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LLAA RREETTTTAA
L’equazione lineare in x e y
L’equazione: 0 con , , ∈ , e non contemporaneamente nulli, si dice eeqquuaazziioonnee lliinneeaarree nelle due variabili e .
Ogni coppia ; tale che: 0 si dice soluzione dell’equazione.
TEOREMA
AAdd ooggnnii rreettttaa ddeell ppiiaannoo ccaarrtteessiiaannoo ccoorrrriissppoonnddee uunn’’eeqquuaazziioonnee
lliinneeaarree iinn dduuee vvaarriiaabbiillii
e, viceversa,
aa ooggnnii eeqquuaazziioonnee lliinneeaarree iinn dduuee vvaarriiaabbiillii ccoorrrriissppoonnddee uunnaa rreettttaa
ddeell ppiiaannoo ccaarrtteessiiaannoo..
Esiste cioè, una corrispondenza biunivoca fra i punti di una retta e le soluzioni della corrispondente equazione lineare.
Dimostrazione 1 AAdd ooggnnii rreettttaa ddeell ppiiaannoo ccaarrtteessiiaannoo ccoorrrriissppoonnddee uunn’’eeqquuaazziioonnee lliinneeaarree iinn dduuee vvaarriiaabbiillii Consideriamo prima i casi particolari:
La retta è parallela all’asse y .
Ogni punto della retta ha ascissa e, viceversa,
ogni punto avente ascissa , qualunque sia la sua ordinata, appartiene necessariamente alla retta .
Quindi tutti e soli i punti della retta soddisfano l’equazione .
La retta è parallela all’asse :
Ogni punto della retta ha ordinata e, viceversa,
ogni punto avente ordinata , qualunque sia la sua ascissa, appartiene necessariamente alla retta .
Quindi tutti e soli i punti della retta soddisfano l’equazione .
Consideriamo poi il caso di una generica retta del piano non parallela agli assi.
Fissiamo su essa due punti ; e ; e consideriamo poi un terzo punto ; variabile su di essa.
Per il teorema di Talete si ha:
⟹
Per la proprietà transitiva
è: Condizione di allineamento di tre punti
Risolvendo la quale si ricava:
0
Ricordando che: , , , sono numeri noti, e ponendo:
Si ottiene: 0 .
⟺ 0
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Poiché le coordinate di un generico punto ; della retta soddisfano l’uguaglianza, si conclude che tutti i punti della retta verificano l’equazione lineare ottenuta.
Dimostriamo ora, che solo i punti della retta soddisfano l’equazione lineare.
Supponiamo per assurdo (negazione della tesi) che le coordinate del punto ; non appartenente alla retta siano soluzioni dell’equazione lineare, cioè sia: 0 .
Consideriamo poi, un punto ; della retta situato sotto al punto ; .
Essendo il punto ; ∈ risulta che: 0
Sottraendo membro a membro le due equazioni si ottiene: 0
Essendo 0 , poiché la retta non è parallela all’asse y, si ricava: 0 cioè:
Il che equivale a dire che il punto ; coincide con il punto A.
Dimostrazione 2 AAdd ooggnnii eeqquuaazziioonnee lliinneeaarree iinn dduuee vvaarriiaabbiillii ccoorrrriissppoonnddee uunnaa rreettttaa ddeell ppiiaannoo
Consideriamo prima i casi particolari:
0 ∧ 0
L’equazione diventa: 0 →
Essa è verificata da tutte le coppie ; che individuano una retta parallela all’asse x.
0 ∧ 0
L’equazione diventa: 0 →
Essa è verificata da tutte le coppie ; che individuano una retta parallela all’asse y.
Consideriamo poi il caso generale:
0 ∧ 0
L’equazione è: 0
Consideriamo tre soluzioni qualsiasi dell’equazione lineare: ; , ; , ; .
Sostituendo nell’equazione lineare si ha: 000
Sottraendo la Ia equazione dalla IIa equazione si ha: 0 cioè:
Sottraendo la Ia equazione dalla IIIa equazione si ha: 0 cioè:
Per la proprietà transitiva si ha: cioè
che rappresenta la condizione di allineamento di tre punti.
