la Luna nuova - Numero 1 - Gennaio 1998

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Periodico di informazione locale - Trimestrale - Spedizione in A.P. - articolo 2 comma 20/C legge 662/96 - Aut. della Filiale EPI di Modena - Tassa riscossa - Taxe percue Periodico indipendente di Palagano e dintorni Attualità - Cultura - Solidarietà Gennaio 1998 - Numero 1 - Anno I 23/12/1997: ANNIVERSARIO DI PALAGANO COMUNE Pagina 10 3 Senz’offesa 4 Fatti e Misfatti 7 Consorzio del Dragone 9 Scrivi alla Luna 13 Scuola 16 Val Dragone 19 La Luna del Pazzo 20 Riflessioni

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la luna nuova. Notizie da Palagano e dintorni.

Transcript of la Luna nuova - Numero 1 - Gennaio 1998

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Periodico di informazione locale - Trimestrale - Spedizione in A.P. - articolo 2 comma 20/C legge 662/96 -Aut. della Filiale EPI di Modena - Tassa riscossa - Taxe percue

Periodico indipendente di Palagano e dintorni

Attualità - Cultura - Solidarietà

Gennaio 1998 - Numero 1 - Anno I

23/12/1997: ANNIVERSARIO DI PALAGANO COMUNE

Pagina 10 3 Senz'offesa

4 Fatti e Misfatti

7 Consorzio delDragone

9 Scrivi alla Luna

13 Scuola

16 Val Dragone

19 La Luna del Pazzo

20 Riflessioni

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Stampato in proprio con procedura ecologica - Chiuso in redazione 11/01/1998 - Tiratura: 1.250 copie

Attualità, cultura, solidarietà.Periodico indipendente di Palaganoe dintorni.

TrimestraleGennaio 1998 - Num. 1 - Anno I

Aut. Tribunale di Modenanum. 1414 del 13/11/1997

Direttore responsabile

GIUSEPPE CERVETTO

Associazione

La LUNAVia Palazzo Pierotti, 4/a

41046 PALAGANO (MO)Tel.: 0536/96.16.21 - 96.61.94Fax: 0536/96.15.21 - 96.61.94

Redazione: Davide Bettuzzi,Fabrizio Carponi, Giorgio Compagni,Elisabetta Gazzetti, Gabriele Monti,Emilio Ricchi, Daniele Serradimigni

Hanno collaborato:Gabriella Barbati, Nadia Marasti,Giuseppe Nannetti, Bruno Ricchi.

la LUNA nuova

Anno nuovo, LUNA nuova...

L' avevamo detto che saremmo tornati a farci vivied eccoci qui, con il nostro giornale. Abbiamo cam-biato il nome della testata, che adesso si chiama"la Luna Nuova" e non più "la Luna nel Pozzo" e anchela veste tipografica (il giornale oltre che a pen-sarlo, scriverlo e impaginarlo al computer adesso lostampiamo in proprio), insomma ci siamo rifatti illook.

Siamo tornati perchè lo avevamo promesso, maanche perchè al giornale ci crediamo. Crediamo allasua funzione sociale, civile e, perchè no, cultura-le. Il nostro rinnovato impegno forse si scontreràcon coloro che non credono nel dialogo, che restanoadagiati nelle loro piccole abitudini e non hannovoglia di uscire dagli schemi stantii di una esi-stenza piatta.

Noi vorremmo portare una ventata di rinnovamentoe di entusiamo, crescere insieme e scoprire chepossiamo fare bene ciò che spesso non si fa o lo sifa male.

Porteremo nelle vostre case le notizie e le tra-dizioni locali, la cultura e la solidarietà.Cercheremo di guardare anche oltre il nostro giardi-no, per scoprire cosa c'è dietro il recinto.State con noi!

La REDAZIONE

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EEEEERARARARARA UNAUNAUNAUNAUNA BELLISSIMABELLISSIMABELLISSIMABELLISSIMABELLISSIMA esoleggiata giornatainvernale.La Rocca dominavasulla vallata, nulla fa-ceva presagire ciòche sarebbe avvenu-

to all�interno dellesue mura .... il nul-nul-nul-nul-nul-lalalalala mi aspettava!Ebbene sì, mi tro-vavo alla mia pri-ma esperienza...Ma no, a cosa pensate? Si tratta del pri-mo consiglio della Comunità MontanaAppennino Modena Ovest. I punti al-l�ordine del giorno erano cinquecinquecinquecinquecinque, in ve-rità unounounounouno. Prima di iniziare la seduta ho fatto quattrochiacchiere con i miei compagni di paese, uno era unpo� scocciato per qualche parola detta nel primo con-siglio comunale (forse l�arrabbiata avrei dovuto essereio .. ma si sa i novelli non hanno nessun privilegio) poiperò ha cercato la mia collaborazione per stilare unprogramma base per i quattro Comuni che tanto benesi vogliono...Sì, pensate, desiderano fare una grande famiglia, l�uni-tà fa la forza, dicono, si conta di più per quelli dellacittà (ma non è uno dei compiti della Comunità Monta-na?); quello che non mi è chiaro è: la famiglia sarà ditipo patriar-cale o matri-arcale. Unacosa è certa:se si continuaad ascoltare inonni, i lbambino non nasce neanche dopo i nove mesi, per chinon lo sa il bimbo è il Presidente della suddetta Comu-nità...

Gazzetta di Modena29/10/1997

Gazzetta di Modena09/09/1997

Gazzetta di Modena30/09/1997

Ma andiamo con ordine. Il consiglio ha inizio... Ap-pello, ci siamo tutti tranne uno che è a Cervinia(poverino chissà cosa è andato a fare?). Convalidadella elezione dei propri componenti nominati dai Co-muni di Montefiorino e Palagano, nessun problema...anche se qualcuno mi guardava come se ce ne fosserostati... All�unanimità. Passiamo oltre, secondo punto:Presidente e Giunta - provvedimenti. Stupore genera-le, ma che strano nella cartelletta non c�è nulla, abbia-mo guardato bene, nemmeno un foglietto. Comemai!?... Dovete sapere che all�interno doveva esserciun documento programmatico con i nominativi dei can-didati alla presidenza, ma evidentemente tutti gli in-contri fatti in questi otto mesi, probabilmente fino agliultimi giorni (io non ho mai avuto il �piacere� di parte-

ciparvi dato che nes-suno mi ha mai in-formato...) non han-no prodotto nulla dibuono...Capitani, l�attualePresidente propone,il dibattito, tutti d�ac-

cordo, c�è chi propone di mettersi attorno ad un tavoloe finalmente parlare (che le altre volte abbiano gioca-to a carte? O forse il tavolo non era di loro gradimen-to?...) Vari interventi, sembrava una farsa...Finalmente, dopo tanta vergogna provata da tutti, de-stra e sinistra, per la situazione di stallo creatasi, eccouna proposta della sinistra: presenteranno un nome eun programma. Serve ancora un po� di tempo per met-tersi d�accordo: tutto è rimandato, ma all�uscita ho unacertezza, se noi montanarimontanarimontanarimontanarimontanari continuiamo a dare fiduciaincondizionata alle direttive dei partiti, alle promessedei politici (attivissimi in ogni campagna elettorale), a

contrapporci sulla base dei solipregiudizi, saremo sempre cit-cit-cit-cit-cit-tadini di serie B.tadini di serie B.tadini di serie B.tadini di serie B.tadini di serie B.Spetta a chi vive i problemi dellapropria realtà trovare le solu-zioni per costruire il futuro.E' necessario quindi l'onestà di

intenti, il coraggio e la determinazione.Ma se noi non ne siamo capaci, poco conta l'esisten-Ma se noi non ne siamo capaci, poco conta l'esisten-Ma se noi non ne siamo capaci, poco conta l'esisten-Ma se noi non ne siamo capaci, poco conta l'esisten-Ma se noi non ne siamo capaci, poco conta l'esisten-za di una Comunità Montana.za di una Comunità Montana.za di una Comunità Montana.za di una Comunità Montana.za di una Comunità Montana.

Gazzetta di Modena29/10/1997

di Elisabetta Gazzetti

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Nel Consiglio Comunale del19 dicembre, in seguito al Co-municato Sindacale indiriz-zato al Sindaco e ai Consi-glieri, che riportiamo a fian-co, si è discusso, al fine diprendere provvedimenti, sul-la chiusura della Ceramica diPalagano.All'unanimità si è deciso didare mandato al Sindaco diattivarsi affinchè la Cerami-ca sia mantenuta in funzioneper altri 3-4 mesi, prima chediventi operativo lo stabili-mento di Rubiera, ed è statopreso l'impegno, da parte ditutti, di trovare imprendito-ri disposti a rilevare le strut-ture recentemente rinnovate.Consapevoli comunque cheper mantenere il lavoro nel-la nostre zone sia necessariolo sforzo delle Amministra-zioni locali per tutelare e age-volare l'imprenditoria conopere pubbliche (acquedotto,fognature...) e con infrastrut-ture valide, come la strada difondovalle.E' di questi giorni la notiziache i finanziamenti della Pro-vincia per quest'opera, puressendo stata più volte di-chiarata importante dai po-litici, non sono certi.

