La programmazione curricolare per competenze Scenari, processi e pratiche operative Spilimbergo –...
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La programmazione curricolare per competenze
Scenari, processi e pratiche operative
Spilimbergo – 17-19.09.2008
Obiettivi del percorso formativo
Tipologia degli obiettivi: conoscenze di carattere teorico metodologico
Conoscenze attese a fine percorso
• Il concetto di competenza e le sue applicazioni prevalenti in campo
scolastico ed aziendale
• L’analisi dei processi produttivi e la loro articolazione in fasi ed attività
specifiche
• Il processo della progettazione e successiva programmazione didattica
per competenze: elementi e fasi di sviluppo
• Cenni alle problematiche emergenti (certificazione delle competenze,
aspetti valutativi)
• Implicazioni sulla programmazione per competenze derivanti dallo scenario
europeo delle politiche dell’istruzione e formazione
Assi del sistema formativo interessati
Elementi di scenario
• Competenza, metacompetenza e struttura dell’azione
• Successo scolastico e fenomeni di dispersione
• Personalizzazione dei percorsi formativi
• La nascita del sistema integrato dell’istruzione e della formazione
(Processo di Copenhagen e spazio europeo dell’apprendimento per
tutto l’arco della vita)
• Dall’occupazione all’occupabilità (Strategia economica europea)
Per una didattica orientata alle competenze
• Capitalizzazione delle esperienze di istruzione e formazione nel
sistema formativo integrato: passerelle, raccordo tra diversi
sistemi, circolazione dei titoli
• Oltre una visione riduttiva che limita le competenze al settore della
formazione professionale e ai rapporti diretti con il mondo del
lavoro (qualifiche professionali)
• Successo formativo, diritto allo studio e diritto all’apprendimento
• Un insegnamento che si faccia carico dell’apprendimento secondo i
ritmi ed i tempi di ciascuno
Per una didattica orientata alle competenze
• Dalle conoscenze alla loro utilizzazione teorico-pratica nel contesto
storico di riferimento
• Competenza come utilizzazione e padroneggiamento della
conoscenza, superando la tradizionale dicotomia tra sapere e saper
fare
• Rapporto tra competenze trasversali e competenze disciplinari
• Il percorso didattico dalla centralità dei contenuti all’individuazione
dei nuclei fondanti
Una definizione di competenza in ambito scolastico(D’Alfonso, Annali della Pubblica Istruzione n. 3-4, 1999)
• Ciò che, in un contesto dato, si deve saper fare (abilità) sulla base
di un sapere (conoscenze), attraverso atteggiamenti che
suppongono la capacità di apprendere autonomamente, nella
misura in cui siano riconducibili ad elementi verificabili.
• In questo senso gli obiettivi sono competenze espresse come
specifiche prestazioni verificabili.
• Una competenza sia settoriale sia trasversale (o generale) è
definibile quindi come un sistema integrato di obiettivi verificabili e
certificabili e rappresenta ciò che si è raggiunto in quell’insieme di
obiettivi correlati.
La competenza in ambito aziendale
Boyatzis, 1982
Una caratteristica intrinseca individuale che è causalmente
collegata ad una performance efficace o superiore in una mansione
o in una situazione di lavoro e che è misurata sulla base di un
criterio stabilito.
Leplat, 1992• Contestuale e finalizzata, collegata all’azione: attualizza e
trasforma la conoscenza in azione
• Acquisita: si apprende e si sviluppa con l’esperienza
• Strutturata: integra elementi differenti (saper COME fare, non solo
COSA fare)
Il cursore della competenza (Le Boterf, 2000)
Organizzazione tayloristicaSoggetto: OPERATORE
Organizzazione tayloristicaSoggetto: OPERATORE
SAPER FAREEseguire un’operazione
prescrittaApproccio sommatorio
SAPER FAREEseguire un’operazione
prescrittaApproccio sommatorio
SAPER AGIRE (giudicare, decidere)Visione Processo e Progetto Gestire situazioni complesse
Approccio combinatorioSapere COME, non solo COSA
SAPER AGIRE (giudicare, decidere)Visione Processo e Progetto Gestire situazioni complesse
Approccio combinatorioSapere COME, non solo COSA
Organizzazione post-tayloristicaSoggetto: ATTORE
Organizzazione post-tayloristicaSoggetto: ATTORE
Esecuzione
Esigenze unidimensionali tecniche
Ripetizione
Semplicità
Esecuzione
Esigenze unidimensionali tecniche
Ripetizione
Semplicità
Iniziativa
Esigenze pluridimensionali gestionali
Innovazione
Complessità
Iniziativa
Esigenze pluridimensionali gestionali
Innovazione
Complessità
Incertezza Ruoli e Funzioni
Modelli trasferibili di azione
Centralità della MANSIONE
Centralità del PROCESSO
Relazione tra risorse, competenze, attività, performance(Le Boterf, 1998)
Saperi teoriciSaperi teorici
Saperi contestualiSaperi contestuali
Saperi proceduraliSaperi procedurali
Saper fare operazionaliSaper fare operazionali
Saper fare esperienzialiSaper fare esperienziali
Saper fare sociorelazionaliSaper fare sociorelazionali
Saper fare cognitiviSaper fare cognitivi
RISORSE individuali
Reti di RISORSE organizzative(tecnologie, attrezzature..)