Pertanto le soluzioni dell’equazione lineare sono le coordinate di tre punti della retta.
La
Lal’e
La
L’e
Se
P
Il
Il
Il c
Ilè d
D
S
L
L
S
D
Da
La
LaD
D
Matematica
retta passan
a condizione equazione del
forma esplic
equazione
ricaviamo l’
Ponendo:
l coefficiente
l coefficiente
coefficiente a
l ccooeeffffiicciieenntteeil rapporto f
delle ascisse d
Dimostrazione
Siano e
Le coordinate
Le coordinate
Sottraendo mem
Da cui si ottien
al triangolo r
retta passan
L’equazione dngolare è
Dimostrazione
Dalla relazione
a
nte per due
di allineamella retta pass
cita della ret
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s
e è detto
e è detto o
angolare
ee aannggoollaarree difra la differendi due punti
e
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; soddi
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mbro a memb
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ettangolo
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e
punti
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isfano l’equaz
isfano l’equaz
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ffoorrmmaa iimmppllii
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oorriiggiinnee.
on parallela adinate e la difa retta.
.
zione
zione
ava che
0
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⟺
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∙
mocorrado.it
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forma esplici
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0
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0
0
∄
3
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La retta passante per l’origine
L’equazione della retta passante per l’origine degli assi cartesiani è data da:
Rette particolari
Bisettrice del I ‐ III quadrante Bisettrice del II e IV quadrante Asse delle Asse delle
Teorema ‐ Rette parallele
Due rette ed (non parallele all’asse y) sono parallele ⟺ ed hanno lo stesso coefficiente angolare
Dimostrazione ⟹
Consideriamo due rette parallele ed (non verticali) che intersecano l’asse , rispettivamente nei punti e ′ Prendiamo sull’asse x
il punto distante 1 da il punto distante 1 da ′.
Consideriamo poi:
sulla retta il punto con la stessa ascissa di
sulla retta il punto ′ con la stessa ascissa di ′
I triangoli e ’ ’ ’ sono congruenti perché hanno: ≅ ′ ′ e ≅ (angoli corrispondenti )
Pertanto si ha che: ≅ ′ ′ .
Ma: e ′ ′ ⟹ .
Dimostrazione ⟸
Procedendo in modo inverso:
Se ⇒ ⇒ ⇒ ⇒ ′ ′
I triangoli rettangoli e ’ ’ ’ sono congruenti perché hanno: ≅ ′ ′ e ≅ ′ ′ .
Avendo dimostrato che i triangoli e ’ ’ ’ sono congruenti ⇒ ≅ ⇒ ∥ .
Teorema
∥ ⟺ ⟺ 0
Dimostrazione
∥ ⟺ cioè 0 0 .
Te
D
Di
Darisp
Le
∶
′:
Coave
Qu
2
Po
Da
inc
An
Matematica
orema ‐ Rett
ue rette ed
mostrazione
ate due rette pettivamente
ed soperpendico
′ ed ′ soperpendico
Il triangolo è rettangolo
e equazioni d
onsideriamo ienti ascissa 1
|
1 0
1 0
uindi la relaz
2 2
1 .
osizione recip
alla geometri
cidenti, coinc
naliticamente
Sistem
ret
a
te perpendic
d (non para
⇔
ed , non pe parallele a
ono olari ⇔
ono olari ⇔
o in ⇔
delle rette in q
e
e
il punto d1: 1;
|
0
0
zione:
1 0
2 1
proca di due
ia euclidea, s
cidenti, paral
e ciò si tradu
ma determin
tte incidenti
⇔ ′
colari
allele agli ass
parallele agli e a , e pas
⇔ ′
per
⇔ Il tria
retta
⇔
questione son
∶
′:
di e il pun e 1;
⇒
0
0
0
1
e rette
sappiamo che
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uce in tre dive
ato
′ ′
si) sono perp
i assi, considssanti per l’o
ed ′ sono rpendicolari
angolo angolo in
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1
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1 0
e due rette co
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Sis
∧
www.mimm
pendicolari
deriamo le duorigine.
