LA TECNOLOGIA FA L’UOMO - cifi.it Longo_def.pdf · • la tecnologia rende evidente la natura...
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Transcript of LA TECNOLOGIA FA L’UOMO - cifi.it Longo_def.pdf · • la tecnologia rende evidente la natura...
• Darwin rimise in moto la storia
• Si oppose al fissismo imperante
• Si oppose al determinismo laplaciano introducendo
nell’evoluzione il caso
• La sua concezione riguardava la biologia e il rapporto tra
le specie viventi e l’ambiente
• Il rapporto tra uomo e tecnologia è inscindibile
• L’uomo fabbrica gli strumenti
• Ma gli strumenti retroagiscono sull’uomo
trasformandolo profondamente
• Questa trasformazione oggi è molto visibile
• La tecnologia non è un fenomeno superficiale
• Le macchine dell’energia, della materia e
dell’informazione (macchine della mente)
• L’uomo è in continua trasformazione, oggi più che
mai
• Trasformazione cognitiva soprattutto
• L’evoluzione culturale è mediata dalla lingua
• I suoi meccanismi sono di tipo lamarckiano (apprendimento, imitazione, moda…)
• E’ molto più rapida ma anche più fragile di quella biologica
• E’ caratterizzata dalla nascita di un’intelligenza collettiva che trascende quella dei singoli individui e che è sostenuta dalla comunicazione
• Danno luogo a un’evoluzione bioculturale
• L’evoluzione culturale è guidata in parte dalla finalità
cosciente, mentre quella biologica sembra priva di
finalità esplicita
• Ma l’intreccio proietta la finalità cosciente anche
sull’evoluzione biologica
• Oggi l’uomo tende non a riprodursi, bensì a prodursi
secondo specifiche desiderabili
La tecnologia informazionale s’innesta in modo agevole e
quasi anestetico sul nostro apparato neurosensoriale:
essa prolunga l’evoluzione bioculturale in un'evoluzione
biotecnologica, modificando le categorie della percezione
e della cognizione e influendo anche sugli affetti
La comunicazione umana è fatta di informazioni, ma
anche di intenzioni e di progetti, di scopi e di aspirazioni
che riguardano il mondo dei soggetti, cioè un contesto
quanto mai ampio e articolato.
Il pieno sviluppo delle caratteristiche umane, non solo
cognitive, avviene grazie all’interazione sociale
Il nostro sistema cerebrale si integra con la rete globale,
che ne potenzia alcune capacità e ne modifica la struttura
e le funzioni, aprendo la strada alla formazione di
un'intelligenza connettiva che segna il passaggio dalla
società gutenberghiana alla società digitale
Arthur Rimbaud (1871)
Gli Stoici (III sec. aC – III sec. dC)
• Lingua
• Intelligenza
• Vita
• Realtà
• Etica
• Gli altri umani
• Gli animali
• I virus, i batteri, in genere i microorganismi
• Le piante
• I cibi
• Le droghe e i farmaci
• E, OGGI, LE MACCHINE
• LA TECNOLOGIA RENDE EVIDENTE LA NATURA
EVOLUTIVA DELL’UOMO
• NON E’ SOLO EVOLUZIONE BIOLOGICA, MA
BIOTECNOLOGICA
• IL FINALISMO COSCIENTE INTRINSECO ALLA
TECNOLOGIA SI TRASFERISCE NELLA BIOLOGIA
CON LE TECNICHE DI MANIPOLAZIONE GENETICA,
CLONAZIONE, IBRIDAZIONE UOMO-MACCHINA
ECC.
