LA SOLUZIONE TECNICA · A causa di una frana il Comune di Paesana ha realizzato una pista in terra...
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SISTEMAZIONE STRADA DI MONTAGNA (Comune di Paesana)
Scheda n° Case History 02
OGGETTO: Sistemazione movimenti franosi strada Comunale Pian Lavarino
PROGETTISTA: Arch. Valentina Garis in collaborazione con l’Ufficio progettazione IDROGEO (MINA p.a. Guido)
DIREZIONE LAVORI: Arch. Valentina Garis COORDINATORE SICUREZZA: MINA p.a. Guido COMMITTENTE: Comune di Paesana IMPRESA APPALTATRICE: Costrade srl di Saluzzo (CN) ESECUZIONE LAVORI: anno 2014
IL PROBLEMA TECNICO LA SOLUZIONE TECNICA
A causa di una frana il Comune di Paesana ha realizzato
una pista in terra battuta onde ripristinare il collegamento viario tra il capoluogo e la Borgata Pian Lavarino. La finalità della progettazione dell’opera in oggetto è la sistemazione della suddetta pista mediante i seguenti interventi:
scavo di sbancamento del fondo per una lunghezza di mt. 80 circa, per mitigare la pendenza longitudinale
allargamento e sistemazione del 1’ tornante
realizzazione del sottofondo su tutta la lunghezza della strada (mt. 250)
bitumatura. Difficoltà da superare nella progettazione dell’opera:
impossibilità di transitare con autocarri con portata
superiore a ton. 6
ridurre al massimo lo spostamento di materiale per
evitare il deterioramento dell’asfalto nel tratto di strada esistente
Realizzazione di terra rinforzata dell’altezza di mt. 3,00 e lunghezza di mt. 19 per l’allargamento del 1’ tornante
realizzazione di terra rinforzata dell’altezza di mt. 3,00 e lunghezza di mt. 14 per
consentire l’abbassamento del fondo della pista
realizzazione del sottofondo mediante l’utilizzo di sistema di confinamento tridimensionale Neoweb®
I MATERIALI USATI
L’opera è stata realizzata impiegando i seguenti
materiali: Per le terre rinforzate:
geotessuto Typar SF® per avvolgere lo strato di ciottoli
Geogriglie Enkagrid Pro 40® posate con la tecnologia costruttive del cassero a perdere (da due lati)
Geostuoia anti-erosiva a bassa
infiammabilità Enkamat 7010® con funzione di contenimento del terreno vegetale e favorire il rapido sviluppo delle essenze autoctone.
Per sistema confinamento tridimensionale: geotessile filtro separatore Harpo Tex PP
40/40®
Neoweb® PRS 330-100 sistema confinamento
Inerte di cava
I dati riportati nella presente scheda sono il risultato della nostra esperienza. Sarà comunque cura e responsabilità di chi farà uso del prodotto di accertarsi della sua
compatibilità con l’impiego previsto.
Sistema stabilizzazione Neoweb®
Realizzazione terre rinforzate
MODALITA’ DI POSA
Il sistema di stabilizzazione Neoweb® è stato posato come segue:
livellamento e compattamento del piano di posa
stesa del geotessile con funzione di filtro di separazione
posa di n° 2 picchetti in acciaio di fissaggio all’inizio del sistema
posa del sistema di contenimento Neoweb®
trattenendolo manualmente e/o fissandolo con dei picchetti di acciaio o di legno
fissaggio mediante graffettatrice pneumatica con graffette galvanizzate da 13 mm.
riempimento del sistema con materiale anidro
(spessore cm. 15) utilizzando un escavatore
compattazione con rullo vibrante
Le terre rinforzate sono state eseguite come segue:
preparazione del piano di posa
posizionamento dei casseri a perdere, affiancandoli l’uno contro l’altro previa
sovrapposizione laterale e verticale di almeno cm. 10
posizionamento della geo-stuoia di contenimento e controllo dell’erosione all’interno dei casseri, fermata con delle fascette
posizionamento della geo-griglia di rinforzo
opportunamente fissata con dei picchetti metallici sagomati a U
installazione dei tiranti dei casseri in modo da garantire il mantenimento, al momento della compattazione, dell’inclinazione stabilita
riempimento per strati, con materiale proveniente dagli scavi
compattamento con rullo vibrante e/o con
piastra vibrante
I dati riportati nella presente scheda sono il risultato della nostra esperienza. Sarà comunque cura e responsabilità di chi farà uso del prodotto di accertarsi della sua
compatibilità con l’impiego previsto.
I VANTAGGI
l’installazione non richiede l’uso di personale specializzato
né di particolari macchinari
la posa può essere eseguita anche in condizioni di pioggia
miglioramento della capacità portante del sottofondo
economici per la riduzione dello scavo, dei materiali inerti di fondazione e dello spessore del conglomerato bituminoso
possibilità di utilizzare materiale inerte di qualità inferiore ad esempio riciclato derivante dalle demolizioni
utilizzo di materiali all’avanguardia nel rispetto e nella tutela dell’ambiente
riduzioni delle emissioni di CO2 per la riduzione dei volumi
di materiali trasportati
I dati riportati nella presente scheda sono il risultato della nostra esperienza. Sarà comunque cura e responsabilità di chi farà uso del prodotto di accertarsi della sua
compatibilità con l’impiego previsto.
L’INTERVENTO DOPO 6 MESI DALL’ULTIMAZIONE E DOPO IL PRIMO INVERNO
DOPO 6 MESI DALL’ULTIMAZIONE E DOPO IL PRIMO INVERNO
non si presentano nessun tipo di cedimento l’asfalto si presenta in condizioni del tutto ottimali, sembra appena steso
I dati riportati nella presente scheda sono il risultato della nostra esperienza. Sarà comunque cura e responsabilità di chi farà uso del prodotto di accertarsi della sua
compatibilità con l’impiego previsto.
IDROGEO c/o TERMOPLASTICA s.a.s. Via Don Orione n° 79 – 12042 Bra (CN) Tel. 335/5488403 – 331/7090870
L’INTERVENTO DOPO 2 ANNI DALL’ULTIMAZIONE
DOPO 2 ANNI DALL’ULTIMAZIONE LAVORI
non si presentano nessun tipo di cedimento non si presentano delle fessurazioni e/o retinatura
l’asfalto si presenta in condizioni del tutto ottimali