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0
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stema impos
rette paralle
∧ ′ ⇔
mocorrado.it
⟺ Il pr
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0
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ele
⇔′ ′
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′,
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S
′
oro coefficie
∙
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Sistema inde
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∧ ′
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⇔′
5
è 1
zioni:
′ ′
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Distanza di un punto da una retta
Retta parallela all’asse x Retta parallela all’asse y
| | | |
Retta non parallela agli assi cartesiani
Distanza del punto ; dalla retta 0
| |
√
Dimostrazione
Determiniamo la distanza del punto ; dalla retta 0 mediante la formula dell’altezza relativa
all’ipotenusa del triangolo rettangolo : ∙
(*) .
L’ascissa del punto è
L’ordinata del punto è ∈
L’ordinata del punto è
L’ascissa del punto è ∈
∙ ∙
∙
| |
| |∙ .
Sostituendo in (*) si ottiene:
∙ ∙
| || |
∙ √
| |
| |∙| |
| |∙
| | ∙ | |
| | ∙ √
| |
√ .
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LLuuoogghhii ggeeoommeettrriiccii L’asse di un segmento
Asse di un segmento AB
Dimostrazione
L’asse di un segmento è la retta perpendicolare al segmento passante per il suo punto medio.
L’asse di un segmento è il luogo geometrico dei punti del piano equidistanti dagli estremi del segmento.
Considerato pertanto, un punto ; appartenente all’asse del segmento , applicando la definizione, si ha che:
;
La simmetria assiale
Fissata nel piano una retta : , la simmetria assiale rispetto alla retta è quella isometria che ad ogni punto ; del piano fa corrispondere il punto ′ ′ ; ′ del semipiano opposto rispetto ad , in modo che sia l’asse del
segmento ′ ossia:
1. passa per il punto medio di ′ 2. ′ è perpendicolare alla retta
Dimostrazione
Dopo aver ricavato le coordinate del punto medio ; del segmento ′,
imponiamo che il punto appartenga alla retta : ∙ .
Dopo aver determinato il coefficiente angolare del segmento :
imponiamo la condizione di perpendicolarità: .
Risolviamo quindi il sistema formato da queste due equazioni, considerando ′ e ′ come incognite. Per semplificare la scrittura delle espressioni indichiamo: ′ ′ .
2∙
2
1
2
0
2
2
2
1 2
2 1 2
1
2 1 21
2 21
2 2
1
2 2
1
2 1 2
1
1
11 2 2
1
12 1 2
1
11 2 2
1
12 1 2
La
Sim
Matematica
Simm
Sim
Simmet
simmetria c
mmetria risp
a
metria rispett
mmetria risp
tria rispetto
centrale
petto al punt
to alla retta y
petto all’asse
alla bisettric
to )q;p(C
qy
2
x
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www.mimm
2
Si
2
2
mocorrado.it
Simm
Sim
Simmet
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metria rispett
mmetria risp
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to alla retta
petto all’asse
alla bisettric
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px
e y
e xy
8
2
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Luogo dei punti equidistanti da due rette incidenti
Bisettrici degli angoli formati dalle due rette
0 e ′ ′ ′ 0 √∓
′ ′ ′
Dimostrazione
Se le rette : 0 ed : ′ ′ ′ 0 sono incidenti, il luogo geometrico dei punti del piano equidistanti dalle due rette è costituito dai punti ; appartenenti alle due bisettrici degli angoli formati dalle due rette.
Considerato pertanto, un punto ; del piano imponiamo che la distanza di dalla retta sia uguale alla distanza di dalla retta .
; | |
√
| ′ ′ ′|
√∓
′ ′ ′
Luogo dei punti equidistanti da due rette parallele
Mediana della striscia delimitata dalle due rette
e ′
′
2
Dimostrazione
Se le rette : ed : ′ sono parallele, il luogo geometrico dei punti del piano equidistanti dalle due rette è costituito dai punti
; appartenenti alle mediana della striscia delimitata dalle due rette.
Pertanto la sua equazione è: .
