabilità metabolica
9. Assenza di trasformazione neoplastica
10. Accettabilità estetica da parte del paziente
“DERIVAZIONE URINARIA IDEALE”
Parametri di scelta delle derivazioni urinarie
Preferenza ed esperienza del chirurgo
Funzionalità renale
Eta’ del paziente
Prognosi
Performance psicofisica del paziente
Preferenza del paziente
Pregressa radioterapia
Patologie intestinali presenti
Costi
OBIETTIVI
Palliativo
Curativo
Procedura rapida e facile
Procedura radicale, buon risultato estetico-funzionale nel tempo
NON CONTINENTI
URETEROCUTANEOSTOMIA
URETEROENTEROCUTANEOSTOMIA
Condotto Ileale (Bricker, Wallace)
Condotto colico
Derivazioni Urinarie
Tutori in silicone 100% con sistema di fissaggio a disco sostituzione circa ogni 4-6
settimane
Importante
la posizione del tutore nella sacca da urostomia
VESCICHE ORTOTOPICHE
CAMEY 2(neovescica ileale non detubularizzata)
STUDER (neovescica ileale detubularizzata)
HAUTMANN (ileale a forma di M)
V.I.P. (ileale)
Neovescica a Y
DERIVAZIONI URINARIE