La terza età:visione dinsieme A cura di Graziella Danio 24 novembre 2012 Cairo Montenotte 1 marzo...
-
Upload
riccarda-mora -
Category
Documents
-
view
212 -
download
0
Transcript of La terza età:visione dinsieme A cura di Graziella Danio 24 novembre 2012 Cairo Montenotte 1 marzo...
La terza età:visione d’insiemeA cura di Graziella Danio 24 novembre 2012 Cairo Montenotte
1 marzo 2010
Invecchiare è forse, più che in tutti gli altri momenti della vita, scegliere.
Una persona con una convinzione ha la
stessa forza
di novantanove con solo degli interessi
Situazione attuale
Parlare
degli anziani è di moda
Parlare di attività motoria, di esercizio fisico è auspicabile se non
indispensabile
“si invecchia più per mancanza d’uso che
per usura”
Restituire il piacere del movimento alle persone
anziane vuol dire:
spronarli ad uscire dall’isolamento nel quale il passaggio alla pensione li
conduce a confinarsi
Far loro riscoprire l’uso del proprio corpo
per permettere di conservare il più a
lungo possibile l’indipendenza sociale
Facilitare loro l’accesso ai nuovi settori nelle attività
a carattere sociale
Mantenerle in stato di vigilanza e disponibilità
Renderle meno vulnerabili alle prove del
tempo e delle malattie
problematicheL’educazione non ci ha abituato a considerare nel nostro futuro la
vecchiaia;
L’educazione pone in secondo piano la corporeità – convinzione
che il bene dello spirito sia comunque di gran lunga superiore
a quello del corpo
Ogni persona che invecchia “scopre” il corpo e che questo
“pesa”
Qualche volta la vecchiaia è come la nebbia: va e viene
I bisogni dell’anziano ricordando che …
La salute è uno stato di completo benessere
fisico,mentale e sociale e non solamente assenza di malattia o d’infermità.
(O.M.S.)
•Il bisogno di salute è inteso come “bisogno di pienezza”, di
“senso” nei rapporti quotidiani in cui si è immersi
•Desiderare di piacere a se stessi attraverso di piacere agli altri
Il problema non è aggiungere degli anni alla vita, ma vita agli anni
Potrebbero essere questi i bisogni?
- Vivere di più e meglio- Sentirsi più ottimisti- Avere più energia: fisica, mentale, emozionale- Vitalità: godersi di più la vita- Flessibilità: non sentirsi rigidi, bloccati- Immagine: ringiovanirsi- Socializzare: nuovi amici
I Bisogni nascosti
- Comunicare
- Autostima: coltivare una buona opinione di sé
- Restare motivati
- Piacere: prima che per l’immagine
-Ridere: lasciarsi andare e uscire dal “ruolo”
Giocare: divertirsi, tornare bambini
•Bisogno di fare nuove amicizie
•Paura di sentirsi soli
•Riscoprire il senso della fiducia
•Tatto innanzi tutto
•Desiderio di contatto
Socializzare: le relazioni nutrono
Perché è importante ridere insieme
Sblocca il diaframmaContatta le emozioniScioglie le corazze
emotive
-Induce all’ottimismo
- È contagioso
Distingue gli esseri umani dagli animali
riscoprire l’energia dal di dentro Aiuta a liberare le energie bloccate
Scioglie le “corazze emotive”
Favorisce il con-tatto con il corpo
La gioia delle endorfine è accessibile a tutti!
Metodologia e strumenti
Affrontare la questione terza età non tanto con l’assistenzialismo e le
medicine quanto con una giusta e appropriata
prevenzione
Sedentario
- Consumo di O2: si riduce del 10% a decennio dai 30 anni;
- Riduzione della frequenza cardiaca massima;
- Riduzione del 50% delle possibilità ventilatorie fra 65 e 70 anni;
- Riduzione numero fibre, comparsa di tessuto connettivo e grasso;
- Si riduce il numero dei capillari per tessuto, per fibre e per contatto con fibre; - Amiotrofia per la riduzione della massa muscolare attiva e aumento del sovrappeso; - Difetto progressivo della sincronizzazione motoria;
- deficit dell’apparato sensitivo - sensoriale
Praticante di attività fisica -Consumo di O2: si riduce del 5% a decennio dai 30 anni;
-Frequenza cardiaca maggiore di almeno 10 battiti al minuto;
-Allenamento e rinforzo dei sistemi che concorrono al trasporto di ossigeno;
-L’esercizio fisico aumenta il debito ventilatorio e la qualità dell’ematosi;
- Migliora la qualità della contrazione muscolare;
- Ha una maggiore tonicità muscolare;
- Si ha una migliore esecuzione del coordinamento dei gesti;
- Colui che pratica attività motoria mantiene le facoltà percettive.
