La Piazza di Adria - 2013feb n24
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Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 24 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it
di Adria
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M E M B E R O F
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ADRIA
VENDESI In zona centrale Appartamento trilocale ubicato al piano terra, recentemente ristrutturato, composto da cucina-soggiorno, 2 camere da letto, di cui una matrimoniale, ripostiglio, bagno e garage. CON RENDITA Classe energetica non defi nita
“G”. Euro 85.000 Rif.A0925
VENDESI In zona centrale, a due passi dal centro storico, Casa
accostata, disposta su due livelli e composta da soggiorno con angolo cottura, 1 camera da letto ma-trimoniale, bagno e cortile esterno. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 55.000 Rif. 40183221
VENDESI In zona centralissima,
a due passi dal Duomo e dal centro storico,
Appartamento bilocale ubicato al piano terra e composto da soggiorno
con angolo cottura, 1 camera da letto matri-
moniale, ripostiglio e bagno, con cortile interno condominiale per moto e biciclette. Classe energetica non
defi nita “G”. Euro 95.000 Rif.A0766
VENDESI A due passi dal centro, in contesto tranquillo e
signorile, Schiera centrale su due livelli con cucina, soggiorno, 3 stanze da letto, due bagni, ripostiglio
e garage. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 185.000 Rif.A0930
VENDESICasa singola su due livelli con ingresso, cucina, salotto, disbrighi, 4 camere da letto, 2 bagni,
ripostigli e terreno agricolo di circa mq.18.000. Classe energetica “G”.
Euro 235.000 Rif.A0968
VENDESIIn zona centrale, a pochi passi dal centro, Apparta-menti bilocali/trilocali ed attici, di varie metrature, di nuova costruzione, tecnologicamente avanzati, dotati di tutti i conforts, con alte fi niture. Classe energetica
“A”. Info in agenzia Rif.40121993
VENDESIIn zone centrali ed in zona Amolaretta, lotti di
terreno edifi cabile di varie metrature.Info in agenzia.
VENDESI Nella primissima periferia Casa singola di ampia me-tratura, disposta su due livelli e composta da ingresso,
pranzo, cottura, salotto, 3 letti, studio, 2 bagni, garage, accessorio esterno di circa mq.60, ampio scoperto e terreno agricolo di circa mq.5.000. Classe energetica
non defi nita “G”. Info in agenzia Rif.A0834
VENDESI
In zona centrale, a due passi dalla Chiesa Cattedrale e dal centro storico, Appartamento di recente costruzione, su tre livelli, di ampia metratura, composto da soggior-no, cucina, 3 letti, 2 bagni, 2 cantine e due garages.
Ottime fi niture e dotato di tutti i conforts. Classe energeti-ca “B”. Info in agenzia Rif.A0620
VENDESI A due passi dal Duomo, Porzione di bifamiliare di recente costruzio-ne, di ampia metratura, disposta su tre livelli, con ingresso, cucina/pranzo, studio, 3 letti, 4 bagni di cui uno con sauna. Dotata di tutti i conforts, compreso ascensore interno, con annesso giardino ben
curato ed in parte piantumato, con tettoia per auto di circa mq.250. Classe energetica “B” . Info in agenzia Rif.A0831
VENDESIIn zona residenziale Villa singola, di ampia metratura, su due livelli, composta da soggiorno, cucina, riposti-
glio, uffi cio, studio, 3 letti, 2 bagni nonchè capannone-magazzino di mq.613, con possibilità di acquisto di lotto artigianale di mq.2.000. Classe energetica non
defi nita “G”. Info in agenzia Rif.A0908
VENDESI In zona Chieppara, di forte passaggio e con ampia
possibilità di parcheggio, Magazzino di mq.306 ad uso offi cina. Classe energetica non defi nita “G”.
Info in agenzia Rif.40125563
VENDESIIn zona residenziale e tranquilla, a due passi dal centro, porzione di bifamiliare di recente costruzione, di ampia metratura, disposta su due livelli,con entrata, soggiorno, cucina, lavanderia, 3 letti, 2 bagni di cui uno con vasca
idromassaggio, garage, porticato e giardino ben curato in parte piantumato con impianto di irrigazione automatica. Classe energetica “C”. Info in agenzia Rif. A0406
AFFITTASIAppartamento bilocale al piano terra, completa-
mente arredato, composto da soggiorno-cucina, 1 camera da letto matrimoniale, ripostiglio e bagno.
Classe energetica non defi nita “G”. Euro 400 mensili Rif. A0801
AFFITTASIIn zona centralissima, a pochi passi dal centro
storico, Appartamento bilocale al piano secondo composto da soggiorno con angolo cottura, 1
camera a letto e bagno. Completamente arredato a nuovo. Classe energetica non defi nita “G”.
Euro 450 mensili Rif.A0938
AFFITTASIIn zona centralissima, a due passi dal Duomo,
Bilocale al piano primo, completamente arredato composto da soggiorno con angolo cottura, una stanza da letto e bagno. Classe energetica “E”.
Euro 380 mensili. Rif.40164480
AFFITTASICasa singola di ampia metratura, su due livelli, con cucina, salone di mq.50, sala pranzo, 2 camere da
letto matrimoniali, bagno, terrazzo, balcone, garage e giardino. Sia arredata che non. Classe energetica non
defi nita “G”. Euro 600 tratt. Rif.A0976
AFFITTASIIn zona centro storico Monolocale al piano 1°,
completamente arredato, con posto auto esclusivo. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 380 mensili. Rif. A0541
VENDESIIn zona residenziale e tranquilla, Casa accostata di mq.85, disposta su tre livelli e composta da
cucina, soggiorno, 2 camere da letto, 2 bagni e mansarda al piano secondo. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 95.000 Rif.A0759
VENDESI
In zona ex Curtiriso, Appartamento al piano 1°, com-pletamente ristrutturato, composto da ingresso, cucina, soggiorno, 1 camera da letto matrimoniale, bagno, cortile di mq.60 di proprietà, con possibilità di posto
auto esclusivo. Euro 80.000 tratt. Rif.A0838
VENDESI In zona Chieppara Appartamento bilocale al
piano terzo composto da cucina, soggiorno, 1 stanza da letto, bagno e terrazzo. Classe energe-
tica “G”. Euro 85.000 Rif.40168053
VENDESI In pieno centro nella Piazza del Duomo, su edifi cio
servito da ascensore, locale ad uso uffi cio di mq.170, composto da un’ampia reception, quattro locali distinti ed un bagno. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 223.000 tratt. Rif.A0724
VENDESI In pieno centro stori-co, Appartamento al piano 2° di mq.170,
su fabbricato servito da ascensore, composto da ampio salone, cucina, 3
letti, 2 bagni, riposti-glio e cantina. Classe
energetica non defi nita “G”. Prezzo
interessante. Rif.A0730
VENDESI In zona Carbonara, Bifamiliare di recente costruzione, su tre livelli, composta da studio, taverna, soggiorno, cucina, terrazzi, 3 camere da letto, 2 bagni e giardino su tre lati in
parte piantumato. Classe energetica “F”. Info in agenzia Rf.A0969
CEDESI In zona centrale, di forte passaggio, Attività di
edicola avviata da anni, con ottimo rendimento. Info in agenzia Rif.A0355
VENDESI Villetta a schiera, di-sposta su due livelli, con ingresso, sog-
giorno-cucina, vano scala, 2 camere da letto, 2 bagni, due terrazzi, garage al piano interrato con taverna e giardino di proprietà da due
lati. Classe ener-getica “E”. Euro 160.000 tratt.
Rif.A0725
VENDESI In zona centrale Appartamento al piano 2°, su
palazzina di sole quattro unità, con entrata, salone,
cucinotto, 2 camere da letto, bagno, terrazzo ed garage ampio con lavanderia e bagno. Classe energetica non
defi nita “G”. Euro 145.000 tratt.
Rif.A0433
VENDESIIn zona residenziale Schiera centrale su due livelli
con cucina, salotto, 3 camere da letto, bagno, garage e giardino di proprietà.
Classe energetica non defi nita “G”. Euro 110.000 tratt. Rif.A0864
VENDESIIn zona Carbonara splendida villa singola, di mq.330, in ottime condizioni strutturali, disposta su tre livelli con
annesso scoperto adibito in parte a giardino piantumato ed in parte ad accesso all’autorimessa e parcheggio
esterno. Classe energetica non defi nita “G”. Info in agenzia. Rif. A0188
VENDESIIn zona residenziale, Casa accostata da un lato, su due livelli, con cucina, salotto, 2 camere da
letto matrimoniali, 2 bagni e, tettoia con due posti auto. Classe energetica non defi nita “G”.
Euro 150.000 tratt. Rif.A0679
VENDESIIn zona residenziale, splendida villa singola di ampia
metratura, di recente costruzione, disposta su quattro livelli con giardino ben piantumato, dotata di tutti i conforts: aria condizionata, impianto di allarme, vetri antintrusione, tetto
ventilato, riscaldamento nel locale garage, etc. Classe energetica “C”. Info in agenzia Rif.A0800
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VENDESI A pochi km. da Adria Casa singola disposta su due livelli, completamente ristrutturata e composta da ingresso, cuci-na, soggiorno, ripostiglio, 2 camere da letto, disimpegno,
accessori esterni di circa mq.40, garage e giardino di pertinenza in parte piantumato. Classe energetica “F”.
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a nuovo, disposta su due livelli e composta da ingresso, cucina, soggiorno, taverna, 2 camere da letto, ripostiglio, lavanderia, 2 bagni, locale caldaia nonchè garage, portico in legno per
due posti auto e cortile completamente recintato. Classe energe-tica non defi nita “G”. Euro 139.000 Rif.A0633
VENDESIIn Località Baricetta Bifamiliare al grezzo, disposta su due livelli e composta da soggiorno, cucina, 3 camere da letto,
2 bagni, garage, con ampio giardino da tre lati. Classe energetica “D”. Euro 140.000 tratt. Rif.A0935
VENDESI In località Bottrighe, Casa singola disposta su due
livelli, composta da cucina, salotto, cucinino, 2 camere da letto matrimoniali, bagno e giardino di proprietà di circa mq.200, completamente
recintato. Euro 120.000 Rif.A0967.
VENDESI In Località Bottrighe Casa accostata, ubicata tutta al piano terra e composta da soggiorno/pranzo, cucinotto, 1 camera da letto
matrimoniale, ripostiglio, bagno, piccolo cortile annesso nel retro, terreno adibito ad orto, posto auto coperto e garage in lamiera. Classe energetica “G”. Euro 32.000 Rif.A0808
VENDESIIn località Fasana Rustico su due livelli di
mq.360, completamente da ristrutturare, con corte esclusiva di mq.1.600. Classe energetica
“G”. Euro 30.000 Rif.A0978
VENDESIIn località Bellombra splendido rustico composto da casa di abitazione e fi enile di nuova costruzione, scuderie nonchè terreno di mq.15.000 circa costituito da ampio giardino, pascolo per cavalli, campo ad ostacoli in erba, campo di allenamento in sabbia sempre per cavalli e campo cross. Classe energetica “F”. Info in agenzia. Rif.A0666
VENDESI In Corbola zona residenziale n.2 porzioni di bifamiliari al grezzo, fi nite solo esternamente, disposte su due livelli, con giardino di proprietà, composte da soggiorno, cucina,3 letti, 2 bagni, ripostiglio, disimpegno, terrazzo e garage.
Possibilità di recuperare il 55% della spesa per le opere di ultimazione. Euro 135.000 cadauna Rif. A0956
VENDESI In località Bottrighe Casa singola su due livelli composta da ingresso, due stanze, 2 ripostigli, cucina, soggiorno, vetrata, 2 camere da letto e bagno. Classe energetica
non defi nita “G”. Euro 100.000 Rif.A0708
VENDESI In località Bottrighe centro, Immobile costituito da villetta di ampia metratura, in buono stato e da
casa accostata da ristrutturare, con garage e giar-dino esclusivo su tre lati. Classe energetica non defi nita “G”. Info in agenzia Rif.A0507
VENDESI In località Bellombra Villa singola su due livelli,
di ampia metratura, composta da ingresso, cucina, soggiorno, studio, 3 stanze, disbrigo, 2 bagni ed annesso terreno di circa 2000, in
parte piantumato. Classe energetica “F”. Info in agenzia Rif.40183998
VENDESI In Località Villadose Due unità completamente indipendenti, al grezzo, con giardino e posto auto esclusivo. Con possi-
bilità di garage. Classe energetica “E”. A partire da Euro 40.000 Rif.40135659
VENDESIIn Località Canalnovo di Villanova Marchesana Casa
accostata disposta su due livelli, con possibilità di creare n.2 abitazioni distinte ed indipendenti. Con capannone
di circa mq.142, cortile esclusivo ad uso giardino nonchè terreno agricolo ad uso orto. Classe energetica “G”.
Euro 100.000 Rif.40103381
AFFITTASIZona centralissima Appartamento bilocale, al piano 1°, completamente arredato, composto
da soggiorno-angolo cottura, 1 stanza da letto e bagno. Classe energetica “E”.
Euro 350 mensili Rif.40182624
AFFITTASIAppartamento di ampia metratura, completamente arredato, composto da cucina, salotto, 2 camere da letto matrimoniali, bagno, garage e giardino esclusivo. Classe energetica non defi nita “G”.
Euro 450 mensili Rif.A0954
AFFITTASIIn zona Cattedrale Appartamento al piano terra
composto da ampio ingresso, sala, cucina, 2 came-re da letto, lavanderia e bagno. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 430 mensili Rif.A0948
AFFITTASIIn zona centrale, a due passi dal Duomo, Apparta-
mento bilocale al piano 4, servito da ascensore, com-pletamente arredato, con soggiorno-angolo cottura, 1 letto, terrazzo, bagno e garage esclusivo. Classe energetica “F”. Euro 450 mensili Rif.A0809
AFFITTASIIn pieno centro, a due passi dal centro storico e dal Duo-mo, appartamento ubicato al piano secondo, composto da soggiorno con angolo cottura, ripostiglio, 1 camera da letto matrimoniale, terrazzino e bagno. Classe ener-
getica “F”. Euro 450 mensili Rif.40137348
VENDESIIn località Cavarzere Appartamento al piano rial-zato, in buono stato, dotato di aria condizionata e composto da soggiorno con angolo cottura, 1 camera da letto matrimoniale, bagno ed ampio
garage. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 90.000 tratt. Rif.A0939
VENDESI A pochi Km. da Adria, in zona tranquilla, immersa nel verde, Casa singola tutta al piano terra e composta da 2 abitazioni completamente indipendenti, due garages, magazzino e terreno annesso di circa mq.3.300. Clas-
se energetica “F”. Info in Agenzia Rif.A0683
VENDESI In località Papozze Casa indipendente disposta su due livelli,
di ampia metratura, in parte da ristrutturare, composta da entrata, cucina, soggiorno, cucinino, ripostiglio, 3 locali
legnaia, corridoio, 4 stanze da letto, 2 bagni, soffi tta, con garage e giardino da due lati, in parte piantumato. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 170.000 Rif.A0658
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cati e con possibilità di titoli PAC. Maggiori informazioni e/o dettagli in
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VENDESIIn Località Corbola Appartamento trilocale
al piano secondo composto da cucina, soggiorno, 2 camere da letto, bagno, terrazzo e garage. Classe energetica non defi nita “G”.
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VENDESI In Località Corbola, zona centrale, ben visibile e facilmente accessibile, Capannone in buone
condizioni della superfi cie di mq.600 con altezza di mt.3.90. Classe energetica non defi nita “G”.
Euro 150.000 tratt. Rif.A0964
VENDESI In Località Ceregnano Porzione di bifamiliare di
nuova costruzione e di ampia metratura, disposta su due livelli con soggiorno, cucina, 3 camere da letto, 2 bagni, 3 terrazzi, garage e giardino in
parte piantumato e ben curato. Classe energetica “C”. Info in agenzia Rif.A0757
VENDESI In Località Passetto Rustico singolo su due livelli con
ingresso, cucina, soggiorno, cantina, ripostiglio sottoscala, 2 letti, guardaroba, bagno, fi enile su due livelli con cantina ed ampio garage nonchè terreno circa mq.6.000. Classe energetica “G”.
Euro 90.000 tratt.Rif.A0843
VENDESI In Località Gavello Appartamenti in quadrifamiliare, due al piano terra e due al piano primo, ciascuno composto da soggiorno con angolo cottura, 2 letti, bagno, ripostiglio e posto auto. Classe energetica “C”. Euro 90.000 chiavi in mano Rif.A0820
VENDESIIn Località Fasana Casa singola di mq.100, disposta su due livelli e composta da cucina, soggiorno, 2 camere da letto,
cantina, bagno, garage e giardino di proprietà in parte piantumato. Classe energetica non defi nita “G”.
Euro 65.000 Rif.A0854
VENDESIIn località Fasana Porzione di bifamiliare disposta
su due livelli e composta da cucina, salotto, lavanderia, 2 camere da letto matrimoniali, bagno
e garage. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 110.000 tratt. Rif.A0882
VENDESIIn località Cavarzere Prestigiosa villa di ampia
metratura, su due livelli, completamente ristrutturata, con impianto di allarme, impianto di irrigazione esterno, garage doppio e giardino ben curato in
parte piantumato di circa mq.577. Classe energetica “F”. Info in agenzia Rif.A08989
VENDESIIn località Cavarzere zona centrale Appartamento
bilocale al piano 1° composto da soggiorno con an-golo cottura, 1 camera da letto matrimoniale, bagno,
terrazzo ed ampio garage. Classe energetica non defi nita ”G”. Euro 85.000 Rif.A0970
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VENDESI In località Baricetta Casa singola di nuova costruzione, di ampia metratura su due livelli, composta da cucina, salone, taverna, 3 letti, 2 bagni, lavanderia, garage
ed ampio giardino ben curato ed in parte piantumato. Classe energetica “C. Info in agenzia Rif.A0835
VENDESI
In Località Bellombra porzione di bifamiliare di prossima costruzione, disposta su due livelli, composta da cucina abitabile, soggiorno, 3 stanze da letto, 2 bagni, gara-ge, portico e giardino di proprietà. Classe energetica
“C”. Euro 130.000 (al grezzo) Rif.A0681
VENDESI In località Magnolina di Gavello, Rustico composto da
abitazione disposta su due livelli con ingresso, soggiorno, cucinino e bagno al piano terra e da due camere da letto al piano primo, nonché garage doppio staccato dall’abi-
tazione, cortile con vigneto e terreno agricolo tutto attorno. Classe energetica “G”. Euro 50.000 Rif.A0912
VENDESIIn località Cavarzere Appartamento al piano
terra, ristrutturato completamente, composto da soggiorno con angolo cottura, 2 camere da letto,
bagno, cortile sul retro con doppio posto auto coperto esclusivo. Classe energetica “F”.
Euro 90.000 tratt. Rif.A0764
VENDESI In zona residenziale Porzione di bifamiliare di
recente costruzione, in ottimo stato, disposta su tre livelli e composta da cucina, ripostiglio, locale la-
vanderia, studio, salone, 2 camere da letto, 2 bagni con giardino ben curato ed parte piantumato. Classe energetica “E”. Info in agenzia Rif.40104379
VENDESIIn Zona Tomba In palazzo storico ed in contesto
signorile, Trilocale ubicato al piano 1° completamente ristrutturato e composto da ingresso, corridoio, cucina, soggiorno, 2 camere da letto, bagno e cantina. Classe
energetica “F”. Euro 160.000 Rif.A0448
VENDESI In zona stazione Appartamenti monolocali e bilocali di
nuova costruzione, dotati di tutti i conforts, costruiti con otti-mi materiali e con ottime fi niture. POSSIBILITA’ DI AFFITTO
CON RISCATTO. Classe energetica “B” A partire da Euro 75.000 Rif.40115839
VENDESI
Nella primissima periferia Casa accostata, ristrut-turata a nuovo, disposta su due livelli composta da soggiorno con caminetto, cucina abitabile, 2 stanze
da letto, 2 bagni, posto auto coperto e giardino esclusivo. Classe energetica “E”. Euro 110.000
tratt. VERO AFFARE Rif. 40194714
Crivellari, Endrizzi e Munerato vanno in Parlamento
Elezioni Politiche
pag. 6
Discarica, via libera dal Consiglio. Il Pd contrario
Ambiente
pag. 8
Il farmersmarket dI pIazza BocchI non “tIra”
La scuola media di Bottrighe verso la riapertura? Pare proprio di sì. I requi-
siti sembrano esserci tutti. Le famiglie hanno già fatto l’iscrizione on-line dei quindici ragazzi che formerebbero la
classe prima media del prossimo anno scolastico.
pag. 12scuole medIe BottrIghe.
IscrIzIonI ok, la prIma cI sarà
“Abbiamo fissato un incontro col sindaco di Adria per valutare insieme
delle azioni di rilancio con nuove regole del farmers market di piazza Bocchi, che sta attraversando un evidente periodo di stanca”. Il direttore di Coldiretti Rovigo,
Adriano Toffoli, annuncia così che è pronto ad intervenire
pag. 16
Esonerato Pregnolato, Santi è il nuovo allenatore
Calcio
pag. 20
pagg. 4-5
Adria Shopping, momento difficile. Avanti con le iniziativeL’associazione aveva annunciato la sospensione delle attività. Poi la smentita
Le vendite natalizie sono state davvero poco lusinghevoli per i commercianti del centro di Adria e all’orizzonte la bu-
fera della crisi economica si palesa ancora in tutta la sua minaccia.
Non si possono cercare altrove, se non nel momento di grande incertezza e nel generale scoramento, i motivi che hanno portato l’associazione Adria Shopping e l’Amministrazione comunale a riflettere in-sieme sul futuro del settore commerciale cit-tadino. Risale al 13 febbraio scorso l’incon-
tro promosso dal primo cittadino Massimo Barbujani tra gli appartenenti alla categoria, facenti parte ad Adria Shopping, per fare il punto della situazione in città. Il clima di preoccupazione, infatti, era salito alle stelle dopo che il consiglio direttivo dell’Associa-zione aveva diramato una comunicazione a dir poco inquietante. “Verranno sospese tut-te le iniziative storiche dell’Associazione”. A molti è parsa la fine di un’era e anche l’incontro promosso dal primo cittadino sulle prime era sembrato poco determinante per
portare commercianti e associazioni sui bi-nari della collaborazione.
Poco entusiasti, infatti, si erano detti gli aderenti ad AdriaShopping, lamentando la poca concretezza dell’incontro, soprattutto sulle tematiche peculiari che avevano porta-to il direttivo a prendere una decisione così drastica. Atteggiamento poi smentito dalla Segretaria di AdriaShopping che nei giorni successivi ha annunciato la ripresa delle attività.
Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 24 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it
di Adria
EDITORIALE
La crisi dietro la protesta di Alessandro Abbadir*
Dalle urne del 24 e 25 febbraio scorso emerge una situazione davvero ine-stricabile, o perlomeno diffi cilmente
risolvibile. Un caos politico che rischia di portare spediti a nuove consultazioni. Pro-prio quello che non ci voleva in una situa-zione economica del genere, caratterizzata da una recessione a cui dal 2008 non si vede fi ne.
Il ciclone o tsunami (come lo defi nisce il suo capo Beppe Grillo) del Movimento 5 Stelle, si è abbattuto sui partiti, anche in Veneto, con una potenza per molti versi davvero inaspettata.
Nella nostra regione però, quello che sorprende più che il boom dei grillini (che è stato un evento generalizzato su tutto il territorio italiano), è il crollo verticale di par-titi che hanno caratterizzato la vita politica delle nostre terre da 20 anni a questa par-te: il Pdl prima Forza Italia e la Lega Nord.
Due partiti che fi no a due anni fa ave-vano totalizzato oltre il 60% dei consensi con l’elezione di Luca Zaia a governatore del Veneto. La Lega crolla dal 35% a poco più del 10% di questa ultima tornata elet-torale. Il Pdl dal 2008 perde 10 punti e si assesta sotto il 20%.
continua a pag. 3*[email protected] in Rete con noi!Entra in Rete con noi!Entra in Rete con noi!Entra in Rete con noi!
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il sito del giornale
continua a pag. 8
L’Intervento
Come tanti e forse come tutti, sono rimasto senza parole! Lo sbigottimento e anche lo smarrimento di fronte al pronun-ciamento del Papa che dichiara di ritirarsi
è stato totale e per molte ore non mi ha permesso alcun commento che non fosse la ripetizione di qualche luogo comune.
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Dalla crisi non si esce, sindacati preoccupati
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Progetto “C’era una volta… e poi vissero sani e contenti”
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VeneziaPadovaRovigo Treviso
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
Questa edizione raggiunge le zone di Adria, Petorazza e Papozze per un numero complessivo di 8.177 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
è un marchio registrato di proprietà della Give Emotions Srl
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Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]
REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]
Chiuso in redazione il 27 febbraio 2013Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)
Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Fratta Polesine“trame...forme, aprItI sesamo”
Sarà il 25 marzo l’ultima data di quest’an-no di “Quattro passi in un percorso di pace - il carcere entra a scuola”, l’iniziativa che promuove tra gli studenti degli istituti superiori della provincia momenti di confronto sull’esperienza carceraria. “Il carcere – riporta il pieghevole prodotto dall’assessorato Cooperazione decentrata, diritti umani e pace - è troppo spesso un mondo isolato nella nostra quotidianità, abitato da persone del tutto sconosciute, che godono dell’indifferenza collettiva…. con la speranza che si schiudano i cancelli del pregiudizio”. Gli altri incontri, svolti in collaborazione con l’associazione di volontariato penitenziario il Granello di Se-nape di Padova, l’associazione Gea Mater onlus di Lendinara e gli istituti scolastici De Amicis, Marchesini e Munerati di Rovigo e Einaudi di Badia Polesine si sono tenuti il 28 febbraio e l’11 marzo.
“Potendo scegliere volontariamente”sono statI premIatI
studentI e scuole
“Potendo scegliere volontariamente” ha premiato a Palazzo Celio gli studenti, i gio-vani, gli istituti scolastici, le associazioni ed i gruppi chiamati dal bando ad esprimersi, attraverso i diversi linguaggi della comuni-cazione, sul volontariato. Nella categoria degli istituti scolastici il primo premio, un
buono di 300 euro, è stato assegnato al De Amicis di Rovigo con il video “Un sorriso per i bambini dell’Africa” lavoro
coordinato dall’insegnantre Vincenza Candiloro. Per le associazioni e gruppi par-rocchiali, prima la Gea Mater di Rovigo con
il fumetto “Un cuore in centro”, anche in questo caso buono acquisto di 300 euro,
referente Lorenza Baccaro. Nella categoria singoli 18 – 25 anni, con in premio un viaggio studio al parlamento europeo di
Bruxelles: primo posto per Linda Zanforlin di Sara con il racconto “Nella tendopoli fai da te con due furgoni viveri” seguita
da Giacomo Stoppa di Ceregnano con le foto “La mia esperienza in Burundi”.
Infine premio originalità alla Gea Mater di Rovigo per il lavoro “Un cuore in centro”
e invecchiamento attivo e solidarietà tra le generazioni all’associazione Centro aiuto alla vita di Rovigo per il lavoro “Al centro
aiuto alla vita con mia nonna”. Fondazione Cariparo
fInottI presIdente
Il Consiglio Generale della Fondazione Cariparo ha confermato Antonio Finotti
alla presidenza dell’Ente per il prossimo quinquennio. Finotti già Direttore Generale della Cassa di Risparmio di Padova e Rovi-go, della Cassa di Risparmio di Verona e di Unicredito, ha fatto parte di diversi consigli
di amministrazione di società bancarie (Mediovenezie, Banco di Napoli, Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone). È stato
inoltre Sindaco effettivo della Cassa Depositi e Prestiti Spa, Sindaco della T.A.V. – (Treno
Alta Velocità di Roma), Consigliere di Amministrazione dell’Ente Fiera di Padova,
dell’Interporto di Padova, dell’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero,
della Fondazione Lanza e della Fondazione Girolamo Bortignon di Padova.
Storia e Culturaprogetto “fratellI d’ItalIa
Da marzo a maggio, con una coda in autunno, in scuole e comuni, attraverso 26 conferenze e 19 incontri pubblici si snoda il progetto “Fratelli d’Italia”, percor-si di conoscenza e momenti di riflessione sull’unità nazionale, sulla Costituzione, sull’inno e il tricolore per la giornata del 17 marzo. Nello specifico l’organizzazione prevede per le scuole elementari e medie 16 conferenze del filone storico e 10 a carattere costituzionale, di cui 5 sui primi dodici articoli della Carta, mentre per i comuni 11 conferenze pubbliche a carattere storico e 6 costituzionali, di cui 4 strettamente dedicate al filone “Unità nazionale - decentramento”, mentre 2 saranno dedicate alla storia repubblicana e i contenuti della Costituzione.