"Spett.le Sig.Sindaco e signori consiglieri, la scrivente Or-ganizzazione Sindacale, a nome dei lavoratori della cera-mica di Palagano, ritiene necessario informarvi ufficial-mente di quanto sta accadendo alla suddetta azienda,sita come ben voi sapete, in località Pramoreto. Siamosicuri che le vicende vi siano già ampiamente note, peròci permettiamo di fare alcune considerazioni di merito.L’attuale proprietà ha deciso di cessare definitivamentel’attività e di chiudere l’azienda, la motivazione ufficiale èper questione di bilancio in perdita, quella più reale a no-stro avviso è che stanno aprendo uno stabilimento da200 dipendenti a Rubiera (RE) e la realtà di Palaganonon è più nella loro strategia aziendale.Sappiamo tutti cosa significa perdere improvvisamente35 posti di lavoro (più l’indotto) per una realtà come ilComune di Palagano, tutti concentrati in un unico luogodi lavoro.Significa togliere la possibilità occupazionale teoricamentea 35 famiglie togliendogli le entrate economiche e co-stringendoli, probabilmente a spostarsi lontano dal no-stro comune.Per molti soprattutto per le donne e per quelli che hannosuperato i cinquanta di età, può voler dire non ricollocarsimai più.Certamente nessuno può sperare o volere che Palaganoo un altro Comune montano diventi un nuovo poloceramico, ci sembra però necessario, se non vogliamoche la nostra montagna si spopoli definitivamente e lasua popolazione sia costituita da solo anziani, difenderee incrementare i posti di lavori attuali “con le unghie e coni denti”.E’ indubbiamente vero che le industrie inquinano e detur-pano il paesaggio specialmente quando non rispettano lenorme di legge sulla sicurezza, vedi 626, ma questo nonvale solo per le industrie ma per tutti i settori merceologici.Sarebbe altrettanto triste avere una natura e un paeseincontaminato popolato da NESSUNO!Da quanto premesso ci sembra difficile fingere che non stia succedendo niente.Vi chiediamo quindi , non certo di cambiare una strategia aziendale già presa ma di adoperarviassieme a noi coinvolgendo gli organismi che ritenete più opportuni per fare sì che l’azienda nonsia definitivamente chiusa, ma venga rilevata da un’altra proprietà.Per facilitare questo noi crediamo, sia necessario garantire quelle infrastrutture che permettonodi svolgere l’attività produttiva, non certo in concorrenza o alla pari delle aziende della pianura, maalmeno in condizioni accettabili.E’ fin troppo scontato tornare a parlare della viabilità che rappresenta, però e sempre più, l’ultimapossibilità che abbiamo per mantenere vive quelle attività che permettono alle nostre famiglie divivere nel loro Comune.

Seguono 27 firme di lavoratori

La Ceramicadi Palaganochiude

La Federazione Unitaria La-voratori Chimici (FULC) haelaborato un comunicato

sindacale, inviato al Sinda-co e Consiglieri, che ripor-tiamo integralmente.

Già da tempoGià da tempoGià da tempoGià da tempoGià da tempo

circolavanocircolavanocircolavanocircolavanocircolavano

voci, ora èvoci, ora èvoci, ora èvoci, ora èvoci, ora è

cercercercercer to:to:to:to:to:

l'attualel'attualel'attualel'attualel'attuale

proprietà dellaproprietà dellaproprietà dellaproprietà dellaproprietà della

ceramica siceramica siceramica siceramica siceramica si

ritira.ritira.ritira.ritira.ritira.

LLLLL'azienda sarà'azienda sarà'azienda sarà'azienda sarà'azienda sarà

chiusa o verchiusa o verchiusa o verchiusa o verchiusa o verràràràràrà

rilevata darilevata darilevata darilevata darilevata da

altri?altri?altri?altri?altri?

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Sabato 15 Novembre è giun-to a Palagano il nuovo par-roco don Fabrizio Martelliche succede a don AlbertoBernardoni, trasferito aMaranello.Questo avvicendamento è

uno dei tanti che il Vescovo è stato costretto ad ef-fettuare, a causa del fatto che,come spiega Mons.Cocchi nella lettera inviata ai parrocchiani di Montese"...ormai, come diocesi, stiamo entrando in unafase di emergenza e ci si vede costretti a prov-vedimenti che vengono ad interrompere un la-voro ben avviato...".Don Fabrizio, 54 anni, mantovano di S. Pietroin Viadana, "prestato" alla nostra Diocesi daquella di Cremona, nel 1987 è stato nominatoparroco nel comune di Montese, dove è rima-sto fino al trasferimento a Palagano, distinguen-dosi, oltre che nell'apostolato, nell'infaticabileopera di animatore di attività culturali.Vive col padre Edmondo ("Mondo"), esperto im-pagliatore di sedie, che si è subito premuratodi controllare le condizioni della cantina e del-l'orto: entrambe disastrose.Alla presenza del Vescovo Benito Cocchi e de-gli altri parroci del vicariato è stata celebratauna Santa Messa solenne, cantata dalle coraliPalaganese e di Montese, nel corso della qua-le, Don Fabrizio ha rivolto le prime parole ainuovi parrocchiani.All’uscita dalla Chiesa è stato offerto un gran-de rinfresco allietato dalla Banda musicale.Colpisce di Don Fabrizio, la mitezza, il fare pacato ela grande disponibilità. A lui e al suo simpatico pa-dre un benvenuto di cuore e un augurio di “buonlavoro” e lunga permanenza.

Nuovo parroco aPalagano e Boccassuolo

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Il 28 no-vembre,

dopo lap resen ta -

zione del bilancio, rin-novo delle cariche.Riconfermato presi-dente Corti Adalberto;vice presidente Pigoni

Giorgio.Consiglieri: BarozziTeresa, Mucci Odilia,Innocenti Angela,Pancani Giuliana,Abbati Gabriele,Macchioni Giancarlo,Tincani Stefano, Com-pagni Giorgio.

Monchio, polisportiva

Il 15 Novembre ha avuto luogo l’annua-le festa sociale.

La sezione di Palagano, che raccoglie ben175 donatori in una realtà montana disagiata

territorialmente e che registra un notevole in-vecchiamento della popolazione, ha organizzato laserata rendendola piacevole sotto tutti gli aspetti.Ottima la cena, durante la quale sono stati premiatii donatori che hanno raggiunto il traguardo delle 8,16, 24 donazioni; la serata è stata allietata da unabuona musica (anche se con qualche decibel ditroppo).Presenti alla cena erano anche alcunidonatori dell’AVIS di Rimini, con la cuisezione è nato un gemellaggio che sirinnova dal 1990.

Cena Sociale AVIS

Vi ricordate della fontana di Costrignano, località laCoperativa, che il nostro giornale definì orrenda anni fa,quando fu costruita?Bene, è stata rifatta, usando pietre per i muri e legno per lacostruzione del porticato, che è stato ricoperto con lastredi ardesia. L’impatto con l’ambiente è ottimo, non c’è chedire.Bel lavoro e certamente anche costoso, ma ci chiediamo: acosa serve e a chi serve? L’acqua c’è? E se c’è, è potabile?Perchè invece non si provvede a sistemare la fontana diSusano a cui tutti attingiamo acqua da bere, che è semprefrequentatissima in ogni stagione?Se piove ti bagni, perchè non c’è uno straccio di porticoche ti copra. Non si sa dove parcheggiare le macchine,non c’è posto per fare manovra e per di più si è anche incurva.Un’altra cosa: a quando la sistemazione di una campanaper la raccolta del vetro nella zona del Bar Patrizia?

Palagano,Festa di S. Cecilia

Secondo consuetudine, il circoloMusicale Palaganese ha festeggiato la

patrona dei musicanti: Santa Cecilia. Il 22 Novem-bre, nella Chiesa Parrocchiale, è stata celebratauna messa per i “bandisti” defunti.Terminata la Messa i bandisti sono andati a cenapresso un ristorante locale. Nel corso della sera-ta è stata offerta una targa ricordo al Sig. CesarePiacentini rappresentante della ditta che ha rega-lato le divise alla banda.

O mia bèla funtanìna,che te pisciet a Stergnàn

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Nei mesi di luglio e agosto è stata allestita, presso i locali dell’ex-cinema diPalagano, una interessantissima mostra storico-fotografica sulla Val Dragone,

dalle origini fino ai giorni nostri. La mostra, che è stata visitata da non meno diduemila persone, è stata curata, per le ricerche storiche e per l’allestimento, dal-

l’Associazione “La Luna”; le fotografie sono di Daniele Serradimigni. La parte piùantica della nostra storia è stata ricostruita attraverso un percorso costituito da docu-menti bibliografici, immagini esemplificative e diagrammi; mentre, con le fotografie si èricostruito il periodo più recente della nostra storia, attraverso lo studio degli stiliarchitettonici ed artistici succedutisi nel corso degli anni.La mostra era completata da un curioso “vocabolario” di parole dialettali e da un plasticodella Val Dragone su cui erano riportati i siti archeologici e i reperti storici (rocche,fortificazioni, luoghi di culto) di cui si ha notizia.

Notizie in breveNotizie in breveNotizie in breveNotizie in breveNotizie in breve

da Palagano eda Palagano eda Palagano eda Palagano eda Palagano e

dintordintordintordintordintorninininini

Montefiorino:Nuovo Poliambulatorio

Momento ufficiale delle celebrazioniper i 40 anni del Comune di Palagano èstata la serata organizzata dall’Ammini-strazione Comunale, che si è svoltapresso la palestra dei Padri il giorno 23Dicembre. Nella palestra è stata allesti-ta una mostra di lavori dei ragazzi delleelementari e medie sul tema della cele-brazione. Con la partecipazione dellaBanda di Palagano, della CoralePalaganese, della corale I Cantori diRancidoro e di varie persone, provenien-ti dalle diverse frazioni del Comune, si èsviluppata una serata all’insegna dellacordialità e dell’allegria. L’attuale Sinda-co Guigli Domenico e il suo predeces-sore Meldi Giovanni hanno ricordato lastoria del comune.Grande assente, purtroppo, a causa diun malore, il primo Sindaco CasiniViterbo, al quale auguriamo una pronta

e veloce guarigione.La serata è terminata con ungrande rinfresco a base di tarti-ne e pasticcini, pane casereccioed affettato, il tutto annaffiato dabuon vino.Assenti i rappresentanti deglialtri Comuni, in particolare quel-la del Sindaco di Montefiorino,Guglielmini, strano... visti glistretti rapporti che intercorronotra le due Amministrazioni.

Palagano:Quarantesimo di fondazione

Palagano: Mostra Storico-Fotografica

Corale nata circa due anni fa a Monchio, è la secondaassociazione del genere presente nel comune di Palaga-

no. Conta, fra tenori, bassi, soprani e contralti 24 elementi.Chi fosse interessato e volesse entrare a far parte del gruppopuò contattare il direttore M.° Ferrarini Franco al numerotelefonico 966243, oppure può recarsi il giovedì sera dalleore 21 alle ore 23, a Monchio, presso la sala dell’ex asilo(dietro la Chiesa), sede delle prove.

