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Sped. Abb. Postale 70% - Filiale di Torino To - Anno 27° - N.3- Marzo 2009 - Redazione: Via Vittorio Emanuele, 44 - ChieriDir. Resp. Giuseppe Pio Marcato - Aut. Trib. Torino del 31/1/83 - R. G. n. 3340 - Impaginazione & Grafica: Francesca Moro - Stampa: Litografia Bruno - Chieri (To)

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Centotorri - Marzo 2009

A90 anni dalla nascita e a dieci dalla

morte, Don Lorenzo Burzio viene ricor-

dato con un libro che prelude (speriamo)

anche a tante altre iniziative, nel nome di un chie-

rese che ha fatto tanto per la sua città, negli ambiti

più diversi. Noi di Centotorri abbiamo un motivo in

più per coltivarne il ricordo, visto che fu lui, nel

1976, a fondare e sostenere quella Radio Centotorri

da cui, in seguito, è nato anche questo giornale.

Detto del titolo di testa, ecco che marzo si annuncia con le prime mosse

in vista delle Elezioni Amministrative che il 6 e 7 giugno (o al successi-

vo ballottaggio, se ci sarà) consegneranno a Chieri un nuovo sindaco e

una nuova giunta. Si tratta ancora di segnali confusi, ma qualcosa

comincia a delinearsi.

Ben delineati, viceversa, gli appuntamenti culturali di primavera: tra

concerti, teatro, mostre d’arte e, soprattutto, monumenti da visitare,

sembra proprio che i venti di crisi non disturbino più di tanto una pro-

grammazione magari senza vertici assoluti di richiamo, ma comunque di

buon livello.

La storia locale, stavolta, dedica spazio a due figure che in epoche diver-

se e lontane hanno legato il loro nome e la loro opera a Chieri: il cano-

nico Rampart e monsignor Bartolomasi.

Infine, lo sport, con la rinnovata speranza di salvezza delle ragazze della

pallavolo, in forte ripresa.

Buona lettura. G.G.

5

Un libro per

Don Burzio e una

primavera di cultura

In

copertina:

Don Lorenzo Burzio

(1919-1998), ricordato

in un libro

8 Elezioni, Lancione si candida - Rigo parte dall’UDC e arriva a Lancione - Un libro (e una associazione) per ricordare Don Burzio

9 Raccolta differenziata: Chieri prima tra i comuni grandi della Provincia

10 Monsignor Bartolomasi ricordato a 50 anni dalla scomparsa Lettere al Direttore, in pericolo il pilone di Gioncheto

11 Tangenziale Est, la Provincia assicura: entro aprile il tracciato, nel 2010 le gare

12 Scattata a Chieri la foto più antica di Don Bosco13 Chieri, negozi aperti la domenica: ecco il piano 200914 San Leonardo, affiorano nuovi tesori: partono i lavori

per il portale della chiesa - Maddalene, “La Casetta” è una realtà15 Il Pino Vecchio e i trasporti verso Torino, 1^ puntata16 Dintorni: Santena, gli 80 anni del Gruppo Alpini

Pecetto, gli Alpini cercano cimeli della Grande Guerra “Marocchiaperti” nel segno degli scacchi

24 Rampart, un fiammingo a Chieri - A tutto Jazz 25 Chieri, tanti appuntamenti con la cultura - Gli Europei di atletica

indoor nel segno di Appendino - “Prima mignin”, un libro sulla scuola a Chieri nel primo Novecento - Egitto nascosto al castello di Miradolo

26 Un mese a teatro - Sport: Pallavolo, riscossa Chieri: la salvezza è possibile - Riva, il calcio femminile è già una tradizione

RUBRICHE12 Riflessione - L’Edicola 13 Sentirsi sicuri15 Animali=Amici 20 Natura22 Casa & Condominio 27 Compra e vendi

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ELEZIONI EUROPEE ED AMMINISTRATIVE 2009: SPAZI PUBBLICITARI SU “CENTOTORRI”

La rivista Centotorri intende diffondere, fino all’ultimo numero utile prima delle consultazioni elettorali per il rinnovo del Parlamento Europeo, del Consiglio

Provinciale e dei Sindaci dei Comuni interessati nella zona di diffusione del giornale, fissate per il 6 e 7 giugno 2009, propaganda elettorale a mezzo di spazi

pubblicitari. Ai sensi delle vigenti disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazio-

ne e al fine di garantire imparzialità e parità di trattamento a tutti i soggetti politici impegnati nella competizione elettorale, si precisa:

-che, per l’autoregolamentazione nella definizione degli spazi disponibili, nessuna lista e/o candidato potrà prenotare, per ciascun numero della rivista, più di DUE pagi-

ne intere della rivista medesima;

-che la prenotazione degli spazi dovrà avvenire entro il giorno 20 marzo per l’uscita di aprile ed entro il giorno 28 aprile per l’uscita successiva, rivolgendosi alla dire-

zione della rivista, Via Vittorio Emanuele 44 – 10023 Chieri TO – tel. e fax 011-9421786 – e-mail [email protected].

-che le tariffe per l’accesso agli spazi pubblicitari sono automaticamente fissate nella misura del 50% della tariffa pubblicitaria unica della rivista stessa (Euro 24,00 +

IVA al modulo di mm.43 x 15), vale a dire nella misura di Euro 12,00 + IVA al modulo (pagina intera: 64 moduli).

5 6-03-2009 15:25 Pagina 5


Sabato 21 A CHIERI, MOSTRA INCISIONI - Fino a giovedì 23aprile, Mostra antologica di incisioni di FrancoMenegon. Inaugurazione alle ore 18 - Galleria “IlQuadrato”, Salone dell’ex Ghetto ebraico, via della Pace8, martedì - sabato ore 16.30–19, chiuso lunedì e fest

CO CHIERI, FAVOLE - Un sabato da favola - Per ascoltare e sognare le favole. LettriceD. Tamagnone, ovvero la Maga Minin. Proseguono gli incontri per ascoltare le lettu-

re dalla Maga Minin. I bambini dai 3 ai 6 anni ed i loro genitori e parenti potran-no ritrovarsi nello spazio piccoli della Biblioteca per trascorrere un momento di

allegria insieme ai loro figli. Biblioteca Civica “Nicolò e Paola Francone”,Sezione Ragazzi, via V. Emanuele II 1, ore 10.30M CHIERI, CONCERTO – Per “Chieri Musica 2009. Musica eSpiritualità”, un percorso di musica, arte e spiritualità attraverso le più bellechiese di Chieri dal medioevo al barocco - Chiesa di San Guglielmo,piazza Mazzini 1. Ore 16.15 una guida illustra al pubblico le bellez-ze architettoniche e pittoriche della chiesa. Ore 17 Concerto Le sonateda chiesa del barocco italiano: Ensemble Isabella Leonarda - Musichedi Leonarda, Fiorè, Corelli Al termine del concerto visita ai luoghi stori-ci della Città A cura di Accademia dei Solinghi in collaborazione conSportello Turistico Sportello Turistico ore giov. 9-14; ven. 9-15; sab. 9-17011.9428440 [email protected] CHIERI, CONCERTO –I Concerti da Musica da Camera - Rassegna

cameristica degli allievi Musiqueros. L’associazione Musiqueros proponeuna rassegna di varie formazioni cameristiche composte dai migliori allie-

vi della scuola. In questo primo appuntamento si esibiranno tre gruppi dacamera misti (archi, flauto traverso, chitarra) formati da musicisti anche giova-

nissimi, che propongono un repertorio vario (Mozart, Brahms, musica popolareed etnica) sotto la direzione di Marco Bruno, Andrea Cotti e Margherita De Palmas.

Sala Conceria, via della Conceria 2, ore 21Tl VILLANOVA D’ASTI, CAMMINATA - ore 14,00 , organizzazione Gruppo Volontari

del Commercio equo e solidale di Villanova, camminata “Benvenuta Primavera”.Ritrovo partenza passeggiata: Frazione Savi di Villanova d’Asti - Ritrovo al Mulino del CasaleCosto iscrizione: 3,50 (prenotazione obbligatoria) - ristoro per tutti

Lunedì 23 CO CHIERI, FILOSOFIA - ore 21 in Biblioteca, sala conferenze, Conversazioni e letture di filoso-fia: Foucault e le trasformazioni delle pratiche del potere - Riccardo Ahmed

Martedì 24 CO PINO TOR., UNITRE – Alle 15,30 in Via Folis 8 conferenza del prof. R.Grilletto sul tema: “Leantiche fortezze piemontesi”

Giovedì 26 CO CHIERI, COMMEMORAZIONE - Alle ore 21,00, in Duomo, presso la cappella dei santiLorenzo e Martino, promossa dalla Parrocchia del Duomo e inserita nel quadro della Settimanadalle Cultura organizzata dal Comune, commemorazione del can. Enrico Rampart a 500 anni dallamorte. Interventi della prof. Elena Chiri Pignocchino, Antonio Mignozzetti e Roberto Toffanello.Interviene il coro del Duomo diretto dal maestro Enzo Cerrato. CO CHIERI, NUTRIZIONE E NATURA - Presso il Centro Alchemia di Via Roma 29, alle ore 21conferenza “Siamo quello che mangiamo – in forma con la nutrizione naturopatica” – Relatricedott.sa Delia Ravetti, nutrizionista – naturopata. Ingresso gratuito – prenotazione 011-9401313 [email protected] PINO TOR., UNITRE – Alle 15,30 in Via Folis 8 conferenza del dott.A.Baldacci sul tema:“L’immigrazione irregolare. Esperienze sul campo”

Venerdì 27CO CHIERI, UNITRE – Alle 16 in Sala Conceria conferenza del dott. Enrico Bassignana sul tema:“La virtù del buonsenso attraverso i proverbi piemontesi”.

Sabato 28 M CHIERI, CONCERTO - I Concerti da Musica da Camera - Rassegna cameristica degli allieviMusiqueros. Il secondo appuntamento con i Concerti di musica da camera degli allievidell’Associazione Musiqueros vede impegnati un quartetto di giovani chitarristi ed un ensemble diotto violoncelli: due formazioni singolari che propongono un repertorio vario che spazia dalla musi-ca classica (Tarrega, Penella) alla contemporanea (Thorlaksson, Sollima, Bolling). Solisti e direttori:Antonio Canino, Ernesto Gino, Enrico De Palmas A cura di Associazione Culturale MusiquerosSala Conceria, via della Conceria 2, ore 21CO CHIERI, LIBRO MONETE - Presentazione del libro “Le monete del testamento di GuglielmoGallieri nobile di Chieri 13 marzo 1413” a cura di Angelo Tosco in San Guglielmo

Venerdì 13 marzoCO CHIERI, UNITRE – Alle 16 in SalaConceria conferenza del dott. Antonio Zullo sultema: “La criminologia – i processi di crimina-lizzazione”.

Domenica 15M CHIERI, CONCERTO - Chieri Musica 2009. Musica e Spiritualità - Un per-corso di musica, arte e spiritualità attraverso le più belle chiese di Chieri dalmedioevo al barocco. Chiesa di Sant’ Antonio, via V. Emanuele II 33. Ore16.15 una guida illustra al pubblico le bellezze architettoniche e pittorichedella chiesa. Ore 17 Concerto Magia e Misticismo del Corno delle AlpiI virtuosi Veneti, musiche di Vivaldi, Hill, Mozart Al termine del concertovisita ai luoghi storici della Città. A cura di Accademia dei Solinghi incollaborazione con Sportello Turistico.

Martedì 17 CO PINO TOR., UNITRE – Alle 15,30 in Via Folis 8 conferenzadel prof. C.Nori sul tema: “C.de la Clos. Le relazioni pericolose.Romanzo, genesi e versioni cinematografiche”

Giovedì 19CO PINO TOR., UNITRE – Alle 15,30 in Via Folis 8 conferenza delprof. C.Polledro sul tema: “Il cibo e le potenze mistiche”CO CHIERI, LIBRO - Alle 21in Sala Conferenze -Biblioteca Civica,‘Nicolò e Paola Francone’presentazione del libro ‘Don Lorenzo Burzio(1919-1998) Ricordo di un uomo che ha dato molto a Chieri’

Venerdì 20 A CHIERI, MOSTRA DI PITTURA – fino al 5 aprile, CONFESSIONI DI UNARTISTA - Dipinti di Mauro Franco. Inaugurazione ore 18. Galleria Civica “PalazzoOpesso”, via San Giorgio 3 Feriali ore 16-19, sabato e festivi ore 10.30-12.30/16-19. A cura di Unione Artisti del ChiereseInfo: 011.9469123 [email protected] Ingresso liberoCO CHIERI, UNITRE – Alle 16 in Sala Conceria conferenza di Agostino Gay, sindaco di Chieri,sul tema: “Esperienza della vita quotidiana da sindaco”.

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DOVE E QUANDO

APPUNTAMENTIDal 13 marzo al 7 aprile

Questa che pubblichiamo è una rassegna degli eventi più significativi che si

svolgeranno, nel prossimo mese, nella zona di diffusione del nostro perio-

dico (Chierese, Astigiano, Moncalierese). Si prega di inviare (entro il 25

marzo) segnalazioni proposte all’indirizzo: [email protected] oppure di telefonare

allo 011-9421786 in orario 9,30-11,30 e 18-19,30, dal lunedì al venerdì. Gli interes-

sai che desiderano la pubblicazione dell’evento con maggiore visibilità possono

prendere contatti con la redazione negli stessi orari e con le stesse modalità. Gli

appuntamenti saranno anche pubblicati sul sito: www.100torri.it.