EDITORIALE
La crisi dietro la protesta Dietro lo smottamento del centrodestra il problema di fondo: la crisi economica devastante, le fabbriche del Nord Est che chiudono
ad una ad una, operai ed imprenditori disperati, e sullo sfondo la marea montante della rabbia per un sistema politico sprecone che viene percepito come solo produttore di tasse e ineffi cienze.
Non è un caso che Grillo con la sua offerta politica antisistema abbia pescato a piene mani fra le categorie che sono state più bastonate dalla crisi: da un lato gli operai e dall’altro imprenditori e lavoratori autonomi. Un tempo votavano proprio Pdl e Lega. Il richiamo dei “Vaffa day” si è fatto via via più forte, nel momento in cui tutti i partiti invece di dare l’impressione di capire il momento che stavano passando famiglie, giovani e pensionati, hanno continuato in un logoro teatrino, percepito ormai come dannoso e fuori tema. Sul territorio la grande delusione, l’ennesima grande occasione mancata (peraltro annunciata), è stato il risultato del Pd e dei suoi alleati. Ancora una volta il partito di Bersani ha dimostrato in Veneto di essere poco radicato, a parte Padova, Rovigo e soprattutto Venezia (dove tra l’altro i grillini hanno fatto il pieno dei voti).
Ancora una volta il centrosinistra interpreta con diffi coltà le dinamiche di una regione che fi no a pochi anni fa era la locomotiva d’Italia e ora è ferma. Bloccata anche dal suo stesso modello di sviluppo fatto di piccole e piccolissime imprese, che si sono rivelate e più vulnerabili con la crisi. Ora per uscire da questa impasse, ci vuole lo sforzo di tutti partiti e soprattutto dei cittadini. Un voto ravvicinato rischia di complicare ancora di più la situazione. Votare chi fa promesse facili insomma può dare una momentanea sensazione liberatoria, ma alla fi ne i problemi rimangono e adesso vanno affrontati realisticamente, se non si vuole andare a fondo tutti insieme.
segue da pag. 1
di Alessandro Abbadir
provIncIa
pag. 25
A Palazzo Celio si riflette sull’età della popolazione
spazI apertI
pag. 27
L’idrovia è diventata europea, transitano navi di V classe
personaggIo
pag. 30
Cake designer per hobby, aspettando la professione
occupazIone
pagg. 34-35
Ecco il Veneto giovane delle “Start Up”
vocI da palazzo
pag. 37
Comuni in fuga verso le provincie autonome
cultura
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4 Argomento del mese44 Argomento del mese
crollo deglI acquIstI
In Italia l’indice di fiducia più basso d’Europa
Il momento è serio. Molte botteghe sono sull’orlo della chiusura e le iniziative da sempre legate al commercio stanno appese ad un filo. I momenti di confronto e di
dialogo in città non sono mancati, in occasione delle recen-ti elezioni il Presidente di Confesercenti Rovigo Vitaliano Bressanin ha convocato una tavola rotonda con i candidati polesani proprio per parlare di commercio. In tale occasione si parlò soprattutto della necessità di un regolamento condivi-so, a livello nazionale, per la regolamentazione delle apertu-re domenicali, tallone d’Achille di tutti gli esercizi commerciali
cittadini. Ma in generale è il calo di fiducia degli italiani la vera piaga del commercio. Secondo il Nielsen Consumer Confidence Index relativo al quarto quadrimestre del 2012, l’Italia mostra l’indice di fiducia più basso in Europa e uno dei più bassi rispetto ai 55 Paesi analizzati nel mondo. Nel raffronto 2012 sull’intero 2011 emergono dati preoccupanti: il 28% degli italiani ha paura di perdere il proprio posto di lavoro (+4% vs 2011), l’85% ritiene non buono o pessimo lo stato delle proprie finanze (+4% vs 2011), il 92% ritiene il momento non adatto per compiere acquisti (+7% vs 2011). “Le ultime rilevazioni Nielsen per Confimprese – spiega Mario Resca, presidente Confimprese – confermano il clima di incertezza dovuto, oltre che alla crisi e alla mancanza di denaro circolante, anche allo stallo della fase politica”.
Le vendite natalizie sono state davvero poco lusinghevoli per i commercianti del centro di Adria e all’orizzonte la bufera della crisi economica si palesa ancora in tutta la
sua minaccia. Non si possono cercare altrove, se non nel momento di grande incertezza e nel generale scoramento, i motivi che hanno portato l’associazione Adria Shopping e l’Amministrazione comunale a riflettere insieme sul futuro del settore commerciale cittadino.
Risale al 13 febbraio scorso l’incontro promosso, dal primo cittadino Massimo Barbujani, tra gli appartenenti alla categoria, facenti parte ad AdriaShopping, per fare il punto della situazione in città. Il clima di preoccupazione, infatti, era salito alle stelle dopo che il consiglio direttivo dell’As-sociazione aveva diramato una comunicazione a dir poco inquietante.
“Verranno sospese tutte le iniziative storiche dell’Asso-ciazione: Sbaracco di Primavera, Adria d’Estate, Saracco di Fine estate e Adria di Natale – veniva riportato nello scritto – e verranno sospese anche tutte le attività e i rapporti di: comunicazione, relazione, di sinergia, di sostegno a con-
vegni, eventi, riunioni, manifestazioni organizzate ad Adria e nel territorio dal Comune di Adria e dalle varie associa-zioni locali. Finora il coinvolgimento attivo ed il contributo dell’associazione di Adria Shopping è sempre stato gratuito ma non lo sarà più, fino a quando non avremo un’adesione ampia, coesa, e incondizionata alle nostre iniziative da par-te dei commercianti del centro storico di Adria”.
A molti è parsa la fine di un’era e anche l’incontro pro-mosso dal primo cittadino, sulle prime era, sembrato poco determinante per portare commercianti e associazioni sui binari della collaborazione.
Poco entusiasti, infatti, si erano detti gli aderenti ad Adriashopping, lamentando la poca concretezza dell’in-contro, soprattutto sulle tematiche peculiari che avevano portato il direttivo a prendere una decisione così drastica. Nei giorni successivi, però, la Segretaria di Adriashopping è tornata sui suoi passi annunciando la ripresa delle attivi-tà. “Anche per quest’anno – ha infatti affermato Federica Albertin - c’è la volontà di proseguire con i convegni e gli incontri sui temi del commercio in modo da dare a tutti gli
addetti ai lavori (negozianti, commesse, baristi, imprendi-tori) una opportunità di formazione e aggiornamento sulle normative, sulle leggi e le agevolazioni che riguardano l’in-tero settore”.
Per molti degli esercenti che abbiamo intervistato, l’a-pertura del direttivo è da intendere come un buon proposito che lascia sperare nel superamento delle tensioni che hanno creato l’allarme in città, anche se tra gli stessi è pure diffusa la consapevolezza che le ragioni di tanto disagio nascono più che altro nel difficile momento economico. “Il frangente storico economico di questi anni – ha chiosato la stessa Albertin – non lo stiamo attraversando in assenza di proble-mi, molti nostri associati chiudono o i più fortunati cedono le loro attività e tutti gli altri cercano di far quadrare i conti con entrate che diminuiscono e costi che aumentano. Nonostan-te le difficoltà del momento non possiamo rassegnarci alla crisi, dobbiamo creare opportunità di business per noi tutti ma questo è possibile solo se saremo uniti nel sostenere le nostre manifestazioni e la nostra città”.
di Martina Celegato
Nel settore regna grande incertezza
e scoramento a causa dello stato di profonda crisi
Dura far quadrare i conti con entrate
che diminuiscono e costi che invece sono in aumento
Economia E associazioni Nelle scorse settimane
il consiglio direttivo dell’Associazione aveva
diramato una comunicazione a dir poco
inquietante che annunciava la sospensione di tutte
le iniziative. L’allarme poi è rientrato
ma il momento rimane problematico Le tensioni di Adria Shopping, il commercio in difficoltà
555Argomento del mese
di Roberto Marangoni
Adesione convinta ma non mancano le proposteLa parola agli esercenti
Risulta positivo l’incontro tra commercianti, associazioni di categoria, promosso dall’amministrazione comu-nale. Da un lato l’impegno dimostrato dal Comune, che interverrà sul rifacimento del corso, dall’altra la necessità, in momenti di recessione come questi, di sentirsi più uniti. “Utile l’incontro- dice Ionica Garbin,
contitolare, insieme a Laura Manfrinato di Sogni - abbigliamento donna in zona sud del corso- ritengo necessaria la presenza di Adria Shopping alla quale aderiamo, anche se, per motivi di famiglia, non rimaniamo aperti nelle serate estive dei “Venerdì” confidiamo nell’organizzazione di iniziative di richiamo più idonene ed incisive alle tipologie di vendita”. “Abbiamo i nostri affezionati clienti, ma il rifacimento di corso sud, che ha portato la pedonalizzazione della zona, ci ha creato grosse difficoltà di vendita, ancora prima della crisi e spesso, insieme ad altri, pensiamo ad una raccolta firme per farlo riaprire alla circolazione della auto, come un tempo”. Per Giancarlo Dall’Ara, nello storico bar “Centrale” dal 1973 “Le manifestazioni estive dovrebbero essere più mirate e di sostanza, spesso c’è musica altissima che disturba i locali vicini tra loro”. Qualche appunto alle manifestazioni estive anche da Vittorio Casellato, che con la moglie Nerina Stoppa gestisce lo storico Baby Toys giocattoli. “Collaboro sempre economicamente, ma chi usufriisce del maggiore ritorno, sono i negozi ed i bar del corso principale che dovrebbero invece organizzare iniziative in forma autogestita, mentre le aliquote dovrebbero differenziarsi in base alla zona in cui si opera”. Positivo l’incontro del comune anche per Costantina Bello, coaudiotrice con il marito Enrico Franzoso, dell’omonima tabaccheria ed articoli da regalo “Deve essere questo un momento di grande unione, concordiamo che Adria diventi punto nevralgico dal punto di vista turistico, le carte in regola ci sono, magari serivrebbero dei corsi di formazione, necessari ad ogni commerciante per specifica conoscenza della città e del suo territorio”.
L’appello
L’associazione rilancia: “Ora occorre l’impegno di tutti” Le dichiarazioni e le incertezze di Adriashopping non hanno lasciato indifferenti i cittadini
della città etrusca che hanno rischiato di trovarsi senza quelle notti bianche seconde per anzianità solo a quelle della capitale. Per questo siamo andati a porre alcune
domande a Federica Albertin, membro della segretaria e in questa occasione portavoce dell’associazione.
Quali sono gli umori dell’associazione?“Si è constatata una continua disaffezione, sia da parte di alcuni commercianti ma
anche dei cittadini, nei confronti dell’Associazione stessa, della Città di Adria e del Centro Storico a causa di questa crisi economica che ci coinvolge tutti e che è un incognita per tutti. Comunque Adria Shopping ha deciso di continuare nella sua attività anche a seguito dell’ottimo riscontro ottenuto con le riunioni di zona e la buona partecipazione dei com-mercianti; infatti si sta stilando un programma di operazioni commerciali per promuovere e premiare i propri soci. Continueremo mensilmente ad organizzare incontri di zona, per spiegare i vari progetti che ogni volta si porteranno avanti, ascoltare i problemi, le difficoltà, le proposte di nuove idee dei Commercianti, per migliorare l’offerta non solo commerciale ma anche culturale e sociale della città.
Adria Shopping è pronta ad attuare con entusiasmo e forza ogni qualsiasi iniziativa che sia buona e costruttiva per tutti e sostenere le uniche manifestazioni che riempiono il Corso ed il Centro di Adria di possibili clienti durante l’anno”.
Nelle scorse settimane è stato messo un grosso punto interrogativo sulle iniziati-ve per l’estate e dei prossimi mesi, quali sono i programmi?
“Le attività e i programmi futuri dell’Associazione Adria Shopping sono strettamen-te legati alle disponibilità economiche, per cui risulta sempre difficile potersi sbilanciare. Sicuramente le priorità dell’Associazione si concentreranno sulle principali e storiche mani-festazioni quale: Adria d’Estate, lo Sbaracco, Adria di Natale e La Befana. Tutto questo per consentire agli stessi Commercianti di operare in tranquillità e avere un punto di riferimento se non un’opportunità di crescita per porre le basi di un miglioramento delle condizioni del commercio cittadino. Tutto questo, comunque, sarà possibile a una condizione: che commercianti, cittadini, continuino a sostenerci”.
Quali sono le esigenze emerse dagli incontri di zona, quali le iniziative proposte e le necessità prioritarie?
“Le esigenze emerse maggiormente sono principalmente legate al decoro della Città, alla pulizia delle strade e alla loro manutenzione, alla scarsa illuminazione pubblica in alcu-ne zone della città, ma soprattutto il grosso problema sono gli affitti dei locali che a volte sono troppo elevati e i numerosi negozi sfitti che non sono un buon biglietto da visita per chi passeggia lungo il Centro di Adria. Altro punto è aumentare la presenza dei visitatori e dei durante i fine settimana. Non ultima: la crisi che ha portato alla contrazione degli acquisti, una piaga per chi fa il nostro mestiere. Per uscirne abbiamo formulato una serie di proposte che in parte andranno affrontate insieme all’Amministrazione comunale, sto pensando all’arredo urbano o al marketing turistico della città, ma anche su questo fronte è difficile guardare con ottimismo, la stretta alla quale sono sottoposti gli enti locali si traducono in minori risorse da spendere. Non è un mistero che i comuni si trovano a loro volta in serie difficoltà. Quindi il compito di risollevare il centro storico da questo periodo di “empasse” è uno sforzo titanico che non può essere affrontato da un singolo ente o da una singola associazione. Servirà, ne sono convinta, l’impegno di tutti”. Ma.Ce.
Le tensioni di Adria Shopping, il commercio in difficoltà
Ionica Garbin e Laura Manfrinato di Sogni,
Giancarlo Dall’Ara, Vit-torio Casellato e Nerina
Stoppa, Costantina Bello ed Enrico Franzoso
6 Adria66 Adria
Nella prima metà di febbraio si sono conclusi i lavori di realizzazione della rete gas nella zona a nord di Adria.
La serie di interventi ha portato alla costru-zione di 2 chilometri di rete situati lungo la strada regionale 516 Piovese soddisfacendo le necessità delle località Pontinovi, Canna-reggio e Campello per un totale di circa 100 utenze. “Entro l’anno verranno realizzati anche i lavori di asser-vimento di Mazzorno Sinistro – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Federico Si-moni - in pieno rispetto dei tempi che ave-vamo dichiarato sulla stampa già lo scorso ottobre. A marzo, inoltre, approveremo in Giunta comunale il progetto definitivo della nuova rete, con il quale si darà avvio alle procedure di pubblica utilità e indifferibilità dell’opera, alla costituzione delle servitù di
condotta e di acquisizione formale dei pa-reri di competenza della Soprintendenza ai Beni Archeologici, del Consorzio di Bonifica Adige Po e di Veneto Strade.
Verrà in tale seduta di giunta approvato anche il relativo percorso della rete del gas che partirà da via Spolverin a Bottrighe, pro-
seguirà lungo il rilevato stradale della Strada Regionale n. 495 in direzione Ariano Pole-sine, attraversando la stessa nei pressi del raccordo con la S.P. n.
45 per poi posizionarsi in parallelo al ca-nale consorziale Badoero e innestarsi nella strada comunale via Scirocco. L’opera poi proseguirà lungo la località Ciceruacchio, via Fonsatti, Piazza San Giorgio, via Com-missaria”.
Sempre nei primi giorni di febbraio un altro importante intervento di manutenzio-
ne è stato realizzato ad Adria in relazione al verde pubblico e in particolare ai pini che costeggiano via Badini, corso Garibaldi e che andranno ad interessare anche riviera Amolaretta.
In via Badini “Dove la strada stretta e la vicinanza delle mura di cinta delle case l’intervento è stato di estirpazione – ha precisato Simoni - con successiva piantu-mazione di alberi più piccoli e sistemazione dei marciapiedi, in Corso Garibaldi stiamo recuperando gli alberi esistenti innalzando-ne la chioma e potando i rami spezzati o pericolosi e quelli che coprono i lampioni”. Un intervento molto simile a quest’ultimo andrà ad interessare Riviera Amolaretta. L’intervento dovrebbe rivelarsi risolutivo per molte problematiche causate dai pini dall’intasamento della calditoie fino a veri e propri squarci nell’asfalto causati dalle radici.
di Martina Celegato
Entro l’anno verrà completata la linea, soddisfacendo le necessità di circa 100 utenze. In città manutenzione del verde
Lavori pubblici Al via e in parte completata l’estensione dei sottoservizi
Il gas a Mazzorno e non solo I lavori di realizzazione della rete gas
Le recenti elezioni politiche hanno regalato molte sorprese. Berlusconi, come si prevedeva, ha perso milioni di elettori ma è riuscito a mantenere uno “zoccolo duro” di adepti e la vittoria gli è sfuggita appena di un soffio a vantaggio del Partito Democratico che gli
è rimasto davanti di un’incollatura. Partiva davanti e con un distacco importante il partito di Bersani ma alla fine non ha trovato i voti per la maggioranza al senato. La sensazione è quella di aver fallito. Pensava di vincere, non ha vinto ma neanche perso. Il pareggio però in politica non conta, anzi è il peggiore risultato possibile perché porta all’ingovernabilità. Ma nel novero dei delusi va inserita anche Sinistra e Libertà, con un risultato assolutamente sotto le aspettative, e la Lega che ha perso moltissimi consensi (Lombardia a parte). Grillo è risultato essere l’unico, indiscusso vincitore. Il paese traballa, vacilla come detto a causa di un’ingovernabilità che ne mina la stabilità. In questo scenario, che ci è costata la messa alla berlina da parte di molti tra i più prestigiosi giornali internazionali, i polesani hanno eletto tre rappresentanti territoriali. Per i rodigini (di cui uno di “adozione”) si sono aperte le porte del Parlamento: il giovane, ma poli-ticamente esperto, Diego Crivellari, è stato eletto alla Camera in quota Pd, mentre Giovanni Endrizzi e Manuela Munerato, sono stati eletti al Senato, rispettivamente per il Movimento Cinque stelle e la Lega Nord.
Pd perde consensi, nonostante un Berlusconi molto debole. Come mai? “Siamo forse apparsi troppo conservatori e troppo poco innovatori - sostiene Crivellari - basti pensare al voto dei giovani. Ho l’impressione - dice a proposito - che il Pd abbia fatto una campagna elettorale
alla rincorsa, di volta in volta, dei proclami di Grillo o di Berlusconi, faticando a rivelare una pro-pria chiara identità di forza riformista e di cambiamento”. E per Diego Crivellari, quali sono le prime istanze che Crivellari porterà in Parlamento? “La prima emergenza per il Paese e per il Polesine si chiama lavoro: mi adopererò da subito per misure e proposte concrete che mettano al centro il sostegno al lavoro e l’economia reale delle persone e delle imprese. Ma non solo: un altro fronte su cui mi spenderò sarà quello dei diritti civili. Serve però un governo stabile. Spero che in questo periodo di grave incertezza si possa varare un governo di cambiamento”.
IAnche Giovanni Endrizzi, neo senatore per il Movimento cinque stelle, interpellato com-menta la sua candidatura. Il Movimento che fa capo a Beppe Grillo, ha aumentato vertiginosa-mente i propri consensi in tutta Italia; il territorio polesano, in linea con l’andamento nazionale, rispetto alle ultime elezioni amministrative (svoltesi due anni fa) ha quadruplicato i consensi (passando dal 7% al 27%). Secondo Endrizzi, il polesine ha accordato fiducia ad una rete di persone che lo rappresenteranno in Parlamento. Il risultato inoltre ? da imputare anche “alle proposte innovative, alla credibilit? conquistata dalle nostre consigliere comunali e dagli attivi-sti”. Per il territorio, diverse idee: “banda larga, sviluppo all’agroalimentare di qualit?, turismo verde, e l’abbandono delle scelte che mutilano le nostre eccellenze. Bloccare la spesa inutile e le opere in finanza di progetto pu? liberare risorse; da l? potremmo partire”. Per quanto riguarda la possibile apertura al PD, il senatore è categorico: “ho incontrato diversi EX elettori del cen-trosinistra che hanno votato per noi. Non hanno alcuna nostalgia, non vogliono appiattimenti, altrimenti -dicono- restavano dove stavano”.
L’unico risultato utile che la Lega è riuscita a perseguire in Polesione è l’elezione di Ema-nuela Munerato. L’ex deputata e ora senatrice è anche l’unica rappresentante della coalizione Pdl-Carroccio a sedere a Roma, i polesani candidati nella lista del partito di Berlusconi sono stati lontanissimi dalla soglia dell’eleggibilità. Troppo bassi nelle liste redatti dalle segreterie per poter ambire ad un posto in Parlamento seppur l’orientamento politico del Veneto rimanga a tinte azzurro-verdi. “La batosta è arrivata anche qui da noi – ha spiegato la Munerato – dobbiamo ricostruire il partito da subito”. Tra gli obbiettivi della neo senatrice la difficile situazione delle colleghe della Contifil, in cassa integrazione, e la riconversione a carbone della centrale di Polesine Camerini per la quale - ha dichiarato – continuerà a lottare.
Elezioni politicheper Il polesIne crIvellarI alla camera, endrIzzI e munerato al senato
F.D.L.
Al via anche i lavori per risolvere i problemi creati dai pini in Riviera Amolaretta
Diego Crivellari, Manuela Munerato e Giovanni Endrizzi
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8 Adria88 Adria
Della Discarica Taglietto 1 di Villadose si è parla-to anche in consiglio comunale ad Adria, e con il Pd è stata polemica. I consiglieri del Partito
democratico, infatti, facendo propri i punti che il loro consigliere in Regione, Graziano Azzalin, ha inseri-to nell’interrogazione rivolta al Consiglio Regionale, hanno chiesto di rinviare la votazione a dopo l’ap-provazione del piano regionale dei rifiuti. La linea che il partito di Bersani sta tenendo sulla questione è quella di usare cautela nel procedere con l’autorizza-zione di nuovi impianti in quanto la recente introdu-zione di novità legislative impone la considerazione dell’intero territorio regionale come ambito territoria-le ottimale per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. In poche parole le nuove leggi stabiliscono che per procedere con la realizzazione di nuovi impianti sia necessario preventivamente stabilire se nell’ambito nel quale ricadrebbe il servizio, nella fattispecie l’in-tera provincia, vi sia una produzione di rifiuti tale da giustificare la necessità di una discarica. Il Piano dei rifiuti regionale non è ancora stato approvato e per dimostrare l’inutilità di Taglietto 1 Azzalin, in sede di interrogazione alla maggioranza, aveva fatto leva sul rapporto “Produzione e gestione dei rifiuti urbani nel Veneto” dell’Osservatorio regionale rifiuti dell’Arpav, che dimostrerebbe come, negli anni, le quantità di rifiuto urbano smal-tite in discarica siano andate progressivamente riducendosi, grazie alla raccolta differenzia-ta. “Un trend positivo al quale – assicurava lo stesso Azzalin - si accoda anche il comune di Rovigo che con il suo 60,32% di rifiuti differenziati risulta essere il primo tra i municipi al sopra i 50mila abitanti”. Anche l’assessore regionale all’Ambiente, Maurizio Conte, é sembrato esserne consapevole,
tanto che parlando del Piano regionale dei rifiuti, prossimo ad essere preso in esame dalla Giunta di Palazzo Balbi, ha asserito che “per il Veneto non sono necessarie altre discariche”. Un parere, evi-dentemente, non condiviso dall’amministrazione di Adria che invece in sede di consiglio comunale ha portato altre giustificazioni per dimostrare la ne-
cessità di procedere, e anche rapidamente, alla realizzazione del futuro bacino di stoccaggio. “ La discarica Taglietto 1 di Vil-ladose – sono state le parole usate dal vicesindaco Gior-gio D’Angelo nella relazione
introduttiva al voto – dovrà essere attivata al più presto in quanto è necessario garantire alla provincia di Rovigo l’autonomia per lo smaltimento dei rifiuti. L’ampliamento volumetrico della Taglietto 1- ha inol-
tre asserito - è stata inserito nel piano regionale delle bonifiche anche per ottenere le risorse necessarie per la bonifica dell’attuale discarica di bacino, Taglietto 0, indicata come area inquinata”. Contestualmente D’Angelo, infatti, ha specificato che i contributi re-gionali ottenuti dal consorzio Rsu di Rovigo, quasi quattro milioni di euro, non potrebbero mai garan-tire, senza il gettito tariffario derivante dall’amplia-mento volumetrico di Taglietto 1, la copertura dei costi necessari per la bonifica integrale del sito. Alla dichiarazione è seguita la votazione nella quale l’ap-provazione a procedere con la discarica Taglietto 1 ha ottenuto l’unanimità dei voti ma solo perché nel momento dell’alzata di mano i consiglieri del Pd (in aperto atteggiamento polemico nei confronti del di-niego della maggioranza di rinviare la votazione) ha abbandonato l’aula.
di Fortunato Marinata
Smaltimento rifiuti Battibecco a palazzo Tassoni tra maggioranza e Partito Democratico
Taglietto 1, via libera dal Consiglio
L’amplia-mento della Taglietto 1 servirà per ottenere le risorse necessarie alla bonifica della Taglietto 0
La delibera è passata all’unanimità ma al momento del voto i Democratici sono usciti dall’aula
Rovigo con il 60,32% di rifiuti differenziati è il primo tra i comuni con 50mila abitanti
Territorio
IL consigliere del Pd Caterina Zanetti è tornata sul voto del recen-te consiglio comunale che ha dato il via libera alla realizzazione della discarica Taglietto 1 di Villadose. Secondo il consigliere Ca-
terina Zanetti, portavoce PD in consiglio comunale, la via intrapresa dall’amministrazione rischia di essere politicamente rischiosa con possibili ricadute sotto forma di problemi di gestione e costi ulteriori per la cittadinanza. “Il presidente Tugnolo, ancora alla guida di un Consorzio Rifiuti che sulla base della recente legislazione dovrebbe essere nella fase conclusiva della sua attività e dunque limitarsi
all’ordinaria amministrazione, spinge per la costruzione di una nuo-va discarica, ma evita di ricordare e di descrivere il quadro regionale veneto, che vede attualmente una presenza più che adeguata di impianti di smaltimento e di discariche in virtù dell’aumento costante della differenziata. L’emergenza rifiuti che riguarderebbe il Polesine e l’aumento dei costi per i cittadini adriesi e polesani, problemi en-trambi paventati dal vertice del Consorzio Rsu nei suoi interventi, non sono che affermazioni puramente teoriche, reiterate ormai da anni, che la maggioranza che governa Adria con Massimo Barbujani ha
scientemente deciso di sostenere. Se consideriamo gli impianti che insistono attualmente sul territorio della Regione Veneto dovremmo accorgerci che non esiste un vero motivo per andare ad appaltare una nuova discarica. L’unico risultato immediato sarebbe il consumo, lo spreco, l’inquinamento di altro territorio per decenni, con costi ambientali altissimi in una provincia dove la raccolta differenziata dei rifiuti continua a crescere secondo tutti gli indicatori: tutto questo senza chiederci magari se le condizioni di questo investimento siano effettivamente economiche, oltre che sostenibili”.
focus Caterina Zanettiuna scelta che rIschIa dI costare cara aI polesanI
Ma.Ce. Caterina Zanetti
segue da pag. 1
Poi si è andato affermando in modo sempre più evidente il senso di una perdita, come chi è stato abituato fi n da fanciullo ad avere sotto gli occhi la fi gura paterna del Papa. La solennità ieratica di Pio
XII, l’amabilità audace di Giovanni XXIII, l’intelligenza e la decisione di Paolo VI, la semplicità di Giovanni Paolo I, l’irruenza multiforme di Giovanni Paolo II, e infi ne la squisitezza umana di questo Papa, Benedetto XVI. Con ciascun Papa, in tempi diversi della vita, è avvenuta una sorta di immedesimazione, non solo nei riguardi dei contenuti e delle modalità della funzione papale, ma anche per un apprezzamento dello stile personale di ciascuno. Un Papa, un nome: ciascun Papa con il suo nome, il suo volto, la sua anima. Con Bene-detto è fi orito un rapporto certamente speciale. Ben prima che fosse Papa l’avevo frequentato come limpido teologo, capace di entrare nelle questioni della modernità con uno sguardo alla storia svolto in un’esposizione piana e scorrevole; un teologo che si poteva leggere con immediata scioltezza, senza dover ansimare dietro concetti invo-luti o frasari complicati. Ne ricavavo soddisfazione per l’intelletto e feconda apertura per l’esperienza, nella scoperta di questioni attuali o nella nuova ripresa di tematiche tradizionali. Egli affrontava tutto nell’orizzonte di una fede incarnata nel tempo, nel contesto di una ragione aperta e viva. Quando questo teologo è diventato Papa, il suo insegnamento è stato proclamato nella barca di Pietro e dalla riva della Chiesa incrociando folle attente in tutto in mondo, soprattutto attraverso gli Angelus festivi, le omelie, le udienze del mercoledì, i dialoghi diretti con bambini o sacerdoti. Papa Benedetto si è proposto con la sua fi gura tenue e lieta, decisa ma non arrogante, e persino con il suo accento così caratteristico. Un uomo timido, meravigliato di trovarsi nella piazza del mondo, e nello stesso tempo così desideroso di ‘cercare Dio’, a imitazione dei monaci nel silenzio. Un uomo di Chiesa, che ama Gesù e riconosce in Lui, per sé e per tutti, l’attrattiva e lo specchio della felicità. Quante volte notavo che diceva con profon-dità e chiarezza le cose che mi sarebbe piaciuto dire e quelle che mai avrei immaginato di pensare e di dire. Ero tentato di trascrivere interi brani delle sue omelie, fi ssando perle di concetti e di linguaggi. Ora ho quasi l’impressione che un grande tesoro venga sepolto, senza più questa possibilità di proseguirne l’annuncio e il prezioso dialogo con il mondo. O forse si tratta di una paternità divenuta una semente che, a suo tempo e come vorrà il Signore, può ancora germogliare per tutti.
