La Gestione del paziente operato - fase postoperatoria · al fine di individuare precocemente le...
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Pianificare una corretta gestione del paziente nell’immediato postoperatorio e nei giorni successivi, al fine di individuare precocemente le eventuali complicanze e ridurre il rischio delle stesse
Per convenzione, si definisce che:
1. Il periodo postoperatorio immediato è rappresentato dalle prime 24 ore dopol’intervento
2. Il periodo postoperatorio intermedio è compreso tra il giorno dopo l’intervento e quello della dimissione
3. La convalescenza è il periodo successivo, di durata variabile, necessario per il ritorno alla normale vita di relazione
Necessario sorvegliare attentamente eventuali complicanze post operatorie precoci che sono
direttamente proporzionate a:
- Gravità delle condizioni cliniche
- Durata dell’anestesia
- Complessità delle soluzioni chirurgiche adottate.
In tale fase i pazienti devono essere strettamente sorvegliati da un anestesista-rianimatore e da
personale infermieristico specializzato.
I pazienti che sono stati
sottoposti ad anestesia generale
o loco-regionale devono essere
tenuti in sala di risveglio fino a
quando….
Permane il pericolo di complicanze immediate di tipo cardiocircolatorio o respiratorio
Non hanno riacquistato un sufficiente stato di coscienza
I principali parametri e segni vitali (polso, pressione arteriosa, respiro, sensorio) sono considerati instabili
L’uscita del paziente dal risveglio è sotto la responsabilità di un medico anestesista che ha
personalmente esaminato il paziente prima della sua uscita.
.
Criteri richiesti per il trasferimento dell’operato
dalla Sala Operatoria al Reparto
ventilazione spontanea efficace (senza assistenza)
scambi gassosi stabili (senza apporto di ossigeno)
stabilità emodinamica
stato di coscienza normale
rif lessi di protezione delle vie aeree presenti
%segue
assenza di brividi, normotermia augurabile
recupero motorio dopo anestesia loco regionale
assenza di sanguinamento manifesto o di altra complicazione chirurgica
Durante i trasferimenti nell’immediato postoperatorio (dalla sala operatoria alla sala di risveglio, al reparto di degenza o all’unità di terapia intensiva), il paziente deve essere sempre accompagnato da personale infermieristico e, se necessario, da un medico
L’operato giunto in reparto può essere trasferito dallabarella al letto di degenza attraverso:• Movimentazione manuale diretta (30kg x operatore)o assistita (tecnica di trascinamento con lenzuolo,tappetini scorrevoli, piani inclinati, etc.• Movimentazione meccanica (sollevatore)
Anamnesi intraoperatoria e le prescrizioni postoperatorie
Anamnesi medica passata
Farmaci
Allergie
Complicanze intraoperatorie
Prescrizioni postoperatorie
Interventi terapeutici e preventivi raccomandati
Intervento Anestesia Mobilizzazion
e
Parametri
PA Fc SpO2
Alimentazione dimissioni
Ernia inguinali
Ernia ombelicale
L
Spinale
Generale
Immediata
Ripresa Mobilità
Dopo 3 h
T0 – T2 – T4
T0 – T1 – T3 – T4
T0 – T1 – T3 – T4
Subito
Dopo 2 h
Dopo 3 h
Dopo visita
Dopo 7 ore
Dopo 5 h
Chirurgia Vascolare
Flebologica
L
Spinale
Generale
Immediata
Ripresa Mobilità
Dopo 3 h
T0 – T2 – T4
T0 – T1 – T3 – T4
T0 – T1 – T3 – T4
Subito
Dopo 2 h
Dopo 3 h
Alla 5 ore
Alla 5 ora
Alla 5 ora dopo
Vs anest/chirurgo
