La Terapia Endovenosa(2)

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  • LA TERAPIA ENDOVENOSA

    CORSO INTEGRATO DI METODOLOGIA CLINICA E TERAPEUTICAMetodologia infermieristica clinica CANALE C

  • LA TERAPIA ENDOVENOSANella terapia endovenosa le soluzioni e i farmaci vengono iniettati in una vena e introdotti , cos, direttamente nel circolo ematico.

  • INDICAZIONI Rapido effetto terapeutico

    Farmaci che non possono essere assorbiti a livello gastroenterico

    Il paziente non pu assumere nulla per bocca

  • INDICAZIONIFarmaco irritante se somministrato per via intramuscolare o sottocutanea necessaria una somministrazione controllataIl paziente incosciente e non collaborante

  • OBIETTIVIRipristinare e mantenere il bilancio dei liquidi e degli elettrolitiSomministrare farmaci Fornire nutrientiTrasfondere sangue ed emoderivati

  • VANTAGGIFornire farmaci,liquidi,supplementi nutritivi quando il paziente non pu assumerli per via oraleIl dosaggio del farmaco preciso

  • SVANTAGGIRiduce i movimenti del paziente ,la deambulazione , gli spostamenti ect...

    Pi costosa della terapia iniettiva e orale

  • RISCHIEmorragiaInfiltrazioneInfezioniSovradosaggioIncompatibilit tra farmaci e soluzioniAllergie

  • RIPRISTINO E

    MANTENIMENTO DEL

    BILANCIO DEI LIQUIDI E

    DEGLI ELETTROLITI

  • DISTRIBUZIONE DEI LIQUIDI CORPOREI

    Liquido intracellulare allinterno delle cellule rappresenta circa il 55%dei fluidi corporei totali.Liquido extracellulare rappresentato dal liquido interstiziale circa 15 l ( 20% del peso corporeo) e liquido intravascolare (plasma) circa 3,5 l (5% del peso corporeo).

  • FUNZIONE DEI LIQUIDI CORPOREI Regolare la temperatura corporea;Trasportare attraverso lorganismo sostanze nutritive e gasTrasportare le scorie metaboliche agli organi deputati alleliminazioneMantenere la forma delle cellule

  • I LIQUIDI SI MUOVONO PER

    OSMOSI

    FILTRAZIONE CAPILLARE E RIASSORBIMENTO

  • I SOLUTI SI MUOVONO PERDIFFUSIONE

    TRASPORTO ATTIVO

  • CARATTERISTICHE DEGLI ELETTROLITISODIO (Na+)Il principale catione del liquido extracellulare.Livelli sierici normali: 135 145 mEq/lMantiene unappropriata osmolarit nellECFInfluisce sulla concentrazione , escrezione e assorbimento di potassio e cloroAiuta a regolare lequilibrio acido-basePermette la trasmissione degli impulsi attraverso le fibre nervose e muscolari.

  • Caratteristiche degli elettrolitiPOTASSIO (K+)Il principale catione del liquido intracellulareLivelli sierici normali: 3,5 5,0 mEq/lMantiene la neutralit elettrica cellulareMantiene losmolarit cellularePermette la conduzione degli impulsi nervosiAgisce direttamente sulla contrattilit del muscolo cardiacoEsercita un ruolo primario nellequilibrio acido-base

  • CARATTERISTICHE DEGLI ELETTROLITICALCIO (Ca++)Il principale catione bivalente presente nei denti e nelle ossaLivelli serici normali: 8,9 10,1 mg/dlAumenta la robustezza e la durata dellosso (insieme al fosforo)Aiuta a mantenere la struttura, funzione e permeabilit delle membrane cellulariAgisce sullattivazione, eccitazione e contrazione delle cellule muscolari cardiache e scheletrichePartecipa alla liberazione di neurotrasmettitori a livello delle sinapsi

  • CARATTERISTICHE DEGLI ELETTROLITIFavorisce lattivazione di specifici passaggi della coagulazione del sangue.Attiva il complemento durante lattivazione del sistema immunitario.