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Non poche perplessità aveva suscitato il comunicato stampa dira-mato dall’Assessore Simoni durante la campagna elettorale nel-la quale concorreva come candidato alla Camera dei Deputati.
La proposta che si lanciava, o meglio la promessa che veniva fatta ai cittadini, era quella di eliminare l’Imu ad Adria. Interpellato a tal pro-posito, l’Assessore ha chiarito la sua dichiarazione. “Spero di chiudere
un’inutile polemica che non ho voluto, e che vorrei definitivamente chiarire nel rispetto del principio di trasparenza nei confronti dei citta-dini. Come ho già dichiarato sulla stampa, l’Imu sulla prima casa si potrà togliere se verrà compensata da un pari importo di trasferimenti da parte dello Stato (come è stato fatto nel 2008 quando venne tolta l’Ici sulla prima casa). Il Governo Berlusconi (d. lgs. 23/2011) aveva proposto l’introduzione dell’Imu ma solo a partire dal 2014 e solo per gli immobili diversi dalla prima casa. Quando il Governo Monti, invece, con il d. l. 284/2011 ha modificato la natura dell’imposta rendendo-
la di fatto una Ici obbligatoria sulla prima casa, ha tagliato ai Comuni quelli che Berlusconi aveva introdotto, ossia i “Trasferimenti compen-sativi Ici”, ed i Comuni si sono trovati di colpo senza soldi (il famoso “milione di euro”), e sono stati quindi obbligati a metterla. Questo è quello che è avvenuto.” Continuando Simoni afferma: “Ricordo, inoltre, che Monti ha voluto rivedere anche le rendite catastali al rialzo (fino al 160%), facendo diventare l’Imu, che abbiamo pagato tutti, un vero salasso per famiglie e aziende, stravolgendo quello che era l’idea originaria di Imu”. Ma.Ce.
l’Imposta sarà tolta se verranno reInserItI I trasferImentI statalI
Chiarimenti
Il premio Piccinato, attribuito al Ponte Ciclopedonale Cannareggio, è stato senza dubbio il momento per riprendere in considerazione tutte le discussioni che
l’opera stessa ha generato fin dalla sua progettazione in particolare con la minoranza consiliare guidata da Rosa Barzan. “Nessun riferimento al valore dell’opera e al premio Piccinato – ha spiegato la stessa - Abbia-mo contestato l’utilità dell’opera e la spesa sostenuta. Dall’esame della documentazione riferita al ponte sono emersi dei passaggi poco chiari come la lievitazione dei costi. Riteniamo che tale aumento, messo a bilancio dall’amministrazione Barbujani, pos-sa essere ipotesi di danno erariale e non avendo ricevuto dal Sindaco, durante il consiglio comunale del 24 gennaio 2012, risposte chiare ed
esaustive sulle questioni legate alla costruzione, abbiamo redatto un esposto, realizzato da un gruppo di persone iscrit-te e simpatizzanti di Idv che è stato depositato ai primi di maggio alla Corte dei Conti. Abbiamo atteso alcuni mesi, prima di presentare l’esposto nella speranza che il Sindaco avviasse le procedure necessarie per il recupero delle som-me aggiuntive per il completamento della struttura e impu-tate ad eventuali errori progettuali o di cantieristica. Dalle risposte dell’Amministrazione e dall’analisi della documen-
tazione emergono evidenti e palesi difformità tra quanto aggiudicato in sede di gara, per la realizzazione del ponte, e quanto poi effettivamente speso. In un momento in cui i soldi pubblici debbono essere spesi con accuratezza e le priorità ci sembravano altre”.
di Martina Celegato
All’esponente dell’Idv resta la convinzione che vi siano difformità tra il preventivo e quanto è stato speso
La replica Il consigliere dell’Idv Barzan ha più volte criticato ponte Canareggio
“Bello è bello ma è costato troppo”
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Al progetto del ponte ciclopedonale Cannareggio è andato uno dei riconoscimenti del Premio Piccina-to, ossia una delle assegnazioni più prestigiose nel
campo della progettazione, dell’architettura e dell’urba-nistica in Veneto dedicata alla memoria dell’architetto e celebre urbanista legnaghese Luigi Piccinato (1899-1983). All’intervento urbanistico adriese progettato dall’architetto Marco Bressanin e dall’Ingegner Michele Rizzato, entrambi di Rovigo, è stata riconosciuto l’impegno rivolto alla valorizzazione dell’intera zona in cui è ubicato e la città nella sua complessità. “L’opera dal punto di vista estetico è sicuramente molto bella – ha spiegato l’assessore Federico Simoni in occasione della conferenza stampa - e comunque è andata a soddisfare le necessità della cittadinanza visto il continuo utilizzo nelle varie ore del giorno. Sono contento sia stato realizzato in tempi brevi e da progettisti giovani”. Anche il Sindaco Barbujani ha espresso la sua soddisfazione per l’opera e il riconoscimento. “Il ponte – ha spiegato – sarà parte integrante di un percorso ciclabile che arriverà fino all’Ostello Amolaretta”. Soddisfatto anche l’architetto Bressanin soprattutto del fatto che siano stati colti i punti più caratteristici dell’opera: come l’asse spostato, che permette di vedere la città, la for-ma dell’arcata e dei parapetti e la completa accessibilità della struttura (grazie alla pendenza massima di 8 gradi).
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Dalla crisi si fatica ad uscire, lo dicono i dati raccolti dalla Cgil. In Polesine tra il 2011 e il 2012 la cassa inte-
grazione, sia ordinaria che straordinaria, è salita del 26%, mentre gli ammortizzatori sociali registrano un incremento del 272%. Il rapporto della Uil non è certo più confor-tante, Rovigo è nella lista nera delle dieci province italiane che hanno registrato nel corso del 2012 l’aumento più alto delle ore di cassa integrazione in deroga. “Se si vuole comprendere - ha dichiarato il segretario provinciale della Uil Giampietro Gregnanin - come gli effetti della crisi impat-tino sul sistema produttivo, basta osservare quante ore di cassa integrazione le imprese richiedono. I dati riportati certificano che la crisi picchia duro continuando a colpire sia le piccole imprese sia le grandi, se poi aggiungiamo i disoccupati e le mobilità la situazione diventa drammatica”. “Qui ci sono potenzialità - osserva Fulvio Dal Zio, segretario generale Cgil provinciale - la crisi è soprattutto sulla domanda interna quindi occorre uscire dalle logiche assistenziali, riportare al centro il settore manifatturiero e investire sulle competenze”. “Il problema è che molte di queste fabbriche rischiano di non uscirne più - denuncia Mirco Bolognesi, segretario provinciale Uilm Uil - chi lavora per conto terzi ha visto ridursi le commesse ma non i costi fissi, troppi soffrono il ritardo dei pagamenti dai committenti, le banche non erogano credito e lasciano al proprio destino chi è in difficoltà”. A testimoniarlo la sorte di due storiche imprese rodigine.
Ad un anno dalla ristrutturazione della Gri-meca, rilevata dall’azienda di Monselice Tecnomeccanica Betto, la situazione appare ancora complessa. La Regione Veneto e il Ministero del Lavoro hanno firmato l’accor-do per la proroga della cassa integrazione in deroga fino al 30 giugno 2013 alla scaden-za del quale sarà possibile richiedere un’ul-teriore prosecuzione degli ammortizzatori sociali. La crisi ha messo in ginocchio an-che la Ids , impresa metalmeccanica di via Porta mare a Rovigo sul mercato da oltre trent’anni, che è stata costretta a chiedere la cassa integrazione per 29 dipendenti a zero ore per un anno. Tra i suoi clienti alcu-ni enti pubblici, come l’Ater e l’ospedale di Rovigo e l’Ater di Padova, vanta crediti per un totale di 2,4 milioni di euro. Campanelli d’allarme che fanno riflettere sulle condizio-ni economico lavorative nelle quali versa il territorio. Il saldo negativo apre uno scena-
di Roberta Giacomella
Il ritardo dei pagamenti e le difficoltà di accedere al credito lasciano al proprio destino chi è in difficoltà
Lavoro Rovigo è tra le 10 province che hanno chiesto più ore di cassa integrazione in deroga
Dalla crisi non si esce, la preoccupazione dei sindacati
Nelle foto il segretario provinciale della Uil Giampietro Gre-gnanin, il segretario generale Cgil Fulvio Dal Zio e il segretario provinciale Uilm Uil Mirco Bolognesi
rio preoccupante sulla voglia (o il coraggio) di fare ancora impresa. Burocrazia, fiscalità, accesso al credito, crollo del fatturato sono alcune tra le voci che più pesano sui bilanci aziendali. Non possiamo però dimenticare il ruolo della politica nazionale in tutto que-sto. La sfiducia degli ultimi mesi è in gran parte dovuta al provvedimento Salva Italia. Ed è quindi dal Governo che deve venire la scossa decisiva per la ripresa, ma il post ele-zioni non promette nulla di buono perché regna ancora l’inconcludenza.
Tra il 2011 e il 2012 la cassa integrazione è salita del 26 per cento
Il rilancio produttivo e la reindustrializza-zione della provincia di Rovigo appaiono ancora più lontani se si analizzano i dati
forniti da Veneto Lavoro. Le aziende in pro-vincia di Rovigo ad aver richiesto lo stato di crisi aziendale sono state 69 nel 2012 (62 nel 2011), i lavoratori in cassa integrazio-ne sono 2266 (nel 2011 erano 2233) i settori particolarmente in crisi sono: tessile, commercio, edilizia e metalmeccanico. Da una ricerca dell’Osservatorio Cribis D&B (società del Gruppo Crif specializzata nelle business information), emerge che in vene-to oltre 29.000 imprese sono a forte rischio di insolvenza nel 2013. Le imprese venete continuano comunque a mostrare un livello di affidabilità potenziale superiore sia alla media nazionale, sia alla media del Nord Est, pur facendo registrare un peggioramen-to dal 2008 ad oggi. Ma Rovigo, che racco-glie il 5,7% delle imprese attive in regione, si caratterizzava a fine dicembre come la provincia con meno imprese totalmente affidabili risultando la provincia con il più alto rischio di insolvenza. I dati registrati dal centro per l’impiego della Provincia sono lo specchio della situazione occupazionale in Polesine. Nel 2012 sono aumentate le iscrizioni al centro per l’impiego provinciale rispetto all’anno precedente. Attualmente sono 25mila i polesani iscritti, nel 2012 si contavano 8.100 persone, in aumento rispetto ai 7.996 iscritti del 2011.
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“Carissimi, siamo rima-sti tutti sorpresi, com-mossi e dispiaciuti di
fronte all’annuncio delle dimis-sioni del Papa Benedetto XVI, annuncio che abbiamo ricevuto lunedì 11 febbraio scorso. Ma dopo lo stupore iniziale, si sono fatti strada in me due pensieri: l’ammirazione per il coraggio dimostrato da Benedetto XVI nel prendere questa decisione e la gratitudine per il servizio straordinario che egli ha dato, per quasi otto anni, alla Chiesa universale. La sua decisione non è stato un atto di debolezza, ma un atto di coraggio e un gesto di amore grande verso la Chiesa. Si è reso conto che la Chiesa oggi si trova di fronte a problemi sempre più complessi e impegnativi e che le sue forze non erano più sufficienti per rispondere adeguata-mente alle esigenze pastorali di questo tempo. In questi anni il Papa Benedetto è stato una guida straordinaria per la Chiesa Cattolica e un uomo di dialogo con tutti: cattolici e non cattolici, credenti in Cristo, credenti di altre re-ligioni e persone non credenti. Ha scritto dei documenti di alto livello teologico e pastorale: basta pensare alla sua prima enciclica, “Deus Caritas Est”, sull’amore di Dio per noi e sulla virtù della carità, e all’ultima enciclica, “Caritas in Veritate”, sullo sviluppo integrale dell’uomo nella carità e nella verità (con tutti i problemi economici, politici e sociali connessi); basta pensare all’Esortazione apostolica “Sacramen-tum Caritatis” sull’Eucaristia e all’Esortazione Apostolica “Verbum Domini” sulla parola di Dio. Ma quello che mi ha colpito di più sono
state le sue “catechesi” del mer-coledì, con cui ha approfondito i contenuti del messaggio cristiano in stretto rapporto con i proble-mi umani, facendo dialogare in modo esemplare: fede e ragione, Vangelo e cultura, parola di Dio e intelligenza dell’uomo.
Le parole di Benedetto XVI, pronunciate con grande senso di responsabilità e di amo-re, hanno illuminato, guidato, sostenuto noi cristiani nella vita di fede e nella testimonianza che siamo chiamati a dare oggi alla nostra società. Ma hanno interpellato, provocato, stimolato anche i non credenti, anche gli indif-ferenti, anche i governanti, i responsabili della vita pubblica, dell’economia, della vita sociale.
E quando si è reso conto che la sua condi-zione fisica, la debolezza dovuta all’età, la sua fragilità gli impediva di rispondere adeguata-mente al suo mandato, ha avuto il coraggio di rinunciare al compito che gli era stato affidato, per amore della Chiesa e della società.
Carissimi fratelli e sorelle, al termine del pontificato di Benedetto XVI, vi invito tutti a unirvi in preghiera con lui e a ringraziare il Si-gnore per averci dato questo Papa. Vi invito a conservare nella memoria e a meditare a lun-go i preziosi messaggi di fede che ci ha dato. E vi invito a pregare lo Spirito Santo perché aiuti la Chiesa e, in particolare, i Cardinali elettori a scegliere il nuovo Successore di Pietro. Per questo motivo presiederò domenica prossima una solenne Messa di ringraziamento a Dio per il Papa che ci ha dato e per invocare il dono di una nuova guida della Chiesa universale”.
DIOCESI LETTERA DEL VESCOVO LuCIO AI FEDELI
“Abbiamo fissato un incontro col sin-daco di Adria per valutare insieme delle azioni di rilancio con nuove
regole del farmer market di piazza Bocchi, che sta attraversando un evidente periodo di stanca”. Il direttore di Coldiretti Rovigo, Adriano Toffoli, annuncia così che l’orga-nizzazione sta monitorando l’andamento dei suoi mercati agricoli ed è pronta ad interveni-re. Nelle ultime settimane, al farmers di Adria sono stati presenti pochi gazebo aziendali: la crisi accompagnata al calo delle vendite non ha di certo invogliato la corsa dei produttori agricoli.
“Sicuramente, durante la stagione invernale – spiega Lorenza Bellettato, re-sponsabile per i mercati di Campagna amica Coldiretti – c’è un calo fisiologico delle pre-senze, in quanto le nostre aziende produco-no secondo la stagionalità e, per ovvie ra-gioni, non possono avere l’intera gamma di prodotto durante tutto l’anno: quando non ne dispongono non sono presenti. Aggiun-
giamo i malanni influenzali che colpiscono anche gli operatori ed i loro collaboratori e si fa presto a veder sparire quasi tutte le aziende. Con questo, non intendiamo, però, sottovalutare lo scarso appeal che sta regi-strando il mercato di Adria presso i consu-matori, tant’è che ci siamo già attivati per elaborare una buona strategia di rilancio”.
“Il fatto è abbastanza inspiegabile – conclude il direttore Toffoli – perché tutti i nostri dati ci dicono che i consumatori sono sempre più invogliati agli acquisti diretti presso i produttori ed, in effetti, le vendite solitamente vanno bene. Per questo motivo, vogliamo vederci chiaro sul perché il merca-
to di Adria non sembra seguire il trend po-sitivo e vorremmo studiare, insieme all’am-ministrazione delle nuove azioni di rilancio, sia sotto il profilo logistico che pubblicitario, pensando anche ad una trasformazione del farmers attuale in mercato certificato con le regole di Campagna amica, ad ulteriore garanzia del consumatore”. Il mercato agri-colo di Adria è stato aperto il 22 novembre 2008 nella vecchia location di piazza XX settembre. Nato come una sperimentazio-ne, ben presto è divenuto stabile, grazie al successo riscontrato. All’inizio si teneva ogni primo e terzo martedì del mese e vi parte-cipavano una decina di aziende produttrici, con una buona varietà di gamma. Dal 2010 si è passati alla frequenza settimanale del martedì mattina e allo spostamento in piazza Bocchi, che sembrava più adeguata. Nell’ultimo anno, effettivamente, c’è stato un avvicendarsi si aziende produttrici e, alla fine, i produttori attualmente presenti per Coldiretti sono cinque.
Commercio e agricoltura Le preoccupazioni di Coldiretti
Il farmer market di piazza Bocchi non “tira”Nelle ultime settimane è stato registrato un calo delle presenze al mercato cittadino del settore primario. Toffoli cerca un rilancio con la partecipazione del Sindaco
La professoressa Mara Bellettato, già dirigente scolastico, attuale consigliere comunale con delega
alla cultura del comune di Adria, è il nuovo presidente del coro “Soldanel-la”. “E’ bello essere a casa” ha com-mentato commossa la neo presidente che ha assunto l’incarico che fu anche dell’indimenticabile marito, il profes-sor Umberto Dalle Mulle. Bellettato succesede al dottor Carlo Braga, che ha concluso il suo mandato dopo cinque anni intensi di gratificazioni per il noto complesso corale adriese. Un quinquennio importante per il Soldanella, il primo sotto la direzione artistica del maestro Cristiano Roccato che ha sostituito lo storico direttore Piero Barzan nel 2007. Braga, nel ringraziare tutti i coristi, ha voluto ricordare i tanti scomparsi e quelli che si sono ritirati dall’attività per ragioni di età, ma ha sottolineato pure il ricambio genera-zionale che sta avvenendo all’interno del coro con tanti giovani allievi coristi. Il direttore Roccato, nella sua relazione artistica ha sottolineato gli impegni importanti che hanno visto protagonista il coro nel 2012, come i concerti alle Cinque Terre, a Roma, San Felice sul Panaro e naturalmente le molte tappe venete. Il neo presidente sarà affiancato dal vice presidente Luciano Andriotti e dai consiglieri Mario Franzoso, Graziano Ferro, Luciano Boaretto e Angelico Zanardi. Revisori dei conti Francesco Spinello e Federico Simoni. Il coro, oltre ai tanti impegni programmati per il corrente anno, sarà pure impegnato per la sua importante ricorrenza del sessantesimo di attività che cadrà nel 2014 essendo appunto sorto nel 1954.
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Mara Bellettato neo presidente del coro “Soldanella” di Adria
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Brutte notizie per Pasqua: la Pro loco infatti non ha potuto organizzare manifestazione alcuna quest’anno,
per mancanza di fondi. Già era saltato il Carnevale dei Bambini per le ristrettezze economiche, resta da sperare che la sempre amata “Adria in fiore” in programma per il prossimo 28 aprile, possa essere organizza-ta senza ostacoli.
E’ imminente inve-ce l’uscita della nuova edizione 2013 dell’o-puscolo “Come jerimo ‘na volta”.
L’opuscolo vuole essere, come negli anni passati, una curiosa quanto simpatica carrellata lungo il Ventesi-mo secolo attraverso fotografie di adriesi. Ad ogni immagine corrisponde uno spaccato di vita cittadina attraverso il racconto che vede, di volta in volta, protagonisti i soggetti e i luoghi ritratti nelle fotografie. Ecco, allora, la storia di Giovanni Zagato, più conosciuto
in città come Otello, mentre si trovava nella terra che era stata degli Zar, o un giovanis-simo Luigi Stefani insegnante di una terza classe elementare nel 1947. Insomma come eravamo una volta noi, i nostri amici, i nostri parenti, le nostre case, la nostra città… qua-si un museo della memoria.
L’opuscolo, i cui testi sono stati curati da Paolo Ettore Forzato Ar-cioni, Letizia Guerra, Roberto Marangoni, contiene anche il ca-lendario degli appunta-menti del 2013 della Pro Loco e un elenco
di altre iniziative organizzate da altre asso-ciazioni. “Questa raccolta di immagini non si interrompe -commenta Letizia Guerra, presi-dente della Pro Loco - preghiamo fin d’ora di fare pervenire in Pro Loco notizie e fotografie, testimonianze al fine di continuare questo viaggio a ritroso nel tempo”.
Brutte notizie invece per quanto concerne
la rassegna teatrale primaverile, che l’anno scorso aveva riscosso un buon successo con “Sinestesie – i sensi si incontrano a teatro”. La presidente Letizia Guerra racconta: “Non abbiamo programmato alcuna rassegna teatrale per la primavera al Cinema Teatro Politeama perché la Compagnia Teatrale El Tanbarelo ne ha realizzata una, conclusasi da poco”. Tuttavia le idee non mancano tanto che la presidente pensa alla stagione autun-nale dedicata a una rassegna di Cabaret o di spettacoli all’insegna del buon umore: e di questi tempi, ce n’è davvero bisogno.
Pro Loco Programmazione e appuntamenti per i prossimi mesi
Niente manifestazioni per Pasqua mancano i soldi A causa della penuria di risorse era saltato anche il carnevale, ora la speranza è per “Adria in fiore”. Imminente, invece, l’uscita della nuova edizione 2013 dell’opuscolo “Come jerimo ‘na volta”
Il 2012 è stato un anno difficile per la Pro loco adriese, ciò nonostante sono state realizzate una serie di attività
qualificate e apprezzate, volte alla valoriz-zazione del territorio e delle risorse locali. L’attività svolta nel 2012 dalla Pro Loco è stata caratterizzata da un’oculata raziona-lizzazione dei costi, a fronte della delicata fase economica che si riflette pesantemen-te sul mondo dell’associazionismo, fattore che non ha intaccato la qualità degli eventi proposti.
“Le attività commerciali, probabilmen-te subissate da continue richieste di spon-sorizzazione, non concedono spesso il sostegno alle nostre iniziative. Per fortuna sono ancora numerosi i privati che offrono contributi” ha commentato la presidente della pro Loco Letizia Guerra. Nel bilancio emerge innanzitutto il costo per l’apertura dell’ufficio, pari a 2.185,94 euro per la spese di utenze, pulizie e materiali di con-sumo. Il disavanzo di gestione ammonta invece a 507,67 euro tuttavia tale passivo è già stato coperto dall’introito della qua-si totalità dei crediti per i primi mesi del 2013.
Nel 2012 è continuata la gestione del punto di accesso internet presso il locale dell’Informagiovani gestito dalla Pro Loco tramite il protocollo d’intesa con il comune dell’agosto 2011, a totale titolo gratuito. Attualmente gli iscritti sono un’ottantina.
Sempre nel 2012 è stata realizzata una significativa lotteria per finanziare la manifestazione “Adria in fiore”” il cui ri-cavato è stato di 2.745 euro, a fronte di 1.116 euro destinati alle spese per premi e biglietti.
Importante sotto il profilo economico l’apporto delle quote associative, pari a 3.280 euro totali, grazie a un significativo incremento dei soci (su un totale di 326). Infine, il contributo comunale ha influito nelle casse della Pro Loco per un totale di 2.740 euro, tra rimborsi di assicurazione, convenzione e contributo al Concorso di pit-tura di Via Ruzzina. Molto positivo, invece,
il bilancio dal punto di vista delle iniziative svolte nel 2012: la premiazione del 12° concorso “Presepi in Chiesa” (14 gennaio 2012); Adria di Carnevale: Carnevale dei bambini (18 febbraio 2012); Sinestesie: rassegna di teatro amatoriale del territorio presso il Cinema Politeama (marzo – apri-le 2012); Adria in fiore (29 aprile 2012); Mercoledì d’Estate: teatro in Piazza (lu-glio – agosto 2012); Settembre Adriese Numero Unico 2012; Concorso Nazionale di Pittura “Via Ruzzina” e Cene “a regola d’arte” (ottobre - novembre 2012); mer-catino dell’hobbistica in versione natalizia (secondo e terzo sabato di dicembre 2012); presepe sull’acqua; concerti di Natale nelle chiese delle frazioni e 13° concorso “Presepi in Chiesa”; mercatino dell’hobbistica e dell’antiquariato (ogni se-condo sabato del mese, escluso agosto). Molto buoni anche l’attività di assistenza dell’ufficio informazioni, svolta dai volon-tari su 22 ore settimanali, e i risultati del sito internet - www.prolocoadria.it- rego-larmente consultato da numerosi visitatori e costantemente aggiornato, diventato un mezzo efficace di promozione delle manifestazioni e iniziative del territorio comunale, unitamente alla newsletter con 700 iscritti. Ancora in fase di sperimenta-zione il sito www.adriaincontra.it sul quale si intende promuovere gli eventi delle as-sociazioni del territorio. Tra i successi della Pro loco, la targa del Comitato Provinciale F.I.T.A. “con stima e riconoscenza per l’or-ganizzazione delle rassegne di prosa attra-verso le quali promuove la diffusione della cultura teatrale e, in particolare, l’attività delle Associazioni Artistiche Amatoriali”, essendo una delle poche associazioni im-pegnate a promuovere il teatro amatoriale provinciale con varie rassegne. Inoltre l’af-fascinante “Presepe sull’acqua”, realizza-to grazie a voucher lavoro, è stato inserito anche quest’anno nell’itinerario regionale “La strada dei Presepi” promosso dal Con-sorzio delle Pro Loco del Cittadellese.
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Pro Locoun BIlancIo dI attIvItà
Nel centro storico di Adria ogni secondo sa-bato del mese (tranne
agosto) si svolge nelle piazze Bocchi e Grotto un mercatino di antiquariato e hobbistica. Un luogo caratterizzato da tanta storia e bellezze artisti-che non poteva che ospitare un mercatino di antiquariato, la manifestazione popolare che per eccellenza rende omaggio e valorizza la storia di un territorio e la sua civiltà. In questi ultimi anni in altre località venete si è assistito a un proliferare di mercatini mensili, ma quello adriese ha trovato nella semplicità la sua formula vincente e consolidata. Lo scopo di questo appuntamento mensile, nato nel 1996 per iniziativa della Pro Loco, rimane la valorizzazione del territorio oltre che un’occasione per risco-prire, attraverso gli oggetti, la storia della civiltà contadina veneta. La manifestazione conta attualmente circa 25 bancarelle in cui la caccia all’affare spazia tra oggetti particolarissimi e curiosità per nostalgici del passato e collezionisti. Non vanta una specializzazione, ma è un piacevole insieme di oggetti più disparati. E’ possibile, aggirandosi tra i banchi, trovarsi in un salotto di ricordi attraverso oggetti della vita quotidiana trovati in soffitta, mobili, libri, ceramiche, orologi, oggettistica, quadri. Senza dimenticare oggetti realizzati per hobby come collane, braccialetti, borse, ecc.. Per partecipare è necessario essere in regola con la normativa regionale e telefonare alla Pro Loco di Adria (0426 21675) che vaglierà le varie richieste.
Mercatino dell’antiquariato
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Dagli anni ‘90 in Italia si è assistito a un incremento esponenziale del gioco-scommessa a causa di una sua accresciuta diffusione in bar, tabaccherie e sale giochi,
del basso costo delle giocate, della pubblicità e della crisi economica che hanno dato un forte contributo allo svilup-po del gioco d’azzardo eccessivo e patologico, riconosciuto dall’Organizzazione mondiale della sanità come un rilevante problema di salute pubblica.