Si potrebbe parlare del post-umano o del trans-umano
Le possibili forme antropologiche nuove sono:
• La generazione digitale (nativi digitali)
• Il robot
• Il ciborg
• La Creatura Planetaria
La vera vocazione del computer non è solo
o tanto l'esecuzione di calcoli laboriosissimi
o il trattamento di enormi masse di dati, quanto
il collegamento interattivo tra gli individui
Il bambino che venga indirizzato precocemente
al computer diventa tutt’uno con esso e subisce
una trasformazione cerebrale che conferma
la natura fondamentale della
simbiosi uomo-tecnologia
LA GENERAZIONE DIGITALE III
I “nati digitali” manifestano un'abilità
opportunistica senza pari nel piegare i
dispositivi ai propri scopi, incuranti dei risvolti
teorici delle elaborazioni e degli aspetti funzionali
delle apparecchiature
Rispetto alla tendenziale seriosità della
scuola, i media digitali sono vivaci e coloriti e
pongono l’individuo al centro del processo
comunicativo e creativo
La scuola subisce una concorrenza
fortissima
Di fronte alle rarefatte relazioni virtuali, la
pienezza, anche organolettica, dei contatti diretti
comincia ad essere percepita come troppo
coinvolgente, quasi minacciosa
La rapidità e la vastità dei contatti si accompagnano a una
volatilità effimera, a una prevalenza del contenuto sulla
forma, a un'ansiosa superficialità alimentata anche
dall’urgenza percepita di dare risposte immediate, in un
crescendo di inviti e di sollecitazioni pressanti.
La facilità della comunicazione si correla a un suo
deterioramento
L'uomo dello schermo perde la capacità di
esprimere e di interpretare il linguaggio del
corpo, riducendo la comunicazione a un puro
scambio di dati, senza l'involucro di
metamessaggi che rende così calda e
complessa la comunicazione umana
IL ROBOT (IL LAVORATORE)
• E’ UNO SPECCHIO DI NOI STESSI
• E’ UN’ALTERNATIVA COGNITIVA E ATTIVA
• E’ DOTATO DI UN PRINCIPIO DI AUTONOMIA
• POTREBBE DIVENTARE UN SOGGETTO ETICO
• POTREBBE OSPITARE EMOZIONI E FORS’ANCHE
UNA COSCIENZA
• Un’alternativa plausibile è costituta dal ciborg (o cyborg): un essere ibrido, un simbionte di uomo e macchina nel senso più stretto del termine
• Il ciborg e il robot offrono due percorsi diversi per avvicinarsi all’uomo artificiale
• Il robot è una creatura tutta artificiale, in cui si tenta di giungere all’imitazione dell’umano aggiungendo funzioni e strutture e accrescendo la complessità
• Nel ciborg si parte da una base umana e la si integra e potenzia con protesi e organi artificiali
Una mano bionica, comandata dal cervello, è stata impiantata nel
novembre 2008 a un italo-brasiliano di 26 anni, che aveva perso
l'arto fino a metà avambraccio. L'intervento è stato eseguito nel
Campus biomedico di Roma in collaborazione con la Scuola
Sant'Anna di Pisa, nell'ambito del progetto 'LifeHand' ed è stato
presentato a Roma il 2 dicembre 2009. Hanno operato tre
chirurghi, due anestesisti, tre neurologi e quattro bioingegneri.
Il paziente è stato dimesso dopo due giorni dall'intervento.
La mano ha 5 dita ed è comandata dal cervello tramite quattro
elettrodi realizzati dall'azienda tedesca Ibmt e impiantati nei nervi
mediano (all'altezza del polso) e ulnare (avambraccio).
Ha la grandezza di una mano normale e può muoversi e ricevere
stimoli sensoriali. Il progetto ha richiesto vari anni di studio ed è
stato finanziato con fondi europei per circa due milioni in cinque
anni. L'esperimento è stato fatto su un volontario, ma i ricercatori
sperano di poterlo ripetere anche con altri pazienti.
La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (Paolo Dario e
Maria Chiara Carrozza) ha progettato e costruito vari
prototipi di mano biomeccatronica, realizzando gli
algoritmi di classificazione dei segnali neurali,
definendo i segnali di stimolazione, di progettando
le interfacce neurali: tutte le componenti che
permettono l’azione volontaria della mano e la
percezione della stessa.
• Impegno notevole: oltre 30 muscoli
• CyberHand dispone di cinque dita antropomorfe
dotate di sensori propriocettivi ed esterocettivi.