  • Caratteristiche degli elettrolitiCLORO (Cl )Il principale anione nel liquido extracellulareLivelli serici normali: 96 106 mEq/lMantiene losmolarit plasmatica (insieme al sodio)Interagisce con i principali cationi a formare importanti composti quali cloruro di sodio (Nacl), acido cloridrico (Hcl), cloruro di potassio (Kcl), e cloruro di calcio (Cacl2)

  • Caratteristiche degli elettrolitiFosforo (P)Il principale anione nel liquido intracellulareLivelli serici normali: 2,5 4,5 mg/dlAiuta a mantenere denti e ossa Aiuta a mantenere lintegrit cellulare Gioca un ruolo principale nellequilibrio acido base (come tampone urinario)Favorisce il trasferimento di energia alle cellule

  • Caratteristiche degli elettrolitiMAGNESIO (Mg++)Il principale catione bivalente nel liquido intracellulareLivelli serici normali: 1,5 2,5mEq/l ( di cui il 33% legato a proteine e il rimanente libero)Attiva gli enzimi intracellulari; attivo nel metabolismo di carboidrati e proteineAgisce sulla giunzione mioneuronaleDetermina vasodilatazione perifericaFacilita lo spostamento di Na+ e K+ attraverso le membrane cellulariInfluenza i livelli di Ca++

  • SEGNI E SINTOMI DEGLI SQUILIBRIIPOKALIEMIA: (k < 3.5 mEq/l). Effetti neuromuscolari :Ridotta funzione gastrointestinale nausea , vomito ,ileo paraliticoRidotta funzione del muscolo scheletrico debolezza muscolareRidotta funzione del muscolo cardiaco polso rapido,debole e irregolare, ipotensione, aritmie, arresto cardiaco

  • SEGNI E SINTOMI DEGLI SQUILIBRIIPERKALIEMIA ( > 5mEq/l). Effetti: deficit neuromuscolare (astenia, parestesie,paralisi muscolare), diarrea, oliguria , cardiotossicit: soprattutto per K > 6.5 mEq/l , fibrillazione e arresto ventricolare.

  • SEGNI E SINTOMI DEGLI SQUILIBRIIPONATRIEMIA: (< 135 mEq/l). Debolezza muscolare, ridotto turgore cutaneo, cefalea, tremore, contrazioni, confusione, nausea, letargia, coma, convulsioni.

    IPERNATRIEMIA: (> 144 mEq/l). Sete, febbre, cute arrossata, oliguria, mucose secche e appiccicate, tachicardia.

  • SEGNI E SINTOMI DEGLI SQUILIBRIIPOCALCEMIA: tremori e crampi muscolari, tetania, scosse tonico-cloniche, parestesie, emorragie, aritmie, ipotensione.

    IPERCALCEMIA: letargia, cefalea, flaccidit muscolare, nausea, vomito, anoressia, stipsi, polidipsia, ipertensione, poliuria, bradicardia.

  • SEGNI E SINTOMI DEGLI SQUILIBRIIPOCLOREMIA: aumentata eccitabilit muscolare(tremori,crampi), tetania, respirazione lenta.

    IPERCLOREMIA: stupore, respiro rapido e profondo, debolezza muscolare.

  • SEGNI E SINTOMI DEGLI SQUILIBRIIPOFOSFATEMIA: (< 2.5 mg/dl). Sintomi: astenia, emolisi, anemia, disturbi neuromuscolari, osteomalacia, parestesia, letargia disturbi del linguaggio (balbuzie).

    IPERFOSFATEMIA: (>5 mg/dl). Insufficienza renale, dalla modesta neuroeccitabilit alla tetania e contrazioni, aritmie e tremiti muscolari durante improvvisi aumenti della fosfatemia.

  • SEGNI E SINTOMI DEGLI SQUILIBRIIPOMAGNESEMIA: (< 1.3 mEq/l).Vertigini, confusione, scosse, tremori, crampi a gambe e piedi, facile irritabilit, aritmie, alterazioni vasomotorie, anoressia, nausea.IPERMAGNESEMIA: (> 2.2 mEq/l). Sonnolenza, letargia, coma, aritmie, ipotensione, modificazioni neuromuscolari, sintomi gastrointestinali (nausea), polso lento e debole.

  • EFFETTI DELLA SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA

    Gli effetti della somministrazione e.v. di una soluzione sul comportamento dei liquidi corporei dipendono dallosmolarit della soluzione rispetto allosmolarit plasmatica del paziente.

  • OSMOLARITLosmolarit la concentrazione di una soluzione e si esprime in milliosmoli di soluti per litro di soluzione (mOsm/l). Solitamente il plasma ha la stessa osmolarit degli altri liquidi corporei, vale a dire circa 275-300 mOsm/l.