PERFORMANCE(competenze attualizzate)
PERFORMANCE(competenze attualizzate)
ATTIVITA’(Processi)ATTIVITA’(Processi)
COMPETENZE
COMPETENZE
MOBILITARE, COMBINARE, UTILIZZARE risorse dell’individuo e dell’organizzazione per fronteggiare situazioni professionali
complesse, al di là di quanto è già prescritto
SAPER AGIRE
POTERE AGIREVOLERE AGIRE
motivazioni e valori
SAPERI: si trasmettono
COMPETENZE: si costruiscono mediante
l’esperienza
Competenze esplicite e tacite
MOTIVAZIONI VALORI PERCHE’
ABILITA’ TACITE ORGANIZZAZIONE INFORMALE
ABILITA’ ESPLICITE Strutture, ruoli, processi, sistemi di gestione
CONOSCENZE
COME
DI CONTESTODI PROCESSODI PRODOTTO
COSA
COMPETENZE TACITE
(non descritte e formalizzate)
COMPETENZE INDIVIDUALI COMPETENZE ORGANIZZATIVE
COMPETENZE ESPLICITE
(oggetto di comunicazione trasferibile)
Competenze trasversali ISFOL: 3 polarità interrelate
le caratteristiche dell’ambientedel compito
del ruolo assegnato
Porsi in relazione adeguata con
l’ambiente fisico, tecnico e sociale Predisporsi ad
affrontare e gestire operativamente l’ambiente, il compito ed il
ruolo
DIAGNOSTICARE
RELAZIONARSI
AFFRONTARE
CONOSCENZE E CAPACITA’ OPERATIVE INDIVIDUALI
ESIGENZE SPECIFICHE DEL CONTESTO LAVORATIVO
FATTORE MODULANTE, DI ATTIVAZIONE, DI SVILUPPO
Competenze trasversali ISFOL: microcompetenzeISFOL, 1997
DIAGNOSTICARE LE PROPRIE COMPETENZE E ATTITUDINI
DIAGNOSTICARE PROBLEMI(riduzione della complessità)
DIAGNOSTICARE
RELAZIONARSI
AFFRONTARE
COMUNICARE
LAVORARE IN GRUPPO
NEGOZIARE
APPRENDERE AD APPRENDERE
AFFRONTARE E RISOLVERE PROBLEMI
SVILUPPARE SOLUZIONI CREATIVEPATHFINDING
(porre problemi, nuovi scopi, innovazione in compiti, mission, utilizzo risorse)
IMPLEMENTING(raggiungimento del risultato)
CAPACITA’ DI INNOVARE (prodotto, processo, sistema)
Le componenti della competenza
Circolarità della competenza
Competenza in potenzaCompetenza in potenza
Risorse del soggetto
Competenza in attoCompetenza in atto
AP
PR
EN
DIM
EN
TO
AP
PR
EN
DIM
EN
TO
Ambiente / contesto
Esperienza riflessa Esperienza diretta
AzioneArricchimento
continuo
Competenze: alcuni punti fermi
• Le conoscenze (informazioni, concetti, nozioni) non generano di per
sé competenze ma ne rappresentano una componente necessaria
• Le competenze sono un composto dinamico di conoscenze, capacità
e atteggiamenti soggette a modellamento attraverso l’esperienza,
la cui descrivibilità è possibile come inferenza rispetto a quanto
riscontrato sul versante applicativo (prestazioni)
• Le competenze sono osservabili e valutabili mediante criteri
socialmente condivisi
• Le competenze non presentano solo una componente oggettiva
(mobilitazione delle risorse) ma anche una dimensione soggettiva e
intersoggettiva
Progettare il curricolo per competenzeIl modulo didattico
• Modulo: un’unità di apprendimento autosufficiente di un
curricolo, nella quale gli obiettivi sono esplicitati in termini
operativi e le competenze in uscita sono verificate e valutate in
modo oggettivo
• Segmento didattico che si articola a sua volta in unità di
dimensioni minori, le unità didattiche (U.D.) ma non esaurisce
la sua funzione formativa nel raggiungimento degli obiettivi
delle singole U.D
• Gli obiettivi del modulo prendono in considerazione anche le
competenze meta-cognitive, relazionali e trasversali
• I moduli potenzialmente consentono un’eventuale fruizione (e
recupero) delle unità formative in ordine diverso da quello
lineare
Il ruolo centrale dei docenti
• La progettazione modulare per competenze è il frutto del
lavoro comune di docenti che si interrogano sulle modalità
per creare segmenti didattici adeguatamente strutturati in
relazione alla definizione degli obiettivi e nei quali la prassi
valutativa assume un ruolo di rilievo
Moduli: Linee generali di sviluppo (livello macro)
• A) Si analizzano le indicazioni ministeriali ed i bisogni formativi
degli allievi
• B) Si fissano chiaramente i traguardi che si vogliono
raggiungere e si definiscono gli obiettivi in termini di
competenze (anche solo di carattere cognitivo) che gli allievi
devono dimostrare di possedere in uscita dal modulo (risultati
attesi)
• C) Si prevedono, per quanto possibile, le difficoltà che
potrebbero sorgere in fase attuativa, si compiono delle scelte a
vari livelli (scelta del materiale didattico e dei metodi
d’insegnamento, strutturazione dei gruppi di apprendimento
ecc.) e si identificano percorsi alternativi per il raggiungimento
degli obiettivi
Omogeneità interna dei moduli
L’omogeneità si riferisce:
• ai nuclei fondanti, contenuti, attività di esperienza
proposti
• alle capacità e conoscenze che gli allievi devono
padroneggiare in ingresso per poter affrontare
proficuamente le proposte d’apprendimento del modulo
• alle capacità e conoscenze che gli allievi dovranno
dimostrare di padroneggiare al termine del modulo
Fasi operative della progettazione modulare
• Individuazione dei blocchi tematici della/e disciplina/e
• Definizione di titolo, durata e descrizione del modulo