“Ciascuno- precisa il direttore del Dipartimento per le di-pendenze Andrea Finessi - ha un proprio motivo per giocare ma il punto di partenza è uguale per tutti: giocare d’azzardo è un’attività che da piacere e sollievo da stati d’animo negati-vi”. Attualmente si stima che siano circa 700 mila i giocatori patologici in Italia, più uomini che donne e, contrariamente a quanto si pensa, i giovani sono in percentuale maggiore rispetto agli adulti. Il Dipartimento per le dipendenze Ulss 19 ha attivato da tempo sia programmi di trattamento sia inizia-tive di sensibilizzazione e prevenzione rivolte agli studenti del primo anno delle scuole medie superiori. Nell’ultimo mese, in linea con quanto previsto dal “decreto Balduzzi” sul gioco d’azzardo, è stata attivata una massiccia campagna di infor-mazione, realizzando e distribuendo materiale conoscitivo sui rischi e sulle possibilità di trattamento del gioco patologico d’azzardo in oltre duecento punti del Bassopolesine dove si può giocare.
Per informazioni telefonare al Dipartimento per le dipen-denze al numero 0426-660555
ulss 19una campagna contro Il gIoco d’azzardo
di Melania Ruggini
Ro.Gi.
In autunno una rassegna di Cabaret o di spettacoli all’insegna del buon umore
Me.Ru.
Letizia Guerra
l’appuntamento sI rInnova ognI 2° saBato del mese
15151515Adria
Nel Bassopolesine sono già 13 le scuole libere dal fumo, dalle primarie alle medie superiori. La prevenzione al fumo inizia proprio da piccoli:
questa importante verità è stata fatta propria dall’Ulss 19, tramite il Dipartimento per le dipendenze. E’ par-tito infatti il progetto “C’era una volta… e poi vissero sani e contenti” finalizzato a sviluppare le abilità di vita necessarie per proteggersi da stili di vita a rischio per la salute, quali la dipendenza dal fumo. In quest’an-no scolastico l’iniziativa coinvolge circa duecento bambini di quarta e quinta elementare degli istituti com-prensivi di Porto Viro, Loreo, Adria Uno e Adria Due, per affrontare, con attività mirate, diversi temi, dal rapporto con i genitori e con i propri amici, alle pressioni sociali verso il consumo di alcol e sigarette.
Assieme agli insegnanti, che partecipano attiva-mente al progetto, vengono coinvolti anche i genitori dei bambini mediante incontri di sensibilizzazione e
informazione finalizzati a diffondere la cultura degli ambienti, quali case e scuole, liberi dal fumo. Il coin-volgimento dei genitori ha lo scopo di mantenere la continuità educativa offrendo inoltre, a chi fuma, la possibilità di accedere all’ambulatorio per smettere di fumare, un servizio dell’Ulss 19 che realizza trat-tamenti di disassuefazione per tutti quei fumatori che
non riescono a smettere da soli. Purtroppo la dipendenza dalla sigaretta è una piaga che afflig-ge la provincia di Rovigo. Una recente indagine europea sugli stili di vita dei ragazzi ha eviden-ziato che nel Bassopolesine circa
la metà dei ragazzi quindicenni fuma occasionalmente, mentre il 20% invece fuma abitualmente.
All’evidente aumento potrebbe contribuire la siga-retta elettronica che, commercializzata come strumen-to per smettere di fumare, potrebbe attrarre proprio i più giovani affascinati dall’uso di questo prodotto di tendenza.
Si inizia, infatti, a fumare per sentirsi più grandi ma per finire poi col diventarne dipendenti.
Tra le azioni di prevenzione più efficaci per evitare o ritardare l’inizio al fumo, suggerite dall’Organizza-zione mondiale della sanità, c’è quella di sensibilizza-re i giovani sin da piccoli in modo che acquisiscano quelle abilità di vita necessarie a resistere alle pressioni negative dei pari e alle situazioni di rischio. A questo obiettivo mira proprio il progetto “C’era una volta… e poi vissero sani e contenti”.
di Melania Ruggini
L’iniziativa promossa dall’Ulss 19 ha coinvolto circa duecento bambini di quarta e quinta elementare
Salute E’ partito il progetto “C’era una volta… e poi vissero sani e contenti”
La lotta al fumo inizia in classe
All’evidente aumento potrebbe contribuire la sigaretta elettronica
Anche quest’anno il Consultorio familiare dell’azienda Ulss 19 apre le proprie porte nel-le scuole attraverso i punti di ascolto per gli studenti degli istituti superiori. Un’iniziativa per offrire ai ragazzi uno spazio individuale di colloquio, riflessione, aiuto e preven-
zione, mediante il confronto con una figura adulta competente, in un contesto riservato e protetto all’interno della scuola. I punti di ascolto hanno come obiettivo stimolare il libero dialogo sulle problematiche degli adolescenti, legate ai diversi ambiti di relazione: familiare, scolastico, amicale e affettivo, per aumentare il benessere emotivo e affettivo ed instaurare relazioni positive con gli altri. Il punto di ascolto è aperto due ore la settimana presso: Istitu-to Istruzione Superiore “Polo tecnico di Adria”( due sedi), Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Turistica di Adria, Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Ar-tigianato di Porto Tolle, Istituto Tecnico Commerciali e Turistico di Porto Viro, ENAIP Veneto di Porto Viro In tale modo, i ragazzi possono oltretutto conoscere le attività del Consultorio adolescenti che si rivolge ai giovani dai 13 ai 20 anni ed è nato dall’emergere di problema-tiche giovanili e dalla volontà di garantire un servizio “a misura di giovani”. Il Consultorio adolescenti, grazie al supporto di figure quali il ginecologo, lo psicologo, l’assistente sociale, l’educatore professionale e l’infermiere professionale, rappresenta un’occasione dedicata a questa fascia d’età che, raramente, approccia in maniera abituale al consultorio familiare, fornendo una risposta qualificata di informazione, riflessione, educazione, prevenzione e assistenza contraccettiva.
Nelle scuole superiori Il consultorIo famIlIare, uno spazIo IndIvIduale dI colloquIo
Me.Ru.
L’indagine Doxa, commissionata dall’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Istituto superiore di sanità, in collaborazione con l’Istituto Mario Negri, ha scattato
un a fotografia del rapporto tra gli italiani e il fumo di ta-bacco. Questi alcuni dei dati più significativi presentati nel corso del XIV Convegno nazionale sul tabagismo e SSN, alla presenza del Ministro della salute Renato Balduzzi.Diminuiscono in Italia i fumatori: nel 2011 erano il 22,7% della popolazione che ha più di 15 anni, nel 2012 ne rappresentano il 20,8% per un totale di 10,8 milioni di persone. Un calo quindi di quasi 2 punti percentuali, con un picco in discesa per le fumatrici, diminuite di 2,4 punti percentuali. Fumano in media 13 sigarette al giorno - un trend anche questo in discesa - per un totale di 140 milioni di sigarette ‘bruciate’ quotidianamente in tutto il Paese. Una flessione analoga si registra anche nelle vendite com-plessive del tabacco (-1,8% nel 2011 rispetto al 2010) a scapito soprattutto delle marche più costose. Tuttavia, nonostante la crisi economica, il 76,2% di coloro che conti-nuano a fumare non ha cambiato le sue abitudini, si sente in buona salute – e per questo non pensa di smettere - e le sigarette sono al penultimo posto della lista di cose a cui si rinuncia per effetto appunto della crisi. E se diminuisce comunque la vendita delle sigarette, aumenta però di due volte quelle del tabacco sfuso. Così l’8,5% degli italiani, soprattutto tra i giovani, costruisce a mano la sigaretta ri-uscendo a risparmiare circa la metà del costo (nel 2011 il consumo dei cosiddetti “trinciati” era del 3,4%).
focus
Indagine Doxanemmeno la crIsI spaventa I fumatorI
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Prestigiosa onorificenza di maestro del commercio a Renato Fincato di Bottrighe, primo cittadino, residente nel comune, a ricevere l’aquila d’argento per aver “magistralmente operato
nel settore commerciale, turistico e dei servizi per piu di venticinque anni”. Il riconoscimento, firmato da Carlo Sangalli, presidente nazio-nale di Confcommercio, da Renato Borghi presidente di 50&Più e dal
segretario della stessa Gabriele Sampaolo, è avvenuto a Rovigo e gli è stato consegnato da Bruno Piva, sindaco del capoluogo polesano. Sessantaseienne, originario di Baricetta, padre del noto soprano Maria-elena, Fincato vive a Bottrighe da anni ed è impegnato nella vendita- distribuzione di alimenti e bevande nelle scuole. Il sindaco Massimo Barbujani, che ha voluto riceverlo nel suo ufficio, si è vivamente com-
plimentato con lui per “l’impegno, dedizione e cuore che ha sempre messo nel suo lavoro, tra l’altro in momenti di grave congiuntura eco-nomica e soffocante burocrazia”. Fincato ha ringraziato il sindaco per la disponibilità e cortesia, oltrettutto per il rispetto verso una categoria “spesso messa sul banco degli imputati, quando invece rappresenta uno dei pilastri nel nostro sistema economico”.
ONORIFICENZE A RENATO FINCATO L’AquILA D’ARGENTO DI MAESTRO DEL COMMERCIO
La scuola media di Bottrighe verso la riapertura? Pare proprio di si. I requi-siti sembrano esserci tutti. Le famiglie
hanno già fatto l’iscrizione on-line dei quindici ragazzi che formerebbero la classe prima media del prossimo anno scolastico 2013-2014. Sono confortanti i dati della popolazione scolastica anche per i prossimi anni, in controtendenza, rispetto alla situa-zione dello scorso anno che aveva indotto alla sopressione della classe prima, nono-stante le lotte dell’apposito comitato, che ricordiamo si era subito mobilitato con una raccolta firme tra la popolazione residente,
per mantenerla comunque aperta. A seguito di un documento, prodotto dall’apposito co-mitato, sottoscritto insieme al sindaco Mas-simo Barbujani, lo stesso primo cittadino, a recente conclusione avvenuta dei lavori di restyling all’interno edificio scolastico di via Don Minzoni, ha scritto una lettera ad Elena Donazzan, assessore regionale competente
in materia scolastica, al suo collega provin-ciale Leonardo Raito, alle dirigenze scolasti-che regionali e provinciali e naturalmente a Laura Cassetta, dirigente dell’Istituto comprensivo Adria Uno, alla quale la scuola media “Umberto Maddalena” di Bottrighe, sede staccata della media “Marino Marin” di Adria, appartiene. Nella missiva, Barbuja-ni ribadisce la volontà e l’impegno, viste le proiezioni future, di mantenere aperto il plesso scolastico di Bottrighe e ripristinare la classe prima media momentaneamente sospesa nell’anno scolastico in corso. Per un completo esame della stessa richiesta,
il sindaco spiega che l’amministrazione comunale ha recentemente investito circa quarantamila euro per la sistemazione dei servizi igenici e per manutenzioni varie. Sottolinea, altresì, l’avvio nel 2014 dell’at-tività produttiva nel sito industriale di Mater-
Biotech, che la multinazionale Novamont ha acquisito da qualche anno, investendo notevolmente sullo stabilimento di Bottrighe in corso di riconversione e che, certamente, porterà risveglio economico nella zona inte-ressata, coinvolgendo un congruo numero di nuove famiglie. Proprio per questi motivi, il sindaco confida nelle autorità interessate affinchè adottino gli atti e provvedimenti ne-cessari per la riattivazione della prima me-dia, compresa la disponibilità del personale.
di Roberto Marangoni
Il sindaco Massimo Barbujani si è impegnato a tenere aperto il plesso anche nei prossimi anni
Istruzione Registrati i 15 ragazzi che permettono la riapertura delle medie
Iscrizioni ok, la prima ci sarà
La scuola media “Umberto Maddalena” di Bottrighe, sede staccata della media “Marino Marin” di Adria
Renato Gianni FincatoRo.Ma.
Sono confortanti i dati della popolazione scolastica anche per i prossimi anni
Barbujani si è impegnato a mantenere aperto il plesso scolastico di Bottrighe
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Buona Pasqua
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di Roberto Marangoni
Antonio Ferri, polesano, originario di Corbo-la, ha ottenuto l’annuale premio “La Grù d’oro” promosso dalla “Cojta Gruliaschei-
sa” l’associazione per la cultura, i costumi e le tradizioni di Grugliasco e dall’amministrazione comunale della città piemontese. A Grugliasco, grosso centro di quarantamila abitanti, risiedo-no seicento famiglie emigrate dal Polesine a se-guito della tragica alluvione del 1951. “La Grù d’oro” si svolge da tredici edizioni ed un’appo-sita commissione assegna ogni anno il premio a cittadini, associazioni, aziende grugliaschesi che, con il loro operato, abbiano onorato e fatto conoscere la città della cintura torinese. Andrea Colognese, presidente della “Cojta Gruliascheisa” e Roberto Montà, sindaco di Grugliasco, nel corso della cerimonia hanno consegnato il prestigioso riconoscimento a Ferri per la sua collaborazione nel 2001 nell’allesti-mento della mostra fotografica in ricordo del 50° dell’alluvione del Polesine e nel 2011 in occasione del 60° anniversario ottenendo dal comune di Grugliasco l’intitolazione di un piazzale ora denominato largo Polesine. In en-trambe le ricorrenze invitò ad esibirsi il gruppo folkloristico “Bontemponi & Simpatica Compa-gnia” di Bottrighe. In quest’ultimo intervenne-ro, tra gli altri, monsignor Valentino Tonin per i “Polesani nel Mondo”, il vice presidente della provincia di Rovigo Guglielmo Brusco, il sindaco
di Corbola Marina Bovolenta ed il consigliere con delega alla cultura del comune di Adria Mara Bellettato. Inoltre, nel 2012 ha promos-so il gemellaggio a Porto Viro tra le due bande delle rispettive città, gemellaggio che avrà un suo ritorno a Grugliasco nel corso del corrente anno. Antonio Ferri, nato a Corbola nel 1941, vive a Grugliasco dal 1960 e per trent’anni è stato apprezzato dipendente dell’ufficio tecnico di quel comune. Sposato con Paola Maddalena di Bottrighe, stretta parente dell’illustre concit-tadino aviatore Umberto, spesso torna con la famiglia nel paese riviersco in una casa di loro proprietà.
LA GRù D’ORO ALL’EMIGRATO POLESANO FERRI
Ro.Ma.
• El mondo l’è mezo dà vendre e mezo dà comprare• Le scarpe dun vilàn lè farà mai bela pèca• Chi è vssin a la cusìna màgna la mnestra calda
LE TRE S-CIOPTA’ di Roberto Marangoni
Anni difficili, di grave congiuntura economica, impongono di riflesso scelte e tagli che spesso incidono sul sociale. Di questi sacrifici anche le
scuole materne paritarie ne sono un esempio. Da anni gli asili parrocchiali risentono di ciò ed è gio-coforza ricorrere al volontariato per porvi riparo. A Bottrighe, da tempo, si moltiplicano le iniziative pro scuola materna e varie sono le associazioni che si prodigano in tal senso. Ecco allora che è stata ri-proposta con successo la rassegna corale “Notte di Note” ospitata nella chiesa di San Francesco d’Assisi e di Paola di Bottrighe ed organizzata dall’associazione Aribò, dal comitato di gestione e dai genitori della me-desima scuola. Alto il livello artistico dei cori partecipanti che hanno ricevuto interminabili applausi. Ad iniziare una quindicina di bambini della scuola materna preparati dalle loro insegnanti Ros-sella Giovannini, Sonia Nale e Cristina Zago, poi il coro “Voci di colori” di Pettorazza diretto da Ilaria Conforto, il coro femminile “Plinius” di Bottrighe
diretto da Antonella Pavan, per poi passare all’ese-cuzione solista dell’oboista Roberto Stivali, direttore del coro Ana di Latina, accompagnato all’organo da Carla Bizzaro per l’ottima esecuzione di “Gabriel’s Oboe”, colonna sonora del film “Mission”, ancora il coro dei Giovani di Baricetta diretto da Lucio Duoccio e per finire le voci virili dell’adriese “Soldanella” di-retto da Cristiano Roccato. Dopo i saluti del parroco don Antonio Cappato, Mara Bellettato, consigliere
comunale delegato alla cultura, ha elo-giato organizzatori ed esecutori. Presenti altresì l’assessore Federico Simoni, il delegato del sindaco
Nicola Gennari ed il consigliere regionale Asac Ve-neto Patrizia Pozzan. Durante la stessa sono state raccolte offerte per un totale di 750 euro devolute interamente al sostegno della scuola materna pre-sieduta da Angelo Stefani che ha consegnato a cori e parroco una targa ricordo a nome dell’Aribo.
La diminuzione dei contributi nazionali e regionali mette in crisi gli asili privati, per recuprare qualche soldo intervengono le associazioni
Iniziativa Il volontariato si mobilita per sostenere l’istruzione
Tutti uniti per la scuola materna
Raccolti 750 euro devoluti interamente al sostegno della scuola maternadi Bottrighe
Novità per il gruppo folkloristico “Bontemponi & Simpatica Compa-gnia” di Bottrighe che ha nominato
alla direzione artistica Mirella Rossi, da molti anni corista e valente solista dello stesso. La nomina è avvenuta a seguito della proposta del consiglio direttivo gui-dato da Gianni Spadon, che le ha affidato l’incarico di affiancamento alla direzione musicale dei fisarmonicisti del gruppo Roberto Carlin, Cristian Mot-taran e del chitarrista Sergio Salmi. L’associazione, attiva dal 1965 in paese, oltre alla divulgazione culturale delle tradizioni popolari polesane, attraverso spettacoli, annualmente aggiornati, di cante e ballate raccolte sul territorio deltizio, così definito un “autentico varietà d’altri tempi”, promouove da sempre svariate iniziative di solidarietà nei confronti di associazioni per lo studio dei tumori e delle malattie genetiche, oltre ad altre di iniziativa sociale. E proprio in questo ambito, ha programmato per il corrente mese due spettacoli che si terranno al teatro comunale di Bosaro e all’auditorium “S. Antonio” di Rosolina, mentre per aprile il gruppo sta organizzando la sua tradizionale “Serata d’Onore” che si svolgerà nel teatro della sala polivalente “Loris Cominato” di Bottrighe. La manifestazione musicale e di solidarietà è giunta alla ventiduesima edizione e vi parteciperanno illustri ospiti del mondo istituzionale, medico e del volontariato sociale. A maggio i “Bontemponi” si esibiranno in pro-vincia di Treviso al nono “Festival regionale del folklore” promosso da Venetnìa, l’associazione che raccoglie i gruppi di tradizione popo-lare del Veneto.
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AssociazionimIrella rossI dIrettore deI BontemponI
La scuola materna “Umberto Maddalena” di Bottrighe ed una rappresentanza di bambini che si sono esibiti per la stessa
Ro.Ma.
Mirella Rossi
Da destra Antonio Ferri nel corso del conferimento della
“Grù d’oro”
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Trionfo per l’Adria Percussion del Con-servatorio Buzzolla che è sbarcato niente meno che a Copenhagen, dove
si è esibito nella concert hall del celebre Conservatorio Reale di Danimarca “Carl Nielsen”, l’ex auditorium della Radio da-nese.
L’occasione è stata la rassegna mon-diale di percussioni Globobeats, il festival organizzato dal famoso percussionista prof. Gert Mortensen, al quele il gruppo adriese
di Melania Ruggini
Il gruppo è stato invitato alla rassegna mondiale di percussioni Globobeats, il festival organizzato dal famoso percussionista Gert Mortensen
Musica Un concerto nel celebre Conservatorio Reale di Danimarca “Carl Nielsen”
Adria Percussion a Copenhagen
è stato ufficialmente invitato a partecipare.Il gruppo, composto dal professor
Alberto Macchini, Nino Barizza, Raffaele Bianchi, Francesco Biolcati, Federica Bion-di, Luisa Casini, Nicola Rizzi e Antonio Za-nellato, si è esibito sabato 3 febbraio nella prestigiosa sala, davanti ad una platea gremita da oltre 1500 spettatori e ha ben rappresentato l’Italia riscuotendo un note-vole successo. Adria ha dunque portato il suo contributo nel panorama della musica percussionistica accanto ad interventi musi-cali di gruppi provenienti da tutto il mondo, dalla Birmania alla Cina dal Giappone all’In-dia, alla Turchia.
Una delle novità del 2013 è il rico-noscimento istituito dalla Pro Loco “Adria: incliti in urbe” per premia-
re i cittadini, le associazioni sportive, i gruppi di volontariato, culturali e quanti, nell’esercizio della loro attività, si siano impegnati e resi particolarmente bene-meriti in favore della città di Adria e frazioni.
Il riconoscimento è riservato alle seguenti categorie: attività economiche, associazionismo e volontariato, libere professioni, arte - scuola - cultura, sport. Le candidature dovranno pervenire alla Pro Loco di Adria entro il 30 settembre 2013 su apposita scheda scaricabile sul sito della Pro Loco e disponibile presso l’ufficio di Piazza Bocchi.
Saranno, poi, vagliate da apposita commissione paritetica formata da due uomini e due donne indicati ogni anno dal consiglio della Pro Loco. I riconosci-menti saranno consegnati in una cerimo-nia pubblica in data ancora da definirsi.
I premiati troveranno particolare menzione nel “Numero Unico” nell’an-no successivo a quello di assegnazione e saranno invitati a firmare apposito “Albo d’oro” e riceveranno una originale espressione del premio.
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“Adria: incliti in urbe”per candIdarsI c’è tempo fIno a settemBre
Me.Ru.
Ad Adria sbarca il Fe-
stival del Clar inetto, firmato dal Conservatorio Buzzola: giovani provenienti da tutta Italia si danno appuntamento nella città etrusca per lezioni individuali e d’in-sieme nei giorni di sabato 16, domenica 17 e lunedì 18 marzo. Un’occasione di scambio, condivisione e collaborazione. In programma, diverse esibizioni a partire da sala Cordella, sabato 16 alle ore 17, mentre lunedì 18 alle ore 18 i partecipanti al master si esibiscono nell’Aula Magna del Conservatorio con gli studenti delle scuole ad orientamento musicale di Villadose, Cavarzere, Taglio di Po, Bojon. Ultimo appuntamento è previsto a Cavarzere nel teatro Serafin dove gli studenti si esibisco-no insieme ai docenti domenica 17 marzo alle ore 17. Per la serata del 18 alle ore 21 la chiesa della Tomba ospita uno spetta-colare concerto, quale chiusura del festival: un’ orchestra di clarinetti esegue un tango di Carlos Gardel e l’Inno nazionale ameri-cano come “benvenuto” al Bowed piano Ensemble che eseguirà il resto del concer-to. Il Bowed è un gruppo di 11 esecutori provenienti dal Colorado (Usa), i quali interpretano musiche suonando dentro il pianoforte con corde di nylon, martelletti e naturalmente la tastiera. Uno spettacolo più unico che raro con unica tappa in Italia durante il loro tour europeo.
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Conservatorio BuzzolafestIval del clarInetto
Me.Ru.
20202020
La stagione agonistica dell’under 13 adriese prosegue nel migliore dei modi fino a questo momento. I portacolori adriesi hanno vinto age-
volmente entrambe le gare che li hanno visti impe-gnati contro l’Aquaria Piove di Sacco e il Plebiscito Padova “B”. L’obiettivo stagionale per i ragazzini seguiti da Giacomo Stoppa è quello di qualificarsi alla “final four” regionale di Giugno, per raggiun-gere questo traguardo Adria Nuoto dovrà ancora affrontare quattro importantissime partite. L’Under 15 invece, inserita nel girone A triveneto, ha sofferto parecchio nelle partite giocate contro le formazioni più forti del girone (Trieste e Vicenza in primis), due le vittorie esterne fino a questo momento (con Sport Management Verona e Tergeste) mentre in casa si aspetta ancora la prima vittoria. La miglior prestazione comunque si è vista contro il Plebiscito Padova che ha si espugnato l’impianto di Porto Viro, ma dopo una partita combattutissima e rimasta in equilibrio fino alla fine. I ragazzi di Marzolla stanno comun-que dimostrando una costante crescita, rispetto l’ inizio di campionato la partecipazione al gioco di squadra è più corale e quasi ad ogni partita figurano nel tabellino marcatori almeno 5/6 giocatori diversi, che l’ anno precedente faticavano nelle conclusioni verso la porta avversaria. Mentre
l’Under 17, inserita nel girone B, ha da poco iniziato il campionato rimediando due sconfitte di misura nelle prime giornate, rispettivamente a Legnago e a Este. Finalmente è arrivata la prima vittoria, questa volta nell’ impianto di Porto Viro ad avere la peggio la formazione di Sant’ Urbano dell’ Acquambiente, primi tre punti in classifica nella speranza che i ra-gazzi adriesi comincino ad allenarsi con più frequen-za in vista dei prossimi impegni (derby casalingo
con l’ Aquaria di Piove di Sacco e successiva trasferta a Chioggia). Tutto in rimonta, invece, il campionato in serie C per la squadra senior dell’Adria Nuoto. Mai fin’ora la società adriese aveva militato in questa categoria; i ragazzi di Daniele Bulgarelli, tutti provenienti dai vivai delle piscine di Adria e Codigoro, dopo un avvio difficoltoso stanno proseguendo il loro cammino in salita. Nelle sei partite fin’ora disputate sono arrivate cinque sconfitte ed una vittoria, contro squadre blasonate nell’ambiente Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, e sicuramente più “abituate” alla categoria rispetto alla giovane compagine biancorossa. L’obiettivo stagionale è sicuramente la permanenza in serie C, con l’intento di far maturare i giovani e di arricchire il bagaglio di esperienza grazie a questa nuova occasione.
Lo SPoRT in PRIMo PIANoin PRIMo PIANo
Stefano Santi è il nuovo allenatore dell’Unio-ne Sportiva Adriese. Il presidente Luciano Scantamburlo in accordo con il d.s. Luciano
Vianello ha consegnato le chiavi in mano al tecnico padovano nel tentativo di centrare la salvezza nel campionato di Eccellenza. Stefano Santi è nato a Padova il 16 giugno 1971, con un passato da giocatore professionista e, di recente, ha guidato i colori del SaonaraVillatora (Promozione) e del Sottomarina (Eccellenza) con ai suoi ordini alcuni giocatori che ora militano in maglia granata. Una soluzione esterna, quindi, dopo che la società, dopo l’esonero di Beppe Pregnolato, l’allenatore che lo scorso anno vinse il campionato di Pro-mozione, tre mesi fa, aveva affidato ad uno staff interno (guidato dai giocatori Nico Moretti, Daniele Dal Cole e dal preparatore atletico Angelo Lugarini), la squadra nel tentativo di cambiare rotta. Questa soluzione, è durata sette partite dove è arrivata la miseria di una vittoria, un pareggio e ben cinque sconfitte, con i granata in piena zona play out. Mister Santi, si avvarrà della collaborazione come vice di Nico Moretti (in possesso
del patentino di terza categoria, ndr) con Angelo Lu-garini allenatore dei portieri. Il calendario ha messo di fronte all’Adriese la capolista Somma, alla sesta giornata, e la seconda della classe Vigasio: se contro il Somma è arrivata una sconfitta per 3-0, il sorriso in casa granata è arrivato dopo la prestazione contro il Vigasio dove, nonostante i 26 punti di differenza, l’Adriese ha fatto il colpaccio, vincendo per 1-0. Un’i-niezione di fiducia al gruppo che vuole tirarsi fuori dalle zone calde dell’Eccellenza e che ha dimostrato che con impegno, grinta e volontà possono arrivare
risultati, sulla carta, impossibili. “Santi - dice il diesse Luciano Scantam-burlo- è un tecnico che conosce l’ambiente e conosce bene più di qualche giocatore e questo è già un bene per un allenatore che subentra.” La classifica, in fondo, è molto corta e, purtroppo, vede invischiate le due squadre polesane, Adriese e Rovigo, con quest’ultima che, alla settima di ritorno, ha un punto in più. L’organico dell’Adriese non è certo da play out, però, ora la squadra deve mettere da parte il fioretto e lottare con la spada, proprio come ha fatto con la seconda della classe.
L’Adriese si affida a Santi
automoBIlIsmo
Il pilota adriese Matteo Luise, alla guida della Re-nault Clio super 1600 ha vinto la settima edizione del Ronde Valtiberina, quarto appuntamento del
Challenge Csai Raceday Ronde Terra, a Sansepolcro in provincia di Arezzo. Il portacolori del team Pascoli – PR Group ha vinto tutti e quattro i passaggi della prova speciale “Cerbaiolo” portando quindi la Renault Clio Super 1600 alla vittoria di classe. “E’ stata una gara molto dura e selettiva – racconta Matteo Luise – ma questa vittoria ci dà molta fiducia perchè le ultime apparizioni, seppur non avessero fiaccato il nostro morale, di certo non potevano renderci felici”. Un primato netto per l’adriese, affiancato dal copilota Daniel Taufer, con l’unico vero rivale Landini costretto ad alzare bandiera bianca per un’uscita di strada nel tentativo di mantenere il
passo del leader. L’unica nota dolente nella trasfer-ta aretina proviene dalla classifica di campionato riservata alle vetture due ruote motrici che, anche in questa occasione, ha visto primeggiare il giova-ne Marchioro alla guida di una Renault Clio R3. In questa ottica Luise giunge secondo chiudendo quasi
definitivamente la partita per la rincorsa al titolo tra le vetture a trazione anteriore. “E’ davvero un peccato – aggiunge Luise – che i primi round della serie siano stati così difficili per noi. Oramai Marchioro detiene saldamente la testa del campionato. Possiamo solamente ambire alla seconda posizione cercando di ottenere un’altra buona prestazione al Ronde Liburna che chiuderà di fatto il challenge.”
luIse vInce la settIma edIzIone del ronde valtIBerIna
Cr.Ag.