LEGENDAA =arte e mostre Ci =cinema V =vita delle associazioni Co =conferenze, incontri e dibattiti S =sportF=fiere, sagre, mercati, enogastronomia M =musica e balloSC = scuola e formazione T = teatro Tl =tempo libero, passeggiate, escursioni, gite

6 appuntamenti 3-03-2009 21:50 Pagina 6

APPUNTAMENTI dal 13 marzo al 7 aprile

Centotorri - Marzo 2009www.100torri.it

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A PRALORMO, MESSER TULIPANO – fino a domenica 3 maggio, MESSER TULIPANO E…ILPARCO GOLOSO - X Edizione. La manifestazione sviluppa ogni anno un argomento collateraleche anima il parco e le pertinenze offrendo spunti interessanti per visitatori grandi e piccoli: nel2009 sarà IL GUSTO e sarà un’edizione particolarmente ricca di proposte in quanto celebreremoil decennale di questo evento. Castello e parco di Pralormo, via Umberto I 26 Tutti i giorni ore 10-18; sabato, domenica e festivi ore 10-19. CO PECETTO, FAVOLE - Sabati da favola – Storie di desideri, con Gabriella Franchino È un’i-niziativa per i più piccini, volta a offrire, in particolare ai bambini e alle loro famiglie, un nuovo sti-molo alla lettura attraverso l’ascolto. L’incontro si svolge con la presenza dei genitori BibliotecaComunale, Sala Incontri, piazzale della Rimembranza 9, ore 10.30CO CHIERI, LA CITTA’ DI CARTA - Visita guidata all’Archivio Storico Comunale - Cartografiastorica chierese. Biblioteca Civica, Sala Conferenze, via V. Emanuele II 1, ore 10Info: 011.9428404 [email protected] Ingresso libero

Domenica 29 T CHIERI, TEATRO - Cuori di terra - Memoria per i sette fratelli Cervi. Associazione Scenario -progetto, ideazione e drammaturgia: Bernardino Bonzani, Monica Morini. ricerca e composizio-ne musicale: Davide Bizzarri.F PRALORMO, CASCINE IN PIAZZA – Fino a domenica 3 maggio, Mostra mercato con pro-dotti agroalimentari. In occasione di MESSER TULIPANO, via Umberto I ospita “Cascine in piaz-za”, mostra-mercato di prodotti enogastronomici provenienti dalle cascine e dai laboratori di pani-ficazione di Pralormo. A cura di Comune di Pralormo Percorso: dal Castello di Pralormo, viaUmberto I, a piazza V. Emanuele II Tutte le domeniche e festivi, eccetto domenica di Pasqua, ore10–19 Ingresso libero. Info: 011.9481103 fax 011.9481723F PRALORMO, ENOGASTRONOMIA - la Pro Loco di Pralormo propone una degustazionecompleta di prodotti enogastronomici del territorio provenienti dalle aziende agricole locali. Si potràspaziare tra diversi menù a seconda delle esigenze: uno spuntino veloce a base di salumi e for-maggi, un pasto completo con gli agnolotti o, ancora, il pantagruelico “disnè gros”, che condurràalla scoperta di tutte le specialità locali. Piazza V. Emanuele II, ore 11.30–14.30.M CHIERI, CONCERTO – “Chieri Musica 2009. Musica e Spiritualità” - Un percorso di musica,arte e spiritualità attraverso le più belle chiese di Chieri dal medioevo al barocco Chiesa di SanDomenico, via San Domenico 1 - Ore 16.15 una guida illustra al pubblico le bellezze architetto-niche e pittoriche della chiesa. Ore 17 Concerto Benedictus Es, Domine Coro INCONTROCAN-TO. P. Mussino, direttore. Al termine del concerto visita ai luoghi storici della Città. F VERNONE, CARNEVALE – Dalle 14, “VERNONE IN FIORE “ Festa del folclore piemonteseVentisettesima edizione. Ritrovo gruppi folcloristici e carnevaleschi dalle ore 14 presso la ex scuolaelementare. Sfilata lungo la strada che conduce al Castello. I gruppi verranno accolti nel cortile delcastello dal gruppo storico di VERNONE e presentati al pubblico. Interverranno le maschere dellacittà di Torino “Gianduia e Giacometta”. Prevista la partecipazione di oltre 100 gruppi folcloristi-ci e carnevaleschi. Dalle ore 16 distribuzione di polenta e salciccia, nel parco del castello.

Martedì 31 CO CHIERI, SERATA TURISMO - presso il Park Hotel, presentazione di pannelli didattico cultu-rali realizzati da Lions Club Chieri e Politecnico di Torino in collaborazione con la Soprintendenzaper i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte; della Guida Turistica “Chieri” a cura di

Enrico Bassignana e Norma Carpignano, nuovo volume della Collana “Tesori del Piemonte”, editada Editris duemila s.n.c.CO PINO TOR., UNITRE – Alle 15,30 in Via Folis 8 conferenza del prof. P.Cresto Dina sul tema:“Mozart. Il Don Giovanni. Un mito in musica”

Giovedì 2 aprileCO CHIERI, LIBRO SUL MURE’ – Presentazione del libro “Il Murè. Storia e storie di un quartie-re di Chieri” a cura di Ferruccio Ferrua, in San Giorgio. CO PINO TOR., UNITRE – Alle 15,30 in Via Folis 8 conferenza della prof. P.Savoini sul tema:“Lectura Dantis.Impegno etico e civile. Paradiso, canto XVII”

Venerdì 3 CO CHIERI, UNITRE –Alle 16 in Sala Conceria conferenza dei medici F.Torta e P.Artoni sul tema:“Le principali malattie respiratorie e sviluppi moderni delle cure”. Auguri di Pasqua

Domenica 5 T CHIERI, TEATRO – Stagionevento, Cena/Buffet… agli orti, caleidoscopi di natura croccanteArti di Eris in L’ORTO DEL VICINO È SEMPRE PIÙ VERDE

Martedì 7 CO PINO TOR., UNITRE – Alle 15,30 in Via Folis 8 conferenza del prof. F.Chiarle sul tema: “Lanascita del Regno d’Italia”

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Elezioni, Lancione si candida E’ il candidato (al momento) della Lista per Chieri,

appena apparentata con l’UDC di Emilio Cavalleris

Rigo parte dall’UDC

e arriva a Lancione

Un’altra candidatura, da tempo anticipata dal gossip, si era

materializza nella corsa alla poltrona di sindaco di Chieri:

quella di Andrea Rigo, imprenditore, tra gli artefici priva-

ti dell’area industriale di Fontaneto. “Sono uscito dal mondo del

lavoro – dice – ed in questi ultimi tempi l’idea di un mio interven-

to in politica si è fatta poco a poco coinvolgente ed interessante. Come scrive Plutarco,

‘tutti possiamo fare politica’. La condizione principale è che ci si avvicini alla politica

con spirito di servizio e non per interessi personali. Con questo spirito ho trovato

nell’UDC, nei suoi uomini e nei suoi programmi comunione di intenti. Ritengo sia

giunto il momento di portare a Chieri nuove idee, nuovi obiettivi, nuove strategie e

nuovi traguardi. Mi auguro vivamente che i cittadini chieresi vogliano condividere con

me questa sfida, consapevoli che i momenti difficili che stiamo vivendo devono esse-

re affrontati con coesione, determinazione e coraggio. L’UDC come forza politica di

centro è aperta a tutte quelle forze politiche che vorranno condividerne il programma.”

In effetti, l’apertura ha già dato frutti, con l’accorpamento, ufficializzato lo scorso 6

marzo, con la Lista per Chieri di Lancione candidato sindaco. “Se vinceremo – chiosa

Rigo – mi piacerebbe occuparmi di attività produttive”.

L’abbandono del centro storico, la perdi-

ta di valore della propria casa, la sicu-

rezza in casa e per le strade, l’assenza

di un piano per l’insediamento di lavoro vero,

l’isolamento dalle prospettive di sviluppo

dell’Area Urbana, il basso livello degli stan-

dard dei servizi e della qualità della vita, l’ina-

deguatezza di una politica di sostegno delle fasce più deboli, lo stato del-

l’ambiente: viabilità, verde urbano…;

i rifiuti urbani, i trasporti, la scuola, lo sport, le infrastrutture, il commercio

fisso ed ambulante…

Tutto ciò non interessa i cittadini chieresi? Credo proprio di no!

Allora perché questo silenzio, chi ha zittito questo paese, dove sono i nostri

giovani, la nostra classe dirigente?

Ricordiamoci che ognuno è artefice del proprio destino e attrezziamoci a

che possa essere il migliore possibile, per amore di Chieri facciamolo

insieme.

Analizziamo la nostra condizione: zonale, ambientale, sociale, economica,

di opportunità, dei servizi...

Confrontiamola con quella di un cittadino, per esempio, di Torino, di

Firenze, di Roma. Rapportiamola ai nostri bisogni, desideri, alle nostre

risorse, alle nostre capacità. Mettiamo in ordine di priorità i vari campi di

possibile intervento, soffermiamoci sui primi 5/10.

Su ognuno di essi possiamo individuare una serie di azioni sostenibili,

capaci di creare sviluppo e benessere; mettiamole in ordine di priorità e sce-

gliamo le prime 3/5.

Confrontiamole e passiamole al setaccio degli obiettivi fissati, singolar-

mente e nel loro complesso, eventualmente modifichiamole nell’ordine e

nella sostanza.

Inviatemi il vostro messaggio, dando così il vostro contributo di idee e di

passione politica ‘ per amore di Chieri’.

Esprimete il vostro punto di vista per il buon governo del nostro paese,

per amore della nostra bella Chieri.

RAFFAELE FURGIUELE

E-mail: [email protected] - Cell. 334/9584703

Nella bonaccia apparente che sta

attraversando il tempestoso

mare delle candidature a

Sindaco nella nostra città, i primi a rom-

pere gli indugi sono stati i

sostenitori della Lista per

Chieri che hanno presentato il

18 febbraio scorso presso la

sala dei Modigliani la loro pro-

posta: Francesco Lancione.

Nato ad Ofena (AQ) il

16/05/1940, laureato in

Medicina e Chirurgia presso

l’Università degli Studi di TORINO, spe-

cializzato in Pediatria e Neonatologia. Ha

lavorato presso l’Ospedale Maggiore di

Chieri dal 1972 al 2006 rivestendo l’inca-

rico di Primario della divisione di

Pediatria dal 1996 fino al 2006. Ha

affiancato alla professione di medico

anche l’attività politica, come Consigliere

Comunale per tre legislature.

Attualmente è in pensione, ma continua a

svolgere l’attività di medico.

La Lista per Chieri ha dunque il merito di

uscire allo scoperto e di farlo anche in

modo trasparente e pubblico. Il candida-

to, durante le conferenza stampa assieme

al suo portavoce l’avvocato Luciano

Pacello, ha confermato che la sua candi-

datura nasce dalla esigenza di dare un

segnale di svolta rispetto al passato. La

Lista per Chieri si compone infatti di volti

nuovi e professionisti di grande esperien-

za, tecnici competenti e persone dal gran-

de entusiasmo. L’obiettivo condiviso è

quello di modernizzare la vita della Città,

improntando all’efficacia e all’efficienza

l’operato del Comune. Il pro-

gramma è l’espressione autenti-

ca della competenza degli

uomini che ne fanno parte. Un

programma “aperto”, basato sul

pragmatismo degli obiettivi più

che sulle ideologie.Dove si riba-

disce un attenzione per la viabi-

lità, la sicurezza, le attività pro-

duttive e la sanità aperti invece i capitolo

sulla cultura, lo sport e l’educazione.

Lancione ha inoltre sottolineato come ci

sia la volontà di dialogare con chi dimo-

strerà una comunione d’intenti e sceglie-

rà di condividere il programma.

Lancione ha poi ribadito che la sua

volontà è ancora una volta quella di

“prendersi cura” della Città, aiutandola a

crescere, così come negli anni ha aiutato

a crescere molti dei suoi attuali cittadini,

nella speranza che proprio loro compren-

dano e supportino prima di tutti il suo

impegno per una Chieri più sicura,

moderna ed efficiente. Alla data dellla

conferenza stampa avevano aderito alla

Lista e alla sua candidatura tra gli altri

l’Assessore alla Polizia Urbana Antonio

Zullo, i consiglieri comunali Domenico

Motta e Ciro Monghini, Raffaele Fusco,

Francesco Rizza Sergio Manolino. Di

questi ultimi giorni la notizia dell’appa-

rentamento con l’UDC.

Andrea Rigo

Un libro (e una associazione)

per ricordare Don Burzio “Don Lorenzo Burzio, 1919-1998 – Ricordo di un uomo che ha datomolto a Chieri”: il volume sarà presentato in biblioteca giovedì 19 marzo alle 21

Un libro di cento pagine

e tante foto inedite, a

novant’anni dalla

nascita e a dieci dalla scom-

parsa di don Lorenzo Burzio:

è una iniziativa di Centotorri,

meglio di una nuova associa-

zione nata nel solco di

Centotorri, per ricordare un

uomo, un sacerdote, un prota-

gonista schivo di decenni di vita

chierese. Don Burzio ha profuso

tesori di energie, di intelligenza, di

disponibilità a favore del prossimo,

come sacerdote e come uomo di

comunicazione, come inse-

gnante e come artista. Si

potrebbe dire che insegnare e

comunicare hanno rappresen-

tato i cardini della sua vita.

Ne sanno qualcosa i tanti,

tantissimi allievi a scuola, per

non parlare dei fedeli che

ogni domenica lo ascoltavano

alla Messa dell’Annunziata.

Ma il vero capolavoro, forse

inatteso dallo stesso interes-

sato, Don Burzio lo ha fatto negli

anni maturi della sua totale (o quasi)

immersione nella comunicazione

radiofonica. A contatto con un

mondo di giovani eterogenei per

pensiero e poco propensi a ricevere

lezioni o prediche, ha saputo con l’e-

sempio, lo spirito di sacrificio e con

una presenza discreta, mai invadente,

fatta di persuasione e di ricerca di

consenso, costruire un modello di

servizio che la gente, a lungo, ha

apprezzato e, in tanti casi, amato. Di

lì, dalla radio, in anni successivi è

nata l’esperienza del giornale, che a

tutt’oggi prosegue, senza tradire

(almeno speriamo…) quei valori che

Don Burzio ha trasmesso. “Nella

Chieri dei primi decenni del dopo-

guerra – scrive di Don Burzio il sin-

daco Agostino Gay - , in

cui esponenti delle

numerose famiglie reli-

giose uscivano dalle

mura dei loro conventi

per una nuova pastora-

le, don Burzio fu l’unico

prete “secolare” ad

impegnarsi attivamente

nella società cittadina.

Lui, canonico della

Collegiata, rettore del Santuario

dell’Annunziata, ovviamente lo fece

a modo suo, da intellettuale; ma

nella Chieri che covava la voglia di

cambiamento, erano

proprio nuovi stimoli

quelli di cui c’era un

forte bisogno.

E lui li seppe dare e

assecondare laddove

si trattava di dare

gambe - cioè organiz-

zazione e supporto

logistico e finanziario

- alle idee innovative

di cittadini volenterosi

e consapevoli.”

Il libro sarà presentato giovedì 19

marzo alle 21 nella sala conferenze

della Biblioteca Civica. Sarà possibi-

le acquistarlo presso la redazione di

Centotorri (Via Vittorio Emanuele

44, dal lunedì al venerdì dalle 9,30

alle 11,30) e, prossimamente, anche

in alcune librerie. A chi lo acquisterà

(e a chiunque lo vorrà) sarà anche

proposto di entrare a far parte della

neonata associazione “Don Lorenzo

Burzio – Amici di Centotorri”, che

intende promuovere la cultura e l’ar-

te a Chieri e nel Chierese attraverso

una serie di eventi, organizzati pro-

prio dall’associazione. Sono in fase

di studio, ad esempio, una mostra di

quadri di don Lorenzo Burzio, la

pubblicazione di altri libri a contenu-

to di storia locale e altre iniziative.