• Obiettivi principali e obiettivi operativi cognitivi (sapere, saper fare,
saper essere), oltre che relazionali e metacognitivi, che si vogliono
raggiungere attraverso il modulo
• Obiettivi operativi: manifestazioni esteriori, osservabili e verificabili
dei risultati dell’apprendimento conseguiti dall’allievo
• Definizione delle Unità didattiche in cui il modulo si articola
• Individuazione delle metodologie, strumenti e materiali necessari allo
svolgimento del modulo (specifici per il raggiungimento delle
competenze attese)
• Strutturazione delle prove di verifica formative e sommative del
modulo
• Strutturazione delle attività di recupero, sostegno, consolidamento
delle conoscenze
Definizione degli obiettivi
• Individuati i limiti del modulo è opportuno esplicitarne gli
obiettivi principali d’apprendimento (risultati attesi espressi
sinteticamente).
• Un obiettivo indica le modificazioni che si verificano nell’alunno,
attraverso l’azione educativa e didattica, alla fine di un
segmento o dell’intero percorso formativo, in termini di abilità,
conoscenze, comportamenti.
• E’ opportuno operare un'ulteriore trasformazione degli obiettivi
principali in obiettivi operativi, capaci di descrivere le
manifestazioni esteriori, osservabili e verificabili dei risultati
dell’apprendimento conseguiti dall’allievo.
Ulteriori elementi del modulo
• Si dovrà stabilire quali sono i prerequisiti necessari agli studenti
per poter affrontare il percorso modulare individuato
• quali e quante U.D. costituiranno il modulo
• La declinazione di livello (padronanza di soglia ed ulteriori gradi
di padronanza)
• la durata del modulo e delle U.D. in termini orari
• la scelta dei materiali e degli strumenti che si ritengono
necessari e opportuni per lo svolgimento delle attività del
modulo
• le metodologie didattiche (lezioni frontali, analisi guidate,
simulazioni, workplace, ecc.) che ciascun docente ritiene
proficue per far conseguire gli obiettivi del modulo.
La dimensione valutativa
• il superamento del modulo attesta il possesso di un set organico
di competenze
• in quanto unità capitalizzabile ciascun modulo (o parte di esso)
costituisce un credito formativo spendibile dallo studente nella
prosecuzione degli studi o nel passaggio tra diverse filiere
formative
• Se la valutazione non possiede le caratteristiche di validità e
attendibilità non sarà possibile certificare opportunamente ciò
che lo studente conosce o recuperare ciò che invece non ha
appreso.
Principali tipologie di strumenti valutativi
• Prove semistrutturate (domande strutturate, saggi brevi,
riassunti, colloqui strutturati, ecc.)
• Prove strutturate (completamenti, test a scelta multipla,
comprensione del testo, ecc.)
Diritto
Competenze Concetti chiave
1. Applicare l’analisi logica, sintattica e sistematica Norma giuridica ad una norma giuridica.
2. Qualificare i soggetti come: Persona – centri di interessi – titolari di diritti – sottoposti ad obblighi
3. Identificare relazioni tra soggetti Rapporto giuridico
4. Identificare categorie di fatti e comportamenti Fattispecie astratta e concreta
5. Prefigurare e/ o risolvere casi controversi Responsabilità e sanzione
6. Comunicare usando termini pertinenti secondo la logica giuridica
Economia
Competenze Concetti chiave
1. Identificare gli operatori economici con la Lavoro e produzione terminologia economica
2. Concepire il mercato come un sistema di variabili Scambio e mercato
3. Categorizzare diverse forme di mercato Tipologie di mercato
4. Analizzare fenomeni economici reali attraverso Sistemi economici i modelli di mercato
5. Misurare i valori attraverso lo strumento monetario Moneta
6. Usare grafici per interpretare fenomeni economici Funzioni, variabili e/ o per supportare tesi, rappresentazioni grafiche
7. Correlare grandezze per dare significato ad ipotesi Numeri indici e/ o per supportare tesi
Esempi tratti da curricoli della secondaria di secondo grado (Elide Sorrenti Nocentini)
Esempi tratti da curricoli della secondaria di secondo grado (ITALIANO - A. Colombo)
Terzo grado scolastico (9-10 anni di scolarità) Livello soglia Abilità linguistiche • produzione orale monologica, fino a 4-5 minuti; requisiti: quelli dei gradi scolari precedenti (continuità tematica, chiarezza espositiva, pronuncia accettabile, controllo di
pause, esitazioni, intercalari, ecc.), più uso adeguato del volume di voce, della velocità di pronuncia, delle intonazioni
pianificazione del discorso mirata a una consegna specifica; testi: resoconto di un esperimento scientifico; testi regolativi (istruzioni per l’uso, regole di giochi). • lettura-comprensione: fluenza: legge silenziosamente e comprende un testo che non presenti difficoltà di comprensione a una
velocità di almeno X parole al minuto; comprensione di: testi narrativi in lingua moderna media: ricostruzione della sequenza temporale se
manipolata nell’intreccio; testi espositivi: ricostruzione dello schema concettuale; testi argomentativi: individuazione di tesi, argomenti, obiezioni, confutazioni.
