La gestione manageriale di una società di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello...

download La gestione manageriale di una società di calcio: un paragone tra il modello  italiano e il modello inglese

of 223

Transcript of La gestione manageriale di una società di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello...

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    1/223

    LA GESTIONE MANAGERIALE DI UNA

    SOCIETA DI CALCIO:

    UN PARAGONE TRA IL MODELLO

    ITALIANO E IL MODELLO INGLESE

    Relatore: Chiar.mo Tesi di Laurea di:

    Prof. Luca Del Bene Tommaso Fabretti

    Anno Accademico 2010 - 2011

    UNIVERSIT POLITECNICA DELLE MARCHEFACOLT DI ECONOMIA GIORGIO FU

    _______________________________________________________________Corso di Laurea specialistica in Economia e Management

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    2/223

    1

    INDICE

    INTRODUZIONE..7

    CAPITOLO 1 - IL MANAGEMENT DELLE SOCIETA' DI CALCIO11

    1.

    Il calcio come settore economico.......11

    2. Aspetti organizzativi delle societ di calcio.......................153. Quattro modelli di gestione di una societ di calcio..174. La gestione operativa.........205. La gestione strategica.....24

    5.1 La pianificazione strategica..26

    5.2 Il controllo strategico............27

    5.3 La Balanced Scorecard.....31

    6. La gestione tecnica....366.1 Il modello inglese....36

    6.2 Il modello italiano.......41

    CAPITOLO 2 - EVOLUZIONE STORICO-GIURIDICA DEL

    SETTORE CALCISTICO...43

    1. Le origini del calcio.432. Evoluzione giuridica....44

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    3/223

    2

    2.1 Evoluzione in Inghilterra e in Italia 45

    2.2 La sentenza Bosman....50

    3. Organizzazione istituzionale del calcio europeo...523.1 La Uefa53

    3.2 Il ranking Uefa....54

    4. Organizzazione del calcio in Inghilterra...564.1 La Football Association..56

    4.2 La Premier League..59

    4.3 La suddivisione dei tifosi inglesi....61

    4.4 La chiave del successo: l'attivit di marketing...62

    5. Organizzazione del calcio in Italia.......655.1 La Federazione Italiana Gioco Calcio....65

    5.2 La Serie A..66

    5.3 La suddivisione dei tifosi italiani...67

    CAPITOLO 3 IL FAIR PLAY FINANZIARIO..69

    1. Introduzione al Fair Play Finanziario..692. La licenza Uefa....713. I parametri fondamentali del Fair Play Finanziario.....74

    3.1 Criteri sportivi...74

    3.2 Infrastrutture..75

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    4/223

    3

    3.3 Criteri gestionali..76

    3.4 Criteri legali.77

    3.5 Criteri finanziari..78

    4. Gli indicatori fondamentali....804.1 L' assenza di debiti scaduti...81

    4.2 Il raggiungimento del punto di pareggio..81

    4.3 Il principio della continuit aziendale.....85

    CAPITOLO 4 - IL CALCIO IN BORSA..86

    1. Introduzione alla borsa..861.1 Cos' la borsa valori....86

    1.2 Macrofunzioni della borsa.......87

    2. La quotazione di una societ in borsa...882.1 Motivazioni della quotazione..88

    2.2 Il listing...91

    2.3 Costi della quotazione.93

    2.4 Limpatto della borsa sul mondo del calcio....933. La situazione in Inghilterra...964. La situazione in Italia..100

    4.1 Borsa Italiana Spa...100

    4.2 Le fasi complete del listing... 102

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    5/223

    4

    4.3 Le societ calcistiche quotate in borsa .....105

    CAPITOLO 5 - IL BILANCIO D'ESERCIZIO DELLE SOCIETA'

    CALCISTICHE..110

    1. Introduzione al bilancio d'esercizio..1102. Caratteristiche del bilancio d'esercizio delle societ calcistiche ....1133. Analisi dello stato patrimoniale delle societ di calcio - Voci

    caratteristiche........115

    3.1 Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.115

    3.2 Capitalizzazione dei costi del vivaio..117

    3.3 Le compartecipazioni.118

    3.4 Crediti e debiti verso altre societ calcistiche....119

    4. Analisi del conto economico delle societ di calcio - Vocicaratteristiche..123

    4.1 Ammortamento del costo dei diritti pluriennali

    alle prestazioni dei calciatori...123

    4.2 Minusvalenze e plusvalenze da alienazione dei diritti pluriennali

    allutilizzo delle prestazioni dei calciatori....124

    4.3 Cessione temporanea del diritto alle prestazioni sportive125

    4.4 Proventi e oneri da compartecipazione.125

    4.5 Capitalizzazione dei costi del vivaio.126

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    6/223

    5

    5. Aspetti contabili e problematiche legate alla prassi inglese ....1335.1 La contabilizzazione dei compensi di trasferimento..133

    5.2 La contabilizzazione dei compensi contrattuali.134

    5.3 La rivalutazione dei terreni di gioco e degli impianti di propriet

    delle societ calcistiche134

    CAPITOLO 6 - LA GESTIONE ECONOMICO-FINANZIARIA.136

    1. L'economicit della gestione..1362. Indagine sui ricavi delle societ calcistiche europee...137

    2.1 Ricavi delle principali societ europee ...142

    3. Analisi delle principali voci di ricavo.....1453.1 I diritti multimediali145

    3.2 I Matchday Revenues.....153

    3.3 Le attivit commerciali...158

    4. Analisi dei ricavi straordinari.....1645. Analisi delle principali voci di costo delle societ calcistiche....168

    CAPITOLO 7 - IL MARKETING DELLE SOCIETA' DI CALCIO..172

    1. Introduzione al marketing.......1722. Il marketing strategico....1753. Il marketing operativo....189

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    7/223

    6

    3.1 Le variabili del marketing mix..189

    4. La creazione di un brand vincente - Il caso del Manchester United2005. Il marketing effettuato nei confronti degli sponsor.....202

    CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE..205

    ALLEGATI.209

    BIBLIOGRAFIA....212

    SITI INTERNET CONSULTATI........218

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    8/223

    7

    INTRODUZIONE

    Se in passato il calcio veniva considerato come una semplice manifestazione

    sportiva, nel corso degli anni s' tramutato in un vero e proprio fenomeno economico, la

    cui incidenza sull' economia del Paese misurabile in termini di numero di addetti,

    fatturato e valore aggiunto, cos come per qualsiasi altro settore industriale.

    Il settore calcio diventato nell'ultimo ventennio uno sport ad alta intensit di

    business, essendo caratterizzato principalmente da un elevato livello di penetrazione

    presso il pubblico, garantito dalla diffusione di massa della pratica sportiva e da una

    elevata capacit di generare flussi finanziari, estesi sia al semplice contesto sportivo, sia

    ad un pi ampio contesto economico.

    Il mercato calcistico sta diventando sempre pi un concentrato di interessi

    pubblici e privati. Dal punto di vista marcatamente sportivo, in Italia oggi oltre 36 milioni di

    persone si dichiarano tifosi di calcio, vale a dire circa il 60% della popolazione totale, e

    pi della met di essi assiste con diversa frequenza ad eventi calcistici dal vivo1. In Italia

    inoltre, il giro d'affari relativo al settore calcistico rappresenta il 2,5% del PIL nazionale, un

    dato di assoluto rilievo di cui non si pu non tener conto2.

    In base ad una ricerca di mercato promossa dalla Fifa, sono 204 milioni i

    praticanti di calcio sparsi in tutto il mondo, che ne fanno certamente il divertimento pi

    comune tra la gente di tutti i paesi del mondo, di tutte le razze e di tutte le classi sociali.

    !" #$$%&'()(%&("

    *" #$$%&'()(%&(

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    9/223

    8

    Al giorno d'oggi, una societ di calcio pu essere considerata in tutto e per tutto

    come un'azienda, essendo caratterizzata da una ben definita e regolata forma giuridica,

    da una natura operativa economica, denotata dal fine dell'equilibrio economico e dalla

    distribuzione degli utili ai soci a fine periodo, da una domanda diffusa e ben definita, da

    soddisfare attraverso lo svolgimento dell'attivit produttiva ed avente una struttura di

    controllo finanziario sia interna sia esterna, funzione svolta in Italia dalla CoViSoc.

    Va per sottolineato che l'industria calcistica si differenzia fortemente da tutte le altre

    poich il prodotto che essa pu offrire al mercato, unico, soggettivo e intangibile,

    contraddistinto da alcune caratteristiche peculiari, quali:

    - passione e senso di appartenenza: il sentimento di fondo, sul quale il settore

    costruisce gran parte delle sue fortune, costituisce un patrimonio unico e di inestimabile

    valore, capace di garantirne la sopravvivenza anche in periodi non ottimali a livello

    finanziario

    - la connotazione sociale: essendo un settore a forte interesse pubblico, sono

    state emesse ordinanze per la trasmissione in diretta di alcuni incontri (come ad esempio

    quelli relativi alla nazionale) per motivi di ordine pubblico. Inoltre la stima di cui godono

    diversi giocatori e il loro forte impatto mediatico, li ha resi testimonial di campagne

    promozionali di sensibilizzazione sociale. Il calcio pu inoltre essere visto come un

    mezzo molto importante per lo sviluppo economica di una localit o di un'intera regione

    geografica

    - la natura congiunta della sua produzione: una societ di calcio non pu

    svilupparsi individualmente, in quanto ha bisogno delle altre societ partecipanti al suo

    campionato per poter effettuare la sua produzione. Su questo aspetto si fonda il principio

    della mutualit, cio il principio di equa redistribuzione delle risorse tra le varie societ

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    10/223

    9

    - atipicit dei meccanismi concorrenziali: le diverse squadre competono tra loro

    sul campo, ma non al di fuori di esso in quanto nessun club potr "rubare" clienti (o per

    meglio dire tifosi) ad un altro, in base al senso di appartenenza sopra indicato. E' quindi

    fondamentale che, nonostante la corsa ad accaparrarsi le prestazioni dei calciatori

    migliori, in ambito commerciale i club riescano a sviluppare politiche comuni per poter

    sfruttare al meglio le potenzialit del settore.

    - incertezza del risultato sportivo: un fattore che rischia di condizionare

    pesantemente, in positivo o in negativo, il risultato economico di fine anno. E' dunque

    fondamentale che le societ calcistiche riescano a sviluppare strategie commerciali per

    far dipendere sempre meno la propria attivit economica dalle performances sportive.

