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Apprendere in Biblioteca: la Società dell’Informazione contro la Discriminazione e l’Emarginazione Le Applicazioni della Formazione a Distanza (FAD) in Biblioteca Di Giada Costa Con la collaborazione di: Manuela Corbosiero , Valeria Di Vita , Giovanni Solimine Un progetto finanziato dalla Commissione Europea e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale - U.C.O.F.P.L. - Div. IV nell'ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria Equal Unione Europea Fondo Sociale Europeo

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Apprendere in Biblioteca: la Società dell’Informazione contro la Discriminazione e l’Emarginazione

Le Applicazioni della Formazione a Distanza (FAD) in Biblioteca

Di Giada Costa

Con la collaborazione di: Manuela Corbosiero , Valeria Di Vita , Giovanni Solimine

Un progetto finanziato dalla Commissione Europea e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale - U.C.O.F.P.L. - Div. IV nell'ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria Equal

Unione Europea Fondo Sociale Europeo

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ABSIDE LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA

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INDICE DEI CONTENUTI

INDICE DEI CONTENUTI _____________________________________________________ I

PREMESSA__________________________________________________________________ 3

CHE COS’È LA FAD __________________________________________________________ 4 1. Aspetti terminologici e metodologici ________________________________________ 4 2. FaD e Internet: a proposito dell’e-learning ____________________________________ 8 3.1. Aspetti tecnologici: le piattaforme per l’e-learning_____________________________ 13 3.2. Aspetti tecnologici: gli standard ___________________________________________ 20 4. I costi dell’e-learning____________________________________________________ 22 5.1. Il contesto dell’istruzione universitaria ______________________________________ 27 5.2. Due esperienze FaD nelle università italiane__________________________________ 34 6.1. Il contesto della formazione e dell’aggiornamento professionale __________________ 41 6.2. Un’indagine nel panorama italiano: la pubblica amministrazione _________________ 45 7. FaD e scuola___________________________________________________________ 48 8. Biblioteche e FaD ______________________________________________________ 50

APPLICAZIONI FAD PER LE BIBLIOTECHE ____________________________________ 52 1. Il dibattito internazionale sulla formazione continua in LIS ______________________ 52 2. Stati Uniti: i corsi universitari a distanza_____________________________________ 56 3. I corsi della Francia _____________________________________________________ 75 4. Germania: i corsi a distanza e i seminari online _______________________________ 81 5. Gran Bretagna: i corsi universitari a distanza _________________________________ 93 6.1. Italia: supporti multimediali alla didattica, corsi e moduli didattici online ___________ 99 6.2. Italia: i corsi universitari a distanza ________________________________________ 111

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PREMESSA

Scopo del presente documento è l’analisi del rapporto tra biblioteche e formazione a distanza da

un duplice punto di vista:

• il ruolo di supporto alle attività formative che le biblioteche possono offrire nella società

dell’apprendimento, anche proponendosi come luogo per l’erogazione di corsi rivolti agli

utenti finali, allo scopo di favorire l’inserimento attivo di tutti i cittadini, e in particolare

di quelli svantaggiati, nelle dinamiche delle comunità locali;

• la necessità di utilizzare strumenti innovativi, come quelli previsti dalla FaD e dall'e-

learning, in ambito biblioteconomico per la formazione continua e l’aggiornamento

professionale dei bibliotecari e di quanti operano nei servizi di documentazione e accesso

all’informazione, in modo da potenziare i servizi di reference e la capacità di incidere

positivamente nei processi di integrazione sociale.

Entrambi questi obiettivi sono presenti nel progetto Abside e a questi scopi sono stati progettati

moduli formativi, rivolti sia ai destinatari finali del progetto sia alle figure che potranno

esercitare un utile ruolo di mediazione.

L’analisi dei principi e delle metodologie proprie della FaD e la ricognizione delle più

significative esperienze a livello internazionale intende essere un contributo alla messa a punto di

un’offerta formativa adeguata agli obiettivi di Abside e di Equal.

L’ultima consultazione di tutti i siti web citati nello studio è stata effettuata durante il

mese di ottobre 2003.

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CHE COS’È LA FAD

1. Aspetti terminologici e metodologici

Per formazione a distanza (FaD) si intende quel processo formativo caratterizzato da:

• la separazione spazio-temporale tra docente e discente e tra gli studenti;

• l’uso di educational media per colmare la distanza e condurre e favorire il dialogo tra i

fruitori e il centro erogatore dell’intervento formativo;

• la possibilità di sviluppare una comunicazione bidirezionale, sia in senso verticale

(docente-studente) che in direzione orizzontale (studente-studente), ricreando processi di

socializzazione tipici dell’aula;

• la maggiore autonomia dello studente nell’organizzazione del proprio iter di studio e

nella gestione dei propri tempi di apprendimento.

La FaD non va identificata con l’autoistruzione; quest’ultima infatti non implica alcun rapporto

di interazione tra il produttore del corso e il suo fruitore, il quale segue il proprio percorso

formativo non soltanto in modo autonomo ma soprattutto isolato, senza referenti, privo cioè della

possibilità di chiedere chiarimenti e di ricevere supporto e assistenza. Concettualmente e

metodologicamente lontana da questo modello educativo è la FaD, con la quale ci si propone

invece di innescare un processo di apprendimento fondato sui tradizionali valori pedagogici della

comunicazione, condivisione, collaborazione, confronto e verifica. Perché ciò si realizzi è

necessario che dietro ogni intervento FaD ci sia un’istituzione di riferimento che garantisca

l’adeguato supporto professionale, metodologico e tecnologico, oltre a farsi carico della

progettazione, gestione e validazione del corso di studi a distanza.1

La Fad è stata definita come “la forma educativa più industrializzata”2 per il fatto che le sue

origini e la sua evoluzione sono state segnate e determinate dalle innovazioni tecnologiche.

1 Per una più completa definizione di formazione a distanza si veda Desmond Keegan, Principi di istruzione a

distanza, Firenze, La Nuova Italia, 1994. 2 Otto Peters on distance education: the industrialization of teaching and learning, edited by Desmond Keegan,

London, New York, Routledge, 1994.

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L’e-learning può essere considerato come la FaD di terza generazione, quella cioè che si avvale

principalmente dell’uso di internet come strumento trasmissivo, comunicativo e collaborativo per

colmare la separazione spazio-temporale tra docente e discente e tra la comunità degli allievi. In

base alla metodologia didattica adottata l’e-learning assume connotazioni diverse, spesso

espresse da termini specifici: teledidattica, didattica online e FaD sono quelli comunemente

utilizzati nel contesto universitario italiano.

La teledidattica implica l’uso della telematica come mezzo trasmissivo più che collaborativo,

pertanto solitamente le si associa un modello pedagogico tradizionale tipico del Web based

training (WBT3), ovvero dell’autoapprendimento basato sugli strumenti e sui materiali messi a

disposizione attraverso il Web; di fatto però nella realtà italiana ha significato l’uso

predominante della televisione satellitare per la fase di insegnamento, quasi a volere intendere il

prefisso “tele” come indicativo di “televisiva” più che di “telematica”.

Un corso online dovrebbe sottendere un modello didattico di tipo costruttivistico4, che utilizzi la

rete internet come canale di comunicazione per attuare forme di apprendimento collaborativo: «Il

termine “rete” non evoca solo l’uso di una “rete di computer” quanto piuttosto l'adozione di

strategie didattiche collaborative che esaltino la componente sociale del processo di

apprendimento attraverso l’attivazione di una “rete di individui” […] facendo leva sulle

funzionalità e le dinamiche della computer mediated communication (CMC)»5.

La modalità FaD di solito combina lezioni residenziali ad autoapprendimento a distanza;

corrisponde all’inglese blended learning: «Learning events that combine aspects of online and

face-to-face instruction»6. È stato sottolineato come «puntare su un modello “misto” abbia

3 Che cos’è l’e-learning, a cura di Valerio Eletti, Roma, Carocci, 2002, p. 5. Barbara Allan in E-learning and teaching in library and information services, London, Facet Publishing,

2002, p. 4, individua queste come caratteristiche del web-based training: «Content-focused, delivery-driven, individual learning, minimal interaction with tutor, no collaboration with other learners».

4 Per una definizione di costruttivismo si veda Che cos’è l’e-learning, op. cit., p. 40. 5 Guglielmo Trentin, Dalla formazione a distanza all'apprendimento in rete, Milano, Franco Angeli, 2001, p.

23. 6 Glossary, compiled by Eva Kaplan-Leiserson in ASTD, Learning Circuits, ©2002

<http://www.learningcircuits.org/glossary.html>.

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implicazioni positive sui processi di apprendimento e possa migliorare l’organizzazione della

“classe” e l’organizzazione delle attività di insegnamento in generale»7.

Mentre la FaD di prima e seconda generazione si sono poste come scelta alternativa, spesso

considerata secondaria, alla formazione universitaria residenziale, l’e-learning invece ne diventa

pervasiva attribuendo all’istruzione universitaria valore aggiunto attraverso il miglioramento

della qualità dell’apprendimento8. La FaD di prima generazione sottendeva un modello di

comunicazione unidirezionale, per corrispondenza (già da fine Ottocento), e ha attuato un

processo formativo estensivo rivolgendosi a grandi numeri di utenza; la seconda generazione

(anni Sessanta) ha mantenuto un modello unidirezionale ma che si è avvalsa di moderni canali di

comunicazione (radio e televisione) divenendo multi/plurimediale; la terza generazione si è

sviluppata a partire dagli anni Novanta attuando un processo comunicativo bidirezionale e

partecipativo, caratterizzato cioè da forte interattività, e trova oggi la sua massima espressione

nell’e-learning9.

L’e-learning compendia in sé le caratteristiche di: multimedialità, intesa come capacità di

mettere a frutto le potenzialità di media diversi e di diversi linguaggi espressivi per rendere più

efficace l’attività didattica e per agevolare il processo di apprendimento; interattività, intesa

come processo comunicativo dinamico che crei un ambiente di apprendimento collaborativo e

cooperativo10 attraverso la partecipazione attiva degli studenti; ipertestualità, intesa come

possibilità data agli studenti di personalizzare il proprio iter formativo costruendolo secondo una

logica reticolare.

Da una disamina dei principali glossari sull’open and distance learning11 presenti in internet l’e-

learning risulta caratterizzata da: «The use of network technology to design, deliver, select,

7 Mario Rotta, Università e classi virtuali in Innovazione tecnologica e cambiamento dell’università: verso

l’università virtuale, a cura di Antonio Calvani, Firenze, Firenze University Press, 2001, p. 82. Cfr. Gordon E. McCray, The hibrid course: merging online instruction and the traditional classroom, “Information technology and management”, 1 (2000), 4, p. 307-327.

8 Cfr. Convegno internazionale E-learning: una sfida per l’università. Università degli studi di Milano, 11-13 novembre 2002,

<http://elearning.ctu.unimi.it/elearnconference/it/home/default.html>. 9 Guglielmo Trentin, Dalla formazione a distanza all'apprendimento in rete, cit., p. 16-17. 10 Per una distinzione tra le attività di collaborazione e cooperazione si veda Che cos’è l’e-learning, a cura di

Valerio Eletti, cit., p. 50. 11 Si veda in particolare Caliber-Net, Open and distance multilingual glossary: english, french, german, italian,

portuguese, spanish, 1998-5, <http://www.caliber-net.odl.org/htdocs/outcomes/glossary/indexI.html>; The Commonwealth of learning, Glossary of open and distance learning, 2000, <http://www.col.org/resources/startupguides/glossary.htm>.

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administer, support and extend learning [...] Network technology refers to the WWW and private

intranets or extranets»12. E ancora: «E-learning covers a wide set of applications and processes,

such as web-based learning, computer-based learning, virtual classrooms, and digital

collaboration. It includes the delivery of content via Internet, intranet/extranet (LAN/WAN),

audio and videotape, satellite broadcast, interactive TV, and cd-rom»13; «[…] Indica il legame

crescente tra offerta formativa e new economy e suggerisce quindi l'idea che conoscenza e

formazione costituiscano uno dei business della rete. Il termine è quindi equiparabile,

nell'assunto anche se non nel significato, a e-commerce. Dal punto di vista del significato il

termine equivale a online learning, […] ovvero l'insieme delle attività di formazione a distanza

di terza generazione e tutte le esperienze di apprendimento basate prevalentemente sulle

tecnologie telematiche» 14.

12 Futuremedia, Your guide to e-learning: Jargon buster,

<http://www.futuremedia.co.uk/FMsite3/Html/e_learning3.htm>. 13 Glossary, compiled by Eva Kaplan-Leiserson in ASTD, Learning Circuits, ©2002

<http://www.learningcircuits.org/glossary.html>. 14 Glossario, a cura di Mario Rotta e Maria Chiara Pettinati in Form@re: newsletter per la formazione in rete,

©2002, <http://formare.erickson.it/glossario.html>. Per una comparazione tra gli attributi distance, open, flexible al termine learning si rimanda a Camilla

Tartoni, Verso l’università aperta e flessibile in Innovazione tecnologica e cambiamento: verso l’università virtuale, cit., p. 62-65.

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2. FaD e Internet: a proposito dell’e-learning

Definito l’e-learning, analizziamo ora le sue principali caratteristiche.

Una prima distinzione sull’attività didattica in processi formativi erogati in modalità e-learning si

genera in base alla definizione del “come” e del “quando” avviene il processo di insegnamento e

di apprendimento. L’e-learning infatti consente comunicazione asincrona e sincrona,

permettendo di integrare l’attività di studio di materiali didattici preconfezionati prima dell’inizio

del corso e resi disponibili dal docente, con appuntamenti occasionali non previsti in partenza,

incontri virtuali o momenti di approfondimento e discussione in gruppo.

Partendo comunque dal presupposto che docenti, eventuali mediatori e discenti sono separati

fisicamente gli uni dagli altri durante un corso in modalità e-learning, la differenza sostanziale

consiste nel fatto che nella comunicazione asincrona il processo formativo avviene in differita,

mentre nella comunicazione sincrona avviene in tempo reale. Esempi pratici di formazione

asincrona possono essere l’erogazione di dispense, contributi, presentazioni o seminari

audio/video scaricabili in qualsiasi momento dal web, l’attività di supporto del tutor via e-mail,

la partecipazione a forum di discussione o approfondimento su tematiche di interesse. La

formazione sincrona può invece servirsi di chat, lavagne elettroniche, telefonia su Internet,

audio/videoconferenza, strumenti che consentono interazione immediata.

Rimanendo concentrati sulle diverse modalità comunicative ci renderemo conto che, così come

nei processi formativi tradizionali, nell’e-learning si vengono a creare 4 diverse situazioni

comunicazionali tra docente/tutor e discenti:

• comunicazione uno a uno (docente-discente, discente-docente, discente-discente); ciò

può avvenire attraverso lo scambio di posta elettronica, attraverso l’uso di instant

messaging e chat, attraverso la condivisione dello schermo e la visualizzazione del

desktop di un altro utente;

• comunicazione uno a molti (docente-discenti, discente-discenti); anche in questo caso si

può ricorrere a un sistema di chat che utilizzi una “stanza”, “uno spazio pubblico” su

server, oppure si può pensare ad un gruppo di discussione (newsgroup), o ad una

videoconferenza;

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• comunicazione molti a uno (discenti-docente, discenti-discente) attraverso chat e gruppi

di discussione;

• comunicazione molti a molti (discenti-discenti, discenti-discenti e docente) attraverso

chat o videoconferenza a due vie: il docente “parla” alla classe virtuale e i discenti

reagiscono in tempo reale.

Da questa velocissima disamina delle possibilità comunicative si capirà come le modalità di

interazione dell’e-learning tendano a creare “legami” e ad avviare una comunità di persone che

condividano interessi, esperienze e percorsi formativi, una community che già di per sé ha la

capacità di trasformarsi in importante elemento motivazionale per il successo del percorso

formativo.

Dopo aver individuato le due grandi possibilità di formazione asincrona e sincrona tipiche dell’e-

learning e aver elencato le diverse modalità comunicazionali, passiamo ad introdurre i contenuti

e i formati con cui i contenuti stessi possono venir presentati.

Se i tradizionali metodi di comunicazione didattica non vengono fondamentalmente stravolti nel

passaggio dalla lezione frontale alla formazione via Rete, a patto che si adattino alle nuove

tipologie formative, i contenuti di un corso e-learning dovrebbero essere concepiti, formulati ed

erogati secondo criteri ben diversi da quelli tradizionali: è importante perché il corso e-learning

abbia esito positivo che i contenuti formativi siano pensati e progettati ad hoc.

«Il contenuto dei corsi in rete può essere presentato in modi differenti, e in particolare la

multimedialità trova nell’e-learning la sua massima realizzazione. Ogni rappresentazione dei

contenuti ha però i suoi pregi e difetti, e va utilizzata in maniera propria per non arrivare a

intralciare, invece di favorire, il complicato processo di apprendimento»15. I formati attraverso

cui i contenuti possono essere presentati sono sostanzialmente 5: testo, foto/immagini,

animazioni, audio, video. Tutti hanno pregi e difetti e per essere usati al meglio devono

assolutamente essere scelti rispondendo alle necessità e-learning e per rappresentare contenuti

nati per l’e-learning: riciclaggio di materiale nato per essere distribuito secondo modalità diverse

è quanto mai sconsigliabile.

15 Pierluigi Fontanesi, E-learning, Milano, Tecniche nuove, © 2003, p. 7.

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Il testo è sicuramente di più agevole produzione, è familiare per l’utente, è facile da stampare e

non necessità di una connessione a Internet a banda larga. Naturalmente la visualizzazione, la

gradevolezza nella presentazione, l’incisività dell’impaginazione sono elementi che non

dovrebbero essere trascurati. Come non è possibile pensare di distribuire in e-learning corsi

monolitici, invariabilmente strutturati per qualsiasi utente, così non è possibile pensare alla

forma del testo a stampa per una distribuzione via web: si tenga presente che è ben difficile

leggere molto testo continuo sullo schermo di un computer. I testi dovrebbero essere organizzati

gerarchicamente, i periodi non dovrebbero essere troppo lunghi, dovrebbero essere previsti

collegamenti ipertestuali interni ed esterni, dovrebbe essere presente un indice ipertestuale ed

eventualmente un sommario, una bibliografia di riferimento, un navigatore. È poi importante

pensare ad una doppia modalità di fruizione, online e offline, con la possibilità di scaricare e

stampare il testo.

L’incisività del testo cresce se vi si affiancano grafici, schemi, slide, così come immagini e foto

in forma bidimensionale. Poiché però le immagini necessitano di una banda Internet maggiore

rispetto al testo, è importante scegliere bene e non sovraccaricare i contenuti di informazioni

inutili o superflue, perché potrebbero rallentare la navigazione e distrarre l’utente.

Le animazioni, simulazioni di movimento dovute ad una sequenza di immagini che si

susseguono più o meno velocemente, sono in grado di comunicare in maniera diretta le

informazioni necessarie e sono comprensibili in maniera intuitiva, ma se non sono create nel

modo giusto possono avere un “peso” consistente e quindi necessitare di una buona connessione

Internet da parte dell’utente.

I file audio possono essere registrati e ascoltati in differita, oppure possono essere diffusi in

tempo reale con la tecnica streaming. Sicuramente l’audio può offrire vantaggi per il processo

formativo, ma non dovrebbe impegnare l’utente per lunghi periodi. Richiede una banda Internet

particolarmente larga.

Il video, a differenza dell’animazione, consiste in una sequenza molto veloce di immagini reali,

le fotografie. Più immagini si susseguono nell’unità di tempo, maggiore risulta, ai nostri occhi, la

fedeltà del filmato alla realtà. Naturalmente il video necessita di una banda larga e dovrebbe

essere supportato da altro materiale di approfondimento. È importante che non sia creato in

maniera approssimativa, perché perderebbe molto del suo potenziale informativo e comunicativo

se per superficialità visualizzasse molte informazioni inutili. Basti pensare al diverso grado di

incisività che caratterizza filmati amatoriali e filmati realizzati professionalmente. Sicuramente i

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pregi del video sono dati dalla velocità con cui esso permette di comunicare un concetto, dal

ruolo sociale che esso riveste per esempio nel caso di conferenze online, il vantaggio di poter

essere usato anche per una comunicazione non verbale.

Passando dalla forma al contenuto del corso e-learning, occorre introdurre il concetto di

“modularità”: il contenuto di un corso potrebbe essere realizzato da più autori, insegnato da più

docenti, utilizzato da più categorie di utenti, reso disponibile su più sistemi. Perché ciò avvenga

però è necessario che il materiale sia stato in partenza strutturato organicamente in blocchi

omogenei e autoconsistenti per contenuti. Si parla generalmente di learning object, intendendo

una struttura modulare, composta di brevi unità di apprendimento su uno specifico argomento,

corredate anche di test, esercitazioni e prove di autovalutazione. Questi moduli possono,

all’occorrenza, essere “sfilati” da un corso, assemblati in maniera diversa, combinati con

materiale aggiuntivo, in modo da costruire un nuovo corso, che risponda al meglio alle necessità

formative di un nuovo gruppo di utenti.

Gli attori coinvolti durante lo svolgimento di un corso e-learning sono generalmente il docente, il

tutor, l’esperto informatico, la segreteria.

Il ruolo del docente è non solo quello di comunicare il proprio sapere, ma di progettare la

didattica del corso, stendere i materiali, erogare le lezioni in video, supportare la realizzazione

pratica del materiale didattico – affidata generalmente a esperti del settore -, gestire la

valutazione finale dei partecipanti.

Il tutor, esperto dei contenuti e contemporaneamente preparato sul funzionamento della

piattaforma di erogazione, è colui al quale lo studente può rivolgersi per esporre le sue

perplessità e i suoi dubbi. Facilita l’attività di apprendimento dei partecipanti, li sollecita

attraverso e-mail dirette, coordina le discussioni nel forum o nelle aule virtuali, favorisce lo

scambio delle idee e le relazioni tra i corsisti, suggerisce temi di discussione e, grazie al suo

ruolo di mediatore, è in grado di monitorare l’andamento della classe e dare feed-back. A volte al

tutor è affiancato il mentor, in qualità di esperto dei processi di apprendimento e di strategie

didattiche. È colui che può consigliare all’utente un metodo di studio personalizzato,

individuando il percorso formativo più adatto.

L’esperto informatico è il responsabile della piattaforma, dal punto di vista hardware e software

ed è in grado di risolvere i problemi tecnici.

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In un corso e-learning, esattamente come in un corso tradizionale, il ruolo della segreteria è

quello di registrare gli utenti, inserendo i loro dati nella banca dati, controllare la loro posizione

amministrativa, provvedere alle normali attività di carattere amministrativo.

Se volessimo ora mettere a confronto un corso tradizionale “standard” guidato da un docente e

un corso e-learning “standard”, potremmo utilizzare la tabella comparativa elaborata da Pierluigi

Fontanesi16, tenendo comunque sempre ben presente che esistono tipologie diverse di corsi, sia

per quanto riguarda la tradizione, sia per quanto attiene all’e-learning:

Corso tradizionale E-learning

Un docente, 10 studenti Un docente, 100 studenti Una classe Nessuna classe fisica

Le lezioni in classe iniziano in un preciso momento e in un determinato luogo

Le lezioni iniziano nel momento in cui lo decide il discente (può però essere stabilito un tempo massimo in cui svolgere le lezioni)

Il discente è fisicamente insieme al gruppo Il discente è generalmente solo

Il docente parla al gruppo per spiegare e relazionare sul materiale del corso

Il docente fornisce solo feedback o approfondimenti

Il discente è passivo per la maggior parte del corso

Il discente è attivo per la maggior parte del corso

Il docente definisce la struttura del corso (eventualmente con la partecipazione dei discenti)

Il discente definisce la struttura e la sequenza dello studio nel corso (al massimo seguendo le linee guida indicate dal docente)

Il docente ha la responsabilità del processo formativo

Il discente è responsabile del proprio processo formativo

Il docente è al centro dell’attenzione Il discente è al centro dell’attenzione

16 Ibidem, p. 12.

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3.1. Aspetti tecnologici: le piattaforme per l’e-learning

Parlando delle caratteristiche dell’e-learning e delle modalità di erogazione dei contenuti,

abbiamo appena accennato all’esistenza di “piattaforme” online. Chi ha una discreta familiarità

con Internet non avrà difficoltà a distinguere, per esempio, tra un sito e un portale, un motore di

ricerca e un servizio di e-commerce. Ogni informazione che viaggia in rete deve essere gestita

con il sistema più appropriato. Questo sistema cambierà in base all’obiettivo da raggiungere:

divulgare informazioni, registrare e conservare dati, attuare transazioni commerciali,

comunicare. Nel nostro caso l’intento è di permettere una circolazione di contenuti, di costruire

su di essi una struttura formativa organizzata, di realizzare un sistema di scambio delle

informazioni, di consentire la comunicazione diretta, di acquisire, conservare e rendere

disponibili interventi, riflessioni, dubbi e risposte. In breve si tratta di mettere a disposizione di

un gruppo di persone i mezzi per costituirsi “classe”, comunità, a dispetto dei limiti e dei vincoli

spazio-temporali.

Esistono strumenti culturali e tecnologici per realizzare un sistema e-learning. Abbiamo

precedentemente definito gli strumenti culturali – impostazione costruttivista, creazione di

learning object, ricerca di confronto ad ampio raggio, necessità di interazione - occorre ora

indagare gli strumenti tecnologici che consentono di gestire contenuti e comunicazione.

I learning object hanno bisogno di essere inglobati e gestiti nelle piattaforme.

«Una piattaforma per la formazione a distanza è un sistema attraverso il quale implementare,

strutturare e gestire le attività formative svolte attraverso la rete»17: si tratta dell’ambiente

virtuale dove si sviluppa la comunicazione e la collaborazione tra i soggetti del processo

formativo, corsisti, docenti, tutor, che danno luogo alle attività didattiche. Content Management

System (CMS), Learning Management System (LMS), Learning Content Management System

(LCMS) sono le possibili tipologie di piattaforme per l’e-learning.

La prima è finalizzata all’archiviazione, organizzazione e gestione delle diverse tipologie di

contenuti, strutturati in forma di learning object ai fini di una loro riusabilità.

La seconda è finalizzata alla gestione del processo di apprendimento, focalizzando l’attenzione

sull’utente e monitorando ogni aspetto e fase della sua attività.

La terza compendia in sé le caratteristiche delle precedenti, integrando quindi la gestione dei

contenuti con quella degli utenti e con l’amministrazione del processo di apprendimento,

17 Che cos’è l’e-learning, a cura di Vittorio Eletti, Roma, Carocci, 2002, p. 68.

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indirizzando i flussi informativi provenienti dai diversi livelli di attività e di comunicazione

verso l’obiettivo principale di offrire la massima personalizzazione del percorso di studi.

Le funzioni tipiche dei sistemi per la FaD si possono suddividere nelle seguenti classi

fondamentali18:

• Supporto per l’interazione in tempo reale studenti/tutor:

funzioni che consentono lo svolgimento di lezioni remote in tempo reale tramite

strumenti quali videoconferenza, chat, instant messaging, lavagna condivisa, e strumenti

di controllo remoto di applicazioni desktop da parte del tutor (tool sharing).

• Supporto per l’interazione in tempo reale studente/studente:

funzioni che consentono agli studenti di comunicare fra loro in tempo reale, sia durante

una lezione che indipendentemente da essa. Gli strumenti utilizzabili possono essere

quelli sopra esposti con l’aggiunta di meccanismi di controllo degli accessi per consentire

al tutor di monitorare ed eventualmente regolamentare la comunicazione.

• Supporto per la comunicazione asincrona studente/tutor o studente/studente:

funzioni che consentono di comunicare e interagire senza il vincolo della

contemporaneità, di solito attraverso message systems integrati o sistemi di tipo bullettin-

board.

• Supporto per la realizzazione del materiale didattico e delle esercitazioni:

strumenti di authoring per lo sviluppo di materiale didattico di qualità, modularizzato e

tipologicamente pertinente all’ambiente software di erogazione.

• Supporto per esercitazioni e verifiche:

funzioni che assistono lo svolgimento di test e verifiche sia a titolo di esercitazione che di

esami valutativi e che consentono il controllo automatico dei risultati.

• Supporto per la fruizione asincrona del materiale didattico:

funzioni che consentono una fruizione del materiale didattico avanzata rispetto alla

semplice navigazione di pagine Web, e la personalizzazione della fornitura dei documenti

in base alle funzioni di profilatura dell’utente.

18 Riadattamento della tassonomia proposta da Andrea Sosio, Piattaforme software per la FaD in Rapporto di

ricerca “Strumenti amministrativi, qualità e costi nella FAD", C.F.P. Vigorelli, Direzione Generale Formazione e Lavoro, Regione Lombardia, con la collaborazione di IFOA, <http://www.espero.it/vigorelli/rapp_ricerca/testi/appendici/appendice_C/appendice_C.html>.

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• Supporto per l’amministrazione dei corsi e per il monitoraggio delle attività:

possibilità di monitorare gli accessi degli studenti al materiale didattico, i moduli svolti, i

voti conseguiti, il grado di partecipazione alle attività collaborative attraverso la history

della messaggistica19. Le attività di monitoraggio sono funzionali alla valutazione del

processo formativo.

Di seguito si propongono brevi schede informative su alcuni dei principali ambienti software per

le attività di e-learning20 compatibili con gli standard per la portabilità dei contenuti (AICC,

SCORM, IMS)21. Va sottolineato il fatto che sempre meno si utilizzano piattaforme di tipo CMS,

mentre trovano largo impiego soluzioni integrate LMS e soprattutto LCMS che meglio

rispondono ad una gestione globale del processo formativo e delle attività correlate22.

NOME: Aspen 2.0

PRODUTTORE: Clik2learn

TIPOLOGIA: LCMS

DESCRIZIONE: il software include supporto per forum di discussione, strumenti chat che

consentono anche di creare stanze riservate e permettono lo scambio di messaggi privati, chat

vocale, instant messaging tool, videoconferenza, lavagna condivisa e application sharing, help

“context sensitive”, funzione di search tra le pagine web dedicate ai corsi e relativi documenti, il

programma ToolBook Instructor che consente di produrre contenuti riusabili.

