Le abitazioni e i luoghi della vita quotidiana
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Le abitazioni e i luoghi della vita quotidiana fra
XVI e XVIII secolo
Indice• La casa contadina;• Il castello;• La casa di città;• Il palazzo di città;• Locande, taverne e
osterie;
La casa contadina In Europa quasi tutte le abitazioni
private erano costruite in legno con tetti di paglia.
Solo verso il 1650 a Parigi, Londra e Amsterdam cominciarono a diffondersi le case in mattone e pietra.
Nelle case di campagna, il materiale da costruzione
fu principalmente il legno,
usato per le pareti e per il
tetto.
Spesso la casa contadina era suddivisa in parti o corpi ma non c’era
alcuna separazione fra lo spazio dell’uomo e quello degli
animali domestici.
Il cuore della casa era il focolare e solo a partire dal Trecento comparvero stufe e
camini.
Nelle regioni settentrionali freddo e umidità rappresentavano un serio problema vista la precarietà delle abitazioni che, per questo motivo,
offrivano uno scarso riparo dalle basse temperature.
A causa del materiale con cui erano
costruite le case
duravano circa 40 – 50
anni e il mobilio era poco e di
scarso valore
Il castello
Il castello nasce come abitazione difensiva in campagna e, solo tra il XIII e
il XIV sec. fu costruito in pietra.
Le caratteristiche difensive lasciarono progressivamente il passo a quelle residenziali signorili e il castello si arricchì di sale e di mobilio di pregio.
La casa di cittàAlta non più di
due o tre piani era simile a
quella di campagna: anche qui
mancavano comfort e privacy. Le finestre si
fornirono di vetri solo dopo il XV secolo.
Palazzo di città
La casa aristocratica di città era un palazzo a più piani con una facciata sontuosa e stanze riccamente decorate
Generalmente un palazzo era costituito da: Sotterranei Cortile Locali di servizio ( al piano inferiore) Appartamenti signorili (ai piani superiori) Cucina (al primo piano)
Anche in questo caso, i vetri erano rari e sostituiti da imposte di legno. I pavimenti erano di mattoni, mentre i mobili erano di ottima fattura artigianale.
Locande, taverne ed osterie
Questi luoghi di vita quotidiana sorsero tra il XII e il XIII secolo in tutta Europa, in particolare nei pressi di città sedi di fiere e mercati o lungo importanti vie di transito.
Erano molto diffuse e
offrivano ai viaggiatori cibo, bevande e un letto. Erano
segnalate da un’insegna
caratteristica o da un semplice ramo d’albero all’ingresso.
Per mangiare, i clienti usavano il proprio coltello, le mani o il cucchiaio, servendosi da un unico piatto comune. L’uso della forchetta era poco diffuso.