E’ una realta giovane ma già consolidata nel mondo dello sport locale. Trattasi di calcetto femminile, ed è appunto l’Atletico
Bellombra, nato nell’ottobre scorso, inizialmen-te con otto ragazze, ma che ha coinvolto in breve anche altre ragazze polesane. Oggi è un gruppo ben affiatato ed è iscritto al campionato provinciale di calcio femminile a cinque con la Uisp di Ferrara. La società è presieduta da Sandro Rossato ed è gestita dagli allenatori Federico Clemente e Carlo Cattozzi e dalle dirigenti ed atlete Arianna Pozzato e Samanta Clemente. Ne fanno parte Denise Bologna, Alice Bonamico, Giada Casellato, Alice Cobianchi, Sara Crepaldi, Valentina Crepaldi, Sara Fabbris, Alessandra Fantinati, Nadia Lamsaadi, Alessia Gajon, Maika Gozebiowska, Enrica Maltarello, Arianna Mazzucato, Elisa Picardi, Elena Sacchetto, Chiara Sil-vestri, Ilaria Soncin, Gessica Spagnolo, Giulia Zago e Martina Zilli. Importante è il contributo di generosi sponsor e tifosi che sostengono le ragazze anche nel corrente anno.
Calcio femminile l’atletIco BellomBra è realtà
Ro.Ma.
Calcio Esonerato mister Pregnolato
Stefano Santi, il nuovo allenatore dell’Unione Sportiva Adriese
di Cristiano Aggio Ilaria Marangoni di Adria è campionessa del mondo della categoria cintura marrone di ka-rate femminile fekda. l’atleta del club Kanku
Dai Karatè di Bottrighe si è laureata al primo po-dio nel corso del campionato del mondo svoltosi a Verona dove hanno partecipato milleduecento atleti proveniente da ventidue nazioni. Anche il maestro Gerry Franchin, cintura nera 4° dan che dirige la società bottrighese si è confrontato in una batteria di venti atleti di combattimento cintu-re nere dai 35/40 anni passando ai quarti di finale per poi essere eliminato da un atleta russo. Nella due giorni, conclutasi con il saluto di Flavio Tosi, sindaco del capoluogo scaligero, hanno gareggiato anche gli Jana Cendali e Davide Boscolo, atleti della società bottrighese, purtroppo eliminati nelle rispettive batterie “Anche se- ha detto il maestro Franchin- rimangono dei dubbi ar-bitrali”. Il club di Bottrighe, che ha festeggiato da poco il decennale di attività vanta una trentina di iscritti. Una novantina sono le coppe in bacheca conquistate in gare regionali e nazionali dagli iscritti che il maestro Franchin allena ogni lunedi, mercoledì e venerdì nella palastra di via don Minzoni, ed ora, con Ilaria Marangoni, si aggiunge la nuova conquista mondiale.
Karate femminile fekdaIlarIa marangonI è campIonessa del mondo
Ro.Ma.
Ilaria Marangoni a sx con il mae-stro Franchin e Davide Boscolo
La formazione under 13
Tre titoli regionali e ben tredici medaglie è il bottino dei master dell’Adria Nuoto che hanno partecipato, a Lignano Sabbiadoro,
ai campionati interregionali master di nuoto. La manifestazione ha registrato un grande successo di partecipanti, con un record di iscri-zioni (1175 atleti) e con 246 staffette. Alta la percentuale di nuotatori under 25 e M 25 che ha determinato un notevole innalzamento del livello medio agonistico. A conferma di ciò si segnalano 5 nuovi record italiani e uno europeo stabiliti nelle gare individuali e nelle staffette. In particolare, il record europeo è stato ottenuto nella staffetta 4 x 50 mista, categoria M100-119, dagli atleti della società Gymnasium Spilimbergo: Marian Alessandro (27”53 a dorso), Cecchin Mirko (29”06 a rana), Bonistalli Simone (26”47 a delfino), Sacilotto Marco (24”62 a stile libero). Anche gli atleti della società Adria Nuoto Master, allenati dal coach Marco Piva, si sono contraddistinti in questa manifestazione sportiva di elevato livello tecnico-agonistico, conquistando tredici medaglie, tra cui tre titoli di campione regionale, nelle seguenti specialità: 100 stile libero, categoria M30: 1° Ilaria Crepaldi, categoria M55: 3° Paola Guerrini, categoria M60: 2° Dino Barboni; 800 stile libero, cat. M45: 3° Bruno Mantovan; cat. M50 3° a pari merito Michele Capanna e Riccardo Sciuto; 1500 stile libero, cat. M50: 3° Riccardo Sciuto; 200 Rana: cat. U25: 1° Giulia Benazzi, cat. M45: 2° Beatrice Guerzoni; 200 dorso, cat. U25: 3° Giulia Benazzi; cat. M45: 2° Beatrice Guerzoni; cat. M55 2° Bruno Roccato; 50 delfino, cat. M60: 1° Dino Barboni. Una bella soddisfazione, quindi per i master adriese che, anche se ottengono spesso ottimi risultati, gli obiettivi cronometrici non sono i soli ricercati dai nuotatori master; il loro scopo principale è quello di praticare un’attività sportiva benefica per la propria salute, in compagnia di amici che condividono la stessa passione.
Nuoto, campionati interregionali di Lignanoal team adrIese: 3 tItolI e 13 medaglIe
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VIAGGIo IN PRoVINCIARoVIGo
Si è rifl ettuto sull’età della popolazione in Provincia. I dati diffusi qualche settimana fa dall’uffi cio Statistica di Palazzo Celio, del resto, non lasciano scampo, tra le sette province venete è il rodi-
gino a detenere la media più elevata. Nella sezione dedicata all’indice di vecchiaia, il rapporto percentuale tra la popolazione con più di 65 anni e quella con meno di 14, Rovigo occupa il primo posto con l’indice più elevato 203,2%; ciò signifi ca che per ogni persona con meno di 14 anni ce ne sono 2 con più di 65 anni. Un primato non certo incoraggiante ma che il Rapporto della Fondazione Emanuela Zancan aveva già messo in evidenza lo scorso ottobre in occasione degli appuntamenti dedicati al mese dell’anziano. Anche dai grafi ci riportati nello specifi co dello studio condotto, risulta che la piramide dell’età, che in genere dovrebbe avere una forma appunto piramidale con una larga base costituita dai nuovi nati e un vertice che con l’avanzare dell’età si assottiglia per effetto della mortalità, nel rodigino ha invece la forma di una botte. Come si desu-me nella foto in alto è la fascia di età tra i 40 e i 49 anni ad essere la preponderante. Se la tendenza di bassa natalità dovesse mantenersi invariata anche per i prossimi anni la piramide risulterà rovesciata. “Di per se – viene commentato nel rapporto – l’invecchiamento non è un fenomeno negativo, visto che è il risultato di un continuo miglioramento delle condizioni di vita delle persone. Non si può negare tuttavia che l’in-vecchiamento della società non comporti un aumento della domanda di assistenza sanitaria e sociale e della spesa per i servizi di lungo degenza”. Questo è il punto che interessa anche all’assessore alle Politiche Sociali di Palazzo Celio, Marinella Mantovani che nelle scorse settimane ha dato avvio ad una rifl essione che riguarderà l’intero territorio. Lo scorso 21 febbraio infatti sono stati invitati a Palazzo Celio tutte le istituzioni, as-sociazioni, enti e strutture che si occupano di non autosuffi cienza e sono stati attivati tre i gruppi di lavoro coordinati da tecnici della Fondazione Emanuela Zancan. “L’analisi demografi ca del nostro Polesine – spiega l’assessore Mantovani- evidenzia una situazione estremamente critica.
L’indice di vecchiaia in provincia di Rovigo ha un valore particolarmente elevato (199 anziani ogni 100 giovani) rispetto alla media regionale (140) e nazionale (144). Le rifl essioni che dobbiamo fare vertono su alcuni aspetti: il nuovo contesto di crisi economica ha rivalutato il ruolo della famiglia, negli anni del boom economico la cura degli anziani non autosuffi cienti era affi data alle case di riposo. Da due anni circa gli anziani rimangono in casa per ragioni economiche, infatti l’assegno di cura, che arriva con notevole ritardo, soccombe alle minori o mancanti entrate di stipendi da lavoro e le rette delle case di riposo stanno diventando troppo onerose. Le case di riposo devono ripensare il loro ruolo, devono aprirsi al territorio con nuovi servizi domiciliari che vanno proprio incontro alle per-sone curate in case. La programmazione sociale della cura delle persone non autosuffi cienti deve essere coordinata e concertata con la program-mazione sanitaria, una persona assistita in casa costa 1/3 rispetto al rico-vero in casa di riposo e 1/10 rispetto all’ospedale. Questo deve spingere la politica a rivedere le risorse spese per le persone anziane e a sostenere le famiglie che più di tutti sono occupate nell’assistenza domiciliare. Un ulteriore fattore negativo è il forte calo delle nascite che inizierà a farsi sentire, con una conseguente forte diminuzione delle risorse familiari a disposizione dei nuovi anziani. Di fronte a questi scenari rispetto alla non autosuffi cienza il sistema di offerta dei servizi pubblici del Polesine, così com’è oggi, è in grado di reggere e di rispondere a un aumento di alme-no il 30% delle persone non autosuffi cienti stimato per il 2020? Come portavoce di queste esigenze e problematiche il 18 marzo, nella sede della Provincia, tutti gli attori sociali che gravitano attorno agli anziani non autosuffi cienti, si incontreranno con la Va commissione consigliare Regionale, col Presidente Leonardo Padrin. In quell’occasione auspico che la consapevolezza di un cambiamento si trasformi in atti concreti di risoluzione delle sofferenze che le famiglie si trovano quotidianamente ad affrontare, perchè la sofferenza non può più aspettare una politica fuori tempo massimo”.
Mantovani: “Le case di riposo devono ripensare il loro ruolo e aprirsi ai servizi domiciliari”
Società I servizi di domani in una provincia sempre più vecchia
Il grafi co mostra come sia la fascia di età tra i 40 e i 49 anni ad essere preponderante
Finito lo spoglio delle schede votate per l’elezione del nuovo Parlamento italiano, all’orizzonte ora si profi lano le elezioni amministrative. Sono solamente due i comuni
polesani che il prossimo 26 e 27 maggio andranno al voto per il rinnovo del Consiglio comunale. Il quinquennio sta infatti per scadere per il primo cittadino di Porto Tolle, Silvano Finotti, al secondo mandato e quindi non più ricandidabile e per Antonio Laruccia che invece ha perso la sua maggioranza. A Trecenta infatti il consiglio è stato eletto solo lo scorso anno ma è fi nito commissariato qualche settimana fa a causa delle dimissioni in blocco della maggioranza, in quanto in precedenza una sen-tenza di primo grado del tribunale aveva dichiarato ineleggibi-le il primo cittadino. La denuncia era partita già al momento dell’elezione del sindaco da parte del suo contendente alla carica, Guglielmo Brusco, e da Genny Azzolini in quanto al momento della sua candidatura Laruccia risultava occupare ancora la poltrona del vicepresidente del Consorzio Rsu, ente preposto allo smaltimento in Polesine dei rifi uti solidi urbani. Ad ottobre la sentenza del tribunale dava ragione ai due fi rmatari dell’esposto alla Procura e qualche settimana fa risale l’epilogo dell’intera maggioranza convinta che il ritorno alle urne sia l’unica iniziativa possibile per restituire al comune di Trecenta una guida stabile in municipio. “Il ricorso alla Corte d’appello e l’eventuale terzo grado di giudizio in Cassazione – hanno spie-gato i consiglieri dimissionari in una lettera rivolta ai cittadini - avrebbe prorogato oltre misura il tempo dell’incertezza ingessando l’attività amministrativa dell’ente.
Elezioni amministrative
porto tolle e trecenta al voto
Rifl essione sull’età della popolazione
Nelle foto i due municipi dove in primavera verrà
rinnovato il consiglio comunale
E’ stato recentemente pubblicato il bollettino predisposto dalla Direzione generale sullo stato patrimo-niale degli amministratori di palazzo Celio, relativo all’anno 2011. Come previsto dalla legge 411 del 1982 e dal regolamento di funzionamento del consiglio sono stati resi noti i redditi di assessori e consiglieri provin-
ciali. Dalla rilevazione degli scorsi anni gli importi si discostano leggermente verso l’alto e il consigliere più ricco è risultato essere ancora il medico Monica Moro con 100.845 euro di reddito complessivo, non se la passa male nemmeno Filippo Carlin in virtù dei suoi 83.920 euro di guadagni seguito ad una certa distanza da Angelo Sivier, 71,111 euro. Nella fascia tra i 60 e i 70 mila euro annui si collocano nell’ordine: Franco Grotto, 69.866 euro; Claudio Marzolla, 69.777 euro, l’assessore Giuliana Gulmanelli, 67.804 euro, Giuseppe Boscolo, 66.364 euro e l’assessore Claudio Ballan con 66.125 euro annui. Mentre al di sotto si colloca la presidente Tiziana Virgili con 58.948 euro. 43.442 euro annui per il vicepresidente Guglielmo Brusco e 38.584 per l’assessore Laura Negri. Chiudono la classifi ca i consiglieri della Lega con Stefano Falconi che ha dichiarato 4.764 euro e il segretario del Carroccio Antonello Contiero con 2.123 euro.
MONICA MORO LA PIù RICCA DI PALAZZO CELIO
Avvicendamento tra i banchi di Palazzo Celio. Il consigliere dell’Idv Laura Pellegrini in totale disac-cordo con le scelte messe in campo dalla segreteria nazionale ha abbandonato il partito e anche il posto conquistato in consiglio provinciale. Un gesto che è stato apprezzato dal coordinatore regionale, Gennaro
Marotta, tanto da sottolinearne la correttezza. “In questo frangente, in cui molti scappano con le sedie attaccate al sedere – ha commentato il coordinatore – voglio sottolineare invece l’onestà etica e politica di Laura Pellegrini che, pur non volendo più far parte del partito, ha dato le dimissioni non solo da IdV, ma anche dal posto di consigliere provinciale permettendo, con la sua correttezza e sensibilità, l’ingresso in consiglio provinciale di Rovigo proprio al neo coordinatore IdV”. Infatti il suo posto è stato preso da Tommaso Rossi che dal 9 gennaio di quest’anno ha assunto anche la carica di coordinatore provinciale dell’Idv. Il neo consigliere è nato a Rovigo il 26.10.1977 ma risiede ad Adria, laureato in legge all’università di Bologna nel 2002 esercita la professione di avvocato, sia in ambito civile che penale, con recapito professionale a Rosolina.
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VIAGGIo IN PRoVINCIARoVIGo
Si è rifl ettuto sull’età della popolazione in Provincia. I dati diffusi qualche settimana fa dall’uffi cio Statistica di Palazzo Celio, del resto, non lasciano scampo, tra le sette province venete è il rodi-
gino a detenere la media più elevata. Nella sezione dedicata all’indice di vecchiaia, il rapporto percentuale tra la popolazione con più di 65 anni e quella con meno di 14, Rovigo occupa il primo posto con l’indice più elevato 203,2%; ciò signifi ca che per ogni persona con meno di 14 anni ce ne sono 2 con più di 65 anni. Un primato non certo incoraggiante ma che il Rapporto della Fondazione Emanuela Zancan aveva già messo in evidenza lo scorso ottobre in occasione degli appuntamenti dedicati al mese dell’anziano. Anche dai grafi ci riportati nello specifi co dello studio condotto, risulta che la piramide dell’età, che in genere dovrebbe avere una forma appunto piramidale con una larga base costituita dai nuovi nati e un vertice che con l’avanzare dell’età si assottiglia per effetto della mortalità, nel rodigino ha invece la forma di una botte. Come si desu-me nella foto in alto è la fascia di età tra i 40 e i 49 anni ad essere la preponderante. Se la tendenza di bassa natalità dovesse mantenersi invariata anche per i prossimi anni la piramide risulterà rovesciata. “Di per se – viene commentato nel rapporto – l’invecchiamento non è un fenomeno negativo, visto che è il risultato di un continuo miglioramento delle condizioni di vita delle persone. Non si può negare tuttavia che l’in-vecchiamento della società non comporti un aumento della domanda di assistenza sanitaria e sociale e della spesa per i servizi di lungo degenza”. Questo è il punto che interessa anche all’assessore alle Politiche Sociali di Palazzo Celio, Marinella Mantovani che nelle scorse settimane ha dato avvio ad una rifl essione che riguarderà l’intero territorio. Lo scorso 21 febbraio infatti sono stati invitati a Palazzo Celio tutte le istituzioni, as-sociazioni, enti e strutture che si occupano di non autosuffi cienza e sono stati attivati tre i gruppi di lavoro coordinati da tecnici della Fondazione Emanuela Zancan. “L’analisi demografi ca del nostro Polesine – spiega l’assessore Mantovani- evidenzia una situazione estremamente critica.
L’indice di vecchiaia in provincia di Rovigo ha un valore particolarmente elevato (199 anziani ogni 100 giovani) rispetto alla media regionale (140) e nazionale (144). Le rifl essioni che dobbiamo fare vertono su alcuni aspetti: il nuovo contesto di crisi economica ha rivalutato il ruolo della famiglia, negli anni del boom economico la cura degli anziani non autosuffi cienti era affi data alle case di riposo. Da due anni circa gli anziani rimangono in casa per ragioni economiche, infatti l’assegno di cura, che arriva con notevole ritardo, soccombe alle minori o mancanti entrate di stipendi da lavoro e le rette delle case di riposo stanno diventando troppo onerose. Le case di riposo devono ripensare il loro ruolo, devono aprirsi al territorio con nuovi servizi domiciliari che vanno proprio incontro alle per-sone curate in case. La programmazione sociale della cura delle persone non autosuffi cienti deve essere coordinata e concertata con la program-mazione sanitaria, una persona assistita in casa costa 1/3 rispetto al rico-vero in casa di riposo e 1/10 rispetto all’ospedale. Questo deve spingere la politica a rivedere le risorse spese per le persone anziane e a sostenere le famiglie che più di tutti sono occupate nell’assistenza domiciliare. Un ulteriore fattore negativo è il forte calo delle nascite che inizierà a farsi sentire, con una conseguente forte diminuzione delle risorse familiari a disposizione dei nuovi anziani. Di fronte a questi scenari rispetto alla non autosuffi cienza il sistema di offerta dei servizi pubblici del Polesine, così com’è oggi, è in grado di reggere e di rispondere a un aumento di alme-no il 30% delle persone non autosuffi cienti stimato per il 2020? Come portavoce di queste esigenze e problematiche il 18 marzo, nella sede della Provincia, tutti gli attori sociali che gravitano attorno agli anziani non autosuffi cienti, si incontreranno con la Va commissione consigliare Regionale, col Presidente Leonardo Padrin. In quell’occasione auspico che la consapevolezza di un cambiamento si trasformi in atti concreti di risoluzione delle sofferenze che le famiglie si trovano quotidianamente ad affrontare, perchè la sofferenza non può più aspettare una politica fuori tempo massimo”.
Mantovani: “Le case di riposo devono ripensare il loro ruolo e aprirsi ai servizi domiciliari”
Società I servizi di domani in una provincia sempre più vecchia
Il grafi co mostra come sia la fascia di età tra i 40 e i 49 anni ad essere preponderante
Finito lo spoglio delle schede votate per l’elezione del nuovo Parlamento italiano, all’orizzonte ora si profi lano le elezioni amministrative. Sono solamente due i comuni
polesani che il prossimo 26 e 27 maggio andranno al voto per il rinnovo del Consiglio comunale. Il quinquennio sta infatti per scadere per il primo cittadino di Porto Tolle, Silvano Finotti, al secondo mandato e quindi non più ricandidabile e per Antonio Laruccia che invece ha perso la sua maggioranza. A Trecenta infatti il consiglio è stato eletto solo lo scorso anno ma è fi nito commissariato qualche settimana fa a causa delle dimissioni in blocco della maggioranza, in quanto in precedenza una sen-tenza di primo grado del tribunale aveva dichiarato ineleggibi-le il primo cittadino. La denuncia era partita già al momento dell’elezione del sindaco da parte del suo contendente alla carica, Guglielmo Brusco, e da Genny Azzolini in quanto al momento della sua candidatura Laruccia risultava occupare ancora la poltrona del vicepresidente del Consorzio Rsu, ente preposto allo smaltimento in Polesine dei rifi uti solidi urbani. Ad ottobre la sentenza del tribunale dava ragione ai due fi rmatari dell’esposto alla Procura e qualche settimana fa risale l’epilogo dell’intera maggioranza convinta che il ritorno alle urne sia l’unica iniziativa possibile per restituire al comune di Trecenta una guida stabile in municipio. “Il ricorso alla Corte d’appello e l’eventuale terzo grado di giudizio in Cassazione – hanno spie-gato i consiglieri dimissionari in una lettera rivolta ai cittadini - avrebbe prorogato oltre misura il tempo dell’incertezza ingessando l’attività amministrativa dell’ente.
Elezioni amministrative
porto tolle e trecenta al voto
Rifl essione sull’età della popolazione
Nelle foto i due municipi dove in primavera verrà
rinnovato il consiglio comunale
E’ stato recentemente pubblicato il bollettino predisposto dalla Direzione generale sullo stato patrimo-niale degli amministratori di palazzo Celio, relativo all’anno 2011. Come previsto dalla legge 411 del 1982 e dal regolamento di funzionamento del consiglio sono stati resi noti i redditi di assessori e consiglieri provin-
ciali. Dalla rilevazione degli scorsi anni gli importi si discostano leggermente verso l’alto e il consigliere più ricco è risultato essere ancora il medico Monica Moro con 100.845 euro di reddito complessivo, non se la passa male nemmeno Filippo Carlin in virtù dei suoi 83.920 euro di guadagni seguito ad una certa distanza da Angelo Sivier, 71,111 euro. Nella fascia tra i 60 e i 70 mila euro annui si collocano nell’ordine: Franco Grotto, 69.866 euro; Claudio Marzolla, 69.777 euro, l’assessore Giuliana Gulmanelli, 67.804 euro, Giuseppe Boscolo, 66.364 euro e l’assessore Claudio Ballan con 66.125 euro annui. Mentre al di sotto si colloca la presidente Tiziana Virgili con 58.948 euro. 43.442 euro annui per il vicepresidente Guglielmo Brusco e 38.584 per l’assessore Laura Negri. Chiudono la classifi ca i consiglieri della Lega con Stefano Falconi che ha dichiarato 4.764 euro e il segretario del Carroccio Antonello Contiero con 2.123 euro.
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Avvicendamento tra i banchi di Palazzo Celio. Il consigliere dell’Idv Laura Pellegrini in totale disac-cordo con le scelte messe in campo dalla segreteria nazionale ha abbandonato il partito e anche il posto conquistato in consiglio provinciale. Un gesto che è stato apprezzato dal coordinatore regionale, Gennaro
Marotta, tanto da sottolinearne la correttezza. “In questo frangente, in cui molti scappano con le sedie attaccate al sedere – ha commentato il coordinatore – voglio sottolineare invece l’onestà etica e politica di Laura Pellegrini che, pur non volendo più far parte del partito, ha dato le dimissioni non solo da IdV, ma anche dal posto di consigliere provinciale permettendo, con la sua correttezza e sensibilità, l’ingresso in consiglio provinciale di Rovigo proprio al neo coordinatore IdV”. Infatti il suo posto è stato preso da Tommaso Rossi che dal 9 gennaio di quest’anno ha assunto anche la carica di coordinatore provinciale dell’Idv. Il neo consigliere è nato a Rovigo il 26.10.1977 ma risiede ad Adria, laureato in legge all’università di Bologna nel 2002 esercita la professione di avvocato, sia in ambito civile che penale, con recapito professionale a Rosolina.
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Parlare di agricoltura polesana, non vuol dire solo assaporare prodotti di tradizione e pas-sione, ma anche d’innovazione e crescita.
Tutti questi ingredienti mescolati assieme porta-no a derrate alimentari un territorio ricco e fertile in grado di dar vita ad articoli marchiati Dop e Igp come l’insalata di Lusia e l’aglio bianco Polesa-no. Ma qual è il reale valore aggiunto che questi marchi donano ai prodotti? Cosa si può fare per migliorare la visibilità del prodotto e di conse-guenza del territorio? Queste domande trovano risposta interpellando tutta la fi liera produttiva, ovvero produttori, distributori e consumatori, in un convegno dal titolo “Essere Dop: attese e pro-spettive… la fi liera dell’Aglio Bianco Polesano Dop a confronto”. “Essere dop cosa signifi ca?” Domanda il professor Corrado Giacomini docente alla facoltà di economia agraria dell’università di Parma. “Innanzitutto per avere questa certifi ca-zione il prodotto deve avere una certa specifi cità, ovvero essere facilmente distinguibile dagli altri. Per quando riguarda l’aglio polesano le differen-ze con l’aglio proveniente da altre zone sono il sapore, l’aroma e la maggior conservabilità. Una volta appurate queste caratteristiche bisogna avere un mercato di riferimento, in questo caso quello culinario. E infi ne, perché il prodotto possa benefi ciare appieno del valore aggiunto attribui-togli dalla certifi cazione, è necessario realizzare un’azione collettiva. Questo vuol dire unire tutta la fi liera sotto un’unica direzione. Non ci devono essere singole aziende che producono l’aglio polesano, ognuna con il proprio nome. Ma una sola grande impresa con una denominazione comune. Così si gestisce meglio il mercato e si migliora la performance d’impresa. Un esem-
pio famoso è quello di Melinda: il successo sta nell’avere una strategia di branding unitaria e di aver unito l’intera la fi liera. Ricordiamoci sempre che la certifi cazione di qualità non crea l’afferma-zione del prodotto, ma è la marca come fattore psicologico e un’effi cace comunicazione a favo-rirne il successo”. Perciò, i problemi principali del Polesine sono principalmente due: l’individuali-smo e la comunicazione del prodotto come sot-tolinea anche Claudio Gamberini, responsabile dell’uffi cio acquisti ortofrutta Conad Italia: “Co-nad ha creato il marchio Sapori e Dintorni che raccoglie i prodotti di nicchia dei territori italiani. Abbiamo in programma di inserire anche l’aglio bianco in questo tipologia di articoli. Anche se ci troveremo ad affrontare alcuni problemi: l’aglio di Voghiera ha delle caratteristiche molto simili a quello polesano. Noi auspichiamo che ci sia un’unione di marchio tra tutti quei prodotti che hanno caratteristiche simili per evitare spiacevoli esclusioni dal mercato. Un altro problema è la scarsa conoscenza da parte dei consumatori del prodotto: serve più comunicazione”. Un orga-nismo che potrebbe fare da trait d’union tra le varie aziende è il Consorzio di tutela dell’Aglio Bianco polesano DOP: “Il nostro progetto -rac-conta il presidente Massimiliano Tovo- è quello di posizionare il prodotto sul mercato, in modo tale che il consumatore possa trovarlo e poi di creare una comunicazione per farlo conoscere. Abbiamo però pochi fondi per fare ciò e prima dobbiamo pensare a creare collaborazione e sinergia tra tutta la fi liera. Solo così potremmo creare un brand vincente e una comunicazione effi cace per vendere il nostro prodotto”.
AGLIO BIANCO POLESANO DOP A CONFRONTO
De.Fo.
di Denise Formigaro
Infrastrutture Realizzate due nuove conche a Cavanella d’Adige
Dopo quasi 70 anni dai primi progetti, l’idrovia Fissero-Tartato-Canalbianco diventa europea. Questo signifi ca che anche le navi di V° classe, quelle cioè, che posso-
no portare un carico equivalente a 50 Tir potranno solcare i 130 km di asta fl uviale che vanno dai laghi mantovani fi no a Venezia. Con la realizzazione delle due conche a Cavanella d’Adige, progetto alla quale la Regione ha partecipato con uno stanziamento di 29,6 milioni di euro, è stata reso possibile alle navi di attraversare un incrocio tra due corsi d’acqua (l’Adige e il canale Po-Brontolo) che hanno livelli differenti.