URL: <http://home.click2learn.com/en/aspen/index.asp>.

NOME: Blackboard

PRODUTTORE: Blackboard Inc.

19 Guglielmo Trentin, Dalla formazione a distanza all’apprendimento in rete, Milano, Franco Angeli, 2001, p.

123. 20 Per avere informazioni tecniche dettagliate su alcune delle piattaforme proposte si veda AICC, AICC certified

products, ©2003, <http://www.aicc.org/pages/cert.htm>. 21 AICC Aviation Industry CBT Committee; IMS Global Learning Consortium; SCORM Sharable Content

Object Reference Model. 22 Per una comparazione tra diverse piattaforme si rimanda ai seguenti repertori: IRRE Lombardia, Piattaforme telematiche, 2001, <http://www.irre.lombardia.it/TD/FAD/ricerca_livello2p.htm>; TeleEducation NB, E-learning environments, ©2001, <http://cite.telecampus.com/LMS/>; Robert H.

Jackson, Software tools for Web learning, last update 5/3/2003, <http://www.knowledgeability.biz/weblearning/softwaretools.htm>;

Edutools, Course Management Systems, ©2003, <http://www.edutools.info/course/index.jsp>.

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TIPOLOGIA: LMS

DESCRIZIONE: i profili previsti sono instructor, student, designer, teaching assistant, tutor e guest.

Gli strumenti chat supportano i messaggi privati ed è possibile creare archivi per ciascuna chat

room; le discussioni sviluppate nei forum possono essere visualizzate sia per data che per

argomento, si possono comporre messaggi in testo formattato o html e includere in allegato file e

url; la lavagna condivisa supporta simboli matematici, immagini e il caricamento di file power

point; è possibile archiviare le registrazioni di sessioni di lavagna condivisa per riproporle in

altre occasioni. Ciascuno studente ha la possibilità di creare la propria homepage e di disporre di

una cartella dove scaricare file; può anche ricevere l’autorizzazione a creare gruppi. È possibile

creare test di verifica con domande di tipo vero/falso, scelta multipla, ordinamento, risposte

aperte, inserimento in spazio bianco; le domande possono essere importate o realizzate con gli

strumenti che Blackboard mette a disposizione.

URL: <http://www.blackboard.com>.

NOME: Docent

PRODUTTORE: Docent Inc.

TIPOLOGIA: LCMS

DESCRIZIONE: dispone di strumenti di facile utilizzo per la creazione di contenuti altamente

personalizzabili nella struttura e nella modalità di erogazione, con la possibilità di integrare file

audio, video, animazioni, XML; offre la possibilità di sincronizzare slides power point con

elementi audio e video da erogare tramite streaming sul web; assicura l’integrazione delle

funzioni di connettività dei contenuti, controllo della sicurezza, gestione delle sessioni di studio,

fornitura di report.

URL: <http://www.docent.com/products/data6_lcms.html>.

NOME: FirstClass

PRODUTTORE: Centrinity Inc.

TIPOLOGIA: LMS

DESCRIZIONE: software di collaborative groupware che consente di creare un ambiente di

comunicazione basato sostanzialmente sugli strumenti di posta elettronica e chat. Non nasce

espressamente per fini didattici ma per ottimizzare la comunicazione nell’ambito di gruppi di

lavoro. La sua applicazione in ambito didattico è particolarmente adatta per sviluppare attività

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collaborative e cooperative secondo i principi pedagogici del costruttivismo. È possibile fare

convergere nella propria casella di posta elettronica anche messaggi vocali e fax in modo da

moltiplicare le possibilità di accesso ai propri messaggi disponibili oltre che tramite personal

computer e web anche tramite cellulare e telefono fisso.

URL: <http://www.centrinity.com/>.

NOME: Intellinex

PRODUTTORE: Intellinex Inc.

TIPOLOGIA: LCMS

DESCRIZIONE: l’interfaccia utente è disponibile in 7 lingue. I corsi possono essere stampati o in

alternativa è possibile studiare e utilizzare materiali e funzioni dei corsi in modalità offline. I

materiali didattici sono realizzabili integrando grafica, animazioni e suono. A disposizione dei

docenti vi sono una serie di strumenti, di semplice utilizzo anche per i meno esperti, per

realizzare diverse tipologie di verifiche (test del tipo vero/falso, inserimento nello spazio bianco,

domande a risposta multipla), ed è possibile attingere a vari modelli per impostare corsi, lezioni,

pagine web. L’assistenza per la gestione della piattaforma è disponibile attraverso un help

integrato online.

URL: <http://www.intellinex.com/m1/m1f2.asp>.

NOME: LearningSpace

PRODUTTORE: IBM Lotus software

TIPOLOGIA: LMS

DESCRIZIONE: dispone di due interfacce, una per l’accesso ai contenuti da parte degli studenti, e

una per la redazione dei corsi da parte dei docenti. Gli studenti hanno la possibilità di monitorare

i propri progressi, il grado di fruizione dei contenuti e delle verifiche svolte, il livello di

partecipazione alle attività collaborative. I docenti possono dal canto loro avvalersi, per l’attività

di redazione dei contenuti, di strumenti conformi agli standard e particolarmente fessibili nella

gestione di molteplici formati di file.

La collaborazione interattiva avviene attraverso chat, forum di discussione, strumenti di

audio/videoconferenza per sessioni in tempo reale, condivisione e controllo remoto di

applicazioni desktop.

URL: <http://www.lotus.com/products/learnspace.nsf/wdocs/homepage?opendocument>.

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NOME: Saba Content

PRODUTTORE: Saba Software Inc.

TIPOLOGIA: LCMS

DESCRIZIONE: piattaforma che consente di integrare tools Saba, ma che supporta anche altre

applicazioni (come ad esempio Microsoft Outlook); dispone di chat (testuale e vocale),

whiteboard, application sharing, virtual space, group browsing, teleconferencing, e video

conferencing come strumenti di comunicazione sincrona. Gli strumenti asincroni includono e-

mail, gruppi di discussione, e il download di documenti amministrativi da parte dello studente.

Può essere installato in intranet o ospitato sui server Saba.

URL: <http://www.saba.com/english/products/content_management/index.htm>.

NOME: Sinfodia

PRODUTTORE: Cineca

TIPOLOGIA: LCMS

DESCRIZIONE: Sistema INterattivo per la FOrmazione a DIstanzA, è una piattaforma per la

gestione e la fruizione dei contenuti didattici attraverso il web e per la gestione dei percorsi

didattici dei corsisti. Sono previsti due profili utente: docente e studente. La tecnologia utilizzata

permette la separazione tra i contenuti, il modo in cui sono organizzati e presentati, il modo in

cui sono organizzati i percorsi di navigazione, il processo di identificazione dei profili utente; in

questo modo è possibile modificare qualsiasi di questi aspetti senza compromettere gli altri.

URL: <http://www.cineca.it/sis_info/sinfodia.html>.

NOME: ThinQ TrainingServer

PRODUTTORE: ThinQ

TIPOLOGIA: LMS

DESCRIZIONE: si tratta di un software multi-tier web-based che consente agli studenti di

configurare un’interfaccia altamente personalizzata, gestire i propri piani di apprendimento,

svolgere test e verifiche online, seguire classi virtuali e collaborare con i propri “pari”; gli

amministratori possono ottenere il resoconto dell’apprendimento dei corsisti, servirsi di notifiche

tramite e-mail inviate automaticamente ai partecipanti alle attività formative, creare specifici

profili studente, aggiungere al catalogo eventi specifici della classe virtuale (incontri, conferenze

ecc.) e corsi nuovi.

URL: <http://learning.thinq.com/>.

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NOME: TopClass

PRODUTTORE: WBT Systems

TIPOLOGIA: LCMS

DESCRIZIONE: prevede la personalizzazione dell’apprendimento attraverso un sistema di test che

in base al profilo emerso individua le risorse e il percorso di apprendimento adeguati; consente

l’attuazione di forme di apprendimento collaborativo attraverso strumenti sincroni e asincroni di

comunicazione, compreso un sistema di virtual classroom integrato; dispone di training sul web

per le procedure amministrative connesse alla gestione dei corsi; garantisce la riusabilità dei

learning objects.

URL: <http://www.wbtsystems.com/products/topclass/features>.

NOME: WebCT Campus edition

PRODUTTORE: WebCT

TIPOLOGIA: LCMS

DESCRIZIONE: nato da un progetto di ricerca dell’università della British Columbia, dispone degli

strumenti di guida alla progettazione della struttura dei corsi e di realizzazione dei loro elementi

costitutivi (homepage, programma generale, moduli didattici, calendario ecc.); offre la possibilità

di importare learning objects o di crearne in un formato esportabile e quindi riusabile. Offre agli

studenti la possibilità di costruire percorsi di apprendimento personalizzati. Consente ai docenti

di disporre delle più svariate tipologie di compiti e verifiche da realizzare, e ai corsisti di potere

misurare il proprio grado di apprendimento e il livello raggiunto nei modi più efficaci. Mette a

disposizione raffinati strumenti di monitoraggio delle attività.

URL: <http://www.webct.com>.

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3.2. Aspetti tecnologici: gli standard

Perché un progetto e-learning sia funzionale occorre una “garanzia” in termini di interoperabilità,

riusabillità, accessibilità e reperibilità dei learning object. L’esistenza di caratteristiche di questo

tipo è resa possibile dalla definizione di standard comuni che garantiscano all’utente finale, ma

anche ai creatori dei contenuti, la possibilità di scegliere tra una varietà di proposte di programmi

e piattaforme, senza tuttavia rimanere indissolubilmente legati alle scelte fatte.

L’interoperabilità si ha quando un sistema può interagire con un qualsiasi altro sistema presente

sul mercato. La riusabilità è assicurata se è stata preventivata una facile portabilità degli oggetti

digitali in questione. L’accessibilità dovrebbe permettere all’utente l’accesso ai contenuti del

corso in qualsiasi momento e senza vincoli tecnologici. La reperibilità consiste nella capacità del

sistema gestionale o di tenere traccia delle informazioni riguardanti corsisti e contenuti attraverso

archivi che permettano la ricerca e garantiscano la sicurezza dello scambio di lerning object.

Perché tutto ciò sia possibile occorre definire delle specifiche23 e assegnare ai singoli oggetti

delle “etichette” identificative, dei set di metadati insomma, che descrivano l’oggetto sotto

diversi aspetti e siano in grado di richiamarlo all’occorrenza all’interno del sistema.

Diversi consorzi e gruppi di ricerca hanno lavorato e tuttora lavorano per ottenere delle

definizioni di specifiche internazionali di oggetti digitali, riconoscibili come standard:

ARIADNE e PROMETEUS24, DC25, AICC26, IEEE27, IMS28.

Essi si sono concentrati su diversi aspetti, tuttavia non in maniera coordinata. Attualmente si

lavora perché le specifiche più diffuse si raggruppino in un’unica certificazione, lo SCORM

23 In realtà tra standard e specifiche esistono delle differenze che si esplicano sostanzialmente in un diverso

grado di “riconoscimento”. Per cui le specifiche possono diventare dei veri e propri standard attraverso un lungo processo di analisi e accreditamento da parte di consorzi internazionali. Anche all’interno degli standard occorrerebbe distinguere tra gli standard de iure e quelli de facto. Su questi argomenti cfr. Pierluigi Fontanesi, E-learning, cit., p. 18 s.

24 ARIADNE (Alliance of Remote Instructional Authoring and Distribution Network of Europe) e PROMETEUS (PROmoting Multimedia access to Education and Training in European Society) sono due gruppi europei. Il secondo in particolare, che conta più di 400 adesioni, è divenuto un punto di riferimento per gli attori europei coinvolti nel campo dell’educazione. Cfr. < http://www.aramis-research.ch/e/6541.html> per la seconda fase di ARIADNE e < http://www.prometeus.org> per PROMETEUS.

25 DC (Dublin Core), <http://dublincore.org>. 26 AICC (Aviation Industry Cbt Committee), associazione internazionale che riunisce i professionisti che

lavorano nel campo della formazione attraverso le nuove tecnologie. Vd. < http://www.aicc.org>. 27 IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers), <http://www.ieee.org/portal/index.jsp>. 28 IMS (Instructional Management Systems) Global Learning Consortium, <http://www.imsproject.org>.

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(Sharable Content Object Reference Model29), che si propone come insieme di specifiche e

standard per i contenuti, le tecnologie e i servizi per l’e-learning.

29 Il modello è nato nel 1997 su iniziativa del Dipartimento della difesa statunitense, nell’ambito del progetto

ADL (Advanced distributed learning), <http://www.adlnet.org>, per rispondere all’esigenza di pianificare la produzione di corsi di formazione a distanza attraverso la creazione di un unico e immenso archivio di unità formative. Per approfondimenti cfr. Che cos’è l’e-learning, a cura di Valerio Eletti, cit., p. 67 s. Per informazioni sul modello: < http://www.adlnet.org/index.cfm?fuseaction=scormabt>.

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4. I costi dell’e-learning

Per poter realizzare una stima approssimativa dei costi di allestimento e gestione di un corso e-

learning devono essere previste diverse voci di spesa: per il materiale didattico, per il supporto

tecnico e per le risorse umane. Lo studio economico di un progetto di e-learning è comunque

un’attività complessa e occorre tener presente che non è possibile immaginare un’unica realtà di

riferimento e quindi sviluppare un’unica soluzione standard. È però possibile allestire un quadro

di riferimento, all’interno del quale raggruppare le diverse tipologie di costi.

Una relazione su questi aspetti è stata presentata nell’ambito del Consorzio interuniversitario per

le applicazioni di supercalcolo per università e ricerca (CASPUR), in occasione di un incontro

dedicato alla FaD30 e a tale elaborazione faremo riferimento anche in questa sede.

1. Costi “didattici”

Sono i costi per l’elaborazione concettuale dei contenuti. Essi potrebbero essere prodotti

all’interno della stessa società erogatrice (nel caso per esempio di Università, potrebbero essere

gli stessi docenti gli autori dei contenuti) oppure potrebbero essere acquistati da terzi e quindi

commissionati all’esterno (è il caso che si verifica quando società demandano a esperti del

settore l’elaborazione concettuale dei contenuti che desiderano).

2. Costi “tecnici”

In questo caso occorre articolare ulteriormente il capitolo.

• Costi per la trasformazione digitale dei contenuti (le procedure che servono a uniformare

i formati, a renderli compatibili con i protocolli Internet, a strutturare i contenuti, a

realizzare la veste grafica del prodotto). Si tratta di una fase delicata che andrebbe sempre

affidata a esperti del settore. Il fine è quello di ottenere un prodotto gradevole, usabile,

efficace, organizzato.

• Costi per la manutenzione: i contenuti digitali andranno via via aggiornati.

• Costi di hosting: il corso dovrà essere ospitato su uno spazio web. Il costo sarà quindi

quello del noleggio o dell’acquisto dello spazio necessario su un server ed eventualmente

quello per il caricamento in linea dei contenuti. Oppure, nel caso in cui l’azienda abbia

30 Consorzio interuniversitario per le applicazioni di supercalcolo per università e ricerca, La formazione a

distanza: e-learning, Ottobre 2003.

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già un server a disposizione, potrebbe esser prevista la spesa per l’utilizzazione di

memoria e per l’acquisto del software necessario alla gestione.

• Costi per il sistema di gestione: è infatti necessario l’acquisto o il noleggio, in base al

progetto portato avanti, di un CMS, LMS o LCMS.

• Costi hardware e software: sono i costi per le infrastrutture e variano in base alla

tipologia cui appartiene la società erogatrice. Non è detto infatti che tutte le società

abbiano la medesima esigenza di dotarsi di attrezzature hardware e software necessarie

per la distribuzione dei contenuti (i computer e le postazioni multimediali, i programmi

per la visualizzazione, l’abbonamento alla rete).

3. Costi per le risorse umane

Anche qui le voci sono diverse:

• Costi per i tutor

• Costi per il personale addetto all’amministrazione e alla gestione

• Costi per la consulenza tecnica

• Costi per la docenza sincrona

4. Costi generali:

• costi per la promozione dell’attività

• costi per l’eventuale formazione del personale che verrà impiegato durante l’erogazione

del corso

Naturalmente l’incidenza dei diversi costi sull’organizzazione generale può variare molto e

soprattutto può avere un diverso peso il rapporto tra le voci in capitolo in base alla tipologia di

attività prevista. Mentre i costi per le risorse umane si ripropongono nel momento in cui si avvia

una nuova edizione di un corso già sperimentato, le spese didattiche potrebbero non

rappresentare un aspetto ricorsivo. Se infatti i materiali sono stati concepiti in partenza per

rispondere a esigenze FaD, saranno stati strutturati modularmene e creati in formati esportabili,

in maniera tale da poter essere riutilizzati in costruzioni formative diverse. Dei costi tecnici

solamente alcuni dovranno essere rinnovati periodicamente, mentre l’incidenza di alcune voci

varierà in base al numero finale di utenza.

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A questo punto sorge spontanea una domanda: che relazione esiste tra la formazione tradizionale

e l’e-learning in termini di spesa? Conviene, “economicamente” parlando, organizzare un corso

di formazione tradizionale oppure un corso online?

Premesso che la scelta di utilizzare o meno l’e-learning non dovrebbe in linea di principio essere

legata esclusivamente a dimensioni tecnologiche o di costi, ma anche alla natura degli obiettivi

formativi e dei contenuti che occorre trasferire, volendo valutare il rapporto tra un corso di

formazione tradizionale e un corso in modalità e-learning in relazione alle spese da sostenere e ai

risparmi ottenibili, occorre prendere in considerazione il ROI (Return on Investiment), cioè

«l’insieme dei risultati quantitativi e qualitativi ottenibili a fronte dell’investimento per la

progettazione e la realizzazione di un sistema di e-learning. I risultati quantitativi sono misurabili

non in astratto ma a fronte di specifiche valutazioni sulle dimensioni di costo, tempo ecc.,

modificate a fronte dell’utilizzo della soluzione tecnologica. I risultati qualitativi riguardano,

invece, dimensioni qualitative collegabili alla efficacia degli interventi formativi online e

all’impatto sul business (diffusione delle competenze, comportamenti organizzativi ecc.)»31.

Sicuramente nel momento in cui si progetta un investimento innovativo rispetto alla tradizione

consolidata si nutrono due aspettative: un ritorno in termini di gradimento dell’utenza finale e un

conseguente ritorno economico che possa giustificare l’impresa. A priori uno dei criteri di

valutazione dell’opportunità di investimento è l’attesa di minori costi. In questa sede vorremmo

concentrarci sulla valutazione ex ante prendendo come riferimento la pretesa di risparmio dei

costi.

«Si utilizzano i metodi classici di analisi costi/benefici, ponendo la massima attenzione alla

corretta identificazione delle dimensioni/variabili che direttamente e/o indirettamente impattano

sui costi della formazione.

Il processo di valutazione si avvia identificando in modo puntuale tutti quelli che sono i

costi diretti dell’attività di formazione (costi di viaggio, vitto e alloggio risparmiati per i discenti

e i docenti, costi per la realizzazione dei corsi ecc.), i costi cessanti (costi che grazie all’utilizzo

delle tecnologie non è più necessario sostenere) e i costi sorgenti (costi d’investimento e di

gestione legati direttamente all’utilizzo della soluzione tecnologica).

31 Massimo Genova, Il ROI dell’eLearning: modelli e strumenti per valutare l’efficacia di un progetto di

formazione online, <http://217.59.60.52/pdf/ROI.pdf>.

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Nel grafico sono rappresentate le curve relative al costo della formazione tradizionale (curva

rossa) e quella relativa alla formazione on line (curva blu).

La curva della formazione tradizionale ha un andamento lineare in quanto il costo

relativo è direttamente proporzionato al numero di docenti, numero di aule, numero di

discenti ecc. che sono coinvolti nell’intervento formativo.

Per contro la curva di costo relativa alla formazione online ha inizialmente un’inclinazione

maggiore in quanto comprende i costi di avviamento (investimenti in infrastrutture, software,

courseware ecc.), successivamente l’inclinazione (e pertanto il costo medio dell’intervento)

diminuisce in relazione al crescere del numero degli utilizzatori.

Dal Break Even Point (BEP) in poi i costi dell’e-learning diventano più bassi del corrispondente

intervento di formazione tradizionale.

Le curve riportate nel grafico sono ovviamente esemplificative, la loro costruzione avviene a

valle della corretta identificazione delle dimensioni di costo dirette e indirette legate agli

interventi formativi, prendendo in considerazione l’insieme delle variabili citate

precedentemente.

Mediamente il risparmio si aggira intorno al 30-40% dei costi della formazione tradizionale.

Questo dato è da considerarsi solamente indicativo, in quanto dipende dalla combinazione di

diversi fattori tra cui:

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• Numero delle persone da formare

• Diffusione / dispersione geografica

• Numero di corsi per periodo

• Numero di persone che viaggiano

• Livello di turn over

• Difficoltà nella pianificazione di istruttori e/o classi

• Necessità di standardizzazione dei contenuti

• Necessità di aggiornamento rapido

• Contenuti soggetti a rapidi cambiamenti

• Costo medio dei formatori

• Costo medio delle trasferte dei discenti e dei docenti

• Numero di ore di formazione all’anno

• Altri costi diretti

• Ecc.»32.

Se l’investimento iniziale per lo sviluppo di un corso e-learning è più elevato rispetto a quello

previsto per un corso tradizionale in presenza, è stato tuttavia calcolato33 che nell’arco di tre anni

i costi per la progettazione di un corso tradizionale potrebbero superare di oltre sette volte quelli

per un corso e-learning:

32 Massimo Genova, ibidem. 33 Return on investiment and Multimedia Training, 1995, Brandon-Hall.com. Per approfondimenti: Mario Boccalini, Carlo Perich, La struttura dei costi della formazione, <

http://www.sfera.it/pdf/struttura_costi_formazione.pdf>.

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5.1. Il contesto dell’istruzione universitaria

Rielaborando i dati forniti dal Ministero per l’Innovazione e la tecnologia, “Il sole 24 ore”, in

data 21 agosto 2003, ha pubblicato uno studio sull’investimento in e-learning in Italia. Nella

tabella comparativa di seguito proposta è stato preso in considerazione il fatturato per l’anno

2002 e la stima prevista per il 2003 all’interno delle diverse istituzioni, indicando le percentuali

di crescita:

Fatturato 2002

(milioni di euro)

Stima fatturato 2003

(milioni di euro)

Crescita

%

Aziende 77,0 174,8 227,0

Pubblica amministrazione 16,7 46,5 278,4

Università 8,9 21,6 242,7

Scuola 0,4 3,1 775,0

End user 5,4 10,3 190,7

TOTALE 108,4 256,3 236,4

Anche se con maggiore lentezza rispetto al resto dell’Europa e agli Stati Uniti, la formazione a

distanza sta pian piano acquistando credito anche in Italia: lo dimostra l’incremento della spesa

annua in tutti i settori coinvolti in processi formativi, dalle aziende alle università, dalle scuole

alla pubblica amministrazione. Attualmente tuttavia il mercato italiano dell’e-learning

rappresenta solamente il 2% della spesa formativa globale. Una crescita pari addirittura al 91% è

prevista per il biennio 2003-2004, anche in conseguenza dell’approvazione del Decreto

Ministeriale del 17 aprile 200334 che di fatto pone la formazione a distanza sullo stesso piano

della formazione tradizionale.

34 Decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministro per l'Innovazione e le

Tecnologie del 17 aprile 2003: Criteri e procedure di accreditamento dei corsi di studio a distanza delle università, statali e non statali e delle istituzioni universitarie abilitate a rilasciare titoli accademici di cui all’art. 3 del decreto 3 novembre 1999, n. 509. (G.U. n. 98 del 29.4.2003).

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La riforma degli ordinamenti didattici universitari ha già introdotto di per sé cambiamenti

organizzativi e gestionali che hanno avuto una ricaduta sul modo di insegnare e sulle esigenze

dell’apprendere, tali da accentuare l’interesse verso offerte didattiche non tradizionali35.

«In concomitanza con l’introduzione dell’autonomia gestionale degli atenei […] le università

devono preoccuparsi di proteggere il proprio “mercato” e di differenziare i servizi per rivolgersi

a nuovi segmenti d’utenza, le motivazioni che possono fare orientare una struttura universitaria

verso la scelta di attivare strumenti FaD potrebbero essere varie: migliorare l’immagine

dell’ateneo, incrementare l’efficienza, migliorare la qualità dei servizi o ancora ampliarne

l‘offerta in funzione di un allargamento del mercato (coinvolgimento in attività di formazione

universitaria di soggetti che ne sono altrimenti esclusi per motivi logistico-organizzativi)»36.

Gli impulsi della riforma sono stati recepiti e resi attuativi attraverso il progetto Campusone, di

durata triennale (2001-2004), secondo azioni distinte, nell’ambito delle quali rientra l’iniziativa

denominata “e-learning e servizi ICT” (Information and Communication Technology):

«Verranno predisposti strumenti didattici e amministrativi utilizzabili con l’ausilio di tecnologie

informatiche e telematiche»37.

Il sistema formativo universitario per stare al passo con i tempi è chiamato a riformulare la

propria offerta didattica elaborando e adottando modelli di apprendimento e insegnamento che

sfruttino i vantaggi dell’ICT38: «La formazione superiore sta repentinamente cambiando e una

serie di pressioni, incluse quelle verso la globalizzazione del mercato stanno imponendo un

ripensamento dei sistemi, dei metodi, delle tecniche e dei tempi della formazione, modificando le

forme dell’offerta e della domanda. La formazione si sta caratterizzando come ricorsiva,

continua e per tutta la vita, inoltre i suoi confini stanno subendo notevoli variazioni poiché essa

non è più legata ai vincoli dello spazio, del tempo e del luogo. Alla base della nuova, dilagante,

politica abbiamo l’uso della rete per l’erogazione di diverse strategie di formazione l’open

learning, il distance learning, lo studio indipendente, l’autoformazione ecc., mentre al centro

delle attuali riflessioni pedagogiche sulla formazione abbiamo la consapevolezza che esistono un

insieme di strategie e di metodi che servono per progettare e sviluppare materiali per 35 Si veda a tal proposito la legge n. 341 del 19.11.1990 Riforma degli ordinamenti didattici universitari, in

particolare art. 11 (G.U. n. 274 del 23.11.1990). 36 Alberto Colorni e Susanna Sancassani, Esperienze applicative al Politecnico di Milano in NetLearning.

Imparare insieme attraverso la rete, a cura di Davide Biolghini e Marisa Cenarle, Milano, ETAS, 2000, p. 80.

37 Il riferimento si trova nel sito dedicato al progetto Campusone all’indirizzo <http://www.campusone.it/link/?ID=72>.

38 Cfr. Chris Evans e Jing Ping Fan, Lifelong learning through the virtual university, “Campus-wide information systems”, 19 (2002), 4, p. 127-134.

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l’insegnamento ed un sistema integrato di strategie per promuovere l’apprendimento centrato

sullo studente»39.

«La questione pedagogica-didattica posta dall’e-learning – inteso come integrazione sistemica

delle reti (Intranet e Internet) nei processi di insegnamento-apprendimento universitario – è

radicale: vi è un vantaggio e in quali termini definirlo e valutarlo rispetto alle finalità

dell’istruzione universitaria? Il problema, infatti, non è affrontabile solo dal punto di vista

gestionale ed economico con un’analisi costi-benefici derivata dall’investimento forte in

tecnologie e risorse umane specialistiche, ma anche dal punto di vista pedagogico, con una

valutazione dell’effettivo miglioramento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze degli

studenti, che utilizzano materiali e metodologie di studio basati sul web. […] Il valore aggiunto

dell’open distance and flexible learning è dunque rintracciabile soltanto nelle metodologie di

progettazione, di implementazione e di valutazione dell’e-learning, con specifico riferimento a

sei questioni fondamentali:

1. l’architettura e il design dei siti educativi e delle piattaforme tecnologico-comunicative;

2. l’organizzazione reticolare dei contenuti scientifici in moduli integrati di insegnamento-

apprendimento online;

3. la rappresentazione delle conoscenze e la ricerca guidata delle informazioni;

4. le metodologie di comunicazione in rete e l’apprendimento costruttivista e situato in

relazione ai diversi obiettivi formativi;

5. l’autovalutazione e il monitoraggio on line dell’apprendimento con feedback formativi,

registrazioni dei portfolios e valutazione finale;

6. la preparazione degli studenti all’uso delle TIC e dei docenti universitari alle pratiche

della CMC e alla gestione della didattica web-based»40.

Su queste tematiche l’Unione Europea ha da tempo manifestato grande attenzione, e ha

incentivato l’interesse verso lo studio e la sperimentazione di metodologie didattiche innovative

inserendo nell’eEurope action plan, avviato a seguito di quanto deciso nell’incontro di Lisbona a

marzo del 2000, l’e-learning initiative41. Diversi i progetti comunitari a favore della

39 Camilla Tartoni, Verso l’università aperta e flessibile in Innovazione tecnologica e cambiamento

dell’università: verso l’università virtuale, cit., p. 73. 40 Luciano Galliani, Open Distance Learning e qualità dell’istruzione universitaria in L’Università aperta e

virtuale, a cura di Luciano Galliani, Lecce, Pensa Multimedia, 2002, p. 58-59. 41 Il portale dell’e-learning initiative si trova all’URL <http://www.elearningeuropa.info/>; il precedente URL è

<http://europa.eu.int/comm/education/elearning/index.html>.

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sperimentazione di nuovi modelli di apprendimento basati sulle tecnologie informatiche, tra cui

CEVU (Collaborative European Virtual University42), LIVIUS (Learning In a Virtual Integrated

University43), MENU (Model for an European Networked University for e-Learning44)

implicano il diretto coinvolgimento delle istituzioni universitarie.