    Si tratta di un mercato molto ampio, le cui potenzialit non sono ancora state

    sfruttate al massimo. Allo stesso tempo, in crescita sono anche i settori ad esso

    collegato. Molteplici sono infatti le aziende che decidono di entrare indirettamente nel

    mercato calcistico, ad esempio sotto forma di partnership commerciale, per poterne

    sfruttare l'enorme portata economica e sfruttarne in termini di visibilit i suoi risvolti

    essenziali.

    La domanda del prodotto-calcio riconducibile alla categoria dei consumi

    ricreativi, in forte aumento nei Paesi industrializzati in considerazione di numerosi fattori,

    cio grazie a all'aumento del reddito medio pro-capite, alla diminuzione delle ore di lavoro

    che ha comportato l'aumento di tempo libero, ai miglioramenti in campo tecnologico e

    comunicativo (giornali, internet e soprattutto tv) e grazie alla crescita e al sensibile

    miglioramento dei trasporti, che permettono oggi alle persone di tutto il mondo di

    spostarsi ovunque con grande comodit e a prezzi sempre pi contenuti. Tutti questi

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    11/223

    10

    fattori hanno determinato una maggiore possibilit per gli appassionati di sport di seguire

    con sempre pi attenzione il mondo del calcio.

    I tifosi rappresentano da sempre il patrimonio di base fondamentale da cui le

    squadre di calcio possono attingere ricchezza, dato che costituiscono una fonte infinita di

    passione e fedelt. Oggi per, con i continui rinnovamenti che contraddistinguono il

    settore, gli appassionati di calcio stanno diventando dei veri e propri clienti di una societ,

    e come tali vanno curati, assecondando le loro esigenze e facendo tutto il possibile per

    sfruttarne, soprattutto a livello economico, il loro potenziale.

    Su di essi le societ calcistiche moderne costruiscono le proprie strategie

    commerciali, puntando a sfruttare tutto il proprio bacino d'utenza per trarre i fondi grazie

    ai quali portare avanti l'attivit, cercando di auto-finanziarsi e di fornire degli utili agli

    azionisti.

    La presente tesi si pone l'obiettivo di analizzare le principali evoluzioni che si

    sono manifestate negli ultimi anni nel mondo del business calcistico, che hanno portato i

    club del pallone ad essere viste non pi come dei punti di riferimento per tifosi ed

    appassionati di sport, ma anche come oggetto di studio per economisti ed analisti

    finanziari. Vengono analizzati temi come la gestione organizzativa di una societ di

    calcio, le problematiche riguardanti le sue voci di bilancio, le fonti di ricavo dei club

    calcistici e il loro utilizzo, oltre alle strategie di marketing con cui i dirigenti tentano di

    rafforzare limmagine del club anche a livello commerciale, oltre che sportivo. Viene

    anche approfondito un argomento di grande attualit nel mondo del calcio come il

    progetto del fair play finanziario progettato dalla Uefa, lorganismo che guida il calcio

    europeo, al fine di ridisegnare a livello economico-finanziario il panorama del calcio

    continentale.

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    12/223

    1111

    CAPITOLO 1 - IL MANAGEMENT DELLE SOCIETA' DI CALCIO

    1. IL CALCIO COME SETTORE ECONOMICO

    Dall'inizio degli anni Novanta, l'attivit calcistica a livello europeo ha mutato la

    sua fisionomia. Se in precedenza era considerata come un semplice divertimento

    sportivo e, in quanto tale, veniva analizzato soltanto dal punto di vista tecnico-agonistico,

    oggi presenta notevoli implicazioni a livello gestionale, economico e finanziario tali da

    indurre le universit e i centro di studio specializzati ad esaminarla da un punto di vista

    diverso rispetto al passato. Si pu dunque oggi parlare del mondo del calcio come di un

    vero e proprio comparto economico, caratterizzato da profili ben delineati anche da un

    punto di vista aziendalistico. I giocatori non sono pi dei semplici atleti, ma dei veri e

    propri ASSETS che costituiscono il valore di una societ; i tifosi non vengono pi visti

    come semplici appassionati di sport ma vengono sempre pi assimilati a veri e propri

    clienti, in funzione dei quali strutturare delle apposite strategie commerciali per sfruttare

    anche da un punto di vista economico la loro fedelt nei confronti della squadra. Inoltre,

    il fatto pi importante da mettere in evidenza, il risultato del campo non pi l'unico

    aspetto sul quale concentrarsi: oggi anche i bilanci societari hanno ampio risalto, e di

    conseguenza il risultato finanziario va perseguito con la stessa caparbiet con la quale si

    persegue il risultato sportivo. La nuova era dell'attuale calcio-business ha avuto inizio nel

    Paese che per primo stato investito dalla rivoluzione televisiva: l'Inghilterra. Da allora le

    societ hanno avuto a disposizione nuovi e fondamentali ricavi rappresentati appunto dai

    miliardi di sterline derivanti dagli accordi con le piattaforme televisive. Questo nuovo

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    13/223

    1212

    flusso di liquidit ha causato una metamorfosi nelle modalit di conduzione gestionale

    delle societ calcistiche, che hanno dovuto elaborare nuove ed efficaci tecniche di

    gestione commerciale e finanziaria abbinandole a quelle tradizionali di gestione tecnica

    del club.

    Se in precedenza il fattore pi importante che le squadre calcistiche tenevano in

    considerazione era il risultato determinato dal confronto con l'avversario sul campo di

    gioco, ora hanno acquisito grandissimo valore anche i risultati economici, patrimoniali e

    finanziari. Ci vale soprattutto per le societ che hanno deciso di quotare i propri titoli sui

    mercati regolamentati. Appare quindi chiaro come il calcio possa essere analizzato alla

    stregua di qualsiasi altro settore dell'economia, attraverso gli strumenti propri dell'analisi

    economica e finanziaria.

    Al giorno d'oggi, osservando nel dettaglio le principali e pi evolute societ calcistiche

    internazionali, possibile riconoscervi alcune delle caratteristiche peculiari che vengono

    descritte dalla tradizionale dottrina dell'economia aziendale: queste societ fanno capo

    ad un soggetto economico, cio una persona (o un grippo di persone) che si occupa di

    organizzare i fattori della produzione (cio capitale finanziario, materie prime, risorse

    umane e impianti) al fine di produrre beni e servizi che possano soddisfare i bisogni degli

    individui. L'obiettivo dell'attivit aziendale l'economicit della gestione, cio il

    raggiungimento di un determinato equilibrio economico a valere nel tempo; l'equilibrio

    economico dell'azienda si pu dire conseguito quando sono garantiti: un'adeguata

    remunerazione dei fattori produttivi utilizzati e un compenso, proporzionale ai risultati

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    14/223

    1313

    raggiunti, al soggetto economico per conto del quale l'attivit viene svolta1. L'equilibrio

    economico consente dunque all'azienda di durare nel tempo e di mantenere una

    situazione di relativa autonomia. La combinazione dei fattori produttivi, per puntare

    all'economicit della gestione, deve avvenire in maniera efficace ed efficiente, cio

    l'azienda deve cercare di raggiungere gli obiettivi stabiliti ottimizzando l'utilizzo delle

    risorse a disposizione.

    In questo contesto, possibile dunque associare gli odierni club calcistici alle comuni

    aziende operanti in qualsiasi altro settore economico. Le societ sono organizzate in

    maniera ottimale per puntare non solo al successo sportivo ma per cercare di realizzare

    anche importanti risultati economico-finanziari. In un'impresa calcistica vengono svolti

    comuni processi aziendalistici come la determinazione del fabbisogno finanziario, la

    ricerca dei finanziamenti atti a realizzare l'attivit, l'acquisizione e lutilizzo di fattori

    produttivi correnti e pluriennali oltre ad un'importante processo commerciale, per porre il

    proprio bene sul mercato in maniera ottimale.

    Il mondo del calcio, in altri termini, non pi visto soltanto come una grande festa

    popolare, uno sport in cui confluiscono le emozioni di adulti e ragazzini, ma viene ora

    preso in esame come un comune comparto dell'economia, in grado di generare, oltre alla

    passione della gente, anche notevoli interessi finanziari. Le societ non sono pi dei

    semplici club di atleti ma vere e proprie aziende, gestite da un management sempre pi

    attento a far andare d'accordo i risultati del campo con quelli dei bilanci. Sta

    scomparendo la figura del presidente-tuttofare, che investe ingenti somme per assicurarsi

    !" #$%&"'&"()*++,--)."!""#$%&'(&')*+$+,&-'-.&)$(-/)."/*0)+)."/)-*."!121"

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    15/223

    1414

    i calciatori migliori, a favore dell'abile uomo d'affari che organizza la societ al fine di

    creare valore. La tifoseria non pi vista solamente come un insieme di individui

    passionali ma come dei veri e propri clienti, nei confronti dei quali indirizzare la migliore

    offerta possibile per vendere al meglio il proprio prodotto. Si parla quindi di un mercato

    con enormi potenzialit, che richiede di essere gestito in modo professionale e

    competente nel massimo rispetto delle regole e delle istituzioni.

    Il calcio viene assimilato ad un bene di mercato e analizzato secondo le classiche

    impostazioni della scienza economica, cio studiando i vari soggetti economici razionali

    che hanno l'obiettivo di massimizzare i propri profitti.

    In termini economici, il "football" ha una natura multipla, presentando sia le

    caratteristiche proprie di un bene di mercato sia quelle di un bene relazionale2. Una

    caratteristica fondamentale costituita dal fatto che le imprese operanti in questo

    mercato effettuano una produzione congiunta, in riferimento al fatto che per produrre una

    competizione sportiva si necessita la partecipazione di almeno due concorrenti3; in base

    a questa considerazione emerge una notevole differenza con gli altri comparti

    dell'economia: dunque fondamentale che tutte le societ in gioco sviluppino tra loro una

    forte cooperazione per confezionare un prodotto che sia il pi possibile appetibile da

    sponsor e tifosi.