Monchio: I Cantori di Rancidoro

Se qualcuno è passato, ultimamen-te, nei pressi del Poliambulatorio di Mon-

tefiorino, avrà notato che sono in pieno svol-gimento dei lavori di ampliamento e ristrut-turazione del fabbricato.Si tratta di un progetto di potenziamento dellastruttura per dare una risposta qualitativa aibisogni del territorio.L'opera comporterà un aumento dei costi digestione pari al trenta per cento, con un bi-lancio annuale che sfiorerà il miliardo.Verso la seconda metà di gennaio ilPoliambulatorio chiuderà per poter permet-tere di eseguire i lavori necessari. In questoperiodo tutti i servizi sanitari verranno tra-sferiti presso l’Istituto delle Figlie della Prov-videnza per Sordomute di Casola.E' probabile che l’ATCM istituirà un serviziodi andata e ritorno fra Montefiorino e Casola.La consegna dei lavori è prevista per la finedel 1998.

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Prorogato perProrogato perProrogato perProrogato perProrogato per

altri tre annialtri tre annialtri tre annialtri tre annialtri tre anni

"all'ultimo"all'ultimo"all'ultimo"all'ultimo"all'ultimo

minuto" ilminuto" ilminuto" ilminuto" ilminuto" il

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AcquedottoAcquedottoAcquedottoAcquedottoAcquedotto

IntercomunaleIntercomunaleIntercomunaleIntercomunaleIntercomunale

del Dragonedel Dragonedel Dragonedel Dragonedel Dragone

Montespino di Palagano, inun fabbricato di proprietà delConsorzio stesso adiacen-te all’impianto di potabilizza-zione, luogo che oltre adessere la sede degli ufficitecnico-amministrativi, èanche quella della direzio-ne e del consiglio di ammi-nistrazione.La manutenzione e il pron-to intervento sono garantitida un nucleo operativo alledipendenze dell’ufficio tec-nico che, in caso di guasti,riesce ad assicurare inter-venti di emergenza nell’ar-co della giornata; i punti sen-sibili del sistema sono mo-nitorati da un moderno siste-ma di tele-controllo che per-mette l’acquisizione di datirelativi alle portate, alla clo-razione ed al livello dei ser-batoi, in tempo reale.Si pensi che fino alla metàdegli anni '80 non esistevauna sede, per le riparazionidelle tubazioni si procede-va eseguendo lo scavo amano; la maggior parte del-le linee principali era anco-ra in cemento-amianto epertanto soggetta a frequen-ti guasti; la funzionalità delsistema era demandata adue operai che avevanomolta buona volontà ed unnotevole bagaglio di espe-

DiF. Carponi eE. Ricchi

rienza maturata, ma eranoassolutamente carenti in fat-to di attrezzature e materia-li (chi non ricorda MaffoniSisto e Pini Bartolomeo, pe-rennemente alle prese congiunti Gibault, bombole diossigeno e acetilene?).Solo così può essere ap-prezzato lo sforzo dei Co-muni consorziati che hannopuntato sull’efficienza dell'“Acquedotto del Dragone”per soddisfare un’utenzache, nel frattempo, ancheper la chiusura di molti pic-coli acquedotti comunali eprivati per motivi di potabili-tà della risorsa, è più cheraddoppiata.L’inizio degli anni '90 ha vi-sto una serie di innovazionilegislative che hanno coin-volto anche il Consorzio In-tercomunale “Acquedottodel Dragone”.E’ stata approvata la legge8 Giugno 1990 n.142 cheprevede una nuova forma digestione, quella del Consor-zio Azienda, e che è statarecepita con la sottoscrizio-ne di una nuova convenzio-ne tra i Comuni aderenti el’adozione di un nuovo sta-tuto. Tale convenzione pre-vede la durata del Consor-zio triennale (scelta forsediscutibile: un periodo cosìbreve limita la possibilità diprogettazione e di investi-menti) con facoltà di proro-ga previa decisione di tuttigli Enti aderenti.E’ stata approvata la legge5 Gennaio 1994 n° 36, lacosiddetta “Legge Galli”,che detta nuove forme di ge-stione ed impone la gestio-ne del ciclo completo del-

IL CONSORZIO Intercomunale“Acquedotto del Dragone” èstato costituito nel 1954 trai Comuni di Montefiorino,Lama Mocogno, Polinago ePrignano sul Secchia.Successivamente, nel 1971ne sono stati chiamati a farparte anche i Comuni di Pie-vepelago, Palagano, Pavul-lo nel Frignano e Serramaz-zoni.La zona interessata com-prende inoltre i Comuni diRiolunato e Frassinoro che,pur non essendo consorzia-ti, hanno le sorgenti più im-portanti dell’acquedotto delDragone (al Comune diFrassinoro vengono inoltreerogati i servizi consortili).Attualmente l’Acquedottodel Dragone risulta essereuna delle strutture acque-dottistiche più importantidella Provincia; sicuramen-te la più importante del no-stro Appennino in quantol’economia delle due Comu-nità Montane dipende dallaaffidabilità delle reti di addu-zione consortili.Negli ultimi anni il consorziosi è attrezzato per garantirela funzionalità che l’impor-tanza della struttura richie-de.E’ stata aperta una sede (le-gale ed amministrativa) a

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l’acqua, (captazione, addu-zione, potabilizzazione, di-stribuzione, fognatura, de-purazione e rilascio).Detta legge prevede inoltreche gli Enti gestori operinoin ambiti territoriali ottimali,(che la Regione propone subase provinciale) e che per-tanto vedono la strutturadell’Acquedotto del Drago-ne ormai superata e di di-mensioni troppo limitate.Il Consorzio Intercomunale“Acquedotto del Dragone”ha cercato di imporsi comeEnte Gestore del ciclo inte-grato dell’acqua nel territo-rio dell’Appennino modene-se; vista la necessità è sta-to approntato un progettoche dimostrava la fattibilitàtecnica dell’operazione, pro-getto che però non è statoapprovato dai Comuni Con-sorziati, ad eccezione delComune di Palagano che hadato il proprio assenso con

Deliberazione del ConsiglioComunale.Nel frattempo la maggiorparte dei Comuni Consor-ziati (sono esclusi Prignanosul Secchia e Serramazzo-ni) hanno aderito alla costi-tuzione di M.E.T.A. S.p.A.,un’azienda pluriservizi at-

trezzata an-che per la ge-stione del ciclointegrato del-l’acqua subase provin-ciale, e quindianche nel ter-ritorio dellamontagna.Ora si sta avvicinando ladata della scadenza statu-taria del Consorzio (27/12/'97) ed ancora non tutti i Co-muni hanno adottato le de-liberazioni di proroga (attual-mente mancano le adesio-ni dei Comuni di Prignanosul Secchia e Pievepelago)ed in difetto alla data del 28Dicembre 1997 subentreràall’attuale Consiglio di Am-ministrazione un Commis-sario con le funzioni di pro-cedere alla liquidazione del-l’Ente ed al riparto del patri-monio tra i Comuni Consor-ziati.

Si presume che nel frattem-po il liquidatore potrà proce-dere anche alla gestione or-dinaria dell’Ente affidatogli,al fine di garantire la conti-nuità del servizio. E' certo,però, che non potrà proce-dere anche alla realizzazio-ne del programma degli in-

vestimenti e pertanto impor-tanti opere concepite perfronteggiare casi di emer-genza per siccità, comequelli verificatisi nell’autun-no scorso, non potrannoessere avviate, pur avendoil Consorzio la disponibilitàfinanziaria necessaria.Si rischia pertanto che,un’Ente che ha comunqueadempiuto egregiamente ilcompito cui era stato chia-mato, possa essere scioltoe che l’esperienza matura-ta in oltre mezzo secolo digestione dell’acquedottisti-ca in montagna venga dicolpo cancellata.

L'Acquedotto del Drago-ne sarebbe sostituito daun Ente (M.E.T.A.S.p.A.) che, pur conmaggiori possibilità eco-nomiche e gestionali,sarebbe senza dubbiomeno presente sul terri-torio e meno vicino alleesigenze dell’utente.Si rischia inoltre che gliattuali dipendenti delConsorzio Intercomuna-le “Acquedotto del Dra-gone” vedano svanire lepossibilità di continuaread operare per soddisfa-

re le esigenze di un’utenzache ha avuto modo, ed inpiù occasioni, di apprezzar-ne la professionalità e chevengano inseriti nell’organi-co di un’organizzazione didimensioni tali che li farà ca-dere nell’anonimato.Ne vale proprio la pena?

Esiste da oltreEsiste da oltreEsiste da oltreEsiste da oltreEsiste da oltre

quarquarquarquarquarnt'anni.nt'anni.nt'anni.nt'anni.nt'anni.

E' una delleE' una delleE' una delleE' una delleE' una delle

maggiori realtàmaggiori realtàmaggiori realtàmaggiori realtàmaggiori realtà

acquedottisticheacquedottisticheacquedottisticheacquedottisticheacquedottistiche

della nostradella nostradella nostradella nostradella nostra

Provincia, maProvincia, maProvincia, maProvincia, maProvincia, ma

sta avanzandosta avanzandosta avanzandosta avanzandosta avanzando

METMETMETMETMETA...A...A...A...A...

ULTIM 'ORA

Quasi alla scadenza dei termini le-gali i Comuni di Pievepelago e Pri-gnano hanno comunicato le propriedeliberazioni a favore della proro-ga.In questo modo si è evitato lo scio-glimento del Consorzio, che è statoprorogato fino a dicembre del 2000.

Comune Utenti Km. retiSerbatoi(mc) Adduz. Distrib.

Totale(Km)

Impianti acquedotto

FrassinoroL. MocognoMontefiorinoPalaganoPavulloPievepelagoPolinagoPrignanoSerramazzoniDragone

150019501260108054501739992

16224350

979953

1084604

5621893935

136822485063

27,5232,5931,1538,8492,2925,9016,7585,2855,24

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133,10103,4693,93

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Al presidente ed a tutti i volontari de �La luna nel pozzo��La luna nel pozzo��La luna nel pozzo��La luna nel pozzo��La luna nel pozzo� Palagano.A conclusione della stagione turistica estiva è nostro vivo desiderioesprimere un grazie sincero a quanti, come Voi tutti, sacrificano tem-po, energie, interesse privato a favore della nostra Comunità. E� unorgoglio, per il nostro piccolo Comune, la presenza di tanti volontariimpegnati in servizi di pubblica utilità e di promozione turistica.L�immagine di Palagano è in crescita non solamente a livello locale,ma anche oltre i confini Provinciali e Regionali.Il vostro lavoro è encomiabile, specie in quanto offre un servizio allacollettività che, diversamente il Comune non sarebbe in grado di forni-re: ciò che ognuno di Voi compie, con lodevole impegno, denota unalto senso civico, ma soprattutto un amore tangibile per il nostro Co-mune e per la Sua gente.Vivi ringraziamenti ad ognuno.