8 elezioni 6-03-2009 15:10 Pagina 8


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Raccolta differenziata rifiuti:Chieri prima tra i comuni grandinella Provincia di Torino

Prima tra tutte legrandi province ita-liane, la provincia

di Torino ha raggiunto afebbraio il traguardo del50% di raccolta differen-ziata: un risultato positi-vo, in anticipo sugliobblighi di legge, che haindotto il presidente Saitta e l’as-sessore Massaglia (Pianificazioneambientale) a incontrare sindaci ecittadini dei comuni più virtuosi.Tra di essi, Chieri, il centro con ilmiglior risultato tra quelli al disopra dei 20000 abitanti, e

Villastellone, arrivato aquota 76%. Nella foto: Roberto

Ronco, presidente del

Consorzio rifiuti di

Chieri

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CALENDARIO ATTIVITA�

D I M O S T R A Z I O N I G R A T U I T E

Giovedì 19 marzo dalle 15,30 alle 18,00 PASQUA

Giovedì 2 aprile dalle 15,30 alle 18,00 PRIMAVERA E PASQUA

Giovedì 16 aprile dalle 15,30 alle 18,00 DECORAZIONI SU TESSUTO

C O R S I

Mercoledì 11 marzo dalle 15,00 alle 18,00 PITTURA DECORATIVA TEGOLA CON PAESAGGIO

Mercoledì 25 marzo dalle 9,00 alle 12,00 SCRAPBOOKING MINI ALBUM CON SACCHETTI

Mercoledì 8 aprile dalle 15,00 alle 18,00 TEGOLA TRIDIMENSIONALE DI PRIMAVERA

Mercoledì 22 aprile dalle 15,30 alle 18,30 PITTURA COUNTRY TEIERA

Tutti i corsi devono essere prenotati almeno una settimana prima con caparra.

Il costo di ogni corso è di Euro 30,00 compreso il materiale.

Per informazioni tel. 011.9422569

Lo scorso 26 febbraio, nella

chiesa dei SS. Pietro e

Paolo di Pianezza, con una

Messa celebrata dal vescovo ausi-

liare di Torino Guido Fiandino e

concelebrata dal capo servizio

interforze monsignor Jean Pierre

Ravotti e dal parrocco di

Pianezza, il chierese Don

Giuseppe Bagna, è stato ricordato

monsignor Angelo Bartolomasi

nel cinquantesimo anniversario

della morte. Erano presenti, fra gli

altri: il generale Franco

Cravarezza; i rappresentanti,

anche provenienti da Trieste,

dell’Esercito, della Guardia di

Finanza, dei Carabinieri; un folto

gruppo di cappellani militari, il

Prefetto, il Questore. C’era anche

un gruppo di chieresi. Alla

domanda: “chi è per voi, oggi,monignor Angelo Bartolomasi?”,monsignor Ravotti risponde: “Ècolui al quale noi cappellani mili-tari dobbiamo tutto. Dopo laseconda guerra mondiale, quandosi ventilò la possibile soppressio-ne della figura del cappellanomilitare, fu lui che la difese aspada tratta. E a lui si deve l’as-setto attuale dell’Ordinariatomilitare”. Angelo Bartolomasinacque a Pianezza il 30 maggio

1869. Formatosi nei seminari di

Giaveno, Chieri e Torino, fu ordi-

nato sacerdote dall’arcivescovo

Davide Riccardi l’11 giugno

Monsignor Bartolomasi ricordato

a 50 anni dalla scomparsaTanti e stretti i suoi rapporti con Chieri, dove visse prima da semina-

rista, poi, dal 1895 al 1910, da professore nel seminario di Antonio Mignozzetti

Pianezza, dove riposa nella chiesa

parrocchiale. Molteplici e intensi i

suoi rapporti con Chieri, dove

visse prima da seminarista, poi,

dal 1895 al 1910, da professore di

Filosofia e Storia nel seminario e

da canonico della Collegiata. In

quegli anni fu anche cappellano

della chiesa campestre di

San Liborio, stabilendo con

la gente un rapporto di

grande stima e amicizia. I

più anziani lo ricordano

ancora con grande affetto.

Restaurò la cappella e nel

1910, poco prima di lascia-

re Chieri, con la collabora-

zione dei borghigiani, costruì il

pilone dedicato alla Madonna di

Lourdes. Collaborò con i

Salesiani nelle attività dell’orato-

rio San Luigi: fu lui a fondarne la

filodrammatica, svolgendovi poi

per anni il ruolo di scenografo e

regista. Per tutta la vita mantenne

un rapporto privilegiato con

Chieri, in particolare con la par-

rocchia del Duomo, con le borga-

te di S. Liborio e Tetti Fasano e

con l’oratorio San Luigi. Si può

dire che a Chieri non ci fu evento

civile e religioso di un qualche

rilievo che Bartolomasi, finché

visse, non onorasse della sua pre-

senza. “Nominò Chieri anche sulletto di morte” ci ha detto monsi-gnor Ravotti quando ha sentito

che venivamo da Chieri.

LETTERE AL DIRETTORE

In pericolo

il Pilone

di Gioncheto

Signor Direttore, il pilone della

Madonna di Gioncheto, detto

anche “degli scuffiòt” o “d’la

rufa”, uno dei più antichi e popolari di Chieri, è in grave pericolo. Ormai al

centro della nuova zona industriale, sta per essere sopraffatto dalle macerie

che dovrebbero servire per rialzare il livello del terreno attorno ad esso. Se

il Comune, che ne è il proprietario, non interviene con un piano di salva-

guardia, farà una brutta fine. E sarebbe un vero peccato: scomparirebbe

un’altra pagina di storia chierese. Saluti. Antonio Mignozzetti.

1892. Fu prima viceparroco a Pino

Torinese poi professore nel

Seminario di Chieri. Il 24 novem-

bre 1910 fu eletto vescovo ausilia-

re del Cardinale Richelmy: rice-

vette la consacrazione dallo stesso

cardinale nella cattedrale di

Torino il 15 gennaio 1911. Nel

giugno del 1915, all’inizio della

prima Guerra Mondiale, fu nomi-

nato primo Vescovo al campo e a

guerra finita, il 15 dicembre 1919,

vescovo di Trieste e Capodistria.

Favorì la nascita del PPI, del setti-

manale cattolico “Vita Nuova” e

dell’Azione Cattolica. Cercò di

moderare sia il nazio-

nalismo fascista che

quello slavo e difese le

minoranze slovene e

croate dalle violenze

fasciste. L’11 dicem-

bre 1922, dietro sua

richiesta, fu trasferito

nella sede di Pinerolo

e il 23 aprile 1929 fu

chiamato a Roma per il ruolo di

Ordinario militare, incarico che

mantenne fino al 28 ottobre 1944.

Morì il 28 febbraio 1959 a

10 bartolomasi 3-03-2009 21:47 Pagina 10


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Tangenziale Est, la Provincia assicura:

entro aprile il tracciato, nel 2010 le gare

La Provincia di Torino con-

segnerà entro aprile alla

Regione Piemonte le ipote-

si di tracciato della futura tangen-

ziale est: il cronoprogramma per l’

opera è stato definito dal presiden-

te Saitta e dall’assessore ai

Trasporti della Regione Piemonte,

Borioli (nella foto). “Stiamo completan-

do il lavoro con le amministrazioni

comunali e il territorio interessato al

completamento dell’anello della tangen-

ziale – dichiara Saitta – grazie al sup-

porto del Politecnico; una volta definite

le ipotesi di tracciato, la Regione potrà

passare alla fase operativa”.

“La verifica – spiega l’assesso-

re Borioli – aveva lo scopo di

monitorare lo svolgimento

delle attività in rapporto ai

tempi concordati tra Provincia

e Regione. L’analisi del moni-

toraggio è più che positiva e ciò

permette di ipotizzare che nei mesi suc-

cessivi alla consegna degli elaborati da

parte dell’amministrazione provinciale si

possa procedere rapidamente, entro la

fine di quest’anno o al più per l’inizio del

2010, alle gare per il project financing”.

11 digital 4-03-2009 21:28 Pagina 11

RIFLESSIONE12


“Ecco, verranno giorni in cuimanderò la fame nel paese,non fame di pane né sete di

acqua, ma di ascoltare la parola delSignore” (Amos, 8,11). A questa fame risponde la missio-ne della Chiesa, proponendo perl’intera comunità il cammino qua-resimale. La Parola di Dio, Dio stesso, siavvia lungo le strade del mondoper incontrare il grande pellegri-naggio che tutti i popoli della terrahanno intrapreso alla ricerca dellaverità, della giustizia e della pace.Sovente si brancola nel buio, il piùdelle volte ci si arresta delusi.Anche tra noi, nel nostro ambienteormai secolarizzato, dove sembradominare soprattutto l’indifferenzae dove il male sembra prevalere sulbene, creando l’impressione di unadisfatta totale, un baratro infinito,spira un anelito nascosto, una spe-ranza, un fremito d’attesa.Abbiamo assistito e partecipato neigiorni appena trascorsi a dibattitipieni di tensione e di sofferenza; sisono sprecate parole e sono volateaccuse, il clima si era fatto pesan-te. Quei momenti di tensione sem-brano passati, ma i problemi sonorimasti e si dovranno affrontarecon maggior attenzione e pruden-za. A margine di tanta fatica e sof-ferenza umana, la comunità cristia-

na è adesso invitata all’ascolto ealla riflessione sulla Parola di Dio. Sull’onda delle indicazioni conclu-sive del Sinodo dei Vescovi e nel-l’approfondimento dei temi dell’e-pistolario paolino (siamo nell’annodedicato all’apostolo Paolo!), ilperiodo quaresimale da poco ini-ziato con il rito delle ‘ceneri’richiama in modo preciso e pun-tuale la necessità di non vivere nelvortice delle circostanze ma disoppesare pensieri, iniziative, scel-te. Il tempo quaresimale corrispon-de alla necessità per la Chiesa, eper tutti i fedeli, di vivere i quaran-ta giorni di preparazione allaPasqua di Risurrezione con lo‘stile’ degli esercizi spirituali:momento di ascolto, riflessione,verifica, scelta. Ne abbiamo dav-vero tutti bisogno.È il solenne invito alla conversio-ne: dobbiamo ritornare a Dio contutto il cuore, non stracciandoci levesti, ma verificando l’atteggia-mento di fondo e lo stile che abbia-mo intrapreso vanificando quellaGrazia e quelle sollecitazioni cheerano state indicate per viverenella libertà dei figli di Dio e che

abbiamo tralasciato per seguirechimere e false strade.Il “Vi supplichiamo in nome diCristo: lasciatevi riconciliare conDio!... Vi esortiamo a non acco-gliere invano la grazia di Dio”risuona in questi giorni non inmodo terrificante e condannatorioma come vera sollecitazione amo-rosa di Dio, attraverso la parola diPaolo, non più rivolta ai fratelli diCorinto (cfr. 2Cor 5,20 ss) ma anoi così distratti e presi dagli affan-ni quotidiani e dimentichi che oltrealle tante cose, c’è davveroQualcuno che ci aspetta.Sì, c’è ‘sempre’ un tempo e unospazio interiore/spirituale che sonoinsieme ‘grazia e dono, libertà escelta’, e proprio all’interno diquesti limiti il Dio della speranza,della misericordia e della pace,veglia con tenerezza e pazienza suciascuno di noi.Questo è da sempre il “tempofavorevole”, il tempo utile perriscoprire la dimensione dell’inte-riorità, del silenzio, dell’ascolto diquella ‘Parola’ che unica non solodà speranza, ma genera vita, che innoi si fa verità e incontro persona-

le con Dio. Soffocare inizialmentei rumori, polemiche e tensioni perpoi rileggerle alla luce di unanuova esperienza, alla luce diCristo che è venuto e ritorna tra noicon maestro e Salvatore.Seguendo le indicazioni dei grandimaestri spirituali ricordiamo cheproprio in questo tempo ci servonol’acqua e le lacrime: l’acqua batte-simale della purificazione interioree le lacrime di una salutare peni-tenza, in particolare quelle lacrimeversate come effetto di un perdonoconcreto e totale offerto dalSacramento della Riconciliazione.Se nel “cammino quaresimale”possiamo riscontrare il desiderio el’esperienza di una concreta con-versione della mente e del cuore,allora quanto stiamo vivendo comecomunità di fede può diventarepercorso sicuro per la celebrazionedella Pasqua di Risurrezione. Con questo spirito purificato e rin-novato potremo riprendere le stes-se difficili questioni di prima che ciavevano diviso e ferito. I problemidella vita e della morte, della vio-lenza e della solitudine, della fami-glia e del lavoro si possono affron-tare con animo più sereno, soprat-tutto illuminato dalla grazia, dallamisericordia e dalla speranza che ilSignore Gesù vuole dare ai suoifratelli finalmente riconciliati.

La Quaresima: tempo utile per il ‘ritorno a Dio’Un percorso per riscoprire il senso della vita e delle cose alla luce

del mistero di Cristo Risorto

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BENEDETTO GIUSEPPE

L’ Edicola a cura di Valerio Maggio

Omicidio di Meredith, la t-shirt di AmandaUna maglietta come corazza (e le altri frasi)

(Beppe Severgnini, Corriere della Sera, 15 Febbraio 2009)

“…Non è così strano. Una ragazza americana, proveniente da un Paesedove la carcerazione preventiva è meno utilizzata, prova a costruirsi unacorazza psicologia. Sorride, si fa bella, saluta. Ma la maglia! All You

Need Is Love ( l’amore è tutto quello che ti serve) – rosso su bianco, a carat-teri cubitali, il giorno di San Valentino – segnala qualcosa di più. Scegliete voi:indifferenza (tanto, non cambia ?); sfida (in America devono sapere che tengoduro!); calcolo (solo un’innocente può essere tanto spensierata); incoscienza(mi piace, la metto); esibizionismo (sono famosa, recito per il pubblico); pub-blicità (visto il marchio sotto?); insensibilità (la vittima, Meredith, era inglesecome i Beatles, autori della canzone). E poi, se vogliamo dirla tutta, quel tito-lo: All You Need Is Love! Se l’uscita musical-giudiziaria dovesse ripetersi,cosa dobbiamo aspettarci ? Ecco, restando ai Beatles, alcuni incroci possibilitra criminologia e discografia:… …Another Girl. Guardatela. Sembra impossibile che una ragazza così possaaver fatto certe cose… Something. ‘ Something in the way she moves…’, qual-cosa nel modo in cui si muove. Nel mondo famelico dei media, basta moltomeno per creare una star. …Because. Ecco, Amanda:se proprio devi rifarla, lasfilata in aula, questa è la maglietta perfetta. Alla fine di questa storia atroce, sevenissi condannata, è quello che vorremmo sapere. Anche i più rispettosi,anche i meno morbosi. Non come, non quando, ma: perché ?...”