    Il calcio non solo un business milionario, ma anche un'esperienza umana e

    sociale che appassiona la gente per la sua portata emotiva e passionale. Cosi' un aspetto

    !" #$%&"'&"()$*"'&"+),-.,.%/*"0&"1/2345-%/*"!"#$%&%'($(&)#*("#+%"+,-.#/%#0%1),)%#0,2#"3&'%*"'%.,6)"7,842/*"+/2.,)*"!99:"

    ;" #$%&"'&"()$*"'&"+),-.,.%/*"0&"1/2345-%/*"!"#$%&%'($(&)#*("#+%"+,-.#/%#0%1),)%#0,2#"3&'%*")

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    16/223

    1515

    importante della natura intrinseca del calcio, e pi in generale, di molte discipline

    sportive, rappresentato dal valore assunto dalle relazioni interpersonali che ne

    scaturiscono: per questo si definisce il calcio come un bene relazionale. Bruni4

    individua

    alcune caratteristiche principali per definire un bene relazionale: l'identit dei soggetti

    coinvolti, la reciprocit della relazione tra i soggetti stessi, la simultaneit dell'erogazione

    e del consumo del bene relazionale, le motivazioni dei soggetti che vi partecipano, la

    gratuit dell'esperienza e il benessere che ne deriva. Tutte caratteristiche che si

    manifestano nel gioco del calcio ad ogni suo livello, sia professionistico che (soprattutto)

    amatoriale: Gli allenamenti, le partite tra amici, la loro stessa organizzazione

    rappresentano tutti esempi espliciti di beni da cui scaturiscono relazioni.

    In base alle riflessioni effettuate, possibile a questo punto definire il calcio come

    un bene congiunto indivisibile, prodotto simultaneamente da una pluralit di agenti che

    presenta sia le caratteristiche di un bene relazionale che di un bene di mercato. Tutte le

    componenti presentano intensit variabile, ma la componente relazionale non pu mai

    essere nulla.

    2. ASPETTI ORGANIZZATIVI DI UNA SOCIETA' DI CALCIO

    Un'azienda pu essere definita come un insieme di fattori umani, materiali e

    finanziari che, coordinati tra loro, operano per raggiungere determinati obiettivi.

    Per gestire una societ di calcio moderna si fa riferimento ai principali schemi

    organizzativi adottati dalle normali imprese economiche, in cui i vertici aziendali

    !" #$%&"'&"()$*"'&"+),-.,.%/*"0&"1/2345-%/*"!"#$%&%'($(&)#*("#+%"+,-.#/%#0%1),)%#0,2#"3&'%*")6&"7/-&"

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    17/223

    1616

    stabiliscono gli obiettivi e scelgono i manager che dovranno raggiungerli coniugando nel

    modo migliore le risorse che saranno messe a loro disposizione5.

    Un fenomeno caratteristico della gestione di una societ calcistica riguarda la

    separazione tra l'aspetto operativo del club e l'aspetto riguardante la gestione tecnica:

    per quanto riguarda il primo, la funzione viene assolta dai manager eletti dal Consiglio di

    Amministrazione, mentre la gestione tecnica demandata al direttore sportivo e

    all'allenatore, che si occupano di scegliere i giocatori e di gestire, attraverso i

    collaboratori, l'attivit del settore giovanile6. In riferimento al modello britannico, va

    sottolineata un'ulteriore caratteristica: la gestione tecnica molto spesso viene affidata

    esclusivamente all'allenatore, il cosiddetto "football manager", che si occupa di tutte le

    principali attivit che riguardano il campo, dal reclutamento dei giocatori per la prima

    squadra all'organizzazione delle squadre del settore giovanile, fino alla gestione della

    struttura medica dell'intera squadra.

    Risulta quindi evidente come sia necessaria un'organizzazione funzionale che

    preveda una ripartizione ben definita dei compiti tra i vari soggetti dell'azienda. Tutto

    nasce appunto dal concetto di organizzazione aziendale: la letteratura di settore la

    definisce come la combinazione delle risorse umane, tecniche e materiali ed il loro

    coordinamento ottimale per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall'azienda in una

    logica di pianificazione di medio-lungo periodo7. Un'organizzazione vincente dev'essere

    caratterizzata da sinergie di intenti di tutti i soggetti che la compongono, volti al

    !" #$%&"'&"()*+,-."!"#"$%&%#'()(*+$"#,--"-,*#%."/%)012"304,-5."65-)02."7889"

    :" #$%&".#"/,0,(1*&2"+"'"(3%,(2+,#1,2"/,(0,0'%&,(1"/1,0',1,.";;;&1)-15)&"15

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    18/223

    1717

    raggiungimento di scopi e obiettivi comuni, da risorse umane di qualit, che sappiano

    combinare al meglio le risorse tecniche e finanziarie a disposizione, e da un sistema di

    rapporti e relazioni ottimali, messi in pratica nel rispetto dei valori , della cultura e della

    filosofia aziendale.

    In questo contesto di funzioni e relazioni, evidentemente di fondamentale

    importanza il ruolo di leadership assunto dalla direzione aziendale, che ha il compito di

    coordinare tali funzioni in modo da consentire all'organizzazione di conseguire gli obiettivi

    prefissati. Spetta dunque alla direzione stabilire secondo quali modelli disegnare la

    struttura aziendale, cio effettuare la miglior gestione possibile delle persone a

    disposizione, congiunte da una rete di rapporti di dipendenza o collaborazione.

    Il concetto di organizzazione aziendale fondamentale anche a riguardo delle

    societ calcistiche, dato che la ripartizione di obiettivi e competenze tra le varie aree

    aziendali fondamentale per la ricerca del successo sia in ambito sportivo che in ambito

    economico-finanziario.

    3. QUATTRO MODELLI DI GESTIONE DI UNA SOCIETA' DI CALCIO

    In letteratura sono stati elaborati quattro principali modelli di gestione di una

    societ di calcio8, profondamente diversi da loro. Si riferiscono alle grandi societ quotate

    in borsa, alle piccole societ gestite a livello familiare, alle societ dirette dai grandi

    mecenati del calcio internazionale e a quelle gestite direttamente dai tifosi.

    MODELLO 1: "A public business"

    !" #$%&"'"&"()**+,-."/&"()**+,-."!"#$%&'"$()&*%+",#*&-&.,((,(/&%+/#%0#"1&20#&3"*#($45&"#01,"2++3-."4+,5+,."6778"

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    19/223

    1818

    E' il modello utilizzato dai club calcistici che hanno deciso di quotare i propri titoli

    sul mercato azionario. Le quote possono essere acquistate da chiunque, compresi i tifosi.

    Solitamente, la maggior parte delle quote sono nelle mani di pochi membri che

    controllano il club prendendo le decisioni pi importanti. E' richiesta grande trasparenza e

    chiarezza nei programmi, dato che la societ aperta al pubblico e dunque richiama

    l'attenzione di tutti i suoi stakeholders.

    Esempi molto noti in Europa sono quelli costituiti dalla Juventus, la cui quota di

    maggioranza detenuta dalla Exor, societ finanziaria torinese facente capo alla famiglia

    Agnelli, dall'Arsenal, le cui azioni sono detenute per la maggior parte dal magnate

    americano Stan Kroenke, e dai loro acerrimi rivali londinesi del Tottenham Hotspurs,

    societ quotata in borsa e la cui quota di maggioranza detenuta dall'uomo d'affari di

    origine ebraica Daniel Levy.

    Il lato positivo di questa tipologia di gestione la possibilit di reperire capitali

    ovunque nel mondo, mentre il principale lato negativo rappresentato dal fatto che i

    risultati sportivi possono passare in secondo piano rispetto ai risultati finanziari, che

    possono essere ben pi importanti agli occhi degli azionisti di maggioranza.

    MODELLO 2: "It's my party"

    E' il modello in base al quale il club detenuto da un unico proprietario, molto

    ricco e potente, che gestisce la societ in maniera diretta come la propria azienda

    personale immettendo in essa grandi risorse finanziarie. Dei tipici esempi di questa

    tipologia possono essere il Chelsea gestito dal magnate russo Roman Abramovich, e le

    due societ milanesi Milan e Inter, gestite rispettivamente da Berlusconi e Moratti.

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    20/223

    1919

    I lati positivi sono sicuramente costituiti dalle grandi fonti finanziarie a disposizione del

    proprietario del club, pronto a qualsiasi spesa pur di arrivare ad accaparrarsi i migliori

    giocatori sulla piazza ripianando le perdite di bilancio con immissioni di capitale proprio.

    Ma esistono anche delle contro-indicazioni, in quanto a volte questi ricchissimi soggetti

    agiscono un po' troppo a livello individuale, non curanti dei consigli che possono giungere

    dall'esterno e dunque esponendosi a pericolosi rischi. Inoltre, una tipologia che non

    garantisce continuit all'azienda, in quanto da un giorno all'altro il proprietario del club

    pu decidere di uscire di scena lasciando in pericolo la societ.

    MODELLO 3: "Popoular club"

    E' il modello che si basa sull'azionariato popolare: il club costituito da un grande

    numero di membri che apportano le risorse necessarie ed hanno diritto di voto,

    eleggendo un presidente e un comitato direttivo che si occupa direttamente della

    gestione societaria. I principali esempi sono forniti dal calcio spagnolo, dove Barcellona e

    Real Madrid possono contare su migliaia di soci.

    Il lato positivo riguarda il lato passionale del modello, in quanto i soci sono spinti

    dall'emotivit e dall'affetto verso la propria squadra e il calcio viene quindi prima del

    profitto. Il lato negativo riguarda i continui cambiamenti che avvengono in occasione delle

    elezioni presidenziali e che possono stravolgere l'organico societario e i suoi indirizzi

    strategici. inoltre, la democrazia pu finire per portare alla presidenza degli individui non

    sempre illuminati.

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    21/223

    2020

    MODELLO 4: "A family affair"

    E' il modello riguardante i piccoli club che vengono associati alle imprese gestite

    a livello familiare. I presidenti di questi club investono le risorse della famiglia e

    gestiscono direttamente l'attivit, coadiuvati da pochi altri individui.

    Il lato positivo la passionalit dei presidenti che difendono a spada tratta i propri

    interessi, mentre il lato negativo riguarda le difficolt che possono essere incontrate sul

    mercato attuale, che richiede repentini cambiamenti strategici e che i presidenti delle

    piccole societ molto spesso non accettano e non prendono in considerazione.

    4. LA GESTIONE OPERATIVA

    L' azienda si pone molteplici obiettivi, come l'utilizzo ottimale delle risorse a

    propria disposizione per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti, la creazione di valore per

    gli azionisti, il soddisfacimento dei bisogni e delle richieste dei clienti o, ancora,

    l'innovazione delle tecnologie produttive al fine di adattarsi ad un ambiente in costante

    evoluzione9.

    In questo quadro s'inserisce l'area del management: un sistema responsabile

    della direzione e del coordinamento delle varie unit aziendali e delle loro funzioni, in

    modo da consentire all'organizzazione di conseguire gli obiettivi prefissati10

    . Spetta

    dunque al management organizzare e dirigere il sistema aziendale, assumendone le

    responsabilit principali, attraverso un processo che si occupi della pianificazione della

    !" #$%&"'&"()*+),--./"0&"12(-,33.+/"4!"#$%#&'#&!($%$)#*&*"#!%'*+!,&-!$.#*&'!++/*"#!%'*0&($%-*1#+#-20&1#+*%(#$0&5%6)7+"()8,-./"

    9.-6)+/":;;!"