L’European Association of Distance Teaching Universities (EADTU) ha significativamente

intitolato la sua prossima conferenza annuale “E-Bologna: progressing the European Learning

Space”45 in risposta al processo di costruzione di sinergie avviato da parte delle istituzioni

universitarie europee con la “Dichiarazione di Bologna”46, nella convinzione che gli obiettivi di

cooperazione, innovazione, competitività allora posti riguardo l’istruzione superiore europea

possano oggi essere perseguiti solo attraverso la sperimentazione collaborativa e lo sviluppo

diffuso delle pratiche di e-learning. Nell’ambito della conferenza saranno presentati i primi

risultati del progetto europeo eLearnTN, frutto dello studio condotto dalle open universities

europee su tre specifiche aree di ricerca concernenti il distance learning: pedagogia e

organizzazione, aspetti economici e legali, tecnologie e infrastrutture.

Concentriamoci ora nuovamente sull’Italia per valutare lo stato dell’arte ad oggi, prendendo

come riferimento la realtà universitaria.

L’Osservatorio Anee 2003 sull’e-learning47 mette in rilievo come ben il 72% degli atenei italiani

sia impegnato in iniziative di formazione a distanza online. In realtà di questo 72% solo il «7,6%

è rappresentato da quegli atenei caratterizzati da un’offerta a regime, mentre il restante 64,6% è

costituito dalle vasta ed eterogenea nebulosa di sperimentazioni su piccola scala».

La situazione riguardo l’adozione dell’e-learning nelle università italiane (a.a. 2002-2003) è ben

rappresentata dal grafico messo a punto dall’Osservatorio:

42 A Collaborative European Virtual University, <http://www.cevu.org/Infos/cevu_course001_eng.htm>. 43 LIVIUS: learning in virtual integrated university system, <http://www.uninettuno.it/Livius/livius.htm>. 44 MENU: model for a european networked university for e-learning, <http://www.hsh.no/lu/inf/menu/>. 45 EADTU, E-Bologna : progressing the European Learning Space, Madrid, 6-8 November 2003,

<http://www.eadtu.nl/e-bologna/>. 46 Lo spazio europeo dell’istruzione superiore: dichiarazione congiunta dei Ministri Europei dell’Istruzione

Superiore intervenuti al Convegno di Bologna il 19 Giugno 1999, <http://www.murst.it/convegni/bologna99/dichiarazione/italiano.htm>.

47 Anee, Commissione servizi e contenuti multimediali Assinform, E-learning: stato dell'arte e prospettive di sviluppo: Osservatorio Anee 2003, <http://www.anee.it/ricerche/osservatorio03/default.asp>.

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PAG. 31

7,6

64,6

27,8

«È doveroso precisare che sono stati inclusi nel 72% di cui sopra solo quegli atenei che, risultano

aderenti ad una definizione di formazione online che corrisponde all’e-learning, alla FaD di

seconda generazione o alla didattica web enhanced; quest’ultima modalità di apprendimento

online si configura come quella largamente scelta dal mondo accademico italiano. Si tratta

dell’utilizzo della multimedialità e delle tecnologie di rete per arricchire, innovare, aumentare

l’efficacia e la qualità di un modello didattico comunque basato prevalentemente sulla presenza

fisica in aula (che resta dunque insostituibile soprattutto nella formazione curricolare).

Uno dei fattori che sta contribuendo alla scarsa richiesta di componenti della catena del valore è

da ricercare nell’approccio mediamente utilizzato dagli atenei verso l’e-learning. Di fatto, nella

maggior parte dei casi, si assiste ad iniziative autonome da parte di cattedratici desiderosi di

portare avanti la causa, senza un reale supporto centrale ed istituzionale.

Si tratta per lo più di iniziative a carattere personale che, scontrandosi con la modestia dei budget

a disposizione, faticano a trovare gli spazi – soprattutto economici – per l’adozione di un’offerta

standard disponibile sul mercato.

Ne consegue che circa il 50% delle università che dichiarano di fare e-learning, sviluppano in

realtà supporti informatici che vengono messi a disposizione online.

Di fatto siamo di fronte ad attività di “e-reading” piuttosto che e-learning»48.

Per quel che riguarda gli aspetti più propriamente tecnologici va evidenziato che il 27% delle

università che hanno avviato corsi FaD ha acquistato la tecnologia necessaria. All’interno di tale 48 Anee, Commissione servizi e contenuti multimediali Assinform, E-learning: stato dell'arte e prospettive di

sviluppo: Osservatorio Anee 2003, cit.

nucleo con e-learning a regime

vasta nebulosa di sperimentazioni

non offrono

didattica a

distanza

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cluster è possibile distinguere tra l’acquisto di piattaforme commerciali dai principali vendor e

l’acquisto di piattaforme opensource. La differenza tra i due gruppi è considerevole: il 24%

acquista piattaforme e la domanda è maggiormente orientata sui modelli LearningSpace,

BlackBoard, CentraOne, WebCT. Le Università che rientrano in questo gruppo sono localizzate

principalmente al Nord, oltre Firenze e di grande dimensione (oltre 60.000 iscritti). Il rimanente

3% si serve di piattaforme opensource.

Per quanto attiene ai contenuti, si consideri che solo l’8% degli atenei che hanno intrapreso

attività di e-learning acquistano i materiali didattici. «La domanda è fortemente concentrata

esclusivamente su due classi di discipline. In particolare il 5% dichiara di comprare contenuti di

informatica utente e ECDL perché “obbligati” ad ottemperare le Direttive CRUI e Campusone. Il

restante 3% compra contenuti relativi alle lingue»49.

In ogni caso il recente decreto ministeriale emanato dal MIUR sull’accreditamento dei corsi di

studio a distanza erogati dalle università50 è un chiaro segnale di quanto il modello formativo

dell’e-learning sia avvertito come una realtà con cui confrontarsi anche all’interno del contesto

accademico italiano.

Tuttavia, poiché progettare e gestire un’offerta didattica in modalità non tradizionale è un

impegno che comporta un investimento e richiede competenze specifiche richieste, e infatti

comporta il coinvolgimento di diverse professionalità (progettista, metodologo, esperto dei

contenuti, tutor), è necessario che la messa in atto di interventi di e-learning non venga

demandata all’iniziativa e alla buona volontà di singoli docenti, ma che ciascun ateneo si faccia

carico di garantire l’adeguato supporto tecnico e metodologico, attraverso l’istituzione ad

esempio di un centro di coordinamento delle attività didattiche online e a distanza che favorisca

l’evoluzione di esperienze isolate nell’ambito di singoli insegnamenti in attività consuete inserite

nella programmazione didattica di ciascun corso di laurea.

Sull’esempio delle esperienze maturate in ambito internazionale, l’e-learning, se bene attuata,

può essere una carta vincente per il rilancio del sistema universitario italiano. Il sovraffollamento

49 Anee, ibidem. 50 Decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 17 aprile 2003 Criteri e procedure di

accreditamento dei corsi di studio a distanza delle università, statali e non statali e delle istituzioni universitarie abilitate a rilasciare titoli accademici di cui all’art. 3 del decreto 3 novembre 1999, n. 509.

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degli atenei con le conseguenti difficoltà di comunicazione tra docenti e studenti, l’elevato

numero di iscritti non frequentanti, le alte percentuali di studenti fuori corso o che non

completano l’iter di studio, rischiano di ridurre il nostro sistema universitario a un mero

esamificio. La recente riforma degli ordinamenti didattici dovrebbe sanare queste disfunzioni

grazie anche alla strutturazione in moduli delle attività didattiche e alla valutazione attraverso il

metodo dei crediti formativi. Un modello di corso fruibile online d’altro canto potrebbe

migliorare l’accessibilità dei servizi, la tempestività dell’assistenza didattica, la pianificazione

dell’apprendimento e l’efficienza organizzativa, dal momento che implica «una forte

stimolazione verso una modularizzazione della didattica che mira a trasformare gli attuali

insegnamenti in unità didattico-scientifiche più piccole, incentrate sui contenuti qualificanti, che

rendano i percorsi formativi più flessibili»51.

51 Maria Chiara Pettenati e Dino Giuli, Il sistema università virtuale in Innovazione tecnologica e cambiamento

dell’università, cit., p. 23.

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5.2. Due esperienze FaD nelle università italiane

A titolo di esempio e per ampliare il quadro di riferimento fornendo un panorama completo delle

possibilità FaD, riportiamo ora l’esperienza concreta di due università italiane. Sono due

modalità diverse di organizzare e gestire un corso di laurea in Ingegneria informatica: secondo la

teledidattica, nel primo caso, e interamente online, nel secondo caso.

La Facoltà di ingegneria dell’Università degli studi di Padova52 ha attivato dal 1999 il corso a

distanza in Ingegneria informatica. La laurea di primo livello in tale materia, infatti, viene

erogata sia in forma tradizionale (didattica frontale) nella sede di Padova, senza limitazione di

posti, sia in teledidattica nelle sedi di Padova, Feltre, Rovigo e Treviso (per un massimo di 40

posti per ciascuna delle quattro sedi)53. L’erogazione delle lezioni nelle sedi diverse da Padova

ha luogo in appositi “Centri di Studio”. La modalità di erogazione in teledidattica prevede che, di

norma, il docente trasmetta le lezioni a rotazione dalle quattro sedi, in percentuale maggiore

dalla sede di Padova. In ciascuna delle quattro sedi è presente un tutore qualificato per ciascun

corso, che affianca il docente ufficiale del corso, svolgendo parte delle esercitazioni e fornendo

assistenza diretta agli studenti della propria sede.

L’erogazione in teledidattica si differenzia da quella tradizionale (didattica frontale):

• per l’uso delle tecnologie (canale di collegamento a larga banda delle 4 “classi” che

consente di realizzare una videoconferenza di alta qualità);

• per la limitazione del numero di studenti in ciascuna classe (non più di 40);

• per la disponibilità di un tutore per ciascuna materia (che fornisce assistenza diretta agli

studenti e svolge le esercitazioni).

L’erogazione in teledidattica non si differenzia da quella tradizionale (didattica frontale):

• per il contenuto e le modalità di esame di ciascun insegnamento (i programmi dei corsi

sono gli stessi e le prove di accertamento sono equivalenti);

52 Università degli Studi di Padova, Facoltà di ingegneria, <http://www.ing.unipd.it>. 53 Corso di laurea triennale in Ingegneria informatica <http://www.teledidattica.org>.

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• per gli obiettivi formativi (i livelli di preparazione di base e professionale che si intende

far raggiungere al laureato triennale sono gli stessi).

La sperimentazione nasce in primo luogo per rispondere alle esigenze degli studenti che abitano

fuori Padova e che prima erano costretti a spostarsi per seguire le lezioni o per ricevere

informazioni.

Dal 2000 il Politecnico di Milano, Polo regionale di Como54, con la collaborazione di Somedia

(Gruppo Editoriale L'Espresso) ha attivato il primo corso di laurea interamente online in

Ingegneria informatica55, grazie quindi ad una collaborazione tra ente pubblico e privato. L’idea

alla base del progetto è quella di formare laureati nel settore delle ICT utilizzando gli strumenti

propri delle ICT.

Il percorso di studio è gestito completamente a distanza attraverso il supporto di Internet. Il corso

è perfettamente equivalente a quello tradizionale, con le stesse materie di studio, gli stessi crediti

formativi, gli stessi carichi di lavoro, gli stessi esami e riconoscimenti della laurea “in presenza”

ed è tenuto anch’esso da docenti del Politecnico di Milano. In più, però, il formato didattico

online offre agli studenti la possibilità di:

• specializzarsi nell'ICT (Information Communication Technology), utilizzando per lo

studio strumenti e mezzi dell'ICT stessa;

• personalizzare tempi e modalità di studio senza i vincoli della presenza in aula;

• scegliere un percorso di studi su misura a seconda del carico di lavoro che si è in grado di

sostenere;

• comunicare direttamente via Internet e via mail con tutor e docenti;

• socializzare con facilità ed elevata frequenza con gli altri studenti della classe virtuale di

appartenenza.

Il corso di laurea online si rivolge a tutti coloro che sono in possesso di un diploma di scuola

superiore. In particolare si indirizza a chi desidera organizzare il proprio studio in modo più

flessibile senza i vincoli di orario e le necessità di spostamento imposti dalla frequenza in

campus: studenti fuori sede, persone con esigenze personali o familiari che limitano le possibilità

54 Politecnico di Milano, <http://www.como.polimi.it/didattica/didattica.htm>. 55 Corso di laurea in Ingegneria informatica <http://www.laureaonline.it>.

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di spostamento, persone già inserite nel mondo del lavoro che intendono avviare o riprendere gli

studi universitari.

Allo studente viene proposto di partecipare alle attività di una classe virtuale di circa 20-25

studenti seguita da un docente e da un tutor per ciascuna materia.

Parte delle attività online sono divise per classi (ad esempio le sessioni live), mentre altre sono

estese a tutti, indipendentemente dalla classe virtuale di appartenenza (ad esempio le prove in

itinere). Le principali attività proposte alla classe sono:

1) studio individuale (sviluppato secondo il ritmo suggerito dai docenti) basato su:

• cd-rom che propongono i contenuti di base di ciascun insegnamento in versione

multimediale;

• materiali online:

o SAI (Software di Autointerrogazione);

o esercizi commentati;

o risorse specifiche messe online dai docenti durante il corso (slide,

spiegazioni, appunti);

2) forme di apprendimento collaborativo online, insieme ad altri studenti, tutor e docenti

utilizzando:

• strumenti asincroni (forum, e-mail ecc.);

• strumenti sincroni (sessioni live);

3) prove in itinere online periodiche su ciascuna materia.

Alla fine di ogni semestre lo studente dovrà infine sostenere gli esami in presenza presso la sede

di Como del Politecnico di Milano.

Gran parte dei processi di apprendimento della laurea online si svolgono in rete attraverso

un'intensa interazione con gli altri studenti, i tutor e i docenti. Le attività in rete si sviluppano

secondo le due modalità:

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• attività asincrone: vengono svolte attraverso la posta elettronica, il forum e le bacheche e

non richiedono l’utilizzo simultaneo da parte di docenti e studenti dello stesso strumento.

Permettono agli studenti di sviluppare attività di approfondimento condividendo e

confrontando i propri elaborati con quelli degli altri studenti e di comunicare tra loro e/o

con il corpo docente (tutor e professori), scambiandosi informazioni, spiegazioni,

correzioni, chiarimenti ecc.

• attività sincrone: gli studenti, divisi per classi, si collegano a un orario prestabilito alle

cosiddette sessioni live, un sistema che integra una chat testuale con una lavagna virtuale,

sistemi per la condivisione di file, test in tempo reale ecc. Grazie alle sessioni live gli

studenti possono seguire una spiegazione integrativa, chiarire i punti critici, porre le

domande e avere subito la risposta dialogando simultaneamente con il resto della classe.

All'inizio del corso ogni studente è dotato di:

• un codice identificativo e una password che consentono l'ingresso nella piattaforma

internet dedicata alla laurea;

• uno o più cd-rom per ciascuna materia in cui si trovano i principali contenuti del corso in

forma multimediale.

All’interno della piattaforma lo studente trova, per ciascuna materia, uno spazio dedicato alla sua

classe virtuale. Tale spazio è costituito da:

• un’agenda online dove lo studente riceve notizia delle attività da svolgere nel corso della

settimana: le sezioni del cd-rom da studiare, le attività collaborative online cui

partecipare e le prove in itinere previste;

• un forum per discussioni, richieste di chiarimenti, approfondimenti ecc.;

• una bacheca per gli annunci di tipo organizzativo;

• una buca delle lettere per la consegna degli esercizi e degli elaborati richiesti dal docente;

• risorse didattiche specifiche (esercizi, materiali integrativi ecc.);

• l’ambiente virtuale denominato sessione live che viene attivato in orari e giorni stabiliti

per ciascuna materia: si tratta di un sistema che integra una chat testuale con una lavagna

virtuale, sistemi per la condivisione di file e per “visite guidate” di siti Internet, test in

tempo reale ecc.

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Gli attori del sistema formativo sono i docenti, i tutor e il tutor generale.

Ogni insegnamento della laurea online è seguito da un docente titolare. Si tratta sempre di

docenti del Politecnico di Milano. I docenti sono responsabili di:

• una progettazione didattica mirata alla valorizzazione degli strumenti multimediali e

telematici;

• la realizzazione di materiali didattici innovativi;

• l’ideazione e la gestione di nuove modalità di relazione con gli studenti.

I tutor sono esperti della materia (generalmente ricercatori o anche docenti del Politecnico) che

coordinano, in collaborazione con il docente titolare, una classe virtuale. Si occupano di gestire:

• attività didattiche previste dal corso (progetti, esercitazioni ecc.);

• la maggior parte dei momenti di comunicazione con gli studenti (chiarimenti,

approfondimenti ecc.).

Chi ricopre questo ruolo possiede una serie di competenze che vanno dalla preparazione

contenutistica alla capacità relazionale. Ogni docente infatti ha scelto un “team” di tutor con cui

collaborare in modo da assicurare agli studenti un adeguato supporto di tutoraggio e un ottimo

livello di gestione delle attività didattiche.

Il tutor generale è un docente del Politecnico che con l’ausilio di un gruppo di altre persone da

lui coordinate ha il compito di seguire l’andamento complessivo degli studenti, valutando se vi

sono dei problemi didattici di tipo generale, e di occuparsi delle situazioni specifiche di difficoltà

che gli studenti potrebbero incontrare.

Questo avviene sia attraverso l'analisi di una serie di dati quantitativi (ad esempio, i risultati delle

prove), sia attraverso altri dati di tipo qualitativo (ad esempio, le percezioni dei tutor di materia).

La laurea online prevede due momenti di valutazione:

• le prove in itinere: periodicamente (ogni 3-4 settimane) gli studenti sono sottoposti a una

prova in itinere per ciascuna materia allo scopo di monitorare costantemente

l'apprendimento. Le prove in itinere sono obbligatorie per tutti e determinano

l’ammissione dello studente alla fase finale di verifica in presenza, secondo le regole

stabilite da ciascun docente. La prova può essere costituita da un test a risposte chiuse,

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alcuni esercizi, oppure un elaborato di tipo progettuale. Il materiale relativo alla prova

viene messo online e deve essere “consegnato” entro il termine stabilito dal docente

(generalmente si hanno a disposizione alcuni giorni). L’ammissione all’esame non

comporta il suo sicuro superamento: l’“autenticità” delle prove in itinere dovrà infatti

essere confermata durante l’esame in presenza;

• la fase di verifica finale: è sostenuta in presenza, presso la sede di Como del Politecnico

di Milano. È concentrata in una settimana alla fine di ogni semestre. Per questa occasione

gli studenti sono ospitati in strutture a pagamento a carico dello studente. I criteri adottati

per la valutazione sono equivalenti a quelli adottati per il corso in presenza. A giudizio

del docente l’esito finale potrà tener conto anche delle votazioni conseguite nelle varie

prove in itinere sostenute online nel corso del semestre. Chi è ammesso alla fase finale

ma non supera la verifica ha la possibilità di ripeterla nelle due sessioni successive.

Va infine aggiunto che chi si iscrive alla laurea online diventa automaticamente uno studente del

Politecnico di Milano a tutti gli effetti. Se lo desidera può perciò frequentare l’Ateneo per

partecipare a convegni, seminari ed esposizioni, fruire di tutti i servizi disponibili per gli studenti

dei corsi in presenza (biblioteche e mediateche, aule informatizzate ecc.). In più, gli studenti

della laurea online possono svolgere le principali operazioni amministrative e burocratiche in

rete o comunque “a distanza”. In particolare lo studente della laurea online può:

• svolgere il test di ammissione in sedi diverse da quella del Politecnico di Milano;

• iscriversi alla laurea online direttamente via Internet;

• pagare le tasse via Internet;

• ottenere il riconoscimento degli esami già sostenuti e ritenuti compatibili con il piano di

studi della laurea online;

• scegliere il tipo di piano di studio che vuole intraprendere, iscrivendosi a un numero di

crediti a scelta (30 o 45 o 60);

• ricevere il materiale didattico direttamente a casa;

• comunicare in ogni momento con il corpo docente e ottenere risposte brevi e sicure;

• comunicare in ogni momento con le segreterie del Politecnico e di Somedia per questioni

di tipo burocratico-amministrativo;

• visionare se è stato ammesso agli esami finali.

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Per seguire le attività didattiche della laurea online lo studente necessita di un PC “multimediale”

(lettore cd, schede audio e video, casse) collegato a Internet.

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6.1. Il contesto della formazione e dell’aggiornamento professionale

Per le caratteristiche che lo contraddistinguono l’e-learning si presta a svolgere un ruolo sempre

più importante non solo nell’istruzione universitaria ma anche e forse soprattutto nell’ambito

della formazione e dell’aggiornamento professionale, settore oggetto di sempre maggiore

attenzioni dal momento che il contesto sociale nel quale operiamo impone l’acquisizione di

rinnovate competenze e continua riqualificazione professionale rendendo la formazione un

processo continuo, ricorsivo e per tutta la vita.

«La formazione prende sempre più l’aspetto di una emergenza di interesse generale e sembra

divenire una sorta di bisogno di base e strategico dei sistemi sociali. Sottoposte alla triplice

pressione dell’innovazione, della competizione e della globalizzazione, le società chiedono alla

formazione, in tutti i suoi vari comparti […] uno sforzo di creatività e un “supplemento d’anima”

riformatrice che assicurino al loro sviluppo: risorse umane attrezzate per i cambiamenti sempre

più rapidi; nuova cultura e nuovi valori di coesione e di cittadinanza necessari alla loro

condizione sempre più multiculturale; nuove capacità individuali e sociali di fare sistema tra i

differenti attori della formazione e, più in generale, dello sviluppo. Chiedono, in altre parole, che

protagonisti e agenzie della formazione, al di là delle tentazioni diffuse di autoreferenzialità,

pensino e agiscano sistematicamente e producano skills e sensibilità conseguenti»56.

Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire a monte l’origine delle nuove esigenze

formative, per individuare quali fattori siano riconoscibili dietro la necessità, ormai avvertita

come irrinunciabile, di acquisire sapere in forme nuove.

Nel 1998 il Rapporto Censis dedica un intero capitolo ai processi formativi, soffermandosi in

particolare sugli aspetti qualitativi della domanda di lavoro e sui processi di valorizzazione del

capitale umano. Un dato sicuramente rilevante riguarda la presa di coscienza che per il 58% dei

diplomati e per il 68% dei laureati le aziende prevedono un’ulteriore formazione. Si constata il

fatto che «in Italia molte delle grandi organizzazioni e alcune di quelle di medie e piccole

dimensioni promuovono interventi episodici di formazione in ingresso e di formazione post

experience, soprattutto per i quadri ed i dirigenti.

Sulle motivazioni di ordine sociale che hanno tradizionalmente ispirato l’attività di formazione

professionale svolta da strutture e istituzioni pubbliche, prevalgono in questo caso quelle più

56 Formazione in età di learning society, a cura di Annalisa Pavan e Francesco Russo, Napoli, Edizioni

Scientifiche Italiane, 2001, p. 11.

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direttamente legate allo sviluppo della tecnologia e dell’economia, alla competizione in un

mercato globale, dove la crescita (o la sopravvivenza) di un’impresa dipende dalla sua capacità

di adattamento e di innovazione e richiede un processo continuo di qualificazione delle risorse

umane. Il punto cruciale è, però, che questo tipo di intervento saltuario non è più sufficiente. È

necessaria un’attività formativa continua, rinnovata quotidianamente, on the work, e non

concepita nei limiti dell’istruzione e dell’addestramento professionale né concentrata nella sola

fase di ingresso nel mondo del lavoro»57.

È proprio qui il nocciolo della questione. Se da una parte gli organismi internazionali, i governi e

i rappresentanti del mondo imprenditoriale si dichiarano consapevoli dell’urgenza del problema

formativo e della necessità di una formazione e un aggiornamento che vada oltre l’episodicità,

dall’altra si stagliano i problemi paratici di carattere organizzativo ed economico. Consideriamo,

a titolo d’esempio, le difficoltà oggettive in cui si svolge l’attività formativa nelle aziende

private. Il regime di mercato impone continui e massicci investimenti in formazione, necessari

per un rilancio e per sostenere la concorrenza. A quanto ammontano però i costi? Non tutte le

aziende sono in grado di sostenerli. E questo è un problema che si ripercuote inesorabilmente e

fatalmente sull’occupazione. I contratti di formazione-lavoro, che prevedono sgravi fiscalil e

contributivi per l’assunzione dei giovani, sono stati visti spesso dalle aziende come un’ancora di

salvezza, ma si sono rivelati in molti casi delle vere e proprie trappole per i lavoratori. Non è

infatti poco noto il fenomeno che ha portato delle aziende ad assumere giovani lavoratori con

contratti di formazione-lavoro, per poi sostituirli, alla fine del periodo incentivato dagli sgravi

fiscali e contributivi, con nuova manodopera assunta alle medesime condizioni58. Ora, situazioni

di questo tipo, non migliorano la qualità della formazione svolta dall’impresa, né giovano alla

qualificazione professionale dei lavoratori temporaneamente assunti e che talvolta passano da

un’attività di formazione-lavoro ad un’altra, in un susseguirsi di esperienze formative disparate e

prive di quell’efficacia necessaria che dovrebbe renderle rivendibili sul mercato.

Se esiste un rapporto tanto stretto tra le problematiche della formazione professionale e quelle

della formazione continua, l’ovvia soluzione risiede in un’ideale integrazione tra sistema

formativo e sistema produttivo. Una prospettiva si apre proprio con la FaD, perché essa rende

realizzabile l’integrazione tra lavoro e formazione, permette di conciliare il lavoro e la

57 Enricomaria Corbi, La formazione a distanza di terza generazione: nuove frontiere per l’educazione degli

adulti, Napoli, Liguori editore, 2002, p. 38-39. 58 Dante Bellamio, La formazione aziendale, in L’educazione in età adulta: primo rapporto nazionale, Milano,

Franco Angeli, 1996, p. 207.

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dimensione sociale dell’apprendimento con lo studio individuale. E soprattutto l’e-learning

consente di programmare un sistema di formazione continua, flessibile nel tempo e senza

sostanziali interruzioni negli ordinari ritmi di produzione. Si consideri poi, e non è questo un

fattore da tralasciare, che il computer e la comunicazione tramite Internet sono già diventati

strumenti ordinari di lavoro per un gran numero di lavoratori.

La parola chiave in base alla quale la formazione professionale vede nell’e-learning il proprio

futuro è flessibilità, cioè la capacità dell’e-learning di adeguarsi al mutare dei contenuti, di

proporre modalità diverse di fruizione in base alle personali esigenze di ciascuno, di consentire

tempi di erogazione differenziati.

I vantaggi della FaD per la formazione professionale sono dunque:

• di tipo economico, soprattutto per l’azienda che deve provvedere alla riqualificazione del

proprio personale, risparmiando i costi di una trasferta, evitando l’assenza dal posto di

lavoro dei dipendenti coinvolti in corsi di aggiornamento, sfruttando le economie di scala

che l’acquisto di determinate piattaforme o la sottoscrizione a determinati moduli e corsi

FaD consentono;

• di tipo qualitativo, per le persone coinvolte nel processo formativo a cui la FaD offre la

possibilità di personalizzare l’iter di aggiornamento e valorizzare le esperienze

individuali di ciascuno mediante l’applicazione al proprio contesto lavorativo dei concetti

e delle nozioni apprese; l’e-learning favorisce infatti la dimensione pratica e concreta

della formazione, lo scambio e la condivisione di esperienze.

L’e-learning, inteso come tecnologia e metodologia didattica assieme, bene si attaglia a un

contesto di apprendimento che coinvolge gli adulti: secondo l’andragogia perché un intervento

formativo vada a buon fine è indispensabile che gli adulti siano posti in condizione di essere i

protagonisti del proprio apprendimento, autonomi nella gestione dei tempi e dei modi più

consoni alle proprie esigenze; devono essere fortemente motivati per portare a termine il

percorso di aggiornamento e pertanto è necessario proporgli conoscenze e informazioni orientate

alla soluzione di problemi e direttamente applicabili al proprio ambito lavorativo in modo che

oltre ad interessarli si stimoli in loro il desiderio di migliorare la propria cultura e la propria

posizione lavorativa e sociale.

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Non solo. Gli adulti, coloro che hanno alle spalle anni di attività lavorativa, hanno acquisito con

la pratica delle abilità che potremmo semplicemente definire “esperienza”. La comunicazione di

questa esperienza diventa un fattore altamente motivante, o addirittura irrinunciabile, nei

processi formativi. Nelle classi virtuali i momenti di maggiore aggregazione si hanno nella

condivisione di riflessioni e soluzioni. Per gli adulti «la condivisione del vissuto personale e la

possibilità di sviluppare una situazione di apprendimento non rigidamente eterodiretto, ma

orientato e collaborativo, diventano fattori determinanti di successo»59.

59 Enricomaria Corbi, La formazione a distanza di terza generazione: nuove frontiere per l’educazione degli

adulti, cit., p. 54-55.

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6.2. Un’indagine nel panorama italiano: la pubblica amministrazione Abbiamo affermato che la formazione e l’aggiornamento professionale sono problemi di primo

piano sia nella dimensione lavorativa delle aziende private, sia nel campo delle strutture

pubbliche. Abbiamo riflettuto sui vantaggi che la FaD potrebbe apportare in tali contesti. A

questo punto è interessante capire quale sia nella realtà il rapporto tra l’esigenza formativa del

personale dipendente e l’offerta didattica di corsi di aggiornamento in modalità FaD.

L’Osservatorio Anee 2003 sull’e-learning60 ha preso in esame l’attuale situazione in Italia,

concentrandosi in particolare sulla pubblica amministrazione. Dallo studio emerge una realtà non

ancora matura: il ruolo dell’e-learning nei processi formativi risulta infatti ancora piuttosto

marginale, anche se è possibile notare delle nette differenze nell’ambito di specifiche tipologie di

utenti. È inoltre possibile immaginare un futuro trend di sviluppo sulla base delle richieste di

corsi che abbracciano soprattutto determinati campi tematici.

La relazione dell’Osservatorio si basa sui dati registrati nel corso del 2002: il numero totale dei

partecipanti a corsi e seminari – di tipo tradizionale e di formazione e distanza - è stato di circa

400.000 unità, per un totale di oltre 16.000.000 di ore fruite.