Scattata a Chieri la foto più antica di don BoscoLo scrive l’Osservatore Romano commemorando

i 150 anni di fondazione dei Salesiani

di Valerio Maggio

Nella ricorrenza del 150° di fondazio-ne dei “Salesiani di Don Bosco” mipare il momento di ricordare, in

breve, quanto L’Osservatore Romano, hapubblicato, tempo fa, a firma di FrancescoMotto, sulla storiografia salesiana dal titolo “ilpassato che prepara al domani”. Nel lungoarticolo, oltre ad un piccolo accenno al pas-saggio di Don Bosco a Chieri si incontranoimportanti disamine che ritengo interessanteaccennare. In fondo il Santo castelnovese èconsiderato, da sempre, un quasi illustrenostro concittadino. (v.m.) Prete dei giovani nel secolo delle libertà

“…In occasione del venticinquesimo anni-versario della fondazione dell’Istituto storicosalesiano (Iss), svoltosi presso la PontificiaUniversità Salesiana di Roma…vari studiosisi sono confrontati sul futuro della storiografiasalesiana tracciando un bilancio di quantofatto nell’ambito dell’istituzione cultura-le….Punto di partenza sono state le acquisi-zioni degli anni Settanta….Caso poi volle chenel corso della ricerca - in tutto il mondo - dellelettere di don Bosco, non solo si reperissero unmigliaio di inediti, ma anche la foto più anticadi don Bosco, scattata a Chieri negli anniCinquanta… (sopra riprodotta n.d.r.).Altrettanto può dirsi dei volumi di storia sale-siana, dagli anni Novanta in poi, allorchématurò quella che può essere considerataun’ulteriore svolta nella storiografia salesiana.

Si passò infatti da un’attenzione quasi esclusi-va al fondatore ed ai singoli salesiani a unostudio della società salesiana in quantotale….. Sono così state pubblicate apprezzatemonografie sulla presenza salesiana a Roma,in Europa centrale-orientale; e sono apparsecollane di studi, in collaborazione conl’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice…. Nuovi codici linguistici per i ragazzi delle

discoteche e delle notti bianche

...La storiografia salesiana, come ogni storio-grafia, è una realtà dinamica: ma non tantoper il passato in se stesso, ma perché nel ‘risco-prirlo’, pur coperto dalla polvere, permette di‘ricomprenderlo’e di ‘reinterpretarlo’alla lucedella sensibilità attuale, dei quadri mentalicontemporanei, dei valori - e dei disvalori -della postmodernità…E allora, in funzionedella vita, è proprio la storia salesiana a inse-gnarci che in campo educativo non c’è piùspazio per schemi culturali ottocenteschi enovecenteschi superati. Occorrono nuovimodelli di opere e di presenze educative, cre-dibilmente spiegabili come ispirate al fonda-tore; si tratta rielaborare le esperienze pregres-se in forme eloquenti per i giovani del nostrotempo; mentre gli educatori che si ispirano adon Bosco devono saper adottare codici lin-guistici comprensibili anche dai ragazzi navi-gatori in web, delle discoteche, delle palestre,delle notti bianche”

12 riflessione 3-03-2009 21:43 Pagina 12

CHIERI 13


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Negozi aperti a Chieri per tredici giornidomenicali o festivi e cioè il 1° marzo, 5aprile, 19 aprile in concomitanza con la

Fiera di Primavera, 25 apri-le, 3 maggio,, 14 giugno, 28giugno in concomitanza conil Festival InternazionaleTeatro di Strada, 5 luglio inoccasione della primadomenica dei saldi estivi, 6settembre, 13 settembre inoccasione delle manifesta-zioni legate alle festivitàpatronali, 4 ottobre, 8novembre in occasionedella Fiera di San Martino, 29 novembre e , con unbalzo nell’anno nuovo, la prima domenica dei saldiinvernali e il 6 gennaio. “Il provvedimento –dicel’Assessore alle Attività Produttive AntonioGuarini – tiene conto del protocollo d’intesa sigla-to tra Comune di Torino, comuni dell’area metro-

politana, le Associazioni di categoria Ascom,Confesercenti e Faid, della Delibera Regionale n.42-29532 del 1.3.2000 e di quanto emerso nell’in-

contro con le associazioni dicategoria cittadine e le medie egrandi strutture di vendita, eriguarda l’intero territorio diChieri in considerazione delfatto che nel centro storico è giàstata concessa la possibilità diderogare all’obbligo di chiusuradomenicale e festiva, nonchèdella mezza giornata di riposoinfrasettimanale. “Questa zona,- spiega l’Assessore Antonio

Guarini -approssimativamente perimetrata daCorso Buozzi, Viale Fasano, Via Cesare Battisti ePiazza Europa, rappresenta l’epicentro cittadinoed, in quanto tale, le iniziative di sviluppo del ter-ritorio non possono prescindere dalla necessità direndere vivo il cuore urbano”.

SENTIRSI SICURI a cura di Biagio Fabrizio Carillo

L’ investigazione

criminologica

Nelle investigazioni moderne è fondamenta-le, come per l’intero campo delle scienzecriminologiche, avvalersi di un metodo di

ricerca attingente al modello c.d. interdisciplinare ,ossia quello che presuma una cooperazione conesperti e specialisti delle scienze di settore, al finedi meglio capire i funzionamenti complessivi (inparticolare quelli psichici) delle motivazioni chestanno alla base della criminogenesi e della crimi-nodinamica di ogni comportamento umano delin-quenziale. Soltanto con un metodo e un approcciodinamico, che potremmo definire di tipo psico- esocio-ambientale, è possibile svolgere indaginivalide sul piano operativo e dunque utili alla comu-nità, utilizzando le diverse conoscenze scientifichee i peculiari strumenti metodologici e operativi inun vero e proprio lavoro di gruppo. Ne consegueda questo che l’azione investigativa associa l’atti-vità dell’esperto o scienziato a quella dell’investi-gatore. Lo specialista infatti dovrebbe essere moltopiù spesso coinvolto e invitato a dare il suo appor-to all’indagine in relazione soprattutto a quegliaspetti dell’azione che non sono rilevabili fisica-mente e che caratterizzano per esempio una scenadel delitto: in modo particolare, quando non siapossibile individuare un motivo manifestamentepatologico nello svolgimento delittuoso nonchénella sua origine. In ogni caso, al centro dell’inda-gine va posta sempre la persona dell’investigatore,con i suoi dubbi e le sue convinzioni, che osservama non giudica, che lavora con metodo per tramu-tare gli indizi in prove, dettando i tempi e utilizzan-do a tal fine gli strumenti offerti oggi dalla crimi-nalistica investigativa (da non confondere con lacriminologia investigativa), confutando obiettiva-mente le proprie ipotesi attraverso un camminointellettivo che parte e giunge a lui. La criminolo-gia investigativa pone all’inizio e alla fine di ogniattività l’essere umano (l’investigatore che inter-preta i fatti come se fosse lui l’autore o la vittimadegli stessi): l’aspetto più propriamente e autenti-camente umano non può restare «periferico» nelloscenario indagato, pur con la massima considera-zione per le metodiche scientifiche e tecnologiche.È importantissimo quindi partire da uno spazio cheestenda il dialogo fra l’investigatore e i vari esper-ti e attori coinvolti , capace di abbreviare il giudi-zio e di favorire piuttosto la comunicazione in unatteggiamento inclusivo del proprio lavoro: l’uti-lizzo della sola criminalistica diventa un limite,soprattutto se rende subordinate le tecniche investi-gative dell’indagine classica.Il pericolo che si corre, muovendosi solo su questastrada, è di piombare in un fenomeno spiegabilecome «frenesia da reperto», dove l’esasperata tec-nologia porta al largo convincimento che i numerisono verità mentre i processi logici solo congettu-re. Seguendo le inchieste giudiziarie portate allaribalta dai mass media si ha in effetti questaimpressione: concluse le prime fasi con metodi tra-dizionali, dalle verifiche abituali agli interrogatori,pare che la macchina giudiziaria si arresti, delegan-do la ricerca della verità solo a esami tecnico-scientifici e di laboratorio complessi, che per quan-to importanti, richiedono tempo.Gli ufficiali e agenti di polizia giudiziaria , perlavorare in modo efficace, dovrebbero quindibasarsi su una conduzione ragionata e quindi esse-re a stretto contatto con il contesto delittuoso, con-centrandosi su questo e sullo specifico da esso rap-presentato.

13 carillo 3-03-2009 21:44 Pagina 13

CHIERI14


San Leonardo, affiorano nuovi tesori:

partono i lavori per il portale della chiesa Scoperti nuovi affreschi, iniziano i restauri della chiesa ‘dij magnin’

di Francesca Moro

Maddalene, “La Casetta” è una realtà In un quartiere che cerca di ‘avvicinarsi’ alla città,

il gruppo del borgo punta allo ‘stare insieme’di Valerio Maggio

Nel periodo in cui la vasta ope-

razione urbanistica in corso

alle Maddalene cerca, in qual-

che modo, di ricucire l’importante frat-

tura che, da sempre, separa quella real-

tà dal resto di Chieri,

l’intraprendente gruppo

del ‘borgo’che fa capo al

punto di incontro ‘La

Casetta’ ha proceduto,

recentemente, al rinnovo

delle cariche elettive. E’

una realtà cittadina, questa, diversa da

altri punti di aggregazione chieresi e

anche dai cosiddetti ‘centri anziani’. Il

gruppo, infatti, ha come punto di rife-

rimento per le sue attività ludiche (inte-

se nel senso più ampio del termine)

diverse forme e modalità tutte ricon-

ducibili alla ‘gratuità’nello ‘stare insie-

me ’. “Stare insieme – mi raccontano -nel caso specifico, vuol dire la lettura,tra amici, dei quotidiani nazionali, deisettimanali, dei rotocalchi per averespunti di discussione sui maggioriavvenimenti che, giornalmente, acca-dono in un mondo sempre più globaliz-zato. Vuol anche dire qualche partitel-la a carte, qualche ragionamento sullaprogrammazione dei futuri viaggiorganizzati dal ‘Centro’ stesso in atte-sa di poter inanellare qualche passo didanza - soprattutto balli di gruppo -senza tralasciare il ‘liscio’ tradiziona-

le, nel locale del club a fianco delminuscolo bar”. Già, perché la‘dance’ che va in scena in Via della

Resistenza accomuna non soltanto i

soci ma anche molti simpatizzanti . Si

tratta, infatti, del frutto e

dell’impegno della pas-

sione di un gruppo stori-

co di soci capitanati dal

riconfermato Presidente

Angelo Barbero, dal

Tesoriere, nonché

‘Maestra di ballo’, Antonietta

Lauciello, dal Vice Presidente Lelio De

Vincenzo, dai Consiglieri: Antonio

Martis, Noè Tritto, Michele Quercia e

Otello Severini ai quali si sono aggiun-

ti, nel tempo, molti altri che, prima di

imbarcarsi nell’ impresa, non avevano

nessuna esperienza, o quasi, in fatto di

ballo. Angela, Pino, Calogero, Maria,

Concetta, Grazia, Franco, Piero,

Antonio, Camilla, e tanti altri: impiega-

te, operai, pensionati, artigiani, ambu-

lanti - da anni nell’Associazione che

conta oltre centosessanta iscritti –

vedono realizzarsi antichi desideri,

vedono concretizzarsi ‘voglie’mai del

tutto sopite insieme ad occasioni di cre-

scita e, come si diceva all’inizio, di

aggregazione. Insomma un modo

amatoriale di stare insieme dove il

primo obiettivo è la ricerca di un intel-

ligente passatempo.

CHIERI - Via Vittorio Emanuele,62

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Collezione primavera 2009

Circa un anno fa su queste

stesse pagine, annunciava-

mo l’avvio dei restauri alla

chiesa di San

Leonardo (anche

detta ‘dij magnin’,

per la presenza nel

secolo scorso di un

mastro ferraio), pro-

prietà dei salesiani

di San Luigi a

Chieri. A distanza di

un anno i lavori par-

tiranno grazie anche alla recente

scoperta di interessanti affreschi

nel sott’arco del portale d’ingresso

della chiesa. “Rimuovendo alcuni

mattoni – dice Lorenzo Musso,

incaricato dalla proprietà di dirige-

re i lavori- che occludevano il por-

tale nel cortile dell’oratorio di San

Luigi, sono venuti alla luce alcuni

affreschi molto belli. Nel giro di

qualche giorno la Sopraintendenza

ai beni artistici e architettonici del

Piemonte, dovrebbe darci l’autoriz-

zazione a procedere alla completa

apertura del portale”. I mattoni

messi in opera circa una quarantina

d’anni fa (la datazione del lavoro di

tamponatura si evince dalla malta

cementizia che legava i mattoni),

saranno completamente rimossi e

si procederà al consolidamento

degli affreschi e al loro restauro.

“Questo recupero sarà possibile-

continua l’architetto

Musso – grazie al

contributo del

Comune di Chieri

cha ha fatto rientrare

questo edificio e il

suo restauro nei

Cantieri d’Arte

2009. Speriamo di

completare buona

parte del lavoro di recupero del sot-

t’arco del portale d’ingresso all’an-

tica chiesa entro il mese di aprile,

affinché sia visibile al più presto

alla cittadinanza e ai turisti”. “I

primi a godere della bella scoperta

– ha dichiarato orgoglioso don

Nazer, rettore di San Luigi – sono

stati gli allievi della scuola media

che hanno partecipato con interesse

alla visita del sito. Quest’aspetto

didattico- culturale e di far nascere

nei nostri ragazzi amore e rispetto

per l’arte e la cultura in genere è un

importante messaggio che voglia-

mo loro trasmettere rendendoli par-

tecipi di ciò che accade nel conte-

sto scolastico in cui vivono quoti-

dianamente”.