LLLLL'Assessore al turismo'Assessore al turismo'Assessore al turismo'Assessore al turismo'Assessore al turismoChiara RicchiChiara RicchiChiara RicchiChiara RicchiChiara Ricchi

Spett.le Associa-Associa-Associa-Associa-Associa-zione la Lunazione la Lunazione la Lunazione la Lunazione la Luna michiamo Canzi Bar-bara e scrivo da unpaesino in provincia

di Milano, precisa-mente da Sovico,

ho 32 anni e mipiace viaggia-re. Sono sta-ta in vacan-za per una

decina di gior-ni a Monchio da

una mia zia nata e cresciutaproprio a Monchio, la quale miha fatto rivedere (ero già statanella vostra zona circa 20 annifa, ma ero molto piccola), alcuniluoghi della vostra zona come laPieve di Rubbiano, Palagano,Montefiorino e Monchio in parti-colare S.Vitale.Il 10 Agosto sono stata a fare laspesa a Palgano e ho notato lavostra mostra sulla Val Dragoneche ho visitato in compagnia dimia zia la quale mi ha racconta-to alcuni aneddoti su quei luoghi.Sono rimasta molto colpita dallamostra e dalla bellezza dellazona, tanto da pensare ad unanuova vacanza dalle vostre par-ti, purtroppo non ho informazio-ni di tipo turistico, quali alber-ghi, campeggi o case in affitto,ho pensato (in quanto ho solo ilvostro indirizzo) di chiedere se èpossibile avere queste informazio-ni da voi.Mi piacerebbe, sempre se fossepossibile, avere altre notizie di ca-rattere generale sulla vostra bel-lissima zona, in attesa di vostrenotizie, porgo distinti saluti.

Canzi BarbaraCanzi BarbaraCanzi BarbaraCanzi BarbaraCanzi Barbara

Cara Barbara, la tua lettera ci hafatto molto piacere perchè è pernoi la conferma di essere sullastrada giusta. Infatti uno degli sco-pi che ci siamo prefissi come as-sociazione è quello di incentiva-re e valorizzare la cultura e le no-stre tradizioni locali, ecco il per-chè della mostra. Per quanto ri-guarda le informazioni che richie-di ti comunichiamo il numero del-la Pro-loco, nella persona del Sig.Bruno Ricchi, tel. 0536.961519.

Spett. Direzione de la Lunala Lunala Lunala Lunala Luna,ricevo con immenso piacere La Luna nel Pozzo e vi trovo sempredegli articoli interessanti, in modo particolare quelli che parlanodel nostro dialetto. (...) Anni fa scrivevo poesie e novelle, alcunedelle quali sono state pubblicate su �La Voce degli italiani� e �Rivi-sta�, qui a Londra. Mi permetto di mandare una poesia e unanovella che ho scritto pensando a Palagano, se credete opportunole potete pubblicare su la Lunala Lunala Lunala Lunala Luna.Complimenti per il vostro lavoro e auguri di continuo successo.Cordialmente,

MMMMMaria Salvatori, Londra.aria Salvatori, Londra.aria Salvatori, Londra.aria Salvatori, Londra.aria Salvatori, Londra.

Il grano gonfio e biondocosparso di papaverirossi e fiordalisi blu

ondeggiava alla brezzamattutina

là sul monte.La rugiada brillava

sull�erba e sulle fronde.Il bosco risuonava

vivo di tanti volie tanti nidi.

Ero ventennecon tanta sete in cuore

d�aria vivadi pace, di sole e di calore

e Tu eri accanto a me.

Mangiavo pane soloe bevevo acqua pura,

ma tavola inbanditamai fu bella come

la massa di frumento d�oro,mai musica piacevol comequellache s�alzava dal boscoe accompagnavail correre argentino delruscelloe si spandevasui colli e nella valle,e mi dicevanon partire più.

Un giorno ripartiima non più sola.Se chiudo gli occhiti rivedo ancorati porto in cuore intattaimmagine di Patria,di montagnaqual nuvola dorataricamata di papaveri rossie fiordalisi blu.

Mattino di giugno alla selva

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Il 23 dicembre 1997 è ricorso il quarantesimoanniversario della costituzione del nostro Comune

Negli anni ‘ 50 la comunità di Palagano era intraprendente, fantasiosa evolenterosa, ma doveva tuttavia fare i conti con l’amministrazione pub-blica che aveva sede a Montefiorino.La viabilità e i trasporti di quegli anni non aiutavano certamente la popolazione a

recarsi al capoluogo per ottenere documenti, chiarimenti e aiuti. Questi problemi,associati anche ad una antica e mai sopita rivalità tra gli abitanti della valle e iMontefiorinesi, spinsero i palaganesi a creare dei movi-menti che si fecero portavoce del malcontento della po-

polazione. I primi investimenti del-l’amministrazione comu-

nale si rivolsero soprattutto al capoluogo e alle attuali fra-zioni, escludendo o meglio lasciando alle frazioni sulla de-stra del Dragone le briciole. Montefiorino aveva piazze estrade asfaltate, pubblica illuminazione e diversi servizi;Palagano aveva, in pieno centro, strade bianche e unailluminazione catacombale. Purtroppo la miopia degli am-ministratori di Montefiorino continuava a fare gli interessidi pochi a scapito di tutta la zona. Promotore del movi-mento autonomista di Palagano fu Lami Giuseppe che,vecchio di anni, ma giovane di spirito, avviò una battagliacoinvolgendo altri palaganesi tra i quali ricordiamo Anto-nio Bacchini a cui è dedicata la piazza antistante il muni-cipio.La Legge n.1286 del 23.12.57, promossa dal deputato dellaD.C. onorevole Attilio Bartole, sancì la vittoria del M.A.P.(Movimento Autonomista Palaganese), alla quale purtrop-po non potè assistere il promotore del movimento perchè morto pochi mesi prima.Le frazioni di Boccassuolo, Palagano, Savoniero, Susano, Costrignano, Monchio, furonoerette a Comune autonomo, così dopo 88 anni il comune di Palagano, soppresso con

BUON COMPLEANNO PALAGANO

Date & dati

1958-'591958-'591958-'591958-'591958-'59 Inizio costruzio-ne scuole di Costrignano, Sa-voniero, Montemolino, Susa-no, Lama di Monchio, La Cam-pagna, S. Vitale.1958-'601958-'601958-'601958-'601958-'60 Costruzione dibuona parte delle attuali stra-de Comunali1965 1965 1965 1965 1965 Costruzione di CasaPapa Giovanni1967 1967 1967 1967 1967 Costruzione nuova sedeMunicipale1968 1968 1968 1968 1968 Inizio presenza C.O.N.I.a Palagano19711971197119711971Ingresso nel Consorziodel Dragone1973 1973 1973 1973 1973 Costruzione della "Ce-ramica Abetone"1975-'761975-'761975-'761975-'761975-'76 Costruzione del-le nuove scuole nel Capoluo-go1976 1976 1976 1976 1976 Istituzione dell'area ar-tigianale nel Capoluogo!978!978!978!978!978 Acquisto autocarro"Macchi" ed inizio raccolta ri-fiuti solidi urbani1982 1982 1982 1982 1982 Acquisto primaautoambulanza1985 1985 1985 1985 1985 Inizio dei progetti dimetanizzazione del territorio1993 1993 1993 1993 1993 Realizzazione piscina

Palagano, anni '30

a cura di E. Gazzetti e E. Ricchi

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Come è nato il movimento per far rinascere il Comu-ne di Palagano e quali sono state le difficoltà inizia-li?Il comitato si era costituito grazie a Giuseppe Lami. Laprima proposta fu quella di costituire a Savoniero la sededel Comune. Dopo il decreto di costituzione del Comu-ne del 23.12 1957, ci fu un periodo di“commissariamento”, dal 1 gennaio 1958 al 7 giugno1959 nella persona del Dott.Cappellini.Le elezioni furono effettuate il giorno 8 giugno. Nomina-re il Sindaco non è stato semplice; dopo varie riunioni,con mio grande stupore mi proposero come candidato,ma io non mi sentivo all’altezza: era come se avesseroscartato i cavalli per sellare l’asinello, ma mi convinserodicendomi che sarei dovuto rimanere solo per qualchemese, il tempo necessario per far calmare gli animi, in-

somma per un periodo di transi-zione.Invece, dopo la prima legislatu-ra, venni rieletto una secondavolta.

All’interno della popolazione di Palagano, c’eranofazioni diverse?Non c’erano vere e proprie fazioni politiche, ma schiera-menti di zona, comunque lo sforzo di tutti era quello diavere l’autonomia da Montefiorino. Monchio, forse, datala vicinanza a Montefiorino, era la frazione più indiffe-rente.

Avete dovuto creare il comune dal nulla, partendo

I SindaciI SindaciI SindaciI SindaciI Sindacidididididi

PalaganoPalaganoPalaganoPalaganoPalagano1959-19671959-19671959-19671959-19671959-1967

Casini VCasini VCasini VCasini VCasini Viterboiterboiterboiterboiterbo

1967-19721967-19721967-19721967-19721967-1972Neri AndreaNeri AndreaNeri AndreaNeri AndreaNeri Andrea

1972-19931972-19931972-19931972-19931972-1993Meldi GiovanniMeldi GiovanniMeldi GiovanniMeldi GiovanniMeldi Giovanni

1993-1993-1993-1993-1993-Guigli DomenicoGuigli DomenicoGuigli DomenicoGuigli DomenicoGuigli Domenico

praticamente da zero...Sì, il nuovo Comune era come un neonato che avevabisogno di tutte le cure e le attenzioni possibili. Mancaval’edificio comunale, mancavano le scuole nelle frazioni(eccetto a Sassorosso e a Costrignano dove erano giàstate realizzate dall’Amministrazione di Montefiorino). Ibambini allora erano molti in ogni frazione, e le scuoleerano importanti. Non c'erano le strade, l’elettrodotto,l’acquedotto, le fognature. C'era da fare tutto, insomma.