“Questa è un’opportunità non solo per il Polesine, ma anche per tutta l’Europa – ha affermato il presidente del Consvipo Angelo Zanellato– visto che abbiamo la pos-sibilità di gestire l’area Adriatica. Ora le navi commerciali che devono trasportare le merci in Europa sono costrette ad attraccare al porto di Rotterdam. Con questa nuova opera potremmo creare un’autostrada fl uviale che parte dal Pole-sine, passa da Mantova, Cremona e Milano per arrivare al
centro dell’Europa”.Ma questo non è l’unico vantaggio che il Polesine offre:
“Nel nostro territorio – continua Zanellato – le navi percorro-no la tratta con una minor resistenza dell’acqua in quanto la corrente è meno forte permettendo così un minor consumo di carburante”. Però ci sono anche moltissimi problemi da
risolvere per rendere effi ciente il siste-ma di navigazione fl uviale: “Manca in Polesine un sistema integrato che per-metta di offrire una struttura logistica veloce alle navi che attraccano.
Si sta pensando, infatti, alla rea-lizzazione di un porto offshore che sia
in grado di scaricare e far ripartire le navi in breve tempo. Ma tutto questo non basterà se tutte le provincie e le regioni interessate dalla tratta non si uniranno per offrire i servizi necessari a queste chiatte”.
I problemi non si fermano alle mancanze infrastruttu-rali: “Ci sono due ponti a Rosolina e ad Arquà Polesine che sono troppo bassi per permettere il passaggio delle navi più grandi. Sistemi territoriali ha già pianifi cato e stanziato i fon-
di per creare un ponte levatoio a cui, però, le Ferrovie dello stato si oppongono”.
Insomma, nonostante il traguardo raggiunto con la realizzazione di queste due conche, c’è molto ancora da fare per rendere veramente funzionale il sistema fl uviale po-lesano. Soprattutto se si vuol far conoscere il nostro territorio
al mondo: “Sarebbe profi cuo –conclude Zanellato– poter presentare all’Expo 2015 di Milano, un’offerta turistica lun-go queste aste fl uviali a tutto il mondo. Così come sarebbe interessante offrire ai nuovi paesi emergenti, quali Russia, Cina e India, un trasporto via nave molto più veloce di com’è ora per far arrivare anche i nostri prodotti agricoli”.
Idrovia fi nalmente europea
A sinistra la planimetria con l’intervento realizzato a Cavanella d’Adige e in alto un dettaglio dell’impianto (fonte: www.vero-naeconomia.it)
Anche le navi di V classe potranno solcare i 130 km di asta fl uviale che vanno dai laghi mantovani fi no a Venezia. Zanellato: “Grande risultato ma ci sono ancora molti problemi”
A Rosolina e ad Arquà due ponti troppo bassi per permettere il passaggio delle navi
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24 Mondo scuola
Dallo scorso febbraio fi no al prossimo 18 aprile circa 3100 bambini e ragazzi di 60 istituti polesani, dalla scuola d’infan-
zia alla scuola secondaria di primo grado, sono coinvolti nell’iniziativa “Libri infi niti”: da Porto Tolle a Bergantino, sono previsti 77 appunta-menti. Per i più grandi sono stati organizzati degli incontri con alcuni scrittori tra i più attivi e apprezzati nel panorama della letteratura per ragazzi: Enzo Carabba, David Conati ed Emanuela Da Ros, oltre a Stefano Bordiglioni e Maria Loretta Giraldo, che sono ormai presenze costanti dell’iniziativa. Per i bambini della scuo-la d’infanzia, invece, sono previsti dei laboratori di lettura, legati al progetto nazionale “Nati per leggere” e diretti da esperte operatrici come Silvia Fiocco, Giovanna Gazzi e Sandra Tram-baioli. Grazie alle attività in calendario, “Libri infi niti” si propone come un progetto di promo-zione della lettura, che da anni la Provincia di Rovigo promuove con successo. Attualmente il Sistema bibliotecario provinciale è collegato anche a quattro diverse realtà scolastiche: le biblioteche del Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria, degli istituti “De Amicis” e “Marco Polo” e del liceo “Paleocapa” di Rovigo. Ma l’ultimo report relativo all’attività delle biblioteche pole-sane, risalente al 2010, segnala la presenza
di ulteriori biblioteche presso i licei “Galilei” di Adria, “Balzan” di Badia e “Celio” di Rovigo. Tutti questi istituti da soli, senza considerare le biblioteche presenti in quasi tutte le altre realtà a cominciare dalla scuola primaria, nel 2010 disponevano di un patrimonio librario di oltre 15 mila volumi. L’assessore provinciale alla cultura, Laura Negri, ha sottolineato che la nona edizione di “Libri infi niti” è stata resa pos-sibile grazie alla sinergia di operatori culturali, bibliotecari, insegnanti, nella convinzione che la lettura sia uno strumento di crescita personale indispensabile. L’iniziativa è realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cariparo e alla col-laborazione della Fondazione Aida, di Alberto Brigo editore e dell’associazione Movimentis. Nel calendario di “Libri infi niti” è stata inserita anche la mostra itinerante di illustrazione per l’infanzia “Castelli per aria”, che dal 6 al 14 aprile sarà ospitata dal comune di Castelgugliel-mo.
di Mattia De Poli
77 gli appuntamenti. Per i più grandi incontri con gli scrittori della letteratura per ragazzi mentre per i più piccoli letture animate
Leggere Dalla scuola d’infanzia alla scuola secondaria di primo grado
Fino ad aprile “Libri infi niti”
Nel calendario anche la mostra di illustrazione per l’infanzia “Castelli per aria”
An c h e quest’an-no l’Am-
ministrazione provinciale, in collaborazione con il Panath-lon, ha pro-mosso l’ini-ziativa “Un campione a scuola”, che ha visto il coin-volgimento di due scuole primarie e quattordici scuole secondarie di primo grado del Polesine. Gli studenti hanno incontrato alcuni giocatori della squadra di rugby FemiCz Rovigo Delta e tredici atleti di discipline diverse: nuoto, automobilismo, motoci-clismo ma anche baseball, golf, moto-nautica e pattinaggio artistico. Leonardo Raito, assessore provinciale allo sport e all’istruzione, ha sottolineato la volontà di far conoscere ai ragazzi anche disci-pline sportive generalmente considerate “minori” perché non trovano spazio sui media nazionali. I campioni polesani hanno richiamato l’attenzione sui valori che lo sport contribuisce a promuovere: la pratica sportiva è un’occasione impor-tante per la formazione delle persone e soprattutto dei giovani, che guardano gli atleti come modelli da seguire ed imi-tare. In uno degli incontri conclusivi An-drea Scanavacca, icona del rugby locale e nazionale, ha ricordato che fare sport fa bene alla salute, aiuta a costruire rap-porti di amicizia solidi e insegna a rispet-tare le regole, in campo ma anche fuori.
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“un campione a scuola” quando lo sport è anche materIa dIdattIca
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26 Personaggio
Il lavoro nell’Italia della crisi è diventato un’assolu-ta rarità. Sono in molti quelli che lo cercano, molti meno quelli che lo trovano, decisamente pochi quelli
che lo creano. Eppure la passione di Arianna Faggion potrebbe tradursi in una concreta opportunità professio-nale. Lei ci spera ma per ora il cake designer, ovvero l’artista delle torte, è solo un hobby. Badiese di 21 anni ci ha raccontato i segreti della sua creatività.
“Mi è sempre piaciuto fi n da piccola cucinare torte di tutti i tipi –racconta Arianna - e un giorno, dopo aver visto delle foto su Facebook, ho deciso di preparare in casa la pasta di zucchero, cioè un tipo di decorazione per torte. Però all’interno degli ingredienti c’era la colla di pesce: non sapevo cosa fosse e ho sempre pensato fosse introvabile. Invece, un anno fa, passando per un supermercato mi sono ritrovata davanti a questo ingre-diente. Così l’ho comprato, sono andata a casa e ho fat-to la mia prima torta con pan di spagna e marmellata. Niente di speciale, ma so che da quel giorno non ho più smesso di fare dolci”. Le prime persone ad aver avuto l’opportunità di assaggiare le torte di Arianna sono state i suoi familiari: “Ringrazio moltissimo i miei genitori non
solo perché hanno fatto da “cavie” ai miei esperimenti, ma anche perché mi hanno sempre sostenuta in que-sta mia passione e hanno contribuito al mio successo avvenuto grazie al passaparola tra parenti e amici. Ho realizzato molte torte per compleanni, lauree, battesimi e matrimoni di cugini, zii e amici. Una grande occasione che mi ha portato a sperimentare torte nuove dalle for-me improbabili. Come quella a forma di “sedere” com-missionatami da un amico. La richiesta era di ricreare il sedere più brutto che potessi immaginare. Mi sono divertita moltissimo”.
Una passione nata per caso che richiede, però, delle doti particolari come fantasia e manualità soprattutto per creare i vari personaggi che le vengono commissio-nati: come Spongebob, fate, coccinelle, orsetti, borse di particolari marche, Hulk e tantissimi altri. “Il tempo di realizzazione delle torte varia a seconda della comples-sità dei soggetti richiesti per decorarla. Di solito preparo prima la torta e poi i personaggi, se sono semplici, e questo mi richiede circa 8 ore. Se invece i personaggi sono complessi ci metto anche 2 giorni”. Arianna, però, non è appassionata solo di torte, realizza anche altri dol-
ci particolari: “I cupcakes sono i pasticcini del cake desi-gner e si possono realizzare con infi niti gusti e possono essere abbinati anche alle torte. Di mia invenzione sono quelli ai cantucci: sono veramente buoni. Ho iniziato a prepararli lo scorso ottobre dopo un viaggio in Scozia. Ero andata a trovare una mia amica e la sua coinquilina mi ha fatto assaggiare questo tipo di dolce. Mi è piaciuto talmente tanto che mi sono copiata la ricetta. Una volta tornata ho sfornato cupcakes per mesi”.
Ma per creare buone torte non basta solo passio-ne, serve anche molta tecnica: “Ora sto frequentando
l’università del gusto a Vicenza, ovvero un corso di pasticceria base. Purtroppo in Italia, quella del cake designer non è ancora una disciplina uffi ciale quindi non esiste una scuola. Bisogna basarsi sull’esperienza ed essere molto pignoli per riuscire a realizzare delle torte perfette”. Insomma una passione che speriamo possa diventare una professione: “Vorrei aprire una pasticceria o lavorare per un pasticciere. Penso, infatti, che accanto alla tradizione una buona dose di creatività possa essere un vero successo”.
di Denise Formigaro
Dalla scoperta delle colla di pesce alla consapevolezza di avere del talento per la decorazione e realizzazione di dolci
Arianna Faggion Si diverte a creare torte. Un giorno vorrebbe diventare pasticcera
Cake designer per hobby aspettando la professione
Sopra Arianna Faggian
30 Personaggio303030 Personaggio
Elettro - Sidi’s si amplia e cambia sede. Il nuovo negozio di ben 500 metri quadrati, nel suo venticinquesimo di attivi-tà, passa dal palazzo di vetro di via Lupati al nuovissimo edificio di Monsignor Pozza-to, quasi difronte al comando della compagnia Carabinie-ri di Adria, sulla provinciale che porta al mare. Il motivo di questa scelta lo spiega Sil-vano Nonnato, che in società con il cognato Renzo Finotto, gestisce l’importante azien-da in cui lavorano Lorenzo, figlio di Renzo e l’impiegata Romina Crivellari. “Abbia-mo deciso di ampliarci per due motivo- racconta Silva-no- il primo per rendere visi-bile tutta la vastissima scelta dei nostri articoli, il secondo perché in un clima di crisi c’è bisogno di investire guar-dando con fiducia al futuro”. Elettro-Sidi’s fa parte di Pro-fessional Group, un gruppo di acquisto specializzato in elettronica, proponendo quin-
di una vastissima gamma di accessori e ricambi per tivù, elettrodomestici, antennistica quale rivenditore Televes, ot-timo in qualità e prezzo e mi-nuteria elettronica. Oltre ad essere rivenditore di Midland, azienda specializzata in rice-trasmettitori, Elettro-Sidi’s è altresì Sky service per la pro-vincia di Rovigo, motivo di allora abbonarsi con le nuo-ve proposte che partono ora in concomitanza delle gare
dei bolidi di Formula Uno. “Siamo rivenditori specializ-zati anche in sistemi di video sorveglianza e antifurto e pro-prio in questo periodo, sino a giugno - sottolinea Lorenzo Finotto- con l’acqusito si può detrarre addirittura il 50%”. Ma Elettro-Sidi’s, attraverso la Tooway, è pure rivendito-re di impianti satellitari della nota azienda Fracarro per l’u-tilizzo di internet e ricezione via satellite. Vasta la gamma
anche degli impianti di con-dizionamento e qui Elettro-Sidi’s è distributore di Mitsu-bischi Electric. In momenti di risparmi, quello energetico è senza dubbio tra i più richie-sti e qui ad Elettro-Sidi’si possiamo trovare ogni tipo di lampadine a led dove è mag-giore la resa in luce, maggiore è il risparmio di energia ed è lunghissima la durata di vita della lampada. Il taglio del na-stro per l’inaugurazione della
nuova sede è avvenuto alla presenza del primo cittadino Massimo Barbujani che non ha voluto mancare, nonostan-te i vari impegni istituzionali. Il sindaco, nel suo intervento, si è vivamente congratulato con i proprietari, presenti ad Adria sin dal 1987 e che, in momenti come questi, han-no scelto coraggiosamente di ampliarsi ed investire sul ter-ritorio, auguarando loro ogni meritato successo.
Messaggio pubbliredazionale
ADRIA: NUOVA SEDE DI ELETTRO SIDI’S
Nelle foto: I proprietari dell’azienda adriese Elettro- Sidi’s e l’interno della ditta
LISTE NOZZE - BOMBONIEREARTICOLI DA REGALO
Via Monsignor Filippo Pozzato, 20/F - Adria (RO) Tel. 0426 21792 - www.ninfea1992.it
di Marin Isabella
32 Guida alla mostra 323232 Guida alla mostra 28 Guida alla mostraSPECIALE MOSTRA
di Mattia De Poli
Adolphe Goupil riuscì ad interpretare i cambiamenti sociali del suo tempo, contribuì alla “popolarizzazione” dell’arte, attraverso la continua ricerca del gusto del pubblico in rapporto alle possibilità economiche della classe borghese emergente
Il 23 febbraio è stata inaugurata la muova esposizione
Pittori italiani e Maison Goupil, binomio di successo
De Nittis, apripista degli italiani
Il percorso
La seconda sala è dedicata a Giovanni Boldini e
al decennio compreso tra il 1872 e il 1882, in cui lavorò per Goupil: queste opere rispecchiano il gusto borghese e la vita parigina dell’epoca. Il soggetto preferito è la donna, da sola o in coppia, dedita ad attività oziose. I salotti eleganti di Parigi offrono l’opportunità di rilassarsi su raffi nati divani, di chiacchierare o di ascoltare un’amica che suona, come si vede in “Indolence”, “Confi dences” e in “Suonatrice di lira e ascoltatrice”. L’atmosfera spensierata di una visita (“Visita”) o di un’uscita (“Berthe esce per la passeggiata”) fotografa la donna sull’uscio della casa. Infi ne, la donna immersa nella natura, durante una passeggiata solitaria lungo un sentiero in collina (“Passeggiata solitaria”) o in compagnia di un cagno-lino lungo stradine di campagna (“Primavera”). In qualsiasi contesto la fi gura femminile è presentata in abiti raffi nati: sono gli anni della moda e la pittura rifl ette puntualmente quest’attenzione per il modo di vestire. La ricchezza dei det-tagli e lo sfarzo degli ambienti domestici e l’architettura delle dimore urbane cozza con la semplicità della natura e della vita quotidiana fuori dalla città (“In campagna” e “Strada maestra a Combes le ville, dintorni di Parigi”): qui l’uomo riscopre la dimensione familiare e l’importanza del lavoro, quasi la sacralità della fatica, richiamando l’esperienza artisti-ca di Courbet. Ma i colori sono limpidi, l’atmosfera è serena: su tutto vince la serenità del quotidiano, senza idealizzazioni o simbologie particolari. La semplicità delle immagini non nasconde, o almeno non costringe a cercare, un messaggio altro rispetto all’evidenza del soggetto ritratto.
Boldini, la donna, la bellezza La moda della villeggiatura e dei soggiorni balneari
C’è tempo fi no al 23 giugno per visitare la nuova mostra “Il successo italiano a Parigi negli anni dell’Im-pressionismo. La Maison Goupil”, inaugurata a Rovigo
nelle sale di palazzo Roverella lo scorso 23 febbraio. Aperta dalle 9 alle 19 nei giorni feriali e fi no alle 20 il sabato e nei giorni festivi, in occasione dei “Notturni d’arte” è visitabile anche a partire dalle 21.30 a prezzo ridotto, previa preno-tazione: venerdì 26 aprile, 24 maggio e 14 giugno il ritro-vo presso la biglietteria è previsto alle 21.15. Una mostra come non si è mai vista: così è stata annunciata. E la realtà non delude le aspettative, non solo perché molte opere sono qui accessibili al pubblico per la prima volta ma anche per l’impostazione che è stata data all’esposizione. Non sono state scelte le tele di un artista e neppure di una scuola o di un movimento, almeno non di quelli che si studiano di solito nei manuali. Ci sono opere di grandi fi rme, da Boldini a De
Nittis, ma il vero fi lo conduttore è rappresentato dall’attività della Maison Goupil nei decenni compresi tra il 1872 e il 1921. Fondata da Adolphe Goupil nel 1829, la Maison si dedicò inizialmente alla realizzazione di incisioni e litografi e, che riproducevano opere d’arte antiche e contemporanee, presenti nel Salon parigino. A partire dagli anni ’40 dell’Ot-tocento, Goupil aprì alcune sedi anche fuori dai confi ni fran-cesi: prima a Londra (1841) e a New York (1846), poi a L’Aja (1861), Berlino e Vienna (1865), e infi ne a Bruxelles (1866). Nel frattempo, dal 1850 la Maison incominciò ad occuparsi della vendita di opere d’arte originali: attorno alla galleria francese gravitarono pittori di diversa provenienza e di diversa formazione ma essi condividevano un progetto e un sentimento comune, tanto da poter essere considerati come gli esponenti di un’autentica “scuola”. Realizzarono soprattutto quadri di piccolo formato ma di grande effetto,
piacevoli e di facile comprensione, che riproducevano scene della vita quotidiana e scene in costume, vedute urbane e paesaggi naturali. Ben presto queste opere divennero mol-to apprezzate e richieste da critici, mercanti e collezionisti, sia in Europa che in ambito internazionale. Il successo della Maison Goupil, soprattutto oltreoceano, è testimoniato dalla vendita di oltre 31 mila opere, tutte censite nei registri della galleria, e al raggiungimento di questo risultato contribuiro-no in modo signifi cativo i pittori italiani, circa un centinaio. Parallelamente la Maison proseguì nell’attività di incisione e riproduzione delle opere d’arte: Goupil cercò di sfruttare molteplici tecniche per rendere le opere d’arte accessibili a un pubblico molto vasto attraverso la realizzazione di nume-rose copie, ottenendo prodotti di alta qualità a basso costo. Talvolta la Maison stipulò dei contratti con gli artisti per avere l’esclusiva sulla loro produzione. Spesso la galleria, insieme
al quadro, ne acquistava anche i diritti di riproduzione. Altre volte Goupil si preoccupò di garantirsi solo questi ultimi, che costituivano comunque un interesse primario per la Maison. Alla morte di Adolphe Goupil, avvenuta nel 1884, i suoi suc-cessori e collaboratori portarono avanti l’attività della galleria fi no al 1919, mentre la vendita di riproduzioni proseguì fi no al 1921: in quest’ultimo periodo l’azienda di avvalse del la-voro accurato di Michel Manzi, che adottò metodi innovativi come la foto-acquatinta e un tipo particolare di typogravure, che gli meritò la medaglia d’oro della Società per l’incorag-giamento dell’industria nazionale. La mostra rodigina di pa-lazzo Roverella dà conto di entrambe le attività della Maison Goupil, la compravendita di opere originali e la riproduzione di tele, focalizzandosi sull’importante contributo degli artisti italiani. Alcune tele sono accompagnate dalle riproduzioni artistiche realizzate dalla stessa galleria: l’abbinamento
La mostra prende le mosse da Giuseppe De Nittis, che arrivò a Parigi nel 1867
e qui assunse il ruolo di caposcuola fungendo da apripista per altri artisti
italiani. Nel 1872 egli stipulò un con-tratto con la Maison Goupil: la galleria
si assicurava l’esclusiva sulla produzione dell’artista e sui diritti di riproduzione
in cambio di un compenso annuo corrisposto in mensilità. Tra i quadri,
che l’artista pugliese realizzò nei due anni in cui rimase legato alla galleria
parigina, fi gurano anche le prime due tele esposte a palazzo Roverella, provenienti dal Museo di Indianapolis: “La strada da Napoli a Brindisi” e “La
discesa dal Vesuvio”. L’aria rarefatta, il cielo terso, l’atmosfera tranquilla sono gli aspetti che caratterizzano scene di
vita quotidiana. Le due opere, di piccole dimensioni, sono state riprodotte dalla Maison anche in eleganti libri illustrati,
di cui la mostra fornisce un esempio.
Tra gli artisti italiani che ebbero contatti con Goupil, molti proveni-vano delle regioni del centro-sud. Nella quarta stanza della mostra di palazzo Roverella sono testimoniati soprattutto i numerosi rapporti con pittori romani e napoletani, che rifl ettono le tradizioni fi gurative locali: per questo questa è proba-bilmente la stanza più singolare dell’intera esposizione. Oreste Cortazzo rappresenta “L’arrivo del nuovo signore (Il nuovo signore del villaggio)”, evocando atmosfere feudali basso-medievali, mentre Attilio Simonetti ritrae alcuni soldati nei costumi sei o settecenteschi (“Araldo”, “Tamburo”). Quest’ul-timo, antiquario e pittore romano, intrattenne stretti rapporti, anche epistolari, con la Maison Goupil ed aprì la via non solo a Cortazzo ma anche a Giuseppe Castiglione e a Cesare Augusto Detti. A sua volta artista e antiquario, Vincenzo Capobianchi propone dei soggetti più vicini al gusto borghese di fi ne Ottocento: in “Chez le marchand de guitares” due donne provano alcuni strumenti nella bottega di un liutaio. Sulla parete una locandina segnala una rappresentazione in programma presso il teatro Alibert di Roma.
Gli italiani del Centro-Sud
All’inizio del Novecento Giovanni Boldini non ha più rapporti diretti
con la Maison Goupil, ma la galleria parigina continua ad acquistare alcune sue opere,
confermando il favore che esse incontravano all’epoca. Ne dà
conto la terza sala della mostra, in cui spicca il grande “Ritratto di Marthe Requier”: la donna
vestita alla moda è la sola pro-tagonista del quadro. La società borghese esalta la bellezza ma
traccia anche dei confi ni netti tra il mondo femminile e quello
maschile. Un’altra coppia di donne intente a ricamare è rappresentata in “A Aix le Bains”. Entrambe le opere furono riprodotte, in bianco e nero
o a colori, dalla Maison Goupil che in quegli anni sempre più spesso rinunciava ad acquistare le tele esposte nei Salons parigini e preferiva
realizzare fotografi e assicurandosi solo i diritti di riproduzione: ne danno testimonianza le fotoincisioni a colori di “Femme au chapeau” e di
“Femme à la turquoise (Clio de Merode)”. Co-protagonista della terza sala è Vittorio Corcos, a sua volta raffi nato interprete della bellezza,
dell’eleganza e della sensualità femminile, particolarmente apprezzato dai collezionisti americani. La mostra ha preso come immagine di
copertina una parte del quadro “Le istitutrici ai Campi Elisi”: nonostante il colore nero, i loro vestiti sono elegantemente rifi niti e le due donne
si distinguono per la cura nell’acconciatura e nella scelta degli accessori (spille e guanti). Mentre chiacchierano in pose vezzose, ai loro piedi
una bambina gioca spensierata con la sabbia. Alcune fotoincisioni a co-lori testimoniano anche la predilezione di Corcos per scene ambientate su balconi e terrazze affacciati sul mare: le donne conversano tra loro
oppure guardano sognanti il mare. Sono gli anni in cui si afferma la moda della villeggiatura e dei soggiorni balneari.
33333333Guida alla mostra 29Guida alla mostra
In attesa di verifi care i dati della biglietteria, ancora pri-ma di aprire i battenti, la mostra attualmente allestita a palazzo Roverella ha già riscontrato un certo interesse a
livello internazionale: una selezione delle opere, qui riunite dall’ideatore e curatore Paolo Serafi ni, sarà esposta nuova-mente dal 23 ottobre al 2 febbraio del prossimo anno alla “Galérie des beaux arts” di Bordeaux, che per l’occasione ha addirittura modifi cato la programmazione preesistente degli eventi. Proprio a Bordeaux, quarta area metropolitana della Francia, ha sede il “Musée Goupil”, che conserva molti mate-riali importanti della galleria parigina. I registri della Maison, invece, con le note di tutte le operazioni di compravendita sono oggi patrimonio del “Getty Museum” di Los Angeles. Spostandosi pertanto tra la Francia e l’America, Paolo Serafi ni ha cercato di ricostruire l’esatta consistenza delle opere degli artisti italiani che lavorarono per la galleria di Adolphe Goupil. E il risultato è interessante. Una decina dei quadri raccolti a palazzo Roverella non sono mai stati esposti al pubblico, e tra questi “Indolence” e “Confi dences” di Giovanni Boldini e “Rhea” di Raffaello Sorbi. “Adieu Paris” di Antonio Mancini non è mai stata visibile in Italia prima d’ora. La “Suonatrice di lira e ascoltatrice” di Boldini, esposta a Los Angeles nel 1959, e due tele di Mancini, “Acque basse” e “Saltimbanchi. Suonatore di violino, suonatore di chitarra”, esposte a Roma nel 1953, sono rimaste lontane dagli sguardi del pubblico per oltre cinquant’anni. Gli anni sono addirittura centotren-
tasei nel caso dello “Sposalizio in Basilicata” di Giacomo Di Chirico: inseguito dal curatore attraverso diversi passaggi di mano, il quadro è stato fi nalmente ritrovato in Messico. La parte sinistra di questa tela è stata tagliata: lo testimonia una delle riproduzioni realizzate dalla stessa Maison Goupil, che è puntualmente proposta dalla mostra rodigina. La stessa sorte è toccata ad altri quadri, che passarono attraverso la galleria parigina e che furono da essa riprodotti prima che qualcuno li tagliasse e li rivendesse separatamente. La “Marche à Con-stantinopole” di Alberto Pasini, infi ne, è nota solamente gra-zie all’incisione che ne è stata ricavata. “Il successo italiano a Parigi negli anni dell’Impressionismo. La Maison Goupil” si conferma così una mostra internazionale e inedita sotto molti aspetti. Orgoglioso di questi risultati, Antonio Finotti, presiden-te della fondazione Cariparo, ha sottolineato l’alto livello di qualità e di interesse raggiunto in pochi anni dalle iniziative di palazzo Roverella, che contribuiscono a promuovere sul piano turistico non solo la città di Rovigo ma tutto il territorio polesa-no fi no al Delta del Po.
Una mostra internazionale e inedita
In attesa di verifi care i dati della biglietteria, ancora pri-
Opere inedite, dieci quadri mai esposti al pubblico
La quinta sala è dedicata in
particolare a Edoardo Tofano e a
Raffaello Sor-bi. Il pannello
illustrativo racconta un
curioso aned-doto relativo
al titolo di un quadro di Tofano: l’ar-tista ritrasse
una coppia di giovani sposi teneramente abbracciati al termine
dei festeggiamenti nuziali e intitolò la tela “Soli”. Il titolo non piacque ad Adolphe Goupil, perché evocava un senso di malinconia, e lo modifi cò nel motto liberatorio “Enfi n … seuls!”, quel
“fi nalmente soli” che esprime la gioia e il sollievo di poter trovare fi nalmente un momento di intimità al termine di una giornata movimentata e affollata.
Il grande successo di quest’opera è testimoniato dal numero elevato di riproduzioni realizzate dalla
Maison mediante l’utilizzo di tecniche diverse, dall’incisione alla fotografi a e alla fotoincisione: in
mostra accanto alla tela è proposta una riprodu-zione fatta come incisione acquerellata. Di Sorbi e di Alfredo Savini, invece, sono esposte alcune tele
con soggetti di ambientazione pompeiana, che evoca il mondo classico e in particolare romano,
o in costume fi orentino, che richiama l’atmosfera quattrocentesca del Decamerone di Boccaccio.