Vivere

nel verde

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15CANI DA ADOTTARE a cura di Viviana Terzuolo

Salviamo Babù e Roll

Nonostante le varie campagne

di sensibilizzazione e le leggi

che stabiliscono che

sia un reato abbandonare gli

animali, sono sempre tanti

quelli trovati vaganti per le

strade, dove spesso provoca-

no incidenti mortali, e canili

e gattili sono sempre più

affollati; benché molti

riescano ad essere nuova-

mente adottati, come i for-

tunati dell’articolo dello

scorso mese, sono sempre

troppi i nuovi arrivati, vittime inno-

centi di capricci dei padroni, di

divorzi, traslochi, decessi. Ricordo

anche che se qualcuno avesse dei

pomeriggi liberi per fare passeggiate

all’aria aperta nei prati, può recarsi al

canile di Chieri e portare uno dei cani

a fare un giro nei dintorni; potrete

trascorrere un pomeriggio piacevole

e darete la possibilità a uno di loro di

uscire dal box e camminare, i cani

hanno tanto bisogno del vostro aiuto,

di un po’ di affetto, di muoversi e

correre. Ecco altri due cani fra i

tanti che cercano casa e affetto:

Questo dolce musetto che vi

guarda con occhi speranzosi è

BABù, incrociato con un boxer,

maschio di 5/6 anni circa.

Viveva in un orto insieme a

una lupa; il padrone è ora

deceduto, la sua amichetta è

già stata adottata e ora Babù è

rimasto solo e anche in canile

non si trova un posto per

lui…voi avete un posto?

Il cagnetto nocciola tipo volpino è

ROLL, ha circa 4 anni, è un

maschietto vivace e allegro, va d’ac-

cordo con tutti i cani. E’ stato tolto al

proprietario che lo ha sempre tenuto

legato alla catena, e vorrebbe cono-

scere qualcuno che gli dia un po’ del-

l’affetto che non ha mai conosciuto

in vita sua, se non quello dei volonta-

ri del canile.

SCUOLA DI EQUITAZIONEADULTI E BAMBINI (PONY CLUB)

CASCINA GRAITESCA, 1- 10020 CAMBIANO (TO) - Strada per Chieri

Per informazioni Sig. Vaudagna

Cell. 338 940 27 01- Fax 011 947 27 29

E-mail: [email protected] - web site: www.equiconser.com

Graitesca, un cavallo come amico

Dal 1980, tra Cambiano e Chieri a due passi dalla collina torinese,

sorge il Centro Ippico “Graitesca Riding Club”, punto di riferimen-

to per chi intende praticare attività equestri di varie discipline.

La massima disponibilità, oltre alla serietà e alla competenza dello staff che

gestisce il centro, viene offerta con passione a chi si avvicina al mondo del

cavallo, in modo sereno e soprattutto divertente.

La trentennale esperienza del fondatore e presidente del G.R.C., Franco

Vaudagna, è a disposizione di tutti coloro che mirano a fare dell’equitazio-

ne il proprio sport preferito. Grande spazio viene dedicato ai bambini, dai 6

anni in poi: scopriranno un nuovo compagno di avventure, il pony. Con lui

potranno giocare, fare sport all’aria aperta e stare insieme ad altri amici.

“Insomma: se pensare al cavallo – dicono al GRC - vi crea anche solo curio-

sità, venite a trovarci, cercheremo di farvi sentire nel posto giusto e in buone

mani…”

L’E.N.P.A., (Ente Nazionale Protezione Animali) sta organizzando, a partire

da marzo, per un totale di quattro incontri, un CORSO DI FORMAZIONE

PER I VOLONTARI DEL CANILE, ovvero regole di base per sapere come

comportarsi nei confronti degli animali, come imparare a comprenderli e inte-

ragire con loro nel modo migliore. Il corso ha come obiettivo finale il pieno

recupero dei cani impauriti o intimiditi che spesso provengono da situazioni

critiche. Si cerca pertanto di sviluppare nel cane un atteggiamento equilibra-

to in modo che possa essere messo in adozione e trascorrere il minor tempo

possibile in canile. Per tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questo splendi-

do mondo informarsi c/o il CANILE MUNICIPALE DI CHIERI, IN VIA DEL

TARIO 6, CHIERI o telefonare al numero: 3476910947.

Cascina Matinè

Vi aspettiamo per visitare l’azienda

e per lunghe passeggiate sulla collina chierese,

in strade immerse nel verde

in compagnia dei nostri asinelli.

Strada Tetti Marsino, 10 - Chieri (TO)

Cell. 345 3102552 email: [email protected]

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DAL CAVALLO AL BUS Il Pino Vecchio e i trasporti verso Torino

La diligenza a cavalli di Bruno Bonino

Con questo numero iniziamo a

raccontare sin dalle origini l’e-

voluzione del trasporto viag-

giatori, nel percorso Chieri-Pino

Torinese-Torino, attraverso la cosid-

detta “strada vecchia del Pino”.

Partiremo dagli inizi, nell’Ottocento,

con le dili-

genze a

cavalli per

proseguire

nelle prossi-

me puntate

nel

Novecento

con le vettu-

re a vapore,

sostituite in

seguito da quelle a motore, poi con la

filovia e infine con gli autobus sino ai

giorni nostri. Ma quando venne

costruita questa strada? Il progetto ini-

ziale è contenuto in un’antica mappa

del 1778, conservata all’Archivio di

Stato di Torino. Si sentiva infatti l’e-

sigenza di costruire una nuova via di

comunicazione in quanto la vecchia

“strada della montagna”, che da

Centocroci (presso la casa cantoniera

di Pino) scendeva a Mongreno e alla

Madonna del Pilone, era ormai inade-

guata e difficilmente praticabile con il

cattivo tempo.

Ma i lavori iniziarono solo nel 1790 e

con molta lentezza, per restare poi del

tutto bloccati nel periodo della occu-

pazione francese. Ripresero succes-

sivamente, anche se a rilento per

carenza di fondi, e terminarono nel

1823 sotto il regno di Carlo Felice di

Savoia. Il trasporto pubblico su quel-

la strada iniziò nel 1835 con l’omni-

bus, una

diligenza

trainata da

c a v a l l i ,

che colle-

gava tre

volte alla

settimana

Torino con

Pino

Torinese e

Chieri. Nel 1846 il servizio diventò

giornaliero con quattro corse di

andata e ritorno. La diligenza, gra-

ziosamente decorata nei colori gial-

lo, rosso e azzurro, aveva quattro

panche interne e due sul tetto, con

quattro posti cadauna più due a cas-

setta, per un totale di 26 passeggeri,

oltre al posto per il postiglione. Dal

capolinea di Torino, in via Po angolo

via Bogino, la diligenza impiegava

circa un’ora per arrivare a Pino e

mezz’ora da Pino a Chieri. In caso di

maltempo veniva utilizzata nel tra-

gitto una diligenza coperta che era

chiamata “giardiniera”.

(1- CONTINUA)

Valentina Barbasso

15 animali 4-03-2009 21:39 Pagina 15

DINTORNI16


Santena: gli 80 anni del Gruppo Alpini di Alessia Arba

“Marocchiaperti” nel segno degli scacchi Il 3 maggio la 4^ edizione del Palio

Il 26 ottobre 2005 nasceva l’Associazione senza scopo di

lucro Marocchiaperti, con l’intento di operare a fini socio-

culturali, ricreativi e solidaristici per la tutela civica ed

ambientale della Frazione Marocchi del Comune di Poirino. Meno di un

anno più tardi il Consiglio Direttivo deliberava la Costituzione del Gruppo

storico, in seguito al grande successo della prima edizione del Palio degli

Scacchi. Il presidente, Aldo Rubbonello, sottolinea che il progetto è nato

“con il desiderio che la storia travagliata della nostra frazione non si perdes-

se. Un evento capace di unire tradizione e intrattenimento ci sembrò la via

più efficace per mantenere vivi i ricordi e coinvolgere cittadinanza e turi-

sti”. Oltre al Palio degli Scacchi, evento storico-culturale di crescente inte-

resse, la cui quarta edizione si terrà domenica 3 maggio, l’Associazione è

impegnata nella realizzazione di altre iniziative destinate a coinvolgere i più

piccoli: il concerto di Natale, la festa di Halloween, la Festa di Primavera.

Il Gruppo Storico partecipa inoltre a numerose rievocazioni storiche anche

oltre i confini regionali, portando col proprio stendardo l’omaggio della

Frazione Marocchi e del Comune di Poirino. A fine febbraio 2009 sarà on

line il sito internet www.marocchiaperti.it” (m.bes.)

Piazza Dante, 43 Castelnuovo don Bosco (At) Tel. 0119876667 -3336868782 - 3334078868

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Pecetto: gli Alpini cercano cimeli

della Grande Guerra per una mostra

Novanta anni fa terminava la Grande Guerra. Il Gruppo Alpini di Pecetto

per festeggiare degnamente il 50° anniversario della sua costituzione

intende onorare, il sacrificio di tutti Loro: dei caduti, di tutti i combatten-

ti, delle crocerossine e dei loro famigliari. Per far questo intende raccogliere pres-

so le famiglie pecettesi le testimonianze dei loro avi: lettere, pensieri, diari,

memorie verbali tramandate attraverso figli e nipoti, foto che raccontano quell’e-

vento, indumenti e oggetti personali e, innanzi tutto, onorificenze e medaglie, il

tutto da presentare, in occasione della festa del Gruppo, in una mostra alla citta-

dinanza ed in modo particolare ai più giovani, che non hanno avuto modo di sen-

tire testimonianze dirette da padri, nonni, come da madri e nonne. Di qui l’appel-

lo alle famiglie di quei combattenti, per raccogliere il materiale. Chi è disponibi-

le a metterlo a disposizione può contattare i seguenti alpini incaricati: Giovanni

Perello (cell. 3204306578), Elio Miranti (cell. 3394738696), Giovanni Cresto,

Albino Cucco, Michelangelo Navire, Fabrizio Olivetti. Essi sono a vostra dispo-

sizione tutti i martedì sera dalle ore 21,00 e comunque anche il giovedì, stessa

ora, presso la Sede del Gruppo Alpini Pecetto, sita in Via Umberto I, 42 - Pecetto

1931 e 23 soci. Rispettivamente la

data di nascita e i componenti del

“neonato” Gruppo Alpini

Santena, sezione di Torino 2° zona.

Poco meno di 80 anni dopo, al di là della

dispersione durante la Guerra e poi negli

anni ’60, contano 200 soci (tra Santena

e dintorni) di cui 112 alpini e il resto

diviso tra simpatizzanti, aggregati e

dame verdi (le mogli degli alpini). “Età

media circa 65 anni, una quarantina i

soci attivi – spiega il capogruppo dal

1984 Ezio Boglione – diverse le inizia-

tive in cui siamo coinvolti”. Dal sociale,

con gli auguri di fine anno agli anziani

ospiti dell’Istituto di Riposo Forchino, o

i contributi per la Casa Alpina di

Brusson, alle iniziative benefiche come

l’adesione a Telethon in collaborazione

con il Comune di Santena alla “parteci-

pazione delle manifestazioni locali,

come il Carnevale il mese scorso – con-

tinua il Capogruppo – o nazionali come

i Raduni, l’anno scorso a Cuneo, que-

st’anno il

9 e il 10

magg i o

sfileremo

invece a

Latina”. Senza

dimenticare la partecipazione in caso di

calamità naturali. “Il 6 maggio del ’76

con il terremoto in Friuli, gli alpini di

Santena furono i primi a portare aiuti

materiali e soccorsi alla città terromota-

ta di Gemona e 4 anni dopo eravamo in

Irpinia – racconta Ezio Boglione - fino,

più recentemente, lealluvioni di Santena

nel 1994 e Moncalieri qualche anno

dopo”. E per il futuro? “Stiamo organiz-

zando l’anniversario della fondazione

che, per tradizione, cade ogni 5 anni–

conclude Ezio Boglione – e questo coin-

ciderà con i festaggiamenti del 150°

Anniversario dell’Unità d’Italia nel

2011 e siamo già in contatto con le

Associazioni santenesi per organizzare

l’evento”.

Castello di Montaldo, un luogo…di sogni Oggi il Soul Farm Hotel, Restaurats & OM SPA è tra le mete più ambite per

chi ha deciso di realizzare un sogno: dalla festa di laurea all’addio al

nubilato/celibato, dalla cena romantica a lume di candela alle nozze

Il Castello di Montaldo Torinese fa nuovamen-

te parlare di sé. Se fino a pochi mesi fa era

quasi sconosciuto e dimenticato, oggi il Soul

Farm Hotel, Restaurats & OM SPA è tra le mete

più ambite per chi ha deciso di realizzare un

sogno: dalla festa di laurea all’addio al

nubilato/celibato, dalla festa privata ad una cena romantica a lume di candela,

fino al ricevimento di nozze realizzato su misura e secondo le esigenze degli

sposi. Insomma la nuova gestione, che ha preso in mano l’antico maniero che fu

dei Padri Barnabiti fino alla fine degli anni sessanta, sta lanciando a livello inter-

nazionale il Castello di Montaldo presente, ormai, anche negli scali europei col-

legati all’aeroporto di Torino Caselle. Grande successo sta riscontrando il Centro

Benessere “OM SPA”, il più grande del Piemonte, fiore all’occhiello del Soul

Farm Hotel e cuore pulsante dell’intera struttura. Dopo il successo raccolto per il

Gran Galà di Capodanno, per la serata romantica dedicata a San Valentino e quel-

la appena svolta dedicata a tutte le donne, i titolari della Hgv Holding spa, socie-

tà che gestisce da settembre il Castello di Montaldo, Flavio Finelli e Roberto

Campana sono al lavoro per gestire le numerosissime richieste di matrimonio che

coppie provenienti da tutto il Piemonte ed anche da Spagna, Francia, Bulgaria e

Stati Uniti hanno deciso di festeggiare tra le antiche mura del Castello. “La nostra

è una gestione dinamica, attenta alle esigenze della clientela, sempre pronta a rea-

lizzare con i giovani sposi il sogno per il giorno del loro si”, - dice Flavio Finelli,

Amministratore Delegato della società. “Ma al Castello si può festeggiare anche

la prima Comunione, la Cresima, il Battesimo, oppure semplicemente scegliere

uno dei nostri ristoranti per gustare un pranzo ed una cena da favola a prezzi dav-

vero contenuti” - aggiunge Roberto Campana che con Finelli gestisce quotidia-

namente la struttura. Davvero l’offerta è molto ampia e vale la pena di provare:

magari per la prossima Santa Pasqua dove, al Castello di Montaldo, si sta già

lavorando per definire un menù speciale dedicato all’occasione. Oppure abbina-

re un week end di benessere e di relax tra le cascate d’acqua, i lettini, le postazio-

ni idromassaggio, avvolti dalle coccole e dalla mani sapienti dei terapisti. Il tutto

senza dover percorrere centinaia di chilometri!