Ogni dito è mosso da un singolo motore per la
flessione e l’estensione delle tre falangi
• Un motore ulteriore è usato per l’opposizione del
pollice, per un totale di sei motori
• Kevin Warwick (1998 e 2002): chip sottocutaneo a
radiofrequenza
• RFID per la trasmissione di dati biomedici e per
l’autenticazione
• Microprocessori cerebrali impiantanti nella corteccia
motoria di pazienti disabili per la trasmissione dal
pensiero ad arti artificiali o naturali per metterli in
movimento
• Occhio bionico
• Orecchio bionico
• Traduttore linguistico con visualizzazione dei segni
• Pelle artificiale (da colture biologiche)
• Arti bionici (abbiamo visto la mano)
• Cuore bionico (in plastica e titanio, o di cellule coltivate a
partire dalle staminali)
NANOTECNOLOGIE (futuribili)
• nanorobot per la somministrazione di farmaci nei vasi
• Respirocita (immagazzina ossigeno)
• Fibre ottiche al posto del midollo osseo
• Dialogo tra un chip e il tessuto cerebrale di un topo
• In prospettiva terapeutica: reintegrazione di funzioni
cerebrali perdute o compromesse per esempio da ictus
• Controllo dei sintomi in malattie neurodegenerative come
Parkinson e Alzheimer
• La consapevolezza di essere (in) un corpo può essere
manipolata e distorta al pari delle facoltà cognitive e
spaziali: chi sono e dove mi trovo?
• Problema: chi è responsabile delle azioni involontarie?
L’uomo o la macchina?
• Il confine tra l’uomo e la macchina sfuma e si pone il
problema dell’identità: il senso del sé può esserne
stravolto
• Non avrebbe compagni o concorrenti
• Smetterebbe di evolversi?
• Quali bisogni, carenze, nostalgie?
• Permarrebbe nell’estasi letale di Narciso?
• Si specchierebbe in sé con infinito compiacimento?
• In uno stato atarattico in cui oggetto e soggetto di
conoscenza coinciderebbero?
• Autoreferenzialità contemplativa della CP
• La sua conoscenza aumenterebbe indefinitamente? A
che scopo?
• Saprebbe sviluppare sentimenti, emozioni?
• Avrebbe un’etica, un’estetica?
• Avrebbe un germe di coscienza?
• Quale sarebbe il senso della sua presenza nel mondo?
• La discontinuità di Kurzweil come la Creatura Planetaria
hanno a che fare con il potenziamento delle capacità
cognitive e l’avvento dell’intelligenza connettiva
• Non si parla di etica, di solidarietà, di emozioni, come se
un aumento delle conoscenze fosse in sé un fatto
sempre positivo, a prescindere dal suo contesto umano
Bisogno insopprimibile dell’uomo di
narrare, narrarsi e farsi narrare:
una necessità atavica che si presenta oggi
in forme nuove, sincretiche, composite,
sorprendenti
Gli umani sono entità semantiche, cioè tentano sempre di trovare un
senso in ciò che fanno, percepiscono, sentono, toccano,
sperimentano. Essi sono nodi complessi dove i lunghi fili di
etica, estetica, espressione, esperienza, emozioni,
ricordi, progetti, razionalità e così via, s'intrecciano per costituire la
trama che chiamiamo il nostro mondo. E questa trama è fatta di storie:
ciascuno di noi, senza posa, narra o si fa narrare storie, intreccia
dialoghi, monologhi, narrazioni e recita frammenti teatrali.
In breve, noi costruiamo un mondo narrativo sovrapponendolo al
mondo reale
• Come sarà la narrazione dell’uomo nuovo?
• Soprattutto: ci sarà ancora la narrazione?
• Quali miti, leggende e storie inventeranno il robot, il
ciborg, la Creatura Planetaria per giustificare sé stessi e
trovare il senso della loro presenza nel mondo?
• Come sempre, ci sono più domande che risposte