LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE, LE DIFFICOLTA’ DELLA GESTIONE...
Transcript of LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE, LE DIFFICOLTA’ DELLA GESTIONE...
Dr Monica Della Fonte
A. USLToscana Centro
Dip. Ass. Inf.ca Sos Firenze
Resp. Uo Territoriale
LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE,LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE,
LE DIFFICOLTALE DIFFICOLTA’’
DELLA GESTIONE DOMICILIARE DELLA GESTIONE DOMICILIARE
Si ringraziano per consulenza e collaborazione:
Manuela Signori e Emilia Paradiso
Infermiere Ds referente zona Firenze Nutrizione Artificiale
Maura Mancini
Infermiere referente aziendale SS Nutrizione clinica
GESTIONE NUTRIZIONE GESTIONE NUTRIZIONE ARTIFICIALEARTIFICIALE
2015ZONA FIRENZE
167 assistiti in carico
Organizzazione territoriale
Assistenza Infermieristica domiciliare e
ambulatoriale
Zona Firenze0
50
100
150
200
250
NET SNG PEG NTP
228
166
6251
39
ASF
SNG ZONA FIRENZE
375.480Totale
108.141Q5
68.564Q4
41.408Q3
90.124Q2
67.243Q1
ABITANTIQuartieri
DATO
AZIENDALE
DISCIPLINA GESTIONE NADDISCIPLINA GESTIONE NAD
Linee Guida Linee Guida
• Educazione pz e care giverpredimissione
• Problematiche in uscita (materiali disponibili, farmacie variamente dislocate diversità pompe H/T)
PROSSIMITA’ degli infermieri AL PAZIENTE
DALL’OSPEDALE AL TERRITORIO
• Ruolo referente
• Orari attività
infermieristica territoriale
Approvvigionamento materiale, quantitativi, orari e disagi
Valutazione ambientaleValutazione ambientale
PROSSIMITA’ AL DOMICILIO
• Individuazione care giver
e collegamento con familiare
• Assistenti familiari
che comprendono parzialmente
o che se ne vanno
• Collegamento nutrizione clinica
PROSSIMITA’ AL DOMICILIO
NUTRIZIONE ENTERALE
• Complicanze cliniche (non sempre di facile gestione domiciliare)
• Necessità percorsi per ospedale diurno, by pass Pronto Soccorso
• Numerosi assistiti con SNG per scelta dei familiari
• Conseguenti problemi di sostituzione, verifica e posizionamento per la sicurezza assistito
• Controllo al cambio con striscia
Nutrizione Parenterale Nutrizione Parenterale
Inserimento e gestione PICC
complicanze
• APPALTI DIVERSIFICATI E DIFFICOLTA’ EDUCAZIONE
(Pompe diverse H/t)
• Importanza setting e caregiving
LINEE GUIDA LINEE GUIDA AgenasAgenas
indicatori di efficacia e sicurezza:indicatori di efficacia e sicurezza:
Incidenza complicanze settiche e metaboliche correlate
IPOTESI
Raccolta del dato clinico e assistenziale
• Cambio sondino in percorso ospedaliero o comunque protetto in casa della salute con radiologia
• Cambio PEG territoriale
PROSSIMITA’ AL PAZIENTE IN NAD
LINEE GUIDA LINEE GUIDA AgenasAgenas
indicatori di efficacia e sicurezza:indicatori di efficacia e sicurezza:
Somministrazione questionari valutazione addestramento
Qualità di vita
Misurazione parametri nutrizionali
IPOTESI
• Dalla check list ambientale alla check valutazione apprendimento con somministrazione periodica di retraining
• Percorsi più lineari ad esempio distribuzione domiciliare dei nutrienti
• Accertamento infermieristico continuo con segnalazione al MMG e al nutrizionista
PROSSIMITA’ AL PAZIENTE IN NAD
EDUCARE E’ MOLTO PIU’ CHE INFORMARE
�IMPLEMENTARE EDUCAZIONE
�DIFFERENZIARE EDUCAZIONE
�MANTENERE
NOSICura gestione dell’accesso enterale/parenterale6
NOSI Uso corretto della pompa infusionale5
NOSISono applicate le procedure di inizio e fine infusione4
NOSILa preparazione della miscela/soluzione nutrizionale avviene in modo corretto
3
NOSISono applicate tecniche asettiche 2
NOSII familiari/caregiver seguono le indicazioni di igniene personale (espulizia del cavo orale) ed ambientale (es. pulizia del piano di lavoro)
1
CommentiValutazioneCheck list valutazione del training
PROSSIMITA’