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    22/223

    2121

    strategia, dell'organizzazione e del coordinamento delle attivit interne e del loro controllo

    durante l'attivit stessa, verificando nel corso dell'esercizio i risultati raggiunti ed

    apportando le dovute modifiche alla strategia tenendo conto dei cambiamenti e

    dell'evoluzione del contesto ambientale in cui l'azienda stessa inserita11

    .

    Tutte le aziende hanno necessit di un management: nelle imprese di minori

    dimensioni la relativa funzione di solito svolta dallo stesso proprietario-imprenditore;

    quando le dimensioni aziendali crescono, le funzioni manageriali tendono ad essere

    delegate a dei collaboratori, i dirigenti. Questa separazione tra propriet e management

    ancora pi accentuata nelle imprese di grandi dimensioni strutturate sotto forma di

    societ per azioni dove i proprietari-azionisti eleggono un Consiglio di Amministrazione il

    quale, a sua volta, si occupa della nomina dei manager, affidando loro le risorse e gli

    obiettivi da perseguire. Esistono inoltre vari livelli di management: si va dal top

    management al middle management. Nel primo caso, si fa riferimento a quel numero

    ristretto di persone (presidente, amministratore delegato, direttore generale, segretario

    generale) che estende la sua responsabilit e autorit all'intera azienda e risponde

    direttamente agli organi di governo, dei quali in certi casi anche componente; il middle

    management invece costituito dai responsabili delle singole unit operative, i quali

    rispondono direttamente al top management per la funzione che stata loro affidata12

    .

    Il management ha molteplici strumenti a disposizione per gestire l'azienda, tra i

    quali uno dei pi importanti certamente il budgeting, cio la tecnica mediante la quale i

    !!" #$%&"'&"()**+,-.,/"0&"(.-1)2/"3&"3+)4%+/"!"#"$%&%#'()*+#,%''-)%)"../-,"0-+#-/"5%6,7."8,*)1+/"(+16,./"!99:"

    !;" #$%&"3&""

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    23/223

    2222

    vertici aziendali, in attuazione della strategia studiata, stabiliscono gli obiettivi delle varie

    unit operative assegnando loro le risorse necessarie per raggiungerli13

    . Con l'attivit di

    budgeting i dirigenti possono attuare una corretta attivit di programmazione e controllo

    dellattivit dimpresa, verificando l'andamento della performance economico-finanziaria e

    prevedendo le conseguenze delle proprie decisioni sui profitti dellimpresa nonch sulla

    produzione e sulle vendite. La tecnica del budgeting rappresenta un ottimo strumento a

    disposizione della direzione aziendali per esercitare un controllo accurato a priori e a

    posteriori dei costi e degli impieghi dei diversi fattori produttivi, con la conseguente

    possibilit di eliminare i possibili sprechi creando una forte attitudine al contenimento dei

    costi condivisa da tutti i dipendenti dell'azienda14

    .

    Anche le societ sportive, soprattutto quelle di dimensioni maggiori e a forte

    vocazione commerciale internazionale, utilizzano tecniche di management per strutturare

    al meglio la propria organizzazione interna, valutando costantemente sia i risultati sportivi

    sia i risultati economico-finanziari. Assume cos grande importanza la gestione strategica

    della societ, cio quel processo di definizione degli obiettivi societari, accompagnati

    dalla stesura delle relative strategie per raggiungerli, che verranno poi verificati di tanto in

    tanto nel corso della gestione.

    !"# $%&'#('#)*+,-./&01#!"#$"%&$&'$#()*+&'$((%&,)%*)-)#%.)+*$&"/0%/$1)#%1#2&/+,*3/#(455#6+,/&+4,*7+451#87&*+71#!99:#

    !;# $%&'#2'#

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    24/223

    2323

    FUNZIONI OPERATIVE

    In una societ di calcio l'organizzazione aziendale deve creare un equilibrio

    ottimale tra tutte le sue funzioni operative.

    La funzione pianificazione e controllo strategico, quell'attivit che serve a

    verificare i risultati conseguiti paragonandoli con gli iniziali obiettivi strategici, viene svolta

    dal top management, che ridefinisce continuamente nel corso della gestione gli obiettivi

    anche in considerazione di fattori esterni all'azienda15

    ; la funzione amministrativa-

    finanziaria viene svolta dagli organi di amministrazione della societ, come Consiglio di

    Amministrazione, mentre organi come Collegio Sindacale e Internal Audit svolgono

    attivit di controllo interno, verificando sia che gli atti compiuti in azienda vengano svolti

    nel rispetto delle regole, sia che le risorse aziendali siano utilizzate in modo efficace ed

    efficiente dal management per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti in fase di

    pianificazione16

    .

    Altra funzione di particolare rilievo quella commerciale: un'attivit

    fondamentale per le moderne societ di calcio, le quali devono creare una forte area

    commerciale in grado di elaborare efficaci strategie di marketing, cio quell'insieme di

    politiche attraverso le quali l'azienda confeziona ed offre ai suoi clienti il proprio prodotto,

    cercando nel miglior modo possibile di esaudire le richieste del proprio pubblico di

    riferimento.

    !"# $%&'#('#)*&&+&,-#)&+./*-/0,1#!"#$"%"'"($)*)*&($+,(--(1#2,+33,/0*44,1#56&,.61#7889#

    !:# $%&'#;'#

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    25/223

    2424

    Inoltre, anche la funzione di ricerca, gestione e formazione del personale riveste

    una grande importanza nelle societ di calcio, sia in riferimento al personale tecnico-

    amministrativo, sia in riferimento agli stessi allenatori e giocatori.

    La societ deve valutare e coordinare al meglio queste varie funzioni ed

    elaborare la miglior strategia possibile per creare quel "gioco di squadra" che risulti

    vincente sia dentro che fuori dal campo.

    5. LA GESTIONE STRATEGICA

    La corretta organizzazione di un'azienda moderna si basa fortemente sul

    concetto di strategia, ovvero quella linea d'azione attraverso cui i manager cercano di

    raggiungere gli obiettivi stabiliti dai vertici, utilizzando in modo autonomo le risorse che

    hanno ricevuto cercando di coniugarle nel miglior modo possibile. Secondo l'economista

    Andrews, la strategia il modello di decisioni con il quale l'impresa determina i propri

    obiettivi, formula le politiche e i piani per raggiungerli, definendo in quali business

    operare, quale organizzazione intende costruire e la natura dei vantaggi economici e non

    economici che intende dare ai propri stakeholders17

    . L'azienda deve assolutamente

    dotarsi di un preciso orientamento strategico di fondo al fine di perseguire la sua mission.

    In altre parole, va ben definito cosa vuol fare l'azienda, come lo vuol fare e perch vuol

    farlo.

    !"# $%&'#('#)'#*+,,-#.'#/'#0&12345-#6'#7+8349-#!"#$"%&'()*$+$&%*%+",)-.*/%"'"'0'"1)%)&2.3$2'44$4'.+%-#:+3;;+9&+49-#

    ?@@"#

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    26/223

    2525

    Mediante un sistema di idee, il soggetto economico ed il management sviluppano

    l'orientamento che l'azienda deve seguire nel presente e nel futuro, tracciando gli indirizzi

    strategici e definendo la "formula imprenditoriale"18

    .

    La gestione si basa sulla definizione degli obiettivi, sulla realizzazione delle linee

    strategiche e sul fondamentale controllo del processo gestionale e strategico, da svolgere

    continuamente durante tutto l'arco della gestione.

    La strategia definisce l'identit dell'azienda ed ha come finalit principale quella di

    puntare alla creazione di un vantaggio competitivo che possa portare l'impresa in una

    posizione di forza rispetto ai concorrenti presenti sul mercato. E' fondamentale che venga

    condivisa da tutti i soggetti dell'organizzazione per creare un gioco di squadra solido e

    vincente, in cui tutti possano apportare il loro contributo19

    .

    La strategia che verr poi effettivamente realizzata sar dunque composta dalla

    strategia iniziale, cio dall'orientamento di lungo periodo elaborato dal top management

    all'inizio del periodo e dalla strategia incrementale, cio quella serie di modifiche

    apportate in corso d'opera dai dirigenti delle varie unit operative ("middle management")

    in base ai mutamenti del mercato e alle sue situazioni contingenti. E' dunque

    fondamentale dotare la strategia di grande flessibilit, al fine di apportare delle modifiche

    che possano risultare decisive20

    .

    !"# $%&'#('#$)*+,#!"#$%&'()*&'(#+,($)(&-%.#+/&00"%*1$&,),#-./.,#.)&01),#!2""#

    !2# $%&'#3'#45&6+778,#95:;0&5#7+#&+1=)#?1@570,#A07+1),#!22"#

    BC# $%&'#D'#A5@@01:)1,#E'#A):758,#F'#F05;&0,#2)')-&*&'(3+4#'.&((%+&+)110%.)5%#'%,#)

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    27/223

    2626

    Possiamo cos parlare di management strategico, cio quel processo con cui i

    dirigenti applicano una strategia iniziale gestendola nel corso del tempo, modificandola in

    base ai risultati raggiunti e creandone una nuova21

    . Questa forma innovativa di

    management si basa su due fasi principali che vanno integrate: la fase della

    pianificazione e la fase del controllo22

    .

    5.1 LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA

    La pianificazione strategica un modello di impostazione della strategia, in cui

    vengono definiti gli obiettivi di medio e lungo periodo, si definiscono le risorse materiali,

    umane e finanziarie per il loro raggiungimento e si stabiliscono i parametri per valutare i

    risultati realizzati nel corso della gestione23

    . E' un processo di tipo top-down, cio il

    management deve svolgere una funzione di leadership definendo e comunicando il piano

    alle varie unit operative aziendali e rendendo partecipi tutti i dipendenti, spronandoli a

    dare il massimo, a mettere da parte i propri interessi individuali al fine di salvaguardare

    l'interesse comune e chiedendo loro di partecipare in modo attivo all'attivit apportando le

    proprie idee. La strategia deve essere chiara, facilmente comprensibile e non deve

    essere messa in discussione24

    .

