La Finestra - Giugno 2013

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GIUGNO 2013 ANNO 19 - N. 2 F N E S T R A FOGLIO D'INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE DISABILI DI BREDA, CARBONERA, MASERADA E "IL SENTIERO SOCIETACOOPERATIVA SOCIALE" (N° ISCRIZ. A153646) Cultura, Informazione, Solidarietà Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Postale - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) art. 1, comma 2, DCB TV I l l a a Q uest’anno il Progetto Abilmen- te è stato un po’ diverso dagli altri anni. Diverso perché noi siamo stati gli insegnanti dei bambi- ni delle classi prime e seconde del- le scuole elementari di Mignagola e Saletto. Abbiamo insegnato quello che riguarda l’igiene personale e le buone maniere per stare bene con gli altri. Tutte queste cose le abbia- mo imparate al centro, durante il laboratorio di “Educazione al bello”. Eravamo emozionati perché era la prima volta che facevamo questa cosa. Per essere sicuri di non sba- gliare, ci siamo allenati tanto ma pro- prio tanto. Ognuno di noi aveva la sua parte specifica ed eravamo divisi in due squadre, ogni squadra aveva un argomento diverso dall’altra. La squadra numero 1 doveva insegnare perché, cosa e come lavarsi; la squa- dra numero 2 invece doveva inse- gnare i comportamenti corretti. Avevamo la nostra sigla, informazioni da leggere ai bambini e scenette da fare. Alla conclusione del lavoro, la squadra numero 2 ha consegnato le SEGUE A PAG. 4 Abbiamo dovuto decidere anche se essere buoni o cattivi con i voti... QUANTO E’ BELLO INSEGNARE

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GIUGNO 2013 ANNO 19 - N. 2

FNESTRA

FOGLIO D'INFORMAZIONEDELL’ASSOCIAZIONEDISABILI DI BREDA, CARBONERA, MASERADAE "IL SENTIERO SOCIETA’COOPERATIVA SOCIALE"(N° ISCRIZ. A153646)

Cultura, Informazione, Solidarietà

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Quest’anno il Progetto Abilmen-te è stato un po’ diverso daglialtri anni. Diverso perché noi

siamo stati gli insegnanti dei bambi-ni delle classi prime e seconde del-le scuole elementari di Mignagola eSaletto. Abbiamo insegnato quelloche riguarda l’igiene personale e lebuone maniere per stare bene congli altri. Tutte queste cose le abbia-mo imparate al centro, durante illaboratorio di “Educazione al bello”. Eravamo emozionati perché era laprima volta che facevamo questacosa. Per essere sicuri di non sba-

gliare, ci siamo allenati tanto ma pro-prio tanto. Ognuno di noi aveva lasua parte specifica ed eravamo divisiin due squadre, ogni squadra avevaun argomento diverso dall’altra. Lasquadra numero 1 doveva insegnareperché, cosa e come lavarsi; la squa-dra numero 2 invece doveva inse-gnare i comportamenti corretti. Avevamo la nostra sigla, informazionida leggere ai bambini e scenette dafare. Alla conclusione del lavoro, lasquadra numero 2 ha consegnato le

SEGUE A PAG. 4

Abbiamodovutodecidereanchese esserebuonio cattivicon i voti...

QUANTO E’ BELLOINSEGNARE

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Mercoledì 27 marzo Stefano e io,accompagnati da Valter e Giacinto,abbiamo visitato una parte del Carce-

re minorile di Treviso. Lo scopo della visita èstato quello di conoscere i ragazzi che parte-cipano al progetto “Bottega Grafica”: conquesto progetto alcuni ragazzi detenuti incarcere creano, con l’aiuto dell’insegnante, lagrafica dei volantini che le associazioni e lecooperative utilizzano per promuovere leloro attività. Nell’incontro, oltre ai ragazzi ealla loro insegnante, abbiamo conosciuto ladirettrice del carcere, gli educatori e gliagenti di polizia penitenziaria.Quello che mi ha colpito è pensare comedeve essere duro dover stare sempre rin-chiusi in carcere e poter solo immaginare ilmondo fuori.Io e Stefano abbiamo capito che ci sono tan-te persone che hanno problemi diversi,ognuno ha le proprie storie, a volte difficili ebisogna avere la forza per superarle. Ci pia-cerebbe però che, per una buona causa, lalegge facesse delle eccezioni e queste per-sone potessero uscire almeno una volta daquella struttura e venirci a trovare. (Luisa R.)