  • OSMOLARIT PLASMATICA osmolarit plasmatica = eccesso di liquidi osmolarit plasmatica = presenza di emoconcentrazione e disidratazione

  • QUALI ANALISI

    EMATOCHIMICHE

    RICHIEDERE PER VALUTARE

    LOSMOLARIT

    PLASMATICA?????

  • VALUTAZIONE OSMOLARIT PLASMATICA

    ESAME EMOCROMOCITOMETRICO

    DETERMINAZIONE DEI LIVELLI SIERICI DEGLI ELETTROLITI

  • INDICATORI DI ECCESSO DI LIQUIDIAumento della pressione arteriosaDistensione vene giugulariDispneaAumento della frCrepitii o ronchi allauscultazioneEdemi perifericiEdemi sacrali nei pazienti allettatiEdemi diffusiPalpebre gonfie/guance piene/edema periorbitaleAumento del pesoRiduzione dellematocrito/dei livelli sierici degli elettroliti/dellazotemia/dellosmolarit plasmatica

  • INDICATORI DI PERDITA DI LIQUIDIAumento della frequenza cardiacaRiduzione della pressioneRidotta lacrimazione /elasticit cutaneaOcchi e congiuntive disidratateRidotta sudorazione/salivazioneSeteLabbra e cavo orale secco e screpolatoSolchi sulla linguaDifficolt nelleloquio/Alterata lucidit mentaleOliguriaRiduzione del pesoAumento ematocrito/dei livelli sierici degli elettrolitiAumento azotemia/osmolarit plasmatica

  • TIPI DI SOLUZIONISOLUZIONI CRISTALLOIDI (liquidi chiari):Liquidi isotoniciLiquidi ipotoniciLiquidi ipertoniciSOLUZIONI COLLOIDALI (liquidi che contengono proteine o molecole di amido):Prodotti del sangueNutrizione parenterale

  • SOLUZIONI ISOTONICHEStessa osmolarit del plasma e degli altri liquidi corporei.Non modificano losmolarit plasmatica Espandono il compartimento intravascolare, senza richiamare liquidi da altri compartimenti. Rappresentano un ottimo mezzo di idratazione (ad es. lipotensione da ipovolemia).

  • SOLUZIONI IPERTONICHE

    Hanno unosmolarit maggiore di quella plasmatica.

    Provocano un richiamo di liquidi dai compartimenti interstiziale e intracellulare verso il circolo sanguigno. Infuse spesso nel postoperatorio per ridurre il rischio di edema ,stabilizzare la pressione del sangue e regolare la diuresi

  • SOLUZIONI IPOTONICHEHanno una osmolarit minore rispetto al plasma Provocano una riduzione della concentrazione plasmatica di soluti il liquido lascia il circolo sanguigno e penetra nelle cellule e nello spazio interstiziale, dove la concentrazione di soluti maggiore.

  • COSA FARE CON UN FLACONE DI SOLUZIONE IN MANO ?

    PRIMA DI INFONDERE

    LEGGERE ATTENTAMENTE I DATI RIPORTATI SUL FLACONE DELLA SOLUZIONE

  • DATIComposizioneForma farmaceuticaCategoria terapeuticaOsmolarit pH UsoModalit di conservazione

  • FISIOLOGICA 0,9 %Composizione : sodio cloruro 9 gr in 1000 ml di acqua p.p.i.Forma farmaceutica :soluzione perfusionale sterile ,apirogena,isotonica con il sangueCategoria terapeutica :reidratante , reintegratore elettroliticoOsmolarit :308 mOsm/l - pH : 3,5-6,5Uso : Ipodermo-fleboclisiModalit di conservazione : conservare ad una temperatura non superiore a 30

  • GLUCOSIO 5 %Composizione : glucosio monoidrato 55 gr in 1000 ml di acqua p.p.i.Forma farmaceutica :soluzione perfusionale sterile ,apirogena,isotonica con il sangueCategoria terapeutica :reidratanteOsmolarit :277,5 mOsm/lPh : 3,5-6,5Uso : Ipodermo-fleboclisiModalit di conservazione : conservare ad una temperatura non superiore a 30

  • RINGER LATTATOComposizione : acido lattico 2,60gr, sodio idrossido 1,17gr, sodio cloruro 6,0gr, K cloruro 0,4gr, calcio cloruro 0,27gr in 1000 ml di acqua p.p.i.Forma farmaceutica :, isotonica con il sangue Categoria terapeutica reidratante,reintegratore elettrolitico,alcalinizzanteOsmolarit :280 mOsm/l

  • ELETTROLITICA REIDRATANTE IIIComposizione : sodio cloruro gr 5, potassio cloruro gr 0,75 ,calcio cloruro gr 0,35, magnesio cloruro esaidrato 0,31 gr,sodio acetato 6,40 ,sodio citrato 0,75 gr in 1000 ml di acqua p.p.i.