• scrittura, requisiti: quelli del grado precedente quanto a grafia, ortografia, impaginazione, più l’uso adeguato della scansione
in paragrafi; morfosintassi corretta secondo gli standard del registro linguistico richiesto di volta in volta; lessico appropriato; capacità di adeguarsi alle norme di specifici generi testuali; organizzazione pianificata di testi fino a circa 500 parole; testi: resoconto di esperimenti scientifici, attività di ricerca… descrizione tecnica; risposte sintetiche a domande su argomenti di studio; redazione in forma scritta di testi orali registrati. •lettura-scrittura: appunti e riassunti da testi espositivi e argomentativi
Esempi tratti da curricoli della secondaria di secondo grado (LINGUA STRANIERA - L. Lopriore)
– abilità di studio (study skills: prendere/redigere appunti, scrivere riassunti, saggi, relazioni, utilizzare varie tecniche di lettura, ascoltare in modo mirato, applicare/trasferire/gestire informazioni, integrare nel noto, inferire/dedurre/raggruppare/collegare significati e concetti tra loro o rispetto ad un contesto, esemplificare e catalogare, ecc.); – abilità di trasformare informazioni da un codice a un altro (redigere/utilizzare schemi, tabelle, grafici, diagrammi); – abilità di reperimento delle informazioni (information skills: utilizzare/gestire fonti di riferimento); – abilità progettuali (programmare/pianificare/fare uso delle risorse/cooperare/usare le preconoscenze); – abilità cooperative; – abilità di consultazione (reference skills); – abilità di autovalutazione (monitoraggio del lavoro in itinere); – abilità di analisi critica (critical thinking); – abilità di risoluzione dei problemi. […] Le variabili da considerare come determinanti il livello di competenza raggiunto nell’uso delle strategie possono essere:
a) la complessità del testo/argomento proposto per la verifica (lunghezza, canale utilizzato per la «trasmissione», velocità di trasmissione, grado di «ambiguità», tipologia, linguaggi utilizzati, ecc.); b) la difficoltà del tipo di prova proposto per la verifica (es.: vero/falso o scelta multipla vs. risposta aperta, inserire una parola/frase vs. produrre un intero paragrafo, ecc.); c) la lingua in cui è presentato il materiale su cui si effettua la prova.
Esempi tratti da curricoli della secondaria di secondo grado (LINGUA STRANIERA - L. Lopriore)
Esempi di descrittori di competenze in alcune abilità trasversali
[…] 3) Integrare nel noto
Principiante: dato un testo di tipo ...(X), che tratta un argomento di cui ha familiarità, l’allievo è in grado di individuarne il contesto generale di riferimento scegliendo tra quelli indicati nel foglio di lavoro proposto.
Elementare: dato un testo ...(X), che tratta un argomento di cui ha familiarità, l’allievo, posto di fronte ad un altro testo che tratta lo stesso argomento, ma formulato in modo diverso e mancante di alcune sue parti (parole o locuzioni), è in grado di completarlo utilizzando le sue capacità logiche e le sue preconoscenze.
Intermedio: l’allievo, posto di fronte alla parte iniziale di un testo di tipo ...(X), che tratta un argomento noto, è in grado di prevederne ragionevolmente uno sviluppo logico e coerente, indicandolo tra le alternative contenute nel foglio di lavoro proposto.
Avanzato: dato un certo numero di testi che trattano argomenti relativi ad ambiti disciplinari diversi, l’allievo è in grado di indicare quelli che presentano dei punti di contatto e/o implicazioni interdisciplinari, spiegandone le ragioni nel foglio di lavoro proposto.
Esempi tratti da curricoli della secondaria di secondo grado (CHIMICA - F.Olmi)
Competenze (per l'area scientifica, ed in particolare per la chimica) degli allievi alla fine del biennio dell'obbligo e abilità ad esse connesse
a) competenze culturali: acquisizione di capacità di comprensione dei momenti più significativi dello sviluppo dei principali concetti chimici dal ’600 agli inizi del ’900, cogliendo la storicità del loro sviluppo
b) competenze conoscitive: sicura conoscenza di termini, simboli, formule, modelli, leggi, teorie, principi, ecc.