Il 22 aprile 2013 presso la coopera-tiva “Il Sentiero” di S. Giacomo diMusestrelle si è tenuta la confe-

renza stampa per presentare il Pro-getto Mobilità Gratuita.Il progetto, patrocinato dai comuni diBreda, Carbonera e Maserada, consi-ste nella concessione in comodatod’uso di un mezzo attrezzato per iltrasporto di persone con ridottacapacità motoria. La società promotrice di questa ini-ziativa è Europa Servizi e l’acquistosarà finanziato attraverso la raccoltadi sponsorizzazioni di imprenditorilocali che affitteranno pubblicità sul-la carrozzeria del veicolo.Con i proventi degli spazi pubblicita-ri verrà acquistato un Fiat Doblò ido-neo al trasporto di quattro persone.Il mezzo sarà molto utile per il Servi-

UN SERVIZIO DI TRASPORTOPER AIUTARE CHI HA DIFFICOLTA’Progetto mobilità

Direttore ResponsabileSergio CrivellerRedazioneGiacinto Marangon,Maurizio Criveller,Elisa Menegazzi Stampa: Tipolitografia ArcariMogliano Veneto(Tv)Iscrizione Tribunale di TrevisoN. 960 del4/5/1995Sede: S. Giacomo di Carbonera (TV), Via Grande - tel. 0422.607700fax 0422.607441E-mail: [email protected]

LA FINESTRA

RicordoVogliamo ricordare Anna Dal Poz, chetutti conoscevano come Anna Zigiotto,una mamma molto speciale, come losono tutte le mamme soprattutto lenostre socie. Ciao Anna, il nostro salutoti accompagni nel tuo nuovo cammino.

Alla famiglia un abbraccio e un grazie.

Festa dei cavalliCarissimi amici quest’anno la festa deicavalli con la “Famiglia Schiavon e ami-ci” non si terrà. Purtroppo per motivilogistici non si riesce ad organizzare.

Sappiamo che il sig. Valter è moltorammaricato per questo contrattempo. A nome di tutti gli diciamo di nonpreoccuparsi, sappiamo l’affetto el’amicizia che ha nei nostri confronti:quest’anno facciamo una pausa, mal’anno prossimo torniamo!

In breve

UN INCONTROSPECIALE

Creare momenti ricreativi e di svago per i disabili delnostro territorio, a partecipare ad iniziative che per-mettono di far uscire la persone dal loro ambiente

abituale e socializzare con i loro coetanei, dar loro la pos-sibilità di inserirsi nel migliore dei modi nelle realtàsociali esistenti, è sempre stato fin dalla sua nascita neldna dell’Associazione: un modo di vedere e di fare che,oltre ad essere gradito alle persone disabili, dà dellerisposte alle richieste dei loro familiari.Ora, a portare avanti questo lodevole servizio, c’èall’interno dell’associazione un gruppetto di volontariben strutturato con la sua referente, Paola Pagotto. Ogni tre mesi i volontari di “Porte Aperte” e “Porte Aperte… all’Ambiente!” si riuniscono per decidere luoghi e datedelle uscite, privilegiando la seconda domenica di ognimese.Un calendario che gode particolare attenzione anche dalsole, sì perché dopo mesi di pioggia e tempo incerto,ecco che domenica 14 aprile, con tutto il suo calore e lim-pidezza, ha accompagnato il gruppo all’uscita al parcodello Storga. Abbiamo fatto una meravigliosa camminatache si è conclusa con un goloso pic nic.In quell’occasione i ragazzi hanno potuto anche visitare ilmuseo delle maschere di Case Piavone.A Paola, così convinta, e a tutti i volontari, un grazie.