    Forma farmaceutica :.,isotonica con il sangue

    Categoria terapeutica:reidratante,reintegratore elettrolitico,alcalinizzante

    Osmolarit :307 mOsm/l

  • LIPOFUNDIN S 10%Composizione :olio di soia 100 gr (principio attivo) lecitina di uovo, glicerolo (eccipienti)Valore energetico :1072 Kcal/lOsmolarit :290-320 mOsm/lForma farmaceutica : emulsione per infusione endovenosa ,isotonica con il sangue

  • SODIO BICARBONATO 1,4 %Composizione : sodio bicarbonato 14,0 gr, sodio edetato (stabilizzante) 0,05 gr in 1000 ml di acqua p.p.i.Forma farmaceutica :soluzione perfusionale sterile ,apirogena, isotonica con il sangueCategoria terapeutica :reidratante, alcalinizzanteOsmolarit :334 mOsm/l - pH : 7,0-8,5Modalit di conservazione : conservare ad una temperatura non superiore a 30

  • GLUCOSIO 10 %Composizione : glucosio monoidrato 110 gr in 1000 ml di acqua p.p.i.Forma farmaceutica :soluzione perfusionale sterile ,apirogena,ipertonica con il sangueCategoria terapeutica :reidratanteOsmolarit :555 mOsm/lPh : 3,5-6,5Uso : FleboclisiModalit di conservazione : conservare ad una temperatura non superiore a 30

  • SOLUZIONI ENDOVENOSEISOTONICARinger lattato (280 mOsm/l)Ringer (275 mOsm/l)Fisiologica 0,9% (308 mOsm/l)Glucosio 5% (277,5 mOsm/l)Albumina 5% (308 mOsm/l)Elettrolitica reidratante III (307 mOsm/l)Sodio bicarbonato 1,4%(334 mOsm/l)Lipofundin S 10%(290-320 mOsm/l)

  • SOLUZIONI ENDOVENOSEIPOTONICAFisiologica 0,45% (154 mOsm/l)Cloruro di sodio 0,33% (103 mOsm/l)Glucosio 2,5% in acqua (126 mOsm/l)

  • SOLUZIONI ENDOVENOSEIPERTONICAGlucosio 10% (555 mOsm/l)Glucosio 20% (1110 mOsm/l)Glucosio 33% (1831,5 mOsm/l)Mannitolo 18% (988 mOsm/l)Albumina 25% (1500 mOsm/l)Sol.di L-aa selettivi essenziali e non essenziali all8%

  • SOLUZIONI COLLOIDALI

    PRODOTTI DEL SANGUE: Il sangue intero o specifiche componenti del sangue quali globuli rossi, globuli bianchi, piastrine, plasma, albumina e crioprecipitati

  • SOLUZIONI COLLOIDALISOLUZIONI PER NUTRIZIONE PARENTERALEContengono elementi nutrizionali suppletivi che vengono infusi per via endovenosa, di solito attraverso una vena centrale.

  • LA PRESCRIZIONEDeve specificare :Data di inizio della terapiaFirma del medico che prescriveTipo e quantit della soluzione Sostanze aggiunte e loro concentrazione Velocit/volume/durata dellinfusione

  • LA DOCUMENTAZIONELa documentazione della terapia deve specificare :Condizioni sito di incannulamento e zona circostanteMedicazioni eseguiteInformazioni fornite al pazienteModifica e sospensione della terapiaReazioni del paziente,complicanze ed interventi infermieristici

  • INFORMAZIONI AL PAZIENTEFornite in modo chiaro,comprensibile Devono descrivere:procedure di posizionamentotipologia delle soluzioni da infonderedurata ed eventuali variazioni della terapiaAvvisare che :il dolore transitorio e riguarda solo linserimento dellagopu avvertire una sensazione transitoria di freddo ma solo allinizio del trattamento

  • VIE DI SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSALe vie di somministrazione endovenosa sono generalmente due:

    1. Attraverso una vena periferica2. Attraverso una vena centrale

  • METODO DI SOMMINISTRAZIONEVi sono tre metodi per la somministrazione e.v. della terapia:1. Linfusione continua2. linfusione intermittente3. Liniezione diretta.