c) competenze operative: acquisizione di specifiche competenze sperimentali di base che consentano la realizzazione di esperienze di chimica in laboratorio e/o nell’ambiente
d) competenze metodologiche: acquisizione di competenze di problematizzazione, di formulazione di ipotesi, di analisi dei dati nell’ambito della realizzazione di esperienze chimiche (tali competenze sono strettamente legate al contesto), di controllo delle ipotesi formulate
e) competenze interpretative: capacità di utilizzare conoscenze, leggi, teorie, modelli (nelle loro diverse tipologie) per spiegare, interpretare, prevedere la natura delle sostanze e il loro comportamento nelle trasformazioni chimiche
f) competenze comunicative: gli allievi dovranno saper utilizzare, in riferimento all’ambito chimico, in modo efficace i comuni strumenti della comunicazione orale e scritta
Unità Didattica
MODULO o Unità
capitalizzabile
Esempi tratti da dagli standard nazionali IFTS – Utilizzare l’inglese in modo autonomo
Il soggetto è in grado di (COMPETENZE):
1. Comprendere (ascoltare ed elaborare) testi orali, anche complessi e articolati, su
argomenti concreti e astratti inerenti la vita quotidiana (dominio pubblico-sociale
e privato-personale), in presenza o da mezzi di comunicazione
2. Comprendere (leggere ed elaborare) testi scritti, anche complessi e strutturati, su
argomenti concreti e astratti inerenti la vita quotidiana (dominio pubblico-sociale
e privato-personale), distinguendo le diverse fonti informative e disponendo di un
proprio vocabolario personale ampio e articolato
3. Interagire, con un certo grado di scioltezza e spontaneità, in conversazioni (orali)
e comunicazioni (scritte) relative ad argomenti ordinari e straordinari nell’ambito
dei propri interessi, esprimendo e sostenendo le opinioni personali con
spiegazioni ed argomentazioni efficaci
4. Esporre oralmente descrizioni e presentazioni su un’ampia varietà di argomenti
noti, sviluppandone e supportandone i contenuti con approfondimenti ed esempi
rilevanti
5. Produrre testi scritti, anche complessi e dettagliati, su un’ampia varietà di
argomenti noti, comparando e sintetizzando informazioni provenienti da fonti
diverse
Esempi tratti da dagli standard nazionali IFTS – Utilizzare l’inglese in modo autonomo
Per comprendere (leggere ed elaborare) testi scritti, anche complessi e strutturati,
su argomenti concreti e astratti inerenti la vita quotidiana (dominio pubblico-
sociale e privato-personale), distinguendo le diverse fonti informative e
disponendo di un proprio vocabolario personale ampio e articolato
Il soggetto ha bisogno di sapere come (CONTENUTI):
- Utilizzare efficacemente le proprie risorse cognitive linguistiche (ortografiche,
sintattiche e lessicali), socio-linguistiche (convenzioni di scrittura, espressioni
idiomatiche, registri e stili linguistici) e pragmatiche (organizzazione del
discorso e funzioni comunicative) per percepire ed interpretare il testo
- Analizzare il contesto linguistico, riconoscendone le fonti informative, le finalità
comunicative e gli strumenti espressivi linguistici e paralinguistici
- Distinguere le tipologie testuali (descrittivo, informativo, argomentativo e
narrativo)
- Attivare tecniche diverse di lettura (skimming, scanning ecc.) in funzione delle
specifiche finalità linguistiche
- Utilizzare le principali strategie linguistiche di: attivazione e setting di schemi
mentali e aspettative ricettive, individuazione di “segnali” comunicativi,
sviluppo e verifica di inferenze, revisione delle ipotesi interpretative
Esempi tratti da dagli standard nazionali IFTS – Utilizzare l’inglese in modo autonomo
DECLINAZIONE DI LIVELLO DELLE COMPETENZE
DESCRITTORI
• Comprendere la corrispondenza
relativa ad argomenti astratti e concreti di
interesse personale
• Leggere e comparare testi lunghi e
complessi, identificando e ordinando
logicamente i diversi elementi informativi
in relazione a finalità e contesto
• Comprendere articoli d’opinione e
rapporti di approfondimento relativi a
temi di interesse pubblico, elaborandone
una propria interpretazione sintetica
• Consultare fonti informative, diverse
per tipologia e livello di complessità, su
argomenti noti, a fini di ricerca e
argomentazione
• Comprendere istruzioni complesse e
dettagliate anche di carattere tecnico
INDICATORI
• Numero e tipologia di elementi
informativi identificati (densità
informativa percepita)
• Priorità assegnata ai diversi
elementi informativi identificati in
relazione a finalità e contesto
• Comprensione sistemica del testo
(analisi dei singoli elementi in