«Il primo dato che emerge è che la formazione è un fenomeno diffuso, che riguarda tutte le

categorie di lavoratori della pubblica amministrazione: con qualche eccezione (come il comparto

Sicurezza, difatti), la suddivisione percentuale dei partecipanti tra dirigenti, funzionari e altre

categorie, rispecchia a grandi linee la distribuzione di queste categorie all’interno delle

amministrazioni.

PARTECIPANTI A CORSI E SEMINARI PER CATEGORIA. ANNO 2002:

Tipologia di Enti Dirigenti Funzionari Altri

PCM e Ministeri 5,1% 7059 33,8% 46785 62,8% 86927

Sicurezza 0,7% 237 93,2% 31585 6,8% 2304

Organi dello Stato 2,8% 98 54,3% 1902 44,4% 1555

Autorità 13,0% 386 59,7% 1774 35,1% 1043

Enti Pubblici 6,4% 1312 84,9% 17403 14,1% 2890

60 Anee, Commissione servizi e contenuti multimediali Assinform, E-learning: stato dell'arte e prospettive di

sviluppo: Osservatorio Anee 2003, <http://www.anee.it/ricerche/osservatorio03/default.asp>.

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Regioni 15,6% 13151 44,0% 37093 40,4% 34058

Province 4,7% 1337 35,4% 10067 57,7% 16408

Comuni 3,0% 2647 31,5% 27793 61,8% 54528

Fonte: VI rapporto sulla formazione nella pubblica amministrazione 2002, SSPA 2003

In questo senso, tuttavia, lo scarso utilizzo delle modalità di fruizione dei corsi attraverso sistemi

che facciano uso di ICT, utilizzo che si aggira mediamente al di sotto del 10% includendo anche

la modalità “laboratorio informatico”, suggerisce la presenza di un forte potenziale di crescita

dei corsi per i dirigenti, che al momento possono trovare complicato abbinare modalità didattiche

di tipo tradizionale con l’espletamento dei loro uffici.

Facendo riferimento al solo e-learning “in senso stretto”, la percentuale di ore fruite dal

personale delle pubbliche amministrazioni non arriva al momento all’1%. Le ICT, in particolare,

delineano scenari ancora in parte inesplorati e costituiscono al tempo stesso strumento e stimolo

per la programmazione e la realizzazione delle attività formative»61.

In base ai dati emersi sono state quindi definite delle prospettive di sviluppo relativamente

all’applicazione dell’e-learning nelle pubbliche amministrazioni.

«Seppur in modo approssimativo, la proiezione offre l’idea di quanto il settore pubblico possa

essere determinante nella promozione dell’e-learning. Delle previsioni effettuate, è interessante

soprattutto rilevare il numero di ore di formazione che potrebbero essere fruite in tale modalità

ed il numero di persone da formare. Nel primo caso si tratterebbe di passare dalle 106 mila ore

del 2002 a quasi 5 milioni nel 2004, per arrivare a quasi 10 milioni di ore nel 2007. Il numero

delle persone così formate oscillerebbe dalle 120 mila del 2004 alle 240 del 2007. Se si conferma

il trend in termini di personalizzazione dei percorsi formativi per ogni PA – e soprattutto per

quelle locali – una buona parte di queste ore dovrebbe essere progettata ad hoc, in linea quindi

con le indicazioni del mercato privato.

Il dato sulla spesa globalmente attribuibile all’e-learning è in realtà del tutto indicativo: esso

vorrebbe dare il senso di quale percentuale delle risorse attuali – rebus sic stantibus - potrebbero

61 Anee, ibidem.

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essere indirizzate sulla formazione a distanza: potenzialmente, si parla di una quota oscillante tra

i 57 e i 115 milioni di euro»62.

62 Anee, ibidem.

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7. FaD e scuola

Un possibile campo di sperimentazione riguarda l’applicazione di metodologie FaD all’ambito

scolastico. La FaD, pur se nata con intenti andragogici per rispondere principalmente alle

esigenze della formazione degli adulti - sia in campo universitario che professionale – potrebbe

infatti essere adoperata proficuamente anche nell’educazione dei più giovani e in particolare

laddove vengono a crearsi situazioni di disagio dovute a problemi di lontananza dalle strutture

scolastiche, vuoi per motivi pratici e logistici (come può accadere per esempio in determinate

realtà montane o dove è possibile soffrire problemi di isolamento), vuoi per motivi legati ai casi

della vita (per esempio l’impossibilità di frequentare la scuola per motivi di salute).

La relazione dell’ Osservatorio Anee 2003 sull’e-learning63 dimostra come sia avviata la

riflessione su problematiche di questo tipo:

«I processi di innovazione didattica e tecnologica stanno da tempo investendo anche il mondo

della scuola in virtù di spinte sia endogene che esogene. Le prime riguardano la riflessione,

maturata da un numero sempre maggiore di insegnanti, sulla necessità di ripensare la didattica e

il parco competenze del personale docente; ciò al fine di non aumentare il gap esistente tra

metodologie ed obiettivi dell’istruzione obbligatoria, da un lato, ed i reali bisogni formativi della

società attuale dall’altro. Le spinte esogene provengono invece dalle direttive europee sulla

“società della conoscenza”, che affermano del pari l’urgenza di aggiornare la cultura

dell’insegnamento sulle conquiste dei “nuovi” modelli di apprendimento e delle “nuove”

tecnologie didattiche - con particolare focus sulla formazione degli insegnanti, chiavi di volta

dell’intero sistema. L’interesse, dunque, non è più solo legato alle problematiche infrastrutturali

e di connettività, quanto piuttosto alla qualità dei prodotti, dei servizi e del contesto pedagogico

d’uso.

Le istituzioni italiane hanno prontamente raccolto le proposte comunitarie. A livello

infrastrutturale è previsto che nel quinquennio 2003-2007 l’ICT riceva significativi investimenti

(dotazione tecnologica, cablaggio delle scuole, connessioni a banda larga) mentre a livello di

processo sono state pianificate iniziative per stimolare un salto culturale presso il corpo docente

e le agenzie educative scolastiche, affinché le nuove tecnologie siano viste non come problema

o, all’opposto, soluzione, ma come nuova opportunità per lo svecchiamento della didattica e la

ridefinizione del ruolo e delle competenze dell’insegnante.

63 Anee, ibidem.

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In particolare la Riforma Moratti prevede, a valle di un investimento di circa 90.000.000 Euro

nel 2002:

• la formazione di migliaia di dipendenti in modalità blended su vari contenuti

• il collegamento delle sezioni pediatriche degli ospedali per permettere agli studenti

ospedalizzati di seguire le lezioni a distanza

• l’adozione di tecnologie e metodologie per permettere agli studenti di partecipare alle

attività scolastiche anche a distanza (ad esempio iniziative rivolte alle comunità montane

e alle isole)».

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8. Biblioteche e FaD

Un aspetto che va preliminarmente affrontato riguarda il rapporto tra servizi bibliotecari ed

esigenze della formazione a distanza, per stabilire quale ruolo la biblioteca possa assumere nella

prospettiva delle attività di programmazione, gestione e supporto di corsi FaD64.

Indipendentemente dalla natura dei corsi, che possono riguardare i più svariati argomenti, è

necessario che lo studente di un corso FaD, esattamente come uno studente “tradizionale”, abbia

a disposizione una documentazione vasta e adatta ad approfondire i temi affrontati durante lo

studio.

Da sempre le biblioteche hanno assolto una funzione di supporto alla didattica, erogando spesso

il materiale previsto in corsi di studi e suggerito dai docenti. La differenza sostanziale, però, tra

uno studente tradizionale e uno studente di corso FaD consiste nel fatto che il secondo è, in

ultima analisi, uno studente “remoto”, potenziale utente remoto della biblioteca.

Una biblioteca capace di fornire supporto alla FaD non può essere immaginata – o meglio, non

può essere immaginata solo - come un luogo fisico, ma deve partecipare della natura e della

organizzazione stessa del corso FaD. Un ambiente virtuale, quindi, in cui il bibliotecario possa

raccogliere, organizzare e mettere a disposizione di docenti e discenti materiale digitale

attraverso la rete, per esempio attraverso la piattaforma di cui il corso e-learning si serve.

Il cambiamento non si basa esclusivamente sulla natura della documentazione offerta – digitale e

non cartacea -, né soltanto sul mezzo tecnico di diffusione – la rete telematica -, ma su una nuova

impostazione del servizio bibliotecario che trasforma attività tradizionali di mediazione e di

assistenza in nuove forme di organizzazione e di reference digitale. Naturalmente nel rispetto di

standard e di norme consolidate nella tradizionale gestione bibliotecaria.

Spazi “virtuali” di questo tipo non sono da immaginare astratti e svincolati necessariamente da

ogni luogo fisico. È la biblioteca stessa, il luogo fisico cui siamo abituati, a dotarsi degli

strumenti necessari per ampliare la gamma dei servizi offerti, per proporli attraverso la rete, e per

seguire con mezzi nuovi l’evoluzione delle necessità didattiche. Ed è importante comprendere

che il bibliotecario è colui che solo può assicurare una qualità di servizi informativi di questo

tipo, forte della sua professionalità che ora può essere riqualificata e può trovare nuova

espressione servendosi di mezzi comunicativi innovativi.

64 Un’interessante riflessione sul rapporto fra biblioteche e FaD è quella di Barbara Fiorentini, Biblioteche e

formazione a distanza, “Biblioteche oggi”, 21 (2003), n. 4, p. 7-20.

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Le fasi attraverso cui dovrebbe concretizzarsi una tale riorganizzazione dei servizi di biblioteca

consistono nella progettazione, nello sviluppo e nella gestione delle raccolte virtuali, sulla base

delle specifiche esigenze formative, e nel coordinamento di servizi informativi-formativi. Così,

da una parte, il docente “virtuale” dovrebbe poter contare sul bibliotecario per la ricerca di

materiale – dalle monografie agli articoli specialistici, dalle tesi ai rapporti o agli atti, dai prodotti

multimediali ai siti internet, dalle banche dati alle bibliografie digitali - per l’acquisizione legale

di tale materiale, la sua trasformazione in formato web-compatibile e nel rispetto delle norme

vigenti in materia di diritti d’autore, per il suo trattamento, la sua catalogazione e la sua

conservazione. Dall’altra, il discente “virtuale” dovrebbe poter contare su una biblioteca

raggiungibile in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, semplicemente attraverso il

collegamento via web, e su un efficace servizio di reference elettronico.

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APPLICAZIONI FAD PER LE BIBLIOTECHE

1. Il dibattito internazionale sulla formazione continua in LIS

Il bibliotecario per il ruolo che è chiamato a svolgere nella società di oggi, dove l’informazione è

considerata un bene primario per lo sviluppo economico e la crescita civile collettiva, sente

particolarmente pressante l’esigenza di aggiornamento continuo e di rinnovamento delle proprie

competenze per adeguarle alle sempre nuove e più sofisticate esigenze informative.

«La necessità di un aggiornamento continuo del personale è da tempo riconosciuta, in particolare

in un periodo di mutamento nel quale le conoscenze tecnologiche si integrano in quelle

professionali, assommandosi a un’evoluzione i cui tempi sono indubbiamente accelerati rispetto

a quelli del passato»65.

Il tema della formazione permanete nelle discipline biblioteconomiche e scienze

dell’informazione è stato affrontato con vivo interesse da parte delle associazioni professionali

che negli ultimi anni sempre più spesso hanno affiancato all’argomento della continued

professional education (CPE) quello della FaD, individuata come approccio didattico

particolarmente adeguato ed efficace per l’aggiornamento professionale; dal momento che la

FaD consente di contestualizzare e personalizzare l’intervento formativo sulla base delle

esperienze lavorative in atto, essa rende concretamente realizzabile «l’opportunità di corsi più

individualizzati che considerino maggiormente le specializzazioni, rispetto a una conoscenza

basilare comune a tutti»66.

Proprio a questo argomento è stata dedicata la IV World Conference on Continuing Professional

Education dell’IFLA, durante la quale si è riflettuto sugli effetti dell’applicazione delle nuove

tecnologie e delle modalità distance learning alla CPE attraverso il resoconto di esperienze

internazionali e individuando le possibili prospettive future67.

65 Carlo Revelli, Una svolta nella formazione professionale? Come cambiano le scuole per bibliotecari,

“Biblioteche oggi”, vol. 19 (2001), n. 6, p. 43. 66 Carlo Revelli, ibidem, p. 37. 67 Delivering lifelong continuing professional education across space and time. The fourth world conference on

continuing professional education for the library and information science professions, edited by Blanche Woolls and Brooke E. Sheldon, München, Saur, 2001.

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Già nel 1998 in occasione della LXIV Conferenza dell’IFLA erano state raccolte e diffuse le

testimonianze di come l’offerta distance learning a livello di Master in LIS fosse in aumento68. Il

tema era stato ripreso l’anno successivo alla LXV Conferenza durante la quale erano state

proposte linee guida per l’istruzione web-based in LIS partendo dai criteri generali posti dal

distance learning e adattandoli ai contenuti e alle esigenze delle discipline biblioteconomiche69.

Nel gennaio 2003 OCLC ha pubblicato i risultati di un’indagine condotta a livello internazionale

sulle propensioni e le prospettive della formazione online dal titolo Library training and

education market needs assessment study. Dallo studio emerge un incoraggiante aumento di

interesse da parte delle istituzioni bibliotecarie per la riqualificazione professionale del personale

attraverso la partecipazione a seminari, workshop, conferenze, in alternativa ai quali sempre più

spesso sono proposti eventi online; il 97% degli intervistati riconosce e sostiene l’importanza di

continuare la formazione e l’istruzione dopo il conseguimento del titolo di studi, nonostante il

90% di essi non debba sottoporsi ad alcuna verifica periodica da parte della propria istituzione

sulle proprie competenze per mantenere la posizione lavorativa (p. 84 e 87 dell’indagine OCLC).

Le biblioteche che programmano di servirsi a breve di forme di aggiornamento web-based sono

principalmente quelle speciali, governative e i consorzi (p. 41). Tra gli elementi che

incoraggiano ad affidare il proprio aggiornamento professionale a metodologie e modalità di tipo

distance learning ci sono i vantaggi di evitare luoghi scomodi da raggiungere, la possibilità di

seguire i corsi in tempi adeguati alle proprie esigenze lavorative, i costi non troppo onerosi

rispetto a quelli di eventi tradizionalmente offerti.

L’86% di quanti hanno avuto esperienze di web-based training ne hanno riscontrato gli effetti

positivi sul proprio lavoro e quindi la ritengono una modalità di aggiornamento conveniente in

termini di costi/efficacia (p. 27).

I timori maggiori di quanti al momento non programmano di servirsi forme di web-based

training sono di non essere in grado di seguire corsi o moduli online, di non conoscere l’offerta

disponibile, di non essere capaci di porre domande e ricevere risposte in tempo reale (p.75).

68 Brooke E. Sheldon, Distance education in Library and Information science studies: administrative issues and

implications from a pilot study on power and status among recent graduates, 64th IFLA General Conference, August 16-21 1998, <http://www.ifla.org/IV/ifla64/149-136e.htm>.

69 Tess Tobin e Martin Kesselman, Evaluation of web-based library instruction programs, 65th IFLA Council and General Conference, Bangkok, August 20-28, 1999, <http://www.ifla.org/IV/ifla65/papers/102-163e.htm>.

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In linea con queste tendenze emerse le associazioni professionali sempre più frequentemente

affiancano ai corsi, seminari e workshop tradizionalmente erogati anche eventi online; ne sono

un esempio i seminari resi disponibili dall’ALA tramite la piattaforma WebCT, il programma

“open learning” dell’ASLIB70, la sezione e-learning dell’ACRL71.

La FaD è stata indicata anche dall’Unione Europea come via da perseguire per rendere più

efficaci le proposte e gli interventi di CPE; vale la pena citare a tal proposito alcuni dei progetti

di sperimentazione delle applicazioni FaD alla formazione continua dei professionisti

dell’informazione condotti sotto l’egida dell’UE:

NetLinks promosso dal Joint Information Systems Committee of the Higher Education Founding

Council of England ha visto la Gran Bretagna impegnata nel creare una struttura di base per

l’erogazione di istruzione secondaria in modalità FaD in cui il bibliotecario ha svolto un ruolo

strategico nel raggiungimento dell’obiettivo di consentire agli studenti accessibilità

dell’informazione e autonomia nell’istruzione; pertanto è stato previsto l’aggiornamento di 36

bibliotecari universitari impegnati per 17 settimane, da settembre 1997 a febbraio 1998, in

attività di formazione continua a distanza72.

MURIEL, MUltimedia education system for librarians introducing Remote Interactive processing

of ELectronic documents, ha coinvolto sei istituzioni europee, tra cui l’ISRDS del CNR di

Roma, con l’obiettivo di sperimentare un sistema di formazione multimediale e interattivo per

bibliotecari basato sulle reti telematiche. Il prototipo realizzato e i materiali didattici prodotti

sono stati testati e utilizzati per un semestre presso le biblioteche e le università aderenti al

progetto, conclusosi nel 199773.

Telematics for Teacher Trainig (T3) è stato condotto da un consorzio di sette istituzioni

accademiche e un partener commerciale per incoraggiare e favorire l’uso delle nuove tecnologie

da parte degli insegnanti; è rientrato tra gli obiettivi del progetto anche un corso di

aggiornamento online per bibliotecari per fornire loro le competenze adeguate a gestire l’uso

70 ASLIB, ASLIB training open learning, <http://www.aslib.co.uk/training/open_learn.html>. 71 ACRL, E-learning, ©2003, <http://www.ala.org/Content/NavigationMenu/ACRL/Professional_Tools2/e-

Learning.htm>. 72 Philippa Levy, An exemple of Internet-based continuing professional development: perspectives on courses

design and participation, “Education for information”, vol. 17 (1999), n. 1, p. 45-58, <http://www.ukoln.ac.uk/services/elib/projects/netlinks/>.

73 Jens Koblin, MURIEL: Multimedia Education System for Librarians Introducing Remote Interactive Processing of Electronic Documents, “Exploit Interactive”, issue 2, 20 July 1999, <http://www.exploit-lib.org/issue2/muriel/>.

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della telematica nel proprio lavoro. Il corso si è svolto nel 1998 ed è stato accreditato come parte

del programma di CPE dell’Università di Exeter74.

DEDICATE, Distance EDucation Information Courses with Access Through nEtworks, ha inteso

sviluppare corsi in information literacy secondo modalità distance learning rivolti principalmente

ai bibliotecari dei paesi dell’est europeo. Le attività formative iniziate a maggio 1998 e

continuate per 16 mesi si sono avvalse di un software di conferencing e di un programma di

distance education con moduli didattici su specifiche aree disciplinari75.

Proponiamo di seguito una rassegna dell’offerta formativa FaD in ambito biblioteconomico.

L’indagine prende come riferimento la situazione attuale negli Stati Uniti d’America e in alcuni

paesi dell’Unione Europea: Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia.

74 Telematics for teacher training: courses for librarians, last modified 23/02/98,

<http://www.ex.ac.uk/~jpye/lib1.htm>; ©1998 <http://telematics.ex.ac.uk/T3/>. 75 Dedicate, ©1997-1999, <http://educate.lib.chalmers.se/DEDICATE/dedindex.html>.

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2. Stati Uniti: i corsi universitari a distanza

L’elevato numero di corsi a distanza in library and information sicence (LIS) che da anni le

università americane erogano conferma l’esperienza ormai consolidata delle pratiche di FaD

negli Stati Uniti.

Già nel 1903 l’American Library Association Committee on Library Training aveva caldeggiato

la possibilità di erogare corsi per corrispondenza.

Nei primi anni settanta presso la School of Library and Information Science dell’Indiana

University si implementava la televisione come mezzo didattico.

L’uso della videoconferenza per la formazione continua in LIS risale al 7 febbraio 1978, in

occasione dell’ALA satellite teleconference on copyrigth.

Nell’82 è stata la volta dei corsi in videocassetta proposti dall’University of South Carolina. Nel

1990 è stato istituito il LISDEC (Library and Information Science Distance Education

Consortium), organizzazione che si è posta l’obiettivo primario di progettare corsi in LIS che

potessero essere utilizzati per la formazione continua da parte di scuole e associazioni

professionali76.

Tra le numerose università americane che conducono l’attività didattica secondo metodologie a

distanza si è scelto in questa sede di presentare quelle che offrono corsi accreditati dall’ALA.

Le fonti di informazione di cui ci si è serviti per selezionare i corsi sono state:

ALA accredited LIS programs that provide distance education opportunities, a cura

dell’American Library Association77; Distance learning for librarians via the Internet, a cura di

LibraryHQ.com78; Medical Library Education Section of the Medical Library Association:

Distance learning page, a cura di James Andrews79; Usenews.com80.

Di seguito si propongono le schede informative di ciascun corso.

76 Daniel D. Barron, Distance education in North American Library and Information Science Education:

application of technology and committment, “Journal of the American Society for Information Science”, 47 (1996), 11, p. 805-809.

77 ALA, Accredited institutions, ©2003, <http://staging.ala.org/Template.cfm?Section=lisdir&Template=/ContentManagement/ContentDisplay.cfm&ContentID=24819>.

78 Distance learning for librarians via the Internet, ©2003, <http://www.libraryhq.com/distance.html>. 79 Medical Library Association, Medical library education section: distance learning page, updated 17/04/03,

<http://www.mles.mlanet.org/distance.html>. 80 USNews.com, Find e-learning courses and degrees, ©2003,

<http://www.usnews.com/usnews/edu/elearning/tools/elsearch.htm>.

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ABSIDE LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA

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TITOLO CORSO: Information resources and library science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of information resources and library science, University of

Arizona.

CONTENUTI: Introduction to microcomputers, Social construct of information, Knowledge

structures, Foundations of library and information science, Research methods, Ethics for

information professionals, Information resources evaluation, Knowledge and society, Information

resource development, Government information: policy and resources, Human factors in

information systems, School library organisation and administration, Economics of information,

Information seeking behaviours, Issues in information resources, Scholarly communication,

Planning and evaluation of information centres, Expert systems in information resources, Decision

making for information professionals, Information theory and transfer, Social epistemology and

information science, Advanced information resources, Health and medical informatics, Theory of

classification, Children’s and Youth services and literature, Current research trends, Current

resources in school libraries.

A ciascuno di questi moduli sono attribuiti 3 crediti; per conseguire il titolo di studi occorre

completare 36 crediti tra cui eventualmente si può fare rientrare la tesi (6 crediti).

TEMPI DI SVOLGIMENTO: entro 6 anni dalla data di immatricolazione.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: i materiali didattici sono distribuiti tramite internet ed è possibile

utilizzare una combinazione di strumenti inclusi il Web, e-mail, chat, banche dati elettroniche,

instructional software (WebCT).

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.sir.arizona.edu/distance/index.html>.

TITOLO CORSO: Library Science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: Department of library and information studies, School of informatics,

State University of New York, University of Buffalo.

CONTENUTI: Introduction to library and information studies, Information storage and retrieval,

Reference sources and services, Organisation and control of recorded information, Management of

library and information agencies sono i corsi obbligatori; Information design, Information

architecture and management, Environmental information sources, Legal information sources,

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Records management, Indexing and surrogation, Information sources, Digital libraries, sono alcuni

dei 36 corsi opzionali proposti.

Per conseguire il titolo di studio occorre completare 36 crediti.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance learning tramite internet classes, interactive video,

independent study.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.informatics.buffalo.edu/programs/mls/courses/distancepage.asp>.

TITOLO CORSO: Library science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: Department of library science, Clarion University of Pennsylvania.

CONTENUTI: Information sources and services, Developing library collections, Cataloguing and

classification, Introduction to the information professions, Introduction to research in library

science sono i 5 moduli di base; va scelto un corso tra quelli che riguardano il management

(Management of academic libraries, Management of public libraries, Management of school library

media centres, Management of special libraries and information centres, Management of technical

services and access services); completano il corso 6 moduli a scelta tra quelli opzionali.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: entro 6 anni dall’immatricolazione.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: interactive television (ITV), Web-based delivery; alcuni corsi possono

richiedere brevi incontri residenziali.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.clarion.edu/libsci/>.

TITOLO CORSO: Library and information science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: College of information science & technology, Drexel University.

CONTENUTI: è possibile scegliere tra due specializzazioni, Management of digital information, con

corsi su database management, content representation, distributed computing; Information/Library

services, con corsi sulla gestione e sviluppo delle raccolte, catalogazione, classificazione. I moduli

obbligatori comuni a entrambe le specializzazioni sono Introduction to information systems

analysis, Information resources and services, Action research, Professional and social aspects of

information services, Managing information organisations, Database management, Content

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representation, Internet information resource design. I corsi richiesti per la prima specializzazione

sono, Human-computer interaction, Distributed computing and networking. I corsi richiesti per la

seconda specializzazione sono Cataloging and classification, Collection development. I moduli

opzionali possono essere scelti tra tre diverse aree tematiche: Competitive intelligence, Web

content management, Library systems and services.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: e-learning. Sul sito dell’università è disponibile una demo che illustra

la struttura dei corsi online, le caratteristiche della piattaforma utilizzata, gli strumenti e i servizi

che offre.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.drexel.com/Fields_of_Study/information_sciences/MDI/index.shtml>;

<http://www.cis.drexel.edu/grad/mslis_online/>.

TITOLO CORSO: Library science

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of library and information management, Emporia State

University, Kansas.

CONTENUTI: Foundation of information transfer, Theoretical foundations of services: diagnosis and

customization, Information transfer and knowledge society, Theory of organization of information,

Organization theories for administering information agencies, Global information infrastructure,

Foundations of information management sono i moduli obbligatori; Research and inquiry in library

and information science, Assesing information needs and evaluating information services, Online

information retrieval, Basic print and electronic information sources, Managing law libraries and

other legal information agencies, Information brokering, Collection development, Database design

and solutions for libraries and information organizations sono alcuni dei moduli opzionali.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: entro 6 anni dalla data di immatricolazione.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: dal 1987 distance education, basata principalmente su classi

residenziali decentrate; a questa metodologia si associa anche la videoconferenza e la

comunicazione via internet.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://slim.emporia.edu/programs/distance.htm>.

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ABSIDE LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA

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TITOLO CORSO: Information studies.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of information studies, Florida State University.

CONTENUTI: Information architecture, Information needs of youth, Information policy and

management, Information technology management, Knowledge management sono le 5 aree

tematiche - nell’ambito delle quali di anno in anno variano i corsi proposti - tra cui potere scegliere

il proprio iter di studi.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: entro 7 anni dalla data di immatricolazione.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance education attraverso corsi online.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.lis.fsu.edu/Prospects/Grads/ssd7_Mast_degree_desc.cfm>;

<http://www.lis.fsu.edu/Prospects/Grads/ssd103_masters_concent.cfm#Requirements>.

TITOLO CORSO: Library and information science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: University of Hawaii.

CONTENUTI: sono richiesti 42 crediti; i moduli obbligatori sono Introduction to reference ad

information services, Basic cataloging and classification, Introduction to library and information

science; uno a scelta tra Management of library and information centers e Administration of school

library media centers. Tra i moduli opzionali si segnalano History of books and libraries,

Collection development, Government documents, Conservation of library materials, Abstracting

and indexing for information services, Database design and creation, Expert systems for library and

information environment.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: tre semestri e due estati; il corso di studi va completato entro 5 anni.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance education (Hawaii Interactive Television System - HITS).

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www2.hawaii.edu/slis/programs/masters.html>.

TITOLO CORSO: Master of science degree.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: Graduate school of library and information science, University of Illinois

at Urbana-Champain.

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ABSIDE LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA

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CONTENUTI: dei 10 moduli previsti Libraries, information and society, Information organisation and

access sono propedeutici ed obbligatori; gli altri 7 moduli possono essere scelti nell’ambito

dell’offerta formativa in library and information science proposta dall’università.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: due semestri e un’estate è il tempo stimato, ma il periodo massimo entro

cui completare il corso di studi è di 5 anni dalla data di iscrizione.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: modalità mista (parte in presenza e parte a distanza), associabile al

termine italiano FaD.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://alexia.lis.uiuc.edu/gslis/degrees/leep.html>.

TITOLO CORSO: Library and information science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of library and information science, University of Iowa.

CONTENUTI: i corsi del primo anno sono Foundations of LIS (obbligatorio e residenziale), Strategic

management (obbligatorio), Personnel management, resources for children, Research methods

(obbligatorio), Information policy, Program evaluation (residenziale). Al secondo anno sono

previsti Reference and information services (residenziale), Design of automated systems

(obbligatorio), Online information systems, Organisation of information resources (obbligatorio),

Public libraries. Il terzo anno prevede Use education: multimedia (residenziale), Collection

development, Resources for adults, Web search engines, Information literacy, Facilities.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 3 anni.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: interactive video e audio communication associati a brevi incontri

residenziali estivi.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.uiowa.edu/~libsci/distanceed.html>.

TITOLO CORSO: Library and information science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of library and information science, Kent State University,

Ohio.

CONTENUTI: i corsi obbligatori previsti per il primo anno sono Foundations, Access to

information, Organization of information, Research for decision making; al secondo anno sono

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ABSIDE LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA

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previsti Information sources and services, Organization of library materials, Library

management, Selection and acquisition; l’ultimo anno può essere destinato alla specializzazione

in School library media specialist attraverso i moduli Organization, administration and utilization

of the educational media center, Basic cataloging, Library materials and services for young

adults, Library materials and services for school age children, Information sources and services

for youth. Chi non volesse specializzarsi in questo settore può in alternativa svolgere attività

pratiche e ricerche individuali per completare l’ultimo anno di studi.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: da 2 a 3 anni.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: interactive video, web-based classes.

ACCREDITAMENTO: ALA

URL: <http://www.slis.kent.edu/programs/distance.php3>.

TITOLO CORSO: Library science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of library and information science, Kentucky University.

