La convenzione di Patzcuaro (1940)
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Relativismo e universalism
o:la questione
indigena contemporan
ea
Sofia VenturoliStoria e Istituzioni
dell’America Latina, Università di Bologna
La convenzione di Patzcuaro (1940)
• creazione dell’Instituto Indigenista Interamericano: il ruolo scientifico e il ruolo politico
• da una parte la conservazione delle specificità culturali, dall’altra l’integrazione delle comunità indigene nello stato
• le popolazioni indigenesono socialmente debolie necessitano di protezioneda parte dello stato e di Istituzioni internazionali
• Urbanizzazione e grandi migrazioni interne• Scolarizzazione massiva• Sindacalizzazione • Attenzione internazionale, e influenza di istituzioni
internazionali e ONG • Attenzione mediatica• Rivendicazioni di classee identitarie• Diritto alla differenza• Le questioni indigene ele questioni ambientali
Gli anni 70• Comparsa delle prime associazioni, organizzazioni
spesso legate alle attività dei sindacati, o delle istituzioni religiose, o delle ONG
• Costruzione di identità locali, che superano il livello comunitario ma rimangono in ambito nazionale
• Iniziano a definirsi in base al discorso “etnico” • Rivendicazioni per le terre, i diritti dei lavoratori
contadini • Il movimento Katarista in Bolivia • Consiglio Regionale Indigeno in Colombia• La confederazione delle organizzazioni indigene della
Sierra (ECUARUNARI) • Il movimento indio peruviano (MIP)
La dichiarazione di Barbados (1971)
• Riconoscimento della responsabilità degli stati• Responsabilità delle istituzioni religiose• Responsabilità dell’antropologia• Le popolazioni indigene come protagoniste del
proprio destino: “la liberazione delle popolazioni indigene la realizzeranno loro stesse”
• La seconda riunione del gruppo di Barbados (1977): “etnosviluppo” di Bonfil Batalla
Gli anni 80• Costruzione delle prime reti internazionali, partecipi
anche sulla scena delle istituzioni internazionali. Nuovi spazi politici, democratici, internazionali. Organizzazioni indigene transnazionali
• Enfasi posta fin dall’inizio sull’identità indigena, gestione strategica del discorso etnico: territori non terra!
• Rivendicazioni che partono dalle politiche neoliberiste (TLC) che indeboliscono ed emarginano ulteriormente questi ambiti delle popolazioni nazionali
La convenzione 169 dell’ILO (International Labour Organization) (1989)
• Revisione della convenzione 107 del 1957: rimuovere l’orientamento assimilazionista
• Auto-identificazione• Riconoscimento della diversità di valori e della loro
validità• Il problema della terra e dei “territori” non solo a livello
economico ma anche culturale/spirituale • Accesso, uso e gestione delle risorse naturali• Prevenire le discriminazione in ambito lavorativo• Educazione “speciale” concordata e adeguata alle
diverse realtà culturali. Bilinguismo
• 1990 Marcha por el Territorio y la Dignidad, Bolivia: la nozione di territorio• 1992 le contromanifestazioni in occasione dei 500 anni dalla “scoperta”
dell’America. Il Premio Nobel a Rigoberta Menchù• 1992 Dichiarazione di Rio: interdipendenza tra questione ambientale e
questione indigena (sviluppo sostenibile) • 1994 insurrezione dell’Ezln in Chiapas: questioni indigene = nuovo
modello di sviluppo• 1995 inizio del Decennio Internazionale dei Popoli Indigeni e approvazione
del Progetto di dichiarazione universale dei popoli indigeni• 1996 accordi di pace in Guatemala• 1999 Dichiarazione di Seattle dei popoli indigeni: diversità culturale,
biologica, di sviluppo• 2000 i movimenti indigeni e le forze armate fanno cadere il governo in
Ecuador• 2001 il Forum sociale di Porto Alegre• 2003 La rivolta popolare in Bolivia 2005 le elezioni di Evo Morales • 2007 Dichiarazione sui ddiritti ei popoli indigeni • 2009 I fatti di Bagua nella selva peruviana• 2010… il decennio dell’istituzionalizzazione della domanda indigena?
Gli anni 90-2000
La presente convenzione si applica:a) ai popoli tribali che, nei Paesi indipendenti, si distinguono dalle altre
componenti della comunità nazionale per le condizioni sociali, culturali ed economiche, e che si reggano totalmente o parzialmente secondo le consuetudini o le tradizioni loro proprie, ovvero secondo una legislazione speciale;
b) ai popoli che, nei Paesi indipendenti, sono considerati indigeni per il fatto di discendere dalle popolazioni che abitavano il Paese, o una regione geografica cui il Paese appartiene, all'epoca della conquista, della colonizzazione o dello stabilimento delle attuali frontiere dello Stato, e che, qualunque ne sia lo status giuridico, conservano le proprie istituzioni sociali, economiche, culturali e politiche, ovvero alcune di esse.
L’auto-identitficazione come indigeno o tribale deve considerarsi criterio fondamentale per la determinazione dei gruppi a cui s'applicano le disposizioni della presente convenzione.