“Enfi n … seuls!”
Antonio Mancini
lavorò per la Maison
Goupil negli anni
’70 dell’Ot-tocento:
i due soggiorni
a Parigi risalgono al 1875
e al 1977 ma l’artista
inviò alla galleria molte sue opere da Napoli. Nei suoi quadri
presenti nella sesta sala della mostra l’atmosfera è decadente. In “Adieu Paris”, proveniente dalla National Gallery di Londra e mai esposto in Italia
prima d’ora, una donna sola e malinconica è seduta sulle valigie in attesa di partire. A palazzo Roverella,
inoltre, sono riuniti per la prima volta insieme i dipinti della serie dei “saltimbanchi”: i protagonisti sono dei bambini, fi gli di saltimbanchi e a loro volta saltimban-
chi, che si misurano con gli strumenti di un mestiere da adulti (“Saltimbanchi. Suonatore di violino,
suonatore di chitarra”) o si scontrano con le diffi coltà dello studio scolastico (“I fi gli del saltimbanco (Acque
basse)”). In “Saltimbanco con cesto di frutta” il bambino è ritratto di profi lo e da una corda pende un cesto con la sua colazione. Musica e intrattenimento
sono visti dal punto di vista meno spettacolare, da dietro le quinte, al confi ne con la vita vera.
Antonio Mancini, la malinconia dei saltimbanchi
LÕ oro di Napoli
L’ottava sala della mostra è riservata ad un gruppo di artisti dell’Italia meridionale, con cui Adolphe Goupil entrò in contatto soprattutto grazie a Giuseppe De Nittis. D’altra parte, su invito di Domenico Morelli, il titolare della galleria parigina si recò personalmente a Napoli nel 1877 per l’annuale Salon: qui Goupil incontrò tra gli altri Giacomo Di Chirico, ne acquistò “Lo sposalizio in Basilicata” e lo riprodusse. Molti quadri di questa sezione hanno per soggetto scene di vita paesana oppure ritraggono soggetti pastorali, di cui sono protagonisti giovani pastorelli e greggi di pecore al pascolo: gli artisti manifestano così la loro provenienza geografi ca. In questa sala di palazzo Roverella sono esposte, inoltre, per la prima volta cinque opere di Alceste Campriani, che negli anni ’70 dell’Ottocento entrò uffi cialmente nel gruppo della Maison Goupil e che fu autore di scene raffi nate e luminosissime, quali “Il foro di Pompei” e “La visita elettorale”, oggi provenienti da collezioni private e identifi cate in occasione della mostra grazie ai timbri della Maison presenti sul retro.
Artisti senza esclusiva
Alberto Pasini lÕ orientalista
L’artista italiano più presente nei registri della Maison Goupil è Alberto Pasini con oltre trecento opere e a lui la mostra dedica l’ultima sala. Se già nelle opere di altri artisti si può cogliere un certo gusto per l’esotico, Pasini fu il vero maestro dell’orientalismo: per la galleria parigina egli dipinse numerose scene di vita quotidiana di ambientazione orientale, con scene di interni animati, di giardini lussureggianti o di piazze antistanti palazzi sfarzosi. Una delle sue tele più grandi con un soggetto di ambientazione costantinopolitana, fu esposto da Goupil al Salon del 1873, prima di essere diviso in tre quadri venduti separatamente ad altrettanti acquirenti.
permette di apprezzare l’alta qualità delle copie, realizzate sia a colori che in bianco e nero. Nelle otto sale della sede espositiva si passa da fi rme eccellenti, come quelle di Giuseppe De Nittis e di Giovanni Boldini, ad altre di artisti meno noti, come Attilio Simonetti e Vincenzo Capobianchi. Le diverse tecniche pittoriche e i diversi soggetti danno a volte l’impressione che la mostra manchi sotto il profi lo della coerenza: cosa possono avere in comune i salotti parigini con i paesaggi pastorali dell’Italia meridionale? La cronologia delle opere non basta: il fi lo conduttore è dato solo dal legame dei vari artisti con la Maison Goupil e con la sua duplice attività nella compravendita delle tele e nella loro riproduzione. I quadri sono riuniti per au-tore o per ambito culturale e i pannelli illustrativi, talvolta troppo sintetici e poco chiari, si focalizzano quasi esclusivamente sul rapporto tra il pittore e la galleria. Il curatore della mostra, Paolo Serafi ni, accenna appena al contesto storico e artistico, evi-tando il rischio di un sovraccarico di informazioni che potrebbe distrarre il visitatore o appesantire eccessivamente un’esposizione abbastanza equi-librata. Parlare solamente degli eventi accaduti tra il 1850 e il 1920 in Francia non avrebbe avuto senso: sarebbe stato necessario dire anche dell’Ita-lia e magari dell’America, perché tale è l’orizzonte in cui furono prodotte. Analizzare le caratteristiche della “New Venetian School” piuttosto che dei soggeti di ambientazione pompeiana o in costume fi orentino sarebbe stato inutile. La mostra dà conto piuttosto della spinta data dalla Maison Goupil alla “popolarizzazione” dell’arte, attraverso la conti-nua ricerca del gusto del pubblico e in rapporto alle possibilità economiche della classe borghese emergente.
Nei registri della Maison Goupil sono censite opere di numerosi artisti, che non furono mai
legati da un contratto con la galleria parigina. Tra questi fi gurano anche degli italiani, come Mosè Bianchi, Teofi lo Patini, Eugenio de Blaas, e Guglielmo Innocenti: la mostra di Rovigo dedica loro la settima sala. Essi furono esponenti di correnti pittoriche differenti, fra cui la “New Venetian School”, ma tutti entrarono in contatto con la galleria parigina: poche delle loro opere furono acquistate da Goupil e quest’ultimo, quando si limitò ad acquistare i diritti di riproduzione, non cercò neppure di ottenere l’esclusiva. La maison si preoccupò, piuttosto, di realizzare un numero elevato di riproduzioni utilizzando tecniche differenti, per offrire un prodotto di massa di alta qualità e a basso costo.
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IL VENEToin PRIMo PIANo
La passione per lo sport e la musica abbinata all’informatica, l’amore per il proprio territorio veicolato sul web,
l’ingegno dell’inventore abbinato alle nuo-ve tecnologie.
Non si può certo dire che ai giovani ve-neti le idee manchino, soprattutto quando si tratta di svilupparle sfruttando le poten-zialità di internet e i progressi quotidiani dell’informatica.
Ora otto di queste buone idee hanno trovato anche l’occasione di spiccare il volo grazie a “Rebound” iniziativa rivolta agli aspiranti imprenditori veneti under 35 messa a punto da Confi ndustria Padova e Camera di Commercio per favorire l’incontro con la fi nanza privata. Sono state ben 76 idee d’impresa nei servizi digitali, mobile e tlc, marketing, web e social network, pre-sentate da oltre 170 giovani, che hanno scelto anche di giocare in squadra. Gli 8 fi nalisti hanno seguito un percorso di forma-zione e consulenza affi ancati da esperti di sviluppo d’impresa per trasformare le idee in business plan completi di analisi dei costi, mercati e concorrenza.
C’è il software che sintetizza la voce riproducendo le emozioni, la web-utility per costruire il viaggio ideale, la piattaforma social sui sentieri escursionistici, l’ambien-te web per condividere appunti e lezioni tra studenti, le riprese foto-video aeree dal pallone a elio.
E poi un portale wiki-based per le squa-dre minori di basket, prodotti a km 0 a por-
tata di touch, un web music store per vende-re offl ine la musica di band underground. Le idee migliori hanno potuto svilupparsi sulla piattaforma web di Ban Veneto, il network coordinato dal Parco Scientifi co Galileo. “Rebound conferma che il Veneto pulsa di energie creative nei settori innovativi - sot-tolinea Gianni Potti, vice presidente di Con-fi ndustria Padova -. Si tratta di coltivarle e indirizzarle perché possano diventare nuove imprese, linfa per la crescita. Il vero tema è però farle decollare e resistere nel tempo. Af-fi ancare le start up con esperienza e metodo per emergere in un mercato iper selettivo, è
quello che noi imprenditori dobbiamo fare per coglierne le opportunità. Il vero premio è stato l’affi ancamento a questi giovani di professionisti di sviluppo d’impresa. L’altro tema cruciale è l’accesso al credito per le buone idee d’impresa”.
Fra le più interessanti spicca Crevel,ora in faste di test con il sostegno di H Farm, ideata da Claudio Floreani, 34 anni, ap-passionato di informatica, dopo aver orga-nizzato un viaggio tra amici da Monaco a Berlino.
Ne è nata una utility web-based che permette di esprimere preferenze di viaggio
e tradurle in progetti da condividere con gli amici.
Tutte le informazioni vengono inter-pretate, localizzate e organizzate su una mappa, collaborando con i compagni di viaggio, operatori e agenzie turistiche. Dalla passione per le escursioni di Thomas Bertani e Giovanni Masarà, 22 anni, studenti di in-gegneria e fi losofi a del collegio Don Mazza di Padova, è nata una piattaforma web per consultare dati geografi ci sui sentieri e con-dividere itinerari. Pensata per appassionati, enti locali e chiunque si occupi di promozio-ne turistica, ne esiste già un prototipo con dati forniti da Trentino Alto-Adige e Friuli Venezia-Giulia.
Moku promette invece di rivoluzionare il “mondo” degli appunti. Gli studenti po-tranno organizzare in un ambiente web gli appunti di lezioni e le registrazioni, condivi-dendoli con amici e colleghi e rendendone possibile l’aggiornamento in ogni luogo e momento.
L’idea è di Simone Pozzobon, 27 anni, trevigiano e di tre amici ingegneri e designer ed è già entrata nella scuderia di H-Farm.
Da un’intuizione maturata al liceo, il team dei vicentini Matteo Scapin, Tommaso Grotto, Maria Cristina Malavolta, Luca Gu-glielmi - età media 28 anni - ha sviluppato un’applicazione web di supporto alle band indipendenti per distribuirne la musica in formato digitale durante i concerti.
Alberto e Riccardo Tentori, 33 e 28 anni, di Camposampiero, un ingegnere e un
di Nicola Stievano
Ecco il Veneto giovane delle “start up”La tecnologia e il web protagonisti delle iniziative imprenditoriali under 35
Partire con una buona idea
laureato in economia, hanno creato Playba-sket.it, portale web dedicato alle categorie agonistiche minori del basket in Italia con 35.000 visitatori unici al mese.
I veronesi Nicola Galetto, Marco Grumo-
lato, Alessandro Vaccaro, 27 anni, hanno messo a punto un’applicazione mobile dedi-cata a tutte le piccole e medie imprese che vogliano vendere cibi a km 0 direttamente ai clienti fi nali scavalcando la distribuzione. Infi ne Stefano Pagur, 24 anni, ha ideato un sistema per riprese foto-video sopraelevate con pallone ad elio.
Il prototipo è già realizzato con costi competitivi e la possibilità di fare riprese particolari in movimento.
Dalle riprese con il pallone ad elio ai prodotti a “km 0” scelti con il tocco delle dita
otto i giovani vincitori del progetto Rebound pronti a mettersi in gioco
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9Il Veneto in primo piano
Davide e Daniela, giovani pastori dell’Alpago, usano il pc e internet per avere informazioni tecniche, Stefano
viticoltore della Valpolicella, vende in inter-net le sue bottiglie di Amarone d’alta quota, ma anche Sara allevatrice di Cortina si sta attrezzando per presentare ai consumatori i prodotti della sua azienda, mentre il neo pescatore Gabriele del Cavallino lo utilizza per programmare le consegne porta a porta dei frutti di mare freschi, senza dimenticare Alinor che dal Bangladesh a Chioggia coltiva ortaggi per destinarli alle famiglie della sua terra d’origine trasferite a Londra e a Parigi.
Alcuni esempi che si moltiplicano ogni giorno e che grazie alla nuova piattafor-ma informatica potranno essere visibili e compresi non solo da tutti gli avventori dei social network ma anche dagli addetti ai lavori: protagonisti e spettatori di un nuovo modo di praticare l’attività agricola. È per loro e per altri duemila giovani agricoltori veneti che la Regione ha messo a punto la “community della zappa”, sul portale www.piave.veneto.it., una piattaforma on line per raccontarsi, scambiarsi esperienze, per conoscere le strategie politiche, per in-cidere sul sistema economico. Il “tesoretto”
dell’agricoltura che ha fatto del Veneto la regione leader nella geografi a agroalimen-tare nazionale, per numeri e qualità, si integra sempre di più nel web all’insegna della bellezza della campagna come scelta professionale e di vita.
“Grazie alla piattaforma informatica – spiega Sandra Chiarato di Coldiretti Ve-neto, che segue da vicino proprio i giovani agricoltori – le esperienze imprenditoriali potranno essere visibili e compresi non solo da tutti gli avventori dei social network ma anche dagli addetti ai lavori: protagonisti e spettatori di un nuovo modo di praticare
l’attività agricola. Che cosa accomuna questi ragazzi ?
La scommessa di un futuro nei campi che deve fare i conti con opportunità di investi-menti, con misure comunitarie ambientali, l’accesso al credito, le nozioni di fi nanza, ma anche solo per scambi di esperienze che possono diventare una partecipazione atti-va alle decisioni politiche o addirittura solo per fi ssare un appuntamento al mercatino a kmzero o semplicemente un aperitivo “tra colleghi” che sanno divertirsi con impegno responsabile”.
di Nicola Stievano
Duemila agricoltori in Rete, ecco la “community della zappa”
Duemila agricoltori in Rete, ecco la “community della zappa”
neWs
In Italia più di uno su tre dei giovani attivi è disoccupato. Uno su 4 non studia e non lavora per un totale di oltre 2 milioni di giovani Neet (not in education, employment, training). Negli altri Paesi europei gli studenti che alternano studio e lavoro sono una
media del 20-30%, in Italia solo 3 su 100. Invertire questa tendenza e permettere ai giovani di acquisire competenze subito
spendibili nel mondo del lavoro è l’obiettivo del progetto ASL Alternanza Scuola lavoro realizzato dalla Sezione Metalmeccanici di Confi ndustria Padova in collaborazione con la Camera di Commercio di Padova. L’iniziativa, nata nell’ambito del protocollo d’intesa tra Regione Veneto, Uffi cio Scolastico Regionale e Confi ndustria Veneto, punta a diffon-
dere una metodologia didattica in cui l’azienda diventa, anche formalmente, “impresa formativa” in grado di stipulare convenzioni con le scuole, proporre percorsi formativi e orientamento, formare risorse interne come tutor per gli studenti.
Da qui anche la realizzazione di un vademecum per le imprese su come stringere questo “patto” didattico con gli istituti.
Il progetto è stato presentato a 50 dirigenti scolastici e imprenditori nel corso dell’in-contro “Alternanza scuola-lavoro: il ruolo attivo delle imprese” organizzato dalla Sezione Metalmeccanici di Confi ndustria Padova fi ne gennaio.
La sezione Metalmeccanici di Confi ndustria Padova mette a punto un vademecum che presenta a 50 dirigenti scolasticicon l’alternanza scuola-lavoro le azIende dIventano “Imprese formatIve”
La Regione mette a punto una piattaforma on line che permette lo scambio di idee
35353535Il Veneto in primo piano
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di Castello maurizio e thomas
36 Il Veneto in primo piano363636 Il Veneto in primo piano10 Il Veneto in primo piano
Un turismo religioso e devozionale, fatto di itinerari di fede che coniuga-no spiritualità, tradizione ma anche
cultura e arte. Nell’ Anno della Fede il Veneto si collo-
ca tra i protagonisti degli itinerari regionali, con ben quattro differenti proposte.
Il primo comprende la Via del Santo e i Santuari Antoniani, da Camposampiero a Padova, lungo il percorso terreno di sant’An-tonio. Si tratta di un pellegrinaggio votivo che tocca i principali santuari antoniani in provincia di Padova, ma che si inserisce in un più lungo percorso sui passi della vita itinerante di frate Antonio da Lisbona: dall’eremo di Montepaolo, dimora iniziale di frate Antonio in Italia, alle strade dell’Italia settentrionale e del sud della Francia, sino ai giorni di Padova e Camposampiero dal 1221 al 1231.
La seconda proposta è stata battezzata
la “Via dei papi”: ripercorre gli antichi itine-rari di pellegrinaggio lungo la Via Francigena Orientale, da Feltre a Lorenzago di Cadore e Canale d’Agordo, passando per Belluno. I luoghi interessati hanno dato i natali a tre Papi (Papa Luciani, Giovanni Paolo I; Papa Cappellari, Gregorio XVI; Papa Sarto, Pio X) ed hanno ospitato papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI nei diversi soggiorni estivi . Sono costellati di numerosi santuari, con-
venti, abbazie e chiese.Le “Grandi Rogazioni” dell’Altopiano
di Asiago rappresentato il terzo itinerario. Si tratta di un antico cammino di fede che da più di tre secoli si ripete il giorno prima dell’Ascensione e che si snoda lungo un circuito di 33 chilometri, percorso a partire dall’alba dai residenti ma anche da fedeli provenienti da paesi lontani.
Nell’Anno della Fede sono stati inseriti gli itinerari religiosi di Valpolicella, strade che collegano gli insediamenti di più antica origine, fi no a porre tra loro i luoghi di fede testimoni della prima evangelizzazione del territorio. In luoghi suggestivi sorgono bel-lissimi santuari come la la Chiesa di Santa Maria di Valleverde, la Chiesa Vecchia di Ca-valo, la Chiesa di Santa Maria del Degnano, la Chiesetta di San Pietro a Torbe, la Pieve di San Giorgio VIII, l’Oratorio di San Zeno in Poja, la Pieve di San Floriano.
di Giovanni Giovetti
Turismo religioso
Il Veneto propone quattro itinerari nell’Anno della Fede
I quattro percorsi veneti, protagonisti degli “Itinerari regionali nell’Anno della Fede” sono stati presentati alla Borsa
internazionale del Turismo a Milano lo scorso febbraio. Gli itinerari sono stati og-getto di un’intesa sottoscritta tra l’Opera Romana Pellegrinaggi e la Regione Vene-to fi nalizzata a valorizzare l’Anno della fede e a diffondere la conoscenza dei tantissimi luoghi della fede disseminati nel territorio ragionale.
“Attraverso questi progetti – ha dichiarato infatti monsignor Liberio An-dreatta, vicepresidente dell’Orp – l’O-pera Romana Pellegrinaggi favorisce uno strumento di conoscenza e di approfon-dimento partendo dalla premessa fonda-mentale che il cristianesimo ha innervato profondamente la storia la cultura e l’arte di questo paese. In particolare, gli itinerari proposti per la Regione Veneto sono foca-
lizzati sulla storia di spiritualità mariana di cui questa regione è intrisa e ovviamente sulle tracce di grandi santi quali Sant’An-tonio da Padova”.
“Gli itinerari della fede non sono solo un’occasione per conoscere i luoghi per-corsi dai viandanti che si recavano a Roma – gli ha fatto eco l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi – ma anche motivo di consolidamento dei rapporti e di amicizia tra le genti. Le radici cristiane del territorio si respirano in ogni angolo del Veneto, dalle grandi chiese di Venezia alle croci in cima alle vette più alte delle Dolomiti. La tradizione dell’accoglienza ai pellegrini si rinnova ancora di più grazie a questi quattro percorsi, quattro “Itinerari nell’Anno della Fede”, indetti in occasione del cinquantesimo anniversario dell’aper-tura del Concilio Ecumenico Vaticano II”.
I quattro percorsi veneti presentati alla Bit di Milanole radIcI crIstIane sI respIrano In ognI angolo del veneto
Il Castello Carrarese a Padova, il Giardino Jacquard a Schio, Villa Serego a Veronel-la, la Chiesa di San Giovanni a Bassano
del Grappa, l’Oratorio Santa Maria delle Grazie a Fontaniva nel Padovano sono i cin-que siti veneti segnalati alla sesta edizione de “I luoghi del cuore”, il censimento del Fondo Ambiente Italiano promosso in colla-borazione con Intesa Sanpaolo.
Giunta alla sesta edizione l’iniziativa, che quest’anno ha registrato la partecipa-zione di un milione di italani, ha lo scopo di segnale luoghi in pericolo, da tutelare o semplicemente da non dimenticare, solleci-tando una testimonianza diretta per aiutare le località indicate e raccomandate a soprav-vivere o, in alcuni casi, a tornare a vivere.
Avviato l’ultimo censimento lo scorso maggio, nel Veneto ha raccolto 15.611 segnalazioni, posizionandosi al 15° posto della graduatoria nazionale il Castello Car-rarese (in foto) a Padova. Nato come sem-plice muro in pietra e terrapieno, diventò un vero e proprio castello all’epoca di Carlo Magno. Conobbe il suo periodo di maggior splendore nel XIV secolo con la dinastia dei Carraresi, decaduta la quale iniziò la fase di degrado: divenne dapprima caserma, quin-di deposito dei Veneziani e, infi ne, carcere su iniziativa dei Francesi nel 1807. Oggi il Castello è chiuso ad eccezione della Torre della Specola, un osservatorio affi dato all’U-niversità di Padova. L’edifi cio è comunque al centro di numerosi progetti di valorizzazio-ne e restauro che hanno come obiettivo di renderlo fruibile.
Al 18° posto con 11.144 voti il Giardi-no Jacquard a Schio nel Vicentino. Nacque per volontà dell’industriale Alessandro Rossi che, nel 1860, fece trasformare l’area di fronte al lanifi cio Francesco Rossi in uno splendido giardino tardo-romanico aperto agli operai dell’opifi cio.
Oggi il Giardino è chiuso al pubblico e apre soltanto in occasione di eventi. Il de-siderio della cittadinanza è che venga reso fruibile in modo costante.
Villa Serego, detta “Corte Grande” a Veronella ha ottenuto, posizionandos al 19° posto, 10.920 segnalazioni. Pro-gettata da Andrea Palladio nel 1565 è un importante esempio di villa veneta. Dal 1996 è iscritta nelle Liste del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, insieme alle altre ville palladiane del Veneto. La Corte Grande versa oggi in condizioni di abbandono: è chiusa da circa 10 anni, pericolante, e in stato di degrado. La Chiesa di San Giovan-ni Battista a Bassano del Grappa si colloca al 43° posto della classifi ca nazionale con 5.784 segnalazioni e al 131° posto con 928 preferenze si colloca l’ultimo luogo del cuore segnalato in Veneto, l’Oratorio di Santa Maria delle Grazie a Fontaniva.
I “LuOGHI DEL CuORE” VENETI DA SALVARE
G.G.
La via del Santo, quella dei Papi, le “Grandi Rogazioni” e gli itinerari di Valpolicella sono i 4 percorsi regionali
L’assessore veneto al Turismo Marino Finozzi con Monsignor Andreatta. In basso gli itinerari
13Voci da palazzo
La Giunta veneta ha recentemente approvato lo schema di protocollo d’intesa che disciplina i rapporti tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione del Veneto in riferimento agli adempimenti previsti per l’attuazione del “Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confi nanti con le Regioni a statuto speciale”. “Si tratta di un fondo istituito nel 2007 presso la Presidenza
del Consiglio dei Ministri che ammonta a 39 milioni e 408 mila euro. I Comuni veneti che hanno presentato istanza di fi nanziamento sono 63 e già da alcuni mesi hanno la disponibilità le risorse loro assegnate per la realizzazione dei relativi progetti: 16 milioni e 221 mila euro sono andati alla macroarea confi nante con il Trentino Alto Adige (34 Comuni, di cui 14 della provincia di Belluno, 12 della provincia di Vicenza, 8 della provincia di Verona) e 23 milioni 187 mila euro alla macroarea confi nante con il Friuli Venezia Giulia (29 Comuni, di cui 14 della provincia di Belluno, 8 della provincia di Treviso, 7 della provincia di Venezia).
focus quasI 40 mIlIonI dI euro per I comunI confInantI
“Ho votato a favore delle mozioni referendarie, perché, in un momento storico come questo, era importante dare un messaggio forte e ine-quivocabile a Roma. Non c’è storia: il nuovo Parlamento dovrà tenere in considerazione
questo nostro grido d’allarme. E’ il momento giusto per parlare di autonomia e attuazione concreta del federalismo. In questi ultimi mesi le autonomie locali sono state attaccate su più fronti, adesso dobbiamo riscattarci. Sono convinto che una presa di posizione chiara e netta metta il Parlamento con le spalle al muro. Adesso sarà più diffi cile per Roma non mettere mano alle disparità di trattamento tra Regioni a statuto speciale e Regioni ordinarie. La Regione del Veneto si è assunta la propria responsa-bilità con questo atto coraggioso, il Parlamento dovrà fare altrettanto”.
Dario Bond, Popolo delle Libertà“segnale polItIco forte e InequIvocaBIle a roma”
L’opinioneL’opinione
“L’aver votato in Consiglio la nostra risoluzione, dopo che proprio la Lega è riuscita a far convocare una seduta straordinaria sul tema dei Comuni secessionisti, è un passo fondamentale per l’autodeterminazione di quei cittadini di monta-
gna che hanno scelto con referendum il passaggio al vicino Statuto Speciale. La risoluzione impegna chiaramente il Governo e il Parlamento ad approvare defi nitivamente l’iter di secessione: in questo modo diamo una risposta forte a quelle popolazioni che da troppi anni la attendono. Mentre le giuste rivendicazioni dei nostri Comuni secessionisti sono impaludate nelle Commissioni parlamentari, Luis Dürnwalder usa le risorse della propria Autonomia per attrarre le nostre aziende venete oltre confi ne. Questo dimostra anche che lo Statuto speciale non serve più, come 60 anni fa, per colmare un gap di una minoranza rispetto al resto del Paese, ma per attivare politiche economiche fortemente competitive verso aree limitrofe a specifi cità ridotta. E’ necessario perciò rivedere queste discrasie. Se il modo scelto dalle popolazioni di confi ne è il passaggio alla Provincia o Regione vicina, non bastando più neanche l’elemosina del Fondo Brancher, la Lega Nord appoggia la loro scelta ed oggi conferiamo alla Giunta un mandato forte per portare a Roma le istanze di queste genti di montagna. La subalternità rispetto alle Autonomie speciali e le ingiustizie quotidiane che gli abitanti della nostra montagna vivono sulla propria pelle, devono trovare una risposta e una soluzione anche da parte del Veneto. Ben si comprende quindi la loro voglia di passare dall’altra parte, una scelta che per le 16 comunità referendarie signifi cherebbe più risorse, più agevolazioni, meno imposte locali. C’è sicura-mente una ragione culturale ma anche una economica che non è meno importante. Come Lega, pur non contenti che i confi ni territoriali si sfaldino, siamo convinti che questa causa referendaria porterà a Roma il dibattito sulla necessità di autonomia di tutto il Veneto, regione che versa 17 miliardi di residuo fi scale l’anno ma che è ultima in Italia per trasferimenti statali pro-capite”.