CONTENUTI: Information in society, Information sources and services, Information storage and

retrieval, Management in library and information science sono i corsi obbligatori insieme a uno

di carattere tecnologico (da scegliere tra Microcomputers in libraries and information centers,

Information technology, Internet technologies and information services, Information systems

design. È previsto un esame finale scritto. Tra i moduli opzionali da poter scegliere per

completare il piano di studi si segnalano Library and book history, Children’s literature and

related materials, Research methods in library and information science, Creative library

programs for children, Online information systems and service, Law librarianship, Public

libraries, Academic libraries. Il programma di studi richiede 36 crediti, 12 dei quali si

conseguono attraverso i moduli obbligatori, mentre i restanti crediti attraverso i moduli

opzionali.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: videoconferenza.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.uky.edu/CommInfoStudies/SLIS/bulletin.htm#mp>.

TITOLO CORSO: Library information technology.

TITOLO RILASCIATO: Undergraduate credit courses.

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ABSIDE LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA

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ISTITUZIONE EROGATRICE: Lexington Community College (unità accademica dell’University of

Kentucky).

CONTENUTI: LIT 115 Introduction to reference services; LIT124 Library administration; LIT 132

Library technical services; LIT 231 Web publishing for public libraries; LIT 243 Library services for

children; LIT 245 Library services for young adults; LIT 247 Library services for adults; LIT 280

genealogy services; LIT 299 History of libraries sono i moduli didattici che fanno parte del

programma di studi del Certificate in Library and Information Technology; sono stati predisposti

anche per soddisfare le esigenze di aggiornamento professionale di quanti sono già impiegati presso

le biblioteche, che possono scegliere di seguire uno o più moduli in base ai propri obiettivi e ai

crediti che intendono acquisire.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: web-based distance courses.

ACCREDITAMENTO: Southern Association of Schools and Colleges.

URL: <http://www.uky.edu/LCC/LB/LIT/>;

<http://www.uky.edu/LCC/DL/courses.html>.

TITOLO CORSO: Library and information science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of library and information science, Louisiana State University.

CONTENUTI: Information services, Principles of management for librarians and information

specialists, Foundations of library and information science, Information technologies, Information

needs analysis, Bibliographic organisation and resource development, Evaluation of information

systems, Issues in library and information science, Electronic description of archival materials,

principles of record management, Abstracting and indexing sono i moduli richiesti.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: interactive video e corsi online.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://slis.lsu.edu/programs.shtml#de>.

TITOLO CORSO: Library and information studies.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: Department of library and information studies, School of education,

University of North Carolina at Greensboro.

CONTENUTI: Foundations of library and information studies, Collection management, Information

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sources and services, Organizing library collections, Library administration and management sono i

moduli obbligatori; Introduction to archival management, School administrative applications of

microcomputers, Humanities information sources, Science and technology information sources,

Business information sources and services, Indexing and abstracting, Computer-related

technologies for library management sono alcuni dei moduli opzionali tra cui potere scegliere, che

comunque variano di semestre in semestre. Sono previste tre specializzazioni: School library media

specialist, Instructional technology specialist, School media supervisor.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: videolezioni e uso della piattaforma Blackboard solo per alcuni corsi,

non consente dunque lo svolgimento dell’intero iter di studio a distanza.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://lis.uncg.edu/programs/index.html>.

TITOLO CORSO: Library science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of library and information sciences, University of North Carolina

Central University.

CONTENUTI: Foundations of librarianship and information services, Conceptual knowledge

processing, Resources and services for education programs, Communication science, Management

and systems, Seminar in educational leadership, Organization of information resources, Information

technologies in educational organizations sono i moduli obbligatori; i moduli opzionali vanno scelti

in base all’indirizzo di specializzazione scelto: School media coordinator, Academic librarian,

Public librarian, Special librarian.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: online learning tramite Blackboard.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.nccuslis.org/distancelearning/index.htm>.

TITOLO CORSO: Library science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of library and information sciences, University of North Texas

University.

CONTENUTI: Introduction to Information Professions, Introduction to Information Organization,

Introduction to Information and Access and Retrieval sono i moduli di base.

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MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance learning tramite WebCT e 9 giorni di frequenza obbligatoria

presso una delle sedi distaccate dell’università.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.unt.edu/slis/distance/index.htm>.

TITOLO CORSO: Library and information studies.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of library and information studies, University of Oklahoma

CONTENUTI: Information systems and networks for libraries, archives and museums, Information

sources and services, Theory of library administration, Foundations of information studies,

Organization of information, Selection of print and non-print materials for children, young adults

and adults, Elements of research. A conclusione del ciclo di studi si può scegliere di presentare e

discutere la tesi oppure di sostenere un esame complessivo scritto.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: un anno è il tempo previsto, 5 anni accademici è il tempo massimo

consentito.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: interactive video e web based instruction.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.ou.edu/cas/slis/>.

TITOLO CORSO: Library and information studies.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: Department of library and information science, School of information

sciences, University of Pittsburg.

CONTENUTI: il programma, denominato FastTrack prevede come moduli propedeutici obbligatori

Understanding information e Introduction to information technology; i tre ambiti di

specializzazione possibili sono quello medico (Organizing information, Retrieving information,

Managing change in library and information environments, Health consumer resources and

services, GHP course in epidemology, Health sciences information sources and services,

Applications in medical informatics, Social sciences resources and services, Reference resources

and services, Field experience), scolastico (Organizing information, Retrieving information,

Resources for children, Resources and services for young adults, Curriculum resources and

services in the school library media center, Multicultural sources and services, Advanced topics in

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information storage and retrieval, School library media center management, Practicum in school

library media programs, Foundations of special education) e pubblico/accademico (Organizing

information, Retrieving information, Reference resources and services, Government Information

Resources and Services, Social Sciences Resources and Services, Advanced Topics in Information

Storage and Retrieval, Managing change in library and information environments, Public Library

Management, Marketing and Public Relations for Libraries, Ricerca individuale o esperienza sul

campo), ciascuno dei quali offre un curriculum strutturato in 36 crediti.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: due anni.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: uso di Blackboard come piattaforma per la didattica asincrona e per

le sessioni interattive sincrone, materiali didattici disponibili prevalentemente su CD-ROM,

incontri residenziali obbligatori.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://fasttrack.sis.pitt.edu/>.

TITOLO CORSO: Library and information studies.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: Graduate school of library and information studies, University of

Rhode Island.

CONTENUTI: Management of library and information services, Collection development,

Reference and information services, Organization of information, Introduction to information

science and technology, Research and evaluation in library and information services sono i

moduli obbligatori.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: entro 4 anni.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance learning tramite WebCT.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.uri.edu/artsci/lsc/courses.html>.

TITOLO CORSO: Library and information science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of library and information science, San Jose State University.

CONTENUTI: per completare il master occorrono in tutto 42 crediti, 15 dei quali si conseguono

attraverso i tre moduli di base obbligatori (Information and society, Information retrieval,

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Information organizations and management); per i restanti crediti è possibile scegliere tra

numerosi moduli opzionali, alcuni dei quali sono Reference and information services, Resources

and information services in professions and disciplines, Government information sources,

Advanced information resources and services, Issues in academic libraries, Issues in special

libraries and information centres, Issues in public libraries, School library media centres,

Information technology tools and applications, Automated library systems, Database

management,

Interpersonal communication skills for librarians, Collection management, Interface design for

information services, Online searching.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: teleconferenza e web based classes tramite Blackboard.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://slisweb.sjsu.edu/slis/disted.htm>.

TITOLO CORSO: Library and information science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: Graduate school of information and library science, The College of

Saint Catherine in collaborazione con la Graduate school of library science, Dominican University.

CONTENUTI: Introduction to library and information science, Organization of knowledge,

Reference and online services, Management of libraries and information centres (o in alternativa

Management of School Library Media Programs) sono i moduli obbligatori.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: entro 5 anni accademici.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: interactive video.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://minerva.stkate.edu/offices/academic/mlis.nsf/pages/homepage>;

<http://www.dom.edu/gslis/programs.asp?program_id=74&schnav_id=2042&tschnav_id=1010>.

TITOLO CORSO: Library and information science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: College of library and information science, University of South

Carolina.

CONTENUTI: Introduction to library, Information and media professions, Introduction to the

organization of information and materials, Introduction to information sources and services,

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Introduction to the management of libraries, media centres, and information agencies,

Introduction to research in library and information science, Introduction to information

technologies sono i corsi obbligatori; i moduli opzionali riguardano le seguenti aree tematiche:

Development of libraries, printing and publishing, Library and information organizations,

Technical services, Information services and sources, Services to special groups, Administration

and planning of libraries, Information science.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: trasmissioni satellitari interattive, discussioni online, incontri

residenziali di una giornata al sabato.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.libsci.sc.edu/program/intro.htm>.

TITOLO CORSO: Library science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of communications, information and library science, Southern

Connecticut State University.

CONTENUTI: Introduction to Information Science and Technology, Foundations of Librarianship,

Reference and Information Resources and Services, Information Analysis and Organization,

Evaluation and Research sono corsi obbligatori.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance education tramite WebCT.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://so-

mako.sysoff.ctstateu.edu/onlinecsu/ocsu.nsf/all/Degree+Options?OpenDocument>.

TITOLO CORSO: Library and information science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of library and information science, University of South Florida.

CONTENUTI: Foundations of library and information science, Research methods in library and

information science, Introduction to library administration, Collection development and

maintenance, Basic information sources and services, Organization of knowledge (oppure

Technical services in libraries) sono i moduli obbligatori che insieme corrispondono a 18 crediti. I

restanti 21 crediti possono essere conseguiti scegliendo tra i moduli opzionali proposti.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance education attraverso il portale MyUSF, realizzato tramite

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ABSIDE LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA

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Blackboard.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.cas.usf.edu/lis/distance/index.html>.

TITOLO CORSO: Library and information science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of library and information science, University of Southern

Mississippi.

CONTENUTI: Introduction to reference resources and services, Cataloguing and classification,

Development of library collections, Library management, The library in american society,

Introduction to information science, Research methods in library and information science,

corrispondono a 21 crediti e costituiscono i moduli obbligatori; i restanti 15 crediti che servono a

completare il ciclo di studi riguardano i moduli opzionali che spaziano dalla letteratura per

bambini, ai microcomputers, all’amministrazione degli archivi.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: entro 6 anni.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: corsi online tramite Blackboard; interactive video network;

modalità ibrida che prevede cioè brevi incontri residenziali.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www-dept.usm.edu/~slis/SLISonline.htm>.

TITOLO CORSO: Information management.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of information studies, Syracuse University.

CONTENUTI: Information and information environments, Introduction to information management:

concepts, contexts, and career options, Management principles for information professionals,

Survey of telecommunications and information policy, Management approaches and strategies

track, Technological infrastructure track, User information needs track sono i moduli obbligatori; i

moduli opzionali riguardano le aree tematiche di Management approaches and strategies,

Technological infrastructure, User information needs.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: da due a tre anni per completare 42 crediti; 7 anni costituiscono il tempo

massimo entro cui completare gli studi.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: brevi incontri residenziali (di solito a inizio corso) e attività via

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internet secondo modalità asincrone; la piattaforma utilizzata è WebCT.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.istweb.syr.edu/academics/distance/index.asp>.

TITOLO CORSO: Library and information science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of information studies, Syracuse University.

CONTENUTI: Information and information environments, Introduction to the library and information

profession, Information resources: users and services, Information resources: creation, selection and

acquisition, Information resources: organisation and access, Management principles for information

professionals, Survey of telecommunications and information policy sono i moduli obbligatori; è

prevista una intership o esperienza educativa collaborativa; i moduli opzionali sono numerosi e

possono essere scelti fra tre aree diverse: Services and resources; Organisation, retrieval, access;

Information systems design, Implementation and management.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: da due a tre anni per completare 36 crediti; 7 anni costituiscono il tempo

massimo entro cui completare gli studi.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: brevi incontri residenziali (di solito a inizio corso) e attività via

internet secondo modalità asincrone; la piattaforma utilizzata è WebCT.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.istweb.syr.edu/academics/distance/index.asp>.

TITOLO CORSO: Library and information science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of information sciences, University of Tennessee.

CONTENUTI: Information environment, Information access and retrieval, Organization and

representation of information, Foundations of information sciences and technology, Development

and management of collections sono i moduli obbligatori; si può scegliere se inserire nel piano di

studi la tesi.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: prima settimana residenziale, corsi online in modalità sincrona e

asincrona. L’esame finale o la discussione della tesi si svolgono in presenza.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.sis.utk.edu/programs/distance/>.

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TITOLO CORSO: Library science.

TITOLO RILASCIATO: Master e Master of arts.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of library and information studies, Texas Woman’s University.

CONTENUTI: Information professions, Information storage and retrieval, Organization of

technical services, Practicum sono i moduli obbligatori; Collection development, Information

storage and retrieval systems, Serial publications, Technical services, Multimedia materials and

library services, Electronic information in health sciences, Reference, Personnel management in

libraries, Information systems and networks sono alcuni tra i moduli opzionali da scegliere per

completare i 36 crediti che occorrono per il master o i 39 crediti che occorrono per il master of

arts (che prevede anche la tesi finale).

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: LIFE program (Learning In a Flexible Environment), combina

incontri residenziali opzionali e corsi online tramite Blackboard.

ACCREDITAMENTO: ALA

URL: <http://www.twu.edu/cope/slis/programs/disted.htm>.

TITOLO CORSO: Library and information science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: The Information school, University of Washington

CONTENUTI: i moduli di base riguardano gli aspetti correlati al ciclo di vita della conoscenza, dalla

creazione e pubblicazione dell’informazione alla sua valutazione, selezione, organizzazione,

recupero accesso ed uso. I moduli opzionali riguardano organisation of information, resources and

services, children, young adult and school library services and resources. Il corso di studi prevede

63 crediti, 9 dei quali riguardano i moduli obbligatori mentre i restanti 29 crediti sono associati ai

moduli opzionali e alla tesi.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 3 anni part-time. Il tempo massimo per completare il corso di studi è di 6

anni.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: internet based distance learning. Sono previsti brevi incontri

residenziali di 3-5 giorni all’inizio di ogni trimestre.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.ischool.washington.edu/dmlis/>;

<http://www.outreach.washington.edu/evedeg/graduate/dlmlis.asp>.

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TITOLO CORSO: Library and information science.

TITOLO RILASCIATO: Master.

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of information studies, University of Wisconsin, Milwaukee.

CONTENUTI: Introduction to reference services and resources, Managing library collections,

Organisation of information, Management of libraries and information services, Introduction to

information science sono i moduli obbligatori che corrispondono complessivamente a 15 crediti. I

restanti crediti fino a 36 vanno conseguiti scegliendo tra i moduli opzionali proposti, come ad

esempio Electronic networking and information services, Library services for children and young

adults, The academic library, The public library, The special library and information centre, Online

information retrieval, Administration of school library media systems, Information systems:

analysis and design, Topics in indexing and abstracting, Government information sources and

services, Research methods in library and information science.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: il corso di studi va completato entro 7 anni.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance learning tramite WebCT.

ACCREDITAMENTO: ALA.

URL: <http://www.uwm.edu/Dept/SOIS/academics/depindex.html>.

Tra le offerte didattiche presentate quelle delle università di Drexel, Emporia, Illinois, Pittsburg e

Syracuse si distinguono per essere le esperienze di applicazioni FaD alla biblioteconomia più

significative e consolidate.

Il programma online in LIS proposto dalla Drexel University è stato riconosciuto tra i migliori da

U.S. News and World Report’s America’s Best Graduate Schools, 2002 Edition. Le informazioni

sulle modalità di svolgimento dei corsi a distanza sono molto dettagliate e precise, corredate da

una demo che illustra la struttura della piattaforma utilizzata ed esemplifica le forme di

interazione possibili da parte dello studente. È privilegiato l’approccio asincrono, la

comunicazione e l’interazione tra i corsisti avviene tramite mail, online discussion boards, chat e

lavagna condivisa; lo studio si svolge sia in modo individuale che nell’ambito dei gruppi di

discussione; i materiali didattici sono prevalentemente in forma di testo o grafici, comunque

scaricabili dalla rete. Le verifiche e gli esami valutativi si svolgono online.

Dal 1987 l’Emporia State University ha reso disponibile il Master of Library Science in sette

stati americani grazie a un team di docenti inviati in zone decentrate dove sono state allestite

classi di studio di una settimana al mese. The School of Library and Information Management è

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da tempo impegnata nella registrazione audio e video delle lezioni e nella loro redistribuzione

tramite cd-rom o streaming video, allo scopo di aumentare la quantità e la qualità dei corsi fruiti

a distanza in modalità asincrona. Recentemente sta sperimentando anche tecnologie che

consentano la simultaneità nell’erogazione e fruizione dei contenuti.

Il programma LEEP (Library Education Experimental Project) proposto dall’università

dell’Illinois at Urbana-Champain dal 1996 costituisce un caso di eccellenza nell’applicazione dei

metodi e delle tecnologie della formazione a distanza in ambito biblioteconomico. Accreditato

dall’ALA dal 1998 si fonda sulla combinazione di brevi incontri residenziali, studio

indipendente, istruzione tramite internet e interazione sincrona programmata per due ore ogni

settimana per la maggior parte dei corsi81; il programma didattico offre la possibilità di un alto

livello di personalizzazione del percorso di studi, da adattare alle proprie esigenze ed esperienze

lavorative.

Nel 1999 l’Università di Pittsburg si è posizionata terza nella classifica di U.S. News and World

Report con il programma FastTrack del Master in LIS.

L’erogazione del corso e lo svolgimento delle correlate attività didattiche avvengono tramite la

piattaforma Blackboard sfruttando principalmente la modalità asincrona di comunicazione,

anche se periodicamente gli studenti sono tenuti a trascorrere una settimana residenziale al

campus di Pittsburg. L’approccio didattico si basa sull’importanza strategica del gruppo e della

collaborazione che può svilupparsi all’interno di esso; per favorire e valorizzare la condivisione

di esperienze e l’apprendimento cooperativo si organizzano conferenze simultanee e sessioni

interattive in tempo reale tra docenti e studenti e tra studenti.

Dal 1993 la Syracuse University propone i propri corsi in LIS anche in modalità FaD. La

metodologia didattica adottata prevede brevi incontri residenziali obbligatori, che costituiscono

una componente essenziale del percorso di studi, e la modalità di svolgimento asincrona delle

attività. Ogni corso ha un proprio sito web che include il programma generale, i compiti, i

riferimenti bibliografici, il forum di discussione, tutti strumenti necessari allo svolgimento delle

attività di insegnamento/apprendimento a distanza. Sono predisposti inoltre momenti di

interazione in tempo reale tramite la piattaforma WebCT.

81 Per una rassegna bibliografica di articoli sul programma LEEP si veda The Graduate school of library and

information science, LEEP bibliography, last update 25/02/02, <http://alexia.lis.uiuc.edu/gslis/degrees/leep_bib.html>.

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In sintesi gli elementi significativi emersi dalla rassegna sui corsi statunitensi a distanza sono 82:

• l’impiego predominante delle modalità di distance learning a un livello di studi avanzato

(postgraduate);

• la corrispondenza di contenuti tra il piano di studi a distanza e quello residenziale, nonché

il pari riconoscimento del titolo conseguito;

• l’importanza attribuita da molte istituzioni universitarie agli incontri residenziali, seppur

brevi e talvolta facoltativi, come occasione significativa per chiarire gli aspetti e le

caratteristiche del percorso di studi da intraprendere e quindi agevolare lo svolgimento

delle attività didattiche online; questo aspetto assimila molti dei corsi presentati alla

tipologia FaD, secondo la definizione data nel primo paragrafo del primo capitolo;

• l’uso predominante di modalità didattiche e di interazione asincrone, per garantire agli

studenti maggiore autonomia organizzativa e minori vincoli temporali;

• lo svolgimento delle modalità di valutazione finale quasi sempre ancora in presenza;

• l’uso diffuso di Blackboard e WebCT come piattaforme tecnologiche per l’erogazione dei

corsi online.

La tendenza per un prossimo futuro sembrerebbe essere quella della cooperazione

interuniversitaria allo scopo di garantire agli studenti maggiore flessibilità nei curricoli attraverso

un’offerta didattica più vasta e specializzata, frutto di accordi di collaborazione tra gli atenei:

«Schools that offer distance learning programs in library and information science are beginning

to consider methods of cooperation and collaboration. Staff at these schools are thinking about

ways in which a student enrolled in one distance learning program can take a course from

another distance learning program and receive appropriate credit toward his or her degree. When

this becomes a reality, students will have a wide array of opportunities for earning a degree that

meets their particular needs and interests. [...] When cooperative agreements between programs

allow for this kind of movement between institutions, we will most likely see programs that

develop a strong identity along a particular area of librarianship and/or information

technology»83.

82 Per un’analisi più dettagliata si rimanda a Alysin Tyler, A survey of distance learning library and information

science courses delivered via the Internet, “Education for information”, 19 (2001), 47-59. 83 Carolyn B. Noah and Linda W. Braun, The browsable classroom: an introduction to e-learning for

librarians, New York, Neal-Schuman, 2002, p. 38-39.

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3. I corsi della Francia

La prima fonte utilizzata come riferimento è l’indirizzario dei corsi per bibliotecari presente sul

sito dell’Associazione dei bibliotecari francesi84.

Diverse università sono impegnate attivamente nell’erogazione di corsi FaD in campo

biblioteconomico.

L’Università Aix-Marseille nell’ambito degli studi in scienze dell’informazione e della

comunicazione offre un diploma (maîtrise) a distanza in nuove tecnologie dell’informazione per

lo sviluppo dell’impresa, di cui riportiamo la scheda descrittiva.

Titolo corso: Nouvelles Technologies de l’Information pour le Développement des Entreprises

(NTIDE).

Titolo rilasciato: Maîtrise (Bac+4).

Istituzione erogatrice: Université Aix-Marseille, Centre de St. Jérôme.

Obiettivi: acquisizione degli aspetti teorici e pratici dell’uso dell’informazione come canale di

sviluppo d’impresa.

Moduli previsti: i moduli didattici sono sette, organizzati secondo una definita progressione

pedagogica: strumenti d’ufficio (sistema operativo windows, excel, powerpoint); la rete Internet;

normativa e proprietà intellettuale; accesso alle fonti d’informazione; strumenti di gestione

dell’informazione; organizzazione e strategie d’impresa; lavoro cooperativo.

Durata: 1 anno (980 ore).

Modalità di svolgimento: sono previste 350 ore di formazione a distanza (e-learning), un minimo di

455 ore di stage da suddividersi in almeno 3 mesi, un seminario residenziale di 35 ore. Il percorso di

studi si intende concluso con la compilazione di una tesina finale in formato elettronico che va

discussa in presenza.

URL: <http://ntide.u-3mrs.fr/plaquette_ntide.pdf>.

L’Università di Strasburgo per il secondo anno consecutivo offre il corso Droit du Multimédia et

des Systèmes d’Information, che segue un percorso pedagogico semplice e conviviale e prevede

84 Association des bibliothécaires Français, <http://www.abf.asso.fr>.

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gli stessi insegnamenti e le stesse modalità d’esame del corso in presenza. Il corso è proposto in

modalità FaD (e-learning). La valutazione si basa sull’osservazione delle attività svolte in linea,

sulle prove di verifica per ciascun modulo, su due relazioni di carattere giuridico, su una prova

orale di circa 50 minuti basata su uno studio di casi, sul resoconto di un periodo di tirocinio

obbligatorio.

L’offerta è limitata a 30 studenti, organizzati in piccoli gruppi di 3 o 4 unità. Il corpo insegnante

è costituito dagli stessi docenti universitari, affiancati e sostenuti dai tutor. È inoltre presente un

coordinatore per le questioni più propriamente tecniche, amministrative e organizzative.

I moduli previsti coprono 3 aree:

• tecnologica, TIC, suddiviso in 18 ore di teoria e 35 di pratica;

• linguistica, Anglais du Multimédia, 36 ore;

• giuridica, Propriété intellectuelle, 61 ore; Droit de la personnalité, 3 ore; Protection des

personnes et données nominatives, 6 ore; Droit fiscal & délégations de service public, 30

ore; Droit du travail et de la sécurité sociale, 12 ore; Droit international privé & droit

communautaire, 24 ore; Droit des télécommunications, 12 ore; Contentieux de l’Internet,

6 ore ; Droit pénal, 15 ore.

Titolo corso: Droit du Multimédia et des Systèmes d’Information (DESS).

Titolo rilasciato: Diploma.

Istituzione erogatrice: Université Robert Schuman, Université Numérique de Strasbourg.

Durata: è possibile scegliere tra una durata di 5 o di 10 mesi, in base alle proprie esigenze e alla

disponibilità di tempo.

Modalità di svolgimento: le attività didattiche si svolgono in linea, attraverso l’uso di una

piattaforma, e prevedono assistenza da parte dei tutor. Sono previsti due giorni di formazione in

presenza all’inizio del corso e uno stage in impresa o in ente pubblico locale della durata di almeno

3 mesi. È possibile far riconoscere la propria attività svolta anche in precedenza.

URL: <http://www.ead.droit-multimedia.net/Index.htm>.

L’Università di Limoges offre il master a distanza Chef de project spécialistes ensemblier des

Technologies de l'information et de la communication (TIC85).

85 Il programma dettagliato è disponibile a questi indirizzi:

<http://www.unilim.fr/contents/formations/sciences/MstTic.htm>, <http://www-tic.unilim.fr/article.php3?id_article=11>.

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Le specializzazioni tra cui potere scegliere sono knowledge management, e-business, e-learning,

progettazione internet.

Per iscriversi occorre il titolo Bac+2. La strategia pedagogica adottata si basa sulla suddivisione

degli studenti in gruppi affinché svolgano attività collaborative sia sincrone che asincrone.

Titolo corso: Chef de project spécialistes ensemblier des Technologies de l'information et de la

communication (TIC).

Titolo rilasciato: Master (Bac+4).

Istituzione erogatrice: Université Aix-Marseille, Centre de St. Jérôme.

Obiettivi: acquisizione delle competenze necessarie per un uso professionale di internet e delle

comunità virtuali, acquisizione delle conoscenze degli aspetti giuridici e qualitativi dei progetti

internet allo scopo di formare figure professionali specializzate nella direzione di progetti inerenti le

TIC.

Moduli previsti: sono previste 12 unità di insegnamento (UE) obbligatorie che equivalgono a 60

crediti formativi (ECTS). Gli ambiti tematici sono: usages professionnels d'Internet/Intranet et des

communautés virtuelles, bases de la réseautique, de l'éditique et de la servicetique, aspects

juridiques et e-qualité des projets Internet, - méthodologie des études d'avant projet et conduite de

projet, gestion de projets d'entreprise notamment de projets "TIC et développement local". A scelta

è possibile scegliere le UE di specializzazione, tra cui per esempio: le e-business, les projets

intranet, le Knowledge Management, les projets e-learning ou les différentes technologies. Il corso

comprende inoltre una parte professionale (35 crediti) di sperimentazione pratica.

Durata: 2 anni (1660 ore). In base alla propria disponibilità di tempo è possibile anche scegliere di

prolungare la durata a 3 anni. L’opzione è pensata soprattutto per coloro che lavorano.

Modalità di svolgimento: corso FaD; sono previste 840 di insegnamento nel campus virtuale, 100 di

attività residenziali, 720 dedicate alla parte professionale.

Accreditamento: 120 ECTS (European Credit Transfer System).

URL: <http://www.unilim.fr/contents/formations/sciences/MstTic.htm>,

<http://www-tic.unilim.fr/article.php3?id_article=11>.

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Médiaidx, Servizio generale dell’università, è uno dei 5 dipartimenti del Pôle Métiers du Livre

dell’Università di Parigi X e fa parte dei 12 centri regionali incaricati della formazione della

professione bibliotecaria; tra i suoi compiti istituzionali rientra la cura della formazione continua

anche attraverso il tele-insegnamento, la preparazione ai concorsi, anche a distanza per il

personale di biblioteche universitarie86.

Il ciclo didattico Tecniques documentaire et gestiones de médiathèques87 si compone di 8

moduli/percorsi disponibili in linea (biblioteconomia, bibliografia, catalogazione, indicizzazione,

editoria francese, reference, costruzione delle raccolte, catalogazione dei documenti sonori) che

affrontano i diversi aspetti della professione bibliotecaria88; si avvale di assistenza a distanza

costante, consente di conseguire un livello formativo di base servendosi di semplicità tecnica e

servizi efficienti attraverso pagine HTML di rapido caricamento, materiali didattici in formato

pdf o rtf quindi comodi da stampare, materiali fruibili off line su cd-rom. La metodologia

didattica adottata si basa sulla comunicazione costante con il centro formativo facilitata dall’uso

dell’e-mail e del forum di discussione; l’apprendimento è progressivo e scandito da un

calendario, potenziato da esercizi interattivi, dal controllo continuo delle conoscenze acquisite e

da un esame finale. Il monte ore previsto è 400, da svolgersi da ottobre a giugno; a queste si

aggiungono 70 ore di stage pratico da svolgere presso una biblioteca.

Mediadix ha inoltre allestito nel 2002 un corso di formazione a distanza rivolto ai funzionari

intermedi non di ruolo della Bibliothéques de Mayotte89. Il corso, della durata di 2 anni, ha

previsto 5 moduli fruibili in linea e uno stage pratico di 10 ore.

86 Médiadix, Pôle Métiers du Livre, <http://webdev.u-

paris10.fr/SPUPX/sitesmgr.wwv_main.main?p_language=f&p_cornerid=626&p_currcornerid=724&p_full=1>.

Per la formazione a distanza in particolare : <http://webdev.u-

paris10.fr/SPUPX/sitesmgr.wwv_main.main?p_language=f&p_cornerid=724&p_currcornerid=723&p_full=1>.

87 Techniques documentaires et gestion des médiathèques, <http://webdev.u-paris10.fr/sitesmgr/docs/EADEMO/0AccueilDemoCD.htm>.

88 «Ils concernent aussi bien les aspects pratiques du métier - le fonctionnement d'une bibliothèque, l'accueil du public, le traitement documentaire et la gestion des collections - que des apports théoriques sur des notions relevant de la culture professionnelle - typologie des documents et des bibliothèques, l'informatique en bibliothèque, panorama de l'édition française».

