LA FILIERA DELLE CARNI: COSTI E BENEFICI DEGLI STUDI...
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LA FILIERA DELLE CARNI: COSTI E BENEFICI DEGLI
STUDI DI IMPATTO AMBIENTALE Guidetti Fabrizio
presidente Unipeg Rimini 7 nov 2013
Qualità italiana dal 1946
La Filiera integrata, delle carni
bovine nazionali �Unipeg e’ una Cooperativa di
allevatori che organizza,
coordina e controlla tutti i processi della
filiera : dalla produzione del bovino alla
vendita del prodotto finito.
�I soci allevatori sono oltre 800 e
sono situati nella Pianura Padana con
una potenzialità che supera i 400.000
posti stalla pari al 30% della produzione
nazionale 3
La flessione del patrimonio bovino dell’UE segue
l’andamento della mandria da latte (quote e
crescita produttività), più forte in Italia, Germania
e Spagna, dove le macellazioni si contraggono in
misura evidente. La crescita dell’offerta nel
decennio – oltre che nel UK a causa della crisi Bse
– si osserva all’Est (Polonia).
Patrimonio e offerta UE
Le macellazioni (bovini adulti)Il patrimonio bovino
In Italia nel 2003-2012: la produzione si contrae del 17%, il consumo del 13%, il
tasso di autoapprovvigionamento del 3% (59%)8Fonte: Ismea
Qualità italiana dal 1946
8
350
150
200
250
300
100100,0
150,0
200,0
250,0
300,0
350,0
| Year 2009 | Year 2010 | Year 2011 | Year 2012 |
€uro/ 100kg
Market prices for Adult Male Bovine in Brazil (Pecuaria.com.br), Argentina (Oncca/ abc Consort), USA and EU
EU Bee f A /C R3 AVG Arroba do Boi (6 St) (Pecuària.com.br)
Novillos Export (Oncca Argentina) US Beef Omaha Carc (USDA)
(abc -consort) Argentina Novil lo
20122009 2010 2011
Eu beef A/C R3
Novillos exp (Arg)
AVG Arroba do Boi (Bra)
(abc cons) Arg Novillo
(€/
10
0k
g)
US beef Omaha (Usda)
• La crescita dei costi di
alimentazione, oltre
alla contrazione
dell’offerta,
determinano un rialzo
delle quotazioni
anche nel 2013.
• Diminuisce l’import-
export
Area UEMercato maschi adulti: Ue-27 vs Mercosur,
Usa (€/100 kg)
Graduale riavvicinamento tra prezzi UE e Mercosur
Crescita tendenziale:� 2012: +9%� I trim 2013: +3%
Import UE CARNE
fresche e refrigerate
(var. % 2012/11)
(.000 ton) 104 -5,8%
(mln €) 1,028 +0,1%
Usa: -1,6%
Brasile: +7,2%
Export UE CARNE
fresche e refrigerate
(var. % 2012/11)
(.000 ton) 121 -39,1%
(mln €) 440 -35,3%
Argentina: -16,2%
Norvegia: +121%
Russia: +3,0%
Turchia: -70,2%
9Fonte: Ismea
Qualità italiana dal 1946
9
18/11/13 10
Quotazione nazionale Soja
MERCATO DI BOLOGNA
QUOTAZIONE SOIA TOSTATA INTEGRALE NAZIONALE NOOGM
180,0190,0200,0210,0220,0230,0240,0250,0260,0270,0280,0290,0300,0310,0320,0330,0340,0350,0360,0370,0380,0390,0400,0410,0420,0430,0440,0450,0460,0470,0480,0490,0500,0510,0520,0530,0540,0550,0560,0570,0
SETTIMANA
EU
RO
/TO
NN
.
2010 362,352, 354,347, 339,342,347, 347,337, 329,339,342,342,342,337, 342,337, 342,345, 355, 355, 355, 362,350, 341, 341, 339,342,342,342,352, 362,362,362,359, 366,358, 358, 348,333,351, 356, 359, 355, 375,360,372, 382, 377, 379,385, 391,
2011 391, 403,397,384,389,389,379, 359,362,354, 354, 354, 354, 349,342,347, 349,337, 341,353, 353, 338,343,338,328,328,335, 343,343,339,339,339,339,339,339,344, 341, 336, 331, 331,327, 335, 338,336,326,324,320,322, 319, 324,332,337,
2012 337, 341, 341,346,350, 346,358, 353,363,368,374, 374, 379, 395,400,407, 422,437, 441, 451, 443,443,447, 450,450, 468,480, 510, 565,560, 560, 560, 560, 560,560, 554, 546, 528, 508, 503,508, 500, 518, 521, 523,503, 488,488,492,496,486,479,
2013 460,454, 452,447, 452, 460,450, 467,470, 473, 470, 465, 473, 458,458, 493, 513, 518, 533, 545, 560, 560, 550, 541, 528, 538, 548, 558, 558,540, 525, 525, 525, 530, 565, 545, 515, 510, 500, 495, 505, 500, 500, 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52
Le criticità del sistema - oltre allo sviluppo della
Gdo estera - hanno favorito il consumo di carne di
importazione:
• l’import di carne bovina fresca/refrig aumenta
(2010/02: +37%; 2011/10: -8%; 2012/11: -7%),
soprattutto dai paesi in grado di offrire
logistica/distribuzione migliore (F), prodotto più
apprezzato/sostenuto (Irl, Arg), prezzi più bassi
(Pol).