Chirurgia Proctologica L
Spinale
Generale
Immediata
Ripresa Mobilità
Dopo 3 h
T0 – T2 – T4
T0 – T1 – T3 – T4
T0 – T1 – T3 – T4
Subito
Dopo 2 h
Dopo 3 h
Alla 5 ore
Alla 5 ora
Alla 5 ora dopo
Vs anestesista
Chirurgia ortopedica
dell’arto superiore
L
Pl Bracchiale
Subito
Subito
T0 – T1 – T4
T0 – T1 – T4
Subito
Subito
Alla 5 ora
Dopo Vs anest
Chirurgia ortopedica
dell’arto inf. (artrosi)
Locale con sed Subito T0 – T2 – T4 Subito Dopo 3 h in poi
Chirurgia oftalmica L
Generale
Subito
Dopo 3 h
T0 – T1 – T4
T0 – T1 – T3- T4
Subito
Dopo 3 h
Dopo 1 h
Dopo vs anest
Chirurgia Urologica L
Spinale
Generale
Immediata
Ripresa Mobilità
Dopo 3 h
T0 – T2 – T4
T0 – T1 – T3 – T4
T0 – T1 – T3 – T4
Subito
Dopo 2 h
Dopo 3 h
Dalle 2 h
Dopo vs anest
Dopo vs anest
Chirurgia plastica
ambulatoriale
Locale Immediata T0 – T2 – T4 Immediata Dopo 1 h
NB: tutti i pazienti sottoposti ad intervento in anestesia locale con sedazione lieve, possono essere dimessi entro le prime di 2 ore dall’arrivo in reparto e dopo valutazione dello stato di coscienza (paziente completamento vigile e orientato GSC 15).
Legenda:
T0 al momento del ricovero
T1 al rientro dal blocco operatorio
T2 dopo 2 ore dal rientro dal BO
T3 dopo 3 ore “ “ “
T4 dopo 4 ore “ “ “
T3bis alle ore 21 nei casi di One Day Surgery (ordinario)
Realizzare una valutazione completa dello status respiratorio
Ossimetria
Dispnea ed uso dei muscoli respiratori accessori
Frequenza respiratoria
Simmetria dell’espansione degli emitoraci
Suoni respiratori
Suoni alla percussione
Realizzare una valutazione completa dello status circolatorio
Mani: colorito e temperatura
Ritorno capillare (il tempo di ripristino del colorito dopodigitopressione è inferiore a due secondi?)
Frequenza cardiaca, volume e ritmo del polso
Pressione arteriosa
Pallore congiuntivale
Colore e quantità di urina
Drenaggi, perdite ematiche visibili attraverso lemedicazioni, perdita dal SNG
Valutare lo stato mentale della persona
Verificare che la persona sia sveglia ed orientata(AVPU)
Se non orientata, valutare il livello confusionaletramite ATM
Se non vigile, determinare lo stato di coscienzacon Glasgow Coma Scale
AVPU(Fully Alert, responsive to Verbal or Pain, or Unresponsive),
A – Vigile
Il paziente è vigile, sveglio, risponde verbalmente in modo orientato
rispetto alle persone, al tempo ed allo spazio.
V- Obnubilato
Il paziente risponde allo stimolo verbale, ma non è completamente
orientato rispetto alle persone, al tempo ed allo spazio.
P – Reattivo
Il paziente non risponde allo stimolo verbale, ma risponde agli stimoli
dolorosi.
U – Incosciente
Il paziente non risponde né agli stimoli verbali, né a quelli dolorosi.
GLASGOW COMA SCALE
1 2 3 4 5 6
Apertura
occhiocchi chiusi
allo stimolo
doloroso
al richiamo
verbalespontaneamente N/A N/A
Risposta
verbalenessuna risposta
emette solo
lamenti
pronuncia parole
incoerenticonfusa
appropriata e
coerenteN/A
Risposta
motorianessuna risposta
risposta in
estensione
risposta in
flessione
finalistica
risposta in
allontanamento
allo stimolo
doloroso
localizza lo
stimolo doloroso
e lo allontana
motilità
volontaria ed
esecuzione di
ordini semplici
Le responsabilità dell’infermiere nella valutazione La GCS viene utilizzata per indagare la risposta oculare, verbale e motoria
di un paziente con lesione cerebrale acuta, da trauma o dovuta ad altre cause.