    !"# $%&'#('#)*+,-./#!"#"$%&%#'()(*+$"#,--"-,*#%/#01'#234'#

    !!# $%&'#5'#)*&6073/(./(0*#'+*//*(1'+"'%$,0*2(&*3%//,(%(1'+4&%#',(5%+(,/(0*#'+*//*(3%,(5+*0%11,(3,($%1',*#%(1'+"'%$,0"#/#()(5/#

    83.*70/#!99:#

    !:# $%&'#;'#

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    28/223

    2727

    La prima fase della pianificazione avviene effettuando un attento monitoraggio

    sia dell'ambiente interno all'azienda, ovvero valutando i fattori positivi e negativi a propria

    disposizione, le competenze che si hanno e gli strumenti a disposizione, sia effettuando

    un'attenta analisi dell'ambiente in cui si inseriti, valutando la concorrenza ed eventuali

    rischi e possibilit che possono profilarsi sul mercato.

    Successivamente, si svilupperanno le idee ed alcuni piani d'azione differenti e si

    sceglier quello che sar ritenuto il pi efficace per il raggiungimento di una performance

    ottimale, comunicando il progetto a tutti i livelli aziendali affinch tutti si sentano coinvolti

    e motivati a dare il meglio di s. Si passer cos alla fase esecutiva, in cui vengono

    messe in pratica le soluzioni previste.

    Infine si passer ad un costante controllo dei risultati, cercando di creare un forte

    flusso informativo interno tra le varie unit operative e cercando di intervenire

    prontamente nelle situazioni in cui i risultati non coincidono con gli obiettivi attesi

    inizialmente per implementare la strategia iniziale.

    5.2 IL CONTROLLO STRATEGICO

    La fase del controllo strategico probabilmente il momento decisivo di tutta

    l'attivit aziendale. E' il momento di valutazione della performance, in cui i vertici aziendali

    confrontano i risultati che si stanno ottenendo tramite la strategia studiata confrontandoli

    con gli obiettivi iniziali e valutandone gli scostamenti. In caso di risultati negativi, il

    management provvede a modificare la strategia e ad apportare le dovute correzioni25

    .

    !"# $%&'#('#)*&+,-./!"#!$%&'(%##%!)'(*'+,-$%.!/%0+##-!+!)'(1/+&'-!2+(!-#!$%&'(%##%!0+-!2(%$+))-!0-!,+)'-%&+!)'(*'+,-$*#/#,0'#1.2'#

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    29/223

    2828

    Il controllo strategico ha molteplici utilit: in primo luogo, fornisce un importante

    supporto ai processi decisionali procurando le informazioni necessarie ai vertici aziendali

    che interverranno nel modo opportuno e nei tempi migliori. Serve inoltre a creare un forte

    flusso informativo interno grazie al quale coordinare al meglio l'attivit delle varie unit

    operative aziendali. Infine, il controllo serve ad influenzare in modo decisivo il

    comportamento dei dipendenti. Non deve avere funzione punitiva, deve piuttosto

    motivare i soggetti dell'organizzazione a tenere un comportamento allineato con gli

    obiettivi aziendali e mettendo gli interessi del gruppo lavorativo al di sopra di qualsiasi

    interesse personale26

    .

    A riguardo della performance aziendale, necessario specificare che si fa

    riferimento all'insieme di prestazioni realizzate dall'azienda a livello sociale (soddisfazione

    degli stakeholders), competitivo (cio il raggiungimento di una posizione ottimale sul

    mercato in rapporto ai propri concorrenti) ed economico-finanziario (inteso come

    remunerazione adeguata del capitale impiegato). La performance dipende dalla

    comprensione dei fattori a disposizione dell'azienda che possano garantirle il successo,

    dalle capacit del management, dalla qualit delle risorse umane impiegate, e

    ovviamente da una corretta strategia. Per influenzare positivamente la performance, il

    management pu intervenire sia a livello interno, stimolando i dipendenti con premi e

    incentivi27

    , sia a livello esterno, migliorando le relazioni con gli stakeholders, ovvero con

    !"# $%&'#('#)*&+,-./!"#!$%&'(%##%!)'(*'+,-$%.!/%0+##-!+!)'(1/+&'-!2+(!-#!$%&'(%##%!0+-!2(%$+))-!0-!,+)'-%&+!)'(*'+,-$*#/#,0'#1.2'#

    !3##$%&'##4'#4,&5.6788./#4*27&.*87#6.6*22.1,#678#1,&9,#.-27:&*2.;,#9#?,8.271-.1*#67887#

    4*&1@7#A*1,82>#6.#B1,-,C.*#D)'#AE/#(-1,-*/#!FGF#

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    30/223

    2929

    clienti, fornitori, istituzioni o anche con i concorrenti stessi attraverso un'approfondita

    strategia di marketing.

    Monitorare e misurare il conseguimento di obiettivi prestabiliti relativamente

    facile nelle piccole organizzazioni; quando per le aziende diventano pi grandi e

    complesse, e gli ambienti competitivi in cui operano si evolvono in modo sempre pi

    dinamico, il controllo strategico si fa sempre pi complicato28

    .

    Negli studi di scienza economica sono stati proposti vari modelli di controllo, uno

    dei pi famosi ed efficienti dei quali stato elaborato da Robert Simons (1995). Si tratta

    di un sistema che descrive quattro leve di controllo che possono essere utilizzate dalle

    organizzazioni di medie e grandi dimensioni per sviluppare nuove opportunit.

    Le quattro leve fanno riferimento ai quattro punti focali intorno a cui implementare

    una strategia di successo: i valori aziendali essenziali che vanno condivisi, i rischi da

    evitare, le incertezze strategiche e le variabili critiche della performance. Queste quattro

    leve permettono al management di alimentare i princpi essenziali, di sviluppare in

    azienda la cultura dell'innovazione rendendo tutti i membri partecipi con le loro idee, di

    aumentare la probabilit di conseguire gli obiettivi iniziali e di accrescere la performance

    aziendale, creando le basi per la sopravvivenza e la prosperit dell'organizzazione.

    Le quattro leve cui si fa riferimento sono le seguenti:

    - sistema dei valori ("beliefs system"): l'insieme dei valori su cui si

    basano la mission e la cultura aziendale, ed fondamentale che

    vengano condivisi da tutti i membri dell'organizzazione affinch ci sia

    !"##$%&'#('#)*&+,*-#.'#(/&,*-#!"#$%&''$'&(%)*)*#)+,&(%)*-)"*-"(.)++&/#01230-#(*,45+-#6778#

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    31/223

    3030

    una perfetta armonia ed un completo allineamento ai princpi aziendali.

    Attraverso questi valori, il management pu aumentare il grado di

    coinvolgimento dei dipendenti al progetto globale ed aumentare il suo

    senso di appartenenza, oltre a creare un sistema orientato

    all'innovazione e al continuo apprendimento tecnico.

    - sistemi per il controllo interattivo ("interactive control system"): servono a

    controllare in maniera diretta che i membri dell'organizzazione siano

    realmente partecipi al progetto aziendale. Il management pu stimolare

    il perseguimenti di alte performances da parte dei dipendenti

    organizzando, di tanto in tanto, riunioni e meeting di lavoro attraverso

    cui innescare un produttivo scambio reciproco di idee e piani di azione.

    - sistema dei confini ("boundaries system"): serve a porre dei limiti ai

    comportamenti autonomi dei membri dell'organizzazione, una serie di

    norme elencate per evitare che i dipendenti possano assumere

    comportamenti sbagliati o atteggiamenti in conflitto con l'interesse del

    gruppo.

    - sistemi di controllo diagnostico: insieme di tutti gli strumenti che servono

    a monitorare l'avanzamento della strategia e a motivare i manager,

    valutando le performances e i risultati ottenuti. Tra gli strumenti di

    controllo diagnostico pi moderni, grande rilievo ha assunto la

    Balanced Scorecard, un metodo di valutazione della performance

    aziendale basata non solo sui classici parametri economico-finanziari,

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    32/223

    3131

    ma anche su indicatori innovativi che prendono come punto di

    riferimento il cliente e tutte le operazioni compiute per soddisfarlo.

    5.3 LA BALANCED SCORECARD

    La Balanced Scorecard (chiamata per semplicit "BSC") fu sviluppata nel 1992

    da Robert Kaplan della Harvard Business School di Boston e da David Norton del Norton

    Nolan Institute. I due economisti presentarono i risultati di una ricerca su un gruppo di

    aziende americane, effettuata tramite parametri di misurazione della performance non

    solo economico-finanziari ma anche con altri indicatori aventi natura diversa, tali da

    consentire un controllo pi efficace su aziende operanti in contesti di mercato molto

    dinamici, caratterizzati da un'elevata concorrenza e dalle richieste dei consumatori

    sempre pi insistenti e variabili nel tempo. Su queste basi ebbe origine la BSC che, in

    tempi brevi, si svilupp anche in tutto il resto del mondo.

    E' possibile definire questo strumento innovativo come un sistema integrato di

    misure e indicatori riassuntivi della performance aziendale, che si basa sulla strategia,

    sulle esigenze della clientela e sulle competenze distintive dell'azienda29

    . E' in definitiva

    una bussola per orientare l'impresa nel nuovo contesto dinamico del mercato, ponendo la

    strategia al centro dell'attivit aziendale e favorendone l'apprendimento da parte di tutti i

    membri dell'organizzazione. E' stata ideata al fine di supportare la gestione strategica

    dell'impresa, permettendo di facilitare la misurabilit delle sue performances30

    .

    !"# $%&'#('#)*&*+,*-#!"#$%&'"()*+,*--&+.*%/(%0&)1*+*+1(#2+0&)&3*0*)24+5"/*%"0*)2"+2*(%"1"+*+1"+&'"*),&-"-#./012&+034#

    567032,/0,*#82772#)*&,92#:*,6734#80#;,6/6'#:?4@-#A/,6/*-#!BBC##

    DB# $%&'#('#)*&*+,*-#!"#$%&'"()*+,*--&+.*%/(%0&)1*+*+1(#2+0&)&3*0*)24+5"/*%"0*)2"+2*(%"1"+*+1"+&'"*),&-"-#6E'#,03'##

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    33/223

    3232

    Gli indicatori della BSC sono caratterizzati da un elevato grado di interazione,

    caratteristica che rappresenta il vero fattore innovativo del modello: ne nasce un

    cruscotto di indicatori, articolati in quattro prospettive di analisi, strettamente correlati da

    un rapporto di causa-effetto che determina le dinamiche di mercato31

    .

    Nella formulazione originaria della BSC, le quattro prospettive di analisi principali che

    racchiudevano molteplici indicatori erano: quella finanziaria, quella del cliente, quella dei

    processi interni e quella dell'innovazione32

    .