funzione dell’intero assieme
linguistico) ai fini dell’elaborazione di
una propria interpretazione sintetica
• Tipologia e complessità delle fonti
utilizzate
Esempi tratti da dagli standard nazionali IFTS
L’impresa e la sua organizzazione
Il soggetto è in grado di (COMPETENZE):
1. Individuare le caratteristiche del settore e dei mercati in cui
opera un’impresa
2. Descrivere i principali elementi che contribuiscono al
funzionamento dell’impresa
3. Descrivere i più comuni modelli organizzativi
4. Mettere in relazione le scelte organizzative dell’impresa con
le caratteristiche del suo mercato e del territorio
d’insediamento
5. Individuare i fattori che concorrono a produrre i risultati
dell'impresa
Esempi tratti da dagli standard nazionali IFTS
L’impresa e la sua organizzazione
Per: descrivere i più comuni modelli organizzativi e le loro
caratteristiche fondamentali
Il soggetto ha bisogno di sapere come (CONTENUTI):
- Riconoscere i modelli organizzativi più diffusi
- Individuare le caratteristiche che distinguono tali modelli
- Definire le principali funzioni organizzative
Esempi tratti da dagli standard nazionali IFTS –
L’impresa e la sua organizzazione
DECLINAZIONE DI LIVELLO DELLE COMPETENZE
(Descrivere i più comuni modelli organizzativi)
DESCRITTORI
• Descrivere
sinteticamente i
principali modelli
organizzativi e le
loro caratteristiche
fondamentali
INDICATORI
• Individuazione e descrizione dei sottosistemi
aziendali e delle funzioni a questi collegati
• Individuazione delle gerarchie organizzative
dell'azienda, in base all’attività svolta nell'ambito di
ciascuna funzione
• Descrizione dei compiti delle gerarchie organizzative
• Descrizione dei diversi modelli organizzativi e
commento delle rispettive caratteristiche
• Individuazione delle motivazioni sottostanti le scelte
organizzative dell'imprenditore nella fase di
costituzione
• Rilevazione dei principali problemi organizzativi e
formulazione di ipotesi per la soluzione di situazioni
in aziende di piccole dimensioni
• Identificazione delle varie tipologie di organigramma
• Ricostruzione dell’organigramma di semplici
strutture organizzative aziendali
• Individuazione e commento della posizione degli
organi aziendali e delle loro relazioni evidenziate
nell’organigramma
Esempi tratti da dagli standard nazionali IFTS Tecnico superiore per l’amministrazione economico finanziaria ed il controllo di gestione
Unità Capitalizzabili
1) OPERARE NEL RISPETTO DELLE NORME GIURIDICHE DELL’IMPRESA
EUROPEA
2) OPERARE NEL RISPETTO DELLE NORME SULLA LEGISLAZIONE DEL
LAVORO, SULLA SICUREZZA E SULLA PREVIDENZA
3) INTERVENIRE PER L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
4) APPLICARE LE NORME E I METODI DELLA CONTABILITÀ GENERALE
5) APPLICARE I METODI DELLA CONTABILITÀ ANALITICA
6) PIANIFICARE E PROGRAMMARE
Esempi tratti da dagli standard nazionali IFTS Tecnico superiore per l’amministrazione economico finanziaria ed il controllo di gestione
Per applicare i metodi della contabilità analitica
Il soggetto è in grado di (COMPETENZE):
1. costruire e implementare un sistema di contabilità dei costi,
collegato alla contabilità generale tramite la classificazione dei
costi per destinazione (prodotto, servizio, centro di costo, altro
oggetto) anziché solo per natura;
2. analizzare la struttura organizzativa e le diverse interrelazioni tra
le funzioni;
3. rilevare e analizzare i centri di costo: criteri di progettazione,
tipologia e numerosità, relazioni fra i centri di costo,
individuazione dei cost-driver;
4. aggregare i costi elementari, definire le diverse configurazioni di
costo, analizzare i differenti significati e comunicare i risultati
dell’attività di analisi dei costi alla Direzione aziendale.
Esempi tratti da dagli standard nazionali IFTS Tecnico superiore per l’amministrazione economico finanziaria ed il controllo di gestione
Per costruire e implementare un sistema di contabilità dei costi,
collegato alla contabilità generale tramite la classificazione dei
costi per destinazione (prodotto, servizio, centro di costo, altro
oggetto) anziché solo per natura
Il soggetto deve sapere come (CONTENUTI):
• individuare le finalità e gli strumenti della contabilità direzionale:
contabilità analitica, sistema di budget, sistema di reporting ed
analisi degli scostamenti;
• classificare i costi per destinazione anziché solo per natura;
• definire gli elementi di costo: classificazione, variabilità e
configurazioni;
• analizzare i sistemi di rilevazione dei costi: costi per commessa
vs. costi per processo, costi effettivi vs. costi standard, costi
diretti vs. costi pieni.