Consumo e import di carne bovina
Consumo pro capite apparente di carne bovina
(kg/anno)
riduzione del
consumo pro capite: -16%
Bovino: origine import carni fresche (000 tec)
+3,2%
+27,1%
+0,8%
tvma:
+4,8%contrazione del
consumo di carne nazionale: -26%
aumento del
consumo di carne importata: +12%
11Fonte: Ismea
Qualità italiana dal 1946
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I consumi delle famiglie
al 30 giugno 2013:I consumi di carni Fresche VOLUMI CONFRONTO primo semestre 2013/2012 (tendenziale):
Bovine : -5% Italia
Suine: +3%
Avicole: 0%
Bovine : -3% Europa
Suine: -2%
Avicole: 0%
Qualità italiana dal 1946
12Fonte: Ismea
– marcata propensione al risparmio– maggiore consapevolezza verso i temi
ecologici, etici e sociali (rifiuto a spendere di più)
– difficoltà per i prodotti premium a tenere il mercato (solo alla vera distintività e al valore aggiunto è riconosciuto un prezzo maggiore), con una crescente tendenza a piccole concessioni
Le nuove tendenze nel comportamento del consumatore
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Qualità italiana dal 1946
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Qualità italiana dal 1946
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*LA NOSTRA AZIENDA HA «DOVUTO «
AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO
*OFFERTA DI PRODOTTI
*EFFICIENZA DEI PROCESSI
INDUSTRIALI
*VALORIZZAZIONE DEI
SOTTOPRODOTTI O DEI REFLUI
*OBIETTIVO
*RIPOSIZIONAMENTO STRATEGICO
DELL’IMPRESA
Qualità italiana dal 1946
Esperienza UNIPEG e Green Energy Farm:
Investimento UNIPEG di oltre 16 milioni di euro per
realizzare • impianto di biogas funzionante con
sottoprodotti e rifiuti della macellazione• impianto di colatura del grasso animale e
produzione di olio alimentare o combustibile• centrale di cogenerazione ad olio animale o
vegetale
Produzione UNIPEG nell’anno 2012 di • oltre 37 milioni di KW di Energia Elettrica
(pari al 143% del fabbisogno dei 2
stabilimenti UNIPEG di Reggio e
Pegognaga)•oltre 1 milione di metri cubi di gas equivalente
metano (pari al 37% dell’energia termica richiesta
sempre dai due stabilimenti)
Qualità italiana dal 1946
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Esperienza UNIPEG e Green Energy Farm:
Investimento soci
impianti di biogas funzionanti
con liquame e altre materie
prime50 impianti per una produzione
annua di 37.000 MW/anno Investimento soci
Impianti fotovoltaici
150 impianti per una
produzione annua di 27.000
MW
investimento e ritorno sugli investimenti
* Risorse UmaneHanno fatto crescere consapevolezza e sensibilita’ nella cultura aziendale
* Progettazione Ha Stimolato un confronto tra tutti i soggetti della filiera
* Strumenti e controlloCapacita’ di valutare dove siamo arrivati e perche’ abbiamo investito
* Investimenti e immobilizzazioniUnipeg (e i suoi soci ) hanno investito «molto»
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investimento e ritorno sugli investimenti
• Investimenti «tangible «• Ritorno Economico : tempi lunghi (20 anni) • Investimenti « intangible «• Ritorno Economico : apparentemente
inesistente• Ritorno Relazionale : indispensabile per poter
operare in un contesto competitivo sempre piu’ sensibile ai temi di sostenibilita’ e compatibilita’
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Qualità italiana dal 1946
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La partecipazione di UNIPEG al progetto COOP:
Le strategie portate avanti dagli anni ’80 da UNIPEG e COOP, di garanzie di sicurezza e qualità delle carni bovine, hanno permesso di conoscere e selezionare gli operatori dei vari segmenti della filiera
Gli operatori del settore carni bovine si sono
resi disponibili a condividere con UNIPEG e
COOP le informazioni di carattere
ambientale a loro disposizione (vedi ad
esempio approvvigionamento degli alimenti,
consumi Idrici e di Energia Elettrica,
stoccaggio dei liquami), il che ha reso
possibile la successiva elaborazione dati di
impatto ambientale a cura di COOP
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Progetti ambientali a cui UNIPEG sta partecipando:
Progetto GE.DI.S. (gestione digestato sostenibile), che
prevede un finanziamento della Regione Lombardia,
con un budget di oltre 1,7 milioni di euro, durata di 24
mesi, in cui UNIPEG è capofila,che coinvolge
l’Università di Milano (Dipartimento di Scienze
Veterinarie e Dipartimento di Scienze Agrarie) e
aziende lombarde di engineering, finalizzato a trovare
nuove ed efficienti soluzioni per recuperare valore dal
digestato (prodotto dall’impianto del biogas), sia in
termini agronomici che termici.
Progetto LIFE Regione Emilia Romagna, che coinvolge altre alla
Regione, ARPA, CRPA, CRPV, aziende agroalimentari emiliane del
settore animale e vegetale (tra cui UNIPEG e COOP), dalla durata
di 36 mesi, finalizzato alla riduzione da parte dei sistemi agricoli
regionali del Gas Effetto Serra