Nota 1 | | | | ⇔ ∓
Infatti, ricordando che: | | 0 ⇔ ∓
Si ha che: | | | | ⇔ ∓∓
⇔ ∓
Luogo dei punti aventi distanza assegnata da una retta
Rette parallele alla retta
poste da parti opposte rispetto ad e a distanza
| |
√
Il luogo geometrico è costituito dai punti ; appartenenti alle due rette ed , parallele alla retta , poste a distanza e da parti opposte rispetto alla retta .
La sua equazione è: | |
√ .
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Luoghi determinati da equazioni parametriche
Il luogo geometrico è costituito dai punti ; del piano che soddisfano equazioni (parametriche) dipendenti da un parametro. Al variare del parametro si ottengono tutti i punti del luogo geometrico.
Esempio 1
Dato un sistema di riferimento cartesiano in un piano, si dica che cosa rappresenta l’insieme dei punti le cui coordinate hanno equazioni parametriche:
3 24
∈
Soluzione
Per determinare l’equazione cartesiana del luogo, occorre eliminare il parametro dalle due equazioni. Ricaviamo pertanto il parametro t dalla seconda equazione e lo sostituiamo nella prima:
⇒ 3 ∙ 2 4 3 8 0 . Pertanto il luogo rappresenta una retta.
Esempio 2
Dato un sistema di riferimento cartesiano (ortogonale monometrico) in un piano, si dica che cosa rappresenta l’insieme dei punti 1 ; 1 , ottenuto al variare di nei reali. (Esame di Stato Ordinamento, Sessione suppletiva, 2008)
Soluzione
Ricaviamo pertanto il parametro t dalla prima equazione e lo sostituiamo nella seconda: 1 ⇒ 1 1
Essendo però 1 1 ∀ ∈ il luogo rappresenta la semiretta di equazione con 1.
Esempio 3
Siano ed due qualunque rette del fascio di centro 1 ; 3 tra loro perpendicolari e siano e rispettivamente le intersezioni di con l’asse e di con l’asse . Determinare il luogo descritto dal punto medio del segmento .
Soluzione
Due rette per tra loro perpendicolari hanno equazioni:
: 3 1 e : 3 1 con 0
Il punto 0 ; 3 , il punto 1 3 ; 0 ⇒ il punto ;
Pertanto le equazioni parametriche del luogo sono: ∀ ∈ 0
Eliminando il parametro m si ottiene:
⇒ ; ; ;
Il luogo descritto da al variare di è la retta 3 5 0 privata del punto
; , ottenuto per 0 .
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II FFaassccii ddii rreettttee Fascio proprio di rette
L’insieme di tutte le rette del piano che passano per uno stesso punto si chiama ffaasscciioo pprroopprriioo di rette per .
Il punto C è detto centro del fascio.
L’equazione del fascio di rette passante per il punto ; ha equazione: ∙ .
Al variare di si ottengono tutte le rette del fascio passanti per il punto P, tranne la parallela all’asse , avente equazione .
Pertanto, il fascio completo è rappresentato dalle equazioni:
∙ ∨ con ∈
Fascio improprio di rette
Data una retta del piano.
L’insieme formato dalla retta e da tutte le rette a essa parallele si chiama ffaasscciioo iimmpprroopprriioo di rette parallele a .
La retta è detta retta base del fascio.
Se la retta è in forma esplicita l’equazione del fascio è
con ∈
Se la retta è in forma implicita 0 l’equazione del fascio è
0 con ∈
Combinazione lineare di due equazioni
Date due equazioni 0 ed ′ ′ ′ 0 ,
l’espressione: ∙ ∙ ′ ′ ′ 0 ∀ , ∈
è detta ccoommbbiinnaazziioonnee lliinneeaarree delle due equazioni. I numeri p e q sono detti parametri della combinazione lineare.
Se una coppia di numeri ; è soluzione di entrambe le equazioni date, allora è anche soluzione di ogni loro combinazione lineare.
Fascio proprio generato da due rette incidenti
Date due rette ed di equazioni : 0 ed : ′ ′ ′ 0 che si incontrano nel punto ; , le equazioni di tutte le rette del fascio proprio passanti per si ottengono dalla combinazione lineare delle
due rette ed :
∙ ∙ ′ ′ ′ 0 ∀ , ∈
Le rette ed sono dette generatrici del fascio. La retta si ottiene per 0. La retta si ottiene per 0.