Esempi tratti da dagli standard nazionali IFTS Tecnico superiore per l’amministrazione economico finanziaria ed il controllo di gestione
DECLINAZIONE DI LIVELLO DELLE COMPETENZE
DESCRITTORI
• saper finalizzare la contabilità
direzionale: contabilità analitica,
sistema di budget, sistema di reporting
ed analisi degli scostamenti
• saper classificare i costi per
destinazione anziché solo per natura
• saper individuare e definire gli elementi
di costo: classificazione, variabilità e
configurazioni
• saper analizzare i sistemi di rilevazione
dei costi: costi per commessa vs. costi
per processo, costi effettivi vs. costi
standard, costi diretti vs. costi pieni
INDICATORI
• La descrizione delle finalità della
contabilità direzionale: contabilità
analitica, sistema di budget, sistema di
reporting ed analisi degli scostamenti
• la classificazione dei costi per
destinazione anziché solo per natura
(aree funzionali)
• l’individuazione degli elementi di
costo: classificazione, variabilità e
configurazioni; l’analisi dei sistemi di
rilevazione dei costi: costi per
commessa vs. costi per processo, costi
effettivi vs. costi standard, costi diretti
vs. costi pieni
• la definizione delle fasi principali per la
determinazione del costo di una
commessa, di lotto e di prodotto
• il calcolo dei rendimenti dei fattori
produttivi
Per costruire e implementare un sistema di contabilità dei costi, collegato alla contabilità generale tramite la classificazione dei costi per destinazione (prodotto, servizio, centro di costo, altro oggetto) anziché solo per natura
Esempi tratti da dagli standard nazionali IFTS Tecnico superiore per la conduzione e la manutenzione degli impianti
Unità Capitalizzabili
1. ORGANIZZARE IL SERVIZIO DI MANUTENZIONE E DI INSTALLAZIONE
2. EFFETTUARE INTERVENTI DI MANUTENZIONE O MODIFICA
3. OPERARE NEL RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA DEL SERVIZIO DI
MANUTENZIONE
4. INSTALLARE DISPOSITIVI MECCANICI ED ESEGUIRNE LE MANUTENZIONI
5. INSTALLARE DISPOSITIVI IDRAULICI E PNEUMATICI ED ESEGUIRNE LE
MANUTENZIONI
6. INSTALLARE DISPOSITIVI ELETTRICI ED ELETTRONICI ED ESEGUIRNE LE
MANUTENZIONI
7. INSTALLARE E PROGRAMMARE I PLC
Esempi tratti da dagli standard nazionali IFTS Tecnico superiore per la conduzione e la manutenzione degli impianti
Per Installare dispositivi meccanici ed eseguirne le manutenzioni
Il soggetto è in grado di (COMPETENZE):
1. individuare il sistema meccanico di trasmissione di energia più
adatto allo scopo
2. scegliere l’organo di comando
3. individuare le principali cause di guasto dei sistemi meccanici
4. trarre informazioni da disegni quotati di particolari, complessivi,
attrezzature, impianti
Esempi tratti da dagli standard nazionali IFTSTecnico superiore per la conduzione e la manutenzione degli impianti
Per individuare le principali cause di guasto dei sistemi meccanici
Il soggetto deve sapere come (CONTENUTI):
• classificare le principali cause di guasto nei dispositivi meccanici;
• individuare i tipi di guasto degli organi di comando, nei riduttori e
nei variatori.
Esempi tratti da dagli standard nazionali IFTSTecnico superiore per la conduzione e la manutenzione degli impianti
DECLINAZIONE DI LIVELLO DELLE COMPETENZE
DESCRITTORI
• saper classificare i componenti
che costituiscono il
complessivo meccanico, e
valutarne le caratteristiche
funzionali.
INDICATORI
• L’identificazione dei singoli
componenti del complessivo
meccanico;
• l’individuazione della
motivazione tecnica che può
provocare l’affaticamento o il
guasto.
Per individuare le principali cause di guasto dei sistemi meccanici
Alternanza scuola-lavoroTecnico manutentore meccatronico
Rete di progetto
Gruppo Pittini Ferriere Nord ISIS R. D’Aronco – Gemona del Friuli
Officina Pittini per la Formazione ITI A. Malignani - Udine
CNOS Bearzi - Udine IPSIA G. Ceconi - Udine
CCIAA di Udine ISIS Solari - Tolmezzo
Ricerca e Formazione – CCIAA di Udine Confindustria – Provincia di Udine
Tecnico manutentore meccatronico
Unità di competenza tecnico-professionali
1. Applicare le procedure riguardanti la programmazione e l’organizzazione di interventi di manutenzione o riparazione, nel rispetto delle norme di sicurezza e qualità
2. Gestire processi di installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi meccanici, realizzandone la messa a punto
3. Gestire processi di installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi idraulici e pneumatici, realizzandone la messa a punto
4. Gestire processi di installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi elettrici ed elettronici, realizzandone la messa a punto
5 Utilizzare tecniche di fabbricazione per la manutenzione e il montaggio
6. Installare e programmare i PLC
Unità di competenza FORMAZIONE NON FORMALE (azienda) FORMAZIONE FORMALE (scuola e azienda)
Unità di competenza capitalizzabili - tecnico professionali Unità formative - formazione tecnico professionale work place Unità formative - Saperi correlati alle competenze
WP 1.1. Applicare le procedure di programmazione e organizzazione del processo di manutenzione o riparazione
WP 1.2. Operare nel rispetto delle norme di sicurezza del servizio di manutenzione
1. Applicare le procedure riguardanti la programmazione e l’organizzazione di interventi di manutenzione o riparazione, nel rispetto delle norme di sicurezza e qualità
WP 1.3. Osservare le norme della qualità nella manutenzione e montaggio di impianti e dispositivi