  • INFUSIONE CONTINUA-VANTAGGI- Permette di mantenere costanti i livelli terapeutici dei farmaci somministrati, impiegata anche per la nutrizione parenterale totale. Ridotti i rischi di infezione poich si devono toccare meno spesso i deflussori e gli accessi venosi del paziente.

  • INFUSIONE CONTINUA -SVANTAGGI- Vengono ostacolate le normali attivit quotidiane della persona E necessario un attento monitoraggio della velocit di infusione Aumentato rischio di flebiti e di irritazioni vascolari

  • INFUSIONE INTERMITTENTE I farmaci o le soluzioni vengono somministrati per brevi periodi distanziati nel tempo Piccoli volumi (da 1 a 250 ml) possono essere somministrati in pochi minuti o in alcune ore, in base al tipo di farmaco.

  • INIEZIONE DIRETTAPrevede lincannulamento di una vena per la somministrazione di una singola dose di farmaco o altre sostanze Alla fine della somministrazione rimuovere lago possibile eseguire boli di farmacomantenendo laccesso venoso pervio attraverso infusioni di soluzione fisiologica utilizzando cannule tipo Angioset

  • INIEZIONE DIRETTAVANTAGGIElimina i rischi di complicazioni legate al posizionamento di un ago a permanenza

    SVANTAGGINecessita di una puntura venosa che provoca uno stato di tensione del pazienteRischio di infiltrazione con farmaci irritanti

  • CATETERISMO

    VENOSO PERIFERICO

  • INDICAZIONI AL CATETERISMO VENOSO PERIFERICOUso di farmaci ben tolleranti da vene periferiche a basso flusso ematicoUso di soluzioni NON IPERTONICHEUtilizzo per un tempo breveAlto rischio al posizionamento di un catetere venoso centralePaziente con valido patrimonio venoso perifericoCollaborazione del paziente

  • VANTAGGI DEL CATETERISMO PERIFERICOAssenza dei rischi correlati alla presenza di un catetere venoso centrale.Minori rischi di infezioneRiduzione dei costi.Migliore tollerabilit da parte del paziente.Possibilit di posizionamento da parte di tutti gli infermieri.

  • SVANTAGGI DEL CATETERISMO PERIFERICOAccesso venoso instabile e di breve durata.Disponibilit limitata di vene.Impossibilit di somministrazione di alcuni farmaci e soluzioni.

  • FATTORI DI APPROPRIATEZZA NELLA SCELTA DI UNA CATETERIZZAZIONE VENOSA PERIFERICA

  • SCELTA DELLA VENAPreferire vene con le seguenti caratteristiche:

    Vene superficiali, facilmente palpabili e rintracciabili e sufficientemente sviluppate.Vene che non presentano sclerosi, ematomi e risultano doloranti.Evitare di usare vene di un braccio edematoso.Scegliere il braccio non dominante.

  • SCELTA DELLA VENAPreferire la puntura dellestremit distale della vena, riservando i punti prossimali per unulteriore terapia endovenosa.Il posizionamento del catetere lontano da articolazioni mobili come il polso o il gomito.Il calibro del catetere dovrebbe essere la misura pi piccola.

  • Raccomandazioni dei CDC riferite alla scelta della venaUsare gli arti superiori piuttosto che quelli inferiori

    Appena possibile riposizionare un catetere da una vena di un arto inferioe ad una di un arto superiore

    Livello IA

    Livello IA

  • Raccomandazioni dei CDC riferite alla scelta della venaNei pazienti pediatrici usare come sito di inserimento del catetere : - la mano- il dorso del piede- il cuoio capellutoLivello II

  • QUALI VENE PERIFERICHE AGGREDIRE ?Le sedi di elezione sono : Cefalica Basilica Mediana dellavambraccio Cubitale mediana

  • QUALI VENE PERIFERICHE AGGREDIRE ?Le sedi alternative sono : vene metacarpali del dorso della manovene metatarsali del dorso del piedevene della caviglia

  • ACCESSI VENOSI PERIFERICIUn catetere venoso un sottile tubicino di materiale plastico biocompatibile (teflon, poliuretano, silicone) Questo dispositivo permette il collegamento tra la superficie cutanea ed un distretto venoso del circolo periferico.