Poiché e non sono entrambi nulli, possiamo supporre che sia 0 e dividere tutti i termini per , ottenendo:
∙ ′ ′ ′ 0. Ponendo in quest’ultima si ottiene:
∙ ′ ′ ′ 0 ∀ ∈
La retta si ottiene per 0.
La retta non si ottiene per alcun valore di . Impropriamente si dice che la retta si ottiene per ∞, perché facendo assumere a valori sempre più grandi, si ottengono rette del fascio che tendono ad assumere la stessa direzione della retta .
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Fascio improprio generato da due rette parallele
Se le rette generatrici sono parallele le loro equazioni sono del tipo : 0 ed : ′ 0.
La combinazione lineare delle due rette ed è:
∙ ′ 0 ∀ , ∈
Esplicitando l’incognita si ottiene:
; 1 1 ;
1
1 1 ;
1∀ 1
Tale equazione, al variare del parametro k (con 1), rappresenta una qualsiasi retta del fascio parallela alle rette generatrici.
Esempio 1
Studiare la natura del fascio di rette:
2 1 2 1 4 0 ∈
Soluzione
Calcoliamo il coefficiente angolare del fascio:
2 1
2
2 1
2
Essendo il coefficiente angolare dipendente dal parametro , si tratta di un fascio proprio di rette.
Riscriviamo l’equazione come combinazione lineare di due rette:
2 2 1 4 0 ;
2 1 2 4 0 ;
Le generatrici del fascio hanno equazioni:
: 2 1 0 ed : 2 4 0
La Ia generatrice : 2 1 0 si ottiene per 0
La IIa generatrice : 2 4 0 non si ottiene per nessun valore finito di ∞ .
Per determinare il centro del fascio, in maniera semplice, conviene ricavare dalla forma implicita del fascio (traccia) le due rette del fascio parallele agli assi cartesiani.
Il coefficiente della si annulla per . Per tale valore si ottiene la retta 2
Il coefficiente della si annulla per 2. Per tale valore si ottiene la retta 3
Pertanto il centro del fascio è 3 ; 2 .
Per determinare il movimento delle rette del fascio al variare del parametro determiniamo la retta del fascio passante per l’origine degli assi cartesiani.
Tale retta si ottiene per 1 4 0 cioè per .
Dall’esame del grafico di queste rette particolari del fascio si deduce che:
Il parametro assume valori positivi, crescenti da 0 ∞, quando le rette del fascio, ruotando in senso antiorario attorno a C, passando dalla posizione della prima generatrice r alla posizione della seconda generatrice s.
Se invece la rotazione avviene in senso orario, il parametro k assume valori negativi, decrescenti da 0 ∞.
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Esempio 2
Studiare la natura del fascio di rette:
2 1 1 6 4 0
∈
Soluzione
Calcoliamo il coefficiente angolare del fascio:
2 1
12
Essendo il coefficiente angolare 2 non dipendente dal parametro , il fascio è improprio.
Riscriviamo l’equazione come combinazione lineare di due rette:
2 2 6 4 0 ;
2 4 ∙ 2 6 0
Le generatrici del fascio hanno equazioni:
: 2 4 0 ed : 2 6 0
La prima generatrice : 2 4 0 si ottiene per 0.
La seconda generatrice : 2 6 0 non si ottiene per nessun valore finito di ∞ .
L’equazione data pertanto, rappresenta ∀ ∈ 1 tutte le rette di coefficiente angolare, con esclusione della seconda generatrice : 2 6 0. Per determinare il movimento delle rette del fascio al variare del parametro ricaviamo la sua forma esplicita: 2
4 6
1 1
L’ordinata all’origine è 4 6
1
L’ordinata all’origine è positiva per ∈ 1 ;
L’ordinata all’origine è negativa per ∈ ∞ ; 1 ∪ ; ∞ .
Nel grafico è descritto il movimento delle rette del fascio al variare del parametro .