Marangon Giacinto

L’OBIETTIVO VEROE’ SOCIALIZZARE

zio Territoriale Esterno e l’unico costoche sosterrà la Cooperativa riguar-derà la conduzione e il carburante.La partecipazione al progetto, da par-te delle imprese locali, aggiungeràsolidarietà ai bisogni del territorio.Non appena Europa Servizi racco-glierà i contratti di locazione necessa-ri all’acquisto dell’auto, questa verrà

assegnata alla Cooperativa “ il Sentie-ro” e da quel momento partirà il con-tratto di comodato d’uso.Una cerimonia ufficiale di consegnaalla presenza degli sponsor e dei rap-presentanti comunali si terrà pressola cooperativa “Il Sentiero” speriamoa breve.

Luciana B.

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3Questo scritto è già uscito nel 1996,

nel numero 4 del primo anno de“La Finestra”.

E’ bene riproporlo per dare la possibilità aquanti saranno scelti a questo compito, fattodi incertezze e di grandi emozioni negativeche molto lentamente, nel tempo, diventanopositive, di avere speranza per assicurareun gioioso cammino di vita.(G.M.)

Vi è mai capitato di chiedervi comevengano scelte le madri di figli han-dicappati? In qualche maniera rie-sco a immaginarmi Dio che dà istru-zioni agli angeli che prendonoappunti in un registro gigantesco.“Armstrong, Beth, figlio. Santo Patro-no, Matteo”.“Forest, Marjorie, figlia. Santa Patro-na, Cecilia”.“Rutledge, Carrie, gemelli. SantoPatrono. ... diamo Gerardo. E’ abi-tuato alla scarsa religiosità”.Finalmente, passa un nome a unangelo e sorride: “A questa diamoun figlio handicappato”.L’angelo è curioso. “Perché a questaqui, Dio? E’ così felice”.“Esattamente”. Risponde Dio sorri-dendo. “Potrei mai dare un figliohandicappato ad una donna chenon conosce l’allegria? Sarebbe unacosa crudele”.

“Ma ha pazienza?” chiede l’angelo.“Non voglio che abbia troppapazienza altrimenti affogherà in unmare di autocommiserazione epena. Una volta superato lo shock eil risentimento, di sicuro ce la farà”.“Ma, Signore, penso che quella don-na non creda nemmeno in Te”.Dio sorride. “Non importa. Possoprovvedere. Quella donna è perfet-ta. E’ dotata del giusto egoismo”.L’angelo resta senza fiato. “Egoi-smo? E’ una virtù?”Dio annuisce. “Se non sarà capacedi separarsi ogni tanto dal figlio,non sopravviverà mai. Sì ecco ladonna a cui darò la benedizione diun figlio meno perfetto. Ancora nonse ne rende conto, ma sarà da invi-diare. Non darà mai per certa unaparola. Non considererà mai che unpasso sia un fatto comune. Quandoil bambino dirà “mamma” per la pri-ma volta, lei sarà testimone di unmiracolo e ne sarà consapevole.Quando descriverà un albero o untramonto al suo bambino cieco, lovedrà come poche persone sannovedere le mie creazioni. Le consen-tirò di vedere chiaramente le coseche vedo io – ignoranza, crudeltà,pregiudizio – e le concederò dilevarsi al di sopra di esse. Non sarà

mai sola. Io sarò al suo fianco ogniminuto di ogni giorno della sua vita,poiché starà facendo il mio lavoroinfallibilmente come se fosse al miofianco”.“E per Santo Patrono?” chiesel’angelo, tenendo la penna sollevataa mezz’aria.Dio sorrise. “Basterà uno specchio”.