    La prima prendeva come riferimento i parametri contabili classici come ad

    esempio il ROI, il ROE o l'EVA33

    , la seconda analizzava la soddisfazione del cliente, il

    suo livello di fedelt all'azienda e il fatturato che il cliente stesso consentiva di realizzare,

    la terza considerava le dinamiche aziendali interne fondamentali per crearsi un vantaggio

    competitivo, come ad esempio le competenze tecniche dei dipendenti, il miglioramento

    della capacit produttiva e i servizi offerti al cliente e la quarta considerava gli

    investimenti compiuti in ricerca e sviluppo, per migliorare il grado di innovativit

    dell'azienda e l'allineamento strategico dei dipendenti.

    !"# $%&'#('#)*&*+,*-#!"#$%&'"()*+,*--&+.*%/(%0&)1*+*+1(#2+0&)&3*0*)24+5"/*%"0*)2"+2*(%"1"+*+1"+&'"*),&-"-#./'#,01'##

    !2# $%&'#('#)*&*+,*-#!"#$%&'"()*+,*--&+.*%/(%0&)1*+*+1(#2+0&)&3*0*)24+5"/*%"0*)2"+2*(%"1"+*+1"+&'"*),&-"-#./'#,01'##

    !!# 34#563#75819&:#6:#3:;8+1#4?0:@0,8#@0#&8@@010;01A#@84#,*/01*48#0:;8+101.-#8+/&0#B9*:1.#&8:@8#04#,*/01*48#

    0:;8+101.#0:#9:?*C08:@*'#34#56D#75819&:#6:#DB901E=#>#4?0:@0,8#@0#&8@@010;01A#@84#,*/01*48#/&./&0.-#8+/&0#0:#

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    34/223

    3333

    Nell'ultimo decennio, la Federazione calcistica inglese e l'azienda di consulenza e

    servizi economici Deloitte hanno elaborato una schematizzazione della BSC anche per le

    societ calcistiche.

    La mappa costituita dalle "Key Performance Areas", cio le aree cruciali per la

    performance dell'azienda, in cui necessario che l'organizzazione si concentri per non

    pregiudicare la possibilit di conseguire i propri obiettivi. Per ogni area vengono elencati

    gli obiettivi da raggiungere ed i relativi indicatori per misurarne i risultati. Nelle societ di

    calcio, gli indicatori mostrano la performance interna relativa alla gestione dei costi e dei

    ricavi, mostrando il potenziale di mercato del club, e la performance esterna della societ

    stessa, in relazione ai rapporti con i tifosi, con i partner commerciali (ad esempio le

    aziende sponsorizzatrici) e con altri gruppi di business (come i media).

    Gli indicatori devono seguire il cosiddetto "modello SMART"34

    , cio devono

    presentare queste caratteristiche:

    - Simple: devono essere semplici e facilmente comprensibili

    - Measurable: devono essere misurabili attraverso parametri numerici

    - Accurate: devono essere precisi

    - Realistic: devono essere realistici e non fantasiosi

    - Timebound: devono riferirsi a un determinato arco di tempo (ad esempio:

    gadgets venduti in un anno).

    !"# $%&'#()&)*+,-./0#1.2)334#24#56*67)5)*/0#42))#)#+/&85)*/40#9&)*/4,)#:633#;0#1436*.0#?@@A#

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    35/223

    3434

    Le quattro aree principali in cui verr analizzata una societ del mondo del calcio

    sono le seguenti:

    - gestione finanziaria

    - soddisfazione del cliente

    - risultati sportivi

    - ricavi totali

    Come spiegato in precedenza, ogni area composta da diversi indicatori che

    contribuiscono a mostrarne i risultati ottenuti. I club principali calcistici, quelli di portata

    internazionale, potranno integrare la BSC con un numero rilevante di indicatori per ogni

    area strategica, mentre ai club di dimensioni sensibilmente inferiori consigliato scegliere

    solo pochi e decisivi indicatori.

    All'area finanziaria possono essere riferiti indicatori come profitti operativi della

    gestione, costi sostenuti per il personale amministrativo e lo staff, tasso di indebitamento,

    tasso di redditivit o tasso di indebitamento.

    In riferimento alla soddisfazione del cliente, possono essere analizzati fattori

    come la facilit di reperire biglietti e gadget, il numero di spettatori presenti alle partite sul

    totale dei biglietti disponibili, il numero dei tifosi che rinnovano l'abbonamento allo stadio

    rispetto alla stagione precedente, la spesa media del cliente durante le partite o durante

    tutto l'arco dell'anno sportivo e la soddisfazione dei tifosi a riguardo delle infrastrutture e

    facilities presenti allo stadio.

    L'area dei risultati sportivi prende invece in considerazione parametri come il

    piazzamento finale in campionato, il numero di ragazzi del settore giovanile lanciati in

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    36/223

    3535

    prima squadra sul numero totale dei giovani facenti parte della propria "Academy", il

    numero di presenze realizzate da ogni giocatore in ambito nazionale o internazionale o il

    numero dei giocatori chiamati a rappresentare le proprie nazionali sul totale dei giocatori

    che compongono la squadra; in quest'area pu rientrare anche un indicatore che

    presenta caratteristiche sia finanziarie che sportive, come la differenza finanziaria netta

    tra cessioni e acquisti di giocatori e il loro rendimento sul campo.

    Infine, l'area dei ricavi totali pu prevedere indicatori che si basano

    sull'incremento rispetto alla stagione precedente della cessione dei diritti televisivi o

    sull'incremento totale dei ricavi generati dall'attivit di merchandising.

    Possiamo quindi osservare in via conclusiva che un sistema di pianificazione e

    controllo della gestione un sistema manageriale che ha la funzione di supportare i

    dirigenti nella guida dell'azienda. Esso comprende una serie di procedure formali a

    disposizione dei manager mediante le quali essi possono valutare la performance

    dell'azienda e dei singoli dipendenti, grazie alle quali possibile intervenire per

    modificare la strategia iniziale e modellarne una nuova, puntando al raggiungimento del

    successo aziendale.

    E' fondamentale che le due fasi della strategia, pianificazione e controllo,

    vengano svolte in maniera congiunta in via continuativa durante la gestione, per

    rispondere al meglio all'evoluzione del mercato moderno e modificare continuamente il

    quadro strategico per restare al passo con i tempi e non restare spiazzati dalla

    concorrenza.

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    37/223

    3636

    6. LA GESTIONE TECNICA

    6.1 IL MODELLO INGLESE

    Nel tradizionale modello calcistico britannico, la pi importante figura dell'area

    tecnico-sportiva quella del FOOTBALL MANAGER, che si pu definire come il leader

    indiscusso dellarea tecnico-calcistica e, come suggerisce letimologia del termine, il

    gestore di tutto ci che la concerne. Egli si occupa non solo degli aspetti tecnici calcistici

    classici, come gli allenamenti della squadra e le strategie tattiche per cercare di vincere le

    partite, ma anche di molto altri aspetti: dalla gestione del budget inerente la prima

    squadra da utilizzare per la compravendita dei calciatori durante le sessioni di mercato,

    fino alla diretta supervisione del centro di attivit medica e fisioterapica passando per la

    gestione del team di osservatori che svolgono la fondamentale attivit di scouting,

    osservando giocatori in tutto il mondo e componendo su tanti di loro delle approfondite

    schede tecniche da consegnare appunto al manager.

    In altri termini, il football manager non soltanto il classico allenatore cos come

    inteso nella concezione italiana, ma un vero e proprio gestore di risorse umane e

    finanziarie che tende appunto ad accentrare su di se le principali responsabilit

    riguardanti l'area tecnica, relazionandosi direttamente con il management aziendale e

    senza bisogno di rapportarsi con una figura intermedia come il direttore sportivo.

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    38/223

    3737

    Academy

    manager

    Chief

    recruitment

    officer

    consultants

    Chief

    scout

    Assistant

    manager

    Head

    of s.s.

    AssistantA

    Academy

    managerYouth team

    coaches:

    U19 to U18

    academy recruitment Scouting

    dep.

    First and

    reserves

    team

    Sport

    science

    Football

    manager

    International

    and national

    scouts

    Regional

    and Youth

    teams

    First team

    and GKs

    coaches

    Assistant

    manager

    Fitness

    coaches

    Ass. &

    specia

    lists

    Educational

    officer

    Academy

    Secretary

    Tabella 1.1: Gestione dellarea tecnica di una societ dicalcio

    Fonte: C. Lattanzio Calciatori.com

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    39/223

    3838

    Analizzando pi nei particolari i modelli di Football Management di maggior

    successo, risulta quasi obbligatorio far riferimento ai casi di Sir Alex Ferguson35

    ed

    Arsne Wenger,36

    rispettivamente manager di Manchester United ed Arsenal. Due

    personaggi-chiave nella crescita sportiva ed economica dei loro club, stimati un po' in

    tutto il mondo non solo per le loro capacit di tecnica calcistica, ma anche e soprattutto

    per la portata innovativa e vincente delle loro idee organizzative.

    Entrambi hanno dimostrato una visione progressista e dato un vero taglio

    manageriale al loro ruolo, creando strutture ed infrastrutture nuove ed innovative a club

    che oggi sono allavanguardia e che rappresentano un punto di riferimento per tutti, ma

    che prima del loro avvento non erano le grandi potenze che sono oggi riconosciute da

    tutti.

    Wenger, dal canto suo, fu il primo Football Manager ad introdurre in Premier

    League una struttura capillare e quasi scientifica, in tutte le aree connesse alla vita della

    Prima Squadra: dal Dipartimento di Scienza dello Sport, ovvero l'area medica

    all'avanguardia di cui si dotata la societ londinese, introducendo figure fino ad allora

    assenti come quella del nutrizionista, fino al Dipartimento dello Scouting, ovvero l'area

    che si assume il compito di ricercare i migliori giovani calciatori in giro per il mondo anche

    a livello di settore giovanile. Arsne Wenger stato poi una figura insostituibile per la

    !"# $%#&'%(()&)#*+),-./)0#12-34-.#5)067&%.#8#7.%#/)9#39:#+%.6);9#)#;9.').LL!U>LLIC#'%.D79&

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    40/223

    3939

    crescita del proprio club in quanto ha portato le proprie idee innovative anche nella

    progettazione del modernissimo centro tecnico dei biancorossi situato alla periferia di

    Londra37

    , oltre che ad aver scovato e lanciato nel mondo del calcio tanti giocatori fino ad

    allora sconosciuti, consentendo poi alla propria societ di effettuare cospicui guadagni al

    momento della loro rivendita38

    . Proprio grazie a buona parte di questi fondi, l'Arsenal ha

    potuto finanziare la costruzione del suo nuovo stadio, l'avveniristica struttura denominata

    Emirates Stadium, che dal 2006 la "casa" dei Gunners londinesi39

    .