L’attività fisica allunga la vita
Aumento del colesterolo buono (HDL)
Diminuzione del colesterolo totale
Diminuzione delle riserve del grasso corporeo
Aumento della capacità aerobica
Diminuzione della mortalità nei soggetti che hanno subito un infarto miocardico
Aumento della funzione cardiaca
Aumento della densità capillare e circolazione sanguigna nei muscoli attivati
Diminuzione dei sintomi clinici legati all’ansietà, alla tensione e alla depressione
L’ATTIVITA’ MOTORIA AGISCE SU:
- Mobilità articolare
- Coscienza respiratoria
- Tono generale
- Capacità di equilibrio
- Precisione e coordinazione
- Prontezza di reazione
-Presa di coscienza del proprio corpo, delle sue funzioni e capacità residue
BENEFICI DELL’ATTIVITA’MOTORIA A LIVELLO MUSCOLARE
Aumento del volume delle fibre muscolare
Aumento della forza contrattile del muscolo
Aumento della densità ossea
Aumento della forza tensile dei tendini e dei legamenti
Obiettivi relativi all’attività fisica
Miglioramento della capacità globale di lavoro muscolare ( recupero della massima potenza aerobica)
Miglioramento della funzione cardiaca e di quella respiratoria
Sviluppo della forza muscolare Sviluppo della capacità di resistenza
-Miglioramento della flessibilità articolare e della coordinazione neuromotoria -Regressione delle alterazioni muscolo scheletriche
-Riduzione dell’obesità
-Riapprendimento di capacità motorie
-Riacquisto di fiducia nelle proprie capacità psico-fisiche
-Miglioramento dello stato psico-emotivo
-Miglioramento di abitudini di vita( fumo, alcool, etc…)
-socializzazione
Cenni metodologici
-Lavorare in piscine inizialmente poco profonde ( 80 – 120 cm)
-Lavorare con temperature dai 30 ai 32 gradi
-Lavorare senza l’aiuto di tavolette, salvagenti o del bordo
-Lavorare con gruppi eterogenei
-Potenziare gli aspetti relazionali e di aiuto reciproco piuttosto che quelli strettamente tecnici
-Lavorare in rilassamento rispettando i tempi di apprendimento
-Disincentivare la prestazione motoria per favorire la distensione muscolare
- Lavorare con il gruppo
- Individuare gli obiettivi con precisione
- Scandire il percorso
- Misurare e valutare
Ruolo dell’operatore:
-Estremamente delicato
- Deve rispettare alcune successioni di tipo tecnico e relazionale
Sa raccogliere le osservazioni degli anziani così da :favorire e maturare la presa di coscienza dell’ambiente acqua,
la fiducia nelle loro possibilità,
la crescita della loro autostima
A livello relazionale
Ha la capacità di ascoltare
Sa dedurre i bisogni
Sa sdrammatizzare le ansie
- Sa coinvolgere favorendo la partecipazione
- Sa favorire la socializzazione trasversale
I primi incontri con i gruppi in acqua sono suddivisi in tre momenti importanti:
Lavori in acqua sulla respirazione
Lavori sulla percezione dell’equilibrio
Esercizi di rilassamento
Successioni tecniche:
Essere sempre con lo sguardo in comunicazione con l’anziano di
fronte, poi allontanarsi progressivamente ( mani sulle
spalle, mani sulle mani, con una mano)
-Conoscere
-Usare il nome proprio
-Accettare i limiti
-Aspettare i tempi attivamente
- Rispettare sentimenti ed emozioni
Attenzione alla persona
- Il gruppo è ricchezza
-Una strada comune
-Sedimentare è meglio che correre
-Aspettarsi e aiutarsi
- La classe è una comunità
Lavorare in gruppo
Sul clima affettivoCreare l’interesse, la curiosità, la
voglia di provare
Invertire il rapporto tradizionale ( capire per riuscire) apprendere
per capire
Mettere in atto una “incitazione “multiforme
Riconoscere al praticante la capacità di gestire il suo
percorso
Adottare le soluzioni migliori
Creare un clima di riuscita, banalizzare l’insuccesso
Introdurre il diritto di sbagliare
Perché andare non è vedere cose nuove,
è lasciarsene altre indietro, con la consapevolezza che
l’obiettivo non è la meta ma la direzione