WP 2.1 Diagnosticare stato e anomalie di dispositivi meccanici 2. Gestire processi di installazione, manutenzione e riparazione
di dispositivi meccanici, realizzandone la messa a punto WP 2.2. Installare dispositivi meccanici ed eseguirne le manutenzioni WP 3.1. Diagnosticare stato e anomalie di dispositivi idraulici e
pneumatici 3. Gestire processi di installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi idraulici e pneumatici, realizzandone la messa a punto WP 3.2. Installare dispositivi idraulici e pneumatici ed eseguirne le
manutenzioni WP 4.1. Diagnosticare stato e anomalie di dispositivi elettrici ed
elettronici 4. Gestire processi di installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi elettrici ed elettronici, realizzandone la messa a punto WP 4.2. Installare dispositivi elettrici ed elettronici ed eseguirne le
manutenzioni
5. Utilizzare tecniche di fabbricazione per la manutenzione e il montaggio
WP 5.1. Utilizzare tecniche di fabbricazione per la manutenzione e il montaggio
6. Installare e programmare i PLC WP 6.1 Diagnosticare stato e anomalie di automazioni con il PLC
Saperi di base S.01. Informatica di base
S.02. Qualità e sicurezza in azienda S.03. Cultura di impresa ed elementi di diritto del lavoro S.04. Inglese tecnico
Saperi specialistici S.05. Affidabilità, manutenibilità e MTP S.06. Sistemi a CNC S.07. Elementi di automazione industriale S.08. Disegno tecnico S.09. Termofluidodinamica S.10. Meccanica di base S.11. Tribologia e lubrificazione S.12. Organi di trasmissione S.13. Designazione materiali S.14. Tecniche di saldatura S.15. Pneumatica S.16. Oleodinamica S.17. Aggiustaggio S.18. Struttura, installazione e programmazione di PLC S.19. Reti di PLC S.20. Tecniche di comunicazione di gruppo S.21. Tecniche di problem solving individuale e di gruppo S.22. Tecniche per apprendere ad apprendere
Unità di competenza FORMAZIONE NON FORMALE (azienda) FORMAZIONE FORMALE (scuola e azienda)
Unità di competenza capitalizzabili - tecnico professionali Unità formative - formazione tecnico professionale work place Unità formative - Saperi correlati alle competenze
WP 1.1. Applicare le procedure di programmazione e organizzazione del processo di manutenzione o riparazione
WP 1.2. Operare nel rispetto delle norme di sicurezza del servizio di manutenzione
1. Applicare le procedure riguardanti la programmazione e l’organizzazione di interventi di manutenzione o riparazione, nel rispetto delle norme di sicurezza e qualità
WP 1.3. Osservare le norme della qualità nella manutenzione e montaggio di impianti e dispositivi
WP 2.1 Diagnosticare stato e anomalie di dispositivi meccanici 2. Gestire processi di installazione, manutenzione e riparazione
di dispositivi meccanici, realizzandone la messa a punto WP 2.2. Installare dispositivi meccanici ed eseguirne le manutenzioni WP 3.1. Diagnosticare stato e anomalie di dispositivi idraulici e
pneumatici 3. Gestire processi di installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi idraulici e pneumatici, realizzandone la messa a punto WP 3.2. Installare dispositivi idraulici e pneumatici ed eseguirne le
manutenzioni WP 4.1. Diagnosticare stato e anomalie di dispositivi elettrici ed
elettronici 4. Gestire processi di installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi elettrici ed elettronici, realizzandone la messa a punto WP 4.2. Installare dispositivi elettrici ed elettronici ed eseguirne le
manutenzioni
5. Utilizzare tecniche di fabbricazione per la manutenzione e il montaggio
WP 5.1. Utilizzare tecniche di fabbricazione per la manutenzione e il montaggio
6. Installare e programmare i PLC WP 6.1 Diagnosticare stato e anomalie di automazioni con il PLC
Saperi di base S.01. Informatica di base
S.02. Qualità e sicurezza in azienda S.03. Cultura di impresa ed elementi di diritto del lavoro S.04. Inglese tecnico
Saperi specialistici S.05. Affidabilità, manutenibilità e MTP S.06. Sistemi a CNC S.07. Elementi di automazione industriale S.08. Disegno tecnico S.09. Termofluidodinamica S.10. Meccanica di base S.11. Tribologia e lubrificazione S.12. Organi di trasmissione S.13. Designazione materiali S.14. Tecniche di saldatura S.15. Pneumatica S.16. Oleodinamica S.17. Aggiustaggio S.18. Struttura, installazione e programmazione di PLC S.19. Reti di PLC S.20. Tecniche di comunicazione di gruppo S.21. Tecniche di problem solving individuale e di gruppo S.22. Tecniche per apprendere ad apprendere
Unità di compe tenza
Unità formative AULA
Unità formative WP S. 0
1 S.
02
S. 0
3 S.
04
S. 0
5 S.
06
S. 0
7 S.
08
S. 0
9
S. 1
0 S.
11
S. 1
2 S.
13
S. 1
4 S.
15
S. 1
6 S.
17
S. 1
8 S.
19
S. 2
0 S.
21
S. 2
2
1.1. Applicare le procedure di programmaz. e organizz. del processo manutenz.ne
1..2 Operare nel rispetto delle norme di sicurezza del servizio di manutenzione
UC
1
1.3. Osservare le norme della qualità nella manutenzione e montaggio impianti
2.1. Diagnosticare stato e anomalie di dispositivi meccanici
UC
2
2.2. Installare dispositivi meccanici ed eseguirne le manutenzioni
3.1. Diagnosticare stato e anomalie di dispositivi idraulici e pneumatici
UC
3
3.2. Installare dispositivi idraulici e pneumatici ed eseguirne le manutenzioni
4.1. Diagnosticare stato e anomalie di dispositivi elettrici ed elettronici
UC
4
4.2. Installare dispositivi elettrici ed elettronici ed eseguirne le manutenzioni
Uni
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5
5.1. Utilizzare tecniche di fab-bricazione per la manu-tenzione e il montaggio