La GCS permette di fornire un primo quadro di giudizio sulla gravità della sofferenza cerebrale in corso, ma affinché il risultato dello score finale sia indicativo, è necessario che l’infermiere si assicuri che non vi siano fattori che interferiscano con la valutazione :
- barriere nella comunicazione (tenere in considerazione il livello culturale e la lingua del paziente);
- trattamenti invasivi (ad es. intubazione endotracheale o tracheostomia) che impediscano fisicamente la risposta verbale;
- altre lesioni (ad es. lesioni midollari).
È opportuno, inoltre, che l’infermiere preveda tre tempistiche nella valutazione e rivalutazione del paziente a
Breve – Medio – Lungo termine
al fine di rilevare significative variazioni nello stato di coscienza dell’assistito.
Oltre alla valutazione fisica, registrare tutti isintomi significativi (dispnea, doloretoracico), la presenza di dolore e/ol’adeguatezza del regime analgesico.
L’effettuazione di chirurgia specialistica puòrichiedere ulteriori valutazioni
Posizionare il paziente e predisporre un ambiente sicuro, in modo da garantire un maggior comfort ed evitare che si verifichino danni.
Cosa devo fare ?
Problema Obiettivo Interventi
Rischio di:• ipossia•Ipotensione•ipotermia,•Mancanza di comfort
1. posizionare il paziente e predisporre un ambiente sicuro, in modo da garantire un maggior comfort ed evitare che si verifichino danni.
• muovere con cautela e lentezza • sollevare la testata del letto da 15° a 30° (no dopo interventi di ernia del disco) • assicurare il mantenimento del calore corporeo (es. aggiungere coperta di lana) • rimuovere il camice monouso e vestire il paziente (per interventi complessi aspettare 8 ore)
2. predisporre un ambiente sicuro e confortevole
• porre il campanello a portata di mano (garantire il bisogno di sicurezza)• predisporre un ambiente tranquillo e in penombra (offrire pochi stimoli fastidiosi)
Effettuare la presa in carico della persona assistita tenendo conto delle eventuali problematiche intercorse nel periodo perioperatorio
Cosa devo fare ?
Problema Obiettivo Interventi
3. garantire le prime informazioni ai parenti, offrendo loro disponibilità all’ascolto e supporto emotivo
•descrivere la postura da mantenere
• informare in merito a quando potrà assumere liquidi o alimenti per OS, • informare in merito ai tempi di ripresa dell’attività motoria (deambulazione), ai tempi di rimozione di tubi e drenaggi e sull’importanza che questi rivestono per la ripresa dello stato di salute
Le infezioni del sito chirurgico
correlate all’assistenza sono
dal 2% al 5%
4. effettuare la presa in carico della persona assistita tenendo conto delle eventuali problematiche intercorse nel periodo perioperatorio, controllando medicazione e drenaggi, e verificando il corretto funzionamento delle linee venose
verifica esterna dell’aspetto, dell’integrità e dell’adesione della medicazione • controllo dei drenaggi e loro ancoraggio; verifica dei livelli di drenaggio • controllo catetere vescicale, se presente, e suo ancoraggio
Problema/complicanza
Interventi preventivi Indicatori Standard
Alterazione degli scambi gassosi
correlati all’anestesia, alla
diminuita mobilità, al dolore, ai farmaci
analgesici
Accertare la corretta funzionalità respiratoria
Dolore Assente
Comfort
Assenza di costrizioni legate a fasciature, bendaggi, medicazioni
Dilatazione gastrica Assente
Frequenza del respiro 14 – 18 atti / min
Caratteristiche del respiro
Presenza di respirazione profonda (almeno 1 respiro profondo ogni 2 ore)
Movimenti del torace Sincronia nei movimenti
SpO2 >95% in ossigenoterapia
Invitare il paziente a girarsi spontaneamente
Mobilizzazione attiva a letto
Presente
Incoraggiare la tosse previa compressione leggera del sito chirurgico
Tosse Efficace
Problema/complicanza
Interventi preventivi Indicatori Standard
Alterata perfusione tissutale relativa alla
perdita di sangue, all’edema
postoperatorio, agli agenti anestetici,
all’immobilità
Accertare la funzionalità cardiovascolare e la stabilità emodinamica dopo: 1 ora 2 ore 4 ore dal rientro
dalla S.O.