I finanziamenti come venivano reperiti?Allora c’era molta collaborazione da parte della popola-zione locale. Soprattutto la gente prestava mano d’ope-ra nel periodo invernale, a basso costo; molte strade fu-

rono realizzate così. Molticontributi vennero dall’Ispet-torato dell’Agricoltura.Trovammo molta collaborazio-ne anche da parte delle auto-rità, dal Genio Civile, dallaPrefettura, dal CorpoForestale. Un grandissimoaiuto, quasi paterno, mi fudato dal Senatore Medici.Una importante realizzazionefu il Centro Tennis, anche sein realtà lo stato attuale non

corrisponde al progetto iniziale che doveva essere rea-lizzato nella zona del garage di Fiori, a pochi Km dalcentro.

Cosa potrebbe direbbe a un Sindaco di oggi dal pun-to di vista umano?Sicuramente allora le cose erano diverse,il sindaco era come il caporale di giornata,tutti si rivolgevano a lui anche per piccole

Intervista a...

Viterbo Casiniprimo Sindaco di Palagano

Popolazione delComune di Palagano

"... scartaronoi cavalli per sellare

l'asinello"

R.D. (Regio Decreto) del 11/04/1869 diventava il46° Comune della provincia di Modena. L’iniziati-va privata dei cittadini di Palagano ha contribui-to sicuramente negli anni a creare opportunitàlavorative e culturali, dando una maggiore sfer-zata d’energia verso lo sviluppo, rispetto al suoex-capoluogo che, pur avendo tutti gli enti pubbli-ci in loco, non è riuscito, forse, a sfruttare al megliole proprie risorse.

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cose; gli davano delle commissioni da fare quando andava a Modena(i mezzi erano pochi). C’era più collaborazione da parte dei cittadini,oggi è più accentuata la pretesa che l’Amministrazione faccia tutto, sipunta tutto sui diritti, dimenticandosi spesso dei doveri.Per esempio: la viabilità è un patrimonio di tutti, ma viene trascuratadalla gente. Spesso ci si dimentica che per realizzare certe cose si èdovuto faticare. Oggi si pensa che tutto sia stato facile, ma purtopponon è così...

Cosa pensa della proposta regionale di accorpare dei Comuni?Personalmente non la condivido.

PALAGANO 1967:inaugurazione del nuovo Municipio

"Cosa ne pensa del progetto della Regione, che con l’Avvi-so per la formazione del programma di riordino territoria-le”, previsto dalla legge 24/96, propone per i comuni sottoi 4500 abitanti, di unirsi per esercitare tutte le funzioni e

servizi svolti dai centri piu grandi?"Non sono d’accordo, prima voglio vedere la gestione dei servizi e co-munque non può essere una decisione presa dall’alto, ma deve na-scere e svilupparsi tra la gente; non è ammissibile che un assessorepensi di fare calare una decisione come questa, da Bologna, senzaprima avere contattato la cosiddetta base, ovvero i cittadini che sonoi diretti interessati. Mi risulta, inoltre, che non sia pervenuta a que-sta amministrazione nessun altro documento o studio in merito, aldi la’della proposta di Legge. Sfido chiunque a volere confrontare eproporre al Comune di Palagano servizi alternativi migliori rispettoa quelli attuali mantenendo gli stessi costi. E’ sbagliato proporresoluzioni di questo tipo, proprio nel momento un cui tutte le forzepolitiche parlano di federalismo, in modo da decentrare leamministarazioni, i servizi e responsabilizzare i cittadini alla vitapubblica.

Domenico Guigliattuale Sindaco

Comune sì,Comune no...

la presenza a Palagano di un delegato delSindaco per lo Stato Civile, un medico con-dotto proprio, l�impiego del segretario comu-nale e del collettore imposte, l�esclusivo dirit-to della frazione Palagano sul bosco del Can-tiere, la costruzione di una comoda stradache mettesse in comunicazione Palagano colcapoluogo, la costruzione di una strada conponte sul fiume Dragone che permettesse aBoccassuolo di mettersi in comunicazione conMontefiorino ed in fine di restare estraneo aidebiti contratti in precedenza dal Comune diMontefiorino. Queste condizioni furono ac-cettate e con regio Decreto dell�11 aprile 1869venne sancita la fusione in un unico Comune.Il 2 ottobre 1953 fu presentata al consigliocomunale di Montefiorino una mozione in cui

si chiedeva l�istituzione di un Comune auto-nomo con le frazioni di Boccassuolo, Palaga-no, Savoniero, Susano, Costrignano e Mon-chio. La mozione, presenti 23 consiglieri, ebbe17 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti. Lanascita del nuovo Comune di Palagano av-venne il 23/12/'57.

NNNNNELELELELEL 1800, 1800, 1800, 1800, 1800, in seguito alla ristrutturazione deiComuni del Frignano, Palagano venne costi-tuito Comune con le frazioni di Boccassuolo,Costrignano e Susano.Il Comune di Palagano ebbe breve vita, finoal 1831, quando fu soppresso ed aggregato,con tutte le frazioni, al Comune di Montefio-rino.Il 4 dicembre 1859 Palagano (1394 abitanti)venne nuova-mente costitu-ito Comunecon le frazio-ni di: Boccas-suolo (676abitanti), Sa-v o n i e r o(211), Susano(209), Costri-gnano (418).Nel 1869 le po-polazioni di Sa-voniero, Susano eCostrignano chie-sero ed ottennerodi ritornare a farparte del Comunedi Montefiorino,spinte dalle pres-sioni e promessedello stesso Co-mune, che, con lacostituzione delComune di Pala-gano era statoprivato di unabuona fetta del proprio territorio.Il Comune di Palagano rimase, così, costitui-to solo da Boccassuolo e Palagano e, per l�esi-guità del territorio e le difficoltà economiche,fu costretto a chiedere di unirsi nuovamente aMontefiorino.Furono però poste condizioni, in particolare

Nel 1800Nel 1800Nel 1800Nel 1800Nel 1800

PalaganoPalaganoPalaganoPalaganoPalagano

vennevennevennevennevenne

costituitocostituitocostituitocostituitocostituito

Comune con leComune con leComune con leComune con leComune con le

frazioni difrazioni difrazioni difrazioni difrazioni di

Boccassuolo,Boccassuolo,Boccassuolo,Boccassuolo,Boccassuolo,

Costrignano eCostrignano eCostrignano eCostrignano eCostrignano e

SusanoSusanoSusanoSusanoSusano

Nel 1957Nel 1957Nel 1957Nel 1957Nel 1957

rinasce ilrinasce ilrinasce ilrinasce ilrinasce il

Comune diComune diComune diComune diComune di

PalaganoPalaganoPalaganoPalaganoPalagano

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Nasce Palagano Comune!Nasce Palagano Comune!Nasce Palagano Comune!Nasce Palagano Comune!Nasce Palagano Comune!

Dopo la tanto desiderata LiberazionePer Palagano giunge l�attesa

RicostruzioneMa dipendere dalla RoccaAumentava il malcontento

di bocca in bocca...Si consideravano i Montefiorinesi

superiori ai PalaganesiA piedi il Municipioera troppo distante

E troppo costava mettersi al volanteC�erano corriere in scarsa quantità

Povera gente!Neanche dovesse raggiungere

l�Aldilà!Nel Cinquanta Montefiorino già

costruiva strade e piazze asfaltateMentre Palagano ne aveva

a mala pena di ghiaiateNel Comune non poteva mancareun�illuminazione elettrica fedeleMentre i Palaganesi andavano

avanti a forza di candele!Montefiorino veniva

migliorato a tutt�andareE a Palagano

non restava che guardareMa in Rocca

commisero una svista:A Palagano era natoil partito autonomista

Era il millenovecentocinquantasettee il promotor fu

il signor Lami Giuseppeche riuscì a diffondre il suo ideale:

Palagano da Montefiorinobisognava separare!

L�agognata vittoria giunsepurtroppo dopo la sua morteMa per Palagano si aprirono

finalmente le porte!Ebbe il nuovo Comune cinque

Frazioni sulla riva destra del DragoneE a Montefiorino non restò cheaccettare la nuova situazione...

Miriam Rioli,Miriam Rioli,Miriam Rioli,Miriam Rioli,Miriam Rioli, classe V,Liceo Linguistico Maria Immacolata.

8 N8 N8 N8 N8 NOVEMBREOVEMBREOVEMBREOVEMBREOVEMBRE 1998... 1998... 1998... 1998... 1998... Sedute davanti al camino acce-so stavamo gustando le mondine che il nonno avevaprepararto per noi.Nando Remo, così si chiamava, era un ometto simpati-co e grassottello dalle guance perennemente rosse comeciliegie. Pur avendo un carattere deciso e a tratti aspro,il nonno era con noi molto dolce.Come tutti gli anni ci aspettavamo che il 23 dicembre ilnonno ci raccontasse di quando, nel 1957, Palaganodivenne finalmente Comune; però noi eravamo ormaistanche di sentire le stesse storie, anche se commoven-ti. Così decidemmo di fare una sorpresa al nonno, econ l�aiuto di un nostro amico di scuola, il più secchione,ci preparammo a realizzare qualche cosa di veramen-te strepitoso: una macchina che ci potesse fare tornarenel mitico 1957. Così ci mettemmo all�opera. Insiemeal nostro amico, di nome Fabio, ci procurammo il mate-riale che ci serviva per compiere la nostra impresa.Una volta realizzato il nostro ambito progetto ci prepa-rammo alla spedizione. Proponemmo la nostra idea alnonno che ne fu veramente entusiasta; anche se inizial-mente fu un po' titubante, quando vide la nostra meravi-glia realizzata, si congratulò con noi per quello che ave-vamo fatto e per la prima volta fu veramente orgogliosodi avere tre nipoti come noi.La spedizione era prevista per il 23 dicembre; la seraprima preparammo il necessario per partire.Finalmente il 23 dicembre!Armate di un grande coraggio entrammo nella mac-china del tempo. La gioia del nonno era indescrivibile:ritornare nel fiore degli anni cinquanta!Arrivammo subito nella Palagano versione �antica�.Non avremmo mai immaginato che fosse così deser-ta. Nelle strade c�era solo qualche vecchietto; pernoi tutto questo era qualche cosa di terribilmentenoioso, mentre per il nonno era meraviglioso ritro-varsi nei suoi migliori anni di vita, anche se c�erapoca gente, noi fummo coinvolti nell�atmosfera di Pa-lagano, così silenziosa e misteriosa nella freddaserata invernale.Ci colpì soprattutto l�immagine del parco che,ricoperto dalla neve, �illuminava� la sera.Mentre camminavamo vedemmo un