89 Formation à la BCP de Mayotte, <http://webdev.u-paris10.fr/sitesmgr/docs/EAD/FORMAT.HTM>.

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Nel 2003 Mediadix ha assicurato la preparazione – sempre in modalità FaD - per i concorsi

“Conservateur et bibliothécaire” e “Magasinier en chef”.

Nell’ambito della propria attività formativa nel 2001 l’ADBS (Association des professionnels de

l’information et de la documentation90) ha realizzato un corso intitolato Le droit des bases de

données91 rivolto a professionisti dell’informazione e documentazione che avessero già

familiarità con il vocabolario giuridico e inteso ad approfondire gli aspetti e le problematiche

legali sull’uso delle banche dati. Il corso ha avuto inizio a maggio 2001, una durata di 4

settimane, con data ultima di completamento in ottobre. Le attività didattiche sono state

suddivise in quattro parti per ciascuna delle quali sono stati resi disponibili materiali didattici ed

esercitazioni online e il supporto di un forum di discussione. Il ritmo di apprendimento è stato

libero, ma è stata predisposta un’agenda a suggerire la scansione ottimale dei tempi.

Successivamente a questa esperienza l’ADBS ha incrementato l’applicazione di metodologie di

didattica a distanza nell’erogazione dei propri corsi di formazione92, grazie anche alla

collaborazione dell’INTD (Institut National des Techniques de la Documentation).

Infine un’intera sezione dei corsi organizzati dal CNED (Centre National d'Enseignement à

Distance93) è dedicata all’ambito biblioteconomico. Questi corsi a distanza rientrano nella

categoria “Comunicazione e documentazione94” e preparano alle prove scritte e orali dei seguenti

concorsi:

• Conservateur des bibliothèques (Etat et territorial);

• Assistant territorial de conservation du patrimoine et des bibliothèques; la formazione

dura nove mesi ed è consigliabile tenere un ritmo di 20 ore di studio alla settimana;

• Magasinier spécialisé des bibliothèques;

• Bibliothécaire territorial; la formazione dura 9 mesi ed è consigliabile tenere un ritmo di

20 ore di studio settimanali;

• Bibliothécaire d'Etat; la formazione dura 9 mesi ed è consigliabile dedicare allo studio 20

ore settimanali ; 90 Association des professionnels de l’information et de la documentation, <http://www.adbs.fr/site/>. 91 Le droit des bases de données,

<http://www.adbs.fr/site/formations/detail_formation.php?id=114&version=1>. 92 Per informazioni <http://www.adbs.fr/site/formations/catalogue_thematique.php>. 93 Centre National d'Enseignement à Distance, <http://www.cned.fr/index4.htm>. 94 Maggiori dettagli in proposito si possono trovare all’indirizzo <http://formations.campus-

electronique.tm.fr/cgi-bin/cned.storefront> seguendo la ricerca per tema.

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• Assistant des bibliothèques; la formazione dura 9 mesi.

Il ritmo di apprendimento è personalizzato, i materiali didattici utilizzati sono principalmente

dispense e libri.

Appartengono alla categoria “Informatique documentaire” i corsi di II e III livello professionale

messi a disposizione dal CNED, ciascuno della durata di 6 mesi a un ritmo di apprendimento

libero, con la possibilità di compattare la formazione in 4 mesi dedicando allo studio almeno 15

ore settimanali e servendosi di dispense come materiale didattico, rivolti a chi è già impiegato in

un centro di documentazione o intende allestirne uno:

• Documentaliste d'entreprise: information et communication, affronta i temi del

trattamento dell’informazione e della documentazione all’interno dell’impresa;

• Documentaliste d'entreprise: le traitement de l'information, approfondisce le tecniche

informatiche e telematiche relative all’acquisizione, descrizione e trattamento dei

documenti;

• Documentaliste d'entreprise: documentation: gérer, évoluer, si sofferma sull’analisi dei

bisogni informativi, sugli strumenti di informazione e documentazione ai fini della

realizzazione di un centro di documentazione.

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4. Germania: i corsi a distanza e i seminari online

Le informazioni circa le modalità FaD in Germania in campo biblioteconomico sono state

rintracciate grazie alla consultazione dei siti Internet di alcune delle principali associazioni

bibliotecarie tedesche: Arbeitsgemeinschaft der Kunst- und Museumsbibliotheken95,

Bundesvereinigung Deutscher Bibliotheksverbände e.V.96, Berufsverband

Information Bibliothek e.V.97, Deutscher Bibliotheksverband e.V.98, Verein Deutscher

Bibliothekare e.V.99. Molto utile, per la completezza del repertorio offerto, è risultata anche la

consultazione delle pagine web della Düsseldorfer Virtuelle Bibliothek, all’interno del sito della

Universitäts- und Landesbibliothek Düsseldorf100. Ulteriori informazioni sono state desunte dalla

banca dati E-Learning in der Region Berlin101 della BAK (Berliner Arbeits-Kreis) Information e

da Deutscher Bildung Server102.

Sono due le istituzioni universitarie che in Germania prevedono, tra le altre attività didattiche,

corsi di studio in scienze bibliotecarie interamente in modalità FaD: la Universität Koblenz-

Landau e la Humboldt-Universität di Berlino. Le due istituzioni collaborano nell’elaborazione

dei piani di studio e nel coordinamento dell’offerta formativa proposta, presentando entrambe un

corso di studi in biblioteconomia e offrendo entrambe la possibilità di seguire, oltre alle

tradizionali lezioni in presenza, dei corsi di formazione a distanza. Internet è lo strumento di

comunicazione: vengono infatti pubblicati e resi disponibili in rete i materiali per lo studio e

trasmesse le lezioni in videoconferenza. Riportiamo una prima scheda descrittiva, relativa

all’offerta didattica dell’Università Koblenz-Landau:

TITOLO CORSO: Magisterstudiengang Bibliotheks- und Informationswissenschaft (mfbi).

TITOLO RILASCIATO: Magister Artium (M.A).

ISTITUZIONE EROGATRICE: Universität Koblenz-Landau. Zentrum für Fernstudien und Universitäre

95 Arbeitsgemeinschaft der Kunst- und Museumsbibliotheken, <http://www.akmb.de>. 96 Bundesvereinigung Deutscher Bibliotheksverbände e.V., <http://www.bdbverband.de>. 97 Berufsverband Information Bibliothek e.V., <http://www.bib-info.de/>. 98 Deutscher Bibliotheksverband e.V., <http://www.bibliotheksverband.de/>. In particolare:

Arbeitsgemeinschaft der Spezialbibliotheken e.V., Sektion 5 im Deutschen Bibliotheksverband, <http://www.aspb.de/>.

99 Verein Deutscher Bibliothekare e.V., <http://www.vdb-online.org/>. 100 Universitäts- und Landesbibliothek Düsseldorf, <http://www.uni-duesseldorf.de/WWW/ulb/bibv.html>. 101 E-Learning in der Region Berlin, <http://bak-information.ub.tu-berlin.de/berlin_links/telecbt.html>. 102 Deutscher Bildung Server, <http://www.bildungsserver.de>.

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Weiterbildung (ZFUW).

OBIETTIVI: acquisizione delle competenze scientifiche necessarie alla gestione bibliotecaria e al

management dell’informazione.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 9 semestri così ripartiti: 4 semestri di Grundstudium (corso base), 4

semestri di Hauptstudium (corso avanzato), 1 semestre di Magisterarbeit (tirocinio).

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: possibilità di combinare moduli in presenza e moduli a distanza:

lezioni, seminari ed esercizi in videoconferenza, lezioni frontali, sessioni in Internet, distribuzione

di materiale Audio e video, Print-basiertes Fernstudienmaterial (dispense per lo studio individuale),

esercitazioni pratiche.

ACCREDITAMENTO: ECTS (European Credit Transfer System).

URL:<http://www.uni-koblenz.de/~zfuww/bibliothek.html>.

All’Università di Berlino fa capo l’Institut für Bibliothekswissenschaft:

TITOLO CORSO: Postgraduale Fernstudium Bibliothekswissenschaft.

TITOLO RILASCIATO: Master of Arts - Library and Information Science.

ISTITUZIONE EROGATRICE: Institut für Bibliothekswissenschaft der Humboldt-Universität zu Berlin

(HU).

OBIETTIVI: acquisizione di competenze teoriche e pratiche sui principi, le funzioni e i metodi della

scienza bibliotecaria; acquisizione di competenze e capacità nell’organizzazione di processi

informativi; raggiungimento della qualificazione necessaria alla gestione della biblioteca e delle

competenze nelle tecniche dell’informazione; capacità di realizzare progetti e di portare avanti

ricerche nello sviluppo dei metodi e delle tecniche bibliotecarie.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 4 semestri.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance learning; sono previste 10 giornate di lezioni frontali per

semestre. Fanno parte integrante del ciclo di studi due tirocini.

URL: < http://www.ib.hu-berlin.de/~fern/fernstudium/postgradual/postgrad.html>.

Il corso di seguito descritto rappresenta invece un progetto avviato nel 1998

contemporaneamente dall’ Institut für Bibliothekswissenschaft der Humboldt-Universität zu

Berlin (HU) e dal Zentrum für Fernstudien und Universitäre Weiterbildung (ZFUW)

dell’Universität Koblenz-Landau. Per cui si combina con quanto prima riportato nella scheda

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ABSIDE LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA

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descrittiva relativa al Magister/Master Fernstudium Bibliotheks- und Informationswissenschaft

dell’Università Koblenz-Landau.

TITOLO CORSO: Magisterstudiengang Bibliotheks- und Informationswissenschaft (mfbi).

TITOLO RILASCIATO: Magister Artium (M.A).

ISTITUZIONE EROGATRICE: Institut für Bibliothekswissenschaft der Humboldt-Universität zu Berlin

(HU) / Universität Koblenz-Landau, Zentrum für Fernstudien und Universitäre Weiterbildung

(ZFUW).

OBIETTIVI: acquisizione delle competenze scientifiche pratiche e teoriche necessarie nel campo

della gestione bibliotecaria e documentaria; acquisizione delle capacità organizzative nei processi di

organizzazione dell’informazione; raggiungimento della qualificazione necessaria alla gestione

della biblioteca e delle competenze nelle tecniche dell’informazione; capacità di realizzare progetti

e di portare avanti ricerche nello sviluppo dei metodi e delle tecniche bibliotecarie.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: combinazione di seminari in presenza e di studio a distanza. I seminari

in presenza hanno luogo presso l’Università di Koblenz-Landau relativamente alla prima parte del

corso e presso Humboldt-Universität di Berlino per la seconda parte. Nello studio individuale si

seguono le modalità FaD.

ACCREDITAMENTO: ECTS (European Credit Transfer System).

URL: <http://www.ib.hu-berlin.de/~fern/fernstudium/magister/magister.html>.

Un progetto in via di realizzazione cui collaborano 4 università e accademie tedesche

(Fachhochschule Darmstadt, Universität der Bundeswehr München, Hochschule Wismar,

Fachhochschule Köln) è 2MN: Entwicklung einer mediengerechten Lehr- und Lernumgebung

(Module für die multimediale netzbasierte Hochschullehre)103 che, in un panorama più vasto di

creazione di strumenti di supporto alla didattica e allo studio attraverso il mezzo informatico,

tende alla messa a punto di corsi in modalità e-learning – con combinazione di seminari in

presenza e formazione a distanza - in ingegneria e scienze dell’informazione. Si tratta quindi di

un impegno progettuale che abbraccia più ambiti disciplinari, per la realizzazione di servizi e di

corsi online che presentino un’offerta di materiale modulare multimediale nel campo delle

telecomunicazioni e della gestione dell’informazione e della cultura, nella biblioteconomia,

103 Per informazioni: <http://www.medien-bildung.net/projekte/63/projekt_63_print.php>, oppure

<http://www.igdv.fh-darmstadt.de/frameset_p_ie.html>.

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ABSIDE LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA

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nell’informatica, nel Media System Design, in ingegneria e in architettura. Il progetto rientra tra

le attività di investimento per il futuro “Neue Medien in der Bildung - Förderbereich

Hochschulen” del Ministero per l’Istruzione e la ricerca104, nel quadro del programma ELAT

(Environment for Learning and Teaching). L’iniziativa mira ad allestire una piattaforma

indipendente e multifunzionale per studenti di diverse discipline. Per quanto attiene in particolare

alle scienze dell’informazione, documentarie e bibliotecarie, si lavora alla progettazione di corsi

che si concentrino soprattutto sull’acquisizione di competenze in Information retrieval.

Nell’insieme sono previsti moduli per una ampiezza di 22 Semesterwochenstunden. L’impegno

porterà concretamente all’allestimento di offerte per la teledidattica, alla sperimentazione di

tecniche di simulazione per lo studio di casi complessi attraverso le tecnologie informatiche, alla

produzione e alla divulgazione online di moduli componibili e personalizzabili in base alle

esigenze dei singoli fruitori, alla realizzazione di un’offerta di apprendimento collaborativo

attraverso un contesto e-learning e l’integrazione di un sistema CSCL (computer-supported

cooperative learning), alla costituzione di un servizio di supporto e di informazione.

In breve ciò cui si tende può essere schematizzato in questo modo:

Rivolti ad archivisti e bibliotecari sono i corsi organizzati da Ad fontes105, che fornisce un

programma interattivo per lo studio individuale attraverso il web, con l’integrazione di lezioni in

presenza. L’interesse precipuo è l’indagine, lo studio e la disamina delle fonti storiche,

l’acquisizione delle capacità di ricerca e reperimento di dati in archivi e biblioteche, la

104 http://132.187.10.33/pages/deutsch/Foerderprog/Hochschulen.htm 105 Ad fontes, <http://www.adfontes.unizh.ch/1000.php>. L’iniziativa, naturalmente in lingua tedesca, è

appoggiata dall’Università di Zurigo, ma non può essere definita, per le modalità stesse di erogazione, di carattere locale.

ELAT

Ambito amministrativo Servizio informativo Programmazione dei corsi Prenotazioni didattiche Piano degli studi

Lecture on demand Aula virtuale multimedialePersonalizzazione didatticaDivulgazione via webdi materiali didattici

Comunicazione Seminari virtuali CSCL-System Information brokering Tele tutoring Tele coaching

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ABSIDE LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA

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comprensione delle teorie tassonomiche e di ordinamento dei documenti, delle tecniche di

trascrizione e di datazione. I destinatari dell’offerta formativa sono studenti universitari, adulti

che desiderano approfondire le conoscenze, professionisti del ramo archivistico-bibliotecario.

Materie di studio sono: archivistica, biblioteconomia, documentazione, ma anche scienze

linguistiche e storico-letterarie. All’interno di questo quadro di interesse, vengono offerti corsi

con tagli diversi, ora maggiormente orientati alla ricerca in Internet, ai metadati, alle applicazioni

multimediali all’archivistica, ora rivolti allo studio di biblioteche storiche, all’illustrazione del

sistema archivistico, all’approfondimento di argomenti paleografici, diplomatici e così via. Un

esempio di corso potrebbe essere Vom Schriftstück zur historischen Quelle (Dal documento alla

fonte storica) che avrà luogo a novembre 2003. Il corso, cui possono partecipare dalle 10 alle 16

persone, viene appoggiato dall’Università di Zurigo: qui hanno luogo le normali lezioni, mentre

per Internet, attraverso Ad fontes, avvengono lo studio, le esercitazioni, le discussioni,

l’elaborazione di un programma più individuale a seconda dell’interesse del partecipante.

La Fachhochschule Stuttgard, Hochschule der Medien106, cui appartiene la facoltà Information

und Kommunikation, ha sviluppato un Kompetenzzentrum E-Learning con l’intento di riunire e

promuovere le attività universitarie in ambito e-learning. Il fine è quello di mettere a

disposizione degli studenti, nell’area intranet del HdM, materiali didattici per lo studio o

l’approfondimento di determinati moduli.

Al di là di queste iniziative, progettate e portate avanti a livello universitario, sono ovviamente

numerose le offerte didattiche di corsi di formazione o di aggiornamento professionale distribuiti

online da società private, o da organizzazioni ed enti, e rivolti a coloro che operano nel campo

delle biblioteche e nella gestione dell’informazione.

Bibliografie elettroniche e moduli per l’e-learning sono distribuiti dall’IBA International Media

& Book Agency107, agenzia di servizi per il settore della cultura, i media e l’informazione

fondata nel 1990 a Francoforte e sita dal 1997 a Berlino, il cui centro di interesse è il mondo del

libro e la trasmissione dell’informazione attraverso media elettronici. I servizi offerti riguardano

sostanzialmente la comunicazione telematica, le biblioteche, l’economia dell’informazione, i

servizi di stampa ed editing, le organizzazioni internazionali, con un particolare impegno nella

106 <http://www.hdm-stuttgart.de>. 107 IBA International Media & Book Agency, <http://www.iba-berlin.de>.

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ABSIDE LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA

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promozione del passaggio della conoscenza e del kwow-how tra gli attori dei tradizionali settori

di management del libro e della cultura e quelli dell’economia informatica e multimediale.

Partner dell’agenzia sono organizzazioni nazionali ed internazionali che operano nel campo della

cultura e dell’informazione.

Tra le attività di IBA ricordiamo in questa sede l’iniziativa sviluppata nell’ambito del progetto

NBE BIS108, in collaborazione con la casa editrice per la didattica multimediale (Verlag für

didaktische Medien) e l’Università di Paderborn, che ha portato allo sviluppo di CBT-

Fortbildungsmodul Elektronisches Bibliographieren: moduli e-learning (Computer Based

Training) di argomento bibliografico – dalla bibliografia allo sviluppo della bibliografia digitale:

teoria e pratica – per bibliotecari e tutti coloro che operano nel settore librario a vari livelli. Il

progetto, internazionale e promosso dal Consiglio d’Europa, è stato portato avanti tra il 1998 e il

2000 in sei paesi dell’Unione Europea (Austria, Germania, Finlandia, Francia, Olanda e Svezia)

e supportato dal fondo sociale europeo, grazie all’iniziativa Adapt109. In Germania l’appoggio è

stato assicurato dal Ministero per la Formazione, la scienza, la ricerca e la tecnologia110.

L’intento sotteso al progetto è il rilancio e la riqualificazione dell’attività lavorativa nel settore

del libro – dall’ambito editoriale, al campo librario, al mondo bibliotecario – e l’adeguamento ai

cambiamenti imposti dalle tecnologie informatiche e dai nuovi mezzi di comunicazione

telematica. Il focus è puntato sulle scienze del libro e sulle scienze bibliotecarie in genere, ma

contemporaneamente si tende a utilizzare case editrici, librerie e biblioteche come “mezzi” per

la divulgazione non solo di servizi di informazione, ma come erogatrici attive di offerte di vera e

propria formazione grazie all’utilizzo della rete e alla produzione e diffusione di materiali per

l’e-learning111. Il fine è quello di rendere tali esercizi e istituzioni capaci di rivestire ruoli di

Content Manager, Information Broker o Web Master e di contribuire attivamente all’offerta di 108 NBE BIS: New Book Economy Building of Information Society (1998-2000), <http://www.iba-

berlin.de/pdf/nbe_info.PDF>. Il progetto rappresenta la seconda fase e quindi la continuazione del progetto NBE (1996-1998) che fu sviluppato contemporaneamente in Germania, Italia e Olanda.

109 Iniziativa comunitaria per l'adattamento della forza lavoro ai mutamenti industriali (1994-2000). 110 Bundesministerium für Bildung, Wissenschaft, Forschung und Tecnologie. 111 Un’iniziativa simile – che tende quindi a coinvolgere le biblioteche più attivamente nei processi formativi,

attraverso i mezzi telematici - è quella perseguita dal progetto NRW: neues lernen (Nuovi modi di imparare) con la presentazione della piattaforma “Neue Medien in Bildung und Kultur in NRW” (Nuovi media per la formazione e la cultura) <http://www.nrwneueslernen.de>. L’attività, cui verrà dedicato uno spazio speciale nell’ambito del Tag der Medienkompetenz im Landtag, nei giorni 11 e 12 dicembre 2003, <http://www.tagdermedienkompetenz.de>, è in via di realizzazione, prevede la progettazione di materiale formativo multimediale distribuibile via rete e ha bandito durante il mese di ottobre una gara Imparare online, imparare insieme, cui sono state chiamate a partecipare le istituzioni pubbliche, tra cui ovviamente le biblioteche oltre ai vari centri di formazione e alle scuole, che non perseguono fini di lucro. Per le informazioni e i chiarimenti: <http://80.241.199.225/content/projekte/lernenonline/index.php>, oppure <http://www.nrwneueslernen.de/html/wettbewerb/lernenonline.php>.

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ABSIDE LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA

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programmi FaD online o di servizi di Printing on Demand, in una prospettiva di utilizzo comune

e coordinato di risorse. I punti chiave di sviluppo del programma NBE BIS sono: lo sviluppo di

modelli e strategie per il rafforzamento delle capacità competitive attraverso l’utilizzo di

tecnologie network, l’incremento delle competenze nei processi di apprendimento, la

realizzazione di programmi interattivi di insegnamento e apprendimento, la diffusione di

conoscenze attraverso la teledidattica e il telelavoro nel settore librario, la realizzazione di

progetti pilota nel campo dei nuovi media per una nuova definizione di ruoli e funzioni

dell’occupazione nel campo delle tradizionali attività, lo sviluppo di offerte di Consulting. Per

realizzare tali obiettivi NBE BIS ha fissato delle priorità:

• la realizzazione di nuovi campi di competenze attraverso innovativi modelli di

cooperazione nel settore librario112;

• lo sviluppo di un servizio informativo e di Print on Demand113;

• lo sviluppo di strategie per la promozione, la realizzazione e la sicurezza dei posti di

lavoro attraverso una politica di riqualificazione professionale114;

• lo sviluppo di attività di tele-learning specifiche per il settore librario115;

112 «Kompetenz durch Kooperation Private Public Partnership als mögliche Form zukünftiger Zusammenarbeit

der verschiedenen Akteure des Buchsektors war die übergeordnete Zielsetzung von drei Best Practice - Modelle, bei denen im Rahmen von NBE_BIS neue Kooperationen und Kooperationsformen erfolgreich erprobt und die dafür erforderlichen Qualifikationsanforderungen ermittelt wurden. Durch intensiven Austausch zwischen Experten des Buchsektors und Entscheidungsträgern der Bereiche Wirtschaft, Wissenschaft, Bildung, Fachinformation und Informationen des öffentlichen Sektors wurden beispielhaft neue Produkte und Dienste für den Online-Bereich entwickelt, mit denen der klassischen Buchbranche neue Absatzmärkte erschlossen werden können: ein elektronischer Fachmarkt für Journalisten, eine Internet - Plattform für Recherchedienste (ALANZAS) sowie eine Informations (mehrwert) datenbank im Internet (ILEKS)». Tratto da <http://www.iba-berlin.de/pdf/nbe_info.PDF>.

113 «Den Akteuren der drei Sparten öffnen sich durch die digitalen Technologien neue Produkt- und Verbreitungsmöglichkeiten, die die mikrogenaue Definition individuellen Bedarfs und die Anpas sung von Inhalten an spezifische Nutzeranforderungen ermöglichen. Anhand von Modellprojekten und Best Practice-Modellen (Study Guide on Demand; Online - Applikation für Werkausgaben; Distributionsmodelle für Verlage und Private Publishers) zu diesem Gesamtkomplex wurden die Möglichkeiten aufgezeigt, Informationen mit hohem Spezialisierungsgrad für spezifische Zielgruppen zu generieren und dadurch neue Tätigkeitsfelder zu erschliessen. Auf Grundlage der Technologie des Digital-Drucks gehören dazu auch neue Vertriebs- und Absatzmodelle, die Content-Anbietern neue Marktsegmente und damit neue Tätigkeitsfelder erschliessen. Die Erkenntnisse sind in einem umfassenden Handbuch zum ePublishing On Demand: Vom Content zum Produkt als Ergebnisse aus NBE_BIS versammelt». Tratto da <http://www.iba-berlin.de/pdf/nbe_info.PDF>.

114 «Immer häufiger kommen in der Aus- und Fortbildung computergestützte Lernprogramme zum Einsatz. Ein wichtiger Bestandteil dieser multimedialen Lernanwendungen sind Planspiele, die zielorientiert Managementfähigkeiten trainieren. Im Rahmen von NBE_BIS wurde deshalb ein Simulationsspiel entwickelt “Planen im Verlag” , bei dem die optimale Vorbereitung auf die Einführung neuer – elektronischer - Produkte simuliert wird. Die Ausgangssituation beschreibt einen wissenschaftlichen Fachverlag, der seine Produktpalette in den Online-Markt überführen will». Tratto da <http://www.iba-berlin.de/pdf/nbe_info.PDF>.

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ABSIDE LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA

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• lo sviluppo di attività formative per il settore librario, attraverso l’allestimento di un

portale (INBUK - Information Buch und Karriere116) appositamente dedicato a

programmi di qualificazione professionale nel campo dell’editoria, delle biblioteche e

delle librerie117.

I rapporti dell’IBA sulle attività sono disponibili in rete:

New Book Economy BIS: Abstract, Berlin, Juli 2001, <http://www.iba-

berlin.de/pdf/nbe_info.PDF>; New Book Economy: Die Buchbranche in der

Informationsgesellschaft: Neue Tätigkeitsprofile und Qualifikationsbedarf für Beschäftigte in

Verlagen, Buchhandlungen und Bibliotheken, <http://www.iba-

berlin.de/pdf/BuchbrancheQualifikationsbedarf_info.PDF>; New Book Economy:Die

Buchbranche in der Informationsgesellschaft: Nutzeranforderungen an elektronische Medien in

Verlagen, Buchhandlungen und Bibliotheken, <http://www.iba-

berlin.de/pdf/BuchbrancheNutzeranforderungen_info.PDF>.

Seminari online per la formazione biblioteconomica sono poi organizzati e distribuiti da diverse

società, alcune delle quali basano il proprio target di utenza esclusivamente su personale

bibliotecario, mentre altre gestiscono un panorama più ampio di offerte didattiche online e

confezionano, tra gli altri, anche corsi FaD per bibliotecari o aspiranti tali.

115 «Wer online arbeitet, sollte auch online lernen. Hinter dieser Forderung steht der Anspruch, dass der Buchsektor

als klassischer Content- und Informationsanbieter die neuen Technologien selbst integrieren und nutzen muss, um eine pluralistische Informations- und Wissensgesellschaft zu gewährleisten, in der Lernen zum entscheidenden Wettbewerbsfaktor wird. Learning on Demand und just in time sind die Stichworte, die NBE_BIS mittels Telelearning in die Praxis umgesetzt hat. Weiterbildung mit Telelearning schafft auch für Mitarbeiter im Buchsektor mehr Flexibilität, denn gelernt wird, wann, wo und wie man will». Tratto da <http://www.iba-berlin.de/pdf/nbe_info.PDF>.

116 <http://www.inbuk.de>. Attualmente il servizio non è disponibile via web. Il motivo è di carattere economico: IBA da sola non è in grado di finanziare il permanente aggiornamento del portale ed è in cerca di partner interessati a cooperare all’iniziativa.

117 «Als virtueller Qualifizierungsdienst, der den Bedarf von im Buch- und Informationssektor Beschäftigten (oder denjenigen, die sich auf einen Einstieg in die Branche vorbereiten) aufgreift, bietet INBUK jegliche Information über Qualifizierungsangebote und –inhalte, über Tätigkeitsprofile und Anforderungen für klassische und neue Berufe im gesamten Buchsektor. Spartenübergreifende Tätigkeitsfelder werden ebenso dargestellt wie spartenspezifische oder tätigkeitsorientierte Details, die sich auch aus den Erfordernissen der eMedien ergeben. Als virtueller Qualifizierungsdienst vermittelt INBUK auf diese Weise auch Sinngehalt und Umgang mit den neuen Medien und bietet als einziges Portal bundesweit Information und Orientierung zu Qualifizierungs- und Fortbildungsangeboten der Branche». Tratto da <http://www.iba-berlin.de/pdf/nbe_info.PDF>.

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ABSIDE LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA

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Bibweb Lernforum für Bibliotheken118 sviluppa un progetto di formazione per bibliotecari

attraverso il web (Online-Lernplattform) con l’intento dichiarato di consentire la comunicazione

delle conoscenze all’interno della comunità bibliotecaria. I corsi sono concepiti come Web-

Based-Training (WBT) e sono ideati per la formazione del personale bibliotecario. Attualmente

sono disponibili 5 tipologie di corsi, simili nelle modalità di erogazione, ma rivolti ad un

pubblico diverso per conoscenze di base ed esperienza. Tre corsi sono incentrati sul tema

Internet (principi di base, ricerche sistematiche, pianificazione e presentazione della propria

offerta su world wide web), uno sul servizio di reference e di orientamento dell’utenza (“Fokus

Kunde”) e uno è dedicato nello specifico alle biblioteche per ragazzi (“Fokus Jugend”). L’utente

di questi corsi è invitato a partecipare in maniera attiva ai processi di apprendimento, sfruttando

le possibilità comunicative offerte dalla piattaforma, ed è supportato nello studio da uno staff di

tutor e docenti. L’impegno richiesto è di circa 2-4 ore a settimana. Al termine del corso, nel caso

l’esito sia stato positivo, il corsista riceve un attestato – riconosciuto dall’associazione

Bertelsmann Stiftung119 e dalla EKZ Service fϋr Bibliotheken120 - comprovante la qualifica

ottenuta nel campo oggetto di studio.

Akademie.de, online lernen & lehren121, società specializzata in servizi per la formazione a

distanza (e-learning e know-how) per aziende, università e scuole, principalmente su argomenti

di carattere informatico, ha organizzato in collaborazione con la Berufsverband Information

Bibliothek (BIB122) un corso online della durata di cinque settimane “Internet für Bibliothekare”

(Internet per bibliotecari). Tale corso, così come tutti gli altri organizzati dalla società, è

concepito come workshop, ha un inizio e una durata prestabiliti e prevede un numero chiuso di

partecipanti, in modo da costituire un gruppo di lavoro omogeneo e più facilmente gestibile. Nel

corso delle lezioni attraverso il web i corsisti ricevono il materiale di studio, settimanalmente

svolgono dei “compiti” e hanno la possibilità di comunicare attraverso un forum di discussione.