PAO • Sistolica < 150 mmHg• Diastolica < 90 mmHgConfronto con i dati nel pre-operatorio
PVC Tra 0 e +6 cm H2O
FC 60 – 100 b/min
T° corporea 36 – 37° C
Ritenzione urinaria secondaria ad
anestesia, immobilità, edema
Gestione della ritenzione urinaria acuta
Distensione vescicale in paziente non cateterizzato
Assente
Minzione spontanea Presente entro 10 ore dall’intervento
Diuresi oraria in paziente cateterizzato
30 - 70 ml / ora entro 10 ore dall’intervento
Problema/complicanza
Interventi preventivi Indicatori Standard
Deficit del volume di liquidi relativo a perdita di liquidi durante l’intervento chirurgico, a diminuite assunzioni per via orale, ad anomalo drenaggio postoperatorio
Accertamento dello stato di idratazione di cute e mucose
Temperatura della cute al tatto
Calda
Stato di idratazione della cute
Asciutta
Stato di idratazione delle mucose
Umide
Accertamento dell’omeostasi perfusionale
Bilancio idrico
In pareggio. In prima giornata è accettabile un bilancio leggermente negativo
Hb; Ematocrito; Elettroliti Standard di riferimento del Laboratorio
Alterazione del livello di coscienza correlata
all’anestesia
Accertare il recupero fisiologico del livello di coscienza
Riflessi pupillari Presenti
Risvegliabilità Facilmente risvegliabile
Sensibilità tattile Presente
Risposta ai comandi verbali semplici
Presente
Movimento arti Muove mani e piedi
Problema/complicanza
Interventi preventivi Indicatori Standard
Dolore relativo a trauma dei tessuti
Accertamento dello stato doloroso per ciò che concerne: -caratteristiche del dolore; -localizzazione; -qualità;attraverso il rilievo di segni soggettivi e segni oggettivi
Aumento della frequenza cardiaca e della PAO
Assente
Atteggiamento di difesa Assente
Irrequietezza, lamenti, irritabilità
Assente
Visus Rilassato
Accertamento dei fattori che influenzano la tolleranza al dolore: -conoscenza del dolore e delle sue cause -capacità di controllare il dolore -livello di stress -background culturale -influenza di persone esterne
Conoscenza della causa del dolore
Presente
Impegno nel controllo della risposta al dolore
Presente
Livello di stress Controllato
Garantire la puntuale e corretta somministrazione di farmaci analgesici prescritti
Problema/complicanza
Interventi preventivi Indicatori Standard
Alterazione del livello di coscienza
correlata all’anestesia
Accertare il recupero fisiologico del livello di coscienza
Riflessi pupillari Presenti
Risvegliabilità Facilmente risvegliabile
Sensibilità tattile Presente
Risposta ai comandi verbali semplici
Presente
Movimento arti Muove mani e piedi
Rischio di emorragia
Ispezionare il sito chirurgico
Area di sanguinamento a livello della medicazione
Assente
ispezionare i drenaggi Quantità elevata di raccolta ematica
Assente
Rilevamento di segni e sintomi caratterizzanti
il fenomeno emorragico
Ansia agitazione Assenti/controllati
Sensazione di sete Assente/controllata
Cute fredda, umida e pallida
Assente
T° corporea Stabile, non in discesa
Respirazione superficiale
Assente