(ILO Convention 169, 1989)
Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti delle popolazioni indigene (2007)• Riconoscimento del diritto a “essere diversi”• Condanna delle dottrine politiche e pratiche sociali
razziste• Riconoscimento delle colonizzazioni come ingiustizie• Autodeterminazione • Autogestione del sistema educativo• Diritto di “possedere, utilizzare, sviluppare e controllare”
la terra e altre risorse, in ragione della “proprietà tradizionale”. Restituzione o indennità
• “Mantenere, controllare, proteggere e sviluppare il patrimonio culturale”. Proprietà intellettuale
• “Determinare la loro propria identità”
Articolo 3“Le popolazioni indigene hanno il diritto di autodeterminazione. In base a questo principio determinano liberalmente la loro condizione politica e perseguono liberamente il loro sviluppo economico, sociale e culturale.”
Articolo 46“Niente di quello contenuto nella presente Dichiarazione si interpreterà nel senso di conferire a uno Stato, popolazione, gruppo o persona diritto alcuno a partecipare in una attività o a realizzare un atto contrario alla Carta delle Nazioni Unite, ne si considererà nel senso di autorizzare o alimentare azione alcuna volta a rompere o a deteriorare, totalmente o parzialmente, l’integrità territoriale o la unità politica degli Stati sovrani e indipendenti.”
La marcia per il Territorio e la Dignità (1990)
• Da Trinidad a La Paz• Profondo effetto nella coscienze delle elite boliviane (la profezia del ritorno di Tupac Katari)• Il riconoscimento dell’esistenza delle popolazioni indigene delle “terre basse”• Il connubio politiche indigene e ambientaliste• Il decreto sulla protezione della proprietà delle terre indigene
1994 Ezln in Chiapas
1996 accordi di pace in Guatemala
2000 i movimenti indigeni e le forze armate fanno cadere il governo in
Ecuador
• 2003 La rivolta popolare in Bolivia
2005 le elezioni di Evo Morales
La Guerra del agua (1999-2000)
La Coordinadora de Defensa del Aguay de la vida dominata da ambienti creoli e mestizos coinvolge coscientemente le istanze indigene (la Pachamama e Wirachocha!)
Dal movimento cocalero al governo
• Il MAS e l’integrazione al sistema politico del movimento sociale
• Visione indianista inclusiva, aperta ad altre realtà
• Identità boliviana contro la globalizzazione e il neoliberismo
• Difendere la patria• il Pan-indianismo:Morales è quechua ma èanche aymara!• Un leader che è indigeno è per forza un leader indigeno?
Nosotros somos el otro mundo, l’organizzazione amazzonica transnazionale partecipa al Forum Sociale del 2005
2009 I fatti di Bagua nella selva peruviana
Il problema della definizione di
“popolazioni indigene”
Oltre 5000 gruppi con una popolazione di circa 300 milioni
• Criteri a propri: lingua, cultura materiale e spirituale
• Criterio funzionale: la nozione di indigeno e quella di indigente
• Autodeterminazione: non chi condivide una origine comune, o un’appartenenza alla terra, ma chi crede di condividerle
• UN e WGIP: “[…] discendenti degli abitanti originari dei territori conquistati, che esprimono una cultura minoritaria e si riconoscono come tali” – discendenti? culture minoritarie?
Criteri di identificazione etnica utilizzati nei censimenti
nazionali
Domande associate al concetto di auto-identificazione nei censimenti del 2000
Conferencia Mundial de los Pueblos sobre el Cambio Climático y los Derechos de la Madre Tierra 22 de Abril 2010 Cochabamba, Bolivia
“PLANETA O MUERTE, PACHAMAMA O MUERTE"
“Hoy, nuestra Madre Tierra está herida y el futuro de la humanidad está en peligro”.[…] solucionar el problema del cambio climático y aseguren la Soberanía Alimentaria, entendida como el 5derecho de los pueblos a controlar sus propias semillas, tierras, agua y la producción de alimentos, garantizando, a través de una producción en armonía con la Madre Tierra, local y culturalmente apropiada, el acceso de los pueblos a alimentos suficientes, variados y nutritivos en complementación con la Madre Tierra y profundizando la producción autónoma (participativa, comunitaria y compartida) de cada nación y pueblo”.
• Da un lato le spinte verso l’internazionalizzazione e la globalizzazione anche della lotta
• Dall’altro le richieste specifiche di diritti comunitari, autonomie locali e identità (cittadinanze) etniche
• Gli stati nazionali che si sono sempre considerati portatori della modernizzazione e della civilizzazione si vedono messi in discussione da parte di gruppi sociali che fino a poco tempo fa consideravano “arcaici o primitivi”, i quali parlano attraverso un linguaggio postmoderno e internazionale per rivendicare istanze etniche e locali.
Un nuovo progetto?
Relativiso VS universalità
• Il rischio di annullamento delle variazioni interne
• Il rischio di una visione essenzialista• Il diritto individuale e il diritto comunitario• Diritti delle popolazioni indigene e diritto
indigeno• Autonomia e autodeterminazione