Erma Bomberck

DEDICATO A TUTTELE MAMME CON FIGLI DISABILILa madre specialedi Erma Bomberck

Cari soci e lettori tutti,permettetemi di espri-mere il mio più sentito

ringraziamento per l ’altoonore e responsabilità checomporta il compito di pre-siedente dell’AssociazioneDisabili di Breda, Carbonerae Maserada.Vorrei innanzitutto rivolgereil saluto rispettoso e ricono-scente di tutta l’assemblea ein modo particolare al miopredecessore, GiacintoMarangon, i l quale neglianni ha portato que-st’associazione ad essere sulterritorio riconosciuta edapprezzata.Sono sicuro che in unmomento così difficile pertutti, riusciremo insieme adaffrontare l’impegno straordi-nario di rappresentare nelmigliore dei modi la “mis-sion” di questa associazione.

Arrivo a questo incaricodopo aver trascorso tantianni come volontario. Ho 26anni, qualifica di panettieree pasticcere, ma ora stolavorando presso una dittadi distribuzione automatica.L’esperienza di volontariatoè qualcosa che resta dentroe che da oggi metterò al ser-vizio della comunità.In questo cammino avrò almio fianco Nazzareno Rodi-ghiero (vicepresidente) e 5consiglieri: Chiara Bortoluz-zi , Renzo Pin, GiuseppeTonon, Paola Pagotto e Lore-dana Stefani.Stiamo iniziando un viaggioinsieme e lo faremo soprat-tutto confrontandoci. Vorreiinoltre portare, con cura eumiltà, quest’associazionesempre di più al serviziodelle persone.

Paolo Gianese

MI PRESENTO: SONO IL NUOVO PRESIDENTE

Ti andrebbe di darci una mano?Anche quest'anno proponiamo ainostri ragazzi disabili le vacanze

estive. Dai un senso diverso alla tuaestate, trascorri una vacanza che fa la dif-ferenza!!Ci sarà un corso di formazione tenuto daeducatori, dedicato ai volontari che deci-dono di partecipare ai soggiorni, così dadare a tutti degli strumenti validi pervivere serenamente l'esperienza.Gli incontri si terranno presso la nostrasede di S. Giacomo di Musestrelle (Car-bonera) in via Grande 95. Cosa aspetti? Prendi la cornetta e chia-ma lo 0422 607700. Il Gruppo soggiorniti aspetta.

Ehi tu, proprio tu...

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La disabilità è “l’incapacità di prov-vedere da sé alle normali necessitàdella vita, determinata da una defi-

cienza fisica o psichica”. Questo secon-do il dizionario della lingua italiana. Unavisione decisamente cruda della realtàche non lascia molto spazio alle inter-pretazioni.Tutti noi sappiamo che una personadiversamente abile ha sicuramente piùbisogno di attenzioni e di cure peraffrontare anche le semplici cose quoti-diane. E’ inutile negarlo: la vita accantoad una persona disabile, infatti, nonsempre è così facile come si potrebbepensare. Molte sono le rinunce o le limi-tazioni che condizionano la vita di chi leè accanto. Pensiamo, infatti, alle piccolecose, come alla collaborazione in casa,fino ad arrivare alle cose ben più impor-tanti come l’educazione. In que-st’ambito molte sono le associazioni checollaborano con i genitori nell’affrontarequesto mondo così diverso ma così pie-no di risorse. Personalmente durante glianni della scuola superiore ho avutoun’esperienza che mi ha fatto rifletteremolto. Attraverso, infatti, la collaborazio-ne con un centro che segue le persone