Serena e Francesca con l’aiuto di PamelaScuola Media Statale “A.Moro” - classe 2° C

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Il cinquantenario della Ferrariè stato celebrato in tanti modi.Giuseppe Cervetto, giornalistae Direttore del nostro giornale,amico del "Grande Vecchio", loha celebrato con un libro daltitolo significativo: "Ferrari. Laleggenda continua".Il volume rappresenta senzadubbio un contributo alla co-noscenza, soprattutto sotto ilprofilo umano, del miticocostruttore di Maranello."Nel mio racconto - scrive in-fatti l'autore - ho cercato di dareun'idea della sua umanità, delsuo modo di vivere e di pensa-re, riportando cose ascoltate dalui in sereni colloqui nel suoufficio, a tavola al ristorante del"Cavallino", nell'"eremo" diFiorano.Ho compreso dalle sue parolee talvolta dalle sue lacrime, chescendevano sotto i perenni oc-chiali scuri, i drammi che locolpirono, a cominciare dallamorte del figlio Dino. Mi rac-contò della disperazione per lamalattia incurabile del figlioche lo indusse a pensare al sui-cidio. Mi disse dell'amarezzache portava quando la stampapassava dall'esaltazione alcrucifige.Capii perchè un uomo che di-ceva di alzarsi ogni mattina'con la morte in tasca' continua-va a lavorare con tanto impe-gno. E mi resi conto che nonera un cinico, ma un sentimen-tale, un uomo concreto ma an-che un sognatore".

RECENSIONE

Giuseppe Cervetto

" FERRARI ,la leggenda continua"

ometto che urlavaconcitato la tanto atte-

sa notizia: Palagano eradiventato Comune.

Non si può descrivere l�emozio-ne dei palaganesi quando ven-ne annunciata la notizia, tutti sce-sero dalle case e si riunirono nellapiazza degli alpini a festeggiare e noi ci unimmoa loro. Non avevamo mai visto il nonno così feli-ce. Subito arrivò il Sindaco, affannato ma con-tento, e dietro di lui la banda che suonava melo-die popolari. Le vecchiette preparavano, con gliocchi colmi di gioia, il castagnaccio per tutto ilpaese; intanto veniva innalzata la bandiera delComune.Nello stesso momento in cui la bandiera venivaissata i palaganesi lanciarono un grido di gioia.Però una cosa ci stupì molto: dopo pochi minuti ilnonno ci chiese di ritornare a casa perchè re-stando lì troppi ricordi gli sarebbero tornati allamente. Tornammo così alla macchina che ciriportò a casa. Ora eravamo felici perchè ave-vamo scoperto che l�unione tra queste perso-ne e l�amore per il loro paese è una cosa stu-penda e facemmo la promessa al nonno chetutti gli anni, per cinque minuti, saremmo tor-nati negli anni cinquanta per quella famosadata.Solo dopo aver rivissuto quel momentocapimmo l�importanza della nascitadel Comune per noi palaganesi.

In queste feste natalizie la Com-pagnia dialettale Malsadòl diPalaganoPalaganoPalaganoPalaganoPalagano e, quasi in contempo-ranea, i ragazzi della parroc-chia di MonchioMonchioMonchioMonchioMonchio, hanno prepa-rato due spettacoli, entrambimolto ben riusciti, sia come re-citazione, sia come partecipa-zione di pubblico.Gli �attori� di PalaganoGli �attori� di PalaganoGli �attori� di PalaganoGli �attori� di PalaganoGli �attori� di Palagano hannoportato in scena alcune vignettedi vita matrimoniale, vista inchiave ironica ed allegra. Ne èuscito uno spettacolo simpaticoed allegro, anche se visto il con-testo di pubblico e lo scopo, con

qualche battuta ditroppo. L'incasso èstato devoluto per il

sostegno del Liceo di Palagano.I ragazzi di Monchio,I ragazzi di Monchio,I ragazzi di Monchio,I ragazzi di Monchio,I ragazzi di Monchio, sabato 3gennaio, hanno proposto un mu-sical sulla vita di San Francesco, ilcui ricavato è stato devoluto a fa-vore delle popolazioni terremota-te. Bravissimi i protagonisti: neipanni di San Francesco ClaudioBotti, in quelli di Chiara ValeriaMediani. Un particolare riconosci-mento, inoltre, ai musicisti JessicaBarbati, Elisabetta Fontana e Fa-brizio Botti che con impegno han-no riadattato le musiche; ma il ri-sultato finale, che il pubblico hagiudicato molto coinvolgente, emo-zionante, è stato tale per l�impe-gno di tutti: grandi e piccini.Complimenti, continuate così.

Palagano, Comune di attori e cantanti

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COME OGNI an-no, quando si

avvicina l’otto dicembre,insegnanti, alunni e Suoredell’Istituto Magistrale diPalagano, insieme ai genitori,si preparano ad uno degliavvenimenti più importantidell’anno: la festa dedicata aMaria Immacolata!E’ un evento molto significativoper la nostra scuola e tutta lacomunità di Palagano, che,grazie a questa iniziativa,riesce a trascorrere unmomento di gioia e unione.La preparazione di questagiornata è avvenuta grazie apersone che si sonoimpegnate a lungo, affinchèriuscisse nel migliore dei modi,e il risultato è stato davveroottimo! All’inizio dell’annoscolastico è stato eletto unComitato Genitori apposita-mente per organizzareiniziative come questa.La festa è iniziata al mattinocon l’acco-glienza deigenitori da parte delleSuore e degliinsegnanti; è segui-ta la S.Messa,celebrata da DonFabrizio Martelli e daDon Armando Galloni,che hanno ringraziato tuttiper la numerosa presenza.Durante la celebrazione glialunni della scuola hannoanimato la liturgia con taleentusiasmo da strappare, altermine, un applausoall’assemblea. Insegnanti,alunni e genitori si sono poispostati all’interno della scuola,dove è cominciata la festa.Nella Sala-proiezioni è statoofferto il pranzo, preparato daigenitori che, devo dire, hannoavuto ottimo gusto nella sceltadel menu. Verso le 14,30 gliinvitati si sono trasferiti inpalestra, dove gli alunni di ogniclasse si sono esibiti in canti e

balli, preparati nei giorniprecedenti con l’aiutodegli insegnanti.Quest’anno, poi, c’ è statauna novità: anche igenitori hanno recitato!Ci hanno regalato duedivertenti scenette reci-tate in dialetto. Sempre suiniziativa dei genitori sonostate organizzate anchela tradizionale pesca e lavendita delle torte. La festa siè conclusa con un discorso diSr. Enrica, Preside dellascuola, la quale ha ringraziatotutti coloro che avevanocontribuito a far sì che questomomento, che ogni anno ciunisce in serenità, riuscisse almeglio.

Tutti si sono spremuti le meningi per organizzare unospettacolo che piacesse, anche ai professori. Eranoquasi più euforici loro che i ragazzi. Dietro le quintec�era una grande tensione: neanche fossimo stati allaScala di Milano! Ha iniziato la �Benza Band�, suonando

pezzi davvero coinvolgenti; seguiva la classe terza:quando ha iniziato a cantare �Oh happy day� le risatesi sono mescolate agli applausi. Durante la canzone iragazzi ne hanno combinate di tutti i colori: hannoballato, strappandosi le tuniche di carta crespa rossa e

lanciando i cappelli al pubblico, fortunatamente senza ferire nessuno.Dopo la simpatica performance, è stata la volta dei genitori, che sisono cimentati in una scenetta tutta in dialetto, molto apprezzatadal pubblico; è arrivato quindi il momento dei �piccoli� del Liceo,che hanno inscenato �Amore e Psiche�, la storia di una ragazza edi un dio che si innamorano, anche se Venere è contraria. Abbiamopoi assistito al numero più esilarante: la classe seconda ha messo inscena �Grease�: a detta di tutti, la ragazza che ha impersonatoJohn Travolta (Elisa Silvestrini, ndr) ha ballato in modo eccellente,ma chi ha colpito maggiormente è stato il ragazzo travestito daOlivia Newton-John (Claudio Bertogli, ndr), con tanto di parruccae gonna.[...] I ragazzi della scuola si sono sentiti più uniti del solito, ed anchepiù vicini ai professori. Questi ultimi si sono lasciati coinvolgere,dimenticando per un giorno le interrogazioni, le valutazioni e tuttociò che comporta la scuola...

Annalisa Fontana,Annalisa Fontana,Annalisa Fontana,Annalisa Fontana,Annalisa Fontana,III Liceo, Frassinoro

Una performance simpatica, divertentee ben riuscita

Spettacolo di varietà

Che possiamo dire? E’ statadavvero una bella festa: ognianno ci regala emozioni in piùche porteremo sempre dentro.Per questo speriamo insiemein un arrivederci al prossimoanno!

Silvia Martelli, III Liceo,Lama Mocogno

8 dicembre,8 dicembre,8 dicembre,8 dicembre,8 dicembre,

Immacolata,Immacolata,Immacolata,Immacolata,Immacolata,

Festa del liceoFesta del liceoFesta del liceoFesta del liceoFesta del liceo

di Palaganodi Palaganodi Palaganodi Palaganodi Palagano

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bassate forse anche di 600metri). In pianura le forestecedettero il posto a boschidi latifoglie e in Appenninosi sviluppò una prateria al-pina che favorì la penetra-zione degli uomini. Si vive-va di caccia e di raccolta deiprodotti spontanei e si svi-luppò la produzione di og-getti da innestare su suppor-ti di legno e di osso comepunteruoli, lisciatoi, frecce,lame e grattuge. Lungo i cri-nali appenninici sono stati ri-trovati reperti risalenti a que-sto periodo (Cava dellaComunella, Cava due por-toni, Campegine).