118 Bibweb: Lernforum für Bibliotheken <http://www.bibweb.de/ibt/site/ibt/home/start.xhtml>. 119 Bertelsmann Stiftung, <http://www.bertelsmann-stiftung.de/index.cfm>. 120 EKZ Service fϋr Bibliotheken (ekz Einkaufszentrale für Bibliotheken GmbH, Vertretung Berlin,

Brandenburg, Mecklenburg-Vorpommern), <http://www.ekz.de/>. 121 Akademie.de - online lernen & lehren, <http://www.akademie.de>. 122 Berufsverband Information Bibliothek e.V. (BIB), <http://www.bib-info.de/>.

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ABSIDE LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA

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Organizza seminari online – ma non solo - l’AKI Stuttgart123, circolo per la documentazione

concepito come forum per la formazione in scienze dell’informazione. L’offerta è indirizzata

principalmente a coloro che lavorano in archivi, biblioteche, librerie, case editrici, redazioni, nel

campo della documentazione o dell’informazione. Pur con queste premesse, però, i corsi

mostrano un prevalente interesse per la tecnologia informatica, Internet e i motori di ricerca più

che per gli aspetti della biblioteconomia. I partecipanti ricevono un account e una banca dati sul

server dell’AKI. I corsi prevedono in linea di massima una sezione introduttiva, una parte teorica

e una parte pratica, con la proposta di esercizi e prove. La comunicazione avviene tramite

mailing list.

Knowledgebay, Bildung zum Hören und Sehen124 (Knowledgebay, formazione da ascoltare e da

vedere) attraverso un portale web offre informazioni su novità, seminari universitari, lezioni e

attività formative nei diversi campi del sapere. Tra questi un’intera sezione è dedicata a

Informationswissenschaft (scienze dell’informazione), comprendendo naturalmente

biblioteconomia, archivistica e diplomatica, con una particolare attenzione nei confronti dei

metadati e della mediazione digitale. Oltre a fornire un utile servizio informativo e a divulgare

materiale formativo, Knowledgebay dal semestre estivo del 2003 organizza anche in proprio

seminari e incontri. La particolarità del servizio consiste nel fatto che tutti i contenuti resi

disponibili sul sito consistono in file audio o video, cui vengono affiancati

file di testo o slide da stampare e conservare.

Dedicato ai bibliotecari scolastici è il corso online OLGA Online-Lehrgang für

SchulbibliothekarInnen125, sviluppato per rispondere alle esigenze di coloro che gestiscono una

biblio-mediateca scolastica, desiderano approfondire le modalità di ricerca in Internet e

apprendere le tecniche per una gestione matura e consapevole dell’informazione. L’obiettivo è

sostenere e promuovere la trasformazione della biblioteca scolastica in mediateca e centro di

documentazione.

La classe virtuale viene seguita da un tutor via e-mail. Dopo il superamento di tre

prove/esercitazioni il corsista riceve un certificato che attesta la sua partecipazione al corso. Il

123 Arbeitskreis für Information Stuttgart <http://www.aki-stuttgart.de> 124 Knowledgebay - Bildung zum Hören und Sehen, <http://www.knowledgebay.net>. Per il portale:

<http://www.knowledgebay.de/>. 125 OLGA, <http://www.e-lisa.at>. Versione demo disponibile all’indirizzo <http://www.e-lisa.at/olga/olga-

demo/kurs/index.asp>.

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programma è stato elaborato dal gruppo di ricerca Krems “Electronic Publishing”

dell’Università Donau.

Risultano poi interessanti le offerte formative, sempre in modalità e-learning, rivolte non tanto a

chi in biblioteca lavora, ma a chi in biblioteca vuole studiare ottimizzando i tempi: gli studenti

che desiderano avvicinarsi al mondo delle biblioteche e acquisire una maggiore consapevolezza

e competenza nelle metodologie di ricerca. Lehrer online126, portale informativo ideato per

essere di supporto agli insegnanti nella didattica, alla voce “Berufsbildung” (formazione

professionale), pubblica materiali per il corso “Informationsrecherche in der Bücherei”,

all’interno del programma “Ricerca e valutazione dell’informazione: la biblioteca e Internet” e

comprende brevi materiali didattici ed esercizi da scaricare in formato pdf, word oppure rtf. Il

seminario, distribuito gratuitamente, è rivolto in primo luogo agli insegnanti che desiderano

suggerimenti per impostare lezioni su argomenti innovativi. Il fine di questo, e degli altri corsi

della stessa sezione, più che didattico è di carattere informativo e tende a divulgare notizie sui

possibili rami di occupazione, fornendo anche un orientamento a coloro che, ancora in età

scolare, dovranno in breve decidere verso quale indirizzo di studi volgersi o verso quale possibile

campo lavorativo puntare. È possibile contattare direttamente l’autore dei contenuti, tramite e-

mail, ed esprimere il proprio giudizio sui materiali attraverso il Feedbackformular. Dalle pagine

relative a tale seminario partono i collegamenti ipertestuali che conducono a pagine, all’interno

dello stesso sito, che affrontano argomenti simili o che approfondiscono alcuni degli aspetti

trattati.

In ultima analisi meritano menzione alcune iniziative di divulgazione di materiale didattico da

parte di biblioteche e associazioni bibliotecarie che sfruttano il web.

EKZ Service fϋr Bibliotheken127 – società di servizi per biblioteche - oltre ad appoggiare e

promuovere il progetto Bibweb sopra descritto, mette a disposizione sul proprio sito Internet

contributi, abstract e materiali derivati da seminari, incontri e Workshops su temi di attualità in

ambito biblioteconomico. Questo materiale, sotto forma di dispense in formato pdf, può essere

scaricato liberamente e consultato. L’iniziativa, che rientra nel programma “Das ekz-

Fortbildungsangebot für den Erfolg Ihrer Bibliothek” (“L’offerta formativa di EKZ per il

126 Lehrer online, <http://www.lehrer-online.net>. 127 EKZ Service fϋr Bibliotheken, <http://www.ekz.de/>.

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successo della Sua biblioteca”), non è esattamente assimilabile, in questa forma, ad un’iniziativa

di formazione a distanza.

Simile distribuzione di materiale didattico-divulgativo attraverso il web avviene dal sito di

Berufsverband Information Bibliothek e.V. (BIB128). Qui la Kommission für Aus- und

Fortbildung (Commissione per la formazione e il perfezionamento) mette in rete interventi di

varia lunghezza, di carattere formativo, su diversi argomenti. Si chiamano Fortbildungsforum e

sono scaricabili in pawer point o pdf. Sono moduli monotematici sull’argomento “formazione

professionale” e riportano gli interventi tenuti nell’ambito di Bibliothekartages (giornate

dedicate alle biblioteche e all’attività bibliotecaria). Non possiamo tuttavia, neppure in questo

caso, parlare propriamente di FaD.

All’indirizzo web <http://www.fachstellen.de> - Fachstellen-Server für das öffentliche

Bibliothekswesen - sono disponibili informazioni sui diversi argomenti e aspetti che concernono

la biblioteca pubblica. Tra gli altri: formazione, gestione bibliotecaria, biblioteche mobili,

biblioteche speciali. Il sito, di carattere informativo, mette anche a disposizione documenti da

scaricare o da leggere in rete, che riportano contributi e studi in campo biblioteconomico.

La Bayerische Bibliotheksschule, che fa capo alla Bayerische Staatsbibliothek129, organizza

seminari tradizionali in presenza, ma in rete ha predisposto un utile repertorio di link a

Materialien und Skripten zu Fortbildungsveranstaltungen presenti nella rete. Sono questi

documenti in pdf da scaricare, oppure siti navigabili a tema che riguardano argomenti di carattere

biblioteconomico, costituiti per essere brevi guide didattiche online e corredati di bibliografia

telematica di riferimento. Anche in questo caso, pur se il materiale è ben articolato e offre un

panorama esauriente dei vari argomenti affrontati, non sembra essere presente a monte una

struttura organizzativa per la divulgazione dello stesso materiale didattico, che rimane pertanto a

disposizione di chi se ne vuol servire, ma senza il supporto di un progetto formativo strutturato o

finalizzato al conseguimento di un titolo.

128 Berufsverband Information Bibliothek e.V. (BIB), <http://www.bib-info.de/>. 129 Bayerische Staatsbibliothek, <http://www.bib-bvb.de>.

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5. Gran Bretagna: i corsi universitari a distanza

La principale fonte di informazione per individuare i corsi del Regno Unito in discipline

biblioteconomiche erogati in modalità distance learning è stato il sito web del CILIP (Chartered

Institute of Library and Information Professionals130).

È stato consultato anche il repertorio InformationR.net, a cura di Tom Wilson, che censisce le

istituzioni, Departments and Schools, nell’ambito dell’information studies, information

management, information systems131.

Di seguito si propongono le schede informative per ciascun corso.

TITOLO CORSO: Information and library studies.

TITOLO RILASCIATO: Postgraduate Certificate (PgCert); Postgraduate Diploma (PgDip); Master of

science (MSc).

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of information and media, Robert Gordon University,

Aberdeen132.

CONTENUTi: Information Studies, Technical Services, Information Management, Resource

Management sono i 4 moduli che compongono il PgCert ; a questi si aggiungono Subject

Specification, Reference and Enquiry Services, Research Methods, Fieldwork placement per

conseguire il PgDip. Completati anche i moduli del PgDip si può conseguire il Master compilando

una dissertation.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: PgCert 1 anno; PgDip 2 anni; MSc 3 anni.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance learning – virtual campus.

ACCREDITAMENTO: CILIP.

URL:<http://www.rgu.ac.uk/abs/postgraduate/page.cfm?pge=5352>;<http://campus.rgu.com//ils/>.

TITOLO CORSO: Information and library studies.

TITOLO RILASCIATO: Bachelor’s Degree (BsEcon), Postgraduate Diploma (PgDip); Master of

130 CILIP, Where to study in UK: a list of courses accredited by CILIP, ©2002-2003,

<http://www.cilip.org.uk/qualifications/where.html>. 131 Tom Wilson, World list of departments and schools of information studies, information management,

information systems, etc, last update 10/09/03, <http://informationr.net/wl/>. 132 Rita Marcella and Graeme Baxter, Information and library studies on a virtual campus, “New library world”,

102 (2001), 1169, p. 362-371.

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science (MSEcon).

ISTITUZIONE EROGATRICE: Department of information studies, University of Aberystwyth133.

CONTENUTI: Information technology, Human communication, Information sources, Information and

society, Collection management, The electronic library, Information retrieval, Information services,

Management of organisations, Marketing and information, Information retrieval and the Internet,

Research methodology sono le materie obbligatorie; Business information, Focus on the child:

reading and libraries, Archive management: principles and techniques, Health information

management, Information consultancy, Introduction to music librarianship and advanced music

librarianship, Introduction to rare books librarianship and Advanced rare book librarianship,

Knowledge management, Libraries and reading in the British Isles, 1800-1914, Management

information systems, Principles of systems analysis, Publishing and the book trade, Records

management, School libraries and learning resources sono le materie facoltative.

Per conseguire il Diploma occorre completare 80 crediti tra i corsi obbligatori e 40 tra quelli a

scelta. Per conseguire il Degree occorre completare 160 crediti tra i corsi obbligatori e 80 crediti tra

quelli facoltativi. Per conseguire il Master ai 120 crediti del Diploma si aggiunge la dissertazione, a

cui sono attribuiti 60 crediti.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: da 2 a 5 anni.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance learning; sono inoltre previste due study schools residenziali

obbligatorie per il Diploma e il Degree e la frequenza obbligatoria di 3 study schools per il Master.

ACCREDITAMENTO: CILIP.

URL: <http://www.aber.ac.uk/distance/>.

TITOLO CORSO: Health information management.

TITOLO RILASCIATO: Postgraduate Diploma (PgDip); Master of science (MSEcon).

ISTITUZIONE EROGATRICE: Department of information studies, University of Aberystwyth.

CONTENUTI: Health information need analysis, Information systems: analysis and implementation,

Exploiting research information, Research and evaluation methods in information systems sono i

corsi obbligatori; Management information systems in health care, Client-led information services,

Electronic patient records, electronic publishing, Information management in community health and

primary care, Studies in management sono i corsi opzionali.

133 Ronald J. Edwards, David Hywel Emlyn Roberts and Malcolm F. Tunley, Aderystwyth at a distance,

“Education for information”, 8 (1990), 4, p. 341-348; David Stoker, Undergraduate library and information science education at Aberystwyth, “Education for information”, 15 (1997), 2, p. 125-135.

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Per conseguire il Diploma occorrono 120 crediti, suddivisi equamente tra moduli obbligatori e

facoltativi. Per conseguire il Master occorrono 80 dei moduli obbligatori, 40 crediti di quelli a scelta

e una dissertazione a cui sono riconosciuti 60 crediti.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: da 2 a 5 anni.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance learning; sono previste due study schools residenziali

obbligatorie per il Diploma e la frequenza obbligatoria di 3 study schools per il Master.

ACCREDITAMENTO: CILIP.

URL: <http://www.aber.ac.uk/distance/>.

TITOLO CORSO: Records management.

TITOLO RILASCIATO: Postgraduate Diploma (PgDip); Master of science (MSEcon).

ISTITUZIONE EROGATRICE: Department of information studies, University of Aberystwyth.

CONTENUTI: Records management, Archive management: principles and techniques, Electronic

records, Studies in management, Management information systems, Information and

communications technology, Research methodology sono i moduli obbligatori per conseguire il

Diploma e il Master; Health information management, Introductory systems analysis and project

management sono i due corsi opzionali tra cui potere scegliere.

Per conseguire il Diploma occorrono 120 crediti, ripartiti in 110 acquisibili tramite i corsi

obbligatori e 10 tramite quelli opzionali. Per conseguire il Master occorrono i 110 crediti dei corsi

obbligatori, 10 di quelli facoltativi e una dissertazione a cui sono riconosciuti 60 crediti.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: da 2 a 5 anni.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance learning e la frequenza obbligatoria di 3 study schools

residenziali.

ACCREDITAMENTO: CILIP.

URL: <http://www.aber.ac.uk/distance/>.

TITOLO CORSO: Management of library and information services.

TITOLO RILASCIATO: Postgraduate Diploma (PgDip); Master of science (MSEcon).

ISTITUZIONE EROGATRICE: Department of information studies, University of Aberystwyth.

CONTENUTI: Studies in management, Research methods in information and library studies, Research

and evaluation methods in information systems sono i corsi obbligatori; Business information,

Client needs analysis, Collection management, Electronic publishing, Health information

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management, Information consultancy, Information retrieval and the Internet, Information systems

methodologies, Introductory systems analysis and project management, Knowledge management,

Management information systems, Marketing of services, Records management, School libraries

and learning resources sono i corsi a scelta.

PER CONSEGUIRE IL DIPLOMA OCCORRONO 120 CREDITI ACQUISIBILI ATTRAVERSO IL PRIMO DEI CORSI

OBBLIGATORI, UNO A SCELTA TRA I RESTANTI OBBLIGATORI E GLI ALTRI CORSI FACOLTATIVI. IL

MASTER SI CONSEGUE TRAMITE 180 CREDITI, ACQUISIBILI ATTRAVERSO IL PROGRAMMA DI STUDIO

PREVISTO PER IL DIPLOMA E UNA DISSERTAZIONE FINALE.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: da 2 a 5 anni.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance learning e la frequenza obbligatoria di 2 study schools

residenziali.

ACCREDITAMENTO: CILIP.

URL: <http://www.aber.ac.uk/distance/>.

TITOLO CORSO: Information and library management.

TITOLO RILASCIATO: Master of science (MSc).

ISTITUZIONE EROGATRICE: School of Information Studies, University of Central England,

Birmingham134.

CONTENUTI: Information Resources, Organising Knowledge, Management Principles and Practice,

Management Information Systems, Information Services, Electronic Information Systems and

Searching, Information Systems Design, Research Methods, altri due moduli a scelta, dissertation.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: da uno a due anni part time e apprendimento a distanza per chi lavora.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance learning.

ACCREDITAMENTO: CILIP.

URL: <http://www.cie.uce.ac.uk/SIS/Pgrad/msc_inf_lib_man_dl.htm>.

TITOLO CORSO: Information and Library management.

TITOLO RILASCIATO: Master of science (MSc).

ISTITUZIONE EROGATRICE: Division of Information and Communication Studies, School of

Informatics, Northumbria University, Newcastle.

134 Glen Mynott, Stella Thebridge and Michael Shoolbred, A distance learning course in research skills for

public librarians: an evaluation, “New library world”, 101 (2000), 1159, p. 315-324.

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CONTENUTI: Information Storage and Retrieval, Management for the Information Professional,

Information in Society and Research Methods sono i moduli del primo anno; Knowledge

Management, Options (from a choice including Commercial Information, Cataloguing and

Classification, Managing the Corporate Memory, Hypermedia), sono i moduli del secondo anno a

cui va aggiunta la dissertazione.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 2 anni.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance learning. Il materiale didattico è erogato tramite la piattaforma

‘Blackboard’ utilizzata presso l’università ed è integrato da materiale a stampa inviato per posta. È

previsto il supporto di tutor individuali e di gruppo secondo diversi metodi.

ACCREDITAMENTO: CILIP.

URL:

<http://online.northumbria.ac.uk/faculties/art/information_studies/courses/dlcourses_offered.htm>.

TITOLO CORSO: Records management.

TITOLO RILASCIATO: Master of science (MSc).

ISTITUZIONE EROGATRICE: Division of Information and Communication Studies, School of

Informatics, Northumbria University, Newcastle.

CONTENUTI: Principles and Practices of Records, Strategic Approaches to Management, Information

Storage and Retrieval, Managing the Records Continuum sono i moduli del primo anno; Managing

Records in the Electronic Environment, servono a completare il secondo anno insieme alla

dissertazione.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 2 anni.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance learning. Il materiale didattico è erogato tramite la piattaforma

‘Blackboard’ utilizzata presso l’università ed è integrato da materiale a stampa inviato per posta. È

previsto il supporto di tutor individuali e di gruppo secondo diversi metodi.

ACCREDITAMENTO: CILIP.

URL:

<http://online.northumbria.ac.uk/faculties/art/information_studies/courses/dlcourses_offered.htm>.

TITOLO CORSO: Information Studies.

TITOLO RILASCIATO: Master of science (MSc).

ISTITUZIONE EROGATRICE: Division of Information and Communication Studies, School of

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Informatics, Northumbria University, Newcastle.

CONTENUTI: The electronic and digital environment, The reflective information practitioner, Applied

research in information studies, Independent Studies - Trends and developments sono i moduli del

primo anno; Information and Human Resource Management, Independent Studies (a dissertation

proposal) servono a completare il secondo anno.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 2 anni.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance learning. Il materiale didattico è erogato tramite la piattaforma

‘Blackboard’ utilizzata presso l’università ed è integrato da materiale a stampa inviato per posta. È

previsto il supporto di tutor individuali e di gruppo secondo diversi metodi.

ACCREDITAMENTO: CILIP.

URL:

<http://online.northumbria.ac.uk/faculties/art/information_studies/courses/dlcourses_offered.htm>.

TITOLO CORSO: International master in library and information science.

TITOLO RILASCIATO: Master of science (MSc) in International Information Studies.

ISTITUZIONE EROGATRICE: Division of Information and Communication Studies, School of

Informatics, Northumbria University, Newcastle in collaborazione con L’Università degli studi di

Parma.135

CONTENUTI: Research Methods, Independent Studies - Trends and developments, The Electronic

and Digital Environment, The Reflective Information Practitioner sono i moduli del primo anno;

Information and Human Resource Management, Independent Studies (a dissertation proposal), sono

i moduli del secondo anno. Una dissertazione finale completa il ciclo di studi.

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 2 anni part-time.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: distance learning; una residential school iniziale a Parma, materiali

didattici cartacei appositamente confezionati, accesso alle risorse elettroniche attraverso la biblioteca

universitaria, assistenza individuale e di gruppo attraverso mail, telefono, lista di discussione, una

seconda residential school a metà corso a Newcastle.

URL:

<http://online.northumbria.ac.uk/faculties/art/information_studies/courses/dlcourses_offered.htm>;

<http://ilm.unn.ac.uk>.

135 Elisa Minardi, Studiare a distanza: l’esperienza del Master internazionale in biblioteconomia nel bilancio di

un’allieva, “Biblioteche oggi”, 20 (2002), 9, p. 61-63.

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6.1. Italia: supporti multimediali alla didattica, corsi e moduli didattici

online

I primi passi verso l’applicazione delle pratiche di formazione a distanza alle discipline

biblioteconomiche in Italia sono stati mossi all’inizio degli anni Novanta e hanno riguardato la

produzione di supporti multimediali alla didattica.

Si tratta di strumenti di autoistruzione realizzati sulla base dei principi e delle caratteristiche

della FaD di seconda generazione che, affrontando nella maggior parte dei casi un singolo

aspetto della biblioteconomia, si sono proposti come prodotti ausiliari alla didattica tradizionale,

utilizzabili come approfondimento o integrazione di uno specifico argomento di un corso più

ampiamente strutturato.

Successivamente e in concomitanza con l’utilizzo diffuso di Internet anche in Italia sono stati

proposti moduli didattici fruibili online e da parte di società private sono stati offerti anche interi

corsi in rete.

Solo dalla fine degli anni Novanta e con l’inizio del 2000 le università italiane hanno predisposto

la frequenza a distanza di corsi tradizionalmente offerti esclusivamente in modalità residenziale e

hanno ampliato la propria offerta didattica con l’attivazione di nuovi corsi di specializzazione

disponibili solo online.

Risale al 1993 la realizzazione da parte dell’ICCU di Autosbn, software didattico che propone un

iter di apprendimento di tipo descrittivo ed esplicativo con l’ausilio di esercitazioni in ambiente

simulato SBN136.

L’interfaccia si presenta suddivisa nella zona informativa, che accoglie i testi e i grafici che

compongono l’ipertesto, e in quella di navigazione, dove compaiono i tasti di navigazione, le

informazioni eventualmente necessarie e le indicazioni sullo stato della navigazione, che può

essere ipertestuale o guidata.

Le funzioni di personalizzazione sono limitate alla possibilità di scegliere il proprio percorso di

consultazione attraverso parole “legame”, che consentono il collegamento tra le pagine

informative attraverso associazioni logiche, e parole “foglia”, che aprono una finestra di

approfondimento sul concetto evidenziato. L’interazione si esplica attraverso le esercitazioni che

consistono nella simulazione di procedure di identificazione e cattura delle notizie catalografiche 136 ICCU, CSI, Autosbn: guida all’uso delle procedure informatiche del Servizio Bibliotecario Nazionale, 1993.

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con relativo reticolo, creazione di notizie catalografiche in indice e richieste di prestito

interbibliotecario da svolgere in ambiente SBN.

Gli strumenti di sussidio durante la navigazione sono: “segnalibro”, indica il punto da cui

riprendere la consultazione alla riapertura del programma; “indice del corso”, elenco completo

degli argomenti tra cui scegliere i percorsi da seguire; “indice analitico”, elenco della

terminologia e degli argomenti nati dalla differenza tra SBN a base locale e a sistema stellare;

“quadro riepilogativo”, tavola grafica che rappresenta i contenuti principali in forma di grafi a

torta e indica tramite essi la percentuale di quanto si è consultato.

Il prodotto risulta per i nostri tempi rudimentale nella grafica, obsoleto nella tecnologia e non più

aggiornato nei contenuti; tuttavia rimane l’esempio di uno sforzo apprezzabile da parte

dell’ICCU e all’avanguardia per i primi anni Novanta nella realizzazione di un prodotto

utilizzabile dal docente come supporto in aula per svolgere simulazioni con esemplificazioni

didattiche e come strumento di autoistruzione alle pratiche di catalogazione e prestito

interbibliotecario in ambiente SBN da parte di singoli bibliotecari.

Nel 1995 la Akros Informatica ha prodotto Guicat, ipermedia frutto della cooperazione tra

operatori culturali e informatici che illustra le modalità catalografiche conformi agli standard e

all’ambiente SBN a partire da esempi specifici approfondendo le regole e spiegandone

l’applicabilità137.

Il software si compone di due sezioni: i manuali di riferimento e gli esempi di catalogazione.

I cinque manuali di riferimento (RICA, ISBD-M, ISBD-S, Norme SBN, Agrapha Dogmata) sono

consultabili ipertestualmente attraverso l’indice di ciascun manuale posto a sinistra della

schermata principale; in basso si trova la barra degli strumenti che contiene pulsanti di

navigazione e di ricerca.

La seconda sezione è quella più interessante e dal carattere ipermediale; consiste in una raccolta

di 40 esempi di catalogazione scelti a rappresentare un campione significativo di norme

catalografiche, divise per tipologia (monografie semplici, continuazioni a due livelli, collezioni,

seriali ecc.) e per titolo. L’interfaccia che propone ciascun esempio è corredata a sinistra dai

pulsanti che scandiscono i passi del processo catalografico: “prospetto dell’esempio”;

“qualificazioni” spiega quali sono e come si usano le informazioni codificate da fornire al

momento della creazione della notizia; “descrizione” spiega le fasi della catalogazione e le aree

137 Guicat: manuale per la catalogazione, Ravenna, Akros Informatica, 1995.

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ABSIDE LE APPLICAZIONI DELLA FAD IN BIBLIOTECA

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ISBD di cui si compone il record; “legami” illustra la fase di definizione dei legami con titoli e

autori; segue l’indice degli esempi. A destra compaiono i pulsanti “informa” per ricevere la

spiegazione vocale delle caratteristiche dell’esempio e delle particolarità bibliografiche che ne

hanno determinato la scelta, “le fonti” per visualizzare le fonti utilizzate per la catalogazione

dell’esempio (frontespizio, copertina, occhietto, dorso ecc., con ingrandimento dei dettagli), “la

scheda” cioè la descrizione secondo lo standard ISBD, “un click per…” per esaminare le

particolarità di alcuni esempi. La barra degli strumenti è sempre presente in basso e tra le

funzioni che consente meritano una menzione per la loro valenza interattiva i pulsanti “annota”

per prendere appunti e aggiungere annotazioni alle schede ma non agli esempi, “attiva ricerca”

per ricercare parole su tutto il testo presente in Guicat usando anche gli operatori booleani,

“parole chiave” per eseguire ricerche sugli indici dei manuali e delle regole applicate, “percorso

fatto” per visualizzare le ultime 36 schede consultate.

Questa guida ipermediale, proposta come ausilio all’aggiornamento e alla formazione dei

catalogatori, presenta i limiti strutturali imposti dai tempi, particolarmente evidenti ad esempio

nell’impossibilità di interagire con gli esempi proposti attraverso test di verifica e ancora

nell’architettura degli esempi e degli strumenti di sussidio alla navigazione non integrati in una

modalità di interfaccia “case sensitive” oggi molto diffusa.

La diffusione limitata che il prodotto ha avuto ha scoraggiato l’azienda produttrice dal

provvedere ad aggiornamenti e ampliamenti.

Nel 1997 la società Poliedra di Torino ha realizzato il primo corso ipertestuale di formazione per

bibliotecari, il prodotto multimediale più completo per la didattica della biblioteconomia in

lingua italiana138.

Biblio propone la biblioteca come spazio da esplorare, sfruttando appieno le potenzialità di un

approccio ipertestuale alle discipline biblioteconomiche per rendere possibili una molteplicità di

percorsi personalizzabili attraverso servizi, strumenti e attività che compongono la biblioteca.

Questo software didattico è associabile a un manuale di biblioteconomia per la completezza e il

livello di organizzazione dei contenuti proposti, e in più grazie all’applicazione appropriata delle

tecnologie utilizzate presenta i vantaggi di un corso multimediale e interattivo di qualità.

Tra gli strumenti a disposizione si segnalano come particolarmente utili ed efficaci per la

consultazione: le mappe concettuali, una sorta di indici dinamici e ragionati che presentano 138 Regione Piemonte, Poliedra Progetti Integrati S.P.A., Progetto Biblio: corso ipertestuale per bibliotecari,

©1997.

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schematicamente gli argomenti ponendoli in relazione tra loro ed evidenziandone i nessi logici; i

tour guidati, che propongono dei percorsi tematici organizzati; il glossario, richiamabile in

qualsiasi momento della consultazione; blocco per appunti, che consente di tenere memoria delle

annotazioni prese.

L’ipertesto è corredato da esercizi, test a risposta chiusa e domande a risposta aperta, per i quali è

prevista la correzione automatica e la possibilità di memorizzarli nel blocco per appunti.

Si possono scegliere tre diverse modalità di consultazione: seguire i tour guidati; esplorare

autonomamente i locali e gli spazi della biblioteca in versione tridimensionale; consultare i

moduli gestione, bibliografia e catalogazione che corrispondono alle schede teoriche denominate

“il sistema biblioteca”, “strumenti bibliografici”, “tecniche catalografiche”.

Biblio, sebbene sapientemente confezionato e dalla grafica estremamente curata, ha risentito a

distanza di anni dell’inevitabile esigenza di aggiornamento e nel corso del 2002-2003 è stato

completamente rinnovato e prodotto nel nuovo formato di corso online e interattivo,

BibliOnLine139, che può attualmente essere considerato un punto di riferimento per lo studio a

distanza della biblioteconomia in Italia.

Utile per l’autoapprendimento, BibliOnLine intende soprattutto costituire materiale didattico di

supporto per corsi in apprendimento collaborativo, universitari o di formazione professionale

erogati in aula e in linea. La caratteristica più interessante è l’avanzata modularità dei contenuti

che consentono la programmazione di percorsi personalizzati e tagliati su misura, in base alle

esigenze degli utenti.

I progettisti hanno predisposto tre percorsi didattici di base che, selezionando moduli diversi, si

rivolgono a diverse categorie socioprofessionali: bibliotecari e operatori dei centri di

documentazione; studenti, aspiranti bibliotecari e documentalisti che necessitino di una

formazione biblioteconomica di base; insegnanti responsabili delle biblioteche scolastiche.