che soffrono di disabilità, la mia classeed io abbiamo potuto scambiarci inmodo equo alcune abilità specifiche:loro ci hanno insegnato a fare dei lavo-retti a mano (in particolare dei cestini invimini) e noi, in cambio, abbiamo inse-gnato a loro alcune coreografie. E’ stataun’esperienza che mi ha arricchito moltoe ricordo anche che un mio compagnodi classe si è rifiutato di fare que-st’attività. In quel momento ho pensatoche se c’era una persona limitata, quellaera proprio lui. Ci sono anche associazioni che organiz-zano dei soggiorni estivi o che li accom-pagnano nel mondo del lavoro. Un elo-gio va a tutte quelle persone che dedi-cano il loro tempo libero assumendosiquesta responsabilità. Se dovessiaffrontare un soggiorno, per esempio,partirei senza sapere bene cosa aspet-tarmi. Preferirei godermi ogni singoloattimo, racconto, abbraccio spontaneoper ridere e divertirmi con loro anche segià in partenza saprei di dover affronta-re anche i momenti di rabbia, le piccoleliti (molto spesso dettate anche dai rap-porti che si creano … mi ha sempre col-pito molto l’intensità della loro vita sen-

timentale!), le difficoltà quotidiane, imomenti no. Sono certa che tutti glisforzi e l’impegno sarebbero pienamen-te appagati dall’affetto incondizionatoche non giudica l’aspetto o la presenzadi una persona che, in questa società,invece, è il nostro biglietto da visita.Queste persone così speciali possono,infatti, vantare di avere una capacità chepurtroppo hanno solo i bambini: nonavere peli sulla lingua. Spesso in auto-bus mi è capitato di ascoltare giudizi supersone o situazioni molto direttiall’apparenza ma che effettivamenterispecchiavano anche il mio pensiero.Questo ci fa capire che la purezza e laspontaneità con cui vivono la loro vitasono doti che ormai tutti noi abbiamoaccantonato tristemente.Alla luce di quanto sopra possiamoquindi provare a dare una nuova defini-zione di disabilità dicendo che più cheun’incapacità è una visione con occhidiversi dello stesso mondo in cui vivia-mo, è il dare un peso diverso alla vita, èassaporare ogni piccolo traguardo rag-giunto gioendo anche per le piccolecose che, troppo spesso, si danno perscontate. (Donata)

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LA DISABILITA’: UNA REALTA’ISTINTIVAMENTE SINCERAAndare oltreuna definizione

Segue dalla prima

QUANTO E’BELLO...verifiche ai bambini e i questionariper le famiglie che la squadranumero 3 è andata a prenderedopo una settimana. Un giovedì,

durante il laboratorio di “Educa-zione al bello”, tutti assiemeabbiamo corretto i compiti deibambini e poi abbiamo messo ilvoto. E’ stato un lavoro molto impegna-tivo perché i compiti erano molti,noi non siamo abituati a farlo, eperché dovevamo decidere seessere buoni o cattivi con i voti.Visto che i bambini si sono impe-gnati e hanno fatto attenzione

durante le lezione, abbiamo deci-so di essere buoni.Andare a scuola e fare gli inse-gnanti per noi è stato bello, inte-ressante, emozionante eun’esperienza da ripetere. Siamostati proprio contenti perché sia-mo stati bravi, abbiamo fatto bel-la figura! Anche i bambini e le loro maestresono stati contenti!

gli utenti del Ceod

Si è concluso nel migliore dei modi anche ilpercorso formativo 2013 che l’associa-zio-ne ha organizzato in collaborazione con il

Servizio Sis dell’A.Ulss9, con la Cooperativa IlSentiero, con l’Associazione Amicizia e il Coor-dinamento delle Associazioni di Volontariatodella Provincia di Treviso. La partecipazione è stata positiva e i temi trat-tati hanno incontrato l’interesse generale dellepersone presenti.Ringraziamo tutti i relatori e i professionisti checi hanno aiutati in questo percorso e ci diamoappuntamento al prossimo anno. Se c’è qual-che tema che potrebbe interessare fateci averele vostre proposte in segreteria del-l’associazione. Grazie a tutti.

FORMAZIONE