Età Neolitica (4.500-2.600a.C.) ed Eneolitica (2.500-1.800)In questo periodo avvieneuna delle rivoluzioni fonda-mentali per l’umanità. Oltrealla caccia ed alla raccolta,l’uomo apprende le tecnichedell’agricoltura; questo favo-risce lo sviluppo di comuni-tà più stabili. Cessa di es-sere nomade e dipendenteda quello che fornisce spon-taneamente la natura,inizia a produrre cibo e amodificare l’ambiente a pro-prio favore.Anche le abitazioni si perfe-zionano: non più rami e pel-li, ma un’armatura di legnoricoperta d'argilla.Il più antico insediamentoumano nel modenese èquello di Fiorano; molto in-

LE PRIME testimonianze del-la presenza umana nel mo-denese risalgono a non piùdi 200mila anni fa (Paleoliti-co o Età della Pietra Antica)e sono concentrate tutte inpianura o in collina.Nel nostro Appennino, inve-ce, sono stati rinvenuti re-perti risalenti al massimo a10mila anni fa (Mesolitico).Un’ipotesi ritiene che i primiabitanti del modenese sia-no arrivati dalle zone dell’ex-Jugoslavia attraversando leterre che adesso sono som-merse dall’Adriatico.Le genti preistoriche si sta-

bilirono inizialmente sololungo i percorsi dei fiumi(Secchia e Panaro) dovec’erano aree più favorevoli;la montagna, invece, si ritie-ne che sia stata sede permolto tempo di insediamentiperiodici o stagionali.

Paleolitico o Età della Pie-

diD. Bettuzzie G. Monti

tra Antica (900.000-13.000a.C.)Questo lunghissimo periodocomprende epoche di climatemperato e periodi glaciali;i laghi Santo, Baccio, Tur-chino sono di origine glacia-le.Gli uomini del Paleolitico sidedicavano soprattutto allacaccia, ma anche alla rac-colta dei prodotti spontaneie alla concia delle pelli. Vi-vevano in capanne costrui-te con rami e pelli di anima-li. Col passare del tempo ac-quisiscono la capacità di la-vorare sempre più finemen-

te la selce, co-struendo lameed oggetti de-corativi e ritua-li. Reperti ar-cheologici rife-ribili a questoperiodo sonostati rinvenutisolo in pianuraed in collina; dirilievo la Vene-re di Savigna-no, una dellepiù importanticreazioni arti-

stiche paleolitiche.

Età Mesolitica (13.000-8.000 a.C.)Alle glaciazioni seguì un pe-riodo di clima temperato chemodificò fortemente l’am-biente della nostra zona (siè calcolato che le cimeappenniniche si siano ab-

Manufatto ottenutoscheggiando ciotoli a forma digrossa mandorla, forma idealeper essere tenuta in mano, ed

utilizzata come arma da lancio,da taglio, martello ed ascia.

Fu talmente efficace e versatileda essere utilizzata e perfezionata

per migliaia di anni.

Amigdala

Dalla preistoriaDalla preistoriaDalla preistoriaDalla preistoriaDalla preistoria

ai giorai giorai giorai giorai giorni nostri.ni nostri.ni nostri.ni nostri.ni nostri.

Un viaggio neiUn viaggio neiUn viaggio neiUn viaggio neiUn viaggio nei

secoli persecoli persecoli persecoli persecoli per

sapersapersapersapersaperne di piùne di piùne di piùne di piùne di più

e conoscercie conoscercie conoscercie conoscercie conoscerci

meglio.meglio.meglio.meglio.meglio.

Preistoria

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teressante risulta essere il villaggio del Pesca-le (Prignano) che fu abitato per almeno 3.000anni.In Val Dragone oggetti risalenti a questo perio-do sono stati rinvenuti a: S. Vitale di Monchio,Piandelagotti nei Prati di S. Geminiano e Ca’dei Ravani (punta di freccia), Frassinoro (ac-cetta di pietra verde levigata).Oggetti neo-eneolitici sono stati rinvenuti an-che a Roccapelago e Fiumalbo (punte di frec-ce) e nell’Appennino reggiano (Casina, VillaMinozzo, Monte Misura), Monte Cusna e Mon-te Cimone (punte di freccia, coltellini, lamette,raschiatoi ottenuti da piccole schegge di selce).Solo nel 2° millennio a.C., però, si assiste adun vero popolamento della montagna; la pre-senza di pecore, buoi selvatici e di moltissimaselvaggina esercita un forte richiamo per cac-ciatori e pastori che staccatisi probabilmentedagli insediamenti della pianura si spinsero lun-go le valli del Dolo e del Dragone.Un’altra importante “rivoluzione”, che permise profondi cambiamenti nella società uma-na, fu la messa a punto di tecniche di estrazione e lavorazione dei metalli; tutto ciòcomportò il delinearsi di persone specializzate, metallurghi itineranti, allo stesso tempoartigiani e commercianti.

Statuetta scolpita a tutto tondosu pietra serpentinosa,simbolo di fertilità eprocreazione. L'aspettofusiforme conferitole dallasemplificazione degli artiinferiori e del capo ècombinato con le voluminoseprotuberanze dei glutei e dei

seni che si appoggiano sulventre estroflesso. Il profilo

morbidamente costituito secondouna successione armonica di curve e

controcurve esalta la sensibilità plasticadell'ignoto scultore che ha saputo rendere

complementari realismo descrittivo eastrattezza simbolica.Paleolitico superiore (ca 30.000 a.C.).

Venere di Savignano

LLLLLa vita a vita a vita a vita a vita nel villaggio era ritmata dallo scorreredelle stagioni. Le donne erano nei pressi dell�ac-campamento alla ricerca di bacche o frutti, il vil-laggio era sorvegliato dai cacciatori più giovani, i

più forti stavano seguendo già da alcuni giorni letracce di un branco di cervi che risalendo il fiume

si portavano verso la montagna. La carne sarebbe ser-vita per sfamarci, le pelli per scaldarci nella stagione

fredda, le ossa e le corna per fabbricare utensili ed armi.Il branco di cervi era radunato nel boschetto, noi eravamo re-

stati in pochi per cui decidemmo di adottare una tecnica di caccia

ImmaginandoImmaginandoImmaginandoImmaginandoImmaginando

una scena diuna scena diuna scena diuna scena diuna scena di

vita quotidianavita quotidianavita quotidianavita quotidianavita quotidiana

vissuta dalvissuta dalvissuta dalvissuta dalvissuta dal

nostronostronostronostronostro

antenato Rakuantenato Rakuantenato Rakuantenato Rakuantenato Raku

DiChemio

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Acruchiàs : appisolarsi

Aibasìn : al rovescio, luogo dove non batte il sole,nord.

Angótta: nienteEsempi : En gh’è angòtta da fàr: “non c’è niente dafare”.Origine: Latina. Da ne gutta quidem, cioè “neancheuna goccia”, “niente”.

Antùn : porzione, si dice per un pezzo da zappareo da falciare manualmenteEsempi : Us’ màt a l’antùn: si mette al suo pezzo,cioè si prende le sue resposabilità

Arciuflàr : ricomporre, rimediare

Ardenzàr: ripulire, riordinare

Armòcchia : riparo, riparo sotto a qualcosa.Esempi: “Andàmma all’armòcchia dre’ a namashera: “Andiamo al riparo dietro un mucchio disassi.”.Origine: Dalla voce greco-bizantina hernakìa dahermax-akos col significato di ‘mucchio di pietre’.Da qui si potrebbe essere arrivati al termine‘armoccha’ attraverso la forma harmacula (“piccoloriparo”).

A st'ùra : ora, a quest’ora, ormai.Origine : un’espressione simile si trova nel vecchiofrancese del 1500: ‘Je cogneu cest apoticaire dont evien de parler at’heure...’ (ho conosciuto questo far-macista di cui ti ho appena parlato...).

Àscra : desiderio, forte desiderio.Origine : dal gotico aiskon e dal longobardo eiskonda cui l’attuale inglese to ask tutti con il significato di“chiedere, domandare”. Il tardo latino possiede untermine, di origine germanica, eshcàra; in Toscananel XIII e XIV secolo si affermano i termini àschèro easchèra col sigificato di “desiderio”, “rimpianto”, “vo-glia acuta di qualche cosa”.

Avlòdghe : frutto non giunto a completamaturazione.

imparata da poco tempo da una tribù vici-na. Baketoun, dopo vari tentativi, riuscìad accendere un piccolo fuoco sfregandotra di loro due rametti di legno. Fu abba-stanza semplice appiccare il fuoco a tuttoil boschetto lasciando un piccolo corrido-io dove ben presto i cervi in preda al pani-co si precipitarono.Noi li stavamo aspettando nascostidietro a grosse rocce. I primi cer-vi furono abbattuti con le mazzee le lancie, altri riuscirono a scap-pare, ma l'abilità dei nostri lan-ciatori di pietre non lasciò loroscampo: le amigdale sfrecciarono velo-ci nell'aria raggiungendo implacabil-mente il bersaglio.Da tempo non avevamo avuto una cac-cia così fruttuosa. Stavamo raccoglien-do i corpi degli animali quando, dallasterpaglia, sentimmo il rumore seccodi rami che si spezzavano; i nostri sensisi allertarono, brandimmo velocemen-te le nostre armi. Ci furono attimi ca-richi di tensione quando all�improvvi-so, dalla boscaglia, uscì un grosso lupo,forse attirato dall'odore del sangue. Lesue fauci si serrarono alla gola di unodei nostri compagni, subito ci avven-tammo sull'animale e, menando forticolpi, riuscimmo ad ucciderlo.Purtroppo per Ugu non c�era più nullada fare. Ricomponemmo il corpo e, ri-copertolo di pietre affinchè gli anima-li selvatici non lo trovassero, aspergem-mo col suo sangue gli alberi e le roccecircostanti per propiziarci gli spiriti delbene. Poco dopo sentimmo forti guai-ti giungere dalla sterpaglia. Improvvi-samente un piccolo cucciolo di lupouscì impaurito. Il primo istinto fu diucciderlo, ma decisi di tenerlo e rega-larlo a mio figlio Guiglu.Tornati al villaggio fummo accolti congioia, la caccia era stata buona e l'inver-

no avrebbe fatto meno paura.Guiglu venne verso di me e gli donai ilcucciolo. Era la prima volta che accadevauna cosa simile.Il ragazzo e il suo cucciolo crescevano in-sieme giocando, e noi notammo che erapossibile insegnare al cucciolo di lupo tan-te cose...

"All'improvviso"All'improvviso"All'improvviso"All'improvviso"All'improvviso

dalla boscagliadalla boscagliadalla boscagliadalla boscagliadalla boscaglia

uscì un grossouscì un grossouscì un grossouscì un grossouscì un grosso

lupo...lupo...lupo...lupo...lupo...