Oltre a fornire il materiale di studio, la società di produzione offre la possibilità di utilizzare la

piattaforma Jolie, Learning Management System di Poliedra, che permette di allestire, erogare,

gestire percorsi didattici blended, personalizzare i percorsi di formazione, valutare il grado di

apprendimento, interazione e partecipazione dei corsisti, patrimonializzare le conoscenze del

corso in un’ottica di knowledge management, creare degli archivi ordinati e catalogati di

documenti, riutilizzabili per nuovi corsi o per qualsiasi altra attività (knowledge base). Attraverso

l’uso della piattaforma, grazie al suggerimento di esercitazioni o spunti di approfondimento e

139 BibliOnLine, <http://biblionline.poliedra.it>.

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riflessione su cui discutere in appositi forum, si mira a costituire una comunità di utenti-fruitori

del programma, in grado di comunicare in maniera diretta e condividere esperienze e punti di

vista.

I contenuti di BibliOnLine sono articolati in 12 moduli di formazione fruibili via web. Ogni

modulo tratta un argomento complesso e variamente articolato, ma contemporaneamente

costituisce un'entità a sé stante, indipendente dal resto dell'opera. Ogni modulo è poi suddiviso in

unità didattiche della durata media di un'ora. Le unità didattiche sono organizzate in blocchi di

circa 6/7 schermate, cui seguono domande di rinforzo che accompagnano i contenuti e

permettono di verificarne immediatamente la comprensione. Ulteriori batterie di domande sono

presenti alla fine di ogni unità.

I nuclei tematici affrontati sono la definizione di biblioteca (un modulo), l’analisi del sistema

biblioteca (due moduli), la gestione della biblioteca, le tecniche di management e l’applicazione

del concetto di Qualità (due moduli), il trattamento dei documenti e le tecniche con le quali le

pubblicazioni - dai singoli libri alle pubblicazioni in più volumi, dalle riviste periodiche ai libri

antichi, dalle registrazioni visive e sonore alle risorse elettroniche e multimediali - sono descritte,

organizzate e rese accessibili nei cataloghi (cinque moduli), la realtà delle biblioteche scolastiche

(un modulo), lo spazio digitale (un modulo). Completano l'opera alcuni strumenti di supporto,

raggiungibili da ogni pagina: il glossario dei termini tecnici, la bibliografia, le pagine degli

approfondimenti e il navigatore, repertorio di link a siti di interesse per le tematiche trattate.

Infodoc140 si propone come piattaforma di autoistruzione sui concetti e la terminologia di uso

comune nella scienza dell’informazione e documentazione.

È il risultato di una serie di esperienze precedenti maturate da parte dell’Istituto di Studi sulla

Ricerca e Documentazione Scientifica (ISRDS) del CNR di Roma,141 soprattutto in qualità di

partner del progetto europeo MURIEL (Multimedia Education Systems for Librarians).

Infodoc si compone di tre moduli, ciascuno suddiviso in unità didattiche.

140 Consiglio nazionale delle ricerche, Istituto di Studi sulla ricerca e documentazione scientifica, Infodoc: corso

base per l’autoaddestramento sui temi e le tecnologie dell’informazione e documentazione, 1993-2000. 141 Augusta Maria Paci, Self-learning platform: the Infodoc courseware on cd-rom and the web communication

in Delivering lifelong continuing professional education across space and time: the fourth world conference on continuing professional education for the library and information science professions, edited by Blanche Woolls and Brooke E. Sheldon, Mϋnchen, Saur, 2001, p. 69-75.

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Il modulo “Introduzione generale” presenta sinteticamente il tema centrale e chiarisce gli

elementi principali della teoria e tecnica della documentazione, le caratteristiche e le peculiarità

dei sistemi informativi e documentali basati sulle tecnologie informatiche.

“Elementi base” costituisce il modulo centrale, più ampio e strutturato; si sviluppa attraverso tre

unità didattiche: “Informazione” provvede a dare la definizione di informazione, a chiarire il

concetto di documento presentando i documenti elettronici e le loro caratteristiche, a introdurre il

concetto di interfaccia utente per la consultazione delle raccolte documentarie informatizzate;

“Sistemi informativi” spiega le fasi della ricerca documentaria ed espone i sistemi documentali

online e su cd-rom; “Produzione” affronta gli aspetti caratteristici delle basi dati, degli standard e

della distribuzione.

Il terzo modulo “Documenti elettronici” propone tre diversi esempi: il cd-rom che contiene la

base dati dell’archivio ACNP, il tutorial Schoolnet della rete delle scuole cattoliche su Internet, il

sito dell’ISI che accoglie un’ampia banca dati di citazioni bibliografiche.

Infodoc contiene anche Labinfo, corso sull’apprendimento delle principali caratteristiche

tecniche e tecnologiche delle memorie ottiche e sull’uso dei cd-rom nella ricerca documentaria,

realizzato in collaborazione con l’Università dell’Aquila.

La grafica è essenziale; le immagini di corredo al testo sono loghi, interfacce web, icone,

copertine di pubblicazioni a stampa e di documenti elettronici, ma nessuna di esse è cliccabile.

L’interattività consentita è minima e limitata alla compilazione di brevi ed elementari esercizi a

risposta chiusa, alla possibilità di compilare e inviare all’ISRDS un questionario di feedback su

Infodoc, alla presenza di URL attivi che rimandano agli enti, istituzioni e associazioni citate in

modo da garantire aggiornamento costante delle risorse segnalate. L’ipertestualità è garantita da

tre tipi di link: le “parole calde” sono collegamenti interni che aprono la definizione

corrispondente nel glossario o la citazione completa presente in bibliografia; le frecce

consentono di muoversi orizzontalmente in sezioni che contengono uno stesso concetto spiegato

in diversi contesti; le parole in blu attivano collegamenti esterni a siti web predefiniti.

Il progetto Cremisi (Creazione di Mediateche per Introdurre la Società dell’Informazione142) è

stato promosso nel 1998 dal Ministero per i Beni e le attività culturali, si è concluso nel 2000 ed

è stato sviluppato nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Adapt volta a favorire la

riqualificazione professionale dei lavoratori a rischio di occupazione. Quest’iniziativa si è posta 142 Ministero per i beni e le attività culturali, Ufficio Centrale per i beni librari, le istituzioni culturali e l’editoria,

Cremisi: CREazione di Mediateche per Introdurre la Società dell’Informazione, <http://www.cremisi.org>.

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in continuità ideale con il precedente progetto “Nuova economia del libro”143 rivolto al mondo

editoriale.

I risultati del progetto sono stati la creazione di una rete di centri multimediali di risorse e la

produzione di materiali didattici per l’aggiornamento professionale dei bibliotecari fruibili

online144. I dieci moduli si propongono come innovativi perché intesi a formare nuove figure

professionali ritenute necessarie nell’attuale società. Di essi solo Internet e i motori di ricerca è

di tipo ipertestuale, con collegamenti tra i termini tecnici e la relativa definizione presente nel

glossario e link esterni ai siti web citati, e interattivo solo per la presenza di test finali a

conclusione di ogni unità didattica. Per il resto si tratta di testi in formato pdf scaricabili dalla

rete e corredati dalla previsione del tempo stimato per completare ciascuna unità didattica, dagli

esercizi e da una lista di discussione disponibile sul sito web dedicato al progetto attraverso cui

potere avviare dibattiti e confronti di supporto e chiarimento allo studio. Questo servizio, che

avrebbe potuto configurarsi come elemento distintivo del progetto al fine di creare una comunità

di apprendimento collaborativo online, è stato poco utilizzato, anche in ragione dell’assenza di

un’animazione adeguata da parte di esperti di comunicazione in rete.

Nell’ambito di Cremisi è anche stato sviluppato un tutorial sul prestito interbibliotecario in SBN

che si compone di varie sezioni per spiegare la tipologia dei servizi offerti, le basi dati che

compongono l’indice, le modalità di consultazione dell’opac e le procedure di localizzazione, le

operazioni per la richiesta di prestito interbibliotecario.

Questo sodalizio con l’ICCU indica una possibile linea d’azione per sviluppare personalizzazioni

di quanto prodotto in Cremisi allo scopo di creare moduli specifici ad uso di particolari realtà.

Durante l’ultimo anno i materiali didattici frutto del progetto sono stati aggiornati e resi

disponibili nell’ambito del progetto Abside, che rappresenta una prosecuzione di Cremisi, e

affiancati da nuovi moduli online: Managing digitisation programs, Favorire l’accesso in

biblioteca, Marketing della biblioteca, La one person library, La biblioteca multilingue e

multietnica, La biblioteca delle carceri, Knowledge management in biblioteca, Guide Pulman sul

ruolo delle biblioteche pubbliche, L’informazione in rete e l’accesso alla documentazione

143 Svenja Pokorny e Pier Giacomo Sola, Cambiano gli orizzonti professionali del libro: gli obiettivi del progetto

“Nuova economia del libro”, “Biblioteche oggi”, 17 (1999), 2, p. 26-29. 144 I moduli didattici prodotti nell’ambito di Cremisi sono: Il bibliotecario scolastico, Il web watcher della

biblioteca, Il bibliotecario del multimediale, Il bibliotecario di Internet, Il coordinatore dei contenuti, Il responsabile dell’area multimediale, Internet e i motori di ricerca, Progettare pagine web, Comunicazione della mediateca, Il personal computer in biblioteca.

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prodotta dalle pubbliche amministrazioni, Multimedialità, internet e servizi di informazione

elettronica.

Il progetto è sviluppato all’interno del programma Equal, iniziativa comunitaria per le risorse

umane, nel quadro della strategia europea per l’occupazione, finanziata dal Fondo sociale

europeo per il periodo 2000-2006 e risponde all’accordo - sottoscritto nella seduta del 2 marzo

2000 dalla Conferenza unificata Stato Regioni - tra Governo, regioni, province, comuni e

comunità montane per riorganizzare e potenziare l’educazione permanente degli adulti.

Prendendo spunto dall’esperienza e dagli insegnamenti tratti dai precedenti programmi europei

Occupazione e Adapt, Equal mira ad innovare gli approcci e le politiche finalizzati a contrastare

il fenomeno della discriminazione e della disuguaglianza di qualunque natura, subite da coloro

che tentano di accedere al mercato del lavoro e da quelli che vi sono già integrati, ponendosi

come laboratorio per sperimentazioni su base transnazionale.

L’attività di formazione prevista da Abside, attualmente in fase di progettazione e

organizzazione, avrà una duplice tipologia di destinatari: i bibliotecari e quegli utenti della

biblioteca che, diversi per provenienza e formazione, sono tuttavia accomunati dalla difficoltà di

accedere al mondo del lavoro o dall’incapacità di rilanciare autonomamente la propria

professionalità. Il progetto dunque da una parte tende a fornire gli strumenti per l’evoluzione

delle professionalità dell’universo bibliotecario, dall’altra desidera creare le premesse per

consentire alla biblioteca di assumere un ruolo centrale nella diffusione del sapere attraverso

Internet e per riconoscere al bibliotecario un ruolo proattivo e tutoriale nell’orientamento

dell’utente, finalizzato all’individuazione di percorsi formativi o di materiali didattici necessari

per l'integrazione di competenze in un’ottica di life-long learning.

I destinatari ultimi del progetto sono le categorie svantaggiate sul piano del lavoro, per le quali si

intende mettere a disposizione uno strumento utile per la riqualificazione professionale: piccole e

medie imprese del Mezzogiorno, giovani delle regioni meridionali, abitanti e lavoratori delle

zone rurali e della montagna, detenuti ed ex detenuti, immigrati, giovani delle periferie delle

grandi metropoli, individui affetti o colpiti da disabilità fisiche o psichiche, popolazione

femminile.

Le attività formative verranno svolte secondo il modello “Open and Distance Learning” e si

baseranno sull’integrazione di formazione personalizzata, e attività pratiche fruibili attraverso

una rete di centri per l’apprendimento a distanza sviluppati presso biblioteche pubbliche, dove

sarà possibile attivare percorsi individuali o per piccoli gruppi, in relazione alle conoscenze

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possedute e alle aspettative dello studente. La funzione di tutor, in supporto all’apprendimento

autonomo, verrà svolta dal personale che opera nelle stesse biblioteche. I materiali didattici

avranno forma ipertestuale, saranno navigabili in rete, saranno corredati di test per

l’autovalutazione, bibliografia, motore di ricerca interno e collegamenti esterni al web, e

verranno erogati attraverso la piattaforma Amitie.

La società Pantarei dal 1997 ha inaugurato una divisione operativa (Palestra Internet) dedicata

alla formazione continua nelle aree della ricerca e della gestione della conoscenza e della

creazione di siti e servizi di informazione e comunicazione145. I possibili destinatari dei corsi

sono enti pubblici, aziende, associazioni e professionisti.

I corsi attualmente disponibili a catalogo sono:

“Gli strumenti per la ricerca online”, della durata di quattro settimane: il programma riguarda

l’uso dei principali strumenti di information retrieval, la corretta interpretazione dei risultati della

ricerca, la selezione e la valutazione dell’affidabilità delle fonti informative elettroniche, la

conoscenza di contenuti, struttura, funzionalità di siti, cataloghi, motori, metamotori e banche

dati, gratuite e a pagamento.

“Reference online”, della durata di due settimane, intende sviluppare capacità di analisi dei

problemi informativi, di abilità nella strutturazione delle richieste e gestione del processo di

comunicazione con utenti remoti negli ambienti virtuali; mira a chiarire i passi fondamentali per

l'avvio e l'organizzazione di un servizio ASK-A, ad acquisire familiarità con la terminologia, i

concetti, gli standard in corso di sviluppo nell'ambito delle tecnologie per il reference digitale e a

conoscere casi ed esperienze di reference on line basati sull'uso dell’e-mail e dei moduli web.

“Il web della biblioteca”, della durata di quattro settimane; il programma si fonda sui concetti

teorici utili nella progettazione, gestione e aggiornamento di siti web, sull’applicazione corretta

dei principali linguaggi standard del web (HTML, XHTML e CSS); sono trattati nel corso anche

gli aspetti relativi alla valutazione del livello di usabilità e accessibilità dei siti Internet e le

nozioni di base di grafica per il web.

“Creare moduli web”, della durata di due settimane, richiede la preventiva conoscenza di base

dei linguaggi HTML e XHTML. Insegna a conoscere principi di progettazione, linee guida utili,

soluzioni “lato server” per la costruzione e pubblicazione di moduli di ricerca e interazione con

l’utenza web; consente di apprendere e sperimentare l'applicazione del linguaggio HTML per la

145 Panta Rei, Palestra Internet, ©1995-2003, <http://www.palestrainternet.it/>.

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produzione di moduli web, di comprendere e sperimentare il modello della Common Gateway

Interface (CGI) e di conoscere le più importanti soluzioni per l’accessibilità dei moduli in

relazione alle norme WAI.

L’approccio didattico della Palestra Internet si basa sulla modalità asincrona di comunicazione e

sulla flessibilità di orari per lo studio: il tempo stimato per la proficua frequentazione dei corsi è

di 6 ore di studio alla settimana; ciascun corso è interamente fruibile online e lo spazio di

interazione è l’aula virtuale dove viene stimolato il lavoro di gruppo, la collaborazione, lo

scambio di conoscenze e la condivisione di esperienze; a tal fine le attività sono progettate in

relazione al contesto lavorativo in cui ciascuno opera e le classi virtuali predisposte sono

composte da un minimo di sette a un massimo di venti partecipanti assistiti da un tutor

moderatore. La comunicazione si svolge tramite e-mail.

Il CENtro provinciale di DOCumentazione della Provincia di Modena (Cedoc) si occupa

dell’organizzazione ed erogazione di corsi e moduli di aggiornamento per bibliotecari, in

particolare per quanti operano presso la provincia modenese.

Dal 1999 offre un Corso in teleformazione per bibliotecari ed operatori di biblioteca della

durata di dieci ore complessive in autoistruzione. Si tratta di una proposta di formazione a

distanza nata per soddisfare l’esigenza di aggiornamento da parte dei bibliotecari del territorio

emersa da un’indagine condotta dal Cedoc presso le strutture della provincia. I contenuti

riguardano gli aspetti e i settori in cui si articolano le attività di una biblioteca di pubblica lettura,

con particolare attenzione alle procedure catalografiche e alla classificazione. Le unità didattiche

sono corredate da schede di esempi sugli argomenti trattati, da un glossario di termini tecnici, e

da prove di autovalutazione a conclusione di ogni modulo. Tramite la posta elettronica è

possibile ricevere assistenza da parte dei docenti. Il Cedoc mette a disposizione sul proprio sito

web una versione dimostrativa del corso146.

L’azienda Didael offre un web learning environment finalizzato alla formazione di figure

professionali che realizzino e gestiscano nuovi servizi bibliotecari attraverso l’uso di Internet e

delle tecnologie informatiche. Questo prodotto è nato dal progetto Bibliotecario virtuale147

condotto nel 2001 dalla Regione Sardegna e dalla Provincia di Cagliari con la collaborazione

146 Cedoc, Corso in teleformazione per bibliotecari ed operatori di biblioteca, demo

<http://www.cedoc.mo.it/Demo-telefor/default.htm>. 147 Bibliotecario virtuale, <http://www.didael.it/aziende/catalogo/schede/Bibliotecario_virtuale/index.PDF>.

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tecnica di Didael. L’iniziativa rientrava nell’ambito del programma del Ministero del Lavoro e

politiche sociali intitolato Parco Progetti: una rete per lo sviluppo locale ed è stato finanziato

dal Fondo sociale europeo; ha coinvolto il sistema delle biblioteche della Provincia di Cagliari

favorendone lo sviluppo e promovendo l’utilizzo delle nuove tecnologie ed è stato destinato a 25

giovani laureati iscritti alle liste di avviamento al lavoro. Il progetto ha avuto la durata di 600 ore

suddivise in 480 ore di teoria ed esercitazioni pratiche e 120 di stage; le attività didattiche sono

state svolte in aula e in autoformazione online.

Da questa esperienza è nato Tecnico della gestione informatizzata delle biblioteche148, che

rientra nella categoria di prodotti Didael destinati ai giovani in cerca di prima occupazione. Il

programma didattico, della durata di 600 ore, è articolato nei seguenti moduli: Biblioteconomia,

Reti telematiche e servizi online, Il ruolo del tecnico della gestione informatizzata delle

biblioteche, Office automation, Imprenditorialità e comunicazione, Lingua inglese.

Alle lezioni in aula tenute dal docente si associano lezioni online e attività in autoformazione

tramite il campus virtuale Atena®, piattaforma realizzata da Didael che dispone di web

conference per l’interazione in tempo reale sia video che vocale, video on demand per la

visualizzazione di materiale video contestuale alle lezioni, video live tramite cui diffondere

eventi in diretta.

Il sistema bibliotecario della provincia di Roma nel 2002 ha avviato un progetto sperimentale di

formazione a distanza rivolto a 28 biblioteche dei comuni della provincia in collaborazione con il

BAICR/Sistema Cultura e Federculture149.

Il primo corso si è svolto tra aprile a giugno e si è basato su due moduli organizzati in sette unità

didattiche, fruibili online su una piattaforma dedicata, con test di verifica ed esercitazioni da

svolgere in rete.

Il primo modulo previsto - Lavorare per progetti - si compone delle unità didattiche Come

realizzare un progetto, Struttura di un progetto e comunicazione, Strumenti e tecniche, Gestione

dei rischi e monitoraggio dei costi.

Il secondo modulo - Comunicare la cultura - ha previsto le seguenti unità didattiche: Pragmatica

della comunicazione, Specificità della comunicazione culturale, Comunicare sul web. I temi

affrontati dunque hanno riguardato la pianificazione culturale e la comunicazione.

148 Tecnico della gestione informatizzata delle biblioteche,

<http://www.didael.it/aziende/catalogo/schede/Bibliotecario_virtuale/index_prof_tec_new.htm>. 149 Per informazioni: <http://www.provincia.roma.it/siti_esterni/SisBiblio/formazione.htm#fad>.

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Il programma didattico ha previsto inoltre tre incontri residenziali dedicati all’analisi e alla

discussione di specifici casi di studio.

Le modalità didattiche adottate hanno applicato i principi dell’e-learning e hanno valorizzato

l’apprendimento nel contesto lavorativo.

Il corso si è concluso con una prova di verifica formativa.

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6.2. Italia: i corsi universitari a distanza

Nel 1990 l’Università degli studi di Roma “La Sapienza” e il Bournemouth Polytechnic (UK)

hanno istituito il consorzio interuniversitario For.Com150, cui successivamente hanno aderito

anche altre università italiane e straniere151.

For.Com si definisce una «università multimediale che sviluppa la progettazione e l’erogazione

di corsi a distanza (FaD) per i corsi di laurea delle università consorziate». Le metodologie

didattiche adottate mirano a creare percorsi di apprendimento autonomi e si basano

sull’interazione telematica, sull’uso di TV satellitare, su esercitazioni e verifiche in rete, sul

teletutoring, e sul supporto da parte di poli tecnologici localizzati sul territorio nazionale dove

garantire agli studenti l’accesso ad aule didattiche multimediali. La struttura di ciascun corso è

costituita da un’iniziale interazione con il docente prevalentemente online, da una fase di

autoapprendimento assistito dal tutor, da successive attività collaborative in classi virtuali a

scopo di consolidamento e rinforzo, dall’utilizzo di strumenti di autoverifica, e da un pre-esame

a distanza prima di presentarsi all’esame finale conclusivo del corso di studi.

L’offerta didattica di For.Com nel settore delle discipline biblioteconomiche propone un corso di

formazione e aggiornamento professionale annuale per Archivista e bibliotecario-

documentalista, nell’ambito del quale si approfondiscono lo sviluppo e la storia della

documentazione scientifica, il servizio d’informazione e di documentazione, i sistemi di

catalogazione, il trattamento delle informazioni, i modelli di classificazione del sistema

documentario, l’organizzazione documentaria e l’indicizzazione per soggetto, elementi di diritto

pubblico relativo all’archivio moderno, l’organizzazione archivistica.

Il corso di formazione e aggiornamento professionale biennale in Didattica dei beni culturali

(archivi, biblioteche, musei) è destinato principalmente agli insegnanti di istituti di istruzione

primaria; il programma didattico prevede in aggiunta alle tematiche sviluppate nel corso annuale

la conservazione e la tutela dei beni culturali, lo sviluppo del concetto di restauro, le tecniche di

restauro pittorico, il progetto di manutenzione e di restauro, le tecniche di conservazione e

restauro delle opere architettoniche.

150 For.Com, <http://www.forcom.it>. 151 Sono membri del consorzio For.Com le università di Cassino, Macerata, Salerno, Sassari, Torino, Molise,

Udine, Bari, Foggia, Camerino, Malta, Liverpool, Tirana.

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Il consorzio NETTUNO, NETwork per L’UNiversità Ovunque nasce nel 1990 come prima

università televisiva e telematica d’Europa152; utilizza la rete televisiva satellitare come canale di

trasmissione delle videolezioni, si avvale delle università aderenti come poli di supporto e di

assistenza agli studenti, e si serve di internet principalmente come canale informativo e solo

marginalmente come mezzo di comunicazione e di interazione tra studenti e tra studenti e

docenti. Il modello didattico adottato è misto, in quanto prevede modalità tradizionali di

insegnamento/apprendimento attraverso incontri ed esercitazioni in presenza con docenti e tutor,

e modalità a distanza attraverso lezioni televisive, esercitazioni online, assistenza tramite

telefono, fax, e-mail.

Tra i corsi universitari proposti del consorzio Nettuno è disponibile la laurea di primo livello in

Operatore dei beni culturali; le università erogatrici sono Bologna e Firenze, le uniche due a

offrire un percorso didattico a distanza su ventinove degli atenei che offrono laurea di primo

livello in ambito biblioteconomico153.

Tra i quindici atenei che erogano laurea specialistica nessuno di fatto ha previsto anche la

modalità di partecipazione a distanza; su diciassette atenei presso cui sono attivi corsi

universitari (corsi di perfezionamento, master, scuole di specializzazione) sei offrono corsi a

distanza: Bari, Firenze, Padova, Parma, Urbino, Viterbo.

Sulla base di quanto detto a proposito degli aspetti terminologici e metodologici relativi all’e-

learning si può identificare l’offerta didattica degli atenei di Firenze e Bologna (corso di laurea di

primo livello) come teledidattica, dal momento che l’erogazione dei contenuti avviene per via

telematica, ma l’attività di insegnamento/apprendimento non si fonda su principi pedagogici

collaborativi. I corsi universitari erogati dalle università di Firenze (corso di perfezionamento),

Bari, Padova, Urbino e Viterbo si basano invece sulla modalità FaD, dal momento che,

prediligendo un approccio didattico di tipo blended, prevedono lo svolgimento delle attività

didattiche anche attraverso incontri residenziali.

I corsi di formazione proposti dal Consorzio For.Com si qualificano come corsi online, dal

momento che utilizzano quasi esclusivamente Internet per svolgere le attività di insegnamento, 152 Sono soci fondatori il Politecnico di Torino, l’Università di Napoli “Federico II”, RAI, Confindustria e

Telecom Italia; i soci ordinari sono il Politecnico di Bari e le Università di Ancona, l’Aquila, Bologna, Camerino, Cassino, Ferrara, Firenze, Genova, Lecce, Messina, Milano, Milano-Bicocca, Modena, Napoli II Università, Padova, Palermo, Parma, Perugia, Pisa, Roma “La Sapienza”, San Marino, Siena, Teramo, Torino, Trento, Trieste, IUAV Venezia, la Open University inglese, il Centro nazionale formazione a distanza Tirana, AFPA - Association pour la Formation Professionnelle des Adultes, IULM - Libera Università di Lingue e Comunicazione: <http://nettuno.stm.it/>.

153 Si è utilizzata come fonte il Repertorio della formazione professionale, a cura di Elisabetta Di Benedetto e Gabriele Gatti, 3 ed., 2000/10/, <http://www.aib.it/aib.form/form.htm3>.

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apprendimento, comunicazione e verifica. Anche il master erogato dall’università di Parma si

avvicina alla definizione di corso online in quanto, nonostante preveda due brevi incontri in

presenza, si propone di formare una comunità di apprendimento tra gli studenti partecipanti

attraverso una classe virtuale per le discussioni e la condivisione di esperienze.

Di seguito si propongono brevi schede riassuntive sull’offerta di didattica a distanza degli atenei

italiani.

TITOLO CORSO: Formazione del docente documentalista scolastico

TITOLO RILASCIATO: Master di II livello

ISTITUZIONE EROGATRICE: Dipartimento di Italianistica, Facoltà di Lettere e filosofia

Università degli studi di Bari; Istituto regionale di ricerca educativa,

Bari; Liceo scientifico “E.Majorana”, Mola di Bari - Ministero dell'Istruzione,

dell’università e della ricerca, Servizio per la comunicazione

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 1 anno

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: FaD

URL: <http://lnx.irrepuglia.net/formazione/index.html>.

TITOLO CORSO: Operatore dei beni culturali

TITOLO RILASCIATO: Laurea di I livello

ISTITUZIONE EROGATRICE: Facoltà di Conservazione dei beni culturali, Università degli studi di

Bologna, Polo tecnologico NETTUNO

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 3 anni

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: teledidattica

URL: <http://www.cbc.unibo.it/Tele/index.htm>.

TITOLO CORSO: Operatore dei beni culturali

TITOLO RILASCIATO: Laurea di I livello

ISTITUZIONE EROGATRICE: Facoltà di Lettere e filosofia, Università degli studi di Firenze, Polo

tecnologico NETTUNO

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 3 anni

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: teledidattica

URL: <http://presidenza.lettere.unifi.it/nettuno/index.htm>.

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TITOLO CORSO: Documentalista per la scuola: gestione didattica, archivi storici, biblioteche e

banche dati

TITOLO RILASCIATO: Corso di perfezionamento

ISTITUZIONE EROGATRICE: Facoltà di Scienze della formazione, Università degli studi di Firenze

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 4 mesi

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: FaD

URL: <http://www.dedus.it/>.

TITOLO CORSO: Archivista e bibliotecario-documentalista

TITOLO RILASCIATO: Corso di formazione

ISTITUZIONE EROGATRICE: Consorzio interuniversitario For.Com

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 1 anno

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: corso online

URL:

<http://www.forcom.it/formazione%20professionale/scuola%20&%20formazione/Annuali/Arch

ivista%20e%20bibliotecario%20Documentalista.htm>.

TITOLO CORSO: Didattica dei beni culturali (archivi, biblioteche, musei)

TITOLO RILASCIATO: Corso di formazione

ISTITUZIONE EROGATRICE: Consorzio interuniversitario For.Com

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 2 anni

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: corso online

URL: <http://www.forcom.it/formazione%20professionale/Biennali/BEN.htm>.

TITOLO CORSO: Bibliotecario specialista multimediale della biblioteca scolastica e pubblica

TITOLO RILASCIATO: Master di I livello

ISTITUZIONE EROGATRICE: Facoltà di Scienze della formazione, Università degli studi di Padova

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 1 anno

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: FaD

URL: <http://www.unipd.it/studenti/Dopo_laurea/master/master_scheda-141.htm>.

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TITOLO CORSO: Biblioteconomia e scienza dell’informazione

TITOLO RILASCIATO: Master di II livello

ISTITUZIONE EROGATRICE: Università degli studi di Parma e University of Northumbria,

Newcastle

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 2 anni

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: corso online

URL: <http://www.aldus.unipr.it/master/>.

TITOLO CORSO: Progettazione e gestione di servizi documentari avanzati

TITOLO RILASCIATO: Master di I livello

ISTITUZIONE EROGATRICE: Facoltà di Lettere e filosofia, Università degli studi di Urbino

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 1 anno

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: FaD

URL: <http://www.uniurb.it/maslet/ser_docu/>.

TITOLO CORSO: Gestione di biblioteche scolastiche multimediali

TITOLO RILASCIATO: Master di I livello

ISTITUZIONE EROGATRICE: Facoltà di Conservazione dei beni culturali, Università degli studi

della Tuscia, Viterbo

TEMPI DI SVOLGIMENTO: 1 anno

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO: FaD

URL: <http://193.205.145.174/Presentazione/master/master2002.htm>.