Avoi l’imbarazzo della scelta. Castello di Montaldo, Soul Farm Hotel, Rastaurats

& OM SPA 011.9406001 – [email protected]

Riva, la parrocchia ha i tetti nuovi

“L’intervento è stato lungo e ha avuto dei contrattempi; in quanto, duran-

te le piogge, ci sono state delle infiltrazioni nei punti in cui il ponte pog-

giava alla parte superiore della chiesa. Attualmente però si può dire che

il lavoro è concluso.”Spiega Don Beppe parroco di Riva. Quindi a breve si

potrà ammirare la chiesa parrocchiale di Riva con i tetti messi a nuovo. Il restau-

ro dei tetti è stato un lavoro molto complesso, volto ad eliminare l’umidità

responsabile delle macchie apparse in vari punti delle volte. Quindi, per elimi-

narla, si è effettuato un lavoro di bonifica delle strutture portanti, con la sostitu-

zione delle travature danneggiate e il recupero di quelle sane. Inoltre si è dovu-

to asportare tutta una serie di macerie e detriti, lasciati nel sottotetto dagli inter-

venti precedenti, che provocavano un accumulo di umidità che veniva trasmes-

so alla parte sottostante della chiesa. In seguito è stato risistemato il manto di

copertura, cercando di salvare i coppi originali. Infine, sono state aggiunte delle

migliorie come i frangineve e un sistema di messa in fuga dei piccioni.

(Fed.Saor.)

16 dintorni 6-03-2009 14:56 Pagina 16

Centotorri -Marzo 2009

SPECIALE SPOSI a CHIERI 17

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SPOSI AMARCORD

La ragazza e il Professore Augusto Monti e Caterina Bauchiero,

storia di un amore chierese in tempo di Guerra

di Daniela Bonino

La storia d’amore fra Augusto

Monti e la sua seconda moglie,

Caterina Bauchiero, nacque nel

1944 a Chieri, dove lo scrittore, conside-

rato dal governo fascista un pericoloso

sovversivo, aveva trovato rifugio in una

casa di via San Giorgio 6, dove abitava

anche Caterina.

“Ci venne presentato come generale

Sturani”, ricorda Caterina, “ma sentivo

che non era vero. Soprattutto quando,

dopo qualche tempo, mi diede da legge-

re I Sanssossi, la sua opera più famosa”.

Monti, che nel 1944 aveva 63 anni, era

professore e saggista, oltre che scrittore,

e da parecchi anni era sorvegliato

dall’OVRA, la polizia segreta fascista,

per il suo impegno politico e per il suo

rifiuto ad iscriversi al Partito Nazionale

Fascista. Nel 1934 era stato condannato

a cinque anni di carcere e quando venne

scarcerato, nel 1939, si era stabilito a

Torino, ma poi aveva preferito trasferirsi

a Cavour per sfuggire ai continui con-

trolli della polizia. Ma anche qui venne

scoperto e dovette allontanarsi, trovando

riparo a Chieri, dalla ex domestica della

figlia avuta dalla prima moglie.

“Lo incontrai per le scale un giorno,

dopo pranzo, mentre andavo a lavorare”,

racconta Caterina, che a quell’epoca non

aveva ancora vent’anni ed era operaia in

fabbrica da Tinelli. “Vidi uno sconosciu-

to, con gli occhiali neri, il bastone e un

sacco, e passandogli accanto lo salutai.

Lui salì ancora una rampa fino all’allog-

gio di Gina, la donna che lo ospitava, e

venni poi a sapere che le chiese chi fosse

quella signorina ‘con l’aria da marchesa’

che aveva incrociato”. I due continuaro-

no a incontrarsi casualmente per le scale

e iniziò allora a svilupparsi fra loro un

tenero sentimento, che però rimase non

espresso fino al termine della guerra.

Finalmente, il 25 aprile 1945 ci fu la libe-

razione e per Caterina e Augusto iniziò

una nuova vita. Nel maggio successivo

Caterina, che frequen-

tava la scuola festiva

all’Istituto Maria

Letizia di Torino,

prese il diploma e a

luglio trovò lavoro in

banca, al San Paolo di

Torino. “Erano tempi

duri”, racconta

Caterina.

“Mancavamo di tutto.

Per andare a lavorare

prendevo l’unico treno

che c’era, che partiva

da Chieri alle 6 e arri-

vava alle 7,15 a

Torino. Per aspettare le

9, orario di inizio lavoro, se era bel tempo

andavo al mercato a Porta Palazzo, d’in-

verno mi rifugiavo nella chiesa di San

Domenico. Per fortuna all’uscita dal

lavoro trovavo Monti che veniva a pren-

dermi. Passeggiavamo in via Po, chiac-

chieravamo, stavamo in un caffé, in atte-

sa dell’unico treno della sera, che alle 7 ci

riportava a Chieri”. Trascorsero così

alcuni anni, finché un giorno del 1951

Caterina venne chiamata dal Direttore

della banca che le comunicò che qualcu-

no la cercava al telefono. Era Augusto

Monti, che le domandò se era possibile

trovarsi al solito posto all’una anziché

alle quattro.

All’appuntamento lo scrittore le chiese

improvvisamente di sposarlo. “Per poco

non toccai la volta del soffitto dei portici

di via Po con un dito, per la felicità e la

sorpresa”, ricorda Caterina rivivendo

quell’emozione. La notizia destò notevo-

le scalpore nell’ambiente intellettuale e

un po’ snob di Torino che conosceva

Monti. Un po’per la dif-

ferente condizione

sociale, ma anche perché

il medico di Caterina,

Alberto Levi, fratello di

Natalia Ginzburg ed ex

allievo di Monti, raccon-

tò a tutti che la ragazza

aveva 18 anni anziché

27. Il matrimonio venne

celebrato in chiesa, ma

in sacrestia, perché lo

scrittore non era creden-

te. “Volle il matrimonio

religioso per non dare un

dispiacere ai miei, ma

per rispetto alle sue idee

lo celebrammo con la formula di unione

in caso di religioni diverse”, racconta

Caterina. “Ma a me non importava, quel-

lo che volevo era stare con lui”. Le nozze

furono celebrate da don Peyron, fratello

del sindaco di Torino, che conosceva

bene Monti e che affermò con commo-

zione che quello era il più bel matrimo-

nio che avesse mai celebrato. Dopo qual-

che anno di serena convivenza Monti si

ammalò e il medico gli consigliò di

andare a vivere in riviera. “Il medico mi

disse di portarlo via dagli inverni se non

volevo accorciargli la vita”, racconta

Caterina. “Ma io lavoravo in banca, e

non c’era nessuna possibilità di trasferi-

mento in riviera. Solo a Roma trovai

posto e là andammo a stare”. Nella capi-

tale Augusto e Caterina trascorsero dieci

anni felici. “Andavamo in giro alla sco-

perta di Roma”, racconta, “perché Monti

voleva finalmente vederla da uomo libe-

ro”. Un giorno erano a Trastevere e si fer-

marono davanti al carcere Regina Coeli,

dove Monti fu detenuto. Lo scrittore si

avvicinò alla guardia e le chiese se,

essendo stato in passato inquilino di quel

luogo, poteva ora rimetterci piede. “Con

nostra sorpresa l’uomo lo riconobbe e lo

invitò ad entrare chiamandolo ‘professo-

re’”, ricorda Caterina.

Ancora oggi Caterina parlando del mari-

to lo chiama con il cognome e quando

glielo faccio notare ricorda che non-

ostante fossero sposati, per più di un

anno non riuscì a chiamarlo per nome né

a dargli del tu. “Mi metteva soggezione,

tutti lo chiamavano professore”, confes-

sa. Purtroppo i problemi di salute di

Augusto Monti si aggravarono.

“Durante il giorno io lavoravo e lui resta-

va in casa”, racconta Caterina. “Poiché

era quasi cieco trascorreva le ore

costruendo mentalmente i suoi libri e la

sera mi dettava quanto aveva elaborato.

In quegli anni nacque il libro I miei conti

con la scuola. La sera era il momento

migliore della giornata per entrambi”,

ricorda ancora Caterina. “Oltre alla ste-

sura del libro, alla revisione e alle varie

correzioni, c’era la lettura dei giornali

che facevo io per lui ad alta voce e l’a-

scolto di Radio Vaticana, che ad Augusto

piaceva perché era in latino”.

Ricorda Caterina che quando Monti

mancò, nel 1966, era un personaggio

famoso e i giornalisti, appena avuta la

notizia della morte, si precipitarono sotto

casa sua. Lo zio, padre Ferrero, per evi-

tare illazioni inopportune visto che la

mancanza di fede di Monti era nota,

evitò di farsi vedere e si presentò a porta-

re conforto alla nipote solo quattro giorni

dopo. La morte di Monti risale ormai a

molti anni fa, e Caterina è oggi una

donna anziana, ma sentendola parlare

del marito si rivede in lei la ragazza inna-

morata e felice che deve essere stata, ed

è consolante pensare che il grande amore

non esiste solo nelle favole.

17 sposi 3-03-2009 20:41 Pagina 17


SPECIALE SPOSI 200918

www.100torri.it

L’usanza di ornare la sposa con i

fiori è antichissima e nasce dal

mondo arabo. Qui la donna che

doveva sposarsi veniva ornata, il

giorno delle nozze, con i fiori d’a-

rancio, bianchi e delicati, simbolo

di fertilità. L’usanza è nata come

augurio per la sposa di avere una

prole numerosa. Mentre antichi

Egizi ornavano la sposa di fiori pro-

fumati ed erbe odorose, per allonta-

nare gli spiriti maligni .

anche se in realtà è la sposa stessa a

sceglierlo in quanto deve armoniz-

zare con il suo abito. In alcuni paesi

è addirittura la suocera a regalarlo.

Alla fine del ricevimento sarà lan-

ciato a caso tra tutte le ragazze

nubili: chi riuscirà ad afferrarlo

dovrebbe sposarsi entro l’anno.

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Il bouquet è secondo la tradizio-

ne, l’ultimo omaggio dello

sposo per la sposa e chiude il

ciclo del fidanzamento. L’usanza

vuole che lo sposo lo faccia recapi-

tare al mattino a casa della sposa

Il bouquet, un’usanza…araba Ornare la sposa con i i fiori: un modo antichissimo

di augurare tanti figli…

Il Velo nuziale,

per non…

scoprire le carte Un’abitudine dei romani: così,

nei matrimoni concordati, lo sposo

non vedeva il volto della sposa…

Ai tempi dei romani i matrimoni erano

spesso concordati tra famiglie per moti-

vi politici o di interesse, senza che i due

sposi si incontrassero mai prima del giorno del matrimonio. La sposa si

copriva quindi il volto fino alla fine della cerimonia per evitare che lo

sposo, scorgendo il suo reale aspetto, interrompesse il rito nuziale. E’ tradi-

zione in alcune regioni, tramandare di generazione in generazione il velo

per il giorno delle nozze.

18 sposi 3-03-2009 21:51 Pagina 18

19 sposi il viale 3-03-2009 21:52 Pagina 19

S P E C I A L ES P E C I A L E N AN A T U R AT U R A2 02 0

L’ANGOLO della NATURA

a cura di Viviana Terzuolo, naturopata

La quercia, madre degli uomini


fino a duemila anni, un tempo siraccontava ci fossero querce cosìgrandi da fare ombra a un interoesercito. Simbolo di solidità erobustezza, dovutoanche alla durezza delsuo legno: il rovere, eraassociata al grandeGiove, archetipo di giu-stizia, lealtà, sovranità,dio greco del cielo e deifulmini. Per gli antichila Grande Quercia rappresentavaun microcosmo, un mondo inminiatura, abitato da animali eninfe; in alcune culture vi si attri-buiva addirittura l’origine degliuomini. Spesso vicino ai boschi di querce sicostruivano templi, come il tempiodi Dodona, in Grecia, dedicato aZeus, dove sorgeva una enormequercia considerata sacra, e il fru-scio del suo fogliame era interpre-tato come un oracolo. Nei testiantichi sono frequenti le citazionidi querce oracolari; rappresentantidi verità e giustizia, sotto di esse sitenevano assemblee popolari, tri-bunali, elezioni di sovrani sia pres-so i celti che i germani. Un tempo, quando gli uomini ave-vano ancora rispetto per la natura,difficilmente questi alberi veniva-no tagliati; abbattere una grandequercia era un reato punibile con lamorte, ancor più dal momento chesi riteneva che le driadi o ninfedegli alberi, abitanti la sua cortec-cia, morissero con l’albero. La quercia rappresentava non soloil tonante Giove, ma anche la

Grande Madre, principio femmini-le di generazione da cui deriva tuttala creazione. Si spiega dunque lasua azione terapeutica sull’ipofisi esugli organi riproduttivi. Le ghian-de stesse, un tempo alimento anchedegli uomini, erano consideratedotate di proprietà fecondatrici eafrodisiache.

Dalle cortecce dell’al-bero raccolte all’iniziodella primavera si puòfare un decotto da bereper curare problemifemminili quali il dis-equilibrio del ciclomestruale e disfunzioni

di tipo emorragico. Decotti di foglie e cortecce sonousati sotto forma di lavaggi e irri-gazioni anche nei casi di endome-triti emorragiche, fibromi, leucor-ree, metrorragie, emorragie ovari-che, infiammazioni dell’utero,emorroidi, infiammazioni di boccae gola, in virtù delle loro proprietàastringenti, antinfiammatorie e leg-germente antisettiche. La sua azio-ne positiva si estende anche alfegato, all’intestino, e aiuta adabbassare la febbre. In erboristeria si trova più facil-mente il macerato glicerico cheassociato a quello di Sequoia è utilenell’affaticamento fisico, asteniasessuale, ipotensione, senescenzaprecoce. Mentre associato almacerato di Vaccinium vitis idaeaaiuta a regolare l’apparato intesti-nale in caso di stipsi cronica. Oggi ci sono sempre meno querce,potete farci caso anche passeggian-do sulle colline torinesi, sono spes-so tagliate per il pregiato legno e sene trovano tante malate…. Saràforse segno che anche la nostra giu-stizia si sta ammalando?

Chieri (TO) - Via Vittorio Emanuele, 40 Tel. 011.942.62.21

La Quercia è un alberoimmenso che può raggiun-gere grandi altezze e vivere

20 natura yellow 4-03-2009 21:47 Pagina 20

S P E C I A L ES P E C I A L E N AN A T U R AT U R A 2 12 1


...VIA I CHILI DI TROPPO!!!a cura della Dott.ssa Chiara Lisi, tecnologa alimentare

Arriva la primavera:

rimettiamoci in forza

La primavera è iniziata, ma legiornate fredde si alternanoancora a quelle più calde.