PurPurPurPurPurtroppo pertroppo pertroppo pertroppo pertroppo per

Ugu non c'eraUgu non c'eraUgu non c'eraUgu non c'eraUgu non c'era

più nulla dapiù nulla dapiù nulla dapiù nulla dapiù nulla da

fare..."fare..."fare..."fare..."fare..."

"...dopo vari"...dopo vari"...dopo vari"...dopo vari"...dopo vari

tentativi riuscìtentativi riuscìtentativi riuscìtentativi riuscìtentativi riuscì

ad accendere ilad accendere ilad accendere ilad accendere ilad accendere il

fuocofuocofuocofuocofuoco

sfregando duesfregando duesfregando duesfregando duesfregando due

rametti tra dirametti tra dirametti tra dirametti tra dirametti tra di

loro..."loro..."loro..."loro..."loro..."

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diS. Nieleda

"Fer"Fer"Fer"Fer"Fermi tutti!mi tutti!mi tutti!mi tutti!mi tutti!

FerFerFerFerFermi - dissi -mi - dissi -mi - dissi -mi - dissi -mi - dissi -

una mossa e viuna mossa e viuna mossa e viuna mossa e viuna mossa e vi

iririririrradio di pusradio di pusradio di pusradio di pusradio di pus

fino allafino allafino allafino allafino alla

BrBrBrBrBruciata!"uciata!"uciata!"uciata!"uciata!"

occhi come chieden-do: "Ma cos'è succes-so? E' successo unatragedia? Cos'è succes-so?" E infatti m'hanno fermato...E mi hanno detto: "Cosa c'ha da guardare? Nonha visto la paletta?" Faccio: "Non ho visto ne-anche il secchiello, mi scusi!". "Non faccia lospiritoso!". "Eh, sa... Io sono una specie dicomico..."." Ah, un comico! E le ballerine?"."Scusi, ma che domande sono? Se ero un ge-

ometra, cosa mi chiedeva, e i murato-ri?". "Non faccia lo spiritoso! Scen-

da dalla macchina e ci seguaprecedendoci!""Vi vado davanti stando didietro?" "Sì !...""Cos'è questa roba verde?(era la marjuana) e io: "Mu-schio per il presepio!". "Ah,muschio per il presepio!"."Si".

"Il 2 di agosto!".Allora io incominciai ad accorgermi

che loro fissavano il mio grosso forunco-lo.Fu un attimo di genio che mi prese improvvi-samente e, stringendo il foruncolone tra le dita:"Fermi tutti ! Fermi - dissi - una mossa e viirradio di pus fino alla Bruciata!""Cos'è il pus, un mezzo di trasporto pubblico?Ce l'ha la patente? Mi faccia vedere la paten-te!"Nel frattempo passa di lì, per caso, il mio ami-co Davide che vista la situazione e intuendoche ero nei pasticci, interviene a mio favore:"Lo lasci andare, Maresciallo, quello è pazzo,scrive sulla Luna, sa com'è...""Scenda dalla macchina anche lei, e ci seguaprecedendoci!"."Vi vado davanti stando di dietro?" "Si". Ci ca-ricarono sul cellulare, che non è un telefonino,ma una specie di furgone blu senza finestrini eci portarono a Sant'Eufemia. Davide credevache fosse una chiesa. Io mi accorsi subito in-vece che non era una casa di cura. Passam-mo lì un bel fine settimana e studiammo la ve-ste grafica del giornalino.

CON LA LUNA NUOVA torna anche la Luna del Paz-zo, la famosa rubrica di questo giornale, l'uni-ca che vale la pena di leggere, l'unica che giu-stifica, da sola badate bene, il prezzo di questosciagurato giornaletto.Mi sono chiesto tante volte perchè la gente diPalagano, e non solo, facesse ressa davantialle edicole di tutto il mondo per acquistare LaLuna nel Pozzo.Ho scoperto che era per la Luna del Pazzo chela gente arrivava anche ad azzuffarsi pur diavere l'ultima copia rimasta delgiornale. Per questo motivoho alzato il prezzo della miacollaborazione: "O mi date tot,o passo a VivAppennino, chein quanto a sciaguratezza for-se vi supera..."Mi hanno concesso il Tot edeccomi qui di nuovo a parlar-vi delle cose del mondo conl'unica arma efficace: l'ironia.Ma io chi sono, in realtà? Chisi cela sotto lo pseudonimo Niele-da? Sono un personaggio misterioso?Anch'io, spesso, faccio fatica a riconoscermi enon sono sempre sicuro di essere io quandocredo di essermi riconosciuto. Dunque sono ve-ramente un personaggio misterioso.Cosa vi posso dire di me ?Poteri rivelarvi che a volte mi viene fuori, in fac-cia, un grosso foruncolo, una volta a destra,una volta a sinistra, dipende dalla situazionepolitica, anche se non mi capita spesso, ma an-ch'io sapete sono debole, e me lo curo comeChe Guevara si curava la bronchite, cioè conla marjuana.Una volta sono andato a cercarne un po', mapoca: saranno stati 25 Kg.., che ho caricato sullamia Uno Bianca che era verde quel giorno per-chè sembrava un'insalatiera, che quando sonoentrato nel casello dell'autostrada l'elicottero deiCarabinieri ha guardato e ha detto: "Ma checos'è? Un'insalatiera ha passato il casello?"E io, quando ho visto il posto di blocco, ho fattocome fanno tutti quando hanno paura di farsifermare al posto di blocco, che è un trucco, quel-lo che conoscono tutti, quello di guardarli negli

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Bertrand Russell (1872-1970)Filosofo, matematico e scrittore studiò a Cambridge, dove insegnò fino al 1916quando fu allontanato a causa delle idee pacifiste. Dal 1938 al 1944 visse negli StatiUniti, dove insegnò a Chicago e a Los Angeles, prima di essere riaccolto a Cambridge.Insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1950, legò il suo nome alle principalibattaglie civili di questo secolo, concludendo la sua intensa attività in favore della pacedando vita nel 1966 al noto “Tribunale Russel” contro i crimini di guerra americani nelVietnam. Tra le sue numerosissime opere, sono da ricordare: I principi della matemati-ca, La conoscenza umana, Storia della filosofia occidentale, Elogio dell’ozio, Perche’non sono cristiano, L’ABC della relatività, La conquista della felicità.

La LUNA nuovaVia Palazzo Pierotti, 4/A - 41046 Palagano (MO) - Italy

Si prega di ritornare al mittente se non consegnatoo Indirizzo insufficenteo Destinatario sconosciutoo Destinatario decedutoo Rifiutatoo Altro .............................................

"T"T"T"T"Tra le cose che corrono pericolo di venir sacrificatera le cose che corrono pericolo di venir sacrificatera le cose che corrono pericolo di venir sacrificatera le cose che corrono pericolo di venir sacrificatera le cose che corrono pericolo di venir sacrificatesenza necessità all�eguaglianza democratica, forse lasenza necessità all�eguaglianza democratica, forse lasenza necessità all�eguaglianza democratica, forse lasenza necessità all�eguaglianza democratica, forse lasenza necessità all�eguaglianza democratica, forse lapiù importante è il rispetto di sè. Per rispetto di sèpiù importante è il rispetto di sè. Per rispetto di sèpiù importante è il rispetto di sè. Per rispetto di sèpiù importante è il rispetto di sè. Per rispetto di sèpiù importante è il rispetto di sè. Per rispetto di sèintendo la parte buona dell�orgoglio, quello che èintendo la parte buona dell�orgoglio, quello che èintendo la parte buona dell�orgoglio, quello che èintendo la parte buona dell�orgoglio, quello che èintendo la parte buona dell�orgoglio, quello che èchiamato �giusto orgoglio. �La parte cattiva èchiamato �giusto orgoglio. �La parte cattiva èchiamato �giusto orgoglio. �La parte cattiva èchiamato �giusto orgoglio. �La parte cattiva èchiamato �giusto orgoglio. �La parte cattiva èrappresentata da un senso di superiorità.rappresentata da un senso di superiorità.rappresentata da un senso di superiorità.rappresentata da un senso di superiorità.rappresentata da un senso di superiorità.

Il rispetto di sè impedirà a una persona di essere vileIl rispetto di sè impedirà a una persona di essere vileIl rispetto di sè impedirà a una persona di essere vileIl rispetto di sè impedirà a una persona di essere vileIl rispetto di sè impedirà a una persona di essere vilequalora avesse in suo potere dei nemici e le consentiràqualora avesse in suo potere dei nemici e le consentiràqualora avesse in suo potere dei nemici e le consentiràqualora avesse in suo potere dei nemici e le consentiràqualora avesse in suo potere dei nemici e le consentiràdi sentirsi nel giusto anche se il mondo fosse contro didi sentirsi nel giusto anche se il mondo fosse contro didi sentirsi nel giusto anche se il mondo fosse contro didi sentirsi nel giusto anche se il mondo fosse contro didi sentirsi nel giusto anche se il mondo fosse contro dilei.lei.lei.lei.lei.

Se un uomo non possiede questa qualità, gli sembreràSe un uomo non possiede questa qualità, gli sembreràSe un uomo non possiede questa qualità, gli sembreràSe un uomo non possiede questa qualità, gli sembreràSe un uomo non possiede questa qualità, gli sembreràche l�opinione della maggioranza, o l�opinione delche l�opinione della maggioranza, o l�opinione delche l�opinione della maggioranza, o l�opinione delche l�opinione della maggioranza, o l�opinione delche l�opinione della maggioranza, o l�opinione delgoverno, debba essere trattata come infallibile, e questogoverno, debba essere trattata come infallibile, e questogoverno, debba essere trattata come infallibile, e questogoverno, debba essere trattata come infallibile, e questogoverno, debba essere trattata come infallibile, e questomodo di sentire, se divenisse generale, renderebbemodo di sentire, se divenisse generale, renderebbemodo di sentire, se divenisse generale, renderebbemodo di sentire, se divenisse generale, renderebbemodo di sentire, se divenisse generale, renderebbeimpossibile il progresso morale e quello intellettuale."impossibile il progresso morale e quello intellettuale."impossibile il progresso morale e quello intellettuale."impossibile il progresso morale e quello intellettuale."impossibile il progresso morale e quello intellettuale."

(da "Autorità e individuo - il confronto tra etica individualeed etica sociale e le sue possibili soluzioni")