  • MISURE DI UN CATETERE VENOSOLe misure sono espresse in :french (Fr)per il diametro esternogauge (G) per il diametro interno del lume centimetri (cm) per la lunghezza

  • CARATTERISTICHE TECNICHEI dispositivi venosi devono garantire:Stabilit dellaccesso venoso,Possibilit di un suo uso continuoProtezione dalle complicanze infettive e tromboticheMassima biocompatibilit.

  • PRESIDI PER LACCESSO VENOSOAGHI A FARFALLA

    CATETERI MANDRINATI DA ENDOVENA TIPO ANGIOSET E AGHICANNULA

  • AGHI A FARFALLA (Butterfly)Sono aghi corti, smussati con piccole alette di plastica.Possono essere utilizzati : per terapie a breve termine per punture di piccole vene con i bambini e neonati

  • MISURE AGHI A FARFALLAGli aghi a farfalla sono disponibili in molteplici dimensioni Numeri dispari misure degli aghi a farfalla (19, 21,23) Man mano che il numero aumenta, il diametro del lume diminuisce Sono lunghi circa 1,9 cm con foro di diametro medio compreso tra i 16 e i 27 gauge.

  • CATETERI MANDRINATIvengono inseriti mediante un mandrino o introduttore di metallo che fora la pelle ed entra in venadopo linserimento si spinge il catetere allinterno della vena e si rimuove il mandrino.

  • MISURE AGHI CANNULA Sono disponibili in molteplici dimensioni Numeri pari misure degli aghi cannula(22, 20, 18). Man mano che il numero aumenta, il diametro del lume diminuisce La maggior parte dei cateteri misura da 2,54 a 3,2 cm

  • SCELTA DEI CATETERIConsiderare :lo scopo al quale i cateteri sono destinati la durata dellinfusionele complicanze conosciute (flebiti e infiltrazioni)l esperienza di ciascuno degli operatori addetti ai cateteri.

    IB

  • GESTIONE CATETERE VENOSO PERIFERICO

    Sostituzione CVP corti ogni 72 96 ore per ridurre il rischio di flebite.Rimozione CVP in caso di flebite nel sito di inserimento o catetere malfunzionante.Se i siti di accesso venoso sono limitati e non sono presenti segni oggettivi di flebite, il catetere pu essere lasciato per un periodo pi lungoIB

    IB

    IB

  • GESTIONE CATETERE VENOSO PERIFERICO 4. Nei pazienti pediatrici, lasciare i CVP in sito fino a quando la terapia endovenosa sia completata, a meno che non si verifichi una complicanza.5. Rimuovere immediatamente il dispositivo venoso se non pi necessario.IB

    IA

  • SOSTITUZIONE SET DI INFUSIONE(RAMPE- PROLUNGHE- DEFLUSSORI )Cambiare i set per infusione ogni 72 ore a meno che non sia sospettata o documentata una infezione associata a catetere.Cambiare le linee usate per somministrare sangue, prodotti del sangue, o emulsioni di lipidi al termine dellinfusione.

    IA

    IB

  • PROLUNGHE BREVIVengono collegate allestremit della cannula e vanno considerate come parti delle stesse e rimosse quando si sostituisce la cannula

    Nel caso in cui vengano infusi lipidi ,sostituirle a fine infusione od ogni 24 ore

  • TAPPI DI PROTEZIONESostituirli ogni volta che

    si utilizzano

  • ANTISEPSI CUTANEADisinfettare la cute pulita con un antisettico appropriato prima dellinserimento del catetere e durante i cambi delle medicazioni.Preferire una soluzione a base di Clorexidina al 2%.IA

    IA

  • ANTISEPSI CUTANEAFar evaporare lantisettico prima di inserire il catetere.Il Povidone iodico deve rimanere sulla cute per almeno due minuti prima dellinserimento.