Tradizionalmente l’inizio della pri-mavera è associato al “fare le puli-zie”, con l’intento quasi di rinnovarela casa. Ugualmente il nostro corpoha bisogno di mettersi a nuovo dopogli stress invernali. La primavera èuna stagione di passaggio e pare checome noi, anche il tempo, faccia fati-ca ad uscire dal lungo torpore inver-nale: ci sentiamo ancora un po’ in“letargo”, ma con il desiderio di vive-re e mangiare in modo più naturale.L’arrivo della primavera può peròportare in alcuni casi con sé stati disquilibrio psico-fisico (la cosiddettasindrome del “mal di primavera”!):senso di affaticamento, svogliatezzae disturbi di umore sono i sintomisempre più frequenti. Mesi di vitasedentaria, al chiuso, con in più un’a-limentazione tendenzialmente ricca digrassi e proteine ma povera di vegeta-li portano ad accumulare più tossinenell’organismo. L’eliminazione diqueste sostanze di scarto avviene adopera del fegato. È giunto dunque ilmomento di ripristinare una correttaalimentazione che aiuti anche il fega-to nella sua funzione di “pulizia inte-riore”. Un po’ di movimento all’ariaaperta e un’alimentazione attenta pos-sono aiutare a superare il cambio distagione. Sono soprattutto le variazio-ni di climatiche, l’aumento della tem-peratura e delle ore di luce a richiede-re uno sforzo di adattamento dell’or-ganismo che, con l’inizio della stagio-ne, si traduce nella tipica sensazionedi stanchezza. Questa si protrae pertutto il mese di aprile per scomparire

a maggio, quandola bella stagione èormai consolidatasotto tutti i suoiaspetti. Cosa fare per combattere inmodo naturale la sindrome del mal diprimavera? Dedicare più tempo a sestessi per il proprio benessere psicofi-sico, ritagliando momenti della gior-nata alla cura del proprio corpo o ainostri interessi per combattere gli statidi tensione e irritabilità. Anche picco-li malesseri, disturbi digestivi etc nondevono essere trascurati ma, piutto-sto, prevenuti. Combattere la pigri-zia, con un po’di moto, senza tuttaviasottovalutare il bisogno di riposo esonno per l’organismo… insommaascoltare ciò di cui il nostro corpo habisogno! Gli esperti consigliano un’a-limentazione leggera soprattutto lasera, senza tè, caffè e cioccolata inquanto contengono sostanze eccitantiche possono causare insonnie; prefe-rire alimenti come cereali, insalate,limoni e agrumi, miele. Bere di fre-quente e tanto, preferibilmente acqua,per idratare l’organismo e aiutarlo aeliminare le tossine accumulate neimesi invernali. Un aiuto può veniredagli integratori: indicati sali mineralie vitamine del gruppo B e C; ginsengcome energizzante e ginko biloba perfavorire la concentrazione. Per man-tenere o raggiungere uno stato dibenessere in primavera, la corretta ali-mentazione e un sano stile di vitasono gli elementi cardine. Per mag-giori informazioni: NATURHOU-

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Antenna satellitare, come fare? Quali sono le maggioranze necessarie per l’approvazione

dei lavori riguardanti l’installazione dell’impianto

dell’antenna satellitare centralizzata?di Francesca Moro

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germaniche”, insetti infestanti capaci di colonizzare

locali caldi e umidi come cucine e bagni.

Cercano riparo sotto i mobili, in fessure molto

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Per rispondere al quesito è

necessario distinguere tre

diversi casi: a) nel condominio

esiste già un impianto centralizzato;

b) nel condominio esistono solo

antenne di ricezione singole; c) il

condominio dove si vuole installare

l’antenna centralizzata è fatiscente e,

in ogni caso, gli impianti tecnologici

esistenti sono modesti. Nel primo

caso, l’installazione dell’impianto

satellitare è da considerarsi come una

mera estensione della struttura tecno-

logica già esistente; conseguente-

mente, la delibera assembleare con la

quale si approva l’installazione del-

l’antenna centralizzata satellitare

deve essere approvata con le maggio-

ranze di cui all’art. 1136 c.c. comma

1, 2 e 4 c.c.: in prima convocazione è

necessaria la presenza di tanti condo-

mini che rappresentino almeno i due

terzi del valore dell’edificio ed i due

terzi dei partecipanti al condominio;

la delibera è approvata con un nume-

ro minimo di condomini ma la deli-

bera deve essere approvata con il

voto favorevole della maggioranza

degli intervenuti e di oltre 500 mille-

simi. In caso di approvazione, tutti i

condomini dovranno partecipare alla

spesa. Nel secondo caso, si è di fron-

te ad una vera e propria innovazione

diretta al miglioramento o all’uso più

comodo o al maggior rendimento

della cosa comune; con ciò, per l’in-

stallazione dell’antenna centralizzata

saranno necessarie le maggioranze

come previste dagli artt. 1120 e 1136

c.c. In caso di approvazione tutti i

condomini dovranno partecipare alla

spesa. Nel terzo caso, l’installazione

dell’antenna centralizzata rappresenta

una innovazione di carattere voluttua-

rio con la conseguente applicazione

dell’art. 1121 c.c.: solo in questo caso

i condomini dissenzienti potranno

esonerarsi dalle spese.

22 speciale condominio 4-03-2009 21:30 Pagina 22

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Rampart, un fiammingo a Chieri Al personaggio, che molto contribui’ alla fabbrica del Duomo,

è dedicata una serata il prossimo 26 marzodi Antonio Mignozzetti

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“Enrico Rampart: un

grande fiammingo nella

Chieri del ‘400”: è il tito-lo dell’incontro che, si terràgiovedì 26 marzo, alle ore 21,

nella Cappella dei Santi

Lorenzo e Martino del

Duomo, nella ricorrenza dei500 anni dalla morte di quell’il-lustre personaggio. Interverranno la prof.ssa Elena ChiriPignocchino, che ne tratteggerà ilprofilo biografico, e AntonioMignozzetti, che riferirà sul luogodella sepoltura. Il Coro del Duomo,diretto dal maestro Enzo Cerrato, ese-guirà alcuni canti che lo stessoRampart aveva scelto perché fosseroeseguiti dal Capitolo sopra la suatomba ad ogni anniversario della suamorte. Coordinerà gli interventi ilcuratore dell’Archivio CapitolareRoberto Toffanello. La manifestazio-ne, promossa dalla parrocchia delDuomo e inserita all’interno dellaSettimana della Cultura organizzatadal Comune di Chieri, ha preso corpoin seguito alla scoperta della pietratombale del can. Rampart, avvenutaper merito dello stesso Toffanello il 3luglio 2007 (vedere “Centotorri” n. 8di settembre 2007). Da allora si sonointensificati gli studi sulle numerosecarte e pergamene che lo riguardano,conservate nell’Archivio Capitolare.“Lo scopo dell’iniziativa è duplice –sottolinea Toffanello - ricordare ungeneroso uomo di Dio che molto ha

fatto per il culto divino, per la

Fabbrica del Duomo e per

l’Ospedale dell’Annunziata; appro-

fondire la conoscenza di uno dei più

prestigiosi uomini del ‘400

chierese che scelse di vive-

re a Chieri, contribuendo

così a rafforzare i legami e

i rapporti economici e arti-

stici con le Fiandre”. Nonsi sa con certezza cosaavesse portato il Rampartda Lovanio a Chieri. E’

solo una leggenda, storicamente inso-stenibile, che fosse nato da una rela-zione di Carlo VIII con una nobilechierese, sbocciata in occasione delladiscesa in Italia del re francese nel1494. E’ molto probabile, invece chesiano stati proprio motivi di carattereeconomico ad indurre la sua famigliaa trasferirsi a Chieri. Il 1° agosto 1462i Diano gli affidarono la loro cappel-la di famiglia dedicata a S. Martinosituata nel Duomo. Il 4 settembre1483 fu nominato canonico dellaCollegiata e sindaco del Capitolo e lafamiglia Tana lo fece rettore dellacappella di S. Nicola.Nel 1492 offri-va al Capitolo una statuetta d’argentodella Madonna col Bambino, che hafatto parte del tesoro del Duomo finoal luglio del 1973 quando fu trafuga-ta. Dopo aver anticipato i fondi perimportanti lavori di restauro del pre-sbiterio e del coro, nel testamentodell’8 luglio 1506 ne faceva dono alCapitolo. Si riteneva che fosse mortonel 1510, morì, invece, il 10 febbraio1509: lo ha scoperto Toffanello in unmessale del ‘400 dove sono annotati inomi dei principali benefattori delDuomo. Rispettando le sue volontàtestamentarie, fu sepolto nella cappel-la di S. Martino (oggi cappella deiSanti Lorenzo e Martino) della qualeera beneficiato.

A tutto jazzLa musica dei Something About Jazz

per la prima volta a Chieri

di Elisa Genesio

Jazz di qualità a Chieri. La nostra città,grazie all’iniziativa dell’AssociazioneCulturale EUREKUO, ha ospitato

anche quest’anno apprezzati jazzisti come gli Animalunga, Gianni GiudiciHot Trio, Something About Jazz, Flavio Boltro e il cabarettista MarioZucca accompagnato dal gruppo jazz chierese Baracca&Burattini.Abbiamo incontrato i Something About Jazz, ovvero Diego Mascherpa,Luca Zanetti e Saverio Miele. Un progetto il loro iniziato nel 2002, quasiper caso, che ha unito questi musicisti in un trio che si esibisce, per scelta,senza il supporto della batteria. Al posto di questo collante ritmico c’è ilcontrabbasso di Miele, sottofondo soft alle tonalità ben più alte del clarinet-to e del sax soprano di Mascherpa e della fisarmonica di Zanetti. Molto piùche jazz: il loro repertorio spazia da Piazzolla a De André, da “Besamemucho” a classici del jazz come “My little suede shoes” di Charlie Parkerper arrivare a composizioni originali come “Note d’Irlanda” e “Take forCarlo”. Diego Mascherpa, originario del chierese, ha girato l’Italia e ilmondo: di recente si è esibito in Portogallo con i Something About Jazz ein Giappone con un’altra formazione, ma non aveva mai suonato a Chieri.“Quando suoni “in casa” è tutto più facile – racconta Mascherpa – è unagrande emozione, non c’è nervosismo ma eccitazione”. Interviene Zanetti:“Il pubblico si sta avvicinando molto al jazz. Noi scegliamo i brani “adorecchio”, in base al ritmo, in modo che si amalgamino bene ritmi veloci elenti. Piazzolla, poi, fa sempre colpo. Queste contaminazioni musicali aiu-tano ad attirare gli spettatori, il cui atteggiamento cambia secondo la cultu-ra. In Portogallo ad esempio ci hanno regalato una standing ovation: nonperché fossimo famosi, ma perché siamo piaciuti”.“È vero – conferma Mascherpa. – Anche gli italiani sono molto calorosi, igiapponesi invece sembrano freddi ma sono molto attenti e competenti…sono emozioni diverse”. Anche i chieresi hanno confermato grande interes-se per il jazz e l’Associazione sta già pensando di promuovere un’iniziati-va analoga per l’autunno.

Santena: Compagnia dei Miracoli

con “Vin… al velen!”

Un re, due poliziotti, una dolce fidanzata ma soprattutto…, una casadi matti che ignorano di esserlo ed un un ospite che, al contrario, non lo è.La comicità è garantita. “Vin… al velen!” è il nuovo spettacolo teatrale della

“Compagnia dei Miracoli” di Santena. Tratto da “Arsenic and Old Lace”, di JosephKesselring, lo spettacolo in lingua piemontese, ideato da Valeriano Tosco ha debutta-to recentemente al Teatro Elios di Santena. “Replicheremo il 21, 28 marzo e il 4 apri-le – spiega l’attore e autore santenese – è una storia dai contenuti diversi, è comicitàad effetto: la mimica, gli equivoci che si creano”. Vedere per credere e per …ridere!Prevendita Santena c/o ufficio Reale Assicurazioni via Cavour, 56. Informazioni:Valeriano Tosco, cell. 335/1208722. (A.Ar.)

Casalis, il ragazzo di Giaveno

con un futuro da attore di Nataliya Plyaskina

Sognava di diventare attore: DiegoCasalis, diplomato alla scuola direcitazione del ‘Teatro delle

dieci’, studiava canto, lavorava in tv eora gira l’Italia con lo spettacolo diChristian Ginepro “Robin Hood “, ilmusical più visto dell’anno. Per fare laparte di Little John, il migliore amico diRobin Hood , Diego si è fatto crescere labarba, che dà il fastidio nella vita , maaiuta sul palcoscenico a sentire il perso-naggio, “comico , divertente, forte, mabuono…” “ Questo spettacolo - raccon-ta Diego – è per un pubblico dagli 8 agli80 anni, perché è una favola meraviglio-sa …” La famosa legenda di un ladrogentiluomo che ruba ai ricchi per aiuta-re i poveri diventa uno spettacolo magi-co grazie alla regia di Christian Ginepro,alle musiche di Beppe Dati, alle coreo-grafie di Fabrizio Angelini e alla inter-

pretazione di attori di talento. Diego stu-dia canto e danza. ‘Robin Hood’ non èil suo primo musical , nel 2003 hadebuttato in “ Bulli e pupe “ con la com-pagnia della Rancia . “Alcuni anni fa hovisto il Pinocchio ‘con Manno Frattinie ho pensato che magari un giorno avreilavorato con lui … e adesso siamo part-ner sul palco e buoni amici nella vita.Ho imparato molto lavorando nel musi-cal, soprattutto essere più credibile enaturale. Manno Frattini è un attoreeccezionale, impulsivo e lavorativo.Abbiamo ottimi rapporti fra tutti gliattori e questo il punto forte del musical,siamo uniti”. La compagnia gira per pic-cole e grandi città, come Milano eRoma e poi anche a Torino. Doveanche noi potremo vedere questo ragaz-zo di Giaveno ricco di carisma e con unfuturo da attore.

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IN BREVE

APPENDINO E I PRODOTTI TIPICI

L’artista chierese Guido Appendino è stato incaricato di progettare immagini perla valorizzazione di alcuni prodotti tipici piemontesi facenti parte del “Paniere”della Provincia di Torino. L’ultimo soggetto richiesto è stato quello sui grissini“rubatà”, sulla Freisa di Chieri e sui peperoni di Carmagnola che sono stati rap-presentati in una unica immagine.

MISSIERI AL “QUADRATO”

Si intitola “Deserti e giardini” la mostra di dipinti e incisioni che la galleria ilQuadrato ha dedicato a Bruno Missieri, dal 14 febbraio al 14 marzo. Missieri, pia-centino, 66 anni, è incisore di vaglia, presente alle maggiori rassegne del genere,inclusa la Triennale Gianni Demo dell’anno scorso.