    Sir Alex Ferguson ha invece mostrato un modello di management in cui

    l'allenatore, una volta smessi i panni di selezionatore sul campo, assume quelli di leader

    assoluto del club svolgendo le comuni attivit di progettazione strategica della sfera

    tecnico-amministrativa dalla scrivania del suo ufficio. Si occupa personalmente della

    contrattazione dei nuovi giocatori e della cessione dei propri ad altre societ, gestendo il

    budget che gli viene annualmente affidato dai vertici societari. Lo scozzese si occupa

    anche di gestire personalmente il rapporto con i media e di organizzare gli incontri

    amichevoli che si svolgono nel periodo estivo di preparazione al campionato.

    !"# $%#&'()*+#)'&(,&+#-'%%./*0'(1%#2#0,)31)+#1%%1#4'*,5'*,1#(+*-#-'%%1#&14,)1%'#,(6%'0'7#('%#831*),'*'#9+(-+(#:+%(';7#'#>1(-+#3(#)+)1%'#-,#LOG#=,%,+(,#-,#'3*+#05*3))1(-+#3(1#41*)('*0?,4#

    &+=='*&,1%'#&+(#%1#0+&,')P#Q%;#I=,*1)'07#&?'#0,#2#1443()+#100,&3*1)1#,%#-,*,))+#-,#%'61*'#,%#4*+4*,+#(+='#1%%1#0)*3))3*1#

    4'*#83,(-,&,#1((,@#I.#0,)31)+#('%#831*),'*'#-,#$0%,(6)+(#'#43R#1&&+6%,'*'#SG@!SK#04'))1)+*,@#H,#)*1))1#-,#3(+#0)1-,+#3%)*1T

    =+-'*(+7#1)3*'#'#

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    41/223

    4040

    Dunque due figure che simboleggiano alla perfezione l'efficacia e la bont del

    metodo manageriale britannico, in cui l'allenatore leader riconosciuto non solo dai

    giocatori, ma in generale da tutto l'ambiente calcistico.

    Il modello britannico mostra per delle carenze: oggi, di fronte alla

    commercializzazione dell'industria calcio, assistiamo alla progressiva inadeguatezza di

    alcune figure professionali o per lo meno al loro ridimensionamento. Il ruolo del Manager

    ha cominciato gradualmente a cambiare soprattutto a causa degli inevitabili interessi

    economico-finanziari generati dalla trasformazione del calcio negli ultimi 20 anni. In

    passato, senza lo sviluppo delle aree del Marketing e del Merchandising, senza la

    capillare presenza di intermediatori ed agenti, senza la massiccia presenza della scienza

    dello sport, il Manager poteva gestire larea tecnica di un club calcistico con relativa

    competenza e semplicit. Al giorno d'oggi, per gestire aree di strategica importanza come

    quelle citate sta diventando sempre pi fondamentale la presenza di un operatore di

    settore con specifiche competenze anche in settori pi marcatamente aziendalistici.

    Si sta cos iniziando ad affermare anche nel Regno Unito una figura di supporto

    al tradizionale Football Manager, il cosiddetto Technical Director, un manager che i vertici

    societari decidono di affiancare al Football Manager per coadiuvarlo nelle decisioni

    strategiche pi importanti40

    .

    !"# $%'()#*+*,-)#-).#),-/%0&10)#-/++)&,/#1/0&%*#)(#2)%*00/%*#2*(#34*(+*%&16#7%1*+*1#84*#&99)&18+/()0&,*10*#

    (:&((*1&0/%*#3&%(/#718*(/00)#/#)(#9%&18*+*#2*(#;)#84*#9%&,)0*#0%(:&((*1&0/%*#2*)#?*2+#

    @*11A#=&('()+4#*#)#+B/)#

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    42/223

    4141

    6.2 IL MODELLO ITALIANO

    In Italia, il modello adottato dalle societ per la gestione dell'area tecnica prevede

    la presenza di uno staff direttivo scelto dal Consiglio di Amministrazione o direttamente

    dal presidente stesso, che ha la sua figura pi importante nel direttore sportivo.

    Indicato comunemente come "DS", un professionista cui compete l'allestimento

    dell'organico tecnico della prima squadra e la supervisione dell'attivit sportiva della

    societ, tenendo costantemente aggiornata la dirigenza e i vertici aziendali. Ha il compito

    di coordinare i rapporti tra il management societario e la squadra, e lavora in forte

    sintonia con l'allenatore.

    La federazione calcistica italiana ha dedicato ai direttori sportivi una disciplina

    speciale, emanando nel 1991 il Regolamento Speciale dell'elenco dei Direttori Sportivi,

    che ha reso necessaria l'iscrizione presso tale albo per lo svolgimento dell'attivit. In

    particolare, l'articolo 1 del Regolamento inquadra il Direttore Sportivo come "colui che

    svolge per conto delle societ sportive professionistiche attivit concernenti l'assetto

    organizzativo della societ, ivi compresa espressamente la gestione dei rapporti anche

    contrattuali tra societ e calciatori o tecnici e la conduzione di trattative con altre societ

    sportive, aventi ad oggetto il trasferimento di calciatori e/o la stipulazione delle cessioni

    dei contratti, secondo le norme dettate dall'ordinamento della FIGC".

    Il DS dunque il soggetto che, in base alle indicazioni dell'allenatore o della

    societ stessa, incaricato di procedere alle trattative per l'acquisto o la cessione dei

    giocatori, mettendosi in contatto con le societ interessate e con gli intermediari che

    gestiscono gli interessi dei calciatori stessi.

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    43/223

    4242

    Per lo svolgimento ottimale dell'attivit dell'area tecnica quindi fondamentale

    che tra DS e allenatore si crei una sinergia totale in ambito tecnico, per avere una visione

    totalmente allineata sulle strategie tecniche per conseguire gli obiettivi dettati dai vertici

    aziendali.

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    44/223

    434

    CAPITOLO 2 - EVOLUZIONE STORICO-GIURIDICA DEL

    SETTORE CALCISTICO

    1. LE ORIGINI DEL CALCIO

    A differenza di un comune settore economico, il calcio ha avuto inizio come un

    gioco, sin da subito molto apprezzato dalle folle per la semplicit delle sue regole e per la

    possibilit che offriva di formare il carattere dei partecipanti. Uno sport di squadra capace

    probabilmente come pochi altri di creare passione e senso di appartenenza.

    Le sue origini in Italia vanno fatte risalire al Medioevo con il diffondersi del calcio

    fiorentino1, anche se la sua affermazione moderna e regolamentata si ebbe in Inghilterra,

    riconosciuta unanimemente come la patria del "football" moderno.

    In origine, il calcio nasceva come uno sport d'lite praticato soprattutto dai

    giovani appartenenti ai college e alle universit pi in vista del territorio britannico. Le

    classi erano composte da dieci alunni e a questi si aggiungeva il maestro che giocava

    insieme a loro. Ecco il motivo in base al quale le squadre che si sfidano domenicalmente

    sono composte da undici giocatori2.

    Nel 1848 all'Universit di Cambridge si tenne un incontro tra i rappresentanti delle

    maggiori scuole inglesi in cui vennero stilate le prime basilari regole del gioco del football,

    mentre il 24 ottobre 1857 venne fondato lo Sheffield FC, la prima squadra di calcio della

    storia. Il seguito che ebbero questi avvenimenti fu subito notevole: si svilupparono presto

    tantissime altre squadre, cos si arriv ben presto, nel 1863, alla fondazione della

    !" #$%&'&()"'%"*%"+'$,$"-"&.*-/0)"/-"1$2('",$%&'/)0-($",$1)"'2"3-/0)"/)2"+'$,$"/)2",-2,'$4"-%,5)"&)"-21)%$"%)'"

    6$%/-1)%(-2'"0',$0/-"1$2($"3'7"'2"0*+89:"#60:";:"2"?)2-%+$2$4"@)%$A-4"!BBC"

    D" #60:"E:"F')(&,594"6"'0,&)%"'2*#'$"#$%&4"E)00'%4"E-0'&4"DG!G"

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    45/223

    444

    Football Association, la prima federazione calcistica della storia, che nel 1888 organizz il

    primo campionato inglese. La formula era quella tutt'ora in vigore, con girone unico e

    partite di andata e ritorno, mentre gi dal 1872 fu organizzato il primo torneo ufficiale, la

    FA Cup, torneo ad eliminazione diretta tutt'ora esistente e considerato l'evento di maggior

    prestigio del calcio inglese.

    In questo periodo il calcio cominci a diffondersi a macchia d'olio anche nel resto

    d'Europa: in Italia il football fu esportato da marinai britannici che fondarono nel 1893 il

    primo club italiano, il Genoa Cricket and Athletic Club, che fu ben presto seguito dalla

    nascita di numerose altre squadre come l'Udinese nel 1896, la Juventus nel 1897, il Milan

    nel 1899 e la Lazio un anno pi tardi, all'alba del nuovo secolo. Nel 1898 fu fondata la

    Federazione calcistica italiana, la quale nello stesso anno organizz il primo campionato

    italiano, disputato a Torino in una sola giornata e vinto dai rossobl genovesi3.

    2. EVOLUZIONE GIURIDICA

    Nella sua forma iniziale, le diversit che caratterizzavano il calcio rispetto agli

    scenari attuali erano notevoli. In origine, le societ calcistiche si costituirono in

    associazioni per consentire la pratica atletico-agonistica dei propri tesserati, e si

    collocavano quindi tra quelle associazioni riconosciute dalla dottrina come mutualistiche,

    in quanto le esigenze economiche si limitavano alla copertura degli esigui costi di

    gestione, attraverso il versamento di contributi da parte di volontari, soci e sostenitori

    esterni.

    Con il passare degli anni, l'interesse verso questa attivit inizi a crescere e,

    nella stessa proporzione, iniziarono ad aumentare anche le spese necessarie alla

    !" #$%&"'&"(%)%*+"!"#$%&'($%"%(&')*+'(&+(%#'%"&+%&,#+"(,-./*0/+"1/2*0,+"3456"

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    46/223

    454

    gestione delle squadre. Le societ iniziarono dunque a rivolgersi al mercato,

    trasformandosi in vere organizzazioni d'impresa con i necessari mutamenti della struttura

    organizzativa, diventata sempre pi complessa. Si verific quindi la progressiva

    scomparsa del praticante-associato, sostituito dall'atleta professionista autonomo rispetto

    all'associazione e legato da un contratto con il quale assicurava ad essa le proprie

    prestazioni sportive contro il pagamento di un compenso.