Federico Caner, Lega Nord “le rIsorse dI Bolzano attraggono le nostre azIende oltre confIne”Giancarlo Galan, nel 2005 non l’aveva presa bene la decisione di
Lamon di staccarsi dal Veneto. L’allora governatore del Veneto era arrivato a scontrarsi con la sua stessa Giunta. A minacciare le di-
missioni, per giunta. Con veemenza si era scagliato contro il parere favo-revole espresso della Commissione bicamerale per le questioni regionali al disegno di legge costituzionale sul distacco del piccolo comune bellu-nese dalla Regione del Veneto. “Se il Parlamento dovesse approvare il provvedimento legislativo con il quale si consentirà l’effettivo distacco di Lamon dal Veneto, la Regione – spiegava Galan - impugnerà la legge di fronte alla Corte Costituzionale e questo perché, in buona sostanza, noi riterremmo il provvedimento basato sulla più plateale violazione delle regole costituzionali che disciplinano la distribuzione delle risorse nell’ambito della Repubblica”. Come andò lo sappiamo tutti, lo scorso settembre (dopo sette anni dal referendum) la Camera ha rinviato in commissione la proposta di legge costituzionale per il passaggio del comune dalla provincia di Belluno a quella di Trento. Il Governo della crisi sollevò dubbi sulla copertura economica dell’operazione e al piccolo comune diventato famoso, oltre che per i fagioli, per essere stato il primo fra i comuni bellunesi a percorrere la strada del referendum, non è rimasto altro che vedere andare in fumo ogni aspirazione separati-sta. La strada però era aperta e con il governo regionale sensibile al secessionismo deve essere parsa addirittura quasi in discesa. Del resto il tema delle risorse per i comuni di montagna della provincia bellunese è un tema di sopravvivenza che da sui nervi appena guardano oltre il confi ne regionale. Le stesse pietre e le stesse diffi coltà, infatti, ottengo-no ben altra considerazione nelle vezzeggiate province autonome di Trento e di Bolzano dove la maggiore disponibilità di risorse e contributi, garantiti costituzionalmente, consente alla popolazione di montagna l’erogazione di quei servizi pubblici oggi indispensabili per mantenere vive le loro comunità. Su questo punto ogni volta si apre il dibattitto se sia ancora necessario mantenere immutate le prerogative speciali di cui godono Valle d’Aosta, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Friuli ma in mancanza di risposte convincenti (non c’è stato altro oltre al parziale recupero delle Regioni a statuto ordinario consentito dalla modifi ca del Titolo V della Costituzione che ormai risale al 2001) rimangono comun-que in molti a volerne benefi ciare. Lamon non è stato l’unico. Lo scorso mese Rocca Pietore, Canale D’Agordo, Cesiomaggiore, Falcade, Feltre, Gosaldo e Arsiè hanno aperto i seggi per consentire una consultazione referendaria tra i propri cittadini, sull’opportunità di cambiare provincia e passare al trentino. Ma non c’è stato un plebiscito. Tutt’altro: in nes-suno dei comuni al voto è stato raggiunto il quorum. Un peccato per il governatore Luca Zaia che invece aveva sperato in una partecipazione molto forte e suffi cientemente agguerrita da richiamare sull’argomento l’attenzione del Governo, ammesso che ce ne sarà uno. L’occasione, tut-tavia, è stato presa come una palla al balzo dal Consiglio Regionale che ha portato al voto, poi approvata, una risoluzione con la quale è stato chiesto l’impegno della Giunta regionale ad “attivarsi presso il Governo
e il Parlamento affi nché la Regione Veneto ottenga quelle prerogative necessarie ad attuare adeguate e più effi caci politiche perequative a favore dei territori di confi ne, al fi ne di ridurre le attuali differenze con Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia e arrestare così l’emorragia delle comunità venete”. Nella stessa occasione, inoltre, la Giunta è stata invitata ad attivarsi presso il Parlamento nazionale affi nché sia possibile procedere, come stabilito dall’articolo 132 della Costituzione, all’esame e all’approvazione di una legge che defi nisca il passaggio dei Comuni di Lamon, Sovramonte, Asiago, Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana, Rotzo, Cortina d’Ampezzo, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana e Pedemonte dal Veneto al Trentino Alto Adige, accogliendo così la richiesta inequivocabile delle popolazioni locali. Avvincente è stato il dibattito tra gli scranni di Palazzo Ferro Fini. Il capogruppo leghista Federico Caner ha osservato che le motivazioni che hanno spinto al referendum i Comuni, in prevalenza bellunesi, sono di ordine culturale - identitario ma anche economico. Secondo Sergio Reolon del Partito Democratico al centro dell’attenzione sarebbe dovuta essere posta l’in-tera questione alpina perché i referendum sono stati una scelta di so-pravvivenza di una montagna veneta altrimenti destinata ad una morte annunciata. A suo giudizio il vero obiettivo è realizzare il rafforzamento dell’autonomia delle province montane così come stabilito dall’art. 15 del nuovo Statuto veneto. Per Pietrangelo Pettenò della Federazione della Sinistra e fi rmatario di uno dei documenti in discussione la politica delLA Regione Veneto, dal 2005 non ha saputo dare risposte convincen-ti. “Non serve - ha detto - inseguire il mito della Provincia di Belluno, ma decentrare agli enti locali di tutta le zone montane competenze e risorse affi nché possano garantire servizi essenziali in sanità e nell’istruzione”. Secondo il vicepresidente leghista del Consiglio Matteo Toscani non si può dire di no alla volontà liberamente espressa dai cittadini dei Comuni che hanno organizzato i referendum, recuperare il tempo perduto e dare attuazione allo Statuto. Antonino Pipitone di Italia dei Valori ha invitato ad analizzare il fenomeno dei referendum osservando inoltre che non è normale per una Regione accettare l’amputazione del proprio territorio. Le disparità con le Regioni limitrofe sono indubbie - ha concluso - l’as-semblea veneta deve, quindi, legiferare per dare le giuste risposte alla montagna a partire dal bilancio di previsione 2013. Stefano Fracasso del Pd ha ribadito che l’obiettivo deve essere l’autonomia differenziata per la montagna previsti dalla Costituzione e dallo Statuto veneto per garantire i servizi ai cittadini di queste aree. Mariangelo Foggiato di Unione Nordest invece si è detto convinto che qualsiasi documento non servirà a nulla. “Passando la palla al Parlamento nazionale - ha conclu-so - il Parlamento veneto abdica al proprio diritto-dovere di legiferare in queste materie”.
di Fortunato Marinata
Enti locali Niente quorum a Rocca Pietore, Canale, Cesiomaggiore, Falcade, Feltre, Gosaldo e Arsiè
Comuni in fuga verso le province autonome Il referendum dei comuni bellunesi è fallito ma la Regione incalza il Governo per l’autonomia fi scale, amministrativa e legislativa
“Qualsiasi documento non servirà a nulla. Passando la palla al Parlamento nazionale il Parlamento veneto abdica al proprio diritto-dovere di legiferare in queste materie”.
la regIone ha aBdIcato al parlamento
“Non serve - ha detto - inseguire il mito della Provincia di Bel-luno, ma decentrare agli enti locali di tutta le zone montane competenze e risorse affi nché possano garantire servizi es-
senziali in Sanità e nell’Istruzione”.
“occorre decentrare alle zone montane competenze e rIsorse”
Mariangelo Foggiato, unione Nordest
Pietrangelo Pettenò
Pietrangelo Pettenò, Federazione della Sinistra
Dario Bond
Mariangelo Foggiato
Federico Caner
“La Lega Nord ha fatto bene a chiedere la convocazione straordi-naria del Consiglio Regionale. Se non lo avesse fatto, i Comu-ni referendari sarebbero ancora in attesa, e chissà per quanto
tempo ancora, di una risposta. Il Consiglio non può che scusarsi per gli anni trascorsi senza affrontare lo scottante argomento. Tuttavia, la risoluzione della Lega Nord approvata, seppur tardivamente, è un capitolo importante nel rapporto tra Regione e territorio. Il Veneto ha fatto la sua parte, ha adempiuto al suo dovere: ora Governo e Parlamento non avranno ulteriori alibi per tenere bloccate le aspettative di migliaia di cittadini espresse con regolari e partecipati referendum consultivi.
I temi della parità di condizioni delle Regioni, con il ‘livellamento’ verso l’alto della caren-za di risorse della nostra Regione e l’applicazione dell’art. 15 dello Statuto per la provincia di Belluno e la montagna veneta, sono oltremodo attuali e sentiti.
Matteo Toscani, Lega Nord“Il veneto ha fatto la sua parte, Il parlamento non ha pIÙ alIBI”
Matteo Toscani
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prima puntata: dal 18 febbraio al 30 marzo.
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16 Cultura veneta
Forti del successo delle precedenti edi-zioni ritornano, dal 5 al 26 marzo, gli appuntamenti con “La Regione del Ve-
neto per il Cinema di Qualità – La Regione ti porta al cinema con due euro - I martedì al Cinema”.
L’iniziativa coinvolge tutti i martedì (5, 12, 19, 26) di marzo delle provincie venete che ospiteranno nelle 14 sale d’es-sai aderenti dislocate sul territorio Veneto, proiezioni di pellicole molto spesso alterna-tive ai circuiti commerciali, con produzioni indipendenti, distribuite con diffi coltà ma di grande qualità artistica.
Per promuovere il cinema d’autore, il costo del biglietto, volutamente contenuto, è di due euro. Le sale cinematografi che che aderiscono al progetto sono: Cinema Italia a Belluno; Multisala PortoAstra e Lux a Pado-va; Multisala Cinergia a Rovigo e Multisala Politeama a Badia Polesine; Multisala Corso a Treviso, Multisala Italia a Montebelluna e Cinema Cristallo a Oderzo; Cinema Dante a Mestre, Cinema Teatro Mirano a Mirano e Multisala Verdi a Cavarzere; Cinema Alcione a Verona; Cinema Araceli a Vicenza e Multi-sala Metropolis a Bassano del Grappa. Non è possibile conoscere con anticipo i fi lm che saranno in programmazione; a tal riguardo, però, si può accedere al link www.spetta-coloveneto.it/cinema, cliccare sul banner de “I martedì al Cinema” e accedere, in questo modo, alle pagine che riportano la programmazione delle sale.
L’aggiornamento viene fatto entro il giovedì che precede il martedì di proiezione. La promozione è aperta a tutti. Rimanendo
ancora in tema di cinema, ricordiamo che ormai è alle porte la quarta edizione del Vittorio Veneto Film Festival (Teens and Kids International Film Festival), che si terrà dal 17 al 20 aprile. Organizzato dall’associazione no profi t “400colpi”, si rivolge ad una fascia d’età compresa fra gli 8 e i 21 anni e agli studenti universitari. Il festival si presenta organizzato in sezioni diverse e autonome. 1.000 ragazzi della giuria, provenienti dall’Italia e dall’estero, condivideranno quattro giornate immersi nel mondo del cinema, visionando 15 lun-gometraggi nazionali ed internazionali. No-vità di quest’anno è la giuria degli “+Alti”, composta cioè da giurati tra i 28 e i 100 anni e che avrà il compito di premiare il mi-glior fi lm tra quelli loro proposti. Info: www.vittoriofi lmfestival.com
di Vesna Maria Brocca
Coinvolte tutte le province venete con una programmazione distribuita su 14 sale per tutto il mese di marzo
Iniziativa della Regione I martedì al Cinema dal costo del biglietto volutamente contenuto
Due euro per il cinema d’autore
La città di Treviso, dal 21 aprile al 30 giugno, dedica al Maestro Carmelo Zotti (Trieste 1933- Treviso 2007)
una mostra antologica, nell’anno in cui avrebbe compiuto ottant’anni. Si tratta della ricomposizione di un universo intimo di fi gure, gesti, colloqui. Una cinquantina di opere su tela e carta, di ingente mole e di complessa, variegata narratività che troveranno momentanea casa al Museo civico di Santa Caterina. Si tratta di un percorso che unisce gli echi espressioni-stici nei ritratti dei primi anni Cinquanta alla narrazione fi tta di geometrie dense di fi gurativismo e colore, per giungere negli anni Settanta alla maturazione dei simboli-marchio della sua poetica, forti di campiture di acceso cromatismo. Del successivo ventennio, fi no agli esordi del Duemila, verrà esposta una selezione di tele tra le più intime e enigmatiche della sua opera, incentrate sul dialogo/gesto tra fi gure, ossessione e meraviglia di tutta la vita. Nella Galleria del Liceo Artistico di Treviso, affacciato sulla piazzetta del Museo, dal 3 al 25 maggio 2013, inol-tre, verrà esposta una sezione di opere su carta: una trentina di lavori di piccolo formato insieme alla grande carta “Figure e putto” del 1986 (151x273 cm.).
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x Dal 17 al 20 aprile si terrà il Vittorio Veneto Film Festival. 1.000 ragazzi in giuria
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INGREDIENTI 1/2 KG POLPA DI ASINELLO, 1/2 KG DI SEDANO, CAROTE E CIPOLLE, 1 POMODORO, 300 GR. BURRO, 150 GR. DI BRODO, 12 LASAGNE DI PASTA ALL’UOVO, 1 MAZZETTO DI TIMO, LAURO, PEPE IN GRANI, GINEPRO, 60 GR. ROUX BRUNO, 1 LITRO DI VINO SASSELLA
ESECUZIONE METTERE CON UN GIORNO DI ANTICIPO LA CARNE DI ASINELLO A BAGNO CON LE VERDURE, IL LAURO, IL PEPE IN GRANI E IL GINEPRO CON 3/4 DEL VINO. TENERE IN FRESCO PER 12 ORE. IL GIORNO DOPO, IN UNA CASSERUOLA METTERE 150 GR. DI BURRO E LE VERDURE DELLA MARINATA, FARE ROSOLARE E AGGIUNGERE LA CARNE. CONTINUARE A CUOCERE PER QUALCHE MINUTO E VERSARE IL VINO DELLA MARINATURA, FARE EVAPORARE E AGGIUNGERE 1 LITRO DI ACQUA, FARE CUOCERE A FUOCO MOLTO LENTO PER 5 ORE AGGIUNGENDO ACQUA SE NECESSARIO. METTERE IL RESTANTE VINO IN UNA CASSERUOLA ALTA DI RAME E FARE RIDURRE DI 2/3, AGGIUNGERE BRODO E ADDENSARE CON UN CUCCHIAIO DI ROUX. CUOCERE LE LASAGNE E DISPORLE SU UNA TOVAGLIA, PREPARARE DEI CANNELLONCINI CON LO STRACOTTO DOPO AVERLO MESCOLATO CON BUONA ENERGIA PER RIDURLO A UNA CREMA, MONTARE 150 GR. DI BURRO FUSO CON POCO BRODO E SE NECESSARIO LEGARE CON POCHISSIMO ROUX. SCALDARE I CANNELLONCINI A VAPORE NAPPARLI CON IL BURRO MONTATO, DECORARE CON LA SALSA AL VINO E SPOLVERIZZARE CON TIMO TRITATO.
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CUCINA
PACHETTINI DI RADICCHIO E FILANTI PISELLINIRADICCHIO AMARO E DOLCI PISELLINI E PER CREARE DEI FAGOTTINI MORBIDI E CON UN CREMOSO E FILANTE RIPIENO.UNA PRESENTAZIONE MOLTO SCENOGRAFICA PER UN PIATTO ESTREMAMENTE LEGGERO E
SEMPLICE. UN’IDEA CHE SI PRESTA SIA COME CONTORNO SIA COME ORIGINALE ANTIPASTO.
INGREDIENTI PER 10 PACCHETTINI: 3 CESPI RADICCHIO LUNGO (900G CIRCA)140G PISELLINI NOVELLI
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PANE RAFFERMO
MENTA SECCA
ROSMARINO
PANE GRATTUGGIATO
SEMI DI SESAMO
OLIO EVO
SALE ROSA DELL’HIMALAYA
SALE
PROCEDIMENTO: MONDARE E TAGLIARE A METÀ I CESPI DI RADICCHIO, CUOCERLI NEL PIATTO CRISP DEL MICROONDE, COPERTO CON CARTA DA FORNO, PER CIRCA 12 MINUTI. PELARE E SOFFRIGGERE L’AGLIO IN UN PENTOLINO CON L’OLIO, UNIRE I PISELLINI E PORTARE A COTTURA CON ACQUA INSAPORENDO CON IL SALE. RICAVARE DEI PACCHETTINI SEPARANDO LE SINGOLE FOGLIE DI RADICCHIO (CIRCA 5 A PACCHETTO) ED AROMATIZZARLE CON IL SALE ROSA. FRULLARE I PISELLINI CON IL RADICCHIO RIMASTO, AGGIUNGERE LE ERBE AROMATICHE, IL PANE RAFFERMO E LA GLASSA. CON QUESTO COMPOSTO FARCIRE LE FOGLIE DI RADICCHIO, METTERE SU OGNUNO UN PEZZETTINO DI FORMAGGIO E CHIUDERE A PACCHETTINO. DISPORRE I FAGOTTINI SUL PIATTO CRISP CON CARTA DA FORNO E SPOLVERARE CON PANE GRATTUGIATO E SEMI DI SESAMO. CUOCERE IN MICROONDE PER CIRCA 15 MINUTI.
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SI PREPARA NELLO SHAKER E SI VERSA NELLA COPPETTA DA COCKTAIL
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DOMINA IL RAPPORTO DI COPPIA E VI FA RAGGIUNGERE
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SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO TER-
REMOTI AFFETTIVI IN VISTA NEL RAPPORTO
DI COPPIA PIÙ CONSOLIDATO. PER CHI È SINGLE INTIMITÀ VULCANICA · SALUTE E’ UN TEMPO ENERGICO QUELLO CHE STATE VIVENDO E SE SAPRETE APPROFIT-TARNE VI TROVERÀ TONICHE, CARICHE, IPERATTIVE
SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12
FASCINO DIALOGO E TE-NEREZZA SOSTITUISCONO I BRIVIDI CHE VI MANCANO
TANTO. STUZZICATE UN CON LA PRIMAVERA POTRESTE ANDARE INCONTRO AD ALLERGIE E PROBLEMI RES-PIRATORI. DEBOLEZZA GENERALIZZATA
CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO LA GELO-SIA È SPESSO CAT-TIVA CONSIGLIERA.
MODERATE I SOSPETTI E GODETEVI INVECE UN’INTIMITÀ PEPA-TISSIMA · SALUTE FORMA FISICA AL TOP, ADATTA AL LAVORO IN PALESTRA O PISCINA PER MODELLARE IL CORPO COME PIÙ VI PIACE
ACQUARIODAL 21/01
AL 19/02FASCINO I PIANETI VI INVI-TANO ALLA RIFLESSIONE AN-CHE SE PER VOI È TEMPO DI
PASSI EPOCALI CONDITI DA ENTUSIASMO · SALUTE RALLENTATE IL RITMO CON BACCO E TABACCO, FRE-
NATE GLI ECCESSI E SCEGLIETE UNA DIETA DISINTOSSICANTE, UN TOCCASANA
PESCIDAL 20/02
AL 20/03ASCINO MALIN-
TESI E PETTEGOLEZZI POTREBBERO ROVIN-
ARE UN’INTESA DESTINATA A CRESCERE E A DIVENTARE AMORE. SIATE SAGGI · SALUTE EVITATE LE DIETE TROPPO DRASTICHE, IN QUESTO PERIODO VI BASTERÀ FARE ATTIVITÀ FISICA, SPORT, E SARETE SPLENDIDI
ARIETEDAL 21/03
AL 20/04FASCINO L’EROS VIENE
U N PO’ AFFOSSATO DALLA POSIZIONE DEI PIANETI MA L’INTESA AF-FETTIVA NON NE RISENTE. GODEVI GLI ABBRACCI · SALUTE SFOLTITE GLI IM-PEGNI E NON SOTTOVALUTATE PICCOLI MALESSERI. RISPARMIATE ENERGIE: IL CAMBIO DI STAGIONE VI AFFATICA
TORO DAL 21/04AL 20/05
ASCINO VI ATTENDONO LITI
TESTUOSE E POLEMI-CHE A NON FINIRE. ANCHE SE LA PAS-SIONE NON VI ABBANDONA NON VI BASTA · SALUTE CORSE ALL’ARIA APERTA E PIEGAMENTI RINFORZANO IL FISICO E IL VOSTRO GIROVITA NE RISENTE IN POSI-TIVO. METTETECELA TUTTA
GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO LA VITA DI
COPPIA È IMMERSA IN UNA NU-VOLA DI ZUCCHERO E ANCHE SE MANCA UN PO’ DI PICCANTE TUTTO VA BENE · SALUTE DECISAMENTE MANCATE DI TONICITÀ E DOVETE CORRERE AI RIPARI. ATTENTI PERÒ A NON ESAGERARE SUL TAPIS ROULANT
CANCRO 22/06
22/07FASCINO SARETE OGGETTO
DI CALDE ATTENZIONI E NE DISPENSERETE ANCHE MOLTE. IL
PARTNER VE NE SARÀ GRATO E ANCHE VOI GODRETE · SALUTE LA PRIMAVERA VI PORTA AD ESSERE IPERATTIVE MA ANCHE GOLOSE. LE CALORIE PERÒ SEMBRANO EVAPORARE GRAZIE ALL’ESERCIZIO
LEONE 23/07
AL 23/08FASCINO LA COPPIA È SOTTOPOSTA A FORTI TENSIONI. DIFFICILE RICUCIRE GLI STRAPPI. A VOLTE È PREFERIBILE
PAGINA · SALUTE LO STRESS IN AUMENTO VI PORTERÀ A SOFFRIRE D’INSONNIA. SDRAMMATIZZATE IL PIÙ POSSIBILE, È TEMPO DI CAMBIAMENTI
VERGINE 24/08 22/09ASCINO IL ROMANTI-
CISMO VIENE SOFFOCATO DALLA ROUTINE. CORRETE
SUBITO AI RIPARI CON FANTA-SIA E IL BUON GUSTO CHE VI APPARTIENE · SALUTE L’ATLETA CHE C’È IN VOI VI-ENE ASSOPITO DAGLI EVENTI DELLA VITA E ANCHE LA SOCIALITÀ SCENDE AI MINIMI STORICI
Oroscopo
VERGINEVERGINEVERGINE
LEONELEONELEONE 23/07 23/07
ALALALALAL 23/08 23/08AL 23/08ALAL 23/08ALFF
A PAGINA
FFDI
DISPENSERETE
GEMELLIGEMELLIDAL
COPPIACOPPIACOPPIACOPPIACOPPIA
TOROTOROTOROTOROTOROTOROTORO
ARIETEARIETEDALDAL 21/03 21/03DAL 21/03DALDAL 21/03DAL
ALAL
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PESCIPESCIPESCIPESCI
DALDALDALDALDALDAL 21/01 21/01DAL 21/01DALDAL 21/01DALALALALALAL 19/02 19/02AL 19/02ALAL 19/02ALFFASCINOASCINOTANOCHE
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condizioni della superfi cie di mq.600 con altezza di mt.3.90. Classe energetica non defi nita “G”.
Euro 150.000 tratt. Rif.A0964
VENDESI In Località Ceregnano Porzione di bifamiliare di
nuova costruzione e di ampia metratura, disposta su due livelli con soggiorno, cucina, 3 camere da letto, 2 bagni, 3 terrazzi, garage e giardino in
parte piantumato e ben curato. Classe energetica “C”. Info in agenzia Rif.A0757
VENDESI In Località Passetto Rustico singolo su due livelli con
ingresso, cucina, soggiorno, cantina, ripostiglio sottoscala, 2 letti, guardaroba, bagno, fi enile su due livelli con cantina ed ampio garage nonchè terreno circa mq.6.000. Classe energetica “G”.
Euro 90.000 tratt.Rif.A0843
VENDESI In Località Gavello Appartamenti in quadrifamiliare, due al piano terra e due al piano primo, ciascuno composto da soggiorno con angolo cottura, 2 letti, bagno, ripostiglio e posto auto. Classe energetica “C”. Euro 90.000 chiavi in mano Rif.A0820
VENDESIIn Località Fasana Casa singola di mq.100, disposta su due livelli e composta da cucina, soggiorno, 2 camere da letto,
cantina, bagno, garage e giardino di proprietà in parte piantumato. Classe energetica non defi nita “G”.
Euro 65.000 Rif.A0854
VENDESIIn località Fasana Porzione di bifamiliare disposta
su due livelli e composta da cucina, salotto, lavanderia, 2 camere da letto matrimoniali, bagno
e garage. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 110.000 tratt. Rif.A0882
VENDESIIn località Cavarzere Prestigiosa villa di ampia
metratura, su due livelli, completamente ristrutturata, con impianto di allarme, impianto di irrigazione esterno, garage doppio e giardino ben curato in
parte piantumato di circa mq.577. Classe energetica “F”. Info in agenzia Rif.A08989
VENDESIIn località Cavarzere zona centrale Appartamento
bilocale al piano 1° composto da soggiorno con an-golo cottura, 1 camera da letto matrimoniale, bagno,
terrazzo ed ampio garage. Classe energetica non defi nita ”G”. Euro 85.000 Rif.A0970
ADRIA AFFITTI
VENDESI In località Baricetta Casa singola di nuova costruzione, di ampia metratura su due livelli, composta da cucina, salone, taverna, 3 letti, 2 bagni, lavanderia, garage
ed ampio giardino ben curato ed in parte piantumato. Classe energetica “C. Info in agenzia Rif.A0835
VENDESI
In Località Bellombra porzione di bifamiliare di prossima costruzione, disposta su due livelli, composta da cucina abitabile, soggiorno, 3 stanze da letto, 2 bagni, gara-ge, portico e giardino di proprietà. Classe energetica
“C”. Euro 130.000 (al grezzo) Rif.A0681
VENDESI In località Magnolina di Gavello, Rustico composto da
abitazione disposta su due livelli con ingresso, soggiorno, cucinino e bagno al piano terra e da due camere da letto al piano primo, nonché garage doppio staccato dall’abi-
tazione, cortile con vigneto e terreno agricolo tutto attorno. Classe energetica “G”. Euro 50.000 Rif.A0912
VENDESIIn località Cavarzere Appartamento al piano
terra, ristrutturato completamente, composto da soggiorno con angolo cottura, 2 camere da letto,
bagno, cortile sul retro con doppio posto auto coperto esclusivo. Classe energetica “F”.
Euro 90.000 tratt. Rif.A0764
VENDESI In zona residenziale Porzione di bifamiliare di
recente costruzione, in ottimo stato, disposta su tre livelli e composta da cucina, ripostiglio, locale la-
vanderia, studio, salone, 2 camere da letto, 2 bagni con giardino ben curato ed parte piantumato. Classe energetica “E”. Info in agenzia Rif.40104379
VENDESIIn Zona Tomba In palazzo storico ed in contesto
signorile, Trilocale ubicato al piano 1° completamente ristrutturato e composto da ingresso, corridoio, cucina, soggiorno, 2 camere da letto, bagno e cantina. Classe
energetica “F”. Euro 160.000 Rif.A0448
VENDESI In zona stazione Appartamenti monolocali e bilocali di
nuova costruzione, dotati di tutti i conforts, costruiti con otti-mi materiali e con ottime fi niture. POSSIBILITA’ DI AFFITTO
CON RISCATTO. Classe energetica “B” A partire da Euro 75.000 Rif.40115839
VENDESI
Nella primissima periferia Casa accostata, ristrut-turata a nuovo, disposta su due livelli composta da soggiorno con caminetto, cucina abitabile, 2 stanze
da letto, 2 bagni, posto auto coperto e giardino esclusivo. Classe energetica “E”. Euro 110.000
tratt. VERO AFFARE Rif. 40194714
ADRIA CANTIERE
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In Zona residenziale, a due passi
dal centro, Bifamiliare di prossima
realizzazione, su due livelli, con
fi niture medio/alte, dotata di tutti
i conforts, con ampia zona living,
3 letti, 3 bagni, garage, portico e
giardino di proprietà.
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VENDESIA due passi dal Duomo, su palazzina in corso di
ristrutturazione, ULTIMO bilocale al piano 2con possibilità di garage con entrata diretta al
Condominio. Finiture medio/alte, riscaldamento a pavimento, predisposizione aria condizionata, pavimento a parquettes. Consegna primavera
2013 Classe energetica “C”. Ottimo anche come investimento.
Info in agenzia Rif.A0398
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A due km. da Adria Schiere di nuova costruzione
su tre livelli, con garage di mq.40 e giardino
esclusivo, nonché due bilocali di nuova costruzio-
ne con posto auto e giardino di proprietà. Ottime
fi niture, con travi a vista e dotate di tutti i conforts.
In pronta consegna. A partire da Euro 80.000
POSSIBILITA’ DI AFFITTO CON RISCATTO.
Classe energetica “C”. Rif.A0052 e A0334
VENDESIIn zona centrale, a due
passi dal Duomo, Quadrifa-miliare di prossima costru-zione di diverse metrature, disposta su due livelli, unita
da solo garage. Ottime fi niture, dotata di tutti i
conforts, con riscaldamento a pavimento, predisposizio-ne aria condizionata e con
possibilità di personaliz-zarla. A partire da Euro 215.000 Rif.A0222
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In pieno Corso Vittorio Emanuele, su
fabbricato di nuova costruzione servito da
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costruzione, di varie tipologie e metrature,
costruiti con ottimi materiali, fi niture di pregio e
dotati di tutti i conforts. Possibilità di posto auto
e garage. Prenotazione ed info in agenzia.
Classe energetica “B”. Rif.A0505
VENDESIin zona centralissima, a pochi passi dal Duomo e dal centro storico, su palazzi-na di prossima costruzione, Appartamenti di varie tipologie e prestigioso attico, serviti da ascensore e con possibilità di garage. Ottime fi niture e con possibilità
di personalizzarli. Consegna fi ne 2013/primavera 2014. A partire da Euro 126.000 Rif.A0955
VENDESI
In zona Amolaretta Unifamiliare di
prossima costruzione disposta su 2
livelli, composta da cucina abitabile,
pranzo, soggiorno,3 letti, 3 bagni,
garage e giardino di proprietà.
Ottime fi niture e con possibilità di
personalizzarla. Consegna primavera
2014. Info in agenzia
VENDESIIn località Amolaretta Bifamiliare di prossima costruzione, disposta su due livelli, di ampia
metratura, con ottime fi niture, con garage e giar-dino di proprietà, dotata di tutti i conforts e con possibilità di personalizzarla. Consegna 2013
Classe energetica “B”. Info in agenzia Rif.A0562
e-mail: [email protected] Nuovo sito web: www.gabettiadria.it