24 arte 3-03-2009 21:48 Pagina 24

ARTE & SPETTACOLO 25


Chieri, tanti appuntamenti con la cultura Dalla Cappella Gallieri restaurata alla mostra sugli scavi archeologi-

ci, dal teatro ai concerti nelle chiese, fino alla Settimana della Cultura

(18-26 aprile)

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Distribuire l’aggrappante sulla tegolina e sulla sua scatolina. Lasciare

asciugare, stendere due mani di colore acrilico perlescente della tona-

lità scelta. Ritagliare i soggetti dalla carta per decoupage, inumidirli in

acqua ed incollarli su entrambi i supporti. Dopo aver isolato i soggetti con una

mano di colla, sfumarli con l’aiuto del gel per sfumature, del colore acrilico e

di un pennello a scalpello. Terminare il lavoro con due mani di finitura gel sati-

nata. Impreziosire la bomboniera con nastrini abbinati.

“Prima mignin”, un libro sulla scuolaa Chieri nel primo Novecento

di Emilio Cavalleris

Giovedì 19 feb-

braio presso la

sala Conferenze

della Biblioteca di

Chieri è stato presentato

il volume “Prima

Mignin, seconda Gatin:

la scuola a Chieri nella prima metà

del novecento”. Era presente un

numeroso pubblico oltre agli auto-

ri, alla Dirigente scolastica che

aveva dato impulso alla ricerca, e

al Sindaco Agostino Gay. Si tratta

della pubblicazione a stampa (in

formato ridotto) di una ricca e arti-

colata ricerca effettuata tra il 1995-

1997 dagli studenti della scuola

media Quarini in particolare le

terze E, C, B coordinati ed aiutati

dai professori Destefanis,

Doglietto e Perilongo. Lavori svol-

ti sotto l’egida di Chieri Città

Educativa. Ricerca, appunto, sulla

scuola a Chieri dai primo del nove-

cento a fine guerra con una ricca

documentazione e molte testimo-

nianze orali sul periodo fascista. Si

tratta di un importante esercitazio-

ne di storia che si può definire

interdisciplinare e multi-

mediale (anche se in que-

gli anni siamo agli esordi

degli ipertesti, tanto più in

una scuola media). Va

quindi dato ampio merito

ai ragazzi e ai loro inse-

gnanti di aver percorso una strada

così innovativa e meritoria che ha

portato gli alunni a confrontarsi

con documenti scritti, fotografie,

archivi e soprattutto con i testimoni

del tempo che hanno potuto rac-

contare la loro esperienza scolasti-

ca. Il libro sintetizzato da Rosanna

Perilongo racconta questa storia in

modo coinvolgente ed accattivante

ma mai in modo banale e superfi-

ciale.Tutta le ricerca sarà deposita-

ta in archivio per chi vorrà consul-

tarla. Resta il rammarico che espe-

rienze come questa saranno sempre

più rare dopo i tagli che hanno col-

pito il mondo della scuola.

Tuttavia sin dai prossimi numeri su

Centotorri pubblicheremo immagi-

ni e brani tratti da questo intrigante

volume.

Gli “Europei” di atletica indoor

nel segno di Appendino

Dal 6 all’8 marzo scorsi, si sono svolti all’Oval

di Torino i Campionati Europei Indoor di

Atletica Leggera. Per questa occasione sono

state commissionate dalla FIDAL al pittore chierese

Guido Appendino otto immagini a colori che rappre-

sentano le varie discipline oggetto della manifestazio-

ne: salto in lungo, in alto, con l’asta e triplo; corsa,

velocità, corsa ad ostacoli e lancio del peso. Queste

immagini sono state utilizzate anche per essere ripro-

dotte su altrettante scatoline metalliche da collezione

della ditta Pastiglie Leone che sono state date in

omaggio alle autorità, agli sponsor e ai circa 800 atle-

ti che hanno partecipato alla manifestazione.

Primavera ricca di

appuntamenti, nel

segno di “Chieri città

della cultura”: sarà possibile

godere di tutti i beni artistici

restaurati in questi anni, com-

presa Cappella Gallieri. Per la

prima volta tanti dopo tanti

anni, poi, la storia più antica

della città, quella emersa

dagli scavi degli ultimi due

decenni, andrà in mostra come

anticipazione dell’allestimen-

to museale previsto nell’eri-

gendo Polo Culturale presso

l’ex Cotonificio Tabasso. Sino

all’XI Settimana della Cultura

(18-26 aprile), il programma si

snoda attraverso appuntamen-

ti con cadenza quasi giornalie-

ra. Si inaugura con

StagionEvento (fino al 5 aprile), rasse-

gna di eventi musical-teatrali giunta alla

terza edizione e promossa dalla

Residenza Multidisciplinare delle 2

Province, dalle città di Chieri e di Bra, a

cura del Teatro delle Forme. Si prosegue

con la Mostra di FIBER ART a cura di

Silvana Nota “Di Filo in Filo. Agneta B.

Lind: Quattro generazioni di

artiste”(fino al 5 aprile) all’Imbiancheria

del Vajro arricchita dall’esposizione

tematica di opere dalla Collezione

Civica di Fiber Art di Chieri “Il Filo del

pensiero, la Forza del gesto: le artiste del

nord” nel Polo Culturale, e dalla Mostra

laboratorio del gruppo Fiber Art sezione

Unitrè Chieri con Giustino Caposciutti

come Artista Tutor “Trame d’Inverno”

nello Spazio Arte Formica. La vocazio-

ne tutta chierese per la tecnica dell’inci-

sione, viene promossa con l’inaugura-

zione di due eventi: la “Mostra antologi-

ca di incisioni di Franco Menegon” (21

marzo- 23 aprile) a cura di Galleria Il

Quadrato e la conclusione della Terza

Triennale Internazionale d’Incisione

“Gianni Demo” con la

“Mostra Premio Città di

Chieri: Roberto Casiraghi” (10

aprile – 10 maggio) presso la

Galleria Civica Palazzo

Opesso a cura di Associazione

Piemontese Arte. La primave-

ra musicale chierese si apre

con la rassegna “Musica e

Spiritualità - Le più belle chie-

se dal Medioevo al Barocco” (fino al 5

aprile), organizzata in collabo-

razione con l’Associazione

Musicale Accademia dei

Solinghi ed il contributo della

Regione Piemonte nell’ambi-

to di Piemonte in Musica. I

concerti sono ospitati nelle più

belle chiese cittadine e ogni

volta una guida illustrerà

prima dell’esecuzione musi-

cale le bellezze del sito storico artistico e

subito dopo accompagnerà il pubblico

alla scoperta della nostra città. La storia

cittadina viene illustrata grazie alle pre-

sentazioni di alcuni importanti volumi,

frutto di interessanti ricerche storiche:

“Le monete del testamento di

Guglielmo Gallieri nobile di Chieri 13

marzo 1413” a cura di Angelo Tosco (28

marzo) in San Guglielmo; “Il Murè.

Storia e storie di un quartiere di Chieri”

a cura di Ferruccio Ferrua (2 aprile) in

San Giorgio. Inoltre, ci sono le iniziative

in Duomo: “Enrico Rampart: un grande

fiammingo nella Chieri del ‘400” con

l’esposizione del Tesoro del Duomo (26

marzo), per commemorare i 500 anni

dalla scomparsa del munifico

Canonico; l’esposizione del Paliotto

della Risurrezione (12aprile - 31 mag-

gio) recentemente restaurato dalle

monache Benedettine dell’Isola San

Giulio (Orta) grazie al contributo della

Compagnia dei Santi Giuliano e

Basilissa .

“Egitto nascosto” al castello di Miradolo La mostra dal 21 marzo al 5 luglio riunisce reperti di 15 musei piemontesi

Dopo il successo della

mostra Delleani e il cena-

colo di Sofia di

Bricherasio, si rinnova la colla-

borazione tra Fondazione

Cosso, Fondazione Palazzo

Bricherasio e Provincia di

Torino con l’esposizione

“Egitto nascosto. Collezioni e

collezionisti dai musei piemonte-

si”, dal 21 marzo al 5 luglio 2009,

nelle sale del Castello di Miradolo,

a San Secondo di Pinerolo. La

mostra presenta al pubblico un’am-

pia selezione di reperti provenienti

da 15 musei del territorio piemon-

tese. Un centinaio di reperti - tra

cui l’intera collezione Vidua del

museo di Casale Monferrato-,

mummie e animali mummificati,

crani, ushabti, scarabei, gioielli,

monete e oggetti di toilette femmi-

nile e uso quotidiano - saranno

accompagnati da una serie di

fotografie su lastra, di

epoca ottocentesca, scat-

tate da Giovanni Marro

che, su invito di

Schiaparelli, partecipò a

numerose missioni

archeologiche in qualità

di antropologo. La

mostra sarà arricchita da numerosi

eventi - conferenze, laboratori

didattici per bambini ed adulti,

spettacoli e concerti - che contri-

buiranno alla conoscenza dell’affa-

scinante civiltà egizia e alla risco-

perta del Castello di Miradolo, che

torna ad offrirsi ai visitatori

ampliato nella ristrutturazione.

25 appendino 4-03-2009 21:41 Pagina 25

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UN MESE A TEATRO a cura di Raffaella Campagna

Il ritorno di Eleonora Giorgi

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TEATRO ALFIERI:

RITORNO TEATRALE PER

ELEONORAGIORGI

Gradito ritorno teatrale per la bella

Eleonora Giorgi che, con Remo

Girone interpreta “Fiore di cactus”,

di cui ricordiamo la celebre versione

cinematografica, del 1969, con

Ingrid Bergman e Walter Matthau.

Dal 17 al 22 marzo, torna a Torino

l’affascinante Alessandro Preziosi

con “Amleto”, immortale capolavo-

ro shakespiriano. Si tratta di una ver-

sione moderna di Amleto, nella

quale si specchia il nostro mondo.

Dal 24 marzo al 5 aprile, i ragazzi

della fortunata trasmissione televisi-

va “Amici” affrontano una nuova

avventura teatrale con la grande

Valeria Valeri; lo spettacolo, intitola-

to “Portamitanterose.it”, scritto da

Maurizio Costanzo, esamina alcuni

comportamenti consueti: tradimen-

to, addio, innamoramento, attraverso

tre generazioni; il tutto condito da

canzoni e da coreografie.

Proseguono i grandi concerti

all’Alfieri: il 10 aprile – ore 21 - :

Gino Paoli e la grande canzone d’au-

tore.

TEATRO ERBA:

IN SCENA I DE FILIPPO

Fino al 22 marzo, spazio al teatro

partenopeo con la Compagnia di

Teatro Luigi De Filippo che propone

“Quaranta ma non li dimostra – sto-

ria di una donna impor-

tante – commedia scrit-

ta da Peppino e Titina De Filippo.

Dal 24 marzo al 5 aprile, arriva a

Torino, in prima assoluta, la versio-

ne teatrale del film “I ponti di

Madison County”, con Paola

Quattrini e Ray Lovelock.

Protagonista una donna sposata che,

rassegnata ad una vita tranquilla,

incontra improvvisamente l’impre-

visto: un viaggiatore libero e selvag-

gio. Due vite s’incrociano e,nello

spazio di pochi giorni, si stravolgo-

no completamente.

TEATRO GIOIELLO:

“STRACOLLEGHI”

FINO AL 15 MARZO

Grande successo per l’esilarante

commedia “Stracolleghi”, novità di

Vera Matthews, in scena fino al 15

marzo. La Compagnia Torino

Spettacoli ironizza sulle classiche

situazioni legate al mondo del lavo-

ro. Dal 17 marzo al 5 aprile,

“Caveman – L’uomo delle caverne”,

di Rob Becker, con Maurizio

Colombi. Arriva a Torino, con la

regia di Teo Teocoli, questo spetta-

colo monologo che è stato il più lon-

gevo nella storia di Broadway. Il

testo propone uno sguardo preistori-

co alla battaglia dei sessi, con le

solite incomprensioni tra uomo e

donna, il tutto condito da una grande

ironia.

Pallavolo, riscossa-Chieri:la salvezza è possibile…

Dalla rassegnazione ad una fondata speran-

za: questo lo stato d’animo delle ragazze

del Famila Chieri, in vista dei decisivi

scontri che decideranno la

permanenza o meno della

squadra chierese nella massi-

ma serie del volley femminile.

Ultime in solitudine, Busso e compagne hanno

ricevuto dal nuovo coach Ettore Guidetti una salu-

tare ‘scossa’ che le ha portate a vincere con

Vicenza, Jesi e addirittura Perugia campione

d’Europa. E’ cambiata la mentalità, è migliorato il

gioco e adesso le chieresi sono pronte a giocarsi

con Santeramo quel terz’ultimo posto che vale la

salvezza. Appena un mese, nessuno ci avrebbe creduto. Adesso, le cose

sono molto cambiate. Forse, la bella (e già lunga) avventura del nostro

volley rosa è destinata a continuare. Il sogno non appare più irrealizza-

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Riva, il calcio femminile

è già tradizioneLa G.S. Rivese da 11 anni in attività

Da ormai undici anni è pre-

sente a Riva anche una rap-

presentativa di calcio fem-

minile: la G.S. RIVESE. Tutto

ebbe inizio durante un torneo di

calcetto estivo all’oratorio San

Giuseppe di Riva presso Chieri,

dove alcune ragazze rivesi, entusia-

smate dall’esperienza calcistica,

invogliarono i propri genitori ad

iscrivere una squadra di calcio

femminile al campionato F.I.G.C. .

Fu così che nella stagione

1997/1998 nel campionato F.I.G.C.

categoria C2 Regionale una nuova

squadra era pronta a dare battaglia

sul campo di calcio: la “G.S.

RIVESE”.

Molte sono le ragazze che hanno

vestito la maglia di questa società

in questi anni, tra loro alcune

dovettero abbandonare, chi per

motivi lavorativi, chi per infortu-

nio, chi invece per l’età ormai

avanzata, ma non è mai cambiato

lo spirito di gruppo che da sempre

è stato il punto di forza di questa

squadra. La squadra in questi anni

si è potuta togliere molte soddisfa-

zioni e può vantare un “palmares”

di tutto rispetto che comprende:4

Coppa disciplina nelle stagioni

97/98, 98/99, 99/00, 01/02; 2

Coppe Piemonte serie D 01/02,

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Aut. trib Torino del 31/01/1983 - R.G. n. 3340

Grafica: Francesca Moro- Stampa: Litografia Bruno - Chieri (To)

Direttore responsabile: Pio Giuseppe Marcato

Collaborano in redazione:

Walter Ambra - Alessia Arba - Silvana Bianchini - Eliana Berra

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