    Se inizialmente la regolamentazione si presentava snella ed essenziale, con il

    passare del tempo si rese necessaria una nuova e pi specifica legislazione capace di

    rispondere in maniera adeguata a tali cambiamenti e a disciplinare i nuovi aspetti di

    natura economico-patrimoniale che le societ andavano a presentare.

    Mentre in Inghilterra gi ad inizio secolo si verificarono importanti cambiamenti

    dal punto di vista giuridico, non altrettanto successe in Italia, che rimase per molti anni

    ancora senza un'adeguata struttura giuridica.

    2.1 EVOLUZIONE IN INGHILTERRA E IN ITALIA

    Gi all'inizio della Prima Guerra Mondiale, in Inghilterra tutte le associazioni

    professionistiche erano diventate societ a responsabilit limitata, e man mano che i

    consigli di amministrazione venivano occupati da dirigenti pi capaci negli affari, venivano

    studiati anche metodi pi precisi ed efficienti per la gestione della societ. La

    maggioranza delle societ investiva grandi quantit di denaro nella costruzione di stadi di

    grande capienza, nel tentativo di aumentare al massimo le entrate per il sostentamento

    finanziario e il miglioramento delle performances sportive4.

    !" #$"#%&'()*)+"!"#$%&'()**+,-$$(.-/&+",--.'/--"012/)&3)*.+"4-5%(%6-+"7889"

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    47/223

    464

    In Italia, nonostante l'evoluzione del settore, regn un clima di totale immobilismo

    a livello istituzionale e giuridico fino al 1966, anno in cui la Federazione calcistica inizi a

    comprendere la necessit di affrontare un importante cambiamento, dettato dall'esigenza

    di ridefinire il ruolo delle societ sportive. Prima di allora, la fattispecie giuridica adottata

    dai club era quella dellassociazione non riconosciuta, disciplinata dagli articoli 36, 37 e

    38 del codice civile5. In particolare, i club, in quanto enti associativi con scopi ricreativi,

    inizialmente non avevano finalit lucrative e si potevano collocare nellambito di quelle

    associazioni qualificate in dottrina come mutualistiche. Ma con il passare degli anni, con il

    continuo aumento di interesse da parte del pubblico (determinato anche dai miglioramenti

    nel campo dell'informazione), era evidente ormai come tali societ non erano pi semplici

    associazioni di volontari e praticanti, ma vere e proprie aziende in rapida espansione. Si

    stava quindi manifestando la possibilit di organizzare una struttura giuridica pi adatta al

    nuovo contesto socio-economico in cui le societ operavano.

    Negli anni '60 ci furono i primi importanti cambiamenti nel mondo del calcio. Nel

    1966 la Figc ha emanato i primi provvedimenti sulle societ di calcio tramite la riforma del

    16 settembre 1966. Questa delibera poneva l'obbligo per le societ sportive di costituirsi

    in forma di societ a responsabilit limitata o in forma di societ per azioni per poter

    stipulare contratti con atleti professionisti e per poter regolarmente iscriversi al

    successivo campionato. Nello stesso anno, il Consiglio Federale licenziava uno statuto-

    tipo obbligatorio per tutte le societ professionistiche dei campionati maggiori. Tale

    !" #$%&"'&"()*+,"-&".)%+/01223,"4&"4567)/893,"!"#$%&'()&*)"#+,"+'-.#&%++)&&'#&/-01'2'#)#0-2)&+'#3'(,(4',0',":;:-,"

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    48/223

    474

    provvedimento mirava ad assicurare una pi cauta e trasparente amministrazione

    nonch la possibilit di controllo da parte delle autorit competenti6.

    Ma i pi importanti interventi di legge nel settore calcistico italiano risalgono agli

    anni '80: dopo anni di tentativi e diverse proposte di legge, fu ad inizio anni '80 che venne

    data un'organica regolamentazione al settore. La legge 91/19817

    riconosceva all'impresa

    sportiva il fine di lucro oggettivo, cio la possibilit di creare degli utili, ma ne escludeva il

    fine di lucro soggettivo, cio disponeva che eventuali utili non avrebbero potuto essere

    distribuiti tra i soci, ma avrebbero necessariamente dovuto essere destinati al

    potenziamento dell'attivit sportiva, di cui veniva riaffermata la centralit. Tale legge

    dunque limitava le possibilit di manovra da un punto di vista economico per le societ

    italiane. La normativa stabil inoltre in maniera chiara i criteri in base ai quali veniva

    distinta lattivit sportiva dilettantistica da quella professionistica e regolamentava i

    rapporti tra atleti professionisti e societ sportive con una particolare attenzione

    allaspetto tributario. Furono stabiliti, inoltre, i requisiti essenziali per la costituzione, il

    controllo della gestione e la liquidazione delle societ, oltre a fissare le caratteristiche e le

    competenze delle federazioni.

    Altro passaggio fondamentale della legge 91/1981 quello riguardante

    l'abolizione del vincolo sportivo per i tesserati8.

    La nuova disciplina, oltre a riconoscere al giocatore una propria autonomia e una

    propria professionalit introduce anche un nuovo tipo di contratto di lavoro subordinato,

    quello del lavoratore sportivo, in base al quale il calciatore professionista viene assimilato

    !" #$%&"'&"()*+,"-&".)%+/01223,"4&"4567)/893,"!"#$%&'()&*)"#+,"+'-.#&%++)&&'#&/-01'2'#)#0-2)&+'#3'(,(4',0',"+:&"03;&"

    "7)%5+"?@A?,"/&"@?"BC+%71"3/"7);1%3)"D3"%)::+%;3";%)"8+031;E"1"8:+%;3F3":%+$1883+/38;3B"

    A" #$%&"G&".+$,"G&"H+/;)/)%3,"I&"432F18;%3","!"#5,(,6)5)(1#*)"#+,"+'-.#",#/,01'1,#/'7#"%(6,,""G%)/0+"-/*123,"H32)/+,"=JJA"

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    49/223

    484

    al lavoratore dipendente, tramite la stipulazione di un contratto in forma scritta, la cui

    durata non pu essere superiore ai cinque anni.

    Lintervento normativo del 1981, con i suoi pregi e i suoi difetti, rappresenta

    ancora oggi, nonostante le ripetute rettifiche e integrazioni, la legge base per la

    regolamentazione del settore calcistico in Italia9.

    Verso la met degli anni 90, in netto ritardo rispetto ad altre culture europee (tra

    le quali l'Inghilterra), anche in Italia si inizi ad osservare le societ di calcio in un'ottica

    maggiormente imprenditoriale. Fondamentale fu la legge 586/199610

    la quale introdusse

    finalmente lo scopo di lucro soggettivo per le societ sportive, delineando definitivamente

    il passaggio del mondo del calcio professionistico da un approccio no profit oriented

    verso un sistema business oriented. La nuova natura prettamente economica delle

    societ di calcio, implicava come conseguenza l'introduzione di una mentalit

    manageriale fino ad allora sconosciuta in un settore come quello calcistico, ma che

    sarebbe divenuta fondamentale per integrare sport e business11

    .

    L'unica restrizione relativa alla distribuzione degli utili era contenuta nell'art.4, il

    quale prevedeva che una quota non inferiore al 10% del risultato d'esercizio doveva

    essere destinata a scuole giovanili di addestramento e formazione tecnico-sportiva.

    Questo atto risult fondamentale anche da altri due punti di vista: da una parte, dava la

    possibilit alle societ di svolgere attivit commerciali connesse alla relativa attivit

    sportiva, da un'altra parte introdusse una novit finora poco sfruttata in Italia, ma che

    potrebbe costituire in futuro una nuova via di gestione societaria gi sviluppata in altre

    !" #$%&"'&"()*+,"-&".)%+/01223,"4&"4567)/893,"!"#$%&'()&*)"#+,"+'-.#&%++)&&'#&/-01'2'#)#0-2)&+'#3'(,(4',0',"+:&"03;&"

    38:+8353+/3"F%*1/;3":1%"21"8+031;G"8:+%;3H1":%+$1883+/38;30I1E"

  • 8/22/2019 La gestione manageriale di una societ di calcio: un paragone tra il modello italiano e il modello inglese

    50/223

    494

    realt europee (come ad esempio la Spagna), e cio la via dell'azionariato popolare:

    lart.10 infatti non considerava sollecitazione al pubblico risparmio il collocamento di

    azioni per importi unitari non superiori a 10 milioni di lire12

    .

    Infine con la legge 18 novembre 1996 n. 586, si introdusse lobbligo del Collegio

    Sindacale per tutte le societ sportive professionistiche, anche quelle costituitesi in forma

    di S.r.l., derogando cos alle disposizioni dellallora articolo 2488 del Codice Civile13

    La definitiva trasformazione dei club in societ commerciali, avrebbe dovuto

    comportare la necessit di perseguire un'equa remunerazione del capitale investito, una

    costante attenzione ai costi e una particolare razionalizzazione della gestione dei club.

    Ma in molti casi, questo obiettivo finanziario stato posto solo in secondo piano rispetto

    al prestigio sportivo, cos all'inizio del nuovo secolo si sono registrate condizioni di

    squilibrio economico-finanziario di diverse societ che in alcuni casi hanno comportato il

    verificarsi del loro fallimento. La crisi dei club derivata, principalmente, dagli altissimi

    compensi corrisposti per gli ingaggi degli atleti e dalle sovrastimate entrate che avrebbero

    dovuto derivare dai contratti con le televisioni a pagamento.

    Per permettere ai club di superare le gravi difficolt, il legislatore italiano ha

    emanato nell'ultimo decennio due provvedimenti:

    !"# $%&'#('#)*%+#('#,*-./-/&0+#1'#203456.&0#+#!"#$%&%'($(&)#*("#+%"+,-.#"%#/%0),)%#/,1#"2&'%+##*7'#80.'#

    !9# :;/#-*0*#60-=/8/35#?#*@@30>/.*&0/#65#03#8/70./35#6*80/35#-*-#?#0-%5&0*&5#/#=A585-.*#6'#-'#

    EF"GG9+#?#6*6.0.A0.*#=/3#"HII#J#:$*-.&*33*#35>/35#=50#8*-.0'#;B/..*#8*6.0.A.04*#7AK#7&545=5&5+#=5.5&

  • 8/22/20