    Non utilizzare solventi organici (ad esempio acetone ed etere).IB

    IA

  • MEDICAZIONE IN POLIURETANO TRASPARENTEVANTAGGIIspezione immediata e continua del sitoFissaggio adeguato del catetere Il paziente pu fare il bagnoCambi della medicazione meno frequentiSVANTAGGIIntolleranza alla collaAmbiente pi umido in prossimit del sito di inserzione

  • MEDICAZIONE CON GARZA E CEROTTO TRASPIRANTEVANTAGGITollerata dai pazienti che presentano allergia alla collaSito di inserzione pi asciutto minore colonizzazione microbica

    SVANTAGGIPi soggetta a sporcarsi e bagnarsiNo visione immediata del sito di inserzioneFrequenti cambi di medicazione

  • SCELTA DELLA MEDICAZIONESito del catetere coperto con garze sterili o medicazione semipermeabile trasparente sterile.Utilizzare una garza in presenza di sudore abbondante o sangue sul sito.La doccia permessa se il catetere e il dispositivo di connessione sono coperti con una protezione impermeabile.IA

    II

    II

  • SOSTITUZIONE DELLA MEDICAZIONECambio della medicazione se sporcastaccataumidaCambio della medicazione se necessaria una ispezione del sito

    No segni clinici di infezione cambio della medicazione una volta alla settimana

    IA

    II

  • ISPEZIONE DEL SITO DI INGRESSO DEL CATETERE

    Monitorare i siti del catetere attraverso lispezione visiva e la palpazione.

    Se i pazienti hanno dolore al sito di inserzione e febbre rimuovere la medicazione per permettere un esame del sito. IB

    IB

  • COMPLICANZE DELLA TERAPIA ENDOVENOSAFlebiteDolore lungo il decorsoEritemaEdema del punto di inserzioneVelocit di flusso rallentata Larea risulta calda al tattoINTERVENTI : rimuovere la cannula

  • COMPLICANZE DELLA TERAPIA ENDOVENOSAInfiltrazioneEdema del punto di inserzioneImpallidimentoCute fredda intorno al sitoVelocit di flusso rallentata Non c reflusso di sangue abbassando il flacone della soluzione INTERVENTI : rimuovere la cannula

  • COMPLICANZE DELLA TERAPIA ENDOVENOSAInfezione nella sede di infusioneEritemaGonfiore nel punto di inserzioneDoloreSecrezioni maleodoranti INTERVENTI : rimuovere la cannulaanalisi batteriologica del catetere

  • COMPLICANZE DELLA TERAPIA ENDOVENOSAReazione allergicaPruritoEruzione locale o generalizzataDispneaINTERVENTI : sospendere linfusione

  • COMPLICANZE DELLA TERAPIA ENDOVENOSAEmboloDispnea grave ad esordio improvvisoIpotensionePolso debole e frequentePerdita di coscienza

  • VELOCIT DI INFUSIONE in relazione a:

    Tipo di soluzioneViscosit della soluzioneFarmacoAltezza dellinfusioneTipo di set utilizzatoAccesso venoso aggreditoCaratteristiche del paziente

  • CALCOLO DELLA VELOCIT DI INFUSIONELa velocit di infusione pu essere calcolata in :

    ML/ORA

    GTT/MINUTO

  • VELOCIT DI INFUSIONE IN GTT/MINUTOIl numero di gocce necessarie per fare 1 ml dipende dal tipo di deflussore utilizzato:

    I deflussori impiegati sono di due tipi:

    Macrogocciolamento (tipo standard)Rilasciano 10-20 gtt/min

    MicrogocciolamentoRilasciano 60 gtt/min

  • FATTORE DI GOCCIOLAMENTOSulla confezione di ogni deflussore viene indicato il FATTORE DI GOCCIOLAMENTO espresso in :

    20 gtt 1 gr 0,1 gr

    oppure

    1 ml = 20 gocce(1 goccia = 0,050 ml)

  • FORMULA PER IL CALCOLO DELLA VELOCIT DI INFUSIONE

    Volume di infusione (ml)---------------------------- X fattore di gocciolamento (gtt/ml)Tempo di infusione (min)

    Si ottiene cos la velocit espressa in GTT / MIN

  • REGOLAZIONE VELOCIT DI INFUSIONE

    Velocit di infusione in gtt/minutoDeflussori con regolatori (morsetti) tipo : roller, a scivolamento

    Velocit di infusione in ml/oraPompe infusionali volumetriche Regolatore di flusso di precisione(tipo dosiflow) Non adatto alluso con fluidi ad elevata viscosit (glucosio 20%-33%)Non deve essere utilizzato nella somministrazione di sangue

  • Bibliografia Rizzo M., Terapia endovenosa guida teorica e pratica McGraw Hill 1999; 1- 64.Craven R.F., Hirnle C.J., Principi fondamentali dellassistenza infermieristica 2004; 610 635.www.gavecelt.org Gli accessi venosi periferici.